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Misterbianco CT  – Padre e figlio violano prescrizioni: CC li trasferiscono in carcere. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato

 

 Salvatore BAGLI 53enne ed figlio il  Giovanni 23enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania. i 2 congiunti erano assurti alla cronaca il 5 maggio scorso quando, insieme ad altri 2 familiari, erano stati arrestati per detenzione e spaccio di droga che veniva calato dal balcone per mezzo di “canna da pesca”. I  due si sono resi responsabili di numerose violazioni della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno che, puntualmente sanzionate dall’Arma locale tramite l’inoltro di dettagliate informative, ha convinto i giudici ad emettere la misura restrittiva. Gli arrestati sono stati  associati nel carcere di  Catania Piazza Lanza.


Acireale  CT-  Droga, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Vincenzo BRANCATO  21enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I  militari, di sera durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio, in via Degli Ulivi hanno notato il giovane cedere delle bustine ad occasionali acquirenti.  Il  fermato è stato prontamente bloccato, perquisito e trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, che sono state sequestrate. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come  disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CT  - Spaccio, 1  condannato a carcere. I  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) di sera, hanno arrestato il Giovanni LA TORRE 61enne, del posto, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania. il personaggio è stato condannato dai giudici etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Misterbianco nell’aprile del 2014. LA TORRE dovrà espiare la pena equivalente ad 1 anno e 1 mese  di reclusione oltre al pagamento di una multa di 3.000 euro. L’arrestato è stato associato al carcere di Catania  Piazza Lanza.  


Acireale  CT-  CC 1 in carcere per rapina e furto. I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato Camillo PAPPALARDO 45enne, del luogo, già ai domiciliari, dando esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Patti (ME). Il soggetto dovrà espiare la pena residua di 1 anno, 11 mesi e 8 giorni 8 di reclusione poiché ritenuto responsabile di concorso in rapina, furto aggravato e danneggiamento con recidiva aggravata, reati commessi nella provincia di Messina nel 2013.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania San Berillo, polizia col cane antidroga trova 54 barrette hashish in edifico. I  controlli straordinari disposti dal Questore Marcello CARDONA finalizzatiti a contrastare l’illegalità diffusa nel centro cittadino proseguono con continuità. Agenti  delle volanti dell’U.P.G.S.P. e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, ieri pomeriggio, con l’ausilio di unità cinofile, proprio grazie al fiuto di un cane antidroga, nel rione “San Berillo Vecchio”, dentro uno stabile dismesso, hanno rinvenuto 54 barrette di hashish per un peso complessivo di grammi 40. Gli investigatori ritengono che si tratti dello stupefacente appartenente ad una banda di spacciatori composta da individui originari dell’Africa centrale, i quali nel rione San Berillo hanno da tempo organizzato una fiorente piazza di spaccio, che avrebbero smerciato nel corso della giornata. Lo stupefacente è stato sequestrato.


CataniaCC preso giovane taccheggiatore. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno bloccato, nella flagranza,   A.C. 21enne, reo di furto aggravato. La  proficua collaborazione tra l’Arma ed il personale addetto alla sicurezza, dislocato nei numerosi centri commerciali della provincia etnea, ha permesso ieri pomeriggio, ai militari di pattuglia di bloccare ed ammanettare il giovane immediatamente dopo il colpo. Il maldestro, dopo aver manomesso i dispositivi antitaccheggio, aveva razziato numerosi indumenti sportivi dagli  stand del negozio “Decathlon”,  attivo all’interno del centro commerciale “Porte di Catania”. La merce, per un valore di circa 400 euro, è stata restituita  al direttore dell’esercizio commerciale mentre l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, era stato trattenuto in camera di sicurezza.


Viagrande  CTViola sorveglianza, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Viagrande (CT) hanno arrestato Lucio Giovanni FARO 57enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il 57enne dovrà espiare la pena residua di 4 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile di aver disatteso i vincoli della Sorveglianza Speciale, reato commesso nel 2007 a Viagrande (CT), nel periodo in cui era sottoposto ai vincoli della predetta misura di prevenzione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Catania Falsa vendita on line, polizia scopre truffatore pugliese. Aveva pubblicato su un noto sito di vendite on line un annuncio in cui vendeva, ovviamente a prezzo appetibile, un Apple Wacth: sembrava un affare, ma dietro si celava una truffa. L’hanno scoperto, identificato e denunciato i poliziotti del Commissariato Nesima che hanno raccolto la querela della vittima di turno la quale, in buona fede, aveva pagato l’apparecchio senza mai ricevere nulla. Il truffatore, C.M. 33enne, “lavorava” dalla Puglia, esattamente da Taranto, e sperando nella probabilità di non essere denunciato, aveva già colpito diverse volte. Il meccanismo al quale i poliziotti catanesi sono risaliti, grazie alla collaborazione di Poste Italiane e della Questura di Taranto, è semplice: sul sito di vendite on line era apparso l’articolo, per il cui pagamento, previa chiamata telefonica, era stata richiesta una ricarica di 260,00 Euro su una carta prepagata Postepay. Poi il nulla: né orologio, né venditore, né – ovviamente – i soldi pagati inutilmente. Fondamentale è stata la denuncia del cittadino truffato il quale, giustamente, non ha ritenuto sopportabile un siffatto raggiro, seppur a fronte di una cifra tutto sommato limitata. Ed è proprio questo il punto. I truffatori in talune situazioni sono forti del fatto che molte volte chi subisce una tale truffa si rassegna di fronte ad una modesta perdita economica.  I maldestri  “signori” s’ingegnano nel costruire truffe che non sono nemmeno lontanamente fantasiose, ma efficaci si, eccome. La semplice querela è bastata per bloccare questo meccanismo perverso, nella certezza che il “signor” C.M. di Taranto, la prossima volta, si guarderà bene dal vendere alcunchè.


Catania Droga a Librino, 1 preso in fuga,  va ai domiciliari. Gli  uomini del Commissariato Librino hanno arrestato il già noto catanese Vito LICANDRO 33enne per spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nel corso dei recenti servizi predisposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio e traffico di sostanze stupefacenti. L’attività degli uomini del Commissariato Librino contro gli spacciatori dell’omonimo quartiere continua in maniera incessante. Le piazze di spaccio del quartiere Librino, dopo i recenti colpi inferti dalla costante azione repressiva degli agenti di Polizia, si sono blindate, a tutela delle quali sono sguinzagliate sempre più numerose vedette, assoldate per dare l’allarme in caso di presenza di elementi disturbatori, quali, nel caso di specie, i Poliziotti.   L’intuito e il fiuto investigativo degli operatori sono riusciti, ancora una volta, a far breccia in viale San Teodoro 7. Vito LICANDRO, già noto per reati in materia di stupefacenti è stato fermato, dopo una rocambolesca fuga dei “guardiani”. Altri due fuggitivi aventi ruolo di “vedette”, sebbene nell’immediatezza riusciti nel loro intento di sottrarsi alla cattura, sono stati riconosciuti e quindi denunciati per il medesimo reato del loro “collega”, sebbene allo stato irreperibili. Il blitz ha consentito di rinvenire e sequestrare ben 43 dosi di marijuana confezionate in singole bustine di cellophane e il denaro provento dello spaccio. LICANDRO dopo il processo per direttissima è stato posto alla misura agli arresti domiciliari.


Paternò  CTUccise dipendente egiziano: Corte Appello condanna commerciante a 10 anni.  I Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato

 Salvatore TROVATO 33enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania. Il personaggio riconosciuto colpevole di omicidio e porto illegale di arma da fuoco clandestina, reati commessi il 10 luglio 2011 a  Paternò (CT), dovrà espiare pena di 10 anni, 4 mesi e 19 giorni di reclusione. Il soggetto in quella circostanza, nel suo autoparco di Contrada Tre Fontane, ebbe una discussione, per motivi legati al pagamento del compenso di tre mesi quale guardiano, con un 35enne egiziano. La diatriba, pero, degenerò a tal punto che il 33enne prima malmenò con calci e pugni l’egiziano ed infine in preda all’ira sparò con una pistola, colpendo la vittima alla testa. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania  - Condannato per violenza sessuale su minore evade dai domiciliari, preso 1 romeno. Si tratta di Mihai Daniel SOTIR 25enne. I  servizi di controllo del territorio, disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona continuano senza sosta.  I poliziotti del Commissariato Centrale, nella tarda serata di ieri, nell’ambito dei predisposti controlli di persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari, si erano recati presso l’abitazione di Mihai Daniel SOTIR , sottoposto agli arresti domiciliari con provvedimento della Corte di Appello di Catania e in attesa di essere estradato in Romania per il reato di violenza sessuale  commesso in quella nazione ai danni di una minorenne e per il quale deve scontare ancora la pena di 1 anno di reclusione, non rintracciandolo. L’attività di ricerca condotta nei luoghi abitualmente frequentati dall’individuo e svolta con l’ausilio di una Volante dell’U.P.G.S.P. ha dato esito positivo.  SOTIR è stato rintracciato dagli agenti  in piazza Currò e dopo un breve inseguimento per le viuzze della zona è stato tratto in arresto perché resosi responsabile di evasione.  I poliziotti, dagli accertamenti esperiti, hanno appurato che   SOTIR si stava accingendo ad allontanarsi verso ignota destinazione al fine di evitare l’estradizione in Romania.  Il personaggio, al termine delle formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo.


Catania - 1 preso con droga in auto. Uomini della Polizia di stato hanno ammanettato Andrea SCIARRINO 38enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, hanno individuato, in centro, l’autovettura condotta dal soggetto SCIARRINO. La macchina è stata immediatamente bloccata ed a seguito di perquisizione personale veniva rinvenuto 1  “involucro” contenente gr.13 circa di cocaina. Il soggetto è stato pertanto, tratto in arresto e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Militello in Val  CT -  Pesta donna in strada, 1 in manette.  I Carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania (CT) hanno arrestato Salvatore STIVALA

35enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per aver violato gli obblighi della Sorveglianza per lesioni personali e ingiuria. L’individuo, ieri pomeriggio in una via del centro cittadino, ha ingiuriato ed aggredito a calci e pugni una 29enne, dopo una discussione scaturita per futili motivi. La donna a seguito dell’aggressione è stata trasportata e medicata al locale Pronto Soccorso dove i sanitari gli hanno riscontato delle lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. I Carabinieri intervenuti su richiesta della stessa vittima hanno rintracciato e bloccato il 35enne mentre tentava di rientrare a casa. L’arrestato è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT), come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Macchia di Giarre  CTBrucia auto vicini per estorsione, CC 1  arrestato.  I Carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre (CT) hanno arrestato nella flagranza Alfio PROIETTO BATTURI

55enne, di Giarre, già ai domiciliari per reati contro il patrimonio, per tentata estorsione, incendio ed evasione.  Una  pattuglia, ieri sera intorno alle ore 23,00, durante un servizio di controllo  del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in Piazza Tagliamento, mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, dopo aver incendiato, con uno straccio imbevuto di benzina, 2 Fiat Punto, lasciate regolarmente parcheggiate in Piazza dai suoi vicini di casa.  le indagini immediate e veloci avviate dai Carabinieri hanno fatto emergere che nei giorni scorsi il 55enne, in più circostanze, aveva preteso dalle vittime dei soldi, per comprare degli alcolici. Il personaggio  avendo dai malcapitati ottenuto solo rifiuti per costringerli a dargli  denaro  ha bruciato i loro mezzi.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC, 1 in carcere per residuo rapina. I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno arrestato il catanese

Alfio ZAPPALA' 47enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione  emesso dalla Corte d‘Appello di Catania. Il  personaggio, già condannato per rapina e ricettazione, reati commessi nel capoluogo etneo nel febbraio del 2013, deve scontare un residuo pena equivalente a 5 mesi e 22 giorni  di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania -  Droga, 1 in carcere.  Polizia arresta il catanese Salvatore MIRABELLA 43enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il   6 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 11 anni, 11mesi  e 6 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.   MIRABELLA che annovera precedenti di varia natura, era già stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato nel maggio del 2009, con altri  2 soggetti dell’area meridionale della provincia di Siracusa, perché ritenuti responsabili in concorso tra loro di reati in materia di stupefacenti. MIRABELLA era stato tratto in arresto anche il 28 novembre 2013 da personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” a seguito di perquisizione effettuata nella sua abitazione, ubicata nel quartiere di “Nesima”, erano stati rinvenuti 46gr. di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, 760,00 €, un bilancino di precisione e ritagli per il confezionamento delle dosi.  MIRABELLA è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania –“Bicocca”.


Catania Romeno evaso dai domiciliari, CC preso in centro commerciale. I Carabinieri della Stazione di Librino hanno arrestato, nella flagranza, il romeno,  Mihaita Leonard BORCOI 25enne. I militari di pattuglia di sera, l’hanno riconosciuto e bloccato mentre si aggirava tra le auto parcheggiate davanti il centro commerciale “Porte di Catania”.  I  carabinieri, oltre a contestare l’evasione dagli arresti domiciliari, cui è sottoposto all’interno del campo rom di San Giuseppe La Rena, da dove è già fuggito altre volte, previa perquisizione, trovandolo in possesso di strumenti da scasso, gli hanno addebitato la violazione dell’art.707 del codice penale che vieta il porto ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Gli attrezzi sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa  del giudizio per direttissima, è stato  trattenuto in camera di sicurezza.


Adrano CT  - Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno arrestato Antonino SCALISI 

27enne,

 del luogo,  in esecuzione di un ordine di espiazione pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania.  Già condannato dai giudici per spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Paternò (CT) nell’ottobre del 2012, dovrà scontare la pena residua, equivalente ad 1 anno, 4 mesi e 17 giorni di reclusione, nella sua abitazione  dove è stato ristretto.


Gravina di CataniaRapina in banca: CC, complice in carcere.  I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il  catanese, Salvatore CARUSO 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P.  del Tribunale di Catania. I militari del Nucleo Operativo, dopo aver assicurato alla giustizia il primo rapinatore, Antonino RAINERI  21enne,  arrestato il 13 maggio dello scorso anno, subito dopo l’assalto all’Istituto di credito di Camporotondo Etneo, sono riusciti a collocare il reo sulla scena del crimine fornendo ai magistrati una serie di prove che, recepite in toto, hanno  consentito l’emissione del provvedimento cautelare. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di concorso in rapina aggravata.


Santa Venerina  CTColtellate a moglie e figlia:  CC ammanettano impiegato, tentato omicidio. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un impiegato di 51 anni, del posto, per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Il tempestivo intervento dei militari, chiamati tramite il 112 dalle stesse vittime, ha evitato una tragedia. L’impiegato, a conclusione dell’ennesima lite, scaturita sembra per motivi legati alla gelosia, ha aggredito verbalmente e fisicamente la consorte, una donna di 49 anni. La figlia, di 26 anni, non convivente con la coppia, intervenuta nell’abitazione in difesa della madre, ha scatenato nell’aggressore un vero e proprio raptus che lo ha spinto a prendere un coltello in cucina ed a vibrare dei fendenti all’indirizzo della giovane donna. I  carabinieri ,fortunatamente, nel frattempo entrati in casa, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a fermare l’esagitato in tempo disarmandolo ed ammanettandolo. La ragazza, medicata all’Ospedale di Giarre (CT), se l’è cavata con  5 giorni di prognosi, per delle “ferite da taglio alla  zona palmare della mano sinistra”. L’arma è stata sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Riposto CT72enne in casa con armi, munizioni e preziosi rubati: CC  ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato di 72 anni, di Riposto (CT), per detenzione di armi clandestine, detenzione illegale di armi comuni, detenzione illegale di munizioni da guerra e ricettazione. L’operazione, scattata a conclusione di una prolungata attività info-investigativa, ha visto il suo epilogo ieri sera, quando i militari, dopo l’ennesimo dispositivo di  osservazione, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione dell’anziano  dove, nel garage attiguo, previa perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati: 1 fucile cal. 12 “Franchi”,  rubato a Viagrande nel luglio del 2015;  1 carabina ad aria compressa, priva di marca e matricola;  1 carabina “Winchester” cal. 22, munita di gruppo ottico;  1 carabina “Beretta” cal. 22, rubata Zafferana Etnea nell’agosto del 2015;  3 pistole a tamburo cal. 8, di cui 2 con la matricola abrasa; 1 pistola “Colt” cal. 32;  1 pistola “Beretta” cal 7.65;  1 pistola “Reck” mod. PK800 cal. 8, con la matricola abrasa;  1 pistola “Beretta” cal. 7.65 con la matricola abrasa;  1 pistola ”Luger” P08 cal. 7.65;  1 pistola a tamburo cal. 22, con la matricola abrasa;  1 pistola a tamburo cal. 8;  484 cartucce cal. 9 corto;  200 cartucce cal. 9 Luger;  45 cartucce cal. 357 magnum;  300 cartucce cal. 7.65 browning; 18 cartucce cal. 9 parabellum – nato;  426 cartucce cal.9 parabellum – Luger;  100 cartucce cal. 22 Winchester; 158 cartucce cal. 6.35 Browning;  419 cartucce cal. 22 corto; 2 kit per la pulizia delle armi;  1 kit per la ricarica delle cartucce nonché  250 di oro in gioielli e la somma in contanti equivalente ad 11.500 euro, ritenuta provento illecito. I carabinieri svolgono ancora approfondimenti  investigativi per poter meglio comprendere se la criminalità organizzata si servisse del pensionato – persona al di sopra di ogni sospetto per la sua condizione di incensurato - per occultare le armi ed il denaro, possibile provento illecito di attività criminali. L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


Riposto  CT -  1 spaccia in Piazza San Pio. I Carabinieri della Stazione di Riposto (CT) hanno arrestato un 22enne, di Giarre CT), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato il giovane in Piazza San Pio con un atteggiamento sospetto. Il  fermato è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di 3 dosi di marijuana e della somma contante di 70 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono state sequestrate. L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la rimessione  in libertà del giovane.


Catania Maltratta genitori, 1 in manette. Va in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato un 52enne, catanese, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere  emessa dal Tribunale di CataniaIl soggetto, come accertato dai Carabinieri, è stato ritenuto responsabile di   maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, commesse dal 2013 al 2015, nei confronti dei genitori, con cui conviveva. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania CC, 6 mesi in carcere per sottrazione oggetti sequestrati. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il catanese 

Antonino STRANO  51enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto è stato condannato dai giudici etnei per sottrazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, reato commesso a Catania nell’aprile del 2007.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza  dove espierà la pena comminatagli equivalente a 6 mesi di reclusione.  


 Catania Algerino parcheggiatore abusivo ammanettato per violenza e lesioni a P.U. Poliziotti delle volanti, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio volti, tra l’altro, a contrastare il fenomeno dei posteggiatori abusivi, hanno bloccato un cittadino algerino Hamza CHOUCHI    31enne nato in Algeria, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. I poliziotti, nella serata di domenica, nel transitare piazza P.Lupo, hanno avvicinato un posteggiatore abusivo che stava esercitando la “professione” in quel sito, al fine di identificarlo e sanzionarlo ai sensi del Codice della Strada. L’individuo, identificato per Hamza CHOUCHI, è andato in escandescenza, incominciando ad aggredire fisicamente e verbalmente il personale operante. Il  cittadino extracomunitario è stato bloccato ed accompagnato presso gli Uffici della Questura per gli ulteriori accertamenti.  Hamza CHOUCHI  alla luce di quanto accaduto, è stato tratto in arresto per il reato di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno giudicato con il rito della direttissima.


CataniaEvade da comunità, trovato  con droga in cucina. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., sabato scorso, hanno arrestato il già noto Giuseppe MANGIAMELI

28enne, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e detenzione di sostanza stupefacente.  Gli  uomini della volante, durante il servizio di controllo del territorio, nelle prime ore della notte, hanno notato un individuo che alla loro vista ha cercato di nascondersi tra le auto in sosta. I tutori dell’ordine insospettiti da tale insolito comportamento, hanno effettuato un controllo di polizia dal quale è stato appurato che la persona fermata si sarebbe dovuta trovare agli arresti domiciliari presso una comunità  nel trapanese. La successiva perquisizione effettuata nella casa del soggetto ha consentito di rinvenire circa 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana nascosta in un mobile della cucina. Il personaggio è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale piazza Lanza di Catania.


CataniaDonna scippata cade : Condor 2 arrestati. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:  Antonino SANTAPAOLA  31enne già noto e  Giuseppe DI STEFANO 39enne  già noto, perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di rapina ai danni di una donna. 2 giovani ieri sera, a bordo di un ciclomotore “SH” di colore scuro, in  via Teatro Greco, avevano scippato  la borsa ad una signora che, tentando di resistere all’azione delittuosa,  era rovinava in terra. La  ferma opposizione della donna ha anche determinato la perdita di equilibrio dei malviventi che cadevano per terra con lo scooter. L’immediato intervento delle pattuglie della Squadra Mobile – Sezione “Condor”, che, nella zona del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati predatori, ha consentito di bloccare definitivamente i 2  malviventi che tentavano di fuggire, opponendosi ad un’azione dei parenti della signora che cercavano di bloccarli. I due, che dovranno rispondere del reato di rapina, sono stati tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Catania  a “Piazza Lanza”.


Catania – 1 in manette per violazione sorveglianza. Agenti del Commissariato “Centrale”, nelle prime ore della mattinata, hanno individuato e tratto in arresto

 

 Domenico BERTELLI 26enne nato e residente a Catania già noto, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania dovendo espiare la pena di 8 mesi ìdi reclusione perché riconosciuto colpevole del reato di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. Il  Questore di Catania Dr. Marcello Cardona con l’avvicinarsi delle festività pasquali, ha disposto un ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione di controllo del territorio. Agenti del Commissariato “Centrale”, ieri nell’ambito dell’attività di controllo in materia di armi e di licenze di P.S., hanno denunciato in stato di libertà S. S. 65enne, residente a Catania perché resosi responsabile di omessa ripetizione di denuncia di detenzione armi art.58 reg. TULPS in relazione agli artt. 38/221 TULPS. I poliziotti, nel corso del controllo operato al domicilio hanno sequestrato  3 pistole ed il relativo munizionamento detenute legalmente dallo stesso di cui però non era stata ripetuta la denuncia di detenzione nel nuovo domicilio. Un  controllo amministrativo è stato effettuato presso una sala giochi abusiva in piazza Palestro di cui è titolare P.M. 58enne. La polizia ha accertato che l’attività era gestita abusivamente con punto scommesse ed insegna “BET1128”, motivo per il quale venivano sequestrati 10 computer e 3 apparecchi elettronici da gioco utilizzati per l’esercizio dell’illecita attività ed elevate sanzioni amministrative pari a  53.660 euro per le violazioni riscontrate.


Catania Scippa borsa ad anziana, causa lesioni: condannato ed arrestato. I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno ammanettato  il catanese

  

 Gianluca BELFIORE 28enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania per condanna  a due anni per furto con strappo. Il personaggio è ritenuto colpevole del reato commesso nel luglio del 2007, in Piazza Dante a Catania. Il soggetto con l’aiuto di un complice, scippò la borsa ad un’anziana donna causandole lesioni. Il giudice ha condannato BELFIORE a due anni di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Misterbianco CT  -  Romena usa figlia e  nuora minorenni, per rubare alcolici AUCHAN. L’arrestata, assolte le formalità di rito, è stata rimessa in libertà. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, una romena di 38 anni denunciando contestualmente la figlia 16enne e la 17enne convivente del figlio, tutte domiciliate a Canicattì (AG), perché ritenute responsabili di furto aggravato in concorso. La  donna ieri sera,  servendosi delle ragazze minori, munite di borse schermate, utili ad eludere l’antitaccheggio, ha razziato dagli scaffali numerose bottiglie di liquore. Mentre tentavano di allontanarsi dall’ipermercato sono state bloccate da una pattuglia dell’Arma che, avvertita tramite il 112 dallo stesso personale addetto alla sicurezza, ha recuperato la refurtiva, del valore di circa 300 euro, restituendola al direttore del centro commerciale.


Catania1 mese in carcere: porta armi od oggetti atti ad offendere. Agenti del Commissariato “Centrale” ieri hanno individuato e tratto in arresto Domenico D’ANNA 39enne nato e residente a Catania già noto per violazione degli obblighi, evasione, furto ed altro, già sorvegliato speciale di P.S., in ottemperanza al provvedimento di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Distretto della Corte di Appello di Palermo, dovendo scontare una pena di 1 mese di reclusione, per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, commesso in Palermo nell’anno 2012. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania – CC presi 2 ladri romeni in centro commerciale trasferta da Canicattì rubano merce per 2000€. I  maldestri avevano preso di mira il KATANÈ a Gravina di Catania. Cinque gli arrestati. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza,  Elena DRAGOMIR 37enne,   Daniel DOSPIN 31enne ed altri 3 loro connazionali, di 18, 19 e 22 anni, tutti di origine romena, domiciliati a Canicattì (AG), poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. I soggetti dotati  di sacche e dispositivi antitaccheggio hanno letteralmente preso d’assalto il centro commerciale KATANÈ, di   via Quasimodo, razziando dai vari negozi, incluso il supermercato IPERCOOP, ingenti quantità di merce (abbigliamento, calzature e prodotti di bellezza) nonché generi alimentari per un valore complessivo di circa 2.000 €. I maldestri, compiuto il furto, stavano tentando di allontanarsi dall’ipermercato quando, due pattuglie dell’Arma, allertate tramite 112 dal personale della sicurezza, li hanno bloccati ed arrestati recuperando per intero la merce rubata. Gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati  trattenuti nelle camere di sicurezza mentre la refurtiva è stata restituita ai vari esercenti derubati.  


Catania - Ammanettato ricercato a passeggio. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il già noto catanese Giuseppe ARENA  41enne in esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, per cumulo pene di vario genere ed attivamente ricercato. Il soggetto  è stato sorpreso dagli agenti nel cuore della notte, mentre passeggiava lungo questo viale delle Regione.  Il personaggio è stato accompagnato presso gli uffici di polizia per le formalità di rito, e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania  - CC, 1 n carcere per spaccio. Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno arrestato Gianluca D’ARRIGO

 

 32enne, di Catania, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio dovrà espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 9 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 17 maggio 2013 a Catania. L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Acireale - Polizia scopre casa a luci rosse in centro, bloccate 2 donne 40enni. Gli agenti,  lo scorso 4 marzo, a seguito di diverse segnalazioni provenienti da cittadini di Acireale che lamentavano un andirivieni di persone in un appartamento ubicato in una zona residenziale del centro cittadino, avevano   avviato una immediata attività informativa ed investigativa, che si è concretizzata giorno 4 marzo. Gli agenti della sezione Investigativa  hanno predisposto un servizio di appostamento ed osservazione, nel corso del quale hanno constatato l’arrivo e successivamente l’uscita di diversi uomini dall’abitazione sospetta. I poliziotti dopo alcune ore di appostamento, nel tardo pomeriggio hanno deciso di intervenire ed hanno fermato e controllato alcuni individui che si erano recati nell’abitazione. Gli stessi hanno confermato che si erano recati presso la casa per consumare rapporti sessuali con donne straniere, previo pagamento di somme in contanti con appuntamento preso telefonicamente. Gli agenti, a seguito di tali dichiarazioni, hanno fatto irruzione in quell’abitazione, ed all’interno hanno trovato  2 donne ed 1 cliente. Le donne venivano identificate per una cittadina russa di 41anni, titolare di permesso di soggiorno valido rilasciato dalle Autorità Spagnole ed 1 cittadina colombiana  di 40 anni, titolare di permesso di soggiorno italiano valido sino al 2017. Le due donne, interrogate, ammettevano di prostituirsi presso quell’immobile preso in affitto tramite un sito di intermediazione immobiliare. Gli agenti hanno identificato il proprietario dell’immobile che è risultato estraneo alla vicenda della prostituzione, ma che non aveva comunicato alla Polizia l’affitto della casa alle due cittadine straniere. Le due donne sono state sottoposte a foto segnalamento ed ai rilievi di rito necessari per accertare l’effettiva identità e gli eventuali successivi provvedimenti amministrativi/giudiziari da adottare nei loro confronti.  Il  proprietario dell’immobile ha revocato la locazione dell’appartamento alle due donne. Il proprietario dell’appartamento verrà sanzionato amministrativamente per la mancata comunicazione all’Autorità di P.S. prevista dall’art.7 del Decreto Legislativo  del 25.07.1998 nr.286.


Catania -2 in manette per provvedimento  Tribunale. Agenti del Commissariato Centrale nella mattinata hanno eseguito i provvedimenti di carcerazione, emessi dalla locale Procura della Repubblica, traendo in arresto i pregiudicati Antonino SALAMANCA 30enne per reati in materia di stupefacenti, commessi nel marzo del 2008 a Catania, Roberto COSTANZO 32enne per cumulo di pene relative ai reati di inosservanza della sorveglianza speciale, guida senza patente e furto, commessi a Catania nel 2005.


Bronte CT1 anno ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno eseguito un ordine di espiazione pena detentiva, emesso dalla Corte d’Appello di Catania,  nei confronti di  un 37enne, del luogo. Il soggetto, già condannato poiché riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia, commessi a Maniace (CT) nel maggio del 2013, dovrà espiare ai domiciliari il residuo pena, equivalente ad 1 anno  di reclusione. 


 

Catania 2 rubano bagagli a turisti, presi. Agenti del Commissariato “Centrale”, a conclusione di una mirata attività investigativa hanno individuato e denunciato in stato di libertà N.V. 52enne nato e residente a Catania, già noto per reati concernenti le sostanze stupefacenti, e L.S.  55enne nato a Catania, residente a Misterbianco (CT), già noto per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili in concorso tra loro, di furto aggravato. La Volante del Commissariato Centrale, il 22 febbraio nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal Questore di Catania dott. M. Cardona, nel transitare via Naumachia, aveva appreso che 2 turisti di nazionalità francese, provenienti da Palermo, erano stati vittima del furto dei bagagli custoditi nell’auto parcheggiata in zona. Gli accertamenti immediati avviati dagli Agenti, corroborati dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno consentito di acquisire precisi elementi di responsabilità a carico dei 2 individui già noti per i loro trascorsi giudiziari.


Catania –  CC catturano in Olanda latitante Operazione “VICERÈ”. Il  latitante

Salvatore Michael COSTANTINO 29enne catanese è stato arrestato all’Aeroporto Internazionale di Amsterdam, appena sceso dall’aereo proveniente da Rio De Janeiro (Brasile), è accusato quale mafioso, era sfuggito alla cattura, il 10 febbraio scorso, quale destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria etnea nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “VICERÈ” eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania. L’incessante attività investigativa di ricerca posta in essere dai carabinieri del Nucleo Investigativo ha consentito di localizzare il soggetto a Fortaleza e Rio de Janeiro. Gli investigatori lo hanno così seguito fino a quando il soggetto ha preso un aereo diretto ad Amsterdam, pensando di potere trovare rifugio nella capitale olandese oppure di rientrare in Italia con altri mezzi senza che potesse essere controllato alla frontiera. Per Costantino non c’è stato niente da fare perché, appena sceso e riconosciuto dai carabinieri di Catania, è stato bloccato dai colleghi della polizia olandese. La cattura del COSTANTINO conferma la perfetta osmosi operativa messa in campo dai Carabinieri con le polizie di Brasile e Olanda, tramite l’Interpol e l’Europol. L’arrestato, in attesa dell’estradizione, è stato rinchiuso nelle carceri olandesi.


Militello Val di CataniaAggredisce madre e zia, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania (CT) hanno arrestato in flagranza Mario BONAMICO 34enne, del luogo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I  militari ieri sera, sono intervenuti nell’abitazione del soggetto a seguito di una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha segnalato una lite in famiglia. I  Carabinieri hanno trovato il 34enne in un evidente stato di agitazione, forse dovuto ad un abuso di sostanze stupefacenti ed  alcolici, accertando che poco prima, dopo l’ennesimo litigio scaturito per futili motivi, aveva aggredito la madre e la zia procurando a quest’ultima delle lesioni  giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari dell’ospedale di Militello Val Catania (CT). L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT).


Riposto CT - Aggredisce  genitori col coltello a serramanico, CC arresto per tentato omicidio. I Carabinieri della Compagnia di Giarre hanno arrestato in flagranza un 25enne, del luogo, per tentato omicidio. I  militari, su richiesta di un vicino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in famiglia, di mattina sono intervenuti  in un’abitazione nel  centro cittadino di Riposto accertando che il giovane, poco prima, a seguito di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il padre colpendolo al capo con un coltello serramanico, procurandogli delle ferite alla testa.   la madre, intervenuta per scongiurare il peggio, durante la colluttazione è rimasta contusa ed anche il giovane aggressore   ha riportato delle ferite alla mano destra. I genitori sono stati soccorsi e trasportati all’Ospedale di Acireale dove sono stati ricoverati per le cure del caso. L’arrestato è stato trasportato e medicato all’Ospedale Cannizzaro dove è attualmente ricoverato e piantonato.


Catania Droga, 1 in manette. La Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” ha tratto in arresto: Alessandro Giuseppe STRANO 34enne, destinatario di ordine di esecuzione di pene concorrenti condannato in stato di libertà con contestuale ordine di esecuzione ed incidente di esecuzione per revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena emesso il  23 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena residua di 2 anni, 4 mesi e 4 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti. A Catania  manette per  Giovanni MASCALI 31enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  26 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 10 mesi  e 20gg. di reclusione per il reato di ricettazione.


Catania Evaso dai domiciliari spaccia con amico in viale Biagio, CC 2 presi. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato Salvatore PALAZZOLO, 40enne, già ai domiciliari,  ed un 21 enne, per   detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti I  militari ieri sera, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, hanno notato i 2 in Viale Biagio Pecorino cedere delle bustine ad occasionali ”clienti”. I personaggi sono stati prontamente bloccati, perquisiti e trovati in  possesso di  60 dosi di marijuana,  per un peso complessivo di 80 grammi, e la somma contante di 395€, in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di  spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Il 40enne, che dovrà rispondere anche del reato di evasione, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza  ed il 21enne è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Agenti sventano rapina a distributore benzina, 2 in manette. Si tratta dei catanesi: Maurizio Giamblanco 35enne e Claudio Alfio Testa Pulici  36enne.  Gli agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la scorsa notte, nell’ambito dei capillari servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona,  hanno arrestato i già noti catanesi Maurizio Giamblanco  e Claudio Alfio Testa Pulici   per tentata rapina. I due maldestri intorno alle ore 02.55 della notte stavano tentando una rapina ai danni di un distributore di benzina Agip posto lungo la tangenziale est.   Il  tempestivo intervento degli operatori delle Volanti   ha messo in fuga i rapinatori. I soggetti sono stati, poco dopo intercettati mentre, ancora a bordo della loro auto, cercavano di far perdere le tracce. I 2 dopo essere stati bloccati sono stati tratti in arresto in flagranza per il reato di tentata rapina in concorso ed associati presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza.


Santa Venerina CT - CC arrestati 2 per rapina a distributore Esso. Si tratta di  Massimo PAGANO 38enne e Vincenzo MUSUMECI 40enne entrambi di Giarre. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT), coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre (CT), hanno arrestato  Massimo PAGANO   e Vincenzo MUSUMECI con l’accusa  di rapina aggravata in concorso. I due soggetti stanotte, si sono recati nel distributore della Esso di Via Stabilimenti 282 a Santa Venerina e, con la scusa di rifornirsi di carburante per la Lancia Y sulla quale stavano viaggiando, a volto scoperto e senza armi, hanno minacciato e strattonato i due giovani addetti al rifornimento costringendoli a consegnare loro 50€ e pretendendo, inoltre, di non pagare i 10 euro per la benzina precedentemente immessa nel serbatoio dell’auto. I personaggi sono fuggiti  a bordo della Lancia Y. L’immediata telefonata al 112 da parte delle  vittime e ha avviato le indagini dei militari. I carabinieri nel giro di qualche ora, dopo la visione delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza, installato nel distributore, e la conoscenza diretta dell’humus criminale della zona, hanno  dato un volto ai due criminali. I rapinatori braccati, sono stati catturati in mattinata mentre cercavano di far rientro nelle loro abitazioni ignari che ad attenderli vi erano i carabinieri. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


 CataniaClan “Maglia”, Polizia esegue 1 arresto. Agenti del Commissariato P.S. di Adrano  e della Squadra Mobile di Catania, lo scorso 20 febbraio, alle ore 13.00, in C.da Masseria Grande, agro di Centuripe (EN), hanno proceduto all’arresto del già noto Riccardo CANTONE  26enne nato a Catania e ritenuto appartenente al clan mafioso Maglia di Biancavilla (CT) ed in atto Sorvegliato Speciale di P.S., in esecuzione del ripristino della misura cautelare in carcere giusta ordinanza odierna N.1787/15 R.I.M.C. e N.15046/14 della V^ Sezione Penale di Catania. L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bicocca a Catania.


CataniaDroga a Picanello, CC preso 1 pusher ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, il catanese

 

Alfio CASABIANCA 29enne reo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari del Nucleo Operativo, ieri sera in Via Giuseppe Martucci in uno dei numerosi servizi antidroga svolti nel cuore del quartiere  Picanello, hanno osservato il pusher che, assistito da una “vedetta”, poi riuscita a fuggire, a bordo di un Honda SH 300 faceva la spola tra la sua abitazione ed i luogo per vendere droga ai clienti di turno.  Il soggetto, al momento dell’intervento dei CC ha provato a fuggire col motociclo. la manovra è stata resa vana dai militari che, dopo un centinaio di metri, sono riusciti ad acciuffarlo ed ammanettarlo. Le seguenti perquisizioni, personale e domiciliare,hanno consentito ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 45 dosi di marijuana, circa 60 grammi  e 250 euro in contanti, incassati precedentemente dalla vendita dello stupefacente. Il motociclo è stato sequestrato poiché utilizzato per compiere l’attività illecita mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato ai domiciliari.  


Catania - Droga, 1 in manette. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed ammanettato

 

 Antonino LOMBARDO 22enne nato a Catania già noto per reati inerenti gli stupefacenti, a seguito di Ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. il giovane deve scontare la pena residua di 3 mesi e 20 giorni di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso, commesso nel 2013 a Catania.


Acireale  CTCondannato per tentato omicidio, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato

 Giuseppe ARCIDIACONO 31enne, del luogo, poiché  destinatario  di un ordine di esecuzione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, nell’aprile del 2012, fu arrestato in flagranza di reato dai CC di Aci Castello (CT) per l’accoltellamento di un 35enne, avvenuto al culmine di una lite proprio nella cittadina jonica, precisamente nella frazione di Acitrezza. Giuseppe ARCIDIACONO già condannato per tentato omicidio  dovrà ora scontare ai domiciliari il residuo pena equivalente ad 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di reclusione.


Vizzini  CT9 mesi per evasione. Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno arrestato Gaetano MARAVIGNA

44enne,

 del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto era stato arrestato nella flagranza per evasione dai domiciliari, a Catania nell’ottobre del 2007. Per tale illecito è stato condannato dai giudici etnei a 9 mesi di  reclusione  che dovrà espiare nel carcere di Caltagirone (CT), dove i militari l’hanno associato al termine delle formalità di rito.


Catania Ladro usa antifurto per BMW rubata, agente insospettito lo blocca.  Il maldestro e noto D.V. 45enne aveva rubato una motocicletta, forzandone il “blocchetto” d’avviamento e trasportandola da via Verona, dove si trovava posteggiata. Il maldestro, con nonchalance era andato in via Martoglio e, probabilmente per evitare di andare in giro col mezzo da poco rubato aveva pensato di riprenderlo con calma, e  stava per incatenarne la ruota posteriore. Un  ladro che utilizza un antifurto è cosa che stona assai e di ciò dev’essersi sicuramente accorto il poliziotto della Polizia delle Frontiere di Catania che, libero dal servizio, si era trovato ad assistere alla scena.L’agente si subito avveduto che la grossa (e costosa) BMW era stata forzata e, pur essendo solo, non ha esitato ad agire: qualificatosi, ha trasmesso col cellulare i dati della moto alla Sala operativa della Questura che, in pochissimi istanti, ha confermato i suoi dubbi circa la provenienza furtiva del mezzo. L’agente ha smorzato sul nascere il tentativo di fuga del maldestro, poi identificato per il già noto D.V. 45enne, poi è giunta una Volante in ausilio al poliziotto che ha potuto trasportare il fermato in Ufficio dove è stato denunciato per furto aggravato. L’ignaro, fino a quel momento, proprietario della BMW si è visto subito restituito il veicolo.


Acireale Polizia scopre 62 comunali furbetti ed infedeli nello strisciare badge.  Vasta  operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. Scoperte 62 persone, dipendenti dell’Amministrazione comunale di Acireale responsabili di truffa ai danni di ente pubblico e di falsa attestazione di presenza in servizio sul luogo di lavoro, attraverso l’ utilizzo illecito dei badge personali che venivano “strisciati “ da dipendenti compiacenti e in accordo tra loro. Diversi sono i provvedimenti cautelari  emessi dalla Autorità giudiziaria e notificati in queste ore dagli agenti del Commissariato di P.S. di Acireale ai dipendenti infedeli.


Catania Daspo per ultrà 22enne filmato mentre lancia petardi in tribuna. Si tratta di . D.C., 22enne. La Squadra Tifoserie della D.I.G.O.S., a seguito dell’attività investigativa – suffragata dal contributo delle videoriprese effettuate dal personale del locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica – ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un ultrà catanese il quale, in occasione dell’incontro di calcio Catania-Matera, lo scorso 31 gennaio, ha lanciato due petardi all’interno della “tribuna B” dello stadio Angelo Massimino. L’ultrà è stato individuato mentre, nel corso della gara, dagli spalti della ‘tribuna B’ avrebbe acceso e lanciato 2 grossi petardi che sono esplosi sul parterre dello stesso settore. D.C., 22enne, è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di lancio di materiale pericoloso previsto e punito dall’art. 6 bis della legge n. 401/1989. Il Questore di Catania Marcello CARDONA, nei confronti del soggetto, ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per anni tre.


Militello Val di Catania Aggredisce genitori anziani per soldi, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania hanno arrestato nella flagranza

 Giuseppe BIANCOVISO 34enne, del luogo, per tentata estorsione, lesioni personali, minaccia e maltrattamenti in famiglia. I  militari, stanotte, su richiesta di un anonimo cittadino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in famiglia, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Militello Val di Catania bloccando il soggetto in un evidente stato di agitazione.   I  Carabinieri hanno accertato che il 34enne poco prima aveva aggredito e minacciato il padre e la madre pretendendo del denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato associato nel carcere di Caltagirone, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Aggravamento pena e carcerazione per violazione domiciliari. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato Fabio BONSIGNORE

 

39enne nato a Catania già noto per furto ed evasione, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Catania, dovendo scontare la pena di 2 anni di reclusione per il reato di furto aggravato. Il  provvedimento di aggravamento della misura è scaturito dai controlli effettuati a seguito dei quali è stata constata l’assenza dal domicilio in cui il Bonsignore si trovava sottoposto agli arresti domiciliari. Il  personaggio, ultimate le formalità di rito è stato associato alla locale Casa circondariale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania Viola domiciliari, preso. Poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, in servizio di controllo straordinario del territorio, di concerto con il agenti dell’U.P.G.S.P., secondo il modulo “Trinacria”; nel corso di un controllo a Salvatore ACCARDI

  

 38enne, hanno accertato che lo stesso, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, non era presente presso la sua abitazione, rendendosi inottemperante alle prescrizioni alle quali è sottoposto.  Il personaggio è stato trovato presente in casa ad un successivo controllo e, quindi, è stato arrestato per la rilevata inosservanza. Il magistrato di turno ne ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.


Catania Mafia: ROS, sequestro beni 15.000.000€ Aiello ed Oliva. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta della locale DDA, che ha coordinato le relative indagini compiute dal ROS - Sezione Anticrimine di Catania, con i provvedimenti n. 10/16 RSS e 6/16 R. Seq., del 10.03.2016, e n. 16/16 RSS e 5/16 R. Seq., datato 17.03.2016,  ha disposto la misura di prevenzione del sequestro di beni mobili ed immobili nonché rapporti bancari direttamente e indirettamente riconducibili ad Alfio Maria AIELLO  e Pasquale OLIVA. I   Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania stanno dando esecuzione alla misura. Il provvedimento, emesso ai sensi del D. Lgs. n. 159/11 (Codice Antimafia), trova il suo fondamento nelle risultanze emerse negli ambiti delle investigazioni denominate IBLIS e CARONTE, le quali hanno consentito, negli ultimi anni, di disarticolare importanti componenti di cosa nostra operanti a Catania e provincia e riconducibili alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO, tra i quali emergono gli stessi Alfio Maria AIELLO e Pasquale OLIVA. Alfio Maria AIELLO, condannato in primo grado dal Tribunale di Catania nell’ambito del processo IBLIS alla pena di anni 12 e mesi 4 di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e per intestazione fittizia di quote societarie e di immobili, condanna poi confermata in appello, è da ultimo stato tratto in arresto nell’ambito dell’indagine CARONTE perché accusato di essersi adoperato, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali,  unitamente al fratello Vincenzo Maria AIELLO ed a Vincenzo Enrico Augusto ERCOLANO, anch’essi destinatari del medesimo provvedimento cautelare, ad intestare fittiziamente le quote della SOCIETA’ SERVIZI AUTOSTRADE DEL MARE a soggetti terzi.  Il medesimo contesto investigativo IBLIS è altresì alla base del provvedimento oggi eseguito nei confronti di Pasquale OLIVA, le cui risultanze, corroborate dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia (Ignazio BARBAGALLO, Santo LA CAUSA, Umberto DI FAZIO, Giuseppe MIRABILE e Paolo MIRABILE), hanno consentito di delinearne il suo ruolo apicale nell’organizzazione mafiosa cosa nostra etnea e, specificatamente, nell’articolazione territoriale di Ramacca. Il personaggio in considerazione di tali risultanze è stato condannato dal Tribunale di Catania – IV^ Sez. Penale - alla pena di anni 18 di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il sequestro, nel suo complesso, ha per oggetto beni mobili, immobili e società per un valore stimato in circa 15.000.000€.


Catania Polizia arresta latitante Santoro nascosto in villa a Siracusa: operazione “Kiss”. Uomini della Polizia di Stato, nella mattina, ad esito di complesse ed articolate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e coordinate dalla locale D.D.A., ha tratto in arresto: Arnaldo SANTORO 38enne, latitante, resosi irreperibile il    12 gennaio 2016 nel corso dell’esecuzione di o.c.c.c., emessa in data il   23 dicembre 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di  7 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reati in materia di armi, con l’aggravante di cui all’art.7 Legge 203/91 per avere commesso il fatto al fine di favorire l'attività dell'associazione mafiosa l’organizzazione mafiosa  Santapaola-Ercolano. (operazione “Kiss”). L’operazione “Kiss” compediava un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata - con il coordinamento della  Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nel mese di maggio 2014 a seguito del sequestro di 260 kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché di un bilancino di precisione ed attrezzatura per il confezionamento delle dosi, rinvenuti all’interno di un garage di pertinenza ANASTASIO Carmelo Natale che, nella circostanza, veniva tratto in arresto. Gli inquirenti, nel breve volgere di alcuni mesi (tra la primavera e l'autunno del 2014) dal contesto delle investigazioni di tipo tecnico avevano appurato, altresì, che la “piazza di spaccio” era riconducibile alle attività criminali della famiglia "NIZZA", appartenente all’organizzazione mafiosa Santapaola - Ercolano, ed in particolare a quelle della squadra c.d. di “San Cocimo”, storicamente facente riferimento a Maurizio ZUCCARO (55enne), ritenuto esponente di spicco della nota cosca ed in atto detenuto. SANTORO, sarebbe risultato elemento di spicco e promotore di  organizzazione  della  squadra di “San Cocimo” dei Santapaola - Ercolano. Arnaldo SANTORO, la mattina del 12 gennaio scorso, si era reso irreperibile all’esecuzione  dell’operazione di polizia.  Gli  uomini della Sezione Criminalità Organizzata, sotto il coordinamento della D.D.A. di Catania, hanno avviato un’intensa ed articolata indagine che consentiva di appurare che il latitante aveva trovato rifugio nella città di Siracusa. Gli investigatori hanno intrapreso una discreta attività di p.g. di tipo tradizionale che permetteva di individuare il covo in una villetta sita a Siracusa in contrada Arenella. I poliziotti della Sezione Criminalità Organizzata, avuta certezza della presenza del latitante, all’alba di oggi, collaborati da uomini della Squadra Mobile di Siracusa, hanno effettuato l’intervento nella villetta traendo in arresto il latitante. Il soggetto ha tentato invano la fuga da una finestra laterale della villetta ma è stato bloccato dagli uomini della Polizia che avevano cinturato l’immobile.Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Catania - Bicocca.


Acireale CC bloccano pusher in via Degli Ulivi, ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo delle Compagnia di Acireale hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Orazio BRANCATO 19enne, ed un 22enne, entrambi di Acireale, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri pomeriggio, durante un servizio antidroga, hanno notato  i due in via Degli Ulivi cedere un involucro, risultato poi una dose di marijuana, ad un occasionale “cliente”. I soggetti sono stati prontamente bloccati e perquisiti e sono stati trovati in possesso di 18 dosi di marijuana e della somma contante di 70 euro, ritenuta parziale provento, dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. Il giovane  acquirente  del luogo  è stato segnalato alla Prefettura. Gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Biancavilla CT - Armato rapina tabaccheria in centro CC: preso. Si tratta di Mario MONFORTE 41enne, di Biancavilla. Il soggetto aveva  preso di mira la stessa tabaccheria, ubicata al civico 54 di Viale Europa, tempo fa visitata da alcuni malviventi. I malfattori,  tramite una mazza ferrata,  ne avevano infranto la porta d’ingresso razziando  generi del monopolio per svariati migliaia di euro. Il rapinatore stavolta, il 9 febbraio scorso, intorno alle 19:00, era entrato nella rivendita con la pistola in pugno, il volto travisato da sciarpa e berrettino, costringendo la titolare a consegnargli i 120 euro contenuti nella cassa e dileguandosi poco dopo per le stradine limitrofe. La donna, dopo essersi ripresa dallo spavento,  ha avuto la forza di chiedere aiuto al 112 che immediatamente ha fatto convergere in zona una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT). I militari, acquisite le testimonianze della vittima e di alcuni presenti al fatto reato, sono riusciti a risalire all’identità del criminale. Il soggetto è stato rintracciato ed ammanettato nei pressi della sua abitazione con ancora i soldi in tasca, lo stesso abbigliamento indicato dai testimoni e la pistola, poi risultata a salve, utilizzata per la rapina. L’arrestato, Mario MONFORTE dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di rapina aggravata.


Catania S.Cristoforo : parenti e conoscenti tentano impedire arresto Agenti. I poliziotti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo pomeriggio del 25 febbraio scorso, durante un servizio di controllo del territorio, in via Cordai hanno notato transitare Alfio MOSCUZZA  27enne, sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, che, provenendo da via Delle Margherite, alla vista della Volante tentava di nascondersi.  La  condotta non passava inosservata agli Agenti, i quali, si sono posti immediatamente sulle sue tracce, l’hanno raggiunto,  e bloccato nel tentativo di fuga e   fatto salire sull’auto di servizio nonostante il tentativo di parenti e conoscenti di impedire l’operato degli Agenti. Il personaggio,  ieri dopo essere stato deferito presso il locale Tribunale per la convalida della misura, previa richiesta del Sost. Proc. della Rep. Dr.ssa A. Tasciotti, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, dove si  trova a seguito della revoca del beneficio degli arresti domiciliari. A Catania - Polizia dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti, ieri pomeriggio, ha arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio il  già noto Stefano PRIVITERA  28enne, in atto sottoposto all’Avviso Orale. I  poliziotti, durante il controllo del territorio, hanno sorpreso Privitera nel momento in cui consegnava un modesto quantitativo di marijuana, dopo avere ricevuto delle banconote. L’acquirente accortosi della presenza degli operatori si è dato alla fuga, facendo perdere le tracce, mentre lo spacciatore è stato immediatamente bloccato. I  poliziotti, dalla successiva perquisizione hanno rinvenuto altre dosi di marijuana custodite nelle tasche e banconote, provento dell’attività illecita. Il  P.M. di turno dopo l’arresto, ha disposto che Privitera fosse associato presso la casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa di convalida.


Catania –  Volanti bloccano 1 per violazione domiciliari. Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti ieri mattina, hanno ammanettato Stefano BONNICI 39enne, per evasione dagli arresti domiciliari. Gli agenti in servizio di controllo del territorio, trovandosi nel quartiere “Nesima”, hanno riconosciuto e sottoposto a controllo il  BONNICI, e dopo avere accertato la pendenza nei suoi confronti della misura cautelare degli arresti domiciliari, lo hanno accompagnato in Ufficio per sottoporlo a rilievi foto-dattiloscopici e per eseguire la misura restrittiva.  Bonnici, pertanto, su disposizione del magistrato di turno, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questa Questura in attesa dell’udienza di convalida.


AdranoCol cacciavite 2 minacciano anziani in casa per rapina: messi in fuga da parenti, 1 ai domiciliari.  Si tratta di Andrea COCIMANO 27enne. Il  Questore di Catania Marcello Cardona ha disposto attività di contrasto alla criminalità diffusa nel territorio adranita, e   controllo da parte del Commissariato di Polizia presente nel centro pedemontano. La  Volante del Commissariato la serata dello scorso 25 gennaio, proprio nel centro storico di Adrano, ha arrestato il già noto Andrea COCIMANO,  27enne il quale, poco prima, si era introdotto insieme a 1 complice in un’abitazione a piano terra, minacciando con un cacciavite i due anziani che vi abitano, per farsi consegnare il denaro da essi posseduto. I due criminali, però, sono stati costretti a fuggire, inseguiti dai familiari degli anziani che hanno immediatamente dato l’allarme. Uno dei due,  COCIMANO, è stato intercettato dagli agenti del Commissariato e arrestato per tentata rapina. Il soggetto su disposizione del P.M. di turno è stato posto agli arresti domiciliari.


CataniaCC, 1 in carcere per residuo rapina. I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno arrestato il catanese

Alfio ZAPPALA' 47enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione  emesso dalla Corte d‘Appello di Catania. Il  personaggio, già condannato per rapina e ricettazione, reati commessi nel capoluogo etneo nel febbraio del 2013, deve scontare un residuo pena equivalente a 5 mesi e 22 giorni  di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Macchia di Giarre  CTBrucia auto vicini per estorsione, CC 1  arrestato.  I Carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre (CT) hanno arrestato nella flagranza Alfio PROIETTO BATTURI

55enne, di Giarre, già ai domiciliari per reati contro il patrimonio, per tentata estorsione, incendio ed evasione.  Una  pattuglia, ieri sera intorno alle ore 23,00, durante un servizio di controllo  del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in Piazza Tagliamento, mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, dopo aver incendiato, con uno straccio imbevuto di benzina, 2 Fiat Punto, lasciate regolarmente parcheggiate in Piazza dai suoi vicini di casa.  le indagini immediate e veloci avviate dai Carabinieri hanno fatto emergere che nei giorni scorsi il 55enne, in più circostanze, aveva preteso dalle vittime dei soldi, per comprare degli alcolici. Il personaggio  avendo dai malcapitati ottenuto solo rifiuti per costringerli a dargli  denaro  ha bruciato i loro mezzi.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

Catania -  Droga, 1 in carcere.  Polizia arresta il catanese Salvatore MIRABELLA 43enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il   6 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 11 anni, 11mesi  e 6 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.   MIRABELLA che annovera precedenti di varia natura, era già stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato nel maggio del 2009, con altri  2 soggetti dell’area meridionale della provincia di Siracusa, perché ritenuti responsabili in concorso tra loro di reati in materia di stupefacenti. MIRABELLA era stato tratto in arresto anche il 28 novembre 2013 da personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” a seguito di perquisizione effettuata nella sua abitazione, ubicata nel quartiere di “Nesima”, erano stati rinvenuti 46gr. di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, 760,00 €, un bilancino di precisione e ritagli per il confezionamento delle dosi.  MIRABELLA è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania –“Bicocca”.


Catania Romeno evaso dai domiciliari, CC preso in centro commerciale. I Carabinieri della Stazione di Librino hanno arrestato, nella flagranza, il romeno,  Mihaita Leonard BORCOI 25enne. I militari di pattuglia di sera, l’hanno riconosciuto e bloccato mentre si aggirava tra le auto parcheggiate davanti il centro commerciale “Porte di Catania”.  I  carabinieri, oltre a contestare l’evasione dagli arresti domiciliari, cui è sottoposto all’interno del campo rom di San Giuseppe La Rena, da dove è già fuggito altre volte, previa perquisizione, trovandolo in possesso di strumenti da scasso, gli hanno addebitato la violazione dell’art.707 del codice penale che vieta il porto ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Gli attrezzi sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa  del giudizio per direttissima, è stato  trattenuto in camera di sicurezza.


Adrano CT  - Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno arrestato Antonino SCALISI 

27enne,

 del luogo,  in esecuzione di un ordine di espiazione pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania.  Già condannato dai giudici per spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Paternò (CT) nell’ottobre del 2012, dovrà scontare la pena residua, equivalente ad 1 anno, 4 mesi e 17 giorni di reclusione, nella sua abitazione  dove è stato ristretto.


Gravina di CataniaRapina in banca: CC, complice in carcere.  I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il  catanese, Salvatore CARUSO 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P.  del Tribunale di Catania. I militari del Nucleo Operativo, dopo aver assicurato alla giustizia il primo rapinatore, Antonino RAINERI  21enne,  arrestato il 13 maggio dello scorso anno, subito dopo l’assalto all’Istituto di credito di Camporotondo Etneo, sono riusciti a collocare il reo sulla scena del crimine fornendo ai magistrati una serie di prove che, recepite in toto, hanno  consentito l’emissione del provvedimento cautelare. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di concorso in rapina aggravata.


Santa Venerina  CTColtellate a moglie e figlia:  CC ammanettano impiegato, tentato omicidio. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un impiegato di 51 anni, del posto, per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Il tempestivo intervento dei militari, chiamati tramite il 112 dalle stesse vittime, ha evitato una tragedia. L’impiegato, a conclusione dell’ennesima lite, scaturita sembra per motivi legati alla gelosia, ha aggredito verbalmente e fisicamente la consorte, una donna di 49 anni. La figlia, di 26 anni, non convivente con la coppia, intervenuta nell’abitazione in difesa della madre, ha scatenato nell’aggressore un vero e proprio raptus che lo ha spinto a prendere un coltello in cucina ed a vibrare dei fendenti all’indirizzo della giovane donna. I  carabinieri ,fortunatamente, nel frattempo entrati in casa, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a fermare l’esagitato in tempo disarmandolo ed ammanettandolo. La ragazza, medicata all’Ospedale di Giarre (CT), se l’è cavata con  5 giorni di prognosi, per delle “ferite da taglio alla  zona palmare della mano sinistra”. L’arma è stata sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Riposto CT72enne in casa con armi, munizioni e preziosi rubati: CC  ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato di 72 anni, di Riposto (CT), per detenzione di armi clandestine, detenzione illegale di armi comuni, detenzione illegale di munizioni da guerra e ricettazione. L’operazione, scattata a conclusione di una prolungata attività info-investigativa, ha visto il suo epilogo ieri sera, quando i militari, dopo l’ennesimo dispositivo di  osservazione, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione dell’anziano  dove, nel garage attiguo, previa perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati: 1 fucile cal. 12 “Franchi”,  rubato a Viagrande nel luglio del 2015;  1 carabina ad aria compressa, priva di marca e matricola;  1 carabina “Winchester” cal. 22, munita di gruppo ottico;  1 carabina “Beretta” cal. 22, rubata Zafferana Etnea nell’agosto del 2015;  3 pistole a tamburo cal. 8, di cui 2 con la matricola abrasa; 1 pistola “Colt” cal. 32;  1 pistola “Beretta” cal 7.65;  1 pistola “Reck” mod. PK800 cal. 8, con la matricola abrasa;  1 pistola “Beretta” cal. 7.65 con la matricola abrasa;  1 pistola ”Luger” P08 cal. 7.65;  1 pistola a tamburo cal. 22, con la matricola abrasa;  1 pistola a tamburo cal. 8;  484 cartucce cal. 9 corto;  200 cartucce cal. 9 Luger;  45 cartucce cal. 357 magnum;  300 cartucce cal. 7.65 browning; 18 cartucce cal. 9 parabellum – nato;  426 cartucce cal.9 parabellum – Luger;  100 cartucce cal. 22 Winchester; 158 cartucce cal. 6.35 Browning;  419 cartucce cal. 22 corto; 2 kit per la pulizia delle armi;  1 kit per la ricarica delle cartucce nonché  250 di oro in gioielli e la somma in contanti equivalente ad 11.500 euro, ritenuta provento illecito. I carabinieri svolgono ancora approfondimenti  investigativi per poter meglio comprendere se la criminalità organizzata si servisse del pensionato – persona al di sopra di ogni sospetto per la sua condizione di incensurato - per occultare le armi ed il denaro, possibile provento illecito di attività criminali. L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


Misterbianco CT  – Sorvegliato viola sorveglianza, CC preso. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato nella flagranza

Antonino PUGLISI, 49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno del comune di residenza. Una  pattuglia, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in via Milano mentre alla guida di una moto, sprovvisto di patente poiché mai conseguita, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza  Speciale cui era sottoposto.  L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Tremestieri Etneo  CT Usura, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri Etneo (CT) hanno arrestato Giovanni MANNA  64enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.  il personaggio riconosciuto colpevole del reato di usura continuata pluriaggravata,  commessa nel 2012 ad Aci Sant’Antonio (CT) mentre era sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, dovrà scontare la pena residua di 2 mesi e 29 giorni di reclusione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.


Catania  - 1 evaso dai domiciliari, preso a controllo. Agenti del Commissariato “Centrale” e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, hanno ammanettato il già noto catanese

 

Giuseppe CARUSO 37enne per evasione e false indicazioni sull’identità personale. Il soggetto, controllato in Corso Sicilia, ha fornito agli agenti una data di nascita errata per cercare di evitare l’arresto. Gli operanti, tuttavia, hanno notato che il personaggio dava segni di nervosismo e pertanto hanno deciso di procedere al suo accompagnamento presso il Commissariato Centrale dove è stato accertato che CARUSO era sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato e che in data 4 febbraio u.s. era già stato tratto in arresto per evasione. Ultimate le formalità di rito il personaggio è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa nella mattinata di essere innanzi alla locale Autorità Giudiziaria il rito direttissimo. Agenti del Commissariato Centrale, del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia orientale, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, ieri sera, nel quadro di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Catania Marcello Cardona nell’ambito della operazione “Trinacria” volti alla prevenzione dei reati predatori, hanno operato dei controlli nel centro città, e  pattugliamento degli itinerari turistici più importanti. I tutori dell’ordine nell’ambito di detto servizio sono state identificate 120 persone; controllati 54 veicoli; elevati 15 verbali per violazioni al Codice della Strada; controllate 40 persone sottoposte agli arresti domiciliari; 2 le perquisizioni effettuate ai sensi dell’art.4 legge 152/75 (perquisizione per accertare eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di effrazione). I tutori dell’ordine, nel corso del servizio hanno prestato  attenzione alla ricerca dei motociclisti sprovvisti di casco protettivo (attività questa che consente soprattutto di porre un freno al fenomeno degli scippi) difatti, sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 3 motoveicoli per mancato uso del casco protettivo e di copertura assicurativa. È stata altresì effettuata un’intensa attività di prevenzione ed identificati e sanzionati parcheggiatori abusivi operanti nel centro cittadino con particolare riguardo alle vie interessate dalla c.d. “movida”. L’importo complessivo delle sanzioni elevate ammonta a circa 6.000 Euro.



Acireale Sprangate in ristorante, ferisce titolare: 1 in manette. Gli  agenti del Commissariato di P.S. di Acireale lo scorso 26 marzo, hanno arrestato il già noto Salvatore LISBONA  43enne, per violazione di domicilio con violenza sulle cose e sulle persone e minacce di morte. Il personaggio, armato di una spranga di ferro, aveva seminato il panico all’interno di un noto ristorante acese. Il soggetto dopo aver infranto alcune vetrate della trattoria, ha sfondato la porta d’ingresso del locale ed  una volta all’interno, ha aggredito, ferito e minacciato di morte i proprietari. L’immediato intervento della volante, a quel punto è stato provvidenziale, poiché è riuscita, con difficoltà, a sedare la furia aggressiva del Lisbona, peraltro in evidente stato di ebbrezza, bloccandolo ed arrestandolo. L’aggressore, riportato alla calma grazie all’azione efficace e perentoria dei poliziotti, è stato successivamente recluso presso il carcere di Piazza Lanza.  Salvatore Lisbona,  già noto per reati analoghi, non è nuovo a tali esecrabili episodi di violenza. Il soggetto nell’ultimo mese, si è reso protagonista di analoghi accadimenti presso altre attività ricettive dell’acese, per cui il Commissariato di P.S. di Acireale lo aveva già deferito all’Autorità Giudiziaria.


Riposto  CT -  1 spaccia in Piazza San Pio. I Carabinieri della Stazione di Riposto (CT) hanno arrestato un 22enne, di Giarre CT), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato il giovane in Piazza San Pio con un atteggiamento sospetto. Il  fermato è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di 3 dosi di marijuana e della somma contante di 70 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono state sequestrate. L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la rimessione  in libertà del giovane.


Catania Maltratta genitori, 1 in manette. Va in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato un 52enne, catanese, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere  emessa dal Tribunale di CataniaIl soggetto, come accertato dai Carabinieri, è stato ritenuto responsabile di   maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, commesse dal 2013 al 2015, nei confronti dei genitori, con cui conviveva. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Acireale CT -  3 ai domiciliari per furto e resistenza a PU. I Carabinieri della Compagnia di Acireale CT) hanno arrestato Giovanni SCALIA 30enne, una 30enne, ed una 33enne, tutti sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di Valverde, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania. Il soggetti ritenuti responsabili di due furti aggravati in supermercato e resistenza a Pubblico Ufficiale, reati commessi a Roccalumera (ME), Mascali (CT) ed Acireale (CT) nel Settembre 2015. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania CC, 6 mesi in carcere per sottrazione oggetti sequestrati. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il catanese 

Antonino STRANO  51enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto è stato condannato dai giudici etnei per sottrazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, reato commesso a Catania nell’aprile del 2007.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza  dove espierà la pena comminatagli equivalente a 6 mesi di reclusione.  


 Catania Algerino parcheggiatore abusivo ammanettato per violenza e lesioni a P.U. Poliziotti delle volanti, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio volti, tra l’altro, a contrastare il fenomeno dei posteggiatori abusivi, hanno bloccato un cittadino algerino Hamza CHOUCHI    31enne nato in Algeria, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. I poliziotti, nella serata di domenica, nel transitare piazza P.Lupo, hanno avvicinato un posteggiatore abusivo che stava esercitando la “professione” in quel sito, al fine di identificarlo e sanzionarlo ai sensi del Codice della Strada. L’individuo, identificato per Hamza CHOUCHI, è andato in escandescenza, incominciando ad aggredire fisicamente e verbalmente il personale operante. Il  cittadino extracomunitario è stato bloccato ed accompagnato presso gli Uffici della Questura per gli ulteriori accertamenti.  Hamza CHOUCHI  alla luce di quanto accaduto, è stato tratto in arresto per il reato di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno giudicato con il rito della direttissima.


CataniaEvade da comunità, trovato  con droga in cucina. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., sabato scorso, hanno arrestato il già noto Giuseppe MANGIAMELI

28enne, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e detenzione di sostanza stupefacente.  Gli  uomini della volante, durante il servizio di controllo del territorio, nelle prime ore della notte, hanno notato un individuo che alla loro vista ha cercato di nascondersi tra le auto in sosta. I tutori dell’ordine insospettiti da tale insolito comportamento, hanno effettuato un controllo di polizia dal quale è stato appurato che la persona fermata si sarebbe dovuta trovare agli arresti domiciliari presso una comunità  nel trapanese. La successiva perquisizione effettuata nella casa del soggetto ha consentito di rinvenire circa 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana nascosta in un mobile della cucina. Il personaggio è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale piazza Lanza di Catania.


CataniaDonna scippata cade : Condor 2 arrestati. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:  Antonino SANTAPAOLA  31enne già noto e  Giuseppe DI STEFANO 39enne  già noto, perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di rapina ai danni di una donna. 2 giovani ieri sera, a bordo di un ciclomotore “SH” di colore scuro, in  via Teatro Greco, avevano scippato  la borsa ad una signora che, tentando di resistere all’azione delittuosa,  era rovinava in terra. La  ferma opposizione della donna ha anche determinato la perdita di equilibrio dei malviventi che cadevano per terra con lo scooter. L’immediato intervento delle pattuglie della Squadra Mobile – Sezione “Condor”, che, nella zona del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati predatori, ha consentito di bloccare definitivamente i 2  malviventi che tentavano di fuggire, opponendosi ad un’azione dei parenti della signora che cercavano di bloccarli. I due, che dovranno rispondere del reato di rapina, sono stati tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Catania  a “Piazza Lanza”.


Catania – 1 in manette per violazione sorveglianza. Agenti del Commissariato “Centrale”, nelle prime ore della mattinata, hanno individuato e tratto in arresto

 

 Domenico BERTELLI 26enne nato e residente a Catania già noto, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania dovendo espiare la pena di 8 mesi ìdi reclusione perché riconosciuto colpevole del reato di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. Il  Questore di Catania Dr. Marcello Cardona con l’avvicinarsi delle festività pasquali, ha disposto un ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione di controllo del territorio. Agenti del Commissariato “Centrale”, ieri nell’ambito dell’attività di controllo in materia di armi e di licenze di P.S., hanno denunciato in stato di libertà S. S. 65enne, residente a Catania perché resosi responsabile di omessa ripetizione di denuncia di detenzione armi art.58 reg. TULPS in relazione agli artt. 38/221 TULPS. I poliziotti, nel corso del controllo operato al domicilio hanno sequestrato  3 pistole ed il relativo munizionamento detenute legalmente dallo stesso di cui però non era stata ripetuta la denuncia di detenzione nel nuovo domicilio. Un  controllo amministrativo è stato effettuato presso una sala giochi abusiva in piazza Palestro di cui è titolare P.M. 58enne. La polizia ha accertato che l’attività era gestita abusivamente con punto scommesse ed insegna “BET1128”, motivo per il quale venivano sequestrati 10 computer e 3 apparecchi elettronici da gioco utilizzati per l’esercizio dell’illecita attività ed elevate sanzioni amministrative pari a  53.660 euro per le violazioni riscontrate.


Catania Scippa borsa ad anziana, causa lesioni: condannato ed arrestato. I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno ammanettato  il catanese

  

 Gianluca BELFIORE 28enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania per condanna  a due anni per furto con strappo. Il personaggio è ritenuto colpevole del reato commesso nel luglio del 2007, in Piazza Dante a Catania. Il soggetto con l’aiuto di un complice, scippò la borsa ad un’anziana donna causandole lesioni. Il giudice ha condannato BELFIORE a due anni di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Misterbianco CT  -  Romena usa figlia e  nuora minorenni, per rubare alcolici AUCHAN. L’arrestata, assolte le formalità di rito, è stata rimessa in libertà. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, una romena di 38 anni denunciando contestualmente la figlia 16enne e la 17enne convivente del figlio, tutte domiciliate a Canicattì (AG), perché ritenute responsabili di furto aggravato in concorso. La  donna ieri sera,  servendosi delle ragazze minori, munite di borse schermate, utili ad eludere l’antitaccheggio, ha razziato dagli scaffali numerose bottiglie di liquore. Mentre tentavano di allontanarsi dall’ipermercato sono state bloccate da una pattuglia dell’Arma che, avvertita tramite il 112 dallo stesso personale addetto alla sicurezza, ha recuperato la refurtiva, del valore di circa 300 euro, restituendola al direttore del centro commerciale.


Catania1 mese in carcere: porta armi od oggetti atti ad offendere. Agenti del Commissariato “Centrale” ieri hanno individuato e tratto in arresto Domenico D’ANNA 39enne nato e residente a Catania già noto per violazione degli obblighi, evasione, furto ed altro, già sorvegliato speciale di P.S., in ottemperanza al provvedimento di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Distretto della Corte di Appello di Palermo, dovendo scontare una pena di 1 mese di reclusione, per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, commesso in Palermo nell’anno 2012. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania – CC presi 2 ladri romeni in centro commerciale trasferta da Canicattì rubano merce per 2000€. I  maldestri avevano preso di mira il KATANÈ a Gravina di Catania. Cinque gli arrestati. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza,  Elena DRAGOMIR 37enne,   Daniel DOSPIN 31enne ed altri 3 loro connazionali, di 18, 19 e 22 anni, tutti di origine romena, domiciliati a Canicattì (AG), poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. I soggetti dotati  di sacche e dispositivi antitaccheggio hanno letteralmente preso d’assalto il centro commerciale KATANÈ, di   via Quasimodo, razziando dai vari negozi, incluso il supermercato IPERCOOP, ingenti quantità di merce (abbigliamento, calzature e prodotti di bellezza) nonché generi alimentari per un valore complessivo di circa 2.000 €. I maldestri, compiuto il furto, stavano tentando di allontanarsi dall’ipermercato quando, due pattuglie dell’Arma, allertate tramite 112 dal personale della sicurezza, li hanno bloccati ed arrestati recuperando per intero la merce rubata. Gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati  trattenuti nelle camere di sicurezza mentre la refurtiva è stata restituita ai vari esercenti derubati.  


Catania - Ammanettato ricercato a passeggio. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il già noto catanese Giuseppe ARENA  41enne in esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, per cumulo pene di vario genere ed attivamente ricercato. Il soggetto  è stato sorpreso dagli agenti nel cuore della notte, mentre passeggiava lungo questo viale delle Regione.  Il personaggio è stato accompagnato presso gli uffici di polizia per le formalità di rito, e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania  - CC, 1 n carcere per spaccio. Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno arrestato Gianluca D’ARRIGO

 

 32enne, di Catania, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio dovrà espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 9 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 17 maggio 2013 a Catania. L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Acireale - Polizia scopre casa a luci rosse in centro, bloccate 2 donne 40enni. Gli agenti,  lo scorso 4 marzo, a seguito di diverse segnalazioni provenienti da cittadini di Acireale che lamentavano un andirivieni di persone in un appartamento ubicato in una zona residenziale del centro cittadino, avevano   avviato una immediata attività informativa ed investigativa, che si è concretizzata giorno 4 marzo. Gli agenti della sezione Investigativa  hanno predisposto un servizio di appostamento ed osservazione, nel corso del quale hanno constatato l’arrivo e successivamente l’uscita di diversi uomini dall’abitazione sospetta. I poliziotti dopo alcune ore di appostamento, nel tardo pomeriggio hanno deciso di intervenire ed hanno fermato e controllato alcuni individui che si erano recati nell’abitazione. Gli stessi hanno confermato che si erano recati presso la casa per consumare rapporti sessuali con donne straniere, previo pagamento di somme in contanti con appuntamento preso telefonicamente. Gli agenti, a seguito di tali dichiarazioni, hanno fatto irruzione in quell’abitazione, ed all’interno hanno trovato  2 donne ed 1 cliente. Le donne venivano identificate per una cittadina russa di 41anni, titolare di permesso di soggiorno valido rilasciato dalle Autorità Spagnole ed 1 cittadina colombiana  di 40 anni, titolare di permesso di soggiorno italiano valido sino al 2017. Le due donne, interrogate, ammettevano di prostituirsi presso quell’immobile preso in affitto tramite un sito di intermediazione immobiliare. Gli agenti hanno identificato il proprietario dell’immobile che è risultato estraneo alla vicenda della prostituzione, ma che non aveva comunicato alla Polizia l’affitto della casa alle due cittadine straniere. Le due donne sono state sottoposte a foto segnalamento ed ai rilievi di rito necessari per accertare l’effettiva identità e gli eventuali successivi provvedimenti amministrativi/giudiziari da adottare nei loro confronti.  Il  proprietario dell’immobile ha revocato la locazione dell’appartamento alle due donne. Il proprietario dell’appartamento verrà sanzionato amministrativamente per la mancata comunicazione all’Autorità di P.S. prevista dall’art.7 del Decreto Legislativo  del 25.07.1998 nr.286.


Catania -2 in manette per provvedimento  Tribunale. Agenti del Commissariato Centrale nella mattinata hanno eseguito i provvedimenti di carcerazione, emessi dalla locale Procura della Repubblica, traendo in arresto i pregiudicati Antonino SALAMANCA 30enne per reati in materia di stupefacenti, commessi nel marzo del 2008 a Catania, Roberto COSTANZO 32enne per cumulo di pene relative ai reati di inosservanza della sorveglianza speciale, guida senza patente e furto, commessi a Catania nel 2005.


Bronte CT1 anno ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno eseguito un ordine di espiazione pena detentiva, emesso dalla Corte d’Appello di Catania,  nei confronti di  un 37enne, del luogo. Il soggetto, già condannato poiché riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia, commessi a Maniace (CT) nel maggio del 2013, dovrà espiare ai domiciliari il residuo pena, equivalente ad 1 anno  di reclusione. 


 

Catania 2 rubano bagagli a turisti, presi. Agenti del Commissariato “Centrale”, a conclusione di una mirata attività investigativa hanno individuato e denunciato in stato di libertà N.V. 52enne nato e residente a Catania, già noto per reati concernenti le sostanze stupefacenti, e L.S.  55enne nato a Catania, residente a Misterbianco (CT), già noto per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili in concorso tra loro, di furto aggravato. La Volante del Commissariato Centrale, il 22 febbraio nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal Questore di Catania dott. M. Cardona, nel transitare via Naumachia, aveva appreso che 2 turisti di nazionalità francese, provenienti da Palermo, erano stati vittima del furto dei bagagli custoditi nell’auto parcheggiata in zona. Gli accertamenti immediati avviati dagli Agenti, corroborati dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno consentito di acquisire precisi elementi di responsabilità a carico dei 2 individui già noti per i loro trascorsi giudiziari.


Castel di IudicaBrucia bare svuotate accanto cimitero: risparmia su smaltimento, CC denunciato. L’appaltatore dei servizi cimiteriali è stato  bloccato dai militari per avere bruciato le  bare già utilizzate e poi svuotate  ed arredi funebri su terreno incolto accanto cimitero per risparmiare sui costi di smaltimento. Il titolare della ditta affidataria dei servizi cimiteriali, nel cimitero di Castel di Iudica un 40enne originario di Raddusa (CT), è stato denunciato dai Carabinieri della locale Stazione per  getto di cose pericolose e nocumento per la salute pubblica tramite lo smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali.  Il personaggio, sfruttando un terreno incolto posto a confine con il cimitero, appartenuto in vita ad un anziano del luogo, per risparmiare denaro sullo smaltimento dei rifiuti (bare post estumulazione, con legno e zinco,  corone di fiori e quant’altro) preferiva dar fuoco agli stessi con conseguente inquinamento del terreno e dell’atmosfera. Le indagini condotte dai CC, grazie ad alcune segnalazioni di privati cittadini, ieri mattina hanno avuto  il giusto epilogo con il sequestro dell’area e l’identificazione del reo.  


Catania –  CC catturano in Olanda latitante Operazione “VICERÈ”. Il  latitante

Salvatore Michael COSTANTINO 29enne catanese è stato arrestato all’Aeroporto Internazionale di Amsterdam, appena sceso dall’aereo proveniente da Rio De Janeiro (Brasile), è accusato quale mafioso, era sfuggito alla cattura, il 10 febbraio scorso, quale destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria etnea nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “VICERÈ” eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania. L’incessante attività investigativa di ricerca posta in essere dai carabinieri del Nucleo Investigativo ha consentito di localizzare il soggetto a Fortaleza e Rio de Janeiro. Gli investigatori lo hanno così seguito fino a quando il soggetto ha preso un aereo diretto ad Amsterdam, pensando di potere trovare rifugio nella capitale olandese oppure di rientrare in Italia con altri mezzi senza che potesse essere controllato alla frontiera. Per Costantino non c’è stato niente da fare perché, appena sceso e riconosciuto dai carabinieri di Catania, è stato bloccato dai colleghi della polizia olandese. La cattura del COSTANTINO conferma la perfetta osmosi operativa messa in campo dai Carabinieri con le polizie di Brasile e Olanda, tramite l’Interpol e l’Europol. L’arrestato, in attesa dell’estradizione, è stato rinchiuso nelle carceri olandesi.


Catania Droga, 1 in manette. La Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” ha tratto in arresto: Alessandro Giuseppe STRANO 34enne, destinatario di ordine di esecuzione di pene concorrenti condannato in stato di libertà con contestuale ordine di esecuzione ed incidente di esecuzione per revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena emesso il  23 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena residua di 2 anni, 4 mesi e 4 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti. A Catania  manette per  Giovanni MASCALI 31enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  26 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 10 mesi  e 20gg. di reclusione per il reato di ricettazione.


Catania Evaso dai domiciliari spaccia con amico in viale Biagio, CC 2 presi. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato Salvatore PALAZZOLO, 40enne, già ai domiciliari,  ed un 21 enne, per   detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti I  militari ieri sera, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, hanno notato i 2 in Viale Biagio Pecorino cedere delle bustine ad occasionali ”clienti”. I personaggi sono stati prontamente bloccati, perquisiti e trovati in  possesso di  60 dosi di marijuana,  per un peso complessivo di 80 grammi, e la somma contante di 395€, in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di  spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Il 40enne, che dovrà rispondere anche del reato di evasione, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza  ed il 21enne è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Agenti sventano rapina a distributore benzina, 2 in manette. Si tratta dei catanesi: Maurizio Giamblanco 35enne e Claudio Alfio Testa Pulici  36enne.  Gli agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la scorsa notte, nell’ambito dei capillari servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona,  hanno arrestato i già noti catanesi Maurizio Giamblanco  e Claudio Alfio Testa Pulici   per tentata rapina. I due maldestri intorno alle ore 02.55 della notte stavano tentando una rapina ai danni di un distributore di benzina Agip posto lungo la tangenziale est.   Il  tempestivo intervento degli operatori delle Volanti   ha messo in fuga i rapinatori. I soggetti sono stati, poco dopo intercettati mentre, ancora a bordo della loro auto, cercavano di far perdere le tracce. I 2 dopo essere stati bloccati sono stati tratti in arresto in flagranza per il reato di tentata rapina in concorso ed associati presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza.


Santa Venerina CT - CC arrestati 2 per rapina a distributore Esso. Si tratta di  Massimo PAGANO 38enne e Vincenzo MUSUMECI 40enne entrambi di Giarre. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT), coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre (CT), hanno arrestato  Massimo PAGANO   e Vincenzo MUSUMECI con l’accusa  di rapina aggravata in concorso. I due soggetti stanotte, si sono recati nel distributore della Esso di Via Stabilimenti 282 a Santa Venerina e, con la scusa di rifornirsi di carburante per la Lancia Y sulla quale stavano viaggiando, a volto scoperto e senza armi, hanno minacciato e strattonato i due giovani addetti al rifornimento costringendoli a consegnare loro 50€ e pretendendo, inoltre, di non pagare i 10 euro per la benzina precedentemente immessa nel serbatoio dell’auto. I personaggi sono fuggiti  a bordo della Lancia Y. L’immediata telefonata al 112 da parte delle  vittime e ha avviato le indagini dei militari. I carabinieri nel giro di qualche ora, dopo la visione delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza, installato nel distributore, e la conoscenza diretta dell’humus criminale della zona, hanno  dato un volto ai due criminali. I rapinatori braccati, sono stati catturati in mattinata mentre cercavano di far rientro nelle loro abitazioni ignari che ad attenderli vi erano i carabinieri. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


CataniaClan “Maglia”, Polizia esegue 1 arresto. Agenti del Commissariato P.S. di Adrano  e della Squadra Mobile di Catania, lo scorso 20 febbraio, alle ore 13.00, in C.da Masseria Grande, agro di Centuripe (EN), hanno proceduto all’arresto del già noto Riccardo CANTONE 26enne nato a Catania e ritenuto appartenente al clan mafioso Maglia di Biancavilla (CT) ed in atto Sorvegliato Speciale di P.S., in esecuzione del ripristino della misura cautelare in carcere giusta ordinanza odierna N.1787/15 R.I.M.C. e N.15046/14 della V^ Sezione Penale di Catania. L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bicocca a Catania.


Catania Droga a Picanello, CC preso 1 pusher ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, il catanese Alfio CASABIANCA 29enne reo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari del Nucleo Operativo, ieri sera in Via Giuseppe Martucci in uno dei numerosi servizi antidroga svolti nel cuore del quartiere  Picanello, hanno osservato il pusher che, assistito da una “vedetta”, poi riuscita a fuggire, a bordo di un Honda SH 300 faceva la spola tra la sua abitazione ed i luogo per vendere droga ai clienti di turno.  Il soggetto, al momento dell’intervento dei CC ha provato a fuggire col motociclo. la manovra è stata resa vana dai militari che, dopo un centinaio di metri, sono riusciti ad acciuffarlo ed ammanettarlo. Le seguenti perquisizioni, personale e domiciliare,hanno consentito ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 45 dosi di marijuana, circa 60 grammi  e 250 euro in contanti, incassati precedentemente dalla vendita dello stupefacente. Il motociclo è stato sequestrato poiché utilizzato per compiere l’attività illecita mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato ai domiciliari.  


Catania - Droga, 1 in manette. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed ammanettato

 

 Antonino LOMBARDO 22enne nato a Catania già noto per reati inerenti gli stupefacenti, a seguito di Ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. il giovane deve scontare la pena residua di 3 mesi e 20 giorni di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso, commesso nel 2013 a Catania.


Acireale  CTCondannato per tentato omicidio, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato

 Giuseppe ARCIDIACONO 31enne, del luogo, poiché  destinatario  di un ordine di esecuzione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, nell’aprile del 2012, fu arrestato in flagranza di reato dai CC di Aci Castello (CT) per l’accoltellamento di un 35enne, avvenuto al culmine di una lite proprio nella cittadina jonica, precisamente nella frazione di Acitrezza. Giuseppe ARCIDIACONO già condannato per tentato omicidio  dovrà ora scontare ai domiciliari il residuo pena equivalente ad 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di reclusione.


Vizzini  CT9 mesi per evasione. Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno arrestato Gaetano MARAVIGNA

44enne,

 del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto era stato arrestato nella flagranza per evasione dai domiciliari, a Catania nell’ottobre del 2007. Per tale illecito è stato condannato dai giudici etnei a 9 mesi di  reclusione  che dovrà espiare nel carcere di Caltagirone (CT), dove i militari l’hanno associato al termine delle formalità di rito.


Catania Ladro usa antifurto per BMW rubata, agente insospettito lo blocca.  Il maldestro e noto D.V. 45enne aveva rubato una motocicletta, forzandone il “blocchetto” d’avviamento e trasportandola da via Verona, dove si trovava posteggiata. Il maldestro, con nonchalance era andato in via Martoglio e, probabilmente per evitare di andare in giro col mezzo da poco rubato aveva pensato di riprenderlo con calma, e  stava per incatenarne la ruota posteriore. Un  ladro che utilizza un antifurto è cosa che stona assai e di ciò dev’essersi sicuramente accorto il poliziotto della Polizia delle Frontiere di Catania che, libero dal servizio, si era trovato ad assistere alla scena.L’agente si subito avveduto che la grossa (e costosa) BMW era stata forzata e, pur essendo solo, non ha esitato ad agire: qualificatosi, ha trasmesso col cellulare i dati della moto alla Sala operativa della Questura che, in pochissimi istanti, ha confermato i suoi dubbi circa la provenienza furtiva del mezzo. L’agente ha smorzato sul nascere il tentativo di fuga del maldestro, poi identificato per il già noto D.V. 45enne, poi è giunta una Volante in ausilio al poliziotto che ha potuto trasportare il fermato in Ufficio dove è stato denunciato per furto aggravato. L’ignaro, fino a quel momento, proprietario della BMW si è visto subito restituito il veicolo.


Acireale Polizia scopre 62 comunali furbetti ed infedeli nello strisciare badge.  Vasta  operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. Scoperte 62 persone, dipendenti dell’Amministrazione comunale di Acireale responsabili di truffa ai danni di ente pubblico e di falsa attestazione di presenza in servizio sul luogo di lavoro, attraverso l’ utilizzo illecito dei badge personali che venivano “strisciati “ da dipendenti compiacenti e in accordo tra loro. Diversi sono i provvedimenti cautelari  emessi dalla Autorità giudiziaria e notificati in queste ore dagli agenti del Commissariato di P.S. di Acireale ai dipendenti infedeli.


Catania Daspo per ultrà 22enne filmato mentre lancia petardi in tribuna. Si tratta di . D.C., 22enne. La Squadra Tifoserie della D.I.G.O.S., a seguito dell’attività investigativa – suffragata dal contributo delle videoriprese effettuate dal personale del locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica – ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un ultrà catanese il quale, in occasione dell’incontro di calcio Catania-Matera, lo scorso 31 gennaio, ha lanciato due petardi all’interno della “tribuna B” dello stadio Angelo Massimino. L’ultrà è stato individuato mentre, nel corso della gara, dagli spalti della ‘tribuna B’ avrebbe acceso e lanciato 2 grossi petardi che sono esplosi sul parterre dello stesso settore. D.C., 22enne, è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di lancio di materiale pericoloso previsto e punito dall’art. 6 bis della legge n. 401/1989. Il Questore di Catania Marcello CARDONA, nei confronti del soggetto, ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per anni tre.


Militello Val di CataniaAggredisce genitori anziani per soldi, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania hanno arrestato nella flagranza

 Giuseppe BIANCOVISO 34enne, del luogo, per tentata estorsione, lesioni personali, minaccia e maltrattamenti in famiglia. I  militari, stanotte, su richiesta di un anonimo cittadino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in famiglia, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Militello Val di Catania bloccando il soggetto in un evidente stato di agitazione.   I  Carabinieri hanno accertato che il 34enne poco prima aveva aggredito e minacciato il padre e la madre pretendendo del denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato associato nel carcere di Caltagirone, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Aggravamento pena e carcerazione per violazione domiciliari. Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato Fabio BONSIGNORE

 

39enne nato a Catania già noto per furto ed evasione, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Catania, dovendo scontare la pena di 2 anni di reclusione per il reato di furto aggravato. Il  provvedimento di aggravamento della misura è scaturito dai controlli effettuati a seguito dei quali è stata constata l’assenza dal domicilio in cui il Bonsignore si trovava sottoposto agli arresti domiciliari. Il  personaggio, ultimate le formalità di rito è stato associato alla locale Casa circondariale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania –  Viola domiciliari, preso. Poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, in servizio di controllo straordinario del territorio, di concerto con il agenti dell’U.P.G.S.P., secondo il modulo “Trinacria”; nel corso di un controllo a Salvatore ACCARDI

  

 38enne, hanno accertato che lo stesso, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, non era presente presso la sua abitazione, rendendosi inottemperante alle prescrizioni alle quali è sottoposto.  Il personaggio è stato trovato presente in casa ad un successivo controllo e, quindi, è stato arrestato per la rilevata inosservanza. Il magistrato di turno ne ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.


Catania –  Volanti bloccano 1 per violazione domiciliari. Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti ieri mattina, hanno ammanettato Stefano BONNICI 39enne, per evasione dagli arresti domiciliari. Gli agenti in servizio di controllo del territorio, trovandosi nel quartiere “Nesima”, hanno riconosciuto e sottoposto a controllo il  BONNICI, e dopo avere accertato la pendenza nei suoi confronti della misura cautelare degli arresti domiciliari, lo hanno accompagnato in Ufficio per sottoporlo a rilievi foto-dattiloscopici e per eseguire la misura restrittiva.  Bonnici, pertanto, su disposizione del magistrato di turno, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questa Questura in attesa dell’udienza di convalida.


 

video aggressione

Catania – Ferisce cassiere supermercato a “Cibali”  in tentata rapina : Condor preso. La Polizia  ha nloccato: Paolo Nicolosi

 

 18enne, già noto, accusato del reato di tentata rapina aggravata, in danno di un supermercato cittadino. La  Sala Operativa alle ore 19.55 di ieri,  aveva segnalato un tentativo di rapina in danno di un supermercato zona “Cibali”, segnalando altresì che nella circostanza il rapinatore aveva ferito il direttore del supermercato. I “Condor” giunti sul posto hanno accertato che pochi attimi prima, uno  travisato col cappellino e lo scaldacollo (che gli lasciavano scoperta solo la fascia oculare), armato di pistola, sveva fatto irruzione nel supermercato e, sotto la minaccia della pistola, aveva chiesto al cassiere, con tono minaccioso di consegnargli l’incasso. Il cassiere, nonché direttore del punto vendita, aveva resistito alla minaccia tentando verbalmente di dissuadere il malvivente dal suo proposito criminale. Il rapinatore ha insistito con più veemenza nella richiesta e quando ha compreso che la vittima non avrebbe ceduto alle minacce gli si avvicinava e l’ha colpita con la pistola alla fronte causandogli una vistosa ferita, dandosi subito dopo alla fuga. I soccorritori sul posto hanno fatto intervenire ambulanza 118 il cui personale ha prestato le prime cure alla vittima. Il malcapitato successivamente è stato  trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi centro, dove veniva medicato per una ferita lacero - contusa alla fronte, ed applicati alcuni punti di sutura. Il personale della Squadra Mobile, ha visionato i filmati del sistema di video sorveglianza, ed ha notato che il rapinatore indossava una tuta ginnica di colore scuro, verosimilmente blu, recante sul lato destro del petto, lungo la gamba e sulle spalle la scritta di colore bianco “Legea” e con evidenti inserti colorati, e con ai piedi un paio di scarpe tipo “Hogan” di colore nero.   Personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia scientifica è intervenuto sul posto per i rilievi di rito. Le  dichiarazioni immediate rese dalla vittima, ed il fondato motivo che il rapinatore, vista la reazione della vittima, potesse avere abbandonato un mezzo di locomozione fuggendo a piedi, sul posto hanno indotto a far convergere ulteriori pattuglie dei “Condor”. Gli  Agenti, vicino al luogo della tentata rapina, ma comunque ben occultato tra altri mezzi in sosta, hanno rinvenuto 1 scooter,   Piaggio Liberty di colore blu senza blocca sterzo, senza  dispositivo antifurto e senza chiavi d’accensione, probabilmente parcheggiato dal rapinatore, il cui proprietario, dagli immediati accertamenti svolti sul contrassegno di identificazione, risultava essere Paolo Nicolosi.Alcuni poliziotti si sono   fermati sul posto del rinvenimento del mezzo, ed altri  si sono recati nei pressi dell’abitazione del Nicolosi, e l’hanno bloccato mentre, a  piedi, stava facendo ritorno a casa. Nicolosi, nell’immediatezza del controllo, al fine di trarre in inganno i  poliziotti operanti, ancora abbigliato con il vestiario utilizzato per la rapina e sprovvisto di documenti di identificazione, ha dato anche false generalità. Nicolosi vistosi scoperto, ha ammesso spontaneamente le proprie responsabilità e riferito il luogo in cui si era disfatto della pistola, che risultava essere arma perfetta riproduzione di una  semi-automatica, dello scaldacollo e delle chiavi d’accensione dello scooter che venivano puntualmente recuperati ad eccezione del cappellino. Nicolosi Paolo,  in virtù di quanto accaduto veniva tratto in arresto perché responsabile del reato  di tentata rapina aggravata e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.


Catania - 1 in carcere per rapina.   Agenti della Squadra Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la notte del 11 febbraio intorno alle 03.00, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di Giuseppe ROMANO

 24enne, già noto per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. I  poliziotti, nel corso del servizio di controllo del territorio, transitando lungo il viale M. Rapisarda all'altezza di via A. Diaz, hanno notato 2 persone sospette all'interno di una Mercedes di grossa cilindrata.  Il  controllo immediato dei due soggetti, ha dato esito ed uno dei passeggeri, il ROMANO, è risultato destinatario di un Ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  6  febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di Catania. L’arrestato,  deve espiare la pena di mesi 7 e gg 21 di reclusione per rapina aggravata e reati in materia di armi, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza .


Catania 6 anni per spaccio. Agenti della Squadra Mobile di Catania hanno arrestato il già noto Vincenzo Massimiliano GUARDO 38enne. Il soggetto, era stato individuato da uomini della Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, ed era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso sei febbraio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania. GUARDO deve espiare la pena di 6 anni di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio, in concorso, di sostanze stupefacenti.


Pachino V.pres. Belpasso calcio denunciato, aggredito arbitro, gara sospesa. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, hanno denunciato R.P.44enne, residente a Belpasso (CT), vice presidente della società sportiva del Belpasso, per i reati di violenza privata e lesioni personali aggravate in concorso. Il  denunciato, al termine del primo tempo della gara di calcio Pachino-Belpasso disputata allo stadio  Brancati il 10 gennaio scorso, avrebbe aggredito l’arbitro ed a causa della biasimevole condotta, la partita è stata bruscamente e definitivamente sospesa.


 Catania  Polizia  arresta  2 destinatari d’ordine esecuzione. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” ieri, hanno eseguito provvedimenti restrittivi nei confronti di: Domenico PIDATELLA 43enne, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso il   23 gennaio 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania, dovendo espiare la pena residua di 7 mesi e 5 gg. di reclusione per furto aggravato; Giuseppe GIUSTOLISI  29enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il  25 gennaio 2016 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena residua di 10 anni, 10mesi  e 7 gg. di reclusione per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.


Catania –  16enne fa esplodere cassaforte Sostare, ammanettato. Agenti  delle volanti ieri sera, hanno arrestato per furto aggravato V.G. 16enne già noto.   Poliziotti delle Volanti alle ore 22.00 circa si sono recati in via Filocomo dove era stata segnalata un’esplosione. Gli agenti, tempestivamente giunti sul posto, hanno visto un giovane intento a recuperare il denaro contenuto all’interno del “totem” della ditta Sostare che, verosimilmente, aveva fatto esplodere servendosi di un candelotto esplosivo. Il giovane, all’intimazione di fermarsi, ha accennato a una fuga che è stata interrotta dai poliziotti che ‘hanno subito raggiunto e arrestato. La perquisizione personale ha permesso di trovare indosso al giovane le monete rubate dal “totem” per un ammontare di 96 euro e 1 candelotto inesploso (rivelatosi, in seguito, un grosso petardo). Dell’avvenuto arresto è stato notiziato il P.M. di turno presso il Tribunale dei Minori, il quale disposto la traduzione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di via Franchetti.


Mascali Rapina e picchia trasportatore, CC l’inseguono ed ammanettano. I Carabinieri della Stazione di Mascali e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno arrestato AGRIPPINO Roberto, 35enne, di Piedimonte Etneo, per rapina aggravata, tentato omicidio e danneggiamento. Il personaggio, di mattina intorno alle ore 10  in Viale Libertà a Giarre ha aggredito e picchiato un autotrasportatore, di 61 anni, impossessandosi del furgone Ford Transit dell’uomo carico di collettame vario, tentando anche, durante l’azione criminosa, di investirlo. La stessa vittima ha immediatamente telefonato al 112 informando i Carabinieri dell’accaduto. Una Gazzella, che era in zona, ha subito intercettato il mezzo con il rapinatore a bordo ed è scaturito un concitato inseguimento protrattosi per le vie del centro di Mascali e conclusosi nella zona periferia del comune. il malvivente nella circostanza dopo aver investito  diverse autovetture in sosta ha abbandonato il furgone riuscendo momentaneamente a dileguarsi a piedi per le campagne circostanti. Altre pattuglie dell’Arma sono intervenute sul posto, in supporto alla Gazzella setacciando ogni parte della giurisdizione. Il  fuggitivo, poco dopo a seguito delle incessanti ricerche avviate, è stato rintracciato e bloccato a piedi nei pressi di Piedimonte Etneo. Il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.









Ultimora   nov. dic.2014



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ULTIMORA

Dia sequestra 2 mln€ in beni ad imprenditori Marino ritenuti dei Carateddi


 

ultimo aggiornamento

 

 




Catania Lupi CC trovano 1 con pistola illegale sotto materasso: in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Natale SCIOTTI 38enne, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, reo di detenzione illegale di armi (di cui una clandestina)  e munizioni, ricettazione nonché di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. I  militari della squadra “Lupi”, stanotte, a conclusione di una breve ma efficace attività info-investigativa, hanno fatto irruzione nell’abitazione del soggetto, ubicata nel quartiere di Lineri, e perquisendola hanno rinvenuto e sequestrato: 1 pistola semiautomatica marca Beretta modello 98/F, cal. 7.65 parabellum,  con la  matricola abrasa, completa di serbatoio contenente 10 cartucce dello  stesso calibro, nascosta sotto il materasso della camera da letto, 1  coltello a serra manico, avente una lama lunga 10,6 cm ed un    passamontagna, nascosti all’interno di una Citroen C1 nella disponibilità  del reo;  45 cartucce calibro 7,65, di cui 8 parabellum, nascoste sempre nella camera da letto. 1 carta d’identità in bianco, avente matricola poligrafica nr. AU8721029, risultata rubata dall’ufficio anagrafe di Catania nel giugno del 2014; numerose chiavi alterate, telecomandi e vari strumenti del tipo utilizzato per commettere reati contro il patrimonio. La pistola, nei prossimi giorni, sarà inviata agli specialisti del R.I.S. di Messina che, sottoponendola agli esami tecnico-balistici,  potrebbero stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


 Catania CC, carcere per 3 rapinatori trasfertisti. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, coadiuvati dai militari di Caltanissetta, hanno eseguito 3 misure cautelari in carcere, emesse dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Milano nei confronti di:  Daniele PAPPALARDO, 24enne, catturato ieri sera e rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, Daniele Antonio MAVILLA,  28enne, attualmente detenuto nel carcere di  Catania Piazza Lanza; Antonino BULLA, 28enne, attualmente detenuto nel carcere di Caltanissetta. Le  indagini dei Carabinieri del luogo, hanno inchiodato i tre soggetti  alle loro responsabilità in ordine alla rapina del 15 marzo del 2013, perpetrata  in danno della filiale della Banca di Credito Bergamasco di Melzo (MI),  dove, armati di taglierino e con i volti travisati da passamontagna, costrinsero il direttore dell’istituto di credito a consegnar loro una  ingente somma di denaro.


CATANIA - DIA  sequestra beni per 600mila€ a Cocimano, vicino ai Santapaola-Ercolano. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato PANVINO, nella mattinata hanno eseguito il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Orazio Benedetto COCIMANO 51enne, nativo di Catania, ritenuto elemento di vertice dell’organizzazione mafiosa SANTAPAOLA – ERCOLANO, su proposta della Procura Distrettuale Antimafia, retta dal Procuratore Capo f.f. dr. Michelangelo PATANE’. Orazio Benedetto COCIMANO, nel mese di luglio 2014, era stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile della Questura di Catania nell’ambito dell’operazione “Ghost” poiché gravemente indiziato del reato di fittizia intestazione di società operanti nel settore delle costruzioni edili, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e di agevolare la commissione dei delitti di riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Reato commesso in concorso e con l’aggravante di essersi avvalso delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa SANTAPAOLA - ERCOLANO. Il soggetto, successivamente all'arresto di Santo LA CAUSA, di Carmelo PUGLISI e (nell’ambito dell’operazione "Iblis") di Francesco Carmelo ARCIDIACONO detto “Francu u Salaru", avrebbe raggiunto il vertice operativo dell'organizzazione mafiosa Santapaola - Ercolano diventando, alla fine del 2009 fino al 2011, reggente operativo dell’ala militare della “famiglia”, nonché detentore della “cassa degli stipendi”. Orazio Benedetto COCIMANO, più volte arrestato, già nella metà degli anni ’90 ed in seguito nell’anno 2011, per il reato di estorsione, ed il   3 maggio 2000, era stato raggiunto da una nuova ordinanza di misura cautelare nell’ambito dell’operazione di Polizia “Orione 3” per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, quale affiliato al Clan Santapaola, ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli investigatori ritengono che si tratti di personaggio particolarmente vicino al pericoloso boss santapaoliano Maurizio ZUCCARO, il collaboratore Santo LA CAUSA, del quale sarebbe stato il successore in seno all’organizzazione, l’ha indicato come componente del gruppo di fuoco che nel 1996 uccise Luigi ILARDO, confidente del Col. CC Riccio, negli anni della ricerca dell’allora latitante capo di cosa nostra Bernardo PROVENZANO, e la cui vicenda costituisce oggetto di discussione nel noto processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia. Il medesimo collaboratore ne riferisce un ruolo anche nell’omicidio del rampollo dei SANTAPAOLA: Angelo.  COCIMANO è stato, inoltre, più volte sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno, nel 2011 e nel 2013. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, nel mese di ottobre 2015, aveva eseguito un analogo provvedimento di sequestro nei confronti di COCIMANO, emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione – in esito alla proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale formulata dal Direttore della DIA, Nunzio Antonio FERLA, sequestrando un patrimonio stimato in oltre 2.000.000,00 di euro. Gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti dalla D.I.A. di Catania, che hanno evidenziato la titolarità di beni immobili, di fatto intestati a soggetti terzi, in capo a Orazio Benedetto COCIMANO, sono stati positivamente valutati dal Tribunale di Catania che con il provvedimento ablativo   eseguito, ha disposto il sequestro di beni complessivamente stimati in oltre 600.000,00 euro e consistenti in due appartamenti, tre garage ed un locale deposito.


Catania -  V.Capo Polizia in visita: “Catania in prima fila nella gestione dell’immigrazione”.  Il  Vice Direttore Generale, con funzioni vicarie Prefetto Luigi Savina in visita a Catania è stato accolto dal Questore Marcello Cardona.  L’alto funzionario già Questore di Milano, dove ha gestito la complessa macchina della sicurezza in occasione dell’Expo 2015,   ha recentemente assunto la funzione di Vice Capo Vicario della Polizia.  Il  Vice Direttore Generale, ha esordito dicendo : “Catania in prima fila nella gestione dell’immigrazione”, poi  incontrando   i poliziotti della Questura catanese, ha colto, l’occasione nel ringraziare per il suo impegno il Questore Marcello Cardona e  tutto il personale. Il  Questore di Catania da parte sua, ha esteso i sensi della sua gratitudine allo staff dei Funzionari della Questura e delle Specialità della Polizia di Stato, senza dimenticare il personale di ogni ruolo e il personale dell’Amministrazione Civile che, a fianco dei poliziotti, svolge diuturnamente compiti importanti. Il “fare squadra” ed il “sentimento d’appartenenza allo Stato” sono, secondo Savina i motivi fondamentali che devono spingere i poliziotti all’impegno quotidiano e alla tendenza al raggiungimento di sempre maggiori traguardi.


Catania - Guardia Costiera, 801  migranti salvati  in soccorso, 1 donna incinta a Cannizzaro.    I militari hanno complessivamente tratto in salvo, nella sola giornata del 12 maggio, in due diverse operazioni coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ben 801 i migranti. Gli sventurati sono stati avvistati stipati su 2 barconi in difficoltà al largo delle coste siciliane.   Un  aereo ATR42 della Guardia costiera è decollato dal 2º Nucleo Aereo di Catania.   515 persone erano a bordo del primo barcone, ed è giunta la Nave Peluso della Guardia Costiera che ha tratto in salvo i primi 342 migranti, in prevalenza siriani. I rimanenti 173 sono stati recuperati dalla nave Rio Segura, inserita nel dispositivo Frontex. Il secondo barcone, con 286 migranti è stato soccorso dalla nave militare finlandese Merikarhu, con l’assistenza di 3 motovedette della Guardia costiera partite da Catania, Siracusa e Crotone. Tra i migranti anche una donna in avanzato stato di gravidanza. La malcapitata è stata trasferita con un’evacuazione medica d'urgenza  su un elicottero della Guardia Costiera, anch'esso decollato dal 2º Nucleo Aereo di Catania. La donna è stata poi trasportata direttamente all'Ospedale Cannizzaro del capoluogo etneo, per le cure mediche del caso.

Catania - Guardiacoste: 343 controlli, operazione “Springfish” provincie  Me, Ct, Sr e Rg. Le Capitanerie di porto della Sicilia Orientale sono state impegnate in un’operazione complessa di polizia marittima, finalizzata ad effettuare mirati controlli lungo tutta la filiera ittica, dal mare fino ai principali mercati ittici delle provincie di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. L’operazione “Springfish”, iniziata il 26 aprile, per un ’arco temporale di 15 giorni, ha comportato l’impegno della Guardia costiera in una complessa attività volta a tutelare gli “anelli più deboli” della filiera ittica: dalle specie ittiche sottoposte a particolare protezione al consumatore finale – per evitare possibili frodi ed assicurare un prodotto sempre tracciabile e sicuro - fino agli onesti professionisti del settore. La catena operativa disposta dalla Direzione Marittima di Catania, nell’ambito del territorio di giurisdizione, ha consentito di effettuare 343 controlli lungo l’intera filiera commerciale, coinvolgendo 19 unità navali della Guardia Costiera. L’attività ha portato a 25 sequestri per un totale di oltre 408 Kg di prodotto ittico e la scoperta di 67 illeciti amministrativi, per un importo complessivo di sanzioni pari a 129.406,00 euro. I militari hanno, inoltre, sequestrato in mare 43 attrezzi da pesca vietati e contestato 4 illeciti penali in materia di pesca.  I  risultati confermano la volontà, da parte della Direzione Marittima di Catania, di mantenere e  rafforzare la propria presenza sul territorio, nel campo della vigilanza e controllo del settore pesca, al fine di costituire un valido deterrente per i soggetti che pescano e/o commercializzano illegalmente prodotti ittici, non tracciati e non rispondenti alle esigenze di tutela della salute del consumatore.


Catania - (video scippo)  2 scippano donna, filmati : Polizia li cattura. Si tratta di : Alfredo DEL POPOLO CUPILLO 24enne già noto il quale è stato trasferito a piazza Lanza  e Gianfranco Salvatore RUSSO 42enne finito ai domiciliari. I 2 sono destinatari di esecuzione ad Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa il  7 maggio 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di furto con strappo ai danni di una donna. La vittima  la tarda mattinata dello scorso 26 marzo, mentre stava transitando a piedi nei pressi della centrale piazza Roma, veniva sorpresa da 1 giovane. Il maldestro  ha, da tergo,  strattonato la donna per scipparle la borsa. La malcapitata, nonostante tenesse tra le mani anche 1 busta della spesa, ha tentato invano di opporre resistenza. Il malvivente si è impossessato della borsa e di corsa ha raggiunto 1 complice che lo attendeva, poco distante, a bordo di una moto  con il motore acceso, pronto per darsi alla fuga. I Condor della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, appresa la notizia dello scippo,   hanno avviato immediatamente le indagini, acquisendo le immagini degli impianti di video-sorveglianza della zona. L’analisi delle immagini registrate da un impianto cittadino, ha  consentito ai poliziotti da un lato, di avere una chiara dinamica dell’accaduto e di vedere la pronta reazione della vittima che, subito lo  scippo, senza perdersi d’animo, ha inseguito i malviventi, ed anche di riconoscere l’autore materiale dello scippo in Alfredo DEL POPOLO CUPILLO. Il soggetto è noto per i suoi precedenti specifici, e il compare che era rimasto a bordo dello scooter nell’incensurato  Gianfranco Salvatore RUSSO. Gli investigatori, nel contempo hanno acquisito la segnalazione di un cittadino che ha fornito un parziale della targa dello scooter utilizzato dagli scippatori che da accertamento è risultato in uso al RUSSO. DEL POPOLO CUPILLO  e RUSSO, sono stati fermati e sottoposti a controllo da un equipaggio dei “Condor” che ha proceduto al loro foto-segnalamento. Gli investigatori dei “Condor” pochi dubbi hanno avuto nell’attribuire le responsabilità del fatto delittuoso ai due malfattori i quali sono stati segnalati alla Procura della Repubblica che ha  chiesto l’emissione di  misura cautelare nei loro confronti. Il  Giudice per le Indagini preliminari ha emesso il provvedimento. Espletate le formalità di rito, DEL POPOLO CUPILLO è stato associato presso la Casa Circondariale di piazza Lanza  e RUSSO è stato posto agli arresti domiciliari.


Catania -  Bengalese in Tribunale ferisce agente che lo scortava in udienza. Uomini delle Volanti la scorsa notte, avevano arrestato un cittadino del Bangladesh: Md Aminul ISLAM 20enne. Il soggetto era stato segnalato come persona sospetta che si aggirava all’interno della zona industriale. I poliziotti intervenuti l’hanno trovato in evidente stato di alterazione psico-fisica per probabile abuso di sostanze alcoliche e l’hanno immediatamente soccorso. Il  bengalese, nonostante ciò, alla vista delle divise, si è scagliato violentemente contro i poliziotti, sferrando calci e pugni, cagionando loro lesioni personali. Gli agenti sono riusciti a neutralizzarlo e l’hanno bloccato e , su disposizioni dell’A.G. di turno, l’hanno rinchiuso nelle camere di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo. Md Aminul ISLAM, non contento, di mattina, nel corso dell’udienza in Tribunale, ha dato nuovamente luogo a violenze nei confronti dei poliziotti che lo scortavano, riuscendo a procurare ad un agente la frattura di un dito.


Catania DIA  confisca beni per 800mila€ ad elemento dei Carateddi. Si tratta di Giuseppe  PRIVITERA  45enne. I beni, considerati il provento dell’attività illecita svolta, consistono in quote sociali di un’impresa esercente l’attività di commercio di prodotti caseari ed allevamento e commercializzazione di bovini, ovini, caprini e polli, con relativo compendio aziendale (macchinari, veicoli, attrezzature, e quant’altro); quattro immobili, un veicolo ad uso personale e diverse disponibilità bancarie e finanziarie. Uomini  della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dirigente della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, hanno eseguito un decreto di confisca dei beni emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Giuseppe  PRIVITERA, ritenuto elemento di spicco del noto clan dei Carateddi, capeggiato dal fratello Orazio PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto in regime di 41 bis. Il provvedimento in esecuzione è giunto a conclusione di un complesso iter giudiziale avviato con la proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata, dal Direttore della DIA, Nunzio Antonio Ferla, nei confronti del personaggio, già culminato nell’emanazione di un decreto di sequestro patrimoniale nel novembre 2014.  Le  investigazioni sono, infatti, proseguite ed avevano già consentito alla D.I.A. di Catania, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, di dare esecuzione, nel mese di febbraio 2014, ad una corposa ordinanza di custodia cautelare in carcere (cd. Operazione Prato Verde) nei confronti di 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato del noto boss Orazio PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto al regime del 41 bis. Giuseppe PRIVITERA tra questi, ed era stato tratto in arresto poiché indagato per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso ed altro. il soggetto è già gravato da numerosi precedenti penali per i quali, in passato, è stato anche condannato in via definitiva (per distruzione di cadavere tentato in concorso -  invasione di edifici, violazioni alle direttive comunitarie sui rifiuti ed altro), era stato ritenuto degli inquirenti pienamente inserito nell’organigramma dell’associazione ed anche accusato dei reati di estorsione e di porto illegale di armi da fuoco. L’inchiesta aveva consentito alla DIA di disarticolare il clan CAPPELLO ed in particolare il gruppo denominato “Carateddi” dedito principalmente alla commissione di reati contro il patrimonio, al traffico di sostanze stupefacenti, alle truffe in danno della P.A. mediante l’indebita acquisizione di erogazioni pubbliche in ambito agricolo, operante nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città etnea. Gli sforzi investigativi compiuti dalla D.I.A. di Catania avevano  svelato le dinamiche interne del gruppo “Privitera” caratterizzato dalla partecipazione di componenti uniti tra loro da un forte vincolo associativo rinsaldato dai “valori” della mafia tradizionale legati al territorio, all’agricoltura ed alla famiglia. La DIA  aveva appurato che il capo si ergeva a paladino di una giustizia ed a lui  i sodali si rivolgevano, con atteggiamenti di totale sottomissione, per ottenere rapida soluzione ad ogni possibile controversia. I fedeli avevano seguito nel tempo il noto boss Orazio PRIVITERA – fratello di Giuseppe - nelle “migrazioni” tra gruppi criminali, sino, in ultimo, a quella nel gruppo “Carateddi”.  Il  provvedimento ha disposto, la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di 2 anni  con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, l’Autorità Giudiziaria ha sottoposto a confisca i beni riconducibili a vario titolo, a Giuseppe PRIVITERA, complessivamente stimati in oltre 800.000,00 euro.


Misterbianco CTEvaso dai domiciliari, CC 1 trasferito in carcere. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato Concetto GUERRA  36enne, del luogo, già ai domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Catania.  Il personaggio il 24 aprile era stato arrestato dai Carabinieri per evasione, poiché sorpreso da una pattuglia mentre percorreva a piedi via Taormina, venendo posto nuovamente ai domiciliari.  L’Autorità Giudiziaria tenuto conto della gravità del reato ha emesso nei confronti del 36enne il provvedimento di aggravamento della misura restrittiva. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Guardia Mangano  CTViola domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano hanno arrestato, nella flagranza, Rosario GRASSO   55enne,  reo di evasione. Il soggetto, violando palesemente la misura restrittiva cui era obbligato, è stato sorpreso dai militari mentre stava percorrendo a piedi  la Via Provinciale. L’arrestato, in attesa del rito  per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania 1 viola domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Gaetano SPAMPINATO 25enne reo di evasione. Il soggetto è stato bloccato ieri sera dalla pattuglia del Nucleo Operativo mentre  gironzolava per le strade del quartiere San Leone, in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


 Acireale  CT - Brucia garage ad ex moglie, raptus incendiario: CC 1 arrestato.  L’individuo 55enne,  già separato legalmente dalla moglie 49enne da circa due anni, secondo i militari sembra sia stato  preda di un raptus, legato probabilmente al fatto che l’ex abbia intrapreso una relazione sentimentale con un altra persona. Il personaggio, ieri sera, si è recato nel condominio di Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT), ed ha scavalcato la recinzione, ha prima suonato insistentemente al citofono dell’abitazione,   poi si è recato nel garage della donna  dove, dopo averne forzato la saracinesca, con un accendino ha dato  fuoco ad alcuni suppellettili  che erano custoditi. La richiesta d’aiuto al 112, espressa dalla stessa donna e vittima, ha permesso, nel giro di pochi minuti, l’intervento di 2 pattuglie dell’Arma: 1 della locale Stazione ed 1 del radiomobile della Compagnia di Acireale, ed anche  i Vigili del Fuoco di Acireale. I carabinieri hanno immediatamente bloccato ed ammanettato l’incendiario,  acese di 55 anni,  mentre i pompieri sono riusciti a domare le fiamme evitando il propagarsi delle stesse nei garage limitrofi. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima,  dove dovrà difendersi dall’accusa di incendio doloso, ed è stato trattenuto in camera di sicurezza.


 Catania DIA sequestro beni 1.000.000 €.  ai Cappello - Fichera. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania dalle prime ore del mattino, hanno dato l’esecuzione di un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito di proposta della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti Antonino FICHERA, già sorvegliato speciale di p.s., già noto, tratto in arresto nel 2013 in esecuzione di misura cautelare per il reato di omicidio. Lo stesso è ritenuto soggetto contiguo al pericoloso clan mafioso catanese denominato “Cappello”. Il provvedimento di sequestro interessa delle aziende, unità immobiliari ed anche automezzi, per un valore complessivo di circa 1.000.000 €.


Catania - Cappello-Carateddi: Tribunale emesse 5 condanne per oltre 50anni di carcere. I destinatari sono : Bruna STRANO 32enne, Concetto Antonino BONVEGNA 64enne, Marco STRANO 33enne, Giovanni MUSUMECI 43enne e Maurizio BONSIGNORE 53enne.  I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanotte, grazie agli arresti operati hanno chiuso un capitolo aperto dopi il blitz antidroga che nel 2012 portò in carcere 20 personaggi legati al clan mafioso dei Cappello-Carateddi, facenti capo al boss Alessandro BONACCORSI, tutti indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Si tratta degli affiliati, tra i quali anche la moglie del reggente Bruna STRANO, alla quale è stata comminata la condannata a  7 anni e 4 mesi di reclusione, si tratta delle condanne definitive tradotte in altrettanti ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio esecuzioni del Tribunale di Catania. Gli arrestati, oltre  a Bruna STRANO, sono : Concetto Antonino BONVEGNA  condannato a 8 anni, 8 mesi e giorni 20 di reclusione. Marco STRANO è stato  condannato a  7 anni  e 4 mesi  di reclusione. Giovanni MUSUMECI è stato condannato a  21 anni, 4 mesi  e 25 giorni  di reclusione. Maurizio BONSIGNORE è stato condannato a  7 anni e 4 mesi  di reclusione. La donna è stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza mentre gli uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Bicocca.


Catania “Spaccata” bancomat, operazione CATERPILLAR: 6 in carcere e 5 ai domiciliari. Le manette sono scattate ai polsi di Giovanni COSTANZO 46enne, Mario CANTARELLA 35enne, Rosario FICHERA  46enne, Sebastiano LEONARDI 39enne, Fabio LONGO  40enne e Camillo COSTANZO 50enne, per i quali è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere; l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari per Orazio MANGANO 21enne, Giuseppe GRECO 29enne, Gianluca Alfio COSENTINO 39enne, Francesco RAPISARDA 40enne, Sebastiano GRANATA 61enne. La vasta operazione della Polizia di Stato, è stata coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, con l’esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di diverse persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere (art.416 c.p.) finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, in particolare furti con il metodo della c.d. “spaccata” e furti con effrazione (“scasso”) ai danni di apparecchi accettatori di banconote e casseforti siti in rifornimenti di carburante, supermercati e istituti di credito. Il provvedimento ha accolto gli esiti di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e condotta dal Commissariato di P.S. di Acireale, nell’arco temporale aprile – giugno 2015. I dettagli dell’operazione, che è stata denominata “CATERPILLAR”, sono illustrati  nel corso di una conferenza stampa alle ore 11. 30, presso i locali della Procura Distrettuale di Catania. Gli  Agenti del Commissariato di P.S. di Caltagirone hanno dato esecuzione ad 1 ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa lo scorso 28 aprile dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di 11 soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, in particolare furti con il metodo della c.d. “spaccata”. Le forze dell’ordine ritengono di avere, così, sgominato un’agguerrita banda dedita al furto di apparecchi bancomat e di casse continue installate presso supermercati e che non avrebbe  disdegnato il furto con scasso ai danni di apparecchi accettatori di banconote installati presso rifornimenti di carburante. Il modus operandi utilizzato dai malfattori era particolarmente cruento e, nello stesso tempo, rapido ed efficace: con l’utilizzo di potenti motoseghe “a scoppio” del tipo utilizzato dai Vigili del Fuoco per gli interventi d’emergenza, foravano i contenitori blindati delle “casse automatiche” dei rifornimenti, avendo cura di usare un adesivo che aveva la funzione di coprire il buco in caso di arrivo di ignari automobilisti che, alla vista del danno, avrebbero potuto dare l’allarme. I maldestri per le “casse continue” ed i “bancomat”, invece, avrebbero utilizzato addirittura una ruspa portata sul posto con mezzi pesanti all’uopo rubati, con la quale gli arrestati non si facevano scrupolo di demolire le pareti esterne, pur di asportare le casseforti. La struttura dell’organizzazione, poi, era caratterizzata dall’attribuzione di ruoli e specializzazioni ai singoli associati i quali mettevano a disposizione la “professionalità criminale” acquisita nel corso del tempo, dando il proprio specifico contributo. L’indagine è stata proficuamente coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ed efficacemente condotta dagli uomini del Commissariato di P.S. di Acireale che hanno messo in campo, oltre alle tradizionali metodologie investigative, anche i moderni strumenti d’indagine tecnologica. Gli inquirenti hanno fatto luce su una serie di episodi di furti con “spaccata” o con effrazione commessi nell’arco temporale aprile – giugno 2015 da un’associazione per delinquere, radicata nel territorio acese ma operante anche in altri comuni della provincia etnea, e in particolare: Il furto con “spaccata” ai danni del rifornimento carburante S.P. di Giarre del 27 aprile 2015; Il furto con “spaccata” ai danni del supermercato A&O di Aci Catena del 24 maggio 2015; Il furto con effrazione ai danni del rifornimento di carburante ENI di Belpasso del 7 giugno 2015; Il tentato furto aggravato ai danni del rifornimento ESSO di Mineo del 14 giugno 2015; Il tentato furto aggravato ai danni dell’Ufficio Postale di fraz. Lavinaio del 21 giugno 2015. L’associazione per delinquere è stata contestata nei confronti di Giovanni COSTANZO, Mario CANTARELLA, Rosario FICHERA, Sebastiano LEONARDI, Fabio LONGO e Camillo COSTANZO, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza. Gli altri soggetti, nei cui confronti è stata applicata la misura degli arresti domiciliari, risultano coinvolti nel solo episodio del furto presso il rifornimento SP di Giarre.


Catania DIA, da operazione“Prato Verde”confisca beni mafia, 600mila € a Buda.   Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, hanno dato  esecuzione ad  un decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, riguardante beni mobili ed immobili, aziende e disponibilità finanziarie a vario titolo riconducibili ad Orazio BUDA 52enne. Il provvedimento di confisca, eseguito dalla D.I.A. di Catania, ha colpito non solo i beni direttamente intestati a Orazio BUDA ed ai suoi familiari conviventi, ma anche a 3 prestanome, nel dettaglio: 2 immobili a Catania rispettivamente in via Castagnola ed in corso IV Novembre, 1 terreno a Catania, contrada Torre Allegra, mezzi ad uso aziendale e privato, diversi rapporti bancari e 4 aziende operanti nei settori della commercializzazione di mobili, della rivendita di armi per il “soft-air” ed, infine, della gestione di bar e chioschi. Tra i beni confiscati vi è anche il chiosco della storica villa Pacini di Catania la cui attività, durante il periodo in cui è rimasta sottoposta a sequestro, è stata chiusa a causa delle difficoltà finanziarie segnalate dall’amministratore giudiziario. Il valore dei beni confiscati a Orazio BUDA è stato complessivamente stimato in 600.000€. L’iter processuale avviato in seguito alla proposta di applicazione di misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA è giunto a conclusione. Orazio BUDA era stato colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, ed eseguita sempre dalla D.I.A. di Catania, nell’ambito dell’Operazione “Prato Verde”, poiché gravemente indiziato dei reati di estorsione, trasferimento fraudolento di valori ed associazione a delinquere di stampo mafioso, in particolare di partecipare, unitamente ad altre persone, al pericoloso clan mafioso catanese “Cappello” e, nello specifico, al gruppo dei “Carateddi”, capeggiato dal noto boss Orazio PRIVITERA inteso Pilu Russu , attualmente detenuto in regime di 41 bis. Orazio BUDA, nonostante il parziale annullamento dell’Ordinanza di custodia cautelare che lo aveva colpito, è stato successivamente rinviato a giudizio dal GUP di Catania, che ha accolto la richiesta della Procura Distrettuale etnea. Il  Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, alla luce di quanto è emerso dal lavoro svolto dagli investigatori, ha valutato Orazio BUDA come “soggetto attualmente pericoloso perché mai dissociatosi dal gruppo di appartenenzaritenendo che “il BUDA abbia fatto parte e continui a far parte, quanto meno in termini di vicinanza, contiguità e affidabilità criminale, del clan mafioso Cappello”, ed ha, quindi, irrogato la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Catania per la durata di 2 anni  e 6mesi. Gli approfonditi e complessi accertamenti patrimoniali svolti dagli investigatori -  compendiati nella proposta di applicazione della misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA - hanno consentito di far emergere come Orazio BUDA abbia artificiosamente intestato una serie di attività commerciali a soggetti apparentemente a lui estranei, al solo fine di eludere eventuali investigazioni sul suo conto, che avrebbero inevitabilmente condotto ad una misura patrimoniale nei suoi confronti (trattandosi di un soggetto già in precedenza sottoposto a misure di prevenzione) come in effetti avvenuto nel novembre 2014, quando lo stesso era stato colpito da un decreto di sequestro dei beni, a conferma delle risultanze investigative rassegnate all’Autorità Giudiziaria. Gli inquirenti hanno inoltre, riconosciuto la notevole sproporzione tra le fonti dichiarate ed i beni direttamente od indirettamente posseduti.


Catania  - Pusher nasconde droga in vano ascensore condominiale a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza,  catanese, Gabriele STRAZZERI 20enne per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il servizio antidroga è scattato ieri sera quando,  i militari del Nucleo Operativo  hanno bloccato il pusher sotto il porticato di uno dei tanti palazzi di Viale Biagio Pecorino nel quartiere Librino  e sottoponendolo a perquisizione personale. I carabinieri hanno trovato in dosso ben 22 dosi di “marijuana” e la somma in contante equivalente a 260 euro. I militari hanno esteso immediatamente la perquisizione alla  palazzina di residenza del giovane spacciatore e sono riusciti a scovare,  occultati in una intercapedine muraria posta all’interno del vano ascensore, 1 kg di marijuana,  di cui 100 grammi già suddivisa in dosi, 20 dosi di cocaina,  4  ricetrasmittenti, 1 bilancino di precisione e vario materiale utilizzato per il confezionamento della droga. La droga, il denaro ed il materiale sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Aci Sant’Antonio CT Va a casa  ex moglie e  minaccia per estorcerle denaro, CC 1 in carcere.  I Carabinieri di Aci Sant’Antonio hanno arrestato nella flagranza un 49enne, originario della Nigeria, senza fissa dimora, per tentata estorsione. I  militari, nel primo pomeriggio di ieri, su richiesta di alcuni vicini che avevano  segnalato una lite in abitazione, sono intervenuti ed hanno bloccato l’individuo ad Aci Sant’Antonio nell’appartamento dell’ex moglie in un evidente stato di agitazione.  I  militari hanno accertato che il soggetto, poco prima, aveva ripetutamente minacciato la donna  al fine di estorcerle la somma di 5.000€. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Giarre  CTEvade dai domiciliari, CC preso in percorso dei devoti ai Santi Martiri col cero in spalla.  I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Davide PENNISI  36enne di Riposto (CT), per la violazione dei doveri inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. Mosso dalla devozione verso uno dei Santi Martiri di Trecastagni (CT), ieri pomeriggio è partito da Riposto per intraprendere il cammino di fede che, come impone la tradizione, prevede il recarsi a piedi dei fedeli con un cero in spalla dal luogo di residenza fino alla chiesa madre di Trecastagni. Per sua “sfortuna” durante il percorso, precisamente in Via Stabilimenti, in territorio di Santa Venerina (CT),  è stato riconosciuto dall’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile di Giarre che   l’ha dovuto   porre in stato di arresto. Il soggetto, in attesa del giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Misterbianco CT1 viola domiciliari, CC trasferito in carcere.  I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato  Giovanni CITRARO 24enne in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla  Corte di Appello di Catania. I giudici, recependo in toto le informative dell’Arma, che puntualmente hanno sanzionato il reiterarsi delle evasioni dagli arresti domiciliari compiute dal reo, ne hanno ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Biancavilla CTBrucia auto a zio/difensore dell’ex  moglie, CC, 1 stalker denunciato I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un 46enne, del luogo, già gravato da pregiudizi penali, per danneggiamento seguito da incendio. I militari, a conclusione di una veloce attività investigativa, hanno accertato che l’individuo la notte dello scorso 24 aprile, intorno alle ore 03.00, ha cosparso di liquido infiammabile 1 Fiat Punto, lasciata regolarmente parcheggiata dal proprietario in una via del centro cittadino, incendiandola. Il forte boato ha svegliato il vicinato ed il piromane, accortosi che era stato visto, si è liberato frettolosamente di 1 bidone di plastica, utilizzato per trasportare il liquido infiammabile, fuggendo a piedi per le vie limitrofe. I militari, immediatamente intervenuti, sul posto hanno rinvenuto e sequestrato il bidone di plastica avviando le opportune indagini che hanno permesso di identificare il 46enne quale autore del gesto criminoso. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri ha consentito inoltre di appurare che l’indagato ha incendiato l’auto, di proprietà del 54enne, perché quest’ultimo in più circostanze avrebbe difeso e soccorso la nipote, ex convivente dell’incendiario. La malcapitata è vittima da tempo di molestie, pedinamenti e minacce, da parte del soggetto che non è rassegnato per la fine della loro relazione sentimentale.


Catania Borseggiatore al lavoro il 1° maggio, ammanettato da agente in borghese. Le manette sono scattate per Francesco TRIPOLONE 56enne. Chi  lavora per la sicurezza, non riposa nemmeno   il fine settimana ed il 1° maggio.   Il  Questore Marcello Cardona, in occasione della ricorrenza della Festa dei Lavoratori, ha disposto l’intensificazione dei servizi anticrimine, ma l’agente della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato “Centrale” che lo scorso fine settimana ha “pizzicato” il noto borseggiatore Francesco TRIPOLONE  al “lavoro” su un autobus di linea AMT, era fuori servizio. Il poliziotto ha riconosciuto il “soggetto”, ed ha  deciso di intraprendere un breve pedinamento ed al  termine, ha avuto l’ausilio di altri agenti, ed ha fermato ed accompagnato  Tripolone in Commissariato. Gli  accertamenti in Banca Dati, hanno evidenziato che il personaggio era destinatario di un provvedimento di cattura, poiché il Tribunale di Catania, Seconda Sezione Penale, a seguito delle numerose violazioni del regime degli arresti domiciliari a cui era sottoposto, aveva revocato  la misura, sostituendola con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere. Ultimate le formalità di rito,  TRIPOLONE è stato associato presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


CataniaDroga in auto 3 presi, 2 ai domiciliari. Poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri sera hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio Agatino Alessandro VALENTI 20enne ed Umberto FERRO 22enne e contestualmente denunciato in libertà F.A., per il concorso nel medesimo reato. Gli  agenti, alle ore 20.30 in servizio di volante, durante l’attività di controllo del territorio in via Plebiscito, hanno notato un’autovettura condotta da un uomo al cui fianco si trovava una donna con in braccio un bambino in tenera età. I poliziotti hanno intimato al guidatore dell’auto di fermarsi ma questi, lungi dall’ottemperare, ha accelerato la marcia nel tentativo di fuggire. la nota radio è stata diramata immediatamente e, sul posto, sono confluiti diversi equipaggi che sono riusciti a bloccare il veicolo, dopo un breve inseguimento, in via Torre del Vescovo. L’individuo ha pure tentato di scappare a piedi, tenendo ben stretta a se una borsa, ma è stato immediatamente bloccato ed identificato: dentro la borsa è stata rinvenuta 1 busta in plastica contenente 234 grammi di marijuana. La  passeggera è stata identificata, gli agenti hanno appurato, che si trattava della convivente del fermato. I poliziotti nel corso di approfonditi gli accertamenti, effettuati con la perquisizione dell’abitazione del VALENTI, hanno controllato un terzo individuo, il fratello della donna, Umberto FERRO, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la stessa casa.  FERRO è stato trovato nella disponibilità di 2 buste contenenti 125 grammi di marijuana e 510 euro, sequestrati in quanto provento dell’attività illecita. VALENTI e il FERRO  come disposto, dall’Autorità giudiziaria sono stati posti agli arresti domiciliari.


Catania Non  rientra in carcere da permesso: ammanettato in casa. Poliziotti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il già noto catanese Angelo Dario VIGLIANESI 28enne. VIGLIANESI  stava scontando la pena della reclusione presso la Casa Circondariale di Augusta, ed in seguito ad un permesso, non aveva più fatto rientro presso l’Istituto penitenziario, rendendosi irreperibile. Gli operatori della Volante, si erano posti alla ricerca del soggetto, l’hanno trovato presso il suo domicilio,  dove è stato dichiarato in  arresto per il reato di evasione.


 CataniaPresi 2 scafisti di 3 gommoni con 354 migranti. Si tratta di Cheik DIOB   25enne nato in Gambia, e 1 altro gambiano è stato deferito in libertà. Uomini della Polizia di Stato e  della Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica 2 sedicenti cittadini stranieri di nazionalità gambiana, di cui 1 posto in stato di fermo di indiziato di delitto, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 354 migranti giunti presso il porto di Catania lo scorso 29 aprile, a bordo della nave militare tedesca “FGS FrankfurtamMein”. Le  navi della Marina Militare Italiana “Aviere” e della Marina Militare spagnola “Numancia”, nella mattina del giorno precedente, avevao effettuato 3 distinte operazioni di soccorso in acque internazionali di migranti partiti dalle coste libiche a bordo di 3 gommoni. Tutte le persone soccorse sono state successivamente trasbordate sulla nave militare tedesca, che ha fatto rotta verso il porto di Catania. Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica dei viaggi, acquisendo le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di Cheik DIOB, 25enne nato in Gambia, e per il deferimento, in stato di libertà, di 1 altro gambiano. I soggetti, infatti, sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di 1 dei 3 gommoni, di circa 10 metri, su cui era stata iniziata la traversata del Canale di Sicilia. Il  fermato, a conclusione delle attività, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Dia sequestra 2 mln€ in beni ad imprenditori Marino ritenuti dei Carateddi. I valori, considerati il provento dell’attività illecita svolta, consistono in 17 appezzamenti di terreno con fabbricati rurali tutti ricadenti nei territori delle province etnea e aretusea,  1 appartamento,  4 aziende con sede a Scordia operanti nel settore dell’allevamento di bovini e coltivazioni di cerali,  10 veicoli tra cui anche mezzi pesanti per autotrasporto, e numerose disponibilità bancarie e finanziarie.  L’esecuzione di 2 decreti di confisca, emessi dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, è   stato eseguito da parte di personale della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, nei confronti dei fratelli Franco e Salvatore MARINO, imprenditori, in esito a due proposte di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali formulate dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA. Le  investigazioni che avevano già consentito alla D.I.A. di Catania, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore F.F. dr. Michelangelo Patanè, di dare esecuzione, nel mese di febbraio 2014, ad una corposa ordinanza di custodia cautelare in carcere (cd. Operazione Prato Verde) nei confronti di  28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato del noto boss Orazio PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto al regime del 41 bis sono, infatti, proseguite. L’inchiesta aveva consentito di disarticolare il clan mafioso CAPPELLO ed in particolare il gruppo denominato “Carateddi” dedito principalmente alla commissione di reati contro il patrimonio, al traffico di sostanze stupefacenti, alle truffe in danno della P.A. mediante l’indebita acquisizioni di erogazioni pubbliche in ambito agricolo, operante nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città etnea. Gli sforzi investigativi compiuti dalla D.I.A. di Catania avevano svelato le dinamiche interne del gruppo dei “Privitera” caratterizzato dalla partecipazione di componenti uniti tra loro da un forte vincolo associativo rinsaldato dai “valori” della mafia tradizionale legati al territorio, all’agricoltura ed alla famiglia.   Il  capo  si ergeva a paladino di una giustizia alla quale i sodali si rivolgevano, con atteggiamenti di totale sottomissione, per ottenere rapida soluzione ad ogni possibile controversia, tanto che gli stessi avevano seguito nel tempo il noto boss Orazio PRIVITERA – fratello di Giuseppe - nelle “migrazioni” tra gruppi criminali, sino, in ultimo, a quella nel gruppo “Carateddu”. I fratelli  Salvatore e Franco MARINO, colpiti dai provvedimenti di confisca dei beni, erano già stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione Prato Verde, poiché indagati per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso e altro. Nonostante all’ordinanza di arresto abbia fatto seguito, per il solo Salvatore MARINO, un  provvedimento che l’ha parzialmente annullata, la Sezione Misure di Prevenzione, ha, in sintesi, positivamente valutato sia il curriculum criminale dei due fratelli, rilevandone la loro pericolosità sociale, sia l’esito degli accertamenti patrimoniali che hanno permesso di constatare l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti posti in essere, affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti.   I  due MARINO erano stati anche accusati di aver perpetrato truffe ai danni della Pubblica Amministrazione per complessivi 850.000,00 euro, mediante cospicue erogazioni pubbliche in ambito agricolo, ed erano stati condannati per aver favorito la latitanza di Orazio PRIVITERA. L’impegno della Direzione Investigativa Antimafia sul fronte della lotta all’accumulo di illecite ricchezze dei clan mafiosi si è concentrato sulla puntuale verifica delle modalità di acquisizione del patrimonio dei  MARINO ed è culminato con l’inoltro di 2 distinte proposte di misura di prevenzione al Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione che le ha pienamente accolte. I Giudice ha emesso, ai sensi della normativa antimafia 2 distinti provvedimenti di sequestro rispettivamente il  13 novembre 2014 ed il  26 febbraio 2015. L’attuale provvedimento  che ha disposto tra l’altro, la sottoposizione per entrambi i fratelli MARINO alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di 2 anni  con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono stati sottoposti a confisca i beni riconducibili a vario titolo, anche attraverso “prestanomi”, a  Salvatore e Franco MARINO complessivamente stimati in oltre 2.000.000,00 di euro.


Catania Prostituzione, donne giunte coi barconi: CC 2 nigeriani in manette.  I   Carabinieri del Comando Provinciale etneo il 24 aprile 2016, a Catania e Selargius (CA), hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura Distrettuale  - D.D.A. nei confronti di 2  nigeriani ritenuti responsabili del reato di tratta di persone, in concorso tra di loro e con altri soggetti di nazionalità libica e nigeriana allo stato non identificati, per avere fatto entrare illegalmente nel territorio italiano, tramite barconi provenienti dal Nord Africa ed approdati sulle coste della Sicilia Orientale, giovani donne provenienti dalla Nigeria in condizioni di estrema povertà, al fine di indurle alla prostituzione mediante minaccia attuata attraverso sottoposizione delle vittime a rito esoterico. Le indagini hanno dimostrato come i sodalizi nigeriani abbiano raggiunto, nella tratta di essere umani finalizzata alla prostituzione, elevati standard organizzativi e gestionali, curando interamente ogni fase della filiera, dal “reclutamento” in patria, alla fornitura di documenti falsi per l’espatrio fino al trasferimento in Italia o in altri paesi europei per tappe successive. E’ stato accertato come la rotta per l’afflusso in Italia delle giovani clandestine si sviluppi, fino all’arrivo in Libia, via terra, attraverso una serie di soste effettuate in vari stati africani. Le  donne dalla Libia, via mare, raggiungono le coste siciliane, dove, prese in consegna dai referenti locali dei diversi sodalizi, vengono trasferite nelle città di destinazione per il successivo sfruttamento sul mercato della prostituzione. Le attività investigative sono iniziate nel mese di febbraio del 2016 ed hanno permesso di accertare come 1  nigeriano, presente a Catania, abbia organizzato la partenza, con mezzi di fortuna (autobus e jeep), di alcune donne dalla Nigeria fino alle coste libiche, dove ad attenderle c’erano soggetti che avevano una vera e propria struttura di accoglienza. Le donne venivano trattenute in questo “hub” in Libia, ove venivano spesso sottoposte a maltrattamenti e violenze anche sessuali, sino al momento della partenza su barconi verso le coste italiane e successivamente si presentavano alla persona che era stata loro indicata come “contatto” per essere avviate alla prostituzione. Gli investigatori hanno   documentato, inoltre, la presenza di 1 madame nel paese di origine delle donne che svolgeva una funzione essenziale all’interno della consorteria criminale perché aveva il compito di individuare in Nigeria le vittime da reclutare, per conto dell’organizzazione, finanziando le spese iniziali per il viaggio. Le  giovani vittime prima di affrontare il lungo itinerario attraverso il deserto del Sahara, venivano sottoposte ad un rito esoterico (foriero di morte ed altre disgrazie in caso di allontanamento degli obblighi assunti) con cui venivano costrette a mangiare cuore crudo di galline ed arachidi ed a bere alcool. I malfattori, nei confronti delle donne che si mostravano più recalcitranti a tali riti   poi ulteriormente li rafforzavano con le madame operanti in Italia.


Acireale  CTCC bloccato 1 in auto con 500 g. marijuana. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Giuseppe Christian MIRAGLIA   30enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  gazzella dei militari, di sera  durante un servizio della circolazione stradale, in via Cristoforo Colombo ha imposto l’alt al 30enne mentre era alla guida di una Nissan Micra. I tutori dell’ordine insospettiti, dall’atteggiamento nervoso tenuto dal soggetto durante il controllo, hanno proceduto ad una perquisizione personale e del mezzo rinvenendo, abilmente occultata sotto il sedile lato passeggero, 1 busta di plastica contenente 500 grammi di marijuana, che è stata sequestrata. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato posto ai domiciliari.


Grammichele  CTDanneggia porta e vetri auto a padre di ragazza che desidera. I Carabinieri della Stazione di Grammichele hanno arrestato Gesualdo MONTEMAGNO 32enne, del luogo, già ai domiciliari, per evasione, minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio. Il personaggio, la sera del 23 scorso, si era recato sotto l’abitazione di un 46enne, del luogo, e dopo averlo minacciato, perché gli contrariava una presunta relazione sentimentale con la figlia, gli ha danneggiato il portone d’ingresso e frantumato i vetri dell’auto. I militari immediatamente intervenuti, su richiesta stessa vittima, hanno bloccato il 32enne mentre tentava di rientrare nella sua abitazione. Il fermato, nel commettere il reato, si è procurato delle ferite lacero contuse alla mani e polsi per le quali è stato medicato nella locale guardia medica. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CT -  CC presi 2 “topi d’appartamento”, ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Vito RUSSO 33enne ed Alfio NAPOLI 42enne, entrambi catanesi, per furto in abitazione. Una  pattuglia, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e contrastare reati predatori in genere, transitando per via Vespri ha notato 2 individui uscire da un’abitazione scavalcando il balcone a pian terreno. I malviventi accortisi della presenza dei militari hanno tentato di fuggire a bordo di un ciclomotore Piaggio Liberty, cercando di disfarsi della refurtiva lanciandola lungo la strada. Ne è scaturito un breve e concitato inseguimento alla fine del quale i soggetti sono stati bloccati e trovati in possesso anche di vari arnesi atti allo scasso, che sono stati sequestrati. La refurtiva subito recuperata, monili d’oro, orologi e telefonini, è stata restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito  direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Ragazze costrette a prostituirsi: 2 bulgari in manette. La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto: Ilcho DRUMEV 24enne nato in Bulgaria e  Valyo RAMADANOV  36enne nato in Bulgaria, in quanto gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il provvedimento di fermo ha tratto origine da più ampia attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile etnea finalizzata a  frenare il fenomeno della prostituzione su strada svolto da straniere di varia nazionalità, nel corso della quale nell’ambito di mirato servizio effettuato nella tarda serata del 13 dicembre 2015 gli agenti hanno fermato una giovane bulgara “Irina”(il nome è di fantasia) mentre era intenta ad esercitare il meretricio nei pressi della Stazione Centrale di Catania. La ragazza, fortemente provata dalla sua condizione, aveva deciso di rendere dichiarazioni agli investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” riferendo di essere stata condotta da un piccolo paese bulgaro a Catania da Valyo RAMADANOV nel 2013 il quale l’aveva costretta ad esercitare.  RAMADANOV, oltre a controllare l’attività della donna collaborato da altro connazionale,  Ilcho DRUMEV, la costringeva a versare almeno la metà del ricavato della sua attività, malmenandola nei casi in cui non riusciva ad incassare la cifra attesa per la giornata. Ilcho DRUMEV  sostituiva RAMADANOV durante le assenze quando talvolta si allontanava da Catania per fare rientro in Bulgaria, ed accompagnava “Irina” sul luogo di lavoro ed in talune occasioni  derubandola, dopo averla percossa, dell’intero ricavato della prostituzione. DRUMEV si recava spesso sul luogo di adescamento anche per verificare l’andamento degli affari ed in un’occasione, quando “Irina” aveva tentato di sottrarsi al suo controllo scappando da casa, l’aveva raggiunta, malmenando su strada sia lei che un’altra giovane bulgara che aveva tentato di difenderla. Le  dichiarazioni della ragazza hanno avviato un’immediata attività di indagine che ha consentito di individuare puntuali riscontri, cosicchè, il 14 dicembre 2015 DRUMEV è stato rintracciato dalla Squadra Mobile di Catania e posto in stato di fermo, mentre RAMADANOV si è reso  irreperibile. Gli investigatori hanno proseguito le ricerche con mirati servizi, anche notturni, finché nella tarda mattinata di ieri, RAMADANOV è stato sorpreso nella zona del centro cittadino e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile  dove veniva dichiarato in stato di fermo per dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. RAMADANOV espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Polizia, nel medesimo contesto, tra l’altro, già lo scorso 17 marzo aveva dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 5 nigeriani gravemente indiziati del reato associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di tratta di persone in danno di giovani connazionali, anche minori di età, e del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane, in parte minorenni, al fine di costringerle ed esercitare la prostituzione. Il provvedimento restrittivo ha accolto gli esiti di un’articolata attività investigativa, di tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione  nel mese di settembre dello scorso anno a seguito di un controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di 1 giovane cittadina nigeriana, “Dorina” (il nome è di fantasia) la quale, a seguito di  accertamenti, risultava essere minorenne.


Mirabella Imbaccari  CTCC ammanettano 3 con 1,935 kg marijuana. I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT) hanno arrestato in flagranza Maurizio SUDANO 43enne, Mariarosa INGALA 43enne, ed una 23enne, tutti del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Una  pattuglia, ieri mattina  durante un servizio di controllo della circolazione stradale sulla S.P. 216, ha notato, ad una notevole distanza, una Fiat Punto imboccare una strada sferrata che fiancheggia il cimitero comunale. I militari insospettiti in quanto riconosciuta l’auto, adoperata dalla 23enne già segnalata alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, hanno seguito il mezzo. La  conducente che non si era accorta della presenza dei Carabinieri ha proseguito tranquillamente. I  militari si sono appostati, in modo da non essere notati, ed hanno osservato la 23enne quando la Fiat Punto si è fermata , che dopo qualche giro in uno spiazzo, era stata raggiunta dal 43enne. I Carabinieri hanno continuato ad osservare e seguire i movimenti dei soggetti notando che l’individuo recuperato 1 zaino,  nascosto nella vegetazione tra i cespugli, l’ha consegnato alla ragazza, posizionandolo nell’auto sotto il sedile anteriore lato passeggero, cercando poi di allontanarsi. I carabinieri a questo punto sono intervenuti bloccando il soggetto con la 43enne e la ragazza a bordo della Fiat Punto rinvenendo lo zaino, con 18 involucri, di forma sferica, contenenti complessivamente 1,935 kg di marijuana, che è stata sequestrata. Gli arrestati sono stati rispettivamente associati: Sudano nel carcere di Caltagirone,  e le due donne al Piazza Lanza, di Catania come disposto e dell’Autorità Giudiziaria calatina.


CataniaComandante Turchi Carabinieri consegna riconoscimenti militari per tutela lavoro. La  cerimonia di premiazione del personale in servizio al locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro si è tenuta ieri mattina nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania. Il comandante dei Carabinieri Tutela del Lavoro Colonnello Marco Turchi è giunto da Roma per  consegnare l’elogio scritto al Maresciallo Capo Maurizio Andriola ed ai suoi collaboratori: 1 maresciallo, 4 brigadieri e 3 appuntati per l’attività ispettiva e di polizia giudiziaria che ha consentito di denunciare all’autorità giudiziaria ben 104 persone per reati di vario tipo: dalla truffa in danno degli enti previdenziali al caporalato, dalla somministrazione irregolare di lavoro, alle infrazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dagli appalti illeciti al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. I militari nel contrasto al lavoro nero ed irregolare hanno individuato 218 lavoratori in nero ed hanno consentito di deferire alla Autorità Giudiziaria ed Amministrativa oltre 70 datori di lavoro, sospendere 39 attività imprenditoriali e 21 cantieri edili, nonché contestare sanzioni amministrative per €. 853 mila e ammende per €. 165 mila. L’attività ispettiva di controllo sul rispetto delle norme giuslavoristiche e di verifica delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro sta proseguendo fervida anche nel 2016, pur con le limitazioni derivanti dagli stanziamenti approvati dalla legge di bilancio.


Belpasso CTRapina ed estorsione, CC 2 arresti. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT), attuando due provvedimenti restrittivi emessi dall’ufficio esecuzioni del  Tribunale di Catania, hanno arrestato i belpassesi: Carmelo FILLORAMO 48enne, già condannato dai giudici etnei per tentata estorsione, reato commesso a Belpasso nel dicembre del 2003, dovendo  espiare in carcere la pena residua equivalente a  3 anni, 1 mese  e 7 giorni di reclusione. Santo LEOTTA  35enne, già condannato dai giudici etnei per rapina aggravata in concorso, reato commesso a Santa Maria di Licodia (CT) nell’ottobre del 2003, dovendo questi espiare in carcere la pena residua di 3 anni, 10 mesi e  26 giorni di reclusione. Gli arrestati sono stati ambedue rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaCC, presi 2 topi d’auto, ai domiciliari. Si tratta dei  60enni  catanesi

Gaetano SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA.  2  carabinieri, in servizio al Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale, ieri mattina erano in via Palermo a bordo dell’auto privata e si stavano recando nella sede di servizio per intraprendere il turno di pattuglia, quando hanno notato 4 persone sospette a bordo di una Fiat Sedici ferma sul ciglio della strada. I militari sono scesi immediatamente dall’auto, per identificare gli occupanti della vettura,  e sono riusciti a bloccarne 2, gli altri  sono riusciti a fuggire. I maldestri sono stati identificati per   Gaetano SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA. L’auto, risultata oggetto di furto, perpetrato poco prima ad Aci Catena (CT), è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i 2 ladri sono stati arrestati e posti ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima, dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato in concorso.


Catania –   PolPosta scopre prostituzione/stalking on line indagati 2 impiegati e casalinga.  La  Polizia Postale di Catania, ieri indagando su un caso di cyberstalking, ha   assicurato alla giustizia 3 individui, 2 uomini ed 1 donna, responsabili di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.Gli  indagati, sono 2 impiegati di 56 e 58 anni ed 1 casalinga  48enne. Gli  investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di via Beato Bernardo hanno eseguito rispettivamente 2 provvedimenti di sottoposizione all’obbligo di dimora ed 1 all’obbligo di firma emessi dal GIP su richiesta della Procura Distrettuale di Catania. L’investigazione è iniziata un anno fa per far luce su un caso di cyberstalking e da essa, nel corso dei mesi, è emerso anche un giro di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione in provincia di Catania. Alcune  donne, in particolare, dedite alla prostituzione, erano asservite ai 2 soggetti indagati che procacciavano loro, in maniera esclusiva, i clienti pretendendo in cambio dei favori sessuali. il ruolo della donna oggetto del provvedimento della Procura Etnea sarebbe di rilievo poiché, oltre a procacciare i clienti in accordo con gli altri indagati, dava la disponibilità di un’abitazione di sua proprietà in cambio di denaro. Oltre ai tre soggetti è stato indagato per lo stesso reato anche lo stalker, un 45enne di Palermo, nei cui confronti era stata già eseguita la misura cautelare. La Polizia Postale nel corso delle perquisizioni ha sottoposto a sequestro i telefoni smartphone ed i tablet nella disponibilità degli indagati, sui quali effettuerà analisi forensi alla ricerca di ulteriori responsabilità dei soggedetti e di eventuali terzi. Gli investigatori nell’era digitale  anche con indagini su reati commessi in ambito infotelematico fanno luce su reati tradizionali a questi connessi.  La  Polizia Postale, giorni fa a Milano, aveva sgominato una banda di clonatori di carte di credito, ed aveva anche evidenziato responsabilità in ordine ad un giro di spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzate per costringere i “muli” (in gergo tecnico si utilizza tale termine per indicare persone che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito, sui quali vengono poi accreditate le somme frodate a ignari cittadini attraverso varie forme di aggressioni criminali ai sistemi di home banking e monetica) ad offrire la propria disponibilità in modo costante.


Catania –  Droga, 2 in manette.  Si tratta di Salvatore BELLIA 60enne  e  Francesco MUGHEDDU 25enne. La Polizia di Stato ha arrestato Salvatore BELLIA destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11 aprile 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di 1 anno, 6 mesi e 29 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti e Francesco MUGHEDDU destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  14 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 1 anno, 4 mesi  e 23 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.


Catania Coltellate in pancia ad avversario, 52enne filmato ed ammanettato.   La  Polizia ha arrestato il già noto catanese Enrico GAGLIANO 52enne, per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. Agenti della Squadra Mobile, alle ore 13.50 circa di ieri,  sono intervenuti presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio Emanuele”  dove, poco prima, era giunto, accompagnato da un familiare, M. G. 23enne già noto, il quale presentava una vistosa ferita d’arma da taglio all’addome.  I sanitari di turno, vista la gravità della ferita, l’hanno sottoposto ad intervento chirurgico ad esito del quale ne hanno disposto il ricovero in prognosi riservata. Le indagini immediate hanno consentito di individuare il luogo teatro del grave fatto di sangue in uno spiazzo di pertinenza di uno stabile ubicato in viale Librino, pertanto le attività si concentravano in  tale sito. Gli investigatori della Squadra Mobile - “Sezione Reati contro la Persona”, al fine di chiarire la dinamica dell’accaduto, tenuto conto dell’assoluta assenza di testimonianze, hanno proceduto a verificare la presenza in loco di eventuali impianti di video - sorveglianza. I tutori dell’ordine, dalla visione delle immagini acquisite da un esercizio commerciale hanno notato, in orario compatibile con l’evento delittuoso, la presenza di un individuo con in mano verosimilmente un coltello. L’individuo, riconosciuto in base alle fattezze fisiche in  Enrico GAGLIANO, abitante nel rione di Librino, noto agli investigatori per i suoi trascorsi giudiziari veniva rintracciato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. Le attività di ricerca, condotte nel contempo ininterrottamente con l’ausilio di personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno permesso di rinvenire, in un cassonetto della nettezza urbana posizionato nelle immediate vicinanze del luogo teatro del fatto di sangue, 1 coltello a serramanico che veniva sottoposto a sequestro, sulla lama venivano individuate presumibili tracce di sangue. Enrico GAGLIANO nella tarda serata, ha reso, in presenza di un legale, spontanee dichiarazioni autoaccusatorie dalle quali emergeva che egli, al culmine di una discussione avvenuta con M.G. per futili motivi, aveva colpito la vittima con un coltello a serramanico del quale, commesso il delitto, si era disfatto.  Enrico GAGLIANO alla luce degli elementi raccolti a suo carico, è stato dichiarato in arresto per i reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio ed associato presso la locale Casa Circondariale di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Polizia e cane antidroga usano autoscala pompieri a San Berillo trovato stupefacente. Bloccato il maliano Diara BA 21enn.e La  pressante opera di bonifica del quartiere “San Berillo Vecchio” da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico su disposizione del Questore prosegue incessante. Agenti  delle volanti hanno tratto in arresto in flagranza di reato un extra-comunitario del Mali, resosi responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish nonché evacuato uno stabile dismesso. I poliziotti hanno acquisito la notizia che il gruppo di stranieri di origine centroafricana che nel Vecchio San Berillo ha da tempo avviato una piazza di spaccio di droghe del tipo leggero, dopo essere stato sfrattato la settimana scorsa da uno stabile abbandonato ubicato in via Pistone, aveva trovato riparo in un appartamento al primo piano di altro stabile fatiscente, transennato dal Comune perché pericolante, ubicato ad angolo tra via Delle Finanze e via Di Prima. I tutori dell’ordine hanno quindi pianificato l’irruzione. Oltre a pattuglie delle volanti, sono giunti in loco: 1 unità cinofila antidroga, con il cane Jagus ed i vigili del fuoco con l’autoscala, potendo accedere nell’appartamento solo dall’esterno tramite una catena fissata all’inferriata della ringhiera di un balcone. Gli  agenti fatta irruzione nell’immobile, accedendovi, così come il cane Jagus, da un balcone a mezzo del cestello dei Vigili del Fuoco, subito hanno notato uno straniero, poi identificato per  il maliano Diara BA 21enne, richiedente asilo che in fondo ad una stanza si  era sbarazzato di 1 busta, lanciandola in terra tra l’immondizia. I tutori dell’ordine hanno subito recuperato, il contenitore e riscontrato all’interno dell’hashish, per un peso complessivo poi quantificato in 100 grammi, di cui parte già frazionato in 80 stecchette, simili a bastoncini, ed il maggior quantitativo ancora intero, per un controvalore al dettaglio stimabile in 1000€. Gli agenti hanno recuperato altri 20 grammi di hashish, ripartiti in stecchette dentro 1 involucro, trovati dal cane Jagus sopra il tetto di un appartamento attiguo allo stabile, che qualcuno degli stranieri vi aveva lanciato all’atto dell’irruzione della polizia. Il giovane Diara BA è stato dichiarato in  arresto e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuto presso le locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per direttissima. I poliziotti nell’appartamento hanno bloccato altri nove africani, tutti originari del Gambia, i quali venivano condotti in Questura per accertamenti. 8 sono stati rilasciati perché provvisti di permesso di soggiorno od in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, mentre 1 risultava essere gravato da decreto di espulsione e quindi trattenuto ulteriormente per dare corso al provvedimento. Gli  operai del Comune hanno poi precluso l’eventuale futuro accesso allo stabile dal balcone.


Adrano  CTInquilino sotto sfratto appicca fuoco a proprietaria ed appartamento, manette per tentato omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano di mattina hanno tratto in arresto Massimiliano DI BELLA   44enne, responsabile dei reati di tentato omicidio ai danni di D.P. 66enne, nonché per incendio doloso e danneggiamento di abitazione. DI BELLA, poco prima, aveva avuto un’animata discussione con la vittima, proprietaria della casa dove lui risiede, a causa della notifica di sfratto che doveva avere luogo in giornata. DI BELLA nel corso dell’alterco, ha versato sul corpo della donna liquido infiammabile e con un accendino ha appiccato il fuoco. La donna, prontamente, ha  raggiunto la doccia dell’appartamento, riuscendo a spegnere  le fiamme che, tuttavia, si sono propagate nell’abitazione, distruggendo parte dell’arredamento. Di Bella , benchè allontanatosi repentinamente dall’abitazione, è stato individuato  ed arrestato dagli agenti di Polizia che con dinamismo e solerzia sono riusciti a sfruttare le notizie raccolte nell’immediatezza dei fatti. La   vittima  stata trasportata presso il nosocomio di Biancavilla per le cure del caso, i sanitari hanno riscontrato ustioni di 1°, 2° e 3° grado. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sost. Proc. di turno, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


Catania Evade dai domiciliari: preso. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di pomeriggio, hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari Francesco COPPOLA (classe 1974). Gli  uomini in servizio di volante, alle ore 16.30, durante l’attività di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori nel centro storico, hanno notato in piazza Sciuti una vettura con 2 individui a bordo, i quali con fare sospetto transitavano lentamente guardando le auto parcheggiate. I soggetti, accortisi della pattuglia, hanno accelerato bruscamente la marcia per tentare la fuga. i sospetti sono stati immediatamente bloccati dagli agenti.  gli accertamenti esperiti, hanno evidenziato che 1  dei 2  individui, identificato per   Francesco COPPOLA, era sottoposto agli arresti domiciliari, pertanto è stato dichiarato in arresto. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso l’abitazione del COPPOLA e la nuova sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Gravina CTCC, presi 3 topi d’auto in azione. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, Domenico BUREMI 26enne e due 19enni, tutti catanesi, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso.  Un equipaggio della  “gazzella” del Nucleo Radiomobile stanotte ha sorpreso e bloccato i 3 in via Umberto mentre su di una Lancia Y, rubata poco prima in Via SS. Annunziata caricavano, del materiale elettrico e dell’attrezzatura edile  trafugata da un garage ubicato in quella strada. L’auto e la refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari. 2 degli arrestati sono stati trattenuti in camera di sicurezza, il terzo è stato relegato ai domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.        


Belpasso CT - Rapina, porto e detenzione armi, resistenza a PU, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato Alfio Dario MONTAURO 32enne del posto,  in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, dovrà ora scontare la pena equivalente a 3 anni di reclusione comminatagli dai giudici in diversi gradi di giudizio per rapina, porto e detenzione di armi, resistenza a pubblico ufficiale, reati commessi tra il 2000 e il 2012. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania -  Agenti coi cani antidroga scoprono stupefacenti: 1 pusher in manette.  Uomini delle Volanti dell’UPGSP nel corso della scorsa notte, hanno arrestato Agatino DESI 42enne, per il reato di concorso in spaccio continuato di sostanza stupefacente, resistenza a P.U. e detenzione illegale di materiale esplodente. Due  pattuglie, trascorsa la mezzanotte, mentre stavano percorrendo a fari spenti la via Ustica,  nel rione di San Giovanni Galermo, luogo ad elevata densità criminale e nota piazza di spaccio, hanno sorpreso sotto i portici tra i condomini di cui ai civici 9 e 11, due individui intenti a spacciare, con gli acquirenti a bordo di un’auto in sosta. I personaggi, accortisi  degli Agenti sono dati alla fuga. Uno degli spacciatori è stato immediatamente bloccato mentre saliva le scale del condominio al civico 9 . il maldestro, nel momento in cui veniva bloccato, in uno strenuo ulteriore tentativo di darsi alla fuga, ha ingaggiato una violenta colluttazione con l’Agente, che minacciava e colpiva con calci e pugni nel tentativo di divincolarsi dalla presa. Il poliziotto,  nonostante la strenua resistenza è riuscito a neutralizzare definitivamente ed ammanettare il maldestro. Il poliziotto nel frangente ha riportato contusioni giudicate guaribili in gg.6 s.c. Agatino Desi, dopo essere stato identificato, noto per reati specifici, è stato sottoposto a perquisizione, col rinvenimento addosso di 6 mini involucri contenenti cocaina, poi quantificata in 1,20 grammi complessivi, e  430€ in biglietti di vario taglio, ritenuti provento dello spaccio. I poliziotti hanno fatto convergere immediatamente in loco unità cinofile antidroga, con i cani Jagus e App, ed hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione e nel garage di pertinenza di Desi, ubicata nello stesso condominio. I tutori dell’ordine, nell’abitazione, dentro un contenitore riposto nella credenza della cucina, hanno rinvenuto  2.510€, sequestrati anch’essi perché ritenuti provento dello spaccio,  ed in garage, tra delle masserizie, grazie al fiuto di Jagus è stato rinvenuto 1 bilancino di precisione intriso di cocaina,  e 180 petardi di fattura artigianale. L’infallibile fiuto di Jagus, ha rilevato in un sottoscala limitrofo all’abitazione di Desi 1   sacchetto con 1 altro bilancino, ed 1 pietra di cocaina, poi quantificata in 12grammi. Il cane App, a sua volta, nell’atrio del condominio limitrofo a quello del Desi, ha  fiutato la presenza di altra sostanza stupefacente, che veniva scoperta sopra l’alloggio dei contatori della luce e consistente in marijuana, poi quantificata in grammi 170. L’Autorità Giudiziaria di turno informata dell’arresto, ha disposto la traduzione in carcere di Desi.


Catania Furto ed evasione, e droga :  5  in manette. Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto il già noto catanese Carlo SAPIA 53enne, destinatario di ordine di carcerazione emesso il  7 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 1  anno e 6 mesi di reclusione per i reati di furto in concorso ed evasione.   La  Squadra Mobile, nell’ambito di mirati servizi finalizzati a  frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella nottata ha eseguito una serie di perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare cospicui quantitativi di droga di vario genere (cocaina, hashish e marijuana) nonché armi da fuoco. Gli  esiti delle singole operazioni: Antonino GIUFFRIDA  42enne responsabile del reato di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina, hashishmarijuana. Agenti della Sezione “Antidroga” avevano appreso che ad Acicastello (CT), un incensurato aveva avviato una fiorente attività di spaccio di stupefacenti presso la sua abitazione. La notizia veniva appositamente verificata dagli uomini della Sezione Antidroga con mirati servizi di osservazione che consentivano l’identificazione del soggetto e l’individuazione dell’abitazione. Gli Agenti alla luce di quanto appreso, hanno predisposto una perquisizione domiciliare ad esito della quale, hanno rinvenuto:  7 involucri in cellophane trasparente con apice termosaldato contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 144 (centoquarantaquattro) circa. 3 involucri in plastica contente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 130 (centotrenta) gr. circa. Sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di gr. 34 (trentaquattro). Bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso la Casa Circondariale di piazza “Lanza” a disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Catania. A Nesima Francesco MACCARRONE, 42enne  già noto,  ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma da fuoco clandestina nonché ricettazione della medesima.  Gli agenti a seguito di perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del  MACCARRONE, ubicata nel rione di Nesima, hanno rinvenuto e sequestrato diversi involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso totale di gr. 18, gr. 41 circa sostanza da taglio (mannite), bilancini di precisione e materiale per il confezionamento nonché un revolver cal.38 “Euskaro” con matricola abrasa. I poliziotti nell’abitazione hanno rilevato la presenza del già noto  Alfio D’ANTONI, 40enne, sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, il quale è stato tratto in arresto per violazione delle prescrizioni imposte dalla citata misura di prevenzione.  Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Alessandro Mirko FONTANINI  24enne,  ritenuto responsabile dei reati di detenzione illegale di arma da fuoco, munizionamento, ricettazione della medesima, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti nel corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione di Alessandro Mirko FONTANINI ubicata nel Villaggio “Cielo Azzurro”, hanno  rinvenuto e sequestrato : 1 pistola semiautomatica, marca VZOR, modello 70, calibro 7,65, con matricola 701970, completa di caricatore rifornito di 6 cartucce;  1 Kg circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Espletate le formalità di rito, Alessandro Mirko FONTANINI è stato associato presso il carcere di Catania – “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Paternò CT - Marijuana e pistola giocattolo priva tappo rosso in casa, 1  ai domiciliari.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato in flagranza un 24enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e detenzione di arma giocattolo priva di tappo rosso. I  militari, ieri mattina  a conclusione di una veloce attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in un’anta dell’armadio della sua stanzetta, 33 dosi di marijuana, per un peso  complessivo di 70 grammi, una busta di plastica trasparente contenente altri 70 grammi dello stesso stupefacente, un bilancino elettronico di precisione, vario materiale utilizzato per confezionare la droga ed una pistola giocattolo, priva di tappo rosso, marca bruni mod.92 calibro 9, perfetta imitazione di quelle in dotazione alle forze di polizia.  L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Spaccio, 1 preso in azione. I  poliziotti, nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore, volti, tra l’altro, al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in alcune piazze di spaccio cittadine, hanno arrestato Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA 23enne  con precedenti specifici, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico intorno alle ore 18:10 circa, hanno effettuato un passaggio in via Martucci, angolo via Macaluso, nel rione "Picanello", immettendosi contromano al fine di non essere visti.  I   poliziotti hanno colto di sorpresa la c.d. “vedetta”, che, dopo avere urlato ad alta voce in direzione di via Martucci, al fine di segnalare l’arrivo della polizia, si è allontanata precipitosamente. Un  giovane, a distanza di pochi metri, sempre sulla via Martucci, già noto ai poliziotti, alla vista della volante, si è dato alla fuga, entrando all’interno di un portone, ubicato nei pressi. Inseguito a piedi dai poliziotti, il soggetto veniva raggiunto all’interno dello stabile, in particolare del vano vasche, dove è stato  colto mentre tentava di disfarsi di 1  busta trasparente in cellophane, cercando di occultarla in una vasca. Il soggetto bloccato, è stato identificato e sottoposto a perquisizione che dava esito positivo, avendo addosso la somma di trentacinque euro in banconote di piccolo taglio, presunto provento dell’attività di spaccio svolta. I   poliziotti hanno all’interno della busta in cellophane hanno rinvenuto i 36 involucri in carta stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, confezionati e pronti ad essere immessi nel mercato. Il  soggetto alla luce di quanto accertato, veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione del Pubblico Ministero veniva posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito di direttissima fissato per la giornata seguente.


Catania Antiprostituzione CC a San Berillo, sorprese 10 donne. L’impegno dei Carabinieri nell’attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di degrado territoriale prosegue. Il  Comando Provinciale negli ultimi giorni, infatti, non lasciando inascoltate alcune lamentele giunte da comuni cittadini che avevano segnalato nel quartiere di San Berillo ed in Corso Sicilia la presenza in strada di numerose prostitute, ha predisposto una serie di servizi eseguiti sul campo dagli uomini della  Compagnia di Piazza Dante. I servizi si sono concentrati nella fascia oraria notturna proprio nelle zone indicate  dove sono state identificate una decina di donne dedite alla prostituzione, tutte di origine sudamericana, delle quali sono state verificate la precisa identità e la regolarità dei documenti di soggiorno. I carabinieri, nel medesimo contesto operativo, con il prezioso ausilio dei militari del battaglione “Sicilia” e delle unità cinofile di Nicolosi (CT), hanno proceduto ad istituire numerosi posti di controllo intorno al quartiere e nelle zone limitrofe conseguendo i seguenti risultati: 20 persone identificate, 16 mezzi controllati, di cui 2 sequestrati,  eseguite 5 perquisizioni tra personali e veicolari nonché sottoposte a verifica 2 sale da gioco.


video spaccio

Catania  - Carabinieri filmano spaccio in villa comunale a Palagonia: 5 indagati. video spaccioArrestati  in carcere: Gaetano Giuseppe CAMELIA, 25enne; Francesco COSTA 32enne; Michele 30enne e Francesco 31enne OGLIALORO già ai domiciliari. Sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: V.S., 29enne. I carabinieri hanno  dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone su richiesta di quel Procuratore della Repubblica, nei confronti di 5 soggetti indagati, dei quali 4 in carcere ed 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Palagonia, con l’ausilio dei reparti specializzati della Compagnia di Intervento Operativo del XII Battaglione “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e del 12° Nucleo Elicotteri di Catania-Fontanarossa, nei confronti di un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Ramacca (CT). I soggetti destinatari del provvedimento devono rispondere del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, accertato tra i mesi di marzo ed aprile del 2015. Il provvedimento scaturisce da un’attività di indagine avviata dalla Compagnia Carabinieri di Palagonia in seguito alle numerose segnalazioni pervenute alla Stazione Carabinieri di Ramacca, che indicavano nella villa comunale di piazza Margherita un centro di spaccio molto attivo, dove gli spacciatori, con fare arrogante e prepotente, avevano di fatto allontanato gli abituali frequentatori. Le segnalazioni ricevute davano il via ad una serie di riscontri da parte degli uomini della locale Stazione dell’Arma, che attraverso ripetuti servizi individuavano alcuni soggetti di riferimento, mettendo a fuoco le precauzioni adottate per lo spaccio al dettaglio. I  pusher infatti, avvalendosi di un ben organizzato sistema di vedette, riuscivano quasi sempre ad allontanarsi prima dell’intervento dei militari, abbandonando le dosi di stupefacente tra le aiuole della villa comunale. Gli investigatori per porre rimedio alla situazione e contrastare efficacemente il fenomeno, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Caltagirone l’autorizzazione ad avviare una specifica attività tecnica, mediante l’installazione di alcune telecamere nascoste. La richiesta veniva valutata ed accolta direttamente dal Procuratore Capo, dott. Giuseppe VERZERA, che decideva di coordinare personalmente le attività. I militari in effetti, nel giro di poco più di un mese, l’ausilio delle telecamere hanno individuato ed identificato con assoluta precisione i componenti del gruppo di spacciatori, facenti capo a Gaetano Giuseppe CAMELIA, 25enne già noto del posto; sono state documentate oltre 50 attività di cessione di stupefacente, prevalentemente hashish e marijuana, in alcuni casi anche nei confronti di minorenni ed extracomunitari; sono stati effettuati numerosi recuperi e sequestri di riscontro, con la conseguente segnalazione alla Prefettura di Catania di alcuni acquirenti delle singole dosi di stupefacente, provenienti anche da diversi altri comuni del calatino.


Catania Spaccio a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Andrea MAUGERI 32enne, di Catania, già gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, di sera, durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere Librino, hanno notato il soggetto in viale Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori. Il  fermato è stato prontamente bloccato e perquisito, trovato in possesso di 80 grammi di marijuana, già suddivisa dosi pronta per lo spaccio,  16 grammi di cocaina e la somma contante di 50 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute parziale provento dell’illecita attività. L’arrestato è stato posto ai domiciliare in attesa di essere giudicato con rito  direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC catturano a S.Cristoforo latitante romeno. Il  soggetto era ricercato dal maggio del 2015. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il romeno Daniel Gheorghe REZMUVES 27enne, in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Gela (CL). Inottemperante al decreto di espulsione, si era reso irreperibile dal maggio del 2015 quando, destinatario di un ordine di carcerazione, emesso a seguito di condanna di reato, si era allontanato dal campo nomadi della Plaia a Catania, ieri sera è stato fermato ed arrestato dalla pattuglia dell’Arma mentre camminava in via Barcellona, nel quartiere di San Cristoforo. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania  Piazza Lanza.


Catania  - Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato ai domiciliari Agatino SPAMPINATO 45enne, catanese, già ai domiciliari, dando esecuzione ad un ordine per espiazione pena emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato  commesso il 26 marzo 2014 a Torino. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Estorsione, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato Giuseppe LICCIARDELLO 35enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso da Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto responsabile del reato di estorsione, commesso il 26 marzo 2008 a Catania. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Palagonia  CT - Droga, 1 in manette. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato il palagonese  Fabio PASTORE 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone. I CC, il 5 gennaio scorso, durante un’operazione anticrimine, arrestarono il soggetto poiché, inottemperante agli obblighi della sorveglianza speciale, deteneva in casa 15 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte da smerciare, nonché, nascosta in garage, una BMW serie 1 risultata rubata nell’agosto del 2015 a Caltanissetta. Relegato ai “domiciliari” è stato ora raggiunto dal provvedimento del giudice che, recependo in toto l’informativa dell’Arma, che ne ha richiesto la custodia cautelare,  e disposto l’arresto e la reclusione nel carcere di Caltagirone (CT).


Catania Librino: CC domiciliari a spacciatore di Viale Nitta, CC sequestrano “pizzino” con nomi e cifre. I  Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale stanotte, hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Giuseppe GUERRAZZI 45enne, reo di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’ennesima incursione dei militari della Squadra “Lupi” nel quartiere, ritenuto piazza di spaccio più significativa del capoluogo etneo, ha consentito l’arresto. Il  “pusher” sotto i portici di un caseggiato di Viale Nitta, coperto agli angoli dell’immobile da due vedette, riuscite a fuggire, vendeva droga ad alcuni clienti. I militari, dopo averne osservato i movimenti (tre le cessioni constatate), hanno deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio, nello specifico il reo, che, avvisato dall’urlo di una delle vedette, ha tentato inutilmente di fuggire. Il soggetto è stato bloccato dopo un  centinaio di metri  ed è stato perquisito e trovato in possesso di: 82 dosi di “marijuana” (circa 100 grammi), 100 euro in contanti nonché un “pizzino”  con annotati i nomi dei clienti e le cifre corrispondenti alle operazioni di compravendita dello stupefacente, il tutto nascosto nelle tasche dello smanicato e dei pantaloni indossati.  La droga, il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa del rito per  direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Sant’Alfio CT CC, 1 ai domiciliari per furto. I Carabinieri della Stazione di Sant’Alfio (CT) hanno arrestato

 

Sebastiano CAVALLARO 43enne, di Giarre (CT), già ai domiciliari nel comune di Milo (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il  personaggio dovrà espiare la pena di 9 mesi e 14 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di un furto aggravato, commesso il 17 agosto 2015 a Zafferana Etnea (CT). L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Castel di IudicaBrucia bare svuotate accanto cimitero: risparmia su smaltimento, CC denunciato. L’appaltatore dei servizi cimiteriali è stato  bloccato dai militari per avere bruciato le  bare già utilizzate e poi svuotate  ed arredi funebri su terreno incolto accanto cimitero per risparmiare sui costi di smaltimento. Il titolare della ditta affidataria dei servizi cimiteriali, nel cimitero di Castel di Iudica un 40enne originario di Raddusa (CT), è stato denunciato dai Carabinieri della locale Stazione per  getto di cose pericolose e nocumento per la salute pubblica tramite lo smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali.  Il personaggio, sfruttando un terreno incolto posto a confine con il cimitero, appartenuto in vita ad un anziano del luogo, per risparmiare denaro sullo smaltimento dei rifiuti (bare post estumulazione, con legno e zinco,  corone di fiori e quant’altro) preferiva dar fuoco agli stessi con conseguente inquinamento del terreno e dell’atmosfera. Le indagini condotte dai CC, grazie ad alcune segnalazioni di privati cittadini, ieri mattina hanno avuto  il giusto epilogo con il sequestro dell’area e l’identificazione del reo.


Catania - Coppia anziani truffata con falsi contratti elettricità a basso consumo. Arrestato in flagranza un 19enne e denunciato un minore. I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato in flagranza Gianluca TORRISI 19enne, per truffa continuata in concorso e circonvenzione di persone incapaci e denunciato per lo stesso motivo alla Procura dei Minori di Catania un 16enne. I soggetti, in più occasioni, dal 3 marzo scorso si erano recati in un’abitazione di Corso Italia e fingendosi operatori commerciali di una ditta, di impianti elettrici a basso consumo e tutela dell’ambiente, di fatto inesistente. I maldestri  approfittando dell’età avanzata e dello stato di infermità di una coppia, l’hanno indotta ad anticipare la somma contante di 2100 euro per dei futuri contratti. L’anziana vittima, nel primo pomeriggio di ieri, si è presentata in caserma riferendo quando gli era accaduto e notiziando i militari della proposta avanzata dai malfattori di un ulteriore incontro, che si sarebbe tenuto in serata nella loro abitazione. I Carabinieri durante questo incontro sono intervenuti cogliendo in flagranza i due maldestri ancora nell’intento di portare a termine la loro truffa  chiedendo altri soldi alle loro vittime.  L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Vademecum dei Carabinieri contro le truffe anziani: come difendersi ultimamente in Catania e provincia sono stati segnalati alcuni episodi di truffe o tentate truffe ai danni di persone anziane. Così i Carabinieri di Catania hanno stilato un vademecum rivolto agli anziani, con utili e pratici consigli per tenere gli occhi aperti e adottare comportamenti e accorgimenti di prevenzione, da diffondere sul territorio. Finti tecnici del gas, finti assicuratori, finti addetti di enti o operatori di servizi pubblici. Truffe vere. Sono anziani e soggetti deboli le vittime più frequenti, le preferite dai malintenzionati perché con maggiore facilità riescono a carpirne la fiducia. Oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa per essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. Ecco come difendersi: Non fare entrare in casa sconosciuti, specie quando sei solo, e diffida delle persone che vengono a trovarti in orari inusuali. Controlla dallo spioncino della porta e, se hai di fronte una persona mai vista prima, apri con la catenella attaccata. Se lo sconosciuto veste un’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità assicurati da chi  è stato mandato e perché. Ricorda sempre: · nessuna azienda di pubblica utilità manda personale a domicilio per il pagamento in contanti di bollette, fatture o rimborsi; · nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.; · nessun organo di polizia invia personale per riscuotere in contanti contravvenzioni o cauzioni. Non dare ascolto a chi offre guadagni facili o chiede di controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se è una persona distinta ed educata. Se vai a ritirare la pensione, durante il tragitto dalla banca o dall’ufficio postale con i soldi in tasca, non fermarti con gli sconosciuti e non distrarti.  Se avverti di essere osservato o seguito la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio e cercare una compagnia sicura. Non continuare il viaggio fino a casa, specie se all’arrivo non ci sono altre persone in grado di aiutarti. Ricorda sempre: nessun cassiere o impiegato ti insegue per strada per evidenziare un errore nel conteggio del denaro. Diffida sempre degli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi o oggetti dei quali non sei certo della loro provenienza. Non firmate nulla che non sia chiaro: chiedi sempre consiglio a persone di fiducia e più esperte. Non fornire dati personali tuoi, dei familiari, dei vicini di casa o degli amici agli sconosciuti o agli operatori telefonici per campagne promozionali o sondaggi: potrebbero essere usati in seguito a tuo sfavore. Per qualunque problema o dubbio chiama subito il ‘112» , un operatore dei Carabinieri è sempre disponibile e pronto a risponderti. Ricorda sempre: per esserti d’aiuto più velocemente dai nome, cognome, indirizzo e telefono da cui stai chiamando (I tuoi dati saranno trattati con la massima riservatezza). Racconta ciò che sta accadendo e NON abbassare la cornetta del telefono fin quando non lo richiede l’operatore.


Marcello La Bella dirigente Polizia Postale Catania      (ascolta l'intervista)

CataniaCyberbullismo: Polizia, 3^ edizione “Una vita da social”. Si tratta della Campagna educativa itinerante sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy. Il Tour itinerante è di 57 tappe su tutto il territorio nazionale. Catania, anche quest’anno,  ripropone la più importante ed imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online. Per il terzo anno di seguito le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più”. Gli operatori della Polizia Postale, passando per 57 città attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno il 04 aprile a Catania, a partire dalle ore10:00, in Piazza Università e il 05 aprile a Caltagirone (CT), a partire dalle ore10:45, in Piazza della Regione, studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età. I social network sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager che affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Per questi motivi riveste particolare importanza l’attività di formazione e sensibilizzazione proposta dalla Polizia Postale che, nell’anno passato ha coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti di tutta Italia. Infatti secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La campagna prevede inoltre una maggiore sensibilizzazione legata al fenomeno del cyberbullismo che preoccupa in maniera più forte gli stessi ragazzi, poiché 2 su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta con fatti legati a questo fenomeno sempre più diffuso fra le nuove generazioni di nativi digitali. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.  Marcello La Bella, Dirigente del Compartimento Polizia Postale Sicilia Orientale dichiara: “Formazione ed informazione sono una componente essenziale della nostra attività di prevenzione. Grazie alla diffusione delle informazioni sui rischi del web è aumentata la consapevolezza e sono cresciute le denunce, anche quelle on-line. Senza dimenticare che alcuni casi di adescamento, di abusi sessuali e di cyber bullismo sono emersi proprio dopo i nostri incontri con gli studenti. Ad oggi abbiamo incontrato migliaia di  ragazzi, di ogni ordine e grado, di questa provincia. Vogliamo continuare a lavorare a fianco delle famiglie e delle scuole per tutelare i minori sia dalle prevaricazioni che da ingannevoli lusinghe e adescamenti virtuali ed essere sempre più presenti anche con campagne itineranti come Vita da Social.”


 Trecastagni  CTDissapori tra pensionati: 79enne spara fucilata a 71enne, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni (CT) hanno arrestato, nella flagranza un 79enne, del luogo, pensionato, accusato di tentato omicidio. L’anziano ieri mattina, si è presentato sotto l’abitazione, in una via del centro cittadino, di un 71enne col quale ultimamente aveva avuto delle discussioni, per futili motivi, e dopo averlo inviato ad uscire da casa, appena giunto davanti al portone d’ingresso, gli ha esploso contro un colpo di fucile, attingendolo alla gamba sx. Una pattuglia della locale Stazione, a seguito della telefonata al 112 da parte di un passante che ha segnalato immediatamente l’accaduto, è subito intervenuta sul posto bloccando il pensionato in una via limitrofa, mentre si allontanava. L’arma, una doppietta marca Damas Turc cal 16, legalmente detenuta a casa del fermato, è stata recuperata e sequestrata. La vittima è stata trasportata e medicata nell’Ospedale Cannizzaro dove è stata trattenuta e ricoverata per ulteriori accertamenti clinici, non versando in pericolo di vita. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania  Spaccio e furti, 3 sorpresi da agenti. Uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio hanno ammanettato per spaccio di sostanze stupefacenti Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA già noto. I tutori dell’ordine, alle ore 17.35 in servizio di volante, durante l’attività di controllo del territorio finalizzato al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti nel rione “Picanello”, hanno notato in via Martucci 2 giovani, a bordo di 1 scooter, intenti a colloquiare con 1 altro individuo, successivamente identificato per MIRABELLA.  Il  soggetto ha introdotto velocemente nella tasca 1 banconota. I  2 giovani accortisi della pattuglia, sono fuggiti a bordo dello scooter facendo perdere le tracce.MIRABELLA ha tentato di allontanarsi a  piedi, disfacendosi nel contempo di 2 involucri, ma è stato immediatamente bloccato. Gli agenti hanno appurato che gli involucri contenevano marijuana, per un peso complessivo di 3 grammi. I poliziotti a seguito di perquisizione personale hanno trovato  280€   provento dell’attività di spaccio.  MIRABELLA è stato tratto in arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata liberazione. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella trascorsa notte  hanno anche tratto in arresto Antonino CHIARELLA 32enne (già noto, per evasione nonchè Gianluca RICCIOLI 23enne e Manuele SCIRO  19enne, entrambi incensurati, perché responsabili di furto aggravato in concorso e RICCIOLI anche di ricettazione. Agenti in servizio di volante, alle ore 00.15 durante l’attività di controllo del territorio, transitando da via Roccaromana hanno notato 1 individuo aggirarsi tra le auto in sosta. Il  soggetto, accortosi della pattuglia ha tentato di dileguarsi velocemente ma è stato immediatamente bloccato ed identificato per   Antonino CHIARELLA.  Gli agenti da accertamenti esperiti hanno compreso  che lo stesso era in atto sottoposto agli arresti domiciliari pertanto veniva tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno veniva rimesso in libertà, ripristinando la misura degli arresti domiciliari. A genti alle ore 02.20  in servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, sono intervenuti in via Trieste, dove venivano segnalati 2 individui intenti ad armeggiare sulle autovetture in sosta. Gli equipaggi confluivano immediatamente sul posto da direzioni diverse in modo da occludere ogni via di fuga riuscendo ad individuare i soggetti segnalati, mentre erano intenti ad armeggiare all’interno di un’autovettura. Gli stessi, accortisi delle pattuglie, si davano alla fuga a  piedi, disfacendosi di alcuni oggetti, e dopo un breve inseguimento venivano bloccati e identificati per   Gianluca RICCIOLI e Manuel SCIRO. I poliziotti a seguito della perquisizione personale hanno trovato   4 cacciaviti ed   1 torcia tascabile. I tutori dell’ordine hanno  appurato che gli oggetti di cui i maldestri si erano disfatti, 1 autoradio e 1 profumo femminile, erano stati asportati da 2  vetture in sosta in via Pola ed in via Alcide De Gasperi, inoltre agli stessi avevano aperto e messo a soqquadro un’altra auto  parcheggiata anch’essa in via Pola senza asporti. I poliziotti hanno approfondito  gli accertamenti con   perquisizioni presso i domicili dei 2 individui, e rinvenuto  presso l’abitazione del RICCIOLI  6 autoradio e   2 amplificatori, che venivano sequestrati in quanto di sospetta provenienza furtiva, mentre aveva esito negativo la perquisizione presso l’abitazione di SCIRO. RICCIOLI e lo SCIRO alla luce di quanto scoperto  venivano tratti in arresto ed il P.M. di turno ha sottoposto:  RICCIOLI alla misura degli arresti domiciliari  e disposto l’immediata liberazione di SCIRO.


Catania - Nesima: CC 1 pusher in manette. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Rosario DE LUCA 18enne, di Catania, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania.  Il  giovane, il 16 marzo scorso, era stato arrestato dai militari in Viale Grimaldi mentre vendeva della droga ad occasionali avventori.   Il  pusher fu trovato in possesso di numerose dosi di “marijuana” e “cocaina”, per un peso complessivo di 110 grammi, e della somma contante di 300 euro, incassata precedentemente dalla vendita degli stupefacenti e per questo posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima. Il GIP con il provvedimento restrittivo ha ritenuto il giovane responsabile del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti disponendone la detenzione domiciliare.


Catania - Librino: pusher in manette a viale Grimaldi. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato in flagranza un 33enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia, ieri mattina, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il soggetto in viale Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori. Immediatamente bloccato e perquisito il fermato è stato trovato in possesso di 38 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, che sono state sequestrate. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaDroga e furti, 4 in manette Gli  arrestati sono: Giuseppe CARDI’  47enne già noto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: quest’ultimo nel pomeriggio veniva sorpreso in viale Mario Rapisardi a spacciare sostanza stupefacente. I tutori dell’ordine nelle tasche dei pantaloni del soggetto hanno rinvenuto ben 20 bustine in plastica contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Per quanto sopra si sottoponeva a perquisizione anche l’abitazione del malvivente ove venivano rinvenuti altri 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  Cristian BERGAMO  25enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: il soggetto nelle prime ore della notte veniva sorpreso dalla volante di zona in  via Ustica a spacciare sostanza stupefacente. I poliziotti addosso al personaggio hanno rinvenuto ben 8 involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  Francesco TRIPOLONE  56enne  ed Alessandro TRIPOLONE  31enne già noti, per il reato di furto: i due venivano tratti in arresto poiché responsabili del reato di furto di 1 telefonino ai danni di un passeggero di un autobus della linea amt. Gli operatori, presi contatti con la vittima, sono riusciti   subito dopo a rintracciare i due malviventi recuperando il telefonino poco prima sottratto. Si tratta del bilancio positivo dopo la costante presenza sul territorio della pattuglia della Polizia di Stato di Catania.   i controlli straordinari del territorio sono stati disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, nella trascorsa giornata,  da Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P.,  e da personale del Reparto Prevenzione Crimine, che hanno  tratto in arresto 4 malviventi per reati diversi, controllate complessivamente 101 persone e 44 veicoli ed elevate 8 contestazioni al codice della strada.


Catania  Polizia Frontiera blocca 7 viaggiatori: iracheni ed  albanesi con documenti falsi. Gli uomini dell’Ufficio Polizia di Frontiera hanno arrestato il cittadino albanese Klevis ZARAJ  27enne, il quale stava provando a superare lo sbarramento dei controlli di Frontiera esibendo una carta di identità italiana contraffatta. Le forze dell’ordine controllano la  fenomenologia del flusso di stranieri che tentano di espatriare con falsi documenti alla volta del Regno Unito, già dalla settimana precedente Pasqua 2016, ed ha avuto riscontro. L’eccellente professionalità degli agenti, accompagnata dall’intuito investigativo hanno consentito di smascherare il malintenzionato e trarlo in arresto. La Squadra di Frontiera Aerea, con identiche modalità, nel corso della stessa settimana, durante i controlli effettuati sui passeggeri diretti a Londra, ha arrestato l’albanese MALECAJ Gilbert  27enne. Lo straniero ha presentato ai controlli di frontiera una falsa carta di identità italiana, con l’intenzione di imbarcarsi per Londra. Gli attenti e scrupolosi riscontri effettuati dagli agenti  hanno consentito di appurare, anche in questo caso, la contraffazione del documento.  Lo  straniero, giudicato per direttissima il giorno successivo, ha subito la misura dell’obbligo di firma.  La   stessa Squadra Polizia di Frontiera Aerea, durante le verifiche su un volo proveniente da Istanbul, ha controllato 2 distinti nuclei familiari che esibivano delle carte di identità spagnole. La Squadra di Frontiera approfondendo  i controlli, tramite gli strumenti in dotazione ha evidenziato che tutti i documenti presentati dai passeggeri, erano  stati contraffatti. Gli operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie analisi, sono riusciti in breve tempo a farsi consegnare i veri documenti di identità. I  cittadini iracheni Khalid Raouf SALIH  33enne nato in Iraq e Shaimaa Nasralddin Abdalqadir BARZNJI  33enne nata in Iraq e la cittadina iraniana Marzieh HEIDARY  32enne nata in Iran, venivano tratti in arresto ai sensi della nuova normativa, perché colti nell’atto di commettere il delitto di cui all’art. 497bis del C.P. (uso di atto falso). I minori, su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania, sono stati accompagnati presso una struttura a loro dedicata. I  tre arrestati, nel processo per direttissima, celebrato presso il Tribunale di Catania 1^ sezione Penale, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione, pena sospesa. Gli stranieri manifestavano la volontà di richiedere protezione umanitaria ed i minori, sempre su disposizione del medesimo Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania, venivano riconsegnati ai rispettivi genitori. I due nuclei familiari, tramite i servizi sociali del Comune di Catania, venivano temporaneamente alloggiati in una struttura accreditata. L’attività incessantemente profusa dalla Squadra Polizia di Frontiera aerea, anche nel mese in corso, ha condotto altresì all’arresto di altri 2 cittadini albanesi che tentavano di imbarcarsi su un volo per Londra utilizzando delle carte di identità italiane alterate. I due, cambiata la fotografia sui documenti italiani, si erano presentati presso i controlli di Polizia, ma la sagacia e l’intuito degli agenti, ha permesso in breve di smascherarli ed arrivare alla loro reale identità, nonostante gli stessi parlassero un ingannevole fluente italiano. I 2 albanesi Edison BAJRAMAJ  21enne   e Shkelqim COKAJ  24enne  sono stati tratti in arresto.   Gli  operatori di frontiera hanno arrestato nello stesso periodo, durante i controlli sui passeggeri in arrivo da Bucarest, anche  il vittoriese Angelo FONDACARO  40enne, il quale aveva a suo carico un mandato di cattura spiccato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi. L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza. La Squadra di Frontiera nei giorni antecedenti la Pasqua, durante un’attività di verifica documentale effettuata nei confronti dei passeggeri di un volo diretto ad Istanbul, ha arrestato il catanese Mario Maurizio CALABRETTA,  27enne, sul cui nominativo pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, per un residuo di reclusione da scontare.  CALABRETTA è stato associato presso il Carcere di Piazza Lanza a Catania.


San Giovanni La Punta  CT  - “Prepara 50000€ o cercati un amico” : tentata estorsione, CC 1  in carcere.  Si tratta di Orazio CUCCHIARA 44enne. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno dato esecuzione ad un ordine per l’espiazione di pena detentiva  emesso dal Tribunale di Catania nei confronti di Orazio CUCCHIARA. Il personaggio, il 5 aprile del 2005, fu sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai CC della locale Stazione, poiché ritenuto l’autore materiale del tentativo di estorsione posto in essere nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento di San Giovanni La Punta,  che, qualche giorno prima, all’apertura, si trovo dietro la saracinesca una biglietto minatorio con su scritto: “Prepara 50.000€ o cercati un amico”. Gli investigatori, grazie alle immagini registrate da alcune telecamere di video sorveglianza, risalirono alla sua identità sottoponendolo a fermo. Già condannato per tale reato, dovrà scontare la pena residua di 1 anno e 8 mesi di reclusione nel carcere di  Caltanissetta  dove  si trova già detenuto.


Misterbianco  CTViola domiciliari, CC preso. I carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza  Nicola LITRICO 35enne  del posto, per evasione.  Il soggetto, già ristretto ai domiciliari per tentato furto, commesso nel febbraio scorso in danno dell’ex ditta “Moda Italia” di Misterbianco (CT), ieri pomeriggio, è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma mentre passeggiava in strada in evidente violazione  della misura detentiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.

CataniaSan Cristoforo, 1 preso per evasione dai domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo ieri sera, hanno arrestato Corrado GIUNTA, 44enne, allo stato detenuto domiciliare poiché inserito in una precedente operazione di Polizia che ha colpito la locale criminalità organizzata. Il soggetto, titolare di una agenzia immobiliare, avrebbe dovuto fare rientro, stante il permesso di svolgere la sua attività lavorativa, entro le ore 20,00. Gli  operatori, nonostante ampiamente trascorsa tale ora, venivano informati dalla coniuge del suo mancato rientro. Il personale di polizia, per tale ragione, nell’immediato approntava idoneo servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione di Corrado GIUNTA, ubicata in questo centro storico. La scelta operata dai poliziotti si è rivelata valida allorquando Corrado è giunto, a bordo della sua suo moto. Il personaggio, non riuscito a giustificare la sua assenza, ed è  stato tratto in arresto per il reato di evasione.


Catania Rapina in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato Santo LA MARTINA  29enne, catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Pavia. Il GIP concordando in pieno con risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia di Voghera ha ritenuto il personaggio responsabile di una rapina in concorso, commessa il 19 ottobre 2015 ai danni della "Banca Popolare di Novara" di Pieve del Cairo (PV). Il 29enne ed un complice in quella circostanza, entrambi travisati ed armati di taglierino, fecero irruzione nell’istituto di credito obbligando un impiegato a consegnare la somma contante di 20 mila euro contenuta nella cassa, fuggendo poi a bordo di un’auto con un terzo malvivente  che li attendeva. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato posto nuovamente ai domiciliari.


 

Catania Spaccio, CC 2 presi, ai domiciliari. Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza  Rosario D’URSO 49enne e Mario MINUTO 38enne, entrambi catanesi, rei di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della squadra “Lupi”, in uno dei tanti servizi antidroga svolti nei quartieri a rischio del capoluogo etneo,  hanno osservato i soggetti mentre,  tra le Vie Martucci e Macaluso a Picanello, smerciavano droga ad alcuni “clienti”.  D’Urso con compiti di vedetta e primo contatto con gli acquirenti,   incassava  i soldi e si recava dal “compare”, che a sua volta prelevava la droga da dietro una cabina dell’Enel, per ritirare la dose e consegnarla all’assuntore di turno.   I 2 bloccati sono stati trovati in possesso  di 23 dosi di “marijuana”, nascoste proprio in prossimità della cabina elettrica, nonché di 80 € in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa del rito per direttissima, sono stati relegati agli arresti domiciliari.


Catania Droga, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa  hanno arrestato il catanese Giuseppe VINCIGUERRA 42enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto è stato condannato dai giudici etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale ed alterazione di armi da sparo nonché  ricettazione, reati commessi a Catania nell’agosto del 2012.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza  dove espierà la pena comminatagli equivalente a  6 anni e 8 mesi di reclusione. 


Maniace  CTEvasione dai domiciliari, CC 1 in carcere.  I Carabinieri della Stazione di Maniace (CT) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania nei confronti di Valerio PARASILITI RANTONE 39enne. Il provvedimento è scaturito da un’informativa dell’Arma che, lo scorso gennaio, aveva contestato al reo il reato di evasione dai domiciliari non avendolo trovato in casa ad un controllo di routine. L’ordinanza gli è stata notificata nel carcere di Caltanissetta laddove l’uomo è detenuto per altra causa. 


Catania Bulli picchiano giovane per commento sgradito su Facebook :5 denunciati.  I giovani mascalesi dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni personali in concorso       quali protagonisti  del grave  episodio, risalente al maggio del 2015,  verificatosi sembra a causa di un post su FACEBOOK.  La  vittima, oggi 18enne, commentando un messaggio di un amico, aveva in qualche modo suscitato le ire del gruppetto, composto da quattro ragazzi ed una ragazza, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, tutti residenti a Mascali (CT). I  5 maldestri erano decisi a far pagare il commento sgradito e la sera del 19 maggio 2015, mentre la vittima stava passeggiando in Corso Italia a Riposto (CT), paesino jonico dove risiede,  l’hanno accerchiata. I 5  hanno prelevato con la forza, il malcapitato e portato in un vicoletto dove l’hanno aggredito a calci e pugni. Il ferito ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Acireale (CT) e giudicato guaribile in 7 giorni per aver riportato “graffi alla regione frontale ed alla spalla sinistra, ecchimosi multiple al braccio ed alla mano destra nonché all’arto inferiore destro; addome trattabile dolente all’ipocondrio destro con intenso dolore alla digitopressione delle regione scrotale”. I Carabinieri della Stazione di Riposto, grazie alla denuncia presentata in seguito dalla vittima, opportunamente  vagliata e rafforzata dalle testimonianze acquisite da alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, hanno raccolto sufficienti prove per denunciare i cinque ragazzi che dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni personali in concorso.  


Catania Manette dei carabinieri a rapinatore trasfertista. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, collaborati da quelli del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato il catanese  Salvatore Giovanni SPANO’ 21enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Torino.  Il personaggio è ritenuto autore di una rapina, commessa nel 2012 nella provincia di Torino con l’aiuto di altri complici, ed è stato condannato alla pena di 2 anni, 1 mese e 25 gg di reclusione che espierà nel carcere di Catania Bicocca dove i militari, dopo le formalità di rito, l’hanno associato.


Catania –  Minorenni nigeriane “commissionate” per prostituzione arrivavano su gommoni, tratta nigeriane, 6 in manette. La  Squadra Mobile di Catania, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Roma e Genova, hanno dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto emesso il  14 marzo 2016 dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania nei confronti   6 persone, traendo in arresto:  Sandra JOHNSON 23enne tratta in arresto a Catania; Friday IGBINOSUN 33enne tratto in arresto a Genova; Kelvin AIGBEDION 22emme tratto in arresto a Roma; Emmanuel ASEWO 26enne tratto in arresto a Catania;   Jennifer EKHATOR 32enne  tratta in arresto a Roma;   Faith OWAMAGBE 30enne tratta in arresto a Genova. La polizia, nei confronti dei primi 5 soggetti ha proceduto a fermo per il reato di associazione a delinquere finalizzata al reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato di giovani ragazze nigeriane, alcune delle quali minori, al fine di sfruttarne la prostituzione e per il delitto di tratta di persone con l’aggravante della transnazionalità, per esser stato commesso da un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno stato. La polizia  nei confronti della OWAMAGBE ha proceduto a fermo per il delitto di favoreggiamento della prostituzione minorile aggravato, avendo favorito ed organizzato la prostituzione di 1 giovane minorenne nigeriana già vittima di tratta ad opera dell’associazione investigata. Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti di un’articolata attività investigativa di tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata dalla locale Squadra Mobile - Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione - nel mese di settembre del scorso anno a seguito di un controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di una giovane cittadina nigeriana, “Dorina”   nome di fantasia, la quale, a seguito di accertamenti, risultava essere minorenne. La predetta, su indicazione della locale Procura della Repubblica per i Minorenni, veniva collocata in una comunità e che successivamente aveva reso sommarie informazioni nel corso delle quali riferiva di essere partita dalla Nigeria alla volta dell’Italia, dopo avere contratto un debito di decine di migliaia di euro con una madame “Mummy”, che l’aveva sottoposta al rito magico-esoterico denominato “JuJu”, in forza del quale in caso di inadempimento degli obblighi assunti, la giovane e i di lei familiari sarebbero stati colpiti da disgrazie di ogni genere. La  minore, seguendo le istruzioni fornite da un “Boga”, responsabile del trasferimento, aveva  intrapreso un viaggio articolato in più tappe dalla Nigeria sino alla Libia: sul territorio libico si era fermata diverse settimane, controllata a vista da persone armate ed, infine, dalle coste libiche si era imbarcata a bordo di 1 gommone per raggiungere la Sicilia nell’agosto del 2015. La  minore all’arrivo in Italia veniva collocata in una comunità nel nord Italia e, grazie al contributo di tutti i sodali operanti in varie parti del territorio, veniva “presa in consegna” e condotta nella città di Catania dove la attendeva la sua “madame” (asseritamente figlia della “Mummy” nigeriana che l’aveva sottoposta al rito “JuJu”),che provvedeva ad immetterla immediatamente nel circuito della prostituzione su strada. Le indagini tecniche, avviate sulla scorta del narrato della minore, consentivano di verificare l’esistenza di una vera e propria associazione, ben organizzata sul territorio nazionale, avente base operativa a Catania ma dotata di sedi distaccate anche a Genova e a Roma. L’associazione, diretta e promossa da Sandra JOHNSON coadiuvata da Friday IGBINOSUN, Kelvin AIGBEDION, Jennifer EKHATOR ed Emmanuel ASEWO (questi ultimi due con mansioni ausiliarie), poteva contare sull’imprescindibile contributo di sodali in Nigeria e Libia, contributo grazie al quale risultava in grado di controllare e seguire il lungo viaggio delle vittime dalla Nigeria alla Libia e dalla Libia verso l’Italia, mantenendo contatti costanti con connazionali o soggetti libici responsabili delle varie tratte attraverso il continente africano e provvedendo alle erogazioni di danaro, di volta in volta necessarie ad accelerare l’imbarco verso le coste sicule. Le  vittime all’arrivo in Italia venivano agevolmente localizzate dall’organizzazione e, grazie all’apporto sinergico dei sodali, venivano “prelevate” dai luoghi dove risultavano collocate dalle autorità italiane e condotte presso i rispettivi sfruttatori. I malfattori, poi, provvedevano a sottoporle ad un breve tirocinio di una settimana circa al fine di istruirle sull’attività del meretricio che avrebbero dovuto svolgere e i cui proventi avrebbero dovuto integralmente consegnare ai propri aguzzini per adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Lo sviluppo dell’attività investigativa consentiva di appurare che, in costanza di indagini, l’organizzazione aveva reclutato ed introdotto nel territorio nazionale almeno 8 cittadine nigeriane, in parte minorenni, alcune delle quali non ancora identificate, tutte immesse nel circuito della prostituzione su strada.  L’indagine ha consentito di fotografare la frenetica attività di tutti i sodali, impegnati senza sosta nel reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato e, di poi, all’arrivo delle giovani, nella loro immissione sul mercato della prostituzione, adottando cautele ed accorgimenti onde sfuggire ai controlli delle Autorità.  Le  giovani venivano indottrinate sulle dichiarazioni da rendere all’arrivo in Italia, in particolare venivano ammonite a non dichiarare la minore età, avendo i sodali piena contezza della particolare rete di protezione assicurata dallo Stato italiano ai minori stranieri non accompagnati. Le vittime venivano, inoltre, avvertite di sottrarsi ai controlli delle Forze dell’Ordine, dando immediato avviso ai propri sfruttatori dell’eventuale presenza di personale in divisa sui luoghi del meretricio.  Le  acquisizioni relative alla condotta dei familiari delle giovani vittime di tratta:  in alcuni casi le ragazze venivano attirate in Italia con la falsa promessa di una normale attività lavorativa, in altri casi la destinazione al meretricio è risultata, seppur implicitamente, espressa e nota anche ai parenti delle vittime. I   componenti dell’associazione, che riuscivano a mantenere tramite i sodali in Nigeria rapporti costanti con i familiari delle ragazze, avevano cura di avvisarli e minacciarli ogni qual volta le giovani opponessero resistenze o non si impegnassero nel meretricio ovvero ancora si dessero alla fuga. i malfattori  si assicuravano una pressione costante sulle vittime che venivano esortate dagli stessi parenti ad obbedire ai propri sfruttatori e ad uniformarsi ai loro ordini, temendo la maledizione del “JuJu” cui la vittima era stata a suo tempo sottoposta ovvero temendo essi stessi di esser sottoposti a “JuJu” in sostituzione della parente inadempiente.   I  componenti dell’associazione investigata non disdegnavano di offrire ausilio ad altri connazionali che da  stati dell’Unione Europea avevano reclutato vittime, offrendo un valido contributo per il rintraccio delle giovani “commissionate” e per il loro effettivo avvio alla destinazione finale. Le risultanze investigative complessivamente hanno confermato ancora una volta la centralità e l’importanza del nostro territorio per i recenti fenomeni migratori e per i traffici illeciti ad essi connessi: al riguardo il delitto di tratta di persone rappresenta la più grave delle fattispecie di reato previste dal legislatore anche per le sue implicazioni associative e per la sua vocazione transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla competenza della DDA in fase di indagini e della Corte di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto di triste attualità in ragione del vieppiù crescente sfruttamento determinato dalle condizioni di povertà assoluta della popolazione subsahariana e del sempre più progressivo aumento degli arrivi via mare di cittadini nigeriani di sesso femminile (dati OIM sul numero delle donne nigeriane sbarcate in Italia: 433 nel 2013; 1454 nel 2014; 4.937 sino al 31 ottobre 2015).


Catania - 16 kg cocaina tra Calabria e Sicilia in piazze di spaccio a Catania: presi 9 Cappello – Bonaccorsi. L’operazione è stata denominata “Family”. Agenti della Squadra Mobile nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il  giorno 11 marzo 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di   9 persone, traendo in arresto: Andrea CAMBRIA 52enne già noto, già detenuto per altra causa; Santo STRANO  49enne, inteso "Facci i Palemmu", già noto, già detenuto per altra causa; Sebastiano CAMBRIA  24enne, inteso “Sebi”, già noto; Alessandro DI BENEDETTO  49enne, inteso “Sandro”, già noto;Orazio CONTE  42enne, inteso “Orazio 3 carte”, già noto;Alfio COSTA 43enne  inteso “Simone”, già noto;Giovanni D’ANGELO 34enne, inteso “Scinni ‘mpuntu”, già noto;Mario Carmelo CAMBRIA  29enne, inteso “Melo”, già noto, già detenuto per altra causa;Mario GERBINO  47enne, già noto, già detenuto per altra causa. I personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di cui all’art. 7 Legge 203/91 (clan Cappello - Bonaccorsi) e di essere l’associazione armata. La misura cautelare accoglie gli esiti di indagini tecniche, coordinate dalla D.D.A. di Catania e condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Antidroga nell'arco temporale ottobre 2011 - giugno 2012, dalla quale è emersa l'esistenza di un'associazione criminale, organizzata e promossa da Andrea CAMBRIA, Orazio CONTE, Mario GERBINO e Santo STRANO, dedita al traffico di marijuana e cocaina, sull'asse Calabria - Catania ed allo spaccio della medesima sostanza nel capoluogo etneo. Le indagini hanno fatto emergere che l’associazione ha il suo fulcro nel nucleo familiare di Andrea CAMBRIA, composto dal lui stesso e dai figli Mario Carmelo e Sebastiano; questi, coadiuvato da Mario GERBINO, Santo STRANO ed Alessandro DI BENEDETTO, che si sarebbero occupati dell’approvvigionamento dello stupefacente - privilegiando il mercato calabrese anche grazie a comprovati rapporti con le “ndrine” della Piana di Gioa Tauro (RC) - e della successiva commercializzazione al dettaglio curata dai due figli che gestivano due “piazze di spaccio” ubicate nei rioni cittadini di San Cristoforo e Zia Lisa. Santo STRANO detto “Facci ì palemmu”, proprio per il suo carisma derivante dal ruolo di vertice rivestito nell’ambito della famiglia Cappello - Bonaccorsi avrebbe offerto una copertura mafiosa che avrebbe permesso all’organizzazione di potere operare sul territorio, garantendo la riscossione dei crediti vantati nei confronti dei clienti - acquirenti. Orazio CONTE, cognato di Andrea CAMBRIA, collaborava nella gestione della piazza di spaccio unitamente ai nipoti Sebastiano CAMBRIA e Mario Carmelo CAMBRIA provvedendo contestualmente al pagamento degli stipendi dei detenuti. li esiti dell’attività tecnica dimostravano, altresì, l’uso di un linguaggio criptico da parte degli odierni arrestati dove sovente venivano utilizzati termini  come “armani” - “arancini”- “giubbotti” - “cartocciate” destinati a celare le illecite attività concernenti la droga.  L’attività di p.g. di tipo tradizionale correlata agli esiti delle intercettazioni ha consentito di eseguire arresti e sequestri dei quali si riportano i più significativi: il 21 novembre 2011, veniva tratto in arresto Mario GERBINO, trovato in possesso di kg. 6,5 lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, armi (4 pistole, di cui due revolver, una semiautomatica cal.9 x21 e una pistola automatica cal.9 e 2 fucili a pompa), munizionamento e un’ingente somma di denaro contante (Euro 467.440,00), oltre a vari appunti manoscritti, a conferma dell’illecito traffico:  il  2 giugno 2012, veniva tratto in arresto Alessandro DI BENEDETTO, trovato in possesso di  nr. 8 panetti, contenenti kg. 1,200 cadauno di cocaina, per un totale di kg. 9,6. La polizia nel corso  delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno dell’abitazione di Sebastiano CAMBRIA aveva rinvenuto e sequestrato la somma di 40.520,00€


Gravina di Catania  CT  – CC trovano armi e droga, 1 in manette. si tratta di Antonino CARUSO 45enne, di Misterbianco. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia  di Gravina di Catania (CT) coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato, nella flagranza, il Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per alterazione di armi, armi clandestine e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I  militari, ieri mattina  nell’ambito di un servizio di controllo di persone sottoposte a misure restrittive disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, hanno proceduto ad una perquisizione nell’abitazione del personaggio rinvenendo e sequestrando 1 fucile Bernardelli cal. 9, con monocanna mozzata, calciolo modificato e privo di matricola, 1 pistola scacciacani cal. 12, priva del tappo rosso, perfetta riproduzione delle armi in dotazione alle Forze dell’Ordine, scovate dal cane “antiesplosivo” Deryl in un camper, di pertinenza del 45enne,  parcheggiato all’interno della villetta in questione. I   Carabinieri, in un’anta della credenza della cucina, hanno rinvenuto anche 1 busta di cellophane contenente 100 grammi di marijuana, ed 1 bilancino di precisione. Il fucile sarà inviato al Reparto Investigazione Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e per stabilire se lo stesso sia stato utilizzato in eventuali eventi criminosi.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Catania - Blitz CC in bunker viale Grimaldi: sequestrati 4 kg marijuana e 1 pistola, 1 in manette. si tratta di Vittorio RUSSO 25enne catanese.  I carabinieri  del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, ieri sera, in una delle tante “incursioni” nel quartiere di Librino, una delle piazze più significative per lo smercio di droga del capoluogo etneo, a conclusione di rapida ma efficace attività info-investigativa, hanno arrestato uno spacciatore mentre vendeva droga davanti il civico  7 di Viale Grimaldi. I militari,  scesi nella cantina del palazzo, districandosi in una sorta di labirinto, sono riusciti ad accedere ad un’intercapedine muraria dove erano nascoste 4 buste di plastica termosaldate,  contenenti  ben 4 chili di “marijuana”, utilizzata dal pusher come deposito. I carabinieri  nel proseguo dell’operazione, dentro un nascondiglio, ricavato in una parete, hanno rinvenuto e sequestrato 1  pistola cal. 7,65, con la matricola abrasa, conservata in ottimo stato. La droga e 150€ sono stati sequestrati.  Vittorio RUSSO 25enne catanese,  è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’arma, occultata in quel luogo sarebbe secondo i carabinieri  a disposizione del “soldato” di turno, aderente al clan della zona. I militari nei prossimi giorni invieranno la pistola al R.I.S. di Messina per gli opportuni esami tecnico-balistici che potrebbero stabilirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. 


Zafferana Etena CT- CC sventano furto in ristorante, recuperata merce 60mila€ e 2 furgoni rubati. I  Carabinieri della Compagnia  di Giarre (CT) supportati da un elicottero del 12° Elinucleo Carabinieri di Catania, intorno alle 15 di ieri,sono intervenuti in via Bongiardo a Zafferana Etnea dove era stato segnalato un furto in atto all’interno di un ristorante. I  militari, giunti immediatamente sul sposto hanno accertato che dei malviventi,  pochi istanti prima, avevano avviato il furto delle attrezzature da cucina ed degli elettrodomestici per un valore complessivo di 60.000 euro.  Il materiale, in gran parte, era stato caricato su due furgoni, rubati in mattinata a Riposto (CT) che i ladri hanno dovuto abbandonare sul posto all’arrivo dei Carabinieri, dandosi alla fuga a piedi. Il materiale oggetto di furto ed i due furgoni utilizzati per compiere  il colpo, sono stati restituiti  ai legittimi  proprietari. Le indagini sono ancora in corso al fine di identificare i fuggitivi.


CataniaOperazione Guardiacoste  “Anchovy”  sequestro 12 tonnellate pescato in parte avariato. Complessa operazione dei Reparti Operativi della Guardia Costiera della Sicilia Orientale diretta al contrasto alla pesca illegale del novellame di sarda. Gli  uomini dei Reparti Operativi della Guardia Costiera della Sicilia Orientale, per oltre un mese, hanno verificato e controllato le attività commerciali e le unità da pesca al fine di contrastare il fenomeno della pesca di novellame di sarda. I militari coordinati dal Centro Controllo Area Pesca di Catania, al termine di un costante e continuo monitoraggio del territorio e del mare, hanno rilevato e sequestrato oltre 12 tonnellate di pescato. 270 gli uomini impiegati nell’attività di ispezione di oltre 550 attività commerciali, quasi 54.000 euro di sanzioni erogate e 11 persone deferite a piede libero alle competenti Autorità Giudiziarie. 30 unità navali hanno partecipato all’operazione  e nell’attività di accertamento hanno sequestrato oltre 70 attrezzi di pesca non consentiti ed illecitamente tenuti a bordo dei pescherecci intenti nell’attività di pesca del novellame.L’attività svolta nella provincia di Messina a tutela dei consumatori è stata particolarmente intensa; 20 quintali di novellame di sarda, 5 quintali nel milazzese e 15 nel messinese,  sono stati rinvenuti e sequestrati prima della illecita commercializzazione. I militari nella città di Messina hanno evitato la messa in commercio di 10.000 Kg di pescato in cattivo stato di conservazione che, a seguito di accertamenti da parte del personale sanitario che lo ha dichiarato non idoneo al consumo umano, ed è stato distrutto presso idonea struttura per lo smaltimento dei rifiuti. Il restante pescato, a seguito di controllo sanitario da parte dei veterinari  dell’Asp di competenza, che lo hanno giudicato commestibile, è stato interamente devoluto alle associazioni caritatevoli e di beneficienza della Sicilia orientale.


Catania - Usura ed estorsioni a produttore cinematografico: 6 misure per Mazzei - “Carcagnusi”.  La  Polizia di Stato  alle prime ore del mattino, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa in data in data 23 febbraio 2016  dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti delle sottonotate 6 persone: Rosario PIACENTI  50enne già noto; Salvatrice VIOLA  65enne; Sebastiano MAZZEI 43enne già noto, in atto detenuto per altra causa; Franco RACITI  48enne, già noto Sorvegliato Speciale di P.S.; Lucio STELLA  40enne, già noto in atto detenuto per altra causa;  Sebastiano D’ANTONA  43enne già noto, in atto detenuto per altra causa. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione aggravata dall’art.7 L.203/91.  La misura cautelare ha accolto gli esiti di attività di indagine, anche di carattere tecnico, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania e delegate alla Squadra Mobile a seguito delle dichiarazioni rilasciate da 1 imprenditore – dapprima nel settore della ristorazione e gestione di sale da ballo, successivamente nel settore cinematografico - divenuto testimone di giustizia, il quale dall’aprile del 2014 ha denunciato di essere vittima di  fatti di usura ed estorsione.  Le indagini condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio - “Squadra Antiracket” hanno permesso di appurare che la vittima aveva versato per circa un decennio a Rosario PIACENTI ed alla   madre Salvatrice VIOLA, somme di danaro a titolo di interessi oscillanti tra il 5% ed il 10% mensili, per un importo totale di circa  600.000€. L’accordo usuraio prevedeva il pagamento di interessi mensili costanti sino al momento della restituzione della somma capitale in una o più rate. A fronte del prestito della somma di € 200.000 consegnata nel 2005 dai due indagati, la vittima avrebbe dovuto versare la somma mensile di € 11.200 (134.400€ annui).  I due indagati sono rispettivamente figlio ed ex moglie di Giovanni PIACENTI  68enne  inteso “l’elegante”, già noto in atto detenuto, ritenuto dagli investigatori esponente di vertice dell’omonimo clan mafioso inteso “Ceusi” radicato nel rione cittadino di Picanello. Il produttore cinematografico, nel 2007, preso dalla disperazione per gli interessi usurai maturati, si rivolgeva a Franco RACITI, noto esponente dell’organizzazione Mazzei - “Carcagnusi” allo scopo di mediare nella situazione debitoria nei confronti della famiglia PIACENTI. L’imprenditore da quel momento veniva assoggettato dall’organizzazione mafiosa e costretto al pagamento di somme a titolo di estorsione che coinvolgevano i vertici della cosca rappresentati dal responsabile Sebastiano MAZZEI nonchè da Lucio STELLA e Sebastiano D’ANTONA (poi passato al clan Laudani e da ultimo attinto da ordinanza cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Vicerè”).A Franco RACITI e Sebastiano D’ANTONA è contestato un episodio di estorsione aggravata, commesso nel 2007, avendo costretto la vittima, a titolo di “protezione” e “messa in regola”, quale titolare di un club- ristorante  a versare la somma di 500,00 euro mensili.  A Sebastiano MAZZEI, Franco RACITI e Lucio STELLA è contestata un’estorsione aggravata, commessa dal 2009 al 2014, perché avrebbero costretto l’imprenditore a versare, a titolo di protezione, in più occasioni, somme di danaro per diverse centinaia di euro e promettere la somma di euro 5.000,00 (cinquemila) € da versare al momento dell’uscita dell’ultimo film prodotto dalla casa cinematografica della vittima. Gli investigatori a RACITI, infine, hanno contestato un’estorsione aggravata, commessa nei primi mesi del 2007, avendo costretto la vittima a versare la somma di 500,00 (cinquecento) euro al fine di rientrare in possesso di un motoveicolo BMW R 1200 oggetto di furto avvenuto pochi giorni prima A MAZZEI, RACITI, D’ANTONA e STELLA è stata contestata l’aggravante di aver commesso i fatti in quanto facenti parte dell’organizzazione mafiosa denominata clan Mazzei ed al fine di agevolarla. Gli  arrestati espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le locali case circondariali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria .

Catania CC scoperto maxi deposito merce per 200.000€ rubata. I  Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, ieri mattina, a conclusione di una complessa attività info-investigativa,  hanno fatto scattare un blitz all’interno di un capannone ubicato nel quartiere di Acquicella, precisamente in Via Crocifisso,  dove, su di una superficie stimabile in oltre 600 mq, i militari hanno scoperto un vero e proprio “bazar” di merce rubata. Si tratta  di: 1 furgone Ford “Transit”, con cabina frigo, rubato lo scorso dicembre a San Gregorio di  Catania e di proprietà della Ditta  “Solaris Distribuzione” con sede proprio in quel centro.1 autocarro Fiat Iveco “Daily”, rubato lo scorso ottobre a Paternò (CT), risultato di proprietà di un privato cittadino residente in quel centro; 1 furgone Fiat Iveco 35, rubato nel dicembre del 2014 a Viagrande (CT), risultato di proprietà di un privato cittadino residente in quel centro; 3.000  uova pasquali marcati “Dolfin”, rubati alla società “Dolfin S.p.a” con sede legale a Riposto (CT) ; 13 colli integri,  contenenti altrettanti condizionatori  marcati “Mitsubishi” e   1 lavatrice marca “Bosch”, modello “Green”, il tutto rubato alla Società “Papino” S.p.a. con sede in Belpasso (CT) ; Diversa metratura di moquette, trasportata all’interno del  Fiat Iveco 35 asportato a Viagrande; Una decina di colli contenenti maschere e costumi riconducenti al tema della Festa di Halloween (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza); 103 scatole contenenti migliaia di  kit relativi a delle chiavi dinamometriche POWERFIX  (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza); 150 Flaconi-dispenser, da 500 ml cadauno, di sapone liquido “Rock’n’ Roll Cien” (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza). Il deposito era nella piena disponibilità di un personaggio già noto catanese  di 39 anni, è stato denunciato per ricettazione, il locale è stato opportunamente posto sotto sequestro. I  militari nel medesimo contesto operativo, sono riusciti a recuperare altre 100 uova pasquali, finiti già sui banchi di vendita di un Panificio di Via Della Concordia, facenti parte dello stesso lotto ritrovato all’interno del deposito di Via Crocifisso.   Il  titolare dell’esercizio commerciale, un 30enne catanese, è stato  denunciato per ricettazione. I  Carabinieri nei prossimi giorni provvederanno a restituire i mezzi e la merce tracciabile ai legittimi proprietari implementando alcuni approfondimenti investigativi che potrebbero collegare  il “tenutario” del deposito alla criminalità organizzata.


video rapina ed arresti  

Catania2 in manette per tentata rapina  a gioielleria Lanzafame vicino piazza Duomo. Si tratta di Salvatore MARANO 25enne  e Salvatore Nicola ROCCIA  21enne. La Polizia di Stato nella tarda serata di ieri, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania,  ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto: Salvatore MARANO e Salvatore Nicola ROCCIA, in esecuzione a decreto di fermo, emesso il  25 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di Catania, in quanto gravemente indiziati di tentata rapina aggravata e lesioni. Agenti della Squadra Mobile, la mattina del decorso 10 febbraio erano intervenuti in questa via Vittorio Emanuele presso la gioielleria “Lanzafame gioielli” a seguito di allarme di rapina collegato al 113. Le prime frammentarie informazioni davano il titolare della gioielleria ferito dai rapinatori da colpi d’arma da fuoco all’addome. I poliziotti della Squadra Mobile verificarono che, poco prima, 3 individui, di cui 1 donna, a viso scoperto, avevano fatto ingresso nella gioielleria e, dopo avere aggredito il titolare che si trovava dietro il bancone, colpito violentemente al volto, si erano avvicinati al retrobottega dove c’era il figlio. Uno  dei rapinatori individuato in ROCCIA durante le fasi, sotto la minaccia di 1 pistola del tipo semiautomatico, ha intimato al titolare di consegnare le chiavi della cassaforte. Il soggetto subito dopo, si sarebbe avvicinato al retrobottega dove si trovava il figlio al quale avrebbe puntato la pistola esplodendo 1 colpo, risultato a salve. Il figlio del titolare, a seguito di tale azione, aveva perso i sensi  cadendo per terra e sbattendo violentemente la testa.  I 3 rapinatori, che non erano  riusciti a consumare la rapina, si davano alla fuga a  piedi percorrendo  via San Giuseppe al Duomo. Il figlio del titolare, dopo essere stato medicato sul posto da sanitari del 118, veniva trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi dove gli veniva diagnosticata una ferita lacero contusa e trauma cranico con perdita di coscienza.  Il  padre doveva anche lui  fare ricorso alle cure dei sanitari  che gli diagnosticavano delle ferite ed escoriazioni. I poliziotti in sede di sopralluogo eseguito da personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, all’interno del retrobottega trovarono e  sequestrarono 1 bossolo a salve. Uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio - “Squadra Antirapina”, d’intesa con la Procura della Repubblica di Catania, avevano avviato immediatamente le indagini, partendo da un attento monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei luoghi in cui era stato consumato il delitto e della via di fuga. L’attività ha consentito di individuare il terzetto in via San Giuseppe al Duomo: veniva notata 1 donna con un giubbotto rosso procedere di corsa, seguita da 2 individui a passo d’uomo mentre si avvicinavano ad una vettura che era stata lasciata parcheggiata.  La presenza del terzetto lungo la citata stradina veniva notata da un Brigadiere della Guardia di Finanza che rilevava i tre a salire a bordo di una VW Polo. Le  immagini hanno rivelato che la vettura era una VW Polo “Cross” di colore grigio metallizzato - modello caratterizzato dalla presenza di barre in acciaio sul tetto e fascioni laterali, della quale però non si riusciva a rilevare il numero di targa. La vettura veniva notata, in altri filmati, procedere in direzione via Alessi. La  minuziosa verifica dei varchi in ingresso ed uscita dal capoluogo ha evidenziato il passaggio, in orario compatibile e successivo alla rapina, della vettura nei pressi di questa piazza Alcalà; successivamente, lo stesso mezzo si rilevava nei pressi del c.d. Faro Biscari in direzione dello svincolo Asse dei servizi. La  targa dell’auto, veniva visualizzata ed avviata la mirata attività, anche di carattere tecnico, nei confronti del figlio dell’intestatario, Salvatore MARANO, giovane di Paternò (CT) che ne risultava il reale utilizzatore. I poliziotti hanno  effettuato  discreti servizi di osservazione che, non disgiunti dalla disamina dei tabulati con i contatti e le frequentazioni del soggetto, hanno consentito di risalire all’identità della banda, composta da altri 2 giovani, anch’essi di Paternò (CT), di cui una minore 14enne, tutti incensurati. ROCCIA è stato trovato in possesso di 1 pistola semiautomatica a salve, della quale tentava di disfarsene, ed è risultata quella utilizzata per commettere il reato. La  Procura della Repubblica di Catania, sulla scorta dei gravi e concordanti indizi di reità, ha emesso il decreto di fermo nei confronti di MARANO e ROCCIA. I  fermati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il Carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Filmati durante rapina: 3 identificati ed ammanettativideo rapina ed arresti   video rapina ed arresti   

CataniaFilmati durante rapina: 3 identificati ed ammanettati. La Polizia di Stato ha posto a fermo di indiziato di delitto:  Marcello FAZIO 51enne, Cristian GIUFFRIDA 30enne; Maurizio SALICI 40enne, in quanto tutti ritenuti gravemente indiziati di rapina aggravata ai danni del direttore e di un impiegato di una nota ditta di vendita di elettrodomestici del capoluogo etneo. L’8 febbraio scorso, alle ore 10.30 circa, a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta su linea 113, Agenti della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio “ Squadra Antirapina” si erano recati nei pressi di piazza Grenoble dove, poco prima, era stata commessa una rapina ai danni del direttore di un esercizio commerciale appartenente ad una nota catena di vendita di elettrodomestici. La vittima, nell’immediatezza dei fatti, agli investigatori della Mobile giunti sul posto aveva riferito che, mentre si stava recando presso un istituto di credito per depositare l’incasso relativo alla settimana precedente, veniva avvicinato da 2 individui, a bordo di una moto, i quali da tergo tentavano di impossessarsi del denaro. L’impiegato aveva tentato di sfuggire ai rapinatori, riparandosi all’interno di un vicino panificio ma è stato inseguito da 1 dei 2 che, armato di pistola, che l’ha raggiunto ed è riuscito ad impossessarsi di una parte dell’incasso, oltre 7 mila euro, persa dalla vittima proprio nell’esercizio commerciale. Gli uomini della Sezione Squadra Antirapina, d’intesa con la Procura della Repubblica di Catania, hanno avviato immediatamente le indagini, partendo da un attento monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei luoghi in cui era stato consumato il delitto. I poliziotti hanno, acquisito numerose immagini dalla cui attenta analisi venivano dapprima individuati e successivamente identificati  gli autori della rapina in Marcello FAZIO, Christian GIUFFRIDA e SALICI Maurizio. Le indagini hanno fatto emergere che Maurizio SALICI e Christian GIUFFRIDA fossero i due maldestri a bordo del ciclomotore i quali avevano tentato di rapinare il malcapitato. GIUFFRIDA è stato individuato come il rapinatore armato che aveva inseguito la vittima nel panificio sottraendogli la busta col danaro. Marcello FAZIO aveva avuto compiti di supporto ai due complici, fornendo lo scooter utilizzato per commettere la rapina. I tre, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


CataniaInduce moglie a prostituirsi nel camper in centro commerciale.  Gli agenti delle Volanti che ieri sono intervenuti all’interno del parco commerciale “Centro Sicilia”, non si aspettavano di certo di trovarsi davanti a quell’insolito spettacolo: un fitto via vai di uomini da e verso un camper posteggiato vicino alla sala cinematografica “Uci Cinema” dal quale provenivano strani gemiti. La circostanza, che i poliziotti hanno capito “al volo”, meritava un approfondimento: ed è scattato, un servizio di appostamento e di osservazione che ha consentito di svelare cosa si celasse dietro a tutto ciò. Un soggetto, V.L., faceva prostituire la moglie all’interno del camper e, come se non bastasse, pretendeva di presenziare allo spettacolo. Niente trasgressioni: il lenone – si è scoperto dopo – utilizzava il mezzo per un tour siciliano che toccava le province di Catania, Siracusa, Ragusa e Agrigento, attirando i “clienti” attraverso annunci postati su internet che pubblicizzavano la “merce” al costo di 80 euro. La presenza dello squallido “imprenditore”, quindi, era solo a garanzia del proprio tornaconto, a fronte di una prestazione che doveva durare circa trenta minuti. Gli agenti hanno accertato che a quel numero rispondeva V.L. il quale teneva l’agenda degli appuntamenti e si occupava del “marketing”, prendendo diretto contatto con “clienti” ai quali rappresentava l’inusuale “alcova itinerante”. I poliziotti hanno fatto irruzione all’interno del camper mettendo fine alla turpe situazione; quindi, hanno ascoltato le testimonianze di alcune persone presenti, grazie alle quali hanno ricostruito l’intera vicenda. V.L., arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, si trova rinchiuso nel carcere Piazza Lanza, a Catania in attesa di giudizio.


Catania  ROS sequestro beni Costanzo, Bosco Lo Giudice per 1 miliardo€: asservimento famiglie mafia. I Carabinieri del ROS stanno eseguendo in provincia di Catania un importante provvedimento emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del locale Tribunale che ha disposto l’amministrazione giudiziaria delle società Tecnis spa, Atremis spa, e Cogip holding srl ed il sequestro delle relative quote ed azioni per il valore di  superiore a 1 miliardo e mezzo di €. L’intervento richiesto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania colpisce 3 importanti società del gruppo imprenditoriale  Costanzo - Bosco Lo Giudice, attive nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali  sia in Italia che all’estero. Il provvedimento  è scaturito da diverse attività investigative dei ROS che hanno documentato nel tempo l’asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia catanese di “cosa nostra” alla quale sono garantite ingenti risorse economiche.


Catania SAP Polizia: sciopero mensa. Il Segretario Provinciale Giuseppe Coco in un comunicato spiega le motivazioni della drastica decisione:”Il Sindacato Autonomo di Polizia di Catania, giovedì 25 febbraio p.v. mette in atto lo SCIOPERO DELLA MENSA quale forma di protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza, solidarietà e condivisione con il Segretario Generale del SAP  Gianni Tonelli che da 36 giorni è in sciopero della fame. I motivi alla base dell’estrema protesta sono da ricercare nella volontà di mettere in luce quali sono le reali condizioni dell’apparato della sicurezza ormai debilitato da anni di tagli. A seguito degli attacchi terroristici di Parigi sono venute alla luce con forza quali sono le pesanti lacune in cui versa l’apparato e le reali condizioni nelle quali i poliziotti italiani sono costretti a lavorare.  Proprio per questo un dirigente sindacale di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali servizi di Polizia. Si tratta di un padre di famiglia con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che mina quelli che sono gli elementi alla base dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e dissenso. Anche a Catania denunciamo con coraggio, che ci sono  giubbotti antiproiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore con più di duecentomila chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato, personale sempre più vecchio con una media che rasenta i 50 anni, , pulizie degli Uffici e delle caserme pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento professionale non all’altezza del periodo storico di allarme che stiamo vivendo. Si parla tanto di terrorismo e mancano munizioni per addestrarsi in poligono. Tutto ciò è’ inaccettabile. Si continua a voler dare un’immagine di una polizia moderna, al passo con i tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze con iniziative personali poichè mancano fondi anche per le necessità più banali.  Il SAP di Catania  non ci sta e si schiera apertamente al fianco del suo Segretario Generale affinché le istituzioni diano un’inversione di tendenza  comprendendo  i reali motivi che lo spingono allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta, quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo lasceranno mai solo e tutta la gente per bene di questo Paese.  La verità e giustizia prevarranno sulle logiche politiche e di potere. Per tutti questi motivi ci stiamo appellando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli anche da questa provincia numerose cartoline perché intervenga al più presto”.


Catania 2 sorpresi a rubare in azienda.  Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. la scorsa notte,  sono intervenuti in un’officina meccanica  a Tremestieri, per una telefonata al 113 che aveva segnalato la presenza sospetta di un furgone.   Le  pattuglie giunte sul posto hanno subito notato la presenza del mezzo descritto nella telefonata e, dopo aver circondato la zona per impedire la fuga di eventuali malfattori, hanno fatto irruzione nel locale.  I poliziotti hanno sorpreso il già noto Concetto GUGGIOLI 54enne e  Emanuele Graziano MIRABELLA  24enne i quali sono stati immediatamente bloccati ed arrestati per il reato di furto aggravato. I 2  avevano già provveduto a caricare sul furgone alcuni copertoni, 1 compressore e un sollevatore che avevano trovato nell’officina.  I poliziotti hanno pure ritrovato e sequestrato il seghetto utilizzato per tagliare le sbarre di 1 finestra del locale. Il proprietario dell’officina, avvisato dai poliziotti, è subito accorso sul posto ed ha constatato il furto di 1 Fiat Doblò, mancante dal parco veicolare, che purtroppo le successive perquisizioni effettuate presso le abitazioni degli arrestati non hanno permesso di rintracciare. I due arrestati, dopo essere stati accompagnati in Questura per le incombenze di rito, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza, in attesa del rito per direttissima. Uomini  delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno anche arrestato Salvatore MAUGERI 19enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania.  Il giovane è stato sorpreso dall’equipaggio di una Volante, durante il servizio di controllo del territorio nel quartiere San Cristoforo.


DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano collegamenti ed accordi

 

Catania DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano collegamenti ed accordi. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania guidata dal 1° Dir. della P.di S. Renato Panvino nella mattinata hanno eseguito  il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Siracusa - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di Fabio MANSERVIGI 44enne, imprenditore   ritenuto contiguo   all’organizzazione mafiosa “Nardo” egemone nella provincia di Siracusa. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni di cui il soggetto risulta disporre direttamente o indirettamente, per un valore complessivamente stimato in circa 7.000.000 €, consistenti in  5 (cinque) società operanti nel settore della progettazione, costruzione e montaggio di carpenteria metallica e della produzione di energia elettrica da fonte solare ed 1 società attiva nel settore delle corse dei cavalli, nonché 1 lussuosa villa, terreni e rapporti finanziari. I dettagli dell’operazione sono illustrati nel corso di una conferenza stampa, presso la Procura della Repubblica di Catania, alle ore 11.00, alla presenza del Procuratore Capo di Catania, dr. Michelangelo PATANE’. Il   personaggio è indicato dal collaboratore di giustizia Fabrizio BLANDINO quale affiliato al gruppo mafioso “Nardo” (clan attivo nella provincia di Siracusa e collegato alla più potente e pericolosa organizzazione criminale mafiosa “Santapaola” di Catania). L’imprenditore megarese è emerso nell’ambito delle attività svolte in occasione dell’indagine denominata Morsa2”, condotta dai Carabinieri di Siracusa, dalla quale è derivata l’ulteriore indagine denominata “Nostradamus” che ha contribuito allo scioglimento del Comune di Augusta. Gli inquirenti, nel corso dell’attività investigativa hanno accertato che  MANSERVIGI, già con precedenti per reati in materia di stupefacenti, era in stretto contatto con esponenti affiliati alla predetta consorteria “Nardo” e con esponenti politici di rilievo locale.  MANSERVIGI sarebbe emerso quale personaggio strettamente legato a Fabrizio BLANDINO (ex consigliere del Comune di Augusta, affiliato alla cosca mafiosa dei Nardo nonché referente del clan nel territorio megarese), tanto da aver immediatamente acconsentito alla proposta di contribuire al sostentamento di Alfio SAMBASILE (esponente di primo piano del clan Nardo nel territorio di Lentini), con il quale emergevano documentati legami personali evidenziati da pregresse indagini. Con quest’ultimo, infatti, era stato tratto in arresto nel 1998, insieme ad altri, nell’ambito dell’indagine “Thos” condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa, per i reati di associazione mafiosa ed estorsione, trascorrendo anche un periodo di detenzione nella stessa cella nel carcere di Caltanissetta. La pericolosità sociale del MANSERVIGI veniva avvalorata dalle ulteriori dichiarazioni fornite da altri collaboratori di giustizia quali Sebastiano SAMPUGNARO, Vincenzo PIAZZA e Sebastiano GIGLIUTO, succedutisi nel corso degli anni. La  contiguità del MANSERVIGI con esponenti di vertice del clan “Nardo” fornirebbe una chiara spiegazione della sua ascesa imprenditoriale, da dipendente di un’impresa di raccolta di rifiuti solidi urbani ad imprenditore nel settore edile, aggiudicatario di commesse per lavori edili nel territorio megarese, e nel settore delle energie rinnovabili, specie del “fotovoltaico”. MANSERVIGI, proprio nel settore del “fotovoltaico” sviluppatosi nel territorio del comune di Augusta, si è inserito a pieno titolo con la costituzione, nel novembre del 2009, della società FA.MEC S.r.l., operante principalmente nel settore della fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate di strutture, consulenza, progettazione e messa in opera per la costruzione di impianti fotovoltaici. Gli accertamenti patrimoniali svolti sul conto del MANSERVIGI hanno messo in evidenza la sussistenza di una netta sperequazione tra il valore dei beni a vario titolo posseduti, il tenore di vita mantenuto e le fonti di reddito documentate dal nucleo familiare. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni di cui  MANSERVIGI risulta disporre direttamente od indirettamente, per un valore complessivamente stimato in circa 7.000.000 di euro, consistenti nelle 5 (cinque) società operanti nel settore della progettazione, costruzione e montaggio di carpenteria metallica e della produzione di energia elettrica da fonte solare. In particolare venivano sottoposte a sequestro la capogruppo “FA.MEC S.r.l., che detiene il controllo totale sulle società AUGUSTA SOLARE S.r.l. e MEGARA IBLEA SOLARE S.r.l., le partecipazioni della FA.MEC S.r.l. nella società PUNTA CUGNO SOLARE S.r.l. e nella DREAM HORSE S.r.l. (attiva nel settore delle corse dei cavalli e nella gestione di scuderie), nonché una lussuosa villa, terreni e rapporti finanziari.


Acireale  CT - Brucia garage ad ex moglie, raptus incendiario: CC 1 arrestato.  L’individuo 55enne,  già separato legalmente dalla moglie 49enne da circa due anni, secondo i militari sembra sia stato  preda di un raptus, legato probabilmente al fatto che l’ex abbia intrapreso una relazione sentimentale con un altra persona. Il personaggio, ieri sera, si è recato nel condominio di Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT), ed ha scavalcato la recinzione, ha prima suonato insistentemente al citofono dell’abitazione,   poi si è recato nel garage della donna  dove, dopo averne forzato la saracinesca, con un accendino ha dato  fuoco ad alcuni suppellettili  che erano custoditi. La richiesta d’aiuto al 112, espressa dalla stessa donna e vittima, ha permesso, nel giro di pochi minuti, l’intervento di 2 pattuglie dell’Arma: 1 della locale Stazione ed 1 del radiomobile della Compagnia di Acireale, ed anche  i Vigili del Fuoco di Acireale. I carabinieri hanno immediatamente bloccato ed ammanettato l’incendiario,  acese di 55 anni,  mentre i pompieri sono riusciti a domare le fiamme evitando il propagarsi delle stesse nei garage limitrofi. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima,  dove dovrà difendersi dall’accusa di incendio doloso, ed è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania Dia sequestra 2 mln€ in beni ad imprenditori Marino ritenuti dei Carateddi. I valori, considerati il provento dell’attività illecita svolta, consistono in 17 appezzamenti di terreno con fabbricati rurali tutti ricadenti nei territori delle province etnea e aretusea, 1 appartamento, 4 aziende con sede a Scordia operanti nel settore dell’allevamento di bovini e coltivazioni di cerali, 10 veicoli tra cui anche mezzi pesanti per autotrasporto, e numerose disponibilità bancarie e finanziarie.  L’esecuzione di 2 decreti di confisca, emessi dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, è   stato eseguito da parte di personale della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, nei confronti dei fratelli Franco e Salvatore MARINO, imprenditori, in esito a due proposte di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali formulate dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA. Le  investigazioni che avevano già consentito alla D.I.A. di Catania, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore F.F. dr. Michelangelo Patanè, di dare esecuzione, nel mese di febbraio 2014, ad una corposa ordinanza di custodia cautelare in carcere (cd. Operazione Prato Verde) nei confronti di  28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato del noto boss Orazio PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto al regime del 41 bis sono, infatti, proseguite. L’inchiesta aveva consentito di disarticolare il clan mafioso CAPPELLO ed in particolare il gruppo denominato “Carateddi” dedito principalmente alla commissione di reati contro il patrimonio, al traffico di sostanze stupefacenti, alle truffe in danno della P.A. mediante l’indebita acquisizioni di erogazioni pubbliche in ambito agricolo, operante nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città etnea. Gli sforzi investigativi compiuti dalla D.I.A. di Catania avevano svelato le dinamiche interne del gruppo dei “Privitera” caratterizzato dalla partecipazione di componenti uniti tra loro da un forte vincolo associativo rinsaldato dai “valori” della mafia tradizionale legati al territorio, all’agricoltura ed alla famiglia.   Il  capo  si ergeva a paladino di una giustizia alla quale i sodali si rivolgevano, con atteggiamenti di totale sottomissione, per ottenere rapida soluzione ad ogni possibile controversia, tanto che gli stessi avevano seguito nel tempo il noto boss Orazio PRIVITERA – fratello di Giuseppe - nelle “migrazioni” tra gruppi criminali, sino, in ultimo, a quella nel gruppo “Carateddu”. I fratelli Salvatore e Franco MARINO, colpiti dai provvedimenti di confisca dei beni, erano già stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione Prato Verde, poiché indagati per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso e altro. Nonostante all’ordinanza di arresto abbia fatto seguito, per il solo Salvatore MARINO, un  provvedimento che l’ha parzialmente annullata, la Sezione Misure di Prevenzione, ha, in sintesi, positivamente valutato sia il curriculum criminale dei due fratelli, rilevandone la loro pericolosità sociale, sia l’esito degli accertamenti patrimoniali che hanno permesso di constatare l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti posti in essere, affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti.  I  due MARINO erano stati anche accusati di aver perpetrato truffe ai danni della Pubblica Amministrazione per complessivi 850.000,00 euro, mediante cospicue erogazioni pubbliche in ambito agricolo, ed erano stati condannati per aver favorito la latitanza di Orazio PRIVITERA. L’impegno della Direzione Investigativa Antimafia sul fronte della lotta all’accumulo di illecite ricchezze dei clan mafiosi si è concentrato sulla puntuale verifica delle modalità di acquisizione del patrimonio dei  MARINO ed è culminato con l’inoltro di 2 distinte proposte di misura di prevenzione al Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione che le ha pienamente accolte. I Giudice ha emesso, ai sensi della normativa antimafia 2 distinti provvedimenti di sequestro rispettivamente il  13 novembre 2014 ed il  26 febbraio 2015. L’attuale provvedimento  che ha disposto tra l’altro, la sottoposizione per entrambi i fratelli MARINO alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di 2 anni  con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono stati sottoposti a confisca i beni riconducibili a vario titolo, anche attraverso “prestanomi”, a Salvatore e Franco MARINO complessivamente stimati in oltre 2.000.000,00 di euro.


Palagonia Proprietari picchiano affittuari in caserma CC. Un contenzioso legato all’affitto di un immobile ha scatenato l’ira dei 3 personaggi di Palagonia (CT): lo zio,  Salvatore CANIGLIA 33enne, ed i nipoti rispettivamente di 20 e 21 anni,  che, ieri sera, intorno alla 20:30,  armati di bastone hanno inseguito in auto le due vittime, un ludicenze di 28 anni e un palagonese di 41 anni che, approfittando dell’apertura temporanea del cancello automatico, per l’entrata di un militare che stava per intraprendere il turno di servizio, hanno cercato riparo con la loro auto proprio nella sede della locale Compagnia Carabinieri. La circostanza  non ha scoraggiato gli aggressori che, entrati a piedi attraverso il cancello aperto, hanno iniziato a bastonare i 2 poveretti ed il carabiniere che, nel frattempo qualificatosi, si era frapposto tra i litiganti. L’immediato intervento degli altri militari presenti in caserma, previa una violenta colluttazione, ha posto fine al raid con l’arresto degli aggressori. I tre, accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e rissa, sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone (CT) a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


CataniaProstituzione, donne giunte coi barconi: CC 2 nigeriani in manette.  I   Carabinieri del Comando Provinciale etneo il 24 aprile 2016, a Catania e Selargius (CA), hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura Distrettuale  - D.D.A. nei confronti di 2  nigeriani ritenuti responsabili del reato di tratta di persone, in concorso tra di loro e con altri soggetti di nazionalità libica e nigeriana allo stato non identificati, per avere fatto entrare illegalmente nel territorio italiano, tramite barconi provenienti dal Nord Africa ed approdati sulle coste della Sicilia Orientale, giovani donne provenienti dalla Nigeria in condizioni di estrema povertà, al fine di indurle alla prostituzione mediante minaccia attuata attraverso sottoposizione delle vittime a rito esoterico. Le indagini hanno dimostrato come i sodalizi nigeriani abbiano raggiunto, nella tratta di essere umani finalizzata alla prostituzione, elevati standard organizzativi e gestionali, curando interamente ogni fase della filiera, dal “reclutamento” in patria, alla fornitura di documenti falsi per l’espatrio fino al trasferimento in Italia o in altri paesi europei per tappe successive. E’ stato accertato come la rotta per l’afflusso in Italia delle giovani clandestine si sviluppi, fino all’arrivo in Libia, via terra, attraverso una serie di soste effettuate in vari stati africani. Le  donne dalla Libia, via mare, raggiungono le coste siciliane, dove, prese in consegna dai referenti locali dei diversi sodalizi, vengono trasferite nelle città di destinazione per il successivo sfruttamento sul mercato della prostituzione. Le attività investigative sono iniziate nel mese di febbraio del 2016 ed hanno permesso di accertare come 1  nigeriano, presente a Catania, abbia organizzato la partenza, con mezzi di fortuna (autobus e jeep), di alcune donne dalla Nigeria fino alle coste libiche, dove ad attenderle c’erano soggetti che avevano una vera e propria struttura di accoglienza. Le donne venivano trattenute in questo “hub” in Libia, ove venivano spesso sottoposte a maltrattamenti e violenze anche sessuali, sino al momento della partenza su barconi verso le coste italiane e successivamente si presentavano alla persona che era stata loro indicata come “contatto” per essere avviate alla prostituzione. Gli investigatori hanno   documentato, inoltre, la presenza di 1 madame nel paese di origine delle donne che svolgeva una funzione essenziale all’interno della consorteria criminale perché aveva il compito di individuare in Nigeria le vittime da reclutare, per conto dell’organizzazione, finanziando le spese iniziali per il viaggio. Le  giovani vittime prima di affrontare il lungo itinerario attraverso il deserto del Sahara, venivano sottoposte ad un rito esoterico (foriero di morte ed altre disgrazie in caso di allontanamento degli obblighi assunti) con cui venivano costrette a mangiare cuore crudo di galline ed arachidi ed a bere alcool. I malfattori, nei confronti delle donne che si mostravano più recalcitranti a tali riti   poi ulteriormente li rafforzavano con le madame operanti in Italia.


Acireale  CTCC bloccato 1 in auto con 500 g. marijuana. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Giuseppe Christian MIRAGLIA   30enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  gazzella dei militari, di sera  durante un servizio della circolazione stradale, in via Cristoforo Colombo ha imposto l’alt al 30enne mentre era alla guida di una Nissan Micra. I tutori dell’ordine insospettiti, dall’atteggiamento nervoso tenuto dal soggetto durante il controllo, hanno proceduto ad una perquisizione personale e del mezzo rinvenendo, abilmente occultata sotto il sedile lato passeggero, 1 busta di plastica contenente 500 grammi di marijuana, che è stata sequestrata. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato posto ai domiciliari.


Grammichele  CTDanneggia porta e vetri auto a padre di ragazza che desidera. I Carabinieri della Stazione di Grammichele hanno arrestato Gesualdo MONTEMAGNO 32enne, del luogo, già ai domiciliari, per evasione, minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio. Il personaggio, la sera del 23 scorso, si era recato sotto l’abitazione di un 46enne, del luogo, e dopo averlo minacciato, perché gli contrariava una presunta relazione sentimentale con la figlia, gli ha danneggiato il portone d’ingresso e frantumato i vetri dell’auto. I militari immediatamente intervenuti, su richiesta stessa vittima, hanno bloccato il 32enne mentre tentava di rientrare nella sua abitazione. Il fermato, nel commettere il reato, si è procurato delle ferite lacero contuse alla mani e polsi per le quali è stato medicato nella locale guardia medica. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CT -  CC presi 2 “topi d’appartamento”, ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Vito RUSSO 33enne ed Alfio NAPOLI 42enne, entrambi catanesi, per furto in abitazione. Una  pattuglia, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e contrastare reati predatori in genere, transitando per via Vespri ha notato 2 individui uscire da un’abitazione scavalcando il balcone a pian terreno. I malviventi accortisi della presenza dei militari hanno tentato di fuggire a bordo di un ciclomotore Piaggio Liberty, cercando di disfarsi della refurtiva lanciandola lungo la strada. Ne è scaturito un breve e concitato inseguimento alla fine del quale i soggetti sono stati bloccati e trovati in possesso anche di vari arnesi atti allo scasso, che sono stati sequestrati. La refurtiva subito recuperata, monili d’oro, orologi e telefonini, è stata restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito  direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Ragazze costrette a prostituirsi: 2 bulgari in manette. La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto: Ilcho DRUMEV 24enne nato in Bulgaria e  Valyo RAMADANOV  36enne nato in Bulgaria, in quanto gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il provvedimento di fermo ha tratto origine da più ampia attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile etnea finalizzata a  frenare il fenomeno della prostituzione su strada svolto da straniere di varia nazionalità, nel corso della quale nell’ambito di mirato servizio effettuato nella tarda serata del 13 dicembre 2015 gli agenti hanno fermato una giovane bulgara “Irina”(il nome è di fantasia) mentre era intenta ad esercitare il meretricio nei pressi della Stazione Centrale di Catania. La ragazza, fortemente provata dalla sua condizione, aveva deciso di rendere dichiarazioni agli investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” riferendo di essere stata condotta da un piccolo paese bulgaro a Catania da Valyo RAMADANOV nel 2013 il quale l’aveva costretta ad esercitare.  RAMADANOV, oltre a controllare l’attività della donna collaborato da altro connazionale,  Ilcho DRUMEV, la costringeva a versare almeno la metà del ricavato della sua attività, malmenandola nei casi in cui non riusciva ad incassare la cifra attesa per la giornata. Ilcho DRUMEV  sostituiva RAMADANOV durante le assenze quando talvolta si allontanava da Catania per fare rientro in Bulgaria, ed accompagnava “Irina” sul luogo di lavoro ed in talune occasioni  derubandola, dopo averla percossa, dell’intero ricavato della prostituzione. DRUMEV si recava spesso sul luogo di adescamento anche per verificare l’andamento degli affari ed in un’occasione, quando “Irina” aveva tentato di sottrarsi al suo controllo scappando da casa, l’aveva raggiunta, malmenando su strada sia lei che un’altra giovane bulgara che aveva tentato di difenderla. Le  dichiarazioni della ragazza hanno avviato un’immediata attività di indagine che ha consentito di individuare puntuali riscontri, cosicchè, il 14 dicembre 2015 DRUMEV è stato rintracciato dalla Squadra Mobile di Catania e posto in stato di fermo, mentre RAMADANOV si è reso  irreperibile. Gli investigatori hanno proseguito le ricerche con mirati servizi, anche notturni, finché nella tarda mattinata di ieri, RAMADANOV è stato sorpreso nella zona del centro cittadino e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile  dove veniva dichiarato in stato di fermo per dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. RAMADANOV espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Polizia, nel medesimo contesto, tra l’altro, già lo scorso 17 marzo aveva dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 5 nigeriani gravemente indiziati del reato associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di tratta di persone in danno di giovani connazionali, anche minori di età, e del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane, in parte minorenni, al fine di costringerle ed esercitare la prostituzione. Il provvedimento restrittivo ha accolto gli esiti di un’articolata attività investigativa, di tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione  nel mese di settembre dello scorso anno a seguito di un controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di 1 giovane cittadina nigeriana, “Dorina” (il nome è di fantasia) la quale, a seguito di  accertamenti, risultava essere minorenne.


Mirabella Imbaccari  CTCC ammanettano 3 con 1,935 kg marijuana. I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT) hanno arrestato in flagranza Maurizio SUDANO 43enne, Mariarosa INGALA 43enne, ed una 23enne, tutti del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Una  pattuglia, ieri mattina  durante un servizio di controllo della circolazione stradale sulla S.P. 216, ha notato, ad una notevole distanza, una Fiat Punto imboccare una strada sferrata che fiancheggia il cimitero comunale. I militari insospettiti in quanto riconosciuta l’auto, adoperata dalla 23enne già segnalata alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, hanno seguito il mezzo. La  conducente che non si era accorta della presenza dei Carabinieri ha proseguito tranquillamente. I  militari si sono appostati, in modo da non essere notati, ed hanno osservato la 23enne quando la Fiat Punto si è fermata , che dopo qualche giro in uno spiazzo, era stata raggiunta dal 43enne. I Carabinieri hanno continuato ad osservare e seguire i movimenti dei soggetti notando che l’individuo recuperato 1 zaino,  nascosto nella vegetazione tra i cespugli, l’ha consegnato alla ragazza, posizionandolo nell’auto sotto il sedile anteriore lato passeggero, cercando poi di allontanarsi. I carabinieri a questo punto sono intervenuti bloccando il soggetto con la 43enne e la ragazza a bordo della Fiat Punto rinvenendo lo zaino, con 18 involucri, di forma sferica, contenenti complessivamente 1,935 kg di marijuana, che è stata sequestrata. Gli arrestati sono stati rispettivamente associati: Sudano nel carcere di Caltagirone,  e le due donne al Piazza Lanza, di Catania come disposto e dell’Autorità Giudiziaria calatina.


CataniaComandante Turchi Carabinieri consegna riconoscimenti militari per tutela lavoro. La  cerimonia di premiazione del personale in servizio al locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro si è tenuta ieri mattina nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania. Il comandante dei Carabinieri Tutela del Lavoro Colonnello Marco Turchi è giunto da Roma per  consegnare l’elogio scritto al Maresciallo Capo Maurizio Andriola ed ai suoi collaboratori: 1 maresciallo, 4 brigadieri e 3 appuntati per l’attività ispettiva e di polizia giudiziaria che ha consentito di denunciare all’autorità giudiziaria ben 104 persone per reati di vario tipo: dalla truffa in danno degli enti previdenziali al caporalato, dalla somministrazione irregolare di lavoro, alle infrazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dagli appalti illeciti al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. I militari nel contrasto al lavoro nero ed irregolare hanno individuato 218 lavoratori in nero ed hanno consentito di deferire alla Autorità Giudiziaria ed Amministrativa oltre 70 datori di lavoro, sospendere 39 attività imprenditoriali e 21 cantieri edili, nonché contestare sanzioni amministrative per €. 853 mila e ammende per €. 165 mila. L’attività ispettiva di controllo sul rispetto delle norme giuslavoristiche e di verifica delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro sta proseguendo fervida anche nel 2016, pur con le limitazioni derivanti dagli stanziamenti approvati dalla legge di bilancio.


Belpasso CTRapina ed estorsione, CC 2 arresti. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT), attuando due provvedimenti restrittivi emessi dall’ufficio esecuzioni del  Tribunale di Catania, hanno arrestato i belpassesi: Carmelo FILLORAMO 48enne, già condannato dai giudici etnei per tentata estorsione, reato commesso a Belpasso nel dicembre del 2003, dovendo  espiare in carcere la pena residua equivalente a  3 anni, 1 mese  e 7 giorni di reclusione. Santo LEOTTA  35enne, già condannato dai giudici etnei per rapina aggravata in concorso, reato commesso a Santa Maria di Licodia (CT) nell’ottobre del 2003, dovendo questi espiare in carcere la pena residua di 3 anni, 10 mesi e  26 giorni di reclusione. Gli arrestati sono stati ambedue rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaCC, presi 2 topi d’auto, ai domiciliari. Si tratta dei  60enni  catanesi

Gaetano SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA.  2  carabinieri, in servizio al Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale, ieri mattina erano in via Palermo a bordo dell’auto privata e si stavano recando nella sede di servizio per intraprendere il turno di pattuglia, quando hanno notato 4 persone sospette a bordo di una Fiat Sedici ferma sul ciglio della strada. I militari sono scesi immediatamente dall’auto, per identificare gli occupanti della vettura,  e sono riusciti a bloccarne 2, gli altri  sono riusciti a fuggire. I maldestri sono stati identificati per   Gaetano SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA. L’auto, risultata oggetto di furto, perpetrato poco prima ad Aci Catena (CT), è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i 2 ladri sono stati arrestati e posti ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima, dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato in concorso.


Catania –   PolPosta scopre prostituzione/stalking on line indagati 2 impiegati e casalinga.  La  Polizia Postale di Catania, ieri indagando su un caso di cyberstalking, ha   assicurato alla giustizia 3 individui, 2 uomini ed 1 donna, responsabili di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.Gli  indagati, sono 2 impiegati di 56 e 58 anni ed 1 casalinga  48enne. Gli  investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di via Beato Bernardo hanno eseguito rispettivamente 2 provvedimenti di sottoposizione all’obbligo di dimora ed 1 all’obbligo di firma emessi dal GIP su richiesta della Procura Distrettuale di Catania. L’investigazione è iniziata un anno fa per far luce su un caso di cyberstalking e da essa, nel corso dei mesi, è emerso anche un giro di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione in provincia di Catania. Alcune  donne, in particolare, dedite alla prostituzione, erano asservite ai 2 soggetti indagati che procacciavano loro, in maniera esclusiva, i clienti pretendendo in cambio dei favori sessuali. il ruolo della donna oggetto del provvedimento della Procura Etnea sarebbe di rilievo poiché, oltre a procacciare i clienti in accordo con gli altri indagati, dava la disponibilità di un’abitazione di sua proprietà in cambio di denaro. Oltre ai tre soggetti è stato indagato per lo stesso reato anche lo stalker, un 45enne di Palermo, nei cui confronti era stata già eseguita la misura cautelare. La Polizia Postale nel corso delle perquisizioni ha sottoposto a sequestro i telefoni smartphone ed i tablet nella disponibilità degli indagati, sui quali effettuerà analisi forensi alla ricerca di ulteriori responsabilità dei soggedetti e di eventuali terzi. Gli investigatori nell’era digitale  anche con indagini su reati commessi in ambito infotelematico fanno luce su reati tradizionali a questi connessi.  La  Polizia Postale, giorni fa a Milano, aveva sgominato una banda di clonatori di carte di credito, ed aveva anche evidenziato responsabilità in ordine ad un giro di spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzate per costringere i “muli” (in gergo tecnico si utilizza tale termine per indicare persone che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito, sui quali vengono poi accreditate le somme frodate a ignari cittadini attraverso varie forme di aggressioni criminali ai sistemi di home banking e monetica) ad offrire la propria disponibilità in modo costante.


Catania –  Droga, 2 in manette.  Si tratta di Salvatore BELLIA 60enne  e  Francesco MUGHEDDU 25enne. La Polizia di Stato ha arrestato Salvatore BELLIA destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11 aprile 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di 1 anno, 6 mesi e 29 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti e Francesco MUGHEDDU destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  14 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 1 anno, 4 mesi  e 23 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.


Catania Coltellate in pancia ad avversario, 52enne filmato ed ammanettato.   La  Polizia ha arrestato il già noto catanese Enrico GAGLIANO 52enne, per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. Agenti della Squadra Mobile, alle ore 13.50 circa di ieri,  sono intervenuti presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio Emanuele”  dove, poco prima, era giunto, accompagnato da un familiare, M. G. 23enne già noto, il quale presentava una vistosa ferita d’arma da taglio all’addome.  I sanitari di turno, vista la gravità della ferita, l’hanno sottoposto ad intervento chirurgico ad esito del quale ne hanno disposto il ricovero in prognosi riservata. Le indagini immediate hanno consentito di individuare il luogo teatro del grave fatto di sangue in uno spiazzo di pertinenza di uno stabile ubicato in viale Librino, pertanto le attività si concentravano in  tale sito. Gli investigatori della Squadra Mobile - “Sezione Reati contro la Persona”, al fine di chiarire la dinamica dell’accaduto, tenuto conto dell’assoluta assenza di testimonianze, hanno proceduto a verificare la presenza in loco di eventuali impianti di video - sorveglianza. I tutori dell’ordine, dalla visione delle immagini acquisite da un esercizio commerciale hanno notato, in orario compatibile con l’evento delittuoso, la presenza di un individuo con in mano verosimilmente un coltello. L’individuo, riconosciuto in base alle fattezze fisiche in  Enrico GAGLIANO, abitante nel rione di Librino, noto agli investigatori per i suoi trascorsi giudiziari veniva rintracciato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. Le attività di ricerca, condotte nel contempo ininterrottamente con l’ausilio di personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno permesso di rinvenire, in un cassonetto della nettezza urbana posizionato nelle immediate vicinanze del luogo teatro del fatto di sangue, 1 coltello a serramanico che veniva sottoposto a sequestro, sulla lama venivano individuate presumibili tracce di sangue. Enrico GAGLIANO nella tarda serata, ha reso, in presenza di un legale, spontanee dichiarazioni autoaccusatorie dalle quali emergeva che egli, al culmine di una discussione avvenuta con M.G. per futili motivi, aveva colpito la vittima con un coltello a serramanico del quale, commesso il delitto, si era disfatto.  Enrico GAGLIANO alla luce degli elementi raccolti a suo carico, è stato dichiarato in arresto per i reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio ed associato presso la locale Casa Circondariale di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Polizia e cane antidroga usano autoscala pompieri a San Berillo trovato stupefacente. Bloccato il maliano Diara BA 21enn.e La  pressante opera di bonifica del quartiere “San Berillo Vecchio” da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico su disposizione del Questore prosegue incessante. Agenti  delle volanti hanno tratto in arresto in flagranza di reato un extra-comunitario del Mali, resosi responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish nonché evacuato uno stabile dismesso. I poliziotti hanno acquisito la notizia che il gruppo di stranieri di origine centroafricana che nel Vecchio San Berillo ha da tempo avviato una piazza di spaccio di droghe del tipo leggero, dopo essere stato sfrattato la settimana scorsa da uno stabile abbandonato ubicato in via Pistone, aveva trovato riparo in un appartamento al primo piano di altro stabile fatiscente, transennato dal Comune perché pericolante, ubicato ad angolo tra via Delle Finanze e via Di Prima. I tutori dell’ordine hanno quindi pianificato l’irruzione. Oltre a pattuglie delle volanti, sono giunti in loco: 1 unità cinofila antidroga, con il cane Jagus ed i vigili del fuoco con l’autoscala, potendo accedere nell’appartamento solo dall’esterno tramite una catena fissata all’inferriata della ringhiera di un balcone. Gli  agenti fatta irruzione nell’immobile, accedendovi, così come il cane Jagus, da un balcone a mezzo del cestello dei Vigili del Fuoco, subito hanno notato uno straniero, poi identificato per  il maliano Diara BA 21enne, richiedente asilo che in fondo ad una stanza si  era sbarazzato di 1 busta, lanciandola in terra tra l’immondizia. I tutori dell’ordine hanno subito recuperato, il contenitore e riscontrato all’interno dell’hashish, per un peso complessivo poi quantificato in 100 grammi, di cui parte già frazionato in 80 stecchette, simili a bastoncini, ed il maggior quantitativo ancora intero, per un controvalore al dettaglio stimabile in 1000€. Gli agenti hanno recuperato altri 20 grammi di hashish, ripartiti in stecchette dentro 1 involucro, trovati dal cane Jagus sopra il tetto di un appartamento attiguo allo stabile, che qualcuno degli stranieri vi aveva lanciato all’atto dell’irruzione della polizia. Il giovane Diara BA è stato dichiarato in  arresto e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuto presso le locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per direttissima. I poliziotti nell’appartamento hanno bloccato altri nove africani, tutti originari del Gambia, i quali venivano condotti in Questura per accertamenti. 8 sono stati rilasciati perché provvisti di permesso di soggiorno od in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, mentre 1 risultava essere gravato da decreto di espulsione e quindi trattenuto ulteriormente per dare corso al provvedimento. Gli  operai del Comune hanno poi precluso l’eventuale futuro accesso allo stabile dal balcone.


Adrano  CTInquilino sotto sfratto appicca fuoco a proprietaria ed appartamento, manette per tentato omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano di mattina hanno tratto in arresto Massimiliano DI BELLA   44enne, responsabile dei reati di tentato omicidio ai danni di D.P. 66enne, nonché per incendio doloso e danneggiamento di abitazione. DI BELLA, poco prima, aveva avuto un’animata discussione con la vittima, proprietaria della casa dove lui risiede, a causa della notifica di sfratto che doveva avere luogo in giornata. DI BELLA nel corso dell’alterco, ha versato sul corpo della donna liquido infiammabile e con un accendino ha appiccato il fuoco. La donna, prontamente, ha  raggiunto la doccia dell’appartamento, riuscendo a spegnere  le fiamme che, tuttavia, si sono propagate nell’abitazione, distruggendo parte dell’arredamento. Di Bella , benchè allontanatosi repentinamente dall’abitazione, è stato individuato  ed arrestato dagli agenti di Polizia che con dinamismo e solerzia sono riusciti a sfruttare le notizie raccolte nell’immediatezza dei fatti. La   vittima  stata trasportata presso il nosocomio di Biancavilla per le cure del caso, i sanitari hanno riscontrato ustioni di 1°, 2° e 3° grado. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sost. Proc. di turno, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


Catania Evade dai domiciliari: preso. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di pomeriggio, hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari Francesco COPPOLA (classe 1974). Gli  uomini in servizio di volante, alle ore 16.30, durante l’attività di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori nel centro storico, hanno notato in piazza Sciuti una vettura con 2 individui a bordo, i quali con fare sospetto transitavano lentamente guardando le auto parcheggiate. I soggetti, accortisi della pattuglia, hanno accelerato bruscamente la marcia per tentare la fuga. i sospetti sono stati immediatamente bloccati dagli agenti.  gli accertamenti esperiti, hanno evidenziato che 1  dei 2  individui, identificato per   Francesco COPPOLA, era sottoposto agli arresti domiciliari, pertanto è stato dichiarato in arresto. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso l’abitazione del COPPOLA e la nuova sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Gravina CTCC, presi 3 topi d’auto in azione. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, Domenico BUREMI 26enne e due 19enni, tutti catanesi, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso.  Un equipaggio della  “gazzella” del Nucleo Radiomobile stanotte ha sorpreso e bloccato i 3 in via Umberto mentre su di una Lancia Y, rubata poco prima in Via SS. Annunziata caricavano, del materiale elettrico e dell’attrezzatura edile  trafugata da un garage ubicato in quella strada. L’auto e la refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari. 2 degli arrestati sono stati trattenuti in camera di sicurezza, il terzo è stato relegato ai domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.        


Belpasso CT - Rapina, porto e detenzione armi, resistenza a PU, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato Alfio Dario MONTAURO 32enne del posto,  in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, dovrà ora scontare la pena equivalente a 3 anni di reclusione comminatagli dai giudici in diversi gradi di giudizio per rapina, porto e detenzione di armi, resistenza a pubblico ufficiale, reati commessi tra il 2000 e il 2012. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania -  Agenti coi cani antidroga scoprono stupefacenti: 1 pusher in manette.  Uomini delle Volanti dell’UPGSP nel corso della scorsa notte, hanno arrestato Agatino DESI 42enne, per il reato di concorso in spaccio continuato di sostanza stupefacente, resistenza a P.U. e detenzione illegale di materiale esplodente. Due  pattuglie, trascorsa la mezzanotte, mentre stavano percorrendo a fari spenti la via Ustica,  nel rione di San Giovanni Galermo, luogo ad elevata densità criminale e nota piazza di spaccio, hanno sorpreso sotto i portici tra i condomini di cui ai civici 9 e 11, due individui intenti a spacciare, con gli acquirenti a bordo di un’auto in sosta. I personaggi, accortisi  degli Agenti sono dati alla fuga. Uno degli spacciatori è stato immediatamente bloccato mentre saliva le scale del condominio al civico 9 . il maldestro, nel momento in cui veniva bloccato, in uno strenuo ulteriore tentativo di darsi alla fuga, ha ingaggiato una violenta colluttazione con l’Agente, che minacciava e colpiva con calci e pugni nel tentativo di divincolarsi dalla presa. Il poliziotto,  nonostante la strenua resistenza è riuscito a neutralizzare definitivamente ed ammanettare il maldestro. Il poliziotto nel frangente ha riportato contusioni giudicate guaribili in gg.6 s.c. Agatino Desi, dopo essere stato identificato, noto per reati specifici, è stato sottoposto a perquisizione, col rinvenimento addosso di 6 mini involucri contenenti cocaina, poi quantificata in 1,20 grammi complessivi, e  430€ in biglietti di vario taglio, ritenuti provento dello spaccio. I poliziotti hanno fatto convergere immediatamente in loco unità cinofile antidroga, con i cani Jagus e App, ed hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione e nel garage di pertinenza di Desi, ubicata nello stesso condominio. I tutori dell’ordine, nell’abitazione, dentro un contenitore riposto nella credenza della cucina, hanno rinvenuto  2.510€, sequestrati anch’essi perché ritenuti provento dello spaccio,  ed in garage, tra delle masserizie, grazie al fiuto di Jagus è stato rinvenuto 1 bilancino di precisione intriso di cocaina,  e 180 petardi di fattura artigianale. L’infallibile fiuto di Jagus, ha rilevato in un sottoscala limitrofo all’abitazione di Desi 1   sacchetto con 1 altro bilancino, ed 1 pietra di cocaina, poi quantificata in 12grammi. Il cane App, a sua volta, nell’atrio del condominio limitrofo a quello del Desi, ha  fiutato la presenza di altra sostanza stupefacente, che veniva scoperta sopra l’alloggio dei contatori della luce e consistente in marijuana, poi quantificata in grammi 170. L’Autorità Giudiziaria di turno informata dell’arresto, ha disposto la traduzione in carcere di Desi.


Catania 3 proseliti terrorismo Califfato Islamico scoperti e denunciati da PolPosta su facebook. Si tratta di un impiegato 37enne, uno studente marocchino di 20 anni ed un 33enne. L’attività investigativa è partita dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma, in seguito al monitoraggio della Rete finalizzata al contrasto del terrorismo internazionale. Le  attività quotidiane di controllo effettuate on line dal personale della Specialità, hanno evidenziato la presenza su Facebook di alcuni profili, verosimilmente in uso a soggetti di nazionalità italiana od ivi residenti, che condividevano l’ideologia dello Stato Islamico del Califfato. La Polizia Postale attraverso la verifica delle comunità virtuali, è così risalita ai tre giovani collegati tra loro sui social, ove condividevano l’ideologia Daesh.  I risultati investigativi hanno portato la locale Procura Distrettuale ad emettere dei decreti di perquisizione a carico degli indagati, un impiegato 37enne, con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, atti persecutori e ricettazione, residente a Siena, uno studente marocchino di 20 anni residente a Torino, un 33enne, con precedenti di polizia per associazione finalizzata ad atti di terrorismo, reati di resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, residente a Reggio Emilia, amministratore del gruppo Facebook “Musulmani d’Italia”. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto della intensificata attività antiterrorismo condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a partire dall’autoproclamazione dello Stato Islamico del giugno 2014. Gli attacchi terroristici avvenuti anche in Paesi dell’Unione Europea ed il sempre più diffuso ricorso alla rete Internet da parte delle organizzazioni terroristiche facenti capo al Daesh, come strumento di diffusione delle ideologie più radicali e di rivendicazione e come mezzo complementare di attuazione della strategia jihadista, hanno, infatti, imposto l’intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto attraverso percorsi investigativi che prevedono relazioni sinergiche tra tecniche di indagine tradizionali e informatiche tra la Specialità, la Polizia di Prevenzione ed il comparto intelligence. La  Polizia Postale e delle Comunicazioni , al fine di prevenire turbative e pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, provvede anche al costante monitoraggio della Rete per individuare illecite azioni attività di proselitismo concernenti iniziative di carattere razzista, xenofoba, sessuofobica o comunque ispirate a reati di odio.


Catania Furto ed evasione, e droga :  5  in manette. Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto il già noto catanese Carlo SAPIA 53enne, destinatario di ordine di carcerazione emesso il  7 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 1  anno e 6 mesi di reclusione per i reati di furto in concorso ed evasione.   La  Squadra Mobile, nell’ambito di mirati servizi finalizzati a  frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella nottata ha eseguito una serie di perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare cospicui quantitativi di droga di vario genere (cocaina, hashish e marijuana) nonché armi da fuoco. Gli  esiti delle singole operazioni: Antonino GIUFFRIDA  42enne responsabile del reato di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina, hashishmarijuana. Agenti della Sezione “Antidroga” avevano appreso che ad Acicastello (CT), un incensurato aveva avviato una fiorente attività di spaccio di stupefacenti presso la sua abitazione. La notizia veniva appositamente verificata dagli uomini della Sezione Antidroga con mirati servizi di osservazione che consentivano l’identificazione del soggetto e l’individuazione dell’abitazione. Gli Agenti alla luce di quanto appreso, hanno predisposto una perquisizione domiciliare ad esito della quale, hanno rinvenuto:  7 involucri in cellophane trasparente con apice termosaldato contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 144 (centoquarantaquattro) circa. 3 involucri in plastica contente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 130 (centotrenta) gr. circa. Sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di gr. 34 (trentaquattro). Bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso la Casa Circondariale di piazza “Lanza” a disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Catania. A Nesima Francesco MACCARRONE, 42enne  già noto,  ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma da fuoco clandestina nonché ricettazione della medesima.  Gli agenti a seguito di perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del  MACCARRONE, ubicata nel rione di Nesima, hanno rinvenuto e sequestrato diversi involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso totale di gr. 18, gr. 41 circa sostanza da taglio (mannite), bilancini di precisione e materiale per il confezionamento nonché un revolver cal.38 “Euskaro” con matricola abrasa. I poliziotti nell’abitazione hanno rilevato la presenza del già noto  Alfio D’ANTONI, 40enne, sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, il quale è stato tratto in arresto per violazione delle prescrizioni imposte dalla citata misura di prevenzione.  Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Alessandro Mirko FONTANINI  24enne,  ritenuto responsabile dei reati di detenzione illegale di arma da fuoco, munizionamento, ricettazione della medesima, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti nel corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione di Alessandro Mirko FONTANINI ubicata nel Villaggio “Cielo Azzurro”, hanno  rinvenuto e sequestrato : 1 pistola semiautomatica, marca VZOR, modello 70, calibro 7,65, con matricola 701970, completa di caricatore rifornito di 6 cartucce;  1 Kg circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Espletate le formalità di rito, Alessandro Mirko FONTANINI è stato associato presso il carcere di Catania – “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Paternò CT - Marijuana e pistola giocattolo priva tappo rosso in casa, 1  ai domiciliari.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato in flagranza un 24enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e detenzione di arma giocattolo priva di tappo rosso. I  militari, ieri mattina  a conclusione di una veloce attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in un’anta dell’armadio della sua stanzetta, 33 dosi di marijuana, per un peso  complessivo di 70 grammi, una busta di plastica trasparente contenente altri 70 grammi dello stesso stupefacente, un bilancino elettronico di precisione, vario materiale utilizzato per confezionare la droga ed una pistola giocattolo, priva di tappo rosso, marca bruni mod.92 calibro 9, perfetta imitazione di quelle in dotazione alle forze di polizia.  L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Spaccio, 1 preso in azione. I  poliziotti, nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore, volti, tra l’altro, al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in alcune piazze di spaccio cittadine, hanno arrestato Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA 23enne  con precedenti specifici, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico intorno alle ore 18:10 circa, hanno effettuato un passaggio in via Martucci, angolo via Macaluso, nel rione "Picanello", immettendosi contromano al fine di non essere visti.  I   poliziotti hanno colto di sorpresa la c.d. “vedetta”, che, dopo avere urlato ad alta voce in direzione di via Martucci, al fine di segnalare l’arrivo della polizia, si è allontanata precipitosamente. Un  giovane, a distanza di pochi metri, sempre sulla via Martucci, già noto ai poliziotti, alla vista della volante, si è dato alla fuga, entrando all’interno di un portone, ubicato nei pressi. Inseguito a piedi dai poliziotti, il soggetto veniva raggiunto all’interno dello stabile, in particolare del vano vasche, dove è stato  colto mentre tentava di disfarsi di 1  busta trasparente in cellophane, cercando di occultarla in una vasca. Il soggetto bloccato, è stato identificato e sottoposto a perquisizione che dava esito positivo, avendo addosso la somma di trentacinque euro in banconote di piccolo taglio, presunto provento dell’attività di spaccio svolta. I   poliziotti hanno all’interno della busta in cellophane hanno rinvenuto i 36 involucri in carta stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, confezionati e pronti ad essere immessi nel mercato. Il  soggetto alla luce di quanto accertato, veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione del Pubblico Ministero veniva posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito di direttissima fissato per la giornata seguente.


Catania Antiprostituzione CC a San Berillo, sorprese 10 donne. L’impegno dei Carabinieri nell’attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di degrado territoriale prosegue. Il  Comando Provinciale negli ultimi giorni, infatti, non lasciando inascoltate alcune lamentele giunte da comuni cittadini che avevano segnalato nel quartiere di San Berillo ed in Corso Sicilia la presenza in strada di numerose prostitute, ha predisposto una serie di servizi eseguiti sul campo dagli uomini della  Compagnia di Piazza Dante. I servizi si sono concentrati nella fascia oraria notturna proprio nelle zone indicate  dove sono state identificate una decina di donne dedite alla prostituzione, tutte di origine sudamericana, delle quali sono state verificate la precisa identità e la regolarità dei documenti di soggiorno. I carabinieri, nel medesimo contesto operativo, con il prezioso ausilio dei militari del battaglione “Sicilia” e delle unità cinofile di Nicolosi (CT), hanno proceduto ad istituire numerosi posti di controllo intorno al quartiere e nelle zone limitrofe conseguendo i seguenti risultati: 20 persone identificate, 16 mezzi controllati, di cui 2 sequestrati,  eseguite 5 perquisizioni tra personali e veicolari nonché sottoposte a verifica 2 sale da gioco.


video spaccio

Catania  - Carabinieri filmano spaccio in villa comunale a Palagonia: 5 indagati. video spaccioArrestati  in carcere: Gaetano Giuseppe CAMELIA, 25enne; Francesco COSTA 32enne; Michele 30enne e Francesco 31enne OGLIALORO già ai domiciliari. Sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: V.S., 29enne. I carabinieri hanno  dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone su richiesta di quel Procuratore della Repubblica, nei confronti di 5 soggetti indagati, dei quali 4 in carcere ed 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Palagonia, con l’ausilio dei reparti specializzati della Compagnia di Intervento Operativo del XII Battaglione “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e del 12° Nucleo Elicotteri di Catania-Fontanarossa, nei confronti di un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Ramacca (CT). I soggetti destinatari del provvedimento devono rispondere del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, accertato tra i mesi di marzo ed aprile del 2015. Il provvedimento scaturisce da un’attività di indagine avviata dalla Compagnia Carabinieri di Palagonia in seguito alle numerose segnalazioni pervenute alla Stazione Carabinieri di Ramacca, che indicavano nella villa comunale di piazza Margherita un centro di spaccio molto attivo, dove gli spacciatori, con fare arrogante e prepotente, avevano di fatto allontanato gli abituali frequentatori. Le segnalazioni ricevute davano il via ad una serie di riscontri da parte degli uomini della locale Stazione dell’Arma, che attraverso ripetuti servizi individuavano alcuni soggetti di riferimento, mettendo a fuoco le precauzioni adottate per lo spaccio al dettaglio. I  pusher infatti, avvalendosi di un ben organizzato sistema di vedette, riuscivano quasi sempre ad allontanarsi prima dell’intervento dei militari, abbandonando le dosi di stupefacente tra le aiuole della villa comunale. Gli investigatori per porre rimedio alla situazione e contrastare efficacemente il fenomeno, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Caltagirone l’autorizzazione ad avviare una specifica attività tecnica, mediante l’installazione di alcune telecamere nascoste. La richiesta veniva valutata ed accolta direttamente dal Procuratore Capo, dott. Giuseppe VERZERA, che decideva di coordinare personalmente le attività. I militari in effetti, nel giro di poco più di un mese, l’ausilio delle telecamere hanno individuato ed identificato con assoluta precisione i componenti del gruppo di spacciatori, facenti capo a Gaetano Giuseppe CAMELIA, 25enne già noto del posto; sono state documentate oltre 50 attività di cessione di stupefacente, prevalentemente hashish e marijuana, in alcuni casi anche nei confronti di minorenni ed extracomunitari; sono stati effettuati numerosi recuperi e sequestri di riscontro, con la conseguente segnalazione alla Prefettura di Catania di alcuni acquirenti delle singole dosi di stupefacente, provenienti anche da diversi altri comuni del calatino.


Catania Spaccio a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Andrea MAUGERI 32enne, di Catania, già gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, di sera, durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere Librino, hanno notato il soggetto in viale Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori. Il  fermato è stato prontamente bloccato e perquisito, trovato in possesso di 80 grammi di marijuana, già suddivisa dosi pronta per lo spaccio,  16 grammi di cocaina e la somma contante di 50 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute parziale provento dell’illecita attività. L’arrestato è stato posto ai domiciliare in attesa di essere giudicato con rito  direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania CC catturano a S.Cristoforo latitante romeno. Il  soggetto era ricercato dal maggio del 2015. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il romeno Daniel Gheorghe REZMUVES 27enne, in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Gela (CL). Inottemperante al decreto di espulsione, si era reso irreperibile dal maggio del 2015 quando, destinatario di un ordine di carcerazione, emesso a seguito di condanna di reato, si era allontanato dal campo nomadi della Plaia a Catania, ieri sera è stato fermato ed arrestato dalla pattuglia dell’Arma mentre camminava in via Barcellona, nel quartiere di San Cristoforo. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania  Piazza Lanza.


Catania  - Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato ai domiciliari Agatino SPAMPINATO 45enne, catanese, già ai domiciliari, dando esecuzione ad un ordine per espiazione pena emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato  commesso il 26 marzo 2014 a Torino. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Estorsione, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato Giuseppe LICCIARDELLO 35enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso da Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto responsabile del reato di estorsione, commesso il 26 marzo 2008 a Catania. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Palagonia  CT - Droga, 1 in manette. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato il palagonese  Fabio PASTORE 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone. I CC, il 5 gennaio scorso, durante un’operazione anticrimine, arrestarono il soggetto poiché, inottemperante agli obblighi della sorveglianza speciale, deteneva in casa 15 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte da smerciare, nonché, nascosta in garage, una BMW serie 1 risultata rubata nell’agosto del 2015 a Caltanissetta. Relegato ai “domiciliari” è stato ora raggiunto dal provvedimento del giudice che, recependo in toto l’informativa dell’Arma, che ne ha richiesto la custodia cautelare,  e disposto l’arresto e la reclusione nel carcere di Caltagirone (CT).


Catania Librino: CC domiciliari a spacciatore di Viale Nitta, CC sequestrano “pizzino” con nomi e cifre. I  Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale stanotte, hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Giuseppe GUERRAZZI 45enne, reo di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’ennesima incursione dei militari della Squadra “Lupi” nel quartiere, ritenuto piazza di spaccio più significativa del capoluogo etneo, ha consentito l’arresto. Il  “pusher” sotto i portici di un caseggiato di Viale Nitta, coperto agli angoli dell’immobile da due vedette, riuscite a fuggire, vendeva droga ad alcuni clienti. I militari, dopo averne osservato i movimenti (tre le cessioni constatate), hanno deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio, nello specifico il reo, che, avvisato dall’urlo di una delle vedette, ha tentato inutilmente di fuggire. Il soggetto è stato bloccato dopo un  centinaio di metri  ed è stato perquisito e trovato in possesso di: 82 dosi di “marijuana” (circa 100 grammi), 100 euro in contanti nonché un “pizzino”  con annotati i nomi dei clienti e le cifre corrispondenti alle operazioni di compravendita dello stupefacente, il tutto nascosto nelle tasche dello smanicato e dei pantaloni indossati.  La droga, il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa del rito per  direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Catania - Coppia anziani truffata con falsi contratti elettricità a basso consumo. Arrestato in flagranza un 19enne e denunciato un minore. I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato in flagranza Gianluca TORRISI 19enne, per truffa continuata in concorso e circonvenzione di persone incapaci e denunciato per lo stesso motivo alla Procura dei Minori di Catania un 16enne. I soggetti, in più occasioni, dal 3 marzo scorso si erano recati in un’abitazione di Corso Italia e fingendosi operatori commerciali di una ditta, di impianti elettrici a basso consumo e tutela dell’ambiente, di fatto inesistente. I maldestri  approfittando dell’età avanzata e dello stato di infermità di una coppia, l’hanno indotta ad anticipare la somma contante di 2100 euro per dei futuri contratti. L’anziana vittima, nel primo pomeriggio di ieri, si è presentata in caserma riferendo quando gli era accaduto e notiziando i militari della proposta avanzata dai malfattori di un ulteriore incontro, che si sarebbe tenuto in serata nella loro abitazione. I Carabinieri durante questo incontro sono intervenuti cogliendo in flagranza i due maldestri ancora nell’intento di portare a termine la loro truffa  chiedendo altri soldi alle loro vittime.  L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Vademecum dei Carabinieri contro le truffe anziani: come difendersi ultimamente in Catania e provincia sono stati segnalati alcuni episodi di truffe o tentate truffe ai danni di persone anziane. Così i Carabinieri di Catania hanno stilato un vademecum rivolto agli anziani, con utili e pratici consigli per tenere gli occhi aperti e adottare comportamenti e accorgimenti di prevenzione, da diffondere sul territorio. Finti tecnici del gas, finti assicuratori, finti addetti di enti o operatori di servizi pubblici. Truffe vere. Sono anziani e soggetti deboli le vittime più frequenti, le preferite dai malintenzionati perché con maggiore facilità riescono a carpirne la fiducia. Oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa per essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. Ecco come difendersi: Non fare entrare in casa sconosciuti, specie quando sei solo, e diffida delle persone che vengono a trovarti in orari inusuali. Controlla dallo spioncino della porta e, se hai di fronte una persona mai vista prima, apri con la catenella attaccata. Se lo sconosciuto veste un’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità assicurati da chi  è stato mandato e perché. Ricorda sempre: · nessuna azienda di pubblica utilità manda personale a domicilio per il pagamento in contanti di bollette, fatture o rimborsi; · nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.; · nessun organo di polizia invia personale per riscuotere in contanti contravvenzioni o cauzioni. Non dare ascolto a chi offre guadagni facili o chiede di controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se è una persona distinta ed educata. Se vai a ritirare la pensione, durante il tragitto dalla banca o dall’ufficio postale con i soldi in tasca, non fermarti con gli sconosciuti e non distrarti.  Se avverti di essere osservato o seguito la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio e cercare una compagnia sicura. Non continuare il viaggio fino a casa, specie se all’arrivo non ci sono altre persone in grado di aiutarti. Ricorda sempre: nessun cassiere o impiegato ti insegue per strada per evidenziare un errore nel conteggio del denaro. Diffida sempre degli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi o oggetti dei quali non sei certo della loro provenienza. Non firmate nulla che non sia chiaro: chiedi sempre consiglio a persone di fiducia e più esperte. Non fornire dati personali tuoi, dei familiari, dei vicini di casa o degli amici agli sconosciuti o agli operatori telefonici per campagne promozionali o sondaggi: potrebbero essere usati in seguito a tuo sfavore. Per qualunque problema o dubbio chiama subito il ‘112» , un operatore dei Carabinieri è sempre disponibile e pronto a risponderti. Ricorda sempre: per esserti d’aiuto più velocemente dai nome, cognome, indirizzo e telefono da cui stai chiamando (I tuoi dati saranno trattati con la massima riservatezza). Racconta ciò che sta accadendo e NON abbassare la cornetta del telefono fin quando non lo richiede l’operatore.


Marcello La Bella dirigente Polizia Postale Catania      (ascolta l'intervista)

CataniaCyberbullismo: Polizia, 3^ edizione “Una vita da social”. Si tratta della Campagna educativa itinerante sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy. Il Tour itinerante è di 57 tappe su tutto il territorio nazionale. Catania, anche quest’anno,  ripropone la più importante ed imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online. Per il terzo anno di seguito le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più”. Gli operatori della Polizia Postale, passando per 57 città attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno il 04 aprile a Catania, a partire dalle ore10:00, in Piazza Università e il 05 aprile a Caltagirone (CT), a partire dalle ore10:45, in Piazza della Regione, studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età. I social network sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager che affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Per questi motivi riveste particolare importanza l’attività di formazione e sensibilizzazione proposta dalla Polizia Postale che, nell’anno passato ha coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti di tutta Italia. Infatti secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La campagna prevede inoltre una maggiore sensibilizzazione legata al fenomeno del cyberbullismo che preoccupa in maniera più forte gli stessi ragazzi, poiché 2 su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta con fatti legati a questo fenomeno sempre più diffuso fra le nuove generazioni di nativi digitali. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.  Marcello La Bella, Dirigente del Compartimento Polizia Postale Sicilia Orientale dichiara: “Formazione ed informazione sono una componente essenziale della nostra attività di prevenzione. Grazie alla diffusione delle informazioni sui rischi del web è aumentata la consapevolezza e sono cresciute le denunce, anche quelle on-line. Senza dimenticare che alcuni casi di adescamento, di abusi sessuali e di cyber bullismo sono emersi proprio dopo i nostri incontri con gli studenti. Ad oggi abbiamo incontrato migliaia di  ragazzi, di ogni ordine e grado, di questa provincia. Vogliamo continuare a lavorare a fianco delle famiglie e delle scuole per tutelare i minori sia dalle prevaricazioni che da ingannevoli lusinghe e adescamenti virtuali ed essere sempre più presenti anche con campagne itineranti come Vita da Social.”


 Trecastagni  CTDissapori tra pensionati: 79enne spara fucilata a 71enne, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni (CT) hanno arrestato, nella flagranza un 79enne, del luogo, pensionato, accusato di tentato omicidio. L’anziano ieri mattina, si è presentato sotto l’abitazione, in una via del centro cittadino, di un 71enne col quale ultimamente aveva avuto delle discussioni, per futili motivi, e dopo averlo inviato ad uscire da casa, appena giunto davanti al portone d’ingresso, gli ha esploso contro un colpo di fucile, attingendolo alla gamba sx. Una pattuglia della locale Stazione, a seguito della telefonata al 112 da parte di un passante che ha segnalato immediatamente l’accaduto, è subito intervenuta sul posto bloccando il pensionato in una via limitrofa, mentre si allontanava. L’arma, una doppietta marca Damas Turc cal 16, legalmente detenuta a casa del fermato, è stata recuperata e sequestrata. La vittima è stata trasportata e medicata nell’Ospedale Cannizzaro dove è stata trattenuta e ricoverata per ulteriori accertamenti clinici, non versando in pericolo di vita. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Militello Val di CataniaAggredisce madre e zia, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania (CT) hanno arrestato in flagranza Mario BONAMICO 34enne, del luogo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I  militari ieri sera, sono intervenuti nell’abitazione del soggetto a seguito di una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha segnalato una lite in famiglia. I  Carabinieri hanno trovato il 34enne in un evidente stato di agitazione, forse dovuto ad un abuso di sostanze stupefacenti ed  alcolici, accertando che poco prima, dopo l’ennesimo litigio scaturito per futili motivi, aveva aggredito la madre e la zia procurando a quest’ultima delle lesioni  giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari dell’ospedale di Militello Val Catania (CT). L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT).

Riposto CT - Aggredisce  genitori col coltello a serramanico, CC arresto per tentato omicidio. I Carabinieri della Compagnia di Giarre hanno arrestato in flagranza un 25enne, del luogo, per tentato omicidio. I  militari, su richiesta di un vicino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in famiglia, di mattina sono intervenuti  in un’abitazione nel  centro cittadino di Riposto accertando che il giovane, poco prima, a seguito di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il padre colpendolo al capo con un coltello serramanico, procurandogli delle ferite alla testa.   la madre, intervenuta per scongiurare il peggio, durante la colluttazione è rimasta contusa ed anche il giovane aggressore   ha riportato delle ferite alla mano destra. I genitori sono stati soccorsi e trasportati all’Ospedale di Acireale dove sono stati ricoverati per le cure del caso. L’arrestato è stato trasportato e medicato all’Ospedale Cannizzaro dove è attualmente ricoverato e piantonato.


Catania –  Spaccio e furti, 3 sorpresi da agenti. Uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio hanno ammanettato per spaccio di sostanze stupefacenti Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA già noto. I tutori dell’ordine, alle ore 17.35 in servizio di volante, durante l’attività di controllo del territorio finalizzato al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti nel rione “Picanello”, hanno notato in via Martucci 2 giovani, a bordo di 1 scooter, intenti a colloquiare con 1 altro individuo, successivamente identificato per MIRABELLA.  Il  soggetto ha introdotto velocemente nella tasca 1 banconota. I  2 giovani accortisi della pattuglia, sono fuggiti a bordo dello scooter facendo perdere le tracce.MIRABELLA ha tentato di allontanarsi a  piedi, disfacendosi nel contempo di 2 involucri, ma è stato immediatamente bloccato. Gli agenti hanno appurato che gli involucri contenevano marijuana, per un peso complessivo di 3 grammi. I poliziotti a seguito di perquisizione personale hanno trovato  280€   provento dell’attività di spaccio.  MIRABELLA è stato tratto in arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata liberazione. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella trascorsa notte  hanno anche tratto in arresto Antonino CHIARELLA 32enne (già noto, per evasione nonchè Gianluca RICCIOLI 23enne e Manuele SCIRO  19enne, entrambi incensurati, perché responsabili di furto aggravato in concorso e RICCIOLI anche di ricettazione. Agenti in servizio di volante, alle ore 00.15 durante l’attività di controllo del territorio, transitando da via Roccaromana hanno notato 1 individuo aggirarsi tra le auto in sosta. Il  soggetto, accortosi della pattuglia ha tentato di dileguarsi velocemente ma è stato immediatamente bloccato ed identificato per   Antonino CHIARELLA.  Gli agenti da accertamenti esperiti hanno compreso  che lo stesso era in atto sottoposto agli arresti domiciliari pertanto veniva tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno veniva rimesso in libertà, ripristinando la misura degli arresti domiciliari. A genti alle ore 02.20  in servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, sono intervenuti in via Trieste, dove venivano segnalati 2 individui intenti ad armeggiare sulle autovetture in sosta. Gli equipaggi confluivano immediatamente sul posto da direzioni diverse in modo da occludere ogni via di fuga riuscendo ad individuare i soggetti segnalati, mentre erano intenti ad armeggiare all’interno di un’autovettura. Gli stessi, accortisi delle pattuglie, si davano alla fuga a  piedi, disfacendosi di alcuni oggetti, e dopo un breve inseguimento venivano bloccati e identificati per   Gianluca RICCIOLI e Manuel SCIRO. I poliziotti a seguito della perquisizione personale hanno trovato   4 cacciaviti ed   1 torcia tascabile. I tutori dell’ordine hanno  appurato che gli oggetti di cui i maldestri si erano disfatti, 1 autoradio e 1 profumo femminile, erano stati asportati da 2  vetture in sosta in via Pola ed in via Alcide De Gasperi, inoltre agli stessi avevano aperto e messo a soqquadro un’altra auto  parcheggiata anch’essa in via Pola senza asporti. I poliziotti hanno approfondito  gli accertamenti con   perquisizioni presso i domicili dei 2 individui, e rinvenuto  presso l’abitazione del RICCIOLI  6 autoradio e   2 amplificatori, che venivano sequestrati in quanto di sospetta provenienza furtiva, mentre aveva esito negativo la perquisizione presso l’abitazione di SCIRO. RICCIOLI e lo SCIRO alla luce di quanto scoperto  venivano tratti in arresto ed il P.M. di turno ha sottoposto:  RICCIOLI alla misura degli arresti domiciliari  e disposto l’immediata liberazione di SCIRO.


Catania - Nesima: CC 1 pusher in manette. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Rosario DE LUCA 18enne, di Catania, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania.  Il  giovane, il 16 marzo scorso, era stato arrestato dai militari in Viale Grimaldi mentre vendeva della droga ad occasionali avventori.   Il  pusher fu trovato in possesso di numerose dosi di “marijuana” e “cocaina”, per un peso complessivo di 110 grammi, e della somma contante di 300 euro, incassata precedentemente dalla vendita degli stupefacenti e per questo posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima. Il GIP con il provvedimento restrittivo ha ritenuto il giovane responsabile del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti disponendone la detenzione domiciliare.

Catania - Librino: pusher in manette a viale Grimaldi. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato in flagranza un 33enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia, ieri mattina, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il soggetto in viale Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori. Immediatamente bloccato e perquisito il fermato è stato trovato in possesso di 38 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, che sono state sequestrate. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaDroga e furti, 4 in manette Gli  arrestati sono: Giuseppe CARDI’  47enne già noto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: quest’ultimo nel pomeriggio veniva sorpreso in viale Mario Rapisardi a spacciare sostanza stupefacente. I tutori dell’ordine nelle tasche dei pantaloni del soggetto hanno rinvenuto ben 20 bustine in plastica contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Per quanto sopra si sottoponeva a perquisizione anche l’abitazione del malvivente ove venivano rinvenuti altri 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  Cristian BERGAMO  25enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: il soggetto nelle prime ore della notte veniva sorpreso dalla volante di zona in  via Ustica a spacciare sostanza stupefacente. I poliziotti addosso al personaggio hanno rinvenuto ben 8 involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  Francesco TRIPOLONE  56enne  ed Alessandro TRIPOLONE  31enne già noti, per il reato di furto: i due venivano tratti in arresto poiché responsabili del reato di furto di 1 telefonino ai danni di un passeggero di un autobus della linea amt. Gli operatori, presi contatti con la vittima, sono riusciti   subito dopo a rintracciare i due malviventi recuperando il telefonino poco prima sottratto. Si tratta del bilancio positivo dopo la costante presenza sul territorio della pattuglia della Polizia di Stato di Catania.   i controlli straordinari del territorio sono stati disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, nella trascorsa giornata,  da Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P.,  e da personale del Reparto Prevenzione Crimine, che hanno  tratto in arresto 4 malviventi per reati diversi, controllate complessivamente 101 persone e 44 veicoli ed elevate 8 contestazioni al codice della strada.


Catania  Polizia Frontiera blocca 7 viaggiatori: iracheni ed  albanesi con documenti falsi. Gli uomini dell’Ufficio Polizia di Frontiera hanno arrestato il cittadino albanese Klevis ZARAJ  27enne, il quale stava provando a superare lo sbarramento dei controlli di Frontiera esibendo una carta di identità italiana contraffatta. Le forze dell’ordine controllano la  fenomenologia del flusso di stranieri che tentano di espatriare con falsi documenti alla volta del Regno Unito, già dalla settimana precedente Pasqua 2016, ed ha avuto riscontro. L’eccellente professionalità degli agenti, accompagnata dall’intuito investigativo hanno consentito di smascherare il malintenzionato e trarlo in arresto. La Squadra di Frontiera Aerea, con identiche modalità, nel corso della stessa settimana, durante i controlli effettuati sui passeggeri diretti a Londra, ha arrestato l’albanese MALECAJ Gilbert  27enne. Lo straniero ha presentato ai controlli di frontiera una falsa carta di identità italiana, con l’intenzione di imbarcarsi per Londra. Gli attenti e scrupolosi riscontri effettuati dagli agenti  hanno consentito di appurare, anche in questo caso, la contraffazione del documento.  Lo  straniero, giudicato per direttissima il giorno successivo, ha subito la misura dell’obbligo di firma.  La   stessa Squadra Polizia di Frontiera Aerea, durante le verifiche su un volo proveniente da Istanbul, ha controllato 2 distinti nuclei familiari che esibivano delle carte di identità spagnole. La Squadra di Frontiera approfondendo  i controlli, tramite gli strumenti in dotazione ha evidenziato che tutti i documenti presentati dai passeggeri, erano  stati contraffatti. Gli operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie analisi, sono riusciti in breve tempo a farsi consegnare i veri documenti di identità. I  cittadini iracheni Khalid Raouf SALIH  33enne nato in Iraq e Shaimaa Nasralddin Abdalqadir BARZNJI  33enne nata in Iraq e la cittadina iraniana Marzieh HEIDARY  32enne nata in Iran, venivano tratti in arresto ai sensi della nuova normativa, perché colti nell’atto di commettere il delitto di cui all’art. 497bis del C.P. (uso di atto falso). I minori, su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania, sono stati accompagnati presso una struttura a loro dedicata. I  tre arrestati, nel processo per direttissima, celebrato presso il Tribunale di Catania 1^ sezione Penale, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione, pena sospesa. Gli stranieri manifestavano la volontà di richiedere protezione umanitaria ed i minori, sempre su disposizione del medesimo Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania, venivano riconsegnati ai rispettivi genitori. I due nuclei familiari, tramite i servizi sociali del Comune di Catania, venivano temporaneamente alloggiati in una struttura accreditata. L’attività incessantemente profusa dalla Squadra Polizia di Frontiera aerea, anche nel mese in corso, ha condotto altresì all’arresto di altri 2 cittadini albanesi che tentavano di imbarcarsi su un volo per Londra utilizzando delle carte di identità italiane alterate. I due, cambiata la fotografia sui documenti italiani, si erano presentati presso i controlli di Polizia, ma la sagacia e l’intuito degli agenti, ha permesso in breve di smascherarli ed arrivare alla loro reale identità, nonostante gli stessi parlassero un ingannevole fluente italiano. I 2 albanesi Edison BAJRAMAJ  21enne   e Shkelqim COKAJ  24enne  sono stati tratti in arresto.   Gli  operatori di frontiera hanno arrestato nello stesso periodo, durante i controlli sui passeggeri in arrivo da Bucarest, anche  il vittoriese Angelo FONDACARO  40enne, il quale aveva a suo carico un mandato di cattura spiccato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi. L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza. La Squadra di Frontiera nei giorni antecedenti la Pasqua, durante un’attività di verifica documentale effettuata nei confronti dei passeggeri di un volo diretto ad Istanbul, ha arrestato il catanese Mario Maurizio CALABRETTA,  27enne, sul cui nominativo pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, per un residuo di reclusione da scontare.  CALABRETTA è stato associato presso il Carcere di Piazza Lanza a Catania.


San Giovanni La Punta  CT  - “Prepara 50000€ o cercati un amico” : tentata estorsione, CC 1  in carcere.  Si tratta di Orazio CUCCHIARA 44enne. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno dato esecuzione ad un ordine per l’espiazione di pena detentiva  emesso dal Tribunale di Catania nei confronti di Orazio CUCCHIARA. Il personaggio, il 5 aprile del 2005, fu sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai CC della locale Stazione, poiché ritenuto l’autore materiale del tentativo di estorsione posto in essere nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento di San Giovanni La Punta,  che, qualche giorno prima, all’apertura, si trovo dietro la saracinesca una biglietto minatorio con su scritto: “Prepara 50.000€ o cercati un amico”. Gli investigatori, grazie alle immagini registrate da alcune telecamere di video sorveglianza, risalirono alla sua identità sottoponendolo a fermo. Già condannato per tale reato, dovrà scontare la pena residua di 1 anno e 8 mesi di reclusione nel carcere di  Caltanissetta  dove  si trova già detenuto.


Misterbianco  CTViola domiciliari, CC preso. I carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza  Nicola LITRICO 35enne  del posto, per evasione.  Il soggetto, già ristretto ai domiciliari per tentato furto, commesso nel febbraio scorso in danno dell’ex ditta “Moda Italia” di Misterbianco (CT), ieri pomeriggio, è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma mentre passeggiava in strada in evidente violazione  della misura detentiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


CataniaSomalo senza dimora preso per furto liquori in market, arresto convalidato, rimesso in libertà.  Agenti del Commissariato “Centrale” in servizio di Volante ieri pomeriggio, hanno arrestato il cittadino somalo Mohamed HOSEIN MUSA 18enne, senza fissa dimora, per furto aggravato e resistenza a PU. Gli agenti della Volante sono intervenuti in  via Luigi Sturzo presso il supermercato Eurospin dove poco prima Hosein, spalleggiato da altri connazionali, ha asportato 2 bottiglie di liquore guadagnando l’uscita. Il  gesto criminoso non è sfuggito agli addetti alla vigilanza, che tra l’altro poco prima avevano già provveduto ad allontanarlo mentre già aveva tentato di asportare altre bottiglie di liquore. La vigilanza bloccato il soggetto aveva chiesto l’intervento della polizia. L’arrestato,  durante le operazioni di identificazione, dopo aver strattonato uno degli agenti operanti che è rovinato in terra, si è dato alla fuga per le vie adiacenti. Le ricerche avviate immediatamente hanno consentito di individuare il giovane somalo in  piazza Stesicoro e di dichiararlo in arresto in flagranza di reato. Hosein Musa, ultimate le formalità di rito negli uffici del Commissariato, come disposto dal Pubblico Ministero di turno,  è stato rimesso in libertà.


CataniaSan Cristoforo, 1 preso per evasione dai domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo ieri sera, hanno arrestato Corrado GIUNTA, 44enne, allo stato detenuto domiciliare poiché inserito in una precedente operazione di Polizia che ha colpito la locale criminalità organizzata. Il soggetto, titolare di una agenzia immobiliare, avrebbe dovuto fare rientro, stante il permesso di svolgere la sua attività lavorativa, entro le ore 20,00. Gli  operatori, nonostante ampiamente trascorsa tale ora, venivano informati dalla coniuge del suo mancato rientro. Il personale di polizia, per tale ragione, nell’immediato approntava idoneo servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione di Corrado GIUNTA, ubicata in questo centro storico. La scelta operata dai poliziotti si è rivelata valida allorquando Corrado è giunto, a bordo della sua suo moto. Il personaggio, non riuscito a giustificare la sua assenza, ed è  stato tratto in arresto per il reato di evasione.


Catania Rapina in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato Santo LA MARTINA  29enne, catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Pavia. Il GIP concordando in pieno con risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia di Voghera ha ritenuto il personaggio responsabile di una rapina in concorso, commessa il 19 ottobre 2015 ai danni della "Banca Popolare di Novara" di Pieve del Cairo (PV). Il 29enne ed un complice in quella circostanza, entrambi travisati ed armati di taglierino, fecero irruzione nell’istituto di credito obbligando un impiegato a consegnare la somma contante di 20 mila euro contenuta nella cassa, fuggendo poi a bordo di un’auto con un terzo malvivente  che li attendeva. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato posto nuovamente ai domiciliari.


Catania Spaccio, CC 2 presi, ai domiciliari. Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza  Rosario D’URSO 49enne e Mario MINUTO 38enne, entrambi catanesi, rei di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della squadra “Lupi”, in uno dei tanti servizi antidroga svolti nei quartieri a rischio del capoluogo etneo,  hanno osservato i soggetti mentre,  tra le Vie Martucci e Macaluso a Picanello, smerciavano droga ad alcuni “clienti”.  D’Urso con compiti di vedetta e primo contatto con gli acquirenti,   incassava  i soldi e si recava dal “compare”, che a sua volta prelevava la droga da dietro una cabina dell’Enel, per ritirare la dose e consegnarla all’assuntore di turno.   I 2 bloccati sono stati trovati in possesso  di 23 dosi di “marijuana”, nascoste proprio in prossimità della cabina elettrica, nonché di 80 € in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa del rito per direttissima, sono stati relegati agli arresti domiciliari.


Catania Droga, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa  hanno arrestato il catanese Giuseppe VINCIGUERRA 42enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto è stato condannato dai giudici etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale ed alterazione di armi da sparo nonché  ricettazione, reati commessi a Catania nell’agosto del 2012.  L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza  dove espierà la pena comminatagli equivalente a  6 anni e 8 mesi di reclusione. 


Maniace  CTEvasione dai domiciliari, CC 1 in carcere.  I Carabinieri della Stazione di Maniace (CT) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania nei confronti di Valerio PARASILITI RANTONE 39enne. Il provvedimento è scaturito da un’informativa dell’Arma che, lo scorso gennaio, aveva contestato al reo il reato di evasione dai domiciliari non avendolo trovato in casa ad un controllo di routine. L’ordinanza gli è stata notificata nel carcere di Caltanissetta laddove l’uomo è detenuto per altra causa. 


Catania Bulli picchiano giovane per commento sgradito su Facebook :5 denunciati.  I giovani mascalesi dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni personali in concorso       quali protagonisti  del grave  episodio, risalente al maggio del 2015,  verificatosi sembra a causa di un post su FACEBOOK.  La  vittima, oggi 18enne, commentando un messaggio di un amico, aveva in qualche modo suscitato le ire del gruppetto, composto da quattro ragazzi ed una ragazza, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, tutti residenti a Mascali (CT). I  5 maldestri erano decisi a far pagare il commento sgradito e la sera del 19 maggio 2015, mentre la vittima stava passeggiando in Corso Italia a Riposto (CT), paesino jonico dove risiede,  l’hanno accerchiata. I 5  hanno prelevato con la forza, il malcapitato e portato in un vicoletto dove l’hanno aggredito a calci e pugni. Il ferito ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Acireale (CT) e giudicato guaribile in 7 giorni per aver riportato “graffi alla regione frontale ed alla spalla sinistra, ecchimosi multiple al braccio ed alla mano destra nonché all’arto inferiore destro; addome trattabile dolente all’ipocondrio destro con intenso dolore alla digitopressione delle regione scrotale”. I Carabinieri della Stazione di Riposto, grazie alla denuncia presentata in seguito dalla vittima, opportunamente  vagliata e rafforzata dalle testimonianze acquisite da alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, hanno raccolto sufficienti prove per denunciare i cinque ragazzi che dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni personali in concorso.   


Catania Manette dei carabinieri a rapinatore trasfertista. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, collaborati da quelli del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato il catanese  Salvatore Giovanni SPANO’ 21enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Torino.  Il personaggio è ritenuto autore di una rapina, commessa nel 2012 nella provincia di Torino con l’aiuto di altri complici, ed è stato condannato alla pena di 2 anni, 1 mese e 25 gg di reclusione che espierà nel carcere di Catania Bicocca dove i militari, dopo le formalità di rito, l’hanno associato.


Catania Mafia: ROS, sequestro beni 15.000.000€ Aiello ed Oliva. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta della locale DDA, che ha coordinato le relative indagini compiute dal ROS - Sezione Anticrimine di Catania, con i provvedimenti n. 10/16 RSS e 6/16 R. Seq., del 10.03.2016, e n. 16/16 RSS e 5/16 R. Seq., datato 17.03.2016,  ha disposto la misura di prevenzione del sequestro di beni mobili ed immobili nonché rapporti bancari direttamente e indirettamente riconducibili ad Alfio Maria AIELLO  e Pasquale OLIVA. I   Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania stanno dando esecuzione alla misura. Il provvedimento, emesso ai sensi del D. Lgs. n. 159/11 (Codice Antimafia), trova il suo fondamento nelle risultanze emerse negli ambiti delle investigazioni denominate IBLIS e CARONTE, le quali hanno consentito, negli ultimi anni, di disarticolare importanti componenti di cosa nostra operanti a Catania e provincia e riconducibili alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO, tra i quali emergono gli stessi Alfio Maria AIELLO e Pasquale OLIVA. Alfio Maria AIELLO, condannato in primo grado dal Tribunale di Catania nell’ambito del processo IBLIS alla pena di anni 12 e mesi 4 di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e per intestazione fittizia di quote societarie e di immobili, condanna poi confermata in appello, è da ultimo stato tratto in arresto nell’ambito dell’indagine CARONTE perché accusato di essersi adoperato, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali,  unitamente al fratello Vincenzo Maria AIELLO ed a Vincenzo Enrico Augusto ERCOLANO, anch’essi destinatari del medesimo provvedimento cautelare, ad intestare fittiziamente le quote della SOCIETA’ SERVIZI AUTOSTRADE DEL MARE a soggetti terzi.  Il medesimo contesto investigativo IBLIS è altresì alla base del provvedimento oggi eseguito nei confronti di Pasquale OLIVA, le cui risultanze, corroborate dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia (Ignazio BARBAGALLO, Santo LA CAUSA, Umberto DI FAZIO, Giuseppe MIRABILE e Paolo MIRABILE), hanno consentito di delinearne il suo ruolo apicale nell’organizzazione mafiosa cosa nostra etnea e, specificatamente, nell’articolazione territoriale di Ramacca. Il personaggio in considerazione di tali risultanze è stato condannato dal Tribunale di Catania – IV^ Sez. Penale - alla pena di anni 18 di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il sequestro, nel suo complesso, ha per oggetto beni mobili, immobili e società per un valore stimato in circa 15.000.000€.


Catania – 2 bloccati  vicino scuole su moto ape con stupefacenti e denaro.  Si  tratta di Manuel RUVOLO 26enne già noto ed in atto sottoposto all’obbligo di firma ed Ezio TORRISI 37enne, senza fissa dimora sottoposto ad avviso orale. I poliziotti, nel pomeriggio, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, volti, tra l’altro, a  frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in diverse piazze ed in prossimità di istituti scolastici cittadini, transitando per via Sassari (angolo via Padova), hanno notato 1 moto ape  con all’interno 2 individui che, alla vista dell’equipaggio di polizia, ha tentato di dileguarsi. Il mezzo è stato prontamente raggiunto e bloccato. I  poliziotti all’interno della moto ape hanno  rinvenuto, poggiato sul cruscotto, in bella vista, 1 involucro in carta stagnola contenente sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo “marijuana” ed 1  banconota di 20€. Gli agenti hanno   proceduto  a perquisire i 2 soggetti, identificati per Manuel RUVOLO  ed Ezio TORRISI. I poliziotti addosso a RUVOLO hanno  rinvenuto  5  involucri di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, occultati negli slip e presso il suo domicilio hanno trovato altra sostanza stupefacente,  2 bilancini di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento della droga. I 2 soggetti, accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito, sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, aggravato dalla circostanza che la moto ape si trovava ferma con sopra il cruscotto sostanza stupefacente proprio in prossimità di 2 istituti scolastici cittadini e di 1 parco. Su disposizione dei Pubblico Ministero di turno RUVOLO veniva posto agli arresti domiciliari e TORRISI associato presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito per direttissima.


Catania –  Minorenni nigeriane “commissionate” per prostituzione arrivavano su gommoni, tratta nigeriane, 6 in manette. La  Squadra Mobile di Catania, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Roma e Genova, hanno dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto emesso il  14 marzo 2016 dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania nei confronti   6 persone, traendo in arresto:  Sandra JOHNSON 23enne tratta in arresto a Catania; Friday IGBINOSUN 33enne tratto in arresto a Genova; Kelvin AIGBEDION 22emme tratto in arresto a Roma; Emmanuel ASEWO 26enne tratto in arresto a Catania;   Jennifer EKHATOR 32enne  tratta in arresto a Roma;   Faith OWAMAGBE 30enne tratta in arresto a Genova. La polizia, nei confronti dei primi 5 soggetti ha proceduto a fermo per il reato di associazione a delinquere finalizzata al reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato di giovani ragazze nigeriane, alcune delle quali minori, al fine di sfruttarne la prostituzione e per il delitto di tratta di persone con l’aggravante della transnazionalità, per esser stato commesso da un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno stato. La polizia  nei confronti della OWAMAGBE ha proceduto a fermo per il delitto di favoreggiamento della prostituzione minorile aggravato, avendo favorito ed organizzato la prostituzione di 1 giovane minorenne nigeriana già vittima di tratta ad opera dell’associazione investigata. Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti di un’articolata attività investigativa di tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata dalla locale Squadra Mobile - Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione - nel mese di settembre del scorso anno a seguito di un controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di una giovane cittadina nigeriana, “Dorina”   nome di fantasia, la quale, a seguito di accertamenti, risultava essere minorenne. La predetta, su indicazione della locale Procura della Repubblica per i Minorenni, veniva collocata in una comunità e che successivamente aveva reso sommarie informazioni nel corso delle quali riferiva di essere partita dalla Nigeria alla volta dell’Italia, dopo avere contratto un debito di decine di migliaia di euro con una madame “Mummy”, che l’aveva sottoposta al rito magico-esoterico denominato “JuJu”, in forza del quale in caso di inadempimento degli obblighi assunti, la giovane e i di lei familiari sarebbero stati colpiti da disgrazie di ogni genere. La  minore, seguendo le istruzioni fornite da un “Boga”, responsabile del trasferimento, aveva  intrapreso un viaggio articolato in più tappe dalla Nigeria sino alla Libia: sul territorio libico si era fermata diverse settimane, controllata a vista da persone armate ed, infine, dalle coste libiche si era imbarcata a bordo di 1 gommone per raggiungere la Sicilia nell’agosto del 2015. La  minore all’arrivo in Italia veniva collocata in una comunità nel nord Italia e, grazie al contributo di tutti i sodali operanti in varie parti del territorio, veniva “presa in consegna” e condotta nella città di Catania dove la attendeva la sua “madame” (asseritamente figlia della “Mummy” nigeriana che l’aveva sottoposta al rito “JuJu”),che provvedeva ad immetterla immediatamente nel circuito della prostituzione su strada. Le indagini tecniche, avviate sulla scorta del narrato della minore, consentivano di verificare l’esistenza di una vera e propria associazione, ben organizzata sul territorio nazionale, avente base operativa a Catania ma dotata di sedi distaccate anche a Genova e a Roma. L’associazione, diretta e promossa da Sandra JOHNSON coadiuvata da Friday IGBINOSUN, Kelvin AIGBEDION, Jennifer EKHATOR ed Emmanuel ASEWO (questi ultimi due con mansioni ausiliarie), poteva contare sull’imprescindibile contributo di sodali in Nigeria e Libia, contributo grazie al quale risultava in grado di controllare e seguire il lungo viaggio delle vittime dalla Nigeria alla Libia e dalla Libia verso l’Italia, mantenendo contatti costanti con connazionali o soggetti libici responsabili delle varie tratte attraverso il continente africano e provvedendo alle erogazioni di danaro, di volta in volta necessarie ad accelerare l’imbarco verso le coste sicule. Le  vittime all’arrivo in Italia venivano agevolmente localizzate dall’organizzazione e, grazie all’apporto sinergico dei sodali, venivano “prelevate” dai luoghi dove risultavano collocate dalle autorità italiane e condotte presso i rispettivi sfruttatori. I malfattori, poi, provvedevano a sottoporle ad un breve tirocinio di una settimana circa al fine di istruirle sull’attività del meretricio che avrebbero dovuto svolgere e i cui proventi avrebbero dovuto integralmente consegnare ai propri aguzzini per adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Lo sviluppo dell’attività investigativa consentiva di appurare che, in costanza di indagini, l’organizzazione aveva reclutato ed introdotto nel territorio nazionale almeno 8 cittadine nigeriane, in parte minorenni, alcune delle quali non ancora identificate, tutte immesse nel circuito della prostituzione su strada.  L’indagine ha consentito di fotografare la frenetica attività di tutti i sodali, impegnati senza sosta nel reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato e, di poi, all’arrivo delle giovani, nella loro immissione sul mercato della prostituzione, adottando cautele ed accorgimenti onde sfuggire ai controlli delle Autorità.  Le  giovani venivano indottrinate sulle dichiarazioni da rendere all’arrivo in Italia, in particolare venivano ammonite a non dichiarare la minore età, avendo i sodali piena contezza della particolare rete di protezione assicurata dallo Stato italiano ai minori stranieri non accompagnati. Le vittime venivano, inoltre, avvertite di sottrarsi ai controlli delle Forze dell’Ordine, dando immediato avviso ai propri sfruttatori dell’eventuale presenza di personale in divisa sui luoghi del meretricio.  Le  acquisizioni relative alla condotta dei familiari delle giovani vittime di tratta:  in alcuni casi le ragazze venivano attirate in Italia con la falsa promessa di una normale attività lavorativa, in altri casi la destinazione al meretricio è risultata, seppur implicitamente, espressa e nota anche ai parenti delle vittime. I   componenti dell’associazione, che riuscivano a mantenere tramite i sodali in Nigeria rapporti costanti con i familiari delle ragazze, avevano cura di avvisarli e minacciarli ogni qual volta le giovani opponessero resistenze o non si impegnassero nel meretricio ovvero ancora si dessero alla fuga. i malfattori  si assicuravano una pressione costante sulle vittime che venivano esortate dagli stessi parenti ad obbedire ai propri sfruttatori e ad uniformarsi ai loro ordini, temendo la maledizione del “JuJu” cui la vittima era stata a suo tempo sottoposta ovvero temendo essi stessi di esser sottoposti a “JuJu” in sostituzione della parente inadempiente.   I  componenti dell’associazione investigata non disdegnavano di offrire ausilio ad altri connazionali che da  stati dell’Unione Europea avevano reclutato vittime, offrendo un valido contributo per il rintraccio delle giovani “commissionate” e per il loro effettivo avvio alla destinazione finale. Le risultanze investigative complessivamente hanno confermato ancora una volta la centralità e l’importanza del nostro territorio per i recenti fenomeni migratori e per i traffici illeciti ad essi connessi: al riguardo il delitto di tratta di persone rappresenta la più grave delle fattispecie di reato previste dal legislatore anche per le sue implicazioni associative e per la sua vocazione transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla competenza della DDA in fase di indagini e della Corte di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto di triste attualità in ragione del vieppiù crescente sfruttamento determinato dalle condizioni di povertà assoluta della popolazione subsahariana e del sempre più progressivo aumento degli arrivi via mare di cittadini nigeriani di sesso femminile (dati OIM sul numero delle donne nigeriane sbarcate in Italia: 433 nel 2013; 1454 nel 2014; 4.937 sino al 31 ottobre 2015).


Catania - 16 kg cocaina tra Calabria e Sicilia in piazze di spaccio a Catania: presi 9 Cappello – Bonaccorsi. L’operazione è stata denominata “Family”. Agenti della Squadra Mobile nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il  giorno 11 marzo 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di   9 persone, traendo in arresto: Andrea CAMBRIA 52enne già noto, già detenuto per altra causa; Santo STRANO  49enne, inteso "Facci i Palemmu", già noto, già detenuto per altra causa; Sebastiano CAMBRIA  24enne, inteso “Sebi”, già noto; Alessandro DI BENEDETTO  49enne, inteso “Sandro”, già noto;Orazio CONTE  42enne, inteso “Orazio 3 carte”, già noto;Alfio COSTA 43enne  inteso “Simone”, già noto;Giovanni D’ANGELO 34enne, inteso “Scinni ‘mpuntu”, già noto;Mario Carmelo CAMBRIA  29enne, inteso “Melo”, già noto, già detenuto per altra causa;Mario GERBINO  47enne, già noto, già detenuto per altra causa. I personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di cui all’art. 7 Legge 203/91 (clan Cappello - Bonaccorsi) e di essere l’associazione armata. La misura cautelare accoglie gli esiti di indagini tecniche, coordinate dalla D.D.A. di Catania e condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Antidroga nell'arco temporale ottobre 2011 - giugno 2012, dalla quale è emersa l'esistenza di un'associazione criminale, organizzata e promossa da Andrea CAMBRIA, Orazio CONTE, Mario GERBINO e Santo STRANO, dedita al traffico di marijuana e cocaina, sull'asse Calabria - Catania ed allo spaccio della medesima sostanza nel capoluogo etneo. Le indagini hanno fatto emergere che l’associazione ha il suo fulcro nel nucleo familiare di Andrea CAMBRIA, composto dal lui stesso e dai figli Mario Carmelo e Sebastiano; questi, coadiuvato da Mario GERBINO, Santo STRANO ed Alessandro DI BENEDETTO, che si sarebbero occupati dell’approvvigionamento dello stupefacente - privilegiando il mercato calabrese anche grazie a comprovati rapporti con le “ndrine” della Piana di Gioa Tauro (RC) - e della successiva commercializzazione al dettaglio curata dai due figli che gestivano due “piazze di spaccio” ubicate nei rioni cittadini di San Cristoforo e Zia Lisa. Santo STRANO detto “Facci ì palemmu”, proprio per il suo carisma derivante dal ruolo di vertice rivestito nell’ambito della famiglia Cappello - Bonaccorsi avrebbe offerto una copertura mafiosa che avrebbe permesso all’organizzazione di potere operare sul territorio, garantendo la riscossione dei crediti vantati nei confronti dei clienti - acquirenti. Orazio CONTE, cognato di Andrea CAMBRIA, collaborava nella gestione della piazza di spaccio unitamente ai nipoti Sebastiano CAMBRIA e Mario Carmelo CAMBRIA provvedendo contestualmente al pagamento degli stipendi dei detenuti. li esiti dell’attività tecnica dimostravano, altresì, l’uso di un linguaggio criptico da parte degli odierni arrestati dove sovente venivano utilizzati termini  come “armani” - “arancini”- “giubbotti” - “cartocciate” destinati a celare le illecite attività concernenti la droga.  L’attività di p.g. di tipo tradizionale correlata agli esiti delle intercettazioni ha consentito di eseguire arresti e sequestri dei quali si riportano i più significativi: il 21 novembre 2011, veniva tratto in arresto Mario GERBINO, trovato in possesso di kg. 6,5 lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, armi (4 pistole, di cui due revolver, una semiautomatica cal.9 x21 e una pistola automatica cal.9 e 2 fucili a pompa), munizionamento e un’ingente somma di denaro contante (Euro 467.440,00), oltre a vari appunti manoscritti, a conferma dell’illecito traffico:  il  2 giugno 2012, veniva tratto in arresto Alessandro DI BENEDETTO, trovato in possesso di  nr. 8 panetti, contenenti kg. 1,200 cadauno di cocaina, per un totale di kg. 9,6. La polizia nel corso  delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno dell’abitazione di Sebastiano CAMBRIA aveva rinvenuto e sequestrato la somma di 40.520,00€


Gravina di Catania  CT  – CC trovano armi e droga, 1 in manette. si tratta di Antonino CARUSO 45enne, di Misterbianco. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia  di Gravina di Catania (CT) coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato, nella flagranza, il Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per alterazione di armi, armi clandestine e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I  militari, ieri mattina  nell’ambito di un servizio di controllo di persone sottoposte a misure restrittive disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, hanno proceduto ad una perquisizione nell’abitazione del personaggio rinvenendo e sequestrando 1 fucile Bernardelli cal. 9, con monocanna mozzata, calciolo modificato e privo di matricola, 1 pistola scacciacani cal. 12, priva del tappo rosso, perfetta riproduzione delle armi in dotazione alle Forze dell’Ordine, scovate dal cane “antiesplosivo” Deryl in un camper, di pertinenza del 45enne,  parcheggiato all’interno della villetta in questione. I   Carabinieri, in un’anta della credenza della cucina, hanno rinvenuto anche 1 busta di cellophane contenente 100 grammi di marijuana, ed 1 bilancino di precisione. Il fucile sarà inviato al Reparto Investigazione Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e per stabilire se lo stesso sia stato utilizzato in eventuali eventi criminosi.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Catania Polizia arresta latitante Santoro nascosto in villa a Siracusa: operazione “Kiss”. Uomini della Polizia di Stato, nella mattina, ad esito di complesse ed articolate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e coordinate dalla locale D.D.A., ha tratto in arresto: Arnaldo SANTORO 38enne, latitante, resosi irreperibile il    12 gennaio 2016 nel corso dell’esecuzione di o.c.c.c., emessa in data il   23 dicembre 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di  7 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reati in materia di armi, con l’aggravante di cui all’art.7 Legge 203/91 per avere commesso il fatto al fine di favorire l'attività dell'associazione mafiosa l’organizzazione mafiosa  Santapaola-Ercolano. (operazione “Kiss”). L’operazione “Kiss” compediava un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata - con il coordinamento della  Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nel mese di maggio 2014 a seguito del sequestro di 260 kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché di un bilancino di precisione ed attrezzatura per il confezionamento delle dosi, rinvenuti all’interno di un garage di pertinenza ANASTASIO Carmelo Natale che, nella circostanza, veniva tratto in arresto. Gli inquirenti, nel breve volgere di alcuni mesi (tra la primavera e l'autunno del 2014) dal contesto delle investigazioni di tipo tecnico avevano appurato, altresì, che la “piazza di spaccio” era riconducibile alle attività criminali della famiglia "NIZZA", appartenente all’organizzazione mafiosa Santapaola - Ercolano, ed in particolare a quelle della squadra c.d. di “San Cocimo”, storicamente facente riferimento a Maurizio ZUCCARO (55enne), ritenuto esponente di spicco della nota cosca ed in atto detenuto. SANTORO, sarebbe risultato elemento di spicco e promotore di  organizzazione  della  squadra di “San Cocimo” dei Santapaola - Ercolano. Arnaldo SANTORO, la mattina del 12 gennaio scorso, si era reso irreperibile all’esecuzione  dell’operazione di polizia.  Gli  uomini della Sezione Criminalità Organizzata, sotto il coordinamento della D.D.A. di Catania, hanno avviato un’intensa ed articolata indagine che consentiva di appurare che il latitante aveva trovato rifugio nella città di Siracusa. Gli investigatori hanno intrapreso una discreta attività di p.g. di tipo tradizionale che permetteva di individuare il covo in una villetta sita a Siracusa in contrada Arenella. I poliziotti della Sezione Criminalità Organizzata, avuta certezza della presenza del latitante, all’alba di oggi, collaborati da uomini della Squadra Mobile di Siracusa, hanno effettuato l’intervento nella villetta traendo in arresto il latitante. Il soggetto ha tentato invano la fuga da una finestra laterale della villetta ma è stato bloccato dagli uomini della Polizia che avevano cinturato l’immobile.Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Catania - Bicocca.


Catania  Librino: cani antidroga scoprono stupefacente nascosto da insospettabile  Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno arrestato l’incensurato catanese Antonio PASQUALINO 29enne per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.  L’attività di polizia si è svolta all’interno del rione Librino, zona nota per l’attività di spaccio, dove gli operatori dell’U.P.G.S.P., con l’ausilio dei cani antidroga Alj e Giakus del reparto cinofili della questura, hanno passato al setaccio i garage di diversi stabili, ubicati di rimpetto al palazzo di cemento, spesso utilizzati come nascondigli per la sostanza stupefacente. Il fiuto di Alj ha permesso agli agenti di concentrare la loro attenzione su un'unica serranda. Il cane poliziotto infatti, all’interno del box ha segnalato  stupefacente che veniva rinvenuto e sequestrato: circa 250 grammi di sostanza del tipo marijuana, per un conto valore su “piazza” stimabile in 1250 €. Gli  operatori in brevissimo tempo sono riusciti a rintracciare anche l’abitazione dell’utilizzatore del garage che risultava essere PASQUALINO. I poliziotti nella casa del soggetto, hanno rinvenuto altra sostanza stupefacente di cui stava cercando maldestramente di disfarsi gettandola all’interno del water.  PASQUALINO è stato dichiarato in   arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.


Zafferana Etena CT- CC sventano furto in ristorante, recuperata merce 60mila€ e 2 furgoni rubati. I  Carabinieri della Compagnia  di Giarre (CT) supportati da un elicottero del 12° Elinucleo Carabinieri di Catania, intorno alle 15 di ieri,sono intervenuti in via Bongiardo a Zafferana Etnea dove era stato segnalato un furto in atto all’interno di un ristorante. I  militari, giunti immediatamente sul sposto hanno accertato che dei malviventi,  pochi istanti prima, avevano avviato il furto delle attrezzature da cucina ed degli elettrodomestici per un valore complessivo di 60.000 euro.  Il materiale, in gran parte, era stato caricato su due furgoni, rubati in mattinata a Riposto (CT) che i ladri hanno dovuto abbandonare sul posto all’arrivo dei Carabinieri, dandosi alla fuga a piedi. Il materiale oggetto di furto ed i due furgoni utilizzati per compiere  il colpo, sono stati restituiti  ai legittimi  proprietari. Le indagini sono ancora in corso al fine di identificare i fuggitivi.


Catania - Blitz CC in bunker viale Grimaldi: sequestrati 4 kg marijuana e 1 pistola, 1 in manette. si tratta di Vittorio RUSSO 25enne catanese.  I carabinieri  del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, ieri sera, in una delle tante “incursioni” nel quartiere di Librino, una delle piazze più significative per lo smercio di droga del capoluogo etneo, a conclusione di rapida ma efficace attività info-investigativa, hanno arrestato uno spacciatore mentre vendeva droga davanti il civico  7 di Viale Grimaldi. I militari,  scesi nella cantina del palazzo, districandosi in una sorta di labirinto, sono riusciti ad accedere ad un’intercapedine muraria dove erano nascoste 4 buste di plastica termosaldate,  contenenti  ben 4 chili di “marijuana”, utilizzata dal pusher come deposito. I carabinieri  nel proseguo dell’operazione, dentro un nascondiglio, ricavato in una parete, hanno rinvenuto e sequestrato 1  pistola cal. 7,65, con la matricola abrasa, conservata in ottimo stato. La droga e 150€ sono stati sequestrati.  Vittorio RUSSO 25enne catanese,  è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’arma, occultata in quel luogo sarebbe secondo i carabinieri  a disposizione del “soldato” di turno, aderente al clan della zona. I militari nei prossimi giorni invieranno la pistola al R.I.S. di Messina per gli opportuni esami tecnico-balistici che potrebbero stabilirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.   


CataniaOperazione Guardiacoste  “Anchovy”  sequestro 12 tonnellate pescato in parte avariato. Complessa operazione dei Reparti Operativi della Guardia Costiera della Sicilia Orientale diretta al contrasto alla pesca illegale del novellame di sarda. Gli  uomini dei Reparti Operativi della Guardia Costiera della Sicilia Orientale, per oltre un mese, hanno verificato e controllato le attività commerciali e le unità da pesca al fine di contrastare il fenomeno della pesca di novellame di sarda. I militari coordinati dal Centro Controllo Area Pesca di Catania, al termine di un costante e continuo monitoraggio del territorio e del mare, hanno rilevato e sequestrato oltre 12 tonnellate di pescato. 270 gli uomini impiegati nell’attività di ispezione di oltre 550 attività commerciali, quasi 54.000 euro di sanzioni erogate e 11 persone deferite a piede libero alle competenti Autorità Giudiziarie. 30 unità navali hanno partecipato all’operazione  e nell’attività di accertamento hanno sequestrato oltre 70 attrezzi di pesca non consentiti ed illecitamente tenuti a bordo dei pescherecci intenti nell’attività di pesca del novellame.L’attività svolta nella provincia di Messina a tutela dei consumatori è stata particolarmente intensa; 20 quintali di novellame di sarda, 5 quintali nel milazzese e 15 nel messinese,  sono stati rinvenuti e sequestrati prima della illecita commercializzazione. I militari nella città di Messina hanno evitato la messa in commercio di 10.000 Kg di pescato in cattivo stato di conservazione che, a seguito di accertamenti da parte del personale sanitario che lo ha dichiarato non idoneo al consumo umano, ed è stato distrutto presso idonea struttura per lo smaltimento dei rifiuti. Il restante pescato, a seguito di controllo sanitario da parte dei veterinari  dell’Asp di competenza, che lo hanno giudicato commestibile, è stato interamente devoluto alle associazioni caritatevoli e di beneficienza della Sicilia orientale.


Catania - Usura ed estorsioni a produttore cinematografico: 6 misure per Mazzei - “Carcagnusi”.  La  Polizia di Stato  alle prime ore del mattino, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa in data in data 23 febbraio 2016  dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti delle sottonotate 6 persone: Rosario PIACENTI  50enne già noto; Salvatrice VIOLA  65enne; Sebastiano MAZZEI 43enne già noto, in atto detenuto per altra causa; Franco RACITI  48enne, già noto Sorvegliato Speciale di P.S.; Lucio STELLA  40enne, già noto in atto detenuto per altra causa;  Sebastiano D’ANTONA  43enne già noto, in atto detenuto per altra causa. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione aggravata dall’art.7 L.203/91.  La misura cautelare ha accolto gli esiti di attività di indagine, anche di carattere tecnico, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania e delegate alla Squadra Mobile a seguito delle dichiarazioni rilasciate da 1 imprenditore – dapprima nel settore della ristorazione e gestione di sale da ballo, successivamente nel settore cinematografico - divenuto testimone di giustizia, il quale dall’aprile del 2014 ha denunciato di essere vittima di  fatti di usura ed estorsione.  Le indagini condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio - “Squadra Antiracket” hanno permesso di appurare che la vittima aveva versato per circa un decennio a Rosario PIACENTI ed alla   madre Salvatrice VIOLA, somme di danaro a titolo di interessi oscillanti tra il 5% ed il 10% mensili, per un importo totale di circa  600.000€. L’accordo usuraio prevedeva il pagamento di interessi mensili costanti sino al momento della restituzione della somma capitale in una o più rate. A fronte del prestito della somma di € 200.000 consegnata nel 2005 dai due indagati, la vittima avrebbe dovuto versare la somma mensile di € 11.200 (134.400€ annui).  I due indagati sono rispettivamente figlio ed ex moglie di Giovanni PIACENTI  68enne  inteso “l’elegante”, già noto in atto detenuto, ritenuto dagli investigatori esponente di vertice dell’omonimo clan mafioso inteso “Ceusi” radicato nel rione cittadino di Picanello. Il produttore cinematografico, nel 2007, preso dalla disperazione per gli interessi usurai maturati, si rivolgeva a Franco RACITI, noto esponente dell’organizzazione Mazzei - “Carcagnusi” allo scopo di mediare nella situazione debitoria nei confronti della famiglia PIACENTI. L’imprenditore da quel momento veniva assoggettato dall’organizzazione mafiosa e costretto al pagamento di somme a titolo di estorsione che coinvolgevano i vertici della cosca rappresentati dal responsabile Sebastiano MAZZEI nonchè da Lucio STELLA e Sebastiano D’ANTONA (poi passato al clan Laudani e da ultimo attinto da ordinanza cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Vicerè”).A Franco RACITI e Sebastiano D’ANTONA è contestato un episodio di estorsione aggravata, commesso nel 2007, avendo costretto la vittima, a titolo di “protezione” e “messa in regola”, quale titolare di un club- ristorante  a versare la somma di 500,00 euro mensili.  A Sebastiano MAZZEI, Franco RACITI e Lucio STELLA è contestata un’estorsione aggravata, commessa dal 2009 al 2014, perché avrebbero costretto l’imprenditore a versare, a titolo di protezione, in più occasioni, somme di danaro per diverse centinaia di euro e promettere la somma di euro 5.000,00 (cinquemila) € da versare al momento dell’uscita dell’ultimo film prodotto dalla casa cinematografica della vittima. Gli investigatori a RACITI, infine, hanno contestato un’estorsione aggravata, commessa nei primi mesi del 2007, avendo costretto la vittima a versare la somma di 500,00 (cinquecento) euro al fine di rientrare in possesso di un motoveicolo BMW R 1200 oggetto di furto avvenuto pochi giorni prima A MAZZEI, RACITI, D’ANTONA e STELLA è stata contestata l’aggravante di aver commesso i fatti in quanto facenti parte dell’organizzazione mafiosa denominata clan Mazzei ed al fine di agevolarla. Gli  arrestati espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le locali case circondariali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria .


Catania CC scoperto maxi deposito merce per 200.000€ rubata. I  Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, ieri mattina, a conclusione di una complessa attività info-investigativa,  hanno fatto scattare un blitz all’interno di un capannone ubicato nel quartiere di Acquicella, precisamente in Via Crocifisso,  dove, su di una superficie stimabile in oltre 600 mq, i militari hanno scoperto un vero e proprio “bazar” di merce rubata. Si tratta  di: 1 furgone Ford “Transit”, con cabina frigo, rubato lo scorso dicembre a San Gregorio di  Catania e di proprietà della Ditta  “Solaris Distribuzione” con sede proprio in quel centro.1 autocarro Fiat Iveco “Daily”, rubato lo scorso ottobre a Paternò (CT), risultato di proprietà di un privato cittadino residente in quel centro; 1 furgone Fiat Iveco 35, rubato nel dicembre del 2014 a Viagrande (CT), risultato di proprietà di un privato cittadino residente in quel centro; 3.000  uova pasquali marcati “Dolfin”, rubati alla società “Dolfin S.p.a” con sede legale a Riposto (CT) ; 13 colli integri,  contenenti altrettanti condizionatori  marcati “Mitsubishi” e   1 lavatrice marca “Bosch”, modello “Green”, il tutto rubato alla Società “Papino” S.p.a. con sede in Belpasso (CT) ; Diversa metratura di moquette, trasportata all’interno del  Fiat Iveco 35 asportato a Viagrande; Una decina di colli contenenti maschere e costumi riconducenti al tema della Festa di Halloween (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza); 103 scatole contenenti migliaia di  kit relativi a delle chiavi dinamometriche POWERFIX  (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza); 150 Flaconi-dispenser, da 500 ml cadauno, di sapone liquido “Rock’n’ Roll Cien” (sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza). Il deposito era nella piena disponibilità di un personaggio già noto catanese  di 39 anni, è stato denunciato per ricettazione, il locale è stato opportunamente posto sotto sequestro. I  militari nel medesimo contesto operativo, sono riusciti a recuperare altre 100 uova pasquali, finiti già sui banchi di vendita di un Panificio di Via Della Concordia, facenti parte dello stesso lotto ritrovato all’interno del deposito di Via Crocifisso.   Il  titolare dell’esercizio commerciale, un 30enne catanese, è stato  denunciato per ricettazione. I  Carabinieri nei prossimi giorni provvederanno a restituire i mezzi e la merce tracciabile ai legittimi proprietari implementando alcuni approfondimenti investigativi che potrebbero collegare  il “tenutario” del deposito alla criminalità organizzata.


Catania S.Cristoforo : parenti e conoscenti tentano impedire arresto Agenti. I poliziotti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo pomeriggio del 25 febbraio scorso, durante un servizio di controllo del territorio, in via Cordai hanno notato transitare Alfio MOSCUZZA  27enne, sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, che, provenendo da via Delle Margherite, alla vista della Volante tentava di nascondersi.  La  condotta non passava inosservata agli Agenti, i quali, si sono posti immediatamente sulle sue tracce, l’hanno raggiunto,  e bloccato nel tentativo di fuga e   fatto salire sull’auto di servizio nonostante il tentativo di parenti e conoscenti di impedire l’operato degli Agenti. Il personaggio,  ieri dopo essere stato deferito presso il locale Tribunale per la convalida della misura, previa richiesta del Sost. Proc. della Rep. Dr.ssa A. Tasciotti, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, dove si  trova a seguito della revoca del beneficio degli arresti domiciliari. A Catania - Polizia dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti, ieri pomeriggio, ha arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio il  già noto Stefano PRIVITERA  28enne, in atto sottoposto all’Avviso Orale. I  poliziotti, durante il controllo del territorio, hanno sorpreso Privitera nel momento in cui consegnava un modesto quantitativo di marijuana, dopo avere ricevuto delle banconote. L’acquirente accortosi della presenza degli operatori si è dato alla fuga, facendo perdere le tracce, mentre lo spacciatore è stato immediatamente bloccato. I  poliziotti, dalla successiva perquisizione hanno rinvenuto altre dosi di marijuana custodite nelle tasche e banconote, provento dell’attività illecita. Il  P.M. di turno dopo l’arresto, ha disposto che Privitera fosse associato presso la casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa di convalida.


video rapina ed arresti  

Catania2 in manette per tentata rapina  a gioielleria Lanzafame vicino piazza Duomo. Si tratta di Salvatore MARANO 25enne  e Salvatore Nicola ROCCIA  21enne. La Polizia di Stato nella tarda serata di ieri, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania,  ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto: Salvatore MARANO e Salvatore Nicola ROCCIA, in esecuzione a decreto di fermo, emesso il  25 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di Catania, in quanto gravemente indiziati di tentata rapina aggravata e lesioni. Agenti della Squadra Mobile, la mattina del decorso 10 febbraio erano intervenuti in questa via Vittorio Emanuele presso la gioielleria “Lanzafame gioielli” a seguito di allarme di rapina collegato al 113. Le prime frammentarie informazioni davano il titolare della gioielleria ferito dai rapinatori da colpi d’arma da fuoco all’addome. I poliziotti della Squadra Mobile verificarono che, poco prima, 3 individui, di cui 1 donna, a viso scoperto, avevano fatto ingresso nella gioielleria e, dopo avere aggredito il titolare che si trovava dietro il bancone, colpito violentemente al volto, si erano avvicinati al retrobottega dove c’era il figlio. Uno  dei rapinatori individuato in ROCCIA durante le fasi, sotto la minaccia di 1 pistola del tipo semiautomatico, ha intimato al titolare di consegnare le chiavi della cassaforte. Il soggetto subito dopo, si sarebbe avvicinato al retrobottega dove si trovava il figlio al quale avrebbe puntato la pistola esplodendo 1 colpo, risultato a salve. Il figlio del titolare, a seguito di tale azione, aveva perso i sensi  cadendo per terra e sbattendo violentemente la testa.  I 3 rapinatori, che non erano  riusciti a consumare la rapina, si davano alla fuga a  piedi percorrendo  via San Giuseppe al Duomo. Il figlio del titolare, dopo essere stato medicato sul posto da sanitari del 118, veniva trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi dove gli veniva diagnosticata una ferita lacero contusa e trauma cranico con perdita di coscienza.  Il  padre doveva anche lui  fare ricorso alle cure dei sanitari  che gli diagnosticavano delle ferite ed escoriazioni. I poliziotti in sede di sopralluogo eseguito da personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, all’interno del retrobottega trovarono e  sequestrarono 1 bossolo a salve. Uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio - “Squadra Antirapina”, d’intesa con la Procura della Repubblica di Catania, avevano avviato immediatamente le indagini, partendo da un attento monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei luoghi in cui era stato consumato il delitto e della via di fuga. L’attività ha consentito di individuare il terzetto in via San Giuseppe al Duomo: veniva notata 1 donna con un giubbotto rosso procedere di corsa, seguita da 2 individui a passo d’uomo mentre si avvicinavano ad una vettura che era stata lasciata parcheggiata.  La presenza del terzetto lungo la citata stradina veniva notata da un Brigadiere della Guardia di Finanza che rilevava i tre a salire a bordo di una VW Polo. Le  immagini hanno rivelato che la vettura era una VW Polo “Cross” di colore grigio metallizzato - modello caratterizzato dalla presenza di barre in acciaio sul tetto e fascioni laterali, della quale però non si riusciva a rilevare il numero di targa. La vettura veniva notata, in altri filmati, procedere in direzione via Alessi. La  minuziosa verifica dei varchi in ingresso ed uscita dal capoluogo ha evidenziato il passaggio, in orario compatibile e successivo alla rapina, della vettura nei pressi di questa piazza Alcalà; successivamente, lo stesso mezzo si rilevava nei pressi del c.d. Faro Biscari in direzione dello svincolo Asse dei servizi. La  targa dell’auto, veniva visualizzata ed avviata la mirata attività, anche di carattere tecnico, nei confronti del figlio dell’intestatario, Salvatore MARANO, giovane di Paternò (CT) che ne risultava il reale utilizzatore. I poliziotti hanno  effettuato  discreti servizi di osservazione che, non disgiunti dalla disamina dei tabulati con i contatti e le frequentazioni del soggetto, hanno consentito di risalire all’identità della banda, composta da altri 2 giovani, anch’essi di Paternò (CT), di cui una minore 14enne, tutti incensurati. ROCCIA è stato trovato in possesso di 1 pistola semiautomatica a salve, della quale tentava di disfarsene, ed è risultata quella utilizzata per commettere il reato. La  Procura della Repubblica di Catania, sulla scorta dei gravi e concordanti indizi di reità, ha emesso il decreto di fermo nei confronti di MARANO e ROCCIA. I  fermati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il Carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


 

CataniaInduce moglie a prostituirsi nel camper in centro commerciale.  Gli agenti delle Volanti che ieri sono intervenuti all’interno del parco commerciale “Centro Sicilia”, non si aspettavano di certo di trovarsi davanti a quell’insolito spettacolo: un fitto via vai di uomini da e verso un camper posteggiato vicino alla sala cinematografica “Uci Cinema” dal quale provenivano strani gemiti. La circostanza, che i poliziotti hanno capito “al volo”, meritava un approfondimento: ed è scattato, un servizio di appostamento e di osservazione che ha consentito di svelare cosa si celasse dietro a tutto ciò. Un soggetto, V.L., faceva prostituire la moglie all’interno del camper e, come se non bastasse, pretendeva di presenziare allo spettacolo. Niente trasgressioni: il lenone – si è scoperto dopo – utilizzava il mezzo per un tour siciliano che toccava le province di Catania, Siracusa, Ragusa e Agrigento, attirando i “clienti” attraverso annunci postati su internet che pubblicizzavano la “merce” al costo di 80 euro. La presenza dello squallido “imprenditore”, quindi, era solo a garanzia del proprio tornaconto, a fronte di una prestazione che doveva durare circa trenta minuti. Gli agenti hanno accertato che a quel numero rispondeva V.L. il quale teneva l’agenda degli appuntamenti e si occupava del “marketing”, prendendo diretto contatto con “clienti” ai quali rappresentava l’inusuale “alcova itinerante”. I poliziotti hanno fatto irruzione all’interno del camper mettendo fine alla turpe situazione; quindi, hanno ascoltato le testimonianze di alcune persone presenti, grazie alle quali hanno ricostruito l’intera vicenda. V.L., arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, si trova rinchiuso nel carcere Piazza Lanza, a Catania in attesa di giudizio.


Catania SAP Polizia: sciopero mensa. Il Segretario Provinciale Giuseppe Coco in un comunicato spiega le motivazioni della drastica decisione:”Il Sindacato Autonomo di Polizia di Catania, giovedì 25 febbraio p.v. mette in atto lo SCIOPERO DELLA MENSA quale forma di protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza, solidarietà e condivisione con il Segretario Generale del SAP  Gianni Tonelli che da 36 giorni è in sciopero della fame. I motivi alla base dell’estrema protesta sono da ricercare nella volontà di mettere in luce quali sono le reali condizioni dell’apparato della sicurezza ormai debilitato da anni di tagli. A seguito degli attacchi terroristici di Parigi sono venute alla luce con forza quali sono le pesanti lacune in cui versa l’apparato e le reali condizioni nelle quali i poliziotti italiani sono costretti a lavorare.  Proprio per questo un dirigente sindacale di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali servizi di Polizia. Si tratta di un padre di famiglia con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che mina quelli che sono gli elementi alla base dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e dissenso. Anche a Catania denunciamo con coraggio, che ci sono  giubbotti antiproiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore con più di duecentomila chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato, personale sempre più vecchio con una media che rasenta i 50 anni, , pulizie degli Uffici e delle caserme pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento professionale non all’altezza del periodo storico di allarme che stiamo vivendo. Si parla tanto di terrorismo e mancano munizioni per addestrarsi in poligono. Tutto ciò è’ inaccettabile. Si continua a voler dare un’immagine di una polizia moderna, al passo con i tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze con iniziative personali poichè mancano fondi anche per le necessità più banali.  Il SAP di Catania  non ci sta e si schiera apertamente al fianco del suo Segretario Generale affinché le istituzioni diano un’inversione di tendenza  comprendendo  i reali motivi che lo spingono allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta, quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo lasceranno mai solo e tutta la gente per bene di questo Paese.  La verità e giustizia prevarranno sulle logiche politiche e di potere. Per tutti questi motivi ci stiamo appellando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli anche da questa provincia numerose cartoline perché intervenga al più presto”.


Catania  ROS sequestro beni Costanzo, Bosco Lo Giudice per 1 miliardo€: asservimento famiglie mafia. I Carabinieri del ROS stanno eseguendo in provincia di Catania un importante provvedimento emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del locale Tribunale che ha disposto l’amministrazione giudiziaria delle società Tecnis spa, Atremis spa, e Cogip holding srl ed il sequestro delle relative quote ed azioni per il valore di  superiore a 1 miliardo e mezzo di €. L’intervento richiesto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania colpisce 3 importanti società del gruppo imprenditoriale  Costanzo - Bosco Lo Giudice, attive nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali  sia in Italia che all’estero. Il provvedimento  è scaturito da diverse attività investigative dei ROS che hanno documentato nel tempo l’asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia catanese di “cosa nostra” alla quale sono garantite ingenti risorse economiche.


Catania CC 1 rapinatore in carcere. I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato Francesco PUTRINO  20enne di Catania, in esecuzione di un ordine per la carcerazione  emesso dal Tribunale etneo. Il giovane, nel luglio del 2014, con la complicità di altri 2 individui, commise in sequenza 2 rapine. Il primo colpo ad Acireale (CT) dove, sotto la minaccia di un’arma,  ripulì  di soldi e cellulare un passante e il secondo, sempre con la stessa tecnica, a Fiumefreddo di Sicilia (CT)  dove furono rapinati 2 fidanzati a cui furono sottratti una collana d’oro ed il cellulare. I carabinieri, a seguito delle indagini, arrestarono i rapinatori. Il  giovane, a distanza di due anni, dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari, dovrà scontare in carcere il residuo pena, equivalente a 4 anni di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nella casa Circondariale di Piazza Lanza. 


Catania 2 sorpresi a rubare in azienda.  Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. la scorsa notte,  sono intervenuti in un’officina meccanica  a Tremestieri, per una telefonata al 113 che aveva segnalato la presenza sospetta di un furgone.   Le  pattuglie giunte sul posto hanno subito notato la presenza del mezzo descritto nella telefonata e, dopo aver circondato la zona per impedire la fuga di eventuali malfattori, hanno fatto irruzione nel locale.  I poliziotti hanno sorpreso il già noto Concetto GUGGIOLI 54enne e  Emanuele Graziano MIRABELLA  24enne i quali sono stati immediatamente bloccati ed arrestati per il reato di furto aggravato. I 2  avevano già provveduto a caricare sul furgone alcuni copertoni, 1 compressore e un sollevatore che avevano trovato nell’officina.  I poliziotti hanno pure ritrovato e sequestrato il seghetto utilizzato per tagliare le sbarre di 1 finestra del locale. Il proprietario dell’officina, avvisato dai poliziotti, è subito accorso sul posto ed ha constatato il furto di 1 Fiat Doblò, mancante dal parco veicolare, che purtroppo le successive perquisizioni effettuate presso le abitazioni degli arrestati non hanno permesso di rintracciare. I due arrestati, dopo essere stati accompagnati in Questura per le incombenze di rito, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza, in attesa del rito per direttissima. Uomini  delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno anche arrestato Salvatore MAUGERI 19enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania.  Il giovane è stato sorpreso dall’equipaggio di una Volante, durante il servizio di controllo del territorio nel quartiere San Cristoforo.


DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano collegamenti ed accordi

 

Catania DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano collegamenti ed accordi. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania guidata dal 1° Dir. della P.di S. Renato Panvino nella mattinata hanno eseguito  il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Siracusa - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di Fabio MANSERVIGI 44enne, imprenditore   ritenuto contiguo   all’organizzazione mafiosa “Nardo” egemone nella provincia di Siracusa. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni di cui il soggetto risulta disporre direttamente o indirettamente, per un valore complessivamente stimato in circa 7.000.000 €, consistenti in  5 (cinque) società operanti nel settore della progettazione, costruzione e montaggio di carpenteria metallica e della produzione di energia elettrica da fonte solare ed 1 società attiva nel settore delle corse dei cavalli, nonché 1 lussuosa villa, terreni e rapporti finanziari. I dettagli dell’operazione sono illustrati nel corso di una conferenza stampa, presso la Procura della Repubblica di Catania, alle ore 11.00, alla presenza del Procuratore Capo di Catania, dr. Michelangelo PATANE’. Il   personaggio è indicato dal collaboratore di giustizia Fabrizio BLANDINO quale affiliato al gruppo mafioso “Nardo” (clan attivo nella provincia di Siracusa e collegato alla più potente e pericolosa organizzazione criminale mafiosa “Santapaola” di Catania). L’imprenditore megarese è emerso nell’ambito delle attività svolte in occasione dell’indagine denominata Morsa2”, condotta dai Carabinieri di Siracusa, dalla quale è derivata l’ulteriore indagine denominata “Nostradamus” che ha contribuito allo scioglimento del Comune di Augusta. Gli inquirenti, nel corso dell’attività investigativa hanno accertato che  MANSERVIGI, già con precedenti per reati in materia di stupefacenti, era in stretto contatto con esponenti affiliati alla predetta consorteria “Nardo” e con esponenti politici di rilievo locale.  MANSERVIGI sarebbe emerso quale personaggio strettamente legato a Fabrizio BLANDINO (ex consigliere del Comune di Augusta, affiliato alla cosca mafiosa dei Nardo nonché referente del clan nel territorio megarese), tanto da aver immediatamente acconsentito alla proposta di contribuire al sostentamento di Alfio SAMBASILE (esponente di primo piano del clan Nardo nel territorio di Lentini), con il quale emergevano documentati legami personali evidenziati da pregresse indagini. Con quest’ultimo, infatti, era stato tratto in arresto nel 1998, insieme ad altri, nell’ambito dell’indagine “Thos” condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa, per i reati di associazione mafiosa ed estorsione, trascorrendo anche un periodo di detenzione nella stessa cella nel carcere di Caltanissetta. La pericolosità sociale del MANSERVIGI veniva avvalorata dalle ulteriori dichiarazioni fornite da altri collaboratori di giustizia quali Sebastiano SAMPUGNARO, Vincenzo PIAZZA e Sebastiano GIGLIUTO, succedutisi nel corso degli anni. La  contiguità del MANSERVIGI con esponenti di vertice del clan “Nardo” fornirebbe una chiara spiegazione della sua ascesa imprenditoriale, da dipendente di un’impresa di raccolta di rifiuti solidi urbani ad imprenditore nel settore edile, aggiudicatario di commesse per lavori edili nel territorio megarese, e nel settore delle energie rinnovabili, specie del “fotovoltaico”. MANSERVIGI, proprio nel settore del “fotovoltaico” sviluppatosi nel territorio del comune di Augusta, si è inserito a pieno titolo con la costituzione, nel novembre del 2009, della società FA.MEC S.r.l., operante principalmente nel settore della fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate di strutture, consulenza, progettazione e messa in opera per la costruzione di impianti fotovoltaici. Gli accertamenti patrimoniali svolti sul conto del MANSERVIGI hanno messo in evidenza la sussistenza di una netta sperequazione tra il valore dei beni a vario titolo posseduti, il tenore di vita mantenuto e le fonti di reddito documentate dal nucleo familiare. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni di cui  MANSERVIGI risulta disporre direttamente od indirettamente, per un valore complessivamente stimato in circa 7.000.000 di euro, consistenti nelle 5 (cinque) società operanti nel settore della progettazione, costruzione e montaggio di carpenteria metallica e della produzione di energia elettrica da fonte solare. In particolare venivano sottoposte a sequestro la capogruppo “FA.MEC S.r.l., che detiene il controllo totale sulle società AUGUSTA SOLARE S.r.l. e MEGARA IBLEA SOLARE S.r.l., le partecipazioni della FA.MEC S.r.l. nella società PUNTA CUGNO SOLARE S.r.l. e nella DREAM HORSE S.r.l. (attiva nel settore delle corse dei cavalli e nella gestione di scuderie), nonché una lussuosa villa, terreni e rapporti finanziari.


Catania - Agenti bloccano 2 rumeni in rissa. Gli agenti delle volanti hanno arrestato ai  domiciliari  i romeni Ineliu Bracaun 32enne e Catalin Mihaica 19enne per lesioni personali. I 2 arrestati, nel pomeriggio, in evidente stato di ebbrezza alcolica, avevano preso parte ad una lite pestando 1 loro connazionale per futili motivi.  I maldestri, dopo essere stati bloccati dagli operatori della volante, su disposizione del P.M. di turno sono stati posti agli arresti domiciliari.


Filmati durante rapina: 3 identificati ed ammanettativideo rapina ed arresti   video rapina ed arresti   

CataniaFilmati durante rapina: 3 identificati ed ammanettati. La Polizia di Stato ha posto a fermo di indiziato di delitto:  Marcello FAZIO 51enne, Cristian GIUFFRIDA 30enne; Maurizio SALICI 40enne, in quanto tutti ritenuti gravemente indiziati di rapina aggravata ai danni del direttore e di un impiegato di una nota ditta di vendita di elettrodomestici del capoluogo etneo. L’8 febbraio scorso, alle ore 10.30 circa, a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta su linea 113, Agenti della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio “ Squadra Antirapina” si erano recati nei pressi di piazza Grenoble dove, poco prima, era stata commessa una rapina ai danni del direttore di un esercizio commerciale appartenente ad una nota catena di vendita di elettrodomestici. La vittima, nell’immediatezza dei fatti, agli investigatori della Mobile giunti sul posto aveva riferito che, mentre si stava recando presso un istituto di credito per depositare l’incasso relativo alla settimana precedente, veniva avvicinato da 2 individui, a bordo di una moto, i quali da tergo tentavano di impossessarsi del denaro. L’impiegato aveva tentato di sfuggire ai rapinatori, riparandosi all’interno di un vicino panificio ma è stato inseguito da 1 dei 2 che, armato di pistola, che l’ha raggiunto ed è riuscito ad impossessarsi di una parte dell’incasso, oltre 7 mila euro, persa dalla vittima proprio nell’esercizio commerciale. Gli uomini della Sezione Squadra Antirapina, d’intesa con la Procura della Repubblica di Catania, hanno avviato immediatamente le indagini, partendo da un attento monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei luoghi in cui era stato consumato il delitto. I poliziotti hanno, acquisito numerose immagini dalla cui attenta analisi venivano dapprima individuati e successivamente identificati  gli autori della rapina in Marcello FAZIO, Christian GIUFFRIDA e SALICI Maurizio. Le indagini hanno fatto emergere che Maurizio SALICI e Christian GIUFFRIDA fossero i due maldestri a bordo del ciclomotore i quali avevano tentato di rapinare il malcapitato. GIUFFRIDA è stato individuato come il rapinatore armato che aveva inseguito la vittima nel panificio sottraendogli la busta col danaro. Marcello FAZIO aveva avuto compiti di supporto ai due complici, fornendo lo scooter utilizzato per commettere la rapina. I tre, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


CataniaAccoltella avversario in lite, Polizia arresta  : Cristian ARCIDIACONO  29enne. Il giovane è accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da taglio, minacce e danneggiamento. Agenti della Squadra Mobile, nel primo pomeriggio di ieri, sono intervenuti in Piazza della Guardia nei pressi di un negozio adibito alla vendita di articoli sportivi per la segnalazione di persona ferita a seguito di lite. I poliziotti, sul posto, hanno visto   F.F.  59enne  sanguinante il quale veniva condotto tramite ambulanza presso il Pronto Soccorso di un nosocomio cittadino dove i sanitari dopo avergli riscontrato ferite multiple da taglio penetranti alla spalla ed emitorace, ne hanno disposto il ricovero. Le indagini immediate condotte dalla Sezione “Reati contro la Persona” hanno consentito di appurare che, poco prima, innanzi all’esercizio commerciale era sorta una lite tra la vittima ed il titolare attinente del materiale che F.F. aveva ricevuto in prestito. I due dalle parole erano passati ai fatti, venendo alle mani. Cristian ARCIDIACONO, figlio del titolare, mentre era in corso la colluttazione è intervenuto colpendo ripetutamente da tergo con un coltello la vittima, procurandogli vistose ferite. L’autore del tentato omicidio, immediatamente rintracciato, è stato condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile  e dichiarato in   arresto per i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma da taglio, minacce e danneggiamento. L’arrestato espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


MisterbiancoCC 1 in manette per rapina. Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato Francesco DI BLANCA BONASERA 37enne, del luogo, già posto ai domiciliari, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Messina. Il soggetto dovrà scontare la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione poiché ritenuto colpevole di rapina aggravata e lesioni personali aggravate, reati commessi il 18 agosto 2013 a Motta Camastra (ME).L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


GiarreIncendio, estorsione e danneggiamento: CC 1 in manette. Carabinieri del Nucleo Operativo di Giarre hanno arrestato Lucio PATANE’  42enne, di Zafferana Etnea, per estorsione e danneggiamento seguito da incendio. Il soggetto, ieri sera intorno alle ore 20:30, ha incendiato un’autovettura Lancia K,  lasciata regolarmente parcheggiata in una via del centro cittadino di Zafferana Etnea dal proprietario.  Un  imprenditore, titolare di un’azienda agroalimentare, sarebbe stato preso di mira al fine di   desistere dal proseguire la propria attività di produzione e commercializzazione di prodotti apicoli. I militari immediatamente intervenuti sul posto hanno acquisito ogni elemento ed informazione utile avviando delle veloci indagini, individuando l’autore ed il movente dell’azione criminosa. L’arrestato, rintracciato dai Carabinieri durante la notte sempre a Zafferana Etnea, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Studenti Istituto Superiore “Lucia Mangano” visitano Comando Provinciale. I ragazzi nell’occasione hanno avuto la possibilità di incontrare i militari dell’Arma conoscere la storia della Benemerita e le attività che i Carabinieri quotidianamente svolgono sul territorio per la sicurezza dei cittadini. I giovani studenti hanno assistito all’illustrazione e dimostrazione pratica del materiale, incluso il robot impiegato per la bonifica, in dotazione agli artificieri del Comando, per poi osservare da vicino i mezzi del pronto intervento che ogni giorno vedono per strada, ovvero l’ALFA 159, la cosiddetta “gazzella”,  e la moto BMW del Nucleo Radiomobile. La tappa conclusiva del percorso nella caserma, è stata la centrale operativa, fulcro della struttura, dove sono state illustrate le modalità con cui si gestiscono le varie chiamate di emergenza, numerosissime anche durante la visita.Le domande dei vivacissimi ragazzi, accolti e accompagnati dal Comandante della Compagnia di Catania Fontanarossa e della Stazione capoluogo, hanno reso ancor più interagente e interessante la visita finalizzata all’instaurazione di un rapporto di serena fiducia e vicinanza tra l’Arma e la cittadinanza, che vede nei giovani visitatori di oggi i prossimi attori della vita sociale ad ogni livello.


Catania Stalker viola domiciliari, preso: torna a casa. Il soggetto si trovava agli arresti domiciliari per il reati di atti persecutori e, per lo stesso motivo, era stato ammonito dal Questore di Catania. La  misura non è stata da deterrente per il già noto Danilo Concetto NICOLOSI 30enne. Il personaggio,   ieri sera, ha deciso di violare gli obblighi della misura cautelare alla quale era sottoposto per rinnovare la sua persecuzione nei confronti della sua vittima. La  donna ha lanciato l’ennesima richiesta d’aiuto al 113 che ha fatto scattare l’immediato intervento delle Volanti. I poliziotti hanno sorpreso lo stalker nelle vicinanze dell’abitazione della vittima, l’hanno bloccato e condotto in Questura, dove è emersa la sua posizione di arrestato domiciliare. L’arresto è scattato subito e la consequenziale comunicazione all’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto il ripristino degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa dell’udienza di convalida.


Catania -  Librino: CC, 1 spacciatore ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in  flagranza un 25enne, di Catania, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri sera durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, hanno notato il giovane in Viale Biagio Pecorino cedere bustine ad occasionali acquirenti.  Il  fermato è stato prontamente bloccato, perquisito e trovato in possesso di 50 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 70 grammi, e la somma contante di 100 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Biancavilla  CT81enne  condannato a domiciliari: detenzione illegale armi.  Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno arrestato Antonino AMATA 81enne, del luogo, poiché destinatario di un ordine di esecuzione pena detentiva. L’anziano, nell’ottobre del 2012, a seguito di perquisizione, fu arrestato in flagranza  di reato dai militari della Compagnia di Paternò (CT) perché trovato in possesso di 1 fucile, poi risultato rubato, 1 revolver privo di matricola e marca e 44 cartucce cal. 7,65. Già condannato dai giudici etnei per “detenzione illegale di armi e ricettazione” dovrà espiare la pena residua di anni 2 e mesi 6 di reclusione ristretto nel proprio domicilio. 


 

Catania 17enne nigeriana paga 35mila€ per lavoro in Italia, ma è costretta a prostituirsi: “madame”  arrestata. La Squadra Mobile ha tratto in arresto Sandra DAVIDE  26enne,in esecuzione a ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il giorno 8 febbraio 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, in quanto ritenuta responsabile del reato di tratta di esseri umani ai danni di una connazionale minorenne. Il provvedimento restrittivo, eseguito dalla Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” di Catania in collaborazione con la Squadra Mobile di Venezia, ha accolto gli esiti di indagini tecniche, coordinate dalla locale Procura Distrettuale e condotte dalla medesima Sezione, volte ad contrastare il fenomeno della tratta di persone, con particolare riferimento a cittadine nigeriane. Le  attività di indagine in occasione degli arrivi di migranti presso l’ambito portuale di Catania, sono rivolte anche al monitoraggio delle giovani nigeriane. I poliziotti  hanno  rilevato che le donne, spesso provenienti da contesti estrema povertà, sono reclutate nel Paese di origine con la promessa di un lavoro in Europa. Le vittime subiscono per il pagamento di una esosa somma di denaro e sono circuite con riti tribali, che prevedono la minaccia del verificarsi di eventi negativi, quali malattia o morte della donna o dei familiari, in caso di mancato rispetto dell’impegno. Le indagini, erano state avviate a seguito della denuncia di una cittadina nigeriana 17ettenne, giunta a bordo di un gommone presso il porto di Catania nel mese di giugno 2015, hanno messo in luce il caso di Sandra DAVIDE. La  “madame”  ha fatto sottoporre la minore al rito “voodoo” c.d. ”Ju-Ju” in Nigeria, al fine di ottenere il pagamento della somma di 35mila€, per poi organizzare il suo arrivo clandestino in Italia, allo scopo di indurla a svolgere l’attività di prostituta per saldare il debito contratto. La ragazza, dopo essere stata reclutata in madrepatria, era stata prelevata da alcuni connazionali che l’avevano trasferita, attraverso un viaggio nel deserto, in Libia, Paese dal quale era partita, dopo svariati mesi, a bordo del gommone. Sandra DAVIDE, rintracciata in provincia di Venezia, è stata ristretta presso la Casa Circondariale di Venezia “Giudecca”.


CataniaPizzo : “15mila € per stare tranquillo”, Carabinieri ammanettano 2 estortori lentinesi. Si tratta del già noto Filadelfo CARPAGNANO 43enne e di un incensurato F.G., 34enne entrambi ritenuti dalle F.O. vicini al clan Nardo di Lentini (SR), diretta diramazione della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania. I  personaggi, nei giorni scorsi, hanno preso di mira un cantiere allestito in territorio catanese ai confini con il comune di Lentini (SR), per la costruzione di un impianto di compostaggio per la trasformazione dei rifiuti solidi urbani e degli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili. La  richiesta degli estortori, è stata “Quindicimila euro per stare tranquillo”, ripartiti in tre tranche da cinquemila euro cadauna. L’imprenditore ha deciso di rivolgersi ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, i quali hanno installato cimici e telecamere all’interno del cantiere. I  due estortori sono stati inchiodati alle proprie responsabilità e bloccati dai carabinieri subito dopo aver riscosso la prima tranche dalle mani dell’imprenditore. Operazione brillante, ed ennesima condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale etneo sul versante della lotta al racket, che si inquadra nella più vasta opera di prossimità avviata, ormai da alcuni anni, dai militari dell’ “Arma” etnea, con imprenditori e commercianti locali. Gli  arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati rinchiusi nella Casa Circondariale di “Catania – Bicocca”, a disposizione del magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Marco Bisogni.


Carabinieri: oltre 100 arresti a Catania, operazione antimafia “Laudani”, 3 donne ai vertici

video con colloquio in carcere

Catania Operazione Viceré: catturato al traghetto “Melo L’africano”. Il personaggio è ritenuto responsabile di Acireale, presa anche la  terza donna  clan. L’azione lampo dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania  ha portato in appena 24 ore a catturare altri 2 affiliati della famiglia mafiosa dei “Laudani”. Sono stati assicurati alla giustizia Carmelo PAVONE 66enne inteso “Melo l’africano”, ritenuto referente indiscusso del clan per la zona di Acireale (CT), bloccato dai militari a bordo del traghetto tra Villa San Giovanni (RC) e Messina, e la terza  donna, Paola TORRISI, 64enne, che dedita al traffico di sostanze stupefacenti sarebbe colei la quale avrebbe consentito, attraverso i suoi contatti nel calatino, al Clan “Laudani” di aprire una propria “filiale” in quella parte della provincia etnea. Il primo è stato rinchiuso nell’istituto di pena di Catania Bicocca mentre la donna è stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza.     

Catania - Carabinieri: oltre 100 arresti a Catania, operazione antimafia “Laudani”, 3 donne ai vertici. (video con colloquio in carcere )  Collaboratore giustizia Giuseppe LAUDANI nipote del capostipite svela segreti: estorsioni tra i 3.000 ed i 15.000 euro annui ed altro. Elenco degli indagati dichiarati in arresto:

 

 

Giovanni ALFINO, inteso “Accaiù”, nato a Catania l’11/11/1973; Paolo ALOISIO nato a Catania il 08/11/1987; Filippo ANASTASI, nato a Catania l’11/06/1980; Giuseppe ARCIDIACONO nato a Catania il 21/09/1966; Natale BENVENGA nato a Catania il 04/05/1962; Carmelo BONACCORSO inteso “Melo Squadrito”, nato a Catania il 28/12/1962; Giuseppe BORZI’ nato a Catania il 26/02/1977; Antonino CAMELIA nato ad Acireale il 25/06/1956; Rosario CAMPOLO nato a Catania il 13/02/1968; Giovanni CANTARELLA nato ad Acireale il 06/06/1985; Alberto Gianmarco Angelo CARUSO nato a Catania il 31/03/1980; Piero CASTORINA nato a Catania il 20/10/1973; Andrea CATTI nato a Catania il 21/12/1961; Giovanni COSTANTINO inteso “Nuccio u cannaleri”, nato a Catania il 22/04/1961; Saverio Francesco CRISTALDI nato a Catania il 23/05/1969; Orazio CUCCHIARA nato a Milano il 16/11/1971; Giuseppe D’AGATA nato a Catania il 09.04.1976; Sebastiano D’ANTONA nato a Catania il 25.1.1972; Vito DANZUSO nato a Catania il 19/08/1980; Giovanni Antonino DE LUCA nato a Catania il 27/01/1970; Orazio DI GRAZIA inteso “Scarpa pulita”, nato a Catania il 03/01/1947; Alessandro DI MAURO nato a Roma il 20.5.1962; Antonino DI MAURO inteso “Sciarretta”, nato a Catania il 14/09/1953; Giovanni DI MAURO nato a Catania il 07/07/1979; Mario DI MAURO inteso “Sciarretta”, nato a Catania l’11/04/1980; Orazio Salvatore DI MAURO inteso “Turi u biondo”, nato ad Acireale il 23/6/1966; Paolo DI MAURO inteso “u prufissuri”, nato a Piedimonte Etneo il 15/01/1955; Salvatore DI MAURO inteso “Sciarretta”, nato a Catania il 21/10/1986; Camillo FICHERA nato ad Acireale il 19/05/1954; Giuseppe FICHERA nato ad Acireale il 26/02/1966; Stellario FILETI intesoStillo”, nato ad Aci Catena il 13/03/1967; Antonino FINOCCHIARO inteso “Nino Monta”, nato a Catania il 27/10/1968; Sebastiano FLORI  inteso “Bastiano”, nato a Catania il 07/12/1976; Antonino FOSCO inteso ”Ninni”, nato a Catania il 19/09/1981; Salvatore GERBINO nato a Catania il 22/09/1974; Santo Giuseppe GERBINO nato a Catania il 19/03/1979; Mario GIUFFRIDA inteso “Mario rambo”, nato a Catania il 16/09/1966; Giovanni GIUFFRIDA nato a Catania il 2.8.1942 (ai domiciliari); Sebastiano GRANATA inteso “Bastianeddu, nato ad Acireale il 31/01/1954; Giuseppe GRASSO inteso “Pippo Tistazza”, nato ad Aci Catena il 07/07/1965; Marco GRIMALDI nato a Caltagirone il 18/11/1967; Franco GUGLIELMINO intesoa scimmia”, nato a Catania il 05/12/1975; Antonino IMPELLIZZERI nato a Catania il 29/09/1977; Orazio ISAIA Carmelo inteso “Meluccio”, nato a Catania il 02/07/1988; Alessandro LANZAFAME inteso “la strega”, nato a Catania il 26/02/1979; Mario LANZAFAME nato a Giarre il 26/01/1959; Concetto LAUDANI di Giuseppe, nato a Catania il 14/12/1971; Giuseppe LAUDANI di Sebastiano, inteso “Pippo il grande”, nato a Catania il 19/7/1946; Santo Orazio LAUDANI fu Santo, inteso “Santuzzu”, nato a Catania il 23/08/1990; Sebastiano LAUDANI nato a Catania il 23/05/1926(ai domiciliari); Sebastiano LAUDANI di Giuseppe, inteso ”Iano il grande”, nato a Catania il giorno 01/01/1969; Sebastiano LAUDANI fu Santo, inteso “Iano il piccolo”, nato a Catania il 23/06/1983; Orazio LEONARDI inteso “Maciste”, nato ad Acireale il 4/06/1964; Daniele Claudio MAGRI’ inteso “Claudio a Scecca”, nato a Paternò il 18/12/1979; Daniele MANGIAGLI nato a Catania il 20/03/1986; Carmelo MAUGERI nato a Catania il 29/04/1971; Orazio MILITELLO nato a Catania il 26/02/1950; Salvatore MINEO nato a Catania il 13/06/1971; Vincenzo MORABITO inteso “Enzo lima”, nato a Paternò il 16/10/1960 (ai domiciliari); Giovanni MUSCOLINO nato a Giarre il 26/01/1967; Rosario MUSCOLINO nato a Giarre il 25/11/1958; Giovanni Antonino NICOLOSI intesoqua qua”, nato a Catania il 13/06/1964; Salvatore NICOTRA intesoTuri da Macchia, nato a Giarre il 30/07/1957; Alfio NUCIFORA inteso “Alfio Sant’Alfio”, nato a Piedimonte Etneo il 28/09/1970; Antonio Luca Josè PAPPALARDO inteso “Pitbull, nato a Catania il 08/02/1979; Valerio PARASILITI RANTONE, nato a Bronte il 12/04/1976; Giuseppe PARENTI nato a Paternò il 01/04/1982; Giovanni PARISI inteso “u ciuraru”, nato a Catania il 08/02/1965; Leonardo PARISI inteso “Leo Manitta”, nato a Piedimonte Etneo il 18/6/1970; Gianluigi Antonio PARTINI nato a Catania il 24/06/1986; Leonardo PATANE’ inteso “Nardo caramma”, nato a Giarre il 09/06/1953; Giovanni PENNISI nato a Catania il 17/09/1968; Ottavio PEZZINO nato a Catania il 21/12/1966; Francesco Antonio PISTONE intesoVurpitta”, nato a Catania il 14/06/1962; Antonio Carmelo Alessandro PRIVITERA inteso “Alessandro”, nato a Catania il 21/09/1969; Antonino PUGLIA, nato a Calatabiano il 02/12/1969; Alessandro Giuseppe RAIMONDO inteso “Mattonella”, nato a Catania il 15/01/1972; Antonino RAPISARDA inteso “Nino u biondu”, nato a Paternò il 09/01/1970; Salvatore RAPISARDA inteso “Turi u porcu”, nato a Paternò l’1/12/1955; Vincenzo Salvatore RAPISARDA nato a Paternò il 02/02/1988; Alfio ROMEO inteso “Alfio Faviana”, nato a Piedimonte Etneo il 27/06/1963; Filippo SANTONOCITO nato a Catania il 08/09/1979; Alfio Vincenzo SARDO nato a San Gregorio di Catania il 05/04/1965; Concetta SCALISI, nata ad Adrano il 25/12/1953; Omar SCARAVILLI nato a Catania il 02/02/1981; Nunzio SCIAMMACCA nato a Nissoria il 26/12/1956; Orazio SCIUTO nato ad Aci Catena il 22/02/1957; Maria SCUDERI nata a Catania il 08/03/1960; Orazio Salvatore SCUTO inteso “u vitraru”, nato ad Aci Catena l’1/01/1959; Salvatore SORBELLO inteso Turi farina o Turi u panitteri”, nato a Catania il giorno 11/3/1958; Mauro SULFARO nato ad Acireale il 29/05/1955; Giuseppe TOMARCHIO nato a Giarre il 18/09/1954; Maurizio TOMASELLI inteso “Manitta”, nato a Catania il 09/04/1969; Michele TORRISI nato ad Aci Sant’Antonio il 30/07/1967; Salvatore TORRISI intesoTuri u biondo”, nato a Catania il 25/06/1962; Sebastiano TORRISI intesoNello”, nato a Catania il 06/05/1968; Mario TROVATO inteso “Mario u biondu”, nato ad Acireale il 10/03/1962; Giuseppe Salvatore VECCHIA nato a Catania il 28/06/1965; Antonino Francesco VENTURA nato a Catania il 15/02/1980; Giuseppe VIOLA nato a Catania il 23/11/1953; Sebastiano ZAPPALA’ inteso “Nello”, nato a Catania il 12/01/1964; Antonino Innocenzo ZIZZO nato a Catania il 24/02/1961; Gianni Luca, ZIZZO nato a Catania il 12/08/1981.

Sono oltre 500 i carabinieri del Comando Provinciale di Catania ed unità specializzate, che, dalle prime ore del mattino, hanno eseguito su tutto il territorio nazionale ed all’estero un provvedimento restrittivo emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 109 persone, dirigenti ed affiliate del clan mafioso “LAUDANI”, ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi ed altri reati. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire l’organigramma del clan, considerato una delle più ramificate e pericolose consorterie criminali operante nel catanese, caratterizzato da una autonomia criminale orgogliosamente rivendicata anche nei confronti di “Cosa Nostra” catanese, con la quale, peraltro, non ha disdegnato di stringere alleanze partecipando alle più sanguinose faide degli anni ottanta e novanta, con saldi legami anche con la ‘ndrangheta reggina. Gli investigatori hanno individuato capi e gregari, accertando numerose estorsioni praticate in modo capillare e soffocante ai danni di imprese ed attività commerciali del territorio e riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell’economia locale posto in essere anche con attentati alle attività produttive ed aggressioni agli imprenditori. Nessun decisivo contributo alle indagini è emerso dalle dichiarazioni delle vittime che, a riprova del profondo stato di assoggettamento, o hanno negato di essere sottoposte al pagamento del “pizzo” o si sono limitate ad ammettere il solo fatto storico dell’estorsione, non fornendo alcun elemento utile per l’identificazione dei responsabili. Le attività hanno altresì consentito di evidenziare il ruolo centrale ricoperto da tre donne in seno all’organizzazione, tratte in arresto nell’ambito dell’operazione, dimostratesi in grado di dirigere  le attività criminali della “cosca” secondo le direttive impartite dai vertici ed occupandosi anche della gestione della “cassa comune” e del sostentamento economico delle famiglie degli affiliati detenuti. I particolari dell’operazione  illustrati, alle ore 11.15, nel corso di una conferenza stampa presso la sala “PAPA”, al piano terra del Palazzo di Giustizia dipartimento di  Via Francesco Crispi altezza civico 237. I militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, nei confronti di n. 109 soggetti indagati,  di cui 106 in carcere e 3 posti agli arresti domiciliari per ragioni di salute. Il provvedimento è stato eseguito da oltre cinquecento Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati (Compagnia di Intervento Operativo del XII Battaglione “Sicilia”, Nuclei Cinofili ed Elicotteri), su tutto il territorio nazionale ed all’estero (Germania e Olanda), ed ha riguardato dirigenti ed affiliati al clan “Laudani” attivo nel capoluogo e con ramificazioni in tutta la provincia etnea, responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi ed altri reati. Il clan “Laudani”, detto dei “MUSSI ‘I FICURINIA”, è certamente una delle più ramificate e pericolose organizzazioni criminali operanti nel catanese, diretto dai componenti di un gruppo familiare facente capo al “patriarca” Sebastiano LAUDANI (classe 1926),  sottoposto con l’attuale ordinanza agli arresti domiciliari per ragioni di salute,  che lo ha gestito, nel tempo, per il tramite dei suoi congiunti, tra i quali, in passato, il figlio Gaetano Laudani, ucciso nel 1992 e soprattutto, da ultimo, i nipoti Giuseppe LAUDANI e Alberto CARUSO, entrambi personalmente educati dal nonno, fin dalla più tenera età, secondo le rigide regole dell’appartenenza mafiosa, dell’intimidazione e della violenza. I militari hanno appurato l’autonomia criminale orgogliosamente rivendicata anche nei confronti di “Cosa Nostra” catanese, con la quale peraltro non ha disdegnato di stringere alleanze partecipando alle più sanguinose faide degli anni ottanta e novanta, e con saldi legami anche con la ‘ndrangheta reggina. Gli investigatori ribadiscono che il clan LAUDANI  si è contraddistinto, nei principali eventi storici della criminalità organizzata catanese, per la ferocia ed efferatezza dei suoi vertici, tanto da rendersi protagonista, nel tempo, di alcuni dei crimini considerati tra i più gravi verificatisi nella provincia di Catania negli ultimi decenni, quali l’attentato con autobomba con 30 chili di esplosivo alla caserma dei Carabinieri di Gravina di Catania del 18 settembre 1993, in cui rimasero feriti 4 militari, l’omicidio dell’agente di Polizia Penitenziaria Luigi BODENZA del 24 marzo 1994 e l’assassinio del noto avvocato penalista Serafino FAMÀ, avvenuto il 9 novembre 1995. L’organizzazione criminale, sin dai primi anni ‘80, avrebbe quindi raggiunto e consolidato una enorme forza di intimidazione, derivante dalla commissione di una lunga serie di omicidi (oltre cento) ed atti di violenza e minaccia, attraverso cui ha imposto la sua leadership in un’area tra le più ricche della provincia. Il denaro, provento delle attività illecite (estorsioni, usura, traffico di droga e rapine), veniva reinvestito in fiorenti attività economiche quali il commercio all’ingrosso di carni, acquisti di terreni (anche all’estero), imprese edili e commerciali. A riguardo sintomatica è la condanna di Sebastiano SCUTO, titolare dell’importante catena di supermercati “Despar”, a 8 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso per avere reinvestito nelle sue attività i proventi dell’organizzazione criminale.  Il  provvedimento si pone su un solco di continuità ideale con i procedimenti le cui operazioni venivano denominate “Fico d’India” e “Abisso”, riguardanti sempre il clan LAUDANI e con indagini delegate dalla locale D.D.A. all’Arma dei Carabinieri, l’ultima delle quali risale al 2010. La misura scaturisce da una complessa attività di indagine, convenzionalmente denominata “I Viceré”, avviata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ed affidata ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, la quale traeva il proprio iniziale spunto dalla collaborazione con la giustizia di Giuseppe LAUDANI, nipote del capostipite ed ai vertici dell’organizzazione criminale dal 1999 al 2010, primo ed allo stato unico membro della famiglia di sangue ai vertici del clan a compiere la scelta di rinnegare il proprio passato criminale mafioso ed a passare dalla parte dello Stato, svelando con le sue dichiarazioni i retroscena di quasi vent’anni di vicende mafiose che hanno tristemente caratterizzato la storia criminale di Catania e del suo hinterland. A seguito di ciò venivano compiute accurate indagini a riscontro, consistenti sia in attività tecniche, sia nella acquisizione di ulteriori fonti dichiarative, le quali consentivano di accertare la responsabilità degli odierni indagati quali affiliati al clan Laudani, ma soprattutto evidenziavano la particolare articolazione di tale sodalizio, suddiviso in gruppi radicati ciascuno su una propria zona territoriale di influenza e dotati di una autonomia decisionale ed operativa limitata dall’esigenza di rispondere, per aspetti predeterminati e di importanza rilevante, ai vertici del clan, cioè alla famiglia LAUDANI di sangue: una sorta di struttura “holding” insomma, perfettamente regolata, nella quale il gruppo dominante, quello della famiglia di sangue dei MUSSI, prendeva le decisioni essenziali quali guerre, alleanza, suddivisioni di tangenti con altri clan, lasciando invece l’attività più concretamente operativa, quale quella relativa alle estorsioni ed al traffico di droga, all’autonomia dei gruppi territoriali. I gruppi la cui operatività è stata accertata risultavano radicati, oltre che nella città di Catania, segnatamente nel quartiere Canalicchio, anche in tutto l’hinterland etneo, cioè: San Giovanni la Punta, Acireale, Giarre, Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo, Caltagirone, Randazzo, Paternò, San Gregorio, Aci Catena, Mascali e Viagrande, laddove l’egemonia criminale veniva imposta soprattutto attraverso la sistematica raccolta di denaro in danno delle più diverse attività di tipo commerciale e imprenditoriale presenti nei suddetti territori ed il traffico di droga; elementi di prova sono stati acquisiti altresì in ordine alla disponibilità di armi da parte degli indagati. Caratterizzazione molto allarmante emersa e riscontrata nel corso delle indagini riguarda la capacità del clan LAUDANI di infiltrazione in apparati istituzionali; sono emerse infatti e sono state contestate ad elementi dell’avvocatura e delle FF.OO. condotte di appoggio all’associazione, qualificate come concorso esterno nel delitto associativo e reati fine, quali quello di rivelazione di segreto d’ufficio e di accesso abusivo a sistema informatico, aggravati dall’aver inteso favorire un gruppo mafioso; per tali delitti sono state emesse n. 3 ordinanze custodiali in carcere. Le investigazioni infine hanno dimostrato, con riferimento ad un territorio particolarmente esteso, che il “clan” per affermare la propria esistenza e per assicurarsi una sostanziosa fonte di sostegno economico, ha pianificato e posto in essere nel corso degli anni e sino ad oggi un vasto e capillare sistema di estorsioni per il conseguimento del cui profitto potevano essere commessi anche gravi atti intimidatori, dagli attentati alle attività produttive sino alle aggressioni agli imprenditori. Il minuzioso lavoro di riscontro alle dichiarazioni dei collaboratori e l’esame del materiale sequestrato nel corso dell’attività, tra cui vere e proprie “liste” di esercizi ed aziende sottoposte ad estorsione, ha permesso di mappare le imprese vessate che, come in alcuni casi dimostrato, versavano importi che si aggiravano tra i 3.000 ed i 15.000 euro annui a cadenze periodiche. Le ingenti somme frutto degli affari illeciti, secondo le direttive dei capi del clan, alcuni dei quali vere menti economiche dell’organizzazione, venivano reinvestite in varie attività imprenditoriali, attraverso dei prestanome, così da eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, particolarmente in società operanti nei settori turistico-alberghiero e di rivendita autovetture. Infine, particolarmente importante è stato l’accertamento del ruolo di vertice, o comunque di tipo organizzativo, assunto dalle tre donne tratte in arresto nell’ambito del clan LAUDANI. Esse hanno svolto attività di rilievo fondamentale per il sodalizio, fornendo direttive in ordine alla strategia complessiva da seguire,  organizzando il reinvestimento dei proventi illeciti e contribuendo addirittura al tentativo di fondazione di un ulteriore gruppo satellite, operante in territorio di Caltagirone. Ciò dimostra la capacità del sodalizio di adattarsi alle nuove situazioni e di utilizzare tutte le risorse a disposizione, ivi comprese quelle femminili, le quali, si sottolinea, risultano particolarmente adatte a ruoli di comando.


Catania Spaccio, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato ai domiciliari Santo VENTURA 57enne, di Catania, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, già condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso nel capoluogo etneo nel giugno del 2014, espierà ai domiciliari il residuo pena equivalente ad 1 anno11, mesi e 10 giorni di reclusione.


Catania Uccisa da stalker il giorno del processo. Fermato dai Carabinieri l’autore  dell’omicidio della 20enne  di Nicolosi. I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, ieri sera collaborati dalla Sezione Anticrimine di Catania e dal Comando Provinciale di Milano, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, Antonio PRIOLO, 25enne di Belpasso, per il reato di omicidio. I  Carabinieri di Nicolosi ieri mattina, avevano ritrovato un’autovettura Audi A2 con all’interno il cadavere di Giordana DI STEFANO, una ragazza 20enne di Nicolosi. I  militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Catania che subito sono intervenuti sul posto, col medico legale, hanno effettuato il sopralluogo sulla scena del crimine. La donna, riversa sui sedili anteriori, presentava numerose ferite al petto da arma da taglio. Gli investigatori hanno avuto chiaro quindi che la vittima aveva avuto una colluttazione all’interno dell’autovettura con una persona che poi si era data alla fuga. Le indagini avviate dai Carabinieri del reparto Operativo e della Compagnia di Paternò hanno consentito di verificare che la ragazza aveva presentato una denuncia nel 2013 per stalking nei confronti del suo ex convivente, con il quale aveva avuto una bambina nel 2011, per cui ci sarebbe stata una udienza presso il Tribunale di Catania nel corso della mattinata.Gli investigatori hanno cominciato così ad interrogare una serie di testimoni o persone che potessero riferire notizie utili sulla vita della ragazza e su come potesse avere trascorso la serata precedente. Le indagini hanno consentito di comprendere che la DI STEFANO aveva visto, la sera precedente, proprio il suo ex convivente Antonio PRIOLO con il quale aveva avuto una discussione, connessa alla denuncia presentata nel 2013 ed all’udienza che ci sarebbe stata la mattina stessa, durante la quale lui aveva avuto un vero e proprio raptus che lo aveva portato a colpire la donna al petto più volte con un coltello.  I Carabinieri si sono messi immediatamente sulle sue tracce ma il soggetto si era reso irreperibile. E’ iniziata così una vera e propria ricerca prima su tutto il territorio siciliano e poi su quello nazionale. L’autovettura con sui stava scappando, una Chrysler Spark di colore bianco, è stata ritrovata presso la Stazione ferroviaria di Messina. L’analisi delle utenze telefoniche e delle celle di aggancio hanno permesso di comprendere come il soggetto stesse scappando verso Nord e che probabilmente aveva intenzione di prendere un treno per la Svizzera. Antonio PRIOLO è stato, così, localizzato presso la Stazione Centrale di Milano e solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri del posto, attivati dai colleghi di Catania, non gli ha permesso di prendere un treno per Lugano. Il soggetto è stato accompagnato presso il Comando Provinciale di Milano dove ha reso, prima davanti ai militari e poi al magistrato, piena confessione compatibile con le acquisizioni investigative fino a quel momento raccolte. Antonio PRIOLO è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dal dott. Alessandro Sorrentino della Procura della Repubblica di Catania ed accompagnato presso il carcere di San Vittore di Milano.










 


 

 


 


 


Notizie

LAV : NON

 

ABBANDONARLI

 




Catania – Donna usa bambini per rubare, CC presa. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato nella flagranza Giusi LA ROSA 37enne, una 17enne ed un 14enne, tutti di Catania.  I militari, a seguito di diverse segnalazioni effettuate da alcuni commercianti del centro storico cittadino, vittime di numerosi furti all’interno delle proprie attività durante l’orario di lavoro, hanno avviato immediatamente delle articolate indagini. L’attività investigativa condotta dai carabinieri ha permesso di appurare il modus operandi dei malviventi negli eventi criminosi, che era sempre lo stesso, ovvero con l’utilizzo di minori. I  bambini venivano fatti entrare nei negozi tra la confusione della clientela ed, approfittando dell’attimo di distrazione degli impiegati, furtivamente asportavano di volta in volta la merce esposta, oggetti o capi di abbigliamento. I tutori dell’ordine, nella tarda mattinata di ieri, a conclusione di un mirato servizio di osservazione in via Umberto  hanno notato e seguito i soggetti accompagnati da altri 2 piccoli, 1 bambina ed 1 bambino, di età inferiore ai 12 anni. Il gruppetto giunto davanti ad un negozio di telefonia si è fermato e, su indicazione della donna, la più piccola è stata fatta entrare nel negozio ed asportare un Tablet che era poggiato sul bancone. La piccola è uscita poi di corsa per cercare di allontanarsi insieme ai mandanti.  I militari immediatamente intervenuti li hanno bloccati tutti dopo un breve inseguimento. La 37enne, che ha tentato energicamente di opporsi  alla cattura reagendo ai militari, dovrà rispondere anche del reato di  resistenza a Pubblico Ufficiale. Inoltre, dai successivi accertamenti è emerso che sul conto della 17enne era pendente un provvedimento per essere collocata in una comunità, emesso nell’agosto del 2015 dal Tribunale per i Minori di Catania, per il quale era ricercata, essendosi resa irreperibile. Il Tablet rubato è stato restituito al legittimo proprietario. I due bambini minori, degli anni 12, mediante i servizi sociali competenti saranno  affidati a dei familiari.  L’arrestata è stata trattenuta in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicata con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. La 17enne è stata accompagnata al Centro di Prima Accoglienza di Caltanissetta mentre il 14enne al Centro di Prima Accoglienza di Catania, come disposto dall’Autorità Giudiziaria Minorile di Catania.


Catania Tenta  estorsione a ditta, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato   Giuseppe Marco GIUGA, 54enne, di Catania, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania. Il GIP, concordando pienamente con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, ha ritenuto il soggetto responsabile di una tentata estorsione, commessa a San Gregorio di Catania il 10 ed il 22 giugno 2015 ai danni di una ditta che effettuava lavori per opere pubbliche. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 


Catania Furto, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato ai domiciliari Massimiliano BERTOLINI 37enne, già ai domiciliari, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 1 anno di reclusione per un furto aggravato, commesso il 25 novembre 2015 a Catania. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai domiciliari.


Catania Viola prescrizioni dopo rapina, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato Carmelo IL GRANDE 30enne, catanese, dando esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. Il soggetto sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per aver commesso una rapina,  in più circostanze ha disatteso tale vincolo. I Carabinieri hanno segnalato il tutto all’Autorità Giudiziaria, che valutate le gravi inadempienze commesse dal 30enne, ha emesso nei suoi confronti il presente provvedimento restrittivo disponendone gli arresti domiciliari.


Catania 13  somali indiziati per favoreggiamento e sfruttamento immigrazione clandestina. La Polizia di Stato (Squadra Mobile di Catania e Servizio Centrale Operativo) ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso il   9 maggio 2016 dalla Procura - Direzione Distrettuale Antimafia - di Catania, nei confronti di  13 persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo nell’arco temporale ottobre 2015 - maggio 2016, hanno permesso di evidenziare l’esistenza di un’organizzazione criminale composta prevalentemente da cittadini somali dedita al traffico di connazionali, giunti in Italia clandestinamente a seguito degli “sbarchi”, che venivano prelevati dai centri di accoglienza e condotti in appartamenti ubicati a Catania - veri e propri “centri di raccolta” - dove venivano illecitamente trattenuti in attesa che le rispettive famiglie, contattate telefonicamente, pagassero somme di denaro per la loro liberazione e la prosecuzione del viaggio verso la destinazione desiderata, in Italia o in Europa. Gli investigatori, nel corso delle indagini, in distinte circostanze, hanno  “liberato” diverse decine di cittadini somali, di cui alcuni minori trattenuti dai sodali dell’organizzazione all’interno di abitazioni ubicate a Catania e nell’hinterland del capoluogo etneo. I particolari dell’operazione  illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania in viale XX Settembre.


Catania - Scommesse clandestine on line, Polizia, 107 indagati e 13 ai domiciliari: smantellata rete, operazione “master bet”. L’applicazione della misura cautelare personale della custodia agli arresti domiciliari ha riguardato i promotori e/o organizzatori di due associazioni per delinquere: Per la prima associazione a delinquere: Francesco AIRO’ 37 enne  (AGRIGENTO) NON REPERIBILE– precedenti specifici,  di recente tratto in arresto per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo attività scommesse con esponenti di consorterie mafiose camorristiche del salernitano- imprenditore titolare di società  a Malta, Antonino IMPELLIZZERI 60enne, (CATANIA) – ex imprenditore – destinatario di provvedimento di confisca di beni connessa a misure di prevenzione, Gabriele IMPELLIZZERI 30enne (CATANIA) NON REPERIBILE – disoccupato – ex titolare di centro scommesse, Vincenzo PROVENZA  38 enne, (PALERMO) – impiegato, Michele VIGIANO 57enne, (FOGGIA) – precedenti specifici (esercizio abusivo attività scommesse) – imprenditore, Gaetano TERRANA 45enne, (PALERMO)- NON REPERIBILE –operaio edile – già noto per associazione a delinquere finalizzata a reati contro il patrimonio. Per la seconda associazione a delinquere:  Riccardo TAMIRO 43enne, (ROMA) – NON REPERIBILE- con precedenti specifici (esercizio abusivo attività gioco e scommesse ed esercizio gioco d’azzardo) – imprenditore, Antonio RICCARDI 46enne, (NAPOLI) – impiegato, Marcoantonio PATTI 30enne  (CATANIA)– impiegato, Giovanni ARBA  25enne (CAGLIARI) – NON REPERIBILE impiegato di un centro scommesse, Ivan SCALESI 27enne, (SALERNO) – precedenti specifici (esercizio abusivo attività scommesse) – disoccupato, Giuseppe CICALESE 24enne, (SALERNO) – precedenti specifici (esercizio abusivo attività scommesse) – disoccupato, Ignazio CASAPINTA 37enne (PALERMO) – disoccupato. L’operazione  è stata conclusa dalla Polizia di Stato che, su disposizione della Procura Distrettuale di Catania, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di soggetti responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on-line. 107 indagati e coinvolti a seguito di complesse indagini condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma. I  poliziotti  dei reparti territoriali della Specialità, coadiuvati dalle locali Squadre Mobili, a loro volta coordinate dal Servizio Centrale Operativo, di mattina hanno operato nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi, Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati alle ore 11:00 nel corso della conferenza stampa presso la sala della Procura Distrettuale di Catania in Viale XX Settembre. Il numero degli esercizi commerciali sottoposti a sequestro poiché ritenuti centri di scommesse clandestine è 46. In particolare così suddivisi nelle varie nelle province:Catania: 15, Palermo: 6, Ragusa: 2, Siracusa:1,Messina: 1, Caltanissetta: 1, Trapani: 1, Cosenza: 1, Roma: 2, Caserta:1, Salerno: 3, Napoli:4 Cagliari: 8. La Polizia di Stato ha concluso la vasta operazione che ha coinvolto l’intero territorio nazionale. Gli Agenti, su disposizione della Procura Distrettuale di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del capoluogo siciliano, nei confronti di soggetti responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on line in Italia e all’estero, che operava, in assenza delle autorizzazioni statali, attraverso una capillare rete di agenti commerciali e punti di raccolta diffusi sul territorio.  107 sono le persone indagate. In particolare, 13 soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, 46 sono stati interessati dal sequestro preventivo dei loro esercizi commerciali, mentre a 48 sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Due i gruppi criminali a cui facevano capo i vari consociati. Le indagini sono state avviate dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma, che nel 2015 ha rilevato l’esistenza di 7 siti web di scommesse on line che operavano in assenza dell’autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, con piattaforme di gioco ubicate a Malta. Una lunga attività investigativa, avviata sul web, con monitoraggi ed attività di ricerca, e proseguita con intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti e appostamenti. Stamattina personale dei reparti territoriali della Polizia Postale e delle Comunicazioni, coadiuvati dalle locali Squadre Mobili, a loro volta coordinate dal Servizio Centrale Operativo, ha eseguito l’ordinanza cautelare nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi, Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia. Nel corso delle indagini sono emersi contatti di alcuni associati anche con un ex ispettore della polizia maltese che si occupava di criminalità economica, di recente arrestato nell’ambito di un’altra indagine. Il giro di affari interrotto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni è stimato in diversi milioni di euro al mese.  L’enorme fiume di denaro illecitamente accumulato, veniva poi sapientemente riciclato attraverso la polverizzazione di successive operazioni anche in rete, al fine di far perdere le tracce in caso di indagini finanziarie.  A titolo di esempio e conferma del giro d’affari, in una conversazione registrata, uno degli organizzatori parlando al telefono con altro complice gli diceva “….ascolta …..a oggi battiamo dieci milioni…. Abbiamo 12.000 agenzie ….non è che abbiamo un’agenzia solamente…. Non è il problema per noi i 100 euro….noi facciamo … anche 100.000 euro di bonifici al giorno….”.


Catania  - Spaccio,  1 condannato a 4 anni, ai domiciliari. I  Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale ieri sera, hanno arrestato il, catanese Francesco NICOLOSI 36enne, in esecuzione di una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Il soggetto, era stato arrestato dai CC nel gennaio scorso, poiché sorpreso in Viale Biagio Pecorino a Librino mentre  spacciava marijuana – sequestrate nell’occasione  140 dosi di droga e 230 euro in contanti -  a seguito della condanna a  4  anni e 4  mesi di reclusione per quel reato, è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo che, al momento, lo obbliga al regime degli arresti domiciliari.


Gravina di CataniaCC presi 2 ladri d’appartamento con oro appena rubato. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania  hanno arrestato nella flagranza Giuseppe MARINO  59enne, e Francesco SCALIA 35enne, entrambi catanesi, per furto aggravato in abitazione. Una  pattuglia, ieri mattina  durante un servizio di finalizzato a prevenire e reprimere reati predatori in genere, transitando per via Maria Ausiliatrice ha notato due individui, dal fare sospetto, caricare degli scatoloni a bordo di una Mercedes classe A200. I soggetti sono strati prontamente bloccati e controllati dai carabinieri, i quali hanno accertato che all’interno degli scatoli vi era un ingente quantitativo di monili e gioielli, d’oro e d’argento.  I  militari hanno individuato ed ispezionato un appartamento ubicato in quella via con le stanze tutte soqquadro, dove erano stati rubati tutti i preziosi.  La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania  -   Evade dai domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Gaetano Gianluca AMADIO, 32enne, catanese, per evasione dai domiciliari. Una  pattuglia, di sera durante un servizio di controllo del territorio, transitando per via Pacinotti ha riconosciuto e bloccato l’individuo, mentre passeggiava a piedi, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC,  intensificati controlli per sicurezza stradale. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Sezione Motociclisti, su disposizione del Comando Provinciale, negli ultimi giorni hanno intensificato i controlli sulla circolazione e la sicurezza stradale nelle principali arterie del territorio cittadino e nei quartieri periferici. I militari, durante il servizio, che ha comportato l’impiego di numerosi uomini e mezzi, hanno elevato 30 contravvenzioni al C.d.S. per complessivi 24.000 euro, decurtati 50 punti dalle patenti di guida, sequestrati 15 motocicli per guida senza casco e 10 per mancanza di copertura assicurativa nonché controllate 35 autovetture. L’Arma, nell’approssimarsi dei mesi estivi, che vedranno riversarsi in strada più mezzi a due ruote, intensificherà  l’attività di controllo alla circolazione stradale. 


Misterbianco CT -  1 viola domiciliari, CC preso. I  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco CT stanotte, hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza  Giovanni CITRARO

 

24enne, del posto, poiché ritenuto responsabile di evasione.  Il giovane già noto è stato sorpreso dai militari di pattuglia fuori dalla sua abitazione, in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ricollocato agli arresti nel suo domicilio.


Acireale Agenti sedano lite tra coniugi, sequestrate armi e munizioni tenute illegalmente.  Uomini delle Volanti del  Commissariato di P.S. di Acireale ieri pomeriggio, hanno denunciato un 41enne per possesso illegale di armi e munizioni. I poliziotti a seguito di segnalazione su linea 113, erano intervenuti in un appartamento nel centro di Acireale per la segnalazione di una lite in famiglia tra  coniugi. I poliziotti hanno sedato gli animi tra i 2 coniugi, ed hanno deciso di eseguire una perquisizione nell’appartamento dove hanno rinvenuto 1 fucile cal.12 a due canne marca Lorenzotti, 1 cartucciera con   30 cartucce cal.12, 1 pistola Marca Mauser cal. 6,35,  2 baionette, 2 pugnali e 3 sciabole.  I  primi  accertamenti eseguiti dagli Agenti hanno evidenziato che  le armi erano tutte regolarmente denunciate dal padre, deceduto nel 2010 e che il figlio le aveva ereditate senza però averle mai denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’erede è stato denunciato in  libertà per detenzione abusiva di armi ex art. 697 c.p. in relazione all’art. 38 del T.U.L.P.S.   Tutte  le armi e le munizioni sono state sequestrate.


Catania – 1 ai domiciliari per spaccio. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato ai  domiciliari Francesco Massimo FASCIA, 49enne, di Catania, già ai domiciliari, dando esecuzione ad 1 ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.  Il  soggetto dovrà espiare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione poiché riconosciuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 21 maggio 2015 a Catania. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai  domiciliari.


Mascalucia  CTDroga in armadio, CC 1 preso. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno ammanettato in flagranza

 

Gianluca SPAMPINATO 35enne, del luogo già ai domiciliari, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari da alcuni giorni avevano notato uno strano movimento di persone nei pressi dell’abitazione del 35enne. I  Carabinieri, di mattina dopo avere effettuato un normale controllo, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati  dentro l’anta di 1 armadio, 1 busta di cellophane trasparente contenente 30 grammi di marijuana, 1 bilancino elettronico di precisione e vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.


Mascali  CT  – Donne rubano cosmetici, CC 2 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Elisa LA ROSA  28enne e  Angela Anais FALLICA 22enne, ed  una 18enne, tutte di Catania, per furto aggravato in concorso. Una  pattuglia, ieri sera, su richiesta da parte di personale della vigilanza, è intervenuta in via Sicula Orientale bloccando  tre donne con le borse piene di prodotti cosmetici appena rubati all’interno del supermercato “Conad”. La refurtiva, per un valore complessivo di 600 euro, è stata restituita al responsabile aziendale.Le arrestate sono state sottoposte agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicate con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Fermati 3 scafisti, sbarco 121 migranti il 14/12 a CT.  Si tratta di  MAMODOU BAH 20enne(Guinea), MOHAMED GINECHI  21enne (Marocco) e ARONA SY 24enne(Gambia) i quali sono stati individuati tra i componenti dell’equipaggio del gommone, di circa 10 metri, su cui viaggiavano i migranti soccorsi in alto mare. La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Catania e la Guardia Costiera hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto 3 sedicenti cittadini stranieri, di nazionalità guineana, marocchina e gambiana, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 121 migranti di varie etnie, partiti dalle coste libiche e giunti presso il porto di Catania lo scorso 14 aprile, a bordo della nave della Guardia Costiera italiana CP 940 “Dattilo”. gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo, anche sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera durante le operazioni di salvataggio, le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo. A conclusione delle attività, i tre soggetti sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CTViola domiciliari, CC  1 preso. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT), hanno  arrestato, nella flagranza, 

Antonino SANTONOCITO 49enne, reo di evasione. Il soggetto è stato notato e bloccato dalla pattuglia dell’Arma mentre stava percorrendo a piedi via Taormina, in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Catania   2 : catanese e romeno, presi dopo furto in centro commerciale.   Agenti  delle volanti ieri sera hanno arrestato per furto aggravato Salvatore PALERMO 34enne  e Mihai IACOB  26enne nato in Romania entrambi incensurati. Agenti in servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, venivano inviati alle ore 20.30 presso l’ipermercato “Auchan” ubicato all’interno del centro commerciale “Porte di Catania”, dove gli addetti alla sicurezza dell’ipermercato avevano bloccato 2 individui che avevano commesso un furto. gli agenti giunti immediatamente sul posto, hanno preso in consegna i due individui, identificati per   Salvatore PALERMO e Mihai IACOB, ed  accertato che poco prima gli stessi avevano prelevato dagli scaffali ben 35 confezioni di cosmetici, per un valore di 360 euro, occultandoli all’interno di una borsa a tracolla in cui avevano creato una schermatura con carta stagnola, ed in tal modo avevano superato le casse eludendo il sistema di controllo delle torrette anti-taccheggio. I maldestri hanno poi tentato di fuggire ma sono stati bloccati dal personale addetto alla sicurezza dell’esercizio commerciale.  PALERMO e  IACOB sono dichiarati in  arresto e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuti presso le locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per direttissima.


Misterbianco CT  – Sorvegliato viola sorveglianza, CC preso. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato nella flagranza

Antonino PUGLISI, 49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno del comune di residenza. Una  pattuglia, ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in via Milano mentre alla guida di una moto, sprovvisto di patente poiché mai conseguita, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza  Speciale cui era sottoposto.  L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Tremestieri Etneo  CT Usura, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri Etneo (CT) hanno arrestato Giovanni MANNA  64enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.  il personaggio riconosciuto colpevole del reato di usura continuata pluriaggravata,  commessa nel 2012 ad Aci Sant’Antonio (CT) mentre era sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, dovrà scontare la pena residua di 2 mesi e 29 giorni di reclusione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.


Catania  - 1 evaso dai domiciliari, preso a controllo. Agenti del Commissariato “Centrale” e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, hanno ammanettato il già noto catanese

 

Giuseppe CARUSO 37enne per evasione e false indicazioni sull’identità personale. Il soggetto, controllato in Corso Sicilia, ha fornito agli agenti una data di nascita errata per cercare di evitare l’arresto. Gli operanti, tuttavia, hanno notato che il personaggio dava segni di nervosismo e pertanto hanno deciso di procedere al suo accompagnamento presso il Commissariato Centrale dove è stato accertato che CARUSO era sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato e che in data 4 febbraio u.s. era già stato tratto in arresto per evasione. Ultimate le formalità di rito il personaggio è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa nella mattinata di essere innanzi alla locale Autorità Giudiziaria il rito direttissimo. Agenti del Commissariato Centrale, del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia orientale, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, ieri sera, nel quadro di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Catania Marcello Cardona nell’ambito della operazione “Trinacria” volti alla prevenzione dei reati predatori, hanno operato dei controlli nel centro città, e  pattugliamento degli itinerari turistici più importanti. I tutori dell’ordine nell’ambito di detto servizio sono state identificate 120 persone; controllati 54 veicoli; elevati 15 verbali per violazioni al Codice della Strada; controllate 40 persone sottoposte agli arresti domiciliari; 2 le perquisizioni effettuate ai sensi dell’art.4 legge 152/75 (perquisizione per accertare eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di effrazione). I tutori dell’ordine, nel corso del servizio hanno prestato  attenzione alla ricerca dei motociclisti sprovvisti di casco protettivo (attività questa che consente soprattutto di porre un freno al fenomeno degli scippi) difatti, sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 3 motoveicoli per mancato uso del casco protettivo e di copertura assicurativa. È stata altresì effettuata un’intensa attività di prevenzione ed identificati e sanzionati parcheggiatori abusivi operanti nel centro cittadino con particolare riguardo alle vie interessate dalla c.d. “movida”. L’importo complessivo delle sanzioni elevate ammonta a circa 6.000 Euro.


Acireale Sprangate in ristorante, ferisce titolare: 1 in manette. Gli  agenti del Commissariato di P.S. di Acireale lo scorso 26 marzo, hanno arrestato il già noto Salvatore LISBONA  43enne, per violazione di domicilio con violenza sulle cose e sulle persone e minacce di morte. Il personaggio, armato di una spranga di ferro, aveva seminato il panico all’interno di un noto ristorante acese. Il soggetto dopo aver infranto alcune vetrate della trattoria, ha sfondato la porta d’ingresso del locale ed  una volta all’interno, ha aggredito, ferito e minacciato di morte i proprietari. L’immediato intervento della volante, a quel punto è stato provvidenziale, poiché è riuscita, con difficoltà, a sedare la furia aggressiva del Lisbona, peraltro in evidente stato di ebbrezza, bloccandolo ed arrestandolo. L’aggressore, riportato alla calma grazie all’azione efficace e perentoria dei poliziotti, è stato successivamente recluso presso il carcere di Piazza Lanza.  Salvatore Lisbona,  già noto per reati analoghi, non è nuovo a tali esecrabili episodi di violenza. Il soggetto nell’ultimo mese, si è reso protagonista di analoghi accadimenti presso altre attività ricettive dell’acese, per cui il Commissariato di P.S. di Acireale lo aveva già deferito all’Autorità Giudiziaria.


Catania - Telethon e Matteo: 4 km stracanina, cura malattie genetiche rare.  Il  piccolo catanese è  testimonial di Telethon Catania, in rappresentanza di tutti i bambini che lottano contro quelle malattie genetiche  e per via della loro rarità sono trascurate dai grandi investimenti pubblici ed industriali. La  5a  edizione della Walk of Life 2016, si svolge domenica 15 maggio a Catania dalle 10.00, da piazza Università con la camminata di solidarietà di 4 chilometri, tra piazze storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini, scuole e diversamente abili. La  manifestazione è articolata in passeggiata non competitiva, corsa in bici, stracanina (passeggiata cane-padrone) e gara podistica competitiva. Gaetana Baglio neuropsichiatra infantile è  mamma di Matteo ed  afferma: “Tutti uniti il 15 maggio a sostegno della ricerca scientifica. Far avanzare la ricerca scientifica verso la cura delle malattie genetiche rare è la missione che da oltre 25 anni la Fondazione Telethon si prefigge.  Troppe  sono infatti le patologie per le quali non esiste ancora una terapia, e a volte perfino la diagnosi. La  speranza è la chiave di volta che regge l’attività della Fondazione.   Grazie a Telethon ed al progetto di ricerca finanziato da tre anni, di cui è titolare il dott. Michele Sallese, abbiamo acceso una luce di speranza sul piano della terapia e sul nostro futuro”. Matteo è affetto dalla sindrome di Marinesco-Sjogren che conta circa 100 casi nel mondo. È una malattia genetica cerebellare associata a cataratta congenita bilaterale, a volte con vari gradi di disabilità mentale, difficoltà di coordinazione della parola e dei movimenti e debolezza muscolare che impedisce di muoversi autonomamente. Al di là della sua malattia Matteo è un bambino sempre allegro, positivo, motivato e con una buona autostima. Ama andare in piscina, fare il chierichetto in chiesa, andare al parco giochi e al ristorante. È un grande esempio di amore per la vita. L’affetto costante del Coordinamento Telethon Catania, guidato da Maurizio Gibilaro e dal vice coordinatore Concetto Nicolosi, dei volontari e di tutta la città ci fa sentire meno soli nella nostra lotta quotidiana, una famiglia che vive la situazione di instabilità risente positivamente del sostegno della gente. Matteo è più consapevole delle sue difficoltà e sentirsi attorniato di amore, specialmente il giorno della manifestazione, lo riempie di gioia. Diventa così un fulcro che unisce varie realtà  istituzionali, religiose, militari, associazionistiche per una nobile causa. L’unione di tutti può portare al risultato. Corriamo uniti per fare trionfare la speranza, per la vita e perché la cura deve essere per tutti”. La  Walk Of Life Catania è realizzata con l‘apporto di partnership : enti istituzionali regionali e locali, I Press,  organizzazioni sportive  di volontariato,  e  sponsor.


Sant’Alfio  CTCalci e pugni a CC durante controllo, preso 12 marocchino. Una  pattuglia della Stazione Carabinieri di Sant’Alfio (CT) stanotte, ha fermato per un controllo di routine il marocchino  Habdoulak HAROUI 28enne mentre percorreva a piedi la  Via Finocchiaro a Giarre (CT).  Il soggetto per evitare di essere identificato, si è scagliato contro i militari colpendoli con calci e pugni. Gli operanti, dopo una breve colluttazione, sono riusciti ad ammanettarlo ed identificarlo, accertando successivamente che lo stesso era gravato da un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso dalla Prefettura di Catania il 14 marzo scorso. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.  


Vizzini  CT - Spende soldi falsi, donna 48enne ai domiciliari ed amico denunciato .I Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza una donna, di 43 anni, di Catania, per spendita di monete falsificate e denunciato per lo stesso motivo un 48enne. La  donna nella tarda mattinata di ieri, in compagnia di un complice, un 48enne, catanese, è entrata in un bar del centro cittadino di Vizzini e con la scusa di fare una consumazione ha poi pagato con una banconota da 50 euro falsa. Il proprietario, accorgendosi poco dopo che la banconota era contraffatta, ha chiamato subito i Carabinieri della locale Stazione che immediatamente intervenuti hanno subito individuato e bloccato i due mentre erano intenti ad allontanarsi a piedi per  le vie limitrofe. La banconota fraudolenta è stata sequestrata. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai domiciliari.


Catania Questura : nuova procedura per segnalare persona scomparsa. Si informa che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha attivato – analogamente a quanto già previsto per i furti di veicoli – una nuova procedura che consente al cittadino di segnalare telefonicamente alle Forze dell’Ordine l’improvvisa scomparsa di una persona. Il segnalante potrà, per esempio in tal caso chiamare il numero di emergenza (113)  della Polizia di Stato e  indicare i dati essenziali della persona da rintracciare. La Sala Operativa ricevuta la notizia, darà immediata comunicazione a tutte le pattuglie presenti su strada per attuare le prime ricerche , spesso fondamentali in casi di questo tipo. Inoltre la segnalazione verrà immediatamente  inserita nell’apposita banca dati. Tale segnalazione non è però sostitutiva della denuncia di scomparsa che – così come per la denuncia di furto – dovrà essere formalizzata entro le successive 72 ore dalla comunicazione telefonica la quale, in mancanza di formalizzazione, verrà eliminata dalla banca dati dell’Ufficio della Forza di Polizia che l’ha ricevuta. Si raccomanda pertanto il corretto uso della suddetta procedura che, in caso di attivazione, deve necessariamente prevedere due fasi distinte: la segnalazione telefonica (facoltativa) e la formalizzazione della denuncia di scomparsa (necessaria) entro le successive 72 ore presso l’Ufficio della Forza di Polizia. Questa nuova procedura consente di far circolare l’informazione con la massima tempestività possibile per incrementare le probabilità di successo nelle ricerche e pertanto gli utenti dovranno fornire quanti più elementi possibili compresi il luogo e la struttura da cui la persona potrebbe essersi allontanata allo scopo dell’individuazione del soggetto scomparso.


Catania Poliziotto  fuori servizio vede 2 scippatori in azione, identificati ed ammanettati. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di mattina, hanno tratto in arresto i già noti Claudio BONNICI 19enne nato a Catania e Giuseppe SPAMPINATO 26enne nato a Catania, per il reato di furto con strappo in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura. La misura è scaturita da un’attività investigativa compiuta dall’UPGSP. Un agente libero dal servizio, circa due mesi fa, mentre transitava con la sua auto su via 31 Maggio, aveva assistito in diretta al furto materialmente commesso da un giovane che, dopo essere sceso dallo scooter, condotto da altro complice, ed essersi affiancato ad una vettura incolonnata nel traffico, apriva lo sportello lato passeggero di quest’ultima e riusciva a strappare la borsa appartenente alla conducente, nonostante la strenua resistenza posta in essere dalla donna. BONNICI e SPAMPINATO, sono stati immediatamente riconosciuti dall’agente essendo già noti e dediti a tale tipologia di reato. I personaggi, dopo aver invertito il senso di marcia, si sono dati alla fuga. L’agente, dopo aver tentato di frapporsi con la sua vettura per impedirne la fuga ed aver intimato l’alt qualificandosi, non si dava affatto per vinto, ed anzi a sua volta ha invertito il senso di marcia ponendosi all’inseguimento dello scooter, di cui dopo un po’ si perdevano le tracce. Il Tribunale alla luce dei gravi indizi emersi a loro carico, ha  emesso l’ordinanza che è stata  eseguita nei confronti di entrambi i personaggi.


Catania 1 preso con cocaina e marijuana, ai domiciliari.  Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella notte, hanno arrestato il catanese Damiano CONSOLO 21enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I poliziotti in servizio di volante, nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Alogna 1 auto ferma all’altezza del civico 47, che alla vista delle volanti è partita repentinamente facendo perdere le tracce e, poco distante,  CONSOLO  è stato fermato e sottoposto a controllo. I poliziotti hanno rinvenuto  18 stecche di marjuana, 15 involucri contenenti sostanza in polvere presumibilmente del tipo cocaina e la somma di euro 25 ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso l’abitazione e la sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania Viola misure, CC 1 ai domiciliari.  I Carabinieri della Stazione di Nesima  hanno arrestato ai domiciliari il catanese, Giuseppe Claudio STRANO 30enne, in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura detentiva alternativa emessa dalla Corte di Appello di Catania.  I giudici, grazie ad alcune informative dell’Arma, che puntualmente avevano sanzionato le ripetute violazioni della misura di presentazione alla polizia giudiziaria, cui l’arrestato era obbligato a seguito di arresto per furto aggravato, ne hanno aggravato la misura ordinandone la cattura  e la detenzione agli arresti domiciliari.


CataniaScippa e rapina donne in centro, 1 preso. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Luigi LONGO 32enne già noto; perché responsabile del reato di rapina in danno di una giovane donna, di scippo in danno di un’altra giovane donna, entrambe catanesi, nonchè di resistenza a P.U.. la Sala Operativa della locale Questura nella tarda serata del 29 marzo segnalava lo scippo di una borsa in danno di una ragazza nella centrale via Gallo, ad opera di un malvivente a bordo di un ciclomotore “Aprilia Scarabeo” di colore scuro. La  vittima  sul posto ha riferito agli agenti della Squadra Mobile – Sezione “Condor”  i quali nella zona del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati predatori, che poco prima, un malvivente vestito di scuro, a bordo di una grossa moto  anch’esso di colore scuro, le aveva scippato la borsa, fuggendo in direzione via Crociferi. Gli  Agenti immediatamente si sono posti alla ricerca del malvivente e, nelle successive ore alle 00:10, in Corso Sicilia angolo Piazza Stesicoro, hanno notato un individuo vestito di scuro a bordo di una moto Aprilia Scarabeo di colore nero che si dirigeva ad alta velocità in direzione via Etnea.  Gli  Agenti, senza farsi notare, avendo intuito che potesse essere il malvivente autore dello scippo di poco prima, si sono posti sulla stessa direzione di marcia del giovane, il quale, giunto quasi ad angolo con la via Pacini,  salito sul marciapiedi e senza scendere dal mezzo si è avvicinato nei pressi di alcuni tavoli di un locale del centro, ed ha afferrato fulmineamente la borsa che una donna teneva tra le gambe, riuscendo ad appropriarsene.  Il  malvivente nello stesso frangente, ha notato gli Agenti sopraggiungere, e si è dato alla fuga  percorrendo con il mezzo un tratto di via Etnea contromano, svoltando ad alta velocità per via Pacini, il tutto sempre sotto lo sguardo degli Agenti. Il  rocambolesco inseguimento scaturito con le pattuglie non lo perdevano mai di vista  si concluso in via Mascali, dove l’individuo ha perso il controllo della moto, andando a collidere con una pattuglia che chiudeva la via di fuga, rovinando per terra. Il malvivente, è stato identificato per Longo Luigi 32enne, già noto per reati contro il patrimonio. La  seconda vittima, negli uffici della Squadra Mobile, in seguito alla violenza posta in essere dal malvivente per commettere lo scippo, ha accusato dolori alla mano ed alla spalla destra, ed è pertanto veniva medicata da personale del 118. Il  malvivente, alla luce di quanto avvenuto, veniva tratto in arresto perché responsabile di rapina in danno della seconda vittima e per resistenza a P.U., e denunciato per lo scippo in danno della prima vittima, veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Tremestieri Etneo  CT - Maltratta  ex moglie e famiglia, 1 ai domiciliari.  I Carabinieri di Tremestieri Etneo (CT) hanno arrestato un 48enne, originario dello Sri Lanka, dando esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia ai danni della ex moglie, commessi a Tremestieri Etneo fino al settembre 2015, e per questo  era stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.  Il  48enne nonostante il divieto, come accertato dai carabinieri, si è reso responsabile di reiterate violazioni della misura preventiva le quali sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria. Il GIP tenuto conto delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri in merito a ciò ha emesso  il provvedimento restrittivo. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.

Catania Rapina banca in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino  hanno arrestato il catanese Giovanni PLATANIA 46enne in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Messina. Il personaggio è stato condannato dai giudici peloritani per il reato di rapina aggravata,  commessa il 4 agosto 2014, quando, con l’aiuto di un complice assaltò l’agenzia del Monte dei Paschi di Siena di Rometta (ME). L’arrestato espierà la pena comminatagli, equivalente a  3 anni e 2 mesi di reclusione,  ai “domiciliari”.  


Belpasso  CT Viola obblighi assistenza familiare, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato Maurizio D’AGATA  39enne, del posto, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Mantova. Il soggetto, già gravato da pregiudizi penali, è stato condannato dai giudici per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato commesso a Castiglione delle Stiviere (MN) nell’ottobre del 2006. L’arrestato espierà la pena, equivalente a 5 mesi di reclusione, in regime di detenzione domiciliare. 


Catania – 3 arrestati dopo rapina in banca. Si tratta dei catanesi Cosimo TRINGAL  44enne già noto ed in atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, Elvis Michael ISAIA 20enne e Gianluca RUMASUGLIA 29enne. Le pattuglie della Polizia su strada, hanno controllato il territorio riuscendo ad intervenire tempestivamente su segnalazioni ed  anche d’iniziativa catturando i malviventi.  Agenti della Polizia di Stato, appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ieri mattina  nell’ambito del piano d’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio disposto dal Questore, volto in particolare al contrasto dei reati predatori, hanno tratto in arresto tre individui, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un istituto di credito cittadino. La  segnalazione, intorno alle ore 12:45, era stata fatta alla Sala Operativa della Questura, da un passante per una rapina appena consumata ai danni di un istituto di credito denominato “Banca Sviluppo Economico Spa”, in viale XX Settembre all’altezza del civico 54. Il cittadino era riuscito a fornire all’operatore 113 dettagliate descrizioni di 2 rapinatori, precisando, altresì, che  i maldestri, erano usciti dall’istituto di credito, e  saliti a bordo di una panda di colore rosso, di cui riusciva a ricordare pure la targa. La  nota dalla Sala Operativa subito veniva diramata  ed inviava una volante presso l’istituto di credito per constatare quanto accaduto ed attingere più informazioni possibili sull’evento, ed al contempo, venivano posizionati tutti gli equipaggi in determinati punti strategici al fine d’intercettare l’autovettura descritta con a bordo i rapinatori. 3 pattuglie in zona dopo pochi istanti,  sono riuscite ad individuare l’auto con i rapinatori a bordo, che veniva raggiunta e bloccata all’altezza di via Monserrato (angolo via Caronda). I poliziotti all’interno dell’auto hanno rinvenuto la somma di 7300€ circa, in banconote e monete, ed e 1 orologio, asportati poco prima dalla banca. I tutori dell’ordine, all’interno della vettura hanno trovato fascia colli, berretti ed occhiali da sole, utilizzati poco prima dai malviventi per travisarsi durante l'irruzione in banca. I tre individui, identificati per Cosimo TRINGAL, Elvis Michael ISAIA e Gianluca RUMASUGLIA  sono stati accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito e tratti in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso. Gli  arrestati, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza. Il  direttore dell’istituto di credito, ed i dipendenti nel frattempo si erano recati  presso gli Uffici della Questura al fine di sporgere la denuncia di quanto accaduto e veniva loro successivamente riconsegnata la refurtiva rinvenuta.


Catania Arresto domiciliare per spacciatore a Librino. Clienti e cifre annotati sul “pizzino”.  I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Simone MACCARRONE 34enne,  reo di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari della Squadra “Lupi” ieri sera  hanno organizzato ed eseguito un servizio antidroga in Viale Nitta, nel popoloso quartiere  di Librino. I Carabinieri dopo essersi nascosti per una quindicina di minuti, tempo utile ad osservare il viavai di acquirenti da sotto i portici di uno dei palazzoni della zona, hanno deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio.   Il  reo  alla vista dei carabinieri ha tentato inutilmente di fuggire. Il  catanese  è stato bloccato, perquisito e trovato in possesso di: 2 ovuli di plastica di colore giallo, contenenti   21 dosi di “cocaina”,  385 euro in contanti  nonché un “pizzino”  con annotati  i nomi dei clienti ed alcune cifre. La droga, il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ristretto agli arresti domiciliari.    


Viagrande  CT1 denunciato per possesso fucile rubato. I Carabinieri della Stazione di Viagrande (CT) hanno denunciato un 64enne, di Aci Bonaccorsi (CT), ritenuto responsabile di ricettazione e detenzione illegale di armi.  I  militari, di sera, a conclusione di una rapida attività info-investigativa, hanno perquisito la proprietà del reo, comprendente oltre all’immobile anche una porzione di terreno,  ove è stato rinvenuto, nascosto in una buca, 1  fucile Beretta cal. 12 a canne sovrapposte. I Carabinieri dai successivi accertamenti in banca dati hanno desunto che l’arma, il 21 marzo scorso, era stata rubata in casa di un cittadino di Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT), autorizzato a detenerla regolarmente nell’abitazione.


Catania – Catturandi arresta rumeno condannato per furti in abitazione. La  Polizia di Stato ha tratto in arresto Florin ISTRATE 34enne cittadino romeno. Il soggetto è stato rintracciato da personale della Squadra Mobile – Sezione Catturandi e condotto nel carcere di “Piazza Lanza” dovrà scontare la pena di 7 anni  e 4 mesi di reclusione, sentenziata dall’Autorità Giudiziaria romena, poiché riconosciuto responsabile di alcuni furti in abitazione commessi nel 2014 in quel paese.


San Giovanni La Punta CTFucilate ad avversario: arrestato 57enne di Viagrande per tentato omicidio. Si tratta di F.A. già ammanettato. I  Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania in poche ore hanno fatto piena luce sul grave fatto di sangue avvenuto intorno alle 06:00 di ieri mattina all’incrocio tra Via Duca D’Aosta e  Via Pisa  a San Giovanni La Punta (CT). I militari, intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta al 112 del Comando Provinciale di Catania, sul posto hanno trovato un 55enne, del luogo, che, poco prima, mentre si accingeva a salire a bordo della sua auto Alfa 147, ed era stato attinto alla spalla sinistra da alcuni colpi da arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto. L’uomo, soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania dove i medici lo hanno visitato e medicato per “ferite multiple d’arma da fuoco (15 fori d’entrata) alla spalla sx e ferite escoriate multiple al viso” rilasciando una prognosi di 15 gg. s.c. Il ferito, dopo un periodo di osservazione, nel pomeriggio  è stato dimesso. Gli investigatori dell’Arma, dopo aver analizzato le immagini registrate da alcune telecamere poste nella zona dell’agguato ed acquisito la prima testimonianza dalla stessa vittima, sono riusciti a risalire all’identità dell’autore dell’agguato  che, sentendosi braccato (nel frattempo erano scattate le ricerche con conseguente perquisizione nell’abitazione del presunto feritore), ha preferito, dopo qualche ora, costituirsi nella caserma dei carabinieri di Viagrande (CT) consegnando ai militari anche l’arma utilizzata per il ferimento, un fucile semiautomatico modello 302 cal.12, marca  Pietro Beretta, regolarmente detenuto, posto immediatamente sotto sequestro. Il 57enne F.A., di Viagrande, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di tentato omicidio. 


Catania ROS sequestro beni Motta.  il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione il 26 febbraio scorso, - accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, fondata sugli approfondimenti investigativi delegati al Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri – Sezione Anticrimine di Catania - con decreto n.15/16 rss – 2/16 r.seq.,  ha disposto il sequestro, ai fini dell’eventuale confisca, di tutte le quote e azioni, per un valore complessivo di  2.837.124€, delle società Due Emme Srl, Ge.Ma Srl e So.Me.Ca Srl, con sedia  Belpasso (CT) ed Acireale (CT), operanti nel settore della commercializzazione della carne e prodotti derivati, riconducibili a Carmelo MOTTA. Il personaggio è imputato nel procedimento penale convenzionalmente denominato Caronte, in cui gli sono addebitate le condotte di concorso esterno all’associazione mafiosa denominata Santapaola - Ercolano e di intestazione fittizia degli assetti societari sottoposti a sequestro. L’imputato, nello specifico, nelle compagini societarie, avrebbe occultato di essere socio con appartenenti a cosa nostra catanese. In base agli elementi raccolti in fase di indagine ed alle dichiarazioni rese dal Motta - che ha ammesso di aver cercato un contatto con Vincenzo AIELLO, che sapeva essere esponente di spicco dei Santapaola, onde ottenere protezione nel momento in cui si apprestava a concludere un importante accordo commerciale con la Meridi Srl per fornire le macellerie dei supermercati Fortè, riconducibili a Antonino PULVIRENTI, ex patron del Catania calcio - il Tribunale è giunto alla conclusione che il prevenuto ha instaurato rapporti sinallagmatici con Cosa Nostra Catanese riuscendo, in cambio di denaro, ad ottenere protezione e vantaggi nello svolgimento dell’attività imprenditoriale. Motta, inoltre, risulta condannato in via definitiva per il delitto di estorsione in quanto aveva dato incarico ad alcuni appartenenti all’associazione mafiosa di recuperare delle somme di denaro relative alla propria attività imprenditoriale. Le  operazioni di sequestro sono in corso da parte del ROS – Sezione Anticrimine e del Comando Provinciale Carabinieri di Catania.


 

Catania Librino, romeno evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato, nella flagranza, Mihaita Leonard BORCOI  25enne,

originario della Romania, per evasione dai domiciliari. Una  pattuglia, ieri mattina durante un servizio di controllo del territorio, ha individuato e bloccato il giovane mentre era a piedi in via Domenico Tempio,  in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era sottoposto.  L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Palagonia CT - Viola Sorveglianza Speciale, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia hanno arrestato ai domiciliari Paolo Salvatore SANGIORGI 56enne

del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una  gazzella, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato in via Cesare Battisti mentre era alla guida di una Fiat Punto, sprovvisto di patente poiché revocata per mancanza di requisiti morali, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


 Catania - Perseguita moglie da cui è separato: 1 in manette. Uomini  delle volanti dell’UPGSP ieri sera, hanno tratto in arresto P. F. 46enne per atti persecutori aggravati. Gli  agenti, a seguito di segnalazione per lite in famiglia, sono intervenuti presso l’abitazione della di un soggetto il quale, non conviveva da più di un anno con sua moglie. I  poliziotti all’ingresso del condominio, hanno trovato il personaggio che, in evidente stato di agitazione, si rivolgeva in modo offensivo alla moglie, manifestando minacciosi propositi di morte nei confronti dell’uomo col quale, a dire del P.F., la donna intratteneva una relazione ormai da tempo. Lo  stesso P.F. poco prima, aveva minacciato la moglie, in presenza della figlia minorenne, costringendola a chiudersi in camera da letto.


CataniaMaltratta moglie e figlia, 1 denunciato ed allontanato da casa coniugale. Agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio, hanno denunciato in stato di libertà un soggetto per il reato di maltrattamenti in famiglia. La  moglie dello stesso personaggio ha contattato il “113” riferendo che il marito aveva minacciato di morte lei e la figlia. Il  P.M. di turno viste anche le pregresse circostanze di maltrattamenti, da cui erano scaturite denunce sporte dalle donne, in una delle quali la figlia era stata costretta a ricorrere alla cure dei sanitari, ha disposto l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare del soggetto. Il provvedimento notificato al personaggio infatti, dispone per lui il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie.  


Catania Polizia cattura 1 ricercato e 1 per estorsione. Si tratta di :

Salvatore TONZUSO  65enne latitante e Domenico ZUCCHERO  27enne.  La Polizia di Stato, nell’ambito di attività volta alla ricerca di persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, ha tratto in arresto: Salvatore TONZUSO  latitante, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  16 gennaio 2016 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, eseguito dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di 9 mesi e 3 gg. di reclusione per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. TONZUSO, è ritenuto dagli investigatori esponente dell’organizzazione mafiosa dei Cursoti Milanesi è stato fermato in via Cantone, nel quartiere di Cibali, mentre era alla guida di autovettura Volkswagen Lupo. Il ricercato alla vista degli agenti   ha opposto resistenza tentando la fuga ma è stato prontamente bloccato. Salvatore TONZUSO è stato, altresì, indagato per il reato di resistenza a P.U. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania – Bicocca. Domenico ZUCCHERO  già noto, è destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 5 marzo 2016 dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, eseguito dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di 8 anni di reclusione per il reato di estorsione, aggravata dall’art.7 Legge 203/91. Il soggetto è ritenuto appartenente al gruppo c.d. “Della stazione” dell’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano. Espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Catania – “Bicocca”.


CataniaCC presi 2 per spaccio, uno è 15enne. I carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza,  il 20enne Angelo Giuseppe BELLUSO ed un 15enne, entrambi catanesi, rei di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Gli  uomini del Nucleo Operativo, ieri sera, durante un servizio antidroga, hanno sorpreso i 2 all’angolo tra via Faraci e via Mattei mentre vendevano  droga ad alcuni clienti. Fermati e perquisiti i pusher sono stati trovati in possesso di circa 40 dosi di “marijuana” e 50€ in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati, il maggiorenne, in attesa della direttissima, è stato relegato ai “domiciliari ed il minore accompagnato nel Centro di  Prima Accoglienza per i Minori in via R. Franchetti  di Catania.


Acireale – 1 condannato per spaccio. I carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale etneo, nei confronti di Santo FISICARO 33enne, di Acireale. Il soggetto, è stato riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso ad Acireale nel novembre del 2015, è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione che sconterà nel carcere di Catania Piazza Lanza dov’era detenuto per altra causa. 


CataniaSomalo senza dimora preso per furto liquori in market, arresto convalidato, rimesso in libertà.  Agenti del Commissariato “Centrale” in servizio di Volante ieri pomeriggio, hanno arrestato il cittadino somalo Mohamed HOSEIN MUSA 18enne, senza fissa dimora, per furto aggravato e resistenza a PU. Gli agenti della Volante sono intervenuti in  via Luigi Sturzo presso il supermercato Eurospin dove poco prima Hosein, spalleggiato da altri connazionali, ha asportato 2 bottiglie di liquore guadagnando l’uscita. Il  gesto criminoso non è sfuggito agli addetti alla vigilanza, che tra l’altro poco prima avevano già provveduto ad allontanarlo mentre già aveva tentato di asportare altre bottiglie di liquore. La vigilanza bloccato il soggetto aveva chiesto l’intervento della polizia. L’arrestato,  durante le operazioni di identificazione, dopo aver strattonato uno degli agenti operanti che è rovinato in terra, si è dato alla fuga per le vie adiacenti. Le ricerche avviate immediatamente hanno consentito di individuare il giovane somalo in  piazza Stesicoro e di dichiararlo in arresto in flagranza di reato. Hosein Musa, ultimate le formalità di rito negli uffici del Commissariato, come disposto dal Pubblico Ministero di turno,  è stato rimesso in libertà.


Catania – Manette per  furto.  Agenti del Commissariato “Centrale” ieri hanno arrestato il già noto Andrea RUBERA 23enne nato e residente a Catania, in esecuzione dell’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania dovendo scontare la pena di 1 anno, 8 mesi e 29 giorni di reclusione, per i reati di furto aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale commessi nel 2013 in territorio di Zafferana Etnea (CT).


 

Catania Preso in via Palermo con ½kg cocaina, 1 in manette. La Polizia di stato ha tratto in arresto: Andrea ANASTASI 34enne, in quanto responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo  cocaina. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga”, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico di stupefacenti, in via Palermo, hanno individuato una vettura Fiat “500 L” condotta da ANASTASI. Il personaggio è controllato e la perquisizione eseguita nel mezzo, ha permesso di rinvenire 1 “panetto” contenente 520 gr.di cocaina. Espletate le formalità di rito, ANASTASI veniva associato presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania - Polizia arresta banda: 7 specialisti spaccata e furto bancomat, recuperato bottino, 47mila€.  Si tratta di : Maurizio CONTARINO 46enne già noto; Christian RUSSO 22enne; Giuseppe PAPALE 27enne; Salvatore MAGRI’ 36enne già noto; Vincenzo VERGA 41enne già noto; Mariano MASSIMINO 29enne già noto; Antonino PETTINATO  51enne già noto, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di furto aggravato di apparecchio ATM delle Poste Italiane e ricettazione di vettura.  Il  territorio del capoluogo etneo fa registrare da qualche tempo un fenomeno importante: il furto di apparecchiature bancomat. Invero, la criminalità locale si dedica a tale redditizia attività illecita portata a termine mediante l’utilizzo di mezzi pesanti, segnatamente escavatori, per scardinare gli apparecchi ATM dalla loro sede. I tutori dell’ordine in quest’ottica, hanno rafforzato i servizi finalizzati a frenare il fenomeno e la Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania, ha avviato mirate attività di indagine. La  Polizia di Stato,  alle ore 2.55 circa di domenica 21 febbraio, era intervenuta a Piano D’Api - frazione di Acireale - dove un gruppo di malviventi, mediante l’utilizzo di un escavatore cingolato, aveva asportato un apparecchio bancomat dell’ufficio Postale lì piazzato. Gli uomini del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, sul posto, in sede di sopralluogo, eseguito hanno rinvenuto il mezzo pesante che veniva posto sotto sequestro. Gli agenti della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio  “Squadra Antirapine” si sono messi nottetempo in azione.  Gli investigatori, nel corso della mattinata dai servizi tecnici hanno appurato che CONTARINO, - escavatorista, - in compagnia di Christian RUSSO, Giuseppe PAPALE e Salvatore MAGRI’, si stava recando ad Acireale, verosimilmente per spartirsi il provento del delitto commesso in nottata. La considerazione investigativa derivava dalla circostanza che, da un’attenta analisi dei contatti del  CONTARINO, registrati nel pomeriggio del sabato precedente, era stato verificato che questi, in maniera criptica, aveva richiesto a Mariano MASSIMINO, soggetto di Acireale, la disponibilità di un “fabbro”.  Gli investigatori, d’intesa con la Procura della Repubblica, hanno approntato,   un mirato servizio con l’impiego di diverse pattuglie della Squadra Mobile, con il supporto di personale del Commissariato di P.S. di Acireale. Gli investigatori, grazie all’apparecchiatura G.P.S. installata sull’autovettura di Maurizio CONTARINO sono giunti in località Pennisi - frazione di Acireale -  dove all’interno di un’officina meccanica - risultata riconducibile ad Antonino PETTINATO - attrezzata di flex ed altre apparecchiature - la banda che aveva effettuato il furto si apprestava ad aprire il bancomat ancora intatto.  I  malviventi, nel corso dell’intervento eseguito dagli uomini della Squadra “Antirapine” e del Commissariato P.S. di Acireale, hanno tentato la fuga: 7 essi sono stati catturati mentre altri due/tre sono riusciti a sfuggire. Gli  operatori nella circostanza, hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco in aria. I poliziotti sul posto hanno rinvenuto e sequestrato 1 autovettura Alfa Romeo 147 - all’interno della quale erano riposte parti del bancomat -, risultata provento di furto, ed 1 autocarro Fiat Iveco. L’apparecchio ATM, con all’interno 45.000,00 euro, è stato restituito al responsabile delle Poste Italiane intervenuto in loco.  Le attività sono proseguite per l’intera giornata anche allo scopo di rintracciare le persone sfuggite alla cattura. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania  “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Palagonia  CTViola sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Francesco SCIRE’ 60enne del posto, reo di violazione dei doveri inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Il personaggio è stato bloccato dall’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile nell’effettuare un controllo dei frequentatori di una sala giochi di Via Garibaldi a Palagonia. I carabinieri hanno visto il sorvegliato che, inottemperante alla misura preventiva cui era sottoposto, si intratteneva con altre due persone gravate da pregiudizi penali. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


Catania2 presi per furto moto. Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti e del Commissariato di P.S. ”Centrale” hanno bloccato il già noto catanese

Pietro DISTEFANO 23enne e Sonjaj Dutt SOBNAUTH 27enne nato alle Mauritius, privo di permesso di soggiorno nel territorio nazionale, per tentato furto aggravato. I poliziotti delle volanti, alle ore 15.30 erano inviati in via Tomaselli, dopo che su linea 113 erano stati segnalati due giovani intenti ad armeggiare su di una moto. Gli equipaggi sono giunti sul posto, ed i malfattori, vistisi scoperti si sono defilati facendo perdere le loro  tracce.  Una segnalazione analoga, poco dopo, perveniva su linea 113 per via Gallo, nei pressi della Facoltà di Giurisprudenza, dove gli stessi individui armeggiavano su di un motociclo ed anche in tale circostanza, vistisi scoperti, sfuggivano a bordo di un motociclo. I maldestri in questa circostanza, dopo un breve inseguimento, sono stati intercettati e bloccati dalle volanti e dall’equipaggio del Commissariato di P.S. Centrale, sopraggiunti a circoscrivere la zona in modo da occludere le vie di fuga. i 2 sono stati identificati per  Pietro DISTEFANO e Sonjaj SOBNAUTH venivano sottoposti a perquisizione a seguito della quale si rinvenivano occultati nel motociclo diversi arnesi atti allo scasso con i quali avevano forzato i veicoli che avevano tentato di asportare.  DISTEFANO e SOBNAUTH alla luce di quanto accaduto sono stati tratti in arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata liberazione. SOBNAUTH, essendo privo di permesso di soggiorno sul territorio nazionale, veniva trattenuto presso gli uffici della Questura in attesa degli adempimenti di competenza del locale Ufficio Immigrazione.


Belpasso  CT  – Ricercato preso in casa abitazione dell’ex.  I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato, nella flagranza,    Giuseppe RAPICAVOLI 30enne, del posto, reo di evasione. Il soggetto, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza,  arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale, reato commesso nel dicembre del 2015 nella cittadina etnea, ad un controllo effettuato dai militari lo scorso 17 gennaio nella sua abitazione si era reso irreperibile. I CC, ieri notte, a conclusione di un’attività info-investigativa, sono riusciti a scovarlo ed ammanettarlo nell’abitazione della ex convivente. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. La donna,  22enne, è stata denunciata all’A.G. per favoreggiamento personale.


Adrano CT  - Viola domiciliari, CC 1 preso. Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza,  Francesco DI GIOVANNI 36enne, del luogo, per evasione. La  pattuglia della locale stazione, ieri sera nel centro di Adrano durante il controllo del territorio,  ha riconosciuto ed ammanettato il soggetto mentre stava passeggiando in strada in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Santa Venerina  CTCC bloccano 80enne armato di pistola: minaccia vicino. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato, reo di minaccia aggravata e porto abusivo di arma clandestina.  Il  pensionato,  ieri pomeriggio, nelle campagne di Santa Venerina,  nella frazione di Linera, al culmine di una lite col confinante di 65 anni, sull’utilizzo o meno di una strada interpoderale, ha estratto 1 pistola minacciandolo di morte. La vittima, impaurita, è scappata  rifugiandosi nella caserma dei Carabinieri che sentendo i fatti si sono messi immediatamente alla ricerca del soggetto. L’anziano è stato  fermato poco dopo nei pressi della sua abitazione con la pistola ancora risposta sul sedile anteriore dell’auto.  L’arma, una “Beretta” cal.6,35, con la matricola abrasa e 3 proiettili  nel serbatoio, è stata sequestrata e, nei prossimi giorni, sarà esaminata dagli specialisti del RIS di Messina per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’anziano arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà così come disposto dal magistrato di turno.


Misterbianco  CT – Cocaina, 3 anni ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato ai domiciliari Vincenzo SCIUTO 52enne di Catania, in esecuzione di un ordine di esecuzione pena emessa dal Tribunale di Catania. Il soggetto, il 15 maggio del 2014, era stato fermato e perquisito dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania. I militari nell’auto, parcheggiata nei pressi del centro commerciale Katanè, rinvennero e sequestrarono una decina di grammi di cocaina. L’arrestato, fu prima rinchiuso in carcere e successivamente relegato ai domiciliari dove, ieri sera, è stato raggiunto dai militari di Misterbianco  che  hanno notificato il provvedimento scaturente dalla condanna a 3 anni inflittagli dai giudici etnei proprio in relazione a quel fatto reato. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria,  il condannato  espierà la pena in regime di detenzione domiciliare.


Misterbianco  CTGià ai domiciliari preso in casa con droga, CC in carcere. Giuseppe PRIVITERA 18enne, l’8 gennaio scorso era stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT)  per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di oggetti atti ad offendere. I militari, nel corso di un servizio di controllo delle persone sottoposte a misure restrittive alternative, avevano eseguito una perquisizione in casa del detenuto  rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati nell’armadio della stanza da letto, 1 busta contenente 400 grammi di marijuana, già  suddivisa in dosi,  1 bilancino di elettronico di precisione, vario materiale utilizzato per il confezionamento della droga, 500€ in contanti, 1 pistola giocattolo tipo Beretta modello  92 ed 1 dissuasore elettrico modello Taser. Il GIP del Tribunale etneo, recependo in toto la dettagliata informativa dell’Arma, su proposta del Pubblico Ministero titolare delle indagini,  ne ha ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.  


Catania – 2 bloccati  vicino scuole su moto ape con stupefacenti e denaro.  Si  tratta di Manuel RUVOLO 26enne già noto ed in atto sottoposto all’obbligo di firma ed Ezio TORRISI 37enne, senza fissa dimora sottoposto ad avviso orale. I poliziotti, nel pomeriggio, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, volti, tra l’altro, a  frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in diverse piazze ed in prossimità di istituti scolastici cittadini, transitando per via Sassari (angolo via Padova), hanno notato 1 moto ape  con all’interno 2 individui che, alla vista dell’equipaggio di polizia, ha tentato di dileguarsi. Il mezzo è stato prontamente raggiunto e bloccato. I  poliziotti all’interno della moto ape hanno  rinvenuto, poggiato sul cruscotto, in bella vista, 1 involucro in carta stagnola contenente sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo “marijuana” ed 1  banconota di 20€. Gli agenti hanno   proceduto  a perquisire i 2 soggetti, identificati per Manuel RUVOLO  ed Ezio TORRISI. I poliziotti addosso a RUVOLO hanno  rinvenuto  5  involucri di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, occultati negli slip e presso il suo domicilio hanno trovato altra sostanza stupefacente,  2 bilancini di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento della droga. I 2 soggetti, accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito, sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, aggravato dalla circostanza che la moto ape si trovava ferma con sopra il cruscotto sostanza stupefacente proprio in prossimità di 2 istituti scolastici cittadini e di 1 parco. Su disposizione dei Pubblico Ministero di turno RUVOLO veniva posto agli arresti domiciliari e TORRISI associato presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito per direttissima.


Catania Librino: cani antidroga scoprono stupefacente nascosto da insospettabile.  Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno arrestato l’incensurato catanese Antonio PASQUALINO 29enne per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.  L’attività di polizia si è svolta all’interno del rione Librino, zona nota per l’attività di spaccio, dove gli operatori dell’U.P.G.S.P., con l’ausilio dei cani antidroga Alj e Giakus del reparto cinofili della questura, hanno passato al setaccio i garage di diversi stabili, ubicati di rimpetto al palazzo di cemento, spesso utilizzati come nascondigli per la sostanza stupefacente. Il fiuto di Alj ha permesso agli agenti di concentrare la loro attenzione su un'unica serranda. Il cane poliziotto infatti, all’interno del box ha segnalato  stupefacente che veniva rinvenuto e sequestrato: circa 250 grammi di sostanza del tipo marijuana, per un conto valore su “piazza” stimabile in 1250 €. Gli  operatori in brevissimo tempo sono riusciti a rintracciare anche l’abitazione dell’utilizzatore del garage che risultava essere PASQUALINO. I poliziotti nella casa del soggetto, hanno rinvenuto altra sostanza stupefacente di cui stava cercando maldestramente di disfarsi gettandola all’interno del water.  PASQUALINO è stato dichiarato in   arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.


Catania3 rapinatori trasfertisti Torino andata/ritorno in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, in collaborazione con i militari di Catania,  hanno arrestato 3 rapinatori ritenuti responsabili di 6 rapine ad Istituti di credito di Torino e provincia.  I militari hanno    eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Nicola CULOSI 50enne, di Catania, ed attualmente detenuto a Caltanissetta, Carmelo CASCINO 47enne, di Grugliasco  e Marcello REITO, 30enne, di Catania, detto “il piccolino”. Le banche colpite dal gruppo sono: 28/02/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Torino (bottino circa 7.400 euro); 4/8/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Carmagnola (bottino 115.000 euro); 31/10/2014 la Banca D’Alba sede di Torino (bottino circa 31.000 euro); 1/12/2014 la Banca Regionale Europea sede di Collegno (bottino circa 34.000 euro); 16/01/2015 la Banca CARIGE sede di Torino (tentata in quanto il responsabile comunicava ai rapinatori che il sistema di videosorveglianza era direttamente collegato con gli uffici della Questura, costringendoli alla fuga); 20/01/2015 la Banca Sella sede di Torino (bottino circa 6.500 euro). Ruoli all’interno del gruppo: Culosi e Reito “il piccolino” erano i trasfertisti da Catania, in particolare il primo rappresentava il “perno” del gruppo operativo, almeno fino al suo arresto, avvenuto il 30 gennaio 2015 durante una rapina ad un ufficio postale di Catania. Cascino ricopriva il ruolo di “basista” su Torino, con il compito di scegliere la banca da assaltare,  prelevare e accompagnare i soci da/per l’aeroporto di Caselle e di sistemarli in alloggi sicuri. Modus operandi del gruppo: 1 dei rapinatori, a volto scoperto, entrava per primo in banca con una cartellina in mano, fingendosi un cliente in cerca di un finanziamento o un carabiniere impegnato in un’indagine. Una volta dentro minacciava gli impiegati con un taglierino per aprire la bussola ai complici. A quel punto entravano i suoi soci, di cui uno sempre al telefono con un complice all’esterno della banca, per eseguire il colpo. Radunavano e sequestravano i clienti e gli  impiegati in un unico locale (ufficio o bagno), e mentre uno di loro minacciavano con una pistola i presenti gli altri svuotavano le casse. La banda è stata smascherata grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza.


Santa VenerinaViola sorveglianza e guida senza patente revocata, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno arrestato ai domiciliari. nella flagranza Angelo SANTONOCITO 44enne, catanese, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Acireale. Una pattuglia dell’Arma, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio, ha sorpreso il soggetto in via Mastrodacqua a Santa Venerina mentre era alla guida di una Lancia Y, sprovvisto di patente poiché revocata per mancanza dei requisiti morali, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. I  militari all’interno dell’auto hanno rinvenuto arnesi da scasso ed 1 centralina elettronica per autovettura, che sono stati sequestrati, per cui il 44enne dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria anche del reato di possesso in giustificato di chiavi alterate o grimaldelli. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Catania Manette per arma e detenzione illegale. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato  Massimo VECCHIO, 42enne, di Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, ritenuto vicino al  clan mafioso Mazzei, per detenzione abusiva di arma da sparo, estorsione, e violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale. Il personaggio interessato da una terza persona per riscuotere un debito, vantando la sua “posizione” di Sorvegliato Speciale, avrebbe in più circostanze minacciato la vittima esibendo anche 1 pistola e continuando con pressioni sempre più pesanti. I  militari, ieri sera a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione nell’attività di onoranze funebri dove lo stesso lavora rivenendo, all’interno nella cassaforte dell’ufficio, 1 pistola Beretta mod "70" , calibro 7,65, con 7 proiettili, 1 dei quali in canna. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CTCC, 1 in manette: 6 mesi per rapina. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato Piero RUSSO, 38enne, del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzione del  Tribunale di Catania.Il soggetto dovrà espiare la pena equivalente a 6 mesi di reclusione comminatagli poiché riconosciuto colpevole di rapina aggravata e porto di armi od oggetti atti offendere, reati commessi a Ragalna (CT) e Nicolosi (CT) nel dicembre del 2003.L’arrestato è stato associato al carcere di Piazza Lanza.


Catania CC 1 rapinatore in carcere. I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato Francesco PUTRINO  20enne di Catania, in esecuzione di un ordine per la carcerazione  emesso dal Tribunale etneo. Il giovane, nel luglio del 2014, con la complicità di altri 2 individui, commise in sequenza 2 rapine. Il primo colpo ad Acireale (CT) dove, sotto la minaccia di un’arma,  ripulì  di soldi e cellulare un passante e il secondo, sempre con la stessa tecnica, a Fiumefreddo di Sicilia (CT)  dove furono rapinati 2 fidanzati a cui furono sottratti una collana d’oro ed il cellulare. I carabinieri, a seguito delle indagini, arrestarono i rapinatori. Il  giovane, a distanza di due anni, dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari, dovrà scontare in carcere il residuo pena, equivalente a 4 anni di reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nella casa Circondariale di Piazza Lanza. 


Biancavilla CTBrucia auto a zio/difensore dell’ex  moglie, CC, 1 stalker denunciato.

 

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un 46enne, del luogo, già gravato da pregiudizi penali, per danneggiamento seguito da incendio. I militari, a conclusione di una veloce attività investigativa, hanno accertato che l’individuo la notte dello scorso 24 aprile, intorno alle ore 03.00, ha cosparso di liquido infiammabile 1 Fiat Punto, lasciata regolarmente parcheggiata dal proprietario in una via del centro cittadino, incendiandola. Il forte boato ha svegliato il vicinato ed il piromane, accortosi che era stato visto, si è liberato frettolosamente di 1 bidone di plastica, utilizzato per trasportare il liquido infiammabile, fuggendo a piedi per le vie limitrofe. I militari, immediatamente intervenuti, sul posto hanno rinvenuto e sequestrato il bidone di plastica avviando le opportune indagini che hanno permesso di identificare il 46enne quale autore del gesto criminoso. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri ha consentito inoltre di appurare che l’indagato ha incendiato l’auto, di proprietà del 54enne, perché quest’ultimo in più circostanze avrebbe difeso e soccorso la nipote, ex convivente dell’incendiario. La malcapitata è vittima da tempo di molestie, pedinamenti e minacce, da parte del soggetto che non è rassegnato per la fine della loro relazione sentimentale.


 

Gravina di CataniaCC presi 2 ladri d’appartamento con oro appena rubato. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania  hanno arrestato nella flagranza Giuseppe MARINO  59enne, e Francesco SCALIA 35enne, entrambi catanesi, per furto aggravato in abitazione. Una  pattuglia, ieri mattina  durante un servizio di finalizzato a prevenire e reprimere reati predatori in genere, transitando per via Maria Ausiliatrice ha notato due individui, dal fare sospetto, caricare degli scatoloni a bordo di una Mercedes classe A200. I soggetti sono strati prontamente bloccati e controllati dai carabinieri, i quali hanno accertato che all’interno degli scatoli vi era un ingente quantitativo di monili e gioielli, d’oro e d’argento.  I  militari hanno individuato ed ispezionato un appartamento ubicato in quella via con le stanze tutte soqquadro, dove erano stati rubati tutti i preziosi.  La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania  -   Evade dai domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Gaetano Gianluca AMADIO, 32enne, catanese, per evasione dai domiciliari. Una  pattuglia, di sera durante un servizio di controllo del territorio, transitando per via Pacinotti ha riconosciuto e bloccato l’individuo, mentre passeggiava a piedi, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC,  intensificati controlli per sicurezza stradale. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Sezione Motociclisti, su disposizione del Comando Provinciale, negli ultimi giorni hanno intensificato i controlli sulla circolazione e la sicurezza stradale nelle principali arterie del territorio cittadino e nei quartieri periferici. I militari, durante il servizio, che ha comportato l’impiego di numerosi uomini e mezzi, hanno elevato 30 contravvenzioni al C.d.S. per complessivi 24.000 euro, decurtati 50 punti dalle patenti di guida, sequestrati 15 motocicli per guida senza casco e 10 per mancanza di copertura assicurativa nonché controllate 35 autovetture. L’Arma, nell’approssimarsi dei mesi estivi, che vedranno riversarsi in strada più mezzi a due ruote, intensificherà  l’attività di controllo alla circolazione stradale. 


Misterbianco CT -  1 viola domiciliari, CC preso. I  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco CT stanotte, hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza  Giovanni CITRARO

24enne, del posto, poiché ritenuto responsabile di evasione.  Il giovane già noto è stato sorpreso dai militari di pattuglia fuori dalla sua abitazione, in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ricollocato agli arresti nel suo domicilio.


Acireale Agenti sedano lite tra coniugi, sequestrate armi e munizioni tenute illegalmente.  Uomini delle Volanti del  Commissariato di P.S. di Acireale ieri pomeriggio, hanno denunciato un 41enne per possesso illegale di armi e munizioni. I poliziotti a seguito di segnalazione su linea 113, erano intervenuti in un appartamento nel centro di Acireale per la segnalazione di una lite in famiglia tra  coniugi. I poliziotti hanno sedato gli animi tra i 2 coniugi, ed hanno deciso di eseguire una perquisizione nell’appartamento dove hanno rinvenuto 1 fucile cal.12 a due canne marca Lorenzotti, 1 cartucciera con   30 cartucce cal.12, 1 pistola Marca Mauser cal. 6,35,  2 baionette, 2 pugnali e 3 sciabole.  I  primi  accertamenti eseguiti dagli Agenti hanno evidenziato che  le armi erano tutte regolarmente denunciate dal padre, deceduto nel 2010 e che il figlio le aveva ereditate senza però averle mai denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’erede è stato denunciato in  libertà per detenzione abusiva di armi ex art. 697 c.p. in relazione all’art. 38 del T.U.L.P.S.   Tutte  le armi e le munizioni sono state sequestrate.


Catania – 1 ai domiciliari per spaccio. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato ai  domiciliari Francesco Massimo FASCIA, 49enne, di Catania, già ai domiciliari, dando esecuzione ad 1 ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.  Il  soggetto dovrà espiare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione poiché riconosciuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 21 maggio 2015 a Catania. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai  domiciliari.


Mascalucia  CTDroga in armadio, CC 1 preso. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno ammanettato in flagranza

 

Gianluca SPAMPINATO 35enne, del luogo già ai domiciliari, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari da alcuni giorni avevano notato uno strano movimento di persone nei pressi dell’abitazione del 35enne. I  Carabinieri, di mattina dopo avere effettuato un normale controllo, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati  dentro l’anta di 1 armadio, 1 busta di cellophane trasparente contenente 30 grammi di marijuana, 1 bilancino elettronico di precisione e vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.


Mascali  CT  – Donne rubano cosmetici, CC 2 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza Elisa LA ROSA  28enne e  Angela Anais FALLICA 22enne, ed  una 18enne, tutte di Catania, per furto aggravato in concorso. Una  pattuglia, ieri sera, su richiesta da parte di personale della vigilanza, è intervenuta in via Sicula Orientale bloccando  tre donne con le borse piene di prodotti cosmetici appena rubati all’interno del supermercato “Conad”. La refurtiva, per un valore complessivo di 600 euro, è stata restituita al responsabile aziendale.Le arrestate sono state sottoposte agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicate con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Fermati 3 scafisti, sbarco 121 migranti il 14/12 a CT.  Si tratta di  MAMODOU BAH 20enne(Guinea), MOHAMED GINECHI  21enne (Marocco) e ARONA SY 24enne(Gambia) i quali sono stati individuati tra i componenti dell’equipaggio del gommone, di circa 10 metri, su cui viaggiavano i migranti soccorsi in alto mare. La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Catania e la Guardia Costiera hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto 3 sedicenti cittadini stranieri, di nazionalità guineana, marocchina e gambiana, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 121 migranti di varie etnie, partiti dalle coste libiche e giunti presso il porto di Catania lo scorso 14 aprile, a bordo della nave della Guardia Costiera italiana CP 940 “Dattilo”. gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo, anche sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera durante le operazioni di salvataggio, le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo. A conclusione delle attività, i tre soggetti sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco  CTViola domiciliari, CC  1 preso. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT), hanno  arrestato, nella flagranza, 

Antonino SANTONOCITO 49enne, reo di evasione. Il soggetto è stato notato e bloccato dalla pattuglia dell’Arma mentre stava percorrendo a piedi via Taormina, in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Catania   2 : catanese e romeno, presi dopo furto in centro commerciale.   Agenti  delle volanti ieri sera hanno arrestato per furto aggravato Salvatore PALERMO 34enne  e Mihai IACOB  26enne nato in Romania entrambi incensurati. Agenti in servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, venivano inviati alle ore 20.30 presso l’ipermercato “Auchan” ubicato all’interno del centro commerciale “Porte di Catania”, dove gli addetti alla sicurezza dell’ipermercato avevano bloccato 2 individui che avevano commesso un furto. gli agenti giunti immediatamente sul posto, hanno preso in consegna i due individui, identificati per   Salvatore PALERMO e Mihai IACOB, ed  accertato che poco prima gli stessi avevano prelevato dagli scaffali ben 35 confezioni di cosmetici, per un valore di 360 euro, occultandoli all’interno di una borsa a tracolla in cui avevano creato una schermatura con carta stagnola, ed in tal modo avevano superato le casse eludendo il sistema di controllo delle torrette anti-taccheggio. I maldestri hanno poi tentato di fuggire ma sono stati bloccati dal personale addetto alla sicurezza dell’esercizio commerciale.  ALERMO e  IACOB sono dichiarati in  arresto e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuti presso le locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per direttissima.


Catania - Telethon e Matteo: 4 km stracanina, cura malattie genetiche rare.  Il  piccolo catanese è  testimonial di Telethon Catania, in rappresentanza di tutti i bambini che lottano contro quelle malattie genetiche  e per via della loro rarità sono trascurate dai grandi investimenti pubblici ed industriali. La  5a  edizione della Walk of Life 2016, si svolge domenica 15 maggio a Catania dalle 10.00, da piazza Università con la camminata di solidarietà di 4 chilometri, tra piazze storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini, scuole e diversamente abili. La  manifestazione è articolata in passeggiata non competitiva, corsa in bici, stracanina (passeggiata cane-padrone) e gara podistica competitiva. Gaetana Baglio neuropsichiatra infantile è  mamma di Matteo ed  afferma: “Tutti uniti il 15 maggio a sostegno della ricerca scientifica. Far avanzare la ricerca scientifica verso la cura delle malattie genetiche rare è la missione che da oltre 25 anni la Fondazione Telethon si prefigge.  Troppe  sono infatti le patologie per le quali non esiste ancora una terapia, e a volte perfino la diagnosi. La  speranza è la chiave di volta che regge l’attività della Fondazione.   Grazie a Telethon ed al progetto di ricerca finanziato da tre anni, di cui è titolare il dott. Michele Sallese, abbiamo acceso una luce di speranza sul piano della terapia e sul nostro futuro”. Matteo è affetto dalla sindrome di Marinesco-Sjogren che conta circa 100 casi nel mondo. È una malattia genetica cerebellare associata a cataratta congenita bilaterale, a volte con vari gradi di disabilità mentale, difficoltà di coordinazione della parola e dei movimenti e debolezza muscolare che impedisce di muoversi autonomamente. Al di là della sua malattia Matteo è un bambino sempre allegro, positivo, motivato e con una buona autostima. Ama andare in piscina, fare il chierichetto in chiesa, andare al parco giochi e al ristorante. È un grande esempio di amore per la vita. L’affetto costante del Coordinamento Telethon Catania, guidato da Maurizio Gibilaro e dal vice coordinatore Concetto Nicolosi, dei volontari e di tutta la città ci fa sentire meno soli nella nostra lotta quotidiana, una famiglia che vive la situazione di instabilità risente positivamente del sostegno della gente. Matteo è più consapevole delle sue difficoltà e sentirsi attorniato di amore, specialmente il giorno della manifestazione, lo riempie di gioia. Diventa così un fulcro che unisce varie realtà  istituzionali, religiose, militari, associazionistiche per una nobile causa. L’unione di tutti può portare al risultato. Corriamo uniti per fare trionfare la speranza, per la vita e perché la cura deve essere per tutti”. La  Walk Of Life Catania è realizzata con l‘apporto di partnership : enti istituzionali regionali e locali, I Press,  organizzazioni sportive  di volontariato,  e  sponsor.


Sant’Alfio  CTCalci e pugni a CC durante controllo, preso 12 marocchino. Una  pattuglia della Stazione Carabinieri di Sant’Alfio (CT) stanotte, ha fermato per un controllo di routine il marocchino  Habdoulak HAROUI 28enne mentre percorreva a piedi la  Via Finocchiaro a Giarre (CT).  Il soggetto per evitare di essere identificato, si è scagliato contro i militari colpendoli con calci e pugni. Gli operanti, dopo una breve colluttazione, sono riusciti ad ammanettarlo ed identificarlo, accertando successivamente che lo stesso era gravato da un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso dalla Prefettura di Catania il 14 marzo scorso. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.  


 Vizzini  CT - Spende soldi falsi, donna 48enne ai domiciliari ed amico denunciato .I Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza una donna, di 43 anni, di Catania, per spendita di monete falsificate e denunciato per lo stesso motivo un 48enne. La  donna nella tarda mattinata di ieri, in compagnia di un complice, un 48enne, catanese, è entrata in un bar del centro cittadino di Vizzini e con la scusa di fare una consumazione ha poi pagato con una banconota da 50 euro falsa. Il proprietario, accorgendosi poco dopo che la banconota era contraffatta, ha chiamato subito i Carabinieri della locale Stazione che immediatamente intervenuti hanno subito individuato e bloccato i due mentre erano intenti ad allontanarsi a piedi per  le vie limitrofe. La banconota fraudolenta è stata sequestrata. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai domiciliari.


Catania Questura : nuova procedura per segnalare persona scomparsa. Si informa che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha attivato – analogamente a quanto già previsto per i furti di veicoli – una nuova procedura che consente al cittadino di segnalare telefonicamente alle Forze dell’Ordine l’improvvisa scomparsa di una persona. Il segnalante potrà, per esempio in tal caso chiamare il numero di emergenza (113)  della Polizia di Stato e  indicare i dati essenziali della persona da rintracciare. La Sala Operativa ricevuta la notizia, darà immediata comunicazione a tutte le pattuglie presenti su strada per attuare le prime ricerche , spesso fondamentali in casi di questo tipo. Inoltre la segnalazione verrà immediatamente  inserita nell’apposita banca dati. Tale segnalazione non è però sostitutiva della denuncia di scomparsa che – così come per la denuncia di furto – dovrà essere formalizzata entro le successive 72 ore dalla comunicazione telefonica la quale, in mancanza di formalizzazione, verrà eliminata dalla banca dati dell’Ufficio della Forza di Polizia che l’ha ricevuta. Si raccomanda pertanto il corretto uso della suddetta procedura che, in caso di attivazione, deve necessariamente prevedere due fasi distinte: la segnalazione telefonica (facoltativa) e la formalizzazione della denuncia di scomparsa (necessaria) entro le successive 72 ore presso l’Ufficio della Forza di Polizia. Questa nuova procedura consente di far circolare l’informazione con la massima tempestività possibile per incrementare le probabilità di successo nelle ricerche e pertanto gli utenti dovranno fornire quanti più elementi possibili compresi il luogo e la struttura da cui la persona potrebbe essersi allontanata allo scopo dell’individuazione del soggetto scomparso.


Catania Poliziotto  fuori servizio vede 2 scippatori in azione, identificati ed ammanettati. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di mattina, hanno tratto in arresto i già noti Claudio BONNICI 19enne nato a Catania e Giuseppe SPAMPINATO 26enne nato a Catania, per il reato di furto con strappo in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura. La misura è scaturita da un’attività investigativa compiuta dall’UPGSP. Un agente libero dal servizio, circa due mesi fa, mentre transitava con la sua auto su via 31 Maggio, aveva assistito in diretta al furto materialmente commesso da un giovane che, dopo essere sceso dallo scooter, condotto da altro complice, ed essersi affiancato ad una vettura incolonnata nel traffico, apriva lo sportello lato passeggero di quest’ultima e riusciva a strappare la borsa appartenente alla conducente, nonostante la strenua resistenza posta in essere dalla donna. BONNICI e SPAMPINATO, sono stati immediatamente riconosciuti dall’agente essendo già noti e dediti a tale tipologia di reato. I personaggi, dopo aver invertito il senso di marcia, si sono dati alla fuga. L’agente, dopo aver tentato di frapporsi con la sua vettura per impedirne la fuga ed aver intimato l’alt qualificandosi, non si dava affatto per vinto, ed anzi a sua volta ha invertito il senso di marcia ponendosi all’inseguimento dello scooter, di cui dopo un po’ si perdevano le tracce. Il Tribunale alla luce dei gravi indizi emersi a loro carico, ha  emesso l’ordinanza che è stata  eseguita nei confronti di entrambi i personaggi.


Catania 1 preso con cocaina e marijuana, ai domiciliari.  Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella notte, hanno arrestato il catanese Damiano CONSOLO 21enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I poliziotti in servizio di volante, nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Alogna 1 auto ferma all’altezza del civico 47, che alla vista delle volanti è partita repentinamente facendo perdere le tracce e, poco distante,  CONSOLO  è stato fermato e sottoposto a controllo. I poliziotti hanno rinvenuto  18 stecche di marjuana, 15 involucri contenenti sostanza in polvere presumibilmente del tipo cocaina e la somma di euro 25 ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso l’abitazione e la sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania Viola misure, CC 1 ai domiciliari.  I Carabinieri della Stazione di Nesima  hanno arrestato ai domiciliari il catanese, Giuseppe Claudio STRANO 30enne, in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura detentiva alternativa emessa dalla Corte di Appello di Catania.  I giudici, grazie ad alcune informative dell’Arma, che puntualmente avevano sanzionato le ripetute violazioni della misura di presentazione alla polizia giudiziaria, cui l’arrestato era obbligato a seguito di arresto per furto aggravato, ne hanno aggravato la misura ordinandone la cattura  e la detenzione agli arresti domiciliari.


CataniaScippa e rapina donne in centro, 1 preso. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Luigi LONGO 32enne già noto; perché responsabile del reato di rapina in danno di una giovane donna, di scippo in danno di un’altra giovane donna, entrambe catanesi, nonchè di resistenza a P.U.. la Sala Operativa della locale Questura nella tarda serata del 29 marzo segnalava lo scippo di una borsa in danno di una ragazza nella centrale via Gallo, ad opera di un malvivente a bordo di un ciclomotore “Aprilia Scarabeo” di colore scuro. La  vittima  sul posto ha riferito agli agenti della Squadra Mobile – Sezione “Condor”  i quali nella zona del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati predatori, che poco prima, un malvivente vestito di scuro, a bordo di una grossa moto  anch’esso di colore scuro, le aveva scippato la borsa, fuggendo in direzione via Crociferi. Gli  Agenti immediatamente si sono posti alla ricerca del malvivente e, nelle successive ore alle 00:10, in Corso Sicilia angolo Piazza Stesicoro, hanno notato un individuo vestito di scuro a bordo di una moto Aprilia Scarabeo di colore nero che si dirigeva ad alta velocità in direzione via Etnea.  Gli  Agenti, senza farsi notare, avendo intuito che potesse essere il malvivente autore dello scippo di poco prima, si sono posti sulla stessa direzione di marcia del giovane, il quale, giunto quasi ad angolo con la via Pacini,  salito sul marciapiedi e senza scendere dal mezzo si è avvicinato nei pressi di alcuni tavoli di un locale del centro, ed ha afferrato fulmineamente la borsa che una donna teneva tra le gambe, riuscendo ad appropriarsene.  Il  malvivente nello stesso frangente, ha notato gli Agenti sopraggiungere, e si è dato alla fuga  percorrendo con il mezzo un tratto di via Etnea contromano, svoltando ad alta velocità per via Pacini, il tutto sempre sotto lo sguardo degli Agenti. Il  rocambolesco inseguimento scaturito con le pattuglie non lo perdevano mai di vista  si concluso in via Mascali, dove l’individuo ha perso il controllo della moto, andando a collidere con una pattuglia che chiudeva la via di fuga, rovinando per terra. Il malvivente, è stato identificato per Longo Luigi 32enne, già noto per reati contro il patrimonio. La  seconda vittima, negli uffici della Squadra Mobile, in seguito alla violenza posta in essere dal malvivente per commettere lo scippo, ha accusato dolori alla mano ed alla spalla destra, ed è pertanto veniva medicata da personale del 118. Il  malvivente, alla luce di quanto avvenuto, veniva tratto in arresto perché responsabile di rapina in danno della seconda vittima e per resistenza a P.U., e denunciato per lo scippo in danno della prima vittima, veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Tremestieri Etneo  CT - Maltratta  ex moglie e famiglia, 1 ai domiciliari.  I Carabinieri di Tremestieri Etneo (CT) hanno arrestato un 48enne, originario dello Sri Lanka, dando esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia ai danni della ex moglie, commessi a Tremestieri Etneo fino al settembre 2015, e per questo  era stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.  Il  48enne nonostante il divieto, come accertato dai carabinieri, si è reso responsabile di reiterate violazioni della misura preventiva le quali sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria. Il GIP tenuto conto delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri in merito a ciò ha emesso  il provvedimento restrittivo. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.


Catania Rapina banca in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino  hanno arrestato il catanese Giovanni PLATANIA 46enne in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Messina. Il personaggio è stato condannato dai giudici peloritani per il reato di rapina aggravata,  commessa il 4 agosto 2014, quando, con l’aiuto di un complice assaltò l’agenzia del Monte dei Paschi di Siena di Rometta (ME). L’arrestato espierà la pena comminatagli, equivalente a  3 anni e 2 mesi di reclusione,  ai “domiciliari”.  


Belpasso  CT Viola obblighi assistenza familiare, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato Maurizio D’AGATA  39enne, del posto, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Mantova. Il soggetto, già gravato da pregiudizi penali, è stato condannato dai giudici per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato commesso a Castiglione delle Stiviere (MN) nell’ottobre del 2006. L’arrestato espierà la pena, equivalente a 5 mesi di reclusione, in regime di detenzione domiciliare. 


Catania – 3 arrestati dopo rapina in banca. Si tratta dei catanesi Cosimo TRINGAL  44enne già noto ed in atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, Elvis Michael ISAIA 20enne e Gianluca RUMASUGLIA 29enne. Le pattuglie della Polizia su strada, hanno controllato il territorio riuscendo ad intervenire tempestivamente su segnalazioni ed  anche d’iniziativa catturando i malviventi.  Agenti della Polizia di Stato, appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ieri mattina  nell’ambito del piano d’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio disposto dal Questore, volto in particolare al contrasto dei reati predatori, hanno tratto in arresto tre individui, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un istituto di credito cittadino. La  segnalazione, intorno alle ore 12:45, era stata fatta alla Sala Operativa della Questura, da un passante per una rapina appena consumata ai danni di un istituto di credito denominato “Banca Sviluppo Economico Spa”, in viale XX Settembre all’altezza del civico 54. Il cittadino era riuscito a fornire all’operatore 113 dettagliate descrizioni di 2 rapinatori, precisando, altresì, che  i maldestri, erano usciti dall’istituto di credito, e  saliti a bordo di una panda di colore rosso, di cui riusciva a ricordare pure la targa. La  nota dalla Sala Operativa subito veniva diramata  ed inviava una volante presso l’istituto di credito per constatare quanto accaduto ed attingere più informazioni possibili sull’evento, ed al contempo, venivano posizionati tutti gli equipaggi in determinati punti strategici al fine d’intercettare l’autovettura descritta con a bordo i rapinatori. 3 pattuglie in zona dopo pochi istanti,  sono riuscite ad individuare l’auto con i rapinatori a bordo, che veniva raggiunta e bloccata all’altezza di via Monserrato (angolo via Caronda). I poliziotti all’interno dell’auto hanno rinvenuto la somma di 7300€ circa, in banconote e monete, ed e 1 orologio, asportati poco prima dalla banca. I tutori dell’ordine, all’interno della vettura hanno trovato fascia colli, berretti ed occhiali da sole, utilizzati poco prima dai malviventi per travisarsi durante l'irruzione in banca. I tre individui, identificati per Cosimo TRINGAL, Elvis Michael ISAIA e Gianluca RUMASUGLIA  sono stati accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito e tratti in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso. Gli  arrestati, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza. Il  direttore dell’istituto di credito, ed i dipendenti nel frattempo si erano recati  presso gli Uffici della Questura al fine di sporgere la denuncia di quanto accaduto e veniva loro successivamente riconsegnata la refurtiva rinvenuta.


Catania Arresto domiciliare per spacciatore a Librino. Clienti e cifre annotati sul “pizzino”.  I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Simone MACCARRONE 34enne,  reo di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari della Squadra “Lupi” ieri sera  hanno organizzato ed eseguito un servizio antidroga in Viale Nitta, nel popoloso quartiere  di Librino. I Carabinieri dopo essersi nascosti per una quindicina di minuti, tempo utile ad osservare il viavai di acquirenti da sotto i portici di uno dei palazzoni della zona, hanno deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio.   Il  reo  alla vista dei carabinieri ha tentato inutilmente di fuggire. Il  catanese  è stato bloccato, perquisito e trovato in possesso di: 2 ovuli di plastica di colore giallo, contenenti   21 dosi di “cocaina”,  385 euro in contanti  nonché un “pizzino”  con annotati  i nomi dei clienti ed alcune cifre. La droga, il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ristretto agli arresti domiciliari.    


Viagrande  CT1 denunciato per possesso fucile rubato. I Carabinieri della Stazione di Viagrande (CT) hanno denunciato un 64enne, di Aci Bonaccorsi (CT), ritenuto responsabile di ricettazione e detenzione illegale di armi.  I  militari, di sera, a conclusione di una rapida attività info-investigativa, hanno perquisito la proprietà del reo, comprendente oltre all’immobile anche una porzione di terreno,  ove è stato rinvenuto, nascosto in una buca, 1  fucile Beretta cal. 12 a canne sovrapposte. I Carabinieri dai successivi accertamenti in banca dati hanno desunto che l’arma, il 21 marzo scorso, era stata rubata in casa di un cittadino di Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT), autorizzato a detenerla regolarmente nell’abitazione.


Catania – Catturandi arresta rumeno condannato per furti in abitazione. La  Polizia di Stato ha tratto in arresto Florin ISTRATE 34enne cittadino romeno. Il soggetto è stato rintracciato da personale della Squadra Mobile – Sezione Catturandi e condotto nel carcere di “Piazza Lanza” dovrà scontare la pena di 7 anni  e 4 mesi di reclusione, sentenziata dall’Autorità Giudiziaria romena, poiché riconosciuto responsabile di alcuni furti in abitazione commessi nel 2014 in quel paese.


San Giovanni La Punta CTFucilate ad avversario: arrestato 57enne di Viagrande per tentato omicidio. Si tratta di F.A. già ammanettato. I  Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania in poche ore hanno fatto piena luce sul grave fatto di sangue avvenuto intorno alle 06:00 di ieri mattina all’incrocio tra Via Duca D’Aosta e  Via Pisa  a San Giovanni La Punta (CT). I militari, intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta al 112 del Comando Provinciale di Catania, sul posto hanno trovato un 55enne, del luogo, che, poco prima, mentre si accingeva a salire a bordo della sua auto Alfa 147, ed era stato attinto alla spalla sinistra da alcuni colpi da arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto. L’uomo, soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania dove i medici lo hanno visitato e medicato per “ferite multiple d’arma da fuoco (15 fori d’entrata) alla spalla sx e ferite escoriate multiple al viso” rilasciando una prognosi di 15 gg. s.c. Il ferito, dopo un periodo di osservazione, nel pomeriggio  è stato dimesso. Gli investigatori dell’Arma, dopo aver analizzato le immagini registrate da alcune telecamere poste nella zona dell’agguato ed acquisito la prima testimonianza dalla stessa vittima, sono riusciti a risalire all’identità dell’autore dell’agguato  che, sentendosi braccato (nel frattempo erano scattate le ricerche con conseguente perquisizione nell’abitazione del presunto feritore), ha preferito, dopo qualche ora, costituirsi nella caserma dei carabinieri di Viagrande (CT) consegnando ai militari anche l’arma utilizzata per il ferimento, un fucile semiautomatico modello 302 cal.12, marca  Pietro Beretta, regolarmente detenuto, posto immediatamente sotto sequestro. Il 57enne F.A., di Viagrande, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di tentato omicidio. 


Sant’Alfio CT CC, 1 ai domiciliari per furto. I Carabinieri della Stazione di Sant’Alfio (CT) hanno arrestato

 

Sebastiano CAVALLARO 43enne, di Giarre (CT), già ai domiciliari nel comune di Milo (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il  personaggio dovrà espiare la pena di 9 mesi e 14 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di un furto aggravato, commesso il 17 agosto 2015 a Zafferana Etnea (CT). L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Librino, romeno evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato, nella flagranza, Mihaita Leonard BORCOI  25enne, originario della Romania, per evasione dai domiciliari. Una  pattuglia, ieri mattina durante un servizio di controllo del territorio, ha individuato e bloccato il giovane mentre era a piedi in via Domenico Tempio,  in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era sottoposto.  L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Palagonia CT - Viola Sorveglianza Speciale, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia hanno arrestato ai domiciliari Paolo Salvatore SANGIORGI 56enne del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una  gazzella, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato in via Cesare Battisti mentre era alla guida di una Fiat Punto, sprovvisto di patente poiché revocata per mancanza di requisiti morali, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania ROS sequestro beni Motta.  il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione il 26 febbraio scorso, - accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, fondata sugli approfondimenti investigativi delegati al Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri – Sezione Anticrimine di Catania - con decreto n.15/16 rss – 2/16 r.seq.,  ha disposto il sequestro, ai fini dell’eventuale confisca, di tutte le quote e azioni, per un valore complessivo di  2.837.124€, delle società Due Emme Srl, Ge.Ma Srl e So.Me.Ca Srl, con sedia  Belpasso (CT) ed Acireale (CT), operanti nel settore della commercializzazione della carne e prodotti derivati, riconducibili a Carmelo MOTTA. Il personaggio è imputato nel procedimento penale convenzionalmente denominato Caronte, in cui gli sono addebitate le condotte di concorso esterno all’associazione mafiosa denominata Santapaola - Ercolano e di intestazione fittizia degli assetti societari sottoposti a sequestro. L’imputato, nello specifico, nelle compagini societarie, avrebbe occultato di essere socio con appartenenti a cosa nostra catanese. In base agli elementi raccolti in fase di indagine ed alle dichiarazioni rese dal Motta - che ha ammesso di aver cercato un contatto con Vincenzo AIELLO, che sapeva essere esponente di spicco dei Santapaola, onde ottenere protezione nel momento in cui si apprestava a concludere un importante accordo commerciale con la Meridi Srl per fornire le macellerie dei supermercati Fortè, riconducibili a Antonino PULVIRENTI, ex patron del Catania calcio - il Tribunale è giunto alla conclusione che il prevenuto ha instaurato rapporti sinallagmatici con Cosa Nostra Catanese riuscendo, in cambio di denaro, ad ottenere protezione e vantaggi nello svolgimento dell’attività imprenditoriale. Motta, inoltre, risulta condannato in via definitiva per il delitto di estorsione in quanto aveva dato incarico ad alcuni appartenenti all’associazione mafiosa di recuperare delle somme di denaro relative alla propria attività imprenditoriale. Le  operazioni di sequestro sono in corso da parte del ROS – Sezione Anticrimine e del Comando Provinciale Carabinieri di Catania. 


 Catania - Perseguita moglie da cui è separato: 1 in manette. Uomini  delle volanti dell’UPGSP ieri sera, hanno tratto in arresto P. F. 46enne per atti persecutori aggravati. Gli  agenti, a seguito di segnalazione per lite in famiglia, sono intervenuti presso l’abitazione della di un soggetto il quale, non conviveva da più di un anno con sua moglie. I  poliziotti all’ingresso del condominio, hanno trovato il personaggio che, in evidente stato di agitazione, si rivolgeva in modo offensivo alla moglie, manifestando minacciosi propositi di morte nei confronti dell’uomo col quale, a dire del P.F., la donna intratteneva una relazione ormai da tempo. Lo  stesso P.F. poco prima, aveva minacciato la moglie, in presenza della figlia minorenne, costringendola a chiudersi in camera da letto.


CataniaMaltratta moglie e figlia, 1 denunciato ed allontanato da casa coniugale. Agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio, hanno denunciato in stato di libertà un soggetto per il reato di maltrattamenti in famiglia. La  moglie dello stesso personaggio ha contattato il “113” riferendo che il marito aveva minacciato di morte lei e la figlia. Il  P.M. di turno viste anche le pregresse circostanze di maltrattamenti, da cui erano scaturite denunce sporte dalle donne, in una delle quali la figlia era stata costretta a ricorrere alla cure dei sanitari, ha disposto l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare del soggetto. Il provvedimento notificato al personaggio infatti, dispone per lui il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie.  


Catania Polizia cattura 1 ricercato e 1 per estorsione. Si tratta di :

Salvatore TONZUSO  65enne latitante e Domenico ZUCCHERO  27enne.  La Polizia di Stato, nell’ambito di attività volta alla ricerca di persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, ha tratto in arresto: Salvatore TONZUSO  latitante, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  16 gennaio 2016 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, eseguito dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di 9 mesi e 3 gg. di reclusione per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. TONZUSO, è ritenuto dagli investigatori esponente dell’organizzazione mafiosa dei Cursoti Milanesi è stato fermato in via Cantone, nel quartiere di Cibali, mentre era alla guida di autovettura Volkswagen Lupo. Il ricercato alla vista degli agenti   ha opposto resistenza tentando la fuga ma è stato prontamente bloccato. Salvatore TONZUSO è stato, altresì, indagato per il reato di resistenza a P.U. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania – Bicocca. Domenico ZUCCHERO  già noto, è destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 5 marzo 2016 dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, eseguito dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di 8 anni di reclusione per il reato di estorsione, aggravata dall’art.7 Legge 203/91. Il soggetto è ritenuto appartenente al gruppo c.d. “Della stazione” dell’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano. Espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Catania – “Bicocca”.


CataniaCC presi 2 per spaccio, uno è 15enne. I carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza,  il 20enne Angelo Giuseppe BELLUSO ed un 15enne, entrambi catanesi, rei di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Gli  uomini del Nucleo Operativo, ieri sera, durante un servizio antidroga, hanno sorpreso i 2 all’angolo tra via Faraci e via Mattei mentre vendevano  droga ad alcuni clienti. Fermati e perquisiti i pusher sono stati trovati in possesso di circa 40 dosi di “marijuana” e 50€ in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati, il maggiorenne, in attesa della direttissima, è stato relegato ai “domiciliari ed il minore accompagnato nel Centro di  Prima Accoglienza per i Minori in via R. Franchetti  di Catania.


Acireale – 1 condannato per spaccio. I carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale etneo, nei confronti di Santo FISICARO 33enne, di Acireale. Il soggetto, è stato riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso ad Acireale nel novembre del 2015, è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione che sconterà nel carcere di Catania Piazza Lanza dov’era detenuto per altra causa. 


 

Catania – Manette per  furto.  Agenti del Commissariato “Centrale” ieri hanno arrestato il già noto Andrea RUBERA 23enne nato e residente a Catania, in esecuzione dell’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania dovendo scontare la pena di 1 anno, 8 mesi e 29 giorni di reclusione, per i reati di furto aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale commessi nel 2013 in territorio di Zafferana Etnea (CT).

Catania Preso in via Palermo con ½kg cocaina, 1 in manette. La Polizia di stato ha tratto in arresto: Andrea ANASTASI 34enne, in quanto responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo  cocaina. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga”, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico di stupefacenti, in via Palermo, hanno individuato una vettura Fiat “500 L” condotta da ANASTASI. Il personaggio è controllato e la perquisizione eseguita nel mezzo, ha permesso di rinvenire 1 “panetto” contenente 520 gr.di cocaina. Espletate le formalità di rito, ANASTASI veniva associato presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania - Polizia arresta banda: 7 specialisti spaccata e furto bancomat, recuperato bottino, 47mila€.  Si tratta di: Maurizio CONTARINO 46enne già noto; Christian RUSSO 22enne; Giuseppe PAPALE 27enne; Salvatore MAGRI’ 36enne già noto; Vincenzo VERGA 41enne già noto; Mariano MASSIMINO 29enne già noto; Antonino PETTINATO  51enne già noto, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di furto aggravato di apparecchio ATM delle Poste Italiane e ricettazione di vettura.  Il  territorio del capoluogo etneo fa registrare da qualche tempo un fenomeno importante: il furto di apparecchiature bancomat. Invero, la criminalità locale si dedica a tale redditizia attività illecita portata a termine mediante l’utilizzo di mezzi pesanti, segnatamente escavatori, per scardinare gli apparecchi ATM dalla loro sede. I tutori dell’ordine in quest’ottica, hanno rafforzato i servizi finalizzati a frenare il fenomeno e la Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania, ha avviato mirate attività di indagine. La  Polizia di Stato,  alle ore 2.55 circa di domenica 21 febbraio, era intervenuta a Piano D’Api - frazione di Acireale - dove un gruppo di malviventi, mediante l’utilizzo di un escavatore cingolato, aveva asportato un apparecchio bancomat dell’ufficio Postale lì piazzato. Gli uomini del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, sul posto, in sede di sopralluogo, eseguito hanno rinvenuto il mezzo pesante che veniva posto sotto sequestro. Gli agenti della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio  “Squadra Antirapine” si sono messi nottetempo in azione.  Gli investigatori, nel corso della mattinata dai servizi tecnici hanno appurato che CONTARINO, - escavatorista, - in compagnia di Christian RUSSO, Giuseppe PAPALE e Salvatore MAGRI’, si stava recando ad Acireale, verosimilmente per spartirsi il provento del delitto commesso in nottata. La considerazione investigativa derivava dalla circostanza che, da un’attenta analisi dei contatti del  CONTARINO, registrati nel pomeriggio del sabato precedente, era stato verificato che questi, in maniera criptica, aveva richiesto a Mariano MASSIMINO, soggetto di Acireale, la disponibilità di un “fabbro”.  Gli investigatori, d’intesa con la Procura della Repubblica, hanno approntato,   un mirato servizio con l’impiego di diverse pattuglie della Squadra Mobile, con il supporto di personale del Commissariato di P.S. di Acireale. Gli investigatori, grazie all’apparecchiatura G.P.S. installata sull’autovettura di Maurizio CONTARINO sono giunti in località Pennisi - frazione di Acireale -  dove all’interno di un’officina meccanica - risultata riconducibile ad Antonino PETTINATO - attrezzata di flex ed altre apparecchiature - la banda che aveva effettuato il furto si apprestava ad aprire il bancomat ancora intatto.  I  malviventi, nel corso dell’intervento eseguito dagli uomini della Squadra “Antirapine” e del Commissariato P.S. di Acireale, hanno tentato la fuga: 7 essi sono stati catturati mentre altri due/tre sono riusciti a sfuggire. Gli  operatori nella circostanza, hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco in aria. I poliziotti sul posto hanno rinvenuto e sequestrato 1 autovettura Alfa Romeo 147 - all’interno della quale erano riposte parti del bancomat -, risultata provento di furto, ed 1 autocarro Fiat Iveco. L’apparecchio ATM, con all’interno 45.000,00 euro, è stato restituito al responsabile delle Poste Italiane intervenuto in loco.  Le attività sono proseguite per l’intera giornata anche allo scopo di rintracciare le persone sfuggite alla cattura. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania  “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Palagonia  CTViola sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Francesco SCIRE’ 60enne del posto, reo di violazione dei doveri inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Il personaggio è stato bloccato dall’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile nell’effettuare un controllo dei frequentatori di una sala giochi di Via Garibaldi a Palagonia. I carabinieri hanno visto il sorvegliato che, inottemperante alla misura preventiva cui era sottoposto, si intratteneva con altre due persone gravate da pregiudizi penali. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


Catania2 presi per furto moto. Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti e del Commissariato di P.S. ”Centrale” hanno bloccato il già noto catanese

Pietro DISTEFANO 23enne e Sonjaj Dutt SOBNAUTH 27enne nato alle Mauritius, privo di permesso di soggiorno nel territorio nazionale, per tentato furto aggravato. I poliziotti delle volanti, alle ore 15.30 erano inviati in via Tomaselli, dopo che su linea 113 erano stati segnalati due giovani intenti ad armeggiare su di una moto. Gli equipaggi sono giunti sul posto, ed i malfattori, vistisi scoperti si sono defilati facendo perdere le loro  tracce.  Una segnalazione analoga, poco dopo, perveniva su linea 113 per via Gallo, nei pressi della Facoltà di Giurisprudenza, dove gli stessi individui armeggiavano su di un motociclo ed anche in tale circostanza, vistisi scoperti, sfuggivano a bordo di un motociclo. I maldestri in questa circostanza, dopo un breve inseguimento, sono stati intercettati e bloccati dalle volanti e dall’equipaggio del Commissariato di P.S. Centrale, sopraggiunti a circoscrivere la zona in modo da occludere le vie di fuga. i 2 sono stati identificati per  Pietro DISTEFANO e Sonjaj SOBNAUTH venivano sottoposti a perquisizione a seguito della quale si rinvenivano occultati nel motociclo diversi arnesi atti allo scasso con i quali avevano forzato i veicoli che avevano tentato di asportare.  DISTEFANO e SOBNAUTH alla luce di quanto accaduto sono stati tratti in arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata liberazione. SOBNAUTH, essendo privo di permesso di soggiorno sul territorio nazionale, veniva trattenuto presso gli uffici della Questura in attesa degli adempimenti di competenza del locale Ufficio Immigrazione.


Belpasso  CT  – Ricercato preso in casa abitazione dell’ex.  I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato, nella flagranza,    Giuseppe RAPICAVOLI 30enne, del posto, reo di evasione. Il soggetto, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza,  arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale, reato commesso nel dicembre del 2015 nella cittadina etnea, ad un controllo effettuato dai militari lo scorso 17 gennaio nella sua abitazione si era reso irreperibile. I CC, ieri notte, a conclusione di un’attività info-investigativa, sono riusciti a scovarlo ed ammanettarlo nell’abitazione della ex convivente. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. La donna,  22enne, è stata denunciata all’A.G. per favoreggiamento personale.


Adrano CT  - Viola domiciliari, CC 1 preso. Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza,  Francesco DI GIOVANNI 36enne, del luogo, per evasione. La  pattuglia della locale stazione, ieri sera nel centro di Adrano durante il controllo del territorio,  ha riconosciuto ed ammanettato il soggetto mentre stava passeggiando in strada in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Santa Venerina  CTCC bloccano 80enne armato di pistola: minaccia vicino. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato, reo di minaccia aggravata e porto abusivo di arma clandestina.  Il  pensionato,  ieri pomeriggio, nelle campagne di Santa Venerina,  nella frazione di Linera, al culmine di una lite col confinante di 65 anni, sull’utilizzo o meno di una strada interpoderale, ha estratto 1 pistola minacciandolo di morte. La vittima, impaurita, è scappata  rifugiandosi nella caserma dei Carabinieri che sentendo i fatti si sono messi immediatamente alla ricerca del soggetto. L’anziano è stato  fermato poco dopo nei pressi della sua abitazione con la pistola ancora risposta sul sedile anteriore dell’auto.  L’arma, una “Beretta” cal.6,35, con la matricola abrasa e 3 proiettili  nel serbatoio, è stata sequestrata e, nei prossimi giorni, sarà esaminata dagli specialisti del RIS di Messina per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’anziano arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà così come disposto dal magistrato di turno.


Misterbianco  CT – Cocaina, 3 anni ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato ai domiciliari Vincenzo SCIUTO 52enne di Catania, in esecuzione di un ordine di esecuzione pena emessa dal Tribunale di Catania. Il soggetto, il 15 maggio del 2014, era stato fermato e perquisito dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania. I militari nell’auto, parcheggiata nei pressi del centro commerciale Katanè, rinvennero e sequestrarono una decina di grammi di cocaina. L’arrestato, fu prima rinchiuso in carcere e successivamente relegato ai domiciliari dove, ieri sera, è stato raggiunto dai militari di Misterbianco  che  hanno notificato il provvedimento scaturente dalla condanna a 3 anni inflittagli dai giudici etnei proprio in relazione a quel fatto reato. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria,  il condannato  espierà la pena in regime di detenzione domiciliare.


Misterbianco  CTGià ai domiciliari preso in casa con droga, CC in carcere. Giuseppe PRIVITERA 18enne, l’8 gennaio scorso era stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT)  per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di oggetti atti ad offendere. I militari, nel corso di un servizio di controllo delle persone sottoposte a misure restrittive alternative, avevano eseguito una perquisizione in casa del detenuto  rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati nell’armadio della stanza da letto, 1 busta contenente 400 grammi di marijuana, già  suddivisa in dosi,  1 bilancino di elettronico di precisione, vario materiale utilizzato per il confezionamento della droga, 500€ in contanti, 1 pistola giocattolo tipo Beretta modello  92 ed 1 dissuasore elettrico modello Taser. Il GIP del Tribunale etneo, recependo in toto la dettagliata informativa dell’Arma, su proposta del Pubblico Ministero titolare delle indagini,  ne ha ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza. 


Catania3 rapinatori trasfertisti Torino andata/ritorno in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, in collaborazione con i militari di Catania,  hanno arrestato 3 rapinatori ritenuti responsabili di 6 rapine ad Istituti di credito di Torino e provincia.  I militari hanno    eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Nicola CULOSI 50enne, di Catania, ed attualmente detenuto a Caltanissetta, Carmelo CASCINO 47enne, di Grugliasco  e Marcello REITO, 30enne, di Catania, detto “il piccolino”. Le banche colpite dal gruppo sono: 28/02/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Torino (bottino circa 7.400 euro); 4/8/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Carmagnola (bottino 115.000 euro); 31/10/2014 la Banca D’Alba sede di Torino (bottino circa 31.000 euro); 1/12/2014 la Banca Regionale Europea sede di Collegno (bottino circa 34.000 euro); 16/01/2015 la Banca CARIGE sede di Torino (tentata in quanto il responsabile comunicava ai rapinatori che il sistema di videosorveglianza era direttamente collegato con gli uffici della Questura, costringendoli alla fuga); 20/01/2015 la Banca Sella sede di Torino (bottino circa 6.500 euro). Ruoli all’interno del gruppo: Culosi e Reito “il piccolino” erano i trasfertisti da Catania, in particolare il primo rappresentava il “perno” del gruppo operativo, almeno fino al suo arresto, avvenuto il 30 gennaio 2015 durante una rapina ad un ufficio postale di Catania. Cascino ricopriva il ruolo di “basista” su Torino, con il compito di scegliere la banca da assaltare,  prelevare e accompagnare i soci da/per l’aeroporto di Caselle e di sistemarli in alloggi sicuri. Modus operandi del gruppo: 1 dei rapinatori, a volto scoperto, entrava per primo in banca con una cartellina in mano, fingendosi un cliente in cerca di un finanziamento o un carabiniere impegnato in un’indagine. Una volta dentro minacciava gli impiegati con un taglierino per aprire la bussola ai complici. A quel punto entravano i suoi soci, di cui uno sempre al telefono con un complice all’esterno della banca, per eseguire il colpo. Radunavano e sequestravano i clienti e gli  impiegati in un unico locale (ufficio o bagno), e mentre uno di loro minacciavano con una pistola i presenti gli altri svuotavano le casse. La banda è stata smascherata grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza.


Acireale CC bloccano pusher in via Degli Ulivi, ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo delle Compagnia di Acireale hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Orazio BRANCATO 19enne, ed un 22enne, entrambi di Acireale, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri pomeriggio, durante un servizio antidroga, hanno notato  i due in via Degli Ulivi cedere un involucro, risultato poi una dose di marijuana, ad un occasionale “cliente”. I soggetti sono stati prontamente bloccati e perquisiti e sono stati trovati in possesso di 18 dosi di marijuana e della somma contante di 70 euro, ritenuta parziale provento, dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. Il giovane  acquirente  del luogo  è stato segnalato alla Prefettura. Gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Santa VenerinaViola sorveglianza e guida senza patente revocata, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno arrestato ai domiciliari. nella flagranza Angelo SANTONOCITO 44enne, catanese, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Acireale. Una pattuglia dell’Arma, ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio, ha sorpreso il soggetto in via Mastrodacqua a Santa Venerina mentre era alla guida di una Lancia Y, sprovvisto di patente poiché revocata per mancanza dei requisiti morali, in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. I  militari all’interno dell’auto hanno rinvenuto arnesi da scasso ed 1 centralina elettronica per autovettura, che sono stati sequestrati, per cui il 44enne dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria anche del reato di possesso in giustificato di chiavi alterate o grimaldelli. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Biancavilla CT - Armato rapina tabaccheria in centro CC: preso. Si tratta di Mario MONFORTE 41enne, di Biancavilla. Il soggetto aveva  preso di mira la stessa tabaccheria, ubicata al civico 54 di Viale Europa, tempo fa visitata da alcuni malviventi. I malfattori,  tramite una mazza ferrata,  ne avevano infranto la porta d’ingresso razziando  generi del monopolio per svariati migliaia di euro. Il rapinatore stavolta, il 9 febbraio scorso, intorno alle 19:00, era entrato nella rivendita con la pistola in pugno, il volto travisato da sciarpa e berrettino, costringendo la titolare a consegnargli i 120 euro contenuti nella cassa e dileguandosi poco dopo per le stradine limitrofe. La donna, dopo essersi ripresa dallo spavento,  ha avuto la forza di chiedere aiuto al 112 che immediatamente ha fatto convergere in zona una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT). I militari, acquisite le testimonianze della vittima e di alcuni presenti al fatto reato, sono riusciti a risalire all’identità del criminale. Il soggetto è stato rintracciato ed ammanettato nei pressi della sua abitazione con ancora i soldi in tasca, lo stesso abbigliamento indicato dai testimoni e la pistola, poi risultata a salve, utilizzata per la rapina. L’arrestato, Mario MONFORTE dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di rapina aggravata.

Misterbianco CTCC, 1 in manette: 6 mesi per rapina. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato Piero RUSSO, 38enne, del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzione del  Tribunale di Catania.Il soggetto dovrà espiare la pena equivalente a 6 mesi di reclusione comminatagli poiché riconosciuto colpevole di rapina aggravata e porto di armi od oggetti atti offendere, reati commessi a Ragalna (CT) e Nicolosi (CT) nel dicembre del 2003.L’arrestato è stato associato al carcere di Piazza Lanza.


AdranoCol cacciavite 2 minacciano anziani in casa per rapina: messi in fuga da parenti, 1 ai domiciliari.  Si tratta di Andrea COCIMANO 27enne. Il  Questore di Catania Marcello Cardona ha disposto attività di contrasto alla criminalità diffusa nel territorio adranita, e   controllo da parte del Commissariato di Polizia presente nel centro pedemontano. La  Volante del Commissariato la serata dello scorso 25 gennaio, proprio nel centro storico di Adrano, ha arrestato il già noto Andrea COCIMANO,  27enne il quale, poco prima, si era introdotto insieme a 1 complice in un’abitazione a piano terra, minacciando con un cacciavite i due anziani che vi abitano, per farsi consegnare il denaro da essi posseduto. I due criminali, però, sono stati costretti a fuggire, inseguiti dai familiari degli anziani che hanno immediatamente dato l’allarme. Uno dei due,  COCIMANO, è stato intercettato dagli agenti del Commissariato e arrestato per tentata rapina. Il soggetto su disposizione del P.M. di turno è stato posto agli arresti domiciliari.


CataniaManette per arma e detenzione illegale. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato  Massimo VECCHIO, 42enne, di Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, ritenuto vicino al  clan mafioso Mazzei, per detenzione abusiva di arma da sparo, estorsione, e violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale. Il personaggio interessato da una terza persona per riscuotere un debito, vantando la sua “posizione” di Sorvegliato Speciale, avrebbe in più circostanze minacciato la vittima esibendo anche 1 pistola e continuando con pressioni sempre più pesanti. I  militari, ieri sera a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione nell’attività di onoranze funebri dove lo stesso lavora rivenendo, all’interno nella cassaforte dell’ufficio, 1 pistola Beretta mod "70" , calibro 7,65, con 7 proiettili, 1 dei quali in canna. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania1 in manette: persecuzione e lesioni ex convivente. Agenti del Commissariato “Centrale”, ieri pomeriggio, hanno individuato e tratto in arresto il già noto senza fissa dimora Francesco TIMONIERI 44enne, in esecuzione dell’Ordinanza emessa il 14 gennaio 2016, emessa dal Tribunale di Catania, Seconda Sezione Penale. Il Tribunale, accogliendo pienamente le risultanze investigative del Commissariato, ha sostituito la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex convivente e del divieto di comunicare con la stessa, comminatagli a causa dei reati di atti persecutori e lesioni personali gravi commessi dal Timonieri ai danni della donna, con la misura della custodia cautelare in carcere. Gli uomini del Commissariato hanno costantemente monitorato il comportamento del personaggio il quale, nonostante il divieto disposto dal magistrato, aveva continuato con la sua condotta persecutoria. Le  numerose segnalazioni effettuate dai poliziotti alla competente Autorità Giudiziaria, hanno portato all’emissione di un più grave provvedimento restrittivo. Francesco TIMONIERI ultimate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


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Ramacca CT Carabiniere precipita  in lucernario e muore durante sopralluogo per furto. L'appuntato dei carabinieri Gianluca Sciannaca

 

 41enne, di Militello in Val di Catania, era in servizio presso la stazione di Ramacca. Il militare  ieri sera, alle ore 18.30 circa, a seguito della segnalazione  di due individui sospetti introdottisi per  un furto presso un’abitazione a Ramacca, faceva parte di una pattuglia della locale Stazione. Il Comandante, Maresciallo Luigi Antonino, ed altri due militari, appunto l’App. Gianluca Sciannaca e l’App. Calogero Di Dio,  erano intervenuti in via Giuseppe Giusti. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno  effettuato un’accurata ispezione dell’immobile, posto su 4 livelli, presupponendo la presenza dei malfattori ancora all’interno. L’App. Di Dio sostava in prossimità dell’ingresso della casa con funzione di copertura, il maresciallo Antonino e l’App. Sciannaca, dopo avere constato il furto tentato di una cassaforte in una stanza, proseguendo il sopralluogo e l'attività di ricerca dei malviventi, hanno notato una botola che dava accesso al sottotetto del palazzo, attraverso una scaletta pieghevole. I militari si sono spinti, con coraggio e senso del dovere, fin sotto il solaio al fine di verificare la presenza dei ladri. L’App. Sciannaca, verosimilmente confidando sulla sua tenuta, avrebbe poggiato i piedi su un lucernaio in vetro provocandone il cedimento e cadendo conseguentemente nella tromba delle scale, alta circa 12 metri. Il militare è stato trasportato immediatamente presso l’ospedale di Caltagirone dove è giunto già cadavere. L’App. Gianluca Giannaca, 41enne, originario di Militello Val di Catania, ricordato da colleghi ed amici tutti per il particolare attaccamento all’Istituzione ed il non comune senso del dovere, nonché per la sua spontaneità,  semplicità e solarità, lascia gli anziani genitori, un fratello ed una sorella.   I  funerali si svolgono lunedì, alle ore 12.00, nella Chiesa di San Benedetto di Militello Val di Catania nell’omonima piazza alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, del Comandante Interregionale “Culquaber”, Generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli, del Comandante della Legione “Sicilia”, Generale di Brigata Riccardo Galletta, del Prefetto di Catania Maria Guia Federico e dei vertici locali dell’Arma.


Motta Sant’Anastasia  CT - Associazione culturale  maschera “Lap Dance” con ballo erotico : CC denunciano titolare. Utilizzando come copertura  un’associazione culturale e ricreativa denominata “Red Lips”, il legale rappresentante, una 31enne di Paternò, aveva trasformato la sede in un locale dedicato all’intrattenimento del pubblico, specie  maschile, con delle signorine specializzate nel ballo erotico, comunemente chiamato lap dance, e la somministrazione di bevande alcoliche. Il blitz dei Carabinieri della Stazione di Motta Sant’Anastasia (CT) che, coadiuvati dai CC del Nucleo  Ispettorato del Lavoro di Catania e da personale dell’Agenzia Regionale della Protezione Ambiente, ieri sera, per  accertare la mancanza delle autorizzazioni previste dalla legge.  La  donna è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per l’apertura abusiva di esercizi di pubblico spettacolo ed è stata proposta la chiusura del locale. I militari nei confronti della signora hanno elevato sanzioni amministrative di circa 1.000 euro per la violazione delle leggi di Pubblica Sicurezza.


San Gregorio CT –  CC sventano rapina in banca: 1 ammanettato in azione. I Carabinieri della Stazione di San Gregorio di Catania e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato, nella flagranza,  un commerciante di 42 anni, di Tremestieri Etneo, reo di concorso in rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. 2, ieri pomeriggio, intorno alle 16:30, con i volti parzialmente  travisati (casco e berrettino di lana) ed armati di mazza di ferro hanno fatto irruzione, dopo averne scardinato la porta d’emergenza, nella filiale del  Monte dei Paschi di Siena di Viale Europa a San Gregorio di Catania.  I dipendenti dell’istituto di credito, si sono resi conto che  era in atto una rapina, e si sono rinchiusi in alcuni uffici della filiale da dove hanno fatto scattare l’allarme collegato alla  centrale operativa dei Carabinieri. L’operatore del 112 ha fatto convergere immediatamente in zona 2 pattuglie ed i militari giunti sul posto, hanno inseguito  i rapinatori in fuga riuscendone a bloccare 1 che, dopo una furibonda colluttazione, è stato ammanettato. Tutto il materiale utilizzato per la rapina è stato sequestrato mentre l’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania –   Furto in studio dentistico, 2 in manette.

 

 Si  tratta di Concetto GUERRA 35enne ed Alessandro NICOSIA 36enne, entrambi già noti catanesi. Gli agenti delle volanti, durante la notte, perlustrando il territorio, intorno alle ore 4:00, transitando via Galermo hanno notato 2 individui che stavano caricando su una vettura del materiale. I due sono stati bloccati e l’auto sottoposta a controllo. I poliziotti hanno rinvenuto  materiale sanitario, 1 P.C., 1 monitor, 3 tastiere per P.C., 1 macchina per il caffè, 1 aspirapolvere, nonché 1 grosso cacciavite.  I 2 soggetti identificati: Concetto GUERRA  ed Alessandro NICOSIA, avevano appena saccheggiato uno studio medico ubicato nelle immediate vicinanze. I poliziotti da un’immediata ricognizione nei pressi hanno scoperto che i due malfattori erano entrati in uno studio dentistico ubicato poco distante, ed avevano fatto accesso forzando una finestra.   GUERRA e  NICOSIA sono stati dichiarati in arresto e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, condotti presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania.


Palagonia Proprietari picchiano affittuari in caserma CC. Un contenzioso legato all’affitto di un immobile ha scatenato l’ira dei 3 personaggi di Palagonia (CT): lo zio,  Salvatore CANIGLIA 33enne, ed i nipoti rispettivamente di 20 e 21 anni,  che, ieri sera, intorno alla 20:30,  armati di bastone hanno inseguito in auto le due vittime, un ludicenze di 28 anni e un palagonese di 41 anni che, approfittando dell’apertura temporanea del cancello automatico, per l’entrata di un militare che stava per intraprendere il turno di servizio, hanno cercato riparo con la loro auto proprio nella sede della locale Compagnia Carabinieri. La circostanza  non ha scoraggiato gli aggressori che, entrati a piedi attraverso il cancello aperto, hanno iniziato a bastonare i 2 poveretti ed il carabiniere che, nel frattempo qualificatosi, si era frapposto tra i litiganti. L’immediato intervento degli altri militari presenti in caserma, previa una violenta colluttazione, ha posto fine al raid con l’arresto degli aggressori. I tre, accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e rissa, sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone (CT) a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Marcello La Bella dirigente Polizia Postale Catania     

(ascolta l'intervista)

CataniaAdesca 13enne su Facebook: PolPosta denuncia professionista del siracusano.  Uomini della Polizia di Stato, Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale” di Catania, hanno individuato e denunciato un individuo 40enne, residente in provincia di Siracusa, libero professionista, per il reato di adescamento di minori. La Procura Distrettuale di Catania ha immediatamente disposto una perquisizione nei confronti del soggetto che ha dato esito positivo. Il soggetto utilizzando un falso profilo Facebook, aveva contattato alcuni mesi fa una 13enne della provincia di Siracusa e, dicendo di essere il responsabile di un’agenzia di moda le aveva chiesto incontri finalizzati verosimilmente alla consumazione di prestazioni sessuali. Di seguito alcuni esempi di frasi utilizzate nell’attività di adescamento, utili per comprendere l’importanza, in generale, di prestare la massima attenzione da parte dei genitori nei riguardi dei contatti on-line intrattenuti dai figli minori: "ti piace vestire sexy? Se ti invitassi in agenzia da me?...se ti chiedessi di stare nuda davanti a me lo faresti?...e se ti volessi toccare?..”. Le indagini della Polizia Postale, coordinate dalla Procura Distrettuale, hanno consentito, così come accaduto in passato per episodi criminosi simili, di risalire all’attuale indagato che si connetteva dal suo studio professionale. Egli ha ammesso le sue responsabilità, tra l’altro confermate dalla perquisizione informatica. Sono in corso ulteriori attività tecniche per comprendere se altri minori siano stati vittime di adescamento. Il  dirigente della Compartimento Polizia Postale di Catania Marcello La Bella,   (ascolta l'intervista) dichiara: “Questo ennesimo caso di tentato adescamento conferma la necessità dell’azione di prevenzione compiuta dalla Polizia di Stato nelle scuole, primarie e medie. Dobbiamo spiegare ai bambini, ai ragazzi che non sempre l’utilizzatore di un profilo social è la persona che dice di essere.” Tante le iniziative messe in campo dalla Polizia, presente anche sui canali social con l’Agente Lisa e Vita da Social: il progetto “Colombo. Alla scoperta della Rete” giunto alla V edizione, che ha interessato lo scorso anno scolastico 86 istituti (scuole primarie, medie e superiori) di questa provincia, 16.000 studenti e 600 insegnanti, nonché tutte le iniziative di carattere nazionale quali il truck “Una vita da social” che il prossimo anno farà tappa a Catania e Caltagirone.


 Catania Resistenza e danneggiamento: IENI e BONFIGLIO in manette.

 

La Polizia di Stato ha tratto in arresto i già noti: Giacomo Maurizio IENI  57enne, inteso “Nucciu ‘u mattuffu”  e Giacomo Mario Davide BONFIGLIO 31enne, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di resistenza a P.U., danneggiamento aggravato e lesioni. Agenti della Squadra Mobile etnea, nel pomeriggio di sabato 31 ottobre stavano transitando lungo  via Umberto. I poliziotti hanno notato un’auto Nissan Qashqai sulla quale viaggiava, seduto lato passeggero, Giacomo Maurizio IENI, ritenuto esponente dell’organizzazione Pillera-Puntina, destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di Soggiorno nel comune di residenza ancora da notificare.I componenti dell’equipaggio, dopo essersi qualificati, hanno intimato agli occupanti della Nissan Qashqai  di fermarsi. Il guidatore ha accelerato repentinamente la marcia dandosi alla fuga. Un  lungo inseguimento si è svolto, per più strade cittadine, mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità di automobilisti e pedoni.  I  fuggitivi  sono stati raggiunti in piazza Verga, dove hanno urtato violentemente  l’auto con colori di serie ma venivano costretti a fermarsi. Giacomo Maurizio IENI è sceso dal mezzo, ed ha tentato la fuga a  piedi lungo Corso Italia ma è stato fermato ed accompagnato col BONFIGLIO presso gli Uffici della Squadra Mobile.  Un operatore di Polizia, a causa dello ferite riportate a seguito dell’urto, è stato condotto presso l’Ospedale Garibaldi dove i sanitari riscontravano una frattura alla mano. La  Divisione Anticrimine della Questura, lo scorso 15 ottobre, aveva dato esecuzione al decreto di sequestro e confisca, emesso il   1° ottobre 2015 dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti di Giacomo Maurizio IENI, con il quale era stato  disposto il sequestro e la confisca di 2 beni immobili, 2 imprese individuali, diversi rapporti bancari intestati all’interessato, nonché la discoteca “Empire”, per un valore complessivo di 4.000.000 euro.  Il  medesimo decreto aveva disposto a carico di IENI la misura dei prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 3 anni   e 6 mesi  che non era stata notificata perché il soggetto non era stato rintracciato. Gli  arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


 


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