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SiracusaApre a gennaio la Casa Rifugio. Il progetto STOP: Sistema Territoriale Operazione Prevenzione contro la violenza sulle donne, è stato nella sede della Provincia regionale di Siracusa. Si tratta di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per le Pari Opportunità che risale al bando emanato nel 2008 con un budget finanziario di 180.000€. La Provincia regionale di Siracusa e la Provincia regionale di Ragusa sono partner coofinanziatori con una quota di 5.000€ ciascuno. Al progetto aderiscono tre associazioni:  2 gruppi in provincia di Siracusa, il Centro Antiviolenza La Nereide di Adriana Prazio   e l’associazione Netum che ha sede a Noto e si occupa di prevenzione sul tema della violenza , 1gruppo a Ragusa: l’associazione Nuova Vita. L’Ente Capofila è il CE.SI.S. che realizza progetti per nuove strategie territoriali, il cui presidente è Faust Fiorini. La dott.ssa Antonella Fucile , responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia Regionale di Siracusa, ha affermato in occasione della presentazione del progetto:” si assegnano agli enti ed alle associazioni, dei ruoli  ben definiti ed  in questo caso, le due Province, devono fare sensibilizzazione del territorio riguardo alla tematica della violenza di genere.  Che attraverso questa bozza di protocollo d’intesa si sottopone ad ogni ente alcune tematiche per definire il ruolo che ognuno di loro può all’interno del progetto. Ciò serve al fine di mantenere un grado di consapevolezza molto elevato sulla tematica della violenza. Il progetto comprende anche delle azioni formative che si svilupperanno entro la prossima primavera per tutti gli operatori del servizio. Il progetto ha una durata di 18 mesi, avviato nel mese marzo  si concluderà il 27 agosto del 2010. Le organizzazioni si prefiggono quale obiettivo generale il potenziamento del sistema locale degli attori istituzionali e privati, coinvolti nella prevenzione, nel contrasto e nella tutela delle donne vittime di violenza sessuale e di genere. L’iter progettuale si articola in 4 fasi + 2 i trasversali, finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici e ben   articolati.  La fase 1 –  Associazione CESIS  capofila e le Province Regionali di Siracusa e Ragusa  fase trasversale di maestraeaming. Ricerca ed azione : finalizzata a delineare le effettive  dimensioni del fenomeno e le cause dello stesso ed individuare gli strumenti, le metodologie e le prassi utilizzate  attualmente dagli attori del territorio, che operano nel settore. Fase 2: costituzione della rete di supporto  finalizzata a costituire una Rete di attori territoriali appartenenti a varie culture organizzative e professionali. La Fase 3 “Progettazione partecipata” è  finalizzata a sviluppare con gli attori della Rete, attraverso laboratori di progettazione partecipata, strategie locali e strumenti metodologici ed operativi innovativi di prevenzione e contrasto del fenomeno e di tutela delle vittime.  La Fase 4: “Formazione ed aggiornamento operatori” è finalizzata ad aggiornare e riqualificare in ottica di lavoro di rete e con specifico riferimento alla realtà territoriale gli operatori impegnati nella prevenzione, contrasto e tutela alle donne vittime di violenza. L’associazione La Nereide, Onlus di Adriana Prazio,  interverrà alla Fase 3  e 4 del progetto.  La Casa rifugio sarà aperta a gennaio”.

Siracusa - Il Conflitto di Coppia in crisi  - Nuove prospettive e nuovi strumenti per contrastare  la Violenza alle donne” sono i temi di conferenze presso il Comando Provinciale dei Carabinieri  di Siracusa e la Sede della Compagnia di Noto. I relatori  si alterneranno  nelle due giornate: la dott.ssa Daniela Respini – psicologa psicoterapeuta,  l’avv. Patrizia La Vecchia –  esperta in Diritto della Famiglia e Minori e la  Dott.ssa Antonella Fucile – Assistente Sociale – Provincia Regionale di Siracusa – Ufficio Pari Opportunità. Adriana Prazio – Ass. E Centro Antiv. “La Nereide”,Onlus.  L'Associazione e Centro Antiviolenza "La Nereide",Onlus - presidente Adriana Prazio,” ha organizzato   le due Conferenze:  martedì  22 giugno dalle ore 17,00 alle 19,  presso la Sala Breafing del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa e mercoledì 23 giugno  dalle ore 17,00 alle ore 19,00,   presso la Sede della Compagnia dei Carabinieri di Noto,  prendendo spunto da un efferato fatto di cronaca avvenuto ad Avola. L'art. 1 della “Dichiarazione delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne” del 1993 descrive la violenza contro le donne come “qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”. E' un crimine più  comune di quanto si rilevi dalle statistiche ufficiali, spesso non denunciato né punito. I dati, portati a conoscenza della cronaca, evidenziano che le donne subiscono violenza soprattutto da persone che conoscono: padri, mariti, ex coniugi o ex conviventi.

       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Quale accoglienza al pronto soccorso per la donna violata



Beppe Fiorello regista ed interprete spot antiviolenza per denunciare stalking

Il video realizzato da Beppe Fiorello

Catania - L’attore Beppe Fiorello  

  ha diretto e girato nel centro storico della città barocca di Scicli uno spot pubblicitario sulla lotta contro la violenza sulle donne presentato, venerdì sera, nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Catania.

    L’incontro è stato aperto con i saluti del direttore del Csve Sonia Longo (ascolta l'intervista). Hanno preso parte alla presentazione dello spot le associazioni di volontariato della Rete Tematica: "Lotta contro la violenza alle donne". Sono state presenti le rappresentanti: del Centro di servizi per il volontariato Etneo , promotore dell'iniziativa, delle  Associazioni: "Penelope", ANDIT e Angeli Lentini, ed Angeli Carlentini,  Olimpia De Gouges, del Centro Antiviolenza "La Nereide  "ascolta l'intervista con la presidente Adriana Prazio e Nuova Vita onlus - Centro antiviolenza. Lo spot è stato realizzato con professionisti ed a titolo gratuito da Beppe Fiorello (ascolta l'intervista)   in 2  versioni : la prima di 30 secondi per le tv e  la seconda di 4 minuti per la proiezione nelle scuole. Nel corso della presentazione dello spot si è sviluppato un colorito dibattito sulle violenze che le donne subiscono, sulla difficoltà delle vittime a denunciarle e sui problemi logistici della associazioni di volontariato che si muovono  in regime di massima discrezione ed economicamente poco sostenute. Ricerche sul fenomeno dello stalking hanno rilevato che il 98% delle vittime della violenza domestica sono donne e che una donna su cinque è stata vittima almeno una volta ad opera del suo coniuge o partner.    Con l’applicazione della legge  sullo stalking molto sta cambiando, ed i responsabili maschi vengono perseguiti, ma soltanto un caso di violenza su 20 viene denunciato. Beppe Fiorello quale regista ed attore dello spot ha voluto che si percepisse un messaggio pacato e molto soft, non aggressivo su un argomento che socialmente è molto forte e di grande risonanza. Al termine della serata sono stati distribuiti anche calendari del Centro Servizi Volontariato Etneo realizzati con le diapositive estrapolate dallo spot realizzato da Beppe Fiorello.  Sulla prima pagina oltre alle foto ed i loghi delle associazioni la frase di Madre Teresa di Calcutta:”Amiamo… non nelle grandi ma nelle piccole cose fatte con grande amore. C’è tanto amore in tutti noi. Non dobbiamo temere di manifestarlo”.


Siracusa - Quale accoglienza al pronto soccorso per la donna violata. Il Centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide”, con la presidente Adriana Prazio, insieme all’Ass.Mareluce, presidente la dott.ssa Daniela Respini, con la collaborazione del Pronto Soccorso dell'Ospedale Umberto I (ASP8)   di Siracusa, direttore il Dr.  Elino Attardi,  hanno  organizzato,  giorno 7 maggio, presso la Sala Conferenze dell'Ospedale  Umberto I",   il   Seminario - formativo   dal titolo: Quale accoglienza al pronto soccorso per la donna violata ? 2°Corso di Formazione per Operatori Ospedalieri del Pronto Soccorso e non, sulla violenza sessuale e/o domestica contro le donne ed i minori." L’obiettivo è stato quello di creare una rete di accoglienza e sostegno alle donne che hanno subito violenza e dunque supportare con un’adeguata formazione, chi già opera nell’ambito dei servizi sociali e socio assistenziali. Il corso di formazione, riservato agli iscritti, agli enti che si occupano di questa tematica, agli studenti della facoltà di Scienze Infermieristiche, è  stato   rivolto agli Operatori sanitari dell’ASP8–Distretti di Siracusa e provincia:medici, chirurghi, ginecologi, psichiatri, infermieri e ostetriche, al fine di impegnarli nella prevenzione, nel contrasto della violenza e nell’ascolto alle donne che la subiscono e punta a fornire gli strumenti per rilevare le situazioni in cui ciò accade, specie  in assenza di denunce, per valutare il grado di pericolosità e proporre percorsi di uscita. L’obiettivo del corso, come ha ribadito più volte la dott.ssa Daniela Respini, è duplice: stimolare la costruzione di un approccio integrato tra i servizi educativi, sanitari, sociali, forze dell’ordine, volontariato del territorio ed offrire strumenti operativi e modalità di intervento condivise allo scopo di prevenire il problema. Strumento importantissimo a tal fine è il protocollo che è stato realizzato ed attuato presso il Pronto Soccorso delle Molinette di Torino ed illustrato nel Corso di Formazione sul medesimo tema effettuato nel 2009  a Siracusa. Questo incontro è stato un momento di confronto per costruire e rafforzare una rete di sostegno e collaborazione con tutte le realtà cittadine coinvolte. E’ precipuo intento fare in modo  che un luogo di cura possa diventare un reale punto di riferimento. I relatori: dr. Elino Attardi - Direttore Medicina e Chirurgia d'Acc. e Urgenza ASP 8 Siracusa - titolo  del suo intervento"Il Pronto Soccorso – Realtà Siracusana-luci ed ombre; Dr. Patrizio Schinco -"Direttore Responsabile S.S Centro Supporto e Ascolto vittime di violenza dell'Az. Osp. San Giovanni Battista di Torino (Molinette): “La violenza contro le donne: inquadramento e valutazione della dimensione del problema; dr. Antonino Bucolo - Direttore dell’U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia presso l’ASP8-Distretto, I-Presidio Ospedaliero Umberto I di Siracusa: "Protocollo per la gestione dei casi di violenza al Pronto Soccorso SR; "Dr. Roberto Cafiso,  Psicologo-psicoterapeuta - Direttore del Dipartimento Salute Mentale-ASP8 SR: "La matrice strutturale della violenza: uomini senza parole col bastone in mano"; Dott.ssa Daniela Respini-Psicologa-Psicoterapeuta: "L’importanza dell’umanizzazione nelle corsie dell’Ospedale e soprattutto come accogliere le donne vittime di violenza al Pronto Soccorso”; Dott.ssa Antonella Fucile- Funzionaria Ufficio Pari Opportunità Provincia SR -  "Gli Enti Locali e la Rete dei Servizi a supporto delle donne vittime di violenza"; Avv. Patrizia La Vecchia – Esperta Diritto Famiglia -   “Inquadramento legislativo: Strumenti legislativi -La legge attuale –Stalking”, Alla dott.ssa Daniela Respini sono state altresì  affidate le  Conclusioni del seminario;  Adriana Prazio presidente   del Centro Antiviolenza –Antistalking “La Nereide”, ha presentato l’attività del Centro ed è stata inoltre la moderatrice della manifestazione. Il dr. Patrizio Schinco,  dopo avere elencato alcuni dati, alquanto allarmanti, riguardanti la violenza alle donne, ha ribadito che  le ricadute  sulla salute della popolazione anziana, femminile ed infantile sono drammatiche. Si tratta di costi sociali e sanitari elevati che generano disagio sociale e patologie mediche gravi e talvolta invalidanti. Il Dr. Schinco si è soffermato molto sul Disordine da Stress Postraumatico( PTSD). Si ritiene che la sindrome abbia origine da traumi severi, prolungati e ripetuti, soprattutto di natura interpersonale(prigionia e tortura, abuso infantile cronico, maltrattamenti prolungati delle donne da parte di partner). DSM-IV. La dott.sa Daniela Respini,  nel suo intervento, ha ribadito  che il fenomeno della violenza rappresenta un allarme sociale e bisogna smettere di parlare della donna violata come di una povera donna disperata, ma bisogna fare risaltare la dimensione della sua persona. La violenza è indubbiamente un attacco ai diritti della persona, chiunque si trova ad accogliere una donna che in qualche modo ha subito una violenza ha il dovere di accoglierla innanzitutto come persona, ascoltare in silenzio il dolore sia fisico che psichico. L’operatore si deve astenere dal giudicare la persona violata, deve anche evitare un comportamento direttivo, ma tentare nell’immediato una relazione empatica che possa essere di incoraggiamento alla donna a procedere nella sua denuncia. Come riferisce la dott.ssa Respini, gli operatori di un Pronto Soccorso ed i medici di base anche se hanno di sicuro incontrato nella loro professione persone che hanno subito maltrattamenti fisici o psicologici, raramente le hanno riconosciute. Non per cecità o per sordità, ma per l’intrinseca difficoltà di riconoscere ciò che quelle stesse persone hanno scelto di nascondere minimizzando la violenza del partner dietro una più rassicurante dichiarazione di lesione da incidente occasionale. Il dr. Antonino Bucolo  ha iniziato citando, a proposito della violenza sessuale, un pensiero di  WHO (2003) il quale  affermava che “la donna che ha subito violenza, dovrebbe poter trovare assistenza in un luogo  più possibile vicino dove il fatto si è verificato…. Con operatori sanitari competenti, in grado di affrontare correttamente le visita e la raccolta delle prove”. Continuando il dr. Bucolo,  ha ribadito che il benessere della vittima è prioritario. L’organizzazione ideale è quella in cui cura ed indagine forense sono attuate nel medesimo momento, ed  è molto importante che la relazione con gli altri servizi è costruttiva e tale da assicurare continuità nell’assistenza alla vittima. Il modello integrato, medico clinico e forense, è da promuovere. Occorre attivare subito attivazione di consulenze: medico-legale, psichiatrica, infettivologica e tossicologica. Occorre altresì informare la procura/Forze dell’Ordine, se la donna vuole sporgere querela o se sussistono reati procedibili d’ufficio. Il dr. Roberto Cafiso  ha trattato lo Stalking ed ha  affermato che ci sono 2 categorie di molestie 1a)Comunicazioni intrusive trasmettere messaggi sulle proprie emozioni, bisogni, impulsi, desideri intenzioni. Ma anche vissuti di onore ferito, minaccia, vendetta. 2a)Contatti  comportamenti che agiscono controlli diretti(pedinare, sorvegliare) oppure contatto diretto (appostarsi, incontrarsi, minacciare, aggredire…). Sono state illustrate con chiarezza le caratteristiche del molestatore  precisando che per parlare di stalking sono necessarie alcune condizioni: 1) Un attore agisce nei confronti di una vittima sulla quale ha effettuato un investimento ideo-affettivo  basato o su pregressi o su pura fantasia o desiderio. 2)Lo stalker attua comunicazioni intrusive e/o contatti diretti che hanno caratteristica di  ripetitività, intrusione, insistenza. 3) La stalkin victim  vive in uno stato di allerta, di emergenza, di stress a volte acuto. Il soggetto teme per la propria incolumità. Conseguenze: Stress psicologico, sensi di colpa, sindrome Post traumatica da Stress  e Depressione, Disagi relazionali / familiari. La dott.ssa Fucile ha iniziato il suo intervento sostenendo  che la Storia delle donne si può descrivere  attraverso le parole: “Nel dopoguerra: uguaglianza, Anni ’70: liberazione, Anni ’80: differenza di genere ,Anni ’90:  pari opportunità, Anni 2000: democrazia paritaria, Anni 2010: diritti delle donne”. La dott.ssa Fucile ha continuato ricordando che per gli esperti del Consiglio d’Europa, la violenza contro le donne è una violenza di genere riconosciuta nella comunità internazionale quale violazione fondamentale dei diritti umani. La parola genere indica la relazione che lega femminile  e maschile ed esprime una classificazione sulla sessuazione dei corpi. A proposito dell’interazione delle pubbliche amministrazioni la dott.ssa Fucile  ha asserito che le Istituzioni Pubbliche sono evitate da un gran numero di donne che spesso conoscono già le risposte da parte degli interlocutori. Queste risposte sono: il rifiuto di credere alla vittima, la banalizzazione di ciò che le è accaduto, oppure la sua colpevolizzazione. Il silenzio è funzionale alla violenza e serve a mantenere lo status quo  e ad offuscare il problema. Manca la responsabilizzazione, la “presa in carico” sociale del problema. Il dr. Elino Attardi  che da molti anni dirige il Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa  ha ampiamente descritto l’organizzazione e  purtroppo,  con grande  fatica,  ha ottenuto certi traguardi. Ha assicurato che  la donna vittima di violenza,  che  ricorre alle cure del Pronto Soccorso, è accolta  con  riservatezza e priorità e a tal proposito  è stata predisposta   una stanza lontano da occhi indiscreti. Il dr. Attardi ha asserito che si tratta di situazioni molto delicate e complesse. Spesso vengono le vittime accompagnate dal maltrattatore e nonostante siano ricevute da sole, quasi tutte,  per paura, nascondono la verità e rifiutano  di esporre denuncia perché  temono il  rientro  nelle loro case. L’avv. Patrizia La Vecchia  ha iniziato affermando che “la legge penale vieta e punisce i maltrattamenti in famiglia, la violazione degli obblighi di assistenza familiare, l'abuso dei mezzi di correzione e la sottrazione dei minori. Un traguardo importante è stato raggiunto con la legge 154/01 che detta specifiche norme in tema di violenza domestica, prevedendo con una norma innovativa l’allontanamento del coniuge violento dalla luogo di residenza. La legge 154/01 ha introdotto delle risposte normative, sia in campo civile che penale, contro la violenza nelle relazioni familiari”. Per quanto riguarda la recente legge sullo stalking, argomento affrontato ampiamente dal dr. Cafiso,  va sottolineato che non esiste un comportamento o una serie di comportamenti sempre presenti nello stalking, dunque, è estremamente difficile individuare il momento preciso in cui è possibile identificare il fenomeno come tale. La vera nota di merito è che ora esiste, finalmente, uno strumento specifico e non bisogna compiere un “collage” di altri reati per comporne uno: è più facile agire, più agevole, più preciso. Tuttavia, il rischio di strumentalizzazioni resta comunque alto. Manca, come già argomentato, un preciso indicatore in grado di “misurare” la gravità del caso e, quindi, di stabilire con maggiore esattezza i limiti entro cui inquadrare lo stalking, in modo da distinguerlo dal banale “assillo”. Adriana Prazio -349 7586157


Siracusa - 8 Marzo festa della donna.

Il Centro Antistalking La Nereide presieduta da Adriana Prazio,  l’Associazione Mareluce Onlus, presieduta dalla Dott.ssa Daniela Respini e l’Associazione Myamo accoglieranno tutti coloro che vogliono  fare un Viaggio Creativo nel Mondo Femminile attraverso  il Mandala del Sacro Femminile, la  Musica e la Poesia.  La cittadinanza è invitata quindi a partecipare ad un momento di arte, amore e fantasia che si svolgerà in Via Carso alle ore 20.00.  La data dell’8 Marzo dovrebbe fare riflettere su dati purtroppo spesso dimenticati: 1 donna su 3 nel mondo è picchiata, costretta ad atti sessuali contro la sua volontà o abusata in altri modi; il 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dal proprio partner; 500.000 donne in Europa vittime della tratta o destinate alla prostituzione; 700.000 negli USA i casi di violenza domestica all’anno; ogni 23 secondi in Africa c’è una violenza sessuale e la fascia di età più colpita è dai 12 ai 17 anni; 15.000 le spose uccise in India perché non hanno corrisposto la dote al marito. E in Italia l'80% degli stupri ancora non vengono denunciati, vuoi perché avvengono dentro le mura domestiche, vuoi per la paura di essere aggredite o per vergogna. Il percorso dell'8 marzo si snoda in quasi un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, con tanti sistemi di governo, più volte interrotto, ma che con grande tenacia hanno sempre ripreso con l'obiettivo dell'emancipazione e della liberazione delle donne. La donna nelle antiche civiltà era il centro della cultura, dove l'aspetto femminile era considerato fondamentale. Anche nella  nostra cultura di stampo maschilista, troviamo indicazioni del ruolo fondamentale della donna, nell'arte come nelle parabole spirituali. La donna per sua natura è generatrice di vita e porta in sé le energie del ciclo e del cambiamento. La donna è colei che è capace di effettuare una scelta e vivere per quella, lasciando morire invece quanto non si è scelto, e in questo modo avanza e concretizza nuovi progetti - Integrare l'aspetto maschile, statico e lineare, con quello femminile, di trasformazione, è la sfida per la nuova cultura emergente che potrà nascere se si aprirà alla "spiritualità femminile". L’incontro di Martedì 8 Marzo vuole essere per le associazioni citate sopra, un momento per ricordare problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna. Con questa iniziativa si vuole lanciare un messaggio:  la ricerca della suprema realizzazione  e  se vogliamo della felicità non passa attraverso i piaceri materiali della vita ma bisogna ricercarla nello spirito. Il Mandala come forma di autorappresentazione perché raccoglie in sé aspetti e momenti significativi del nostro mondo interiore, ci insegna  l’accettazione; impariamo ad osservarci con amore, senza giudizio cercando di capire quanto emerge da noi stessi e prendere una direzione attraverso il messaggio che viene dall’anima. Nel dipingere e disegnare Mandala creiamo per noi stessi momenti unici di dedizione e autoaccudimento, ci permettiamo di guardare noi stessi nello specchio delle nostre forme e acquistiamo più chiara consapevolezza, come in un viaggio iniziatico verso il nostro Sé attraverso le tappe della nostra trasformazione personale. Realizzare un Mandala del Sacro femminile tutti insieme può essere un’esperienza o un momento significativo, in cui si possono esprimere  emozioni, ad altri livelli. Il Mandala, termine sanscrito che significa cerchio indicante un'immagine simbolica fondata sulle figure geometriche del cerchio e del quadrato, intesa a rappresentare le relazioni intercorrenti tra i diversi piani della realtà. La psicologia junghiana considera il mandala una forma archetipica dell'inconscio, presente quindi sotto forme diverse  in tutte le culture e nella psiche individuale, dove rappresenta l'immagine simbolica e onirica del raggiunto equilibrio con il Sé, di una globalità interiore armonica ed equilibrata. La serata sarà arricchita dalla presenza di artisti che leggeranno poesie e canteranno canzoni sulla donna . Quindi tutti insieme a costruire il Mandala del sacro femminile,  ognuno è invitato a portare qualcosa da condividere: una canzone, una poesia o anche una sua specialità culinaria!. Appuntamento in Via Carso 47  Martedi 8 Marzo ore 20. Adriana Prazio- Centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide,Onlus – Associazione “Mareluce”-presidente Daniela Respini –Via Piave 119/A -  telef.3314777772. Associazione MARELUCE ONLUS, Centro per la gestione delle relazioni umane e delle risorse spirituali, Viaggio Creativo  nel Mondo Femminile  attraverso il Mandala, la Musica e la Poesia. L’incontro è gratuito e si terrà giorno 8 Marzo alle ore 20 in via Carso 47 – Siracusa. Ognuno è invitato a portare qualcosa da condividere: una canzone, una poesia o anche una sua specialità culinaria!


 

Stalking : analisi,   testimonianze e leggi

Augusta - “Violenza dentro e Fuori la Famiglia” è il tema di un incontro svoltosi presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico  Commerciale G. Arangio Ruiz di Augusta. L’assemblea sotto la regia  della La Nereide, Onlus - Presidente Adriana Prazio del  Centro Antiviolenza di Siracusa era rivolta ad Insegnanti e studenti,  ed è stata coordinata dalla Prof. Anna Diana e dal Prof. Partitico. Adriana Prazio insieme a Scuola e Formazione –Cittadinanzattiva di cui è responsabile Rita Disco,  hanno   svolto presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale una relazione che ha suscitato gli interessi di docenti e studenti. 21 le classi che hanno  interloquito con i relatori. Relatori della conferenza sono stati: la dott.ssa Irene Noè – medico di famiglia, Dott. Francesco Cannavà, psicologo-psicoterapeuta, Dott.ssa Dina Martinelli ispettore capo Polizia di Augusta, il Dott. Giovanni Fava , Comandante Stazione Carabinieri di Augusta, Angela Viscuso, presidente del Centro Antiviolenza “Angeli” di  Lentini. . La presidente Adriana Prazio dopo avere illustrato l’attività  del Centro Antiviolenza “La Nereide”, l’impegno quotidiano,  l’aiuto concreto che offrono alle donne che si rivolge a loro, ha precisato ”che si tratta di un lavoro da svolgere in sinergia, soprattutto con le Forze dell’ordine di Siracusa e Provincia, con le altre Istituzioni ed associazioni presenti anche fuori la provincia di Siracusa”. Angela Viscuso presidente del Centro Antiviolenza “Angeli” di Lentini ha raccontato la sua storia personale di donna vittima di violenza ed ha sottolineato l’importanza della fattiva collaborazione con il Centro di Siracusa La Nereide. Insieme affrontano progetti, incontri e conferenze negli Istituti Scolastici di Siracusa e Provincia,  per sensibilizzare i giovani verso questa tematica ormai divenuta una vera emergenza mondiale. La dott.ssa  Irene Noè “complimentatasi per l’attività incessante che svolge  il Centro Antiviolenza siracusano, ha ampiamente illustrato il fenomeno della violenza  ed ha precisato quanto sia importante non sottovalutare i disturbi frequenti che presenta una donna essendo molto spesso   vittima di violenza domestica”. Le Forze dell’ordine hanno fornito strumenti legislativi, statistiche  (Stalking) e soprattutto quanto è importante il loro ruolo molto delicato  per reprimere questo fenomeno e rivolgendosi alle vittime ha ribadito quanto sia importante denunciare. Il dr. Francesco Cannavà, psicologo psicoterapeuta  ha relazionato sugli aspetti psicologici ed ha raccomandato ai ragazzi di non sottovalutare i comportamenti dei loro coetanei. In sintesi è stato ribadito come lo scopo principe delle conferenze e dei corsi di formazione tenuti soprattutto a ragazzi è quello di fare prevenzione. Adriana Prazio commenta:”La prevenzione, quando si parla di violenza ed in particolare sulle donne o sui minori consiste nell’imparare a riconoscere e a capire l’origine del comportamento violento, che si distacca dall’indole più o meno istintiva dell’individuo per ricalcare spesso le dinamiche relazionali di quelle che sono le figure di riferimento dell’individuo che cresce e che impara. Distinguere tra la violenza fisica, psicologica, emotiva, messa in atto talvolta anche non volontariamente,  ripetendo un copione appreso da bambini di fronte a genitori o conoscenti litigiosi o con difficoltà relazionali. Sapersi difendere spesso vuol dire capire cosa la persona con cui ci relazioniamo si aspetta da noi; cosa le stiamo offrendo, magari rispondendo a dinamiche che sono più del gruppo che personali… come oggi una certa ostentata disinibizione. Qualche volta occorre parlarsi apertamente, capire qual è il bisogno a cui stiamo rispondendo: affetto, amicizia possesso, dominio, erotismo, sessualità. E se alla base del rapporto, di qualunque tipo sia, ci sia il rispetto per l’individuo e per le sue caratteristiche e necessità. A volte per il desiderio della protezione da un genitore aggressivo ci si può ritrovare a scegliere partner aggressivi che in una grande quantità di casi, col tempo potrebbero utilizzare la loro forza per scopi lontani dalla protezione e dalla tutela. Soprattutto se alle prime avvisaglie di aggressività la vittima tende a giustificare e soprassedere. Per  evitare di trovarsi in situazioni di violenza è pertanto necessario rispettare alcune semplici regole di vita già a partire dall’adolescenza: rispettare sé stessi, chiedere di essere rispettati, parlarsi, chiarendo passo dopo passo sensazioni, sentimenti, paure e obbiettivi della relazione in corso, non lasciar passare inosservati comportamenti ritenuti inadeguati o causa di sofferenza (fisica psicologica o emotiva), nel momento in cui la dinamica relazionale ci sfugge di mano, chiedere aiuto immediatamente a professionisti qualificati e preparati e alle strutture di aiuto presenti sul territorio. Non rimanere mai “soli” chiusi nel problema, talvolta gli altri sono l’unica soluzione possibile a trattenere la furia di un rapporto violento.  E soprattutto PENSARE! Sempre, con la nostra testa. Non è un rapporto se non si può dire di NO!”. La Nereide  Onlus  Presidente Adriana Prazio   Il Centro Antiviolenza “La Nereide,Onlus di Siracusa, 0931 61000 – 349 7586157 


Siracusa “Premio Giovanni Falcone” per studenti  partecipanti al concorso:Il Ruolo dei Cittadini Attivi Contro la Violenza In Famiglia A Scuola e nella Società". La manifestazione si svolge sabato 22 maggio, ore 9,00 presso l'Istituto T.C. F.Insolera di via Modica. Il concorso è stato promosso dall'Ass. e Centro Antiviolenza "La Nereide Onlus" e da Scuola e Formazione di Cittadinanzattiva in collaborazione con l'Ufficio Provinciale Scolastico e dalla Consulta Provinciale degli Studenti. Alla selezione hanno preso parte studenti provenienti da tutta la provincia.  La presidente della Consulta Provinciale degli studenti di Siracusa Alba Bellofiore ricorderà la figura del Giudice Giovanni Falcone. E’ prevista la presenza delle  Autorità comunali e provinciali, la presentazione è di Adriana Prazio quale presidente dell’Associazione e Centro Antiviolenza “La Nereide” e di Rita Disco quale responsabile della Rete Scuola e Formazione di Cittadinanza attiva. In programma gli interventi di   psicologi, criminologi e dell’avvocato Patrizia La Vecchia esperta in diritto di famiglia e dei minori.

Siracusa - "Stalking l'analisi, le testimonianze, le leggi" è il tema del Convegno svoltosi il 9 gennaio, scorso nella Sala Borsellino - Palazzo Vermexio alle ore 16. L’incontro dibattito è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale, dal Lions Club e dall'Unesco. Dopo l'introduzione di Edy Bandiera,  presidente Consiglio Comunale, ed i saluti di Raffaele Lombardo, Roberto Visentin, Nicola Bono, e Giovanni Rappazzo (Presidente Lions), sono intervenuti: Angelo Mangione, Ordinario di Diritto Penale LUMSA di Palermo, Adriana Prazio - presidente Associazione “La  Nereide”,Onlus per raccontare (Testimonianze), Domenico Percolla - Questore di Siracusa, Antonio Nicastro - Sostituto Procuratore della repubblica di Siracusa, Piero Amara - Avvocato penalista, - Psicoterapeuta. Roberto Campisi Sostituto Procuratore Generale Corte D'appello di Catania ha  conclusoi lavori.  Moderatore è  stato giornalista Roberto Rubino (La Sicilia).  Edy Bandiera Presidente del Consiglio Comunale di Siracusa ha concluso con una sua riflessione :"L'amore che diventa ossessione. Le attenzioni che si trasformano in persecuzione. E' un confine delicato quello tra l'attaccamento umano ed il fastidio. Ma quando questo sfocia nel limite alla libertà, nel sospetto, sino alla paura e alla molestia allora può divenire un reato. Questo al centro di una riflessioni, moderna e consapevole, di un atteggiamento oggi perseguito dalla legge. La Presidenza del Consiglio Comunale ha voluto promuovere un momento di confronto tra esperti e docenti, partendo da testimonianze dirette per capire cosa davvero sia lo stalking. Per comprendere quanto il desiderio di mostrare le proprie attenzioni perseguita l'individuo. E quando la delicatezza diviene violenza" .  

 

SANT'AGATA

VITA E TRADIZIONE

 

  

 

Lettera a mio padre di Adriana Prazio

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