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NotoGdF 7 comunali indagati per assenteismo. La Guardia Finanza di Siracusa ha concluso un’operazione in materia di assenteismo: l’avviso di garanzia è scattato per sette dipendenti del Comune di Noto indagati per truffa ai danni dello Stato. E’  questo l’esito delle indagini condotte dalla Tenenza di Noto e coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, al fine di verificare ipotesi di “assenteismo” perpetrate a danno dell’Ente Comunale. Le Fiamme Gialle hanno proceduto ad una pressante attività di polizia giudiziaria, tesa a monitorare i movimenti dai specifici uffici in cui risultavano impiegati i soggetti sottoposti alle indagini. L’osservazione ed il riscontro fattuale di quanto avveniva all’interno dell’Ente ha costituito il presupposto per acquisire la documentazione di supporto relativa alla disciplina delle assenze: sono stati sottoposti a sequestro i dettagli riferiti ai fogli presenza di ogni dipendente, alle richieste di permesso, alla corrispondenza intercorsa tra funzionari e dirigenti di settore. I Finanzieri hanno elaborato i dati comparandoli con quanto cristallizzato attraverso le intercettazioni video e gli appostamenti eseguiti. La Guardia di Finanza ha così potuto acclarare la responsabilità di sette soggetti per aver:  prodotto false attestazioni riferite alla loro presenza in ufficio riportata sui cartellini marcatempo o nei fogli di presenza; timbrato i badge identificativi in altro luogo rispetto a quello previsto ovvero in sostituzione di altre persone, attestando fraudolentemente la continuità della loro prestazione lavorativa; fruito di cospicue ore di permessi brevi, eccedenti il limite consentito, mai recuperate, mai decurtate dai giorni di licenza o dagli importi previsti in busta paga. È stato, infine, accertato il coinvolgimento di alcuni dirigenti comunali che a vario titolo, tramite le loro omissioni, hanno indirettamente favorito il comportamento dei dipendenti sopra richiamati, venendo meno al cosiddetto ‘controllo sociale’. L’operazione svolta attesta l’impegno della Guardia di Finanza aretusea ad individuare comportamenti illeciti che possono cagionare aggravi di spesa e conseguenti danno all’erario.

Lentini - GdF sequestra maxidiscarica abusiva. La Guardia di Finanza Aretusea  ha portato a termine un’operazione in materia di tutela dell’ambiente che ha permesso di sottoporre a sequestro una maxi discarica abusiva. Le Fiamme Gialle di Lentini, nel corso dei servizi di controllo economico del territorio ed alla tutela dell’ambiente, hanno individuato un’immensa area dove veniva accumulato materiale inquinante proveniente da demolizioni di fabbricati, rottami ferrosi, eternit ed ogni altro tipo di rifiuto. I Finanzieri, consapevoli di dover arginare l’illegalità ambientale, hanno svolto un’efficace azione volta al monitoraggio delle zone nel comprensorio ritenute a forte rischio di inquinamento.  I Baschi Verdi hanno sequestrato, in località Contrada Salto del Lupo nel Comune di Lentini, 1 discarica priva di tutte le norme amministrative per l’accumulo e lo smantellamento del materiale e dei rifiuti speciali  che si estendeva per una superficie complessiva di 60.000 mq.. La Guardia di Finanza per evitare un peggioramento della situazione ha proceduto al sequestro ed all’immediato avvio delle procedure per la relativa bonifica, al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi. Il responsabile è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per violazione al decreto legislativo n. 152/2006. L’attività svolta costituisce ulteriore testimonianza del quotidiano impegno profuso dalle Fiamme Gialle aretusee sul territorio a tutela della salute dei cittadini e della legalità.

tro il 12 agosto 2013.

Augusta  SRGdF sequestra beni per   400.000€ a esponente clan Nardo.  I finanzieri del Nucleo di PT di Siracusa, a seguito dell’operazione denominata  “Morsa 2”, nei confronti di appartenenti al clan “Nardo” operante nella zona nord della provincia, sono stati delegati dalla D.D.A. di Catania ad eseguire accertamenti patrimoniali nei confronti del sig. Maurizio CARCIONE, arrestato e condannato per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti. Il Tribunale di Siracusa ha emesso un provvedimento di sequestro, al termine di lunghe e complesse indagini patrimoniali, confluite in una richiesta di misure di prevenzione patrimoniale da parte della D.D.A. di Catania. Le Fiamme Gialle aretusee hanno  effettuato il sequestro di beni immobili e mobili per un valore stimato di oltre  400.000,00 euro nella disponibilità del Carcione. Sono stati sequestrati, ad Augusta, 1 azienda adibita a “bar Caffetteria”, 2 appartamenti, autoveicoli e motoveicoli (tra cui 1 Mercedes e 1 Harley Davidson) e conti correnti con disponibilità bancarie. Ancora una volta, grazie alle specifiche competenze di Polizia Economica Finanziaria del corpo della Guardia di Finanza, sono stati sottratti ad esponenti di clan mafiosi beni frutto delle attività delittuose poste in essere nel tempo. Rimane massimo l’impegno dei finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa nell’aggressione dei patrimoni illecitamente costituti da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata.

SiracusaGdf sanziona 60 attività commerciali : irregolarità  emissione scontrini fiscali. E’ questo nel fine settimana di Pasqua il bilancio del Piano coordinato di controllo economico del territorio portato avanti dalla Guardia di Finanza. Gli uomini del Comando Provinciale di Siracusa, hanno effettuato complessivamente 125 controlli su tutto il territorio provinciale. L’obiettivo dell’attività era verificare non solo l’effettivo rilascio di scontrini o ricevute fiscali ma anche l’eventuale messa in vendita di merce contraffatta.  I baschi verdi hanno sequestrato: oltre 600 capi di abbigliamento contraffatti, in un garage del centro di Siracusa, allestito come un negozio di abbigliamento. Militari in divisa ed in abiti borghesi sono entrati in azione sia di mattina che nelle ore serali per il controllo dei locali maggiormente frequentati dai giovani. Le Fiamme Gialle hanno effettuato molti controlli su strada lungo le principali zone balneari della città. Le attività “visitate” dalla Guardia di Finanza sono state: pizzerie, macellerie, rosticcerie, lavanderie, bar, panifici, negozi di frutta e verdura. Il  controllo a 360 gradi non ha risparmiato attività. I numeri del piano portato avanti nel fine settimana si sommano ai controlli effettuati dalle Fiamme Gialle nei primi mesi dell’anno. Un lavoro costante che ha portato a stabilire percentuali elevate di evasione fiscale: nel solo capoluogo aretuseo  su 300 controlli sono state elevate sanzioni in 160 casi, con percentuali che superano il 50%. Come spiegato dal Comandante Provinciale, quella del fine settimana “ è stata principalmente un’attività preventiva anche per evitare che a rimanere penalizzati siano gli esercenti che rispettano le regole”.

Melilli  GdF recupera 400kg  di rame, di provenienza furtiva. L'operazione delle Fiamme Gialle aretusee è stata condotta durante un controllo nella zona industriale tra Melilli  e Priolo, nel Siracusano. Il metallo rubato era su un'auto, che è stata anch'essa sottoposta a sequestro, con a bordo due uomini che sono stati denunciati, in stato di libertà. Gli investigatori ritengono che gli oltre 400 chilogrammi di rame, siano di provenienza furtiva. il prezzo dell'oro rosso nel mercato clandestino è di 3,50 euro al chilogrammo.

Siracusa  - Finanzieri Tenenza Lentini sequestrano mega discarica. Le Fiamme Gialle hanno operato nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio ed a tutela dell’ambiente disposti dal Comando Provinciale di Siracusa. L’indagine  è stata svolta dai finanzieri della Tenenza di Lentini che hanno rinvenuto e sequestrato una mega – discarica a cielo aperto costituita da materiale proveniente da demolizioni di fabbricati, rottami ferrosi ed ogni altro tipo di rifiuto sino ad arrivare al tanto temuto ETERNIT, miscela d’amianto, altamente tossico e nocivo. I Baschi Verdi hanno sequestrato, in località C.da Passo Lepre del Comune di Francofonte  la discarica abusiva che si estendeva per una superficie complessiva di 10.000 mq.  Tre i responsabili denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per violazione al decreto legislativo n. 152/2006. I militari hanno altresì immediatamente avviato le procedure per la relativa bonifica, al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi. Le Fiamme Gialle leontine, allo scopo di arginare l’illegalità ambientale in un periodo così delicato per tutta la Regione Sicilia, hanno posto in essere un’efficace azione volta al monitoraggio delle zone del comprensorio ritenute a forte rischio di “sversatoio”. Quest’ultima attività di servizio costituisce ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a tutela della salute dei cittadini, significativamente e continuamente intensificato in un periodo che, come detto, è di forte “emergenza ambientale”.

Siracusa GdF sequestra 4 tonnellate di Gpl tenuto senza autorizzazione. Le  Fiamme Gialle del Nucleo Mobile della Compagnia di Siracusa nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio e di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria,  hanno individuato a Palazzolo Acreide un deposito nel quale venivano stoccati quantitativi di bombole di G.p.l. superiori alle prescritte autorizzazioni amministrative e fiscali. I  finanzieri, nel corso dell’attività di controllo, hanno posto l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su evidenti profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro.Le  Fiamme Gialle hanno così accertato che presso  i locali venivano  tenute oltre 800 bombole di G.p.l. contenenti complessivamente quasi 4 tonnellate di prodotto, quantitativi assolutamente eccedenti i limiti previsti dalla legge in vigore, senza peraltro che fosse stata mai richiesta la prescritta autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio di tale attività nonché del provvedimento autorizzatorio ai fini accise rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed il gestore, un 55enne originario del luogo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver omesso di segnalare la detenzione di materie esplodenti, segnalando lo stesso sia all’Agenzia delle Dogane che alla Regione Sicilia. Al vaglio altresì tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del deposito, cui seguiranno le relative sanzioni previste in materia di prevenzioni incendi. Il Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle commenta: “La costituzione di depositi di bombole di Gas di Petrolio Liquefatto (G.P.L.) richiede l’osservanza di severe norme, a garanzia non solo degli interessi fiscali dello Stato, ma anche e soprattutto a tutela della sicurezza dei lavoratori del settore e di tutti i cittadini. Tali depositi, infatti, oltre a dover essere autorizzati ai fini delle accise dall’Amministrazione Finanziaria, devono necessariamente rispondere a tassativi standards di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce commercializzati”.

Siracusa -  GdF scopre evasione 5mli € cooperativa ortofrutticola Floridia. Finanzieri della Compagnia di Siracusa, scoprono maxievasione fiscale nel corso di una verifica nei confronti di una cooperativa ortofrutticola di Floridia. I militari hanno constatato l’omessa denunzia dei redditi per circa 5 milioni di euro. L’attività è il risultato di un intenso lavoro di intelligence ed anche della pazienza e della professionalità dei finanzieri siracusani che, partendo dal controllo economico del territorio e dalla compulsazione delle banche dati in possesso al Corpo, hanno individuato un particolare sistema di evasione posto in essere dall’impresa verificata. La ditta, pur non avendo i previsti requisiti di legge per poter beneficiare di un’esenzione dalla tassazione di una parte del reddito derivante dall’attività di raccolta, prima lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli, regime più conveniente rispetto a quello ordinario previsto per le imprese commerciali, evadeva una parte delle imposte dovute prospettando una realtà amministrativo – contabile tale da far ritenere, da un’analisi sommaria, di essere di fronte ad una società con scopo mutualistico e non lucrativo. La minuziosa disamina della documentazione contabile ed extracontabile, reperita presso la sede della società in sede di accesso, ha permesso di verificare, invece,  l’esistenza dello scopo di lucro e quindi di recuperare a tassazione, quali ricavi non dichiarati, a partire dall’annualità riferibile al 2008, ben oltre 5 milioni di Euro. Altri aspetti che sono stati analizzati in sede ispettiva hanno riguardato la disciplina del “lavoro” e sugli obblighi delle società, quale sostituto di imposta, circostanza che ha permesso di individuare alcune irregolarità sulla gestione occupazionale e conseguentemente segnalare agli uffici competenti l’amministratore di diritto e di fatto della cooperativa verificata per oltre 350.000 Euro di ritenute operate ma non versate. Contestualmente, gli accertamenti sono stati “allargati” anche ad un’altra società, sempre di Floridia, facente capo a soggetti riconducibili al nucleo familiare dell’imprenditore verificato, constatando che, tra le parti, erano intercorsi rapporti fittizi, inerenti acquisti di prodotto ortofrutticoli, a fronte dei quali sono state prodotte fatture false per oltre 400.000 euro. Entrambi i responsabili legali delle società coinvolte sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria anche per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, oltre che per l’omessa denunzia dei redditi ed Iva. Il  Comandante Provinciale commenta: “Continua senza sosta da parte delle Fiamme gialle aretusee, la lotta all’evasione fiscale. In particolare l’attenzione operativa è rivolta, quotidianamente, alla scoperta degli evasori totali, di quei soggetti, cioè, completamente sconosciuti al Fisco, a tutela non solo delle risorse statali, ma anche se non soprattutto, a salvaguardia dell’economia legale e, quindi, dei contribuenti e delle aziende che, correttamente e con tanti sacrifici, hanno sempre pagato le tasse.”

Siracusa – Il Colonnello Giuseppe Cuzzocrea comandante provinciale Guardia di Finanza ha ricevuto  il Prefetto Antonio Gradone nella sede del comando in via Epicarmo.

PrioloGdF sequestra circolo sportivo, 4 Videopoker e slot machines irregolari. I Finanzieri della Compagnia di Augusta, in esecuzione delle direttive impartite dal Comandante Provinciale di Siracusa, hanno ulteriormente intensificato le attività di controllo economico del territorio. I Finanzieri di Augusta hanno attuato una serie di controlli, nei confronti di esercizi dove erano presenti apparati e congegni da divertimento e intrattenimento : ”videopoker” e “slot machine”. L’attività delle Fiamme Gialle sono finalizzate ad accertare il rispetto di tutti i requisiti di legge necessari per consentirne il regolare funzionamento. I Baschi Verdi, nella città di Priolo Gargallo hanno individuato una associazione sportiva il cui presidente, all’interno di una saletta, deteneva   4 slot-machine, in assenza delle prescritte autorizzazioni di P.S e del nulla osta da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Gli apparecchi erano in totale difformità dei requisiti tecnici obbligatoriamente previsti dalle norme di settore. Le 4 "Slot machine" sono state sequestrate, ai fini della successiva e definitiva confisca, ed è stata inflitta la correlata sanzione di 16.000 €uro a carico del gestore e detentore di tali apparecchi. I militari hanno sequestrato, inoltre, le monete da 50 centesimi, rivenute all’interno delle macchinette mangia – soldi. I finanzieri all’interno dell’associazione sportiva, in quattro distinti interventi operati nel corso degli ultimi due mesi, hanno accertato la medesima condotta illecita. I tutori dell’ordine su disposizione dell’A.G. di Siracusa, hanno proceduto anche a mettere sotto sequestro i locali dell’associazione stessa per evitare la reiterazione della situazione di illegalità. Il responsabile, pertanto, è stato anche denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica.

SiracusaRiscuoteva da 10 anni pensione amico defunto: ai domiciliari. A seguito di analisi condotte dai finanzieri del Nucleo Speciale Spesa Pubblica della Guardia di Finanza di Roma in collaborazione con personale dell’INPDAP a livello nazionale, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siracusa, dopo i dovuti scrupolosi accertamenti, hanno tratto in arresto una donna, T.M., 64enne residente a Modica, colta in flagranza mentre riscuoteva la pensione mensile di una persona deceduta oltre 10 anni fa. I finanzieri aretusei hanno infatti riscontrato positivamente sul campo le gravi “incongruenze” emerse dall’incrocio delle banche dati eseguito a livello centrale, da cui risultava che regolarmente l’INPDAP liquidava la pensione di un soggetto, che per l’Anagrafe del Comune di Siracusa era deceduto da oltre dieci anni, nelle mani di una persona, delegata al ritiro sin dal 1994. I militari hanno pertanto atteso il giorno previsto per il pagamento delle pensione presso una filiale dell’ufficio postale di Cassibile (SR) ed hanno colto la signora mentre stava regolarmente intascando l’emolumento del mese di gennaio.Dalla documentazione raccolta presso la sede dell’INPDAP è stato individuato un danno provocato allo Stato pari a 160.000 euro a partire dall’anno 2000. La donna è stata tratta in arresto e condotta presso la propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre sono scattati gli accertamenti per recuperare l’ingente profitto del reato. A seguito dell’udienza di convalida, il GIP ha ordinato alla stessa di presentarsi quotidianamente presso il comando competente onde adempiere agli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma. Sono inoltre in corso specifiche indagini finalizzate a verificare i motivi del mancata corretta gestione del flusso di comunicazioni tra gli enti competenti all’indomani del decesso dell’effettivo avente diritto .

Siracusa GdF, manette per droga. i controlli voluti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza  nell’area sud della provincia, sono sempre più serrati soprattutto in questi ultimi scampoli di ferie. P.M., 29enne, è stato così tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. I finanzieri di Pachino, nel comune di Portopalo di Capo Passero (SR), in Contrada Pipitona, hanno individuato un trentenne della zona con l’hobby della coltivazione..di marijuana. Il soggetto, infatti, dopo qualche pedinamento, è stato notato mentre “annaffiava”, in un terreno di proprietà, un “orticello” i cui frutti, però, non avevano nulla a che vedere con le produzioni agricole locali. I Baschi Verdi da un controllo accurato, infatti, hanno scoperto una piantagione “fai-da-te” composta da oltre una decina di piante di marijuana alte ormai quasi 2 metri, pronte per essere raccolte. Le Fiamme Gialle in un'altra zona del podere, hanno rinvenuto foglie di “erba” già tagliate ed in corso di essicazione al fine di ricavare la sostanza stupefacente che il soggetto avrebbe poi immesso in consumo, alimentando il mercato locale. I militari, nel corso della perquisizione effettuata, hanno rinvenuto anche diverse decine di semi di canapa nonché strumenti da taglio e un bilancino di precisione. L’intervento di unità cinofile, ha permesso  controlli anche in due serre nella disponibilità del soggetto, ed adiacenti l’abitazione, in contrada Camporeale, individuando piantine che, apparentemente, sembravano essere di pomodoro già essiccato. Le Fiamme Gialle, dopo un accurato controlo, hann rinvenuto altre piante di canapa indiana, dell’altezza di oltre 2 metri, in perfetto stato di vegetazione, che ì hanno sottoposto a sequestro con lo stupefacente trovato in precedenza, il cui peso compessivo si aggira introno ai 12 kg..Le Fiamme Gialle, nel corso dell’ulteriore perquisizione, hanno altresì rinvenuto 12 bossoli calibro 9x21, anch’essi sottoposti a sequestro.

Augusta  - GdF scopre depositi gas fuori norma. Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito dell’ordinaria attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria, in armonia alle direttive operative impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha sottoposto a controllo un’attività commerciale (impianto di distribuzione stradale di carburante) ad Augusta località Brucoli ed inerente la vendita al minuto di bombole contenti Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). I Baschi Verdi, nel corso dell’attività di controllo, hanno posto l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. I depositi, infatti, devono necessariamente rispondere a tassativi standars di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce di cui trattasi. I militari operanti, a seguito dell’intervento ispettivo, hanno accertato la detenzione di un quantitativo di prodotto di gran lunga superiore a quello indicato nel certificato di prevenzione incendi e la mancanza della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio dell’attività di cui trattasi e del provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Pertanto, i militari procedevano al sequestro di 300 Kg di GPL denunciando a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale e segnalando lo stesso all’Agenzia delle Dogane e alla Regione Sicilia.

Siracusa - Omesso versamento IVA e ritenute fiscali per oltre 1.5 milioni€ : GdF sequestra  immobili e società. I finanzieri del Nucleo PT di Siracusa hanno concluso due accertamenti nei confronti di altrettante società aretusee operanti nel settore dell’edilizia, gestite dal medesimo soggetto, constatando, complessivamente, per gli anni dal 2006 al 2008, un omesso versamento dell’IVA e delle ritenute fiscali sugli stipendi erogati ai dipendenti, per un importo di oltre 1,5 milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno condotto mirate indagini patrimoniali nei confronti dell’amministratore delle società, volte al recupero delle imposte non versate all’Erario, al cui esito, la locale A.G. ha emesso un apposito provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, con riguardo a tutti i beni posseduti, comprese le liquidità, sino all’ammontare complessivo dell’evasione. Le attività di sequestro condotte dai Baschi Verdi aretusei nei confronti del patrimonio dell’amministratore hanno consentito di porre i sigilli su 5 appartamenti e 2 terreni nonché sul valore pari all’80% del capitale sociale di un’azienda. Sono in corso ulteriori attività di indagine, anche sul territorio nazionale, al fine di individuare ulteriori beni o disponibilità liquide nel limite degli importi complessivamente evasi al fisco. Commenta il Comandante Provinciale Colonnello Giuseppe Cuzzocrea: “Attività come quella eseguita in questi giorni è una diretta conseguenza del mancato versamento alle casse dell’Erario di quanto effettivamente dovuto da parte di soggetti economici che ne erano obbligati e quindi si propone le finalità di garantire allo Stato i crediti erariali vantati. In periodi particolarmente difficili per l’economia, come quello che stiamo vivendo, il rischio è non dare la giusta e corretta interpretazione ad operazioni della specie: esse, infatti, mira sì al recupero delle somme evase nel tempo ma è rivolta esclusivamente nei confronti di chi ha evaso le imposte, peraltro per entità decisamente cospicue, a scapito non solo dell’Erario ma, in maniera indotta, anche della collettività. E’ questo il target operativo che si propone la Guardia di Finanza, le cui attività di polizia economico/finanziaria sono proprio rivolte all’individuazione dei casi più gravi di evasione fiscale, e questo ne è un esempio, a tutela della sana imprenditoria e dei principi della libera concorrenza.”

Lentini - Fiamme Gialle sequestrano sala scommesse abusiva. I Baschi Verdi hanno effettuato un capillare monitoraggio del territorio ed l’individuato un esercizio al cui interno è stata riscontrata una effettiva attività di raccolta telematica di scommesse sportive. Lo scommettitore era in collegamento con un allibratore straniero austriaco, in totale mancanza delle concessioni rilasciate preventivamente dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ed in violazione delle norme di ordine e sicurezza pubblica che prevedono il rilascio di apposita licenza da parte del Questore. I militari hanno così sequestrato tutti i locali destinati all’attività illecita e 13 terminali collegati illecitamente al sito internet per  effettuare le scommesse. Il titolare, nel contempo, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Siracusa. La Compagnia della Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha ulteriormente intensificato le attività di controllo del territorio tese ad individuare illeciti in materia di scommesse sportive. Il fenomeno delle sale scommesse, infatti, è in netto incremento, con particolare riguardo alla parte nord della provincia aretusea. L’azione delle Fiamme Gialle è finalizzata non solo a verificare il rispetto delle norme vigenti in materia, ma anche e soprattutto a prevenire e ricercare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

Siracusa - Comando Provinciale Guardia Finanza di Siracusa e Comune di Sortino sottoscrivono Protocollo d’intesa. L’intento è d’intensificare il rapporto di collaborazione istituzionale teso all’individuazione dei soggetti passivi sconosciuti al sistema informativo dell’Ente Locale obbligati alla tenuta di Partita IVA, nonché al controllo sull’osservanza degli obblighi di versamento degli stessi in materia di TaRSU/T.I.A., ICI/IMU, Imposta Comunale sulla Pubblicità e Tassa per l’occupazione di Spazi e Aree Pubbliche. L’accordo stipulato, inoltre, concerne anche un più celere scambio di informazioni finalizzato a rendere maggiormente efficaci le attività di controllo per individuare quei soggetti che, pur in presenza di una normale posizione economica, tramite false attestazioni o altre condotte fraudolente, accedono alle c.d. “prestazioni sociali agevolate” concesse dal Comune a favore della collettività ed a sostegno dei meno abbienti. La stipula è avvenuta presso la caserma di Via Epicarmo del Comando Provinciale di Siracusa. Presenti il Comandante Provinciale - Col. t. ISMMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea, il Sindaco del Comune di Sortino – ing.Vincenzo Buccheri ed il Comandante della Compagnia di Siracusa – Capitano Enzo Mazzocchi. L’Accordo sottoscritto segue quelli già stipulati con i  Comuni di Priolo Gargallo, Augusta, Noto, Pachino, Rosolini, Lentini, Carlentini e Francofonte e sarà seguito, a breve, da analoghe convenzioni con tutti gli altri Comuni della Provincia Aretusea. L’iniziativa istituzionale si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto della Guardia di Finanza teso ad intensificare le attività di polizia economica e finanziaria a sostegno, non solo del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, ma anche delle finanze degli Enti locali.

Siracusa -  Magistrati iracheni: lezione a GdF  Siracusa. Una delegazione di 36 magistrati iracheni, in Italia nell’ambito di un progetto di assistenza tecnico-professionale promosso dall’ISISC di Siracusa, ha visitato la sede delle Fiamme Gialle aretusee ed è stata ricevuta dal Comandante Provinciale, Col. Giuseppe Rosario CUZZOCREA, per ampliare le conoscenze sulle principali metodologie di contrasto alla criminalità organizzata internazionale. Tra temi trattati, l’articolato sistema delle misure di prevenzione patrimoniali, i metodi di contrasto al riciclaggio di capitali e la disciplina delle operazioni finanziarie sospette. L’incontro odierno rientra in un più ampio scenario di interscambio informativo su tematiche a sfondo giuridico-economico, che vede la Guardia di Finanza al centro delle attività relazionali di carattere internazionale al fine di implementare sempre più le sinergie investigative volte a contrastare i traffici illeciti di ogni genere.

Siracusa Finanza stanare “invalidi che badano a se stessi”. Truffa ad istituti previdenziali ed assistenziali: la Guardia di Finanza ha avviato un’indagine per “stanare” situazioni di falsa invalidità in tutta la provincia. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno in corso di esecuzione una vasta operazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, rivolta alla scoperta di soggetti che percepiscono pensioni ed indennità a titolo di invalidità a fronte della grave patologia dichiarata qual è la cecità. E’ tuttora in corso di esame la notevole mole di documentazione acquisita presso i competenti uffici dell’ASL e dell’INPS di Siracusa, da sottoporre ai dovuti riscontri investigativi.  Tuttavia, già dai preliminari “sondaggi, le sorprese non si sono fatte attendere. Infatti, nonostante la grave patologia di “cecità assoluta” certificata, anche a più riprese nel corso del tempo, dalle commissioni mediche competenti, i preliminari riscontri sul “campo” delle Fiamme Gialle hanno invece di evidenziato l’esistenza di situazioni meritevoli di approfondimento dal punto di vista clinico. I soggetti attualmente “monitorati”, infatti, risultano in grado di badare alle proprie attività di vita quotidiana in completa autonomia e senza alcun tipo di ausilio. L’attività di investigazione sul campo verrà accompagnata dall’indagine tecnica da parte di un’equipe di consulenti medici appositamente nominata dall’Autorità inquirente, al fine di sottoporre gli “invalidi” ad esami diagnostici attuati attraverso apparecchiature tecnologicamente avanzate ed in grado di offrire un esito oggettivamente apprezzabile. 

Francofonte -  Fiamme Gialle aretusee sequestrano deposito illegale di G.P.L. in pieno centro: 3.350 Kg. 1 denuncia . I finanzieri quasi non credevano ai propri occhi quando hanno scoperto, in pieno centro di Francofonte (SR), all’interno di un box privato, ben 3.350 Kg. di G.P.L. e 71 contenitori ormai vuoti con capienza complessiva pari a 1.700 Kg., detenuti in totale assenza del certificato di prevenzione incendi, del certificato di prevenzione degli infortuni e della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio della vendita di prodotti petroliferi ed energetici. Il sequestro dell’ingente quantitativo di G.P.L. è stato attuato presso un negozio esercente la vendita al minuto di bombole avente un box attiguo e comunicante dove è stato costituito un vero e proprio deposito di prodotto petrolifero, privo non solo delle prescritte autorizzazioni amministrative e fiscali, ma dei più elementari requisiti di sicurezza. I militari a seguito dell’intervento ispettivo, hanno denunziato alle Autorità Giudiziarie ed Amministrative competenti il proprietario, incensurato, per la mancanza del certificato di prevenzione incendi, del certificato di prevenzione degli infortuni e della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia e del provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Se solo una delle bombole di G.P.L. avesse preso fuoco, i danni che si sarebbero potuti verificare alle abitazioni circostanti ed a tutti i residenti della zona sarebbero stati potenzialmente ingenti. La creazione di depositi di “bombole” di Gas di Petrolio Liquefatto G.P.L. richiede infatti, proprio per la naturale pericolosità, l’osservanza di severe norme, a garanzia non solo degli interessi fiscali dello Stato, ma anche e soprattutto a tutela della sicurezza dei lavoratori del settore e dei cittadini. I depositi, devono necessariamente rispondere a tassativi standars di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce. L’azione della Guardia di Finanza di Augusta in tale settore, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio e di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria  è stata particolarmente intensificata, in armonia alle direttive operative impartite dal Comando Provinciale di Siracusa. Le Fiamme Gialle megaresi hanno sottoposto a controllo diverse attività commerciali: in conseguenza di tali interventi operativi, i militari hanno indagato, nel pieno centro cittadino di Francofonte. I militari, nel corso dell’attività di controllo, hanno posta l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche sugli evidenti profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Carlentini Finanza scopre videopoker e slot machines celati in bar. Le Fiamme Gialle hanno elevato multe  e sequestrato apparecchiature. La Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, nell’area nord della provincia aretusea, ha intensificato i controlli nei confronti di gestori di locali in cui sono installati apparati e congegni da divertimento e intrattenimento, al fine di verificare la corretta osservanza delle norme vigenti.  I controlli ispettivi nel particolare settore, infatti, sono stati finalizzati ad accertare il rispetto di tutti i requisiti di legge necessari per consentire il funzionamento degli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento (”videopoker” e “slot machine”), affinché possano essere considerati idonei al gioco lecito. I militari, nell’ambito dell’attività, hanno effettuato un capillare monitoraggio del territorio, che ha consentito d’individuare un bar il cui proprietario, all’interno di una saletta, vi era l’accesso impedito ai normali avventori. L’ingresso veniva aperto dal titolare esclusivamente a mezzo particolare telecomando,  e teneva un totale di  4 slot-machine senza le prescritte autorizzazioni di P.S, il nulla osta da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Il tutto era in totale difformità dai requisiti tecnici obbligatoriamente previsti dalle norme di settore. Le Fiamme Gialle, sul fronte amministrativo, pertanto, hanno sequestrato, 4 ì "Slot machine" ai fini della successiva e definitiva confisca, e 16.000€ le correlate sanzioni a carico dei gestori e dei detentori di tali apparecchi.

Rosolini - GdF blocca pusher marocchino. I finanzieri della Tenenza di Noto, quotidianamente impegnati nell’intera circoscrizione per il contrasto allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti, hanno arrestato ieri sera a Rosolini un giovane cittadino Marocchino, domiciliato a Rosolini,  Ahmed MOUACH  27enne, in quanto trovato in possesso di hashish già confezionato in dosi, pronte per essere spacciate a ragazzi del luogo. Alla vista dei finanzieri, il cittadino magrebino ha tentato di darsi a repentina fuga, cadendo a terra durante il breve inseguimento e arrestando il suo tentativo di sottrarsi al controllo in via Due Palme di fronte al civico nr. 4. Nella circostanza, tentava di privarsi di un involucro contenente circa 7 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, divisa in 3 pezzi e varie scaglie. L’operato delle Fiamme Gialle Netine è stato fortemente ostacolato dal MOUACH Ahmed, risultato essere già noto con precedenti specifici, che nell’immediatezza dei fatti ha opposto, invano, forte resistenza divincolandosi energicamente, anche  durante il tragitto precedente l’arresto. La successiva perquisizione, operata presso il domicilio dello stesso, permetteva di riscontrare la presenza in loco di altri cittadini extracomunitari, che vivevano  in spregio delle più elementari norme igieniche ed in una situazione fortemente degradante. Pur tuttavia, è stato riscontrato che all’esterno dell’abitazione, ben occultata, il soggetto aveva montato una telecamera a circuito chiuso per monitorare, dall’interno, il passaggio di chiunque transitasse presso la casa sita in via Arimondi.  Nella sua stanza i militari hanno, tra l’altro, rinvenuto un televisore collegato ai 3 circuiti, strumento verosimilmente utile a riconoscere potenziali ‘acquirenti’  nell’ambito dell’attività delittuosa già da anni  praticata come ‘lavoro’ dall’arrestato. Tale evento, inserito nella platea delle attività portate avanti nel settore dall’intero Comando Provinciale di Siracusa, esemplifica la presenza reale di un fenomeno da monitorare con costanza ed in forte recrudescenza.

LentiniFinanzieri scoprono centro smercio 4600 Cd falsi: 2 denunciati.

Le Fiamme  Gialle  della Tenenza di Lentini, dopo un’ intensa attività info-investigativa, hanno individuato una commercializzazione illecita di materiale audio-video che si consumava in uno dei rioni popolari destinato al mercato.  L’attività dai Baschi Verdi, ha permesso di sottoporre a sequestro oltre 4.600 pezzi tra Cd musicali, Cd per giochi PLAYSTATION/XBOX, DVD riproducenti filmati cinematografici ed orologi con il marchio Emporio Armani e Diesel. Le Fiamme Gialle, al termine dell’attività, hanno denunciato due responsabili all’Autorità Giudiziaria. L’attività dei Finanzieri, anche in questa occasione, si è manifestata nel contrastare l’arricchimento illecito della criminalità organizzata che notoriamente gestisce il mercato della  riproduzione illecita audiovisiva, informatica e dei marchi contraffatti, traendone notevoli profitti.

 

 

SiracusaFinanza: siracusano bloccato con 400 kg botti illegali cinesi celati tra fiori natalizi. Il Nucleo Mobile GdD Compagnia di Siracusa,  ha sequestrato 8.680 effetti pirotecnici illegali, per un peso di circa 400 kg. Il conducente, di un furgone M.R., 58enne siracusano con precedenti specifici in materia di materiali esplodenti, in prima battuta aveva affermato di trasportare vasi contenenti stelle di Natale. I militari, insospettiti dall’agitazione anomala manifestata dal soggetto, hanno proceduto ad un controllo approfondito del veicolo ed hanno notato, oltre ai vasi, diverse scatole accatastate alla rinfusa, contenenti l’ingente quantità di artifizi pirotecnici illegali. Le Fiamme Gialle aretusee hanno intensificando il controllo del territorio, con un significativo sforzo in termini di pattuglie impiegate, in vista delle prossime festività natalizie, ponendo particolare attenzione, tra l’altro, alla circolazione di artifizi pirotecnici non conformi alle norme di legge.  La vendita di fuochi d’artificio non a norma, difatti, raggiunge il suo apice all’approssimarsi della fine dell’anno.  La merce, prodotta in Cina e priva di qualsiasi certificazione idonea per essere commercializzata nel mercato europeo, è stata rinvenuta durante un controllo su strada effettuato ad un furgone nella centralissima via Teocrito a Siracusa. I prodotti pirici sono stati immediatamente posti sotto sequestro, per M.R. è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per “Omessa denuncia di detenzione di materiale esplodente”, “Trasporto di fuochi artificiali di IV e V categoria senza licenza del Prefetto”, “Trasporto di prodotti esplodenti non riconosciuti e classificati dal Ministero dell’Interno, “Detenzione abusiva di esplosivi distruttivi e pericolosi”. La Guardia di Finanza conferma che i controlli proseguiranno assiduamente in tutta la provincia, parallelamente all’attività info – investigativa finalizzata ad individuare i canali di approvvigionamento dei “botti” e fuochi d’artificio fuorilegge, estremamente pericolosi per chi li dovesse acquistare.

Rosolini- Fiamme Gialle scoprono pistola e droga.

I militari del Comando Provinciale di Siracusa, dopo alcuni giorni di sopralluoghi ed appostamenti, hanno eseguito una vasta operazione con decine di riscontri, intercettando alcuni spacciatori nel centro di Rosolini. I Baschi Verdi hanno individuato e fermato a bordo di un’autovettura Giovanni CAVALLO 40enne, già noto, residente a Rosolini. Il soggetto alla vista dei militari ha mostrato evidenti segni di “insofferenza”. Il controllo del mezzo ha consentito ai finanzieri di individuare una bustina di cellophane contenente circa 2 grammi di “cocaina” ben occultata sotto i sedili anteriori.I Baschi Verdi dalla conseguente perquisizione nell’abitazione del Cavallo, hanno rinvenuto una vera e propria “Santa Barbara”: infatti, ben nascosta in alcune intercapedini ricavate nei muri della casa, vi era una pistola ed oltre 150 proiettili di vario calibro oltreché altri 30 grammi di “cocaina”, già suddivisi in dosi pronte per essere cedute. Il soggetto è stato tratto in arresto e, successivamente, posto ai “domiciliari”. Nel corso dell’operazione sono state controllate diverse persone ed una è stata denunciata perché trovata in possesso di oltre 5 grammi di cocaina. I militari hanno sequestrato: oltre 9.500€, un’autovettura e vario materiale necessario per confezionare le sostanze stupefacenti. Sono ora in corso ulteriori attività per individuare i canali di provenienza della droga.

Siracusa Finanza ammanetta dipendente  INPS per corruzione e falso. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno eseguito un ulteriore ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP di Siracusa su richiesta della locale Procura della Repubblica nell’ambito dell’indagine denominata “L’infedele”, nei confronti di Michele DI FRANCA      dipendente della sede Provinciale dell’INPS di Siracusa, per i reati di “corruzione” e “falsità ideologica”. Il provvedimento si va ad aggiungere a quelli eseguiti negli ultimi mesi dello scorso anno, nell’ambito dell’attività investigativa che ha già consentito di accertare una serie di reati commessi nell’ambito della gestione delle società RIT e RIT Engineering di Siracusa, tra cui falsi ideologici commessi per il rilascio di certificazioni di regolarità contributiva, evasioni fiscali per oltre mezzo milione di euro, corruzioni nei confronti di pubblici ufficiali e truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Gli ulteriori approfondimenti investigativi delle Fiamme Gialle hanno consentito di confermare come anche il Di Franca, nell’ambito della propria attività lavorativa presso l’INPS di Siracusa ed in concorso con altre persone già raggiunte da provvedimenti restrittivi, abbia ricevuto somme di denaro per far rilasciare dall’INPS stesso dei D.U.R.C. (“Documento Unico di Regolarità Contributiva”) ideologicamente falsi, ottenuti solo dietro presentazione di documenti di pagamento (modelli “F24”) anch’essi falsi, in quanto attestanti l’avvenuta compensazione tra debiti previdenziali e crediti fiscali, questi ultimi risultati tuttavia del tutto inesistenti. L’attività investigativa prosegue per chiarire eventuali ulteriori complicità.

Siracusa - Prezzi nascosti, maximulte della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle non hanno certamente il potere di “arrestare” l’inflazione. Tuttavia possono intervenire per prevenire e reprimere quegli illeciti che, seppur indirettamente, rischiano di gravare sulle tasche dei consumatori.  I finanzieri della Compagnia di Siracusa, in virtù dei compiti di polizia economico-finanziaria, hanno avviato mirati controlli nel settore della “polizia dei prezzi”. Finora sono stati sanzionati 30 negozi di Siracusa per la mancata esposizione dei prezzi nelle vetrine e sui banchi di vendita, punita dall’art. 22 della legge regionale n. 28 del 1999, con una sanzione amministrativa da  516€, 46€ a  2.582,28€. La maggior parte delle violazioni sono state riscontrate nei negozi di abbigliamento e di generi alimentari. Un supermercato è stato invece multato per un diverso illecito: i finanzieri hanno riscontrato che il pane veniva  venduto a pezzi, e non a peso, come prescrive la legge n. 580/1967, una norma di 40 anni fa che alcuni continuano ad ignorare, a discapito dei consumatori. In tal caso, la sanzione amministrativa è di 1.549 €.

Siracusa Fiamme Gialle  bloccano 2  pusher catanesi nel siracusano: sequestrata cocaina, denaro e cellulari.  Si tratta di zio 50enne e nipote 31enne di Librino e San Cristoforo abitanti a Catania. La Guardia di Finanza di Augusta, attuando le direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, hanno portato a termine una operazione antidroga con l’arresto di due responsabili e con il sequestro di circa 50 grammi di stupefacente del tipo cocaina. I militari, da giorni tenevano sotto osservazione i movimenti degli arrestati aventi precedenti penali specifici, ed hanno deciso di fermarli sulla Sp ex SS 114, all’altezza di Priolo Melilli. I 2 sospetti, a bordo di una Fiat Bravo, erano entrati in una stazione di rifornimento. Il blitz, operato con l’ausilio di una specializzata unità cinofila appositamente allertata dal Comando Provinciale di Siracusa, ha consentito di rinvenire, ingegnosamente occultati all’interno dell’autovettura, circa 40 grammi di cocaina, suddivisa in tre involucri.La conseguente perquisizione domiciliare, effettuata, dai Baschi Verdi con l’ausilio dei cani antidroga, nelle abitazioni degli arrestati, nei quartieri di San Cristoforo e Librino di Catania, ha consentito di rinvenire, occultate in un cassetto del comò della camera da letto di uno dei responsabili, ulteriori due dosi di cocaina di circa 10 grammi, oltre ad un contenitore con all’interno 3.000 euro in contanti, sicuro provento dell’attività di spaccio. I militari, pertanto, hanno sequestrato, oltre alla cocaina, 3 cellulari con le relative schede Sim ed il denaro contante rintracciato per un totale di circa 3.300€.  I trafficanti zio e nipote, rispettivamente di 50 e 31 anni, sono in stato di arresto presso la casa circondariale di Cavadonna a Siracusa.

Noto - Guardia di Finanza: Ten. Di Giovanni cede comando Tenenza Noto a  Ten. Diana Campanella

 

Il Tenente Sebastiano  Di Giovanni

ha lasciato, la Tenenza dopo 2 anni di comando. L’ufficiale cedente è stato applicato, quale ufficiale addetto, al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, dove reggerà la Sezione Altra Criminalità Economica. Quello partenopeo è un reparto, in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata ed alla lotta all’evasione fiscale, nel quale il Ten. Di Giovanni avrà modo di continuare a lavorare con professionalità, facendo tesoro della significativa esperienza maturata in terra siracusana. Nel biennio appena trascorso, infatti, sono stati molteplici i risultati ottenuti dal giovane ufficiale al comando del reparto netino, in primis nella lotta all’evasione fiscale ma anche nel settore della lotta all’usura, dello spaccio degli stupefacenti e dell’abusivismo edilizio. Insomma, un’eredità importante per il nuovo Comandante, che potrà comunque contare su una solida base di partenza per continuare a lavorare all’interno di un solco già tracciato e che ha dato ottimi frutti dal punto di vista operativo. Il nuovo Comandante, il Tenente Diana Campanella, di anni 25, ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza dove ha conseguito la laurea specialistica in “Scienza della Sicurezza Economico Finanziaria”. L’Ufficiale assume il comando della Tenenza di Noto dopo aver già ricoperto, per un anno, l’incarico di Comandante di Compagnia Allievi presso la Scuola Allievi Finanzieri della Guardia di Finanza di Bari. Al Tenente Di Giovanni va un sentito ringraziamento da parte del Comandante Provinciale per il proficuo lavoro svolto e nel contempo un “in bocca al lupo” al Tenente Campanella per il nuovo prestigioso incarico assunto.

 

Attività anno 2010  

 

 

Lentini Finanzieri prendono 3 tombaroli a San Mauro: recuperate monete e reperti. Per il gruppo organizzato anche con metal detector scattati gli arresti domiciliari. Si tratta di C. S. 21enne, I. M. 28enne ed I. L. 22enne, tutti di origine lentinese. Il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Siracusa, dott. Antonio NICASTRO ha disposto, nei confronti dei tre responsabili, la misura cautelare degli arresti domiciliari.  La squadra di tombaroli che eseguiva ricerche e scavi clandestini, agiva, soprattutto nell’area archeologica nei pressi del muro che circonda il colle S. Mauro.  Il gruppo è stato individuato grazie a controlli specifici in un’area soggetta a vincolo archeologico.  Il muro che circonda il colle S. Mauro infatti risulta databile probabilmente al IV secolo a.C.. I militari  della Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini, nella serata di ieri, hanno arrestato 3 persone, trovate sul punto di effettuare la ricerca non autorizzata di beni culturali appartenenti allo Stato. L’intervento dei militari  della Guardia di Finanza ha consentito di fermare  in flagranza di reato i tre  componenti della squadra di tombaroli e di recuperare i reperti  archeologici.  I tre, peraltro,  prima di abbandonare i luoghi avevano dolosamente appiccato  un incendio che è stato spento dopo circa due ore dai vigili del fuoco, allertati dai militari. Quello dei reperti archeologici è un mercato ricco che non conosce crisi e, per questo motivo, spinge dei giovani alla ricerca nei siti di monete o reperti. Ai tre, C. S. 21enne, I. M. 28enne ed I. L. 22enne, tutti di origine lentinese,  sono state sequestrate monete antiche e attrezzature (picconi, torce e  metal detector) e contestati gli articoli 175 e 176 del Codice dei Beni Culturali per i reati di Violazioni in materia di ricerche archeologiche e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato(reperti archeologici) oltre all’articolo 423 bis del c.p. per il  reato di incendio boschivo.

Siracusa Cinofili e Fiamme Gialle in stazione scoprono 14,5 kg di hashish in valigia.  I Baschi Verdi ed i cinofili della locale Compagnia nella Stazione Ferroviaria di Siracusa, hanno  intercettato Salvatore Russo,  53enne nativo di Noto (SR), già noto, per analoghi reati perpetrati anche a livello internazionale. Il personaggio, di sera  era intento a scendere da un convoglio ferroviario proveniente dal Nord. Salvatore Russo, apparentemente insospettabile, è stato segnalato dalle unità cinofile delle Fiamme Gialle, che hanno puntato con insistenza il bagaglio che questi aveva al seguito. I militari con l’ausilio dei cani nella valigia hanno rinvenuto, nascosti tra gli abiti, ben 144 “panetti” di hashish, per un peso complessivo di Kg. 14,5. Il soggetto, già con precedenti penali specifici in materia, è stato arrestato e condotto al carcere di Cavadonna – Siracusa. La droga, verosimilmente “destinata” al florido mercato aretuseo, avrebbe potuto fruttare circa 145.000€.

Augusta - Fiamme Gialle aretusee sequestrano gpl, tenuto senza certificato:1 denunciato. La Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito dell’attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria, in armonia alle direttive operative impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha sottoposto a controllo un’attività commerciale in Contrada Amendola ed inerente la vendita al minuto di bombole contenti Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). I Baschi Verdi, nel corso dell’attività di controllo, hanno posto l’attenzione, oltre che su aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. I militari, hanno svolto un  intervento ispettivo. I Baschi Verdi hanno accertato la detenzione di 370 Kg. di prodotto, oltre a 1571 bombole, per una capienza complessiva pari a Kg. 25.525. I finanzieri hanno verificato l’assenza del certificato di prevenzione incendi, del certificato di prevenzione degli infortuni e della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio dell’attività. I tutori dell’ordine hanno accertato l’assenza del provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. I militari hanno proceduto al sequestro di tutto il materiale e denunciato a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale e segnalandolo all’Agenzia delle Dogane ed alla Regione Sicilia.


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  SIRACUSA 2013

GdF scopre  truffa EU: 5mln € 


Colonnello Antonino Spampinato Comandante Prov.le Guardia Finanza

SiracusaFinanza scopre finanziamenti Eu truffa 5.000.000€. La Guardia di Finanza di Siracusa contrasta una milionaria truffa in materia di finanziamenti pubblici e bancarotta fraudolenta. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa hanno eseguito tre misure cautelari, disposte dal Tribunale di Siracusa, nei confronti di altrettanti imprenditori del settore turistico alberghiero operanti nel territorio aretuseo, che si sono resi responsabili di indebite percezioni di contributi dell’U.E. (POR Sicilia 2000-2006) e di bancarotta fraudolenta aggravata. Si è trattato di 2 arresti domiciliari  e 1 obbligo giornaliero di firma, disposti dal GIP presso il Tribunale di Siracusa, sulla base di specifica richiesta avanzata dalla Procura della repubblica di Siracusa. L’indagine trae origine da un’attività di intelligence del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa nel settore dei finanziamenti pubblici, nell’ambito della Legge Regionale 32/2000. Le  indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno rivelato una ingente movimentazione di denaro, tra diversi conti correnti societari riconducibili agli imprenditori, in momenti immediatamente successivi a quelli della ricezione dei finanziamenti pubblici, ammontanti a complessivi 5.000.000€. Successivi approfonditi accertamenti hanno consentito di acquisire inequivocabili elementi inerenti la mancanza dei requisiti indispensabili per ottenere i finanziamenti, attraverso la produzione di documentazione falsificata da parte degli imprenditori. Le  indagini delle Fiamme Gialle hanno permesso di evidenziare che ottenuta indebitamente la disponibilità economica dei finanziamenti, in brevissimo tempo le società venivano sistematicamente spogliate del patrimonio societario, a favore di altre, sempre riconducibili ai medesimi soggetti, che inevitabilmente venivano dichiarate fallite. Il tutto per evitare fraudolentemente di pagare i debiti contratti. Le indagini della Guardia di Finanza hanno generato una corposa denuncia degli imprenditori responsabili della truffa e di un notaio compiacente, con ben quattordici capi di imputazione, trasmessa alla Procura della Repubblica di Siracusa. Stante quanto quest’ultima ha richiesto al Tribunale di Siracusa l’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti dei responsabili, eseguiti dal Nucleo di Polizia tributaria di Siracusa.  Sono ancora in corso ulteriori attività di indagine da parte delle fiamme gialle aretusee, al fine di meglio lumeggiare questa milionaria truffa.    

Augusta -  GdF scopre a Carlentini falsi licenziati in cassa integrazione, evasione 17 milioni €. Individuati 134 tra lavoratori in “nero” ed “irregolari”. Denunciati 4 imprenditori. Somministrazione abusiva di manodopera, distacco illecito e ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni illegittima. Sono state le Fiamme Gialle di Augusta a concludere due interventi a contrasto del sommerso di lavoro. I Finanzieri hanno riscontrato la somministrazione illegittima di manodopera e la falsa rappresentazione della condizione economica di talune società, finalizzata ad ottenere indebite prestazioni economiche da parte dell’I.N.P.S., quali la Cassa Integrazione Guadagni. La   Guardia di Finanza, in un primo caso, a seguito di indagini ispettive di polizia tributaria ha scoperto una complessa organizzazione imprenditoriale che catalizzava in capo ad una società inattiva di Carlentini i debiti nei confronti dell’Erario e degli Enti Previdenziali ed Assistenziali, relativi al personale ingaggiato ma illecitamente distaccato e abusivamente somministrato ad altra società operante in Augusta. Le Fiamme Gialle hanno acclarato che quella carlentinese era stata costituita per il solo fine di assumere il personale che poi, in moltissimi casi, veniva censito “in distacco”. Il personale nella realtà dei fatti, invece, è risultato essere da sempre alla diretta ed esclusiva subordinazione dell’altra società megarese. Il sodalizio criminoso, con tale manovra elusiva, creata dalle 2 imprese aretusee, ha evaso ben 650.000€, tra ritenute fiscali e contributi previdenziali, anche mediante l’emissione e l’utilizzo di fatturazioni di operazioni inesistenti, creando un cospicuo danno alle casse dello Stato ed ai propri dipendenti. Nei confronti di quest’ultimi sono stati, quindi, violati i diritti garantiti dai C.C.N.L. di categoria. I Finanzieri, inoltre, hanno rilevato una complessiva differenza tra il numero di ore pagate in busta paga ai dipendenti e l’effettiva prestazione resa dagli stessi, pari a circa 200.000 € con ulteriori ritenute e contributi non operate e non versate. La Guardia di Finanza ha rilevato 85 lavoratori “in nero” ed ha contestato alle 2 società il distacco illecito e la somministrazione abusiva di manodopera che ha comportato anche un’ammenda di oltre 1 milione €.  Nel contesto dell’attività ispettiva nei confronti delle 2 società è stata accertata anche un’evasione dichiarativa, sia ai fini delle II.DD. che dell’I.V.A., per oltre 5 milioni €. I due rappresentanti legali delle società sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria. Le  Fiamme Gialle, coordinati dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno  rilevato un’evasione fiscale di 12 milioni€ ed individuato 49 lavoratori irregolari. In questo caso, durante l’attività ispettiva, si è configurata una illogica politica economica aziendale paventata attraverso l’esigenza societaria di applicare una “ancora di salvataggio” sottoponendo taluni dipendenti alla Cassa Integrazione Guadagni. La manovra politico societaria finalizzata ad eludere l’Erario, è stata posta in essere dagli amministratori della società, che hanno rappresentato una pseudo crisi aziendale  all’I.N.P.S., per la concessione del beneficio. Le Fiamme Gialle hanno riscontrato la documentazione acquisita presso la Direzione Provinciale dell’Ente previdenziale di Siracusa con le buste paga dei dipendenti ed hanno acclarato che, durante il periodo di Cassa Integrazione (sia ordinaria che straordinaria), gli stessi avevano lavorato regolarmente. I Finanzieri hanno così constatato che la società, utilizzava le erogazioni pubbliche della Cassa Integrazione, per mantenere il ciclo produttivo regolare e trasformava le rimanenze di magazzino in prodotti finiti; gli stessi venivano ceduti senza dichiarare alcuna operazione commerciale. Il valore complessivo del venduto è stato determinato applicando la percentuale di ricarico stabilita in sede di Interpello con l’Agenzia delle Entrate. L’attività di indagine ha permesso di rilevare che il danno all’Erario ammonta a circa 200 mila euro, pari a 40 mila ore di Cassa Integrazione erogate dall’I.N.P.S. e non dovute, in quanto, la società ha continuato a far lavorare i propri dipendenti a tempo pieno. A questi, va aggiunto il ricalcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali a carico della società, pari ad oltre 200 mila euro. I responsabili della società sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria per truffa aggravata, per aver indebitamente conseguito erogazioni pubbliche, nonché, per le fattispecie delittuose in tema di reati tributari. L’azione della Guardia di Finanza di Siracusa al contrasto del lavoro nero e irregolare è svolta nella consapevolezza degli effetti distorsivi che il fenomeno crea e si fonda su un metodo operativo trasversale volto a colpire tutte le manifestazioni di illegalità connesse, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le frodi in danno del sistema previdenziale, la produzione ed il commercio di articoli con marchi contraffatti. La strategia operativa è quindi quella di agire in tutti i settori a più intenso utilizzo di manodopera sommersa.

Noto -   GdF  ammanetta pusher e trova “agenda clienti”. L’incessante l’impegno della  Guardia di Finanza aretusea, volto a reprimere ogni genere di illegalità a tutela dei cittadini, ha permesso di individuare un soggetto dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. La Guardia di Finanza di Noto corso di un servizio orientato nello specifico settore ha tratto in arresto 1 20enne originario di Rosolini in possesso di circa 100 gr. di droga. Il giovane alla vista dei militari aveva tentato di disfarsi di un grinder (oggetto atto a sminuzzare sostanze solide – in particolare sostanze stupefacenti), il quale, immediatamente rinvenuto, presentava evidenti tracce di marijuana. Il successivo controllo nel vano porta oggetti del veicolo di proprietà del ragazzo ha consentito di rinvenire 1 barattolo in vetro e 1 busta di plastica contenenti complessivamente circa 100 grammi di marijuana sfusa, 1 agendina riportante i nominativi degli “acquirenti” e i relativi corrispettivi, e 1 bilancino di precisione. Informata dei fatti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.

Augusta - Guardia di Finanza scopre merce rubata stoccata in ville.  2 catanesi denunciati perchè stoccavano merce rubata in due villette. La Guardia di Finanza di Siracusa ha individuato  2 villette divenute deposito di merce rubata. Una  pattuglia della Compagnia Augusta ha individuato nel corso di un servizio di controllo del territorio, in località Corridore del Pero 2 villette disabitate utilizzate per lo stoccaggio di merce varia proveniente da furto. I soggetti 2 catanesi che stazionavano all’ingresso di una delle due villette, provavano a giustificare la loro presenza raccontando una storia apparsa subito bizzarra ai Finanzieri che non si sono fatti convincere. I militari  hanno immediatamente avviato le opportune indagini, in collegamento con la Sala Operativa del Comando Provinciale di  Siracusa. Tale attivazione ha permesso di apprendere che all’inizio della scorsa settimana, l’autista di una ditta di trasporti, di cui uno dei due soggetti è rappresentante legale, aveva sporto denuncia di furto del veicolo che conduceva e della merce ivi contenuta. Il  veicolo successivamente, veniva ritrovato ma privo della merce.   Le  Fiamme Gialle sono intervenute nel momento in cui la merce stoccata, in prevalenza capi di abbigliamento, calzature e pelletteria, stava per essere ritirata e smistata, molto probabilmente, nei mercati rionali delle province di Catania e Siracusa, dove sarebbe stata offerta a prezzi decisamente più convenienti rispetto a quelli praticati dai canali ufficiali di vendita. I due soggetti catanesi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, per il delitto di ricettazione, mentre la merce è stata restituita ai legittimi proprietari. L’operazione  condotta dalle Fiamme Gialle, è  importante  ed a tutela del patrimonio e della concorrenza leale tra gli operatori economici.

 Carlentini - Finanza sequestra 6 aree inquinate amianto e rifiuti. L’operazione a tutela dell’ambiente. La Guardia di Finanza Aretusea  ha portato a termine una articolata operazione in materia di tutela dell’ambiente che ha permesso di sottoporre a sequestro sei discariche abusive. Le Fiamme Gialle di Lentini hanno individuato 6 aree adibite a discariche costituite da materiale provenienti da demolizioni di fabbricati, rottami ferrosi ed ogni altro tipo di rifiuto sino ad arrivare al tanto temuto ETERNIT, miscela d’amianto, altamente tossico e nocivo. I Finanzieri hanno sottoposto a sequestro giudiziario i siti che si estendevano su una superficie complessiva di circa 64.000 mq. di terreno adibito a pascolo ed a coltivazioni agricole. Le accurate attività di polizia giudiziaria, finalizzate all’identificazione dei gestori dei siti, hanno permesso alle Fiamme Gialle di denunziare a piede libero all’Autorità competente nr. 6 persone per violazione al Decreto Legislativo n. 152/2006. Contestualmente alle operazioni  sono state avviate le procedure per le relative bonifiche, al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi. L’attività svolta costituisce ulteriore testimonianza del quotidiano impegno profuso dalle Fiamme Gialle aretusee sul territorio a tutela della salute dei cittadini e della legalità.

NotoGdf scopre avvocato sconosciuto a fisco. L’attività di controllo della Fiamme Gialle aretusee si inserisce, nel settore dei professionisti, in un più ampio contesto operativo a livello nazionale, teso ad individuare ulteriori condotte evasive. I militari della Tenenza di Noto, nell’ambito di un’attività ispettiva eseguita nei confronti di un avvocato, penalista e civilista, hanno scoperto che il professionista era completamente sconosciuto al fisco non avendo presentato le  dichiarazioni dei redditi dal 2009 ad oggi e, quindi, sottraendo ricavi per diverse migliaia di euro. Rimane alta l’attenzione della Guardia di Finanza Siracusana volta a contrastare qualsivoglia tipo di truffa, di evasione o di frode ai danni del bilancio dello Stato, degli Enti locali e degli Istituti previdenziali, in particolare la lotta agli evasori totali.

SiracusaGdF sequestra 3,5 milioni € a nomadi. Una coppia di “Nomadi” di Melilli sono stati oggetto da parte della Guardia di Finanza di Siracusa, di un sequestro di beni complessivo di oltre 3,5 milioni di euro, in attuazione del codice antimafia. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, nelle ultime ore, hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale e personale nei confronti di 2 coniugi, Corrado Giuseppe Fiaschè 46enne e Concetta Rasizzi 44enne residenti in Melilli e senza fissa occupazione che, nell’arco di qualche anno, sono riusciti ad accumulare liquidità e beni immobili per un valore di oltre 3,5 milioni di euro, frutto di  furti e truffe commessi in diverse zone d’Italia. Le complesse indagini economico – patrimoniali finanziarie eseguite dalle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa hanno consentito di sviluppare  dati e notizie richieste a diverse Autorità Giudiziarie, Istituti di Credito nonché Società di gestione fondi mobiliari, riuscendo a ricostruire il cospicuo patrimonio finanziario ed immobiliare accumulato dagli stessi in conti correnti, polizze assicurative e fondi di investimento. Gli accertamenti sono, quindi, culminati con la richiesta di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali in attuazione delle norme del “Codice Antimafia” che in presenza di specifici presupposti soggettivi (tra gli altri la pericolosità del soggetto desunta dai suoi precedenti e condanne) ed oggettivi (sproporzione tra redditi dichiarati e patrimonio a disposizione), consentono di sequestrare, in vista della successiva confisca, i beni del soggetto proposto nella fattispecie sconosciuti al fisco.L’operazione di servizio condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento  dalla Procura della Repubblica siracusana ha permesso di mettere a segno un duro colpo a quella che viene definita la criminalità economica. A carico dei due, infatti, sono emerse decine di denunce presentate presso uffici di polizia di tutta l’Italia, cui sono conseguite sentenze di condanna passate in giudicato emesse dai Tribunali competenti, per reati contro il patrimonio (furti in abitazione e truffe) ed anche contro la persona (lesioni), spesso perpetrate nelle abitazioni di soggetti anziani razziando denaro ed oggetti di valore. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle aretusee hanno evidenziato alla competente Autorità Giudiziaria la pericolosità sociale della coppia in quanto abitualmente dedita alla commissione di reati vivendo dei relativi proventi. Ciò ha consentito l’emissione di un provvedimento da parte del Tribunale di Siracusa, eseguito da pattuglie del Nucleo di Polizia Tributaria, che ha determinato il sequestro, presso vari sportelli bancari ed uffici postali, di circa 3.150.000,00 euro tra contanti, polizze vita e titoli obbligazionari, n. 2 terreni con annesse costruzioni per un valore di euro 300.000,00 e due automezzi del valore di euro 65.000,00. A carico dei due soggetti è stata altresì disposta l’applicazione della misura della sorveglianza speciale per anni due con obbligo di non allontanarsi dal luogo di residenza.

 

Pachino - GdF: M.a. GIANNO cede  comando a  M.a. LOMBARDO. L’avvicendamento si è svolto al Comando della Brigata Guardia di Finanza di Pachino. Il  passaggio tra il M.a. Antonino GIANNO, 48 anni, ed il M. A. Carmelo LOMBARDO, 49 anni è avvenuto alla presenza del Comandante Provinciale, Col. Antonino Spampinato, e del Comandante della Tenenza di Noto, Ten. Alessandra Falcone. Il neo Comandante, arruolato nel Corpo nel 1987, sposato è padre di due figli, ha una notevole esperienza professionale acquisita nel corso della sua formazione essendo stato impegnato in diversi reparti di confine nel nord Italia.  Il Comandante Provinciale ha rivolto al M.a. Gianno un sentito ringraziamento per la professionalità e l’impegno con cui,  nei 13 anni trascorsi a Pachino, di cui 5 da Comandante, ha condotto la Brigata. Il conseguimento di risultati importanti evidenziano il ruolo del Reparto quale avanguardia nella missione istituzionale di polizia economico finanziaria svolta dal Corpo. Un cenno di merito per i profili umani è stato anche dato alle attività di assistenza umanitaria prestata alle centinaia di immigrati che soprattutto in questi ultimi mesi hanno raggiunto le coste siracusane.  Al M.a. Lombardo sono stati rivolte  attestazioni di stima  per l’incarico con l’auspico di proseguire in un periodo ricco di soddisfazioni professionali e umane a tutela dei cittadini di Pachino e Portopalo di Capo Passero.

Siracusa - Guardia di Finanza scopre sudamericano con 1000: tessere e patenti contraffate. Le Fiamme Gialle hanno portato a termine, nel corso dei servizi di controllo del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, un’operazione che ha permesso di segnalare, alla locale Procura, per contraffazione, 1 ecuadoriano e sequestrare 1 migliaio di patenti e tessere sanitarie abilmente riprodotte. I Finanzieri hanno fermato, in centro, zona frequentata da cittadini extracomunitari,  un 25enne dai tratti somatici marcatamente sudamericani, che alla richiesta dei documenti ha mostrato un nervosismo ingiustificato. Le Fiamme Gialle hanno quindi deciso di approfondire il controllo, constatando che il soggetto nascondeva in uno zaino, 500 tessere sanitarie, 500 patenti contraffatte e materiale informatico necessario per la riproduzione dei documenti falsi, da immettere nel mercato aretuseo.  E’ scattata una perquisizione a Catania  che nell’immediato ha consentito di effettuare il sequestro di 1 personal computer contente informazioni precise riconducibili all’attività illecita perpetrata. La Guardia di Finanza nel suo ruolo di polizia economico finanziaria volta a contrastare i traffici illeciti ritiene strategica la lotta alla contraffazione. Quella sulle patenti e tessere sanitarie false a livello nazionale è ormai nota per la facilità con cui è possibile rifornirsi a mezzo della rete internet con costi molto contenuti. L’operazione compiuta dalla Fiamme Gialle rappresenta per il territorio siracusano una novità per il quantitativo sequestrato: forse l’inizio di un fenomeno che i Finanzieri hanno intercettato sul nascere. Le indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria, proseguono per identificare i soggetti responsabili.

Noto GdF ten. Alessandra Falcone surroga  a comando compagnia ten. Diana Campanella.   Il Comandante Provinciale di Siracusa, Col. Antonino Spampinato ed i Finanzieri di Noto, hanno salutato il Tenente Diana Campanella che, dopo 2 anni, si trasferisce al Comando della Compagnia di Macerata. L’Ufficiale ha mostrato doti umane e professionali significative ed ha operato e diretto importanti operazioni di servizio nella lotta all’evasione fiscale, nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione, della spesa pubblica e nel contrasto alla criminalità economica ed organizzata. Il Tenente  Alessandra Falcone  assume l’incarico di Comandante, 25 anni ed è originaria di Pico (FR). Conseguita la maturità classica si è arruolata nel 2008 ed ha frequentato il 108° Corso “Piave Vecchio III” nelle sedi dell’Accademia del Corpo di Bergamo e Roma, conseguendo – al termine del percorso formativo quinquennale – la laurea specialistica in “Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria” presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Il Comandante Provinciale ha rivolto, a nome delle Fiamme Gialle aretusee, al Tenente Campanella un sentito ringraziamento per il proficuo lavoro svolto ed al Tenente Falcone l’augurio che nell’incarico possa condurre i Finanzieri netini al conseguimento di importanti successi operativi e professionali.

Siracusa – GdF : col. Cuzzocrea passa comando provinciale a col. Spampinato. Il cambio al vertice del Comando Provinciale di Siracusa è il  5 luglio alle ore 10.30, alla presenza del Comandante Regionale Sicilia, Gen. Div. Ignazio Gibilaro e delle massime Autorità della provincia aretusea, a Siracusa, presso la Caserma “Ten. Alfredo Lombardi M.A.V.M.” della Guardia di Finanza in via Epicarmo nr. 14. La  cerimonia di avvicendamento è tra il Colonnello t. ISSMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea ed il Colonnello t. ISSMI Antonino Spampinato.

Il Col. Giuseppe Cuzzocrea, dopo tre anni, lascia la sede di Siracusa in quanto trasferito al Comando Generale del Corpo. Il Col. Antonino Spampinato, proveniente dal Comando Interregionale dell’Italia Sud Occidentale di Palermo. Curriculum vitae del Col. t. ISSMI Antonino Spampinato E’nato nel 1963 ad Augusta (SR), dopo aver conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Messina ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza. E’ stato Ufficiale istruttore presso la Scuola Sottufficiali di Cuneo. E’ stato Comandante di “Unità e Stazione Navale”, articolazioni del Corpo alle sedi di Napoli e Palermo.Ha prestato servizio al Comando Generale di Roma.Ha conseguito il titolo dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro Alti Studi Difesa di Roma ed è Consigliere Giuridico nelle Forze Armate.Ha svolto l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Calabria e di Capo Ufficio Personale ed Affari Generali del Comando Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale di Palermo.E’ inoltre laureato in “Economia Bancaria, Finanziaria ed Assicurativa” - Università di Messina, ed in quella specialistica di “Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria -  Università di Tor Vergata di Roma; ha conseguito i Master in “Sistemi di Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane nella P.A.” ed in “Studi Internazionali Strategico Militari”.E’ Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è decorato di: Medaglia d’Argento ai “Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte”; Medaglia Mauriziana al Merito di 10 lustri di Carriera Militare; Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana; Medaglia Militare d’oro al Merito di lungo Comando; Croce d’Oro per Anzianità di Servizio nonché di 5 attestati di Pubblica Benemerenza della Protezione Civile. E’ coniugato ed ha una figlia.

SiracusaGdF scopre 67 false autocertificazioni per esenzioni ticket sanitario.  L'accusa è di truffa aggravata al sistema sanitario nazionale e falsità in atti, 67 i soggetti, tra pazienti e medici (questi ultimi, per aver attestato false esenzioni), sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Siracusa dalle Fiamme Gialle netine. I finanzieri hanno esaminato i dati riferiti ad una vasta platea di persone residenti nell’area Sud della provincia di Siracusa che hanno usufruito, a titolo gratuito, di prestazioni specialistiche ed  esami di laboratorio, accertando che gran parte delle autocertificazioni presentate attestavano condizioni di reddito non rispondenti alla realtà. Le Fiamme Gialle, in particolare, hanno controllato la posizione di diversi soggetti fruitori di prestazioni sanitarie esenti, effettuando mirate verifiche per riscontrare la veridicità dei dati inseriti nelle singole istanze. Ne è emerso che, per non pagare il ticket sanitario sulle prestazioni ricevute, per un valore complessivo di una decina di migliaia di euro, numerosi assistiti hanno attestato falsamente lo status di disoccupato o il possesso di redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle netine, ancora in corso, non ha riguardato solo i singoli percettori dei ticket esenti: sono state, infatti, monitorate le posizioni dei medici che attestavano, di loro pugno, esenzioni a favore di pazienti privi dei requisiti previsti dalla legge per accedere al beneficio in questione. Diversi professionisti, infatti, sono stati deferiti all’A.G. perché hanno permesso l’accesso al beneficio da parte di soggetti non inseriti negli elenchi degli ‘esenti’ forniti dall’ASP, venendo meno al loro dovere di ‘controllo’ rispetto a quanto sterilmente dichiarato dai loro pazienti. il Comandante Provinciale commenta: “Gli importi che hanno originato tale sistema truffaldino considerati singolarmente, non sono particolarmente cospicui: a titolo di esempio, per la cd. “specialistica” (visite, esami ed analisi), il ticket sanitario, generalmente, si aggira intorno ai 30€, ma spesso costa ancora meno. Eppure c’è chi fa di tutto per ricorrere a stratagemmi di ogni tipo per non pagare quanto dovuto e, proprio a causa dell’irrisorietà degli importi, si ritiene “esente” dall’aver commesso un crimine: è, questa, spesso, la giustificazione “morale” cui si appella ogni singolo evasore che, alla fine, ritiene di pesare poco sulla collettività, mentre la somma di ogni singolo tributo non corrisposto contribuisce in maniera significativa a produrre un danno rilevante non solo dal punto di vista economico ma, soprattutto, in termini di ricaduta, sui possibili benefici che ne deriverebbero per l’intera società. Le prestazioni sanitarie, infatti, raggiungono numeri enormi e, secondo le statistiche, ogni anno in Italia vengono evasi complessivamente almeno un miliardo e 100 milioni€.”

FloridiaGdF scopre società “occulta” evasione Fisco per oltre 14 milioni€, 58 lavoratori “in nero”.  Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni e denaro per oltre 1.200.000 . I finanzieri della Compagnia di Siracusa, alla conclusione di puntuali accertamenti di natura tributaria nei confronti di una società floridiana operante nel settore metalmeccanico, hanno constatato nei confronti della persona giuridica, complessivamente, per gli anni dal 2011 al 2013, un occultamento di redditi per oltre 14 milioni di euro ed un omesso versamento di Iva per oltre 1.200.000 . Sono state altresì condotte minuziose indagini patrimoniali e bancarie nei confronti della società, nonché degli amministratori della stessa, volte al recupero delle imposte non versate all’Erario, al cui esito, la locale A.G. ha emesso un apposito provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca per valore equivalente, con riguardo a tutti i beni posseduti, comprese le liquidità, sino alla concorrenza di oltre 1.200.000. Le attività di sequestro condotte dalle Fiamme Gialle aretusee, i cui beni sono stati individuati, quota parte, nelle provincie di Siracusa e Parma, hanno consentito, finora, di porre i sigilli su alcuni immobili dal valore di circa 600.000, nonché somme di denaro rappresentanti disponibilità liquide della società e dell’imprenditore per un valore di oltre 30.000 , rinvenute tra l’altro in una cassetta di sicurezza detenuta presso un Istituto di Credito Parmense. Inoltre, nel corso delle attività ispettive, è stato scoperto che detta società, che aveva cantieri “aperti” sia nel territorio siracusano che parmense, ha impiegato per lo svolgimento delle commesse acquisite nel tempo, 58 lavoratori “in nero”, occultando, pertanto, ritenute previdenziali per oltre 400.000 . Commenta  il Comandante Provinciale: “Attività come quella eseguita in questi giorni è una diretta conseguenza del mancato versamento alle casse dell’Erario di quanto effettivamente dovuto da parte di soggetti economici che ne erano obbligati e quindi si propone le finalità di garantire allo Stato i crediti erariali vantati. Gli effetti negativi non investono solo l’Erario ma, in maniera indotta, anche l’intera collettività, andando altresì a minare la sana imprenditoria ed i principi della libera concorrenza. Inoltre, il fatto che l’evasione scoperta sia stata realizzata anche attraverso l’impiego di lavoratori “in nero” in un numero così rilevante, fa accendere ancora di più i riflettori su una tematica molto delicata che investe anche la provincia siracusana e sulla quale le Fiamme Gialle investiranno ancora maggiori risorse al fine non solo di arginare il fenomeno, ma tutelare ancor di più i diritti di ogni singolo lavoratore, soprattutto in questo periodo di crisi economica congiunturale”.

Siracusa   - Gdf operazione Dea Bendata, slot machine truccate: 8 misure cautelari, sequestro beni e conti per 3mln€. le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa, al termine di complesse indagini durate circa un anno, hanno eseguito otto misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa su richiesta del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica nei confronti di altrettante persone (cinque sottoposti ad arresti domiciliari e tre con obbligo di firma) nonché un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla funzionale confisca per valore equivalente per circa 3 milioni € nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla manomissione di “slot machine”, ubicate in tutta la provincia aretusea ed al conseguente riciclaggio del denaro illecitamente guadagnato. Le indagini hanno permesso di accertare che le “slot machine”, installate in diversi esercizi pubblici, a volte venivano dichiarate dismesse od in manutenzione ma di fatto erano funzionanti, e mai collegate con i Monopoli di Stato per i relativi pagamenti del prelievo unico erariale, imposta prevista nei casi di specie. Gli illeciti arricchimenti non avvenivano soltanto truffando lo Stato ma anche, e soprattutto,  gli ignari giocatori, le cui possibilità di vincita erano, sostanzialmente, nulle. I maldestri, attraverso sofisticati artifizi informatici, avevano alterato le caratteristiche delle schede elettroniche delle “slot”, al fine di erogare vincite inferiori rispetto a quanto stabilito dalla legge. Le  indagini delle Fiamme Gialle hanno evidenziato come il capo dell’organizzazione, titolare di una società locale operante nello specifico settore, coadiuvato dal fratello e da altri collaboratori, tutti esperti informatici, abbia utilizzato vari espedienti fraudolenti per ricavare profitti illeciti.  I Baschi Verdi hanno compreso che non era solo questo il guadagno realizzato: è emerso, infatti,  che le somme illecitamente realizzate venivano reimpiegate per fini personali, mediante una serie di artifizi finanziari. I maldestri avrebbero impiegato le liquidità di denaro percepite, “parcellizzandole” e convogliandole in conti personali, per essere poi immesse in canali finanziari puliti, mediante la sottoscrizione di investimenti mobiliari ovvero addivenendo all’acquisizione di beni immobili di notevole pregio e valore. La complessa attività fraudolenta, ha permesso al sodalizio criminale, di intascare nel tempo ingenti somme di denaro, ammontanti a circa 3 milioni di euro.  L’attività di indagine della Guardia di Finanza ha portato al sequestro, ai componenti dell’organizzazione, su tre conti correnti, di oltre 2.200.000 € e 2 immobili di pregio in Siracusa. 

Pachino - Avvisi di garanzia a sindaco e funzionari di Pachino per appalti  ed irregolarità su gestione dipendenti. I soggetti indagati, oltre al Primo cittadino, sono i diversi responsabili di settore  comunali nonché i titolari ed amministratori di alcune ditte che hanno effettuato una serie di commesse per l’Ente pubblico pachinese (Dirigente dell’XI Settore Opere Pubbliche, impiegato del medesimo settore, responsabile dell’Ufficio legale –consulente esterno -, Dirigente Settore Urbanistica, e tre imprenditori edili). Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, carabinieri e finanzieri dei rispettivi reparti territoriali di Noto, si sono recati in presso il Comune  di Pachino (SR) per notificare al Sindaco e ad altri funzionari, impiegati del Comune avvisi di conclusione di indagini preliminari, atti con i quali gli indagati sono stati resi edotti delle conclusioni cui sono giunti gli organi inquirenti nell’ambito dell’inchiesta che ha preso il via qualche mese fa su presunte irregolarità afferenti la gestione delle risorse umane nonché alle progressioni verticali ed orizzontali dei dipendenti. Nell’ambito della stessa inchiesta, un altro filone delle indagini ha riguardato l’affidamento di appalti, da parte del Comune, secondo procedure non previste dalle disposizioni vigenti. In particolare, sono state ricostruite le vicende connesse all’ingiustificato frazionamento delle prestazioni richieste dalla pubblica amministrazione a più ditte ma riferite ad unico progetto, operate senza nessuna procedura ad evidenza pubblica. Gli investigatori hanno appreso altresì dell’avvenuto affidamento di lavori a ditte non in possesso di DURC e l’utilizzo, da parte di società e dirigenti di settore, di documenti falsi sia dal punto di vista materiale che ideologico, strumentali a favorire imprese in ragione di altre nell’affidamento dei lavori. Le indagini hanno riguardato anche gli aspetti legati al conferimento, da parte dello stesso Sindaco, di incarichi e indennità “ad personam” - mediante affidamento diretto - nei confronti di una serie di soggetti che hanno percepito emolumenti in eccedenza rispetto all’ordinaria retribuzione, in assenza dei  presupposti di legge e in assoluto difetto di competenza nell’ambito di rapporti lavorativi.

AugustaGuardia di Finanza  sequestra 30 kg ferramenta  refurtiva zona industriale Melilli. I militari stavano svolgendo un servizio di controllo sul territorio quando hanno bloccato un sospetto a bordo di una vettura carica del materiale ferroso. Il conducente della macchina di origine catanese è stata denunciato all’Autorità Giudiziaria. Le Fiamme Gialle, dall’inizio dell’anno hanno sequestrato nella zona di Priolo 1,6 tonnellate di rame di provenienza furtiva.

Canicattini Bagni GdF scopre 70enne che segrega senegalese 21enne. Il responsabile L.S. 70enne è stato tratto in arresto ai domiciliari per maltrattamento di persona e furto di energia elettrica e destinato al fermo presso il proprio domicilio a disposizione dell’A.G. inquirente. I  finanzieri che, alla prime luci del giorno all’alba di ieri, hanno fatto irruzione in un immobile in pieno centro di Canicattini Bagni dove hanno trovato, in condizioni pietosissime, un cittadino extracomunitario ventunenne, segregato dal proprio aguzzino, un pensionato di 70 anni, al fine di procurarsene servigi di ogni tipo per le proprie diuturne esigenze non volevano credere ai propri occhi. Le Fiamme Gialle del Nucleo Mobile della locale Compagnia, quotidianamente  impegnati nella repressione dei reati in genere, hanno così posto fine ad una storia che ha dell’inverosimile, ma che, purtroppo, è accaduta realmente in un piccolo centro della provincia aretusea. I  finanzieri, a seguito di una segnalazione al numero di pubblica utilità “117”, sono riusciti ad individuare un immobile sito nel pieno centro abitato di Canicattini Bagni, di proprietà di un anziano pensionato, L.S. 70enne,  ove all’interno è stato trovato segregato, un giovane senegalese, peraltro munito di regolare permesso di soggiorno in Italia. Le condizioni di vita del giovane extracomunitario sfruttato dall’aguzzino per soddisfare le più svariate necessità lavorative erano a dir poco raccapriccianti. Il ragazzo, nel totale disprezzo delle più elementari norme di vita civile, veniva rinchiuso, ormai da qualche tempo, in un sudicio sgabuzzino di pochi metri quadrati senza cibo, acqua e servizi igienici, vedendo così calpestata ogni forma di dignità personale. Il  malcapitato cittadino extracomunitario, alla vista dei finanzieri, ha manifestato la propria gioia piangendo ed abbracciando i propri “salvatori”: non serve parlare la stessa lingua per comprendere quante pene e quante sofferenze abbia dovuto passare il ragazzo, il cui maggior torto è stato quello di fidarsi di una persona cattiva e senza cuore che, promettendo assistenza in termini di vitto ed alloggio, di fatto invece ha trasformato la quotidiana esistenza in una vera e propria prigionia. Una brandina, qualche tozzo di pane e la pressoché assoluta mancanza di servizi igienici rappresentavano il compenso per il povero cittadino africano in cambio di servigi che l’anziano aguzzino si faceva prestare. Le Fiamme Gialle,  da un più accurato controllo dell’immobile, hanno scoperto che il proprietario perpetrava anche il furto di energia elettrica, mediante un cavo elettrico abilmente occultato all’interno di un muro perimetrale, inibendo al contatore dell’ENEL di conteggiare i consumi dell’energia erogata. Il responsabile è stato tratto in arresto per maltrattamento di persona e furto di energia elettrica e destinato al fermo presso il proprio domicilio a disposizione dell’A.G. inquirente. Sono tuttora in corso le indagini da parte degli inquirenti tendenti ad accertare altri eventuali soggetti coinvolti nelle illecite attività riscontrate. Il Comandante Provinciale commenta: “Appare impossibile  che casi come questi possano accadere ai giorni nostri, soprattutto in una provincia che da sempre si è distinta positivamente per l’affabilità, il senso di accoglienza ed i sani  valori dei propri abitanti. Scenari del genere spesso vengono ricondotti al degrado delle periferie metropolitane o perlopiù riconnessi a contesti in cui dilaga la criminalità. Evidentemente non c’è limite alla cattiveria umana ma, per fortuna, c’è una maggioranza di persone di animo nobile e sensibile: aver chiamato il numero di pubblica utilità “117”, sebbene in forma anonima, ha contribuito a far sì che venisse restituita la libertà ad una persona che pensava di trovare, nel nostro territorio, dignità, lavoro e serenità, che invece gli erano precluse nel Paese d’origine”.

SiracusaGdf scopre 130 falsi braccianti, maxi truffa INPS. Risultavano essere formalmente tutti braccianti agricoli, ma in realtà percepivano illecitamente i sussidi di disoccupazione. È  questa la colossale truffa all’I.N.P.S. scoperta, dopo puntuali accertamenti e meticolose indagini, condotte in assoluta sinergia, dalle Fiamme Gialle aretusee ed i finanzieri del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma, che ha portato alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di ben 130 persone, che risponderanno dei reati di truffa e di falso materiale commesso da privati. Le Fiamme Gialle romane hanno realizzato una capillare progettualità che ha portato, dopo un preliminare screening, anche grazie al sapiente utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, alla segnalazione, sul territorio siracusano, di posizioni ritenute “sensibili”, il cui vaglio operativo è stato demandato ai finanzieri della Tenenza di Priolo-Melilli. I Baschi Verdi, attraverso l’esame di documenti nonché indagini connotate da particolare tecnicismo, sono riusciti ad individuare la vera mente dell’organizzazione truffaldina: un imprenditore nativo di Tortorici (ME) ma da anni residente in Villasmundo, di anni 45, con precedenti specifici. Il furbo, servendosi di un’impresa agricola fantasma, creata artatamente al solo scopo di certificare assunzioni e giornate lavorative fittizie, riusciva così ad ottenere e far elargire l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione agricola a centinaia di soggetti, tutti ovviamente compiacenti. Il danno complessivamente alla casse dell’I.N.P.S. è stato individuato in circa 600 mila euro. L’attività d’indagine, molto complessa dal punto di vista investigativo, alla luce della meticolosa ricostruzione documentale che ne è derivata, si è articolata non solo attraverso l’acquisizione di elementi presso vari uffici delle sedi I.N.P.S. delle province di Siracusa, Messina, Catania, Enna e Palermo ma anche mediante numerosi sopralluoghi tendenti a verificare lo stato reale dei siti agricoli, il tutto reso ancor più difficile dal considerevole numero delle persone coinvolte nella mega-truffa. Le Fiamme Gialle hanno così accertato l’esistenza di un’azienda solo cartolarmente costituita, ma di fatto  “inesistente”, atteso che è stata accertata la totale assenza di strutture operative, di terreni in colture, di infrastrutture (che invece si dichiarava documentalmente di aver costruito), di beni strumentali, di libri e registri contabili. Il modus operandi del sodalizio criminoso era sostanzialmente il seguente: l’imprenditore presentava all’I.N.P.S. competente falsa documentazione relativa a fittizi rapporti di lavoro agricolo che consentisse l’erogazione dell’indennità di disoccupazione agricola e la relativa copertura ai fini della maturazione della pensione. Tutto ciò era basato, essenzialmente, sulla scorta di un pactum sceleris stretto tra la mente dell’organizzazione ed i falsi braccianti compiacenti. L’impresa, sulla carta regolarmente costituita, è riuscita a bypassare la prima fase di controllo dichiarando - formalmente – di essere una cd. azienda “senza terra” (dicitura normalmente utilizzata nei casi in cui la raccolta di ortaggi ed agrumi avvenga per conto terzi): in realtà, per l’effettuazione della truffa in questione, realizzava contratti fasulli di affitto di terreni, risultati essere stati stipulati addirittura con soggetti defunti, con persone non più proprietarie nell’arco temporale di riferimento o, addirittura, inconsapevoli di aver locato i propri terreni. La complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria condotta dalle Fiamme Gialle aretusee s’inquadra nei servizi di salvaguardia delle frodi in danno del bilancio nazionale, cui il Corpo è chiamato quotidianamente a profondere sempre maggiore impegno. Il  Comandante Provinciale  commenta: “Sebbene, soprattutto in questo periodo si registri,  correttamente, nell’opinione pubblica, una crescente consapevolezza che l’obiettivo della c.d. “giustizia fiscale” non possa che passare attraverso il pagamento, da parte di tutti, indistintamente, delle imposte e tasse secondo la soggettiva capacità contributiva, avuto riguardo, ovviamente, alla tipologia di attività esercitata nonché al reddito realmente conseguito, numerosi sono, ancora, purtroppo, quei soggetti che, deliberatamente, cercano di trovare ogni possibile escamotage per acquisire diritti che non gli competono, cercando, con artefizi o raggiri, di frodare lo Stato o l’Unione Europea, con la finalità di percepire indebiti rimborsi o sussidi. Il caso scoperto a Melilli ne è un classico esempio: centinaia di persone percepivano indebitamente sussidi di disoccupazione, sottraendo invece risorse utili a conferire somme di denaro a tutti quei soggetti che, purtroppo, il lavoro lo avevano perso veramente! In un periodo di “vacche magre” come questo che, purtroppo, stiamo vivendo non solo nel nostro territorio ma a livello globale, è necessario avere un particolare riguardo non solo alle entrate tributarie ma anche elargire, in termini di spesa, i fondi - spesso esigui - verso coloro i quali ne devono essere correttamente destinatari. Ecco perché continueranno a ritmo serrato i controlli nello specifico settore, a salvaguardia, in generale, dell’economia sana ma anche, soprattutto, verso tutti coloro che, con tanti sacrifici, quotidianamente, cercano di salvaguardare i propri diritti nel mondo del lavoro”.

Siracusa  GdF scopre e sequestra depositi GpL fuori norma. Azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa nel settore della commercializzazione di g.p.l. I militari hanno scoperto diversi grossi depositi abusivi di stoccaggio di bombole di g.p.l. nell’agglomerato urbano di Lentini nonché in una zona centralissima di Siracusa. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Augusta hanno individuato a Lentini due depositi ed un esercizio commerciale, riconducibili ad un unico soggetto, nei quali venivano stoccati quantitativi di bombole di G.p.l. superiori alle prescritte autorizzazioni amministrative e fiscali. Nel corso dell’attività di controllo, le Fiamme Gialle hanno posto l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche sugli evidenti profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. Le Fiamme Gialle megaresi, a seguito degli interventi ispettivi, hanno accertato che presso   depositi venivano detenute oltre 200 bombole di g.p.l. contenenti complessivamente quasi 3 tonnellate di prodotto. Si tratta di quantitativi assolutamente eccedenti i limiti previsti dalla legge in vigore, senza peraltro che fosse stata mai richiesta la prescritta autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio di tale attività nonché del provvedimento autorizzatorio ai fini accise rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Pertanto si è proceduto al sequestro di tutto il materiale denunciando a piede libero il responsabile alla Procura della Repubblica di Siracusa, segnalando lo stesso sia all’Agenzia delle Dogane che alla Regione Sicilia.Nel corso di un’analoga attività, i finanzieri della Compagnia di Siracusa hanno individuato un deposito di bombole non autorizzato e sprovvisto del certificato di prevenzione al piano terra di un immobile, situato a Siracusa,  in pieno centro abitato, in prossimità di P.zza Santa Lucia,  dove erano stoccate oltre 200 bombole contenenti circa 2300 kg. di g.p.l.. Il deposito, confinante con altre abitazioni, costituiva un pericolo per l'incolumità, poiché sprovvisto dei sistemi di sicurezza e dell'impianto antincendio. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e la proprietaria del deposito, una 35 enne originaria del luogo, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver omesso di segnalare la detenzione di materie esplodenti. I  finanzieri hanno sottoposto a sequestro le cose rinvenute e deferito all’autorità giudiziaria il materiale esecutore dell’illecito sopra descritto. Al vaglio altresì tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del deposito, cui seguiranno le relative sanzioni previste in materia di prevenzioni incendi.  “La costituzione di depositi di bombole di Gas di Petrolio Liquefatto (G.P.L.)” – commenta il Comandante Provinciale –“richiede l’osservanza di severe norme, a garanzia non solo degli interessi fiscali dello Stato, ma anche e soprattutto a tutela della sicurezza dei lavoratori del settore e di tutti i cittadini. Tali depositi, infatti, oltre a dover essere autorizzati ai fini delle accise dall’Amministrazione Finanziaria, devono necessariamente rispondere a tassativi standards di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce commercializzati”.

 

Noto - GdF sequestro preventivo per equivalente. I militari della Tenenza di Noto, in esecuzione di specifici provvedimenti emessi dal Tribunale di Siracusa, hanno sottoposto a sequestro preventivo, finalizzato alla funzionale confisca per valore equivalente, un appartamento (sito a Siracusa),  titoli e denaro depositato su conti bancari, tutti riconducibili alla disponibilità di un imprenditore avolese operante nel campo delle costruzioni, per un valore di oltre 160.000 euro, frutto dell’ammontare dell’I.V.A evasa nel tempo. L'operazione di servizio è scaturita da indagini ed accertamenti eseguiti dalle Fiamme Gialle di Noto nei confronti di diverse società facenti capo al medesimo soggetto, operante ormai da diversi decenni nel campo dell’edilizia residenziale. Tale attività trae origine da alcune verifiche fiscali condotte nei confronti di diverse società ascrivibili al predetto imprenditore che, al termine degli accertamenti, era stato deferito alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa in quanto responsabile di un'evasione fiscale per importi superiori alle soglie di punibilità previste dal D.Lgs. 74/2000, che sanzionano con la pena della reclusione l'omesso versamento delle imposte.  I finanzieri, dopo la denuncia penale, hanno proseguito gli accertamenti al fine di rilevare l'esistenza di consistenze patrimoniali di valore equivalente all'imposta sottratta al fisco e, ancora una volta, la naturale predisposizione delle Fiamme Gialle a questo tipo di indagine ha dato importanti frutti: sono stati individuati, infatti, i beni mobili ed immobili nella disponibilità dell’indagato che, all’esito del provvedimento emesso dall’A.G., sono stati oggetto di sequestro preventivo fino alla concorrenza dell’imposta evasa, ammontante a oltre 160.000 euro. Il  Comandante Provinciale commenta : “Si chiarisce, al riguardo che sequestri preventivi come questo, finalizzati alla cd. “confisca per equivalente”, sono da intendersi come provvedimenti di natura eminentemente sanzionatoria adottati dall'Autorità Giudiziaria in ragione della commissione di un delitto, e non pregiudicano le attività amministrative di recupero del tributo evaso e di irrogazione delle sanzioni ad opera degli uffici dell’Amministrazione Finanziaria competente. Più in generale, in questo modo l’Erario, a seguito di un’evasione constatata che supera le soglie previste dalle norme penali, si tutela acquisendo beni di varia natura ascrivibili al soggetto che evade, nei cui confronti, in ogni caso, saranno applicate anche le previste sanzioni a cura  dell’Agenzia dell’Entrate, sulla base di quanto ricostruito nel corso delle verifiche fiscali effettuate”.

 

Noto Baschi Verdi trovano in casa: stupefacenti e reperti archeologici. Le Fiamme Gialle di Noto, nel corso di attività volte al contrasto dei traffici illeciti in genere, hanno eseguito una serie di perquisizioni domiciliari nei confronti di alcuni soggetti dimoranti nel territorio di Portopalo di Capo Passero. Le ricerche effettuate, in particolare, presso due abitazioni della zona, hanno consentito, in prima battuta, di rinvenire, abilmente occultati, diversi grammi di sostanza stupefacente, che sono stati sottoposti a sequestro, con la conseguente denunzia a piede libero dei soggetti detentori alle Autorità competenti. Ma, in entrambi i casi, qualcosa di particolare ha destato l’attenzione dei finanzieri: infatti, quasi con stupore, quelli che, a prima vista, sembravano essere vasi ornamentali, si sono rivelati in realtà anfore greco-italiche, di pregevole interesse archeologico, il cui possesso, assolutamente ingiustificato, ha fatto scattare il sequestro dei reperti nonché la denunzia dei soggetti possessori.   La conferma del valore della scoperta realizzata dalle Fiamme Gialle netine è stata confermata dalla perizia tecnica realizzata da personale della Sovrintendenza. I  reperti sottoposti a sequestro, coerentemente a quello che deciderà l’Autorità Giudiziaria, potranno in futuro essere messi a disposizione degli enti competenti che potranno garantire una giusta valorizzazione fornendo loro una adeguata collocazione. Il  Comandante Provinciale commenta: “Non è la prima volta che le Fiamme Gialle rinvengono, nel corso delle molteplici attività operative svolte, beni di interesse archeologico o artistico: a volte può accadere che la scoperta sia incidentale, anche solo per il fatto che i detentori sono persone che, nel tempo, hanno custodito tali beni magari ignare del reale valore, quasi “rifiutando” di credere che tali oggetti possano risalire ad epoche remote, tanto da destinarli ad usi o funzioni assolutamente comuni; altre volte, invece, tali beni sono posseduti da soggetti privi di scrupoli che, o per ambizione o, peggio ancora, per ottenerne lauti guadagni, non lesinano a farne oggetto di “mercanzia” sottraendoli, così, al piacere della collettività”.

Siracusa GdF  maxi sequestro pneumatici fuori uso. I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Siracusa, dopo lunghi ed accurati appostamenti nelle campagne del Siracusano, su direttive del Reparto Operativo Aeronavale della Sicilia, sono riusciti a scoprire un terreno di circa 1000 mq adibito a discarica di pneumatici, eternit, carcasse di veicoli agricoli e fusti di oli esausti. Il terreno sottoposto a sequestro è stato impiegato ad essere deposito di circa  300 metri cubi di pneumatici inutilizzabili, di circa 30 metri cubi di eternit, di fusti di oli esausti e di innumerevoli carcasse di veicoli agricoli. L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle rientra nelle direttive non solo di polizia ambientale, ma anche in quelle di polizia economica finanziaria. Infatti negli ultimi 10 anni   è proliferato  un vero e proprio mercato nero dei pneumatici fuori uso (PFU), che ha determinato rilevanti problemi ambientali.  Siracusa, purtroppo, è tra i primi posti tra le province siciliane, per il sequestro di aree adibite a questa tipologia di discarica. Lo Stato italiano ha una perdita economica di circa 150 milioni di euro l’anno, di cui 145 milioni per il mancato pagamento dell’iva sulla vendita e di circa 5 milioni di euro per il mancato pagamento dell’iva sullo smaltimento. I mancati ricavi degli impianti di trattamento, costretti a lavorare a regimi ridotti a causa della fuoriuscita degli PFU dal ciclo legale, possono essere quantificati in almeno 150 milioni di euro ed i costi di bonifica delle discariche abusive di gomme usate incidono sulle tasche dei contribuenti. L’importante operazione messa a segno dalle fiamme gialle ha permesso di denunciare, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Siracusa un responsabile per violazione alle norme in materia ambientale.

Siracusa - Finanza presi 2 nordafricani con 2Kg hashish. Si tratta di Mhamed CHARKANE e El Miloudi CHATOUBI , entrambi  34enni residenti a Cassibile, già noti alle forze dell’ordine e senza stabile occupazione. I  militari stavano svolgendo controlli predisposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, in occasione delle prossime festività. Una  pattuglia del Nucleo di Polizia Tributaria, in servizio all’uscita dello  svincolo stradale di Cassibile ha notato transitare un’auto in pessime condizioni che lasciava l’autostrada a velocità sostenuta dirigendosi alla volta dell’abitato. La pattuglia ha deciso di controllare il mezzo, i cui occupanti, al momento del fermo, hanno tentato di darsi alla fuga nelle campagne circostanti. La prontezza di riflessi dei militari operanti ha reso vano il tentativo di fuga degli occupanti della vettura, i quali nonostante i ripetuti tentativi di divincolarsi sono stati bloccati. Il comportamento dei soggetti ha portato i finanzieri ad estendere il controllo sul mezzo ed hanno rinvenuto un busta di plastica contenente circa due Kg di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.I due nordafricani occupanti l’auto: Mhamed CHARKANE e El Miloudi CHATOUBI, sono stati tratti in arresto per spaccio di sostanza stupefacente e condotti presso il carcere di Cavadonna. Oltre allo stupefacente è stata sequestrata anche l’auto utilizzata per il trasporto della droga, e 600 euro in contanti. L’attenzione delle Fiamme Gialle aretusee nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti è sempre massima, ciò si traduce in una intensificazione dei piani di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Siracusa.

Noto GdF scopre e sequestra 1000 litri di gasolio tenuto illegalmente.  I Finanzieri della Tenenza di Noto hanno individuato nelle campagne del comune di Rosolini 2 soggetti che, nel proprio podere, detenevano illecitamente oltre 1000 litri di gasolio “agevolato”. I personaggi  non erano destinatari di provvista da parte degli organi competenti. Il combustibile era custodito all’interno di un serbatoio metallico con rubinetto, posizionato vicino al muro di cinta della abitazione patronale. I Baschi Verdi netini, nel corso dell’accesso, hanno rinvenuto diversi bidoncini di plastica, contenenti altro gasolio, in piccole quantità. I tutori dell’ordine  non escludono che il prodotto potesse servire, sia per l’alimentazione dei propri automezzi, che di quelli di possibili avventori, a prezzi assolutamente concorrenziali e maggiormente appetibili rispetto a quelli praticati dai normali rivenditori. Il prodotto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed i 2 soggetti sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.  Sono ancora in corso indagini volte ad appurare la reale provenienza del carburante sequestrato e illegittimamente detenuto. Il  Comandante Provinciale spiega: “Tale prodotto benché fiscalmente “diverso” rispetto ad analogo prodotto, mantiene, dal punto di vista tecnico, tutte le caratteristiche organolettiche previste sia per la combustione che per l’alimentazione di caldaie, motori, etc. e pertanto può essere utilizzato in svariati impieghi. Ciò che lo rende diverso rispetto ad analoghi altri prodotti è proprio l’agevolazione fiscale che ad esso viene riconnessa in funzione della destinazione d’uso: infatti, le attuali norme prevedono che alcuni soggetti, ad esempio i titolari di terreni agricoli, serre, barche da pesca, possano fare apposita richiesta agli uffici competenti per ottenere una parte di questo prodotto ad aliquota fiscale “agevolata”, proprio perché tali settori sono considerati dallo Stato maggiormente bisognosi di particolare attenzione dal punto di vista economico e sociale. Ne consegue che procurarsi e/o detenere tali prodotti da parte di soggetti non legittimati non solo comporta un minore introito nelle casse dello Stato in termini di accisa, ma anche, in termini indotti, un effetto distorsivo nel particolare segmento di mercato, con gravi danni all’economia reale. Tale settore continuerà a restare un target primario tra le attività delle Fiamme Gialle in tutta la Provincia: a comprova di ciò, nel solo 2012, sono stati sequestrati oltre 11.000 litri di prodotto energetico (gasolio, benzina e g.p.l.) e recuperati diverse decine di migliaia di euro in termini di accisa evasa”. Continuano senza soste i controlli delle Fiamme Gialle aretusee nel settore della detenzione e della commercializzazione di carburante, in particolare per quanto riguarda quei prodotti energetici cd. “agevolati”, ovvero con accisa ridotta rispetto a quella ordinaria. Le attività ispettive vengono condotte non solo verso i distributori stradali, anche al fine di verificare che i prezzi esposti al pubblico corrispondano, poi, al giusto quantitativo erogato, ma anche verso una platea di soggetti che detengano, in condizioni di assoluta legittimità, prodotto energetico da destinare alle attività agricole, ittiche ovvero anche solo per riscaldamento. Peraltro, il particolare periodo d crisi in cui versa attualmente il Paese, rischia di far impennare a dismisura il tentativo di accaparramento, da parte di soggetti non legittimati, di gasolio o benzina “agevolata”, con la conseguenza che lo Stato incamera minor gettito di imposta rispetto a quella prevista o preventivabile. In tale contesto, il Comando Provinciale di Siracusa, sin dai primi giorni del nuovo anno, ha disposto l’esecuzione, in tutta la Provincia, di una serie di attività nello specifico settore impositivo, ed i risultati non si sono fatti attendere.

Siracusa GdF sequestrati 110 kg botti illegali cinesi. Le Fiamme Gialle aretusee, sulla base di specifiche direttive impartite dal Comando Provinciale, stanno intensificando il controllo del territorio, con un significativo sforzo in termini di pattuglie impiegate, in vista dei prossimi festeggiamenti di capodanno, ponendo particolare attenzione, tra l’altro, alla circolazione di artifizi pirotecnici non conformi alle norme di legge. Il  Nucleo Mobile della Compagnia di Siracusa, ha sequestrato effetti pirotecnici illegali, per un peso di circa 110 kg, composti da 750 razzi esplodenti. La merce, prodotta in Cina e priva di qualsiasi certificazione idonea per essere commercializzata nel mercato europeo, è stata rinvenuta, e sottoposta a sequestro, in un garage del centro di Siracusa. Il detentore del materiale esplodente è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per “Omessa denuncia di detenzione di materiale esplodente” e “Detenzione abusiva di esplosivi distruttivi e pericolosi”.  I controlli di specie proseguiranno assiduamente in tutta la provincia, parallelamente all’attività info – investigativa finalizzata ad individuare i canali di approvvigionamento dei “botti” e fuochi d’artificio fuorilegge, estremamente pericolosi per chi li dovesse acquistare ed utilizzare

Siracusa Gdf scopre 260 lavoratori “in nero-irregolari”. Lotta all’evasione delle Fiamme Gialle aretusee con una raffica di sanzioni in tutta la Provincia. L’azione della Guardia di Finanza di Siracusa volta a contrastare e far emergere la sacca di evasione da parte di chi, sfruttando la crisi economica in atto, persevera nell’idea di svolgere attività economiche senza ottemperare agli obblighi, sanciti dalle vigenti normative fiscali, di pagare le giuste imposte dovute all’Erario prosegue incessante, anche nel 2012. Le  Fiamme Gialle siracusane, in particolare, in questo ultimo periodo, hanno implementato i controlli nei confronti di imprese operanti in diversi settori economici, proprio per verificare che le condizioni lavorative sia “trasversalmente” corrette in ogni contesto, senza penalizzare o criminalizzare parte del tessuto economico. I servizi espletati, hanno permesso purtroppo di constatare che numerose imprese controllate, impiegavano personale in nero  - irregolare. I  finanzieri hanno infatti  rilevato la presenza di oltre 260 “lavoratori in nero - irregolari”. I militari hanno rilevato che non è stata riscontrata la prevista comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro a cura degli imprenditori, con il conseguente deferimento alle Autorità competenti di oltre 55 datori di lavoro. Oltre che nel capoluogo, i controlli hanno interessato i comuni dell’intera provincia. Ad Augusta: a seguito di una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società a responsabilità limitata, esercente l’attività di lavori generali di costruzione di edifici, sono stati individuati 8 lavoratori completamente in nero; a Priolo, a seguito di una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società per azione, esercente l’attività di lavori di meccanica generale, sono stati individuati ben 117 lavoratori irregolari; a Noto, 10 lavoratori sono risultati irregolari in due diversi cantieri edili nonché altri 7 in una società a responsabilità limitata, esercente l’attività di “assistenza sociale residenziale”; a Lentini ben 14 lavoratori sono risultati in nero in una azienda agrituristica. Ma altri ne sono stati scoperti presso ristoranti, barbieri, sale giochi, bar, “compro-oro”, fotografi, panetterie.  I militari hanno evidenziato che non esiste un settore particolare, ma ogni contesto risulta potenzialmente “a rischio”. Se i lavoratori “in nero-irregolari” “nazionali” sono risultati essere oltre 140, oltre 100 sono risultati invece quelli “comunitari”, mentre gli “extracomunitari” sono risultati essere oltre 20 (quasi tutti impiegati nel settore agricolo).  La vigente normativa, che prevede sanzioni “salatissime”, già da sola dovrebbe convincerli a non commettere  tali irregolarità, ma evidentemente ciò non basta. Le imprese risultate irregolari sono state punite con la cd. “maxisanzione”, cioè con una sanzione amministrativa che va da euro 1.500 a euro 12.000 per ciascun lavoratore in nero, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo svolto. Per alcune imprese, inoltre, verrà proposta la sospensione dell’attività, in quanto trovate ad impiegare personale in nero in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolari (analoga sanzione, và ricordato, si applica anche in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale). Il  Comandante Provinciale  commenta: “Sebbene, soprattutto in questo periodo si registri, nell’opinione pubblica, una crescente consapevolezza che l’obiettivo della c.d. “giustizia fiscale” non possa che passare attraverso il pagamento, da parte di tutti, indistintamente, delle imposte e tasse secondo la soggettiva capacità contributiva, avuto riguardo, ovviamente, alla tipologia di attività esercitata nonché al reddito realmente conseguito, numerosi sono, ancora, i contribuenti che, deliberatamente, cercano di trovare ogni possibile escamotage per eludere, se non addirittura disattendere completamente, le disposizioni tributarie e fiscali. In tale panorama critico per l’economia attuale, spesso i primi a farne le spese sono proprio i lavoratori che, costretti dalle sporadiche soluzioni di impiego, finiscono per  accettare condizioni lavorative non corrette dal punto di vista dei diritti spettanti ma che, soprattutto, finiscono per calpestare la dignità stessa di ogni singolo individuo, in termini di giusta retribuzione, orari di lavoro e condizioni di sicurezza. Continueranno i controlli nello specifico settore, soprattutto per quelle attività che si prestano maggiormente all’impiego di personale non particolarmente specializzato ma che aiuta sensibilmente gli imprenditori a smaltire il lavoro derivante dalle presenze, si spera, numerose nelle proprie aziende di utenti di ogni genere”.

Siracusa - 57 egiziani sbarcati, GdF presi 2 scafisti. Unità  navali del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, la notte scorsa  nel pattugliare le coste della provincia di Siracusa per attività antimmigrazione, a largo di Capo Murro di Porco (SR), hanno individuato una “carretta del mare” di circa 15 metri con a bordo 57 immigrati clandestini, tutti di origine egiziana.  Le operazioni di abbordaggio, alle quali hanno fornito altresì ausilio altre unità navali della Sezione Operativa Navale di Siracusa, rese ancor più difficili dalla forza del mare, che andava aumentando sensibilmente man mano, hanno reso necessario il trascinamento dell’imbarcazione al porto di Siracusa, anche in termini di sicurezza delle vite umane degli immigrati a bordo. I  finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa erano ad attendere  gli sventurati presso la banchina del porto di Siracusa. I militari  hanno operato in assoluta sinergia con i colleghi del comparto aeronavale, che hanno garantito non solo cornice di sicurezza ma anche sanitaria ed  assistenza agli immigrati individuati. La  “macchina” operativa predisposta dalla Prefettura di Siracusa, si è messa in moto facendo convergere nella zona delle operazioni, oltre che pattuglie della Questura e dei Comando Provinciale dei Carabinieri  di Siracusa, personale della Croce Rossa di Siracusa, della Protezione Civile e organizzazioni di volontari che hanno prestato i primi soccorsi agli immigrati. Gli  immigrati, dopo le prime visite sanitarie, a cura di medici della Sanità Marittima e dell’ASP di Siracusa, sono sbarcati. Gli egiziani sono stati trasferiti nella struttura dell’Umberto I di Siracusa.  I 57 immigrati individuati, sono tutti uomini, di origine egiziana, di cui 22 minori (tra i 14 ed i 17 anni). Le  indagini sono scattate contestualmente al fine di individuare possibili scafisti tra gli immigrati.   Gli  accertamenti svolti, anche grazie agli uomini del Gruppo Interforze Antimmigrazione, che operano in seno alla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno permesso di isolare ed arrestare 2 scafisti. I  filmati girati dalle unità navali delle Fiamme Gialle nei momenti che hanno proceduto l’abbordaggio dell’imbarcazione clandestina sono stati di notevole importanza. Questa è solo l’ultima, in termini temporali, delle attività antimmigrazione posta in essere dalle Fiamme Gialle nel territorio siracusano, soprattutto in un periodo, come questo, in cui la Sicilia è particolarmente colpita da flussi di immigrazione clandestina.

SiracusaGdF controlla attività commerciali, elevate sanzioni per i trasgressori.  I finanzieri del Comando Provinciale, per tutta la giornata, hanno eseguito mirati interventi di polizia economica in tutti i centri della provincia di Siracusa. Spiega il Comandante Provinciale:“Il trend negativo registrato in questo weekend non differisce, purtroppo, di molto rispetto a quello riscontrato fin qui nel corso dell’anno. Si consideri, infatti, che, per quanto riguarda le irregolarità constatate nello specifico comparto operativo, la media nazionale si attesta sul 25 %, e quella siracusana, complessivamente, intorno al 50 %. E’ innegabile che la nostra provincia sia fortemente interessata dalla crisi economica che sta affliggendo l’intero Paese, ma quanto emerso in questi giorni conferma purtroppo una preoccupante propensione marginale all’evasione fiscale del tessuto economico provinciale. E’ proprio per questo motivo che la Guardia di Finanza “scende in campo” a tutela dell’economia sana, cioè di quegli imprenditori onesti che, con tanti sacrifici anche di carattere personale, pur comportandosi correttamente, devono fare i conti con una spietata concorrenza sleale da parte dei cd. “furbetti”. Ricordo infine a tutti i cittadini l’importanza del servizio di pubblica utilità “117”, che consente ancor di più ad ognuno di noi di essere “artefice” di uno spaccato di legalità, non demandando sempre e solo all’Istituzione il compito di essere “vigile” sul territorio”.  Pattuglie di “baschi verdi” hanno perlustrato l’intera area provinciale per la prevenzione e repressione dei fenomeni dell’abusivismo e della vendita di merce contraffatta, soprattutto nelle zone maggiormente interessate dall’afflusso dei numerosi turisti che hanno scelto le stupende coste siracusane per le vacanze od anche solo per la classica “gita fuori-porta” domenicale. Pattuglie in “abiti civili” hanno,  effettuato attività ispettive in materia di scontrini e ricevute fiscali, in fasce orarie differenziate, non solo nelle località balneari ma anche presso i centri storici delle città e dei paesi interessati. Sono stati effettuati, complessivamente, 183 controlli nei confronti di esercenti tenuti al rilascio di scontrini e ricevute fiscali, constatando irregolarità in ben 73 casi. In chiave provinciale, così come di seguito indicato, le irregolarità riscontate risultano distribuite: Augusta, per il 30% dei contribuenti; Noto e Rosolini, per il 32% dei contribuenti; Lentini, Carlentini e Francofonte, per il 50% dei contribuenti; Pachino e Portopalo, per il 100% dei contribuenti; Priolo e Melilli, per il 30% dei contribuenti. Siracusa e nei comuni dell’hinterland, per il 38% dei contribuenti. Le violazioni accertate e la conseguente evasione fiscale hanno riguardato le più svariate categorie commerciali: sono stati difatti posti sotto la lente di ingrandimento, panifici, bar, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, ristoranti, parrucchieri, barbieri, negozi di abbigliamento, lavanderie, stabilimenti balneari, etc.. Nel primo semestre del 2012 in tutti i comprensori della provincia di Siracusa, nel comparto dei controlli strumentali, sono stati effettuati circa 2800 controlli, elevando sanzioni, per la mancata emissione del documento fiscale, in 1400 dei casi. Le Fiamme Gialle hanno accertato la presenza di manodopera “in nero”, individuando 13 lavoratori irregolari, intenti a prestare la propria opera in spregio degli obblighi previsti dalla normativa di settore. In materia di contrasto all’abusivismo commerciale ed alla commercializzazione di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro di 780 “pezzi” ed alla denuncia due soggetti che, aggiunti a quelli effettuati nel 1°semestre di quest’anno, hanno portato al sequestro di circa 13.000 “pezzi” ed alla denuncia di 42 persone di varia nazionalità. Le merci sequestrate nel corso dei 203 interventi complessivi, effettuati nel corso del 1° semestre, appartengono a diverse categorie merceologiche: orologi, borse griffate, t – shirts, calzature e prodotti di pelletteria di vario genere. La commercializzazione di tali prodotti, dato il loro elevato “valore di vendita”, avrebbe fruttato 800.000 euro circa a chi, non osservando le norme attualmente in vigore, pratica una concorrenza sleale nei confronti dell’onesto operatore economico.

Noto - Lottizzazione illecita, Guardia Finanza Noto sequestra area 10.000 mq. ed immobili, 41 denunce.

Si tratta di una vasta area, situata a Noto, c.da Coffitella, nonché oltre una decina di immobili insistenti sui terreni sottoposti a sequestro. Le indagini di polizia giudiziaria, dirette dall’Autorità Giudiziaria  aretusea, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Andrea Palmieri,  hanno permesso ai finanzieri di ricostruire i complessi meccanismi di frazionamento di lotti a fini edificatori dell’intera zona ed i vari passaggi, negli anni,  tra i proprietari originari e gli acquirenti. L’attività segue, in termini temporali, di poco analoga iniziativa operativa condotta dalle Fiamme Gialle netine in contrada Codalupo di Noto, che ha portato alla denunzia all’Autorità Giudiziaria competente di oltre 30 soggetti, al sequestro preventivo di un’area di oltre 14.000 mq e di oltre 20 immobili. 41 persone nel contesto  sono state complessivamente, denunziate. Gli investigatori hanno appurato che tali illecite lottizzazioni sono state rese possibili attraverso il concorso necessario di professionisti e tecnici compiacenti: se, come si ricorderà,  nell’indagine  “Codalupo” era stato deferito un notaio, nell’odierna attività è stata individuata ed approfondita la posizione di un noto avvocato netino che attualmente, unitamente agli altri soggetti coinvolti, ricopre la qualifica di indagato. La  ricostruzione operata dalle Fiamme Gialle ha permesso di appurare che l’intera area, di pertinenza esclusivamente agricola, è ormai da decenni di proprietà di una fantomatica s.a.s. denominata ‘Asinaro’, nata, sulla carta, per occuparsi di coltivazione di mandorle. Una vocazione agricola, però, solo paventata: tale società, nei fatti, non è stata mai operativa nel settore imprenditoriale in questione. Le Fiamme Gialle infatti hanno appurato nel corso delle indagini, sia attraverso l’audizione di molti soggetti che dallo screening e dall’esame dei numerosissimi documenti reperiti, che il vero scopo della società, sin dall’atto della sua costituzione, era chiaramente quello di acquistare un’area indivisa, oggetto del sequestro, da assegnare informalmente, per quote, ai singoli soci. L’area fu ‘spartita’ considerando, per ogni socio, una porzione di terreno pari alla metà del capitale versato e così fino agli scorsi mesi: a confermare tale ipotesi accusatoria sono state le numerose scritture private - molte delle quali recentissime – attestanti tutti i passaggi di quote tra la società e gli acquirenti finali e preparate ad hoc dal professionista netino che ha curato - dal punto di vista formale – gli aspetti relativi ai vari frazionamenti e passaggi di terreni. In qualche caso, addirittura, erano già state predisposte pratiche concessorie presso l’ufficio tecnico del Comune, circostanza davvero curiosa stante la precisa destinazione urbanistica dell’area e la mancanza, per ognuno dei soggetti indagati, di un titolo di proprietà ‘reale’ alla base dell’avvio dell’iter amministrativo. Coerentemente al disposto dell’art. 44 del Testo Unico per l’edilizia, gli indagati dovranno rispondere del reato di lottizzazione abusiva che prevede specifiche sanzioni penali, anche se la posizione di taluni soggetti è ancora al vaglio delle Fiamme Gialle per l’individuazione di reati specifici.

  Il  Comandante Provinciale Colonnello Giuseppe Cuzzocrea commenta: “Il sequestro preventivo odierno è un primo passo finalizzato alla confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite, e se tali ipotesi accusatorie dovessero trovare conforto nelle sedi giudiziarie competenti, essi potranno essere acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del Comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione stessa. Quello della “lottizzazione abusiva”, soprattutto a scopo edificatorio, è un fenomeno che, purtroppo, nel panorama siracusano, ed in particolare della Val di Noto, raggiunge livelli allarmanti. Ecco perché le attività condotte dalle Fiamme Gialle nello specifico segmento operativo si articolano non solo attraverso il capillare controllo del territorio ma anche attraverso la comparazione delle mappe catastali dei terreni rispetto ai rilevi fisicamente eseguiti sul terreno, al fine di verificare l’avvio di opere che comportino la trasformazione urbanistica o edilizia in violazione delle precise prescrizioni degli strumenti urbanistici. Nei casi in questione, peraltro, è stato accertato che tali trasformazioni sono state predisposte attraverso il frazionamento e la vendita del terreno in lotti, che per le loro caratteristiche, sono state destinate, in modo non equivoco, a scopo edificatorio. E l’attenzione che la Guardia di Finanza ha nella tutela del territorio, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico, è dimostrata anche dalle cifre davvero significative connesse, in particolare, alle recenti operazioni “Codalupo” ed “Asinaro”:  complessivamente, infatti, sono stati deferiti 64 soggetti responsabili del reato di lottizzazione abusiva e sottoposti a sequestro oltre 30 immobili, ripartiti tra le due aree oggetto di sequestro e occupanti, nel complesso, la superficie di oltre 24.000 mq.”.

Siracusa - GdF sequestra 1 tonnellata  e mezzo di tabacco estero. I  finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Siracusa, in sinergia con pattuglie della Polizia di Frontiera di Siracusa e della Capitaneria di Porto di Siracusa, nella mattinata, in località Targia di Siracusa, hanno sequestrato circa 1 tonnellata e mezzo di tabacchi lavorati all’estero di contrabbando, rinvenuti all’interno di un furgone cabinato e già pronte per essere verosimilmente occultate in depositi non ancora individuati della provincia. Militari della Capitaneria di Porto, infatti, avuto sentore di “strani” movimenti nel litorale di Targia, hanno immediatamente allertato la sala operativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa nonchè personale della Polizia di Frontiera di Siracusa. I finanzieri, immediatamente intervenuti sul posto, hanno bloccato tre soggetti che avevano appena finito di caricare i tabacchi lavorati all’estero, di contrabbando sul furgone, mentre altri tre soggetti sono stati individuati e bloccati dal personale della Polizia di Frontiera nel tentativo di allontanarsi dal luogo delle operazioni, ma il loro coinvolgimento è, sin dalle prime battute, risultato chiaro. Contestualmente sono scattate le ricerche sul mare a cura di pattugliatori delle Fiamme Gialle del Reparto Aeronavale di Palermo e Siracusa nonché elicotteri ed aerei del Gruppo Aeronavale di Manovra di Messina. Le indagini, ovviamente, sono ancora in corso e non può escludersi il coinvolgimento di altre imbarcazioni orbitanti nelle acque territoriale antistanti la provincia siracusana. I soggetti arrestati sono tutti della provincia siracusana , ed in particolare augustani, molti dei quali gravati da precedenti penali per reati relativi allo spaccio di stupefacenti. E’ questo solo l’ultimo, in termini di tempo, dei sequestri di tabacchi lavorati all’estero di contrabbando che avviene nel territorio siracusano, ma è sicuramente da considerarsi, per entità e modalità, uno dei più importanti degli ultimi anni. Numerosi, infatti, sono stati i controlli su strada, in particolare lungo gli snodi stradali principali, ma anche nei centri cittadini in cui si registrano maggiori afflussi di persone. Il particolare momento di crisi e la tutela dell’economia sana di questo territorio, ha indotto il Comando Provinciale a prevedere mirati servizi anche in settori diversi da quelli squisitamente tributari. Ed i risultati non si sono fatti attendere. “L’attuale periodo di crisi” – commenta il Comandante Provinciale –“ rischia di far ritornare in auge, nel nostro territorio, fenomeni illeciti, tra i quali quello del contrabbando di “Bionde”, che ormai da tempo non si registravano più in maniera significativa. In un recente passato, già sono stati sottoposti a sequestri diversi kg. di tabacchi lavorati all’estero di contrabbando, rinvenuti presso depositi locali occasionali, ma questo sequestro ci induce a ritenere che traffici della specie possano far gola alle organizzazioni criminali locali, quale fonte di ulteriore business tendente all’implementazione dei guadagni illeciti da investire, nel tempo, per minare il tessuto economico del territorio o, peggio ancora, per finanziare altre attività criminali. Non si tratta, infatti, in casi come questi, di “paccottiglie” derivanti da possibili sottrazioni di provviste di bordo di navi temporaneamente attraccate nei porti della provincia, peraltro continuamente sottoposte a controllo dai finanzieri aretusei, ma di beni verosimilmente provenienti da altre zone, allo stato non individuate, con lo specifico intento di reintrodurre traffici illeciti ormai da tempo desueti ma che, in passato, hanno rappresentato una parte cospicua del mercato illegale “parallelo” di sigarette.”

Augusta 20 kg di bionde in camera da letto. I finanzieri di Augusta, nel corso di indagini d’iniziativa orientate alla repressione del commercio di Tabacchi Lavorati Esteri, hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione di un megarese in Contrada Scardina. I baschi verdi hanno rinvenuto oltre 20 chilogrammi di sigarette di contrabbando, pronte ad essere immesse sul territorio. Le attività di ricerca eseguite hanno permesso di scovare, nella camera da letto dell’abitazione, più di un centinaio di stecche di sigarette recanti i loghi Marlboro, Ms, Walton Royal Band, LM, Assos, etc., ben occultate all’interno di grandi sacchi di plastica.  Le Fiamme Gialle, a seguito dell’intervento repressivo, hanno proceduto al sequestro dei tabacchi, oltre a denunziare a piede libero, per la detenzione ai fini della commercializzazione, il megarese. Sono, in ogni caso, in corso puntuali indagini volte ad accertare i canali di approvvigionamento. Nel corso dell’anno sono stati sequestrati circa 30 kg. di “bionde” e denunziate 7 persone.  il Comandante Provinciale commenta: “L’attuale periodo di crisi rischia di far ritornare in auge, nel nostro territorio, fenomeni illeciti, tra i quali quello del contrabbando di “Bionde”, che ormai da tempo non si registrava più in maniera significativa. Sebbene la tipologia merceologica sequestrata ed i quantitativi rinvenuti facciano presupporre diversi canali di approvvigionamento e, verosimilmente, lascino presupporre una gestione parcellizzata del fenomeno, tuttavia non può escludersi che traffici della specie possano far gola alle organizzazioni criminali locali, quale fonte di ulteriore business tendente all’implementazione dei guadagni illeciti da investire, nel tempo, per minare il tessuto economico del territorio o, peggio ancora, per finanziare altre attività criminali. Non si tratta, infatti, in casi come questi, di “paccottiglie” derivanti da possibili sottrazioni di provviste di bordo di navi temporaneamente attraccate nei porti della provincia, peraltro continuamente sottoposte a controllo dai finanzieri aretusei, ma di beni verosimilmente provenienti da altre zone, allo stato non individuate, con lo specifico intento di reintrodurre traffici illeciti ormai da tempo desueti ma che, in passato, hanno rappresentato una parte cospicua del mercato illegale “parallelo” di sigarette. Oltre che per tutelare gli interessi erariali e, conseguentemente, la particolare categoria degli esercenti preposti alla vendita del particolare prodotto, l’attività delle Fiamme Gialle aretusee è rivolta anche ad impedire che le sigarette di contrabbando possano nuocere alla salute dei consumatori, per quanto consapevolmente correi del fenomeno illecito in questione, atteso che, nei casi di specie, non può esserne determinata la bontà della produzione e delle fonti di approvvigionamento.”     

Siracusa - Guardia di Finanza scopre 2 coniugi rom con patrimoni per 2milioni €, frutto di  furti e truffe. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di 2 coniugi, C.S. di 38 e R.S.M. di 36 anni, residenti a Siracusa e senza fissa occupazione che, nell’arco di qualche anno, sono riusciti ad accumulare liquidità e beni immobili per un valore di oltre 2 milioni€, frutto di  furti e truffe commessi in diverse zone d’Italia. I finanzieri, infatti, attraverso indagini certosine e minuziose, eseguite su scala nazionale, originate dallo screening e dal confronto di dati e notizie richieste a diversi Autorità Giudiziarie, Istituti di Credito nonché Società di gestione fondi mobiliari, sono riusciti a tessere le fila di un mosaico davvero tortuoso, volutamente creato nel tempo dai due coniugi oriundi siracusani. I Baschi Verdi hanno individuato un cospicuo patrimonio finanziario ed immobiliare accumulato dagli stessi in conti correnti, polizze assicurative e fondi di investimento. Evidentemente le due persone, naturalizzate siracusane ma rom di origine, ritenevano di farla franca, a tal punto da effettuare continui e cospicui versamenti in contante, nello stesso momento, presso alcuni istituti di credito e postali anche per cifre superiori ai 100.000,00 euro. Le indagini condotte sulla “vita” dei due soggetti hanno permesso di chiarire come, a fronte di una posizione fiscale completamente sconosciuta al Fisco, la “fedina penale” degli stessi fosse, invece, particolarmente “condita”. A carico dei due, infatti, sono emerse decine di denunce presentate presso uffici di polizia di tutta l’Italia meridionale, cui sono conseguite sentenze di condanna passate in giudicato emesse dai Tribunali competenti, per reati contro il patrimonio (furti in abitazione e truffe) ed anche contro la persona (lesioni), spesso perpetrate nelle abitazioni di soggetti anziani con una tecnica tanto “collaudata” quanto, purtroppo, “efficace”: la coppia, infatti, agiva secondo uno schema diabolico, che prevedeva, da parte della donna, la distrazione della vittima, seguita con insistenza fino alla propria abitazione, con scuse di ogni tipo, tentando di fare effetto sulla stessa a causa dell’indigenza manifestata, mentre il compagno provvedeva a fare razzia di denaro ed oggetti di valore. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle aretusee hanno permesso così di evidenziare alla competente Autorità Giudiziaria la pericolosità sociale della coppia in quanto abitualmente dedita alla commissione di reati vivendo dei relativi proventi. L’immediata esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Siracusa ha consentito di sequestrare, presso sportelli bancari ed uffici postali compulsati, circa 1.800.000,00€ tra contanti, polizze vita e titoli obbligazionari mentre sono stati inoltre apposti i sigilli ad  una lussuosa villetta, su due livelli, con giardino, intestata ai due personaggi, del valore presunto di oltre 300.000€. “Le disposizioni contenute nel “nuovo” codice antimafia” – commenta il Comandante Provinciale – “in vigore dal 2011, rappresentano un ulteriore strumento validissimo ed efficace per contrastare, sotto il prezioso coordinamento dell’Autorità Giudiziaria competente, ogni tipo di ricchezza sproporzionata rispetto a quanto dichiarato o proveniente da attività illecite. Determinante, nei casi di specie, si rivela, altresì, anche l’apporto sinergico, in termini di piena collaborazione, fornito dagli organismi finanziari o di credito preposti alla raccolta e gestione del denaro, cui corre l’obbligo, per legge, di segnalare tempestivamente ogni situazione anomala relativa ai versamenti non giustificati di somme di denaro, operazioni che fungono da “campanello d’allarme” per individuare una serie di soggetti che, altrimenti, continuerebbero ad accumulare risorse illecitamente conseguite”.

Siracusa GdF operazione “Crafty” scoperti 16 falsi ciechi, indagato 1 medico. Intascate indennità per oltre 1 milione €. Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno individuato una truffa ai danni dell’INPS per oltre 1 milione di euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno consentito di individuare ben 16 soggetti che hanno goduto indebitamente di pensione ed indennità di accompagnamento in quanto falsamente ritenuti ciechi “assoluti”. Dopo aver esaminato la pratiche di invalidità per cecità assoluta, detenute presso l’I.N.P.S. e l’A.S.P. di Siracusa, le Fiamme Gialle aretusee sono passate al controllo sul campo, mediante pedinamenti e riprese video-fotografiche, che hanno riservato notevoli sorprese. Nonostante la grave patologia della “cecità assoluta” certificata dalle commissioni mediche competenti, è stato appurata, in tutti i casi esaminati, una simulazione dello stato di infermità dei soggetti monitorati, alcuni dei quali assunti presso Enti Pubblici, risultati in grado di badare alle attività della propria vita quotidiana, in completa autonomia e senza alcun tipo di ausilio. C’è chi è stato colto mentre girava in motorino, chi forniva informazioni ai turisti indicando esattamente i percorsi da fare, chi prelevava denaro allo sportello bancomat, ma anche un soggetto che si divincolava di corsa in mezzo al traffico cittadino ed un altro che, quasi meglio di un giocatore di basket, ogni mattina centrava a distanza il contenitore dell’immondizia con il sacchetto dei rifiuti domestici. Gli approfondimenti medico-legali disposti dalla Procura della Repubblica hanno confermato la non corrispondenza della patologia riportata sulle certificazioni rilasciate nel tempo dai medici specialisti, comprovando l’indebita percezione di pensioni ed indennità di accompagnamento. Ma le indagini non si sono fermate all’individuazione del “furbetti”: l’attività investigativa è stata subito rivolta verso i sanitari che, mediante le loro certificazioni, hanno attestato una condizione di cecità, risultata del tutto infondata, inducendo in errore l’ente pubblico pagatore. Le indagini dei finanzieri hanno, in particolare, consentito di individuare un medico che svolgeva un duplice ruolo, specialista in oculistica e, contemporaneamente, componente della commissione medica provinciale, che pertanto è stato deferito all’A.G. per concorso nel reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Le Fiamme Gialle hanno avviato le procedure per il blocco delle pensioni e delle indennità illecitamente finora percepite. Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di verificare le eventuali responsabilità dei datori di lavoro all’atto dell’assunzione. Gli indagati dovranno rispondere, altresì, di fronte alla Corte dei Conti per il danno provocato oltreché di fronte al fisco per i proventi illeciti conseguiti a fronte del reato commesso.Il danno provocato all’istituto di previdenza è stato quantificato dai finanzieri in oltre 1.000.000€. Continua l’impegno quotidiano della Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di illecito per il recupero di risorse a favore della collettività.

Siracusa - Finto indigente evade fisco milioni € e non paga mensa scolastica. I finanzieri del Nucleo Pt alla sede,  nel corso di un’attività di verifica fiscale, hanno individuato un imprenditore edile siracusano che, pur operando regolarmente con partita IVA, ha omesso di dichiarare i propri ricavi negli anni dal 2006 al 2011 per oltre 2,5 milioni €, con conseguenti violazioni all’IVA per oltre 500.000€. Le indagini eseguite sui conti correnti bancari dell’imprenditore in questione hanno consentito di ricostruire l’ammontare reale dei redditi sottratti all’imposizione mentre il soggetto ha giustificato le movimentazioni bancarie come “cortesie fatte a parenti ed amici”. Secondo la versione fornita ai finanzieri in sede di verifica, l’imprenditore si sarebbe limitato a versare assegni sul proprio conto corrente solo al fine di cambiarli in contanti mentre, in realtà, le operazioni di controllo hanno inequivocabilmente accertato che le somme scoperte riguardavano una serie di lavori eseguiti ma mai fatturati. Le giustificazioni addotte dal soggetto, quindi, non hanno retto ai puntuali riscontri delle Fiamme Gialle che, mediante anche le informazioni assunte dai clienti dell’imprenditore, hanno permesso non solo di ricostruire il reale reddito non dichiarato, ma fatto emergere l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,6 milioni€, circostanza che ha comportato la denuncia dello stesso alla Procura della Repubblica di Siracusa per reati fiscali. I finanzieri, incrociando ulteriormente le informazioni raccolte,  hanno scoperto che il nucleo familiare dell’imprenditore figurava negli elenchi di coloro che hanno compilato il modello ISEE (l’indicatore della situazione economica utilizzato per poter accedere ad agevolazioni pubbliche) segnalando un reddito pari a zero. La falsa dichiarazione presentata al Comune di Siracusa ha consentito l’indebita esenzione dal pagamento della refezione scolastica a danno della comunità locale e dei soggetti realmente bisognosi ai quali tali prestazioni sociali, invece, sono indirizzate. L’imprenditore, oltre che per gli aspetti penalmente rilevanti, è stato segnalato al Comune di Siracusa per l’adozione dei provvedimenti di competenza, che mirano al recupero delle somme al medesimo assegnate nonché allo stralcio della propria posizione degli aventi diritto quale soggetto indigente. “L’operazione in questione” – spiega il Comandante Provinciale Colonnello Giuseppe Cuzzocrea – “ è il classico esempio di come i controlli della Guardia di Finanza si propongano finalità “trasversali”: non si è trattato, infatti, solo di aver scoperto l’ennesimo evasore fiscale che non versa all’Erario quanto dovuto, ma addirittura essere riusciti ad individuare un soggetto che, dichiarandosi indigente, e quindi senza alcun reddito, ha provato ad attingere a fondi messi a disposizione dagli Enti Pubblici, che, invece, dovrebbero essere destinati a tutti coloro i quali versano in condizioni di assoluta criticità economica. E’ questa, quindi, un’ulteriore conferma di quanto finisca per gravare sull’intera collettività l’omesso pagamento delle imposte e delle tasse da chi, invece, ne ha l’obbligo. E’ proprio questo lo spirito che sta alla base dei recenti protocolli d’intesa che il Comando Provinciale ha stipulato con quasi tutti i Comuni dell’intera Provincia: sfruttare l’enorme potenzialità operativa che deriva dall’esecuzione delle poliedriche attività fiscali e tributarie poste in essere dalle Fiamme Gialle siracusane anche a vantaggio della salvaguardia della spesa pubblica degli Enti Pubblici locali. Fatti come questi, personalmente, mi indignano ancor di più come cittadino che non come finanziere, e contribuiscono a rafforzare ancor di più in me la convinzione che sia necessario profondere, attraverso ogni reparto della provincia, ogni ulteriore impegno operativo volto all’implementazione dei controlli soprattutto nei confronti di quei soggetti che non solo tentano di sfuggire alle maglie del Fisco ma che, in più, oltre che insidiare il mercato creando una concorrenza sleale, depauperano le già esigue somme destinate alle classi meno abbienti della società”.        

 

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Lentini Operazione GdF antimafia “Krypto” ,  clan “Nardo” nel mirino, 14 in manette per droga da Albania a Catania e Siracusa. Lo stupefacente arrivava di notte anche su gommoni. L’operazione antimafia della Guardia di Finanza “Krypto”  ha comportato 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Gli investigatori ritengono di avere decapitati vertici di un gruppo affiliato al clan Nardo. Le manette delle  Fiamme Gialle sono scattate per(clicca per articolo con foto)  Donatello Cormaci   39enne, Fabio Ragaglia  47enne,  Rosario Ciaffaglione  42 enne,  Filadelfo Sambasile   43enne,  Antonino Guercio  45enne, Cirino Rizzo  41 enne, Nunzio Ossino  41enne, Alfredo Miceli   30enne, Francesco Sferrazzo   60enne, Giuseppe Culletta   26enne, Santo Bonanzinga 37enne, Sergio  Bonsignore  37enne, Sergio D'Ignoti 30 enne e Fabio Sparacino 35enne(clicca per articolo con foto) . L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. del tribunale di Catania Anna Maggiore, le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto DDA Amedeo Bertone e dai sostituti procuratori Luigi Lombardo, Andrea Ursino e Alessandro La Rosa. Sono stati i militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, che coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, nel corso della notte, hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata di stampo mafioso che opera nell'area Nord della provincia di Siracusa e nella provincia di Catania. Le Fiamme Gialle aretusee e la DDA ritengono che si tratti di soggetti ritenuti responsabili di "associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di agevolare il clan "Nardo" di Lentini, riconducibile a Sebastiano Nardo". Tutti gli arrestati sono stati condotti nelle case circondariali di Catania e Siracusa. I Baschi Verdi ritengono si tratti di elementi che ricoprono un certo ruolo nel  "clan Nardo", sia per spessore criminale che per potenzialità decisionali". L'attività investigativa, durata circa due anni, ha fatto emergere ed evidenziato come il Bonsignore, sebbene recluso in carcere, "riuscisse tuttavia a godere della protezione e dell'assistenza che, in funzione del proprio ruolo nell'organizzazione mafiosa della quale faceva parte, "spetta" agli affiliati del "clan". Il pool investigativo ha anche scoperto che "Bonsignore era garantito da un appannaggio economico, per le necessità dei propri familiari, per diverse migliaia di euro mensili, oltre ad ulteriori "benefit" connessi anche alle più banali esigenze quotidiane dei propri congiunti". Cormaci, invece, anche in considerazione dei duri colpi inferti agli uomini del clan, una volta uscito dal carcere, "ha nel tempo assunto il ruolo di assoluto spessore nell'ambito del clan. Gli investigatori non escludono che possa essere, tra i più in vista della cosca mafiosa che opera nell'area nord della provincia". L'operazione delle Fiamme Gialle avrebbe quindi sostanzialmente consentito di decapitare nuovi vertici del clan  e d una parte significativa dei propri adepti. L'ultimo sequestro, in ordine di tempo, è stato di oltre 26 kg di marijuana del valore all'ingrosso di circa 40.000,00 euro che, al dettaglio, sulla piazza catanese e siracusana, avrebbero garantito un valore di mercato di oltre 250.000 euro. Le Fiamme Gialle avrebbero appurato a seguito di complesse attività investigative particolarmente complesse, che il gruppo per pianificare i traffici illeciti si incontravano spesso all'interno di esercizi commerciali compiacenti della zona, nel tentativo di  eludere ogni tipo di possibile controllo da parte delle forze dell'ordine. Ciò avrebbe indotto i personaggi alla convinzione di non essere facilmente individuati. I militari hanno appurato che notevoli carichi di stupefacente sarebbero arrivati direttamente via mare per opera di corrieri albanesi che, utilizzando gommoni, ed operavano sbarchi lungo il litorale megarese. Sembra che il gruppo avesse prediletto agire di notte coadiuvato a terra dai  lentinesi che, perfettamente organizzati, provvedevano, con apposite staffette, a trasportare la droga verso località e siti considerati "sicuri" per la successiva immissione nel mercato della zona meridionale della Sicilia orientale. Fiamme Gialle, avrebbero accertato che il rapporto tra il clan "Nardo" e gli albanesi "è divenuto nel tempo così stabile e redditizio. Gli investigatori avrebbero anche appurato che   alcuni dei trafficanti stranieri, per diverso tempo, si  sarebbero stabilmente insediati nella comunità leontina, proprio per gestire direttamente le lucrose operazioni illecite". Le indagini sono state avviate nel giugno del 2008 , quando ad Augusta i finanzieri arrestarono, in flagranza, Sergio Bonsignore e Donatello Cormaci per estorsione ai danni di una cooperativa edile. Gli investigatori   hanno capito  subito che non si trattava di "indipendenti" ma soggetti allineati al gruppo egemone. I militari nel tempo hanno  controllato le abitudini di vita dei due soggetti, costantemente pedinati. (clicca per articolo con foto) 

 

Inaugurata la Caserma sede Tenenza Guardia di Finanza di Lentini intitolata a Salvatore Scifo M.A.V.M.

articolo con foto per archivio

Lentini - Inaugurata la Caserma sede Tenenza Guardia di Finanza di Lentini intitolata a Salvatore Scifo,   Medaglia  d’Argento al Valor Militare alla memoria.(articolo con foto per archivio)  La cerimonia di inaugurazione ed intitolazione della Caserma sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini si è celebrata il 7 giugno 2012 alle ore 10.30, nel piazzale interno del nuovo immobile in Via Etnea nr. 173 di Lentini. Impeccabile il servizio d’ordine all’ingresso della Caserma. All’importante inaugurazione a cui hanno assistito molti ragazzi, studenti delle scuole della Città,   la Guardia di Finanza è stata rappresentata dal Comandante Regionale Sicilia – Gen. D. Fabrizio Cuneo , e dal Comandante Provinciale di Siracusa – Col. t. ISSMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea . La nuova Caserma della Tenenza di Lentini, Reparto territoriale che dipende in linea gerarchica dalla Compagnia di Augusta nell’ambito  dell’Organigramma del Comando Provinciale di Siracusa, con circoscrizione di servizio nei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, dopo un complesso processo che ha visto la costante collaborazione istituzionale, oltre che dei  Comuni prima citati, anche del S.I.I.T. Sicilia e Calabria – Direzione Settore Infrastrutture – Sezione di Siracusa (ora Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Sicilia e Calabria) e dell’Agenzia del Demanio, è stata ultimata il  12 ottobre 2009 e già dal mese di aprile del 2010 è sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini. Alla manifestazione sono state  presenti le più alte cariche provinciali religiose, civili e militari. I  sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte e organi di governo della provincia Regionale, nonché i Gonfaloni delle Associazioni Nazionali Finanzieri d’Italia di Siracusa ed Augusta, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ed i Gonfaloni dei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte. Per l’occasione è stato impiegato un picchetto in armi per la resa degli onori ed una rappresentanza di finanzieri che operano presso la sede di Siracusa, Augusta e Lentini, nonché dell’associazione ANFI dei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte. L’immobile è intitolato all’Appuntato della Guardia di Finanza Salvatore Scifo, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria, caduto valorosamente a Marzamemi durante lo sbarco degli Alleati il 10 luglio del 1943. L’Appuntato Scifo, nato a Palazzolo Acreide il 15 novembre 1896 ed arruolatosi nell’allora Regia Guardia di Finanza all’età di 18 anni, dopo aver prestato servizio in vari reparti dislocati sul territorio nazionale, durante la Seconda Guerra Mondiale, si trovava in servizio alla Brigata di Marzamemi; durante lo sbarco del 10 luglio 1943, mentre accorreva volontariamente per dare manforte ad altri finanzieri del suo reparto impegnati da soverchianti forze nemiche, cadeva colpito da una raffica di mitraglia, immolando alla Patria la sua esistenza. Alla cerimonia ha preso parte, quale “madrina”, la nipote del decorato, la sig.ra Rita Scifo  e tutti i familiari. La stupenda cornice di pubblico, esaltata da decine di ragazzi delle scuole lentinesi, che hanno assistito alla benedizione della Bandiera Italiana a cura del Parroco di Lentini, don Alfio Scapellato,  che ha preceduto, sulle note dell’Inno di Mameli, “l’Alzabandiera”. Suggestiva la scopertura della lapide intitolata all’eroico App. Salvatore Scifo da parte della madrina  sig.ra Rita Scifo,  nipote del decorato, posta nell’atrio d’ingresso della Caserma, benedetta dal Cappellano della Guardia di Finanza, don Francesco De Pasquale . Il Comandante Regionale Sicilia della Guardia di Finanza - Gen. Div. Fabrizio Cuneo – ha inteso rivolgere un caloroso e sentito ringraziamento a tutti coloro che, nelle varie sedi, istituzionali e non, ed ognuno in relazione ai propri livelli di responsabilità, hanno dedicato, nel tempo, la massima attenzione alla risoluzione di tutte le problematiche connesse alla realizzazione della nuova struttura appena inaugurata, ed in particolare ai Sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte nonché all’Ing. Santi Muscarà, quale Responsabile del Settore Tecnico Provinciale di Siracusa del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia e Calabria.E’ stato quindi posto l’accento sull’importanza di una sempre più significativa presenza dello Stato sul territorio, condizione necessaria, affinché si realizzi una più incisiva azione di contrasto in termini sia preventivi che repressivi del fenomeno delinquenziale a tutti i livelli.Nel rivolgere, infine, un affettuoso e deferente saluto ai familiari dell’eroico App. Salvatore Scifo, la massima Autorità del Corpo ha assicurato che il suo esempio sarà quotidianamente testimoniato dai Finanzieri di Lentini con coraggio, assoluta dedizione alla Patria ed al giuramento prestato. (articolo con foto per archivio)

Augusta - GdF scopre evasione e fatture false in cosmetici-profumeria a Catania, Siracusa, Ragusa, Agrigento 10 milioni €. 1 a domiciliari, 25 denunce. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato in diverse province siciliane:  terreni, immobili, conti correnti e quote societarie. I finanzieri della Compagnia di Augusta, su ordine del G.I.P. del Tribunale di Siracusa che ha accolto le richieste formulate dal P.M., nell’ambito di una complessa indagine tributaria svolta nei confronti di una serie di aziende  operanti, nella provincia aretusea, in diversi settori economici, hanno arrestato 1 l’imprenditore megarese  C.C. 60enne, detenuto presso il proprio domicilio e denunziato 25 persone per aver evaso imposte dovute per complessivi 10 milioni di euro. In particolare, C.C. 60enne, è stato posto agli arresti domiciliari in quanto, nella gestione di una società augustana esercente l’attività di “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”, avrebbe, tra l’altro, emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 1.000.000€. Il soggetto arrestato, formalmente amministratore di una delle società coinvolte, era invece un “prestanome” del vero artefice della frode fiscale ideata, M.A. soggetto augustano 54enne.   A carico di quest’ultimo, già noto, per reati di mafia, amministratore “occulto” di una nota società augustana avente 20 punti vendita di articoli di bellezza e di profumeria, non solo in Augusta, Melilli ed Avola, ma anche nelle città di Ragusa, San Cataldo (CL), Castrofilippo (AG), Belpasso e Gravina di Catania (CT), è stato operato il sequestro ex art. 12 quinquies del D.L. n. 306/1992 di tutte le quote della società, avente un valore commerciale di circa  6.000.000€, per aver trasferito fraudolentemente somme e parte del patrimonio aziendale al fine di evitare l’applicazione delle misure di prevenzione anti - mafia. I Baschi Verdi, in tale contesto, hanno anche eseguito sequestri preventivi c.d. “per equivalente” di immobili e terreni, quote societarie, conti correnti, libretti di risparmio e depositi bancari per un totale di oltre circa  650.000€, a carico di altri 2 imprenditori megaresi  E.A. 59enne e S.C. 42enne, ritenuti responsabili della gestione di 2 società di Augusta esercenti l’attività di “commercio al dettaglio di articoli di profumeria” e di “servizi di ristorazione”. Tale operazione consegue ad una complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria e tributaria iniziata nel novembre del 2010 e finalizzata ad accertare compiutamente le dinamiche societarie riconducibili, di fatto, ad un unico gruppo imprenditoriale di Augusta (SR) operante nel settore del commercio al dettaglio di prodotti cosmetici/profumeria e della ristorazione nelle province di Siracusa, Ragusa, Catania ed Agrigento. Le Fiamme Gialle megaresi hanno così sottoposto a verifica numerose società, accertando l’esistenza di una rete di collegamenti e relazioni economiche tali da consentire l’evasione al Fisco per complessivi 10 milioni di euro, mediante la costituzione di un sodalizio il cui scopo era frodare le imposte dirette ed indirette attraverso l’alterazione delle poste di bilancio nonché l’emissione di fattura false, circostanze che hanno permesso l’occultamento dei reali volumi d’affari conseguiti e/o l’abbattimento dei costi solo fittiziamente sostenuti. Le attività di indagine hanno altresì consentito di accertare che M.A.  54enne ha, di fatto, posto a capo delle società verificate propri parenti o comunque soggetti compiacenti e, quindi, ha utilizzato gli stessi per creare falsi documenti contabili e precostituirsi, di conseguenza, una fittizia posizione fiscale. Tale stratagemma, ideato certamente per evadere ed eludere gli obblighi tributari, aveva, in realtà, anche un’altra finalità: M.A., infatti, già condannato in sede definitiva per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, per sottrarsi alle misure di prevenzione patrimoniale anti-mafia, avrebbe fittiziamente trasferito alla propria madre le quote societarie e la gestione di una nota società augustana avente 20 punti vendita di articoli di bellezza e di profumeria sparsi su tutto il territorio siciliano. Ma tutto ciò non è servito a nulla: su ordine del G.I.P. del Tribunale di Siracusa, infatti, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro tutte le quote societarie di quest’ultima impresa commerciale ai sensi dell’art. 12 quinquies del D.L. n. 306/1992. Complessivamente, l’esito delle attività condotte ha permesso di accertare: reddito sottratto a tassazione per oltre  8 milioni di euro; l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare superiore a 2 milioni €; frode all’IVA per oltre 1.5 milioni€. Sono stati infine denunziati alla Procura della Repubblica di Siracusa:5 soggetti per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti;  17 soggetti per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; 3 soggetti per il reato di omessa presentazione della dichiarazione, dichiarazione infedele e distruzione di documentazione contabile. Il Colonnello Giuseppe Cuzzocrea  Comandante Prov.le Guardia Finanza : “Questa complessa operazione di servizio è frutto di un’attenta analisi investigativa il cui scopo non è solo quello di individuare le più pericolose forme di evasione a tutela degli interessi dell’Erario e, soprattutto, degli stessi contribuenti onesti e dell’economia sana, ma anche quello di contrastare le insidiose e variegate forme di infiltrazione della criminalità nella gestione di soggetti economici operanti nel territorio della provincia, al fine di scardinare pericolosi “connubi” tra criminalità, impresa ed evasione fiscale. E’ comunque doveroso ed opportuno precisare che il provvedimento eseguito consentirà in ogni caso di preservare i posti di lavoro dei numerosi dipendenti della società oggetto di indagini, poiché la totalità delle quote sottoposte a sequestro verranno affidate, per la conseguente successiva gestione dei punti vendita della stessa, ad un custode giudiziale nominato dalla competente Autorità Giudiziaria aretusea”.

Priolo  GdF scopre contrabbando  sigarette e violazione diritto d’autore:  sequestrati anche 1000 Cd e Dvd. L’azione di contrasto alla riproduzione illecita di supporti informatici posta in essere dalla Guardia di Finanza di Augusta è più intensa, in esecuzione delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa. Le Fiamme Gialle nelle ultime ore, hanno predisposto interventi specifici nelle cittadine di Augusta e Priolo Gargallo. L’attività operativa, si inserisce nell’ordinario espletamento delle funzioni istituzionali di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria a tutela, altresì, del mercato e dei consumatori. I militari hanno appurato che un commerciante operante nel centro cittadino di Priolo Gargallo, oltre ai supporti informatici originali e legittimamente detenuti per il noleggio, aveva numerosi CD e DVD illecitamente riprodotti tramite masterizzatore e destinati alla vendita “a nero” a prezzi concorrenziali. I militari hanno proceduto al sequestro di un totale di  circa 1.000 supporti informatici e segnalato il responsabile alla locale Autorità Giudiziaria. I finanzieri, nello stesso esercizio, hanno accertato la detenzione di 70 pacchetti di sigarette di contrabbando, di provenienza estera. La merce, pertanto, veniva sequestrata ed il responsabile segnalato, oltre che alla Procura di Siracusa, anche all’Amministrazione Autonoma per i Monopoli di Stato. L’attività della Fiamme Gialle megaresi s’inquadra nel più ampio contesto operativo dell’intensificazione dell’azione di contrasto alla violazione dei diritti d’autore, oltre che alle altre violazioni economico – finanziarie, disposta dal Comando Provinciale di Siracusa. La Compagnia di Augusta, nei soli primi mesi di quest’anno, a seguito dei controlli ha sequestrato più di 5.000 supporti informatici pirata e decine di programmi software senza le prescritte licenze d’uso e comminate sanzioni amministrative pari ad un totale di  500.000€.

Lentini - Fiamme Gialle Tenenza  Lentini scoprono esercizi con decoder “privato”. I  militari hanno operato nel corso di un articolato piano di controllo del territorio, coordinato e diretto dal Comando Provinciale di Siracusa e dalla Compagnia di Augusta. I Baschi Verdi hanno eseguito una serie di interventi nei Comuni di propria competenza finalizzati alla tutela del diritto d’autore e al contrasto della pirateria audiovisiva. L’attenzione delle Fiamme Gialle è stata rivolta a circoli ricreativi e sportivi nonché diversi bar e ristoranti dislocati nei centri cittadini di Lentini, Carlentini e Francofonte. I militari delle Fiamme Gialle  hanno accertato che all’interno delle attività economiche venivano diffuse in pubblico mediante televisori o maxischermi immagini in diretta dell’incontro di calcio Milan – Juventus trasmesso da canali televisivi a pagamento utilizzando decoder muniti di smart card “Sky” e “Mediaset” adibite esclusivamente alla visione per uso privato. Sei persone, quali titolari di esercizi commerciali, sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Siracusa, per il reato previsto e punito dall’art. 171 Ter lett. e) ed f) della Legge n.  633/1941 (in materia di tutela del  diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio). Il settore dei diritti d’autore è da sempre oggetto di particolare da parte della Guardia di Finanza.  Lotta all’evasione: scoperti dalle Fiamme Gialle aretusee 47 lavoratori “in nero” : sanzioni in tutta la Provincia. Prosegue incessante, anche nel 2012, l’azione della Guardia di Finanza di Siracusa volta a contrastare e far emergere la sacca di evasione da parte di chi, sfruttando la crisi economica in atto, persevera nell’idea di svolgere attività economiche senza ottemperare agli obblighi, sanciti dalle vigenti normative fiscali, di pagare le giuste imposte dovute all’Erario.  Sebbene, soprattutto in questo periodo, si registri, nell’opinione pubblica, una crescente consapevolezza che l’obiettivo della c.d. “giustizia fiscale” non possa che passare attraverso il pagamento, da parte di tutti, indistintamente, delle imposte e tasse secondo la soggettiva capacità contributiva, avuto riguardo, ovviamente, alla tipologia di attività esercitata nonché al reddito realmente conseguito, numerosi sono, ancora, i contribuenti che, deliberatamente, cercano di trovare ogni possibile escamotage per eludere, se non addirittura disattendere completamente, le disposizioni tributarie e fiscali. In tale panorama critico per l’economia attuale, spesso i primi a farne le spese sono proprio i lavoratori che, costretti dalle sporadiche soluzioni di impiego, finiscono per  accettare condizioni lavorative non corrette dal punto di vista dei diritti spettanti ma che, soprattutto, finiscono per calpestare la dignità stessa di ogni singolo individuo, in termini di giusta retribuzione, orari di lavoro e condizioni di sicurezza. In particolare, le Fiamme Gialle siracusane, in questo ultimo periodo, hanno implementato i controlli nei confronti di imprese operanti in diversi settori economici, proprio per verificare che le condizioni lavorative sia “trasversalmente” corrette in ogni contesto, senza penalizzare o criminalizzare parte del tessuto economico.I servizi espletati, hanno permesso purtroppo di constatare che numerose imprese controllate, impiegavano personale in nero e/o irregolare: i finanzieri hanno infatti  rilevato la presenza di 47 lavoratori in nero e/o irregolari, atteso che non è stata riscontrata la prevista comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro a cura degli imprenditori,  con il conseguente deferimento alle Autorità competenti di 18 datori di lavoro. Oltre che nel capoluogo, i controlli hanno interessato, oltre che il comune capoluogo, anche i comuni di Noto, Avola, Lentini, Pachino, Priolo ed Augusta. Nel centro megarese è stato scoperto un supermercato che utilizzava 11 lavoratori irregolari; a Noto, ben 12 lavoratori sono risultati irregolari in due diversi cantieri edili; a Pachino, ben 10 lavoratori sono risultati in nero ancora in un’impresa dedita a costruzioni di civili abitazioni; a Priolo, 2 lavoratori erano completamente irregolari all’interno di una profumeria. Ma altri ne sono stati scoperti presso ristoranti, barbieri, sale giochi, bar, “compro-oro”, fotografi, panetterie: insomma, come si può notare, non esiste un settore particolare, ma ogni contesto risulta potenzialmente “a rischio”. Nel solo 2011, complessivamente, sono stati individuati ben 175 lavoratori in nero e/o irregolari e denunziati alle Autorità competenti 49 datori di lavoro: la vigente normativa, che prevede sanzioni “salatissime”, già da sola dovrebbe convincerli a non commettere  tali irregolarità, ma evidentemente ciò non basta. Le imprese risultate irregolari sono state punite con la cd. “maxisanzione”, cioè con una sanzione amministrativa che va da euro 1.500 a euro 12.000 per ciascun lavoratore in nero, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo svolto. Per alcune imprese, inoltre, verrà proposta la sospensione dell’attività, in quanto trovate ad impiegare personale in nero in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolari (analoga sanzione, và ricordato, si applica anche in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale). Continueranno i controlli nello specifico settore, soprattutto per quelle attività che si prestano maggiormente all’impiego di personale non particolarmente specializzato ma che aiuta sensibilmente gli imprenditori a smaltire il lavoro derivante dalle presenze, si spera, numerose nelle proprie aziende di utenti di ogni genere. 

Siracusa -   GdF a Festival Cultura “Volalibro”. La manifestazione, giunta alla quarta edizione, in questi giorni sta animando la città di Noto,  con conferenze, laboratori pratici, confronti e dibattiti orientati ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori provenienti da tutto il territorio nazionale.Temi importanti, anche rivolti ai più piccoli, hanno alimentato la partecipazione degli studenti alla giornata organizzata presso la Tenenza delle Guardia di Finanza di via Cavour. L’iniziativa si è svolta in due incontri sul tema ‘Educare alla Legalità con  ragazzi delle scuole medie e delle scuole elementari e ha compreso dibattiti, filmati e un laboratorio pratico con le unità cinofile che hanno simulato la ricerca di sostanze stupefacenti all’interno della caserma sede della Tenenza. Altro appuntamento è stato quello svoltosi presso lo stadio comunale “G. Palatucci” di Noto: grazie alla collaborazione tra Comando Provinciale di Siracusa e Reparto operativo aeronavale di Palermo  è atterrato, alla presenza di ragazzi di tutte le età, un elicottero A109 in uso al Corpo che è stato visitato dai giovani spettatori e di  cui  sono stati mostrati gli equipaggiamenti nonché illustrata l’attività operativa nel settore aereo svolta dalle Fiamme Gialle. La collaborazione fornita dalla Guardia di Finanza prende spunto dal fatto che è assolutamente importante che le Istituzioni affianchino e sorreggano i genitori e gli stessi docenti nell’opera educativa dei ragazzi, soprattutto su tematiche che, spesso, necessitano approfondimenti e conoscenze connotate da particolare tecnicismo o in cui il fattore esperienziale può fare la differenza. Peraltro, avvicinare i ragazzi al “mondo delle regole” significa preparare gli stessi a prendere parte attivamente alla società del futuro, nella quale ognuno di loro potrà essere chiamato a “giocare” un ruolo di primissimo piano. Il Festival della Cultura e la collaborazione  della Guardia di Finanza, sotto vari profili, ha dunque rappresentato lo strumento utile per fornire espressioni concrete di vicinanza con i più giovani  da parte di chi è chiamato, nel quotidiano, a fare rispettare le regole base del vivere civile.

 

Siracusa - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ed il Comune di Buccheri hanno sottoscritto un apposito Protocollo d’intesa per intensificare il rapporto di collaborazione istituzionale teso all’individuazione dei soggetti passivi sconosciuti al sistema informativo dell’Ente Locale obbligati alla tenuta di Partita IVA, nonché al controllo sull’osservanza degli obblighi di versamento degli stessi in materia di TaRSU/T.I.A., ICI/IMU, Imposta Comunale sulla Pubblicità e Tassa per l’occupazione di Spazi e Aree Pubbliche.  L’accordo stipulato, inoltre, concerne anche un più celere scambio di informazioni finalizzato a rendere maggiormente efficaci le attività di controllo per individuare quei soggetti che, pur in presenza di una normale posizione economica, tramite false attestazioni o altre condotte fraudolente, accedono alle c.d. “prestazioni sociali agevolate” concesse dal Comune a favore della collettività ed a sostegno dei meno abbienti. La stipula è avvenuta presso il Comune di Buccheri. Presenti il Comandante Provinciale - Col. t. ISMMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea, il Vice Sindaco del Comune di Buccheri, dr. Gianni Garfi, in sostituzione del sindaco dr.Gaetano Pavano, ed il Comandante della Compagnia di Siracusa – Capitano Enzo Mazzocchi. L’Accordo sottoscritto in data odierna segue agli accordi stipulati con i  Comuni di Priolo Gargallo, Augusta, Noto, Pachino, Rosolini, Lentini, Carlentini, Francofonte e Sortino e sarà seguito, a breve, da analoghe convenzioni con tutti gli altri Comuni della Provincia Aretusea; tale iniziativa istituzionale si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto della Guardia di Finanza teso ad intensificare le attività di polizia economica e finanziaria a sostegno, non solo del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, ma anche delle finanze degli Enti locali. 

Siracusa -  GdF, preso polacco e stupefacenti. Finanzieri del Nucleo Pt di Siracusa, nell’ambito di un servizio sul territorio disposto dal Comando Provinciale, hanno fermato due soggetti di origini straniere, per eseguire un controllo di routine anche ai fini della corretta applicazione della normativa sul soggiorno nel nostro Paese. I militari, durante le operazioni di identificazione, hanno notato che 1 dei due appariva piuttosto nervoso e nel contempo, con fare arrogante, riferiva di avere dimenticato i documenti personali presso la propria abitazione. Il comportamento di  Marcin Jan DUDZIC, 30enne di origine polacca, senza fissa occupazione, ma residente a Siracusa, appariva alquanto alterato, probabilmente per l’effetto di sostanze alcoliche e, pertanto, nei suoi confronti, scattavano controlli più approfonditi. La perquisizione del domicilio del soggetto ha consentito ai Baschi Verdi di rinvenire, ben occultati all’interno di una scrivania e di un armadio, alcuni involucri contenenti della polvere giallastra, per complessivi 140 grammi, che il successivo esame chiariva trattarsi di sostanze stupefacenti di tipo allucinogeno. Le Fiamme Gialle, nel corso della perquisizione hanno rinvenuto: hashish, materiale atto al confezionamento di stupefacente, banconote di piccolo taglio per alcune centinaia di euro. Gli investigatori hanno sequestrato 2 contenitori sferici, tipo pallina da ping-pong, contenenti della polvere bianca non meglio identificata che, nelle prossime ore, verrà analizzata dai laboratori dell’ASP per stabilirne la reale natura. Il soggetto polacco, come disposto dall’A.G., è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Siracusa. Il Colonnello Giuseppe Cuzzocrea  Comandante Prov.le Guardia Finanza afferma :“Il risultato è significativo per il tipo di sostanza stupefacente rinvenuta, non comune per la piazza siracusana, in quanto si tratta di anfetamine, di natura sintetica e prodotte in laboratorio, in grado di causare però gravi danni alla salute, in genere dei più giovani. Sono in corso accertamenti volti a risalire ai canali di approvvigionamento della sostanza in questione, ma soprattutto quale sia il mercato cui tale stupefacente potrebbe essere destinato, atteso che il costo di ogni dose non supererebbe la decina di euro.”. 

  NotoFinanza scopre false griffe vendute da 2 ambulanti catanesi per originali. I Finanzieri della Tenenza di Noto hanno svolto un servizio finalizzato al contrasto della contraffazione ed alla vendita di prodotti industriali con segni mendaci. I Baschi Verdi hanno sottoposto a sequestro oltre 100 capi di abbigliamento ed accessori recanti marchi di note “griffes” italiane ed estere abilmente imitati. La merce era tenuta e posti in vendita illecitamente presso il mercatino settimanale di P.zza S. Sebastiano ad Avola (SR). Presi 2 venditori ambulanti residenti nel catanese. I Finanzieri, nel corso dei controlli eseguiti al mercatino rionale si sono imbattuti in una vera e propria bancarella del falso. I militari hanno trovato: scarpe, giubbotti e borse da donna, ben esposti per taglia e modello, che riproducevano fraudolentemente costosi accessori delle più importanti aziende di abbigliamento. La merce contraffatta è stata sottoposta a sequestro ed i responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Siracusa per i reati di “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e “Vendita di prodotti industriali con segni mendaci”.

 

Siracusa Finanza scopre maxi evasione di imposte per oltre 2 milioni€. I Baschi Veri hanno sequestrato quote societarie e setacciato i depositi bancari. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente adottato dal GIP di Siracusa su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica. La misura cautelare reale ha riguardato:  Angelo CARUSO nato a Pachino (SR) il 14.11.1946 e residente ad Avola (SR) corso Vittorio Emanuele n. 250  (amministratore di diritto della COMIN SRL); Alessandro FERRARO nato a Napoli il 10.04.1971 e residente in Siracusa, viale Tunisi n. 8 (amministratore di fatto della COMIN SRL)   ed è stata disposta per la somma complessiva 2.129.814,26€.  Agli indagati sono contestati dalla Procura aretusea i seguenti reati: Alessandro FERRARO e Angelo CARUSO per il delitto previsto dagli artt. 110 c.p. e 4 del D.L.vo 74/00 perché -  in concorso tra di loro nella qualità di amministratore di fatto (Alessandro FERRARO) e di diritto (Angelo CARUSO) della COMIN Srl, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto – indicavano nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno 2007 elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo  e segnatamente avrebbero omesso di dichiarare ricavi per complessivi  1.478.091,39€  (con un IVA pari a  281,195,20€).  In Siracusa, nel settembre 2010.  Alessandro FERRARO e Angelo CARUSO per il delitto previsto dagli artt. 81, 110 c.p. e 5 del D.L.vo 74/00 perché - con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra di loro nella qualità di amministratore di fatto (Alessandro FERRARO) e di diritto (Angelo CARUSO) della COMIN Srl, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto avrebbero omesso di presentare: qualunque dichiarazione per l’anno 2008 nonostante la realizzazione di ricavi per complessivi  2.990.018,56 €(Imposta evasa con aliquota IRES al 27,50 ed al netto dei costi accertati  699.599,36€; IVA evasa al netto delle operazioni passive pari a  597.161,29€); qualunque dichiarazione per l’anno 2009 nonostante la realizzazione di ricavi per complessivi 441.665,82 € (Imposta evasa con aliquota IRES al 27,50 ed al netto dei costi accertati  121.458,10€; IVA evasa al netto delle operazioni passive pari a  88.333,16€).  In Siracusa, nel settembre 2010. Durante le attività di indagine, che ha coinvolto diverse società operanti nell’ambito del fotovoltaico e che non è ancora conclusa, è emerso che la COMIN ha fornito prestazioni relative ad installazioni industriali presso molteplici aziende operanti nel centro-nord d’Italia, ma anche a Priolo ed Augusta. Gli accertamenti bancari eseguiti hanno consentito di individuare una decina di posizioni aperte presso banche della provincia di Siracusa ed in Emilia Romagna, nonché di delineare la figura di un amministratore occulto della società, il quale ha utilizzato i conti correnti della stessa e stipulato anche contratti di appalto con i vari clienti, sostituendosi all’apparente amministratore, risultato essere un mero prestanome. Sono attualmente in corso le operazioni di sequestro del denaro nei conti corrente di pertinenza degli amministratori nonché le quote societarie di diverse società detenute dagli stessi. Nel corso delle attività di perquisizione domiciliare è stata, inoltre, recuperata un’autovettura di cui l’amministratore occulto si è appropriato in danno di una società di leasing che ne aveva provveduto a finanziare l’acquisito.

Augusta Gdf: 1 denuncia per porto abusivo di oggetti contundenti, sequestro di 6 coltelli pericolosi, sequestro di 3 Videopoker e slot machines irregolari. I Finanzieri della Compagnia di Augusta e della dipendente Tenenza di Priolo-Melilli, in attuazione delle direttive del Comandante Provinciale di Siracusa, hanno ulteriormente intensificato le attività di controllo economico del territorio, con particolare riferimento alla città di Priolo Gargallo, anche con riguardo all’ordine e alla sicurezza pubblica a tutela della legalità. Sono state impegnate numerose pattuglie che hanno ispezionato attività commerciali ed identificato, nel solo fine settimana, più di 100 persone. Le attività di controllo del territorio a cura dei militari della Tenenza di Priolo-Melilli hanno consentito di individuare I.C. 21 anni, residente a Lentini, che trasportava, occultati nel portabagagli della propria autovettura  6 coltelli, tutti con lama di cm. 20 circa. Le pericolose armi, sono state immediatamente sottoposte a sequestro ed il responsabile segnalato all’Autorità Giudiziaria di Siracusa, oltre che per il reato di porto abusivo di oggetti contundenti, anche per la condotta di resistenza a pubblico ufficiale viste le illegittime e violente reazioni avute nei confronti dei militari. I Finanzieri di Augusta hanno ispezionato diversi esercizi nel territorio di competenza, dove  erano in funzione apparati e congegni da divertimento e intrattenimento, al fine di verificare la corretta osservanza delle norme vigenti. I controlli ispettivi nel particolare settore, infatti, sono stati finalizzati ad accertare il rispetto di tutti i requisiti di legge necessari per consentire il funzionamento degli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento (”videopoker” e “slot machine”), affinché possano essere considerati idonei al gioco lecito. Individuata  una associazione sportiva il cui presidente, all’interno di una saletta il cui accesso era occultato ai non “frequentatori di fiducia” che veniva aperto dal titolare esclusivamente a mezzo particolare telecomando. Sono state rinvenute 3 slot-machine senza le prescritte autorizzazioni di P.S, il nulla osta da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ed in totale difformità dai requisiti tecnici obbligatoriamente previsti dalle norme di settore. Sul fronte amministrativo, pertanto, 3 sono state le "Slot machine" sequestrate, ai fini della successiva e definitiva confisca, e 12.000 €uro le correlate sanzioni a carico dei gestori e dei detentori di tali apparecchi. Sequestrati, inoltre, più di 100 €uro, in monete da 50 centesimi, rivenuti all’interno delle macchinette mangia – soldi.

Augusta - GdF scopre: Avvocato che falsifica firma su istanza patrocinio gratuito a falso povero. Il legale ha chiesto la cancellazione dell’Albo degli Avvocati di Siracusa.  L’indagini si inquadra njell’ambito dell’inchiesta svolta dalla Fiamme Gialle megaresi della Compagnia Guardia di Finanza di Augusta, al fine di individuare soggetti che pur in presenza di una normale posizione economica, tramite false attestazioni, avrebbero beneficiato delle c.d. “prestazioni sociali agevolate”. I Baschi Verdi hanno acquisito presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa tutte le istanze di ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato presentate nell’ambito di procedimenti civili ed amministrativi. L’ingente mole di documentazione è ancora al vaglio degli investigatori. I Baschi Verdi, dai primi esami incrociati con i sistemi telematici in uso alla Guardia di Finanza, hanno già individuato ben 26 soggetti che, pur avendo un reddito superiore ai limiti massimi previsti dalla Legge (€ 10.628,16 annui dell’intero nucleo familiare), hanno sottoscritto mendaci autocertificazioni attestanti il possesso di redditi di gran lunga inferiori. Le richieste visionate attengono procedimenti civili ed amministrativi di vario genere: molte sono le cause intentate da ex dipendenti nei confronti dei datori di lavori; diverse anche le cause di separazione ed i procedimenti inerenti liti condominiali; alcune cause riguardano anche contenziosi verso gli Enti previdenziali. I responsabili, pertanto, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Siracusa per il reato di falso e, contestualmente, sono state inviate circostanziate segnalazioni al Tribunale di Siracusa al fine di evitare, a carico dell’Erario, l’esborso di somme non dovute. Infatti, qualora l’indagine dei militari non fosse stata tempestiva, lo Stato avrebbe dovuto versare ai legali di questi “furbetti” somme ingenti pari a circa € 50.000. In un caso, i militari hanno anche scoperto che l’avvocato di un soggetto, ad insaputa dello stesso, aveva falsificato la firma del cliente sull’istanza di ammissione al gratuito patrocinio pur in assenza dei requisiti reddituali previsti per legge. A seguito delle indagini poste in essere e della successiva denuncia presentata dall’ignaro cliente, in attesa degli esiti del procedimento, il legale ha chiesto la cancellazione dell’Albo degli Avvocati di Siracusa. Il gratuito patrocinio è un importante istituto poiché consente ai meno abbienti di poter tutelare i propri diritti innanzi al Giudice avvalendosi di assistenza legale gratuita. In altre parole, si tratta di un beneficio previsto dalla Costituzione (art. 24 Cost.) che consiste nel fornire assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o per difendersi davanti al giudice, a chi non è in grado di sostenere le relative spese legali. Le Fiamme Gialle, proprio al fine di tutelare i diritti dei più bisognosi e, contestualmente, accertare eventuali abusi a danno dell’intera comunità e del bilancio statale, stanno analizzando centinaia di richieste.

Siracusa - Protocollo intesa tra GdF e Comuni: contrasto evasione fiscale e tributi.  La stipula è avvenuta presso la caserma di Via Epicarmo del Comando Provinciale di Siracusa. Presenti il Comandante Provinciale - Col. t. ISMMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea, il Sindaco del Comune di Noto – Dott. Corrado BONFANTI ed il Comandante della Tenenza di Noto – Ten. Diana CAMPANELLA.Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ed il Comune di Noto hanno sottoscritto un apposito Protocollo d’intesa per intensificare il rapporto di collaborazione istituzionale teso all’individuazione dei soggetti passivi sconosciuti al sistema informativo dell’Ente Locale obbligati alla tenuta di Partita IVA, nonché al controllo sull’osservanza degli obblighi di versamento degli stessi in materia di TaRSU/T.I.A., ICI/IMU, Imposta Comunale sulla Pubblicità e Tassa per l’occupazione di Spazi e Aree Pubbliche. L’accordo stipulato, inoltre, concerne anche un più celere scambio di informazioni finalizzato a rendere maggiormente efficaci le attività di controllo per individuare quei soggetti che, pur in presenza di una normale posizione economica, tramite false attestazioni o altre condotte fraudolente, accedono alle c.d. “prestazioni sociali agevolate” concesse dal Comune a favore della collettività ed a sostegno dei meno abbienti. L’accordo sottoscritto segue altri stipulati recentemente con i Comuni di Priolo Gargallo ed Augusta e sarà seguito, a breve, da analoghe convenzioni con tutti gli altri Comuni della Provincia Aretusea. L’iniziativa istituzionale si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto della Guardia di Finanza teso ad intensificare le attività di polizia economica e finanziaria a sostegno, non solo del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, ma anche delle finanze degli Enti locali.  La stipula presso la caserma di Via Epicarmo del Comando Provinciale di Siracusa è avvenuta anche per il Comune di Pachino. Presenti il Comandante Provinciale - Col. t. ISSMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea, il Sindaco del Comune di Pachino – sig.Paolo BONAIUTI ed il Comandante della Brigata di Pachino – Maresciallo Aiutante Antonino GIANNO.

 

Lentini -  Firmato un Protocollo d’Intesa tra la Guardia di Finanza ed i Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte per contrastare l’evasione fiscale. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ed i  Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte  hanno sottoscritto un apposito Protocollo d’intesa per intensificare il rapporto di collaborazione istituzionale teso all’individuazione dei soggetti passivi sconosciuti al sistema informativo dell’Ente Locale obbligati alla tenuta di Partita IVA, nonché al controllo sull’osservanza degli obblighi di versamento degli stessi in materia di TaRSU/T.I.A., ICI/IMU, Imposta Comunale sulla Pubblicità e Tassa per l’occupazione di Spazi e Aree Pubbliche. L’accordo stipulato, inoltre, concerne anche un più celere scambio di informazioni finalizzato a rendere maggiormente efficaci le attività di controllo per individuare quei soggetti che, pur in presenza di una normale posizione economica, tramite false attestazioni o altre condotte fraudolente, accedono alle c.d. “prestazioni sociali agevolate” concesse dai Comuni a favore della collettività ed a sostegno dei meno abbienti. La stipula è avvenuta presso la Caserma di Via Etnea della Tenenza di Lentini. Presenti il Comandante Provinciale - Col. t. ISMMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea, il Sindaco del Comune di Lentini – Geom. Alfio Mangiameli – il Sindaco del Comune di Carlentini  - Giuseppe Basso – il Sindaco di Francofonte – Dott. Giuseppe Castania - ed i Comandanti della Tenenza di Lentini – Luogotenente Antonio De Marco - e della Compagnia di Augusta - Cap. Nicola Monfreda. L’Accordo sottoscritto si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto della Guardia di Finanza teso ad intensificare le attività di polizia economica e finanziaria a sostegno, non solo del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, ma anche delle finanze degli Enti locali. 

Augusta Finanza trova droga ed allucinogeni nascosti in cucina. La Guardia di Finanza di Augusta, attuando le direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha portato a termine una operazione antidroga con l’arresto di uno spacciatore e con il sequestro di circa 200 grammi di stupefacente di tipo Hashish, Marijuana e “Popper”.   M.F. 28enne, manovale di una impresa edile, è stato immediatamente sottoposto ad arresto e tutta la sostanza sottoposta a sequestro. Sono ancora in corso le indagini per identificare i canali di approvvigionamento dello stupefacente. L’inchiesta ha consentito di ai tutori dell’ordine di rinvenire, occultata in una scatola nascosta in un vano della cucina, un rilevante quantitativo di stupefacente di vario tipo, già suddiviso in dosi per il successivo spaccio: trattasi di 100 grammi di Marijuana, 50 grammi di Hashish ed anche 50 grammi di una sostanza allucinogena denominata POPPER che in genere viene inalata ed è altamente dannosa per la salute dell’assuntore.L’attività investigativa è stata svolta, dalle Fiamme Gialle, nei giorni scorsi con pedinamento ed appostamento. I militari hanno acquisito informazioni sul conto di un soggetto residente a Priolo Gargallo, comprendendo il modus operandi adottato per porre in essere l’illecita attività. I Baschi Verdi hanno tenuto, da giorni sotto osservazione i movimenti dello spacciatore, ed hanno deciso di intervenire alle prime luci di questa mattina. e, pertanto, Il blitz è stato operato con il necessario ausilio di una specializzata unità cinofila appositamente allertata dal Comando Provinciale di Siracusa. I finanzieri hanno perquisito l’abitazione e l’autovettura del soggetto. L’inchiesta si inserisce nel più ampio piano di intensificazione delle attività di controllo del territorio disposto dal Comandante Provinciale di Siracusa che nelle ultime ore, nel solo territorio settentrionale della Provincia, ha consentito di sottoporre a sequestro circa 100 grammi di sostanza stupefacente e segnalare alle Autorità competenti 15 soggetti.

Siracusa - Droga : Operazione GdF “Costa Saracena” 5 arresti tra Lentini, Carlentini e Siracusa. Le ordinanze  sono scattate nei confronti di : Carmelo Tartaglia  38enne di Siracusa, Antonio Di Mari,  52enne di Siracusa, Vincenzo Alberghina, 48enne di Carlentini, Giovanni Cianci, 33enne di Lentini, Tiziana Barone, 30enne di Siracusa. E’ senza sosta l’attività volta alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, in territorio di Siracusa. I “Baschi Verdi” della Compagnia del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, coadiuvati da 2 unità cinofile, all’alba, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Costa Saracena”. L’attività è stata coordinata e diretta dal P.M. dottor Antonio Nicastro della locale Procura della Repubblica. I militari hanno focalizzato l’operato di soggetti che sono ritenuti detentori del monopolio dello spaccio di droghe “pesanti” nella zona nord della provincia aretusea. 5 i personaggi tratti in arresto: Carmelo Tartaglia, che per i militari sarebbe dedito prevalentemente allo spaccio di eroina; Pietro Di Mari, già noto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, munizioni e materiale esplodente, nonché associazione per delinquere, attualmente è detenuto presso la casa circondariale di Ragusa; Vincenzo Alberghina, che dagli inquirenti è ritenuto strettamente collegato alla criminalità organizzata calabrese. Il personaggio è noto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, peculato ed omicidio colposo, per aver venduto droga che avrebbe causato la morte per overdose di un tossicodipendente, ed attualmente detenuto presso la casa circondariale di Siracusa; Giovanni Cianci, già noto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti secondo gli inquirenti sarebbe vicino al clan mafioso “Nardo”, operante nella zona di Augusta, attualmente è detenuto presso la casa circondariale di Siracusa; Tiziana Barone, già nota per furti di vario genere, secondo gli investigatori sarebbe stata incaricata di tenere i contatti telefonici ed organizzare gli incontri con i tossicodipendenti clienti. Tartaglia è stato associato presso il carcere di Siracusa - Cavadonna, mentre per la Barone è scattata la misura cautelare agli arresti domiciliari. Le indagini hanno tratto spunto dal monitoraggio delle frequentazioni di alcuni noti tossicodipendenti e, mediante intercettazioni telefoniche ed attività di osservazione,controllo e pedinamento che hanno permesso alle Fiamme Gialle di ricostruire le modalità di vendita al dettaglio di eroina e cocaina nei comuni di Lentini, Sortino, Priolo Gargallo, Melilli, ed in alcuni quartieri del capoluogo aretuseo, quali viale Algeri e viale Santa Panagia. I finanzieri siracusani, infatti, nell’ambito della diuturna attività di controllo del territorio ed in particolare del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno proceduto, in tempi diversi, al fermo di diversi assuntori di droga ed al conseguente sequestro di modiche quantità di sostanze stupefacenti di vario genere. Il successivo approfondimento operativo dello scenario individuato, ha permesso ai finanzieri di scoprire una vera e propria fitta rete di collegamenti tra i fermati e gli arrestati.  Le particolari attenzioni poste in essere dagli spacciatori non hanno impedito alle Fiamme Gialle di risalire, sebbene con non poche difficoltà, alla modalità dello spaccio. Gli investigatori hanno appurato che l’organizzazione, avrebbe provveduto preliminarmente a “ritirare” gli ordinativi da parte degli assuntori, mediante un sistema capillare di contatti. Sembra che, successivamente, dopo essersi procurata la “roba” solo per i quantitativi necessari, i pusher consegnava le dosi secondo un collaudato sistema “porta a porta”, in modo da non destare sospetti ad eventuali pattuglie delle forze dell’ordine in servizio di controllo del territorio. Ed infatti le tecniche investigative adottate dai finanzieri siracusani hanno reso vano ogni tentativo posto in essere dai personaggi di non essere scoperti.  Tale operazione è l’ultima condotta dalle Fiamme Gialle di Siracusa, che nei primi mesi del 2011 hano già sequestrato oltre 17 kg di sostanze stupefacenti di vario genere, e segnalato alle Autorità Giudiziarie ed Amministrative competenti oltre 80 soggetti, di cui 16 in stato di arresto.

Carlentini Finanzieri trovano nascoste in campagna armi rubate. Le Fiamme Gialle hanno trovato 5 fucili ed 1 pistola nel territorio di Carlentini. L’arsenale era stato trafugato solo qualche giorno fa nell’abitazione di un soggetto, risultato esserne legittimo proprietario. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, recependo le disposizioni della locale autorità prefettizia, in coordinamento con le altre forze di Polizia, sta sempre più intensificando i controlli finalizzati al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in città e provincia. I Finanzieri, hanno fatto il rinvenimento nel corso di una capillare ricognizione delle campagne a ridosso dei centri abitati del triangolo Lentini-Carlentini-Francofonte. L’attività era finalizzata alla prevenzione e repressione di reati in genere, nelle campagne limitrofe del centro abitato di Carlentini. I Baschi Verdi hanno rinvenuto 5 fucili ed una pistola abilmente occultati tra la vegetazione. Le armi sono state sottoposte a sequestro, a carico di ignoti, per violazione dell’art. 648 del Codice Penale e dell’art.2 della Legge n. 895/67. Sono in corso accertamenti tecnici diretti ad individuare eventuali tracce che possano dimostrare l’eventuale utilizzo dell’arsenale rinvenuto in fatti criminosi recentemente verificatisi. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, da inizio 2011, le Fiamme Gialle hanno controllato 1293 veicoli, riscontrando 482 violazioni per un totale di 27 mezzi sequestrati, 21 fermi amministrativi ed elevato sanzioni per oltre 87 mila euro. Costantemente alta è l’attenzione riservata al fenomeno “ stupefacenti”: 45 i soggetti verbalizzati per spaccio o detenzione, 13 gli arrestati, circa 16 kg di sostanze sequestrate, tra cocaina, hashish e marijuana. I Baschi Verdi, nella serata di sabato scorso, durante un turno di servizio predisposto in Ortigia, in considerazione del significativo afflusso di giovani che trascorrono il sabato sera nelle piazze del centro storico, i Baschi Verdi della Compagnia di Siracusa hanno arrestato un 19enne, B.C., di Siracusa. Il giovane, senza casco, si trovava a bordo di uno scooter condotto da un amico e stava transitando nella zona traffico limitato in prossimità di via delle Vergini: all’alt intimato dai finanzieri per effettuare un normale controllo, i due tentavano di fuggire investendo durante la manovra un componente della pattuglia, che, sebbene leggermente ferito, riusciva comunque a bloccarli. Durante la dinamica concitata, B.C., sceso dal mezzo, si è scagliato violentemente inveendo contro i finanzieri, rifiutando di essere sottoposto a controllo. Il soggetto è stato dunque condotto in caserma ed arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In considerazione dei numerosi precedenti penali riconducibili al B.C., è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione del medesimo, ove veniva rinvenuta una pistola calibro 8, perfettamente funzionante completa di 6 cartucce. B.C. veniva dunque condotto presso la casa circondariale di Siracusa – Cavadonna.

SiracusaMarito e moglie presi con 162 grammi di cocaina fiutata da cane anti droga “Matty”. Si tratta di M.V., 43 enne, già noto, e  la moglie C.G., 34enne. Continuano senza sosta i dispositivi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, finalizzati anche al contrasto della detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia aretusea. In tale ambito, i Finanzieri della Tenenza di Noto hanno tratto in arresto, in collaborazione con i militari della Compagnia dei Carabinieri di Noto, i 2 coniugi avolesi, colti nella flagranza del reato mentre detenevano presso la propria abitazione, ai fini dello spaccio, ben 162 grammi di cocaina purissima. Finanzieri e Carabinieri, dopo nell’abitazione del personaggio, dove questi era tra l’altro già sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati, hanno eseguito una minuziosa perquisizione locale. I tutori dell’ordine ispezionando l’abitazione e le pertinenze nella disponibilità degli indagati, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro, grazie al prezioso ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, il cospicuo quantitativo di cocaina, avente un valore di mercato di oltre 20 mila €. La villetta, ubicata nella campagna avolese, in Contrada Cicerata, era ben protetta da un sistema di videosorveglianza, ben celato ed individuato con difficoltà dalle Fiamme Gialle nel corso della perquisizione. Gli investigatori hanno scoperto che le telecamere agli indagati permettevano  di rilevare in anticipo l’arrivo delle forze dell’ordine. La droga era stata ben confezionata e debitamente nascosta all’interno degli ingranaggi della trasmissione di un vecchio carrello agricolo, apparentemente utilizzato per la lavorazione di un piccolo appezzamento di terreno asservito all’abitazione degli arrestati. Il mezzo  in realtà veniva usato quale nascondiglio dello stupefacente che, tuttavia, questa volta non è sfuggito all’abilità ed al fiuto del cane anti droga “Matty”. Su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, M.V. è stato condotto, in stato di arresto, presso la casa Circondariale di Siracusa-Cavadonna, mentre la moglie è stata sottoposta agli arresti domiciliari:  entrambi dovranno rispondere dell’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Siracusa Finanza nel 2010 ha scoperto 110 milioni € redditi non dichiarati, centinaia di evasori denunciati, 45 arresti per droga, reati contro persone,  patrimonio e pirateria. I numeri sono stati diffusi dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa tracciando il bilancio dell’attività del 2010. I Baschi Verdi sul fronte degli accertamenti fiscali hanno profufo  maggiore impegno individuando 57 evasori totali, i soggetti economici sconosciuti al fisco  e   denunciati alla magistratura 54 imprenditori per evasione fiscale, per oltre 42 milioni € imponibili: ricavi sottratti a tassazione dai soli evasori totali.  Le Fiamme Gialle, nel settore dell’imposizione diretta, complessivamente, hanno accertato ricavi non dichiarati per circa 50 milioni €, costi non deducibili per oltre 6 milioni ed hanno individuato ritenute operate e non versate : denaro trattenuto sulla retribuzione del lavoratore e non versato allo Stato, per circa 2 milioni€. I militari hanno conseguito significativi i risultati anche nel del contrasto ad  illeciti del settore spesa pubblica : competenze Statali ed Enti locali e dell’Unione Europea, con  attenzione  alle concessioni d’incentivi ad attività produttive. Finanziamenti pubblici indebitamente percepiti sono stati messi in luce dai finanzieri per circa 10 milioni € e identificati 43 soggetti, di cui 4 arrestati, 20 denunciati e  19 non denunciati. I baschi Verdi per quanto riguarda l'imposizione indiretta, hanno rilevato violazioni per oltre 14 milioni € di Iva, e 5 mila e 400 sono stati i controlli strumentali, effettuati nei confronti di coloro che hanno l’obbligo del rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali. In questo vasto settore i militari hanno constatato circa 1.331 violazioni. I finanzieri sono stati impegnati anche sul fronte dell’ordine pubblico e del contrasto alla criminalità in materia di narcotraffico con 10 arresti ed 88 denunce a piede libero per detenzione e spaccio sequestrando oltre 17 mila grammi di hashish e marijuana, 20 grammi di cocaina ed eroina, 239 piante e semi di canapa indiana.  I militari hanno operato anche  sul fronte della lotta all’usura, con 4 arresti. I finanzieri di Siracusa e provincia nel settore della tutela ambientale e dell’abusivismo edilizio hanno denunciato 51 soggetti,  sequestrato 18 tonnellate di rifiuti industriali 2500 metri quadrati di area demaniale e 205 immobili. Impegno anche nel contrasto alla pirateria audiovisiva ed informatica con 25 soggetti segnalati:   2 arrestati e 12 denunciati a piede libero. I Baschi Verdi complessivamente hanno sequestrato 8 mila tra Cd, Dvd, programmi software ed altre apparecchiature per la riproduzione illegale. Il servizio di pubblica utilità “117” continua a prestare alla cittadinanza un contatto e una comunicazione immediata, idonei a fornire un valido ausilio per il controllo e la tutela del territorio e del cittadino stesso. Nel decorso anno, solo per lo specifico comparto, sono state impiegate 1.332 pattuglie.

 

 

LAV : NON

 ABBANDONARLI

 

Siracusa-Melilli - Guardia di Finanza sequestra 2 imprese ad un noto esponente Aparo-Trigila. La Guardia di Finanza di Siracusa, dopo complesse indagini finanziarie, ha sequestrato 2 imprese  ad un noto esponente del clan Aparo-Trigila. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa circa un anno fa erano stati delegati dalla Procura della Repubblica di Catania- Direzione Distrettuale Antimafia, ad eseguire accertamenti patrimoniali nei confronti di Nunzio SALAFIA, arrestato e condannato per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso.  Gli investigatori delle Fiamme Gialle Siracusane, dopo complesse indagini finanziarie,  grazie anche all’ausilio di intercettazioni tecniche (telefoniche ed ambientali), sono riusciti a ricostruire il patrimonio dell’esponente del clan Aparo-Trigila. Il tutto è confluito in una corposa notizia di reato trasmessa alla  Procura della Repubblica di Catania- Direzione Distrettuale Antimafia. Al termine delle indagini finanziarie del Nucleo di Polizia Tributaria,  il Tribunale di Siracusa, sulla base di una specifica richiesta di misure di prevenzione patrimoniale da parte della Direzione Distrettuale Antimafia  di Catania, ha emesso un provvedimento di sequestro di 2 imprese, 1 panificio ed 1 supermercato,  per un valore stimato di oltre  150.000€ nella disponibilità del Salafia. Le pattuglie del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa, coadiuvate dai Finanzieri della Compagnia di Augusta, hanno eseguito i  sequestri di un  panificio a Siracusa  ed  un supermercato  in località Villasmundo  (fraz. del Comune di Melilli), nonché di tutti i conti correnti intestati alle attività commerciali. Ancora una volta, grazie alle specifiche competenze di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza, sono stati sottratti ad esponenti di clan mafiosi beni frutto delle attività delittuose poste in essere nel tempo. Rimane massimo l’impegno dei Finanzieri Aretusei nell’aggressione dei patrimoni illecitamente costituti da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata.

Siracusa Fiamme Gialle trovano pusher con TENANFENAMINA.  I Baschi Verdi di Siracusa hanno ammanettato un pusher, 25enne. Il giovane era proveniente dall’Italia settentrionale,  ma di origine siracusana è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio. È  incessante l’attività di contrasto alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, da parte degli uomini delle Fiamme Gialle di Siracusa. La sostanza tipo M.D.A era confezionata in dosi, pronta per essere ceduta. E’ la prima volta che la sostanza (TENANFENAMINA) M.D.A viene sequestrata in provincia.  Una più accurata ispezione dei bagagli ha permesso di rinvenire 4 involucri di plastica trasparente termosaldati, contenenti la sostanza stupefacente confezionata in dosi, pronta per essere ceduta. Infallibile  è stato il fiuto del cane Aquila usato dalla Fiamme Gialle durante l’ispezione, per il ritrovamento dello stupefacente. Gli uomini delle  Fiamme Gialle stanno al momento  vagliando ogni indizio in loro possesso,  per individuare i canali di approvvigionamento del giovane pusher.

Pachino SRGdF scopre ingegnere “povero” : evasione 600000€. L’attenzione della Guardia di Finanza di Siracusa è volta a contrastare qualsivoglia tipo di truffa, di evasione o di frode ai danni del bilancio dello Stato, degli Enti locali e degli Istituti previdenziali, in particolare la lotta agli evasori totali, rimane alta. I Finanzieri di Pachino, nell’ambito dell’attività di contrasto dell’evasione fiscale nel settore dei liberi professionisti, hanno svolto una verifica fiscale nei confronti di un noto Ingegnere pachinese che ha sottratto al Fisco oltre 600.000€. L’attività ispettiva ha avuto origine dalla individuazione di alcune anomalie riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi presentate dal 2008 al 2012, nelle quali i compensi risultavano inferiori a 4.000€ annui. Tale condotta ha permesso non solo di ridurre l’onere fiscale ma anche di beneficiare del c.d. “regime fiscale per i contribuenti minimi”, consistente in una serie di agevolazioni ai fini della compensazione dell’Iva e della semplificazione degli adempimenti contabili. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito il reddito reale attribuibile al professionista  mediante il ricorso alle indagini finanziarie e dall’analisi dei conti correnti sono emerse consistenti movimentazioni che hanno confermato l’ipotesi investigativa dell’evasione posta in essere e la quantificazione delle  ingenti somme sottratte a tassazione.

 

Siracusa Guardia di Finanza: celebrato  239° anniversario fondazione. ( leggi articolo  integrale in PDF) Il 21 giugno è ricorso il 239° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Come già avviene da alcuni anni, le Fiamme Gialle siracusane hanno inteso celebrare tale importante ricorrenza continuando a svolgere, in ogni settore di interesse istituzionale, la propria diuturna attività, senza pertanto conferire, all’evento in questione, natura cerimoniale. Il Comandante Provinciale Colonnello Giuseppe Cuzzocrea  spiega : “L’analisi dei dati afferenti i primi cinque mesi dell’anno in corso  sono la prova che tutto il territorio della Provincia, purtroppo, non è scevro a fenomeni evasivi e che non esiste un’area meno incline a tali comportamenti illeciti rispetto ad altri. In tale contesto, l’opera della Guardia di Finanza è di primaria importanza, perché rappresenta l’ago della bilancia tra le necessità dello Stato a reperire i fondi per sostenere le necessità sociali ma anche intervenire, quasi chirurgicamente, nei confronti di quei soggetti che, evadendo, compromettono la crescita economica del Paese. E’ un ruolo non semplice, perché si innesta in un contesto in cui le difficoltà che ogni cittadino sta affrontando sono tante. Proprio per questo al Corpo è richiesta una maggiore dedizione, una sempre più alta professionalità ed uno sforzo operativo molto più forte rispetto al passato. Saranno quindi implementati i controlli fiscali in tutti i settori, non solo quelli che generano entrate per il Fisco ma anche verificare la correttezza della spesa pubblica, perché gli sperperi di denaro pubblico, o, peggio ancora, le frodi al “sistema Stato” costituiscono altrettanto danno alla collettività. Mi piacerebbe, infine, che ogni contribuente possa intravedere nella Guardia di Finanza non un’arma puntata da parte dello Stato, ma il braccio che, invece, aiuta la collettività a sollevarsi nel momento di maggior bisogno. E sono convinto che tutti i cittadini onesti, che restano la maggior parte del tessuto sociale di questo territorio, condividano tale pensiero”.  ( leggi articolo  in PDF)

Lentini e Carlentini - Operazione congiunta Guardia di Finanza e Carabinieri Carlentini: contrasto spaccio  stupefacenti. 4 i denunciati. L’articolata operazione antidroga è stata eseguita congiuntamente dalla Guardia di Finanza di Lentini e dai Carabinieri della Stazione di Carlentini nell’Area Nord della provincia di Siracusa. La sinergica  attività di polizia giudiziaria, che ha interessato l’intero comprensorio Lentinese, e che si inquadra in un più ampio contesto del controllo del territorio, ha visto impegnate diverse pattuglie che hanno eseguito numerose perquisizioni nei confronti di soggetti solitamente dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine delle operazioni sono state rinvenute numerose dosi di sostanza stupefacente, già confezionate per la successiva vendita e bilancini di precisione utilizzati per il confezionamento delle dosi stesse. Nel corso delle attività, inoltre è stato rinvenuto materiale esplodente, una bomba carta e numerose cartucce illecitamente detenute, la cui provenienza è al momento al vaglio degli investigatori. Quattro persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti previsto dall’art 73 D.p.R. 309/90 e detenzione illecita di materiale esplodente. La sinergica azione delle forze di polizia, in un territorio controllato dalla criminalità organizzata, che fa del traffico della sostanze stupefacenti la principale attività di sostentamento, rappresenta sicuramente un momento incisivo ed efficace. L’operazione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, rappresenta proprio il compendio di quanto auspicato in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in materia di collaborazione tra le forze di polizia per meglio attuare le azioni di prevenzione, contrasto e repressione dei reati.  

SiracusaColtiva stupefacente in casa, ammanettato  dai finanzieri. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa hanno individuato un 30enne siracusano che aveva trasformato la propria abitazione in vero e proprio vivaio per la coltivazione di piante di canapa indiana. I  finanzieri, alle prime ore dell’imbrunire, dopo una serie di appostamenti realizzati per monitorare il sospettato,  hanno fatto irruzione nell’abitazione del soggetto, dove è stata eseguita un’accurata perquisizione. I  Baschi Verdi hanno rinvenuto e sequestrato alcuni vasi, all’interno dei quali, invece che esserci colorati fiori erano state piantate   15 piante di canapa indiana rigogliose ed in fase fioritura. Il fiuto di “PRIMO”, bravissimo cane antidroga, ha permesso il recupero, abilmente occultata all’interno di un mobile, di 1 busta in plastica contenente circa 70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana mentre, sul terrazzo dell’abitazione, è stato rinvenuto 1 contenitore all’interno del quale vi erano riposte, per essiccazione, altri 70 grammi di foglie di canapa indiana. I militari, oltre allo stupefacente, hanno sottoposto a sequestro: 1 bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, prima di essere destinato al minuto spaccio. Il coltivatore “fai da te”, già conosciuto alle Forze dell’Ordine, è stato tratto in arresto per produzione e spaccio di sostanza stupefacente e quindi condotto presso il carcere di Cavadonna. Il  Comandante Provinciale commenta: “Questo risultato è solo uno degli ultimi che le Fiamme Gialle di Siracusa hanno ottenuto nello specifico settore cui viene conferita la massima priorità operativa, soprattutto perché la triste piaga del consumo di sostanze stupefacenti coinvolge, direttamente ma anche indirettamente, tutto il tessuto sociale, ed in particolare i nostri giovani. Il nostro territorio è particolarmente interessato allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti, ed i dati solo degli ultimi tempi lo dimostrano: nella provincia di Siracusa sono stati sequestrati diversi chilogrammi di droga e denunziate alle Autorità competenti oltre 60 persone, di cui 5 in stato d’arresto”.

PrioloFiamme Gialle priolesi  recuperano 300kg di rame rubato. I militari stavano svolgendo un normale servizio di controllo del territorio nella zona di Priolo. I tutori dell’ordine hanno recuperato la refurtiva che i maldestri ladri hanno abbandonato in zona alla vista degli uomini in divisa. La  refurtiva è stata consegnata al proprietario.

PachinoDiscarica abusiva con mezzo  usato fuori norma. I militari della Brigata di Pachino, sulla scorta di precise direttive impartite diuturnamente dal Comando Provinciale di Siracusa, hanno eseguito una capillare attività di controllo del territorio che ha permesso agli operanti di concludere una proficua attività in materia di polizia ambientale e finalizzata alla verifica  del regolare utilizzo dei prodotti sottoposti ad accisa. Le Fiamme Gialle hanno notato un mezzo pesante in fase di scarico di materiale di risulta che conferiva quanto trasportato all’interno una area agricola, estesa per 1000 mq e sita prossimità della Spiaggia dell’Isola delle correnti.  I finanzieri, dopo aver identificato il proprietario dell’area, l’hanno deferito per aver adibito la sua proprietà a discarica. I Baschi Verdi hanno sottoposto a controllo il mezzo utilizzato per lo sbancamento di terreni limitrofi, di proprietà del titolare di un’azienda agricola che stava conferendo il materiale di risulta nella zona delimitata. Le Fiamme Gialle hanno dunque scoperto che il mezzo impiegato, nei fatti, per lavori di sbancamento, era stato rifornito con gasolio ad uso agevolato, destinato soltanto all’agricoltura ed utilizzato, nella circostanza, per usi non consentiti dalla legge. Sono stati sottoposti a sequestro amministrativo oltre 90 lt. di gasolio ad uso agevolato, presenti all’interno dell’automezzo, cautelato anche penalmente per la violazione della normativa in materia di trasporto e conferimento dei rifiuti da parte del proprietario dello stesso.

AugustaFiamme Gialle scoprono tabacchi  di contrabbando e pistole, 1 ai domiciliari. Si tratta di S.D. 68enne megarese, di natali calabrese, il è stato denunciato e posto in stato d’arresto ai domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. I finanzieri della Compagnia di Augusta, nell’ambito di un’attività di controllo del territorio, hanno eseguito una perquisizione preso l’abitazione di un cittadino megarese già noto alle Forze dell’Ordine, sospettato di detenere, per il conseguente commercio, tabacchi lavorati esteri. Le Fiamme Gialle, nel corso delle operazioni, hanno inizialmente rinvenuto un modesto quantitativo di bionde, recanti i loghi Ms e LM. La sorpresa dei finanzieri, è stata a seguito di più minuziose ricerche nei locali in questione, nella convinzione di poter ulteriormente rinvenire generi di contrabbando da sequestrare, venivano incuriositi dalla scoperta di un beauty-case occultato all’interno di una nicchia ricavata nelle intercapedini di una parete dell’abitazione, al cui interno è stato trovato un vero e proprio arsenale domestico, costituito da 2 pistole calibro 7.65 e 6.35 con matricola abrasa, 3 caricatori completi di munizionamento,  a prova della perfetta funzionalità delle armi, più di 250 proiettili, 1 fondina ad estrazione rapida ed un kit di pulizia armi. Sulle armi sequestrate saranno prossimamente effettuati i rilievi di polizia scientifica per stabilire eventuali impieghi in fatti di delinquenza consumati in passato.

Lentini SR - Tenenza Lentini sequestra circa 8000 pirotecnici illegali Cinesi. Le Fiamme Gialle della provincia aretusea, in aderenza alle  specifiche direttive impartite dal Comando Provinciale, al fine di garantire il sereno e sicuro svolgimento delle festività connesse con il capodanno, hanno continuato la vigilanza del territorio con un significativo sforzo in termini di pattuglie, ponendo particolare attenzione, tra l’altro, alla commercializzazione di artifizi pirotecnici non conformi alle norme di legge. La  Tenenza di Lentini, ha sequestrato circa 8000 effetti pirotecnici illegali, prodotti in Cina e privi di qualsiasi certificazione idonea per essere commercializzati nel mercato europeo, quindi potenzialmente pericolosi per gli incauti acquirenti. La merce illegale, rinvenuta in Lentini, posta in vendita da un ambulante catanese, peraltro privo della prevista  licenza,  è stata sottoposta a sequestro. Il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per reati connessi con la detenzione e vendita abusiva di materiale esplosivo pericoloso.

  

Lentini Finanza scopre vendita e deposito Gpl fuori norma. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Lentini hanno individuato a Lentini e Carlentini 2 depositi all’interno dei quali venivano stoccati quantitativi di bombole di G.p.l. superiori alle prescritte autorizzazioni amministrative e fiscali. Si tratta dell’ordinaria attività di controllo del territorio e di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria. I finanzieri in particolare, nel corso dell’attività di controllo, hanno posto l’attenzione, oltre che ad aspetti prettamente fiscali, anche ad evidenti profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. Le Fiamme Gialle hanno accertato che nei locali venivano  tenute oltre 150 bombole di G.p.l. contenenti complessivamente quasi 2,5 tonnellate di prodotto, quantitativi assolutamente eccedenti i limiti previsti dalla legge in vigore, senza peraltro che fosse stata mai richiesta la prescritta autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio di tale attività nonché del provvedimento autorizzatorio ai fini accise rilasciato dall’Agenzia delle Dogane.  Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed i gestori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver omesso di segnalare la detenzione di materie esplodenti, segnalando gli stessi sia all’Agenzia delle Dogane che alla Regione Sicilia. Al vaglio altresì tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del deposito, cui seguiranno le relative sanzioni previste in materia di prevenzioni incendi.  

Siracusa GdF sequestra in bar ed abitazioni contatori elettrici manomessi. Si tratta di un nuovo sistema di truffa, oltre a quello dei magneti, che è stato scoperto dalla Fiamme Gialle e dai tecnici dell’Enel. I finanzieri di Pachino hanno scoperto che 3 persone, presso le rispettive utenze  private ed all’interno di un noto bar del centro storico avevano manomesso gli impianti elettrici attraverso l’inserimento di una scheda comandata a distanza con telecomando che permetteva la riduzione della registrazione dei consumi fino al 70%. L’inganno non è passato inosservato ai tutori dell’ordine che coadiuvati dai tecnici dell’Enel hanno scoperto le schede inserite nei contatori. Le utenze elettriche sono state  interrotte e d i soggetti accusati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato di energia elettrica.

Siracusa –  Gdf bloccato corriere con 2 kg di stupefacente. Una  pattuglia del Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa, nell’ambito dei piani per il controllo del territorio, disposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, in servizio all’uscita dell’autostrada svincolo per Floridia (SR), nel procedere al controllo di svariate autovetture, è stata attirata dalle manovre di una Mercedes, il cui conducente, C.S. 41enne di Canicattini Bagni (SR), alla vista dei militari appariva vistosamente nervoso. Il comportamento ha insospettito i militari, i quali hanno deciso di approfondire il controllo sulla persona e sul mezzo. I  finanzieri, all’atto del controllo del bagagliaio dell’auto, hanno notato che il vano, nonostante fosse vuoto, ed emanava un forte aroma di caffè. La  circostanza ha aumentato i sospetti dei militari che decidevano di condurre l’auto ed il conducente in caserma per eseguire un controllo più accurato. La perquisizione del mezzo, anche attraverso l’ausilio dell’unità cinofila, ha consentito di rinvenire, abilmente occultato sotto la ruota di scorta, un involucro di plastica, del tipo utilizzato per i rifiuti domestici, all’interno del quale vi erano 2 ulteriori  involucri, mischiati ad una grossa quantità di caffè, che contenevano oltre 2 chili di marijuana. Il singolare camuffamento della droga, posto in essere sicuramente nel tentativo di sviare l’olfatto dei cani antidroga impiegati in caso di controllo su strada, è stato vano, in quanto l’atteggiamento del corriere e la presenza del caffè ha attratto immediatamente l’attenzione delle Fiamme Gialle aretusee, che hanno proceduto all’arresto del responsabile, posto ai domiciliari su ordine della competente Autorità Giudiziaria.

AvolaFinanzieri fermano 3 extracomunitari su auto senza patente, assicurazione e con merce falsa. I militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Noto, nella giornata, durante un posto di controllo effettuato subito dopo l’uscita autostradale di Avola, hanno intimato ad un veicolo  lo “stop”. Il guidatore, ha repentinamente invertito il senso di marcia, tentando, inutilmente, di far perdere le proprie tracce percorrendo le strade circostanti. I finanzieri, hanno raggiunto immediatamente l’automezzo fuggitivo e constatato che a bordo vi erano tre extracomunitari e con all’interno occultati capi di vestiario di vario genere e  scarpe, per un totale di oltre un centinaio di pezzi di merce contraffatta, oltre a quasi 200 supporti audiovisivi illecitamente riprodotti, procedendo al relativo sequestro. I successivi approfondimenti hanno permesso di appurare che l’autovettura su cui i cittadini extracomunitari viaggiavano era priva di copertura assicurativa e che il conducente era privo di qualsiasi abilitazione alla guida. E’ stato dunque effettuato il sequestro del veicolo ed al conducente sono state comminate le previste sanzioni disciplinate dal codice della strada. I finanzieri hanno appurato, infine, che tutti i  soggetti erano stati già destinatari di provvedimenti di espulsione con obbligo di lasciare il territorio nazionale, a cui non avevano mai ottemperato: per tale motivo, gli stessi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati compiuti a vario titolo e hanno ricevuto precise prescrizioni riferite all’obbligo di allontanamento dal territorio dello Stato Italiano. Continuano serrati i piani di controllo coordinati del territorio in tutta la provincia aretusea da parte dei Finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa. Le attività, predisposte nei molteplici settori di servizio che vedono impegnato il Corpo, spaziano dagli aspetti di natura tributaria ai profili collegati ai reati comuni o riferiti alle violazioni del codice della strada.

SiracusaGdf sequestra 26 taniche  carburante illegale. Si tratta di un sequestro di ingente quantitativo di gasolio agevolato. La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Siracusa ha effettuato alle prime ore del giorno  un ingente sequestro di prodotto petrolifero agevolato a carico di due persone residenti ad Augusta. I militari delle Fiamme Gialle, hanno notato tra l’oscurità della notte, un barchino con due persone intende a trasbordare sulla terra ferma  26 taniche di varie misure. i finanzieri visto l’inconsueto movimento, sono intervenuti immediatamente constatando che il liquido contenuto nelle taniche era quello del gasolio agevolato, vista la colorazione blu dell’idrocarburo.  Il  servizio ha avuto come obiettivo di contrastare le frodi nello stoccaggio e nell'utilizzo del gasolio agevolato in uso al traffico marittimo che ha un costo molto inferiore rispetto al medesimo prodotto destinato alla comune autotrazione. L’operazione ha portato al sequestro di un natante, usato per effettuare l’illecito traffico, a oltre 700 litri di diesel denaturato e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa di nr. 2 responsabili. Da sola l'accisa che grava sul normale diesel - il così detto "gasolio nazionale" - rappresenta circa il 60% del prezzo finale all'utenza. La restante parte del costo che il consumatore sostiene, riguarda i costi di produzione e di distribuzione, nonché I'IVA, il cui calcolo è previsto secondo il meccanismo noto come "imposta su imposta". In altri termini, l'accisa concorre, a sua volta, a formare la base imponibile dell'IVA. il legislatore, con la finalità di incentivare il delicato settore dell'agricoltura, della pesca  e del traffico marittimo, ha previsto un considerevole abbattimento dell'accisa sul carburante utilizzato per i mezzi di dette attività, fissando il peso di questa imposta al 40% del costo che il cliente paga al distributore. L'attività della Guardia di Finanza con l'attuale congiuntura economica, il costo del greggio in deciso rialzo e le pesanti ricadute su tutta la filiera dei trasporti fino ai consumatori finali, oltre a salvaguardare gli interessi dello Stato nel settore delle accise e dell'IVA, si propone di tutelare anche gli autotrasportatori onesti da coloro che effettuano una concorrenza sleale attraverso l'utilizzo di gasolio agevolato.

Noto GdF ferma 16enne  pusher ai giardini. L’intervento è stato condotto dai Baschi Verdi nei pressi della villa comunale di Rosolini, territorio spesso battuto dalla Guardia di finanza che nei giorni scorsi ha segnalato diversi soggetti alla Prefettura, alcuni dei quali minori, per detenzione di stupefacente per uso personale. Un soggetto di Avola, appena diciottenne,è stato segnalato alla Prefettura di Siracusa per violazione dell’art. 75 del dpr 309/90 e per un ragazzo di soli 16 anni, fermato nelle ore scorse in Rosolini, è stata interessata la competente Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di circa 6 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, perfettamente conservata in 6 involucri. La Guardia di Finanza di Noto, ha operato in armonia con le direttive impartite dal Comando provinciale di Siracusa, fortemente impegnato nella prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope. Le fiamme Gialle avevano, nei giorni scorsi predisposto una serie di interventi mirati  e di controlli per l’intera parte sud della provincia aretusea.

NotoGdf scopre maxievasione fiscale.  I  finanzieri della Tenenza di Noto, nel corso di una verifica nei confronti di un commerciante all’ingrosso di materiali da costruzione di Rosolini, hanno constatato l’omessa denunzia dei redditi per circa 3 milioni di euro. L’imprenditore, infatti, negli ultimi anni, aveva presentato al Fisco denunzie dei redditi, e conseguentemente IVA, attestanti volumi d’affari irrisori, ma il proprio conto corrente bancario era, invece, davvero corposo. La preliminare attività di verifica, alla luce dei documenti fiscali prodotti e rinvenuti in sede di controllo, aveva già fatto emergere numerose discrasie rispetto a quanto dichiarato dal commerciante, e la conferma dell’intuito investigativo delle Fiamme Gialle netine si è avuta allorquando sono scattati gli accertamenti bancari sul conto dello stesso imprenditore, ritenuti necessari al fine di ricostruire la sua reale capacità economica. I finanzieri hanno quindi comparato gli importi dichiarati dal commerciante con quanto, in realtà, movimentato dallo stesso sui propri conti correnti bancari, constatando una differenza di somme pari a circa 3 milioni di euro. Il titolare della ditta verificata è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, per aver violato l'art. 4 del D.Lgs. nr. 74/2000 che prevede precise soglie di punibilità, ampiamente superate per l’integrazione della fattispecie penale da parte del soggetto controllato. L’attività descritta dai finanzieri in realtà, è solo l’ultima dei vari episodi di maxi evasione circoscritti negli ultimi mesi dalla tenenza di Noto e riferiti a soggetti operanti nei settori più svariati e oltretutto proprietari di aziende che permettono agli stessi un tenore di vita elevatissimo. Nelle maglie dei verificatori netini, infatti, sono incappati un esercente attività di distribuzione di carburante netino che ha ‘dimenticato’ di presentare la dichiarazione dei redditi, occultando all’Erario oltre 1 milione di euro e ad un noto imprenditore edile avolese, proprietario di beni per migliaia di euro e debitore con l’erario per quasi 5 milioni di euro.

Siracusa  - GdF scopre videopoker “taroccati”. Attività  di contrasto ai fenomeni illeciti nel settore dei “ videopoker”, da parte delle Fiamme Gialle aretusee, in ottemperanza alle disposizioni impartite dal Comando Provinciale. Gli  uomini del Nucleo Mobile della locale Compagnia, hanno predisposto un servizio di controllo del territorio che ha consentito di individuare un esercizio pubblico, ubicato nel cuore della città aretusea, nel centralissimo Viale Zecchino, dove era stata allestita una vera e propria sala giochi con apparecchi “non conformi” alle normative vigenti. La  titolare è stata sorpresa a gestire l’attività in assenza delle previste “autorizzazioni di Pubblica Sicurezza”.  Efficace è stato l’intervento dei Finanzieri che, individuata la responsabile delle violazioni, hanno proceduto al sequestro di tre videopoker  taroccati e del denaro rinvenuto considerato provento illecito. La responsabile è stata deferita a piede libero all’ A.G. e segnalata all’Ufficio Regionale A.A.M.S. di Messina, per quanto di competenza.

Pachino  - Gdf scopre contrabbando tabacchi in supermarket. I Finanzieri di Pachino, a seguito di attività info-investigativa, orientata nello specifico settore del contrabbando di Tabacchi  Lavorati Estero, hanno sottoposto a controllo nelle i locali di pertinenza di un Minimarket cittadino. I militari, all’atto dell’intervento hanno accertato che i soggetti sottoposti a controllo, di origine Pakistana, tenevano, al fine della vendita, tabacchi lavorati esteri di contrabbando, privi del sigillo di Stato, e di marche poco note nel mercato italiano, per un peso complessivo di oltre 2kg. I Baschi Verdi, in un cassetto posto dietro il bancone, hanno rinvenuto 6  flaconi da 20 ml di METADONE che nell’immediatezza sono stati sequestrati. Il materiale è a disposizione dell’autorità giudiziaria per approfondimenti riguardanti la provenienza della sostanza. Le attività sono continuate presso l’abitazione dei soggetti identificati nell’esercizio al fine di ricercare eventuali altre pertinenze inerenti i reati.  Sono stati sequestrati, dopo la perquisizione domiciliare  ulteriori Tabacchi Lavorati Esteri, sprovvisti di sigillo di Stato per un peso complessivo di altri 2 kg. L’intervento presso il minimarket, ha permesso di riscontrare numerose violazioni alle norme igienico sanitarie. La competente A.S.P. che, intervenuta sul posto, ne ha disposto l’immediata chiusura. Le Fiamme Gialle siracusane, in questi giorni, stanno implementando le attività di controllo del territorio volte soprattutto al contrasto degli illeciti in materia extratributaria. Numerosi, infatti, sono stati i controlli su strada, in particolare lungo gli snodi stradali principali, ma anche nei centri cittadini in cui si registrano maggiori afflussi di persone. Il particolare momento di crisi e la tutela dell’economia sana di questo territorio, ha indotto il Comando Provinciale a prevedere mirati servizi anche in settori diversi da quelli squisitamente tributari. Ed i risultati non si sono fatti attendere.

Augusta – 600 CD, DVD e marchi illegali. Guardia di Finanza di Augusta, nel corso di una specifica attività in materia di osservanza dei principali obblighi imposti dalla normativa che disciplina la tutela del diritto d’autore, in sintonia con le direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha proceduto a sottoporre a controllo un venditore ambulante di origine senegalese. I finanzieri, a seguito dell’intervento ispettivo hanno proceduto al sequestro di un totale di circa 600 supporti informatici ed una ventina di borse delle più note griffe italiane ed estere, oltre a denunziare a piede libero per la detenzione dei suddetti prodotti il cittadino extracomunitario. L’attività operativa, che si inserisce nell’ordinario espletamento delle funzioni istituzionali di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria a tutela, del mercato e dei consumatori. I Baschi Verdi hanno appurato che il soggetto senegalese deteneva per la vendita numerosi CD, DVD e DVD per console palesemente contraffatti ed illecitamente riprodotti in violazione del diritto d’autore, contenenti i titoli delle più recenti produzioni cinematografiche, attualmente, in proiezione nelle sale cinematografiche nazionali e diretti verosimilmente all’illecita vendita nei paesi della provincia aretusea. Le Fiamme Gialle, stante la crisi economica in atto, continueranno a mantenere alto il livello di guardia nei confronti del fenomeno dilagante della vendita di merce contraffatta e dei supporti magnetici illecitamente riprodotti, a tutela dei tanti commercianti che operano nel rispetto della legge.

NotoFinanza scopre esercizi che truffano Enel. In tempi di recessione, alcuni imprenditori hanno affinano l’ingegno per abbattere i costi, in particolare quelli relativi alla fornitura di energia elettrica.  La Guardia di Finanza di Noto, nella serata scorsa, coadiuvata da tecnici Enel di Siracusa, ha denunciato 5 persone, proprietarie di bar e ristoranti situati nella turistica piazzetta di Marzamemi, per truffa e furto di elettricità, a cui contestualmente i tecnici Enel hanno sospeso l’erogazione di energia elettrica. L’ormai antico stratagemma di allacciarsi ‘abusivamente’ ad altri privati sta progressivamente lasciando piede ad una soluzione fai da te, per cui non bisogna neanche chiamare l’elettricista. Una potente calamita poggiata sopra il contatore per alterarne la lettura. I nuovi contatori, infatti, funzionano ad induzione, sfruttando i campi magnetici, che sballano sotto l’effetto della calamita. I finanzieri, nella serata scorsa, sono entrati, contemporaneamente, in 5 esercizi, tutti preventivamente individuati in quanto caratterizzati da consumi di energia “anomali” negli ultimi periodi. L’operazione è stata organizzata ad hoc, individuando l’esatta ubicazione dei contatori per ogni esercente, con lo scopo di evitare che la calamita, di facilissima rimovibilità, venisse asportata dal proprietario all’atto del controllo.Lo scopo reale dell’operazione tuttavia è quello di risalire ai venditori dei magneti, per la  maggior parte acquistati via Internet. I prezzi di tale strumento variano in base ai consumi: a fronte di una bolletta mensile di 2mila euro, la scatola costerà circa 1500 euro. Il principio è: più risparmi, più il prezzo dello strumento sale. Comunque il costo non è inferiore ai 500 euro. Ma cosa rischia chi viene beccato? In primis una denuncia penale per truffa e furto, la cui pena varia da sei mesi a tre anni di carcere. Segue il distacco, contestuale al controllo, dell’erogazione di energia elettrica e una  denuncia civile da parte dell’Enel, che dopo aver effettuato un’analisi storica dei consumi, intima il pagamento immediato di quanto sottratto illegalmente.

NotoDroga in casa, 1 ai domiciliari. Le Fiamme Gialle in tutta la provincia di Siracusa proseguono  la lotta alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri della Tenenza di Noto, lo scorso pomeriggio, nell’ambito dei servizi volti al controllo del territorio, hanno sottoposto ad ispezione  Paolo Caruso 31enne residente a Noto. I militari si sono recati nel domicilio del sospetto dove hanno rinvenuto, dopo attenti controlli, sostanza stupefacente tipo Hashish. Il soggetto alla vista degli investigatori ha autonomamente consegnato un quantitativo irrisorio di sostanza, nascosta tra le bustine di zucchero per il caffè, ripetendo a più riprese di essere un mero consumatore e di non detenere null’altro presso l’abitazione. L’attenta perquisizione domiciliare, in realtà, ha successivamente permesso ai militari di rinvenire, occultato tra la frutta e nascosto in cucina: un ulteriore quantitativo di sostanza per complessivi gr. 30, un coltello ed un bilancino di precisione. Il soggetto si trova attualmente agli arresti domiciliari, presso la sua abitazione, per la violazione prevista dall’art. 73 del dpr. 309/1990. E’ questo solo l’ultimo di una serie di sequestri operati in tutta la provincia da parte delle Fiamme Gialle Aretusee che, negli ultimi tempi, hanno riscontrato una particolare e preoccupante recrudescenza del fenomeno legato allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti.

Melilli Gdf scopre officina abusiva. Il titolare avrebbe operato senza autorizzazioni. Le Fiamme Gialle hanno trovato banconi, attrezzi, ricambi e compressori. Il titolare è stato sanzionato per l’attività svolta senza autorizzazione commerciale.

Siracusa - Guardia Finanza  scopre maxi evasione fiscale: oltre 6 milioni€. Sequestrati immobili e quote societarie. I militari del Nucleo PT di Siracusa hanno concluso un’attività di verifica fiscale nei confronti di una società aretusea operante nel settore della lavorazione meccanica, constatando, complessivamente, per gli anni 2008 e 2009, un evasione per oltre 6 milioni di euro, e rilevando, tra l’altro, violazioni penali tributarie legate all’omesso versamento di ritenute IRPEF, di IVA nonché all’indebita compensazione di imposte dovute con un credito risultato non spettante. In particolare, l’esame dei libri contabili del contribuente verificato ha permesso di constatare che questi ha: omesso di versare l’imposta sul valore aggiunto (periodi di imposta 2008 e 2009) per € 4.208.908,00;  omesso di versare le ritenute Irpef operate sui redditi da lavoro corrisposti (anno 2009)  per € 1.516.852,45;  indebitamente compensato imposte in relazione al credito d’imposta maturato per acquisizione di beni strumentali nuovi in aree svantaggiate, ex articolo 1, commi 271-279 della legge 27 dicembre 2006, n.296 (anno 2009) per € 521.265,00. Sono state condotte mirate indagini patrimoniali nei confronti del rappresentante della società, volte al recupero delle imposte non versate all’Erario, al cui esito la locale A.G. ha emesso un apposito provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, su beni immobili, quote di partecipazione in società nonché disponibilità sui conti correnti, sino all’ammontare complessivo dell’evasione scoperta. Le attività di sequestro condotte dalle fiamme gialle aretusee hanno sinora consentito di porre i sigilli su quote societarie possedute dal rappresentante della società per diverse decine di euro, nonché su 3 immobili, situati anche in aree esclusive e di maggior pregio della costa siracusana, per un valore stimato in circa 1,5 milioni di euro.  Sono inoltre in corso accessi presso diversi istituti di credito su tutto il territorio nazionale per bloccare i saldi dei conti correnti, fino all’ammontare della complessiva evasione constatata. Prosegue l’attività di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, supportata dalla locale magistratura, rivolta al contrasto dell’evasione fiscale che tanti danni produce alla sana imprenditoria ed alla libera concorrenza.

Siracusa Fotovoltaico: Gdf scopre truffa 6 milioni €. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato: abitazioni, terreni, auto, moto, quote societarie e denaro contante. La Compagnia di Siracusa ha eseguito il sequestro preventivo per equivalente per oltre 6 milioni euro, disposto dalla locale Autorità Giudiziaria, relativo a beni mobili ed immobili nella disponibilità di tre soggetti coinvolti in una truffa finalizzata al conseguimento indebito di fondi pubblici.L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ha consentito di appurare che, da parte di due società di Priolo (SR),  erano stati  chiesti ed ottenuti fondi regionali per la messa in opera di 3 impianti fotovoltaici: 2 a Priolo Gargallo (SR) ed 1 a Sortino (SR) -, la cui costruzione non è stata mai ultimata. Gli investigatori, dopo il sequestro degli impianti fotovoltaici, già eseguito dalle Fiamme Gialle aretusee nel 2010, hanno effettuato una ricerca certosina di tutti i beni mobili e immobili di proprietà o comunque in uso ai soggetti coinvolti, nonché delle disponibilità degli stessi sui svariati conti correnti bancari a loro riconducibili, e ne hanno eseguito il sequestro preventivo disposto dall’Autorità Giudiziaria, per un valore di oltre 6 milioni di euro, corrispondente all’importo dei fondi regionali indebitamente percepiti. Sono stati infine posti i sigilli a 6 immobili (di cui 4 a Priolo e 2 ad Augusta), 2 società di Siracusa (Domus Siciliae S.R.L. e Bianca S.R.L.  - per l’intero ammontare del capitale sociale superiore a 100.000 euro), 6 terreni (Siracusa, Priolo e Sortino), sequestrati 3 autoveicoli di lusso (2 Mercedes ed 1 Lexus) e 3 motocicli.Sono in corso ulteriori attività di indagine, anche sul territorio nazionale, al fine di individuare ulteriori beni o disponibilità liquide nel limite degli importi complessivamente percepiti indebitamente. Prosegue anche nella provincia di Siracusa l’attività di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, coordinata costantemente dalla locale magistratura, rivolta alla corretta gestione dell’erogazione di fondi regionali, nazionali e comunitari.

Augusta GdF: cambio comando Compagnia Augusta: cap. Peluso subentra a cap. Monfreda. La Guardia di Finanza Compagnia di Augusta, da lunedì 13 agosto, non è guidata dal Capitano Nicola Monfreda che cede il comando al Capitano Domenico Peluso . Il Capitano Monfreda lascia, la Compagnia megarese dopo due anni di comando, per essere applicato, quale Ufficiale addetto, al Comando Generale della Guardia di Finanza di Roma, nel quale l’ufficiale avrà modo di continuare a lavorare con professionalità, facendo tesoro della significativa esperienza maturata in terra siracusana. I risultati ottenuti dal Capitano Monfreda al comando del reparto megarese, nel biennio appena trascorso, sono stati molteplici e significativi: nella lotta all’evasione fiscale, alla contraffazione dei marchi, lo spaccio degli stupefacenti e della tutela dell’ambiente. Il nuovo Comandante, Capitano Domenico Peluso ha un’eredità importante, potrà contare su una solida base di partenza per continuare a lavorare all’interno di un solco già tracciato e che ha dato ottimi frutti dal punto di vista operativo. Il nuovo Comandante, il Capitano Domenico Peluso, di anni 30, originario di Monza, dopo aver frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza, ha svolto l’incarico di istruttore presso la Scuola per Allievi Finanzieri di Bari - quale Ufficiale Istruttore - di Comandante della Tenenza di Saronno (VA) e di Comandante della storica Compagnia di Ponte Tresa (VA). Al Capitano Monfreda va un sentito ringraziamento da parte del Comandante Provinciale per il proficuo lavoro svolto e nel contempo un “in bocca al lupo” al Capitano Peluso per il nuovo prestigioso incarico assunto. Al neo comandante gli auguri di buon lavoro da L'INFORMATORE di Sicilia.

Francofonte GdF: 2 discariche abusive di rifiuti speciali. La Guardia di Finanza della Tenenza di Lentini,  in esecuzione di un articolato piano di controllo economico del territorio, coordinato e diretto dal Comando Provinciale di Siracusa e dalla Compagnia di Augusta, ha sequestrato 2 discariche abusive a cielo aperto, estese per una superficie complessiva di 10.000 mq., colme di rifiuti speciali quali pneumatici e carcasse di autoveicoli dismessi dalla circolazione. I Finanzieri di Lentini al fine di arginare il fenomeno dell’illegale abbandono e traffico di rifiuti speciali,  hanno posto in essere un’efficace azione investigativa volta al monitoraggio delle zone del comprensorio ritenute a forte rischio ambientale. Nell’ambito di tale  attività  sono state sequestrate, due vaste aree, una in Contrada Grottanera ed una in Contrada Bafù nelle campagne del Comune di Francofonte,  zone di destinazione agricola e di particolare interesse paesaggistico, unitamente a tre capannoni di 500 mq. utilizzati quali depositi dei pneumatici usati. Dette aree, senza alcuna autorizzazione da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, venivano gestite da tale M.M. di anni 53  che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per il reato previsto e punito dall’art. 256 del Decreto Legislativo n. 152/2006. Saranno immediatamente avviate le procedure per la relativa bonifica, al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi, non appena l’Autorità Giudiziaria lo disporrà. L’attività di servizio costituisce ulteriore testimonianza del costante impegno delle fiamme gialle sul territorio a tutela anche della salute dei cittadini e dell’ambiente in un contesto di particolare “emergenza ambientale”.

Augusta GdF ammanettano metalmeccanico pusher. La Guardia di Finanza di Augusta, attuando le direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha portato a termine l’ennesima operazione antidroga con l’arresto di un soggetto per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed il sequestro di un totale di 5 grammi di cocaina purissima già suddivisa in dosi.  I militari stavano, già da tempo, monitorando le strane movimentazioni di G. A. 36enne, operaio metalmeccanico impiegato presso le industrie del polo petrol – chimico di Priolo Gargallo. Il soggetto si sarebbe recato, in orari insoliti, nella città di Catania, quartiere Librino e, secondo i sospetti investigativi delle Fiamme Gialle, tali frequenti viaggi erano finalizzati a rifornirsi delle droga da spacciare successivamente nelle cittadine di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli. I militari, di notte, sicuri che G.A. si era recato a Catania per acquistare la “polvere bianca”, lo hanno aspettato al ritorno, all’ingresso di Priolo Gargallo. Dopo aver bloccato l’automezzo condotto dall’operaio, i militari hanno proceduto a perquisire il soggetto impedendo allo stesso di gettare dal finestrino un “Ovetto Kinder” al cui interno sono state rinvenute le dosi di cocaina pronte per lo spaccio. Il soggetto, pertanto, è stato immediatamente arrestato e, su disposizione del Magistrato di turno della Procura di Siracusa, condotto presso la Casa Circondariale di Siracusa - Cavadonna.

Augusta - Evasione 8 milioni €: sequestro preventivo “per equivalente”. I finanzieri della Compagnia di Augusta, su ordine del G.I.P. del Tribunale di Siracusa che ha accolto le richieste formulate dall’Autorità Giudiziaria locale inquirente, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo c.d. “per equivalente” di quote societarie, terreni ed immobili, per un totale di circa € 2.000.000, a carico di un noto consulente tributario megarese implicato nella gestione di una società di Augusta esercente l’attività di “fabbricazione di strutture e parti assemblate metalliche”. Il provvedimento di sequestro consegue ad una complessa attività di verifica, condotta dalle Fiamme Gialle megaresi nei confronti della società in questione, che ha consentito di accertare l’infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali  nell’anno 2006 e l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali negli anni 2007, 2008 e 2009, con il conseguente occultamento al Fisco di elementi positivi di reddito per oltre 8  milioni €uro ed I.V.A. per circa 2 milioni di €uro. Gli investigatori, nel corso della certosina attività ispettiva, hanno dovuto ricostruire il reale volume di affari della società sia tramite laboriosi controlli incrociati presso le imprese clienti, sia analizzando attentamente tutti i rapporti bancari dell’impresa; la complessa attività di incrocio dell’ingente mole di dati ha consentito di accertare, altresì, che la società operava stabilmente anche nella provincia di Arezzo. Nel corso delle successive indagini è stato accertato che “dietro” il soggetto risultante formalmente amministratore della società vi era il consulente fiscale, vero “dominus” della gestione aziendale e, quindi, reale artefice della commissione dei gravi reati tributari. Di conseguenza, oltre alle consuete comunicazioni all’Agenzia delle Entrate di Siracusa e Palermo, il rappresentante legale della società ed il consulente sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Siracusa. Pertanto, a carico dell’amministratore occulto della società, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo di beni, titoli e valori fino alla concorrenza della somma di circa  2.000.000,00€. Le attività di accertamento finanziario ed i riscontri presso la Camera di Commercio e l’Agenzia del Territorio di Siracusa, Arezzo e Messina hanno consentito, al momento, di sottoporre a sequestro n.6 abitazioni (nr. 4 in Augusta, nr. 1 in provincia di Messina e nr. 1 in provincia di Arezzo), n. 2 terreni (tutti in Augusta) ed il 50 % delle quote societarie di altre due società (valore di alcune decine di migliaia di euro). “In un momento caratterizzato da una profonda crisi in cui versa l’economia del nostro Paese” - commenta il Comandante Provinciale - ”il corretto ed efficiente presidio del versante delle entrate ed un sempre più efficace contrasto nella lotta all’evasione fiscale, rappresentano obiettivi strategici per la Guardia di Finanza e quello oggi ottenuto è un ulteriore tassello nella costante attività che le Fiamme Gialle svolgono, anche in un difficile contesto socio economico quale è quello della provincia siracusana”.

Siracusa - Finanza scopre piantagione canapa indiana. Identificati 2: Ivan SARACENO, 34enne megarese e Salvatore PICCIONE, 46enne avolese. La sinergia tra le “forze di mare e di terra”, delle Fiamme Gialle aretusee hanno permesso d’individuare la piantagione di canapa indiana in ottima fase di coltivazione. I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza hanno infatti osservato dal mare dei movimenti sospetti in un tratto di terreno adiacente alla costa in prossimità di Punta Cugno. L’esecuzione di un meticoloso appostamento dei militari del Comando Provinciale, che nel frattempo erano giunti via terra, ha consentito di individuare 15 piante di canapa indiana dell’altezza di oltre 2.5 e del peso complessivo di 53 kg. Ingegnoso il sistema adottato per la coltivazione: alla base della piantagione scorreva un tubo che, a getto continuo, irrigava ogni singola pianta. E’ bastato risalire al contatto idrico, agganciato ad un vicino agrumeto di Ivan SARACENO. A distanza di qualche ora un altro intervento dei finanzieri siracusani ad Avola ha consentito di individuare Salvatore PICCIONE, il quale con fare sospetto si aggirava tra le vie del centro cittadino. Il sospetto è stato bloccato subito e sottoposto a perquisizione sul posto. Le Fiamme Gialle hanno rinvenuto sulla persona oltre 800€ in contanti ed occultato all’interno di un pacchetto di sigarette circa 50 grammi di hashish, suddiviso in 7 pezzi singolarmente confezionati, pronti per essere ceduti probabilmente con servizio “porta a porta”. Oltre al contrasto delle varie forme di evasione fiscale, l’attività dei militari del Comando Provinciale continua a rivolgersi anche al contrasto dei traffici illeciti. 

Siracusa - Scommesse abusive su competizioni sportive per operatore estero non autorizzato. Il locale è stato individuato in un  sito pubblico nel centro di Buscemi. I Finanzieri hanno perquisito tutti i locali e sequestrato i tagliandi di gioco, le somme provento delle scommesse nonché l’attrezzatura informatica utilizzata. Due persone che svolgevano l’attività di raccolta sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Siracusa per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa; stessa sorte per i due giocatori colti a scommettere, segnalati alla locale A.G. per partecipazione a giochi e scommesse gestite abusivamente. Continua l’attività della Guardia di Finanza di Siracusa in tutta la provincia a contrasto dei giochi illeciti, a tutela del cittadino e dell’erario, mediante l’attività di controllo nei confronti di esercizi pubblici ove vengono svolte scommesse sportive e dove sono detenuti apparati e congegni da divertimento e intrattenimento. Le Fiamme Gialle nel locale pubblico nel centro del Comune di Buscemi (SR) hanno scoperto che era in corso la raccolta abusiva di scommesse su competizioni sportive per conto di un operatore estero, privo di concessione ad operare in Italia. E’ inoltre emerso che l’attività veniva svolta senza possedere la prescritta licenza di Pubblica Sicurezza né l’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per la raccolta telematica di scommesse sul territorio nazionale. Nel corso del controllo i militari hanno infatti rilevato, sul retro della sala bar, l’esistenza di una vera e propria ricevitoria di scommesse totalmente abusiva, attrezzata con computer mediante il quale venivano accettate le “puntate”, munito di stampante per rilasciate le ricevute di gioco agli avventori. Il dispositivo di controllo posto in essere rimarca l’importanza attribuita dal Corpo all’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità nel settore dei giochi e delle scommesse, diffusi anche nella provincia aretusea.

Augusta - Fiamme Gialle prendono 1 pusher 45enne. La Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha da tempo intensificato i controlli del territorio al fine di ricercare, prevenire e reprimere gli illeciti di ogni tipo, con particolare riguardo al traffico di sostanze stupefacenti. I militari, mentre pattugliavano località Priolo Gargallo (SR), hanno fermato, per i controlli di rito, un’autovettura, proveniente dalla SS 114 – direzione Siracusa, condotta da uno che, da subito, ha mostrato un evidente stato di nervosismo. I tutori dell’ordine, di conseguenza, hanno effettuato accurati controlli sia dell’autovettura che del conducente. In tali operazioni, inoltre, le Fiamme Gialle si sono avvalsi di una unità cinofila, fatta prontamente giungere sul posto dal Comando Provinciale di Siracusa. La perquisizione effettuata sull’autovettura e sul conducente ha consentito di rinvenire circa grammi 10 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, contenuta in n. 3 bustine di carta stagnola nascoste negli slip; inoltre, nel taschino dei pantaloni vi erano n. 2 dosi di cocaina, già pronte per lo spaccio. I militari, pertanto, hanno continuato le operazioni perquisendo l’abitazione del soggetto,  a Siracusa. I Baschi Verdi hanno rinvenuto ulteriori circa 5 grammi di droga del tipo marijuana. Di conseguenza V.G. 45enne è stato sottoposto ad arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa. Resta vigile l’attenzione della Guardia di Finanza a contrasto di tali fenomeni criminosi., Le Fiamme Gialle megaresi, solo negli ultimi 3 mesi, hanno arrestato 6 spacciatori e sequestrato, oltre a numerosi autoveicoli, circa 100 gr di cocaina e più di 1 Kg tra hashish e marijuana.

Lentini - Finanzieri ammanettano coltivatore di cannabis su terrazzo. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, il già noto lentinese Giuseppe Tavilla, 33enne,  

 per coltivazione di sostanze stupefacenti. I Finanzieri, grazie ad una pregressa attività investigativa, intensificata su tutto il territorio aretuseo secondo le specifiche disposizioni impartite dal Comandante Provinciale di Siracusa e finalizzata ad un maggior contrasto degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti, hanno fatto irruzione nel domicilio di Giuseppe Tavilla ed hanno intrapreso mirate attività di perquisizione.  Sul terrazzo dell’abitazione sono state rinvenute 10 piante di "cannabis indica", alte circa un metro e trenta, interrate in contenitori di plastica ed abilmente occultate da cartoni e da altre piante di fiori, in modo da ostacolarne l’individuazione ed il riconoscimento e nel contempo di facilitarne l’irrigazione. Il tutto è stato sottoposto a sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria  per le successive analisi finalizzate ad accertare il principio attivo della marijuana. Il soggetto, pertanto, è stato sottoposto ad arresto e, dopo le formalità di rito, è stato condotto al carcere Cavadonna di Siracusa.

SiracusaOperazione antidroga delle Fiamme Gialle. B. M. 21enne domiciliato a Priolo Gargallo, è stato sottoposto ad arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e  su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari. Le Fiamme Gialle hanno altresì   segnalato un soggetto alla Prefettura di Siracusa Ufficio Territoriale del Governo, per uso personale di sostanza stupefacente. La Guardia di Finanza di Priolo-Melilli, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha intensificato i controlli del territorio al fine di ricercare, prevenire e reprimere gli illeciti di ogni tipo, con particolare riguardo al traffico di sostanze stupefacenti. I militari, mentre stavano pattugliando la zona di San Focà a Priolo Gargallo (SR), hanno notavano un’auto in sosta con a bordo persone intente al confezionamento di una sigaretta con procedura simile a quella di uno spinello.  Le Fiamme Gialle, visto tale comportamento sospetto, hanno effettuato accurati controlli sia dell’auto che degli occupanti. La perquisizione effettuata sull’autovettura consentiva ai militari di rinvenire circa 33 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana abilmente occultata in una busta di plastica contenuta all’interno di una mezza bottiglietta in plastica, sotto il sedile posteriore della stessa. I finanzieri hanno rinvenuto anche circa 52 grammi della stessa sostanza all’interno di un involucro ed un bilancino elettronico di precisione contenuto nel proprio astuccio occultati nel bagagliaio sotto la ruota di scorta della stessa auto. Conseguentemente, i tutori dell’ordine hanno poste a sequestro la sostanza stupefacente, il bilancino elettronico e l’auto.

Siracusa - Finanzieri bloccano insospettabile corriere con 16 kg di droga. Le manette sono scattate per Francesco DI MARIA 55enne   di Siracusa abitante in via Cassia n.43, incensurato e, per questo motivo, insospettabile. I Baschi Verdi nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria rivolta al controllo dei traffici illeciti sul territorio hanno individuato e sottoposto a controllo  a Siracusa presso lo svincolo autostradale Belvedere-Floridia, l’autovettura “Opel Kadett”, condotta da Francesco DI MARIA 55enne.  I militari del dipendente Nucleo PT nel corso di un accurato esame dell’automezzo, attuato mediante anche l’impiego di un’unità cinofila antidroga, hanno rinvenuto, abilmente occultati nelle fiancate delle portiere e sotto i sedili posteriori, oltre 16 chilogrammi di stupefacente del tipo “hashish”, confezionato in “panetti” e “coperto” da sostanza profumante appositamente utilizzata per ingannare il fiuto dei cani antidroga.  L’espediente non ha tuttavia ingannato l’unità cinofila, consentendo di individuare il notevole quantitativo di stupefacente ed evitare che lo stesso fosse immesso sulla piazza siracusana. A  Francesco Di MARIA, che inizialmente aveva tentato di depistare il controllo, non è rimasto altro che assistere alle operazioni di rinvenimento che via si facevano sempre più corpose nel quantitativo. Oltre allo stupefacente è stata sequestrata anche l’autovettura utilizzata per il trasporto della droga.

Pachino - GdF indaga Pro loco per truffa in erogazioni pubbliche. Il Presidente della Pro Loco di Pachino, Christian LOMBARDO, detto Luca ed un altro soggetto, anch’esso di Pachino, Salvatore RIZZA, sono accusati dalla Procura della Repubblica di Siracusa, sulla base di quanto ricostruito dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Noto, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il coinvolgimento di Lombardo, in concorso con Rizza, nei reati contestati, secondo la ricostruzione dei fatti contestati agli stessi, è stato desunto alla luce della presentazione al Comune di Pachino di documenti falsi attestanti la corresponsione di somme a favore di terzi, strumentali all’ottenimento di indebiti rimborsi a titolo di contributo, per  cospicui importi, ricevuti dal Comune sulla base di documenti fiscali quali prove di presunte spese.  Le fatture, in realtà, sarebbero state materialmente create ad hoc dal LOMBARDO e dal RIZZA, attraverso l’apposizione di firme false e indicazione di nominativi di società esistenti e operanti, individuate proprio dal RIZZA (vero e proprio “procacciatore” di eventi) ma completamente ignare del meccanismo truffaldino posto in essere. Si tratterebbe di prestazioni documentate riguardanti, ad esempio, il “Carnevale Pachinese”, la “Notte di San Lorenzo”, il Progetto “Storia e tradizioni del mio Paese” e altre iniziative della Pro Loco. La strategia, tesa ad ottenere il rimborso spese per costi documentati con fatture fatte in ‘casa’ era la seguente: Salvatore RIZZA e Christian LOMBARDO  avrebbero proposto a diversi soggetti di effettuare progetti e manifestazioni richieste dalla Pro Loco di Pachino; agli stessi veniva dunque erogata una somma per la prestazione eseguita che però, nei fatti, non era la stessa documentata quale giustificativo di costo, presentato al Comune per il rimborso dello stesso. Le fatture, in sostanza, sarebbero state paradossalmente ‘auto-prodotte’ dalla PROLOCO stessa per l’ottenimento di fondi provenienti dalle casse comunali. Il Comune di Pachino ha rimborsato alla PROLOCO circa 20.000€ basandosi su dati arbitrariamente forniti dagli indagati che, appena hanno intuito la possibilità di essere sottoposti a controllo, hanno tentato di “redimersi”cercando di convincere taluno dei presunti firmatari a coprire il meccanismo truffaldino posto in essere. La ricostruzione, puntualmente operata dalla Procura della Repubblica di Siracusa sulla base delle indagini operate dalle Fiamme Gialle Netine, ha permesso di delimitare il dispendio di risorse pubbliche che gli indagati tentavano di distrarre a loro favore, depauperando ulteriormente le casse comunali già povere delle indispensabili risorse utili al soddisfacimento dei bisogni della collettività pachinese.

Siracusa - Finanza scopre lottizzazione abusiva villette in zona agricola: 22 sequestri su 13000mq. Le Fiamme Gialle hanno operato  in esecuzione del provvedimento delegato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ed all’esito della complessa attività investigativa. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Noto, coordinati dal Comando provinciale di Siracusa, hanno sottoposto a sequestro un’area a Noto – Località Codalupo, estesa per 13.000 mq e comprendente circa 20 immobili, molti dei quali a destinazione abitativa. I 22 destinatari del provvedimento  risultano aver abusivamente lottizzato l’intera l’area, sia  frazionandola sia procedendo ad opere sia di urbanizzazione che di edificazione.  L’operazione, si è conclusa grazie alla ricostruzione operata dall’Autorità Giudiziaria  sulla scorta degli elementi forniti dai militari operanti. I tutori dell’ordine hanno  svelato come l’azione lottizzatoria sia diretto risultato di pianificazione criminosa caratterizzata dall’accordo di 4 originari proprietari (delle particelle oggetto di sequestro)  con 18 acquirenti, a loro volta successivamente cedenti parte delle quote acquistate ad ulteriori soggetti, molti dei quali attualmente proprietari dei fabbricati. Sono ancora in corso indagini dirette a verificare la responsabilità del notaio rogante l’originario atto di compravendita. L’intera area sottoposta a sequestro, circoscritta anche grazie all’ausilio dei mezzi aerei in uso al Corpo,  si presenta, allo stato, quale piccolo quartiere residenziale comprendente villette e immobili di diversa natura, pur qualificandosi sulla carta come zona ‘E’ agricola. L’intervento esemplifica la forte attenzione e vicinanza della Procura della Repubblica di Siracusa al territorio della Noto moderna, che per estensione territoriale occupa un quarto della provincia di Siracusa, é il più grande comune della Sicilia ed il quarto italiano,  contro il fenomeno, dilagante, dell'abusivismo edilizio. Fenomeno, questo, che ogni anno coinvolge settori del territorio regionale, così sottratti dall'arroganza di pochi alla necessaria pianificazione urbanistica.

Siracusa - “Ingente frode al Fisco e tentata estorsione”: è questo lo scenario scoperto dagli uomini del Comando Provinciale di Siracusa a seguito delle indagini condotte a partire dal 2008 su 5 società con sede a Siracusa, operanti nel settore metalmeccanico. Su ordine del Tribunale di Catania ed a seguito delle indagini dirette e coordinate dalle Procure di Catania e Siracusa, si sono aperte le porte del carcere di Catania per per 1  amministratore.  Lo stesso Tribunale ha emesso un sequestro preventivo di beni per un valore di circa 600.000€.  Pesanti i reati ipotizzati a carico del soggetto: “Emissione ed utilizzo di fatturazioni per operazioni inesistenti e tentata estorsione”. Secondo le Fiamme Gialle di Siracusa, infatti, alcune società costituite “ad hoc”, intestate a “prestanome” ma riconducibili sempre a allo stesso indagato  sarebbero state utilizzate, dal 2006 al 2008, come “cartiere” per emettere fatturazioni per operazioni inesistenti, il cui fatturato si aggira sui 7 milioni €. Gli accertamenti fiscali condotti dai finanzieri aretusei hanno permesso di quantificare in un importo complessivo di circa 3 € le fatture per operazioni inesistenti fraudolentemente utilizzate allo scopo di far lievitare in maniera rilevante i costi e determinare quindi una base imponibile decisamente minore di quella reale. Le Fiamme Gialle nel corso delle indagini, effettuate anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche  e ambientali, avrebbero fatto emergere che l'indagato  avrebbe incaricato alcuni soggetti appartenenti alla criminalità organizzata per risolvere a proprio vantaggio problematiche economiche relative al pagamento dovuto ad alcuni fornitori.

SiracusaFucile ed anfora antica sequestrati dai Baschi Verdi. Le Fiamme Gialle nel corso di una mirata attività d’indagine condotta dai finanzieri della Brigata di Pachino, finalizzata al contrasto del commercio illegale dei beni di interesse storico ed archeologico ed alla detenzione illegale di armi ed esplosivi, hanno individuato e sottoposto a sequestro 1 anfora antica e rara, le cui origine è ancora da accertare, detenuta illecitamente in una residenza privata ubicata nel Comune di Portopalo di Capo Passero. I finanzieri, nel corso della perquisizione domiciliare eseguita presso la residenza del portopalese N.C. 67enne, oltre al prezioso reperto archeologico hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un fucile da caccia calibro 12, tenuto illegalmente. La persona indagata è stata denunciata dai Finanzieri alla Procura della Repubblica di Siracusa, per detenzione illegale di armi e beni di interesse storico ed archeologico. Questo è solo l’ultimo risultato di una serie di interventi realizzati dalle Fiamme Gialle nella zona sud aretusea; la scorsa settimana, i finanzieri della Tenenza di Noto, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di un pachinese già noto, avevano sottoposto a sequestro un’altra anfora antica di palese interesse storico – archeologico. Continua con sempre maggiore intensità l’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siracusa in tutta la zona sud, finalizzata al controllo del territorio ed al contrasto di ogni tipo di illecito. L’attività di contrasto alla criminalità nei Comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero, è stata notevolmente intensificata congiuntamente alle altre Forze di Polizia operanti sul territorio.  

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