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CataniaFalso, furto e rapina, 3 in carcere. Uomini della Polizia di Stato – Sezione Catturandi della Squadra Mobile, nell’ambito di servizi di esecuzione di misure restrittive, ha tratto arrestato i catanesi Walter SPINA  53enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  26 giugno 2015 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario – Ufficio Esecuzioni Penali di Catania, dovendo espiare la pena di 2 anni, 11mesi  e 25 gg. di reclusione per truffa e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, Sebastiano VISCUSO 36enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  25 giugno 2015 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario – Ufficio Esecuzioni Penali di Catania, dovendo espiare la pena di 6 mesi di reclusione per furto aggravato e Giuseppe GIANCOLA 35enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  26 giugno 2015 dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena residua di 3  annidi reclusione per il reato di rapina.  I soggetti, sono stati associati presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


Catania - San Cristoforo, CC sequestrano 2 fucili nascosti su tetto  palazzina.   I  Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, ieri pomeriggio a conclusione di breve ma proficua attività info-investigativa, hanno fatto irruzione in una palazzina di via Zitelli, nel rinomato quartiere di San Cristoforo, dove,  in una intercapedine ricavata sul tetto dell’edificio,  sono state rinvenute e sequestrate le seguenti armi: 1 fucile  BROWNING, calibro 12 e 1 fucile LR WEATHERBY BERETTA, calibro 22.  Le armi, in perfetto stato d’uso, di concerto con l’Autorità Giudiziaria saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli opportuni accertamenti tecnico-balistici che ne  verificheranno l’eventuale utilizzo in pregressi eventi delittuosi. Sono in corso degli approfondimenti investigativi per stabilire le armi a quale gruppo criminale appartenessero.


CataniaTenta rapina a sacerdote in strada, preso da agenti in moto. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Matteo SCIOLINO 54enne già noto Sorvegliato Speciale di P.S., perché ritenuto responsabile di tentata rapina aggravata e violazione degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. I poliziotti nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Catania, hanno dislocato alcune pattuglie della Squadra Mobile nella zona del centro storico anche in relazione alla presenza di numerosi turisti. Agenti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, mentre pattugliavano a bordo di moto la zona del centro, sono stati attirati dalle grida di aiuto provenienti da via della Lettera, dove un individuo stava aggredendo un sacerdote dell’ordine dei Salesiani indossante un “clergyman”. Il sacerdote ha opposto resistenza all’energumeno che lo stava strattonando con violenza. Il soggetto, successivamente è stato identificato per Matteo SCIOLINO. Il maldestro accortosi della presenza dei poliziotti che gli intimavano di interrompere l’azione, è fuggito a bordo di uno scooter elettrico che aveva lasciato nelle immediate vicinanze, ma è stato bloccato ed arrestato. Il soggetto è stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile ed è stato dichiarato in arresto per il reato di tentata rapina aggravata ed inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. e condotto presso la Casa Circondariale di  Catania a “piazza Lanza”.


Paternò -  CC 1 Stalker in carcere.  I Carabinieri della Stazione di Paternò hanno arresto un 51enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. L’individuo  dovrà scontare una pena di 8 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di atti persecutori aggravati, commessi nel gennaio 2010 a Paternò. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.  


Catania Lutto cittadino per anziani morti travolti  da auto in corso Italia. Il  sindaco Enzo Bianco  ha proclamato il lutto cittadino per Francesco Reitano 82enne  ed Antonio Millan 87enne. I 2 anziani stavano attraversando la via “salotto” della città di Catania quando sono stati travolti da un’auto in transito. Il risultato dell’alcool test, alla donna  41enne originaria di Acireale che stava guidando la Kia azzurra investitrice, con esito negativo lascia  presupporre altre cause per il violento impatto mortale avvenuto in  corso Italia.


Acireale - Evade dai domiciliari, arrestato. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Acireale hanno arrestato Concetto MARINO  42enne del luogo, per evasione. Una  gazzella dell’Arma, di notte, durante un servizio di controllo del territorio, ha sorpreso il soggetto, sottoposto agli arresti domiciliari, sulla pubblica via, senza  giustificato motivo, mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, violando così i vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Acireale. CC, stalker ai domiciliari, viola divieto d’avvicinarsi all’ex continua a perseguitare la donna. I Carabinieri della Stazione di Acireale hanno arrestato un 45enne, del luogo, su ordinanza di misura cautelare emessa da G.I.P. del Tribunale di Catania Lo stalker, già sottoposto alla misura di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex convivente, ha in più circostanze disatteso il vincolo molestando ripetutamente la donna, una 31enne di Acireale, per cui l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo.  L’arrestato è stato posto ai domiciliari.


Mascali Spaccio: 1 in manette.  I Carabinieri della Stazione di Mascali hanno arrestato, dando esecuzione ad un ordine di espiazione pena detentiva emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina, Antonino CANTALES, 34enne, originario di Capo d’Orlando (ME), già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa a Mascali. Il personaggio deve scontare la pena residua di 4 mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 31 dicembre 2003 a Capo d’Orlando. L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza Lanza, a Catania come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 


Catania Preso falso poliziotto con finti tesserino e pistola. La Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà:L. G.A. 54enne, domiciliato a Catania.Una pattuglia della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” ha notato un individuo scendere da un’auto  Alfa Romeo 156. L’attenzione degli operatori è stata attirata da un movimento dell’individuo che sembrava portasse al seguito un’arma da fuoco.Il soggetto in effetti, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 1 pistola riproduzione di quella in dotazione alla Forze dell’Ordine, di 1 tesserino della Polizia di Stato (realizzato artigianalmente) riportante il nominativo del soggetto fermato e la qualifica di  “Sostituto Commissario” e di 1 paletta del tipo in uso alle FF.OO. (anch’essa realizzata artigianalmente). Il personaggio pertanto è stato denunciato per il reato di cui all’art.497 ter C.P. (possesso di segni distintivi, contrassegni e documenti di identificazione in uso a Corpi di Polizia).


CataniaStupefacenti, 19enne in manette. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato il già noto Pietro D’AMICO 19enne nato a Catania, in ottemperanza al Provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. Il giovane deve  espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione, con multa di 15.000€ ed interdizione dai Pubblici Uffici per la durata di 5 anni, per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale ed evasione , commessi nel 2013 e 2014.


Giarre -  Stupefacenti, CC  ammanettano Cavallaro. Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Giarre hanno arrestato Francesco CAVALLARO, 30enne, del luogo, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Corte di Assise di Appello Catania, per detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Il 30enne, il 17 luglio 2013, era stato arrestato dai Carabinieri, con altre cinque persone, per l’omicidio del pastore 47enne Salvatore BUDA avvenuto il 23 gennaio 2013 e per questo era già sottoposto agli arresti domiciliari.  Il 18 maggio scorso i militari hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione del personaggio e lo hanno trovato in possesso di 8 dosi cocaina, oltre a vario materiale utilizzato per confezionare la droga, denunciandolo così all’Autorità Giudiziaria,  che per tale motivo ha emesso nei suoi confronti il presente provvedimento restrittivo. L’arrestato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Adrano - Controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Catania. Posti di controllo fissi e mobili, ad opera del Commissariato di P.S. di Adrano la sera  del 11 giugno, nel comprensorio dei comuni di Adrano e Paternò sono stati messi in atto. Le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania  e della Guardia di Finanza hanno operato in collaborazione. Il servizio, finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio, degli illeciti amministrativi e dei delitti in materia di armi e stupefacenti, ha portato alla identificazione di 92 persone, al controllo di 49 veicoli e all’esecuzione di 4 perquisizioni. Gli agenti hanno accertato e contestato numerose infrazioni al C.d.S. : in tale ambito 1 persona è stata deferita all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di guida senza patente perché mai conseguita. I tutori dell’ordine hanno dato particolare attenzione alle piazze centrali dei paesi, con mirati posti di controllo e pattugliamenti.


Catania CC, preso molestatore violento, ai domiciliari.  L’individuo,   62enne di Mascali (CT), dopo aver preso di mira dal febbraio scorso una 30enne, titolare di un centro estetico della zona, l’ha perseguitata  attraverso sms ed appostamenti, fino a ieri sera, con estrema  spavalderia. Il tipo  si è presentato nell’esercizio commerciale della donna per poterla incontrare non esitando ad aggredire con calci e pugni una dipendente che ha avuto il solo torto di riferire che la titolare non era in sede. L’immediato intervento dei Carabinieri della Stazione di Giarre (CT) sul posto ,  sollecitati da una chiamata al 112, ha permesso di bloccare ed arrestare l’energumeno. La ragazza,  trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale (CT), è stata medicata per dei politraumi e dimessa con una prognosi di 7 giorni. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ristretto ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali.


Aci Sant’Antonio  CT - Furti acqua rete idrica pubblica: 2 arresti ai domiciliariI Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT),  impegnati sul campo per arginare il fenomeno sempre più diffuso dei furti di acqua pubblica, hanno arrestato, in flagranza

  Carmelo LA TORRE 37enne, di Viagrande (CT) ed Angelo TROVATO 56enne, di Aci Sant’Antonio, entrambi responsabili di furto aggravato. I due, nelle loro rispettive abitazioni, avevano creato ad arte degli allacci  alla rete idrica pubblica da cui traevano illecitamente l’acqua potabile eludendo ogni forma di pagamento. Gli arrestati,  in attesa del giudizio per direttissima,  sono stati posti ai domiciliari.  


 Catania Viola sorveglianza, finisce in carcere. Agenti del Commissariato San Cristoforo hanno arrestato il già noto catanese Luigi ABBASCIÀ, 35enne per inosservanza degli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. I poliziotti del Commissariato di P.S. San Cristoforo lo scorso 28 maggio, durante un controllo al domicilio di ABBASCIÀ, non lo hanno trovato. La stessa operazione veniva effettuata dopo alcune ore, senza effetti. Gli Agenti  ieri sera, avendo ragionevoli indizi in ordine alla probabile presenza del personaggio nella sua abitazione,  si sono recati al domicilio dell’ ABBASCIÀ dove, nonostante la simulazione della moglie che cercava in ogni modo di sviare i poliziotti, è stato rintracciato, nascosto all’interno di una stanza dell’appartamento.  ABBASCIÀ, dopo le formalità di rito su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania a piazza Lanza.


Catania Arrestato tunisino per favoreggiamento immigrazione clandestina. La Polizia di Stato ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto il cittadino tunisino: Mahmuud MISHRI  25enne, in quanto gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il soggetto, nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”, è stato individuato quale conducente di un’imbarcazione, lunga circa 12 metri di colore bianco ed azzurro, sulla quale  stavano viaggiando 285 migranti, soccorsi lo scorso 29 maggio in acque internazionali dalla nave mercantile denominata “Gaz Venture”, battente bandiera panamense. L’unità mercantile, con a bordo i migranti,  era giunta al Porto di Catania il 31 maggio scorso. L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania - Ammanettato  “mani di fata” in azione: colpito anche vigilantes.  Agenti del Commissariato Centrale hanno arrestato il già noto catanese Giambattista TOSCANO 61enne,   soprannominato “mani di fata” in atto affidato al servizio sociale, perché resosi responsabile dei reati di tentato furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il personaggio veniva notato dalla Guardia particolare giurata in servizio di vigilanza presso il terminal bus di via Archimede, nell’atto di borseggiare una donna appena scesa dal pullman proveniente da Cosenza. Il vigilantes intervenuto per interrompere la condotta criminosa era fatto oggetto nella circostanza di una reazione violenta che ha causato lesioni guaribili in gg. 7 e di minacce gravi. I fatti, venivano notati dalla Volante del  Commissariato, in servizio di controllo del territorio al fine di prevenire e reprimere i reati di tipo predatorio. Gli Agenti sono intervenuti ed hanno immediatamente dato ausilio alla Guardia giurata provvedendo a bloccare ed accompagnare il malvivente presso gli uffici del Commissariato Centrale per l’espletamento delle formalità di rito, in attesa dell’udienza per direttissima. Chiunque fosse in grado di fornire notizie utili all'identificazione della vittima, potrà contattare il Commissariato Centrale all'utenza telefonica 095/7365000.


Gravina di CataniaAggredisce gestore bar e vigili urbani, alticcio ammanettato. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato, in flagranza, Giuseppe LO SCHIAVO 46enne, di Mascalucia (CT), per oltraggio, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’equipaggio di una “gazzella”  del Nucleo Radiomobile, intorno alle  8:00, tramite una richiesta pervenuta al 112, è intervenuto all’interno del Bar Principe di Via Etnea,   per bloccare l’energumeno  che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva prima discusso animatamente con il gestore del bar e poi aggredito violentemente un vigile urbano, in servizio a Gravina di Catania, che cercava di calmarlo. I militari,  dopo una breve colluttazione, sono riusciti ad ammanettarlo. L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa della direttissima.


Catania -  Latitante preso in retrobottega barbiere zona Civita. La Polizia  ha arrestato: Innocenzo LAVAGNA 53enne, inteso “Enzo Pinocchio” già noto latitante. Il personaggio era destinatario di ordine di carcerazione, emesso il   15 aprile 2014 dalla Procura Generale di Catania, a seguito della pronuncia della Corte Suprema di Cassazione che rendeva definitiva la sentenza di condanna emessa il   31 ottobre 2012 dalla la Corte d’Appello etnea - dovendo espiare la pena di 7 anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Gli investigatori su delega della Procura Generale di Catania, avevano avviato, già dall’aprile dello scorso anno, le indagini finalizzate alla cattura del latitante condotte, sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, da personale della Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata  “Squadra Catturandi”. Gli  uomini della “Catturandi”, ieri sera, con il prezioso contributo di specialisti  del Servizio Polizia Scientifica appositamente inviati da Roma per la cattura di LAVAGNA, sono riusciti a scovare il latitante che aveva trovato rifugio nel rione cittadino “Civita”, nel retro di una bottega adibita a sala da parrucchiere. LAVAGNA è per gli inquirenti un noto esponente storico del clan Sciuto - “Tigna” ed annovera numerosi  pregiudizi penali, in specie per reati contro il patrimonio, prevalentemente estorsioni e rapine.Il personaggio, già nel 1995 veniva sottoposto a fermo di p.g. per associazione per delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio aggravato essendo emerso che, in concorso con altri malavitosi, stava pianificando l’omicidio di familiari di un collaboratore di giustizia.  Lavagna il 2 novembre 2001  era stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione “Game Over”, in esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di numerosi esponenti della cosca ritenuti responsabili per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni e rapine. Per tali fatti LAVAGNA, il 20 novembre 2003, era stato condannato dalla Corte di Appello di Catania alla pena di 5 anni   e 4 mesi  di reclusione. La  Squadra Mobile, il 26 giugno 2004, nell’ambito della c.d. operazione “Gold King”,  aveva dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 24 giugno 2004 dal G.I.P. del Tribunale di Catania a carico di 43 esponenti della cosca Sciuto - “Tigna”, tra cui appunto LAVAGNA - all’epoca detenuto - ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, usura, riciclaggio ed altri reati. La misura cautelare rappresenta una pietra miliare dell’attività di contrasto condotta dalla Polizia di Stato alla consorteria mafiosa Sciuto - “Tigna”, storica ed agguerrita compagine del variegato panorama criminale catanese capeggiata dal noto boss detenuto Biagio SCIUTO. Espletate le formalità di rito, LAVAGNA è stato associato presso la casa circondariale di Catania – “Bicocca”.


Catania –   17enne ammanettato, Carabinieri a Librino sequestrano 100 dosi tra marijuana, hashish e cocaina. L’arrestato è stato associato al Centro di Prima Accoglienza per Minorenni di via R. Franchetti a Catania. Pattuglie  in  moto del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Fontanarossa ieri sera, al civico 10 di Viale Grimaldi, a Librino, hanno sorpreso un 17enne, del luogo, mentre spacciava droga ad alcuni clienti. I  militari, a pochi metri dal luogo della “consegna”,  hanno rinvenuto e sequestrato più di 100 dosi tra marijuana, hashish e cocaina e 135 euro in banconote di piccolo taglio,   sistemati  in una borsa a scomparti. Opera di bonifica dell’Arma di Catania in  contesti sociali oppressi dalla criminalità organizzata.  I malfattori  approfittando del degrado delle periferie del capoluogo etneo, reclutano tra le proprie fila in special modo i minori utilizzati, principalmente, per lo smercio  al minuto di droga. 


Catania - Promozioni in  Questura. Il Consiglio di Amministrazione del Dipartimento della P.S., in  riunione ha proceduto alla promozione al ruolo ed alla qualifica superiore di vari Funzionari della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Catania, quale riconoscimento dell’impegno profuso nell’attività di servizio. Il dr. Giovanni SIGNER è stato promosso alla qualifica di Dirigente Superiore, già Vicario del Questore dall’ottobre del 2012. La  dr.ssa Maria Lorena PAPARO dirigente dell’Ufficio Personale dal giugno 2004 è stata, altresì, promossa alla qualifica di Primo Dirigente. Alle felicitazioni dei vertici del Dipartimento della P.S., si aggiungono i complimenti del Questore di Catania, dr. Marcello CARDONA, per il traguardo raggiunto, nell’auspicio che possano essere conseguiti dalla Questura di Catania sempre maggiori e più gratificanti successi.


Acireale  CT - Madre e figlia imprigionate in casa da fiamme,  salvate dai Carabinieri. Il fuoco si è sviluppato stanotte intorno alla 03:00 ad Acireale in un’abitazione di via Salvatore Vigo 81,  per cause accidentali. L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile della locale  Compagnia Carabinieri, transitando per quella strada, si è accorto del fumo che stava uscendo dalla casa  e, dopo aver allertato la centrale operativa, non ha esitato ad entrare nell’immobile, avvolto dalle fiamme e da una densa coltre di fumo. I carabinieri hanno rinvenuto in stato di semi incoscienza  le due donne, madre 43enne e figlia 16enne. Le malcapitate sono state trasportate all’Ospedale di Acireale  e sono state visitate, considerate fuori pericolo sono tuttora  ricoverate sotto osservazione.  2 squadre dei Vigili del Fuoco, provenienti da Catania ed Acireale, sono intervenute sul posto  e nel giro di qualche ora sono riuscite a spegnere le fiamme ponendo in sicurezza l’abitazione.


Catania - Tossicodipendente estorce denaro ai genitori per stupefacente: ammanettato.  Poliziotti dell’U.P.G.S.P. nel primo pomeriggio hanno tratto in arresto il già noto catanese T.G. 34enne per estorsione e minaccia. Gli agenti alle ore 13.50 circa, a seguito di segnalazione su linea 113, si erano recati in un’abitazione nel rione di San Giovanni Galermo, dove era stata segnalata una lite in famiglia. I poliziotti sul posto hanno notato un soggetto allontanarsi dall’abitazione. La persona era già conosciuta dagli stessi poliziotti per analoghi interventi. Gli operatori hanno provveduto a bloccare il soggetto e, da una ricostruzione effettuata, hanno accertato che lo stesso durante la mattinata aveva reiteratamente minacciato e quindi estorto somme di denaro ai genitori per acquistate dosi di sostanza stupefacente. Il  tossicodipendente nonostante la presenza degli agenti, ha continuato a proferire minacce di morte al padre. I poliziotti hanno accertato, peraltro, che lo stesso era destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione dei genitori ed ai luoghi abitualmente frequentati dagli stessi. T.G. è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno tradotto presso la locale Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


Catania Preso 1 sorvegliato, per violazione. Agenti dell’U.P.G.S.P., hanno ammanettato per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, il già noto Angelo Licciardello 34enne. Licciardello nelle prime ore del mattino, è stato infatti sorpreso dall’equipaggio della volante di zona in via Villa Scabrosa, fuori dalla propria abitazione. Il personaggio, dichiarato in stato di arresto, è associato su disposizione del p.m. di turno presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio per direttissima.


Giarre  CT -  Vessa per anni anziana madre, custodia cautelare in comunità. Il soggetto per anni avrebbe commesso soprusi e vessazioni di ogni genere, fisiche e psicologiche, che avevano già costretto l’Autorità Giudiziaria, sulla base delle informative prodotte  della Stazione Carabinieri di Giarre (CT), ad ordinarne il 6 maggio scorso l’allontanamento urgente  dalla casa della povera madre, una pensionata di quasi 70 anni.   Ma il provvedimento non si è rivelato sufficiente poiché la figlia 49enne, violando di fatto il provvedimento emesso dal giudice,  si è recata nuovamente in casa della genitrice picchiandola e causandole delle lesioni. L’intervento immediato dei CC  e la contestuale richiesta di una misura cautelare pienamente accolta dal GIP del Tribunale di Catania che ne ha ordinato l’arresto e la reclusione in una comunità di recupero ha posto fine alle sofferenze della madre 70enne.


Catania Librino, investe carabiniere all’alt, preso: 1 ai domiciliari. I  Carabinieri della Stazione Librino, supportati dai militari del battaglione  “Campania”, ieri sera, nel corso di un servizio coordinato,  hanno arrestato, in flagranza, Giovanni PARATORE 47enne di Catania,  per lesioni personali, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.  L’individuo, a bordo di un Malaguti Password, sprovvisto di copertura assicurativa,  ha forzato un posto di controllo dei CC accelerando improvvisamente e colpendo di striscio uno dei militari, per fortuna niente di grave. Il soggetto è stato inseguito, raggiunto ed ammanettato in via Fontanarossa. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato ai domiciliari.


 Biancavilla CT – Amputato dito dopo rissa per donne, manette  a  3 rumeni.  I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT), ieri sera, coadiuvati dai militari del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato, in flagranza,  Jebastian Vasile LOGIN 36enne, Vasile COCIORVA 37enne e Petru Daniel MARIUT 34enne, tutti di nazionalità romena, per rissa aggravata.   Una telefonata al 112 aveva segnalato in via PRIVITERA, a Biancavilla (CT),  una rissa fra 3 rumeni che ubriachi,  secondo l’interlocutore, se li davano di santa ragione.  2  pattuglie dell’Arma  sono giunte immediatamente  sul posto gli equipaggi, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a separare ed ammanettare i contendenti. 1 di questi, il 37enne, è stato trasportato all’ospedale  Maria SS Addolorata dove i medici, dopo  avergli diagnosticato una lesione alla mano destra, hanno dovuto amputargli l’estremità distale del 2° dito (prognosi di 30 giorni). I carabinieri, dalle testimonianze acquisite sul posto, sembra che abbiano scoperto come alla base della contesa ci siano motivazioni legate  al gentil sesso. Gli arrestati sono stati relegati ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania - Sorvegliato viola prescrizioni, ai domiciliari. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. hanno posto ai domiciliari Giovanni MIRABELLA 29enne già noto, in quanto resosi responsabile del reato di inosservanza delle prescrizioni inerenti la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Gli  agenti di una volante, alle ore 15.00 circa, transitando da via Plebiscito nel rione “San Cristoforo”, hanno notato nei pressi di un centro scommesse alcuni individui sospetti interloquire tra loro. Immediatamente è scattato il controllo, a seguito del quale è emerso che il soggetto era in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.  Accertata la violazione delle prescrizioni che gli proibivano di frequentare altri personaggi già noti e riscontrato altresì che, in precedenti controlli su strada, era già stata riscontrata la medesima violazione, il Sorvegliato è stato arrestato e, su disposizione del PM di turno, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa di giudizio con rito direttissimo.


CataniaPreso Amoroso, furto d’auto in azione. Poliziotti delle Volanti dell’UPGSP hanno bloccato il già noto Giuseppe Amoroso 20enne, colto in flagranza di furto di autovettura. L’azione è stata condotta dagli agenti durante le prime ore del pomeriggio. L’equipaggio di Volante ha incrociato, in Corso dei Mille, una FIAT 500 condotta da un giovane. Il conducente della vettura, alla vista della Polizia, si è improvvisamente fermato  ed è sceso dall’auto, poi è salito a bordo di uno scooter condotto da un altro ragazzo che lo seguiva a breve distanza. Il sospetto ha abbandonato l’auto, ed è iniziata una breve fuga, interrotta dopo qualche centinaio di metri, dagli agenti che sono riusciti a bloccare il fuggitivo. Il conducente dello scooter è riuscito a far perdere le sue tracce. Il giovane, messo alle strette, ha confessato ai poliziotti che qualche istante prima aveva rubato la Fiat 500. Amoroso è stato condotto in Questura, l’Autorità Giudiziaria ha disposto  gli arresti domiciliari in attesa della direttissima. La Fiat 500 è stata restituita al legittimo proprietario.


Misterbianco  CT 1 stalker ai domiciliari: viola divieto d’avvicinarsi all’ex. Le informative inoltrate all’Autorità Giudiziaria dai CC di Misterbianco (CT),  che hanno tempestivamente documentato il reiterarsi della violazione del divieto di avvicinamento all’abitazione della ex convivente, una donna di 48anni,   hanno convinto il Giudice ad emettere nei confronti del 51enne un provvedimento restrittivo puntualmente eseguito ieri sera dai militari della locale Tenenza. Il personaggio è stato relegato ai domiciliari.


Giarre  CTInternet,  “dama” adesca giovane, complici lo rapinano. I Carabinieri della Stazione di Giarre hanno arrestato ai domiciliari una 22enne,  di  Mascalucia, dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Catania. Il GIP ha concordato in pieno con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri ed ha ritenuto responsabile la giovane di una rapina aggravata in concorso emettendo il provvedimento restrittivo nei suoi confronti. I militari, a seguito della denuncia presentata dalla vittima, hanno raccolto inequivocabili elementi e prove di reità a  carico della “dama”. Gli investigatori hanno appurato che il 3 marzo scorso la 22enne ha adescato un giovane con un annuncio come “dama di compagnia” sul sito internet “subito.it”.  La  ragazza all’appuntamento, avvenuto a Giarre, si è presentata con due individui, che hanno aggredito a calci e pugni il “cliente” e l’hanno rapinato sottraendogli  2 telefoni cellulari ed 20 euro dal portafoglio. Le indagini sono ancora in corso al fine di identificare i due complici. L’arrestata, rintracciata a Mascalucia, è stata posta ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania -   Associazione mafiosa: 12 anni per LAUDANI. Poliziotti hanno tratto in arresto: Sebastiano LAUDANI 31enne già noto, Sorvegliato Speciale di P.S., colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso   ieri dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena di 12 anni  e 4mesi  di reclusione per il reato di associazione mafiosa (clan Laudani – “mussi di ficurinia”). Sebastiano LAUDANI, è ritenuto dagli investigatori elemento di rango apicale dell’omonima cosca mafiosa, è nipote del capo Sebastiano LAUDANI  (nato nel 1926), e figlio di Santo, assassinato il 22 agosto 1990 all’interno della sua macelleria nel quartiere Canalicchio nel corso della guerra di mafia che in quegli anni imperversava a Catania. Sebastiano LAUDANI, annovera parecchi precedenti, anche da minorenne, per  associazione mafiosa, reati in materia di sostanze stupefacenti e di armi, furto, ricettazione e lesioni. Il ruolo dell’arrestato ai vertici del clan “Laudani” per gli inquirenti emerge, tra l’altro dalla sua presenza il  giorno 8  ottobre 2009 al summit a cui parteciparono i noti Vincenzo Maria Aiello, Venerando Cristaldi, Rosario Tripoto, Ignazio Barbagallo ed i latitanti Carmelo Puglisi e Santo La Causa. Sebastiano Laudani partecipava alla “riunione” quale rappresentante dei  “mussi di ficurinia” ai quali l’organizzazione Santapaola- Ercolano si sarebbe rivolta per ottenere l’appoggio in caso di guerra o per un aiuto nella ricomposizione del conflitto con il clan Cappello- Bonaccorsi. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Catania “Bicocca”.


Catania 15enne rapina ragazza, affidato alla madre. Agenti del nucleo Volanti dell’U.P.G.S.P., hanno denunciato in stato di libertà per il reato di rapina in concorso,il minore  incensurato B.L. 15enne. Il  giovane insieme ad altro complice riuscito a darsi alla fuga,  intorno alle ore 16.30, dopo aver aggredito al viale Ruggero d Lauria, all’altezza della nota panineria “Burger King”, una ragazza con calci e schiaffi, le ha sottratto la borsa. Il tempestivo intervento della Volante ha tuttavia permesso di assicurare alla giustizia il  minorenne, che dopo essere stato denunciato veniva affidato alla madre.


Misterbianco CT - Aggredisce  familiari e  si scaglia contro i CC accorsi per sedare lite.  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) di notte, hanno ammanettato, in flagranza,    Agatino PIANA 36enne già noto del luogo, per resistenza  a pubblico ufficiale.  Una  richiesta di intervento era pervenuta intorno all’una al 112 per una lite in corso tra familiari  in via Poggio del Lupo.   Una  pattuglia della locale Tenenza  giunta sul posto, nel tentativo di riportare la calma tra i contendenti ha dovuto subire l’aggressione fisica dell’arrestato. Il soggetto è stato trattenuto in  camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima.  


Paternò  CT - Carcere per Domenico ASSINNATA. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) ieri sera, hanno arrestato  Domenico ASSINNATA 63enne  ritenuto il reggente dell’omonimo clan, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. L’arrestato, deve  espiare la pena residua di 5 anni e 8 mesi di reclusione, poiché  condannato in via definitiva dalla Corte d’Appello di Catania per concorso in rapine ed estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, commesse sino al febbraio del 1998 a Paternò (CT), è stato rinchiuso  nel carcere di Catania Bicocca.


CataniaEvaso dai domiciliari, preso. Agenti del Commissariato Centrale, nel tardo pomeriggio di ieri, nell’ambito di servizi di controllo a persone sottoposte agli arresti domiciliari, ha individuato ed ammanettato Antonino PROETTO 45enne nato a Catania, perché resosi responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il soggetto è stato rintracciato sulla pubblica via in compagnia di altri tre individui. Il personaggio notata la pattuglia ha cercato di allontanarsi ma è stato riconosciuto, prontamente bloccato ed accompagnato in ufficio per l’espletamento delle formalità di rito.


Catania - Polstrada: “Speed Marathon” contro  eccesso velocità. L’iniziativa europea di sensibilizzazione “Speed Marathon”, contro l’eccesso di velocità è giovedì 16 aprile 2015, ha aderito la Polizia Stradale Italiana, ed promossa dal network europeo di Polizia TISPOL. Una giornata di controlli a tappeto che vedrà impegnate le pattuglie della Polizia Stradale su tutte le strade e autostrade del Paese.  La Polstrada informa:”L’obiettivo della maratona contro gli eccessi di velocità è quello di incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e ridurre il numero di vittime da incidente stradale. Nel 2014, le vittime di incidenti stradali sono state quasi 25.700  nella Ue28 ( 26020 nel 2013), con una riduzione tra il 2014 e il 2010 del 18%, variazione analoga a quella registrata in Italia nello stesso periodo. Si tratta di oltre 51 persone decedute in incidente stradale ogni milione di abitanti. L’Italia ha registrato un valore pari a 52 persone per ogni milione di abitanti, collocandosi al 14° posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia (Fonte: Rapporto Aci- Istat 2014). In Italia, come nel resto d’Europa, la velocità è una delle principali cause di incidente stradale, insieme al mancato rispetto delle regole di precedenza e alla guida distratta e in Italia, nel corso del 2014, sono state rilevate ben 837.505 infrazioni per eccesso di velocità (dato rilevato da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri). Sul sito www.poliziadistato.it è pubblicata la lista delle tratte ove sono attivi i servizi di controllo della velocità tramite misuratori elettronici. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle azioni di sensibilizzazione promosse dall’Unione Europea per la decade 2011-2020 con l’obiettivo di dimezzare il numero di decessi da incidenti stradali e diminuire il numero dei feriti gravi in Europa e nel mondo. In tale contesto, la Sezione della Polizia Stradale di Catania, il giorno 16 aprile metterà in campo 8 pattuglie dedicate e munite di apparecchiature per la rilevazione della velocità che opereranno sulle strade della Provincia e per tutto l’arco delle 24 ore”.


Aci Castello  CT - CC 1 persecutore, ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno arrestato un 53enne, del luogo, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania, per atti persecutori e lesioni personali. Le   indagini condotte dai militari dell’Arma, a seguito delle diverse denunce presentate da una 40enne del luogo, hanno permesso di accertare che l’individuo da oltre un anno perseguitava la donna, dalla quale amicizia iniziale pretendeva una vera e propria relazione sentimentale. Lo stalker sentendosi rifiutato dopo le avance ha iniziato prima ad aggredire verbalmente la vittima, perseguitandola, arrivando poi, in due circostanze nel dicembre 2014 e marzo scorso, a picchiarla costringendola in un’occasione a ricorrere alla cure nell’Ospedale Cannizzaro di Catania, per le diverse ecchimosi ed escoriazioni riportate alle braccia e spalle per le quali veniva dimessa con una prognosi di 10 giorni. Il GIP tenuto conto delle risultanze investigative prodotte dai Carabinieri ha emesso il presente provvedimento restrittivo nei confronti del 53enne. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto  dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Fenomeno estorsivo Report a Ciminiere. Il Dipartimento di Scienze politiche e sociali di Catania, su incarico del commissario straordinario della Provincia, Giuseppe Romano ha elaborato lo studio su “Il Fenomeno estorsivo nella Provincia di Catania”. il giornalista Guglielmo Troina modera i lavori,  sabato 28 marzo, alle ore 10.00, nella sala conferenze delle Ciminiere di viale Africa .   Il   Report  “Il fenomeno estorsivo in Provincia di Catania”  è  preceduto dai saluti del sindaco del Comune di Catania, Enzo Bianco, e del rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro. l’elaborato  è presentato dagli autori della ricerca: Rita Palidda, Maurizio Avola e Davide Arcidiacono. Previsti gli interventi dell’on. Nello Musumeci, presidente della Commissione regionale Antimafia, Michelangelo Patanè Procuratore aggiunto del Tribunale di Catania, Antonio Salvago  dirigente della Squadra mobile della Questura di Catania  e di rappresentanti delle associazioni antiracket.


CataniaVigilantes geloso uxoricida, 5 colpi di pistola: sconta 14 anni in carcere. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno arrestato Nicola INCORVAIA 29enne, originario di Gela, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania. Il giovane,  già ai domiciliari nella comunità Major di Mascalucia,  dovrà scontare  la  pena residua di anni 14 anni di reclusione,  comminatagli  per lavere ucciso la moglie  Emanuela Vallecchi dalla quale stava per separarsi. Il  delitto era avvenuto  a Gela (CL) nel maggio del 2010, nella tarda serata nell’abitazione di via Canalotto, una traversa di via Butera, nei pressi di un supermercato alla periferia della città, nel quartiere Olivastro. La guardia giurata avrebbe estratto la sua pistola d’ordinanza calibro ed esploso cinque colpi all’impazzata finendo la moglie  Emanuela in diverse parti del corpo. L’omicida, resosi conto di quanto fatto, aveva telefonato al fratello dicendo: "Ho ucciso mia moglie", ed era fuggito con la figlia di 2 anni. Le  ricerche immediate delle forze dell’ordine  portarono in contrada Spinasanta all’arresto per omicidio volontario.


Adrano -  Cerca d’ingoiare involucro con eroina. Antonio AMATO, 37enne già noto è stato arrestato ai domiciliari dagli uomini del Commissariato di Adrano, mentre cercava di ingoiare un involucro contenente eroina. Il fatto è accaduto lo scorso 23 marzo, durante un servizio mirato di controllo del territorio, finalizzato al contrasto del traffico di stupefacenti. Gli agenti del Commissariato adranita hanno fermato il soggetto, conosciuto per i suoi precedenti, che stava viaggiando a bordo della sua autovettura. Il personaggio è sceso dall’auto, nel tentativo di occultare la “roba” che stava trasportando. AMATO è ricorso ad un gesto estremo, tentando di ingoiare l’ovulo di eroina che aveva addosso. La manovra, però, non è sfuggita agli agenti che sono riusciti a bloccarlo in tempo, recuperando così oltre 5 grammi di stupefacente.  AMATO è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari.


Catania San Giorgio, CC preso 1 con droga in auto. Si  tratta di Giovanni PORTO, di 41enne.  I militari dell’Arma del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania ieri sera, lungo la Strada per San Giorgio, hanno bloccato una Nissan MICRA con a bordo il personaggio catanese Giovanni PORTO. I militari, perquisendo il mezzo, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pacco contente circa 550 grammi di marijuana (al dettaglio circa 6.000 euro di valore), destinata al fiorente mercato  attivo  proprio su San Giorgio e nel confinante quartiere di Librino.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania 18enne dai servizi sociali a manette per droga. Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Centrale hanno individuato ed arrestato il già noto catanese Cristian COSTANZO, 18enne, in esecuzione del provvedimento di sospensione della misura dell'affidamento in prova al servizio sociale emesso dall’ Ufficio Di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni di Catania. L’Affidamento in Prova ai Servizi Sociali è una Misura Alternativa che sostituisce, quando  ne ricorrano i presupposti di legge, la detenzione in carcere relativa alle pene già irrogate e passate in giudicato: si tratta, in altri termini, di un beneficio che ha come scopo il recupero sociale dei detenuti. La mancata osservanza delle prescrizioni dell’Affidamento genera un provvedimento di sospensione del beneficio che il Tribunale di Sorveglianza può tramutare, nel termine di trenta giorni, nella revoca della Misura Alternativa col conseguente ripristino della detenzione in carcere. COSTANZO deve espiare la pena di 4 anni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti.


Riposto CT - Tenta  scippo a vecchietta fuori posta, arrestato nigeriano poi rimesso in libertà. I  CC di Riposto (CT) ieri, intorno alle 13:30, durante il quotidiano servizio anti-rapina svolto in prossimità degli uffici postali di competenza, hanno notato fuori le poste di Via Cavour uno di colore che aveva rivolto la sua particolare attenzione su di una pensionata che poco prima aveva  ritirato dei contanti allo sportello. I militari, intuendo le intenzioni del malvivente, sono scesi immediatamente dall’auto bloccandolo nel preciso istante in cui stava tentando si scippare la borsa alla poveretta. Il magistrato, dopo averne convalidato l’arresto, ha disposto che il 32enne, di origini nigeriane, residente a Catania, fosse rimesso in libertà.


Paternò  CT - CC: pista passionale per cadavere carbonizzato su auto in contrada Monaco. I  Carabinieri nella tarda mattinata di ieri a Paternò, contrada Monaco, hanno rinvenuto un uomo carbonizzato. Gli investigatori ritengono si tratta di Massimo PAPPALARDO   32enne, nato a Catania. Il cadavere giaceva all’interno di un’autovettura, una Toyota Aygo, finita in fondo ad una scarpata. Massimo PAPPALARDO   32enne, nato a Catania e residente a Valverde, è incensurato. Si indaga per omicidio. Gli investigatori escludono al momento collegamenti con la criminalità organizzata e prediligono la pista passionale.


Catania -  Vice Capo della Polizia, Prefetto Matteo Piantedosi, di mattina, in visita nei locali della Questura ,nella città etnea, ha incontrato, con il Questore di Catania, i funzionari della Questura. Il Questore Cardona ha illustrato i progetti di potenziamento dei servizi operativi che presto rappresenteranno un potente freno al crimine diffuso. Il  Prefetto Piantedosi ha manifestato i sensi del proprio apprezzamento per il notevole incremento dell’attività di contrasto dei reati che nella città etnea ha registrato un incremento degli arresti operati dalla Polizia di Stato di oltre il 15%.


Mineo  CT - Sorvegliato speciale ai domiciliari: declina false generalità. I  Carabinieri di Mineo (CT)  hanno arrestato ai domiciliari Fabio PASTORE  37enne,di Palagonia (CT), per inosservanza della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno. Il soggetto è stato fermato a Mineo mentre alla guida della sua auto attraversava il paese. Lo stesso, per sfuggire all’arresto,  ha tentato di fornire  delle false generalità ai militari operanti. L’arrestato è stato posto ai domiciliari.


Catania72enne guida alticcio: investe auto, bloccato da agenti. Ai domiciliari è finito il catanese R.A., incensurato 72enne. Poliziotti di una Volante, lo scorso pomeriggio, sono intervenuti in viale Mario Rapisardi dove era stato segnalato un soggetto, alla guida della sua auto, che aveva causato alcuni tamponamenti, fuggendo subito dopo. Il personaggio è stato immediatamente raggiunto e bloccato ed al momento del controllo, i poliziotti si sono immediatamente accorti del suo forte stato di ebbrezza alcolica. Il guidatore in realtà, durante le fasi del “contatto” con gli agenti ha avuto  grande concitazione. I  tentativi di aggressione subiti dai poliziotti sono stati continui fino  a quando il personaggio non è stato bloccato e condotto in ospedale. L’arrestato, il catanese R.A., incensurato 72enne, è stato posto agli  arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania1 a Piazza Lanza per detenzione cocaina. Polizia di Stato ieri sera ha arrestato il catanese Walter BUSCEMA 22enne   per detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, marijuana ed hashish. Agenti della Squadra Mobile, in via Plebiscito, nell’ambito di mirati servizi, finalizzati al contrasto del fenomeno relativo al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno proceduto al controllo del citato BUSCEMA. Il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e nel giubbino indossato è stato rinvenuto 1involucro contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 20,8 gr.. La perquisizione è stata successivamente estesa nell’abitazione del giovane nella quale veniva rinvenuto: 1 bilancia di precisione, 18 involucri in cellophane contenenti complessivamente gr.13,22 di cocaina, 1 involucro contenente sostanza stupefacente del tipo hashish del peso lordo di grammi 0,35 e 2 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di gr.1,33. BUSCEMA espletate le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza”.


Catania -  1 in manette per droga. Uomini della Polizia di Stato hanno arrestato il già noto catanese Emanuele LICCIARDELLO 31enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  I servizi finalizzati al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno portato gli agenti della Squadra Mobile, in via Mulino a Vento, per  controllo del LICCIARDELLO. La perquisizione è stata successivamente estesa all’abitazione del soggetto dove venivano rinvenuti e sequestrati  13 involucri di carta stagnola contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di grammi 160. L’arrestato espletate le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza”.


Catania CC trovata cocaina per 60mila € in casa di detenuto ai domiciliari. Le porte di Piazza Lanza si sono aperte per Mario Carmelo CAMBRIA, 28enne.  Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, nell’opera di contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, gestito dai clan catanesi orbitanti nei quartieri a rischio della città, hanno assestato un altro colpo al crimine organizzato sequestrando, ieri pomeriggio, in Via Molo di Levante a San Cristoforo,  2 pietre di cocaina pura, del peso di circa 150 grammi, e la somma in contanti di 15mila euro. I militari hanno fatto irruzione in casa di Mario Carmelo CAMBRIA, 28enne già ai domiciliari, perquisendogli l’abitazione e lo  scooter Honda SH 300 dov’erano occultati i soldi e la droga. La sostanza sequestrata, opportunamente tagliata, avrebbe raggiunto sul mercato al dettaglio un valore oscillante tra i 60 e i 70mila euro. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania1 in carcere per rapina. Agenti del Commissariato Centrale hanno rintracciato ed arrestato il già noto catanese Orazio CATANIA 45enne per reati concernenti le sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, in esecuzione dell’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, dovendo scontare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, perché riconosciuto colpevole del reato di una rapina aggravata in concorso, perpetrata s Catania il  9 settembre 2013. L’arrestato ultimate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione della competente dell’Autorità Giudiziaria.


CataniaBicicletta rubata è trovata in vendita su internet. La bicicletta, del valore di circa 800 euro, gli era stata rubata in via CARDÌ la settimana scorsa. Il giovane catanese, presentata la denuncia, dopo qualche giorno, navigando su internet, ha scovato un annuncio pubblicato sul portale di compravendita “Subito.IT” con la sua bici posta in vendita a 500 euro. Il derubato ha  contattato il venditore che gli ha dato appuntamento in Viale BUMMACARO a Librino. La vittima ha chiesto aiuto ai Carabinieri ed uno di loro,  fingendosi un parente, l’ha accompagnato all’incontro ed al segnale convenuto (il giovane ha indicato chiaramente di riconoscere la bici) identificati  i due soggetti e recuperata la refurtiva.  Sono stati denunciati:   un 22enne e un 18enne, del posto, già gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, poiché ritenuti responsabili di  ricettazione aggravata.


CataniaBicocca, treno investe e uccide cavallo, Polfer denuncia proprietario: disastro colposo ferroviario e maltrattamento animali. La denuncia è scattata per il catanese già noto A.S.G., 30enne. Gli uomini della Polizia Ferroviaria di Catania, lo scorso 18 febbraio, sono intervenuti lungo la tratta tra Bicocca e Catania dove il macchinista del treno 8674 non ha potuto evitare di investire e uccidere un cavallo che si trovava, immobile, sui binari. lo scontro avrebbe potuto causare il deragliamento del treno e messo a repentaglio l’incolumità dei passeggeri. Le pessime condizioni atmosferiche che in quel momento incombevano sulla città hanno reso difficili le condizioni d’intervento degli agenti della Sezione Polfer Centrale.  I tutori dell’ordine erano accorsi immediatamente per accertare le cause dell’incidente e verificare che non vi fossero ulteriori pericoli. La Polfer, poco distante dal luogo dell’impatto, ha  trovato altri cavalli che stavano vagando sotto la pioggia battente, in apparente stato di abbandono, col serio pericolo che potessero invadere le rotaie e causare ulteriori rischi per la sicurezza dei trasporti ferroviari. I poliziotti, con l’ausilio del Reparto di Polizia a Cavallo e di un veterinario che ne controllasse le condizioni di salute, si sono adoperati per ricoverare gli equini in un luogo sicuro per poi rintracciarne il proprietario. Una breve indagine, infatti, ha permesso di scoprire che gli animali, compreso quello investito nell’incidente ferroviario, appartenevano al già noto A.S.G., 30enne il quale è stato denunciato per disastro colposo ferroviario e maltrattamento di animali.


Catania –  San Cristoforo, guida senza patente, all’alt carabinieri fugge: inseguito e bloccato investe auto CC. Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania stanotte, hanno arrestato, in flagranza, Giuseppe BONGIORNO 20enne, del posto, per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e guida senza patente. L’equipaggio della gazzella, durante un posto di controllo in via De Lorenzo, ha imposto l’alt ad una Fiat 600  condotta dal soggetto che, essendo sprovvisto di patente di guida e di copertura assicurativa, è fuggito. Il guidatore è stato inseguito nel quartiere di San Cristoforo finendo la corsa contro il muro perimetrale di una  abitazione privata. Il reo, nell’estremo tentativo di evitare l’arresto, ha innestato la retromarcia tamponando l’autoradio dei CC che nel frattempo gli aveva precluso ogni possibilità di fuga. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Santa Venerina  CT - Viola obblighi assistenza familiare: 52enne ai domiciliari. I carabinieri hanno dato  esecuzione all’Ordinanza per espiazione pena detentiva in regime di detenzione “domiciliare”. I militari della Stazione di Santa Venerina hanno arrestato un 52enne, di Riposto, su ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il soggetto dovrà espiare la pena residua di 2 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di aver violato gli obblighi di assistenza familiare, reato commesso dal 2007 al 2010 a Santa Venerina. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CT - Ruba abbigliamento in commerciale, bloccata ed arrestata. I Carabinieri della tenenza di Misterbianco hanno arrestato una 31enne, di Belpasso, per furto aggravato. Una  gazzella dell’Arma ieri sera, su segnalazione del personale della vigilanza, è intervenuta al centro commerciale “Centro Sicilia” bloccando la donna mentre cercava di allontanarsi con dei capi di abbigliamento, per un valore di 170 €, rubati poco prima in un negozio, avendone manomesso i sistemi di antitaccheggio. La refurtiva è stata restituita al responsabile aziendale.


Mascalucia  CTAlticcio sfascia auto in sosta. Alcuni cittadini impauriti, al 112, hanno chiesto  l’intervento di una gazzella del radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania in Via Etnea a Mascalucia (CT), dove un  44enne, del posto, dopo avere bevuto alcolici in eccesso,  ha cominciato a danneggiare le auto in sosta. I Carabinieri, giunti sul posto, per bloccare ed arrestare  hanno dovuto ingaggiare un violento corpo a corpo. L’energumeno, visitato dal personale medico dell’Ospedale Cannizzaro di Catania,  è stato riscontrato affetto da: “Stato di agitazione in paziente in stato di ebbrezza alcolica” e  sottoposto a visita psichiatrica. L’arrestato, dopo la refertazione sanitaria,  è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.


Catania 2 ai domiciliari a Librino per doga. Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato ai domiciliari i già noti catanesi Giuseppe CHIESA 35enne ed Antonio CRISAFULLI 24enne entrambi per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. una pattuglia su moto delle volanti dell’U.P.G.S.P. transitando sotto gli edifici popolari del viale Grimaldi n.10 di Librino, dove è presente una piazza di spaccio chiamata “Fossa dei Leoni”, ha notato un giovane che indossava un giubbotto particolarmente rigonfio nella parte anteriore. Il  giovane non appena ha scorto la pattuglia, ha accelerato il passo in direzione del condominio sovrastante, come se volesse sottrarsi ad un eventuale controllo. I tutori dell’ordine, insospettiti hanno deciso di bloccare il sospetto.  Il ragazzo, intuite le intenzioni degli agenti è scappato dentro il condominio, facendo perdere le tracce in una delle innumerevoli abitazioni che lo compongono. Il maldestro, durante la fuga si era liberato di 2 buste di plastica che gli agenti hanno recuperato, accertandone il contenuto consistente in ben 200 “stecchette” di marijuana, poi quantificate in grammi 300 complessivi.  Gli  agenti si sono accorti che poco distante vi era un altro individuo il quale, notata la scena, con passo spedito cercava di allontanarsi. I poliziotti, questa volta, più rapidi sono riusciti a bloccare,  il personaggio prima che anch’egli fuggisse, identificandolo per  CHIESA. I tutori dell’ordine  perquisito, il giubbotto hanno rinvenuto 1 busta di plastica contenente n.87 stecchette di marijuana, confezionate alla stessa maniera delle altre, poi quantificate in 130 grammi complessivi nonché in una tasca dei pantaloni, 750€ in biglietti di piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio. CHIESA, con a carico precedenti specifici in materia di stupefacenti, è stato pertanto tratto in arresto. Lo spacciatore riuscito a dileguarsi poco prima, durante la fuga aveva perso le chiavi di casa, rinvenute dagli agenti a terra, nell’androne condominiale. Con l’ausilio di altro personale delle volanti giunto a supporto, gli operatori con grande meticolosa accortezza hanno verificato piano per piano, porta per porta, a quale abitazione corrispondessero le chiavi, avendovi con tutta probabilità trovato rifugio lo spacciatore. I poliziotti, dopo vari tentativi, al 5^ piano del palazzo hanno accertato che le chiavi aprivano la porta di un’abitazione, al cui interno vi era CRISAFULLI, anch’egli con a carico precedenti specifici, subito riconosciuto dagli agenti come lo spacciatore dileguatosi e che veniva pertanto anch’egli tratto in arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno, entrambi venivano posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Camporotondo etneo CTPicchia moglie che vuole separarsi, 1 ai domiciliari. La vittima ha chiamato il 112 dicendo: “Aiutatemi mio marito mi ha picchiata, sono riuscita a chiudermi nella camera da letto”.  L’ennesimo episodio di violenza contro una donna “colpevole”  di aver espresso liberamente la volontà di  separarsi dal marito. Il soggetto, in virtù della decisione della donna, stanotte, al culmine di una lite, ha iniziato a picchiare la vittima costringendola a trovare rifugio nella camera da letto da dove, tramite un telefonino, ha chiesto aiuto al 112. Luogo dell’aggressione un appartamento di Camporotondo Etneo, dove i Carabinieri del radiomobile di Gravina di Catania e della locale Stazione  sono immediatamente intervenuti ammanettando il 47enne e liberando la vittima, 43enne, che trasportata all’Ospedale  Garibaldi Centro è stata  riscontrata affetta da: “Contusione del braccio superiore, trauma braccio - mano e avambraccio destro” guaribili in una decina di giorni.’arrestato è stato relegato ai domiciliari, in un’altra abitazione, in attesa del giudizio per direttissima.


Viagrande  CT- Sorvegliato viola l’obbligo di soggiorno: ai domiciliari.  I  Carabinieri della Stazione di Viagrande (CT), ieri pomeriggio, in Via Cava,  durante un posto di controllo, hanno fermato Salvatore FINOCCHIARO 31enne, già noto,  di Catania, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Catania, a bordo di un’ auto condotta da un secondo personaggio già noto catanese. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa del  giudizio per direttissima. 


Giarre  CT - Carcere per furto aggravato e guida senza patente. L’arrestato Marco MIRAGLIA 20enne, di Giarre (CT) è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca. Il soggetto, nel 2012,  ancora minorenne,  si era reso responsabile dei reati di  furto aggravato e guida senza patente, commessi tra Giarre (CT) e Riposto(CT). I giudici del Tribunale dei Minorenni di Catania, dopo averlo condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, ne hanno ordinato l’arresto puntualmente eseguito ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre.  


CataniaRapina connazionale dell’est, 1 in manette. Agenti della Polizia di Stato nel pomeriggio hanno arrestato Ion BADESCU 36enne   perché responsabile del reato di concorso in rapina. Un funzionario della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia di Frontiera, alle ore 14.00, libero dal servizio, ha notato in piazza Della Repubblica uno di etnia esteuropea col giubbotto strappato ed in evidente stato di agitazione.  Il poliziotto,  dopo avere raggiunto il personaggio ed essersi qualificato, alla richiesta di cosa fosse accaduto, si è sentito rispondere che poco prima, non appena uscito dalla mensa della Caritas, era stato avvicinato da due stranieri, suoi connazionali, che l’avevano bloccato e malmenato e rapinato il telefono cellulare. Uno  degli autori della rapina, in quel frangente, passava per la piazza  e veniva riconosciuto dalla vittima che lo indicava al poliziotto. Il  soggetto è stato raggiunto e bloccato prontamente. Il  romeno interrogato in ordine ai fatti contestati, dapprima ha negato ogni addebito, poi, messo alle strette, ha ammesso le sue responsabilità, aggiungendo di aver lasciato il cellulare trafugato sotto carica presso la biglietteria di una ditta di autobus di linea ubicata poco distante. Il  telefonino, è stato recuperato con l’ausilio delle volanti intervenute, e restituito alla vittima, mentre per il rapinatore, identificato per   BADESCU, è scattato l’arresto per il reato di rapina in concorso con persona da identificare e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso il carcere di Piazza Lanza.


CataniaSpaccio a Picanello, 3 presi. Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato il catanese Matteo MANNINO 20enne  con  i già noti catanesi Giuseppe MANNINO 26enne, in atto avvisato orale ed Angelo RINALDI  24enne, perché responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Agenti  delle volanti, alle ore 17.20 circa, venivano inviati in via Giuseppe Martucci in ausilio a colleghi dello stesso ufficio. I poliziotti, liberi dal servizio, transitando in auto per l’incrocio di via Faraci con via Martucci, nel rione Picanello, avevano notato un giovane, la classica vedetta, in gergo “ù talìa strade”, urlare a squarciagola per mettere sul chi va là due complici che, poco distante, spacciavano stecchette di marijuana ad occasionali acquirenti, prelevate da una busta tenuta in mano da uno dei due.  I poliziotti  ad un secondo passaggio per il crocevia, hanno bloccato i tre “pusher”, rimasti sorpresi dalla celerità dell’intervento, e recuperato la busta che risultava contenere 89 stecchette di marijuana, poi quantificata in complessivi  140 g. circa nonché 90€ in biglietti di piccolo taglio, che uno degli spacciatori teneva avvolti nella carta stagnola in tasca. Gli arrestati   su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono  stati posti in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


CataniaEvasione dai domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto il già noto Sebastiano LO GIUDICE 22enne per il reato di evasione dagli arresti domiciliari, avendolo trovato assente più volte dalla sua abitazione dove si trovava ristretto. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l'arresto d'iniziativa degli agenti, disponendo per la mattinata il giudizio con rito direttissimo.


Caltagirone Furto, 2 presi in azione. Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato, in flagranza di reato, il già noto niscemese Vincenzo BLANCO 37enne e il già noto gelese Antonio FRAZZETTO ESPOSITO FERRARA 21enne, ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato in abitazione.   BLANCO ha avuto contestato anche il reato di ricettazione e violazione della misura di prevenzione perché sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Agenti del Commissariato di P.S. di Caltagirone, alle ore 18,30, erano venuti a conoscenza di un probabile furto in appartamento in atto presso una via di quel centro. I Poliziotti appresa la notizia si erano  recati sul posto; e giunti hanno constatato la presenza di due individui che facevano ingresso su un’autovettura. BLANCO e FRAZZETTO immediatamente bloccati ed identificati, venivano sottoposti a perquisizione personale.   BLANCO aveva la somma di euro 400, 1 portafoglio contenente 150 euro, documenti di identità e titoli bancari di altro soggetto, FRAZZETTO aveva 1 paio di guanti in lattice di colore azzurro e 1 banconota da euro 50. Ambedue  a seguito delle richieste degli agenti circa la provenienza delle cose rinvenute, hanno riferito di essere gli autori di un furto consumato in un’abitazione. I Poliziotti nel corso delle perquisizioni personali estese al veicolo usato per commettere i reati hanno sequestrato attrezzi atti allo scasso,  e presso l’abitazione di residenza del BLANCO, hanno rinvenuto diversi oggetti in oro e vario denaro contante, di probabile provenienza furtiva, oggetti in gran parte occultati in alcuni barattoli posti nello sportello del vano cucina. I  due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria


Catania - Scontro a fuoco tra agenti e 4 rapinatori: 1 morto, grave 17enne. Un commando di rapinatori, composto probabilmente da quattro uomini, intorno alle 23.00 di ieri, lungo la Tangenziale Ovest, aveva tentato una cruenta rapina alla tabaccheria di un distributore di carburanti. I malviventi, però, si sono scontrati con una pattuglia della Polizia di Stato intervenuta sul posto. un violento scontro a fuoco, è  scaturito tra agenti e rapinatori,  a seguito del quale due rapinatori sono rimasti feriti in modo grave: il primo, Francesco D’ARRIGO è deceduto poco dopo il ricovero presso l’Ospedale Vittorio Emanuele, il secondo, un minore, si trova attualmente ricoverato presso il Policlinico Universitario per una ferita alla testa. Un terzo rapinatore è stato bloccato ed arrestato, si tratta del già noto Samuele CONSOLI 20emme, il quale avrebbe dovuto trovarsi nella propria abitazione perché sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. Gli investigatori ritengono che il gruppo di rapinatori, non fosse certamente nuovo a simili imprese, anzi, il sospetto è che si fossero resi responsabili di un’altra rapina perpetrata poco prima dell’incursione nel distributore. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, continuano per identificare eventuali ulteriori responsabili dell’assalto.


Catania –  Sparò a “Francu u sceriffu” : arrestato Pantellaro. Polizia, nella tarda serata di ieri, su delega della Procura della Repubblica di Catania, ha tratto in arresto: Giovanni PANTELLARO 50enne già noto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il  19 gennaio 2015 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuto responsabile dei reati di lesioni gravissime, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Il fermo è scaturito dagli esiti di indagini tecniche condotte dalla Squadra Mobile a seguito del ferimento di Francesco Ragusa 45enne, già noto catanese inteso “Francu ‘u sceriffu” (condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso in quanto ritenuto affiliato alla cosca dei Cursoti Milanesi) - il quale nella tarda mattinata del 9 marzo 2013 era stato attinto da colpi d’arma da fuoco. La vittima era stata trasportata presso il locale Ospedale Vittorio Emanuele dove i sanitari di turno diagnosticavano una frattura scomposta del femore giudicata guaribile con prognosi iniziale di 40giorni. Le investigazioni,  e gli esiti d’accertamenti tecnico-scientifici, hanno consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di responsabilità a carico di PANTELLARO. Le dichiarazioni iniziali della vittima, erano che fosse stato ferito da ignoti killer, giunti a bordo di moto i quali l’avevano affiancato in via Plebiscito attingendolo alla gamba.  L’opera investigativa degli  uomini della Sezione “Reati contro la Persona”, ed  attività tecniche,  hanno permesso di acclarare che la sparatoria era in realtà avvenuta nel corso di un incontro chiarificatore accaduto presso un’agenzia di disbrigo pratiche ubicata nella stessa via Plebiscito, dove PANTELLARO, si era recato all’incontro armato, ed aveva sparato a Francesco Ragusa, “reo”  di avere divulgato notizie strettamente personali di un proprio congiunto, che ne che avrebbero offeso la reputazione. I tutori dell’ordine hanno repertato e sequestrato materiale con presenza di tracce ematiche. PANTELLARO espletate le formalità di rito, è stato associato presso la locale casa circondariale di “piazza Lanza”.


Mineo CT Aggrediti 2 carabinieri al CARA Mineo in distribuzione schede telefoniche. La baruffa sarebbe scoppiata per futili motivi durante la distribuzione delle schede telefoniche elargite agli ospiti per contattare le famiglie, ed ha avuto incresciosi risvolti per 2 carabinieri.  Un Ufficiale ed un Carabiniere scelto, intervenuti per sedare gli animi, sono stati improvvisamente aggrediti dal nigeriano, riportando lesioni che li hanno costretti a riparare presso il Pronto Soccorso calatino. L’esagitato è stato subito bloccato ed arrestato da altro personale dell’Arma, frattanto intervenuto. Il soggetto dovrà rispondere della sua violenza alla legge e presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, sono già in corso gli adempimenti per la sua immediata espulsione dal territorio dello Stato.


Gravina di Catania CTStudentesse taccheggiatrici approfittano dei “saldi” per rifarsi guardaroba gratis. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato, in flagranza, 2 giovani studentesse di Nicolosi, appena 20enni, per furto aggravato in concorso. Lo  spirito di collaborazione tra il personale di sicurezza, stanziale nei centri commerciali della provincia etnea,  ed i Carabinieri, ieri sera ha dato frutto nel centro commerciale “KATANE’”, di Via Quasimodo, dove sono state beccate le giovani taccheggiatrici mentre si allontanavano dal negozio “H&M”, con le borse zeppe di capi d’abbigliamento ed accessori. La merce, del valore di circa 200€, era stata predata dagli stand del negozio dopo averne rimosso il dispositivo antitaccheggio. La refurtiva è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale. Il magistrato dopo averne convalidato l’arresto  ha disposto la liberazione delle due ragazze. 


Catania CC contrastano microcriminalità, presi pusher e ladro. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, nell’ambito dei servizi programmati dal Comando Provinciale per evitare  il diffondersi degli episodi di microcriminalità, nel corso della nottata, hanno arrestato, in via Santa Maria dell’Aiuto,  il catanese  Letterio Santo PITARA' 26enne,  poiché in casa occultava  una ventina di grammi di cocaina e marijuana, già suddivisa in dosi, pronte per la vendita al minuto, nonché 600 euro circa  in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio.  I  Carabinieri  hanno denunciato, un 19enne, di Catania, con precedenti specifici, beccato in Via Antonino di San Giuliano a bordo di uno scooter, Honda SH 125,  rubato il 21 gennaio scorso nel capoluogo etneo. Il mezzo è stato restituito al proprietario, la droga e il denaro sequestrati mentre l’arrestato è stato relegato ai domiciliari in attesa della direttissima.


Catania - San Cristoforo: casa e spaccio.  Erba venduta in via Toledo rifornendosi nella sua abitazione.I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza, Albino SANGIORGI 60enne, del luogo, per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il personaggio, domiciliato in zona, faceva la spola tra la sua abitazione e via Toledo, dove vendeva le dosi di marijuana.  L’espediente è stato notato dai militari in borghese che, consecutivamente,  l’hanno fermato e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare,  rinvenendo e sequestrando:  70 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 100 grammi, nonché  una trentina di euro in banconote di piccolo taglio. I  cancelli del carcere di Catania Piazza Lanza si sono aperti per l’esperto pusher.


Belpasso  CT2 rapinatori in manette.  I fratelli avevano  assaltato il Credito Siciliano a Santa Maria La Stella. I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT), hanno assicurato alla giustizia

 

i congiunti  Agatino Davide SCIUTO, 35enne e Francesco Mirko SCIUTO,  23enne, già detenuto per altra causa, entrambi di Belpasso (CT), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania. I due, nel primo pomeriggio del 22 dicembre scorso, a volto scoperto avevano fatto irruzione nel Credito Siciliano, ag. di Santa Maria La Stella, frazione di Aci S. Antonio (CT), minacciando il direttore di aprire la cassaforte a tempo. L’attivazione dell’allarme, collegato, con la centrale operativa dei CC, aveva spinto i due a desistere dal crimine ed a fuggire a bordo di una Fiat Uno, ritrovata successivamente in zona. Gli investigatori, attraverso le testimonianze acquisite e l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso, sono riusciti ad identificare gli autori della tentata rapina, fornendo al magistrato inquirente un quadro probatorio particolareggiato (vedi anche le scarpe sequestrate in casa di uno dei rapinatori, riconoscibili nel video), da  indurlo a richiederne il provvedimento cautelare peraltro condiviso dal GIP che ne ha disposto l’arresto. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Fiumefreddo di Sicilia  CT  - CC presi 2 pusher eroina.  I Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno ammanettato

 

 Valerio Giuseppe RAGONESI, 50enne, e Sebastiano Antonino LEOTTA, 49enne, entrambi del luogo, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari di sera hanno proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare nell’abitazione dei 2 rinvenendo 3 dosi di eroina, 2 bilancini di precisione, la somma contante di 50 euro, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio, e vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. La droga, il denaro, i 2 bilancini ed il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati. Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati trattenuti camera nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.


Giarre  CTCC 9 denunciati. I Carabinieri della Compagnia di Giarre nel corso di un servizio coordinato finalizzato al contrasto dei reati contro persona ed il patrimonio hanno denunciato 9 persone. 1 denunciato per furto di energia elettrica. I militari coadiuvati da personale tecnico dell’Enel hanno accertato che un 56enne di Mascali aveva effettuato nella propria abitazione un allaccio abusivo del proprio contatore alla rete elettrica pubblica; 3 denunciati per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, poiché violavano gli obblighi connessi alla custodia dei propri mezzi già sottoposti a sequestro amministrativo; 5 denunciate per guida senza patente, poiché sorpresi alla guida dei rispettivi mezzi privi patente di guida perché mai conseguita o revocata. I Carabinieri nell’ambito del servizio hanno controllato 61 persone, 28 veicoli ed elevate 14 sanzioni al C.d.S. per valore complessivo di 4.300 euro.


Mascalucia  CT  - Furto, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno arrestato ai domiciliari Maurizio PUGLISI 48enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.  Il soggetto dovrà scontare la pena residua di 11 mesi e 12 giorni di reclusione  perché riconosciuto quale autore di un furto aggravato,  commesso a Mascalucia nel marzo 2013. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.


Paternò CT - Sorvegliato guida auto senza patente, CC preso. I Carabinieri della Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato, in flagranza, Orazio FARINA, 41enne del posto, per la violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e la guida senza patente. L’equipaggio di una gazzella, intorno all’una di stanotte, in via Scala Vecchia, nel corso di un posto di controllo, ha imposto l’alt all’autovettura condotta dal soggetto che, essendo sottoposto alla misura preventiva, era sprovvisto di patente poiché contestualmente revocatagli al momento dell’irrogazione del provvedimento.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Misterbianco  CT  - 3 tentano furto abbigliamento in capannone, CC presi: 1 è una donna. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato un 45enne ed un 25enne, entrambi catanesi, ed una 22enne, originaria della Romania, per tentato furto aggravato in concorso.  Una  Gazzella dell’Arma, di notte, durante un servizio di controllo del territorio atto a prevenire e reprimere reati predatori in genere, ha sorpreso i soggetti in via Aldo Moro mentre con delle chiavi adulterine stavano forzando la porta d’ingresso di un capannone. L’esercizio commerciale vende capi di abbigliamento, i soggetti avrebbero avuto lo scopo di rubare più merce possibile. Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CT - Viola detenzione domiciliare, ammanettato. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato, in flagranza di reato, il catanese

 Domenico SANFILIPPO 23enne, per evasione. Il soggetto, ieri pomeriggio,  in barba agli obblighi imposti dalla reclusione domiciliare è stato beccato da una pattuglia dell’Arma a bighellonare in via Pilata. L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


Acireale 1 pusher preso in azione.  Poliziotti del Commissariato di P.S. del Commissariato di Acireale hanno arrestato Emanuele CUBEDA  34enne, già noto,  per il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana. CUBEDA, negli ultimi tempi era stato notato ripetutamente nel territorio della frazione di Aci Platani in atteggiamento sospetto; fra l’altro, nei giorni precedenti era stato controllato da una Volante del Commissariato, essendo stato trovato in possesso di 1 dose di marijuana confezionata e sigillata: per questo era stato indagato in stato di libertà per detenzione di stupefacente a fini di spaccio. Gli  agenti del Commissariato, dopo una serie di generici servizi di osservazione, hanno organizzato un vero e proprio appostamento, durante il quale hanno avuto modo di notare che  Cubeda, dopo essersi guardato attorno con fare circospetto, aveva lasciato  2 grossi involucri sotto le macchine in sosta per poi posizionarsi in attesa ad una distanza di circa venti metri. Il  modus operandi del Cubeda appariva quindi chiaro il soggetto, al fine di eludere eventuali controlli di polizia, escogitava questo sistema di spaccio, consegnando ad ogni assuntore una singola dose, dopo averla prelevata da una busta, precedentemente occultata. Gli  agenti a quel punto sono intervenuti ed hanno bloccato   Cubeda. I tutori dell’ordine nei due involucri lasciati sotto le auto hanno rinvenuto 20 “stecche” di “marijuana, per un totale complessivo di circa 70 grammi. La perquisizione, effettuata successivamente nell’abitazione del soggetto, ha permesso ad agenti di rinvenire e sequestrare oggetti utilizzati per il confezionamento dello stupefacente e, in particolare, un bilancino di precisione e diversi ritagli di carta argentata, oltre ad altre dosi della medesima sostanza. CUBEDA espletate le formalità di rito, è stato tradotto in carcere.


CataniaCC a San Cristoforo scoprono Self service cocaina in via del Principe. Pusher in manette.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza, Benito TOSCANO, 31enne di Catania, per spaccio di sostanze stupefacenti. Il  solerte commerciante dispensava ai richiedenti,  con una mano le dosi di cocaina ritirando, con l’altra,  il denaro per il bene offerto,  paragonato ad un distributore automatico di merendine e bevande, in versione umana. Tra gli spettatori, non paganti, gli uomini dell’Arma che, durante uno dei tanti servizi antidroga organizzati nel cuore del popolare quartiere catanese, una delle piazze nevralgiche per lo smercio al minuto di droga, sono riusciti a beccarlo in flagranza  con in tasca 40 dosi di cocaina (venti grammi circa) ed in cassa una cinquantina di euro, in banconote di piccolo taglio.La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania - Piazza Teatro Massimo: scippatore ai domiciliari. Si tratta di Giovanni GRIMALDI, 24enne. Il soggetto insieme ad un complice aveva depredato una coppietta. Carabinieri del Nucleo Radiomobile  stanotte, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Catania nella zona del centro storico, meta notturna di tanti giovani catanesi,  hanno arrestato ai domiciliari in flagranza, Giovanni GRIMALDI, per furto aggravato in concorso. Il giovinastro, insieme ad un complice, a bordo di un Piaggio Beverly ha avvistato una coppietta che passeggiava nei pressi di Piazza Teatro Massimo.  Gli avvoltoi, in un attimo di distrazione della ragazza, sono riusciti ad avventarsi sulla preda scippandogli dalle mani la borsetta.  L’equipaggio di una gazzella dell’Arma, preposto al  controllo della zona, richiamato dalle grida d’aiuto della vittima, si è posto all’inseguimento della moto riuscendo, poco dopo,  a bloccarla ed arrestare uno dei malviventi mentre l’altro è riuscito a dileguarsi. La borsa, recuperata,  è stata restituita alla  vittima mentre l’arrestato è stato posto ai domiciliari.


Adrano  CT - Evaso da comunità, acciuffato da CC. Carabinieri della locale Stazione di mattina, hanno  arrestato,  in flagranza,  il 30enne, catanese,  Luigi COSTA, per evasione. Il soggetto, eludendo la sorveglianza,  era scappato dalla comunità  J. F. Kennedy di  Contrada VITURO, dov’era relegato  ai domiciliari. L’Arma di Adrano, dopo aver ricevuto la segnalazione dell’avvenuta evasione,  ha organizzato le ricerche che, dopo qualche ora, hanno permesso la cattura dell’evaso. L’individuo è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima.


 Paternò CT - Evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato Francesco MUSARRA  41enne, per evasione. Il soggetto, benché sottoposto agli arresti domiciliari, ieri mattina è stato individuato e bloccato da una gazzella dell’Arma, durante un specifico servizio, mentre si trovava sulla pubblica via in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto.L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaFurto su auto, 1 in manette. Uomini dell’U.P.G.S.P. hanno bloccato il già noto catanese Maurizio ALI’ 31enne per il tentato furto aggravato. ALÌ dopo aver infranto il deflettore posteriore di un’auto parcheggiata in via Anzalone, si era introdotto nel veicolo tentando di asportare con un cacciavite l’impianto autoradio. Il tempestivo intervento della Volante riuscita a scongiurare il furto ha permesso di assicurare il malvivente alla giustizia. ALÌ bloccato e tratto in arresto è stato condotto presso la casa circondariale “Piazza Lanza” di Catania in attesa della direttissima.


Catania 2 presi a rubare in reparto Talassemia al Garibaldi. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., ieri sera hanno ammanettato, per il reato di concorso in tentato furto aggravato, Carmelo BONACCORSO 18enne, e Salvatore ACCARDI 35enne

 

 entrambi già noti. I poliziotti, di una volante alle ore 19.30 circa sono stati inviati preso il reparto di Talassemia dell’ospedale “Garibaldi Centro”, in quanto su linea 113 il personale di un istituto di vigilanza privata, denominato “A.N.C.R.”, aveva segnalato di aver bloccato 2 individui intenti a rubare nell’Ospedale.  I  maldestri, avevano già forzato sia la porta d’accesso del reparto che quella di uno degli uffici al cui interno si trovavano diversi computer. Gli agenti della volante, giunti immediatamente sul posto,   hanno preso in consegna i due fermati che erano ancora in possesso degli arnesi atti allo scasso. I tutori dell’ordine hanno sequestrato l’auto utilizzata dai fermati per giungere sul posto, peraltro, priva di copertura assicurativa. I poliziotti hanno acquisito la denuncia del personale dell’istituto di vigilanza, impiegato sul posto: da diversi giorni, proprio quel reparto ospedaliero era stato oggetto quotidiano di furti.  BONACCORSO ed ACCARDI sono stati arrestati e, così come disposto dal P.M. di turno: BONACCORSO è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione,  ed ACCARDI è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del Giudizio per direttissima.


Ragalna CT- Truffa, associazione e traffico stupefacenti: CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Ragalna hanno arrestato Giuseppe DI BELLA, 44enne,  su ordine di espiazione per cumulo pene detentive emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 8 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di falsità in scrittura privata, truffa ed associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, reati commessi nel 2007 nella provincia etnea. L’arrestato è stato associato nel carcere di Catania Bicocca, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


 Biancavilla  CT- Arrestato per cumulo pene. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato Nicola Giuseppe COCIMANO, 44enne, di Paternò, su ordine di carcerazione per cumulo pene  emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Enna. Il soggetto dovrà espiare  la pena di 1 anno, 3 mesi e 3 giorni  di reclusione poiché riconosciuto colpevole di reati contro il patrimonio commessi nella provincia di Enna. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Sorvegliato ai domiciliari tenta suicidio.  CC  dopo averlo soccorso gli notificano un’ordinanza per rapina. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Gravina di Catania hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Catania  nei confronti di Benito Giuseppe Mario TOMASELLI, 35enne, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo si soggiorno nel comune di residenza, per rapina, tentata rapina e violazione della Sorveglianza Speciale. Il soggetto, arrestato nella tarda serata giovedì scorso per aver violato i vincoli della Sorveglianza Speciale e per questo posto ai domiciliari, ieri mattina al culmine di una lite con i propri familiari ha tentato il suicidio ingerendo diversi farmaci. I militari, su richiesta degli stessi genitori, sono intervenuti con personale medico del 118 soccorrendo il malcapitato che è stato trasportato e ricoverato presso l’Ospedale Cannizzaro dove lo stesso si è ripreso e successivamente gli è stato notificato il provvedimento cautelare. La misura è scaturita da un’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri  che hanno individuato il 35enne quale autore di una rapina commessa il 25 novembre 2014 e di una tentata rapina perpetrata il 27 novembre 2014 ai danni di due filiali bancarie dell’Istituto Monte dei Paschi di Siena a Catania. L’arrestato, che non versa in pericolo di vita, è rimasto al momento piantonato all’Ospedale. 


Catania Medico esce da Garibaldi è aggredito da ladro sua auto: preso da CC. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno posto ai domiciliari un 50enne, catanese, per tentata rapina  impropria e resistenza a Pubblico Ufficiale. Un  medico dell’Ospedale Garibaldi, ieri pomeriggio in via Palermo, ultimato l’orario lavorativo, si stava dirigendo verso la sua auto Opel Meriva parcheggiata nel nosocomio quando ha notato uno intento a forzare la portiera della sua auto. La vittima ha telefonato subito al 112 riferendo ai Carabinieri del furto in atto, ma il ladro nel frangente si è accorto di esser stato scoperto ed ha aggredito il proprietario del mezzo. Una gazzella dell’Arma, che gravitava in zona, è intervenuta immediatamente sul posto ed ha  bloccato il ladro, che opponeva un’energica resistenza ai militari al fine di sottrarsi all’arresto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Aci Catena CT- Rapina, CC 1 arresto. I Carabinieri della Stazione di Aci Catena hanno arrestato   Francesco DI MARTINO, 42enne, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.L’individuo dovrà espiare la pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di una rapina aggravata, commessa ad Aci Catena il 20 novembre 2001. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Santa Venerina  CT -  CC eseguito ordine espiazione pena.  I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno arrestato ai domiciliari Antonio FARACI, 40enne, del luogo, su ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.  Il soggetto dovrà espiare la pena residua, 3 mesi di reclusione per evasione e resistenza a Pubblico Ufficiale, reati commessi il 22 dicembre 2012 a Zafferana Etnea. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Adrano  CT - Rottweiler azzanna bimba 4 anni, denunciato proprietario.  Una bambina, di appena 4 anni, ieri, intorno alle 13:00, in Contrada Dagala di Adrano (CT), stava giocando con altri bimbi nel cortile adiacente l’abitazione di parenti,  quando, all’improvviso, dal cancello lasciato aperto è entrato un rottweiler. L’animale si è diretto verso la piccola azzannandola. Il  nonno ed altri adulti fortunatamente, richiamati dalle grida dei piccoli, sono usciti dalla casa con dei bastoni ed hanno messo  in fuga l’animale. La bambina, è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove i sanitari hanno riscontrato  “ferite all’emivolto sx ed al torace superiore da morso di cane” con una prognosi di 15 giorni. I Carabinieri della locale Stazione, intervenuti sul posto, hanno immediatamente identificato il proprietario del cane, un 26enne, del luogo, abitante a qualche centinaio di metri dal luogo dell’aggressione,   che è stato denunciato per lesioni colpose e omessa custodia di animali.


Acireale Carcere per presunto “custode” pistole e refurtiva. Agenti del Commissariato P.S. di Acireale la serata scorsa hanno arrestato Giovanni RUSSO di anni 45, incensurato, perché responsabile del reato di detenzione abusiva di armi, detenzione di armi clandestine e di ricettazione di un’autovettura. Il soggetto, infatti, custodiva, in un garage affittato senza regolare contratto, 3 pistole, delle quali 1 con matricola abrasa, ed una vettura di provenienza furtiva. L’attività investigativa svolta dagli agenti del Commissariato di Acireale, ha evidenziato che alcuni soggetti gravati da precedenti penali passassero sovente nelle vicinanze del garage. I poliziotti ieri pomeriggio hanno proceduto ad una perquisizione nel garage, rinvenendo le armi. Gli investigatori ritengono che RUSSO sia stato scelto per il suo stato di incensurato, quale custode di beni illeciti o di illecita provenienza. RUSSO, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità  Giudiziaria.


Piedimonte Etneo  CT - Rapina in Banca Agricola Popolare di Ragusa 1 arresto. Si tratta di Salvatore CAVALLARO, 22 anni, di Camporotondo Etneo.  Il  giovane, il 23 agosto dello scorso anno, insieme ad un complice, ed armato di taglierino,  aveva rapinato l’agenzia della BAPR sottraendo circa 7.000 euro al cassiere. Le indagini svolte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo (CT), brillantemente supportate dal Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, che ha eseguito la  comparazione antroposomatica tra soggetti, collocando l’individuo per le sue caratteristiche antropometriche e somatiche sul luogo del delitto,  hanno permesso, anche attraverso le testimonianze rese dalle vittime, di fornire al magistrato inquirente un quadro probatorio completo che, sottoposto al vaglio del GIP del Tribunale di Catania,  è stato ampiamente recepito e riformulato sotto forma di ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata in concorso. L’arrestato, Salvatore CAVALLARO è stato raggiunto dal provvedimento cautelare nel carcere di Ragusa dove si trova recluso per altra causa.


Aci Sant’Antonio CT - Simula rapina ed intasca incasso, denunciato autista. Un autotrasportatore 47enne, di Catania, alle 16:00 alla vigilia di natale, si era presentato dai carabinieri denunciando di aver subito una rapina, alle ore 13:45, in via Nocilla ad Aci Sant’Antonio. 2 a bordo di una moto, travisati ed armati di pistola, avrebbero costretto il conducente a consegnare  759,40 euro in contanti, corrispondenti all’incasso giornaliero. La presunta vittima, dopo aver spiegato di lavorare per conto terzi, aggiungeva ai militari che i rapinatori, per costringerlo a consegnare i soldi, l’avevano colpito al volto con il calcio della pistola. Il denunciante,  stranamente, non presentava traccia del colpo ricevuto sul volto e, dopo aver patito la rapina, non aveva avvertito alcuna forza di polizia, non si era fatto curare in presidi medici e solo dopo appena 2 ore e 15 aveva finalmente deciso di rivolgersi ai carabinieri. Le circostanze  hanno indotto gli inquirenti, ieri pomeriggio,  a risentire a sommarie informazioni  il presunto rapinato confermando che ei punti oscuri erano combacianti con le perplessità percepite in sede di denuncia. I carabinieri della locale Stazione, a quel punto, non hanno potuto far altro che interrompere l’atto invitando il camionista  a nominare un legale di fiducia ed eleggere domicilio poiché stavano procedendo a denunciarlo per simulazione di reato.


Paternò CT- Rumeno in carcere per dei furti in Emilia. Si tratta di Cosmin BUTNARU  23enne, domiciliato a Paternò.  I Carabinieri della locale Stazione, collaborati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Operativo del battaglione “Puglia”,  nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio, denominato “Modello Trinacria”, hanno catturato il rumeno, Cosmin BUTNARU,  in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bologna. Il giovane è accusato di essere l’autore di alcuni furti aggravati commessi a Bologna tra il 14 e il 15 agosto scorso.  L’arrestato è stato associato al carcere di Catania  Piazza Lanza.


Catania Furto 1 preso in azione, ai domiciliari. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la notte del 24 dicembre hanno tratto in arresto ai domiciliari Raffaele TESTA 27enne già noto per reati contro il patrimonio, per furto aggravato. Due  equipaggi di volante, alle ore 05.40 circa, a seguito di segnalazione su linea 113, sono intervenuti in via Guglielmo Oberdan presso uno studio legale. Gli agenti non appena giunti sul posto hanno constatato che era stato forzato il portone d’ingresso dello stabile e dello studio, e messe a soqquadro diverse stanze. I tutori dell’ordine, si avvedevano altresì che da una finestra dello studio, sul cortile condominiale, era appena fuggito un giovane, il quale veniva prontamente bloccato dai poliziotti rimasti in strada per cingere lo stabile. Lo stesso è stato tratto in arresto e contestualmente identificato per   Raffaele TESTA, con precedenti per reati contro il patrimonio. Il soggetto, durante l’accenno di fuga, aveva fatto in tempo a disfarsi di una valigetta contenente la refurtiva, che veniva recuperata e riconsegnata al titolare dello studio legale, nonché di alcuni attrezzi atti allo scasso. Testa è stato giudicato per direttissima e sottoposto agli arresti domiciliari.


Catania  –  Previte viola domiciliari, arrestato. Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza, Carmelo  PREVITE  55enne, di Catania,  per evasione. Il personaggio, già condannato per associazione a delinquere di tipo mafioso (clan Pillera-Puntina), ieri pomeriggio è stato fermato in Via delle Calcare, a San Cristoforo, in palese violazione degli arresti domiciliari cui era sottoposto. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. 


San Giovanni La Punta  CT - Arrestato per un furto aggravato. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta hanno arrestato David GIARRUSSO, 37enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il personaggio dovrà scontare la pena residua di 3 mesi e 19 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di un furto aggravato in concorso, commesso a Catania il 25 maggio 2012. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaPreso in azione durante furto: ai domiciliari. Poliziotti delle volanti dell’U.P.G.S.P. hanno ammanettato il già noto catanese Fabio BONSIGNORE 38enne, per furto aggravato. Gli agenti di una volante, intorno alle ore 11.05 nel corso dell’attività di controllo del territorio mirata a scongiurare i reati di natura predatoria, transitando per via Renato Imbriani, hanno notato fuoriuscire dal passo carraio di uno stabile un giovane a bordo di scooter HONDA SH 125 che, accortosi della Polizia, ha abbandonato lo scooter e tentato d’allontanarsi. Il maldestro è stato immediatamente bloccato. BONSIGNORE, a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di arnesi atti allo scasso con i quali aveva presumibilmente forzato il blocco d’accensione del veicolo, che è stato accertato era stato parcheggiato nello stesso stabile da parte del proprietario. La moto è stata subito riconsegnata al legittimo proprietario, il quale ignaro dell’insano gesto si trovava lì per lavoro. BONSIGNORE alla luce di quanto accaduto è stato quindi dichiarato in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


San Gregorio di Catania  CTViola   Sorveglianza Speciale. Arrestato ai domiciliari.  I Carabinieri della Stazione di San Gregorio di Catania hanno arrestato ai domiciliari Giovanni RAGUSA, 43enne, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Valverde. Una  pattuglia dell’Arma, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto è bloccato il soggetto mentre passeggiava in Piazza Ettore Majorana a San Gregorio di Catania, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaROS e CC sequestrano beni mafia, 22 milioni€ : 26 immobili, 9 imprese, 6 disponibilità finanziarie. I beni sono riconducibili a Giuseppe Sandro Maria MONACO.





Ultimora   nov. dic.2014

 

 

 




Gang seriale usa esplosivo per aprire casseforti Polstrada esegue 13  misure cautelari


    

ultimo aggiornamento

 

 


CataniaGang seriale usa esplosivo per aprire casseforti Polstrada esegue 13  misure cautelari.  Agenti della Polizia di Stato della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale Sicilia Orientale di Catania, coadiuvati da uomini delle Squadre di P.G. Sezionali  nella mattinata hanno proceduto a  dare  esecuzione a 13  misure cautelari,  6 in carcere,  4  agli arresti domiciliari e  3  relative all’obbligo di dimora nel comune di residenza, emesse la G.I.P. di Catania su richiesta della Procura etnea, nei confronti di: Custodia Cautelare in carcere: Alfio MAUGERI  37enne  nato a Catania; Marco MUSMECI  22enne nato ad Acireale; Orazio Alfio PAPPALARDO 27enne nato a Catania; Giuseppe CASTORINA   35enne nato a Giarre; Andrea SAPIENZA  40enne nato a Giarre;Liborio PREVITI  33enne nato a Catania. Custodia Cautelare degli arresti domiciliari: Salvatore PAPPALARDO  32enne nato a Catania;Salvatore  PATANE’ 54enne nato a Catania; Giuseppe FINOCCHIARO 36enne nato  a  Catania; Gaetano ZAMMATARO  27enne nato a Catania. Misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e del divieto di allontanarsi dalla propria abitazione  dalle ore  21,00 alle ore 07,00: Gaetano FLORIO 25enne nato ad Acireale ; Ignazio RAO  24enne nato ad   Acireale; Alessandro PREVITI 23enne nato a Catania.  Le misure cautelari sono scaturite a seguito di una articolata e pressante attività investigativa, coordinata dalla Procura di Catania, effettuata  dalla Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Catania,  che ha portato a delineare  una associazione per delinquere finalizzata alle rapine ai danni  di  esercizi commerciali ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine ha avuto inizio a seguito di 2 rapine  consumate   il 28 s settembre 2012 ed il  27 dicembre 2012 ai danni degli esercizi commerciali  all’interno delle due   Aree di  Servizio AGIP della  A/18 ME-CT, in territorio di Aci Sant’Antonio (CT).   I  malfattori, dopo avere proceduto al sequestro degli addetti,   facevano saltare le relative  “Casse Continue”, facendole esplodere ed inserendovi all’interno del gas acetilene attraverso una cannula  collegata ad una bombola di gas,  e poi sigillando lo sportello con poliuretano  espanso e con del  das.   I  rapinatori nelle  due occasioni si impossessarono della somma di  62.000 €  circa contenuta nelle  due casse. Le investigazioni successive consentirono di delineare un agguerrito e pericoloso  sodalizio criminale,  vicino alla famiglia mafiosa “Santapaola”  operante  soprattutto nel territorio ionico - acese,  dedito costantemente  alle rapine, quasi  sempre con la medesima  tecnica esplosiva.  L’attività criminosa in ogni circostanza, poneva in serio pericolo l’incolumità  degli astanti,  poiché l’esplosione non risultava spesso controllata; infatti in una occasione, l’intera somma contenuta nella cassa, circa € 43.000, 00  andava  totalmente distrutta dalle fiamme. I soggetti, anche durante l’esecuzione delle attività criminose sono risultati particolarmente agguerriti tanto ché, in una occasione, uno dei componenti ha esploso un colpo di  fucile caricato a pallettoni  senza, comunque, attingere fortunatamente  alcuna persona. Le indagini esperite al fine di individuare i responsabili, consentivano di accertare anche l’esistenza di una attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella quale alcuni degli associati risultavano particolarmente attivi. Gli inquirenti, durante l’attività hanno proceduto all’arresto in flagranza  di 6 soggetti, 3 dei quali oggi  raggiunti dalla misura cautelare,  i quali  si stavano portando presso un supermercato, dotato di cassa continua, per effettuare l’ennesima  rapina. I malfattori, nella circostanza, venivano intercettati in una auto FIAT Fiorino, 2 nei posti anteriori e 3 dentro il cassone, i quali, al momento, erano armati, con pistole e fucile a canne mozze,  ed incappucciati con a seguito tutto l’occorrente per fare saltare la cassa dell’esercizio commerciale e precisamente un supermercato sito nel comune di Santa Venerina (CT). L’attività ha consentito di accertare che il sodalizio si era reso responsabile, nell’arco temporale di sei mesi,  di altre 6  rapine. La misura cautelare ad Alfio Orazio PAPPALARDO è stata notificata presso la casa circondariale di Enna, dove si trovava detenuto, mentre ad Alfio MAUGERI  veniva notificata presso una comunità di recupero di Messina. Altri due soggetti, destinatari della misura risultano attualmente irreperibili e sono attivamente ricercati.


Caltagirone 2 romeni rapinano anziano in centro, in manette. Si  tratta di Ionut Sebastian LUPU 18enne e Ionut  SPIESCU 23enne di origini romene. Operazione lampo dei Carabinieri della Compagnia di Caltagirone. Che di mattina gli investigatori erano riusciti, nella flagranza,  ad assicurare alla giustizia  i 2 personaggi.  Ionut Sebastian LUPU 18enne,  di origini romene, che I maldestri intorno alle 12:00, avevano rapinato della collana d'oro un pensionato, di 62 anni, mentre stava passeggiando in Via Alessandro Manzoni. Il giovane, Ionut Sebastian LUPU è stato intercettato ed arrestato a poche centinaia di metri dal luogo del reato, precisamente in Viale Maria Milazzo, ed  era stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone. L’acume investigativo degli inquirenti ha permesso, anche attraverso le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, di dare un volto all’altro criminale rintracciato di sera, intorno alla mezzanotte, nella sua abitazione di Grammichele (CT) dove,  i militari, durante la perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato, celati dentro una stufa, gli indumenti utilizzati dal malvivente nel corso della rapina.     Ionut  SPIESCU è accusato di rapina in concorso e lesioni personali. Il giovane, sottoposto a fermo di indiziato di delitto,  su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  ha raggiunto il complice nel carcere di Contrada Noce di Caltagirone CT. 


Misterbianco Cocaina in caramelle, colombiano già residente in manette. Polizia di Stato di Catania ieri, ha effettuato 2 distinte operazioni di contrasto al fenomeno del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti traendo in arresto 5 persone.  La Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” ha tratto in arresto: John Einer DIAZ MOSQUERA  35enne responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti della stessa sezione avevano appreso che un colombiano domiciliato a Misterbianco, identificato per  John Einer DIAZ MOSQUERA, con precedenti specifici in materia di droga, era in possesso di cocaina. Gli investigatori, dopo opportuni accertamenti, hanno predisposto una mirata attività   culminata con una perquisizione domiciliare. Gli agenti, ad esito dell’indagine, presso il domicilio del soggetto, hanno rinvenuto un involucro  contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr.36,00 circa nonché sostanza da taglio e due bilancini di precisione. La  pervicacia degli investigatori, non disgiunta da un formidabile “fiuto” investigativo ha portato l’attenzione di 1 dei poliziotti su una busta di caramelle marca “Colombina” contenente 1 caramella che risultava successivamente composta in parte da sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr 3,8. Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato dichiarato in   arresto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


 

CataniaAntidroga infiltrata blocca 2 corrieri con 5,5 kg. cocaina e 2 fornitori. La Sezione “Antidroga “ha tratto in arresto : Paola Vittoria CREA,  38enne, Giovanni GIORGI,  42enne già noto,  Walter BUSCEMA, 22enne già noto Andrea Giovanni BUSCEMA, 25enne, responsabili, in concorso tra loro, del reato di trasporto, detenzione, cessione e acquisto di sostanza stupefacente del tipo cocaina.A seguito di attività info-investigativa Uomini della Squadra Mobile Sezione “Antidroga” avevano appreso che i germani  Andrea Giovanni BUSCEMA  e Walter, quest’ultimo soggetto già noto agli investigatori per reati in materia di stupefacenti e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, doveva ricevere un carico di cocaina da un soggetto calabrese della Locride, segnatamente di Bovalino, indicato come Giovanni GIORGI, anch’egli già noto per reati in materia di stupefacenti. Le notizie erano che nella mattina del 26 giugno sarebbe  giunto a Catania  Giovanni GIORGI che avrebbe scortato una donna, in viaggio da sola a bordo di una Fiat croma di colore grigio metallizzato, all’interno della quale era stato occultato lo stupefacente. Poliziotti della Squadra Mobile, dalle prime ore del mattino di ieri, dopo avere effettuato preliminari accertamenti che consentivano di appurare che GIORGI aveva nella disponibilità una Renault Captur (intestata alla moglie), hanno predisposto un mirato servizio di osservazione presso i caselli dell’autostrada A/18 a San Gregorio. Gli investigatori, dopo lunghe ore di attesa, hanno notato un’auto Fiat Croma con a bordo una donna, successivamente identificata per Crea Paola Vittoria. Gli agenti hanno proceduto a bloccare la donna, seguita a distanza da Giovanni GIORGI a bordo proprio della Renault Captur segnalata, entrambi provenienti dalla Calabria.  La donna ha manifestato subito segni di insofferenza: la sua eccessiva irrequietezza lasciava ritenere che la soffiata potesse essere giusta, pertanto i due sono stati condotti pressi gli Uffici della Mobile. I tutori dell’ordine, a seguito di minuziosa perquisizione, all’interno dell’autovettura condotta dalla CREA, abilmente occultati sotto il sedile anteriore, hanno rinvenuto i  5 panetti contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di kg. 5,5. Il  controllo immediato dei telefoni ha dato modo di accertare come Vittoria CREA comunicasse, durante il tragitto Locride-Catania, tramite “WhatsApp”, con Giovanni GIORGI che utilizzava come nome profilo “Scarface”, il quale si sincerava della regolarità del viaggio. GIORGI durante il controllo è stato trovato in possesso di un ulteriore apparecchio cellulare dove erano presenti  sms intercorsi con  Walter BUSCEMA, destinatario indicato dello stupefacente che dal tenore dei messaggi era chiaro fosse in attesa del carico. Gli  investigatori sfruttando tale elemento, hanno inviato, dal telefono del  IORGI, un messaggio verso l’utenza di Buscema, recitante “Buon giorno 20 minuti sono da te” che rispondeva “Ok”. Gli Agenti dell’Antidroga, utilizzando la vettura del GIORGI, si sono recati presso l’abitazione di Walter BUSCEMA, e giunti nei pressi hanno inviato un ulteriore messaggio verso la sua utenza: “Mi apri” .  Walter BUSCEMA, affacciatosi dal balcone della sua abitazione, notata l’auto del GIORGI che evidentemente conosceva utilizzando un telecomando, ha aperto il cancello automatico  che dava accesso ai garage. I fratelli  BUSCEMA, sull’uscio di casa sono rimasti esterrefatti poiché  si sono trovati di fronte gli Agenti dell’Antidroga che nel corso della  perquisizione domiciliare hanno rinvenuto e sequestrato la somma  di 43.000€ in contanti, che costituiva un acconto per l’acquisto dello stupefacente. Espletate le formalità di rito, i soggetti sono stati associati presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania -  Revoca domiciliari a presidente  Pulvirenti e Cosentino.

Il massimo dirigente del Calcio Catania Nino Pulvirenti e l'amministratore delegato Pablo Cosentino  su decisione del Gip Fabio Di Giacomo che ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari dopo le dimissioni dei due dai loro incarichi ha ottenuto la revoca dei domiciliari. I due dirigenti hanno l'obbligo di firma 4 giorni a settimana in un ufficio della polizia di Stato ed il divieto di espatrio, e per questo gli sono stati ritirati i passaporti. Pulvirenti e Cosentino, erano ai domiciliari dal 23 giugno scorso per truffa e frode sportiva.

CataniaOperazione “i treni del gol” per vertici Calcio Catania: Pulvirenti, Cosentino e Delli ai domiciliari.   video Pulvirenti La DIGOS della Questura di Catania ha eseguito 7 Ordini di Custodia Cautelare nei confronti dei vertici del Calcio Catania, tra cui lo stesso presidente Antonino Pulvirenti. Uomini della DIGOS di Catania su ordine della locale Procura Distrettuale della Repubblica, con l’ausilio di agenti della DIGOS  delle Questure di Roma, Chieti,  e Campobasso e del Compartimento della Polizia Postale di Catania hanno dato esecuzione alle 7 ordinanze di custodia cautelare con cui è stata disposta la misura degli arresti domiciliari con contestuale perquisizione anche informatica a carico delle 7 persone ritenute responsabili  di frode in competizioni sportive  e di truffe, diretti ad influire sul risultato e ad alterare, nel campionato di calcio di serie “B” , il naturale esito delle partite in cui era impegnato il Calcio Catania con la conseguente vittoria della società. Le misure sono state adottate per Antonino PULVIRENTI   52anni detto Nino, nato a Catania, Presidente del ‘Calcio Catania’; Pablo Gustavo COSENTINO, 47enne nato a Buenos Aires (Argentina), Amministratore Delegato del ‘Calcio Catania’; Daniele DELLI CARRI,  43enne nato a Foggia, ex Direttore Sportivo del ‘Calcio Catania’; Giovanni Luca IMPELLIZZERI,  43enne nato a Catania, Agente di scommesse sportive on-line; Piero DI LUZIO,  51enne nato a Roma, tesserato del ‘Genoa Cricket and Football Club’; Fabrizio MILOZZI,  45enne nato a Roma già noto; Fernando Antonio ARBOTTI  55enne alias Michele, 55enne nato a Montecilfone (CB), Procuratore Sportivo e Agente F.I.F.A. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e condotta dalla D.I.G.O.S. di Catania, si è avvalsa anche del supporto di servizi d’intercettazione telefonica. Gli investigatori hanno messo in luce, per tutta la durata delle operazioni tecniche, numerose conversazioni particolarmente esplicative del modus operandi adottato per alterare fraudolentemente l’esito degli incontri di calcio del Catania validi per il campionato di ‘Serie B’. I poliziotti hanno raccolto importanti elementi a sostegno dell’esistenza di un’associazione per delinquere composta dai soggetti indagati con una struttura organizzativa stabile articolata in diversi ruoli e compiti e finalizzata a realizzare una serie indeterminata di delitti di frode in competizioni sportive e di truffe diretti ad influire sul risultato e ad alterare, nel campionato di calcio di serie B, il naturale esito delle partite in cui era impegnato il Calcio Catania con la conseguente vittoria di quest’ultima società. L’origine dell’associazione per delinquere può verosimilmente farsi risalire al mese di marzo 2015 allorquando, in considerazione della difficile situazione in classifica del campionato di ‘Serie B’ a seguito della sconfitta esterna con la  Virtus Entella  del 21 marzo 2015, in piena zona retrocessione, i vertici della società rappresentati dal Presidente Antonino PULVIRENTI, dal direttore sportivo Daniele DELLI CARRI e dall’amministratore delegato Pablo Gustavo COSENTINO, avrebbero deciso di attivarsi e prendere contatto con gli altri indagati per realizzare una serie indeterminata di delitti di frode sportiva favorendo le vittorie della squadra etnea negli incontri di calcio che si sarebbero disputati da quel momento in poi.L’associazione, che utilizzava un modus operandi sempre identico, avrebbe goduto di consistenti risorse economiche e finanziarie messe a disposizione da Gianluca IMPELLIZZERI utilizzate per pagare i favori dei partecipanti alle manifestazioni sportive, nonché di risorse umane, contatti e rapporti di conoscenza vantati dall’ARBOTTI per individuare ed avvicinare i calciatori ritenuti disposti a offrire le loro prestazioni in cambio di un’offerta o promessa di denaro. La DIGOS nel corso delle conversazioni, avrebbe rilevato che gli indagati, al fine di celare il contenuto del programma delinquenziale, avrebbero adoperato  un linguaggio ritenuto volutamente criptico ed allusivo, svelato dagli investigatori di Polizia Giudiziaria, utilizzando un codice linguistico cifrato che sarebbe corrispondente allo schema seguente: “il magistrato” = il presidente PULVIRENTI; “l’udienza o la causa” = l’incontro di calcio; “tariffa o parcella dell’avvocato” = prezzo per la corruzione del calciatore; “il treno” = il calciatore; “l’orario del treno o il binario” = il numero di maglia del calciatore. Allo stato le partite di ‘Serie B’ di cui gli inquirenti   ritengono accertata la combine sarebbero 5:  Varese-Catania disputatasi il  2 aprile 2015 e terminata con il risultato di 0-3; Catania–Trapani disputatasi in data 11 aprile 2015 e terminata con il risultato di 4-1; Latina-Catania disputatasi in data 19  aprile  2015 e terminata con il risultato di 1-2; Catania–Ternana disputatasi in data 24 aprile 2015 e terminata con il risultato di 2-0; Catania–Livorno disputatasi in data 2 maggio 2015 e terminata con il risultato di 1-1. Sotto indagine è anche la partita Catania–Avellino disputatasi in data 29 marzo 2015 e terminata con il risultato di 1-0.


Catania - La Squadra Mobile ha arrestato ai domiciliari Francesco Alfio TERRANOVA  52enne già noto sfuggito alla cattura lo scorso 16 giugno nell’esecuzione dell’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa l’8 giugno 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di  30 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (cosca Mazzei- “Carcagnusi”), associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, estorsione, rapina, furto e reati in materia di armi, aggravati dall’art.7 L.203/91.  Il soggetto, ieri sera, si è presentato spontaneamente presso gli uffici della Mobile, dove i tutori dell’ordine hanno formalizzato l’arresto e, quindi, l’hanno sottoposto agli arresti domiciliari.

Catania - La Squadra Mobile ha dato esecuzione di un ordine, di carcerazione, eseguito nei confronti del già noto Dario RUSSO,  42enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 17.6.2015 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. Il soggetto deve espiare la pena di 2 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione per il reato di furto aggravato.


Catania - 2 evasi dai “domiciliari” arrestati a Librino e San Cristoforo. I  militari del Nucleo Radiomobile e della Compagnia di Piazza Dante, in due distinti contesti operativi,  nell’ambito del controllo del territorio, svolto particolarmente nei quartieri a rischio del capoluogo etneo, ieri sera, hanno arrestato 2 personaggi, entrambi evasi dai domiciliari. I 2 sono stati bloccati:  Vincenzo VERGA 29enne, al viale MONCADA a Librino  ed   Antonio SCALIA 32enne, in via Plebiscito a San Cristoforo, in attesa del rito per direttissima,  i personaggi sono stati ricollocati agli arresti domiciliari.


Catania30 misure cautelari per clan Mazzei, anche commercianti invischiati nel pizzo.  Su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, la Polizia di Stato ha in corso di esecuzione un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 30 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso - cosca Mazzei “Carcagnusi”-, associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, rapina e reati in materia di armi, con l’aggravante di avere agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche della citata organizzazione mafiosa ed al fine di agevolarla. La misura cautelare condotta dalla Squadra Mobile di Catania riguarda la famiglia Mazzei inserita in Cosa nostra e legata a quella palermitana, in quanto Santo MAZZEI, suo capo bastone -  in atto detenuto in regime di cui all’art.41 bis O.P. - divenne “uomo d’onore” su decisione del boss corleonese Leoluca BAGARELLA. Tra i destinatari della misura cautelare figura l’attuale reggente, Sebastiano MAZZEI, inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”, figlio di  Santo MAZZEI, latitante sino allo scorso 10 aprile allorquando venne arrestato dalla Polizia di Stato in una villetta in territorio di Ragalna (CT).  Gli investigatori, nel corso delle indagini, hanno arrestato in flagranza di reato alcuni affiliati mentre ritiravano il “pizzo” presso attività commerciali,  sono stati   sequestrati:   sostanza stupefacente ed armi da fuoco. Tra i destinatari, figurano diversi imprenditori e commercianti ai quali è stato  contestato il reato di concorso in estorsione attuata con modalità mafiose per essersi rivolti ad esponenti dell’organizzazione Mazzei per recuperare i propri crediti.


Catania -  Carabinieri e ROS ammanettano latitante Rosta. I militari del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato a Licata il latitante Francesco ROSTA di Randazzo, ritenuto elemento di spicco del clan Ragaglia di Randazzo e ricercato dal settembre 2014. I Carabinieri il 22 settembre 2014 eseguirono 8 ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Ufficio del GIP presso il Tribunale di Catania su richiesta della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di altrettanti soggetti legati al clan mafioso dei “Ragaglia”, operante a Randazzo e zone limitrofe, ai quali sono contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, furto, estorsione, usura e sequestro di persona; I militari appurarono si trattasse di un’associazione armata legata alla famiglia catanese dei “Laudani” meglio nota come dei “Mussi ‘i ficurinia”, dedita a delitti contro la persona e il patrimonio, tutte attività finalizzate all’arricchimento del sodalizio, al controllo del territorio e all’acquisizione, controllo e gestione del tessuto economico locale.  Le indagini iniziate nell’anno 2011 e si protrassero sino al 2013, mesi in cui i Carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno monitorato, con attività tecniche e di tipo tradizionale, le mosse del sodalizio criminale e dei suoi associati. Le risultanze investigative confermarono in pieno la vitalità e l’operatività del clan, articolato nella classica struttura organizzata e verticistica il cui ruolo apicale sarebbe esercitato da Claudio RAGAGLIA, 45enne, chiamato dagli altri sodali “Il Direttore”, affiancato nell’attività di direzione da Francesco ROSTA, 72enne. Le indagini sviluppate dai carabinieri hanno permesso di evidenziare il tentativo del gruppo criminale di assumere il controllo del territorio, oltre che col controllo di ogni attività illecita anche mediante l’accurata gestione dei rapporti con altri gruppi criminali limitrofi. La forza intimidatrice del clan, specie in occasione del recupero delle somme concesse ad usura, si era manifestata con particolare violenza, tanto che, in uno degli episodi contestati, la vittima veniva sequestrata, obbligata a salire in auto ed una volta condotta in un casolare, legata, picchiata e minacciata di morte con una pistola. I riscontri investigativi, caratterizzati anche da attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno permesso ai militari dell’arma di ricostruire minuziosamente i ruoli ed il vissuto criminale del clan, evidenziando anche la particolare accortezza degli associati nell’evitare i controlli delle forze dell’ordine. La cattura di Francesco ROSTA, ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice del clan Ragaglia, articolazione dell’organizzazione mafiosa dei Laudani operante nel territorio di Randazzo, è stata effettuata, con l’ausilio dei carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Comando Provinciale di Agrigento, all’esito di un’attività d’indagine sviluppata dal Nucleo Investigativo di Catania fin dal settembre del 2014 che ha consentito di localizzarlo a Licata.


Gravina CT1 in carcere per droga. I Carabinieri della Stazione di Gravina di Catania hanno arrestato Dario MAZZARA 28enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il giovane dovrà scontare  la pena residua di 1 anno di reclusione poiché riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Catania il 26 ottobre 2012. L’arrestato è stato  associato nel carcere di Piazza Lanza, come di sposto dall’Autorità Giudiziaria.


Trecastagni Droga, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni collaborati dai militari del  Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno arrestato Roberto CERAMI, 41enne, domiciliato a Pedara, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, di mattina a conclusione di un’articolata attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione nell’abitazione del soggetto rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati nell’armadio della camera da letto, 1 busta di cellophane contenente 3 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 42 grammi, 1 bilancino di precisione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.


Catania - Pesca frodo fermata da uomini Capitaneria Porto.  Reparti  operativi della Guardia Costiera della Direzione Marittima di Catania, al termine di complesse attività d’indagine e controllo del territorio, hanno eseguito una brillante operazione finalizzata al contrasto della pesca illegale del Tonno Rosso. I militari della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 5 tonnellate di tonno rosso pescato, illegalmente, da 2 motopescherecci nel tratto di mare compreso tra il porto di Pozzillo ed il Porto di Riposto.  Uomini delle motovedette delle Capitanerie di Porto di Catania, Riposto e Acireale hanno preso parte all’operazione, a testimonianza del costante e continuo monitoraggio del mare e del territorio di giurisdizione. I militari, al termine dell’operazione, hanno provveduto a redigere apposita notizia di reato e l’invio degli atti alla competente Autorità Giudiziaria, elevando contestualmente verbali amministrativi per un importo superiore a 15.000€ e la decurtazione di 11 punti dai titoli professionali dei Comandanti dei pescherecci. Gli esemplari di tonno rosso sottomisura, a seguito di controllo sanitario da parte dei veterinari dell’Asp di competenza, che l’hanno giudicato commestibile, è stato interamente devoluto alle associazioni caritatevoli e di beneficienza, il restante pescato verrà battuto all’asta per il successiva vendita.


Catania Romeno viola arresti domiciliari, preso. Agenti del Commissariato P.S. Centrale e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia orientale”, nell’ambito dei servizi voluti dal Questore Dott. Marcello Cardona hanno individuato e arrestato il romeno Niculae GAENTA alias Nicolai GEANTA 37enne per evasione dagli arresti domiciliari. Il soggetto ristretto agli arresti domiciliari per furto aggravato, durante più controlli operati nell’arco della giornata, non veniva rintracciato presso la sua abitazione. Il personaggio, nel primo pomeriggio a seguito di ulteriore controllo, veniva notato nei pressi della sua dimora e quindi accompagnato negli uffici del Commissariato Centrale per l’espletamento delle formalità di rito, al termine delle quali veniva ristretto presso le camere di sicurezza in attesa della celebrazione del processo per direttissima. I tutori dell’ordine, sempre nell’ambito del servizio di controllo del territorio svolto in centro, hanno denunciato il marocchino F.A. 30enne sorpreso alla guida senza patente. 69 persone controllate; 50 veicoli controllati; 12 controlli di persone sottoposte agli arresti domiciliari; 18 i verbali elevati per inosservanza del Codice della Strada; 6 i fermi e sequestri amministrativi e 4 i documenti ritirati.


CataniaStupefacenti, 19enne in manette. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato il già noto Pietro D’AMICO 19enne nato a Catania, in ottemperanza al Provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. Il giovane deve  espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione, con multa di 15.000€ ed interdizione dai Pubblici Uffici per la durata di 5 anni, per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale ed evasione , commessi nel 2013 e 2014.


Catania -  Svaligiano auto a turisti australiani, Condor prendono 3 con refurtiva. La Polizia di Stato ieri mattina  ha tratto in arresto : Fabio RACITI  40enne già noto, Federico RACITI  33enne già noto, Natale Antonio Valentino LEOTTA  30enne ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato. La cosiddetta  criminalità diffusa negli ultimi tempi ha fatto registrare una serie di furti su auto lasciate in sosta nella zona del centro storico. I tutori dell’ordine hanno  rilevato che in più circostanze, specie nella zona della pescheria, della piazza F. di Svevia, etc, ignari turisti nel riprendere l’auto hanno avuto la sgradita sorpresa di non trovare più i propri bagagli lasciati nel cofano. Uomini della Sezione “Contrasto al crimine diffuso”, sulla scorta di indicazioni operative del Signor Questore di Catania, dopo una attenta pianificazione degli elementi analizzati, hanno intensificato i controlli nelle zone a rischio avendo cura di controllare anche i sistemi di video - sorveglianza di attività commerciali al fine di recuperare dati investigativi interessanti. L’attività investigativa ieri mattina, ha dato i suoi frutti quando, agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, transitando per la via Porta di Ferro, all’angolo con la via Barcaioli, hanno notatoi due Raciti, soggetti ben conosciuti dai “Condor”, ed un terzo amico,  Natale Antonio Valentino Leotta, nell’atto di introdursi in uno stabile  proprio in via Barcaioli, recando al seguito vistosi trolley. I tutori dell’ordine  considerando il fatto che i due Raciti sono già noti per la commissione di furti su auto in danno di turisti in transito hanno dato una rapida occhiata nelle immediate vicinanze e subito individuato un’autovettura Citroen C4 modello Picasso, con il vetro anteriore destro rotto, parcheggiata nella Piazza Cutelli. Gli agenti, a quel punto, non avendo più dubbi sul fatto che i trolley fossero provento di furto, hanno fatto irruzione nello stabile e tra il terzo ed il quarto piano, hanno rinvenuto, sparsi sulle scale, 4 trolley aperti ed alcune buste in plastica, nonché alcune borse contenenti effetti personali ed altro materiale tutto riversato per terra. I poliziotti, nello stesso tempo hanno udito trambusto provenire dalla terrazza. Gli agenti hanno rilevato che all’interno di un appartamento in stato di abbandono, in prossimità della terrazza e raggiungibile solo da essa, vi erano ed hanno sorpreso Federico e Fabio Raciti, mentre tentavano la fuga. i maldestri sono stati prontamente  bloccati sul posto. Il terzo amico, riconosciuto come proprio Natale Leotta, visto poco prima entrare nello stabile insieme ai due Raciti, notati  i poliziotti era fuggito lanciandosi da uno dei balconi dell’appartamento, su di un altro del palazzo attiguo, sfruttando la vicinanza tra i due edifici riuscendo, dandosi momentaneamente alla fuga. Il fuggitivo è stato ricercato con esito negativo, sia nella sua abitazione che nelle zone dallo stesso frequentate. I due malviventi fermati, sono stati dichiarati in arresto perché responsabili di furto e ricettazione, e condotti in ufficio. Il materiale rinvenuto è stato portato negli uffici in attesa di essere restituito   ai legittimi proprietari. Altri poliziotti hanno rintracciato 4 australiani in vacanza in Sicilia ed in transito a Catania, i quali avevano noleggiato la Citroen C4 per visitare la città e l’avevano momentaneamente posteggiata proprio in Piazza Cutelli aggirandosi a  piedi nella zona del Teatro Massimo. I derubati  in ufficio, hanno visionato e riconosciuto tutti i bagagli recuperati come appartenenti a loro e quindi, dopo aver appurato che nulla mancava, in sede di denuncia, il tutto veniva loro restituito e nell’occasione  mostravano gratitudine alla Polizia di Stato. Leotta, che si era reso momentaneamente irreperibile, lo stesso pomeriggio, si è presentato alla polizia  e dopo le contestazioni a suo carico, è stato posto in   arresto ed associato, insieme agli altri due, presso la casa Circondariale di Piazza Lanza e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.    


Catania - 201° Annuale Fondazione Arma Carabinieri. La  cerimonia  per il 201° anniversario  della fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stata celebrata il 5 giugno, alle ore 18,30,  nella  caserma “Vincenzo Giustino” di Piazza Giovanni Verga, storica sede del Comando Provinciale Carabinieri di Catania. Il Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Casarsa, durante l’evento, con lo schieramento di un Reparto di formazione e con rappresentanze delle singole specialità dell’Arma, degli organismi di rappresentanza e dell’Associazione Nazionale  Carabinieri, alla presenza delle Autorità cittadine, ha riassunto i numerosi risultati conseguiti dall’Arma etnea ed ha proceduto alla consegna delle  ricompense ai militari maggiormente distintisi in attività di servizio. La  cerimonia ha avuto un momento solenne durante la lettura dei messaggi  del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette.

Catania - Pannello decorativo inaugurato in occasione del 201° anniversario dell’Arma dei Carabinieri. La  cerimonia commemorativa del 201° anniversario della fondazione dell’Arma si è svolta nella splendida cornice della Caserma  “Vincenzo  Giustino”,   sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania. Il  Colonnello Alessandro Casarsa,  Comandante Provinciale dei Carabinieri ha ricevuto le innumerevoli  Autorità militari, civili e  politiche, che hanno preso parte  alla celebrazione del 201° anniversario dell’Arma dei Carabinieri, che prevedeva fra le altre  cose l’assegnazione  di alcune ricompense, benemerenze ed encomi ai  militari dell’Arma che si sono particolarmente distinti nell’esercizio delle proprie funzioni. Un  pannello decorativo in ceramica con  cornice  in noce  antico è stato posto nei locali,  in piazza Giovanni Verga e più precisamente nella sala operativa adibita a sala stampa. L’opera è stata  realizzata dal prof. Sebastiano Aiello  al cui montaggio ha collaborato fattivamente  il sig. Gaetano Rizzo,  facente parte del personale ATA del Liceo Artistico Regionale “Raffaele Libertini” di Grammichele. Completavano la delegazione del liceo il dirigente scolastico, prof. Massimo S. Inzirillo e la  sig. ra Caterina Luisa Digeronimo – direttore S.G.A. Presenti anche alla cerimonia l’onorevole Concetta Raia e il senatore Pippo Compagnone.Il pannello (mt lineari 2,20 x 1.60) realizzato da mattonelle di cm 20x20  rivestito da smalto ceramico cavillato è suddiviso in tre sezioni:La prima parte è rappresentata da due fasce monocromatiche dove vengono raffigurate  nell’una la storia, vista attraverso le civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli che partendo dal  periodo ellenico passa per quello romano, medievale, rinascimentale e barocco fino all’Unità d’Italia; la seconda, considerata la vocazione agricola del territorio siciliano, rappresenta invece scene del mondo contadino e rurale, con tutte le sue sfaccettature: carretto siciliano, frutti della terra,  spighe di grano, pane e cesti di frutta. ai frutti della terra fanno da contraltare i frutti della pesca che provengono dal mare mediterraneo. Le due fasce sono contornate da un  intreccio di foglie di acanto  al cui interno sono stati posti  i simboli araldici delle otto sezioni relative alle compagnie delle città’ che le ospitano: Catania, Acireale, Giarre, Gravina di Catania, Caltagirone, Paternò,  Palagonia e Randazzo. Nella parte centrale campeggia invece,  l’immagine del territorio della provincia di Catania con  i suoi terreni  pianeggianti, le colline ed  il mare sovrastati da quel miracolo naturale che è il vulcano Etna. Nella parte destra l’araldica ufficiale dell’Arma dei Carabinieri con il solenne motto che li contraddistingue “ Nei Secoli Fedeli”, il  tutto racchiuso e  contornato da una cornice che formalmente somiglia ad un occhio stilizzato, metafora dello sguardo scrupoloso ed incisivo del carabiniere  attento osservatore di tutto quel territorio che  comprende cielo, terra e mare.


Catania - Villa Bellini, 1 cadavere carbonizzato.  Il corpo di un uomo è stato ritrovato, la scorsa notte, intorno alle 2, dai vigili del fuoco. La  polizia che sta indagando non esclude che possa trattarsi di un senza tetto. I Pompieri erano intervenuti dopo la segnalazione di un incendio nella Villa Bellini di Catania. Il corpo senza vita, non è stato identificato, era all'interno di un locale tecnico accanto alla Vasca dei cigni del Parco Bellini. La polizia, secondo la prima ricostruzione ipotizza si tratti di un senza tetto che aveva trovato riparo nel deposito andato in fiamme.


CataniaGuardia Costiera sequestra area demaniale marittima occupata abusivamente. Il Nucleo Operativo Difesa Mare della Guardia Costiera in viale Kennedy – Plaja  durante i controlli del litorale catanese effettuati  ieri,  è intervenuto dove era stata occupata abusivamente un’area  di circa 120 mq., mediante il posizionamento di recinzioni in legno, piante, vasi, panchine e tavoli ad uso esclusivo dell’attigua attività di ristorazione. L’area è stata immediatamente sottoposta a sequestro dai militari della Guardia Costiera, mentre i responsabili dell’illecito sono stati deferiti all’autorità Giudiziaria. 

Catania - Guardia Costiera sequestra ad Acitrezza solarium abusivo. Il Nucleo Operativo Difesa Mare del Comando di Catania nell’ambito dei normali controlli sul demanio marittimo, che si sono intensificati con l’inizio della stagione balneare, ieri è intervenuto nel tratto di costa prospiciente via Livorno,146 in località Acitrezza, dove era stato realizzato abusivamente un solarium in legno di circa 400mq. sulla scogliera. Il solarium è stato immediatamente sottoposto a sequestro dai militari della Guardia Costiera, mentre i responsabili dell’illecito sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. La Guardia Costiera ha, inoltre, rilevato ed accertato che non sussistevano i requisiti di sicurezza a tutela dei bagnanti in quanto la struttura in questione era priva delle previste certificazioni strutturali e del servizio di assistenza ai bagnati.


Mascalucia CT Rapina e molestie sessuali, carcere  e condanna definitiva. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno arrestato un 38enne, originario di Catania, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. L’individuo, il 6 gennaio del 2013, tentò di rapinare, molestandola anche sessualmente,  una 29enne di San Giovani La Punta (CT) che,  fortunatamente, anche con l’aiuto del fratello, riuscì a chiamare il 112. Sul posto arrivò immediatamente   l’equipaggio  di una gazzella  del radiomobile della Compagnia di  Gravina di Catania  che riusci a bloccare ed arrestare il criminale. I giudici etnei, a distanza di alcuni anni riconoscendo il soggetto colpevole di tentata rapina e violenza sessuale,   lo hanno condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi  di reclusione che sconterà nel carcere di Catania Piazza Lanza dove i Carabinieri l’hanno rinchiuso.


Catania Stalker in azione ammanettato da agenti. Poliziotti del Commissariato Nesima ieri mattina, hanno arrestato il già noto Alfio Santo GIOIA  55enne perché sorpreso nella flagranza del reato di stalking, commesso in danno di una donna quarantenne. Quello di ieri è l’epilogo di una storia di persecuzione che durava da mesi. La donna, infatti, era diventata oggetto degli atti persecutori, delle minacce e delle ingiurie del soggetto il quale non si era fatto scrupoli di estendere le sue “attenzioni” anche ai genitori della vittima, colpevoli di aver cercato di difendere la figlia dalle sue asfissianti ossessioni. L’arrestato vanta un curriculum di tutto rispetto: già arrestato, nel 2010, per violenza sessuale ed atti osceni, nel 2014 era stato condannato per maltrattamenti in famiglia. I poliziotti del Commissariato Nesima hanno preso ogni precauzione affinchè lo stalking non si trasformasse in qualcosa di più drammatico. GIOIA, dopo aver messo gli occhi sulla donna, aveva iniziato con la sua condotta fatta di appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro, a cui aggiunse l’invio di numerosi sms nei quali, a dichiarazioni di amore eterno, si alternavano minacce ed ingiurie. La vittima era stata costretta a farsi scortare, in ogni suo spostamento, dal padre il soggetto le aveva reso la vita impossibile. Il padre stesso, considerato di ostacolo alle avances , è diventato bersaglio di minacce ed ingiurie da parte dello GIOIA. L’intera attività persecutoria posta in essere dallo GIOIA è stata denunciata dalla vittima al Commissariato Nesima. Tempestiva è stata l’emanazione da parte del Questore di Catania del Provvedimento dell’Ammonimento, notificato all’individuo gli ultimi giorni di maggio. GIOIA nonostante ciò, ha continuato col suo comportamento, tanto da costringere sia la donna che il   genitore a sporgere ancora denuncia per atti persecutori. La prontezza dei poliziotti ha consentito all’Autorità Giudiziaria la giusta cognizione della situazione. GIOIA, durante l’ultimo appostamento   ha indotto la vittima ad una drammatica richiesta di aiuto, con la Volante del Commissariato pronta all’intervento. L’individuo, è stato sorpreso dagli agenti vicino al posto di lavoro della donna, ed accortosi dell’arrivo dei poliziotti ha cercato di allontanarsi, ma è stato subito bloccato e tratto in arresto. Il P.M. di turno, informato dell’avvenuto arresto, ha poi disposto la traduzione di GIOIA presso la Casa Circondariale di Catania a piazza Lanza.


Catania Carcere per picchiatore convivente, finita in ospedale.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale  hanno arrestato un 35enne, di Catania,  già gravato da precedenti  penali,  in esecuzione di   una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Il Giudice,  su proposta del Pubblico Ministero, si è avvalso delle prove raccolte dagli investigatori dell’Arma. I Carabinieri hanno ricostruito e comprovato le aggressioni subite dalla donna, coetanea dell’individuo.  L’ultima “azione violenta” era stata compiuta qualche giorno addietro. La malcapitata è stata costretta, con il volto tumefatto, a recarsi nell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania per le lesioni patite. I medici  hanno refertato una prognosi di 25 giorni. Il Giudice ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento restrittivo nei confronti del picchiatore. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania a piazza Lanza.


Catania Scafista in carcere. La Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” della Squadra Mobile di Catania ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto il cittadino gambiano Lamin KANETH 24enne, perché  nel corso delle indagini, è stato individuato quale conducente di un gommone di 20 metri circa, privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano un centinaio di migranti che sono stati soccorsi, in acque internazionali, da unità della Marina militare tedesca “Berlin”. Le persone soccorse erano state successivamente trasbordate sul pattugliatore della Guardia Costiera italiana “Dattilo C.P. 940” giunto, alle ore 16.00 circa di ieri, presso il Porto di Catania con 347 migranti. Espletate le formalità di rito, il fermato è stato associato presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania - Librino, “Condor” preso 23enne,  bancomat droga in sottoscala: 138 stecche hashish. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Orazio Junior PINO 23enne già noto, perché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana ed hashish. Agenti della Squadra Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” erano venuti a conoscenza che nel popoloso rione di Librino, precisamente in un palazzo di edilizia popolare di viale Biagio Pecorino, vi era una fiorente attività di spaccio di marijuana ed hashish, gestita da un individuo che aveva realizzato un ingegnoso “sistema” noto anche in ambienti criminali e degli assuntori come “bancomat”.  I poliziotti, dopo aver effettuato un servizio mirato di osservazione, hanno accertato che nel vano sottoscala del palazzo era stata ricavata 1 fessura che dava all’esterno, attraverso la quale lo spacciatore, acquisita l’ordinazione e, previo pagamento della somma richiesta, cedeva la sostanza stupefacente.  Gli uomini dei “Condor”, utilizzando un escamotage, erano riusciti a guadagnare l’ingresso del palazzo e, giunti nel sottoscala, hanno fatto irruzione in un vano, chiuso da una porticina in ferro, all’interno del quale hanno sorpreso Orazio Junior PINO il quale, seduto su un banchetto retrostante il muro - caratterizzato dalla fessura, veniva trovato in possesso di 2 buste contenenti  79 stecche di marijuana per un peso di gr.55 circa e  138 stecche di hashish per un peso complessivo di 124 gr. circa. Orazio PINO  è stato pertanto, tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Catania - I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza,  Antonino RAINERI 21enne di Catania, per detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti. Stanotte, intorno alle 02:00, i militari del Nucleo Operativo l’hanno beccato a vendere droga  in  Via Stella Polare, nel quartiere di “San Cristoforo”. Bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di una ventina di dosi tra cocaina e marijuana (circa 35 grammi)  e della  somma di 120 euro in banconote di piccolo taglio. La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


 


Grammichele Vuole imporre ticket a fila poste, picchia pensionato, 1 ai domiciliari. Un  58enne, del luogo è accusato di estorsione, lesione  e porto abusivo armi, ed oggetti atti ad offendere.  I Carabinieri della Stazione di Grammichele hanno arrestato ai domiciliari il personaggio per estorsione, lesione personale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Il personaggio, ieri intorno alle ore 05:00 circa  si  era piazzato davanti all’ufficio postale ed aveva organizzato una fila distribuendo ticket numerati, dietro la corresponsione di 0,50 €. Uno  degli utenti, un pensionato, nella circostanza, si è rifiutato di pagare l’esattore che l’ha aggredito e percosso minacciandolo con un coltello. I militari immediatamente intervenuti, su richiesta pervenuta al 112 da parte di alcuni dei presenti, hanno subito bloccato e disarmato l’estortore. Il coltello e la somma contante di 18 euro, denaro estorto, sono stati sequestrati. La vittima è stata trasportata nel locale pronto soccorso ed è stata medicata  per le varie ecchimosi riscontrate al volto, venendo subito dimessa. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


AdranoDonna in carcere per rapina, truffa e falso. I Carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato Fortunata SESTA 29enne, già sottoposta ai domiciliari, su ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trapani. La donna, che è stata riconosciuta colpevole di furto aggravato, rapina, truffa, spendita di monete falsificate e false dichiarazioni sulla identità propria, reati commessi a Uta (CA), Trapani e Valderice (TP) tra il 2009 ed il 2014, dovrà espiare la pena residua di 6 anni di reclusione. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata associata nel carcere di Piazza Lanza.


Catania Commerciante via Plebiscito aggredisce agenti e giornalista durante sequestro attrezzatura.  Maria Concetta SANTORO 30enne, titolare del “Re Carlo V” è stata condotta in casa ai domiciliari. Agenti delle Volanti dell’ U.P.G. e S.P., con la collaborazione di personale della Guardia di Finanza e con l’ausilio di uomini del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno proceduto, ieri sera nell’ambito del progetto di controllo del territorio interforze denominato “Trinacria” al controllo di alcuni esercizi commerciali nella zona di Via Plebiscito. I tutori dell’ordine, nel corso degli accertamenti hanno rilevato alcuni casi di invasione di terreni ed edifici ed i cui responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria avendo occupato il suolo pubblico con l’installazione abusiva di : banchi frigo, bracieri, tavoli e sedie in modo da trasformare la pubblica via in una vera e propria estensione del locale stesso. La rilevanza dell’illecito riscontrato era tale che i poliziotti hanno sequestrato, oltre ai  bracieri e banchi frigo, anche 150 sedie e 50 tavoli che occupavano un ampia porzione della strada e del marciapiede, impedendo la circolazione di veicoli e pedoni. L’ordinato procedere delle operazioni è stato violentemente turbato dalle gravi intemperanze della proprietaria di uno dei ristoranti interessati dall’accertamento: Maria Concetta SANTORO 30enne, titolare del “Re Carlo V”. la commerciante ha ritenuto infatti di dover opporre una strenua resistenza agli agenti che stavano sequestrando il suo banco frigo illegalmente installato sulla pubblica via, aggredendo verbalmente e fisicamente i poliziotti. La titolare non contenta di ciò, si è scagliata contro una giornalista, presente sul posto per riprendere i fatti, aggredendola con una vera e propria presa al collo grazie alla quale è riuscita ad impossessarsi dello smartphone usato dalla professionista per filmare l’operazione. I poliziotti presenti, per fortuna della giornalista, sono riusciti a bloccare la donna la quale, a questo punto, era accusata come responsabile anche del reato di rapina. In Questura , il P.M. di turno per la donna ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari ed a seguito, dopo le formalità di rito, è stata tradotta preso la sua abitazione. I risultati complessivi dell’operazione riportano cifre rilevanti: oltre ai già   sequestri, infatti, su 5 esercizi controllati, sono state denunciate in   libertà 5 persone.  


Catania - Stalker mauriziano in manette. Agenti del Commissariato Centrale hanno individuato ed arrestato il mauriziano Mohammad Bashiruddin SEENATH 40enne, senza fissa dimora, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il locale Tribunale dott. D’Arrigo, su conforme parere del Pubblico Ministero d.ssa Garufi, che ha accolto pienamente le risultanze investigative prodotte dal citato Commissariato. Il soggetto si sarebbe reso responsabile dei reati di stalking, aggravati, commessi in pregiudizio dell’ex cognata con la quale aveva allacciato un rapporto sentimentale poi bruscamente interrotto. Le indagini eseguite hanno accertato che l’indagato ha posto in essere atti persecutori e minacce per costringere la vittima a “ritornare” con lui, tempestandola di telefonate e sms minacciosi, seguendola in tutti i suoi spostamenti, condotta che ha indotto la vittima a cambiare le proprie abitudini di vita ed a vivere in un perdurante stato di paura. L’arrestato ultimate le formalità di rito è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.


CataniaCarabinieri arrestano 2 rapinatori armi in pugno. Si tratta di Alessandro LA ROSA 22enne di Pedara (CT), e di un 16enne, di Gravina di Catania. I carabinieri del Comando Provinciale di Catania,   video rapina ed arresto nella serata del 26 scorso hanno arrestato in flagranza due giovani per rapina a mano armata presso un supermercato sito nella periferia di Catania. 2 giovani, a bordo di un Aprilia Scarabeo 50, si erano fermati dinanzi il parcheggio dell’ARD DISCOUNT in  via Roma 66 a Tremestieri Etneo. I criminali,  1 con il volto coperto da passamontagna  e l’altro a viso scoperto ed armato di pistola, hanno fatto irruzione nel supermercato e sotto la minaccia dell’arma hanno costretto uno degli impiegati a consegnare loro 540€ contenuti nelle due casse attive.  2 carabinieri di pattuglia, all’esterno, si sono fermati per controllare il ciclomotore lasciato incustodito e con il motore acceso davanti l’esercizio.  Clienti, che nel frattempo impauriti erano riusciti a fuggire dal supermercato lasciando le buste a terra, hanno trovato  i militari fuori e chiesto aiuto riferendo della rapina in atto. I Carabinieri, con le armi in pugno, sono entrati immediatamente nel supermercato ed affrontato i malviventi. Le  urla : “Fermi Carabinieri”, pochi attimi concitati, ed i 2 malfattori si sono subito arresi, gettando a terra l’arma e la busta con il denaro.  La pistola, modello 92 (identica a quella in uso alle forze di polizia), è risultata poi giocattolo e priva di tappo rosso, ed è stata sequestrata insieme al passamontagna mentre il denaro, interamente recuperato, è stato restituito al responsabile dell’esercizio commerciale. Gli arrestati,  Alessandro LA ROSA, di Pedara 22enne (CT), (soggetto con il passamontagna) ed un 16enne, di Gravina di Catania,  (soggetto con la pistola in pugno), entrambi accusati di rapina aggravata in concorso, sono stati rispettivamente associati nel carcere di Piazza Lanza ed nel Centro di Prima Accoglienza per Minorenni di via R. Franchetti a Catania, a disposizione delle rispettive Autorità Giudiziarie in attesa di essere interrogati.


video operazione

Catania - “Operazione Jonica way” droga tra Albania, Calabria e Sicilia: 19 misure cautelari. Poliziotti della Squadra Mobile nella mattinata su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa il   20 maggio 2015 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di  19 persone. I soggetti sono ritenuti responsabili  di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di essere l’associazione armata.  Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Catania ed hanno evidenziato l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale che si avvaleva di distinti canali di approvvigionamento di stupefacenti sull’asse Calabria - Sicilia e Albania - Sicilia e gestiva due c.d. “piazze di spaccio” in un rione storico del capoluogo catanese. Sono stati tratti  in arresto i già noti: Bruno CIDONI 40enne, già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Calogero ALAGONA 42enne, inteso “Carlo”, già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Vito MUSUMECI  30enne già noto, già detenuto per altra causa, Michele MUSUMECI, 48enne  già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Angelo TOSCANO 39enne già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, di fatto irreperibile, Giovanni VIGLIANESI 43enne già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Natale VINCIGUERRA 46enne già noto, Vincenzo LENTI 71enne  già noto, Mondi SHYTI  40enne già noto inteso “Raimondo”, Antonino PUGLISI 51enne  già noto, Alfio PALMISCIANO 53enne già noto, Angelo BILLA 62enne già noto, già detenuto per altra causa;   sono stati disposti gli arresti domiciliari per Alessio MUSUMECI 25enne  già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Ivan MANCINI  24enne già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa, Antonio GUELI  50enne già noto, Guido ACCIARITO 34enne  già noto, Francesco ALBERTI 44enne  già noto, già agli arresti domiciliari per altra causa,  Alessandro RICCIARDI 38enne,  Simone ARCIDIACONO 25enne. I personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione e spaccio delle medesime, con l’aggravante di essere l’associazione armata. La misura cautelare ha accolto gli esiti di un’attività d’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, svolta da attività di polizia giudiziaria di tipo tradizionale e delegata alla  Sezione “Antidroga” nell’arco temporale novembre 2012 - aprile 2013. L’inchiesta ha fatto  emergere l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico di cocaina, marijuana e hashish sull’asse Calabria - Catania e Albania - Catania ed allo spaccio della medesima sostanza nel capoluogo etneo. Gli investigatori hanno appurato che i promotori dell’organizzazione sarebbero stati   i germani Vito e Michele MUSUMECI, gestori di due “piazze di spaccio” ubicate in via Mulini a Vento e via Alogna, nel rione cittadino di San Cristoforo, nonché Bruno CIDONI, soggetto calabrese domiciliato in provincia di Catania, e Calogero ALAGONA, questi ultimi con compiti di approvvigionamento dello stupefacente di tipo cocaina, marijuana.  Punto di snodo nel traffico di stupefacenti proveniente dalla Calabria era la città di Messina dove avveniva lo scambio. L’antidroga ha acclarato contatti con Mondi SHITY, fornitore albanese per l’acquisto di marijuana e hashish domiciliato a Vittoria (RG), anch’egli destinatario della presente misura cautelare. Per l’approvvigionamento di stupefacenti e per la gestione delle “piazze di spaccio” di via Mulini a Vento e via Alogna, l’associazione si sarebbe avvalsa del contributo di diversi sodali che coadiuvavano gli organizzatori nelle operazioni di trasporto e nella gestione dello spaccio, secondo il collaudato sistema di vedette, pusher, etc. Gli esiti dell’attività tecnica hanno dimostrato che il domicilio dei fratelli MUSUMECI - ubicato nel rione Nesima - ed un bar ubicato in Stradale Cravona, avrebbero costituito rispettivamente la base logistica del gruppo ed il luogo di incontro dei personaggi, mentre l’abitazione di Vincenzo LENTI ed un garage di VIGLIANESI erano il luogo di custodia dello stupefacente. La  Squadra Mobile a riscontro delle indagini tecniche, il 24 gennaio 2013, aveva tratto in arresto Michele MUSUMECI perché trovato in possesso di 200 gr. di cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente e circa 4.000,00 euro in contanti. La  Polizia Giudiziaria il 14 marzo 2013, delegata aveva tratto in arresto Vincenzo LENTI, perché trovato in possesso di 2 kg. circa di hashish e 360 grammi di cocaina, nonché un’arma clandestina con relativo munizionamento.  La  Squadra Mobile il 4 aprile 2013, aveva tratto in arresto Giovanni VIGLIANESI, perché trovato in possesso di 20 kg. di marijuana e varia sostanza da taglio ed ancora, il  12 aprile 2013, venivano tratti in arresto Calogero ALAGONA, Angelo TOSCANO, Alfio BRACCIOLANO e Rosetta BUDA, per trasporto e la detenzione di gr. 670 di cocaina. Angelo TOSCANO, già irreperibile, è stato tratto in arresto, inoltre, in esecuzione ad ordine di carcerazione, emesso il  17 aprile 2015 dalla Procura della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena di 4 anni e 8 mesi  di reclusione per reati in materia di stupefacenti. Il  G.I.P. per 7 ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Equipaggi  del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, unità cinofile e personale delle Squadre Mobili di Messina, Ragusa, Enna e Rimini hanno partecipato alla fase esecutiva dell’operazione denominata “Jonica way”.


Catania -  San Cristoforo, agenti trovano armi:  pistola mitragliatrice e munizioni in casa. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Rosario SEMINARA  40enne già noto,  perché responsabile di detenzione illegale di armi clandestine da guerra con relativo munizionamento. I poliziotti, ad esito di perquisizione domiciliare eseguita da personale della Sezione “Criminalità Organizzata” presso l’abitazione di SEMINARA, ubicata nel quartiere “San Cristoforo”, riposte in una parete attrezzata collocata nel salone dell’appartamento, sono stati rinvenuti e sequestrati: 1 pistola tipo Zastava M57 cal.7,62 mm, con matricola abrasa e priva di punzonatura del banco nazionale di prova, munita di caricatore monofilare contenente nr.9 cartucce calibro 7,62x25; 26 cartucce sfuse cal.7,62x25; 1 pistola mitragliatrice tipo CZSA23 recante impressa la scritta VOZ 88, con matricola abrasa e priva di punzonatura del banco nazionale di prova, munita di caricatore contenente nr.4 cartucce cal.7,62x25;  1 caricatore di forma curva privo di cartucce.Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La polizia sta svolgendo indagini per verificare l’eventuale utilizzo delle armi e la riconducibilità a cosche mafiose.


Catania - “Mercurio”:  nuova tecnologica installata su auto Polizia. La strumentazione mercoledì 20 maggio alle ore 10,00, in piazza Università, sarà presentata da funzionari della Questura di Catania.  Il  progetto “Mercurio”, è una nuova piattaforma tecnologica installata sulle auto della Polizia di Stato che permetterà la connessione diretta tra “operatori su strada” e Sala Operativa. La  nuovissima Lamborghini Huracan del Servizio di Polizia Stradale sarà presente nell’occasione.


Catania Villaggio S.Agata, CC  trovano armi e droga. Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, ieri sera, nell’ambito del piano di controllo dei quartieri a rischio del capoluogo etneo,  predisposto  dal Comando Provinciale, hanno battuto palmo a palmo il quartiere  ottenendo i seguenti risultati: un incensurato 22enne, arrestato, nella zona C, mentre spacciava droga   ad alcuni clienti. Sottoposto a perquisizione personale e domiciliare è stato trovato in possesso di 153 dosi contenenti circa 200 grammi di hashish, la somma in contanti di  70€,  1 bilancino di precisione e  vario materiale utilizzato per confezionare lo stupefacente. La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato ai domiciliari. Rinvenuto e sequestrato, all’interno di un rudere in stato di abbandono,  un revolver cal.38, marca Smith & Wesson, delle munizioni dello stesso calibro ed alcune cartucce cal.12. Indagini sono in corso per verificare l'eventuale utilizzo delle armi e la riconducibilità a cosche mafiose.


Catania Antidroga blocca 2 corrieri con finto distintivo forze polizia, 1,150 kg. cocaina e tanto denaro. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Salvatore LONGO 48enne, Carmelo PARISI  34enne, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, ieri mattina, mentre transitavano  la zona Gelso Bianco, hanno notato un’auto BMW X5 con uno a bordo che attirava la loro attenzione in quanto intuivano dall’incertezza dei movimenti trattarsi di persona estranea ai luoghi. I poliziotti tenutisi a debita distanza, hanno notato l’autovettura fermarsi e, poco dopo, scendere dal mezzo il conducente, successivamente identificato per Salvatore LONGO, il quale teneva in mano 1 busta che ha consegnato ad un altro soggetto che già si trovava in attesa. I tutori dell’ordine, incuriositi dalla condotta anomala, hanno proceduto a bloccare i due sospetti, riscontrando che all’interno della busta, già ceduta al tipo in attesa, identificato per Carmelo PARISI, vi era 1 panetto contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 1,150 kg. circa.I poliziotti hanno proceduto alla perquisizione della BMW all’interno della quale veniva rinvenuta e sequestrata un’ingente somma di denaro in contanti, superiore ai 30.000,00 €. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, inoltre, 1 patente di guida che presentava la foto di Salvatore LONGO ma riportante generalità di altro soggetto, una placca recante la scritta “International Police Association” con relativo foglio recante la medesima scritta e con apposta l’effige del LONGO. I  2, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  


 

nella foto da sin.Scalia, Castiglione, Casarsa

Bronte CT - Caserma Carabinieri a Bronte : consegnate  chiavi. La cerimonia si è svolta di mattina, a Bronte,  alla presenza delle Autorità civili e militari, tra le quali il Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole, forestali ed alimentari, onorevole Giuseppe Castiglione, il Prefetto della Provincia di Catania, dott.ssa Maria Guia Federico, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, Colonnello Alessandro Casarsa, l’Avvocato Generale di Corte di Appello dott. Salvatore Scalia, la cittadinanza e le scolaresche. La nuova caserma, la cui posa della prima pietra è avvenuta nel dicembre 2009, è ospitata in un edificio moderno, confortevole e funzionale. È stata realizzata dall’amministrazione comunale di Bronte la quale, superando numerose  difficoltà, ha fortemente voluto, per l’Arma dei Carabinieri, un presidio in grado di rispondere, in maniera concreta, soddisfacente ed efficace, alle esigenze di sicurezza  della comunità brontese. Momento centrale dell’evento è stato il passaggio, simbolico, della chiave tra il Sindaco di Bronte, Giuseppe Firrarello, ed il Comandante della Stazione, Maresciallo Capo Gianluca Ignazio Buda. La nuova caserma, che è entrata formalmente a far parte delle infrastrutture dell’Arma l’l  aprile 2014, sarà a breve funzionale.


San Cono  CT- Incaricato per luminarie festa del Santo Patrono le allaccia abusivamente alla rete elettrica pubblica. Un  55enne, originario della provincia di  Messina vincitore dell’appalto, nei due giorni di festa in onore del santo patrono di San Cono (CT), con l’incarico di allestire le luminarie per i festeggiamenti, ha pensato di collegare gli impianti direttamente all’illuminazione pubblica, evitando,  di fatto, il pagamento all’Enel. I Carabinieri della locale Stazione hanno scoperto l’arcano  e coadiuvati dai tecnici dell’ente erogante, hanno appurato la manomissione di oltre 40 di punti d’allaccio con il relativo danneggiamento dei cavi elettrici. Il furbo è stato arrestato per furto e danneggiamento  aggravato e, su diposizione del magistrato di turno, rimesso in libertà in attesa di giudizio.


Aci Castello  CT – CC scoprono prostituzione in residence. Il viavai di clienti da quel bivani di via LITTERI, sulla collina di  VAMPOLIERI,  nel comune di Aci Castello (CT),  non è passato inosservato ai condomini del residence che hanno avvertito i Carabinieri.  I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale (CT) nel giro di qualche giorno si sono organizzati ed appostandosi nei pressi dell’abitazione hanno scrupolosamente annotato ogni movimento fino a quando, ieri sera, hanno deciso di farvi irruzione. All’interno, oltre al cliente, è stata trovata una 26enne, di origini brasiliane, incaricata di intrattenere i clienti. L’approfondimento investigativo ha stabilito che era stata la stessa meretrice ad affittare l’appartamento per villeggiatura a 350 euro settimanali per poi esercitarvi il mestiere più antico del mondo con l’aiuto di un “protettore”, un 40enne di Sant’Agata Li Battiati (CT), già gravato da precedenti specifici, che fingendosi compagno della donna ne curava la sicurezza e la pubblicità sugli  annunci  on line (Offresi Massaggi Tantra in atmosfere particolari). La prestazione costava  tra i 100 e i 150 euro. L’abitazione è stata posta sotto sequestro mentre per lui è scattata la denuncia  per favoreggiamento della prostituzione.


Catania Albanese in manette, preso con documento romeno falso. Poliziotti dell’U.P.G.S.P. arrestano albanese Emir Baja 45enne per il reato di possesso ed uso di documenti falsi. Quest’ultimo, infatti, durante un controllo di Polizia ha esibito agli agenti un documento d’identità falso intestato ad altra persona di nazionalità romena. Il soggetto tratto in arresto è stato associato su disposizione del P.M. di turno presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


Biancavilla CT - Carcere per Francesco, nipote boss “ALLERUZZO”. I Carabinieri di Biancavilla ieri sera, hanno eseguito il provvedimento arrestando Francesco ALLERUZZO 33enne, nipote del noto capo clan paternese, rinchiudendolo nel carcere di Piazza Lanza.Il personaggio era già affidato ai servizi sociali e relegato nella comunità “Sentiero Speranza” di Biancavilla (CT), a seguito di una condanna a  5 anni, 6 mesi e 28 giorni di reclusione, comminatagli lo scorso dicembre per reati contro il patrimonio, aveva più volte disatteso i doveri inerenti il regime restrittivo come peraltro evidenziato nelle  informative che i Carabinieri della locale Stazione hanno inoltrato all’Autorità Giudiziaria. Il  Tribunale di Catania sulla base dei riscontri dei militari ha deciso la sospensione della misura alternativa ordinando la carcerazione.


Adrano  -  Polizia trova 750g. cocaina in deposito: 20enne in manette. Il Commissariato di Polizia di Adrano, in collaborazione con la Squadra Mobile di Catania, intorno alle 18,30 di ieri, nel quadro di mirati e articolati servizi volti a contrastare i reati in materia di stupefacenti, a seguito di un’accurata perquisizione personale e locale effettuata in un garage/deposito, ha proceduto all’arresto di Rosario GALATI MASSARO 20enne il quale deteneva, nel deposito, 750 grammi di cocaina suddivisa in 56 dosi, 20 grammi di marjuana e 200 grammi di hashish (2 panetti). Lo stupefacente, già pronto per lo spaccio, era abilmente occultato dietro un cumulo masserizie. I poliziotti, nel corso della perquisizione, oltre a 2 bilancini di precisione, hanno sequestrato 5 paia di guanti e 9 passamontagna, verosimilmente utilizzati per le rapine in ambito locale. Il soggetto dopo le formalità di rito è stato associato presso la casa Circondariale di Piazza Lanza di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


Catania -  Zia Lisa: 40 kg droga in auto, 1 in manette. La Polizia  arresta: Francesco REITANO  38enne già noto, per il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo  hashish. Agenti della Sezione “Antidroga” avevano appreso che Francesco REITANO, soggetto noto alle Forze dell’Ordine era in possesso di un notevole quantitativo di sostanza stupefacente.  Gli investigatori hanno disposto un servizio mirato di osservazione nel corso del hanno individuato, nel popolare quartiere “Zia Lisa” di Catania, REITANO a bordo di una Mercedes classe B. Il soggetto veniva immediatamente fermato e sottoposto a controllo ad esito del quale, all’interno della vettura, venivano rinvenuti  300 panetti di hashish per un peso complessivo di 40 kg.. La perquisizione veniva estesa ad un garage di pertinenza del predetto, ubicato nel citato rione cittadino, dove veniva rinvenuta e sequestrata altra sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 11 kg. circa. Espletate le formalità di rito, REITANO veniva associato presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Gli stessi agenti hanno  tratto in arresto ai domiciliari: Francesco DIOLOSA’ SOFIA  51enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Uomini della Sezione “Antidroga” nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania Marcello Cardona, finalizzati al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno proceduto, in città, al controllo su strada di Francesco DIOLOSA’ SOFIA il quale stava viaggiando a bordo di uno scooter. Questi veniva sottoposto a perquisizione personale ad esito della quale, nella tasca dei pantaloni veniva rinvenuto 1 involucro contenente sostanza  stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr.5. La perquisizione veniva estesa nell’abitazione di DIOLOSÀ dove, all’interno di 1 cassetto, venivano rinvenuti 29 involucri in carta stagnola contenenti all’interno sostanza del tipo cocaina, per un peso complessivo lordo di gr.8. Espletate le formalità di rito, il soggetto veniva posto agli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


CataniaMafia e trasporti: CC sequestro beni, 23 milioni € a gruppo Ercolano. Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro (non confisca) dei beni emesso, su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione (ai sensi del D.LGS. 159/11) nei confronti di Vincenzo ERCOLANO (fu Giuseppe e fratello dell’ergastolano Aldo), tratto in arresto dal ROS nell’ambito dell’indagine CARONTE il 20 novembre 2014 poiché ritenuto responsabile di essere partecipe nella famiglia di Cosa Nostra catanese SANTAPAOLA – ERCOLANO e di essersi servito di tale particolare posizione per condizionare il regolare andamento del libero mercato, prevalentemente dei trasporti su gomma. Il provvedimento, si fonda sulle investigazioni provenienti da attività concluse nell’indagine CARONTE, è sorretto anche dagli esiti dell’indagine IBLIS, svolta dalla Sezione Anticrimine di Catania in direzione delle famiglie di Catania, Ramacca e Caltagirone, ha permesso di raccogliere decisivi elementi probatori sull’evoluzione di Cosa Nostra. L’inchiesta CARONTE degli investigatori, avrebbe confermato la particolare vocazione imprenditoriale della famiglia di Cosa Nostra catanese e consentito di individuare con precisione alcuni dei settori all’interno dei quali essa si è infiltrata, ha contribuito ad evidenziare  come Vincenzo ERCOLANO, abbia avviato attività delittuose poste in essere nella partecipazione all’associazione mafiosa e con l’infiltrazione nel settore del trasporto, realizzata anche avvalendosi di altri indagati già tratti in arresto, che hanno svolto un ruolo centrale nelle dinamiche criminali. Il complesso degli elementi acquisiti dai carabinieri ha consentito di individuare il settore del trasporto quale settore di speciale interesse per Cosa Nostra che, in tale ambito e nel perseguirne  fini. La criminalità si è anche resa protagonista di una serie di alleanze a livello regionale che hanno visto protagonisti esponenti della famiglia mafiosa di Catania e soggetti legati a Cosa Nostra palermitana ed agrigentina. Gli investigatori, nel contesto hanno colto e meglio delineato il complesso degli interessi e le conseguenti cointeressenze tra imprenditoria e mafia nel settore dei trasporti ed, ancor di più, della logistica, dove Cosa Nostra avrebbe esplicato l’attività manifestandosi nella tendenziale monopolizzazione del mercato mediante il procacciamento dei clienti grazie alla spendita, implicita o esplicita, del nome dell’organizzazione mafiosa e nella costituzione di ampi consorzi funzionali al controllo del mercato ed all’accentramento delle attività dirette alla percezione dei c.d. ecobonus, risultata essere fonte di guadagno dell’associazione mafiosa investigata. I tutori dell’ordine in questo contesto avrebbero inquadrato anche l’operazione compiuta da Cosa Nostra catanese, attraverso la Servizi Autostrade del Mare, società in cui avrebbero occulti interessi Vincenzo ERCOLANO e  Vincenzo AIELLO, che aveva stipulato con la società Amadeus S.p.A. riconducibile ad Amedeo MATACENA un contratto di affitto di tre navi, per un costo complessivo pari a 120.000 euro al mese, da utilizzare come vettori per i collegamenti tra la Sicilia e la Calabria. Gli investigatori  hanno appurato che l’attività di traghettamento si sarebbe protratta per circa 90 giorni con ottimi risultati nei mesi a cavallo tra gli anni 2005 e 2006, fino a quando, per ragioni legate a scelte effettuate da altra società estranea alle indagini, si interruppe improvvisamente la navigazione con consistenti danni per la Servizi Autostrade del Mare. I militari ritengono che in tale ambito  abbia quindi operato Vincenzo ERCOLANO, titolare, al pari del padre Giuseppe, di imprese di trasporti di considerevoli dimensioni, che per implementare i propri affari avrebbe utilizzato non solo la forza di intimidazione derivante dalla sua appartenenza anagrafica ad una delle famiglie che da decenni costituiscono la famiglia catanese di Cosa Nostra ma anche i poteri e le facoltà connaturate alla sua effettiva appartenenza. ERCOLANO, inoltre, per aggirare gli effetti di un precedente provvedimento di sequestro emesso nei confronti del padre, ha costituito una nuova società (R.C.L.) che, attiva sempre nel settore dei trasporti, veniva intestata fittiziamente a terzi e stava di fatto subentrando nei rapporti commerciali che erano invece prima gestiti dalla GEOTRANS. Il valore dei beni oggetto di sequestro, che comprendono 6 imprese e relativi beni strumentali, è stato quantificato in circa 23 milioni di euro.


Catania Preso pescatore ricercato: condanna per favoreggiamento ingresso clandestino di extracomunitari.  Si tratta di Massimo GRECO  29enne di Riposto. Poliziotti del Commissariato “Centrale”, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa condotta con pedinamenti, appostamenti ed intercettazioni telefoniche, hanno individuato e tratto in arresto Massimo GRECO  29enne nato a Giarre (CT), residente a Riposto, già noto ed irreperibile dallo scorso mese di gennaio. Il giovane  era colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento di ingresso clandestino o irregolare di soggetti extracomunitari sul territorio nazionale.  L’attività investigativa condotta a seguito del fermo di un TIR sull’autostrada ME-CT avvenuto nel luglio 2010 che trasportava 81 egiziani, consentì agli inquirenti di arrestare 14 persone di nazionalità egiziana ed italiana, tra cui il Greco e suo padre ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di cui sopra nonché di estorsione e tratta di esseri umani, facenti parte di una più vasta organizzazione con base ad Alessandria d’Egitto dedita al turpe traffico.  GRECO, di professione pescatore, nell’ottobre 2010 utilizzando il suo peschereccio, trasportò extracomunitari, prelevati al largo della costa ionica da un’imbarcazione “madre” sbarcandoli a Riposto. Greco, ultimate le formalità di rito, è stato associato nella Casa Circondariale di piazza Lanza a Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


CataniaCarabinieri arrestano a Librino latitante Massimiliano Arena. I militari hanno trovato il ricercato  nascosto in un bunker a Librino. Gli uomini del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato Massimiliano ARENA che risultava essere latitante dal 31 marzo 2015, era colpito da un provvedimento di carcerazione dovendo espiare una pena di 5 anni per una rapina a mano armata. Il soggetto è stato trovato in un nascondiglio ricavato in una intercapedine di un appartamento in ristrutturazione nel quartiere di Librino. Massimiliano ARENA è figlio di Giovanni, ritenuto dagli investigatori elemento di spicco della famiglia “Santapaola-Ercolano” ed era stato inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi fino alla data del suo arresto avvenuto nell’ottobre del 2011 quando è stato trovato in un bunker costruito all’interno della sua abitazione.


VizziniPunta forbici a gola segretaria sindaco per sussidio, CC  l’ammanettano, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Vizzini hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza, Giuseppe PROSSIMO 28enne, del luogo per tentata estorsione, minaccia ed ingiuria. Il personaggio, ieri mattina è entrato nei locali del comune di Vizzini e si è diretto nella segreteria del sindaco. Il soggetto ha iniziato ad inveire contro l’impiegata pretendendo dei soldi come sussidio. Prossimo ha minacciato ed ingiuriato la donna perché voleva subito del denaro contante, ad  un certo punto ha afferrato una forbice che era sulla scrivania e l’ha puntata alla gola dell’impiegata. I colleghi di lavoro della malcapitata che hanno udito e visto la scena hanno subito chiamato il 112 ed i vigili urbani. Una gazzella dell’Arma è intervenuta immediatamente sul posto disarmando il 28enne che dovrà rispondere di tentata estorsione minaccia ed ingiuria. Il reo, gravato, già nel 2010 era stato bloccato per un episodio analogo poiché si era presentato negli uffici del Comune ed aggredito gli impiegati pretendendo un sussidio. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato  con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Preso africano rapinatore seriale. Agenti della Polizia di Stato, nel pomeriggio del 30 Aprile 2015, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato: il già noto Secka MAME DEMBA 28enne gambiano, domiciliato presso il C.A.R.A di Mineo (CT), in quanto resosi responsabile di rapina aggravata su strada. La locale Sala Operativa alle ore 18.20 circa di giovedì 30 Aprile 2015  ha diramato la nota radio di una rapina appena consumata ai danni di un giovane all’interno del quartiere San Berillo ad opera di un individuo di colore. Agenti della Squadra Mobile – IV Sezione “Contrasto al crimine diffuso”,  prontamente giunti sul posto, hanno preso contatti con la vittima, un ventenne della provincia di Messina. Il malcapitato ha riferito che  mentre era intento a passeggiare, a  piedi, in una strada del quartiere, veniva  bloccato e  con forza introdotto in uno stabile in stato di abbandono, da un giovane extracomunitario, con 1 berretto ed indosso 1 giubbotto nero. Il malfattore  ha  asportato, con violenza, la somma di 10€ e 1 telefono cellulare I-Phone.Gli  agenti prontamente  si  sono recati nello stabile dove è accaduto il colpo e  tra altri soggetti di colore seduti in una stanza, veniva scovato l’autore della rapina, che aveva tentato vanamente di nascondersi dietro una porta. La vittima ha riconosciuto inconfutabilmente il maldestro che ancora indossava un berretto esattamente corrispondente a quello in precedenza descritto dal giovane rapinato. Gli agenti nello stabile hanno altresì rinvenuto il giubbotto di colore nero indossato dal malfattore all’atto del crimine, di cui lo stesso si era momentaneamente liberato. I poliziotti, successiva hanno acclarato che il medesimo malvivente, pochi giorni addietro, si era reso responsabile di analoga rapina ai danni di un giovane proveniente dalla provincia di Trapani, al quale, armato di coltello, aveva sottratto la somma di 40€.  La  seconda vittima, prontamente contattata dagli investigatori della Squadra Mobile etnea, ha riconosciuto inconfutabilmente Secka MAME DEMBA quale l’autore del reato a lui perpetrato. Il cittadino africano è stato associato presso la casa circondariale di  Catania a Piazza Lanza.


Catania Cocaina, Polizia e cinofili trovano 1 kg in azienda ad Augusta nascosta in stufa, 1 in manette. Uomini della Polizia di Stato ieri hanno tratto in arresto: Avni KASMI 47enne già noto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli investigatori, a seguito di attività info-investigativa avevano appreso che nei pressi di un’azienda agricola,  ad Augusta, si trovava della sostanza stupefacente. Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” hanno predisposto un servizio mirato di osservazione volto all’individuazione dell’azienda agricola che veniva localizzata nella zona periferica di Augusta. Gli agenti, coadiuvati da unità Cinofila della Questura di Catania e da unità operativa dei VV.FF. sezione di Augusta, hanno proceduto ad un’accurata perquisizione dell’abitazione e delle relative pertinenze dell’azienda agricola con un’estensione di 50 ettari. La  pervicacia degli investigatori, non disgiunta dal formidabile “fiuto” del cane “VITE” dell’Unità Cinofila è risultata vincente. Il cane “poliziotto” ha indicato al suo conduttore, all’interno del focolare della stufa a legna posta nel vano soggiorno, la presenza di stupefacente. Gli agenti hanno deciso di controllare accuratamente la stufa  dove, abilmente occultato in una intercapedine, veniva rinvenuto 1 panetto contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di  kg. 1,100 circa. Espletate le formalità di rito, il predetto veniva associato presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania - Santapaola-Ercolano, CC blitz antimafia durante summit: 15 in manette.  I carabinieri di Catania stanno eseguendo  un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 15 persone, ritenute appartenenti ad un clan mafioso operante sulla fascia ionica, quale diretta articolazione della “famiglia” catanese Santapaola-Ercolano, dedito  alle estorsioni ed al traffico di stupefacenti. Le investigazioni intraprese a seguito di numerosi episodi di danneggiamenti ed intimidazioni ai danni di diversi imprenditori e commercianti della zona hanno consentito di delineare le dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite del sodalizio. Gli investigatori hanno ricostruito la struttura e le modalità di gestione della “cassa comune”, interrotto un importante “summit” mafioso e di scongiurare una escalation criminale per l’affermazione dell’egemonia sul territorio ed impedire “interferenze” esterne.I particolari dell’operazione  illustrati dal Procuratore della Repubblica di Catania, dott. Giovanni Salvi, nel corso di una conferenza stampa presso la sala stampa della Procura della Repubblica di Catania.


CataniaSantapaola-Ercolano: 4 condanne per “terra bruciata”.  La Polizia di Stato ieri sera, ha tratto in arresto Alfio SANTANGELO 61enne, inteso “Taccuni”, già noto, Sorvegliato Speciale di P.S., Nino CRIMI, 34enne già noto, Sorvegliato Speciale di P.S., Antonino QUACECI, 44enne, inteso “topo grigio”, già noto, Sorvegliato Speciale di P.S. e Giuseppe LA MELA, 41enne già noto, Sorvegliato Speciale di P.S. Tutti erano destinatari di distinti ordini di esecuzione per la carcerazione,   ieri dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, dovendo espiare rispettivamente: Alfio SANTANGELO 13 anni e 4 mesi di reclusione, Nino CRIMI 13 anni e mesi 10 di reclusione, Antonino QUACECI 10 anni  e 8 mesi  di reclusione, Giuseppe LA MELA 6 anni e 4 mesi reclusione, tutti condannati per associazione per delinquere di stampo mafioso e, vario titolo, di reati in materia di sostanze stupefacenti ed armi. Gli  uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Adrano hanno dato esecuzione ai provvedimenti. I soggetti sono ritenuti appartenenti all’organizzazione mafiosa Santangelo – “Taccuni” di Adrano, alleata della cosca Santapaola-Ercolano di Catania ed erano stati tratti in arresto, il  29 aprile 2009, nel corso dell’operazione “Terra Bruciata” condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Adrano (CT). I tutori dell’ordine, in quella data diedero esecuzione a due distinti provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi il giorno precedente dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti rispettivamente di   12 persone della cosca Santangelo e di  15 soggetti della cosca Scalisi, alleata del clan Laudani, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, estorsione ed in materia di armi. Le indagini, condotte dai poliziotti, con il coordinamento della D.D.A. di Catania, avevano evidenziato un acceso antagonismo fra le due cosche che, storicamente in aperta conflittualità, si contendevano il controllo delle attività illecite del comprensorio adranita. La cosca dei Santangelo prende il nome proprio dall’odierno arrestato Alfio SANTANGELO, ritenuto capo indiscusso dell’organizzazione, soprannominato “Taccuni”, di cui Nino CRIMI ed Antonino QUACECI sono generi. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania - Bicocca.


San Giovanni la Punta CT -  Omicidio colposo e rapina, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta (CT) ieri pomeriggio hanno arrestato  Luca MESSINA 36enne, del luogo,  in  esecuzione di un ordine di espiazione pena emesso dal Tribunale di Alessandria. Il soggetto, già ritenuto colpevole dai giudici dei reati di omicidio colposo e rapina, commessi ad Alessandria nel 2008, dovrà scontare ai domiciliari  la pena residua di 1 anno,  9  mesi e 15 giorni di reclusione.


Paternò  CTCC è stalking: luce su omicidio Pappalardo carbonizzato a Paternò.   I militari hanno fermato   due presunti Killer. I carabinieri di mattina hanno notificato il provvedimento di fermo emesso nei confronti di Massimo DISTEFANO  42enne   Giuseppe SCIURELLO  54enne mentre Ignazio SCIURELLO, già sottoposto agli arresti domiciliari per un altro reato e resosi irreperibile durante le indagini, è tutt’ora ricercato. I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno notificato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, per l’omicidio di Massimo PAPPALARDO, ritrovato carbonizzato dentro la sua auto nelle campagne paternesi. Il  cadavere carbonizzato di un uomo, lo scorso 8 marzo, era stato rinvenuto in un dirupo  in Contrada Poggio Monaco, all'interno di un'autovettura Toyota Aygo totalmente bruciata.Il sopralluogo effettuato dai militari della Sezione Indagini Scientifiche di Catania ed i primi accertamenti avevano permesso di identificare l’ucciso in Massimo PAPPALARDO, 32enne, di Valverde. L’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Paternò sotto la direzione della Procura etnea hanno consentito di accertare che  PAPPALARDO, l’8 marzo era uscito con la sua compagna e, dopo una serata trascorsa insieme, l’aveva accompagnata a casa. La donna, alle ore 2.30 circa riceveva un'anomala telefonata dal PAPPALARDO il quale, senza alcuna plausibile spiegazione, le diceva che dovevano lasciarsi in quanto voleva ritornare con la sua ex fidanzata. La donna capiva immediatamente che  PAPPALARDO era stato costretto a fare quella telefonata sotto minaccia di Ignazio SCIURELLO, suo precedente amante, che non aveva mai accettato la fine della storia e che la perseguitava quotidianamente tanto da costringerla a sporgere delle denunce per stalking. Le dichiarazioni rese dalla donna trovavano puntuale riscontro nei contenuti dei tabulati telefonici acquisiti, che confermavano le morbose attenzioni nei suoi confronti da parte dello SCIURELLO e la circostanza che si avvaleva anche di altre persone per monitorare i movimenti e le sue frequentazioni. I carabinieri, nel corso dell'attività di indagine hanno acquisito i dati del sistema satellitare installato sulla Toyota Aygo in uso alla vittima e le immagini di videosorveglianza attraverso cui sono riusciti a ricostruire esattamente il tragitto fatto la notte dell'8 marzo 2015: il  momento in cui PAPPALARDO aveva accompagnato la sua fidanzata a casa sino al luogo del ritrovamento del cadavere carbonizzato. Le indagini hanno permesso ai militari di accertare che, sin dal momento dell'ingresso a Paternò, la Toyota Aygo era stata seguita e poi agganciata da un'autovettura Fiat Punto di colore bianco, la quale presentava delle caratteristiche pressoché identiche a quella in uso a Massimo DISTEFANO, soggetto vicino alla SCIURELLO. L’attività investigativa consentiva anche di accertare che DISTEFANO, la sera dell’8 marzo, mentre era a bordo della sua autovettura, aveva fermato PAPPALARDO sulla sua Toyota Aygo dicendogli che doveva lasciare perdere la donna di SCIURELLO. DISTEFANO a questo punto, avrebbe accompagnato PAPPALARDO e   portato a casa dello SCIURELLO dove sarebbe avvenuta una discussione. I tre soggetti usciti dall’abitazione e saliti sulla Toyota Aygo si sarebbero diretti nelle campagne di Paternò dove, giunti in una piazzola di sosta, sarebbero scesi dalla macchina. I personaggi avrebbero avuto una  discussione animata e dopo, SCIURELLO avrebbe sparato quattro colpi di pistola all’indirizzo del PAPPLARDO. I due soggetti, dopo avere caricato il cadavere sulla Toyota Aygo, sarebbero poi andati in Contrada Poggio Monaco  e spinto la macchina in un dirupo. Secondo la ricostruzione dei militari,  Giuseppe SCIURELLO dopo alcuni minuti sarebbe giunto sul posto e prelevato i soggetti li presenti. Giuseppe SCIURELLO e DISTEFANO, a questo punto, dopo avere preso una tanica di benzina, sarebbero tornati sul luogo dell’omicidio ed avrebbero bruciato l’autovettura con il cadavere all’interno.


Catania - Antidroga blocca giovane con 28,400 kg hashish in auto. La Polizia ha tratto in arresto: Luigi SCUDERI 26enne già noto, per il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo  hashish. Agenti della Sezione “Antidroga”, hanno individuato, in centro, l’auto condotta da Scuderi. La macchina è stata  immediatamente bloccata e sottoposta a perquisizione ad esito della quale, all’interno sono stati rinvenuti 28 panetti da 1 kg. circa cadauno di hashish per un peso complessivo di 28,400 kg. circa. Luigi SCUDERI,  espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania – Polizia arresta a Ragalna latitante Sebastiano MAZZEI 42enne, inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”. Il personaggio già noto, era irreperibile dall’aprile del 2014, colpito da due distinte ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Le indagini condotte da personale della Squadra Mobile  e del Servizio Centrale Operativo, coordinate dalla D.D.A. di Catania, hanno consentito di rintracciare MAZZEI in località Ragalna (CT).  Sebastiano MAZZEI,  è ritenuto reggente dell’omonima organizzazione mafiosa, è figlio del noto boss Santo MAZZEI, uomo d’onore a capo della predetta cosca inserita in Cosa nostra., in atto detenuto in regime di cui all’art.41 bis O.P. Sebastiano MAZZEI, vanta una lunga militanza tra le fila dell’organizzazione mafiosa Mazzei, storicamente riconducibile alla Cosa nostra palermitana, in quanto il Santo MAZZEI divenne “uomo d’onore” su decisione del boss corleonese Leoluca BAGARELLA.


Catania Santapaola e Laudani, Blitz CC: 16 arresti. I Carabinieri di Catania stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 16 persone, ritenute appartenenti a due gruppi mafiosi operanti nel territorio di Paternò quali dirette articolazioni delle “famiglie” catanesi dei Santapaola e Laudani. Le investigazioni intraprese a seguito di due efferati fatti di sangue consumatisi nella provincia nell’estate del 2014, hanno consentito di delineare le dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite dei sodalizi. Gli investigatori hanno ricostruito le strutture e le modalità di gestione delle “casse comuni”, e scongiurato una escalation criminale per l’affermazione dell’egemonia sul territorio e sequestrato numerose armi e munizioni. Contestati i reati di associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio ed armi.


CataniaLibrino: 19enne avrebbe ucciso rigattiere in futile lite tra minori, 1 colpo di pistola. La vittima è Giovanni Di Bella 46enne, rigattiere, era stato attinto al torace mentre si trovava in strada nei pressi dell'ingresso della sua abitazione. I carabinieri del Comando Provinciale, che indagano sul delitto e ne hanno ricostruito le fasi, hanno arrestato Alessio MARINO 19enne,  fratello del 13enne coinvolto. Secondo la ricostruzione dei militari del Comando Provinciale di Catania un 14enne ed un 13enne avrebbero avuto diverbi per questioni riguardanti una ragazza. A dirimere la vicenda tra i due contendenti sarebbero giunti il padre Giovanni Di Bella ed il fratello Alessio MARINO. I militari hanno ricostruito che dalle parole ai fatti  gravi il passaggio sia stato rapido. Il  quadro indiziario è stato disegnato dai carabinieri, grazie ad un meticoloso lavoro di interpolazione delle sommarie informazioni raccolte dalle parti in causa, e la visione di telecamere presenti in zona e le intercettazioni attivate sin nell’immediatezza dei fatti, ha permesso ai militari la ricostruzione dei fatti:  nel pomeriggio, si era verificata una prima lite tra i due minori, che  successivamente vedeva coinvolti, per un chiarimento, da un lato la vittima, in  quanto padre del 14enne e dall’altro Alessio MARINO,  fratello del 13enne. Il chiarimento, purtroppo non è andato a buon fine, ed è finito con pesanti insulti ed accuse sferrate nei pressi del condominio abitato dal DI BELLA. I carabinieri hanno ricostruito che dopo circa  dieci minuti, alle 20.30 circa, si sarebbe verificato un terzo incontro tra le parti, purtroppo fatale, in quanto, mentre la vittima si accingeva ad uscire dal suo palazzo probabilmente per recarsi a comprare il pane per la cena,  MARINO avrebbe esploso, senza neppure dargli il tempo di difendersi, un colpo di pistola che l’ha colpito al torace. Il  poveretto, si è accasciato esanime nei pressi dell’androne dell’immobile, dove è stato trovato e soccorso da alcuni vicini che l’hanno aiutato a raggiungere l’ambulanza del 118. I Carabinieri di Catania, che già nella notte hanno sottoposto all’esame dello  STUB il giovane accusato di  omicidio, nel primo pomeriggio gli hanno notificato il  provvedimento di fermo emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, coordinata dal Procuratore Capo Giovanni SALVI. L’arrestato è stato rinchiuso nel  carcere di Catania a Piazza Lanza.


CataniaPolstrada: non percorrere illecitamente corsie emergenza. Ben 13 sono stati, infatti, gli automobilisti “contravvenzionati” per tale condotta, con sanzioni che vanno da 422 a 1.695 euro e la decurtazione di 10 punti dalla patente di guida. La Polizia Stradale, nel weekend appena trascorso,  ha effettuato capillari controlli lungo le principali strade e autostrade, ed ha rilevato un elevato numero di infrazioni al Codice della Strada tra le quali spiccano quelle relative all’illecita percorrenza delle corsie d’emergenza. Il Comandante della Sezione di Polizia Stradale di Catania dott. DI MAIO ricorda  : ”Impegnare le corsie d’emergenza senza alcuna reale necessità rappresenta un serio e pericoloso ostacolo all’attività di soccorso dei mezzi d’emergenza che trovano nelle corsie a loro riservate una preziosa risorsa per salvare vite umane.  In tal senso, l’ultimo esempio risale a pochi mesi addietro quando, sull’Autostrada Catania-Messina, proprio grazie alle corsie d’emergenza una pattuglia della Polstrada è riuscita a raggiungere e trarre in salvo una donna, che versava in pericolo di vita, rimasta intrappolata nella propria auto”. L’invito della Polizia Stradale a un gesto di civiltà e di rispetto verso gli altri utenti della strada è, pertanto, anche al rispetto della vita e del lavoro di tutti coloro che s’impegnano ogni giorno a garantire il soccorso degli automobilisti vittime di incidenti.


CataniaProva ad investire agente all’alt, arresto con accusa: tentato omicidio. Si tratta di Mirko VENTALORO 25enne. Il giovane ha utilizzato l’auto su cui stava viaggiando come un’arma, nel tentativo di sfuggire al controllo di polizia di una Volante, ma gli è andata male. Il maldestro è stato, infatti, arrestato per tentato omicidio e resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre ad essere denunciato per guida senza patente. Mirko VENTALORO già noto catanese, la scorsa notte ha seriamente messo a rischio l’incolumità di un agente che gli aveva intimato di fermarsi. I poliziotti lo hanno notato correre a fortissima velocità, a bordo di una Toyota Yaris, per una via del quartiere Trappeto Nord, dopo che un capannello di giovani si era allontanato a piedi, appena vista la Volante. Un agente a quel punto, è sceso dalla vettura di servizio ed ha intimato al guidatore di fermarsi, ottenendo, invece, una reazione opposta e quanto mai imprevista. Il conducente ha aumentato l’andatura ed ha puntato il poliziotto, costretto a “tuffarsi” di lato per evitare di essere travolto. Il tutore dell’ordine è riuscito nondimeno, a sbarrare la strada al fuggitivo, bloccandolo ed arrestandolo. Gli agenti hanno poi scoperto che Ventaloro stava guidando senza aver mai conseguito la patente e che era sprovvisto di assicurazione R.C. Il giovane, espletate le formalità di rito, su disposizione del P.M. è stato tradotto in carcere a Piazza Lanza, in attesa del giudizio di convalida.


Catania  - 2 rapinatori bloccati in azione da poliziotto in borghese. Agenti della Polizia di Stato di sera, hanno posto in stato di fermo di P.G. i catanesi Gioacchino SPARTI 19enne e Francesco AREZZI 36enne, indiziati del delitto di rapina aggravata in concorso.   La segnalazione di una rapina su linea 113, presso un supermercato nei pressi del quartiere “Borgo”, ha comportato l’invio di un equipaggio di Volante. Gli agenti giunti sul posto,  hanno preso contatti con un collega libero dal servizio, il quale aveva messo in fuga i due rapinatori. I malfattori avevano  fatto irruzione nel supermercato, con indosso caschi integrali, minacciando la cassiera e facendo intendere di essere armati. I  due rapinatori hanno portato via la somma di 180 euro. I due malviventi sono stati interrotti dal proseguire l’azione violenta, dall’intervento del poliziotto libero dal servizio che stava facendo la spesa. I  due si sono dati alla fuga lasciando lo scooter: Honda SH con targa coperta, innanzi all’esercizio commerciale. Le ricerche lungo le vie limitrofe, da parte di altri equipaggi di volante intervenuti in ausilio hanno dato esito positivo.   I  due rapinatori sono stati intercettati e bloccati, è stata recuperata la refurtiva e dopo le formalità di rito, restituita all’avente diritto. I due malfattori riconosciuti dalla vittima e dal poliziotto fuori servizio sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura e, su disposizione del P.M. di turno associati presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa della convalida dinnanzi al G.I.P.


 

Catania - Carabinieri catturano ricercato.  I militari della Compagnia di  Catania Fontanarossa hanno arrestato, in flagranza  il  catanese Gaetano MARINO 24enne in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania.  Il giovane, già gravato da numerosi precedenti penali, dal 12 febbraio scorso  era evaso dai domiciliari rendendosi irreperibile. Gli uomini del Nucleo Operativo,  a seguito di attività investigativa, ieri sera, avendo individuato il nascondiglio, hanno fatto irruzione in un appartamento al piano terra di Via Costarelli catturando il ricercato. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di  Catania Piazza Lanza.


S. Agata Li Battiati  CT Carabinieri, bloccati 2 catanesi che tentano colpo in bar. Ai domiciliari sono finiti : Biagio STRANO  51enne  Giuseppe PULVIRENTI, 46enne Stanotte, I militari dell’Arma impegnati a fronteggiare la recrudescenza dei fenomeni delle “spaccate” e dei reati predatori in danno di esercizi commerciali hanno bloccato due ladri che,  attrezzati di tutto punto, stavano  tentando di scardinare la porta d’ingresso del Bar “Fazio”, ubicato in  Via Pirandello a S. Agata Li Battiati (CT). La pattuglia della locale Stazione, intorno alle 02:00,  ha affrontato i due maldestri, intenti a scassinare gli infissi in ferro del bar. I tutori dell’ordine hanno precluso ogni via di fuga ammanettando e sequestrando  tutta l’attrezzatura da scasso. Gli arrestati, ai domiciliari il  Biagio STRANO  51enne e il  Giuseppe PULVIRENTI, 46enne già risultano gravati da numerosi precedenti specifici. I personaggi su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati relegati ai domiciliari in attesa  del giudizio per direttissima per rispondere di tentato furto aggravato in concorso.


CataniaAttira donna est Europa con finto lavoro, manette a rumeno: estorsione e sfruttamento prostituzione. Gli uomini delle Volanti dell’UPGSP la scorsa notte, hanno messo fine alla “carriera” di sfruttatore del già noto rumeno Asan MUSTAFA  43enne, arrestato, per estorsione e sfruttamento della prostituzione. Una storia di disperazione quella che i poliziotti hanno ripercorso trascrivendo la denuncia della vittima. Una  donna era giunta dall’est Europa col miraggio di un’occupazione, ma presto si è trovata sul marciapiede, preda di soggetti del tutto privi di scrupoli. “Se vuoi lavorare devi pagare”, il dictat che   MUSTAFA aveva imposto alla sua vittima sin dal primo incontro, una regola che il rumeno non ha esitato a rimarcare con violenza psicologica e percosse. La  donna, la notte scorsa alle 02.30, si è presentata all’Ufficio Denunce della Questura, col volto pieno degli evidenti segni delle percosse. Gli  agenti dai primi accertamenti e dalle dichiarazioni che sono state riportate nella denuncia, hanno appreso sia delle minacce, che delle violenze subite dalla donna, costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, per un’estorsione che ha fruttato 1.500 euro. La ricerca del responsabile è scattata: 2 Volanti hanno raggiunto  MUSTAFA nella sua abitazione nel quartiere di San Berillo e l’hanno arrestato. Condotto in Questura, dopo le formalità di rito è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.


Catania“Cavallo di ritorno”, CC scoprono racket vetture rubate: 19 indagati. Il  Blitz dei carabinieri  alle prime ore del mattino, a Catania con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal GIP  del Tribunale etneo su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 19 persone facenti parte di un’associazione a delinquere specializzata nei furti e ricettazione di veicoli oltre che nelle  estorsioni nella cosiddetta forma del “cavallo di ritorno”.

 

Si tratta di: Salvatore D’ANGELO, 41enne  nato a Catania,  (inteso “Schumacher”), rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. Rosario FALLO, 24enne nato a Catania,  (inteso “Paperino”), rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.  Vittorio Benito FIORENZA,  34enne nato in Germania, (inteso “U pisci”), già detenuto nel  carcere  Pagliarelli di Palermo. David GIARRUSSO, 37enne nato a Catania, (inteso “Alla Alla”), già detenuto nel  carcere di  Piazza Armerina (EN). Salvatore GURRIERI, 41enne nato a  Catania, (inteso  “U Puffu”),  già detenuto nel carcere di  San Gimignano (SI).  Raffele Gianluca MAGLIUOLO, 30enne nato a Catania, (inteso “Machinedda”), rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.  Michael Giuseppe MAGLIUOLO, 23enne nato a Catania, già detenuto nel carcere di  Piazza Lanza a Catania. Antonio MARINO, 24enne nato a  Catania, (inteso “U Babbaleccu”), ristretto ai domiciliari. Dario MASOTTA, 32enne nato a Catania, (inteso “Faccia di Plastica”), rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. Giuseppe MONACO, 48enne nato a Catania, ristretto ai domiciliari. Danilo MUSUMECI, 23enne nato a Catania (inteso “Mozzarella”), rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. Sebastiano NACETO,  48enne nato a Catania, (inteso “Nello”) già detenuto nel carcere di Gela (CL).Massimiliano NICOTRA, 37enne nato a  Catania, già detenuto nel carcere di San Cataldo (CL). Filippo Ivan RAINERI, 21enne nato a Catania, ristretto ai domiciliari.Angelo Jonathan RECCA, 27enne nato a Catania, (inteso “Cicciobello”), già detenuto nel carcere di Catania  Piazza Lanza. Antonino SANTONOCITO, 48enne nato a Catania, (inteso “Nino Trippa”), già detenuto nel carcere di Catania Piazza Lanza. Salvatore SIRINGO, 35enne nato a Catania, ristretto ai domiciliari.  Alfio SPINA,  48enne nato a Catania,  ristretto ai domiciliari. Orazio TENENTE,  20enne nato a Catania,  ristretto ai domiciliari. Le indagini  hanno preso spunto da veri e propri “rinvenimenti miracolosi” di auto rubate da parte delle vittime, ben 1200 nell’anno 2013 nel solo territorio di Gravina di Catania. i militari hanno dimostrato come la banda richiedesse per la restituzione delle auto rubate, in base al modello, dalle 150 alle 1200€, raggiungendo  un business stimato in 500mila euro l’anno.  6 persone risultano indagate in stato di libertà; tra queste figurano alcuni soggetti legati ad organizzazioni mafiose catanesi ed anche 9 vittime che hanno negato di aver subito l’estorsione e che pertanto dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria del reato di favoreggiamento personale.


Catania - Tentato omicidio, per ritardo e pagamento lavori: 1 in manette. Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato nel Orazio DI PIETRO 60enne, già noto, per il reato di tentato omicidio aggravato. Uomini della Squadra Mobile e dell’U.P.G.SP. alle ore 8.30 a seguito di segnalazione su linea 113, sono intervenuti in via delle Mandre, nel popolare rione di San Cristoforo,  per segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Gli Agenti sul posto hanno accertato che uno aveva attinto al braccio sinistro, con un colpo di fucile, S.M., di 35 anni la quale era stata accompagnata presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio Emanuele”, dove i sanitari di turno le riscontravano delle abrasioni con ematoma all’avambraccio sinistro, giudicate guaribili in gg.6. Le indagini condotte dagli uomini della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso si sono concentrate sul luogo del delitto e nel breve volgere di pochi istanti veniva individuato il responsabile nella persona di DI PIETRO domiciliato a poca distanza.     L’immediato controllo presso l’abitazione di quest’ultimo, effettuato dai “Condor” con l’ausilio di equipaggi dell’U.P.G.S.P., ha consentito il rinvenimento e sequestro dell’arma, un fucile Beretta sovrapposto cal.12, di una cartuccia esplosa  - quella utilizzata pe attingere la donna, ndr -  e di alcune munizioni del medesimo calibro. Gli Agenti nel corso di sopralluogo effettuato unitamente a personale della Sezione “Reati contro la Persona” e del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno ricostruito la dinamica dei fatti e le motivazioni che avevano indotto DI PIETRO a sparare.  Sembra che, in diverse circostanze, aveva effettuato dei lavori edili ed idraulici su richiesta della S.M. In ultimo alcuni giorni addietro aveva effettuato alcuni lavori che non gli erano ancora stati retribuiti ed a causa dei quali era nata un’accesa controversia.  La  donna per detta ragione, nella mattinata, era stata accompagnata da alcuni parenti, tra cui il fratello S.A. 32enne,  e si era presentata nei pressi dell’abitazione del DI PIETRO per discutere del fatto. La discussione era divenuta animata e DI PIETRO aveva imbracciato il fucile, irregolarmente detenuto, ed esploso un colpo all’indirizzo della donna, attingendola al braccio. E’ stato appurato che il fratello della donna, S.A, già noto, era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare pertanto è stato deferito in stato di libertà per il reato di evasione. DI PIETRO è stato dichiarato in  arresto per il reato di tentato omicidio aggravato  ed associato presso la locale casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione della Procura della Repubblica di Catania.


Catania Famiglia depreda  AUCHAN di Gelso Bianco: ai domiciliari. I 4: Antonio PELLERITI 50enne, Placido PELLERITI 21enne,  Laura FIORENZA 28enne  ed  una 23enne  erano provenienti da Biancavilla. Padre, convivente e 2 figli, maschio e femmina,  ieri pomeriggio si erano dedicati  allo shopping recandosi all’ipermercato “AUCHAN” di  Stradale Gelso Bianco a Catania. i maldestri, dopo avere ripulito per bene gli stand dell’esercizio, prelevando  merce per circa 500 euro, con invidiabile nonchalance si stavano allontanando senza passare dalle casse. L’esemplare collaborazione tra il personale addetto alla sicurezza ed i Carabinieri della Stazione di Librino ha permesso l’immediato intervento di quest’ultimi che, giunti sul posto,  hanno bloccato i ladri,  recuperando e restituendo la refurtiva al direttore dell’ipermercato. Come I Carabinieri hanno approfondito  che i 4 fossero degli habitué.   Antonio PELLERITI , Placido PELLERITI, Laura FIORENZA, e  la 23enne,  hanno  altresì ricevuto contestazioni per altri due furti commessi con le stesse modalità il 15 e il  18 marzo scorsi. In attesa del giudizio per direttissima sono stati tutti relegati nel loro domicilio.


Catania 3,5 kg cocaina su auto rubata: 1 ammanettato. Agenti della Polizia di Stato nella tarda mattinata di ieri, hanno tratto in arresto: Concetto VITALE  42enne già noto, in quanto ritenuto responsabile del reato di trasporto e detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Uomini della Sezione “Antidroga” mentre era in corso un servizio volto a  frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato un’autovettura Renault “Modus” con a bordo Concetto VITALE, noto agli operatori. Il soggetto, notato i  Poliziotti, ha cercato di sfuggire al controllo, procedendo ad alta velocità. Il fuggitivo ha, lanciato dal finestrino 1 borsa, prontamente recuperata dagli investigatori, al cui interno vi erano  3 panetti contenenti cocaina per un peso complessivo di 3,5 kg. circa. Il soggetto è riuscito a far perdere le sue tracce e si appurava che, contestualmente, era stato segnalato il furto della autovettura. I poliziotti hanno ritenuto chiaro l’escamotage di sottrarsi alle responsabilità determinate dalla detenzione dello stupefacente ed hanno iniziato la ricerca del personaggio, conclusasi poco dopo con il suo arresto. VITALE espletate le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania -  Colpo in profumeria: rumeno  inseguito in centro, preso da agente fuori servizio. La Polizia  di Stato ha tratto in arresto: Ionut CIURLICA  39enne, per il reato di rapina impropria e resistenza a P.U.Un Assistente dei “Condor” della Squadra Mobile,  alle ore 14.45 circa nel pomeriggio di ieri mentre si trovava in via Monte S’Agata, libero dal servizio, ha udito delle grida provenire dalla adiacente via Etnea e nel contempo ha notato un soggetto spingere violentemente una donna scaraventandola contro una vettura posteggiata. Il maldestro poi si dava subito dopo alla  fuga per la via Monte S’Agata, proprio nella direzione in cui si trovava il poliziotto. Il tutore dell’ordine, avendo intuito che l’individuo si era reso responsabile di qualche reato, si è qualificato quale appartenente alle FF.OO., intimando di fermarsi. Il maldestro non ha ottemperato all’ordine proseguendo la corsa. Il fuggitivo Nel tentativo di dileguarsi, identificato per il cittadino rumeno Ionut CIURLICA, già noto per reati contro il patrimonio, ha ingaggiato una violenta colluttazione con l’Assistente colpendolo più volte con gomitate e calci ed utilizzando, come vere armi improprie, le sedie ed i tavoli appartenenti ad un ristorante ubicato nella via, distruggendo parte dell’arredo stesso. Il malfattore, durante la colluttazione ha cercato più volte di divincolarsi con estrema violenza.  Entrambi  nell’occorso sono finiti dapprima sui tavolini di un ristorante per poi cadere sul selciato ed in  questo frangente l’Assistente ha avvertito un forte dolore alla mano sinistra. Il  poliziotto, nonostante le difficoltà create dalla violenta resistenza posta in essere dal rumeno, è riuscito ad immobilizzare il malvivente, con l’ausilio di due militari dei Carabinieri in servizio alla Stazione di Piazza Dante, in attesa dell’arrivo, poco dopo, di una Volante della Questura.  I tutori dell’ordine hanno verificato, sul posto, che l’individuo aveva poco prima rubato dei profumi molto costosi all’interno di una profumeria di via Etnea, ed era stato inseguito dalla direttrice   accortasi del furto, ed alla quale, in sede di formalizzazione della denuncia,  i  profumi venivano restituiti.  Il rumeno, veniva quindi tratto in arresto perché responsabile dei reati di rapina impropria e resistenza a P.U. ed il P.M. di turno presso la Procura Distrettuale della Repubblica ne ha disposto la traduzione  presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.  A seguito della violenta reazione del rumeno, l’Assistente ha dovuto recarsi al Pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove gli veniva riscontrata la frattura di un dito della mano. Anche la signora della profumeria necessitava delle cure del pronto soccorso, dove le venivano riscontrate contusioni ed escoriazioni varie.


CataniaEstorsioni mussi ficurinia, rapina e droga, 4 arresti.  Si tratta di : Antonino  PUGLISI 50enne, Carmelo NICOLOSI  57enne, Vasile ISTUDOR  27enne ed  Agata TRINGALE  50enne. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Antonino  PUGLISI 50enne già noto, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica  presso la Corte d’Appello il  12 marzo 2015, dovendo espiare la pena di 10 anni e 4 mesi per il reato di estorsione aggravata dall’art.7 legge 203/91Carmelo NICOLOSI  57enne già noto, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica  presso la Corte d’Appello in data 13 marzo 2015, dovendo espiare la pena di 9 anni e 4 mesi per il reato di rapina aggravata dall’art.7 legge 203/91.  I soggetti, risultano per gli investigatori entrambi affiliati all’organizzazione mafiosa Laudani, intesi “Mussi di Ficurinia”, sono stati tratti in arresto da agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”. Gli stessi uomini hanno tratto in arresto: Vasile ISTUDOR  27enne (destinatario di mandato d’arresto europeo, emesso il   5 marzo 2014 dal Tribunale di Galati (Romania), dovendo espiare la pena di 2 anni  per il reato di rapina. Il soggetto è stato rintracciato sulla pubblica via nel comune di Scordia (CT). Espletate le formalità di rito, Vasile ISTUDOR è stato associato presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”. La Polizia di Stato, la sera di sabato, ha tratto in arresto:  Agata TRINGALE  50enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.  Gli agenti della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” a seguito di perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, occultata in un borsone riposto nel balcone dell’appartamento della Tringale: sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 760gr., materiale per il confezionamento e 800 €, ritenuti provento dell’illecita attività. Espletate le formalità di rito, TRINGALE Agata è stata associata presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.


Catania Rapina in farmacia, condor: 2 ammanettati. 2 La Polizia  di Stato ha tratto in arresto: Sebastiano Canuto 23enne e Francesco Sicali 23enne, per il reato di rapina aggravata, in concorso tra loro, in danno di una farmacia cittadina. La  Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile nell’ambito dei servizi di prevenzione dei reati predatori, con particolare attenzione alle rapine in pregiudizio di esercizi commerciali ha effettuato mirati servizi di prevenzione. La  Sala Operativa della Questura ieri sera ha diramato la nota di rapina in corso all’interno di una farmacia della zona di San Giorgio, ad opera di due malviventi, descrivendo uno dei due malviventi travisato da cappellino da baseball, felpa di colore rosso ed armato di coltello. 2 pattuglie “condor” immediatamente si sono portate sul posto e  giunti, sono entrati nella farmacia mentre uno dei rapinatori, quello proprio con il cappellino da baseball e la felpa rossa addosso, era ancora all’interno nell’atto di commettere la rapina. Il malvivente aveva una mano nella tasca destra della felpa e, facendo credere di essere armato minacciava gli impiegati facendosi consegnare i soldi contenuti all’interno della cassa. Il malvivente, successivamente identificato per Sebastiano Canuto, veniva subito bloccato, nonostante un tentativo estremo di fuggire e messo in totale sicurezza. Il denaro che aveva appena rapinato, veniva successivamente riconsegnato all’atto della formalizzazione della denuncia. L’altra pattuglia condor nel frangente, ha notato il secondo rapinatore che attendeva il complice fuori dalla farmacia. Il  maldestro alla vista degli Agenti è fuggito a bordo di 1 scooter di colore scuro a forte velocità. I condor, a bordo di autovettura, si sono posti all’inseguimento del malvivente, il quale, avvantaggiato dall’essere sulla moto, riusciva in un primo tempo a guadagnare la fuga. Gli Agenti dei Condor, avendo però riconosciuto il giovane rapinatore come   Sebastiano Sicali, si sono portati proprio sotto la sua casa e pochi minuti dopo l’hanno intercettato mentre stava rientrando nella sua abitazione e nonostante tentasse ancora una volta di fuggire, è stato definitivamente bloccato e posto in   arresto.  Il P.M. di turno presso la Procura Distrettuale della Repubblica, notiziato  dell’arresto  ha disposto la traduzione dei due arrestati presso la casa Circondariale di Piazza Lanza. Sono in corso indagini finalizzate ad accertare eventuali responsabilità dei due malviventi in ordine a precedenti rapine commesse in danno di esercizi commerciali e farmacie, nelle quali è stato utilizzato il medesimo modus operandi”.


Gravina di Catania Cavallo di ritorno fallito:“Dammi 200€, ti restituisco  l’auto”, CC arrestano estortore. I Carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato, la scorsa notte,  il già noto, catanese,  Concetto VENTIMIGLIA 27enne, con l’accusa di estorsione. Un 51enne gravinese nel pomeriggio di ieri, si era presentato in caserma chiedendo aiuto poiché  doveva consegnare la somma di 110 euro a dei malviventi che il 27 febbraio scorso gli avevano rubato l’auto posteggiata  nei pressi dell’Ospedale Garibaldi di NESIMA. Il derubato, quello stesso giorno, grazie alla collaborazione di un suo amico, si era messo alla ricerca dell’auto, percorrendo le strade limitrofe al luogo del furto. Il malcapitato, dopo qualche ora, è riescito a parlare con dei giovani in Piazza Mercato,  nel quartiere di Monte Po’,   e dopo avergli fornito la descrizione del mezzo  ha capito che se avesse voluto l’auto avrebbe dovuto pagare subito 200 euro. Il malcapitato, un artigiano, messo alle strette, perché  quella è  l’auto che utilizza per recarsi a lavoro, avrebbe deciso di pagare, ha consegnato i pochi soldi che aveva in tasca, ovvero 90 euro con la promessa di saldare il debito dopo qualche giorno. I malfattori, benevolmente,  hanno restituito il veicolo, facendolo trovare in una traversa del quartiere. La vittima, sollevata per aver riavuto il mezzo, anche se danneggiato, è rimasta di fatto ancora nella mani degli aguzzini, che dalla mattina seguente hanno iniziato a minacciarla ed a fare numerose telefonate intimidatorie perché  pretendono il resto del denaro. L’uomo, dopo alcuni  giorni, con l’aiuto di amici e parenti,  è riescito a reperire la somma ed ha dato  appuntamento agli estortori nel bar dell’area di servizio della Q8 di via etnea a Gravina di Catania, ma nel frattempo preso dallo sconforto ha deciso di avvisare i Carabinieri ed ha chiesto aiuto, denunciando l’accaduto. I militari, dopo aver riscontrato la veridicità  di quanto narrato dalla vittima hanno deciso di intervenire, organizzando un servizio di osservazione nei pressi del luogo della consegna. I tutori dell’ordine intorno alle 20.30, mentre la vittima era in attesa nell’area di servizio, hanno visto sopraggiunge un giovane a bordo di uno scooter. Questi si è avvicinato alla vittima, e dopo un breve colloquio, ha intascato il denaro. I carabinieri, appostati,  l’hanno bloccato e lo ammanettato,  sequestrandogli il denaro in tasca.   L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania Cocaina  e bilance in garage: antidroga l’ammanetta. Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile hanno arrestato il già noto catanese Alessandro PALAZZO 36enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il soggetto è stato bloccato dalla di Polizia in Corso Indipendenza, intento ad aprire un garage di sua proprietà, all’interno del quale sono stati rinvenuti: diversi involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 700 grammi, bilance di precisione e diversi attrezzi idonei al taglio e al confezionamento delle dosi. L’attività di P.G. è stata estesa nell’abitazione del PALAZZO dove sono stati rinvenuti e sequestrati 4.200 euro, ritenuti provento dell’illecita attività. Espletate le formalità di rito, il personaggio è stato associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente A.G.. Proseguono i controlli in particolare nel corso dei fine settimana nelle piazze più frequentate dai giovani.


CataniaV.Capo Polizia ad inaugurazione   sede Polizia Postale. Il Vice Capo della Polizia di Stato Prefetto Matteo Piantedosi, oltre a numerose  Autorità nazionali e locali, è intervenuto di pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale”.L’evento si è svolto nei nuovi locali ubicati all’interno del Palazzo della Regione Siciliana in via Beato Bernardo 5. Nel corso della cerimonia, dopo la benedizione impartita da Don Fortunato di Noto e dal Cappellano della Polizia di Stato, è stata scoperta una targa in memoria del Sostituto Commissario Filippo Raciti e dei Caduti della Polizia, un pensiero rivolto da tutti i colleghi del Compartimento.La targa è un omaggio al collega scomparso in attività di servizio a dimostrazione della particolare dedizione e spirito di corpo che si respira nell’Ufficio siciliano. Alcuni dati significativi:Il Compartimento di Catania con competenza su tutta la Sicilia Orientale è particolarmente attivo e con spiccata competenza professionale di settore.Alcuni dati significativi: 778 denunce e 12 arresti nell’ambito del contrasto a reati in tema di pedopornografia on-line, hacking, cyber stalking, frodi informatiche, furti d’identità, diffamazioni, apologia di delitti o diffusione tramite il web di odio razziale e religioso. Particolare attenzione è stata rivolta alla lotta alla pedofilia on-line anche grazie alla collaborazione con numerose associazioni ed enti tra cui la Meter di Don Fortunato Di Noto.Migliaia i siti web monitorati e 950 oscurati.Si segnalano due operazioni di livello internazionale (“Nightbooke “eDonkey 2000”) sempre nel campo del contrasto alla pedopornografia ondine.Forte anche l’impegno contro i crimini che mettono a rischio le transazioni finanziarie su sistemi informatici ad opera di bande di criminali stranieri individuati.Si evidenzia la preziosa sinergia con le Procure, in particolare quella Distrettuale di Catania che delega al Compartimento numerose attività investigative richiedenti competenze informatiche di alta specializzazione.Da segnalare inoltre i monitoraggi preventivi sui siti di natura eversiva e su quelli delle tifoserie calcistiche. Altrettanto assidua l’attività di prevenzione realizzata soprattutto attraverso gli incontri nelle scuole con ragazzi, genitori e insegnanti per un utilizzo consapevole di internet e delle nuove tecnologie: 98 istituti (scuole medie e superiori) della provincia catanese ed oltre 18.000 studenti.


CataniaMafia, “Gatto selvaggio”  a Bronte: CC 2 arresti. Carabinieri della Compagnia di Randazzo (CT), coadiuvati da quelli della Stazione di Bronte (CT), all’alba hanno arrestato Giuseppe LONGHITANO, 43enne, e Benedetto FAZIO, 51enne, che dovranno scontare rispettivamente pene detentive di 6 anni e 10 mesi e 5 anni e 11 mesi nel carcere di Catania Bicocca. Gli investigatori hanno appurato che si tratta di due degli affiliati a quella che fu definita la “Mafia di Bronte”, già arrestati nel febbraio del 2011 dai militari della Compagnia di Randazzo a seguito di una vasta operazione antimafia che vide coinvolte ben 18 persone. L’indagine, denominata “Gatto Selvaggio” (i Carabinieri, durante gli appostamenti, si imbatterono più volte nel noto felino abitante dell’Etna), fu condotta con attività tecniche e tradizionali e, protrattasi per mesi, permise di delineare uno scenario criminale gravitante nella terra culla del Pistacchio, con ramificazioni anche nelle Marche, in Lombardia ed in Toscana, svelandosi un’associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni. I carabinieri hanno accertato che su Bronte, gravitavano gli interessi di due gruppi criminali, quello di Francesco MONTAGNO BOZZONE, vicino ai “Carcagnusi” di Santo MAZZEI, e quello di Salvatore CATANIA, detto “Turi”, fedelissimo al clan Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno acclarato che i gruppi, in alcuni casi, arrivarono allo scontro per imporre il controllo del territorio. La rivalità culminò il 22 febbraio del 2007, con il tentativo di omicidio, il terzo in pochi anni, di MONTAGNO BOZZONE. L'agguato avvenne pochi giorni dopo la sua scarcerazione e fu proprio il clan rivale a organizzarlo per vendicare l'uccisione di un affiliato, legato a vincoli di parentela con esponenti emergenti della cosca. L’inchiesta svelò un importante traffico di droga, che aveva basi in Lombardia e Toscana, regioni dalle quali alcuni degli affiliati facevano partire, destinazione finale Bronte, svariati quantitativi di cocaina. Diversi i sequestri effettuati dai Carabinieri: il più consistente fu operato nell’agosto del 2007, quando l’Arma mise le mani su un carico di cocaina, che i corrieri stavano trasportando su una “Bmw” presa a noleggio   e “lavorata” dall’esperto carrozziere affiliato al clan, che aveva creato un apposito nascondiglio nel serbatoio. I carabinieri, nel corso delle indagini sequestrarono  armi ma anche 1 moto di provenienza furtiva e caschi integrali che sarebbero dovuti servire per un’azione di fuoco. Gli investigatori hanno dunque fatto luce anche su una estorsione ai danni di una sala giochi di Bronte: il titolare rifiutò di pagare e per questo subì il danneggiamento di alcune macchine da gioco.


Catania “Sei uno sbirro”:  coltellate ad avversario in strada a Librino, 46enne in manette. Il già noto Gioacchino Roberto CARDI’ è in attesa dell’interrogatorio di garanzia rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. Un  20enne  è stato ferito con fendenti stanotte in Viale NITTA, nel popoloso quartiere di Catania.     I Carabinieri di Catania hanno bloccato il 46enne, di Catania, ritenuto l’autore del tentato omicidio del 20enne. Il  giovane  ed il 46enne avevano acceso una violenta lite degenerata nell’accoltellamento. I 2 contendenti  tra loro erano divisi da vecchi rancori di natura personale. Tra i personaggi sarebbero volate “parole grosse” e minacce,  intorno all’una di stanotte,  dinanzi al civico 12 di Viale NITTA, loro dimora, e si è scatenato il putiferio. I due sono venuti alle mani ed il più anziano sembrava avere la peggio. Sotto i colpi dell’avversario ha estratto dalla tasca 1 coltello da cucina  e l’ha conficcato nell’addome del 20enne che si è accasciato al suolo. Qualcuno presente alla lite ha soccorso il ferito accompagnandolo al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania dove è stato immediatamente trasferito in sala operatoria per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Congiuntamente, tramite il 112,  si sono mosse due gazzelle del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale.  Una vettura è stata  diretta all’Ospedale Vittorio Emanuele, dove i medici hanno comunicato ai militari la diagnosi della vittima: “ Ferita da punta e taglio emiaddome sinistro con emoperitoneo” con prognosi riservata e, l’altra, inviata nei pressi della Stazione Carabinieri di Librino, dove si trovava, dolorante in terra, il presunto accoltellatore. Il secondo ferito è stato trasportato all’Ospedale Garibaldi di Catania  ed i sanitari l’hanno  riscontrato affetto da “traumatismo superficiale dell’occhio e dei suoi annessi palpebra  regione perioculare –trauma os e spalla sx, “ guaribile in  5 giorni.   Accompagnato in caserma ed incalzato dalle domande degli investigatori ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando che il suo è stato un gesto di autodifesa dettato dal fare minaccioso del vicino di casa che prima della colluttazione gli avrebbe gridato in faccia: “Sei uno sbirro - ora ti scanno -  cambia quartiere perché io ce l’ho con te e ti debbo picchiare e scannare”.


Catania Martellate a rivale amore: casco lo salva, 2 ammanettati. Agenti delle Volanti ieri sera, hanno arrestato il cittadino mauriziano Leckram BHOYRO, 46enne ed il bengalese Dipu MONDAL 56enne  perché responsabili del reato di tentato omicidio nei confronti di un  cittadino mauriziano. I  poliziotti alle ore 20:00 circa, sono intervenuti in via Salvatore Tomaselli dove era stata segnalata un’aggressione in atto che coinvolgeva degli stranieri. I tutori dell’ordine, giunti immediatamente in loco, hanno sorpreso uno, poi identificato per   Dipu Mondal, mentre sferrava violente martellate sulla parte anteriore di uno scooter di cui aveva già distrutto il paravento; nel frattempo, un altro soggetto,  BHOYRO, bloccava un cittadino straniero il quale, sebbene indossasse un casco, appariva con la faccia escoriata e sanguinante. I 2, alla vista degli agenti,  hanno tentato di fuggire, ma sono stati subito raggiunti e bloccati. L’uomo ferito, originario delle Mauritius, che presentava numerose ferite e, persino, segni di martellate inferte sul casco che aveva ancora in testa, è stato condotto presso il più vicino Pronto Soccorso dove i sanitari gli refertavano 10 gg. di prognosi s.c. per contusioni varie e ferite sparse al volto. I  poliziotti in Questura, hanno potuto ricostruire la vicenda: i due arrestati avevano teso un agguato alla vittima poiché ritenevano che avesse “insediato” la compagna del Bhoyro il quale aveva “provveduto”, in quel modo, a vendicarsi. La  vittima solo grazie al casco, aveva evitato di subire esiti mortali per le martellate subìte e solo grazie al tempestivo intervento degli agenti della Polizia di Stato in servizio alle Volanti è stato possibile scongiurare l’omicidio che i due avevano progettato di portare a termine. I due aggressori, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, sono stati associati presso le camere di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.


CataniaCondor bloccano 2 rapinatori in azione. La Polizia  di Stato ha tratto in arresto: Dario Platania 32enne e Francesco Finocchiaro  18enne  per il reato di rapina aggravata a mano armata, in concorso tra loro, in danno di un supermercato cittadino, nonchè  per resistenza a P.U. La Sezione Contrasto al Crimine diffuso della Squadra Mobile, nell’ambito dei servizi di prevenzione dei reati predatori, con particolare attenzione alle rapine in pregiudizio di esercizi commerciali, stava effettuando servizi di appostamento, tra gli altri, presso un supermercato ubicato in zona Ognina - Picanello, recentemente oggetto di numerose rapine. 2 individui completamente travisati, nella giornata del 20 c.m., alle ore 19,20 circa, hanno fatto irruzione in uno dei supermercati dove era in atto il servizio di appostamento,  per poi raggiungere la cassa. Uno dei due malviventi ha puntato 1 grossa pistola automatica identica a quelle in dotazione alle Forze dell’Ordine alla cassiera, ed ha prelevato, sotto la minaccia dell’arma, il denaro contenuto nella cassa. Gli Agenti dei Condor hanno affrontato i rapinatori, qualificandosi subito come  Polizia. I malviventi, nonostante l’alt polizia hanno provato a guadagnare l’uscita del supermercato ma uno degli agenti ha bloccato la fuga del rapinatore armato, poi identificato per Francesco Finocchiaro, provvedendo immediatamente a disarmarlo dopo una violenta colluttazione. L’altro rapinatore, identificato per Dario Platania, è stato bloccato ed ammanettato nel piazzale antistante il supermercato, anche questi dopo una violenta colluttazione. La pistola usata per la rapina, rimasta a terra davanti all’ingresso del supermercato è stata recuperata insieme al sacchetto di plastica bianco con all’interno la somma di denaro prelevata dalla cassa rapinata. L’arma usata dai rapinatori è risultata essere una pistola a salve, cal. 92, esatta replica dell’arma in dotazione alle Forze dell’Ordine. Il denaro rapinato, 370,00€, è stato interamente recuperato e riconsegnato  alla parte offesa all’atto della formalizzazione della denuncia. La polizia oltre alla pistola a salve ha sequestrato ai due rapinatori anche 1 scalda collo in tessuto nero ed 1 passamontagna nero in lana  con visiera rigida, usati per il travisamento. Gli investigatori dell’arresto hanno dato notizia al P.M. di turno presso la Procura Distrettuale della Repubblica, che ha disposto la traduzione dei 2 arrestati presso la casa Circondariale di Piazza Lanza. I tutori dell’ordine stanno svolgendo indagini finalizzate ad accertare eventuali responsabilità dei due malviventi in ordine a precedenti rapine commesse ai danni dello stesso supermercato e di altri esercizi commerciali, essendo stato utilizzato il medesimo modus operandi.


Misterbianco CT Domiciliari, usa canna da pesca per consegna droga da balcone. I  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT), stanotte,  a seguito di attività info-investigativa,  hanno arrestato, in flagranza, Salvatore BAGLI, 52enne, già  sorvegliato speciale, Simone BAGLI 43enne, già agli arresti domiciliari, e  Francesco BAGLI, 25enne, tutti del luogo, i primi due fratelli ed il primo ed il terzo rispettivamente padre e figlio. I militari dell’Arma hanno sorpreso la famiglia mentre dalla finestra della propria abitazione vendevano droga ad una folta schiera di clienti. I  Carabinieri hanno fatto irruzione in casa  rinvenuto e sequestrato: 1 pistola semiautomatica, marca “beretta”, calibro 7,65, completa di caricatore con 3 proiettili, risultata rubata ad Aci Catena (CT) il  9.4.2012; alcune  dosi di hashish,  1 bilancino di precisione e vario materiale utilizzato  per il taglio ed il confezionamento della droga; 130 euro,  in banconote di piccolo taglio,   ritenuti l’incasso dello spaccio fino a quel momento;  circa 50 piante di canapa indiana ed una  canna da pesca, modificata con cestello all’estremità,  utilizzata per la vendita dalla finestra della droga. Gli arrestati, accusati in concorso di detenzione illegale di arma comune da sparo e munizionamento, ricettazione, nonché di produzione,  detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti,  sono stati  trattenuti in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


Catania –  Librino, CC preso 1 evaso dai domiciliari. Carabinieri della squadra “Lupi” del Nucleo Investigativo di Catania, ieri sera, durante un servizio svolto nel quartiere di Librino, hanno arrestato, ai domiciliari in flagranza, Maurizio LICANDRO, 40enne del luogo, poiché sorpreso in Viale MONCADA in palese violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato è stato ricollocato ai domiciliari in attesa della direttissima.


Bronte - Panettiera manomette contatore: denunciata. I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT), coadiuvati dai tecnici dell’ENEL, nell’ambito dei servizi volti a porre un freno al dilagare del furti di energia elettrica, ieri sera, hanno eseguito diversi controlli agli esercizi pubblici della zona accertando,  in un panificio,  la manomissione  del contatore elettrico per far si che si registrasse un consumo di energia elettrica notevolmente inferiore a quella consumata. 


CataniaEvade dai domiciliari. Uomini della Polizia di Stato  hanno arrestato ai domiciliari il catanese Giuseppe CORSO 28enne, per evasione dagli arresti domiciliari. I poliziotti del Commissariato P.S. “San Cristoforo”, nei giorni scorsi il 19 febbraio alle ore 12.50, nell’ambito di un servizio finalizzato al controllo delle persone sottoposte a misure restrittive e detentive, hanno proceduto al controllo di CORSO presso la sua abitazione. Il controllo ha dato esito negativo in quanto non veniva trovato in casa. Gli agenti del Commissariato, alle ore 15.45 di ieri,hanno proceduto ad un nuovo controllo e stavolta hanno trovato in casa il personaggio. Lo stesso ha dichiarato che per il 19 febbraio non aveva permesso che ne giustificasse l’assenza. CORSO è stato tratto in arresto su disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Alessia MINICO’, è stato nuovamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa del  giudizio direttissimo.


Catania  CC “Lupi” a Librino,  scoprono “Bancomat droga “: 3 arresti. I Carabinieri della squadra “Lupi” del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo hanno arrestato Giovanni RAPISARDA, 19enne, Manuel GIANNOTTI, 19enne, ed un altro 19enne, tutti catanesi, per detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti. I  militari, nella tarda serata di ieri, hanno bloccato i tre all’interno di vano sgabuzzino in un androne di un palazzo di viale San Teodoro trovandoli in possesso di 16 involucri, contenenti 4 grammi di cocaina, 25 involucri, contenenti 22 grammi di marijuana, e la somma contante di 1.240 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.  I militari hanno accertato che  i tre operavano con compiti ben specifici, uno prelevava i clienti dalla strada e li accompagnava nel punto di smercio, un altro dalla postazione spaccio, ricavata in un locale di sgombero del palazzo che tramite un buco nel muro comunicava col l’esterno, forniva la droga ed il terzo incassava il denaro.  La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CTFurto: 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato ai domiciliari Carmelo CITRARO 31enne, del posto, in esecuzione di un ordine di espiazione pena emesso  dal Tribunale di Catania. Il soggetto deve scontare la pena di 2 mesi e 20 giorni di  reclusione poiché  riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato in concorso, commesso a Misterbianco (CT) nel febbraio del  2003. L’arrestato è stato relegato ai domiciliari.


Catania - Agenti e carabinieri ammanettano 2 ladri in azione: incensurati, poi liberati. 2 giovani, insieme ad altri 2 soggetti riusciti a fuggire, sono stati arrestati, all’alba di ieri da uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P., col personale della Radiomobile dei Carabinieri. I maldestri per un magro bottino avrebbero certo causato un grosso danno. I due, G.I. 24enne e S.M. 22enne, sono entrambi incensurati e sono stati arrestati per tentato furto aggravato. Una richiesta di ausilio proveniente da un carabiniere della radiomobile, libero dal servizio è giunta circa alle 5 del mattino sul 113. Le volanti dell’U.P.G.S.P., competenti per settore territoriale, sono intervenute immediatamente in una strada del Centro Storico dove 4 individui avevano cercato di forzare con un palanchino la gettoniera di una cabina di “foto-tessera”. I  giovani, all’intervento del militare, hanno desistito dal loro intento, fuggendo a bordo di un’auto, peraltro non fermatasi all’alt intimato dal carabiniere. La  Volante in brevi attimi, ha intercetto l’auto segnalata e l’ha inseguita fino a quando i fuggitivi, vistisi ormai braccati, non hanno deciso di fermarsi e abbandonare il mezzo per fuggire in direzioni diverse. L’espediente, almeno per due di loro, non è riuscito: i poliziotti, infatti, li hanno rincorsi e bloccati. Gli  agenti hanno raggiunto, quindi, il luogo del reato, constatato che i quattro erano ben equipaggiati ed organizzati alla bisogna: il palanchino, infatti, era rimasto incastrato nella gettoniera ed altri attrezzi utilizzati per lo scasso giacevano a terra. I due fermati, pertanto, sono stati arrestati e successivamente liberati dall’Autorità Giudiziaria per il loro stato di incensurati.


Catania -  CC sequestrano mini arsenale in auto donna 70enne a San Cristoforo, ai domiciliari. Si  tratta di Grazia AMORUSO 70enne, già gravata da precedenti di polizia. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), alle prime luci del giorno all’alba hanno effettuato un blitz nel quartiere di San Cristoforo, roccaforte di alcuni clan mafiosi operanti nel capoluogo etneo. I militari,  in via Molo di Levante,  durante le perquisizioni hanno scovato, in una vettura Opel Agila 1 borsone dov’erano conservati armi e munizioni; in particolare:1 fucile a pompa cal. 12, marca "optima", rubato a Biancavilla (CT) nel maggio del 2014; 1 fucile a canne mozze cal. 12, marca "Bernardelli Gardone", con matricola abrasa; 1 mitraglietta cal. 7,65, marca sconosciuta, senza matricola, completa di silenziatore; 1 pistola cal. 38, marca  "Smith & Wesson", completa di munizionamento e tre bossoli percossi, rubata nel luglio del 2007 a Trezzano sul Naviglio (MI);  300 munizioni di vario calibro. La proprietaria dell’auto,  Grazia AMORUSO 70enne, già gravata da precedenti di polizia, è stata arrestata per detenzione di arma clandestina, detenzione di armi comuni da sparo e munizionamento nonché ricettazione. Su disposizione del magistrato di turno l’anziana è stata posta ai domiciliari. Le armi sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli opportuni accertamenti tecnico-balistici per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregresse azioni criminali.


Catania Droga, 1 in carcere. Uomini del Commissariato Centrale, ieri pomeriggio, hanno individuato ed arrestato il già noto catanese Rosario DI MINEO 46enne. L’individuo, con precedenti per reati concernenti gli stupefacenti e reati contro il patrimonio, in esecuzione del Provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania. il personaggio deve scontare la pena di 1 anno, 1 mese  e 27 giorni  di reclusione, perché riconosciuto colpevole del reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, commesso nel 2011. L ’arrestato ultimate le formalità di rito, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


CataniaCondor bloccano 2 rapinatori in azione, 1 è minorenne. la Polizia di Stato nella serata ha tratto in arresto: Jonathan Salvatore MAMMINO 20enne già noto; e S.N. minore, per il reato di rapina aggravata, in concorso tra loro, in danno di un supermercato cittadino, nonché per resistenza a P.U. Agenti della Squadra Mobile – Contrasto al Crimine Diffuso c.d. “Condor” nell’ambito dei servizi di prevenzione dei reati cosiddetti predatori, con particolare attenzione alle rapine in pregiudizio di esercizi commerciali, stavano effettuando un servizio di appostamento, tra gli altri, presso un supermercato ubicato in zona Picanello. 2 persone travisate in viso da scaldacollo e casco da motociclista tipo jet (Mannino) e con il cappuccio della felpa (il minore) alle ore 19.40 circa, hanno fatto irruzione nell’esercizio. I  malviventi appena dentro, si sono diretti verso le due casse aperte da cui hanno arraffato, previa minaccia verbale, oltre il contante, anche il cassettino portamonete. I maldestri si sono diretti verso l’uscita, tentando di darsi alla fuga. 2 uomini dei “Condor” appostati sono intervenuti impedendo che si dileguassero. Diversi clienti erano alle casse in procinto di pagare, e gli agenti hanno optato d’intervenire all’esterno del supermercato per scongiurare un eventuale coinvolgimento di civili. I due rapinatori non hanno esitato ad ingaggiare una violenta colluttazione con gli agenti, disdegnando l’uso del cassettino portamonete quale oggetto contundente per sferrare un colpo all’indirizzo di uno dei due poliziotti, con l’evidente scopo di mantenere il possesso di quanto appena illecitamente sottratto e garantirsi la fuga. La colluttazione è proseguita sulla strada, dove gli agenti sono riusciti a bloccare definitivamente i due malviventi ammanettandoli. I rapinatori sono stati identificati per Jonathan MANNINO e S.N. I  “Condor”, nell’immediatezza dell’arresto hanno recuperato la somma di denaro precedentemente sottratta e persa durante la colluttazione, che veniva riconsegnata alla proprietario  in sede di formalizzazione della denuncia. I P.M. di turno presso le Procure competenti informati dell’arresto hanno disposto per il maggiorenne la traduzione presso la casa Circondariale di Piazza Lanza e per il minorenne la traduzione presso il Centro di Prima Accoglienza di via R. Franchetti. Gli investigatori stanno svolgendo indagini per accertare eventuali responsabilità dei due malviventi in merito a precedenti rapine commesse ai  danni dello stesso supermercato e di altri esercizi commerciali, a seguito delle quali è stato utilizzato il medesimo modus operandi.


Pedara CC  trovano discarica abusiva. I Carabinieri della Stazione di Pedara hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania una 74enne ed una 63enne per attività di smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione.  I  militari  ieri mattina, a conclusione di uno specifico servizio, hanno individuato in via Teocrito un terreno, che si estende per circa 2400 m², adibito a discarica abusiva, con rifiuti speciali solidi quali eternit, pneumatici e diversi materiali di risulta. Il terreno è stato sottoposto a sequestro giudiziario.


Catania - Detenuto ai domiciliari coltiva canapa indiana è trasferito in carcere. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno sorpreso ieri sera in strada il detenuto ai domiciliari, Maurizio CAUDULLO, 51 anni, di Catania. I militari, approfondendo il controllo, hanno perquisito l’abitazione dell’evaso scovando, in una piccola serra, una coltivazione di canapa indiana con tanto di impianto di ventilazione, riscaldamento,  illuminazione ed irrigazione. I Carabinieri hanno sequestrato una decina di piante, in fase di essiccazione, ed un bilancino del tipo tradizionale. L’arrestato, oltre al reato di evasione, dovrà rispondere anche di produzione di sostanze stupefacenti. CAUDULLO  è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.

San Giovanni La Punta CT  - Spaccia  ai domiciliari, trasferito in carcere. Gaetano RIZZO 33enne, già recluso ai domiciliari per spaccio di droga, lo scorso gennaio è stato controllato dai  militari della Stazione di San Giovanni La Punta (CT) che, in quell’occasione, previa perquisizione, rinvennero e sequestrarono delle dosi di cocaina ed un centinaio di euro.  Il magistrato, condividendo appieno l’informativa dei Carabinieri, con la quale si evidenziava il reiterarsi della condotta criminale, ne ha aggravato la misura cautelare ordinando l’arresto ed il trasferimento nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaRumeno sfila soldi in cassa fingendosi cliente. Si tratta di Petre IANCU 30enne, di origine rumene Il ladro, ieri pomeriggio, è entrato in una merceria  di Via Garibaldi, a Catania,  fingendo di interessarsi all’acquisto di alcuni articoli ed approfittando della presenza di numerosi clienti,  in un attimo  di distrazione della proprietaria del negozio si è diretto verso la cassa sfilando dalla stessa 50€. La scena  non è sfuggita ad una cliente che col telefonino ha chiamato il 112 avvertendo contestualmente la proprietaria del furto subito. Le  donne contestavano al soggetto di aver rubato il danaro e nel contempo è giunto sul posto l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Catania  che,  dipanando ogni dubbio,  lo ha perquisito trovandogli  in tasca il maltolto.  L’arrestato, Petre IANCU 30enne, di origine rumene,  è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa della direttissima.


CataniaPolizia trova su treno Roma-Catania 2 kg eroina, 4 involucri da 500 g. I tutori dell’ordine nel corso dell’attività di repressione, sul treno proveniente da Roma e diretto a Catania, hanno effettuati 2 arresti per detenzione di 2 kg di eroina, confezionata in 4 involucri da 500 grammi. I tutori dell’ordine, nello stesso ambito, hanno denunciato persone 20 in stato di libertà, di cui: 1 per riciclaggio di denaro; 7 per furto di rame e materiale ferroso di proprietà delle ferrovie; 1 per porto abusivo di armi in ambito ferroviario; 1 per la violazione della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro in un cantiere attivato all’interno di un impianto ferroviario, per la demolizione di materiale rotabile obsoleto; 1 per ricettazione; 1 per danneggiamento; 1 per percosse; 2 per falso ideologico; 4 per oltraggio e resistenza al Pubblico Ufficiale; 1 per violazione della normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia. L’impegno profuso nel 2014 dal personale della Polizia Ferroviaria è rinnovato anche nel 2015, durante il quale sarà attuato il progetto “Train to be cool”, curato personalmente dal responsabile la Sezione Polizia Ferroviaria di Catania su preciso input del Servizio Polizia Ferroviaria e del Dirigente in Compartimento Polizia Ferroviaria per la Sicilia. Il progetto tende, attraverso l’incontro con gli studenti delle scuole medie e superiori ad avviare un percorso di educazione alla legalità e di promozione della cultura della sicurezza e dell’autotutela in ambito ferroviario presso i giovani, con la collaborazione degli Uffici Scolastici e dei docenti, atteso il ruolo di primazia della scuola nell’educazione dei ragazzi. 


Catania Tunisino  col bastone danneggia locali ferrovia: bloccato e denunciato. Agenti della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania hanno denunciato in stato di libertà il tunisino K.M. 23enne, sprovvisto di documento di identificazione, perché resosi responsabile di danneggiamento. Una telefonata era giunta verso le ore 20.00, presso la Sala Operativa della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania, da parte di un ferroviere, il  quale ha segnalato, che nell’Officina manutenzione Trenitalia di Piazza Europa, un giovane extracomunitario a colpi di bastone stava danneggiando le porte degli uffici. I poliziotti, immediatamente si sono recati sul posto e, dopo un accurata ricerca hanno rintracciato e bloccato l’autore dell’azione, il quale, nel vano tentativo di sfuggire agli agenti, si era nascosto dietro una locomotiva in sosta. I tutori dell’ordine, nel corso del sopralluogo hanno verificato che il malfattore aveva effettivamente sfondato il vetro della porta di un locale che da accesso agli spogliatoi dei dipendenti delle ferrovie. Gli agenti dopo aver proceduto al fotosegnalamento, hanno accertato che il  soggetto, fosse privo di documento di identità, ma era titolare di carta di soggiorno a tempo indeterminato. Il tunisino, esperiti gli accertamenti del caso, è stato denunciato e segnalato al competente Ufficio Immigrazione. Il tempestivo intervento degli uomini della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania, ha consentito di individuare l’autore di un reato in ambito ferroviario. L’attività degli uomini e delle donne della Polizia Ferroviaria, incessante e nell’arco delle 24 ore, consente di garantire ai cittadini ed ai fruitori del servizio ferroviario elevati standard di sicurezza. Anche durante il trascorso anno 2014 il bilancio operativo della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania è stato soddisfacente. La specialità della Polizia di Stato ha svolto una costante partecipazione all’attività di prevenzione, finalizzata ad evitare il compimento di azioni delittuose a danno del patrimonio ferroviario e dei cittadini, suoi quotidiani fruitori; permettendo di vigilare e garantire la sicurezza dei viaggiatori, effettuando anche numerosi servizi di seguito riassunti: 1.672 servizi di vigilanza agli impianti; 396 servizi antiborseggio; 308 servizi di pattugliamento automontato lungo le linee ferroviarie; 898 servizi di scorta ai treni sulle linee regionali centro – orientali. Durante l’esecuzione di tali servizi, il personale della Polizia Ferroviaria della Sezione di Catania ha conseguito i seguenti risultati: 2347 persone sospette identificate, di cui 144 di nazionalità straniera; 3 minori rintracciati; 56 contravvenzioni elevate la regolamento di polizia ferroviaria ed al codice della strada.


Catania Donna uccisa alla Playa: 1 marocchino in manette.  la  Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso sabato 14 febbraio 2015, dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di  Zakaria ISMAINI, 31enne nato a Casablanca (Marocco) già noto, in quanto gravemente indiziato dei delitti di omicidio pluriaggravato e tentato occultamento di cadavere aggravato in danno di Letizia CONSOLI, con l’aggravante di avere adoperato sevizie e di avere agito con crudeltà. Gli investigatori della Squadra Mobile ed equipaggi dell’U.P.G.S.P alle ore 9.00 circa dello scorso 7 febbraio, su segnalazione dei Vigili del Fuoco,  erano intervenuti presso il Villaggio Turistico “Europeo”, sito sul lungomare Kennedy, dove era stato segnalato l’incendio di un bungalow in muratura posizionato lungo la battigia, al cui interno erano state rinvenute copiose tracce di sostanza  ematica. Una  motovedetta  della Capitaneria di Porto, nel tratto di mare antistante il Villaggio Turistico, ad una distanza di 150 metri circa dalla riva, alle successive 9.40 circa, su segnalazione di alcuni pescatori,  aveva rinvenuto il cadavere di una donna, subito trasferito presso il Porto di Catania.Il medico legale sulla vittima aveva rilevato profonde ferite da taglio in varie parti del corpo, nonché altre ferite da taglio superficiali e  vaste ecchimosi al viso e sul corpo.Il sopralluogo eseguito da agenti del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica nel bungalow aveva portato al sequestro, tra altri reperti, di un pezzo di trave in legno con l’estremità acuminata, recante copiose tracce di sostanza ematica – poi risultata l’arma letale - ed un accendino di colore giallo; inoltre, si rilevavano chiare tracce di trascinamento sull’arenile dal bungalow in direzione della battigia.  La  Procura della Repubblica a seguito delle prime indagini, la stessa sera ha autorizzato l’intercettazione telefonica dell’utenza dell’indagato, ZAKARIA ISMAINI. Gli investigatori hanno  appreso così che l’indagato era sottoposto ad intercettazione da parte della Procura di Brindisi per un altro omicidio. I poliziotti, dall’analisi del tabulato di ISMAINI hanno rilevato contatti con un’utenza intestata a Letizia Agata Giulia CONSOLI, donna catanese di 50 anni. Gli ulteriori accertamenti ed il riconoscimento dei parenti hanno consentito di acquisire la certezza che la CONSOLI fosse la donna assassinata alla Playa.  Ulteriori accertamenti tra cui l’esame del registro chiamate sul cellulare di ISMAINI e la visione dei filmati degli impianti di video-sorveglianza del vicino villaggio “Le Capannine”, luogo dove ISMAINI aveva spontaneamente dichiarato di dimorare e dove aveva trascorso la notte tra il 6 ed il 7 febbraio, hanno consentito di acquisire più che gravi indizi di colpevolezza a carico di ISMAINI Zakaria in ordine al delitto di omicidio ai danni di Letizia CONSOLI.Le conversazioni effettuate da ISMAINI con altri interlocutori in lingua araba evidenziavano il proposito di lasciare l’Italia. ISMAINI nel pomeriggio del 14 febbraio scorso, è stato rintracciato all’interno di un peschereccio ormeggiato presso il Porto di Catania e condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile  ove, in tarda serata, ha reso dichiarazioni confessorie nel corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura Distrettuale della Repubblica titolare delle indagini.Un  serrato e proficuo coordinamento tra la Procura di Catania e la Procura di Brindisi, vi è stato nel corso delle indagini che ha a sua volta emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del  ISMAINI, in relazione all’omicidio di Mastrogiovanni Cosimo, il cui cadavere quasi interamente carbonizzato era stato rinvenuto all’interno di una villetta in località Latiano (BR) il pomeriggio del 13 novembre 2014. Il decreto di fermo è stato eseguito, contestualmente a quello emesso dalla Procura di Catania, da militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR). La stretta collaborazione tra i due Uffici ha consentito dunque di ottenere brillanti risultati investigativi per due gravissimi ed efferati delitti di omicidio. Le informazioni circa questo secondo delitto saranno fornite dalla Procura della Repubblica di Brindisi.


San Gregorio di Catania - Manomettono contatori ENEL. CC denunciano 1 commerciante e 2 pensionati. i Carabinieri della Stazione di San Gregorio di Catania, di sera, unitamente a personale tecnico della società erogante, impegnati a cercare di porre un freno al dilagare dei furti di energia elettrica, hanno effettuato numerosi controlli ad esercizi commerciali e private abitazioni. A cadere nella rete  delle verifiche due pensionati, un uomo ed una donna, ed un commerciante che avevano manomesso i propri contatori per far si che registrassero un consumo notevolmente inferiore a quello realmente utilizzato.


Catania - Etna: GdF Catania soccorre turista. La signora S.G.  56enne, alle ore 12.30 circa è stata soccorsa  per  una caduta col bob su pendio innevato in località Etna sud – Piano Vetore a quota m.1500. la malcapitata si era procurata la rottura della tibia e del perone. I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con l’ausilio del medico del CNSAS e personale del 118, hanno provveduto a soccorrere la signora. La ferita, per la gravità dell’incidente è stata caricata sul posto dall’eliambulanza del Presidio Ospedaliero Cannizzaro di Catania.


Catania Prostituzione cinese in centro massaggi Corso Province. La Polizia ha controllato “locali equivoci”, in cui – dietro l’insegna di ammiccanti sale massaggi – si nascondevano loschi traffici.  la merce realmente venduta consisteva nelle “prestazioni particolari” di giovani donne che, in realtà, avrebbero dovuto essere soltanto delle massaggiatrici. Gli uomini delle Volanti, hanno arrestato la cittadina cinese LIAMNEI WU 43enne, per reati connessi con lo sfruttamento della prostituzione. La donna gestiva in pieno centro città, in Corso delle Province, un centro massaggi dove, dietro il pagamento di una somma extra, venivano elargite da giovani massaggiatrici, tutte cinesi e abbigliate in modo provocante, prestazioni sessuali di varia natura. L’attività del beauty center era pubblicizzata sulla stampa locale e su diversi siti internet per adulti dov’erano postate numerose foto di giovani ed attraenti ragazze in pose sexy e provocanti. I  clienti, tutti di sesso maschile per usufruire delle prestazioni sessuali, dovevano versare alla titolare un sovrapprezzo che oscillava tra le 10 e le 30 euro. I  poliziotti per quanto accertato, hanno arrestato WU LIAMNEI ed hanno sottoposto il locale che ospitava il centro massaggi a sequestro penale.


Catania - Delitto donna caucasica alla Playa, trovata arma. Gli  accertamenti, tecnico scientifici, proseguiti senza sosta, hanno consentito di appurare che nonostante le intenzioni dell’omicida di cancellare ogni traccia del delitto appiccando un incendio nel bungalow, non tutto è andato distrutto.Gli Agenti repertato infatti, un oggetto  acuminato che si ritiene poter essere l’arma del delitto e su cui sono in corso di rilevamento tracce biologiche utili alle indagini. Gli investigatori,  domani, all’esito degli accertamenti autoptici,  diffonderanno le immagini della donna e dei particolari somatici idonei a consentirne la possibile identificazione.

Catania -  Indagini su cadavere donna caucasica 30/35enne trovata alla Playa. Gli investigatori, nella mattinata, intorno alle ore 9.40, hanno rinvenuto in mare, a poca distanza dalla spiaggia del litorale Plaja, il cadavere della donna, dell’apparente età di circa 30/35 anni, di razza caucasica. Il corpo della vittima riportava numerose lesioni riconducibili ad azione omicidiaria. Il cadavere   recuperato dalla Capitaneria di Porto, è stato oggetto di rilievi per ciò che riguarda l’epoca e cause della morte. Gli inquirenti hanno avviato accurati accertamenti per giungere all’identificazione. I  Vigili del Fuoco contemporaneamente sono  intervenuti per un incendio sviluppatosi in un bungalow all’interno del Villaggio Europeo, stabilimento balneare situato sul litorale Plaja, a poca distanza dal luogo dove era stato ritrovato il cadavere. Gli investigatori in tale luogo  hanno rinvenuto tracce tali da ricondurre ad un possibile delitto. La  Squadra Mobile, Sezione Omicidi nonché personale della Polizia Scientifica, sono intervenuti sul posto con il giudice  Autorità Giudiziaria che dirige l’indagine. Gl investigatori hanno effettuato specifici rilievi e numerosi repertamenti di tracce utili alle indagini. Le  indagini attualmente sono in corso con l’audizione di testi, analisi e verifiche tecniche, utili a stabilire la esatta dinamica dei fatti.

Catania -  Polizia in centro benessere: 90€ a prestazione, sfruttamento e favoreggiamento prostituzione. Poliziotti dell’U.P.G.S.P., ha fatto irruzione in un centro benessere in P.zza Nettuno ed  hanno denunciato i due titolari, un soggetto M.G. 37enne e  S.M donna polacca 30enne, per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I tutori dell’ordine hanno appurato che nel centro, oltre ai massaggi tradizionali, dietro pagamento di un sovrapprezzo, venivano infatti fornite prestazioni sessuali ad opera di giovanissime ragazze di nazionalità italiana, abbigliate in slip e reggiseno. La tariffa per il massaggio all inclusive ammontava a 90 euro.   I  poliziotti al momento dell’irruzione   nel centro benessere hanno trovato  anche alcuni clienti. Qualcuno, in evidente imbarazzo, ha subito cercato di negare ogni addebito, prima di ammettere tutto. Il centro era frequentato anche da professionisti molto in vista nella zona e da operai che, nonostante la crisi, spendevano quasi cento euro per ottenere un “massaggio particolare” che includeva la prestazione sessuale.


Catania GdF salva padre e figlia bloccati da bufera neve in auto a Biancavilla. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno tratto in salvo ieri sera una coppia, padre e figlia, bloccata dalla neve sull’Etna. Infreddoliti ed impauriti, erano rimasti intrappolati nella propria autovettura in contrada Miria, nel comune di Biancavilla, sul versante Sud-Ovest dell'Etna a circa 1100 mt di quota, a causa di una forte bufera di neve che aveva reso difficoltoso il transito degli automezzi. Così padre e figlia quindicenne, residenti a Mascalucia, sono stati raggiunti e soccorsi dalla pattuglia del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, già in attività di servizio di controllo del territorio. I militari hanno provveduto recuperare ed a mettere in sicurezza i malcapitati, caricandoli a bordo del proprio automezzo e conducendoli presso la caserma di Nicolosi, dove, ad attenderli, vi erano alcuni familiari. La  disavventura si è dunque conclusa solo con un brutto spavento alle pendici dell'Etna. Il vulcano   soprattutto in questi giorni di avverse condizioni meteorologiche subisce facili e rapidi mutamenti di tempo in cui è facile imbattersi e che possono dar vita a forti bufere di neve, anche improvvise. Il soccorso alpino  Guardia di Finanza per questo motivo raccomanda che è sempre necessario porre la massima attenzione prima di avventurarsi anche su strade ritenute transitabili.


Catania CC, 3 presi a Librino: armi e droga. I Carabinieri della Compagnia Fontanarossa durante un servizio coordinato effettuato nel quartiere Librino hanno arrestato: Salvatore POIDOMANI, 43enne, catanese, per evasione. Il soggetto, benché sottoposto agli arresti domiciliari, è stato sorpreso dai militari mentre si trovava sulla pubblica, senza giustificato motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto.  Marouane EN NAKKAZ, 33enne, originario del Marocco,  residente a Catania, già agli arresti domiciliari, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari durante un controllo nell’abitazione del 33enne hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in mobile del salone, 79 dosi di hashish, per un peso complessivo di 60 grammi,  1 busta contenente 31 grammi di marijuana e 16 dosi di cocaina, contenenti complessivamente 6 grammi di stupefacente. Luigi CATALANO, 44enne, catanese, per detenzione e spaccio di stupefacenti e detenzione illecita di arma. I Carabinieri nel corso di perquisizione domiciliare nell’abitazione del soggetto hanno rinvenuto e sequestrato, abilmente occultati nel garage di sua pertinenza, 1 pistola semiautomatica marca Victoria, cal. 7,65, completa di serbatoio con 5 colpi, 15 munizioni cal. 9x21 e  3 involucri contenenti complessivamente 17 grammi di cocaina. Gli arrestati sono stati i primi due posti nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicati con  rito direttissimo mentre il 44enne associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Furto in scuola, 1 in manette. Poliziotti del Commissariato Centrale nella mattinata hanno individuato e arrestato il catanese Angelo GUARNIERI 24enne, già noto per reati in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio nonché sottoposto ad avviso orale, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania su richiesta del Pubblico Ministero che ha accolto pienamente le risultanze investigative prodotte dal Commissariato. Le indagini condotte dai poliziotti si sono avvalse dell’ausilio della Polizia Scientifica che ha effettuato l’esame dei filmati ed i rilievi sul luogo del reato. I video analizzati hanno evidenziato che l’indagato, il 15 settembre dello scorso anno, forzò la porta d’ingresso dell’aula magna dell’istituto scolastico “Vaccarini” da cui trafugò 1 computer e 1 monitor di 42 pollici al plasma, di proprietà dell’amministrazione scolastica, danneggiandone un secondo nel tentativo di staccarlo dalla parete cui era fissato. L’arrestato ultimate le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Linguaglossa CT- CC sciatori arrestano latitante, era su pista da sci. Costel Daniel DASCALUL, 25enne cittadino romeno,  residente a Paternò, non poteva immaginarlo, che la sua giornata sulle piste da sci si sarebbe trasformata in un giorno da dimenticare. I Carabinieri sciatori della Stazione di Linguaglossa, collaborati dal personale sciatori della Polizia di Stato, l’hanno arrestato all’esito di un normale controllo sulle piste della stazione sciistica di Piano Provenzana – Etna Nord. Il ragazzo si è reso responsabile di comportamento pericoloso in pista, adoperando la sua tavola da snowboard come fosse uno slittino, procurando pericolo per l’incolumità propria e degli altri sciatori. Il  comportamento era stato prontamente segnalato ai Carabinieri da una sciatrice. Lo stesso giovane già in precedenza, era stato ammonito dal personale della P.S. per analoghi comportamenti  e, ciò nonostante, aveva deciso di reiterarli. I  Carabinieri ed il personale della Polizia di Stato, pur disponendo di pochi elementi quali la colorazione della tuta e dell’attrezzatura, si messi subito alla ricerca del giovane, l’hanno individuato poco dopo, accompagnandolo fuori pista per la contestazione del comportamento indisciplinato ed il ritiro dello Skypass, previsto per ogni violazione del regolamento d’uso degli impianti. I  Carabinieri hanno approfondito il controllo ed accertato che sul giovane romeno pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania – Ufficio esecuzioni penali su richiesta della Procura Generale della Repubblica nell’anno 2013, dovendo scontare una pena di 6 anni di reclusione per essersi reso responsabile dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti, furto aggravato ed evasione. Il ragazzo  è stato condotto in caserma, ed ha terminato la “discesa” sino al carcere di Piazza Lanza.  I  Carabinieri per l’occasione rammentano a tutti gli appassionati di sport invernali che le forze dell’ordine sono presenti sulle piste da sci con personale specializzato.  I militari oltre a svolgere attività di vigilanza e soccorso, effettuano il controllo del territorio in senso stretto, monitorando l’afflusso e le condotte di quanti decidono di trascorrere la giornata sulle piste.


San Giovanni La Punta  CT - Aggredisce moglie : domiciliari per maltrattamenti in famiglia. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta hanno arrestato, ai domiciliari in un’altra abitazione, un 50enne, del luogo, per maltrattamenti in famiglia. Il soggetto, ieri mattina, per futili motivi ha aggredito la moglie costringendola a chiudersi nella stanza da letto. La donna ha telefonato al 112 chiedendo aiuto. Una pattuglia dell’Arma, che gravitava in zona, è intervenuta immediatamente sul posto ed ha bloccato l’individuo ancora in preda all’ira mentre inveiva e cercava di aprire la porta della stanza, dove la vittima si era barricata. I  militari nella  circostanza hanno accertato che da circa due anni il 50enne teneva  una serie abituale di condotte lesive, prevaricazioni e maltrattamenti nei confronti della consorte. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in un’altra abitazione.


Catania - S.Agata in via Plebiscito: Polizia sequestra fuochi abusivi pronti. La Polizia di Stato di Catania ha sequestrato un ingente quantitativo di esplosivo abusivamente preparato presumibilmente per accendere fuochi non autorizzati in occasione dei festeggiamenti della festa di Sant’Agata. I servizi preventivi erano stati predisposti dal Questore di Catania in  occasione dei festeggiamenti agatini volti al contrasto dell’accensione abusiva di fuochi d’artificio. Agenti della locale squadra amministrativa, ieri sera, a seguito di attività info investigativa in via Torre del Vescovo e precisamente nell’area denominata “Bastione degli infetti”, dopo essersi arrampicati sul muro che delimita  l’area,  hanno scoperto che ignoti abusivamente avevano posizionato ed innescato  31 batterie di fuochi d’artificio da 100 e 200 mortai in plastica, di calibro compreso tra 2,5 e 3 cm, nonché  1 batteria con mortai in plastica cal. 5 cm all’interno dei quali erano stati collocati pericolosi ordigni di fabbricazione artigianale che presumibilmente avrebbero dovuto esplodere al passaggio del Fercolo di S. Agata da via Plebiscito angolo via antico Corso. Il  materiale aveva una forte carica esplosiva e la sua accensione senza autorizzazione e senza il rispetto delle prescrizioni impartite della autorità di pubblica sicurezza, che tra le altre cose prescrivono precise distanze di sicurezza  dalle abitazioni, avrebbe potuto costituire un grosso pericolo per le migliaia di  persone, e tra queste molti turisti, che partecipano alla festa. L’esplosivo rinvenuto è stato immediatamente rimosso e posto sotto sequestro e quindi affidato a ditta autorizzata. Il  magistrato di turno è stato informato e, data la pericolosità del materiale esplodente, ne ha disposto la distruzione.


CataniaStop  chiusura   presidi   polizia, segretario regionale Rosario Indelicato Sap : “Successo della nostra battaglia, ma restiamo vigili. Finalmente è arrivato lo stop alla chiusura dei presidi di polizia e alla soppressione nella nostra regione degli uffici di Squadra nautica di Catania e Messina, la Stradale di Vittoria e Nicosia nonché tutte le Sezioni della Polizia Postale.  Un risultato che possiamo ascrivere senza ombra di dubbio all’azione del Sindacato Autonomo di Polizia che da un anno conduce una battaglia politica su tutti i fronti, con tantissime interpellanze parlamentari che abbiamo sollecitato, e che ci ha visti in prima linea sui media nazionali e locali, con centinaia e centinaia di interventi. Senza contare le migliaia e migliaia di cartoline natalizie contro la chiusura dei presidi di polizia che abbiamo fatto arrivare al premier Renzi”. Saro Indelicato Segretario Regionale del sindacato di polizia Sap Sicilia, uno dei maggiori sindacati della Regione aggiunge: “La notizia dello stop al piano di chiusura ,  è stata data a livello nazionale direttamente dal vice capo della polizia, Alessandro Marangoni, che abbiamo incontrato proprio per discutere della problematica del taglio dei presidi. In un momento in cui la criminalità è in aumento e il terrorismo internazionale torna a far paura, era impensabile chiudere gli uffici della Polizia postale che sono in prima nel contrasto ai reati informatici oppure sopprimere posti Polfer Stradale, fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Vogliamo poi parlare delle Squadre nautiche o della Polizia di frontiera? Naturalmente restiamo vigili e attenti su questo stop alla chiusura dei presidi, nei prossimi giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli incontrerà il ministro Alfano per avere conferme e rassicurazioni. La battaglia continua anche dal nostro territorio”.


CataniaVilla Bellini, 1 tenta violenza sessuale su minore. Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e delle Volanti dell’U.P.G.S.P. nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto lo straniero del Ciad Adam SALAH 30enne, per il reato di violenza sessuale su minore e atti osceni in luogo pubblico. L’operazione si è svolta nell’ambito dell’attività di controllo del territorio nel centro cittadino, condotta con particolare riguardo ai luoghi di aggregazione giovanile come la Villa Bellini. I poliziotti, proprio nel transitare nei pressi del Giardino Bellini, messi in allarme da personale dei Vigili Urbani, sono stati messi in movimenti da un giovane che stava trattenendo uno straniero di colore il quale si dimenava per divincolarsi dalla presa; il tutto alla presenza di due giovanissimi, un ragazzo e una ragazza che si trovavano poco distanti.  Gli  agenti sono intervenuti Immediatamente, e con l’ausilio di un Ispettore della Polizia Locale in servizio di vigilanza presso la Villa Bellini, hanno bloccato i contendenti, apprendendo che poco prima lo straniero aveva avvicinato la ragazzina, che si trovava nel parco insieme a un amico, e dopo essersi abbassato i pantaloni e messo in mostra i genitali, aveva con violenza preso la mano della giovane costringendola a toccarlo. L’uomo a quel punto, richiamato dalle urla dei due minorenni, era intervenuto bloccando lo straniero il quale, peraltro, è risultato in possesso di permesso di soggiorno scaduto nell’ottobre del 2014. Una brutta vicenda, quindi, conclusasi senza gravi conseguenze fisiche grazie anche all’intervento di un cittadino, accorso in aiuto di quella che avrebbe potuto essere la vittima di una violenza sessuale. Lo straniero è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno, condotto presso il carcere di piazza Lanza.


CataniaTerrorismo, albanese preso in aeroporto: interrogato, convalidato arresto. Ziadin GJORGJI, era stato  tratto in arresto il 21 gennaio per il delitto di possesso e falsificazione di documenti d'identità. Il personaggio è stato interrogato ieri dal giudice per le indagini preliminari che, all'esito dell'udienza di convalida ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere richiesta dalla Procura della repubblica anche per il delitto di utilizzo indebito di carta di credito. L’Autorità Giudiziaria allo stato al cittadino albanese sono stati contestati i delitti di fabbricazione e possesso di documenti falsi  e di utilizzo indebito di carta di credito. Gli investigatori stanno svolgendo indagini delegate dalla Procura della Repubblica congiuntamente alla Polizia Aereoportuale, alla Squadra Mobile, alla Digos ed alla Polizia Postale al fine di valutare la sussistenza di più gravi ipotesi di reato. I tutori dell’ordine, attraverso  gli accertamenti irripetibili in corso sul computer tenuto dal cittadino albanese. Gli inquirenti lavorano per  accertare la rete di contatti che ha permesso allo stesso di procurarsi innumerevoli documenti d'identità falsi. Catania - Antiterrorismo a Fontanarossa: polizia blocca albanese con documenti falsi, e foto armi tipo Kalashnikov. La Polizia di Stato dell’Ufficio di frontiera di Catania, nell’ambito del rafforzamento dei dispositivi di controllo di frontiera degli ultimi giorni, ha tratto in arresto per il reato di possesso e fabbricazione di documenti per l’espatrio falsi un cittadino albanese di 30 anni. Il soggetto stava per prendere un volo  diretto a Londra, ieri presso l’Aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. I poliziotti impegnati nei servizi di controllo di frontiera per il volo diretto a Bucarest, hanno proceduto al controllo di un albanese diretto in Romania. Gli agenti hanno riscontrato che il soggetto era già stato denunciato lo scorso 13 gennaio all’aeroporto di Malpensa. L’individuo prima di salire a bordo di un volo per Londra, era stato trovato in possesso di documenti di identificazione falsi. Tali elementi, insieme all’atteggiamento insofferente che il passeggero manifestava, hanno fornito ai poliziotti lo spunto per avviare un’attività di pedinamento, al fine di verificare la sua condotta fino all’imbarco.  Gli agenti hanno notato che l’albanese anziché recarsi al gate del volo per Bucarest ha tentato di oltrepassare quello per un volo diretto a Londra. Il  sospetto è stato  fermato. I poliziotti hanno proceduto ad un ulteriore e più approfondito controllo. Gli accertamenti hanno permesso di riscontrare che il passeggero disponeva di un’altra carta d’imbarco stampata on-line per Londra e di una carta d’identità intestata ad un cittadino italiano, contraffatta nei dati relativi all’altezza e con apposta una fotografia raffigurante l’albanese, coperta da una seconda pellicola trasparente di sicurezza. L’albanese durante la perquisizione personale è stato trovato in possesso di una pen-drive contenente alcune fotografie raffiguranti lo stesso cittadino albanese ed un altra persona i quali imbracciavano due armi lunghe tipo Kalashnikov nonché molti altri file contenenti altri documenti d’identità di varie nazionalità, alcuni dei quali riportanti l’effige dello stesso albanese.  I  documenti sono oggetto di ulteriori sviluppi investigativi da parte degli esperti dell’antiterrorismo della Polizia di Stato.


Catania San Cristoforo: CC si “spaccia” per cliente,  accede in casa dei pusher, 3 arresti. I  militari della Squadra “Lupi” del Reparto Operativo stanotte,hanno arrestato, in flagranza, i pregiudicati catanesi, Salvatore BARONE, 43enne,  Luca SORRENTI, 33enne e Salvatore FRASCHILLA, 25enne, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e detenzione illegale di munizionamento. I  Lupi, da qualche giorno avevano raccolto informazioni su un piccola centrale dello spaccio ubicata a Catania in via del Velo 6. I servizi di appostamento nei pressi dell’abitazione sono serviti agli investigatori per comprendere  il meccanismo di contatto tra i venditori e gli acquirenti. Il cliente suonava al citofono, nel frattempo era video sorvegliato da un sistema a circuito chiuso, ed autorizzato viene fatto entrare in un cortile,  dove lo spacciatore brevi mano effettuava lo scambio droga-denaro. i   carabinieri per accedere nel “fortino”  si sono inventati uno stratagemma  : hanno mandato al campanello un giovane “lupo” poco conosciuto. Le prede hanno abboccato, l’hanno fatto entrare ed alla richiesta: “cosa hai di buono?” il pusher ha risposto: “cocaina”. Il  carabiniere a quel punto si è fatto riconoscere ed ha allertato il dispositivo esterno che ha fatto irruzione in casa trovando dentro altri 2 soggetti intenti a confezionare la droga. I militari, durante la perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente  20 grammi di cocaina, già in parte suddivisa in dosi, 1 bilancino di precisione, del materiale adatto al confezionamento della droga, 165 euro in contanti, nonché  4 proiettili calibro 38 special della Guido Fiocchi di Lecco. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di  Catania Piazza Lanza.


Catania  Polizia trova in garage Librino: 15 fucili, munizioni, droga e fuochi d’artificio. Agenti della Polizia di Stato Squadra Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” nella nottata nell’ambito di controlli mirati eseguiti nel popolare rione di “Librino”, in un garage ubicato in viale San Teodoro, hanno rinvenuto e sequestrato armi da fuoco, munizioni, sostanza stupefacente ed artifizi pirotecnici:  1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile con canna cal.12, 1 fucile a pompa cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.410,76, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile doppietta cal.12, 1 fucile cal.4,05, migliaia di munizioni di vario calibro, 300 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di gr. 405; nr.27 artifizi pirotecnici del tipo “Fontane a Torta”.


Catania Viola obblighi affidamento in prova: CC eseguono ordine carcerazione. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il, catanese  Luca D’AMBRA, 23enne in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania.  Il giovane, nel dicembre scorso, aveva violato gli obblighi derivanti dall’affidamento in prova ai servizi sociali cui era sottoposto. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca.


Scordia CT - Furto in scuola “Michele Amari”, ladro ai domiciliari.  I  Carabinieri della locale Stazione  ieri pomeriggio, hanno sorpreso Giuseppe RANDONE 38enne nei locali dell’ex istituto scolastico “Michele Amari”, di via Etna 12, immobile di proprietà comunale. Il personaggio aveva già rubato degli elettrodomestici e vari oggetti d’arredo.  L’arrestato è stato posto ai domiciliari.


CataniaCC 1 preso su auto appena rubata, ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale  hanno arrestato, in flagranza,   Antonino RAINERI  20enne, di Catania, per furto aggravato, possesso ingiustificato di arnesi utili allo scasso e resistenza a Pubblico Ufficiale. Una  gazzella dell’Arma, ieri sera, durante un servizio finalizzato  alla prevenzione e repressione dei reati predatori in genere, mentre stava transitando per Via Galermo ha incrociato il giovane alla guida di una Alfa 147. I militari, insospettiti dalla velocità sostenuta del mezzo, si sono posti all’inseguimento percependo, immediatamente, che il conducente stava proprio cercando di evitare ad ogni costo il  controllo. Il breve e concitato inseguimento è terminato in tangenziale, nei pressi dello svincolo  di San Giovanni Galermo, con l’arresto del fuggitivo.I Carabinieri nell’auto, risultata rubata poco prima in Viale Moncada, hanno  rinvenuto e sequestrato degli attrezzi utili allo scasso. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario mentre l’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania Disabile ai domiciliari assume morfina, cammina e spara a rivale in amore, 1 video. La  Polizia di Stato nella tarda serata di ieri, ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di : Filadelfo PAPPALARDO,   42enne già noto e già sottoposto al regime della detenzione domiciliare per reati in materia di armi, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio aggravato, detenzione, porto illegale di arma clandestina e ricettazione. Il fermo ha accolto gli esiti di indagini condotte dalla Squadra Mobile a seguito del tentato omicidio ai danni di Francesco, detto Franco PISTONE 52enne, già condannato per il reato di associazione mafiosa in quanto ritenuto appartenente al clan Laudani, e perpetrato la sera del 15 gennaio scorso, che hanno consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di reità nei confronti del PAPPALARDO. I Poliziotti della Squadra Mobile di Catania, sabato 17 gennaio, hanno proceduto ad eseguire una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Filadelfo PAPPALARDO, già noto di San Giovanni La Punta, affetto da una grave patologia che lo costringe alla sedia a rotelle, avendo fondato motivo di ritenere che vi fossero detenute armi. L’atto di polizia giudiziaria ha dato esito negativo per ciò che concerne la ricerca di armi o munizioni.  L’attenzione degli uomini della Squadra Mobile si è incentrata su 2 sacchi per la raccolta di rifiuti riposti all’interno dell’abitazione, dove sono stati rilevati indumenti ed un forte odore di alcool.  I tutori dell’ordine della Mobile, insospettiti da quanto rilevato nell’abitazione, con l’ausilio di personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno proceduto a svuotare i sacchi dove venivano rinvenuti: 1 scaldacollo di colore nero tagliato in varie parti, 1 paio di jeans tagliati, 1 cappellino di colore nero recante una scritta bianca anch’esso tagliato. Gli agenti, memorizzata nello smartphone del PAPPALARDO, hanno rilevato un’immagine fotografica, inviata ad un profilo “Whats App” il pomeriggio del 15 gennaio, che lo vedeva indossare un giubbotto sportivo di color azzurro chiaro, con la parte superiore più scura, compatibile, secondo le prime ricostruzioni dei fatti, con quelli dell’ignoto autore del tentato omicidio di Pistone. Il giubbotto non veniva rinvenuto nell’abitazione, e del resto il PAPPALARDO non forniva spiegazioni plausibili circa il posto dove poteva trovarsi.  Gli  indumenti apparivano compatibili con quelli utilizzati dall’ignoto killer che intorno alle ore 19.30 del 15 gennaio aveva esploso colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di Franco PISTONE. Gli inquirenti della Squadra Mobile, considerato che la casa del PAPPALARDO risultava essere a breve distanza dal luogo teatro del fatto di sangue, hanno visionato un impianto di video-sorveglianza collocato nella strada dove c’è l’abitazione del PAPPALARDO. I poliziotti dalle immagini rilevate hanno notato un individuo dalla corporatura snella, percorrere correndo la via in direzione di viale della Regione per poi ritornare, pochi minuti più tardi, con fare meno spedito, in direzione dell’abitazione del PAPPALARDO. L’individuo indossava 1 giubbotto, 1 paio di jeans, 1 cappellino e scarpe ginniche, queste ultime compatibili con quelle indossate dal PAPPALARDO all’atto della perquisizione. Le attività investigative, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno permesso di acquisire un grave quadro indiziario nei confronti del PAPPALARDO.  Il personaggio è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile, nel pomeriggio di ieri, dopo aver reso spontanee dichiarazioni confessorie, in serata le ha confermate nel corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura Distrettuale della Repubblica, specificando che all’origine del gesto vi erano ragioni di carattere personale legate alla sua relazione con una donna. PAPPALARDO, deciso a commettere il delitto, per superare il suo handicap fisico aveva assunto un consistente quantitativo di morfina che gli ha consentito di deambulare per recarsi, con un’arma che deteneva illegalmente a casa, sul luogo dove sapeva trovarsi il PISTONE ed esplodere al suo indirizzo diversi colpi d’arma da fuoco. L’arma da fuoco, una cal.7,65, è stata recuperata e sottoposta a sequestro. PAPPALARDO espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Misterbianco  CT - Ai domiciliari per droga. I Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato ai domiciliari, Giovanni CITRARO 23enne del posto,  in esecuzione di un ordine di espiazione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il giovane dovrà espiare, ai domiciliari,  la pena residua: 2 mesi di reclusione (pena complessiva stabilita in 1 anno e 8 mesi), poiché  riconosciuto colpevole del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, commesso a Catania nel novembre 2011.


Catania  - Studenti visitano Comando provinciale Arma. 50 alunni appartenenti alle terze classi dell’ Istituto Comprensivo “Aristide Gabelli” di Misterbianco, accompagnati dalle professoresse SANTONOCITO e SPATUZZI, hanno preso parte nella mattinata odierna alla visita guidata presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, in  Piazza Giovanni Verga. I giovani studenti hanno assistito all’illustrazione e dimostrazione pratica del materiale, incluso il robot impiegato per la bonifica, in dotazione agli artificieri del Comando, per poi apprezzare da vicino i mezzi del pronto intervento che ogni giorno vedono per strada, ovvero l’ALFA 159, la cosiddetta “gazzella”,  e la moto BMW del Nucleo Radiomobile. La tappa conclusiva del percorso è stata all’interno della caserma, la centrale operativa, fulcro della struttura, dove sono state illustrate le modalità con cui si gestiscono le varie chiamate di emergenza, numerosissime anche durante la visita. Le domande dei vivacissimi ragazzi, accolti ed accompagnati dal Comandante della Stazione capoluogo, hanno reso ancor più interagente e interessante una visita finalizzata all’instaurazione di un rapporto di serena fiducia e vicinanza tra l’ Arma e la cittadinanza, che vede nei giovani visitatori di oggi i prossimi attori della vita sociale ad ogni livello.


Catania 2 romeni tentano furto in ospedale Cannizaro: presi. Agenti delle Volanti ieri notte,  hanno arrestato i romeni Ciprian BINGHIAC 30enne   e Madalin Constantin STAN  29enne, quest’ultimo già noto, perchè responsabili di concorso in tentato furto aggravato e ricettazione. Una  Volante, alle ore 02.45 circa, a seguito di una segnalazione giunta sul 113, è intervenuta presso un padiglione dell’ospedale Cannizzaro, dove era stata segnalata la presenza di due individui intenti a forzare un distributore automatico di bevande. La pattuglia è intervenuta immediatamente ed ha sorpreso i due ancora con gli attrezzi da scasso in mano, intenti a forzare il distributore di bevande. I  romeni bloccati prima che potessero accennare ad una fuga, sono stati entrambi arrestati. Gli  agenti poco distante, hanno anche rinvenuto l’auto, risultata rubata e con la quale i malfattori erano giunti in ospedale. I due romeni sono stati rinchiusi presso le locali camere di sicurezza, in attesa del giudizio per direttissima.


CataniaLucciola viale Africa rifiuta 2 clienti: offesi la rapinano. 1 rumeno preso: Costantin TANASE 36enne. Una vettura Fiat Punto,  con a bordo due rumeni, sabato notte, si era avvicinata in viale Africa ad una giovane connazionale, di appena 23 anni,  che si stava prostituendo. I 2 con modi poco garbati l’hanno invitata a salire in auto per una prestazione. La ragazza esprimendo liberamente un netto rifiuto, non ha voluto concedersi a conterranei. l’ira di uno degli energumeni si è scatenata e, dopo avere apostrofato la 23enne con epiteti irripetibili, l’ha presa a calci sottraendole dalla borsa 70 euro e fuggendo via. La ragazza, in lacrime, ha chiesto aiuto ad una collega che, con il cellulare,  è riuscita a chiamare il 112 descrivendo l’auto dei rapinatori. Un gazzella del pronto intervento si è posta immediatamente alla ricerca dell’auto, che  è stata intercettata in Piazza Dei Martiri con a bordo 1 solo dei malfattori. Il personaggio è stato bloccato e perquisito e  trovato in possesso delle 70 euro rapinate alla giovane “lucciola”. La vittima, in sede di denuncia,  ha riconosciuto in foto il connazionale quale autore della vile aggressione.  L’arrestato,  Costantin TANASE   è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza, sono in corso le indagini per l’identificazione del complice.


AcirealeAi domiciliari pratica usura, và in carcere. Agenti del Commissariato di Acireale hanno arrestato il già noto Francesco PIAZZA  43enne per il reato di usura aggravata dallo stato di bisogno della vittima. il soggetto, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari, aveva suscitato l’interesse dei poliziotti a causa dei movimenti sospetti che si registravano nei pressi della sua abitazione. Gli investigatori hanno, quindi, avviato mirati servizi di osservazione, a seguito dei quali si è constatato un via vai di persone che facevano ingresso nella palazzina in cui si trova l’abitazione del Piazza.  I poliziotti considerati i precedenti per reati in materia di stupefacenti avevano ipotizzato che lo stesso potesse continuare l’attività di spaccio di droga nonostante la misura restrittiva alla quale era sottoposto. Gli agenti di una Volante del Commissariato, dopo aver osservato l’ennesimo soggetto che si recava a “far visita” a Piazza, hanno deciso d’intervenire, anche perché l’arrestato domiciliare aveva il divieto di incontrare persone diverse dai familiari conviventi. I poliziotti nell’appartamento hanno constatato la presenza della persona estranea, ma, anziché droga, si sono accorti della presenza di alcune banconote. Gli investigatori  insospettiti, hanno ritenuto che la presenza del soggetto incensurato fosse legata ad una transazione di natura illecita e, pertanto, hanno proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare che ha permesso di rinvenire documenti, carteggi ed agende su cui erano riportati conteggi di denaro.  Gli agenti hanno esaminato e  stabilito che il Piazza prestasse denaro ad interessi usurari, e che, quindi, il soggetto incensurato fosse un debitore che stava per pagare una delle rate di un prestito già acceso. I poliziotti sono riusciti a cogliere Piazza “in flagranza di reato” nell’atto di esigere il pagamento di un prestito concesso a tassi che, dall’esame dei documenti in mano alla Sezione investigativa del Commissariato, si ritiene raggiungessero il 100% annuo. Gli agenti in attesa di identificare le altre vittime del “cravattaro”, la cui contabilità è stata estesa in linguaggio criptico, il Piazza, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” a Catania.


Catania - San Cristoforo: 2 organizzano self service cocaina e marijuana. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza,   Bernardo RUSSO 21enne, di Catania e Salvatore CONSOLI 44enne, di Villasmundo (SR), per spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, stanotte, intorno alle 03:00,  in via VILLASCABROSA,  nell’ambito dei servizi antidroga organizzati nei quartieri a rischio del capoluogo etneo,  hanno sorpreso gli spacciatori mentre, in perfetta sinergia,  cedevano alcune dosi di droga a  clienti occasionali. I Carabinieri nel fermare e perquisire, gli individui, hanno rinvenuto e sequestrato  50 dosi di cocaina,  peso complessivo 25 grammi,  90 dosi di marijuana, peso complessivo 400 grammi, e la somma in contanti di circa 2500 euro,  incassati durante l’attività di spaccio. I  cancelli del carcere di Piazza Lanza si sono aperti per gli arrestati.


AcirealeSpaccia dai domiciliari, finisce in carcere. Poliziotti del Commissariato Distaccato di Acireale hanno proceduto all’arresto di Michele CONSOLI 47enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Consoli era già stato arrestato nell’ottobre scorso per il medesimo reato e stava scontando la misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione  al primo piano di una palazzina nel centro storico di Acireale. I  componenti di una Volante, nel transitare nei pressi dell’abitazione dell’arrestato, hanno notato alcuni giovani in atteggiamento sospetto i quali, alla vista della Polizia, si sono frettolosamente dileguati. Gli agenti hanno compreso che Consoli stava continuando la sua attività di spaccio dall’abitazione, nonostante gli arresti domiciliari. I poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo: sul terrazzino, infatti,  è stato trovato 1 barattolo contenente oltre gr 40 di marijuana. Consoli è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza”. 


Acireale  CT - Evade dai domiciliari e visita marito in Ospedale. I Carabinieri della Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale (CT)  hanno arrestato, in flagranza di reato, Maria Concetta TORRISI 43enne,  di Catania, per evasione. La donna, ristretta ai domiciliari ad Aci Sant’Antonio,  ieri sera,  è stata fermata da una “gazzella” mentre in auto percorreva la via Cristoforo Colombo. La signora si è giustificata dicendo di aver fatto visita al marito ricoverato all’Ospedale di Acireale ed i militari le hanno ricordato che  avrebbe potuto semplicemente chiedere un autorizzazione al magistrato di sorveglianza.  L’arrestata, in attesa del giudizio per direttissima, è stata ricollocata ai domiciliari.


Biancavilla CT - Scacciacani modificata in casa, 1 ai domiciliari. I Carabinieri delle locale Stazione, coadiuvati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Speciale del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato, ai domiciliari in flagranza, un 20enne, del posto, per detenzione illecita di sostanza stupefacente,  ricettazione  e detenzione illegale di arma da sparo. Gli  operanti, nel corso del controllo del territorio, hanno perquisito il sospetto trovandogli in tasca una ventina di semi di canapa indiana. I militari,     nell’estendere la perquisizione nell’abitazione del fermato, hanno rinvenuto e sequestrato una pistola scacciacani modificata completa di caricatore con all’interno cinque cartucce calibro 12. L’arrestato è stato relegato ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


San Giovanni La Punta  CT - Stalker pedina ed aggredisce ex convivente, CC arrestato. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta hanno arrestato Antonio Santo FIORITO, 51enne, di Misterbianco, per atti persecutori. L’individuo, ieri pomeriggio, non accettando la fine della relazione sentimentale con una coetanea catanese, l’ha seguita pedinandola mentre percorreva a piedi via Montegrappa a San Giovanni la Punta. Il  51enne, ad un certo punto,  ha fermato ed aggredito l’ex convivente, minacciandola al fine di ritornare con lui.  La Centrale Operativa, avvisata dalla stessa vittima che si era accorta di essere seguita, ha  inviato immediatamente sul posto una pattuglia che ha bloccato lo stalker scongiurando ulteriori e più gravi conseguenze. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania  – Rivelazioni collaboratore giustizia Fabrizio Nizza : 6 arresti per associazione, armi, estorsione ed usura.  Le manette sono scattate per Giovanni CAVALLARO 42enne, Francesco MAGRI’  43enne, Giuseppe MONTEGRANDE 47enne, Giovanni PRIVITERA 39enne, Danilo SCORDINO 28enne e Filippo SCORDINO 25enne, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione ed usura aggravata in concorso e detenzione illegale di armi. I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato 6 persone in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia -  per i reati di associazione mafiosa, armi, estorsione ed usura. L’operazione è scaturita dall’attività investigativa sviluppata immediatamente dopo il sequestro di un arsenale (oltre 40 armi tra pistole, fucili e mitragliatrici) avvenuto, il 20 settembre 2014, dai Carabinieri nel popolare quartiere di Librino. Il rinvenimento di armi, effettuato dai militari del Comando Provinciale, si è inquadrato in una più ampia strategia di contrasto coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ed ha offerto lo spunto per un approfondimento investigativo che ha permesso di fare luce sui nuovi scenari della mappatura mafiosa nel capoluogo etneo.   Le  nuove dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Fabrizio Nizza, “uomo d’onore” e vertice del gruppo di Librino, unitamente valutate a quelle del suo luogotenente Davide Seminara, hanno consentito di acquisire importanti elementi probatori in ordine alla disponibilità delle armi da parte di alcuni indagati nonché ricostruire l’attività estorsiva ed usuraia posta in essere nei confronti di un imprenditore catanese il quale, dopo essere malmenato brutalmente, è stato costretto per saldare parte dei suoi debiti a cedere delle proprietà immobiliari. Il concreto pericolo che i soggetti potessero darsi alla fuga, la potenza di fuoco del gruppo, come dimostrato dalle armi da guerra sequestrate dai Carabinieri ed il rischio che le minacce di morte potessero essere portate a compimento nei confronti dell’imprenditore, hanno indotto i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ad emettere un provvedimento di fermo nei confronti di: Giovanni CAVALLARO, Francesco MAGRI’   Giuseppe MONTEGRANDE, Giovanni PRIVITERA, Danilo SCORDINO  e Filippo SCORDINO, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione ed usura aggravata in concorso e detenzione illegale di armi. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Bicocca in attesa dell’udienza di convalida che ci sarà nei prossimi giorni.


Piedimonte Etneo CT- CC scoprono in garage macellazione clandestina. denunciato 41enne, macellava clandestinamente.  I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo e personale dell’A.S.P. dell’Unità Operativa Territoriale di Giarre hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un 41enne, del luogo, per detenzione di animali privi di identificazione e con stato sanitario sconosciuto e macellazione clandestina. I militari, a conclusione di un articolato servizio di controllo finalizzato alla sicurezza alimentare e della salute pubblica, hanno proceduto ad alcune  ispezioni in diverse attività dedite allo smercio di prodotti alimentari. I tutori dell’ordine nel contesto dell’attività hanno effettuato anche una perquisizione domiciliare  nell’abitazione dell’uomo scoprendo che  nel garage aveva allestito un vero e proprio mattatoio con bancone attrezzato di vari arnesi atti alla macellazione e ganci d’acciaio appesi al tetto, per appendere la le carni e salumi in lavorazione, il tutto ovviamente in condizioni sanitarie molto precarie e scarsamente igieniche. I militari in alcuni recinti in un’area attigua alla casa e di pertinenza dell’uomo hanno trovato 23 animali tra ovini, suini, bovini, caprini  quasi tutti privi dei prescritti requisiti di tracciabilità, identificazione e controllo sanitario, come il marchio auricolare per i bovini e ovo-caprini ed il tatuaggio per i suini, tutti destinati ad una macellazione in quei luoghi sprovvisti di ogni requisito igienico-sanitario. I  carabinieri in questa circostanza hanno trovato nel recinto  una delle pecore morta ed il 41enne è stato diffidato a smaltire la carcassa del povero animale secondo le procedure sanitarie. Gli animali sono stati affidati allo stesso denunciato in attesa dei risultati degli accertamenti sanitari che già sono scattati.


Catania Librino, CC sequestrano: 1,5 chili marijuana e 1 pistola, 1 arresto. Si tratta di Guglielmo MALERBA, 31enne abitante in viale Grimaldi 10. I  Carabinieri di Catania, ieri con i “Lupi” del Nucleo Investigativo e successivamente con i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, senza soluzione di continuità ed in perfetta osmosi tra le unità investigative, hanno assestato un altro duro colpo ai clan della zona, sequestrando 1,5 chili di marijuana (già pronta per essere immessa sul mercato - valore stimato di circa 15.000 euro)  e una pistola cal.22, marca Bernardelli, con la matricola abrasa e   una trentina di munizioni del medesimo calibro. La droga e l’arma sono stati scovati nell’abitazione del noto personaggio  Guglielmo MALERBA. La pistola, come consuetudine, sarà esaminata dagli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina che ne stabiliranno l’eventuale utilizzo in passati episodi di sangue. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania CC lotta cosche: sequestro armi e droga a Librino. In  manette è finito il catanese Mario Cristian COSTA 28enne. Carabinieri della squadra “Lupi” del Comando Provinciale  di Catania,  all’alba, in Viale Grimaldi 6, hanno rinvenuto, occultati in un garage-deposito, protetto da porta blindata:1 fucile cal.12, marca Bernardelli, a canne mozzate. 1 fucile cal.12, marca Pietro Beretta, a canne mozzate 1 fucile cal.20, marca Pietro Beretta,   a canne mozzate,  1 giubbetto anti proiettili,  200 munizioni di vario calibro, 4 chili di marijuana, di cui una parte già suddivisa in dosi da spacciare, 150 grammi di cocaina, di cui una parte già pronta per lo smercio, 1 bilancino di precisione; Il proprietario del locale  è stato arrestato, si tratta del catanese Mario Cristian COSTA,  28enne.  I Carabinieri stanno svolgendo  approfondimenti investigativi, orientati ad individuare a quale gruppo criminale appartenessero  la droga e le armi. I Carabinieri ritengono che proprio il quartiere sia strategico per lo spaccio di stupefacenti, come testimoniato dalle ultime operazioni di  polizia, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno  permesso d’individuare in quella zona una piazza consacrata allo smercio di eroina, cocaina e marijuana. Si ritiene che la droga, considerato il prezzo al dettaglio ed il conseguente taglio, qualora immessa sul mercato avrebbe potuto far entrare nelle casse dei criminali almeno 70.000 euro. Le armi  sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici  per accertarne l’eventuale utilizzo in pregressi eventi delittuosi. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania Colpo di pistola a porto: 1 ferito, GdF, trova armi e munizioni. I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, in collaborazione con i militari della locale Sezione Operativa navale, hanno arrestato Biagio RIOLO, pescatore catanese, che, nella tarda mattinata di oggi, nel porto di Catania, ha ferito con un colpo di pistola un altro pescatore, al culmine di un acceso diverbio per futili questioni lavorative.  I  militari della Guardia di Finanza di mare  sono stati i primi ad intervenire  avendo, udito l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco.  I finanzieri hanno visto, a poca distanza dalla caserma, un concitato assembramento di persone. I  militari con i colleghi del Gruppo di Catania, nel frattempo accorsi, hanno proceduto all’individuazione, attraverso le informazioni raccolte dai testimoni presenti, dell’aggressore. Il malcapitato, ferito ad un polpaccio, non in pericolo di vita, ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania. RIOLO, nelle concitate fasi successive al ferimento e avvedutosi dell’arrivo dei finanzieri, ha anche tentato di disfarsi della pistola utilizzata. Le  indicazioni fornite dai presenti, hanno permesso il ritrovamento, poco distante dal luogo della vicenda, gettata tra i semirimorchi in sosta nel porto. Il revolver recava la matricola abrasa. Il possessore non è escluso tentasse di nascondere la provenienza irregolare. I  militari, alla luce di questa circostanza hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione dello stesso. I finanzieri hanno rinvenuto altre armi, 3 fucili da caccia e 3 pistole, ed un copioso munizionamento, non tutto regolarmente dichiarato. Le  armi a fini cautelativi sono state ritirate per i conseguenti adempimenti di pubblica sicurezza connessi alla pericolosità del soggetto. RIOLO è stato condotto presso il carcere di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria catanese che procede per i reati di lesioni, ricettazione e porto abusivo d’arma da fuoco.


Riposto  CT- Donne da San Cristoforo per depredare  Eurospin  via Mattarella. Una in manette, la minore denunciata. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, una 19enne e denunciato una 17enne, entrambi catanesi,  per furto aggravato in concorso. le due ragazze provenienti dal quartiere del capoluogo etneo, ben avvezze ai reati predatori,  sicuramente non costrette per fame, lo dimostrano gli indumenti indossati e la capacità di saper prediligere i prodotti di qualità da rubare (salmone, liquori famosi e parmigiano reggiano D.O.P.), sono state sorprese dai militari di pattuglia con due belle borse colme di generi alimentari sapientemente razziati dagli scaffali del supermercato “Eurospin’” di  via Pier Santi Mattarella. La refurtiva, del valore di circa 200 euro, è stata restituita al direttore dell’esercizio commerciale.


Catania - Video Facebook su pesca illecita pesce spada: denunciato 21enne. Secondo il Codice Penale, cagionare la morte di un animale per crudeltà o, come in questo caso, senza necessità, è un reato punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi, l’istigazione implica   la reclusione fino a 5 anni. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto, in coordinamento con la Direzione Marittima di Catania, ha denunciato per istigazione a delinquere ed apologia del reato di uccisione di animali un ventunenne ripostese. Il ragazzo si è reso responsabile della pubblicazione sul proprio profilo Facebook di un video celebrativo di un’attività di pesca illecita di pesce spada. Le indagini sono iniziate nel mese di novembre a seguito della pubblicazione del filmato che, girato di notte, verosimilmente in estate, documenta il salpamento di un palangaro (strumento di pesca costituito da una lunga lenza con molti ami) ed il cospicuo risultato della battuta di pesca: circa una decina di pesci spada, molti dei quali presumibilmente al di sotto della taglia minima di 1 metro e 40 centimetri. La pesca sportiva e ricreativa degli spada non è vietata in assoluto ma non può essere esercitata con i palangari e, soprattutto, deve rispettare la disciplina delle taglie minime, che permette ai pesci di raggiungere l’età riproduttiva prima della cattura. Inoltre la quantità massima pescabile dai pescatori non professionisti è di un solo esemplare al giorno. Il mancato rispetto di queste regole, trasforma l’attività di pesca, da legittimo esercizio di un hobby, ad attività illecita e, quindi, l’uccisione delle specie pescate può definirsi “non necessaria”. Molto più grave è l’apologia e l’istigazione a commettere  il reato di cagionare la morte di un animale per crudeltà  che è punita, infatti, con la reclusione fino a 5 anni. Questa è l’ipotesi al vaglio degli inquirenti di cui potrebbe dover rispondere il ragazzo per la «bravata». Il video, su internet, ha avuto una eco importante e, prima che fosse rimosso, ha superato il migliaio di visualizzazioni. L’indagato, convocato presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto nel corso delle recenti festività per essere ascoltato sui fatti, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato deferito alla Procura della Repubblica di Catania dove il P.M., dr.ssa Vinciguerra, sta coordinando la prosecuzione delle indagini. Il reato ipotizzato dagli Ufficiali di P.G. rientra nei «delitti contro il sentimento per gli animali» istituiti nel 2004 in risposta ad una accresciuta sensibilità del legislatore verso l’argomento. La stessa applicazione alla materia della pesca costituisce una interpretazione inedita e, pertanto, una nuova forma di tutela verso le specie ittiche ed un nuovo strumento nella lotta alla pesca di frodo. All’attività di contrasto alla pesca illegale e del controllo della commercializzazione dei prodotti ittici, impegno storico del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, è ormai affiancato un costante monitoraggio della rete e dei social network finalizzato all’individuazione delle esternazioni pubbliche poste in essere, evidentemente con eccessiva leggerezza, da parte degli internauti.


CataniaProstituzione: manette a 2 maman  nigeriane. Gli uomini della Squadra Mobile di Catania, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, hanno posto in stato di fermo le cittadine nigeriane Sophia AIGBEDO 27enne e Shirley INETIANBOR 27enne, in quanto gravemente indiziate dei delitti di riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in pregiudizio di due connazionali. Il fermo ha accolto gli esiti di un’intensa attività di indagine, condotta dalla Sezione Seconda “Criminalità Straniera e Prostituzione” e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, volta ad frenare il fenomeno della prostituzione su strada, con particolare riferimento a quella delle cittadine nigeriane, sia nelle zone del centro di Catania, sia lungo le arterie periferiche della città. La polizia a seguito delle informazioni acquisite con i ripetuti servizi straordinari di controllo del territorio, aveva avviato un’attività di intercettazione che ha portato alla luce il caso di due giovani nigeriane, obbligate a prostituirsi al fine di sanare l’esoso debito che avevano contratto nei confronti delle loro “maman”. Le due, dopo avere reclutato le vittime nel loro Paese di origine, le avevano fatte giungere clandestinamente in Italia. Le  due giovani avevano l’obbligo di pagare 30.000,00 euro in cambio della loro libertà. Le malcapitate portate a Catania, sotto la minaccia del rito c.d. “voodoo” erano sfruttate ed una è stata persino costretta a mangiare il cuore crudo di una gallina appena uccisa – le due vittime erano state costrette a prostituirsi. Le  ragazze al termine di ogni notte, dovevano consegnare alle loro aguzzine l’intero incasso delle prestazioni sessuali (30,00/50,00 euro a prestazione), mentre durante il giorno erano obbligate a far fronte a tutte le richieste, anche di lavoro domestico, delle “maman”. Le sfruttatrici approfittando della situazione di assoggettamento e vulnerabilità delle ragazze, ormai soggiogate alla loro volontà, le controllavano costantemente, tanto che non erano libere di uscire di casa se non accompagnate e dovevano rendere conto di ogni loro telefonata. Il calvario si è concluso nella giornata di lunedì scorso quando la Procura Distrettuale di Catania ha posto in stato di fermo le due donne che erano pronte ad allontanarsi da Catania. Le vittime hanno confermato quello che le indagini avevano appurato e sono state avviate ad un apposito programma di reinserimento. Il  G.I.P. di Catania ieri ha convalidato i fermi confermando le misure cautelari.


Catania - 2 in manette: avevano 225 g. cocaina. Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato i già noti Giuseppe CARUSO 35enne e Salvatore BRUNNO 25enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti  ad esito di un servizio mirato di osservazione hanno notato  2 individui viaggiare a bordo di un’Audi nella Zona Industriale di Catania, e quindi hanno deciso di procedere a controllo ad esito del quale hanno rinvenuto e sequestrato  1 sacchetto in cellophane contenente gr. 225 di cocaina. I  soggetti espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania - Furto a lido esercito. Agenti del nucleo Volanti dell’UPGSP ieri mattina hanno arrestato i già noti Francesco Roberto PALERMO 44enne   e Tullio RANNO 46enne  per il reato di concorso in furto aggravato. Agenti delle Volanti alle ore 08.40 circa, a seguito di segnalazione su linea 113,  sono intervenuti in viale Kennedy presso il lido dell’Esercito Italiano, dove era in corso un furto. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno sorpreso 2 individui intenti a caricare su un’auto del materiale di pertinenza del lido (infissi in alluminio, sedie sdraio, un lettino, materiale ferroso, un’inferriata e due bidoni di viti e chiodi del peso di circa 20 Kg.).I malfattori sono stati subito bloccati e arrestati; poco dopo, la refurtiva è stata consegnata al personale dell’Esercito Italiano.


San Giovanni La Punta  CTCC arrestato 1 rapinatore. Il soggetto tentò razzia, prima di Natale,  in appartamento di via Duca degli Abruzzi. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato    Giuseppe NICOLOSI 27enne, di Catania,  in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare  emessa dal GIP del Tribunale di Catania. E’ ritenuto far parte del gruppo dei tre malviventi che, nel pomeriggio del 21 dicembre scorso,  furono sorpresi in casa dal proprietario mentre tentavano di ripulirgli l’appartamento. Lui, insieme ad un  complice, riuscì a fuggire  mentre il terzo criminale fu arrestato dai Carabinieri avvisati dai  vicini di casa che, erano stati richiamati dalle grida della vittima. le urla  udite durante la colluttazione col  rapinatore, permisero di far avvertire il 112. La ricostruzione compiuta dagli investigatori ha illustrato al magistrato inquirente un quadro probatorio esauriente che ha inchiodato l’indagato alle sue responsabilità come peraltro dimostrato dal provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari.  L’arrestato è stato associato al carcere Catania Piazza Lanza.


Catania - San Cristoforo: nasconde  coca in casa, scovato da CC.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante  hanno arrestato, in flagranza, Salvatore BOTTA, 47enne, catanese, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari,  ieri sera, a conclusione di articolata attività info investigativa, hanno perquisito l’abitazione del soggetto nel popolare quartiere San Cristoforo rinvenendo e sequestrando 141 dosi di cocaina e 2e  involucri contenenti la stessa sostanza,  ancora da "tagliare, per un peso complessivo  di 200 grammi, sapientemente occultati nell’anta dell’armadio nella stanza da letto. La droga,  immessa nel mercato al dettaglio,  avrebbe fruttato almeno  20.000€. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.  


Aci Catena CT - CC ritrovano bara rubata col cadavere per estorsione. Il feratro era stato asportato alla fine di ottobre dal cimitero di Aci Catena.  Carabinieri della Compagnia di Acireale, collaborati dai militari della C.I.O. (Compagnia Intervento Operativo) dei Battaglioni Puglia e Sicilia, nella mattinata hanno effettuato una perquisizione nel cimitero comunale di Aci Catena, rinvenendo la bara contenente la salma sottratta da ignoti alla fine del mese di ottobre 2014, con il chiaro intento estorsivo ai danni dei familiari. La pista seguita dai militari del Nucleo Operativo di Acireale ha dato i suoi frutti. Le indagini, rivolte verso taluni soggetti non lontani dal contesto familiare, hanno consentito di  restituire la salma ai propri cari, i quali hanno mostrato la loro gratitudine e sollievo a seguito dell’ignobile gesto messo in atto dai malviventi. Le indagini continueranno serrate volte alla individuazione e cattura dei responsabili della triste vicenda.


Riposto  CT - Marijuana in piazza Padre Pio, CC presi 3 pusher.  Carabinieri della locale Stazione ieri sera, hanno arrestato, ai domiciliari  in flagranza, i ripostesi

  Giuseppe CASTORINA 34enne, Antonino FALZONE 31enne,  Gaetano BAIAMONTE  28enne per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I tre, suddividendosi i compiti operativi, uno faceva da sentinella per l’eventuale arrivo dei tutori dell’ordine, l’altro operando da spola dal posto dov’era nascosta la droga al luogo di smercio e l’ultimo preposto alla cessione e l’incasso, si erano organizzati per spacciare erba in Piazza Padre Pio.  L’abilità dei Carabinieri, in abiti civili,  ha permesso di smascherare i tre pusher che sono stati beccati con una decina di dosi di droga, ben nascoste in un anfratto della piazza,  e con 210 euro, in banconote di piccolo taglio,  già incassati dai clienti. La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati per direttissima.


Misterbianco  CT - Arrestato mentre fugge su moto rubata. Carabinieri della locale Tenenza ieri sera, in Via delle Zagare,  hanno arrestato, in flagranza, un 22enne, del posto, per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato beccato mentre, con l’aiuto di un complice, riuscito a fuggire, si stava allontanando a bordo di una moto Honda Chiocciola rubata poco prima in zona.   I militari dopo un breve inseguimento, coronato  da una colluttazione,  sono riusciti a bloccare il soggetto e ad ammanettarlo. Il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario mentre l’arrestato è stato relegato ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.  


CataniaCocaina, 1 preso con 100g. in busta. La  Polizia di Stato ieri, ha tratto in arresto: Roberto COSENTINO   42enne, già noto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo  cocaina. Gli Agenti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, hanno individuato, a Giarre, l’auto condotta dal Cosentino. La vettura è stata  bloccata e sottoposta a perquisizione a  seguito della quale è stato rinvenuto e sequestrato 1 sacchetto in cellophane contenente 100 gr. di cocaina. Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania1 senegalese in manette per ricettazione. Poliziotti dell’UPGSP hanno fermato il cittadino senegalese Abdou DIOP 29enne,  per i reati di introduzione e vendita nella Stato Italiano di prodotti con segni mendaci e ricettazione. La  segnalazione su linea 113 era arrivata intorno alle ore 21, relativamente ad un probabile furto in atto presso un’abitazione in via Celeste. Gli agenti della Volante giunti sul posto hanno notato il vetro di un appartamento al piano terra infranto ed 1 che si stava allontanando alla svelta. Il personaggio è stato subito bloccato dagli agenti, ed ha dichiarato di aver scordato le chiavi di casa nell’appartamento e che per accedervi era stato costretto ad infrangere il vetro della finestra della abitazione. Gli agenti, al fine di appurare la veridicità di quanto dichiarato dallo straniero, hanno deciso di controllare l’appartamento e, al suo interno, con loro grande sorpresa hanno rinvenuto più di 500 capi di abbigliamento con griffe contraffatta. DIOP, non riuscendo a fornire spiegazioni plausibili circa la presenza della merce nello stabile, veniva dichiarato in stato di fermo di P.G. ed associato presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


Catania - 2 fucili, 1 a canne mozze in casa, CC ammanettano 22enne. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato Placido PRIVITERA, 22enne, catanese, per illecita detenzione di arma alterata ed arma da fuoco. I militari, di sera a conclusione di un ampio servizio di controllo predisposto per arginare e contrastare il fenomeno dell’uso improprio di armi e botti nel periodo delle festività, hanno effettuato diverse perquisizioni domiciliari una delle quali in  casa del giovane nel quartiere San Cristoforo rinvenendo, abilmente occultate in un borsone all’interno del ripostiglio: un fucile da caccia calibro 12 Siace Bonotti-Gardone ed un  fucile alterato, con le canne mozzate, calibro 12 Bresca Italy – Gardone, che sono stati sequestrati. Le armi efficienti ed in perfetto stato d’uso sono inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici al fine di accertare se le stesse siano state utilizzate in eventuali eventi criminosi. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Randazzo CT- Etna: parte stagione sciistica, CC impegno per sicurezza e soccorso. I  Carabinieri, con l’apertura della stagione sciistica 2014/2015, sono tornati sulle piste da sci per prestare opera di soccorso e vigilanza.  I Carabinieri sciatori della Stazione di Linguaglossa sono impegnati sul versante settentrionale dell’Etna. Saranno impegnati a garantire giornalmente la sicurezza a tutti gli appassionati di sport invernali, vigilando sul rispetto delle regole di sicurezza, intervenendo su eventuali incidenti ed infortuni per ricostruirne la dinamica ed accertare responsabilità civili e penali, nonché prestando opera di soccorso e salvataggio.    I  Carabinieri   qualificati per aree turistiche invernali, hanno cui competenze e capacità che si differenziano da quelle dei militari impiegati nei generici servizi di vigilanza in altre località. Presso il “Centro Carabinieri addestramento alpino” di Selva di Val Gardena (BZ), i Carabinieri sciatori effettuano una progressione di corsi, tra i quali un “corso integrativo e di abilitazione al servizio di soccorso sulle piste” e un “corso sciistico di qualificazione”. I corsi comprendono istruzioni di tecnica sciistica, istruzioni pratiche sul primo intervento in favore di infortunati e sull'uso dei mezzi per trasportare a valle gli stessi, nonché istruzioni teoriche di pronto soccorso svolte da un traumatologo. Le specializzazioni conseguite consentono ai carabinieri sciatori di agire con piena competenza in caso di infortuni, di intervenire per evitare ulteriori danni al ferito, di prestargli le prime cure ed accompagnarlo o trasportarlo al posto di pronto soccorso. Nell’occasione, i Carabinieri ricordano le 10 regole F.I.S. che costituiscono il decalogo dello sciatore, considerate quale sintesi del modello ideale di comportamento dello sciatore e dello snowboarder coscienziosi, prudenti e diligenti. Essi sono tenuti a conoscerle e rispettarle. Se l’inosservanza di queste regole causa un incidente, lo sciatore o lo snowboarder coinvolti possono essere considerati in condizione di "colpa", ed essere chiamati a rispondere per tutte le responsabilità conseguenti:1) Rispetto per gli altri: Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno; 2) Padronanza della velocità e del comportamento: Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguato alle proprie capacità nonché alle condizioni generali del tempo;3) Scelta della direzione: Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle; 4) Sorpasso: Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato;5) Attraversamento incrocio: Lo sciatore, che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per se e per gli altri; 6) Sosta: Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità sulle piste e specialmente nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve liberare la pista al più presto possibile;7) Salita: Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a discostarsene in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista; 8) Rispetto della segnaletica: Tutti gli sciatori debbono rispettare la segnaletica delle piste; 9) In caso di incidente: Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente; 10) Identificazione: Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità. Per i più piccoli, si ricorda che l’uso del casco è obbligatorio. La legge prevede l'obbligo di indossare il casco per tutti i ragazzi fino a 14 anni. Il mancato utilizzo del caschetto farà scattare una multa da 30 a 150 euro (in base alle norme sulla depenalizzazione - legge 689/1981- si prevede una sanzione di 50 euro). Molte altre, ancora, sono le infrazioni rilevabili dai Carabinieri sciatori che, quando non comportano responsabilità amministrative, civili o penali, possono comportare il ritiro dello Skypass, per violazione del regolamento d’uso di piste ed impianti.Per gli appassionati di fuori pista, si invita a ricordare di: Portare sempre con sé l’Arva, apparecchio elettronico che consente di essere rintracciati in caso di valanga; Mai andare da soli; E’ consigliabile andare in un gruppo di 4/5 persone; Comunicare sempre la meta e i tempi dell’escursione; Farsi accompagnare da una guida; Informarsi sulle previsioni meteo ed osservare costantemente lo sviluppo del tempo; Lo sciatore educato non abbandona mai rifiuti e non danneggia l’ambiente. Rispetta la cultura e le traduzioni locali ricordandosi che è sempre un’ospite delle genti di montagna.


Catania 2 rapinano coppietta, inseguiti ed ammanettati. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nelle prime ore della giornata, hanno arrestato per rapina aggravata in concorso i già noti Mario Cavallaro 32enne  e Giuseppe Principato 22enne. La  Sala operativa intorno alle 2, ha ricevuto una notizia relativa a rapina appena consumata ai danni di 2 giovani che si erano appartati con la loro auto nel parcheggio del viale Kennedy, nelle adiacenze del Palaghiaccio. I malviventi, giunti sul posto a bordo di una Fiat Bravo presa a noleggio, dopo aver posizionato l’auto dietro a quella dei ragazzi in modo da bloccarli e di impedir loro qualunque possibilità di manovra, sono scesi dal mezzo. Uno  dei malfattori puntando una pistola ha minacciava le giovani vittime intimando di aprire lo sportello, e l’altro è riuscito ad infilare la mano nel finestrino posteriore che non era completamente chiuso e ha tolto la sicura, aprendo la portiera. I due rapinatori a quel punto, nonostante la pervicace resistenza opposta dalle vittime, sono riusciti ad impossessarsi della borsa strappata alla ragazza e, dopo essere risaliti a bordo della loro auto, sono fuggiti precipitosamente. Le Volanti, ricevuta la nota della rapina, si sono messe subito sulle tracce dei fuggitivi, riuscendo dopo qualche minuto ad intercettarli in piazza Mancini Battaglia. I rapinatori, alla vista della Polizia, anziché desistere dalla  condotta, hanno accelerato a tutto gas e, nel tentativo di sfuggire alla cattura, hanno invertito repentinamente il senso di marcia. La  pericolosa ed azzardata manovra si è rivelata comunque vana. Gli  agenti,  dopo pochi metri, sono riusciti a bloccare l’auto arrestando i suoi occupanti. I poliziotti nell’auto  dei malviventi, hanno rivenuto la refurtiva (subito restituita alla vittima) e, occultata sotto il sedile passeggero, l’arma utilizzata per commettere la rapina che è risultata essere una pistola a salve priva del prescritto tappo rosso. Il PM di turno, ha disposto la traduzione dei due arrestati presso la casa circondariale Piazza Lanza, in attesa della direttissima.


Giarre  CT- CC, controlli straordinari: 10 denunce. I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT), coadiuvati dalle Compagnie di Intervento Operativo, dei  battaglioni “Puglia” e “Sicilia” nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio denominato “Modello Trinacria”, hanno conseguito i seguenti risultati operativi:  3 denunciati per furto aggravato di energia elettrica, avendo manomesso i contatori delle proprie abitazioni mediante allaccio diretto rete elettrica pubblica;  1 denuncia  per riciclaggio, poiché durante un controllo della circolazione stradale è stato sorpreso alla guida di un ciclomotore provento di furto sul quale aveva apposto targa di un proprio mezzo; 1 denuncia  per sottoposto ad arresti domiciliari, poiché sorpreso sulla pubblica via senza giustificato motivo;5 denunciati per guida senza patente, poiché sorpresi durante il controllo alla circolazione stradale mentre conducevano i rispettivi mezzi privi di patente perché mai conseguita o revocata;I militari hanno segnalato alla Prefettura di Catania 2 giovani per uso personale di stupefacenti, poiché trovati in possesso di modico quantitativo di marijuana. I Carabinieri hanno controllato: 54 persone, 25 veicoli ed elevate  11 sanzioni al codice della strada  per un  valore complessivo pari 3.500 euro.


Catania Viola sorveglianza, CC 1  ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Librino collaborati dai militari della Compagnia d’Intervento Operativo del XII BTG Puglia hanno arrestato Benito Giuseppe Mario TOMASELLI, 35enne, per Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo si soggiorno nel comune di residenza.  I  militari, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, hanno bloccato il soggetto in viale Moncada mentre era alla guida di una Fiat Punto sprovvisto di patente poiché revocata ed in compagnia di un altro gravato da pregiudizi penali, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaRivolta a Mineo, arrestato nigeriano. La  Polizia di Stato ieri sera ha  arrestato il cittadino nigeriano Evans OWAH 31enne, in quanto resosi responsabile, in concorso con altri due connazionali denunciati in stato di irreperibilità ed altri in fase di identificazione, dei reati di devastazione e saccheggio, danneggiamento seguito da incendio, resistenza a P.U. ed altri reati. L’arresto è scaturito dalle indagini condotte dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile a seguito degli incidenti verificatisi nella mattinata di ieri presso il C.A.R.A. di Mineo (CT) nel corso dei quali un gruppo di una decina circa di cittadini nigeriani, a seguito della notifica del diniego dello status di rifugiato politico da parte della Commissione territoriale, ha incendiato e danneggiato 4 vetture nel centro, una delle quali della C.R.I., e saccheggiato un magazzino di distribuzione di vestiario, sigarette ed altri beni. Evans OWAH, nel corso dei disordini, evidenziatosi come fautore incitando i connazionali a commettere gli atti criminosi, si è procurato una ferita da taglio all’avambraccio sinistro a seguito della quale è stato trasportato presso l’Ospedale “Gravina” di Caltagirone dove i sanitari di turno l’hanno giudicato guaribile in gg.15, dimettendolo su espressa richiesta. Le indagini si sono sviluppate  con la collaborazione della folta comunità nigeriana presente al centro, che ha preso le distanze dai fatti stigmatizzando la condotta dello sparuto numero di connazionali, e sono state corroborate dalla visione delle telecamere di video-sorveglianza del centro. Evans OWAH, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Tremestieri Etneo CT-  Evaso da comunità ai domiciliari è bloccato a Catania. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri Etneo hanno arrestato Felice Massimiliano SPORALLI, 48enne, del luogo, per evasione.  Il soggetto di mattina,  benché sottoposto agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica a Tremestieri Etneo, è stato riconosciuto e bloccato dai militari mentre passeggiava per via Sant’Euplio a  Catania, in palese violazione della misura restrittiva cui era soggetto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari nuovamente nella stessa struttura in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Ucciso a coltellate Massimo Sessa 42enne. Accusati Luigi ARTINO 54enne ed Agata Paola AIDALA 46enne.  Il delitto si è verificato in serata a Catania durante una lite scoppiata per motivi in corso di accertamento in via Alfonzetti, alle spalle di piazza Iolanda, nel centro storico della città. Gli   Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. ieri sera  hanno sottoposto a fermo di P.G. Luigi ARTINO 54enne ed Agata Paola AIDALA 46enne, gravemente indiziati del delitto di omicidio aggravato dai futili motivi e rissa aggravata. La  segnalazione era giunta su linea 113 di una persona riversa per terra sanguinante effettuata alle ore 20.30 circa, da personale del 118. Gli  equipaggi di volante sono intervenuti in via Alfonzetti, angolo con via Vecchia Ognina, dove in strada effettivamente hanno trovato riverso a terra una soggetto, successivamente identificato per Massimo SESSA, privo di sensi che veniva dichiarato deceduto dal personale medico del 118, sopraggiunto. I poliziotti, dalle tracce presenti sul luogo e dalle dichiarazioni dei testimoni, confermate poi dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza degli esercizi commerciali ubicati in zona, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti accaduti. La vittima, poco prima, aveva avuto una violenta colluttazione con altri due individui, un uomo e una donna: ARTINO e AIDALA, di cui si avevano sommarie descrizioni. I poliziotti, secondo la ricostruzione pare abbiano appurato che nel corso della rissa l’uomo era stato colpito e ferito alla testa dal SESSA, con una bottiglia che andava in frantumi, quindi quest’ultimo veniva colpito mortalmente con un fendente dall’ARTINO che con la compagna colpivano SESSA con calci mentre si trovava per terra. I due quindi fuggivano in direzione della vicina piazza Iolanda. L’intervento immediato degli equipaggi delle volanti sopraggiunte, che cinturavano la zona, ha permesso d’individuare e bloccare entrambi gli autori del fatto. La donna avrebbe tentato di allontanarsi dalla piazza, ed il soggetto è stato trovato mentre tentava di nascondersi dentro una cabina automatica per fotografie ubicata nella piazza. ARTINO ed  AIDALA alla luce di quanto accaduto  sono stati posti a fermo di P.G. e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria tradotti presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania Carcere per moglie e fratello di Giovanni ARENA.  Poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto: Loredana Agata  AVITABILE 58enne, destinataria di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  19 dicembre 2014 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 1 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Maurizio ARENA 52enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  19 dicembre 2014 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, dovendo espiare la pena di anni 7 e mesi 4 di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I soggetti sono rispettivamente moglie ed fratello del noto Giovanni ARENA, tratto in arresto dalla Squadra Mobile etnea il 25 ottobre 2011, dopo un lunghissimo periodo di latitanza.


Catania - CC sequestrano  50 kg fuochi artificio vietati, 2 denunciati. I  Carabinieri  del Nucleo Radiomobile nell’ambito di servizi  finalizzati ad arginare il fenomeno degli artifici pirotecnici del genere proibito, hanno denunciato un 31enne ed un 26enne per detenzione abusiva e vendita illegale di materiale esplodente del tipo vietato. I due sono stati sorpresi dalle pattuglie dell’Arma mentre su banchetti approntati sulla  pubblica via vendevano indisturbati fuochi artificiali di ogni specie, anche vietati, senza autorizzazione amministrativa prevista dalle legge. I  militari hanno sequestrato il materiale esplodente appartenente alla 4^ e 5^ categoria  del tipo mortai a media e lunga gittata denominati: “Super Boom ALLEVI”, “Saturn Missile 25”, “Super Mignon”, “Galaxy”, “Roman Candle”, “Flashing Thunder”, “10S Color Changes”, “Mega Fiesta”, “Vulcano Diamante”, “Fontana Margherita”, “ Bengala”, “Fontana Re della Foresta”, “Fontana Primavera”, Fontana Ape Regina”, Green Dragon Mountain” ed altro materiale di fattura artigianale, per complessivi 50 kilogrammi, che nelle opportune sedi verrà distrutto.


Calatabiano  CT - Vicino di casa “irrispettoso” punito: padre, figli e compare in manette. I soggetti hanno deciso di dare una “lezione” al vicino di casa reo solo di essere poco rispettoso. I Carabinieri della locale Stazione, collaborati dai militari del  Radiomobile di Giarre (CT) e della Stazione di Riposto (CT), hanno arrestato, in flagranza, Giuseppe LA ROSA, 24enne, Mario LA ROSA, 49enne, un 19enne, Maurizio ALLEGRA 31enne, tutti per violenza privata aggravata in concorso, contestando altresì a Giuseppe LA ROSA il porto abusivo di arma comune da sparo e lesioni personali ed a Maurizio  ALLEGRA la detenzione illegale di munizioni. I  quattro, ieri, intorno alle 20:00, in via Lapide Vecchia, nella Frazione Pasteria di Calatabiano (CT),  armati di buoni propositi, hanno deciso di far visita al vicino di casa,  un 28enne, che secondo la legge del più forte non si sarebbe comportato in modo riverente. I soggetti con uno stratagemma si sono introdotti nell’abitazione e sotto minaccia verbale hanno invitato il giovane ad andarsene da quella casa e tornarsene al paese d’origine. Giuseppe LA ROSA, al diniego espresso dalla vittima,  e forse per i fumi dell’alcool, ed incitato dal gruppetto,  ha aggredito l’irriverente colpendolo con calci e pugni. Il  padre della vittima, guardia giurata di 56 anni, è arrivato in difesa del malcapitato, ma  il genitore con la sua presenza ha irritato ancor più  l’aggressore che ha estratto una pistola cal. 6,35 e sparato un colpo, fortunatamente andato a vuoto. L’uomo, per evitare il peggio, si vede costretto ad estrarre la propria pistola d’ordinanza sparando un colpo in aria e far si che gli aggressori si allontanassero. La convivente della vittima,  ha dato l’allarme al 112 e nel parapiglia ha trovato la forza di chiedere aiuto. Tre pattuglie dell’Arma sono giunte sul posto ed immediatamente sono riuscite  a rintracciare ed arrestare i quattro malviventi, e rinvenire in casa il bossolo sparato con la pistola cal.6,35 (ancora non ritrovata) e sequestrare, in casa dell’ ALLEGRA,  70 munizioni da caccia, di vario calibro, detenute illegalmente. La vittima è stata medicata nell’Ospedale di Taormina (politraumi guaribili in 7 giorni)  e gli arrestati  sono stati rinchiusi nel carcere di  Catania Piazza Lanza.


Catania Favoreggiamento immigrazione clandestina, 2 fermi. Uomini della Polizia di Stato,  e  militari della Capitaneria di Porto, nella serata del 20 dicembre, hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto i cittadini siriani: Ammar AL AL 32enne e Mohammed EL SARW 27enne, in quanto gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I soggetti, nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Straniera, sono stati individuati quali scafisti di una motonave da carico, lunga circa 35 metri, proveniente dalle coste turche, su cui viaggiavano 194 migranti, prevalentemente di nazionalità siriana, soccorsi  la giornata precedente, in acque internazionali, dalla nave mercantile “Wes Monica” battente bandiera greca e successivamente trasbordati a bordo della nave della Capitaneria di Porto CP941 “Diciotti”, che è giunta alle ore 13.30 circa del 20 dicembre presso il Porto di Catania. I fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”, dove sono tuttora ristretti a seguito della convalida dei fermi.


Riposto CT - Impiegata comunale litiga coi dirigenti, minaccia di lanciarsi nel vuoto, salvata da CC. Il Maresciallo dei carabinieri ha salvato la donna 61enne che minacciava di suicidarsi. Il militare dell’Arma, in servizio nella locale Stazione,  ha concluso nel migliore dei modi  la situazione in cui si è  temuta la tragedia. La dipendente comunale, di 61 anni, stamattina, nel municipio di Riposto (CT), paesino della costa jonica, per problemi riconducibili all’attività lavorativa e ad alcune divergenze con i propri dirigenti, improvvisamente si è recata sul balcone del suo ufficio, posto al secondo piano dell’edificio, e sedendosi sulla balaustra con le gambe a penzoloni nel vuoto ha iniziato a minacciare di farla finita. i carabinieri ed i vigili del fuoco immediatamente sono arrivati sul posto. Il sottufficiale, attraverso una paziente opera di mediazione, è riuscito a conquistarsi la fiducia della donna che pian piano si è convinta  a desistere dal gesto estremo facendosi prendere in braccio ed essere accompagnata nell’ambulanza del 118, dove il  personale medico le ha prestato l’opportuna assistenza.  


Acireale CT -    CC sequestrano 1 kg marijuana e ½ kg hashish. Lo stupefacente era destinato al mercato della Riviera dei Ciclopi. Duro il colpo inferto alla criminalità locale dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale che,  con il prezioso fiuto del cane antidroga  INDIC,  del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno   rinvenuto e sequestrato: 7 buste di cellophane, contenenti complessivamente 1 chilo di marijuana,  e mezzo chilo  di  hashish, già suddiviso in dosi, nascosti  all’interno di un pozzetto della pubblica illuminazione di Via Degli Ulivi. La droga,  immessa sul mercato al dettaglio,  avrebbe fruttato alla rete di spacciatori  oltre  15 mila euro. Le indagini sono in corso per risalire a quale gruppo criminale appartenesse la droga.


CataniaLibrino, CC catturano rapinatore “apripista” banche. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato il catanese,  Carmelo IL GRANDE 28enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania. Il giovane  è  fortemente indiziato di essere uno dei quattro malviventi che, il 13  giugno scorso, armati di fucile mitragliatore AK47 fecero irruzione nella filiale del Banco di Sicilia della zona industriale perpetrando una rapina. 2 dei malviventi nella circostanza, immobilizzarono la guardia  giurata, sottraendogli la pistola, ed altri, dirigendosi verso le casse, asportarono 1.380 euro. I rapinatori ultimata l’azione si dileguarono a bordo di una vettura Alfa Romeo 147, successivamente rinvenuta e sequestrata in  Viale Kennedy,  risultata rubata  la cui denuncia risale  al 29 maggio scorso presso la Stazione CC di Catania Piazza Verga. Gli investigatori, ricostruendo minuziosamente la dinamica della rapina, hanno collocato l’arrestato sulla scena del crimine con il ruolo di apripista (precedeva il gruppo a volto scoperto per favorirne l’accesso dalla porta antipanico)  per l’entrata in scena dei complici.  Fondamentale, per l’identificazione del reo, è stato l’incrocio dei dati ottenuti da un cellulare rinvenuto nei pressi della vettura rubata, risultato intestato a dei prossimi congiunti, nonché i fotogrammi estrapolati dai video della banca, dai  quali si riconosce chiaramente il soggetto. L’arrestato   è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. Sono in corso degli  approfondimenti investigativi, coordinati dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, per l’individuazione degli altri componenti del gruppo criminale.


Paternò CT - Pusher pronto spaccio: CC ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, in flagranza, Antonino Alessandro DISTEFANO 19enne, del posto, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Ieri sera, in Via Presidente Segni,  gli uomini dell’Arma gli sono piombati addosso senza che lo spacciatore si potesse accorgere della loro presenza. Perquisito è stato  trovato in possesso di circa 250 grammi di marijuana (valore al dettaglio di circa 2.500 euro) , in parte già suddivisa in dosi,  e l’altra pronta per essere confezionata. In tasca nascondeva anche un centinaio di euro, in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’illecita attività. La droga e i soldi sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato ristretto ai domiciliari  in attesa del giudizio per direttissima.


Catania Librino, CC c’è 1 Kalašnikov tra armi sequestrate a cosche. La squadra “LUPI” del Nucleo Investigativo di Catania, ieri sera  a conclusione di mirata attività info-investigativa,  ha rinvenuto e sequestrato, all’interno di un casolare abbandonato di Viale San Teodoro,  1 fucile AK47, calibro 7.62,  di fabbricazione sovietica, con relativo caricatore;  1 fucile da caccia, cal.12, sovrapposto, marca Badol;  1 fucile da caccia, cal.12, automatico, marca Breda.Le armi saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli  esami tecnico balistici per verificarne l’eventuale utilizzo in pregressi eventi delittuosi da parte della criminalità organizzata etnea.


Catania Irreperibile a processo, ai domiciliari. Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante ieri sera, hanno arrestato Domenico Walter SORRENTINO, 20enne, catanese, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Tribunale di Catania.  Il provvedimento scaturisce dal reato di evasione commesso dal giovane, che arrestato alcuni giorni fa dai Carabinieri mentre spacciava droga in via Vivaio era stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. Il giovane, il giorno dell’udienza, si era reso irreperibile sottraendosi, di fatto,  al processo. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari.


 Catania  – Prostituzione, CC presa sfruttatrice in fuga, era ai pullman per l’estero.Bloccata ricercata Narcis CADAR 27enne. I  Carabinieri, in collaborazione con la Polizia di Stato, avevano assicurato alla giustizia 3 cittadini di origine rumena che nella notte del 10 dicembre scorso avevano picchiato, per fini estorsivi, 4 connazionali avviate alla prostituzione.  All’appello mancava il quarto aguzzino, una donna rumena, bloccata dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante in piazza Giovanni XXIII (nei pressi della Stazione Centrale) mentre cercava di  fuggire dall’Italia salendo a bordo dell’Autobus che fa la spola tra la Sicilia e la Romania. L’arrestata, la rumena, Narcis CADAR 27enne, è stata rinchiusa nel carcere di Catania Piazza Lanza.

CataniaProstituzione viale Africa: rumeni sfruttano connazionali, 3 arrestati. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. e Carabinieri della Compagnia “Piazza Dante” hanno posto in stato di fermo d’indiziato di delitto i cittadini romeni: Marius CIURARIO 36enne, Gabriel ANDRONACHE  35enne e Birsen CADRA  29enne, per tentata estorsione continuata in danno di connazionali. Agenti di una volante, trascorsa la mezzanotte di ieri, nel transitare per viale Africa, nel tratto compreso tra piazza Europa e piazza Galatea, hanno notato  4 prostitute discutere animatamente. Gli investigatori hanno bloccato la marcia per procedere al loro controllo ma, nel preciso istante, 2 di esse si davano alla fuga a differenza delle altre che rimanevano sul posto. Le donne sono state identificate dagli agenti  e risultate di nazionalità romena hanno riferito di esercitare la prostituzione da alcuni giorni in quella strada. Le poverette aggiungevano però, che le due donne allontanatesi, loro connazionali, di cui riferivano le generalità, le sottoponevano a continue minacce di morte ed aggressioni fisiche, poiché in quel luogo avrebbero potuto prostituirsi solo se avessero versato una percentuale. Le donna hanno riferito ancora, come le due connazionali che le vessavano non esercitavano la prostituzione, ma fungevano da controllori, chiamate in gergo “Matrone”, nei confronti di altre ragazze vere prostitute che versavano loro giornalmente un “pizzo”. Gli agenti hanno compreso che a capo dell’organizzazione vi erano due romeni, collettori finali degli incassi, i quali erano soliti fare la “ronda” per  viale Africa  controllando ed intimidendo le ragazze. I soggetti anche ad esse la sera prima ed altre volte le avevano minacciate di morte se non gli avessero versato la percentuale. Le  due ragazze mentre erano in corso tali discussioni, hanno indicato agli agenti un‘auto  in transito, con 2 individui a bordo, indicandoli come i due connazionali di cui stavano parlando. I poliziotti hanno prontamente  raggiunto gli stranieri, bloccandoli dopo un breve inseguimento in viale Libertà. I due sono stati accompagnati in Questura ed identificati  Marius CIURARIO ed Gabriel ANDRONACHE, entrambi senza fissa dimora.  Le  due prostitute vessate, nel contempo,  venivano fatte condurre in ufficio da altra volante per acquisire ulteriori informazioni e per i riconoscimenti. Le  medesime donne, il pomeriggio antecedente, si erano recate, insieme ad altre prostitute, presso i Carabinieri di Piazza Dante dove, avevano denunciato i medesimi fatti, sulla cui scorta i carabinieri avevano già avviato le indagini. I  militari sono intervenuti immediatamente nell’attività investigativa in corso per unificare gli elementi di prova e proseguirla in maniera più proficua congiuntamente. Birsen CADRA, che era una delle due donne fuggite precedentemente al controllo della volante in viale Africa, mentre l’attività era in corso, si presentava presso gli uffici della Questura chiedendo notizie dei due romeni fermati e quindi faceva intender di essere parte a pieno titolo della banda degli sfruttatori. La  donna è stata  immediatamente bloccata e, ad esito dell’attività investigativa, posta in stato di fermo insieme ai due connazionali per il reato di tentata estorsione continuata. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria i fermati sono stati associati presso il carcere di Piazza Lanza in attesa della convalida dinanzi al G.I.P.


Vizzini  CTCecoslovacco ricercato nel suo paese arrestato a Vizzini. I Carabinieri della locale Stazione, ieri pomeriggio, hanno sottoposto a controllo Martin  PESEK  40enne, della Repubblica Ceca, che, da accertamenti eseguiti alla banca delle forze di polizia, è  risultato essere il destinatario di un mandato di arresto europeo poiché condannato a 18mesi di reclusione per reati contro il patrimonio e la persona commessi nel paese d’origine. L’arrestato è stato associato al carcere di Caltagirone (CT).


Belpasso  CT - Rubano materiale “Generalplast” a Piano Tavola, 4 ai domiciliari. I Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato, in flagranza, Salvatore TUCCI 43enne, Cesare ALFONZETTI 47enne ed altri due incensurati, tutti di Catania, per furto aggravato in concorso. Un anonimo cittadino,  tramite una  telefonata al 112 ha segnalato un furto in atto nel capannone in disuso della “Generalplast Srl”, nella frazione di Piano Tavola. 2 pattuglie dell’Arma si sono recate sul posto sorprendendo i ladri mentre rubavano del materiale ferroso abilmente  smontato  dai macchinari industriali esistenti. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre gli arrestati sono stati tutti ristretti ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania  – Ruba alcolici a centro commerciale: preso siracusano. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato, in flagranza,  Aldo GALEOTA 54enne, di Siracusa, per furto aggravato. La collaborazione tra i comandi territoriali dell’Arma e gli addetti alla sicurezza in servizio nei vari centri commerciali dell’Hinterland etneo prosegue in perfetta simbiosi. Il maldestro, ieri, alle 20:30, è stato beccato  all’uscita del centro commerciale “Porte di Catania” con una considerevole scorta di alcolici rubati poco prima dagli scaffali dell’ "Auchan". La refurtiva, del valore di 300 euro, è stata restituita al direttore del supermercato mentre il ladro è stato trattenuto  in camera di sicurezza in attesa del rito per  direttissima.


Giarre  CT- Viola detenzione domiciliare, arrestato. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre hanno arrestato, in flagranza, Andrea FAZIO 24enne, del posto,  per evasione.  Il  giovane stanotte, è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma mentre era fuori dalla sua abitazione in palese violazione della misura restrittiva cui era sottoposto.


Acireale Ammanettato 1 evaso. Si  tratta di Marcello LO PIANO 18enne con precedenti per rapina. Lo scorso 21 dicembre, su segnalazione della Polizia Penitenziaria si ricercava un detenuto appena evaso dal Carcere Minorile di Acireale. I tutori dell’ordine dall’analisi del soggetto sono riusciti a delineare una mappa delle sue conoscenze in Acireale e dei possibili luoghi dove si sarebbe potuto recare per nascondersi. Le pattuglie immediatamente dislocate sul territorio, dopo breve tempo hanno rintracciato il soggetto nella frazione di Aci Platani mentre stava colloquiando con un suo conoscente. I poliziotti hanno immediatamente inseguito il ricercato che subito dopo è stato catturato ed arrestato.


Catania  Unificazione forze polizia: #piazzapermanente Gianni Tonelli  a Catania.  Giuseppe COCO  Segretario Provinciale SAP informa che il  camper del SAP raccoglie le firme dei cittadini per chiedere l’unificazione delle forze di polizia “7 FORZE DI POLIZIA: NO GRAZIE!”. Il Camper del SAP proviene dalla vicina Calabria, ed ha già fatto tappa in molte provincie italiane,  domenica 30 novembre, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, in Piazza Stesicoro a Catania, inizierà il tour siciliano per la battaglia del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP). Il titolo è “#piazzapermanente”,  a sostegno della proposta di unificazione delle Forze di Polizia.

Gianni TONELLI Segretario Generale del SAP, è con il vice Presidente Rosario Indelicato e l’intera Segreteria Provinciale di Catania, impegnati in raccolta firme dei cittadini etnei nell’ambito della petizione a favore della razionalizzazione dell’apparato sicurezza e la conseguente unificazione dei corpi. Giuseppe COCO Segretario Provinciale del SAP di Catania sostiene: “E’ un modo per dire no agli sprechi, diminuendo la spesa e migliorando l’utilizzo delle risorse umane. “+ sicurezza – tasse” è lo slogan che in pochi mesi ha già raccolto il consenso di migliaia di italiani grazie al tour che il camper del SAP sta effettuando in lungo e in largo per la penisola con il suo Segretario Generale. E’ una riforma che viene chiesta, in primis, dagli operatori della sicurezza ma anche dall’Unione Europea. L’Italia è l’unico paese al mondo ad avere ben 7 forze di Polizia, 5 a carattere nazionale e 2 locale senza contare Vigili del Fuoco e Guardia Costiera.  Un apparato di sicurezza ridondante e poco efficiente sul piano economico. Il vero risparmio starebbe nell’accorpare le 7 forze di Polizia che riordinate (e non tagliate) porterebbe un risparmio stimato di 2/3 miliardi di euro. Non è chiudendo oltre 200 presidi di Polizia, come ha intenzione di fare il Governo in carica, che si da più sicurezza ai cittadini italiani. La petizione, oltre che domenica in piazza Stesicoro, può essere sottoscritta via web all’indirizzo www.poliziaunita.it”.


Catania -   Parco a memoria  poliziotto Raciti. Il Questore dott. Salvatore Longo ha consegnato alla sig.ra Marisa GRASSO, vedova del Commissario del Ruolo Direttivo Speciale della Polizia di Stato Filippo RACITI, una targa intitolata alla memoria, inviata dal Responsabile del 1° settore del Comune di Monte San Vito (AN) Carla Sebastianelli. Il comune ha intitolato nel mese di maggio un parco giochi, in memoria del Commissario Filippo RACITI, deceduto il 2 febbraio 2007 a seguito dei noti incidenti verificatisi durante l’incontro di calcio Catania – Palermo. Il  ricordo di una scomparsa assurda non svanisca nel tempo. La sig.ra GRASSO, ringraziando per la targa ricevuta e per l’intitolazione, al marito vittima del dovere, della struttura nel Comune di Monte San Vito,  ha  espresso grande soddisfazione per quanti lo ricordano per la sua elevata consapevolezza civica, lo spirito di servizio e le doti umane e professionali che l’hanno portato a sacrificare la vita per garantire l’altrui sicurezza.


Catania SCO arresta a Malta superlatitante Sebastiano BRUNNO. Uomini delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa e del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, nella tarda mattinata ad esito di complesse indagini coordinate dalla D.D.A. di Catania, hanno tratto in arresto nell’isola di Malta: Sebastiano BRUNNO, 56enne, inteso “Neddu ‘a crapa”, latitante. Il soggetto, latitante dal mese di marzo 2009, inserito nell’"Elenco dei latitanti pericolosi", era stato colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  6 marzo 2009 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania - Ufficio esecuzioni penali - dovendo espiare la pena dell’ergastolo, per associazione per delinquere di stampo mafioso ed omicidio di  Nicolò AGNELLO, avvenuto nel 1992 a Lentini (SR) nell’ambito della faida tra le cosche mafiose antagoniste NARDO e DI SALVO. I poliziotti italiani, in collaborazione con la Polizia maltese, dopo avere localizzato l’abitazione utilizzata da Sebastiano BRUNNO, ubicata in località San Pawl Il Bahar, l’hanno fermato su strada.   Il  latitante ha esibito una carta d’identità intestata ad un uomo palermitano  di 49 anni.  Sebastiano BRUNNO è ritenuto reggente dell’organizzazione mafiosa Nardo, operante nel comprensorio settentrionale della provincia di Siracusa, con interessi anche nel comune catanese di Scordia, storicamente legata alla famiglia di Cosa nostra catanese - cosca Santapaola - Ercolano. I particolari dell’operazione, tuttora in atto, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Catania alle ore 11.00 del 3 ottobre. BRUNNO è stato rintracciato a 17 km dalla capitale maltese La Valletta. Il ricercato si era stabilito al secondo piano di una palazzina di tre piani; l’appartamento, è dotato di tutti i confort, si presentava in discrete condizioni di pulizia. La perquisizione eseguita dalla polizia operante ha permesso di rinvenire: la somma in contanti di 1.500 euro, 1 computer portatile ed 1 telefonino cellulare con sim maltese, materiale che, con la carta d’identità, sarà sottoposto ai dovuti accertamenti, anche al fine d’individuare la filiera dei fiancheggiatori del latitante. BRUNNO, dopo un lungo appostamento all’esterno dell’abitazione, dopo essere stato pedinato, è stato bloccato dai poliziotti, con un amico; il ricercato si stava recando in una zona certo per pranzare, dove  ci son numerosi ristoranti e pizzerie un Casinò. Sono in corso di esecuzione gli adempimenti nel territorio straniero per la successiva estradizione del catturato. 


Linguaglossa CTCC, carcere per guida in stato ebbrezza. I Carabinieri della Stazione di Linguaglossa (CT) hanno arrestato Vincenzo DEL POPOLO MARCHITTO, 45enne, di Castiglione di Sicilia,  in esecuzione di un  ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Savona. Il personaggio è stato ritenuto colpevole del reato di guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche, commesso nel febbraio del 2008 a Cairo Montenotte (SV), e per questo condannato  alla pena di 8 mesi di reclusione.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania - Viale Moncada, evaso dai domiciliari: arrestato. I Carabinieri della Stazione di Librino  hanno arrestato, in flagranza, Filippo MARLETTA 24enne, del posto,  per evasione.  I  militari, stanotte, coadiuvati dagli uomini della Compagnia d’Intervento Operativo  del battaglione “Sicilia”, hanno sorpreso il giovane fuori dalla sua abitazione in palese violazione della misura restrittiva cui era sottoposto.


 


 


Catania Operazione "Markeb El Kebir" DDA Catania 10 egiziani in manette, 47 indiziati: associazione ingresso e permanenza stranieri.


 



 

 


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Notizie

LAV : NON

 

ABBANDONARLI

 


CataniaCollaboratori, luce su guerra ed omicidio Di Pasquale detto “Giorgio Armani”, manette a Caruana.  La Polizia ha tratto in arresto: Dario CARUANA  36enne già noto,  destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 20 giugno 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con Salvatore GUGLIELMINO 42enne ed altri soggetti non individuati, di omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione ed al fine di agevolare il gruppo mafioso appartenente a Cosa Nostra già facente capo a Alfio MIRABILE  50enne. Il  delitto fu perpetrato la notte del 29 aprile 2004, in via Galermo, nei pressi di una rivendita ambulante di panini, allorquando Salvatore DI PASQUALE  35enne (nato nel 1969), già noto, inteso “Giorgio Armani”, veniva colpito a morte con numerosi colpi d’arma da fuoco al torace, alla schiena ed agli arti. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile avevano evidenziato il coinvolgimento nel fatto di sangue di Dario CARUANA e Salvatore GUGLIELMINO sospettati di essere tra gli esecutori materiali dell’omicidio. Le investigazioni condotte nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano avevano, tra l’altro, evidenziato che in seno all’organizzazione era in corso una lotta  intestina tra il gruppo facente capo ad Antonino SANTAPAOLA (cl.1954), inteso “Nino ‘u Pazzu”, e ad Alfio MIRABILE cui si contrapponeva la famiglia Ercolano-Mangion. I contrasti già risalenti all’anno 2003 sarebbero stati determinati da contese in ordine all’accaparramento di estorsioni a cui erano sottoposte aziende della zona industriale di Catania e dall’intenzione della famiglia Ercolano di contrastare il ruolo da protagonista che Antonino SANTAPAOLA stava assumendo nell’ambito dell’organizzazione. Quest’ultimo, peraltro, aveva elevato Alfio MIRABILE, suo cognato, al rango di reggente della famiglia Santapaola. Alfio MIRABILE, il 24 aprile 2004, deceduto poi nel 2010, veniva attinto da diversi colpi d’arma da fuoco rimanendo gravemente ferito, con una paralisi agli arti inferiori. L’omicidio di DI PASQUALE, avvenuto a distanza di pochi giorni, costituiva una risposta all’attentato in pregiudizio di MIRABILE. Infatti, il DI PASQUALE, appartenente alla frangia opposta, dopo il tentato omicidio di MIRABILE, aveva apertamente gioito per quanto accaduto. Le risultanze investigative raccolte all’epoca - nel corso di attività che sfociò nell’esecuzione, in data 20 luglio 2004, di provvedimenti di fermo (operazione “Risiko”) emessi proprio per infrenare la temuta escalation di omicidi dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania per il reato di associazione mafiosa nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano, tra i quali i GUGLIELMINO, CARUANA, Francesco MIRABILE (cl.1956), Paolo MIRABILE (cl.1977) - si sono arricchite con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, consentendo di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del CARUANA in ordine all’omicidio di DI PASQUALE. Il soggetto è stato associato presso la casa circondariale di Catania “Bicocca”.  


Catania CC catturano al mare nel siracusano  latitante ritenuto dei “Santapaola”.   E’ finita la latitanza per   Stefano PREZZAVENTO 30enne, ritenuto “vicino” alla famiglia mafiosa “Santapaola-Ercolano” e già coinvolto in una delle tranche dell’operazione “Fiori Bianchi”, eseguita nel 2013  dai Carabinieri di Catania. Era ricercato dal 2 ottobre dell’anno scorso quando, per evitare un controllo dei Carabinieri, evase dai domiciliari, dov’era ristretto per aver violato la sorveglianza speciale,  rendendosi irreperibile. i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania,  ieri sera, con un blitz fulmineo, lo hanno localizzato e catturato in una abitazione di Contrada Granelli a Pachino (SR) dove, con moglie e figli, si “godeva” la clandestinità a pochi metri dal mare. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Siracusa.  


Catania -  DIA sequestra beni ergastolano Brunno. Collaboratore Giustizia conferma disponibilità appartamento intestato a costruttore. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, in queste ore, sta sequestrando beni mobili e immobili riconducibili e nella disponibilità del boss di cosa nostra Sebastiano BRUNNO,

   video arresto

 

alias "Neddu a crapa" e del suo nucleo familiare. Le attività di sequestro scaturiscono dal provvedimento emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione Penale a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale avanzata dalla Procura della Repubblica di Catania, diretta dal dott. Giovanni Salvi, all’esito degli accertamenti delegati al Centro Operativo DIA di Catania, diretto dal Primo Dirigente della P.S. dr. Renato Panvino. Sebastiano BRUNNO, il cui nome era inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi e già condannato, nel 2005, dalla Corte di Assise di Appello di Catania, alla pena dell’ergastolo per il reato di concorso in omicidio aggravato di Nicolò AGNELLO,  è considerato un capo del clan lentinese “Nardo”,  legato al gruppo Santapaola di Catania. La  condanna inflitta al BRUNNO nel 2009 diventò definitiva e lo stesso, al fine di sottrarsi alla gravosa espiazione della pena, si rese irreperibile, rimanendo “latitante” fino al 2 ottobre scorso, quando fu arrestato a nord dell’isola di Malta. Il provvedimento di sequestro aggredisce l’intero patrimonio riconducibile all’ex superlatitante, tra cui  un appartamento a Carlentini, che benché risulti ancora intestato all’impresa costruttrice che lo realizzò, secondo numerose evidenze investigative è assolutamente da ritenere nella disponibilità del Sebastiano BRUNNO. Oltre alla marcata sperequazione tra redditi e patrimonio del boss lentinese, hanno consentito di ricostruire una chiara riconducibilità dell’appartamento in sequestro al BRUNNO anche le dichiarazione rese da un collaboratore di giustizia che ha riferito: “l’appartamento dove abita ancora oggi la famiglia Brunno (a Carlentini, in zona Balate di Zacco) è tuttora intestato al costruttore …omissis…, ma si tratta di un trucco finalizzato ad evitarne il sequestro da parte della magistratura; ciò mi è stato raccontato dallo stesso Brunno nel 2007-2008”. L’attività del Centro Operativo di Catania è incentrata sul principio “di doppia azione”, cioè oltre al contrasto al crimine, assicurando alla giustizia i partecipanti ai sodalizi criminali, si affianca quello patrimoniale, al fine di spogliare di qualunque risorsa i sodalizi criminali depotenziando l’intera organizzazione ed è proprio in tale ambito si innesta il sequestro del patrimonio di Sebastiano BRUNNO, del valore stimato in circa 200.000,00 euro, che testimonia una costante attenzione all’evoluzione del fenomeno mafioso da parte della Magistratura in stretta collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia.


Catania - Viola Sorveglianza Speciale, ai domiciliari.  Agenti dell’U.P.G.S.P., hanno arrestato ai domiciliari il già noto Giuseppe NICOLOSI 40enne per l’inosservanza delle prescrizioni inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S. Il soggetto è stato sorpreso alla guida di una moto, è stato controllato intorno alle ore 16.50 dai componenti di una Volante che stavano pattugliando la via Carlo Pisacane. I poliziotti dagli accertamenti esperiti, hanno  appurato che lo stesso era sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Catania, a seguito della quale gli era stata revocata la patente di guida.  NICOLOSI è stato condotto in Questura da dove, su disposizione del P.M. di turno, è stato tradotto agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del giudizio per direttissima.


Acireale Afgano spaccia  hashish in corso Italia ad Acireale, CC lo bloccano ai domiciliari. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Acireale hanno arrestato ai domiciliari un 19enne, di origine afghana, residente ad Acireale, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, ieri sera  durante un servizio antidroga, hanno notato il giovane in Corso Italia mentre stava cedendo 1 dose di hashish ad un occasionale “cliente” e poi ha incassato il corrispettivo in denaro di 10 euro. L’afgano 19enne è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di ulteriori 3 dosi dello stesso stupefacente, per un peso complessivo 10 grammi e la somma contante di 40 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. L’acquirente giovane acese è stato segnalato alla Prefettura di Catania.  L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Fiumefreddo di Sicilia CTEvade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno arrestato ai domiciliari Carmelo COCO, 30enne, del luogo, già sottoposto ai domiciliari, per evasione. Una  pattuglia dell’Arma, ieri mattina  durante un servizio finalizzato a controllare individui sottoposti a misure restrittive, hanno sorpreso  il personaggio sulla pubblica via mentre si allontanava dalla sua abitazione, senza plausibili motivi, violando così i vincoli della misura cui era soggetto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.  


Belpasso -   Rapinatori minacciano anziana madre tabaccaia con lama alla gola, filmati ed identificati, CC 2 ai domiciliari. Sabato sera, intorno alle 17:00,  i due criminali, con i volti coperti da passamontagna ed armati di taglierino, hanno fatto irruzione nella tabaccheria di Via Roma 127 e sotto la minaccia dell’arma, rivolta contro l’anziana madre della proprietaria, in quel momento seduta vicino l’ingresso della rivendita, hanno rapinato, alla presenza di alcuni clienti e della stessa titolare,  tabacchi e valori per un ammontare di circa 500 euro. Finita l’azione delittuosa sono fuggiti a piedi. La  richiesta d’aiuto al 112 del Comando Provinciale  ha allertato i militari della locale Stazione e le “gazzelle” del radiomobile della Compagnia di Paternò, in pochi minuti hanno raggiunto il luogo della rapina. Gli investigatori analizzando  i filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso posizionate nella rivendita, grazie anche all’ottima conoscenza del territorio ed alle testimonianze dei presenti,  sono riusciti ad identificare i rapinatori e catturarli poco dopo nelle loro abitazioni. I soggetti sono stati accompagnati in caserma e messi alle strette hanno confessato le proprie responsabilità. I Personaggi sono stati condotti dai militari in aperta campagna dove avevano nascosto i passamontagna ed  il taglierino utilizzati per la rapina. Gli arrestati, un 18enne e un 17enne, entrambi del posto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria sono stati posti ai domiciliari. I carabinieri stanno svolgendo approfondimenti investigativi per risalire all’identità della terza persona che dopo la rapina ha preso in “custodia” la refurtiva ancora non recuperata.


CataniaAntidroga blocca 2 corrieri su panda con 700 gr marijuana. La Squadra Mobile ha arrestato due di origine magrebina: Hicham MAJI 20enne  e Abdelali ZGAIDA 23enne perché responsabili, in concorso tra loro, di trasporto di marijuana. I  poliziotti a seguito di un intensa attività info-investigativa, avevano appreso che nella mattinata di giovedì 4 giugno sarebbe giunto a Catania un carico di droga, trasportata da cittadini extracomunitari a bordo di un’auto  Fiat Panda. Gli uomini della Sezione “Antidroga”, hanno quindi predisposto un servizio mirato di osservazione presso i caselli dell’autostrada A/19, in località San Gregorio. I poliziotti, dopo lunghe ore di attesa, hanno notato 2 soggetti dai tipici tratti somatici del Maghreb, viaggianti proprio a bordo di una vettura Fiat Panda. I due soggetti a seguito di espressa richiesta degli uomini dell’Antidroga, non hanno fornito spiegazioni plausibili circa il loro viaggio in Sicilia, mostrando, nella circostanza, segni di insofferenza al controllo che, in prima battuta, dava esito negativo. I poliziotti al fine di verificare meglio la posizione dei due stranieri e per procedere ad un accurato controllo del mezzo, hanno accompagnato entrambi presso gli uffici della Mobile dove, a seguito di un’approfondita perquisizione, nella vettura sono stati rinvenuti 2 confezioni contenenti marijuana, per un peso complessivo di 700 gr. circa.


CataniaGuardia Costiera blocca escavatore, mentre scava varco abusivo in scogliera.  Militari del Nucleo Operativo Difesa Mare della Guardia Costiera di Catania e Acireale, coadiuvati dalla Polizia Municipale di Acireale, nel corso della quotidiana attività di controllo del territorio, hanno sorpreso un individuo, che in località Pozzillo del Comune di Acireale, con l'ausilio di un escavatore, stava provvedendo a creare un varco abusivo nella scogliera. Al momento dell'intervento dei militari, erano stati spostati massi per circa 17 metri lineari con conseguente danneggiamento della scogliera lavica. Al fine di impedire il pericolo di un ulteriore deturpamento dell'ambiente costiero, la Guardia Costiera ha  provveduto all'immediato sequestro del mezzo meccanico identificandone il conduttore. I militari, dopo brevi indagini hanno provveduto, altresì, ad individuare il committente dei lavori.  Entrambi  i soggetti,  sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di occupazione abusiva di pubblico demanio marittimo e deturpamento  di bellezze naturali.


Catania – Viola domiciliari, ammanettato. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania, Giuseppe PRIVITERA, 26enne, catanese. Il provvedimento scaturisce dalle innumerevoli violazioni commesse dal 26enne mentre si trovava agli arresti domiciliari. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Picchia madre 80enne per estorcerle 10mila€. Arrestato e rinchiuso in carcere. Tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia le accuse a carico di un  44enne di Giarre (CT), già noto, che, ieri mattina, esigendo una presunta eredità (10.000€ la parte reclamata)  non ha esitato a picchiare la madre 80enne.   I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre sono intervenuti nell’abitazione allertati da una richiesta d’aiuto, espressa telefonicamente al 112 da alcuni vicini di casa. I militari hanno fatto irruzione in casa riuscendo, dopo una breve colluttazione, ad arrestare l’energumeno mentre si accaniva ancora contro la madre.  La donna, trasportata in ambulanza all’Ospedale di Acireale (CT), è stata medicata e giudicata guaribile in una ventina di giorni per un trauma alla mandibola destra. Lo stesso ospedale, come accertato dai CC, che il 13 maggio scorso l’aveva curata per  altre lesioni procuratele dallo stesso figlio e non denunciate per paura. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.


Mascali 75enne picchia  nuora per impossessarsi del bancomat: arrestato.   I  Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno salvato la donna dalla violenza cieca scatenatasi prima nella mente di un 75enne, di Mascali (CT), che poi è passato all’azione. L’anziano,  ieri sera, in preda ad un vero e proprio raptus, al fine di sottrarre la tessera bancomat, ha aggredito con calci e pugni la nuora di 34 anni.  I militari, avvisati telefonicamente dai vicini, sono intervenuti immediatamente nell’appartamento  arrestando il pensionato e soccorrendo la poveretta. La vittima, accompagnata all’Ospedale di Acireale (CT), è stata medicata e giudicata guaribile in una ventina di giorni per “politraumi”. L’anziano è stato associato al carcere di Piazza Lanza a Catania con l’accusa di tentata rapina e lesioni personali.


CataniaIn carcere presunto affiliato a SANTAPAOLA - MALPASSOTU. I Carabinieri della Stazione di Pedara (CT) hanno arrestato    Carmelo PROIETTO 58enne, già noto, originario di Belpasso (CT), in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto, ritenuto affiliato al clan Santapaola – Malpassotu, dovrà scontare nel carcere di Piazza Lanza la pena di 1 anno, 4 mesi e 28 giorni di reclusione inflittagli dai giudici etnei per il reato di ricettazione in concorso, commesso a Belpasso nel 1998.  


Catania – Furto vestiario, 1 preso. Agenti delle Volanti sono intervenuti presso il negozio “OVIESSE” di Viale XX Settembre dove era stato segnalato un giovane che si era impossessato di alcuni capi di abbigliamento e di alcune scarpe occultandole in uno zaino, dopo aver asportate le etichettature antitaccheggio. Il personale della vigilanza del negozio, accortosi dell’illecito, ha bloccato il malfattore chiamando, nel contempo, il 113. I poliziotti intervenuti tempestivamente hanno provveduto ad accompagnare il giovane in Questura dove è stato denunciato per furto aggravato. Tutta la merce è stata consegnata al legittimo proprietario.


Catania –   Ros sequestro beni mafia 26 mln€. Il valore delle 6 aziende oggetto del sequestro, attive nel settore della edilizia e nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili, è pari a circa 26 milioni di euro. I Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro dei beni emesso (ai sensi dell’art. 321 commi 1 e 2 c.p.p.) dal Tribunale di Catania - Quarta Sezione Penale (e reso esecutivo con sentenza della Corte di Cassazione del  9 marzo 2015) nei confronti di Santo MASSIMINO, tratto in arresto dal ROS nell’ambito dell’indagine IBLIS il  3 novembre 2010 e condannato in primo grado il  9 maggio 2014 alla pena di 12 anni  poiché ritenuto responsabile di avere concorso nella famiglia di Cosa Nostra catanese SANTAPAOLA - ERCOLANO. Il provvedimento, che si fonda sulle emergenze investigative provenienti dalle attività condotte dal ROS, è sorretto dagli esiti dell’indagine IBLIS, svolta dalla Sezione Anticrimine di Catania in direzione delle famiglie di Catania, Ramacca e Caltagirone, ha permesso di raccogliere decisivi elementi probatori sull’evoluzione di Cosa Nostra. I militari da queste indagini, hanno fatto emergere che MASSIMINO avrebbe concorso nella famiglia di Cosa Nostra catanese quale imprenditore che avrebbe messo a disposizione di detto sodalizio la sua attività imprenditoriale, in stretta connessione con l’allora rappresentante provinciale Vincenzo AIELLO ed altri affiliati mafiosi di rango, partecipando alla distribuzione di lavori controllati direttamente od indirettamente dall’organizzazione criminale a cui versava anche delle somme di denaro e permettendo ad imprese mafiose od a disposizione della medesima associazione di partecipare alle attività economiche intraprese. Gli investigatori hanno rilevato così, che il personaggio da un lato avrebbe posto e mantenuto le sue imprese nel mercato in violazione delle regole della libera concorrenza e dall'altro apportato un concreto contributo causale ai fini della conservazione, del rafforzamento e, comunque, della realizzazione anche parziale del programma criminoso di Cosa Nostra etnea.  Le  attività d’indagine svolte   in particolare hanno fatto  emergere il sinallagmatico rapporto esistente tra MASSIMINO e Vincenzo AIELLO. MASSIMINO, infatti, pur pagando la messa a posto ad AIELLO per i lavori effettuati tramite le sue imprese, avrebbe sfruttato il legame che aveva con questo ultimo per accaparrarsi dei lavori, adoperandosi altresì fattivamente per mettere in contatto altri imprenditori con AIELLO che, in questa maniera, con il prezioso supporto del primo, riusciva ad inserirsi in rilevanti vicende imprenditoriali che, inevitabilmente, venivano inquinate. Gli investigatori hanno ottenuto prove dei vantaggi del MASSIMINO  grazie alla sua vicinanza a Cosa Nostra   a seguito del monitoraggio di un summit avvenuto presso la proprietà rurale del geologo -  Giovanni BARBAGALLO, allorquando Vincenzo AIELLO, parlando di attività imprenditoriali poste sotto il controllo della famiglia catanese, faceva riferimento ad alcune difficoltà a cui stava andando incontro Santo MASSIMINO il quale, secondo AIELLO, aveva ottenuto grazie alla sua intercessione un lavoro relativo alla  realizzazione di un parco commerciale sito allo svincolo di Gravina di Catania. AIELLO, infatti, affermando che in quella stessa serata doveva incontrare MASSIMINO con il quale aveva fissato un appuntamento su richiesta di questo ultimo, avrebbe precisato che, nell’ultimo periodo, aveva notato presso il cantiere del  parco le gru,  Salvatore CONTI e, pertanto, voleva verificare lo stato delle cose, ipotizzando che detta situazione era imputabile alla condotta posta in essere da Vincenzo BASILOTTA, soggetto questo ultimo con cui AIELLO era precedentemente entrato in contrasto per dinamiche attinenti il controllo mafioso di attività imprenditoriali. L’interessamento di AIELLO a favore di MASSIMINO dava evidentemente gli esiti sperati per l’imprenditore i cui mezzi venivano nuovamente notati all’opera in  quel cantiere, nel corso di un sopralluogo effettuato successivamente dal ROS. Gli investigatori rilevano che proprio il controllo di MASSIMINO da parte di Cosa Nostra, che evidentemente traeva dei rilevanti vantaggi economici da tale attività, è stato uno degli aspetti che hanno contribuito al deteriorarsi dei rapporti tra Vincenzo AIELLO ed Angelo SANTAPAOLA. Il personaggio, infatti, all’epoca considerato reggente operativo della famiglia mafiosa di Catania, non aveva gradito che il controllo dell’imprenditore fosse passato ad AIELLO e proprio tale argomento veniva affrontato tra i due uomini d’onore nel corso di uno scontro avvenuto la sera del 22 settembre 2007, alla presenza di Natale FILLORAMO. Angelo SANTAPAOLA ed il suo braccio destro Nicola SEDICI furono   uccisi il 26 settembre 2007 da altri esponenti della medesima associazione mafiosa e, in relazione a quanto emerso in esito alla indagine IBLIS su tale evento, il 25 marzo 2014 i Giudici della   Corte di Assise hanno condannato Vincenzo AIELLO alla pena dell’ergastolo ed alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, perché ritenuto responsabile del duplice omicidio,   Salvatore DI BENNARDO alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per favoreggiamento aggravato nel delitto.


 

 

Catania Giudizio abbreviato per scafisti: condanne ad ergastolo e 10 anni. Si è concluso nel pomeriggio di oggi il giudizio abbreviato nei confronti di Haj Hammouda RADOUAN e Hamid BOUCHAB, imputati del delitto di naufragio doloso e di omicidio volontario in danno di 17 migranti, avvenuto il 12 maggio 2014.  Il Giudice per l’udienza preliminare di Catania ha accolto le richieste della Procura della Repubblica e ha condannato Radouan all’ergastolo e Bouchab alla pena  10 anni di reclusione. Le indagini furono condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dalla Marina Militare. Si tratta di una sentenza di grande importanza, che premia la determinazione dell’ufficio del p.m. nel punire coloro che mettono deliberatamente in pericolo la vita dei migranti. La sentenza giunge ad appena un anno dai fatti, dopo indagini complesse sul piano tecnico e della qualificazione giuridica dei fatti. Il fermo degli imputati affermò per la prima volta la sussistenza della giurisdizione italiana anche per i fatti di naufragio e di omicidio commessi interamente in alto mare, in acque internazionali.


CataniaPreso borseggiatore seriale linea bus 2, Questura: foto per identificazione derubati. Agenti del Commissariato P.S. Centrale, nell’ambito dei servizi voluti dal Questore Dott. Marcello Cardona per contrastare e prevenire i reati predatori nel Centro Storico cittadino, hanno ammanettato il già noto catanese Giuseppe CUTOLI  56enne per tentato furto aggravato. I poliziotti, a seguito delle numerose denunce di borseggio ricevute negli ultimi giorni, hanno effettuato mirati servizi sulle linee AMT di Catania, che non hanno tardato a dare i frutti sperati. CUTOLI, nella mattinata di ieri già, noto borseggiatore il cui primo arresto risale al lontano 1976, era salito a bordo della linea n. 2/5, approfittando della ressa venutasi a creare, si era avvicinato ad una passeggera del bus. Il maldestro, dopo avere aperto la cerniera della borsa alla vittima di turno ed avere frugato al suo interno, ha tentato di asportarle il portafogli contenente il denaro ivi custodito. Il soggetto non è riuscito a portare a termine l’azione criminosa perché “disturbato” dalla presenza di altre persone. Il comportamento di CUTOLI non è sfuggito al personale del  Commissariato che, immediatamente, l’ha bloccato provvedendo ad accompagnarlo negli uffici per l’espletamento delle formalità di rito. Il malvivente su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima. Il Commissariato P.S. Centrale, trattandosi di borseggiatore “seriale”, ricorda che chiunque sia in grado di fornire particolari utili, potrà mettersi in contatto con il Commissariato “Centrale”, in Via Teatro Massimo n. 44, al n. 095/7365000.


Catania Antidroga trova 15 panetti: 1,5 kg hashish e 8 di cocaina, 2 a Piazza Lanza. La Squadra Mobile ha tratto in arresto i già noti Salvatore SANTITTO 52enne e Salvatore GRASSO 21enne per il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina. Poliziotti della Sezione “Antidroga” nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, hanno individuato, a San Giorgio di Catania, GRASSO e SANTITTO, già noti, a bordo di una Citroen C2. I soggetti sono stati immediatamente fermati e sottoposti a controllo ad esito del quale, all’interno della vettura, sono stati rinvenuti 15 panetti di hashish per un peso complessivo di 1,5 kg. circa. La perquisizione è stata estesa all’abitazione di GRASSO, dove sono stati rinvenuti  8 involucri contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr.40 circa nonché un bilancino di precisione e sostanza da taglio. GRASSO e SANTITTO espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania Ricercato a Milano per tentato omicidio, preso a Catania.  Agenti della polizia di Stato, hanno sottoposto alla misura precautelare del fermo di P.G. il già noto catanese Roberto MICALE 40enne, perché gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. L’equipaggio della volante di zona, durante il servizio di controllo del territorio, nelle prime ore del mattino, transitando in via IV Novembre, ha notato 2 individui sospetti a bordo di una Seat Ibiza che risultava da ricercare. Il  conducente, alla vista della Polizia, ha accelerato a tutto gas per eludere il controllo, ma dopo qualche centinaia di metri gli agenti sono riusciti a bloccare l’auto in fuga. I  poliziotti dagli accertamenti effettuati hanno compreso che a carico di uno dei due individui, nello specifico MICALE, pendesse una nota di rintraccio emessa dal Commissariato di P.S. di “Scalo Romana” (Mi) per il reato di tentato omicidio e porto illegale d’arma da fuoco.  Il soggetto, infatti, il 10 aprile scorso a Milano, in via Gratosoglio, dopo essersi reso responsabile di un duplice tentativo di omicidio finito con il ferimento di una persona ad una gamba, si era dato alla macchia facendo perdere le proprie tracce.  Il P.M. di turno, notiziato di quanto sopra, ha disposto che il fermato in attesa della convalida fosse associato presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


Catania - Ruba a Librino condutture impianto antincendio in condominio, 1 ai domiciliari. Polizia di Stato ha arrestato ai domiciliari il già noto catanese Giuseppe DISTEFANO 34enne per furto aggravato. Poliziotti delle volanti dell’UPGSP, alle ore 11.30, a seguito di segnalazione su linea 113, si erano recati in viale Bummacaro, nel rione “Librino”, dove era stato segnalato un individuo intento a rubare tubazioni in ferro nei garage di un condominio. Gli  agenti giunti sul posto, hanno bloccato l’individuo, identificandolo per  Giuseppe DISTEFANO, mentre era intento a caricare su di una moto-ape circa 80 metri di tubazioni in ferro costituenti le condutture di adduzione dell’impianto antincendio dei locali garage. Il personaggio, alla luce di quanto accaduto su disposizione del P.M. di turno è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima fissata per le la mattina odierna.


Maniace CT  Finto agente “SISAL” si fa accreditare 2.000€ su POSTEPAY. 1 denunciato per truffa.  L’abilità investigativa dei Carabinieri della Stazione di Maniace (CT) ha permesso di scoprire una truffa perpetrata in danno di 2 maniacesi, un uomo e una donna,  finiti nella rete di un 61enne, originario di Pistoia ed abitante nella provincia di Firenze. L’individuo, fingendosi un agente della “Sisal” (acronimo di Sport Italia Società A Responsabilità Limitata), una delle principali agenzie  di gestione di concorsi a pronostici,  approfittando della buona fede delle vittime e promettendo ricavi sicuri sulle scommesse da lui stesso effettuate,  riusciva a farsi accreditare sulla sua carta postale quasi 2.000 euro.


Catania - Baby gang:  2 identificati su Facebook, in villa Bellini aggredirono e rapinarono studentesse. Poliziotti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” hanno tratto in arresto i minori: M.S. 15enne e S.M.J.I. 16enne,  in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa, emessa il   7 maggio 2015 dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Catania per i reati di rapina aggravata, violenza e lesioni, in danno di due giovani studenti.  Lo scorso inverno, due giovani studenti  avevano denunciato che mentre si trovavano nel tardo pomeriggio all’interno della  villa Bellini, di essere stati malmenati (con calci e pugni) e rapinati di 1 telefono cellulare che una della malcapitate vittime teneva nella tasca dei pantaloni, ad opera di una “baby gang” composta da alcuni giovinastri. Le vittime riuscite a divincolarsi ed uscire dal giardino pubblico erano inseguite dal alcuni dei rapinatori; questi ultimi, raggiunte le malcapitate, le avevano aggredite nuovamente con schiaffi e pugni facendole rovinare a terra; nella circostanza ad uno dei due minori veniva sottratto uno smartphone di ultima generazione. Gli investigatori si erano messi subito all’opera, prendendo spunto dalle indicazioni e descrizioni di alcuni degli autori dei reati fornite dalle giovani vittime. Analizzando Facebook, veniva individuato S.M.J.I. come colui che aveva aggredito e rapinato il minore mentre M.S. come colui che aveva  dato inizio all’aggressione dopo avere  chiesto una sigaretta. Gli agenti hanno identificato, un terzo componente della gang che aveva preso parte alle violenze fisiche nei confronti delle giovani vittime, che è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania. Proseguono le indagini finalizzate ad identificare altri componenti della gang, verificando eventuali loro responsabilità per altri reati.


 Catania “Pillera”: Polizia sequestra beni, 2 milioni € a Francesco Costanzo. L’operazione è scattata nei giorni scorsi, ed  ha portato gli uomini della Questura di Catania al sequestro di beni per un valore di oltre due milioni di euro, nei confronti di Francesco COSTANZO 32enne personaggio già noto ritenuto vicino al clan mafioso “Pillera”. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’applicazione delle misure di prevenzione personale e patrimoniale proposte dal Questore di Catania Marcello Cardona, in applicazione della normativa antimafia, recentemente rinovellata dal decreto legislativo nr. 159/2011, e adottate dal Tribunale di Catania – Sezione M.P. Le indagini, sono state condotte in tempi record dall’Ufficio Antimafia della Divisione Polizia Anticrimine della Questura catanese, e sono partite dalla figura del Costanzo, un personaggio di notevole caratura criminale che vanta nel suo curriculum un arresto, effettuato nel dicembre dello scorso anno dalle Volanti dell’UPGSP di Catania, per sfruttamento della prostituzione minorile. I poliziotti,  nel suo centro massaggi, denominato “La Fonte del Benessere”, infatti, sorpresero una minorenne che intratteneva i clienti con massaggi erotici.  Costanzo per tale reato, venne sottoposto agli arresti domiciliari che ebbero termine lo scorso mese di aprile. Il  soggetto era già assurto agli onori della cronaca nel 2009, quando venne arrestato nel corso dell’Operazione Castoro, perché ritenuto responsabile di detenzione di stupefacenti riconducibili alla cosca Pillera.  Costanzo per tale reato, ottenne una pena di un anno e otto mesi di reclusione. Dell’ingente patrimonio finito nelle mani della giustizia, fanno parte: un terreno di oltre 500 m.q. e due ville con piscina ubicate nel comune di Mascalucia; un appartamento di cinque vani e due garage nel quartiere catanese di san Giovanni Galermo; il   centro massaggi - ubicato in centro città - “La Fonte del Benessere”; la s.r.l. “ABC Style” la cui sede, costituita da tre edifici, si trova in Catania; tre autovetture di grossa e media cilindrata e 1 moto; conti correnti bancari e postali per un importo complessivo di 26.781,75 euro.


CataniaPreso rapinatore seriale "solitario". Agenti della Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri hanno posto in stato di fermo di P.G.: Filippo INDORATO 50enne già noto, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata e continuata. Poliziotti della Sezione IV – “Contrasto al Crimine Diffuso”, nel corso di mirati servizi volti alla repressione delle rapine ai danni di farmacie ed altre attività, transitando per via Plebiscito, hanno notato un individuo che si trovava nei pressi di una farmacia con atteggiamento circospetto. Questi, alla vista della pattuglia, ha cercato di allontanarsi frettolosamente dal luogo, ma è stato bloccato e trovato in possesso di un taglierino. Condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, dove sono state esaminate le immagini relative ad alcune rapine commesse a Catania  lo scorso mese di aprile, è stato riconosciuto quale responsabile di  6 rapine, tra le quali 5 perpetrate in danno di farmacie ed 1 consumata presso un ufficio postale, tutti ubicati nella zona di via Plebiscito – via Garibaldi – via Vittorio Emanuele e Corso Sicilia. INDORATO avrebbe agito sempre da solo ed armato di taglierino. Il fermato è stato associato presso la casa circondariale di “piazza Lanza”.


CataniaBlitz polizia a S.Cristoforo, 1 in manette per armi. Uomini del Commissariato San Cristoforo, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Locale, hanno arrestato Francesco BUSSOLARI per detenzione abusiva di armi da fuoco, ricettazione ed omessa denuncia di munizioni e per furto aggravato di energia elettrica. L’operazione si è svolta nel contesto del piano d’azione denominato “Modello Trinacria” con   Forze di polizia impegnate, col coordinamento della Questura, in approfonditi controlli del territorio. I poliziotti hanno controllato la stalla di proprietà del BUSSOLARI. I tutori dell’ordine hanno trovato   custoditi ben 3 cavalli privi del prescritto microchip: una violazione che è costata al proprietario una sanzione di oltre 11.000 euro. Il contatore dell’energia elettrica installato era stato alterato con l’applicazione di un by pass che permetteva di prelevare la corrente elettrica senza essere registrata. I poliziotti hanno recuperato un revolver, nella disponibilità del BUSSOLARI ed illecitamente detenuto, risultato rubato nel 1986 in una località del Centro Italia. L’arma era stata ben nascosta, all’interno di una trave del soffitto dell’edificio. La perquisizione si è spostata all’interno dell’abitazione del BUSSOLARI, dove, oltre al fucile ed alle 2 pistole regolarmente detenute, sono state trovate decine di cartucce (di cui 15 “a punta cava”) di cui il proprietario non aveva fatto denuncia. Il sequestro di tutte le armi è scattato immediatamente, mentre sono già in corso le ulteriori incombenze per l’irrogazione del divieto di detenzione armi. L’arrestato è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania - Polposta, 20 indagati in operazione contro pornografia minorile, 17 province. La Procura Distrettuale della Repubblica e la Procura per i Minorenni di Catania hanno disposto numerose perquisizioni domiciliari in varie città d’Italia, eseguite dalla Polizia di Stato, nei confronti di 20 soggetti italiani indagati per detenzione di immagini di pornografia minorile, di questi 10 sono i soggetti minorenni aventi oltre 14 anni. 2 degli indagati maggiorenni avevano precedenti in materia di pornografia minorile. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e Venezia. L’operazione di contrasto della pornografia minorile è stata svolta dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e la Procura per i Minorenni di Catania.Numerose le perquisizioni domiciliari in varie città d’Italia, eseguite dalla Polizia Postale nei confronti di indagati maggiorenni e minorenni.  L’indagine era scaturita dalla denuncia alla Polizia Postale di Catania dei genitori di una ragazza di anni 16, che inizialmente si erano rivolti all’Associazione a tutela dell’infanzia Meter. I genitori hanno raccontato che la propria figlia era stata costretta a realizzare delle immagini intime cedute a vari soggetti, soprattutto mediante sistemi di messaggistica internet quali WhatsUp. Le indagini informatiche hanno consentito di ricostruire le chat e gli invii compiute dalla minore, identificando tutti i soggetti che le avevano richieste. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati smartphone, tablet e computer. Le prime attività svolte nel corso delle perquisizioni da parte del personale specializzato della Polizia hanno confermato la detenzione delle immagini riferibili alla minore, alcuni degli indagati avevano anche altre foto di minori verosimilmente adescate on-line.


Catania - Condor bloccano 2 in fuga con preziosa refurtiva. Uomini della Polizia di Stato hanno ammanettato i già noti catanesi Pietro GANGI 38enne  e Vincenzo PORZIO 47enne responsabili, in concorso, del reato di furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I soggetti, mentre stavano percorrendo a bordo di una moto  il Largo Rosolino Pilo, sono stati notati da una pattuglia della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” che ha intimato loro di fermarsi per un controllo. PORZIO, che si trovava alla guida del mezzo, ha accelerato l’andatura imboccando, in senso contrario di marcia la via Firenze. I due, durante  l’inseguimento,  rovinavano autonomamente a terra.  PORZIO è rimasto a terra, GANGI ha cercato di fuggire ma è stato bloccato, dopo una colluttazione, uno dei “Condor”. I  maldestri, durante la fuga, si erano  disfatti di oggetti preziosi che venivano recuperati. I Condor nel prosieguo delle indagini  hanno accertato che i monili erano provento di un furto perpetrato, pochi minuti prima, in un’abitazione del quartiere “Picanello” e venivano riconsegnati agli aventi diritto. PORZIO è stato condotto in ospedale dove veniva ricoverato per una frattura alla gamba, (determinata  dopo la caduta rovinosa dal ciclomotore). Per tali fatti entrambi venivano arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.   GANGI è stato condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania, e PORZIO è stato  posto agli arresti ospedalieri.


CataniaPolizia, 84 migranti, 1  fermo : immigrazione clandestina. Indiziato  di delitto è Gibi MBALO, 35enne nato in Senegal, in quanto gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il soggetto a conclusione delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania - Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione,  è stato individuato quale conducente di un gommone di 10 metri circa, privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano 84 migranti soccorsi, in acque internazionali, dal pattugliatore della Guardia Costiera “CP 904 Fiorillo” giunto, alle ore 11.00 circa di ieri, presso il Porto di Catania. Il  fermato espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Catania - Presidente  Tribunale  Catania  Di Marco  ringrazia  CSM v.pres. Legnini. Il Presidente del Tribunale di Catania, dott. Bruno Di Marco, ha scritto in una nota :"  ringrazia sentitamente il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, dott. Onorevole Giovanni Legnini, per la considerazione pubblicamente manifestata nei confronti degli Uffici Giudiziari di Catania nella drammatica emergenza degli sbarchi, e in particolare per la Procura della Repubblica e per l’Ufficio GIP. firmato Dott. Bruno di Marco"

CataniaNaufragio, 1 ricovero al Cannizzaro: probabili imbarcati 950, circa 200 donne e  40 o 50 bambini. Secondo le prime informazioni raccolte, i migranti naufragati provengono da diverse Nazioni, tra cui Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia , Bangladesh, Ghana. Il migrante ricoverato al Cannizzaro è del Bangladesh ed è in cura per patologie di natura indipendente dal naufragio. Lo sventurato è stato sentito dalla Squadra Mobile ed ha reso dichiarazioni anche circa il numero dei migranti a bordo del peschereccio, che ha indicato in 950, tra cui circa 200 donne e tra i 40 e i 50 bambini.  Questa indicazione dovrà essere sottoposta a verifica. Molti migranti, secondo le dichiarazioni del testimone, sarebbero stati stipati nei livelli inferiori della barca ed i trafficanti avrebbero chiuso i portelloni, impedendone l'uscita. Il peschereccio sarebbe partito da un porto libico a 50 chilometri da Tripoli. La Procura della Repubblica ha dato direttive perché le operazioni di ricerca e salvataggio abbiano ovviamente precedenza sulle investigazioni. E' comunque iniziata la raccolta delle dichiarazioni dei superstiti a bordo delle navi della Guardia Costiera.Gli inquirenti procedono per i delitti di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e reati in materia di traffico di migranti. Gli investigatori all'esito delle prime indagini valuteranno le responsabilità penali e meglio qualificate giuridicamente le condotte. Le indagini sono condotte dalla Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato, Squadra Mobile di Catania e Servizio Centrale Operativo.

Catania - 398 migranti: polizia individua 2 senegalesi conducenti gommone. Si tratta di Malle CISSOKHO 36enne ed Abdourahmane NIANG 23enne .  I 398 sventurati erano giunti, nella mattinata di ieri, presso l’ambito portuale sull’unità della Guardia Costiera, “Dattilo C.P. 940”, con a bordo i 398 migranti. Tutti  sarebbero provenienti dall’Africa subsahariana ed hanno viaggiato a bordo di quattro gommoni, soccorsi il 19 marzo scorso nell’ambito di tre distinti eventi S.A.R. (2 dei gommoni sono stati soccorsi nel medesimo evento). Le attività investigative condotte dalla Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”, svolte in collaborazione con la Guardia Costiera, hanno portato al fermo del senegalese Malle CISSOKHO 36enne individuato quale conducente di un gommone di 10 metri circa, privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano 96 migranti. Le indagini sono proseguite per giungere alla identificazione degli scafisti degli altri natanti. Gli uomini   della Sezione hanno raggiunto la città di Ragusa dove erano stati trasferiti parte dei migranti. Nel centro ibleo, I poliziotti , in collaborazione con personale della Squadra Mobile di Ragusa, sono giunti all’identificazione di altro cittadino senegalese Abdourahmane NIANG 23enne individuato quale conducente di un gommone di 12 metri circa, anch’esso privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano 101 migranti. I fermati sono stati associati rispettivamente presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”  e quella di Ragusa, a disposizione delle rispettive Autorità Giudiziarie.


Caltagirone  CT - Picchia  ex fidanzata: si scaglia contro CC accorsi in aiuto. 38enne, di Catania rinchiuso nel carcere di Caltagirone  dai Carabinieri, a seguito di denuncia presentata l’11 aprile scorso dalla  vittima. Una   donna calatina di 41 anni,  aveva  già denunciato all’Autorità Giudiziaria lo stalker per atti persecutori e lesioni personali. Le persecuzioni erano poste in essere attraverso: aggressione fisica patita dalla donna il 4 aprile scorso (refertata dal locale pronto soccorso “trauma cranico minore contusione polso dx - sx - contusione ginocchio dx – sx trauma rachide lombare”) e svariate chiamate ed sms  mantenenti sempre un tono esplicitamente minaccioso.   Il  soggetto, ieri sera,  era furibondo per la fine della  storia  e non ha esitato  ad aggredire per l’ennesima volta la donna,  rifugiatasi nel frattempo in casa di uno zio a Caltagirone.  Il  parente, impaurito dalla violenza espressa dallo stalker,  ha chiesto aiuto al 112 che, immediatamente,  ha inviato sul posto i militari del radiomobile della Compagnia di Caltagirone. I Carabinieri, accedendo in casa, dopo una violenta  colluttazione, sono riusciti ad ammanettare l’aggressore che imperterrito continuava  ad inveire contro la poveretta. La vittima, accompagnata e medicata all’Ospedale di Caltagirone, è stata riscontrata affetta da “Sospetta contusione rachide lombare, anca sx, ginocchio sx”. L’arrestato, un 38enne, di Catania, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone. 


Paternò CTCarabiniere in borghese blocca rapinatore in azione. Presso l’Istituto di piazza Lanza è finito Angelo DI FAZIO (video rapina) 24enne, del luogo, già sorvegliato speciale. Un soggetto, ieri sera, intorno alle 19:00, con il volto coperto da passamontagna ed armato di pistola,  aveva fatto irruzione nel supermercato Euro Spin di via Nazario Sauro a Paternò. Il soggetto sotto la minaccia dell’arma aveva intimato alla cassiera di consegnargli il denaro incassato.   Un carabiniere, libero dal servizio, era fuori l’esercizio commerciale,  stava entrando per fare la spesa. Il militare da dietro la vetrata si è accorto di tutto e, senza armi, ha deciso coraggiosamente di affrontare il criminale riuscendo a bloccarlo  e  disarmarlo. un altro carabiniere, anch’egli presente nel  discount  per degli acquisti nel frattempo, sentendo le grida dei presenti si è precipitato all’ingresso dando manforte al collega. Gli ulteriori riscontri investigativi svolti dai militari della Compagnia di Paternò hanno permesso di stabilire che il rapinatore nella stessa giornata, sempre a Paternò,  aveva tentato una rapina al  supermercato CRAI di  via Emanuele BELLIA, fallita a causa del cattivo funzionamento della porta automatica posta  all’ingresso,   e rapinato il supermercato A&O di Corso Italia dov’era riuscito ad impossessarsi  dell’incasso (ancora  in corso di determinazione). La pistola, una scacciacani priva di tappo rosso,  ed il passamontagna sono stati sequestrati.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Bronte CT - Romeno truffa suora, accreditati soldi su  POSTEPAY, denunciato.  I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno smascheratoil  truffatore che aveva raggirato l’ignara vittima. Un  sedicente dirigente delle poste ha agganciato la religiosa, 64enne,  dell’Istituto delle Ancelle missionarie di Cristo di Bronte, facendosi accreditare sulla propria POSTEPAY un centinaio di euro in cambio dello sblocco di una pratica legato ad un pagamento in favore della poveretta da parte di Poste Italiane. La vittima, dopo qualche tempo, non ricevendo il beneficio promesso,  si rivolge ai CC che, risalendo all’intestatario attraverso la carta postale,  l’hanno identificato facendolo riconoscere in foto alla vittima. Il  romeno 30enne, residente a Ferrara è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.


Catania - Blitz per racket manodopera straniera: CC  7 arresti.  Carabinieri di Catania dalle prime ore del mattino, stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso dal GIP  del Tribunale etneo su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 9 persone, facenti parte di un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento di braccianti stranieri di nazionalità romena secondo le forme del cosiddetto “capolarato”, costringendoli, con la minaccia di facili “allontanamenti”, al lavoro nei campi a ritmi massacranti per accrescere i profitti dell’organizzazione. L’attività investigativa ha consentito di documentare, grazie anche alle preziose testimonianze fornite dalle numerose vittime romene, tra le quali donne e minori, come la banda criminale, operativa nel catanese, raggiungesse il suo lucroso business attraverso l’impiego nei campi di manodopera, già “ingaggiata” nel paese di origine, alloggiandola all’interno di cassoni in pessime condizioni igienico-sanitarie, per l’espletamento di mansioni sotto-pagate ed in assenza delle garanzie minime di tutela. Le vittime erano costrette ad uno stato di sudditanza psicologica e poste dinanzi all’alternativa di accettare le dette, gravose condizioni ovvero di non prestare più la loro attività lavorativa perdendo in tal modo anche i contenutissimi guadagni ricavati, e dunque costrette per evitare tale pregiudizio a subire il regime lavorativo vessatorio imposto. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica di Catania, dott. Giovanni Salvi, nel corso di una conferenza stampa alle ore 11.00 al Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania.


Catania  - Cocaina, presi 3 in casa.

Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato Lucio Carmelo GANGI 30enne, Lorenzo MASCALI 22enne e Luigi COPPOLA 29enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, in concorso tra loro. Agenti liberi dal servizio, in transito da via del Velo hanno notato un andirivieni di persone da un’abitazione. I poliziotti, insospettiti da tale afflusso hanno deciso di appostarsi. I tutori dell’ordine hanno nel frattempo  chiesto tramite telefonata al 113 l’ausilio di una Volante. Gli operatori hanno notato uscire un individuo ben noto per i suoi precedenti. Agenti hanno deciso di intervenire accedendo nell’abitazione e bloccando i tre individui all’interno intenti nell’attività di “smercio”. I poliziotti, a seguito di perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato: 10 grammi di cocaina, 1 bilancia di precisione e la somma di euro 350 provento dell’attività di spaccio. I  3 spacciatori sono stati posti a fermo e, su disposizione del P.M. di turno associati presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania - Assalto in  tabaccheria: 2 presi. Si tratta di : Sebastiano BARBAGALLO

VIDEO RAPINA

 21enne e del diciassettenne G.S.P. Il  cerchio si stringe attorno al commando di rapinatori che lo scorso 20 gennaio hanno assaltato una rivendita di tabacchi della periferia catanese: in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, scaturita dalle indagini condotte dalla Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile catanese, è stato arrestato Sebastiano BARBAGALLO, 21enne già noto catanese, già detenuto per altra causa. il diciassettenne G.S.P si è costituito, essendo stato colpito da analogo provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Catania, dopo essere sfuggito alla cattura.  I fatti risalgono, a circa due mesi orsono. Un  gruppo di tre rapinatori fece irruzione, armi alla mano, in una tabaccheria. I malfattori scavalcando il bancone, dopo aver immobilizzato i proprietari ed i clienti, arraffarono: denaro, tabacchi e “Gratta e Vinci”, dandosi poi alla fuga. Le indagini avviate immediatamente dall’Antirapine della squadra Mobile, si avvalsero del contributo dei rilievi del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. Gli investigatori, sul posto, rilevarono frammenti d’impronte digitali che corroborarono le risultanze investigative dedotte dall’analisi dei fotogrammi del video dell’impianto di videosorveglianza. Gli inquirenti riuscirono a ricostruire un inoppugnabile quadro probatorio nei confronti di entrambi gli arrestati, tale da indurre l’Autorità Giudiziaria ad emettere i provvedimenti cautelari ai quali ieri è stata data esecuzione. Il terzo ed ultimo complice è tutt’ora oggetto di indagini volte alla sua identificazione.


 


Tremestieri Etneo  CT - Marito violento denunciato ed allontanato da casa. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri Etneo,  a seguito di segnalazione pervenuta al 112 , fatta dai vicini di casa,  sono intervenuti in una abitazione di via ESCRIVA II^ Retta Nord, dove un 39enne stava picchiando la moglie di  31 anni. I militari, appena giunti, sono entrati in casa bloccando l’aggressore ed evitando alla donna ben più gravi conseguenze. Il giudice, per  salvaguardia della vittima e del loro figlio, di appena 1 anno,  ha imposto all’individuo l’allontanamento dalla casa coniugale con il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.


CataniaDenunciato titolare esercizio: abuso attività giuoco azzardo. Agenti della Squadra Amministrativa del Commissariato Centrale, nel corso di un servizio di controllo degli esercizi pubblici, finalizzato al contrasto delle scommesse clandestine, ha denunciato in stato di libertà B.V. gestore di una sala scommesse con insegna “BET RAID”  in via Martino Cilestri, in quanto ritenuto responsabile del reato di esercizio abusivo di attività di giuoco d’azzardo, poiché effettuava la raccolta e la trasmissione telematica di scommesse sportive senza essere in possesso della concessione ne dell’autorizzazione di cui all’articolo 88 del TULPS.


Catania - Armi da fuoco in Palazzo di Cemento. Senza sosta i controlli effettuati dalle Volanti nei quartieri cittadini: nell’ambito dell’intensificazione del controllo del territorio disposto dal Questore di Catania, nel pomeriggio di ieri, Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno rinvenuto due armi da fuoco. Gli  agenti , intorno alle ore 17.00 di ieri, in un garage di uno stabile abbandonato, sede di un ex teatro, ubicato alle spalle del cd. “palazzo di cemento”,hanno ritrovato 2 fucili, occultati all’interno dell’intercapedine di una parete muraria. Le armi, la prima a canna lunga marca Beretta – Mod. “Vittoria” di calibro 16, e la seconda un sovrapposto di marca Luigi Franchi modello “Falconet” di calibro 12 a canne mozzate, sono state sequestrate a carico di ignoti e messe a disposizione della Polizia Scientifica per i rilievi di competenza. Entrambe le armi da fuoco sono risultate oggetto di precedenti furti in abitazione. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare l’eventuale utilizzo delle stesse in fatti criminosi e l’individuazione dei possibili responsabili.


Catania - Spaccio cocaina: 1 giovane romeno in manette. Ingegno imprenditoriale del  George Laurentiu TRUSKA, 20enne,nel progettare due scatole, grandi quanto dei  pacchetti di sigarette, munite di magnete. Lo  stratagemma utilizzato dal pusher per spacciare la cocaina: Conservava le dosi dentro le scatoline magiche che potendo essere fissate ad ogni oggetto metallico (auto, pali, portoni) lo sollevava, al momento dello spaccio,  dal rischio di trasportare la droga sulla persona. Ma la pazienza dimostrata dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante,  nell’osservarlo e pedinarlo,  in Via della Concordia a San Cristoforo,  ha permesso, ieri sera, di smascherare l’espediente con il conseguente arresto ed il sequestro delle scatoline contenenti una trentina di dosi di cocaina.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di  Piazza Lanza.


CataniaSorvegliato speciale viola  obbligo soggiorno. Si tratta di Giovanni VITALE, 36enne,  di Mascali. I  Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) ieri sera, hanno riconosciuto, fermato ed ammanettato, in via Umberto a Fiumefreddo di Sicilia (CT), il sorvegliato speciale Giovanni VITALE, in palese violazione delle misura preventiva che lo obbligava a soggiornare nel comune di residenza. Il personaggio, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


CataniaGay picchiato, arrotato con moto, depredato  in strada: 4, di cui 2 minori ammanettati per concorso in rapina aggravata. Si tratta di Alfio FURNERI 21enne, Gabriele RUSSO 18enne, ed i minori T.F. 16enne   e G.N. 15enne, tutti residenti a Misterbianco. Agenti  di una volante, intorno alle ore 23, stavano transitando per via VI Aprile, direzione piazza dei martiri, quando sono stati  fermati da un transessuale il quale ha riferito loro che proprio in quell’istante 4 giovani a bordo di 2 scooter avevano picchiato e rapinato un suo amico che si prostituiva poco più avanti. 4 giovani i quali sono stati subito indicati dal transessuale come gli autori della rapina stavano procedendo nello stesso istante, in direzione della Stazione, nell’opposto senso di marcia. La volante è partita immediatamente all’inseguimento dei malfattori, dando comunicazione via radio alle altre pattuglie in zona per chiudere la strada ai fuggitivi.  I  maldestri a un certo punto, si sono divisi. Un’altra Volante era già arrivata e, quindi, ognuna si è posta all’inseguimento di 1 dei due scooter per le vie del centro storico, fino a quando 1 dei due motocicli è stato bloccato in piazza Dei Martiri, mentre l’altro è stato raggiunto in via Vittorio Emanuele. Gli agenti hanno riscontrato che a bordo dei veicoli in fuga si trovavano 4 giovani fra i quali 2 minorenni. Il rapinato è stato, quindi, rintracciato e condotto in ufficio, dove ha riferito che i 4, dopo averlo picchiato e rapinato della borsa, l’avevano buttato a terra ed a mo’ di sfregio lo avevano arrotato con i rispettivi scooter. La vittima è stata condotta al Pronto Soccorso, dove i sanitari le refertavano lieve trauma cranico, con ecchimosi ed escoriazioni sparse al volto ed al corpo e prognosi di gg.7 s.c. La  borsa, a seguito di sopralluogo lungo la via di fuga, è stata recuperata dagli agenti con l’intero suo contenuto in piazza Cutelli. I quattro sono stati arrestati e tradotti presso il carcere di piazza Lanza, ad eccezione dei minorenni che sono stati condotti presso il Centro di Prima Accoglienza di via R.Franchetti.  


CataniaAccoltella condomino, lite su garage: 72enne ai domiciliari per tentato omicidio. Agenti della Polizia di Stato ieri, hanno arrestato ai domiciliari il già noto catanese Giovanni DI MARIA 72enne   per il reato di tentato omicidio. I poliziotti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. , alle ore 08.20 circa, su disposizione della Sala Operativa, sono stati inviati in via Capo Passero in quanto era stata segnalata una lite tra condomini residenti in uno stabile dove uno era stato accoltellato. Giunti sul posto si accertava che a seguito del degenerare di una lite, scoppiata per futili motivi legati all’utilizzo di una servitù di passaggio per l’ingresso ai garage, uno dei condomini era stato ferito con uno stiletto da altro condomino. L’aggressore veniva rintracciato sul posto, identificato per Giovanni DI MARIA, ed a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso dell’arma usata. I tutori dell’ordine, date le gravi condizioni in cui versava il ferito, hanno chiesto l’intervento sul posto di personale del 118, che l’ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove veniva ricoverato in prognosi riservata per diverse ferite da taglio al torace e all’addome. Il feritore, alla luce di quanto commesso è stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno, considerata l’età dell’indagato, a sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di convalida.


CataniaPicchia  donna ed aggredisce agenti: 1 ammanettato. Agenti della Polizia di Stato, ieri sera, hanno ammanettato M.A. 44enne, per maltrattamenti in famiglia, resistenza, lesioni e minacce a P.U.. il soggetto annovera precedenti di Polizia per i reati di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. alle ore 22.30 circa, su disposizione della Sala Operativa, sono stati inviati in via Caduti del Lavoro in quanto era stata segnalata la presenza su strada di una donna che chiedeva aiuto poiché era stata appena picchiata. l’equipaggio giunto immediatamente sul luogo segnalato, ha trovato la donna in strada, era scalza, in pigiama, in visibile stato di shock e fortemente impaurita, ha riferito agli operatori di esser stata minacciata di morte ed aggredita con violenza dal convivente. Gli agenti, dopo essersi accertati sulle condizioni di salute della donna, si sono adoperati per identificare il convivente, resosi poco prima responsabile della violenta aggressione fisica. I poliziotti appena giunti all’ingresso dell’abitazione sono stati aggrediti fisicamente dal tipo che si è scagliato contro di loro sferrando violenti calci e pugni e proferendo numerose offese verbali. Il violento, alla luce di quanto commesso è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, resistenza, lesioni e minacce a Pubblico Ufficiale, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno, è stato associato presso le Camere di Sicurezza della locale Questura.


Grammichele  CT - Genitore denuncia figlio: violenze per denaro. I malcapitati ieri sera, hanno subito per l’ennesima volta la violenza fisica e verbale del figlio 33enne convivente,  che pur di ottenere del denaro per acquistarsi la droga non ha esitato a picchiarli. I poveretti, lui 57 e lei 54 anni, è da anni che patiscono ogni sorta di umiliazione psicofisica. Il padre, questa volta stremato ha  trovato la forza di scappare da casa e rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Grammichele (CT) per denunciare il figlio.  I militari immediatamente hanno raggiunto l’abitazione bloccando ed arrestando l’esagitato. La madre in lacrime e col viso tumefatto è stata accompagnata presso la guardia medica dove le è stato riscontrato “un trauma contusivo alla guancia dx con estensione all’orecchio dx’”, giudicato guaribile in una decina di giorni mentre il padre, anch’egli visitato, era ferito con “un’ecchimosi regione frontale ed escoriazioni nel dorso del naso”, giudicate guaribili in un paio di giorni. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere  di Caltagirone.


LinguaglossaPicchia convivente davanti ai figli minori, 1 in manette. Carabinieri della Stazione di Linguaglossa e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Randazzo stanotte,  hanno arrestato un 26enne, di origini rumene,  al culmine dell’ennesima aggressione della sua compagna, una connazionale di  34 anni,  e dei tre figli minori (di 15, 12 e 2 anni). La vittima  avrebbe patito un  vita inferno con l’aguzzino che avrebbe fatto soffrire i suoi familiari negli ultimi 3 anni. I carabinieri hanno ricostruito un escalation di violenze, aggressioni fisiche e verbali, denigrazioni, avvenute nella casa familiare e sul luogo di lavoro della donna. Il soggetto, come accade di consueto in questo genere di situazioni, desiderava avere il pieno controllo sulla donna, intimorendola e fiaccandone lo spirito e le resistenze. Il personaggio più volte  aveva minacciato la vittima anche utilizzando dei coltelli, persino alla presenza dei figli minori, naturalmente spaventati ed impotenti dinanzi a tanta violenza. La  donna più volte aveva deciso di dire basta, di interrompere quel circuito vizioso fatto di riappacificazioni e nuova violenza.    il culmine della violenza è stato la notte appena trascorsa. L’individuo, in preda ai fumi dell’alcool,  ha controllato il telefono della donna, sbattendolo al muro. Il soggetto ha  malmenato e minacciato la poveretta con un cacciavite puntato alla gola. Ha anche tentato di sottrarre i cellulari ai figli minori, volendo impedire che chiamassero i Carabinieri. La figlia minore, spaventata, riparatasi da una vicina di casa è invece riuscita a chiamare i Carabinieri che, immediatamente accorsi, hanno dapprima bloccato il soggetto, al culmine di un inseguimento a  piedi per le vie del paese, ed in seguito hanno accompagnato la donna al Pronto Soccorso. La vittima ha una prognosi di circa 10   giorni. L’individuo è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Bronte  CT - Calci, pugni, schiaffi e morsi a donna: CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT), collaborati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo (CT), nel tardo pomeriggio di ieri hanno arrestato  Aron Artur VLAIC,  39enne in esecuzione di un’ Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania. L’arresto è per i numerosi interventi dell’Arma nell’abitazione del soggetto dove   conviveva con una connazionale di 50 anni e  la figlia minore di quest’ultima.   La  donna non ha  mai denunciato le violenze subite, ma i Carabinieri sono riusciti a raccogliere inconfutabili indizi di colpevolezza a carico dell’aguzzino che dal 2013 al mese di gennaio 2015, aveva ridotto la vittima  quasi in stato di schiavitù, costringendola a patire, alla presenza della figlia minore, ogni tipo di violenza fisica (calci, pugni, schiaffi ed addirittura morsi su tutte le parti del corpo) e verbale. Il magistrato inquirente, condividendo appieno il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori, ha richiesto  ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Catania  una misura cautelare nei confronti del soggetto. L’arrestato, già ai domiciliari per altro reato,  è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Giarre  CT - Calci e pugni  a convivente: CC l'arrestano. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno arrestato un 36enne, del luogo, per maltrattamenti e lesioni personali. Una  gazzella dell’Arma, stanotte, su richiesta di un anonimo cittadino che segnalava una lite in famiglia, è intervenuta nell’abitazione del soggetto. I  militari hanno trovato il 36enne, in un evidente stato di agitazione, e la convivente, una 42enne, accertando che lui  poco prima aveva aggredito la dona a calci e pugni, per futili motivi. La donna trasportata all’Ospedale di Giarre è stata medicata per un trauma facciale, escoriazioni ed ecchimosi alle palpebre superiori riscontrate guaribili in 10 giorni. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaScambisti in club e prostituzione:”Operazione Privè 2”, 5 accusati. La  Polizia di Stato su delega della Procura della repubblica di Catania, ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., emessa il giorno  11 febbraio 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di 5 persone: C.A.; A.U. già noto; G.A.C. già noto; L.R.; L.V., in quanto ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La misura cautelare accoglie gli esiti di indagini eseguite dalla Squadra Mobile - Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” nell’arco temporale aprile  - dicembre 2012 che hanno evidenziato come all’interno di due club privè segnatamente “Il Giardino di Giulia”, ubicato a Viagrande ed il  “Pantheon”, ubicato a Pedara, apparentemente riservati a coppie scambiste, si sarebbe celato l’esercizio della prostituzione. Gli ideatori ed organizzatori dell’attività di prostituzione sarebbero rispettivamente C.A. ed A.U. per il club denominato “Il Giardino di Giulia” mentre G.A.C. e L.R. lo sarebbero per il “Pantheon” dove erano coadiuvati da L.V.. I personaggi, dietro la parvenza di promotori di serate ricreative per coppie libere non avrebbero esitato a sfruttare non solo le singole prostitute ma le loro stesse compagne decidendo il tipo di serata da organizzare, le finte coppie da reclutare, a chi proporre di prostituirsi e il trattamento anche economico da riservare ai singoli clienti. Entrambi i club avevano la forma giuridica di associazione senza scopo di lucro che perseguiva la finalità di favorire il libero amore e lo scambio di coppie (tanto che era consentito l'accesso ai soli soci), ma le indagini hanno evidenziato un evidente scopo di lucro. I nuovi iscritti pagavano un costo per l'iscrizione annua: nel caso in cui entravano in coppia pagavano un'ulteriore somma ad ingresso e  nel caso in cui accedevano uomini singoli il corrispettivo da pagare ammontava ad una cifra che oscillava tra i 130 ed i 150 euro ad ingresso. Lo scopo del profitto era ancorato all'attività di sfruttamento della prostituzione svolta nei  locali,  dove  accedevano  uomini  singoli  previo  pagamento  di  un  biglietto d'ingresso, di gran lunga superiore rispetto a quella di ordinari locali ludici.  I poliziotti, nei club hanno rilevato la presenza sia di meretrici che di c.d. “coppie immagine”, ovvero coppie di coniugi di apparenti scambisti che camuffavano la prostituzione delle moglie. Il  G.I.P. del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro preventivo de locali dei due club privè “Il Giardino di Giulia” – oggi “La villa di Giulia” e “Pantheon”.


Santa Maria di Licodia  CT - Finti clienti rapinano filiale Unicredit, CC 2 bloccati  ed arrestati. I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia coadiuvati dai militari dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato in flagranza Tommaso Carmelo VIRGILIO, 32enne, di Gravina di Catania, e Salvatore SAVOCA, 27enne, di Mascalucia, per rapina aggravata. I due, ieri pomeriggio erano entrati nella filiale Unicredit in via Vittorio Emanuele come normali clienti e una volta dentro hanno estratto un taglierino rapinando al cassiere la somma contante di 3.500 euro. Nella circostanza però un impiegato riusciva ad attivare l’allarme.  I Carabinieri immediatamente intervenuti sul posto hanno bloccato ed arrestavano i 2 rinvenendo nelle vicinanze anche l’auto utilizzata dai rapinatori, una Fiat Panda rubata il 18 scorso a Misterbianco che è stata restituita al legittimo proprietario. La somma rapinata è stata riconsegnata al responsabile dell’istituto bancario. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Picanello: spacciatrice ai domiciliari mentre vende marijuana vicino a Campo Scuola. Si tratta di Luana D’URSO 21enne, di Catania. La  squadra “Lupi” dei Carabinieri del  Nucleo Investigativo di Catania,  ieri sera, intorno alle 23:00, in Piazza Delle Universiadi,  nel popolare quartiere di PICANELLO,  ha pizzicato una giovane pusher mentre vendeva droga nei pressi del Campo Scuola. I militari, perquisendole la tracolla, hanno rinvenuto e sequestrato una quarantina di dosi di marijuana e un centinaio di euro in contanti. L’arrestata, Luana D’URSO 21enne, di Catania, è stata ristretta ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. Contestualmente è stato segnalato alla Prefettura un cliente della ragazza quale assuntore di sostanze stupefacenti.


Belpasso CT 3 rubano in deposito  ENI, arrestato 24enne di Augusta.  I  Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT), di sera, durante un servizio di controllo del territorio in Contrada RINAUDO, hanno sorpreso ed arrestato  un 24enne, di Augusta (SR), che, con tre complici fuggiti via, stava rubando delle attrezzature all’interno del deposito dell’ENI.


CataniaDisabile stressato minaccia madre 81enne d’incendiare e far esplodere bombola gas, fermato da CC. Il soggetto aveva minacciato di far saltare in aria l’abitazione con l’anziana madre dentro. I congiunti sono stati salvati dai CC. L’emarginazione: è forse la sensazione che  ha provato il 53enne, catanese, rivedendo la sua esistenza di diversamente abile (soffre da tempo di problemi psichici), rinchiuso in quella casa in via Amore insieme all’anziana madre, 81enne, ormai avvilita ed impotente di fronte alla malattia del figlio. Il personaggio avrà pensato di farla finita ed in preda al delirio ha afferrato la bombola di gas ed  aprendo il rubinetto ha minacciato di farla esplodere agitando un accendino. La madre, terrorizzata,  ha trovato la forza di chiedere aiuto al 112. L’operatore, resosi conto della gravità del caso, ha inviato sul posto 2 gazzelle del pronto intervento riuscendo, nel frattempo, a farsi passare al telefono l’esagitato,  dimostrandosi comprensivo e distraendolo, di fatto,  dall’intento suicida. La scelta è stata azzeccata ed ha permesso ai Carabinieri di giungere sul posto, sfondare la porta, bloccare l’esaurito  ancora con l’accendino in mano, ed aerare l’appartamento già in parte saturo di gas. L’uomo è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio mentre l’anziana madre se l’è cavata solo con un grande spavento.


Acireale2 sorpresi in evasione dai domiciliari. Agenti del Commissariato P.S. di Acireale, nei giorni scorsi, ha proceduto all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare a carico dell’acese Giovanni MANCA 67enne. Lo stesso dovrà espiare la pena residua di 6 mesi di reclusione, per la violazione delle prescrizioni alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, alla quale era sottoposto. Inoltre, nell’ambito dei numerosi controlli predisposti in occasione del carnevale di Acireale, medesimi Agenti del Commissariato di Acireale hanno effettuato dei servizi di controllo a carico di soggetti sottoposti a misure restrittive. I poliziotti hanno effettuato un controllo a carico del già noto Gianluca TROVATO  25enne, ristretto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari per una fattispecie di estorsione. La pattuglia, nonostante avesse suonato ripetutamente al campanello,  non ha ottenuto risposta. Gli agenti, dopo circa 10 minuti, appostatisi nelle prossimità, hanno notato l’arrivo del TROVATO trafelato il quale  stava cercando di raggiungere la sua abitazione. La  pattuglia ha proceduto all’arresto del TROVATO per evasione. Il soggetto è stato giudicato in sede di giudizio direttissimo e condannato alla reclusione di 6 mesi.


Riposto - Ubriaco danneggia  auto in sosta, si scaglia contro CC. La pattuglia della Stazione Carabinieri  di Riposto intorno alle 06:00, è intervenuta in Via Roma Nord, dove un 22enne, del luogo, colto dai fumi dell’alcool  aveva iniziato a danneggiare le auto in sosta. I militari,  nel cercare di fermarlo, hanno subito la violenta reazione  del giovanotto e solo dopo una breve colluttazione sono riusciti ad ammanettarlo. L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa della direttissima.


Catania 2 rapinatori filmati: identificati ammettono. Il già noto catanese Carmelo Musumeci, 20enne, era sfuggito alla cattura, e forse pensava d’averla fatta franca per la rapina al supermercato di via Delle Medaglie d’Oro che lo scorso 10 febbraio aveva fruttato a lui ed al suo complice il bottino di 140 euro. Gli agenti della polizia, che nell’immediatezza dei fatti ne avevano individuato e posto in stato di fermo il complice S.Y. 17enne, sono arrivati anche a Musumeci. Il provvedimento di fermo è scattato anche per il 20enne che si è visto aprire le porte del carcere di Piazza Lanza. Le indagini hanno preso spunto dalla rapina che i due avevano portato a segno ai danni di un supermercato in via Delle Medaglie d’Oro. Le vittime hanno vissuto momenti di panico alle 18.40  lo scorso martedì, quando due giovani col volto travisato da cappellini e sciarpe, avevano fatto irruzione nel negozio armati di 1 grosso revolver. I rapinatori non avevano esitato a puntare l’arma alla testa della terrorizzata cassiera, arraffando i soldi.  I malfattori, successivamente, erano fuggiti a bordo di uno scooter. Gli uomini delle volanti che erano immediatamente intervenuti sul posto, per visionare le immagini del sistema di video registrazione di cui è munito l’esercizio. Gli investigatori hanno riconosciuto lo scooter utilizzato dai rapinatori come quello a bordo del quale il più giovane dei due: il minore S.Y., era stato fermato qualche giorno prima, per un controllo. Gli agenti si sono recati subito presso l’abitazione del sospettato, dove sono stati trovati i capi di vestiario indossati durante la rapina. Il ragazzo, messo alle strette, già noto per reati specifici ed altro, ha ammesso di aver commesso la rapina utilizzando un’arma giocattolo, di cui si era sbarazzato buttandola nell’immondizia e non ha fatto parola sul complice. I poliziotti non si sono arresi ed a seguito di indagini, sono arrivati ad individuarne il complice Carmelo Musumeci, già noto per rapina. L’indagato, raggiunto presso la sua abitazione, è stato trovato ancora in possesso del vestiario che aveva indossato al momento della rapina, tra cui 1 cappuccio di lana con la vistosa scritta "Amsterdam".  Musumeci, di fronte all’evidenza dei fatti, ha reso ampia confessione, aggiungendo di aver compiuto nell’ultimo mese, col minore suo complice, altre tre rapine ad esercizi commerciali, tra cui 1 in trasferta nel siracusano.


Caltagirone - CC arrestato pedofilo 53enne: sequestrato ingente  materiale video a  contenuto pedopornografico. I  Carabinieri di Caltagirone, di mattina, alle prime luci del giorno all’alba, nel corso di una mirata attività investigativa condotta con la regia della  Procura della Repubblica di Caltagirone sotto il coordinamento del Procuratore Capo, hanno accuratamente perquisito l’abitazione di un 53enne rinvenendo, in una valigetta nascosta in un armadio della camera da letto, un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, registrato su circa cinquanta videocassette da 8 mm, unitamente alla relativa telecamera con cui l’indagato poteva visionare queste ultime. Tutti i supporti audio-visivi raccolti sono stati ovviamente posti sotto sequestro. Gli inquirenti si sono trovati, loro malgrado, di fronte ad una miriade di spezzoni di filmati amatoriali, di bambine in età preadolescenziale riprese di nascosto, sia in ambiente casalingo che in luoghi pubblici, sempre con inquadrature dal basso verso l’alto in modo da indugiare sui fondoschiena, sulle gambe e sui piedi delle ignare, giovani vittime. I militari, tra i diversi videotape, hanno sequestrato anche riprese di veri e propri rapporti sessuali completi, consumati tra le mura domestiche da un adulto, allo stato non identificato, con minori infraquattordicenni.  Il pedofilo alla luce della gravità e della mole degli elementi raccolti dai carabinieri, all’esito delle attività, è stato dichiarato in   arresto e condotto nella Casa Circondariale di Caltagirone dove attualmente è detenuto.


Catania Evaso dai domiciliari, rientra. Agenti della Polizia di Stato ieri, hanno arrestato ai domiciliari il già noto catanese Carmelo BALSAMO 38enne per evasione dagli arresti domiciliari. Uomini del Commissariato P.S. “San Cristoforo”, alle ore 18,15 nell’ambito dei controlli disposti dal Questore dott. Marcello Cardona, mirati al controllo delle persone sottoposte a misure restrittive e detentive, hanno proceduto al controllo di BALSAMO. Il personaggio presso la sua abitazione  è ristretto agli arresti domiciliari. Gli  agenti sul posto hanno trovato la madre del soggetto, la quale, per eludere il controllo, asseriva che il figlio si trovava a letto poiché colpito da influenza. I poliziotti, pertanto, hanno chiesto di entrare per verificare la presenza del BALSAMO ma contemporaneamente questi sopraggiungeva, trafelato e con passo veloce, da una strada confluente, senza addurre giustificazioni al suo allontanamento dal luogo di detenzione.  BALSAMO su disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Marisa Scavo, è stato nuovamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.


Catania -  “Spartivento”, GIP: 18 misure, 5 irreperibili. Il  Giudice per le Indagini Preliminari, lo scorso 3 febbraio, su richiesta della D.D.A di Catania, aveva emesso ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti dei soggetti fermati il 2 febbraio, nonché di Lorenzo SAITTA 39enne, inteso “’u scheletru” e Danilo SCORDINO 26enne, entrambi già noti e detenuti per altra causa, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di essere promotori il primo dell’organizzazione gravitante a San Cristoforo mentre il secondo di quella facente capo ai NIZZA operante nel rione e a Librino. Il G.I.P. ha disposto per Francesco Giovanni LA SPADA, 39enne e Giuseppe GRASSO 36enne gli arresti domiciliari. Le persone complessivamente raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito dell’operazione “Spartivento”, sono 18, di cui 5 allo stato irreperibili.


Catania CC, 3 ai domiciliari, furto ferro.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato ai domiciliari Francesco VASSALLO, 49enne, Santo ROGGIO, 38enne, e Francesco BATTIATO, 32enne, tuti catanesi, per furto aggravato in concorso. Una  gazzella dell’Arma, nella tarda mattinata durante un servizio di controllo   del territorio finalizzato a prevenire e reprimere reati predatori in genere, ha sorpreso i tre in contrada Passo Martino mentre erano in un’azienda agricola, in disuso sottoposta a sequestro giudiziario, intenti ad asportare materiale metallico. I malviventi nella circostanza avevano già accantonato diversi tubi del tipo innocenti che costituivano la struttura di un capannone. La refurtiva è stata restituita al curatore dell’azienda. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Santa Venerina  CT - Tentato furto, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno arrestato ai domiciliari Giuseppe FRESTA 47enne, del luogo su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di 4 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile di un tentato furto, commesso il 2 febbraio 2009 ad Acireale. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.


CataniaPossesso armi: serve certificazione medica. La Questura con  comunicato avvisa tutti i possessori di armi:” Si porta a conoscenza degli interessati che, secondo quanto disposto dall’art. 6, comma 2, del D. Lgs. 29.09.2013 n. 121 tutti i detentori di armi, dovranno presentare entro il 4 maggio 2015 la certificazione, medica “una tantum”  attestante il possesso dei requisiti psicofisici previsti dalla norma, salvo che non lo abbiano già prodotto nei 6 anni antecedenti la data di entrata in vigore della citata disposizione. Tale certificazione medica deve essere rilasciata nel rispetto della normativa vigente. La mancata presentazione di detta certificazione, dopo le formalità di legge, comporterà il ritiro in via cautelare delle armi e contestualmente, sarà avviato l’iter per l’adozione del divieto detenzione armi. La certificazione di cui sopra potrà essere presentata, esente da bollo, all’Ufficio competente, presso il quale sono state denunciate le armi detenute, alla Questura, ai Commissariati P.S. ed ai  Comandi dell’Arma  Carabinieri”.


Catania - Mafia, misure cautelari per numerosi presunti Cursoti. La  Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha in corso di esecuzione un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di numerose persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Cursoti Milanesi), traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, tentato omicidio e  reati in materia di armi, con l’aggravante di cui all’art.7 L.203/91, per avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche della citata organizzazione mafiosa ed al fine di agevolarla. I particolari dell’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania.



Aci Sant’Antonio CT  - CC scoperto deposito e distributore abusivo gasolio, 3 arresti. I  Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio  e del Nucleo Operativo di Acireale, ieri mattina in  Via Lanza, hanno arrestato, in flagranza,  Caterina MOSCHETTO,  52enne Giovanni ALEO, 50enne e Mario Russo 48enne, tutti noti della zona, a seguito della scoperta di 1 deposito con annesso rifornimento abusivo di carburante per autoveicoli. I militari, nell’area, posta sotto sequestro, hanno trovato 2 serbatoi da 7000 litri ognuno, contenenti Gasolio per autotrazione, cisterne su cui erano installate 2 pompe con annessi contatori/erogatori,  1 ulteriore cisterna vuota della medesima capacità, 4 serbatoi da 1000 litri cadauno all’interno di un furgone utilizzato per rifornire il distributore oltre a delle agende dimostranti l’arco vitale dell’attività illegale. I Militari da tempo avevano notato un anomalo via vai di veicoli diretti verso il luogo dove è stato scoperto il deposito. I militari, dopo alcuni servizi di appostamento, hanno deciso di fare irruzione nella proprietà subito dopo che, aperti i cancelli da parte di una donna, iniziava l’afflusso dei clienti colti nella flagranza del travaso del carburante dalle cisterne all’autoveicolo. La donna ha dichiarato ai Carabinieri di essere solo un’incaricata da parte dei proprietari. I due imprenditori,  identificati immediatamente, posti di fronte all’evidenza dei fatti accertati, non hanno potuto far altro che ammettere le loro responsabilità. La donna ed i 2 uomini, sono stati arrestati per sottrazione aggravata al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici. L’operazione ha evidenziato come sia i clienti che gli autori del reato, ormai da tempo facciano ricorso a questa pratica illegale, dettata, probabilmente, dal  momento di difficoltà economica che si attraversa, caratterizzato, specie nei mesi scorsi, dall’elevato costo del carburante. Rimane alta l’attenzione dei CC su un fenomeno criminoso che potrebbe essere in continua espansione.   


Catania - Violenze ad ex, madre del suo bambino, voleva lasciarlo:  arrestato dai CC.  Non ne voleva sapere di mettere la parola fine alla relazione con la giovane madre (21 anni) di suo figlio  e così un 22enne, catanese, del quartiere di Librino, è stato arrestato stamattina dai Carabinieri di Randazzo (CT), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania. I  Carabinieri nel corso di una serrata attività d’indagine, condotta durante le festività natalizie appena trascorse, hanno analizzato le immagini di video-sorveglianza, ricostruito le fasi della violenza, ascoltato diversi testimoni e presentato un preciso quadro indiziario all’Autorità Giudiziaria. Il giovane, nell’estremo tentativo di riallacciare un rapporto ormai concluso, negli ultimi due mesi aveva tempestato la vittima di chiamate e messaggi, cercando disperatamente di non perderla. La ragazza esausta ed impaurita, aveva però accettato di vederlo ancora una volta, l’11 dicembre scorso, per chiarirgli una volta per tutte la fine della loro storia d’amore. L’incontro, però, come capita il più delle volte, è degenerato. L’astuzia della giovane donna è stato l’elemento determinante che le ha permesso di salvarsi. La vittima, temendo il peggio, aveva sì accettato l’incontro ma aveva deciso di parcheggiare la sua auto  nelle immediate vicinanze di un hotel catanese. Il  22enne al culmine di un’accesa lite, dopo avere schiaffeggiato ed insultato la ragazza ha usato violenza contro di lei, sfilandole i pantaloni, col chiaro intento di abusarne. Le  grida della donna hanno però fatto sopraggiungere il personale in servizio presso l’Hotel che, giunto nei pressi del luogo della violenza, ha chiesto spiegazioni al giovane sul suo comportamento. La vittima, approfittando del momento, con l’aguzzino sceso dalla macchina per “rassicurare” il personale dell’albergo, nonostante fosse scossa e svestita,  è riuscita ad ingranare la marcia ed a darsi alla fuga, raggiungendo dapprima il Pronto Soccorso per farsi medicare ed immediatamente dopo la Caserma dei Carabinieri, dove ha denunciato la violenza subita. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania  Piazza Lanza.

Acicastello CT Donna incinta gelosa, in bar pugnala cuore fidanzato. I Carabinieri di Acicastello (CT) hanno arrestato, in flagranza, la 34enne S.C., di Catania, per tentato omicidio. La  donna alle 19:00 ieri sera, ha dato appuntamento al fidanzato, un catanese di  42 anni,  in un Bar di Via Antonello da Messina, noto lungomare che collega Catania ad Acicastello (CT). I due si sono visti per chiarire alcuni dissapori che negli ultimi tempi avrebbero minato la loro relazione sentimentale. La  discussione, ad un certo punto si è animata poiché sembrava che l’uomo avesse intenzione di lasciarla. La donna, in preda ad un raptus, dettato dalla gelosia, avrebbe estratto dalla borsa un pugnale e l’ha colpito prima al torace e poi, con l’uomo girato di spalle per sfuggire alla follia omicida, di striscio alla schiena. Alcuni  clienti del Bar,  miracolosamente, già nel sentirli litigare animatamente hanno avvisato il 112 che immediatamente ha inviato sul posto  la pattuglia di Acicastello che è riuscita a bloccare l’esagitata mentre ancora rincorreva con il pugnale in mano  la vittima.  La donna seppur ammanettata ha gridato a squarciagola contro l’uomo recitando testualmente: “Ringrazia i Carabinieri perché allora ti avrei ammazzato”.    L’uomo, trasportato nel vicino Ospedale Cannizzaro, è stato  riscontrato affetto da “ferita d’arma bianca all’emitorace sinistro” e giudicato guaribile in una decina di giorni. L’arma è stata sequestrata mentre l’arrestata, dichiaratasi in stato interessante,  è stata reclusa momentaneamente in una struttura protetta della provincia etnea.


Catania - Aggredisce convivente: arrestato da CC  per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza privata e minacce. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 40enne, catanese, per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza privata e minacce.  Il soggetto di pomeriggio, a seguito di un diverbio, scaturito per futili motivi, ha aggredito la sua convivente, una 38enne catanese, minacciandola. La donna è riuscita a sfuggire all’aggressore rifugiandosi e chiudendosi nella stanza da letto, da dove è riuscita a telefonare al 112 chiedendo aiuto. Una Gazzella dell’Arma è intervenuta immediatamente nell’abitazione bloccando il soggetto ancora in preda all’ira, dietro la porta della stanza da letto intento a minacciare la 38enne. L’intervento tempestivo dei militari ha salvato la donna che se l’è cavata con una lieve tumefazione al collo. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CTPena domiciliare: minacce e violazione obblighi sorveglianza speciale. I Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato ai domiciliari  Santo Salvatore MARCHESE 45enne del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania.  Il soggetto dovrà scontare, ai domiciliari, la pena di mesi 6 di reclusione inflittagli poiché ritenuto colpevole dei reati di minaccia e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, commessi a Misterbianco nel gennaio 2008 e nell’agosto 2010. L’arrestato è stato tradotto nella sua abitazione.


Catania2 tentano furto in villa: ammanettati. Agenti delle Volanti hanno arrestato per tentato furto aggravato in concorso,

 i già noti Ivan STELLA  23enne e Michael FURNO’ 18enne. Una  Volante dell’UPGSP, ed a una pattuglia del Commissariato Nesima, alle ore 11.20 circa, sono intervenuti in via Samuele, dove una telefonata giunta al 113 aveva segnalato un tentativo di furto in abitazione ad opera di due individui. L’abitazione interessata dalla segnalazione era cinta da un alto muro, pertanto gli agenti, per accedere all’edificio senza mettere sull’avviso i malfattori, si sono dovuti improvvisare scalatori. Gli agenti, dopo aver scavalcato la recinzione, hanno sorpreso i due malviventi nell’atto di forzare con un “piede di porco” la finestra dell’appartamento. Il  tentativo di fuga, è fallito entrambi i maldestri sono stati prontamente bloccati e arrestati. I  due su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati ristretti presso le locali camere di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


 Adrano  CTCarcere per spesa soldi falsi. Si  tratta di Angela D’AMICO 24enne. La donna è stata  arrestata per truffa, spesa ed introduzione nello Stato di monete false. I Carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato Angela D’AMICO, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari.  La donna dovrà espiare la pena di 1 anno, 6 mesi e 2 giorni di reclusione poiché ritenuta responsabile di truffa, spendita ed introduzione nello Stato di monete false, reati commessi a Cagliari il 2 e 4 aprile del 2014. L’arrestata è stata associata nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Arresto domiciliare per furto.  I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari Angelo STRANO, 50enne, catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari, su ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro. L’individuo a conclusione di un’articolata indagine condotta dai Carabinieri è stato riconosciuto quale autore di un furto aggravato, commesso il 26 settembre 2013 a Sellia Marina (CZ). Il GIP concordando in pieno con le risultanze investigative prodotte dai CC ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti del soggetto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCocaina in camera da letto, 1 in carcere. Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato il già noto catanese Salvatore BELLANTI  31enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina nonché per detenzione illegale di una pistola semiautomatica a salve calibro 8 modificata. I poliziotti, nel corso di una perquisizione, eseguita, presso l’abitazione del BELLANTI, nella camera da letto, sono stati rinvenuti e sequestrati 5 involucri in plastica contenenti gr.1 di cocaina oltre a una bilancia di precisione e materiale per il confezionamento, nonché una pistola semiautomatica a salve calibro 8 modificata con l’inserimento di una canna in acciaio al fine di consentire l’uso di cartucce letali, calibro 7,65.  il soggetto, espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania1 in manette: resistenza a P.U. e lesione. Agenti del Commissariato Centrale ieri sera hanno individuato ed arrestato Maurizio FAMA’  35enne già noto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. il soggetto deve scontare la pena di mesi 4 e giorni 9 di reclusione, per i reati di resistenza a P.U. e di lesione personale, aggravati, commessi nel corso del 2012. Ultimate le formalità di rito lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’A.G. competente.


Pedara  CT - Topo d’appartamento nel sacco dei CC I  Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale (CT) stamattina, hanno arrestato, in flagranza, Salomon ALI’, 19enne originario del Sudafrica, per tentato furto aggravato. I militari, su segnalazione pervenuta al 112, si sono immediatamente recati in un appartamento di via Delle Ginestre ed ivi giunti hanno beccato il ladro mentre era ancora intento a rubare dell’oro nell’armadio della camera da letto. Il proprietario di casa è ritornato in possesso dei suoi oggetti preziosi mentre l’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


Motta Sant’Anastasia  CTColombiana evade dai domiciliari, CC presa. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, la  colombiana   Catherine Nastasia QUIJANO ALVAREZ 29enne,,  per evasione. La donna, ristretta ai domiciliari a Belpasso (CT), ieri sera è stata notata dai militari di pattuglia gironzolare nel centro di Motta in palese violazione della misura restrittiva cui era sottoposta. L’arrestata, in attesa del giudizio per direttissima,  è stata ricollocata ai domiciliari.


Catania - San Cristoforo, spaccio cocaina in via Plaja, CC 2 ai domiciliari.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari Matteo COSTANTINO, 52enne, ritenuto vicino all’organizzazione mafiosa  clan  "Cappello", e Antonio Valentino CARRUBBA, 30nne, entrambi catanesi, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, stamani nelle prime ore del mattino, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno notato i due in via Plaja cedere delle bustine ad occasionali  acquirenti. I fermati, bloccati e perquisiti, sono stati  trovati in possesso di 21 dosi di cocaina,  peso complessivo di 6 grammi, e la somma contante di 120 euro, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo,   come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Linguaglossa  CT - Rumeni danneggiano e saccheggiano casa in affitto e minacciano proprietaria di morte. I Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato una coppia di rumeni, lei 34enne e lui 26enne, per tentata estorsione, furto aggravato e danneggiamento  in concorso. La  coppietta da circa due anni aveva preso in affitto, con regolare contratto di locazione, un appartamento ammobiliato di proprietà di una donna del posto. I due, alla scadenza naturale del contratto, hanno lasciato l’abitazione riconsegnando le chiavi alla proprietaria. La donna,  recandosi nell’appartamento per verificarne lo stato d’uso, ha trovato una sgradevole sorpresa: I fidanzati, nel liberare l’appartamento, hanno pensato bene di razziarlo portando via parte dei mobili e del vasellame esistente danneggiando altresì alcune zone nevralgiche della casa. La poveretta, ha saputo che i due si erano trasferiti in un’altra abitazione in paese. La proprietaria è andata a trovare gli ex inquilini chiedendo la restituzione del maltolto ed un risarcimento per i danni procurati ma, perentoriamente, ha ricevuto  minacce di morte espresse chiaramente per farla desistere da ogni forma di rivalsa economica.  La vittima, cacciata in malo modo da casa, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che giunti immediatamente sul posto hanno ritrovato nell’immobile, previa perquisizione,  i mobili e il vasellame rubato. 


Adrano  CT  - Offriva “protezione” a  proprietari terrieri, manette ad  estortore. Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) stamani hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di  Nicolò MUNI, 35enne, di Biancavilla (CT),  per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I tutori dell’ordine  al soggetto oggi hanno contestato le  estorsioni poste in essere nei confronti di alcuni proprietari terrieri delle contrade “Dagala” e “Monte Torchio”, nell’antico gergo ciò era chiamata “guardiania”. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, sono state avviate a seguito dei numerosi furti e danneggiamenti avvenuti nell’agro di Adrano e alla successiva comparsa di simboli (marchiavano le proprietà con dei numeri segnati con della vernice rossa) sugli ingressi delle  proprietà delle vittime. La perfetta conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri ha consentito di dimostrare che non si trattava della tradizionale attività di sorveglianza delle aree rurali bensì di un vero e proprio racket  controllato dall’organizzazione criminale. La significativa  intensificazione di furti e danneggiamenti nelle proprietà delle due contrade prima dell’avvento del “guardiano”, ha dimostrato la sussistenza del delitto di estorsione. Il criminale, in piena sintonia con gli altri sodali del  clan SCALISI, già arrestati in precedenti operazioni, ed in continuità con il  lavoro del padre, deceduto,  anch’egli affiliato e guardiano di zona, sfruttando   la “forza contrattuale” dell’organizzazione criminale avrebbe asservito le vittime al volere mafioso obbligandole ad usufruire, in esclusiva, del suo servizio di vigilanza che li proteggeva da qualsiasi aggressione esterna. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca.


Catania - Incidenti CARA: 1 arresto. Nella tarda mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile ha posto in stato di fermo il  nigeriano Eric RICHARDSON  22enne, ritenuto responsabile, in concorso col connazionale Evans OWAH, già arrestato lo scorso 30 dicembredi devastazione e saccheggio, di danneggiamento seguito da incendio, di resistenza a P.U. e di altri reati.  Il fermo è giunto a conclusione delle indagini della Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione, scattate a seguito degli incidenti verificatisi nella mattinata dello scorso 29 dicembre presso il C.A.R.A. di Mineo (CT) nel corso dei quali un gruppo di cittadini nigeriani, a seguito della notifica del diniego dello status di rifugiato politico da parte della Commissione territoriale, avevano incendiato e danneggiato quattro vetture all’interno del centro, una delle quali appartenente alla Croce Rossa Italiana, e saccheggiato un magazzino di distribuzione di vestiario, sigarette ed altri beni. Eric RICHARDSON espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania - Librino: evade dai domiciliari, CC preso.  I Carabinieri della Stazione di Librino hanno arrestato, in flagranza,  Salvatore POIDOMANI, 43enne, catanese, per evasione. Il soggetto di sera, benché sottoposto agli arresti domiciliari, è stato individuato e bloccato da una pattuglia dell’Arma mentre in strada violava manifestamente  i vincoli restrittivi cui era obbligato. L’arrestato è stato di nuovo posto ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.  


Catania Droga, ammanettato 20enne. Agenti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il già noto catanese Yefir  DI BLASI 20enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Il giovane, intorno alle ore 17, è stato infatti sorpreso dagli agenti di una Volante in via Lombardia mentre stava cedendo 1  involucro contenente marijuana ad un individuo sopraggiunto a bordo di una Smart. DI BLASI è stato sottoposto a perquisizione personale. I poliziotti hanno rinvenuto, occultati dentro gli slip 3 involucri di carta stagnola contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana. il personaggio è stato associato presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della direttissima.


Gravina di Catania  CTDroga: aggredisce madre, sorella e vigilantes per soldi.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile  della Compagnia di Gravina di Catania  hanno arrestato, in flagranza,  un 47enne, del posto, per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il soggetto, ieri pomeriggio, a causa del netto rifiuto espresso dalla madre, 68enne,  per l’ennesima richiesta di denaro necessario all’acquisto di droga, non ha esitato ad aggredirla e minacciarla di morte, danneggiando perfino alcuni mobili d’arredo dell’abitazione della poveretta. L’individuo ha poi trasferito le particolari attenzioni  sulla sorella, 45enne, accorsa in difesa dell’anziana madre. Il personaggio, preso dalla forma di delirio, causata dall’astinenza da stupefacenti, ha abbandonato l’abitazione materna per recarsi nel vicino supermercato “Simply” dove, dopo aver sottratto degli alimenti e danneggiato degli espositori, ha aggredito una  guardia giurata. Il vigilantes presente casualmente nell’esercizio, aveva tentato di fermare il soggetto. L’intervento dell’equipaggio di una gazzella dell’Arma ha posto fine alla spirale di violenza innescatasi con l’immobilizzazione del soggetto ed il conseguente arresto. L’individuo è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Sant’Agata li Battiati  CT – Sbaglia rapina in banca e depreda 79enne bloccato. I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata li Battiati hanno arrestato Salvatore DI GRAZIA 48enne, catanese, per rapina aggravata. Un soggetto col volto scoperto ed armato di un coltello a serramanico di mattina, ha fatto irruzione all’interno dell’istituto di credito “Unicredit” in via Umberto. Il malvivente ha prima tentato, sotto la minaccia dell’arma, di rapinare il contenuto casse, non riuscendo, perché bloccate dalla chiusura temporizzata,  ha rapinato la somma di 55 euro ad un pensionato di 79 anni che era in attesa dell’apertura dello sportello bancario. Il rapinatore dopo essersi impossessato del denaro si è allontanato a piedi. Un  impiegato ha subito telefonato al 112 denunciando l’accaduto e dando una minuziosa descrizione del criminale. Una pattuglia dell’Arma, che gravitava in zona, su richiesta della Centrale Operativa è intervenuta immediatamente sul posto individuando e bloccando il 48enne in Piazza Vittorio Veneto con il denaro rapinato ed il coltello ancora in tasca. Il denaro è stato restituito al legittimo proprietario mentre il coltello a serramanico sequestrato. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


 

CataniaPusher, 4 manette in via Stella Polare. Carabinieri squadra “Lupi” Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno arrestato Kevin BONFIGLIO 21enne, Agatino MONTEDORO  31enne, Giuseppe PLATANIA  18enne e Claudio BONNICI  18enne, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, stanotte durante un servizio antidroga nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno notato i quattro in via Stella Polare, ognuno con compiti diversi da chi prendeva i soldi a chi consegnava delle bustine, spacciare della droga ad occasionali avventori. I soggetti bloccati e perquisiti  sono stati trovati in possesso di 9 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 5 grammi, 28 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 26 grammi, e la somma contante di 390 euro, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Agenti bloccano 2 pusher in centro storico.  Uomini della sezione Volanti dell’UPGSP ieri, hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti

 

gli stranieri Ousman Jim CHAM  25enne del Senegal, già noto per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti  ed  Yaya TOURAY 30enne del Gambia, incensurato. Un equipaggio delle Volanti, alle ore 01.45, durante il servizio di controllo del territorio, ha notato in Piazza Vincenzo Bellini all’angolo con la via Perrotta, 3 extracomunitari intenti a cedere  1  involucro contenente sostanza stupefacente a 2 giovani sopraggiunti a bordo di una Smart.  Gli  stranieri, alla vista della polizia, sono fuggiti ma gli agenti, si sono posti all’inseguimento dei malviventi. I poliziotti sono riusciti a bloccare subito un fuggitivo:  Touray il quale sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di 5 involucri di cellophane con all’interno della marijuana. Un’altra Volante, qualche minuto dopo, intervenuta in ausilio dei colleghi, è riuscita ad intercettare in via San Giuliano anche il secondo spacciatore: Cham. Questi, nel tentativo di sfuggire alla cattura, ha cercato più volte di divincolarsi, sbracciando e spintonando gli agenti che sono riusciti comunque a bloccarlo. Il soggetto è stato sottoposto a perquisizione personale, ed è stato trovato anch’egli in possesso di ben 9 involucri del medesimo stupefacente. I 2 sono stati arrestati e condotti in Questura dove, su disposizione del PM  di turno, si trovano in camera di sicurezza in attesa della direttissima.


Catania Antidroga, 1 in manette.  Poliziotti   della Squadra Mobile di Catania ieri, hanno arrestato il già noto Stefano LANZAFAME  26enne, il quale si è reso responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. L’arresto è scaturito dalle indagini condotte dalla Sezione “Antidroga” che aveva accertato come LANZAFAME, domiciliato nel popoloso rione di San Giovanni Galermo, era dedito allo spaccio di cocaina in via Ustica. I Poliziotti, dopo aver effettuato un mirato servizio di osservazione ed avuta la certezza che il soggetto era in possesso dello stupefacente,  hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare nell’abitazione del sospetto, ad esito della quale è stato rinvenuto e sequestrato un sacchetto di cellophane contenente gr.16 di cocaina.


Nicolosi  CT Donna perseguita sindaco in comizio, CC ai domiciliari. Una donna 40enne, già ammonita per atti persecutori ha inveito nuovamente contro il sindaco durante un comizio ed ha aggredito i CC intervenuti.  I Carabinieri della Stazione di Nicolosi hanno arrestato ai domiciliari una 40enne, di Nicolosi per atti persecutori e resistenza, minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale. La donna, già era stata sottoposta ad ammonimento da parte del Questore per atti persecutori nei confronti del sindaco di Nicolosi avendolo in passato aggredito più volte verbalmente, durante i suoi comizi. Il primo cittadino,  giovedì sera in piazza Vittorio Emanuele mentre stava rivolgendo alla cittadinanza i suoi auguri di buon inizio anno ha udito la donna che iniziato ad inveire contro di lui con frasi offensive e minacciose. I militari sono intervenuti immediatamente, su segnalazione di un cittadino presente. I carabinieri hanno bloccato la donna dopo un’energica resistenza. L’arrestata,  su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.


Giarre CT- Stalker 57enne incontra ex con 2 coltelli, in manette. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Giarre hanno arrestato un 57enne per atti persecutori e possesso di coltelli a serramanico. L’individuo, che non accettava la fine della relazione con l’ex convivente 42enne di Giarre, ieri sera dopo averla minacciata, al fine di convincerla a riprendere il rapporto sentimentale, si  era appostato nei pressi dell’abitazione della donna attendendone l’uscita. La vittima terrorizzata ha telefonato al 112 riferendo quanto stava accadendo. I Carabinieri intervenuti immediatamente hanno individuato e bloccato l’individuo trovato in possesso di 2 coltelli serramanico, che sono stati sequestrati. I  militari successivamente hanno accertato che la 42ennne subiva maltrattamenti e minacce dal 2011. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Santa Maria di Licodia  CT- Estorsione e spaccio 2 in manette.  L’ordinanza di custodia cautelare  ai domiciliari è stata eseguita dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia coadiuvati da militari della Compagnia di Paternò e del Nucleo Cinofili di Nicolosi per Massimo DI MARIA, 35enne, ed un 22enne, entrambi del luogo. Il provvedimento era stato emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania, per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.  Il GIP ha concordato in pieno con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri. I Carabinieri hanno accertato che  i soggetti, in concorso tra loro, il 28 luglio scorso a Santa Maria di Licodia hanno venduto della marijuana ad un 16enne costringendolo con minacce a consegnargli 270 euro. I militari durante le perquisizioni domiciliari hanno rinvenuto e sequestrato nell’abitazione  del 35enne 31 cartucce e 6 bossoli di vario calibro, per cui dovrà rispondere anche del reato di detenzione illegale di munizionamento. Il 22enne è stato segnalato alla Prefettura di Catania per uso personale di sostanze stupefacenti poiché in casa sua i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 semi di canapa indiana ed un grammo di  marijuana. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Invaghitosi di ballerina brasiliana, la perseguita. Stalking, divieto avvicinamento: Polizia esegue ordinanza misura cautelare.  Agentidella Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale, nei confronti di un acese 35enne, ritenuto responsabile di atti persecutori (stalking) in pregiudizio di una donna di 50 anni di origini brasiliane. La vicenda ha origine lo scorso febbraio quando l’indagato, disoccupato, conobbe la donna in un locale di Catania dove questa lavorava come ballerina di samba e se ne invaghì da subito. Il soggetto nonostante il rifiuto della donna alle sue avances, non aveva ceduto iniziando una serie continua di appostamenti, telefonate, invii di messaggi mediante chat ed sms in cui manifestava la sua passione ed il sentimento provato, sempre respinto dall’interessata. L’atteggiamento dello stalker, purtroppo, è diventato nel tempo sempre più aggressivo, anche con frasi del tipo “se tu non sarai mia non sarai di nessuno”, portando la vittima in uno stato di grave ansia e costringendola a modificare le sue normali abitudini di vita. L’indagato, a termine delle risultanze investigative, è stato interessato da un ordine di custodia cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima con ulteriore prescrizione di non comunicare con questa con qualsiasi mezzo.


Catania - Viale Grimaldi:  “Lupi” arrestano ai domiciliari pusher sul punto di spacciare. 2  complici denunciati . Si tratta di  Gaetano TROINA , 44enne, del posto.  La squadra “Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, di sera, intorno alle 23:30, durante un servizio antidroga svolto nel quartiere di Librino, ha fermato 3 sospetti. I militari, dall’immediata perquisizione, hanno rilevato che uno, nascondeva nelle tasche una sessantina  di grammi  di marijuana e la somma in contanti di 200 euro, tutti in banconote di piccolo taglio.  La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato  Gaetano TROINA, è stato relegato ai domiciliari in attesa del rito per direttissima. Scattata la denuncia per i due complici rispettivamente di 30 e 22 anni.


San Gregorio di Catania - Evaso dai domiciliari scovato da CC in centro estetico. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, Carmelo NICOLOSI,   40enne di Valverde (CT), per evasione. I militari, durante i controlli di soggetti sottoposti alle  misure restrittive alternative, non trovando  in casa il soggetto, dopo una breve ma proficua attività informativa, l’hanno rintracciato in un centro estetico della zona dove si era recato per rigenerarsi dalle fatiche della detenzione domiciliare.   Domani mattina  sarà tradotto dinanzi al giudice per la direttissima. 


Catania 1 in carcere: rapina, evasione e porto abusivo armi. Si tratta di Carmelo MUSUMECI 44enne,  di Catania. il personaggio è passato dall’affidamento in prova in comunità al carcere.  I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato Carmelo MUSUMECI, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di sorveglianza etneo. Il soggetto, già affidato in prova ad una comunità, è stato raggiunto da un provvedimento definitivo scaturito da un cumulo pene perché ritenuto colpevole di rapina, evasione e porto abusivo di armi. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza dove sconterà 3 anni e 6 mesi  di reclusione.


Acireale - Padre accusato: abusi sessuali su figlia 14enne. Agenti del Commissariato di Acireale hanno tratto in arresto, in ottemperanza ad ordine di custodia cautelare, un soggetto di 40anni dell’acese, per il reato di violenza sessuale nei confronti della figlia minore di 14anni. Le indagini hanno preso avvio a seguito della denuncia di una donna agli agenti del Commissariato acese. La  madre ha segnalato che la figlia aveva subito dei reati di abusi sessuali dal padre. Gli accertamenti tecnici hanno raccolto prove che hanno comprovato gli abusi subiti dalla ragazza, una adolescente. Secondo quando ricostruito finora il padre allorquando rimaneva da solo con la figlia la invitava a vedere film pornografici sul proprio computer e poi abusava di lei. Già immediatamente dopo la denuncia della donna, il marito era stato allontanato dal nucleo familiare.


Riposto CT- Pusher in trasferta da Zafferana Etnea per spacciare. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza, un 22enne, di Zafferana Etnea (CT), per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari, durante un servizio antidroga, hanno beccato il pusher, in  Piazza Padre Pio,  con indosso  60 grammi di “marijuana”,  suddivisa in una cinquantina di dosi, nonché 300 euro circa, somma verosimilmente guadagnata con lo spaccio dell’erba. La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre  l’arrestato è stato relegato agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.


Catania - San Giorgio: evaso dai domiciliari, preso. I Carabinieri della Stazione di Librino  hanno arrestato,  ai domiciliari in flagranza, Calogero ALAGONA, 45enne del posto,  per evasione. I militari, stanotte,coadiuvati dai uomini della Compagnia d’Intervento Operativo  del battaglione “Puglia”, hanno sorpreso il soggetto in via della Lucciola, nel quartiere periferico di San Giorgio,  lontano dalla sua abitazione dov’era ristretto ai domiciliari. L’arrestato è stato relegato ancora  nella sua abitazione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


San Giovanni La Punta  CT- Evade dai domiciliari, preso. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza, Fabio LICCIARDELLO, 46enne del posto,  per evasione. I  militari di pattuglia,  stanotte, hanno sorpreso il soggetto a passeggiare in strada in palese violazione della misura restrittiva cui era sottoposto.  In attesa del giudizio per direttissima l’arrestato è stato relegato ancora nella propria abitazione agli arresti domiciliari. 


Biancavilla  CT- Arrestato rapinatore,  ad ottobre terrorizzò 2 anziani coniugi rapinandoli in casa. Si tratta di : Prospero LEANZA 47enne. La Stazione Carabinieri si è confermata quale presidio di riferimento per le comunità. Il  contatto quotidiano spinge al dialogo ed alla fattiva collaborazione  del cittadino con conseguenti successi operativi. Biancavilla: terra afflitta da faide di criminalità mafiosa è con i carabinieri in prima linea a confrontarsi con lo stesso impegno anche nei reati che potrebbero apparire, solo in una scala delle priorità, meno rilevanti. Brillante il risultato conseguito dai CC della Stazione di Biancavilla (CT) che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di  Prospero LEANZA, del posto, ritenuto responsabile di aver rapinato 2 anziani coniugi vicini di quartiere. Il rapinatore, che conosceva bene le vittime e le loro abitudini, non ha esitato lo scorso 14 ottobre ad irrompere nella loro abitazione, in piena notte, servendosi di una scala a forbice per entrare da una finestra lasciata aperta. Il malfattore, col volto travisato da passamontagna ed armato di coltello, ha costretto le vittime a consegnare alcuni monili e parte della pensione, ed alla reazione del capofamiglia l’ha aggredito e con una spinta l’ha fatto cadere per le scale e causandogli anche la frattura di un arto con una prognosi di 30 gg. Le indagini condotte con minuzia dalla locale Stazione,  hanno consentito di individuare  LEANZA,  quale autore materiale, grazie alla preziosa collaborazione fornita dalle vittime e dalla successiva perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sequestrare: coltello, passamontagna e abiti utilizzati durante la rapina.


AdranoColpi di pistola in bar : 1 ammanettato: tentato omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano alle ore 11.00 circa, hanno arrestato l’incensurato Agatino CARUSO 20enne, ritenuto responsabile, dei reati di tentato omicidio aggravato da futili motivi, dall’uso di arma da fuoco, di violenza privata nonché di porto abusivo di arma da fuoco e detenzione abusiva di munizioni. L’arresto, è scaturito dai fatti verificati durante la nottata. CARUSO mentre si trovava all’interno di un locale nella piazza principale del paese, intento a consumare bevande alcoliche, assumeva un atteggiamento scontroso con i banconisti poiché pretendeva la somministrazione di bevande senza essere di fatto munito del relativo scontrino fiscale. Da ciò iniziava un alterco con uno dei gestori del locale che cercava di allontanarlo dall’esercizio perché in evidente stato di agitazione.  CARUSO dopo aver minacciato il gestore del locale di morte si allontanava dal posto, e tornato subito dopo armato di pistola, esplodeva dei colpi all’indirizzo del gestore senza colpirlo, dandosi subito dopo alla fuga. La polizia è intervenuta immediatamente ed uomini di volante hanno iniziato le ricerche del CARUSO che veniva rintracciato ed arrestato presso la sua dimora di campagna dove veniva rinvenuta la pistola utilizzata nell’insano gesto. I poliziotti, di quanto accaduto hanno prontamente notiziato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania, che, dopo gli adempimenti di rito, ha disposto la traduzione dell’arrestato, presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania dove permanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania -  Incontro Procura ed Arma su stalking,  violenza minori,   pedo-pornografia online. Importante incontro tra Procura ed Arma catanese sul tema saliente del contrasto alla violenza di genere.  Stamani nell’aula magna del Palazzo della Cultura, Cortile Platamone, si è tenuto un importante incontro tra magistrati della Procura della Repubblica del Tribunale di Catania e gli Ufficiali nonché comandanti di Stazione dei carabinieri di tutta la provincia etnea, sul delicato tema della violenza di genere che ricomprendono il femminicidio lo stalking ed i maltrattamenti in famiglia. La cronaca recente ed attuale è purtroppo ricchissima di elementi riconducibili a questa materia, ed un confronto tra Autorità Giudiziaria e Forze dell’Ordine giova sotto ogni profilo, andando a rendere certamente più efficiente la macchina della giustizia. Il  Sostituto Procuratore Dottoressa Marisa Scavo, capo gruppo di lavoro della Procura per i reati suddetti, ha svolto il ruolo di relatore, alla presenza di un audience composto dal Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Casarsa, dal Comandante del Reparto Operativo ed i suoi Ufficiali dipendenti, dai Comandanti di Compagnia e di Stazione Carabinieri di tutta la Provincia. L’incontro, è stato aperto dal Procuratore Generale facente funzione, dott. Salvatore Scalia,   sviluppatosi con l’approfondimento (nei loro tratti salienti,  nelle norme procedurali attualmente in vigore, che la Polizia Giudiziaria è tenuta a porre in essere dai primissimi momenti dall’apprendimento della notizia criminis) di temi tanto delicati quanto attuali, quali i maltrattamenti e le violenze in famiglia, il reato di stalking, la violenza sui minori, la  pedo-pornografia online.  La trattazione qualificata della dottoressa Scavo è poi proseguita con un significativo momento di confronto con i Carabinieri partecipanti alla conferenza, che hanno avuto la possibilità di condividere con i colleghi e con l’Autorità Giudiziaria le esperienze professionali maturate nel delicato settore, ottenendo preziose chiavi di lettura e utili consigli sulle procedure e le linee guida, in continuo e costante aggiornamento. Grande l’apprezzamento dell’Arma che ha condiviso l’importante e proficuo incontro.


CataniaPassanti allontanano scippatore, agenti l’ammanettano.  Polizia della Sezione Volanti dell’U.P.G.S.P. la scorsa notte, ha arrestato il cittadino somalo HASSAN MOHAMED Amhed (classe 1989) per tentata rapina. Una  volante, intorno alla mezzanotte, nel transitare per la centralissima via Etnea giunta nei pressi di piazza Stesicoro, ha notato un giovane straniero che fuggiva a  piedi ed una donna che lo inseguiva gridando aiuto. Gli agenti operanti  sono riusciti immediatamente a bloccare il giovane fuggiasco. La donna ha riferiva ai poliziotti che mentre stava transitando per la vicina piazza Spirito Santo, il soggetto aveva tentato di strapparle la borsa, trascinandola a terra e facendole sbattere violentemente la mano ed il ginocchio non riuscendo, tuttavia, nel suo intento grazie all’intervento di alcuni passanti che, accorsi in suo aiuto, avevano messo in fuga il malvivente. Il malfattore, è stato arrestato e, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, ristretto in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.


CataniaPolizia cattura rapinatore farmacie in azione. Poliziotti del Commissariato Librino hanno catturato ieri pomeriggio, Stefano Carmelo CORI 21enne, colto nella piena flagranza di una rapina a mano armata commessa ai danni di una farmacia di Librino. Il malfattore, intorno alle 18, travisato da un cappellino e da uno “scalda collo”, ha fatto irruzione nella farmacia di viale Bummacaro e, pistola alla mano ha raggiunto con decisione la cassa reclamando il denaro in essa contenuto. 450 euro circa il bottino ha evidentemente soddisfatto il rapinatore che si è dato alla fuga. Gli agenti del Commissariato Librino, che da tempo stavano indagando su una lunga serie di rapine a farmacie e supermercati della zona, sono riusciti a sorprenderlo proprio mentre usciva dalla farmacia. CORI durante una breve ma intensa colluttazione è stato definitivamente bloccato ed arrestato. I poliziotti successivamente, hanno accertato che la pistola era un giocattolo privo del prescritto tappo rosso. Il  malvivente in Commissariato è stato oggetto di ulteriori accertamenti volti ad appurare il suo coinvolgimento in altre rapine commesse i mesi scorsi ai danni di altre farmacie della zona: a seguito di ciò è stato identificato, quale autore di altre 2 razzie compiute presso una farmacia di San Giorgio lo scorso mese di novembre e un’altra di Librino, avvenuta lo scorso mese di ottobre. CORI espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CT -  Ruba  pannelli capannone, ai domiciliari. I Carabinieri della locale Tenenza, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso Angelo GEMMELLARO 36enne, di Adrano (CT), mentre, insieme a 2 complici fuggiti via,  stava rubando i pannelli coibentati dal tetto del capannone in disuso di “Moda Italia Group Srl”, ubicato in via Aldo Moro. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari per furto aggravato in concorso. 


Adrano CT -  Truffa e furto arrestato 27enne. I Carabinieri  della locale Stazione hanno arrestato  Giuseppe RESTIVO 27enne, del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Gorizia. Il giovane, girovago per vocazione, si è reso responsabile  di numerosi reati contro il patrimonio commessi negli anni scorsi tra Padova, Gorizia, Napoli e Messina.  Giuseppe RESTIVO era già ristretto ai domiciliari è stato trasferito nel carcere di Catania Piazza Lanza dove sconterà la pena definitiva di 6 anni, 4 mesi  e 8 giorni di reclusione.


 

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