Misterbianco CT
– Padre e figlio violano prescrizioni: CC li trasferiscono in carcere.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato
Salvatore
BAGLI 53enne ed figlio il Giovanni 23enne, in esecuzione di una
ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania. i 2
congiunti erano assurti alla cronaca il 5 maggio scorso quando, insieme ad
altri 2 familiari, erano stati arrestati per detenzione e spaccio di droga
che veniva calato dal balcone per mezzo di “canna da pesca”. I due si sono
resi responsabili di numerose violazioni della sorveglianza speciale di
pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno che, puntualmente sanzionate
dall’Arma locale tramite l’inoltro di dettagliate informative, ha convinto i
giudici ad emettere la misura restrittiva. Gli arrestati sono stati
associati nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Acireale CT-Droga, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza
Vincenzo BRANCATO
21enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari, di sera durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio, in via Degli Ulivi hanno notato il
giovane cedere delle bustine ad occasionali acquirenti. Il fermato è stato
prontamente bloccato, perquisito e trovato in possesso di alcune dosi di
marijuana, che sono state sequestrate. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco CT
- Spaccio, 1 condannato a carcere. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco (CT) di sera, hanno arrestato il Giovanni LA TORRE
61enne, del posto, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso
dalla Corte di Appello di Catania. il personaggio è stato condannato dai
giudici etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
reato commesso a Misterbianco nell’aprile del 2014. LA TORREdovrà
espiare la pena equivalente ad 1 anno e 1 mese di reclusione oltre al
pagamento di una multa di 3.000 euro. L’arrestato è stato associato al
carcere di Catania Piazza Lanza.
Acireale CT-CC 1 in carcere per rapina e furto. I
Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato
Camillo PAPPALARDO 45enne, del luogo, già ai domiciliari, dando
esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Patti
(ME). Il
soggetto dovrà espiare la pena residua di 1 anno, 11 mesi e 8 giorni 8 di
reclusione poiché ritenuto responsabile di concorso in rapina, furto
aggravato e danneggiamento con recidiva aggravata, reati commessi nella
provincia di Messina nel 2013. L’arrestato è stato associato nel carcere
di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – San
Berillo, polizia col cane antidroga trova 54 barrette hashish in edifico.
I controlli straordinari disposti dal Questore Marcello CARDONA
finalizzatiti a contrastare l’illegalità diffusa nel centro cittadino
proseguono con continuità. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. e del
Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, ieri pomeriggio, con
l’ausilio di unità cinofile, proprio grazie al fiuto di un cane antidroga,
nel rione “San Berillo Vecchio”, dentro uno stabile dismesso, hanno
rinvenuto 54 barrette di hashish per un peso complessivo di grammi 40. Gli
investigatori ritengono che si tratti dello stupefacente appartenente ad una
banda di spacciatori composta da individui originari dell’Africa centrale, i
quali nel rione San Berillo hanno da tempo organizzato una fiorente piazza
di spaccio, che avrebbero smerciato nel corso della giornata. Lo
stupefacente è stato sequestrato.
Catania – CC preso giovane taccheggiatore. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno bloccato, nella
flagranza, A.C. 21enne, reo di furto aggravato. La
proficua collaborazione tra l’Arma ed il personale addetto alla sicurezza,
dislocato nei numerosi centri commerciali della provincia etnea, ha permesso
ieri pomeriggio, ai militari di pattuglia di bloccare ed ammanettare il
giovane immediatamente dopo il colpo. Il maldestro, dopo aver manomesso i
dispositivi antitaccheggio, aveva razziato numerosi indumenti sportivi
dagli stand del negozio “Decathlon”, attivo all’interno del centro
commerciale “Porte di Catania”. La merce, per un valore di circa 400 euro, è
stata restituita al direttore dell’esercizio commerciale mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, era stato trattenuto in
camera di sicurezza.
Viagrande
CT
– Viola sorveglianza, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione
di Viagrande (CT) hanno arrestato Lucio Giovanni FARO
57enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania. Il 57enne dovrà espiare la pena residua
di 4 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile di aver disatteso i
vincoli della Sorveglianza Speciale, reato commesso nel 2007 a Viagrande
(CT), nel periodo in cui era sottoposto ai vincoli della predetta misura di
prevenzione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Falsa vendita on line, polizia scopre truffatore pugliese. Aveva
pubblicato su un noto sito di vendite on line un annuncio in cui vendeva,
ovviamente a prezzo appetibile, un Apple Wacth: sembrava un affare, ma
dietro si celava una truffa. L’hanno scoperto, identificato e denunciato i
poliziotti del Commissariato Nesima che hanno raccolto la querela della
vittima di turno la quale, in buona fede, aveva pagato l’apparecchio senza
mai ricevere nulla. Il truffatore, C.M. 33enne, “lavorava” dalla
Puglia, esattamente da Taranto, e sperando nella probabilità di non essere
denunciato, aveva già colpito diverse volte. Il meccanismo al quale i
poliziotti catanesi sono risaliti, grazie alla collaborazione di Poste
Italiane e della Questura di Taranto, è semplice: sul sito di vendite on
line era apparso l’articolo, per il cui pagamento, previa chiamata
telefonica, era stata richiesta una ricarica di 260,00 Euro su una carta
prepagata Postepay. Poi il nulla: né orologio, né venditore, né – ovviamente
– i soldi pagati inutilmente. Fondamentale è stata la denuncia del cittadino
truffato il quale, giustamente, non ha ritenuto sopportabile un siffatto
raggiro, seppur a fronte di una cifra tutto sommato limitata. Ed è proprio
questo il punto. I truffatori in talune situazioni sono forti del fatto che
molte volte chi subisce una tale truffa si rassegna di fronte ad una modesta
perdita economica. I maldestri “signori” s’ingegnano nel costruire truffe
che non sono nemmeno lontanamente fantasiose, ma efficaci si, eccome. La
semplice querela è bastata per bloccare questo meccanismo perverso, nella
certezza che il “signor” C.M. di Taranto, la prossima volta, si
guarderà bene dal vendere alcunchè.
Catania –
Droga a Librino, 1 preso in fuga, va ai domiciliari.
Gli uomini del Commissariato Librino hanno arrestato il già noto catanese
Vito LICANDRO 33enne per spaccio di sostanza stupefacente del tipo
marijuana, nel corso dei recenti servizi predisposti dal Questore di Catania
dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio e traffico di
sostanze stupefacenti. L’attività degli uomini del Commissariato Librino
contro gli spacciatori dell’omonimo quartiere continua in maniera
incessante. Le
piazze di spaccio del quartiere Librino, dopo i recenti colpi inferti dalla
costante azione repressiva degli agenti di Polizia, si sono blindate, a
tutela delle quali sono sguinzagliate sempre più numerose vedette, assoldate
per dare l’allarme in caso di presenza di elementi disturbatori, quali, nel
caso di specie, i Poliziotti. L’intuito
e il fiuto investigativo degli operatori sono riusciti, ancora una volta, a
far breccia in viale San Teodoro 7. Vito LICANDRO, già noto per reati in
materia di stupefacenti è stato fermato, dopo una rocambolesca fuga dei
“guardiani”. Altri due fuggitivi aventi ruolo di “vedette”, sebbene
nell’immediatezza riusciti nel loro intento di sottrarsi alla cattura, sono
stati riconosciuti e quindi denunciati per il medesimo reato del loro
“collega”, sebbene allo stato irreperibili. Il blitz ha consentito di
rinvenire e sequestrare ben 43 dosi di marijuana confezionate in singole
bustine di cellophane e il denaro provento dello spaccio. LICANDRO dopo il
processo per direttissima è stato posto alla misura agli arresti
domiciliari.
Paternò CT
– Uccise dipendente egiziano: Corte Appello condanna commerciante a 10
anni. I Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato
Salvatore TROVATO 33enne, del
luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte di Appello di Catania. Il personaggio
riconosciuto colpevole di omicidio e porto illegale di arma da fuoco
clandestina, reati commessi il 10 luglio 2011 a Paternò (CT), dovrà espiare
pena di 10 anni, 4 mesi e 19 giorni di reclusione. Il soggetto in quella
circostanza, nel suo autoparco di Contrada Tre Fontane, ebbe una
discussione, per motivi legati al pagamento del compenso di tre mesi quale
guardiano, con un 35enne egiziano. La diatriba, pero, degenerò a tal punto
che il 33enne prima malmenò con calci e pugni l’egiziano ed infine in preda
all’ira sparò con una pistola, colpendo la vittima alla testa. L’arrestato è
stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania -
Condannato per violenza sessuale su minore evade dai domiciliari, preso 1
romeno.
Si tratta di Mihai Daniel SOTIR 25enne. I servizi di controllo del
territorio, disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona
continuano senza sosta. I poliziotti del Commissariato Centrale, nella
tarda serata di ieri, nell’ambito dei predisposti controlli di persone
sottoposte al regime degli arresti domiciliari, si erano recati presso
l’abitazione di Mihai Daniel SOTIR , sottoposto agli arresti domiciliari con
provvedimento della Corte di Appello di Catania e in attesa di essere
estradato in Romania per il reato di violenza sessuale commesso in quella
nazione ai danni di una minorenne e per il quale deve scontare ancora la
pena di 1 anno di reclusione, non rintracciandolo. L’attività di ricerca
condotta nei luoghi abitualmente frequentati dall’individuo e svolta con
l’ausilio di una Volante dell’U.P.G.S.P. ha dato esito positivo. SOTIR è
stato rintracciato dagli agenti in piazza Currò e dopo un breve
inseguimento per le viuzze della zona è stato tratto in arresto perché
resosi responsabile di evasione. I poliziotti, dagli accertamenti esperiti,
hanno appurato che SOTIR si stava accingendo ad allontanarsi verso ignota
destinazione al fine di evitare l’estradizione in Romania. Il personaggio,
al termine delle formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di
sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Catania
- 1 preso con droga in auto.
Uomini della Polizia di stato hanno ammanettato
Andrea SCIARRINO 38enne, per il reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo
cocaina. Gli uomini della Squadra Mobile - Sezione
“Antidroga”, hanno individuato, in centro, l’autovettura
condotta dal soggetto SCIARRINO. La macchina è stata
immediatamente bloccata ed a seguito di perquisizione
personale veniva rinvenuto 1 “involucro” contenente
gr.13 circa di cocaina. Il soggetto è stato pertanto,
tratto in arresto e posto a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria.
Militello in Val CT
- Pesta donna in strada, 1 in manette. I Carabinieri della Stazione
di Militello in Val di Catania (CT) hanno arrestato
Salvatore STIVALA
35enne, del
luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per aver violato gli
obblighi della Sorveglianza per lesioni personali e ingiuria.
L’individuo, ieri pomeriggio in una via del centro cittadino, ha ingiuriato
ed aggredito a calci e pugni una 29enne, dopo una discussione scaturita per
futili motivi.La donna
a seguito dell’aggressione è stata trasportata e medicata al locale Pronto
Soccorso dove i sanitari gli hanno riscontato delle lesioni giudicate
guaribili in 5 giorni. I Carabinieri intervenuti su richiesta della stessa
vittima hanno rintracciato e bloccato il 35enne mentre tentava di rientrare
a casa. L’arrestato è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT), come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Macchia
di Giarre CT
- Brucia auto vicini per estorsione, CC 1 arrestato. I Carabinieri
della Stazione di Macchia di Giarre (CT) hanno arrestato nella flagranza
Alfio PROIETTO BATTURI
55enne, di
Giarre, già ai domiciliari per reati contro il patrimonio, per tentata
estorsione, incendio ed evasione. Una
pattuglia, ieri sera intorno alle ore 23,00, durante un servizio di
controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in Piazza
Tagliamento, mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, dopo aver
incendiato, con uno straccio imbevuto di benzina, 2 Fiat Punto, lasciate
regolarmente parcheggiate in Piazza dai suoi vicini di casa. le indagini
immediate e veloci avviate dai Carabinieri hanno fatto emergere che nei
giorni scorsi il 55enne, in più circostanze, aveva preteso dalle vittime dei
soldi, per comprare degli alcolici. Il personaggio avendo dai malcapitati
ottenuto solo rifiuti per costringerli a dargli denaro ha bruciato i loro
mezzi. L’arrestato
è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania - CC,1 in carcere per residuo rapina.
I
Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno arrestato il catanese
Alfio
ZAPPALA' 47enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso
dalla Corte d‘Appello di Catania. Il personaggio, già condannato per rapina
e ricettazione, reati commessi nel capoluogo etneo nel febbraio del 2013,
deve scontare un residuo pena equivalente a 5 mesi e 22 giorni di
reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Catania - Droga, 1 in carcere.
Polizia arresta il catanese Salvatore MIRABELLA
43enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il
6 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni
Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile –
Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 11
anni, 11mesi e 6 gg. di reclusione per reati in materia
di stupefacenti. MIRABELLA che annovera precedenti di
varia natura, era già stato tratto in arresto dalla
Polizia di Stato nel maggio del 2009, con altri 2
soggetti dell’area meridionale della provincia di
Siracusa, perché ritenuti responsabili in concorso tra
loro di reati in materia di stupefacenti. MIRABELLA era
stato tratto in arresto anche il 28 novembre 2013 da
personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” a
seguito di perquisizione effettuata nella sua
abitazione, ubicata nel quartiere di “Nesima”, erano
stati rinvenuti 46gr. di sostanza stupefacente del tipo
“cocaina”, 760,00 €, un bilancino di precisione e
ritagli per il confezionamento delle dosi. MIRABELLA è
stato associato presso la Casa Circondariale di Catania
–“Bicocca”.
Catania
– Romeno evaso dai domiciliari, CC preso in centro
commerciale. I Carabinieri della Stazione di Librino
hanno arrestato, nella flagranza, il romeno, Mihaita
Leonard BORCOI
25enne. I militari di pattuglia di sera,
l’hanno riconosciuto e bloccato mentre si aggirava tra
le auto parcheggiate davanti il centro commerciale
“Porte di Catania”. I carabinieri, oltre a contestare
l’evasione dagli arresti domiciliari, cui è sottoposto
all’interno del campo rom di San Giuseppe La Rena, da
dove è già fuggito altre volte, previa perquisizione,
trovandolo in possesso di strumenti da scasso, gli hanno
addebitato la violazione dell’art.707 del codice penale
che vieta il porto ingiustificato di chiavi alterate o
grimaldelli. Gli attrezzi sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato trattenuto in camera di sicurezza.
Adrano
CT
- Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno
arrestato AntoninoSCALISI
27enne,
del
luogo, in esecuzione di un ordine di espiazione
pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Già
condannato dai giudici per spaccio di sostanze
stupefacenti, reato commesso a Paternò (CT) nell’ottobre
del 2012, dovrà scontare la pena residua, equivalente ad
1 anno, 4 mesi e 17 giorni di reclusione, nella sua
abitazione dove è stato ristretto.
Gravina di Catania –
Rapina in banca: CC, complice in carcere. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il catanese, Salvatore
CARUSO 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. I militari del Nucleo
Operativo, dopo aver assicurato alla giustizia il primo rapinatore,
Antonino RAINERI 21enne, arrestato il 13 maggio dello scorso
anno, subito dopo l’assalto all’Istituto di credito di Camporotondo Etneo,
sono riusciti a collocare il reo sulla scena del crimine fornendo ai
magistrati una serie di prove che, recepite in toto, hanno consentito
l’emissione del provvedimento cautelare. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di concorso in rapina
aggravata.
Santa
Venerina CT
– Coltellate a moglie e figlia: CC ammanettano impiegato, tentato
omicidio. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno
arrestato, nella flagranza, un impiegato di 51 anni, del posto, per tentato
omicidio e maltrattamenti in famiglia. Il tempestivo intervento dei
militari, chiamati tramite il 112 dalle stesse vittime, ha evitato una
tragedia. L’impiegato, a conclusione dell’ennesima lite, scaturita sembra
per motivi legati alla gelosia, ha aggredito verbalmente e fisicamente la
consorte, una donna di 49 anni. La figlia, di 26 anni, non convivente con la
coppia, intervenuta nell’abitazione in difesa della madre, ha scatenato
nell’aggressore un vero e proprio raptus che lo ha spinto a prendere un
coltello in cucina ed a vibrare dei fendenti all’indirizzo della giovane
donna. I carabinieri ,fortunatamente, nel frattempo entrati in casa, dopo
una breve colluttazione, sono riusciti a fermare l’esagitato in tempo
disarmandolo ed ammanettandolo. La ragazza, medicata all’Ospedale di Giarre
(CT), se l’è cavata con 5 giorni di prognosi, per delle “ferite da
taglio alla zona palmare della mano sinistra”. L’arma è stata
sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania
Piazza Lanza.
Riposto
CT – 72enne
in casa con armi, munizioni e preziosi rubati: CC ai domiciliari.
I Carabinieri della
Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato
di 72 anni, di Riposto (CT), per detenzione di armi clandestine,
detenzione illegale di armi comuni, detenzione illegale di munizioni da
guerra e ricettazione. L’operazione,
scattata a conclusione di una prolungata attività info-investigativa, ha
visto il suo epilogo ieri sera, quando i militari, dopo l’ennesimo
dispositivo di osservazione, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione
dell’anziano dove, nel garage attiguo, previa perquisizione, sono stati
rinvenuti e sequestrati: 1 fucile cal. 12 “Franchi”, rubato a Viagrande nel
luglio del 2015; 1 carabina ad aria compressa, priva di marca e matricola;
1 carabina “Winchester” cal. 22, munita di gruppo ottico; 1 carabina
“Beretta” cal. 22, rubata Zafferana Etnea nell’agosto del 2015; 3 pistole a
tamburo cal. 8, di cui 2 con la matricola abrasa; 1 pistola “Colt” cal. 32;
1 pistola “Beretta” cal 7.65; 1 pistola “Reck” mod. PK800 cal. 8, con la
matricola abrasa; 1 pistola “Beretta” cal. 7.65 con la matricola abrasa; 1
pistola ”Luger” P08 cal. 7.65; 1 pistola a tamburo cal. 22, con la
matricola abrasa; 1 pistola a tamburo cal. 8; 484 cartucce cal. 9 corto;
200 cartucce cal. 9 Luger; 45 cartucce cal. 357 magnum; 300 cartucce cal.
7.65 browning; 18 cartucce cal. 9 parabellum – nato; 426 cartucce cal.9
parabellum – Luger; 100 cartucce cal. 22 Winchester; 158 cartucce cal. 6.35
Browning; 419 cartucce cal. 22 corto; 2 kit per la pulizia delle armi; 1
kit per la ricarica delle cartucce nonché 250 di oro in gioielli e la somma
in contanti equivalente ad 11.500 euro, ritenuta provento illecito. I
carabinieri svolgono ancora approfondimenti investigativi per poter meglio
comprendere se la criminalità organizzata si servisse del pensionato –
persona al di sopra di ogni sospetto per la sua condizione di incensurato -
per occultare le armi ed il denaro, possibile provento illecito di attività
criminali. L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, è stato
ristretto agli arresti domiciliari.
Riposto
CT
- 1 spaccia in Piazza San Pio. I Carabinieri della Stazione di
Riposto (CT) hanno arrestato un 22enne, di Giarre CT), per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri sera, durante un
servizio di controllo del territorio, hanno notato il giovane in Piazza San
Pio con un atteggiamento sospetto. Il fermato è stato bloccato e perquisito
e trovato in possesso di 3 dosi di marijuana e della somma contante di 70
euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono state
sequestrate. L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha
disposto la rimessione in libertà del giovane.
Catania
– Maltratta genitori, 1 in manette. Va in carcere per
maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno
arrestato un 52enne, catanese, dando esecuzione ad
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
Tribunale di CataniaIl
soggetto, come accertato dai Carabinieri, è stato ritenuto
responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni
personali, commesse dal 2013 al 2015, nei confronti dei
genitori, con cui conviveva. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania– CC, 6 mesi in carcere per sottrazione oggetti sequestrati.
I Carabinieri della
Stazione di Catania Librino
hanno arrestato il
catanese
Antonino
STRANO 51enne,in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. il soggetto è
stato condannato dai giudici etnei per sottrazione e danneggiamento di cose
sottoposte a sequestro, reato commesso a Catania nell’aprile del 2007.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza dove
espierà la pena comminatagli equivalente a 6 mesi di reclusione.
Catania
–
Algerino parcheggiatore abusivo ammanettato per violenza e
lesioni a P.U.
Poliziotti delle volanti, nell’ambito di mirati servizi di controllo del
territorio volti, tra l’altro, a contrastare il fenomeno dei posteggiatori
abusivi, hanno bloccato un cittadino algerino Hamza CHOUCHI
31enne nato in Algeria, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico
ufficiale. I poliziotti, nella serata di domenica, nel transitare piazza
P.Lupo, hanno avvicinato un posteggiatore abusivo che stava esercitando la
“professione” in quel sito, al fine di identificarlo e sanzionarlo ai sensi
del Codice della Strada. L’individuo, identificato per Hamza CHOUCHI, è
andato in escandescenza, incominciando ad aggredire fisicamente e
verbalmente il personale operante. Il cittadino extracomunitario è stato
bloccato ed accompagnato presso gli Uffici della Questura per gli ulteriori
accertamenti. Hamza CHOUCHI alla luce di quanto accaduto, è stato
tratto in arresto per il reato di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico
Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno giudicato con il
rito della direttissima.
Catania
– Evade da comunità, trovato con droga in cucina. Agenti delle
volanti dell’U.P.G.S.P., sabato scorso, hanno arrestato il già noto
Giuseppe MANGIAMELI
28enne, per il
reato di evasione dagli arresti domiciliari e detenzione di sostanza
stupefacente. Gli uomini della volante, durante il servizio di controllo
del territorio, nelle prime ore della notte, hanno notato un individuo che
alla loro vista ha cercato di nascondersi tra le auto in sosta. I tutori
dell’ordine insospettiti da tale insolito comportamento, hanno effettuato un
controllo di polizia dal quale è stato appurato che la persona fermata si
sarebbe dovuta trovare agli arresti domiciliari presso una comunità nel
trapanese. La successiva perquisizione effettuata nella casa del soggetto ha
consentito di rinvenire circa 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo
marijuana nascosta in un mobile della cucina. Il personaggio è stato
dichiarato in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale piazza Lanza
di Catania.
Catania
– Donna scippata cade : Condor 2 arrestati. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto: Antonino
SANTAPAOLA 31enne già noto e Giuseppe DI STEFANO
39enne già noto, perché responsabili, in concorso tra loro,
del reato di rapina ai danni di una donna. 2 giovani ieri
sera, a bordo di un ciclomotore “SH” di colore scuro, in
via Teatro Greco, avevano scippato la borsa ad una signora
che, tentando di resistere all’azione delittuosa, era
rovinava in terra. La ferma opposizione della donna ha
anche determinato la perdita di equilibrio dei malviventi
che cadevano per terra con lo scooter. L’immediato
intervento delle pattuglie della Squadra Mobile – Sezione
“Condor”, che, nella zona del centro storico, stavano
svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati
predatori, ha consentito di bloccare definitivamente i 2
malviventi che tentavano di fuggire, opponendosi ad
un’azione dei parenti della signora che cercavano di
bloccarli. I due, che dovranno rispondere del reato di
rapina, sono stati tratti in arresto e condotti presso la
Casa Circondariale di Catania a “Piazza Lanza”.
Catania
– 1
in manette per violazione sorveglianza. Agenti del
Commissariato “Centrale”, nelle prime ore della mattinata, hanno individuato
e tratto in arresto
Domenico
BERTELLI 26enne nato e residente a Catania già noto, in esecuzione
dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania
dovendo espiare la pena di 8 mesi ìdi reclusione perché riconosciuto
colpevole del reato di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale
di P.S. Il Questore di Catania Dr. Marcello Cardona con l’avvicinarsi delle
festività pasquali, ha disposto un ulteriore intensificazione dei servizi di
prevenzione di controllo del territorio. Agenti del Commissariato
“Centrale”, ieri nell’ambito dell’attività di controllo in materia di armi e
di licenze di P.S., hanno denunciato in stato di libertà S. S.
65enne, residente a Catania perché resosi responsabile di omessa ripetizione
di denuncia di detenzione armi art.58 reg. TULPS in relazione agli artt.
38/221 TULPS. I poliziotti, nel corso del controllo operato al domicilio
hanno sequestrato 3 pistole ed il relativo munizionamento detenute
legalmente dallo stesso di cui però non era stata ripetuta la denuncia di
detenzione nel nuovo domicilio. Un controllo amministrativo è stato
effettuato presso una sala giochi abusiva in piazza Palestro di cui è
titolare P.M. 58enne. La polizia ha accertato che l’attività era
gestita abusivamente con punto scommesse ed insegna “BET1128”, motivo per il
quale venivano sequestrati 10 computer e 3 apparecchi elettronici da gioco
utilizzati per l’esercizio dell’illecita attività ed elevate sanzioni
amministrative pari a 53.660 euro per le violazioni riscontrate.
Catania
– Scippa borsa ad
anziana, causa lesioni: condannato ed arrestato.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno ammanettato il
catanese
Gianluca
BELFIORE 28enne,
in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania
per condanna a due anni per furto con strappo. Il personaggio è ritenuto
colpevole del reato commesso nel luglio del 2007, in Piazza Dante a Catania.
Il soggetto con l’aiuto di un complice, scippò la borsa ad un’anziana donna
causandole lesioni. Il giudice ha condannato BELFIORE a due anni di
reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Misterbianco
CT - Romena usa
figlia e nuora minorenni, per rubare alcolici AUCHAN. L’arrestata,
assolte le formalità di rito, è stata rimessa in libertà. I Carabinieri
della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, una
romena di 38 anni denunciando contestualmente la figlia 16enne e la 17enne
convivente del figlio, tutte domiciliate a Canicattì (AG), perché ritenute
responsabili di furto aggravato in concorso. La donna ieri sera,
servendosi delle ragazze minori, munite di borse schermate, utili ad
eludere l’antitaccheggio, ha razziato dagli scaffali numerose bottiglie di
liquore. Mentre tentavano di allontanarsi dall’ipermercato sono state
bloccate da una pattuglia dell’Arma che, avvertita tramite il 112 dallo
stesso personale addetto alla sicurezza, ha recuperato la refurtiva, del
valore di circa 300 euro, restituendola al direttore del centro commerciale.
Catania
– 1 mese in carcere: porta armi od oggetti atti ad offendere. Agenti
del Commissariato “Centrale” ieri hanno individuato e tratto in arresto
Domenico D’ANNA 39enne nato e residente a Catania già noto per
violazione degli obblighi, evasione, furto ed altro, già sorvegliato
speciale di P.S., in ottemperanza al provvedimento di carcerazione, emesso
dalla Procura Generale della Repubblica presso il Distretto della Corte di
Appello di Palermo, dovendo scontare una pena di 1 mese di reclusione, per
il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, commesso in Palermo
nell’anno 2012. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato
presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
– CC presi 2 ladri romeni in centro commerciale trasferta da
Canicattì rubano merce per 2000€. I maldestri avevano preso di mira il KATANÈ a Gravina di Catania.
Cinque gli arrestati. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania
ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza, Elena DRAGOMIR 37enne,Daniel DOSPIN 31enne ed altri 3 loro connazionali, di 18, 19 e
22 anni, tutti di origine romena, domiciliati a Canicattì (AG), poiché
ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. I soggetti dotati di
sacche e dispositivi antitaccheggio hanno letteralmente preso d’assalto il
centro commerciale KATANÈ, di via Quasimodo, razziando dai vari negozi,
incluso il supermercato IPERCOOP, ingenti quantità di merce (abbigliamento,
calzature e prodotti di bellezza) nonché generi alimentari per un valore
complessivo di circa 2.000 €. I maldestri, compiuto il furto, stavano
tentando di allontanarsi dall’ipermercato quando, due pattuglie dell’Arma,
allertate tramite 112 dal personale della sicurezza, li hanno bloccati ed
arrestati recuperando per intero la merce rubata. Gli arrestati, in attesa
della direttissima, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza mentre
la refurtiva è stata restituita ai vari esercenti derubati.
Catania
- Ammanettato ricercato a passeggio. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il
già noto catanese Giuseppe ARENA 41enne in esecuzione ad un ordine
di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Catania, per cumulo pene di vario genere ed attivamente ricercato. Il
soggetto è stato sorpreso dagli agenti nel cuore della notte, mentre
passeggiava lungo questo viale delle Regione. Il personaggio è stato
accompagnato presso gli uffici di polizia per le formalità di rito, e
successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
- CC, 1 n carcere per spaccio.
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno
arrestato Gianluca D’ARRIGO
32enne,
di Catania, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio dovrà
espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 9 giorni di reclusione poiché
riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti,
reato commesso il 17 maggio 2013 a Catania. L’arrestato è stato associato
nel Carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Acireale
- Polizia scopre casa a luci rosse in centro, bloccate 2 donne 40enni.
Gli agenti, lo scorso 4 marzo, a seguito di diverse segnalazioni
provenienti da cittadini di Acireale che lamentavano un andirivieni di
persone in un appartamento ubicato in una zona residenziale del centro
cittadino, avevano avviato una immediata attività informativa ed
investigativa, che si è concretizzata giorno 4 marzo. Gli agenti della
sezione Investigativa hanno predisposto un servizio di appostamento ed
osservazione, nel corso del quale hanno constatato l’arrivo e
successivamente l’uscita di diversi uomini dall’abitazione sospetta. I
poliziotti dopo alcune ore di appostamento, nel tardo pomeriggio hanno
deciso di intervenire ed hanno fermato e controllato alcuni individui che si
erano recati nell’abitazione. Gli stessi hanno confermato che si erano
recati presso la casa per consumare rapporti sessuali con donne straniere,
previo pagamento di somme in contanti con appuntamento preso
telefonicamente. Gli agenti, a seguito di tali dichiarazioni, hanno fatto
irruzione in quell’abitazione, ed all’interno hanno trovato 2 donne ed 1
cliente. Le donne venivano identificate per una cittadina russa di 41anni,
titolare di permesso di soggiorno valido rilasciato dalle Autorità Spagnole
ed 1 cittadina colombiana di 40 anni, titolare di permesso di soggiorno
italiano valido sino al 2017. Le due donne, interrogate, ammettevano di
prostituirsi presso quell’immobile preso in affitto tramite un sito di
intermediazione immobiliare. Gli agenti hanno identificato il proprietario
dell’immobile che è risultato estraneo alla vicenda della prostituzione, ma
che non aveva comunicato alla Polizia l’affitto della casa alle due
cittadine straniere. Le due donne sono state sottoposte a foto segnalamento
ed ai rilievi di rito necessari per accertare l’effettiva identità e gli
eventuali successivi provvedimenti amministrativi/giudiziari da adottare nei
loro confronti. Il proprietario dell’immobile ha revocato la locazione
dell’appartamento alle due donne. Il proprietario dell’appartamento verrà
sanzionato amministrativamente per la mancata comunicazione all’Autorità di
P.S. prevista dall’art.7 del Decreto Legislativo del 25.07.1998 nr.286.
Catania
-2 in manette per provvedimento Tribunale. Agenti del Commissariato
Centrale nella mattinata hanno eseguito i provvedimenti di carcerazione,
emessi dalla locale Procura della Repubblica, traendo in arresto i
pregiudicati Antonino SALAMANCA 30enne per reati in materia di
stupefacenti, commessi nel marzo del 2008 a Catania, Roberto COSTANZO
32enne per cumulo di pene relative ai reati di inosservanza della
sorveglianza speciale, guida senza patente e furto, commessi a Catania nel
2005.
Bronte CT
– 1 anno ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri
della Stazione di Bronte (CT) hanno eseguito un ordine di espiazione pena
detentiva, emesso dalla Corte d’Appello di Catania, nei confronti di
un 37enne, del luogo. Il soggetto, già condannato poiché
riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali aggravate e
maltrattamenti in famiglia, commessi a Maniace (CT) nel maggio del 2013,
dovrà espiare ai domiciliari il residuo pena, equivalente ad 1 anno di
reclusione.
Catania
– 2
rubano bagagli a turisti, presi.
Agenti del Commissariato “Centrale”, a conclusione di una mirata attività
investigativa hanno individuato e denunciato in stato di libertà N.V.
52enne nato e residente a Catania, già noto per reati concernenti le
sostanze stupefacenti, e L.S.
55enne nato a Catania, residente a Misterbianco (CT), già noto per reati
contro il patrimonio, ritenuti responsabili in concorso tra loro, di furto
aggravato. La Volante del Commissariato Centrale, il 22 febbraio nell’ambito
dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal
Questore di Catania dott. M. Cardona, nel transitare via Naumachia, aveva
appreso che 2 turisti di nazionalità francese, provenienti da Palermo, erano
stati vittima del furto dei bagagli custoditi nell’auto parcheggiata in
zona. Gli accertamenti immediati avviati dagli Agenti, corroborati
dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno
consentito di acquisire precisi elementi di responsabilità a carico dei 2
individui già noti per i loro trascorsi giudiziari.
Catania – CC
catturano in Olanda latitante Operazione “VICERÈ”. Il latitante
Salvatore
Michael COSTANTINO 29enne catanese è stato arrestato all’Aeroporto
Internazionale di Amsterdam, appena sceso dall’aereo proveniente da Rio De
Janeiro (Brasile), è accusato quale mafioso, era sfuggito alla cattura, il
10 febbraio scorso, quale destinatario di una ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria etnea nell’ambito
dell’operazione antimafia denominata “VICERÈ” eseguita dai Carabinieri del
Comando Provinciale di Catania. L’incessante attività investigativa di
ricerca posta in essere dai carabinieri del Nucleo Investigativo ha
consentito di localizzare il soggetto a Fortaleza e Rio de Janeiro. Gli
investigatori lo hanno così seguito fino a quando il soggetto ha preso un
aereo diretto ad Amsterdam, pensando di potere trovare rifugio nella
capitale olandese oppure di rientrare in Italia con altri mezzi senza che
potesse essere controllato alla frontiera. Per Costantino non c’è stato
niente da fare perché, appena sceso e riconosciuto dai carabinieri di
Catania, è stato bloccato dai colleghi della polizia olandese. La cattura
del COSTANTINO conferma la perfetta osmosi operativa messa in campo dai
Carabinieri con le polizie di Brasile e Olanda, tramite l’Interpol e l’Europol.
L’arrestato, in attesa dell’estradizione, è stato rinchiuso nelle carceri
olandesi.
Militello Val di Catania
– Aggredisce madre e zia, CC 1 in manette. I
Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania
(CT) hanno arrestato in flagranza Mario BONAMICO
34enne, del luogo per maltrattamenti in famiglia e
lesioni personali. I militari ieri sera, sono
intervenuti nell’abitazione del soggetto a seguito di
una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha
segnalato una lite in famiglia. I Carabinieri hanno
trovato il 34enne in un evidente stato di agitazione,
forse dovuto ad un abuso di sostanze stupefacenti ed
alcolici, accertando che poco prima, dopo l’ennesimo
litigio scaturito per futili motivi, aveva aggredito la
madre e la zia procurando a quest’ultima delle lesioni
giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari
dell’ospedale di Militello Val Catania (CT).
L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è
stato associato nel carcere di Caltagirone (CT).
Riposto
CT
- Aggredisce genitori col coltello a serramanico, CC
arresto per tentato omicidio. I Carabinieri della
Compagnia di Giarre hanno arrestato in flagranza un
25enne, del luogo, per tentato omicidio. I militari, su
richiesta di un vicino che ha telefonato al 112
segnalando una lite in famiglia, di mattina sono
intervenuti in un’abitazione nel centro cittadino di
Riposto accertando che il giovane, poco prima, a seguito
di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il
padre colpendolo al capo con un coltello serramanico,
procurandogli delle ferite alla testa. la madre,
intervenuta per scongiurare il peggio, durante la
colluttazione è rimasta contusa ed anche il giovane
aggressore ha riportato delle ferite alla mano destra.
I genitori sono stati soccorsi e trasportati
all’Ospedale di Acireale dove sono stati ricoverati per
le cure del caso. L’arrestato è stato trasportato e
medicato all’Ospedale Cannizzaro dove è attualmente
ricoverato e piantonato.
Catania – Droga, 1 in manette. La Squadra Mobile – Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” ha tratto in arresto:
Alessandro GiuseppeSTRANO 34enne, destinatario di ordine di
esecuzione di pene concorrenti condannato in stato di libertà con
contestuale ordine di esecuzione ed incidente di esecuzione per revoca del
beneficio della sospensione condizionale della pena emesso il 23 febbraio
2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania
– Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena residua di 2 anni, 4
mesi e 4 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.
A
Catania manette per Giovanni MASCALI 31enne, destinatario
di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 26 febbraio 2016
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania –
Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 10 mesi e 20gg. di
reclusione per il reato di ricettazione.
Catania – Evaso dai
domiciliari spaccia con amico in viale Biagio, CC 2 presi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato
Salvatore PALAZZOLO, 40enne, già ai domiciliari, ed un 21 enne,
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti I militari ieri sera,
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, hanno notato i
2 in Viale Biagio Pecorino cedere delle bustine ad occasionali ”clienti”. I
personaggi sono stati prontamente bloccati, perquisiti e trovati in
possesso di 60 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 80 grammi, e
la somma contante di 395€, in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento
dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Il
40enne, che dovrà rispondere anche del reato di evasione, è stato associato
nel carcere di Piazza Lanza ed il 21enne è stato posto ai domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania-
Agenti sventano rapina a distributore benzina, 2 in manette. Si
tratta dei catanesi: Maurizio Giamblanco 35enne e Claudio Alfio
Testa Pulici 36enne. Gli agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la
scorsa notte, nell’ambito dei capillari servizi di controllo del territorio
predisposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, hanno arrestato
i già noti catanesi Maurizio Giamblanco e Claudio Alfio Testa
Pulici per tentata rapina.
I due maldestri intorno alle ore 02.55 della notte stavano tentando una
rapina ai danni di un distributore di benzina Agip posto lungo la
tangenziale est. Il tempestivo intervento degli operatori delle Volanti
ha messo in fuga i rapinatori. I soggetti sono stati, poco dopo
intercettati mentre, ancora a bordo della loro auto, cercavano di far
perdere le tracce. I 2 dopo essere stati bloccati sono stati tratti in
arresto in flagranza per il reato di tentata rapina in concorso ed associati
presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza.
Santa
Venerina
CT
- CC arrestati 2 per rapina a distributore Esso. Si tratta di Massimo
PAGANO 38enne e Vincenzo MUSUMECI 40enne entrambi di Giarre. I
Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT), coadiuvati dai militari
del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre (CT), hanno arrestato Massimo
PAGANO e Vincenzo MUSUMECI con l’accusa di rapina aggravata in
concorso. I due soggetti stanotte, si sono recati nel distributore della
Esso di Via Stabilimenti 282 a Santa Venerina e, con la scusa di rifornirsi
di carburante per la Lancia Y sulla quale stavano viaggiando, a volto
scoperto e senza armi, hanno minacciato e strattonato i due giovani addetti
al rifornimento costringendoli a consegnare loro 50€ e pretendendo, inoltre,
di non pagare i 10 euro per la benzina precedentemente immessa nel serbatoio
dell’auto. I personaggi sono fuggiti a bordo della Lancia Y. L’immediata
telefonata al 112 da parte delle vittime e ha avviato le indagini dei
militari. I carabinieri nel giro di qualche ora, dopo la visione delle
immagini registrate dal sistema di video sorveglianza, installato nel
distributore, e la conoscenza diretta dell’humus criminale della zona, hanno
dato un volto ai due criminali. I rapinatori braccati, sono stati catturati
in mattinata mentre cercavano di far rientro nelle loro abitazioni ignari
che ad attenderli vi erano i carabinieri. Gli arrestati, espletate le
formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Catania a Piazza
Lanza.
Catania
- Clan “Maglia”, Polizia esegue 1 arresto. Agenti
del Commissariato P.S. di Adrano e della Squadra Mobile di
Catania, lo scorso 20 febbraio, alle ore 13.00, in C.da
Masseria Grande, agro di Centuripe (EN),
hanno proceduto all’arresto del già noto Riccardo CANTONE
26enne nato a Catania e ritenuto appartenente al clan
mafioso Maglia di Biancavilla (CT) ed in atto Sorvegliato
Speciale di P.S., in esecuzione del ripristino della misura
cautelare in carcere giusta ordinanza odierna N.1787/15
R.I.M.C. e N.15046/14 della V^ Sezione Penale di Catania.
L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato associato
presso la Casa Circondariale di Bicocca a Catania.
Catania
– Droga a
Picanello, CC preso 1 pusher ai
domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato
ai domiciliari, nella flagranza, il catanese
Alfio CASABIANCA 29enne reo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, ieri sera in Via Giuseppe
Martucci in uno dei numerosi servizi antidroga svolti nel cuore del
quartiere Picanello, hanno osservato il pusher che, assistito da una
“vedetta”, poi riuscita a fuggire, a bordo di un Honda SH 300 faceva la
spola tra la sua abitazione ed i luogo per vendere droga ai clienti di
turno. Il soggetto, al momento dell’intervento dei CC ha provato a fuggire
col motociclo. la manovra è stata resa vana dai militari che, dopo un
centinaio di metri, sono riusciti ad acciuffarlo ed ammanettarlo. Le
seguenti perquisizioni, personale e domiciliare,hanno consentito ai
Carabinieri di rinvenire e sequestrare 45 dosi di marijuana, circa 60 grammi
e 250 euro in contanti, incassati precedentemente dalla vendita dello
stupefacente. Il motociclo è stato sequestrato poiché utilizzato per
compiere l’attività illecita mentre l’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato relegato ai domiciliari.
Catania - Droga, 1 in manette. Agenti del Commissariato
Centrale ieri, hanno individuato ed ammanettato
Antonino LOMBARDO 22enne nato a Catania già
noto per reati inerenti gli stupefacenti, a seguito di Ordine di esecuzione
emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. il
giovane deve scontare la pena residua di 3 mesi e 20 giorni di reclusione
per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso,
commesso nel 2013 a Catania.
Acireale
CT
– Condannato per tentato omicidio, 1 ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato
Giuseppe
ARCIDIACONO 31enne, del luogo, poiché destinatario di un ordine di
esecuzione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, nell’aprile
del 2012, fu arrestato in flagranza di reato dai CC di Aci Castello (CT) per
l’accoltellamento di un 35enne, avvenuto al culmine di una lite proprio
nella cittadina jonica, precisamente nella frazione di Acitrezza. Giuseppe
ARCIDIACONO già condannato per tentato omicidio dovrà ora scontare ai
domiciliari il residuo pena equivalente ad 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di
reclusione.
Vizzini CT
– 9 mesi per evasione. Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT)
hanno arrestato Gaetano MARAVIGNA
44enne,
del
luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. il soggetto era stato arrestato nella flagranza per evasione dai
domiciliari, a Catania nell’ottobre del 2007. Per tale illecito è stato
condannato dai giudici etnei a 9 mesi di reclusione che dovrà espiare nel
carcere di Caltagirone (CT), dove i militari l’hanno associato al termine
delle formalità di rito.
Catania– Ladro usa antifurto per BMW rubata, agente insospettito lo
blocca. Il
maldestro e noto D.V. 45enne aveva rubato
una motocicletta, forzandone il “blocchetto” d’avviamento e trasportandola
da via Verona, dove si trovava posteggiata. Il maldestro, con nonchalance
era andato in via Martoglio e, probabilmente per evitare di andare in
giro col mezzo da poco rubato aveva pensato di riprenderlo con calma, e
stava per incatenarne la ruota posteriore.Un ladro che utilizza un antifurto è cosa che stona assai e di
ciò dev’essersi sicuramente accorto il poliziotto della Polizia delle
Frontiere di Catania che, libero dal servizio, si era trovato ad assistere
alla scena.L’agente si subito avveduto che la grossa (e costosa) BMW era
stata forzata e, pur essendo solo, non ha esitato ad agire: qualificatosi,
ha trasmesso col cellulare i dati della moto alla Sala operativa della
Questura che, in pochissimi istanti, ha confermato i suoi dubbi circa la
provenienza furtiva del mezzo. L’agente ha smorzato sul nascere il tentativo
di fuga del maldestro, poi identificato per il già noto D.V. 45enne, poi è
giunta una Volante in ausilio al poliziotto che ha potuto trasportare il
fermato in Ufficio dove è stato denunciato per furto aggravato. L’ignaro,
fino a quel momento, proprietario della BMW si è visto subito restituito il
veicolo.
Acireale –
Polizia scopre 62
comunali furbetti ed infedeli nello strisciare badge.
Vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura
Distrettuale di Catania. Scoperte 62 persone, dipendenti
dell’Amministrazione comunale di Acireale responsabili di truffa ai danni di
ente pubblico e di falsa attestazione di presenza in servizio sul luogo di
lavoro, attraverso l’ utilizzo illecito dei badge personali che venivano
“strisciati “ da dipendenti compiacenti e in accordo tra loro. Diversi sono
i provvedimenti cautelari emessi dalla Autorità giudiziaria e notificati in
queste ore dagli agenti del Commissariato di P.S. di Acireale ai dipendenti
infedeli.
Catania– Daspo per ultrà 22enne filmato mentre lancia petardi in tribuna.
Si tratta di . D.C., 22enne. La Squadra Tifoserie della D.I.G.O.S., a
seguito dell’attività investigativa – suffragata dal contributo delle
videoriprese effettuate dal personale del locale Gabinetto Regionale della
Polizia Scientifica – ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un ultrà
catanese il quale, in occasione dell’incontro di calcio Catania-Matera, lo
scorso 31 gennaio, ha lanciato due petardi all’interno della “tribuna B”
dello stadio Angelo Massimino. L’ultrà è stato individuato mentre, nel corso
della gara, dagli spalti della ‘tribuna B’ avrebbe acceso e lanciato 2
grossi petardi che sono esplosi sul parterre dello stesso settore. D.C.,
22enne, è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di
lancio di materiale pericoloso previsto e punito dall’art. 6 bis della legge
n. 401/1989. Il Questore di Catania Marcello CARDONA, nei confronti del
soggetto, ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso ai luoghi dove si
svolgono manifestazioni sportive per anni tre.
Militello
Val di Catania–Aggredisce genitori anziani per soldi, CC 1 in manette. I Carabinieri
della Stazione di Militello Val di Catania hanno arrestato nella flagranza
Giuseppe
BIANCOVISO 34enne, del luogo, per tentata estorsione, lesioni personali,
minaccia e maltrattamenti in famiglia. I militari, stanotte, su richiesta
di un anonimo cittadino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in
famiglia, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Militello Val di
Catania bloccando il soggetto in un evidente stato di agitazione. I
Carabinieri hanno accertato che il 34enne poco prima aveva aggredito e
minacciato il padre e la madre pretendendo del denaro per l’acquisto di
sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato associato nel carcere di
Caltagirone, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Aggravamento pena e carcerazione per violazione domiciliari.
Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato
Fabio BONSIGNORE
39enne nato a Catania già noto per furto ed evasione, in
esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dal Magistrato di
Sorveglianza di Catania, dovendo scontare la pena di 2 anni di reclusione
per il reato di furto aggravato. Il provvedimento di aggravamento della
misura è scaturito dai controlli effettuati a seguito dei quali è stata
constata l’assenza dal domicilio in cui il Bonsignore si trovava sottoposto
agli arresti domiciliari. Il personaggio, ultimate le formalità di rito è
stato associato alla locale Casa circondariale a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Viola domiciliari, preso. Poliziotti del Reparto
Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, in servizio di controllo
straordinario del territorio, di concerto con il agenti dell’U.P.G.S.P.,
secondo il modulo “Trinacria”; nel corso di un controllo a Salvatore
ACCARDI
38enne, hanno accertato che lo stesso, in atto sottoposto
alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo
di soggiorno, non era presente presso la sua abitazione, rendendosi
inottemperante alle prescrizioni alle quali è sottoposto. Il personaggio è
stato trovato presente in casa ad un successivo controllo e, quindi, è stato
arrestato per la rilevata inosservanza. Il magistrato di turno ne ha
disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida
dell’arresto.
Catania
–
Mafia: ROS, sequestro beni 15.000.000€ Aiello ed Oliva.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di
Catania, su richiesta della locale DDA, che ha
coordinato le relative indagini compiute dal ROS -
Sezione Anticrimine di Catania, con i provvedimenti n.
10/16 RSS e 6/16 R. Seq., del 10.03.2016, e n. 16/16 RSS
e 5/16 R. Seq., datato 17.03.2016, ha disposto la
misura di prevenzione del sequestro di beni mobili ed
immobili nonché rapporti bancari direttamente e
indirettamente riconducibili ad Alfio Maria AIELLO e
Pasquale OLIVA. I Carabinieri del ROS e del Comando
Provinciale di Catania stanno dando esecuzione alla
misura. Il provvedimento, emesso ai sensi del D. Lgs. n.
159/11 (Codice Antimafia), trova il suo fondamento nelle
risultanze emerse negli ambiti delle investigazioni
denominate IBLIS e CARONTE, le quali hanno consentito,
negli ultimi anni, di disarticolare importanti
componenti di cosa nostra operanti a Catania e provincia
e riconducibili alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO, tra
i quali emergono gli stessi Alfio Maria AIELLO e
Pasquale OLIVA. Alfio Maria AIELLO, condannato in primo
grado dal Tribunale di Catania nell’ambito del processo
IBLIS alla pena di anni 12 e mesi 4 di reclusione per i
reati di partecipazione ad associazione mafiosa e per
intestazione fittizia di quote societarie e di immobili,
condanna poi confermata in appello, è da ultimo stato
tratto in arresto nell’ambito dell’indagine CARONTE
perché accusato di essersi adoperato, al fine di eludere
le disposizioni di legge in materia di misure di
prevenzione patrimoniali, unitamente al fratello
Vincenzo Maria AIELLO ed a Vincenzo Enrico Augusto
ERCOLANO, anch’essi destinatari del medesimo
provvedimento cautelare, ad intestare fittiziamente le
quote della SOCIETA’ SERVIZI AUTOSTRADE DEL MARE a
soggetti terzi. Il medesimo contesto investigativo
IBLIS è altresì alla base del provvedimento oggi
eseguito nei confronti di Pasquale OLIVA, le cui
risultanze, corroborate dalle dichiarazioni di numerosi
collaboratori di giustizia (Ignazio BARBAGALLO, Santo LA
CAUSA, Umberto DI FAZIO, Giuseppe MIRABILE e Paolo
MIRABILE), hanno consentito di delinearne il suo ruolo
apicale nell’organizzazione mafiosa cosa nostra etnea e,
specificatamente, nell’articolazione territoriale di
Ramacca. Il personaggio in considerazione di tali
risultanze è stato condannato dal Tribunale di Catania –
IV^ Sez. Penale - alla pena di anni 18 di reclusione per
i reati di partecipazione ad associazione mafiosa ed
estorsione aggravata. Il sequestro, nel suo complesso,
ha per oggetto beni mobili, immobili e società per un
valore stimato in circa 15.000.000€.
Catania
–
Polizia arresta latitante Santoro nascosto in villa a
Siracusa: operazione “Kiss”.
Uomini della Polizia di Stato, nella mattina, ad esito
di complesse ed articolate indagini condotte dalla
Squadra Mobile di Catania e coordinate dalla locale
D.D.A., ha tratto in arresto: Arnaldo SANTORO
38enne, latitante, resosi irreperibile il 12 gennaio
2016 nel corso dell’esecuzione di o.c.c.c., emessa in
data il 23 dicembre 2015 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania, nei confronti di 7 persone ritenute
responsabili, a vario titolo, di associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, nonché reati in materia di armi, con
l’aggravante di cui all’art.7 Legge 203/91 per avere
commesso il fatto al fine di favorire l'attività
dell'associazione mafiosa l’organizzazione mafiosa
Santapaola-Ercolano. (operazione “Kiss”). L’operazione
“Kiss” compediava un’attività investigativa condotta
dalla Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata -
con il coordinamento della Direzione Distrettuale
Antimafia, avviata nel mese di maggio 2014 a seguito del
sequestro di 260 kg. di sostanza stupefacente del tipo
marijuana, nonché di un bilancino di precisione ed
attrezzatura per il confezionamento delle dosi,
rinvenuti all’interno di un garage di pertinenza
ANASTASIO Carmelo Natale che, nella circostanza, veniva
tratto in arresto. Gli inquirenti, nel breve volgere di
alcuni mesi (tra la primavera e l'autunno del 2014) dal
contesto delle investigazioni di tipo tecnico avevano
appurato, altresì, che la “piazza di spaccio” era
riconducibile alle attività criminali della famiglia
"NIZZA", appartenente all’organizzazione mafiosa
Santapaola - Ercolano, ed in particolare a quelle della
squadra c.d. di “San Cocimo”, storicamente facente
riferimento a Maurizio ZUCCARO (55enne), ritenuto
esponente di spicco della nota cosca ed in atto
detenuto. SANTORO, sarebbe risultato elemento di spicco
e promotore di organizzazione della squadra di “San
Cocimo” dei Santapaola - Ercolano. Arnaldo SANTORO, la
mattina del 12 gennaio scorso, si era reso irreperibile
all’esecuzione dell’operazione di polizia. Gli uomini
della Sezione Criminalità Organizzata, sotto il
coordinamento della D.D.A. di Catania, hanno avviato
un’intensa ed articolata indagine che consentiva di
appurare che il latitante aveva trovato rifugio nella
città di Siracusa. Gli investigatori hanno intrapreso
una discreta attività di p.g. di tipo tradizionale che
permetteva di individuare il covo in una villetta sita a
Siracusa in contrada Arenella. I poliziotti della
Sezione Criminalità Organizzata, avuta certezza della
presenza del latitante, all’alba di oggi, collaborati da
uomini della Squadra Mobile di Siracusa, hanno
effettuato l’intervento nella villetta traendo in
arresto il latitante. Il soggetto ha tentato invano la
fuga da una finestra laterale della villetta ma è stato
bloccato dagli uomini della Polizia che avevano
cinturato l’immobile.Espletate le formalità di rito,
l’arrestato è stato associato presso la casa
circondariale di Catania - Bicocca.
Acireale – CC bloccano pusher in via Degli Ulivi, ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo delle
Compagnia di Acireale hanno arrestato ai domiciliari nella
flagranza Orazio BRANCATO
19enne, ed un 22enne, entrambi di Acireale, per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari,
ieri pomeriggio, durante un servizio antidroga, hanno
notato i due in via Degli Ulivi cedere un involucro,
risultato poi una dose di marijuana, ad un occasionale
“cliente”. I soggetti sono stati prontamente bloccati e
perquisiti e sono stati trovati in possesso di 18 dosi di
marijuana e della somma contante di 70 euro, ritenuta
parziale provento, dell’attività di spaccio, che sono stati
sequestrati. Il giovane acquirente del luogo è stato
segnalato alla Prefettura. Gli arrestati sono stati posti
agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Biancavilla
CT
- Armato rapina tabaccheria in centro CC: preso. Si tratta di
Mario MONFORTE 41enne, di Biancavilla. Il soggetto aveva preso di mira
la stessa tabaccheria, ubicata al civico 54 di Viale Europa, tempo fa
visitata da alcuni malviventi. I malfattori, tramite una mazza ferrata, ne
avevano infranto la porta d’ingresso razziando generi del monopolio per
svariati migliaia di euro. Il rapinatore stavolta, il 9 febbraio scorso,
intorno alle 19:00, era entrato nella rivendita con la pistola in pugno, il
volto travisato da sciarpa e berrettino, costringendo la titolare a
consegnargli i 120 euro contenuti nella cassa e dileguandosi poco dopo per
le stradine limitrofe. La donna, dopo essersi ripresa dallo spavento, ha
avuto la forza di chiedere aiuto al 112 che immediatamente ha fatto
convergere in zona una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia di
Paternò (CT). I militari, acquisite le testimonianze della vittima e di
alcuni presenti al fatto reato, sono riusciti a risalire all’identità del
criminale. Il soggetto è stato rintracciato ed ammanettato nei pressi della
sua abitazione con ancora i soldi in tasca, lo stesso abbigliamento indicato
dai testimoni e la pistola, poi risultata a salve, utilizzata per la rapina.
L’arrestato, Mario MONFORTE dopo le formalità di rito, è stato associato al
carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di rapina aggravata.
Catania –S.Cristoforo :
parenti e conoscenti tentano impedire arresto Agenti.
I poliziotti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo
pomeriggio del 25 febbraio scorso, durante un servizio
di controllo del territorio, in via Cordai hanno notato
transitare Alfio MOSCUZZA 27enne, sottoposto
alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, che,
provenendo da via Delle Margherite, alla vista della
Volante tentava di nascondersi.
La condotta non passava inosservata agli Agenti, i
quali, si sono posti immediatamente sulle sue tracce,
l’hanno raggiunto, e bloccato nel tentativo di fuga e
fatto salire sull’auto di servizio nonostante il
tentativo di parenti e conoscenti di impedire l’operato
degli Agenti.
Il personaggio, ieri dopo essere stato deferito presso
il locale Tribunale per la convalida della misura,
previa richiesta del Sost. Proc. della Rep. Dr.ssa A.
Tasciotti, è stato tradotto presso la Casa Circondariale
di Piazza Lanza, dove si trova a seguito della revoca
del beneficio degli arresti domiciliari. A
Catania
- Polizia dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico – Squadra Volanti, ieri pomeriggio, ha
arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di
spaccio il già noto Stefano PRIVITERA 28enne,
in atto sottoposto all’Avviso Orale. I poliziotti,
durante il controllo del territorio, hanno sorpreso
Privitera nel momento in cui consegnava un modesto
quantitativo di marijuana, dopo avere ricevuto delle
banconote. L’acquirente accortosi della presenza degli
operatori si è dato alla fuga, facendo perdere le
tracce, mentre lo spacciatore è stato immediatamente
bloccato. I poliziotti, dalla successiva perquisizione
hanno rinvenuto altre dosi di marijuana custodite nelle
tasche e banconote, provento dell’attività illecita. Il
P.M. di turno dopo l’arresto, ha disposto che Privitera
fosse associato presso la casa Circondariale di Piazza
Lanza, in attesa di convalida.
Catania
– Volanti
bloccano 1 per violazione domiciliari.
Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico – Squadra Volanti ieri mattina, hanno ammanettato
Stefano BONNICI 39enne, per evasione dagli arresti domiciliari. Gli
agenti in servizio di controllo del territorio, trovandosi nel quartiere “Nesima”,
hanno riconosciuto e sottoposto a controllo il BONNICI, e dopo avere
accertato la pendenza nei suoi confronti della misura cautelare degli
arresti domiciliari, lo hanno accompagnato in Ufficio per sottoporlo a
rilievi foto-dattiloscopici e per eseguire la misura restrittiva. Bonnici,
pertanto, su disposizione del magistrato di turno, è stato trattenuto presso
le camere di sicurezza di questa Questura in attesa dell’udienza di
convalida.
Adrano – Col cacciavite 2 minacciano anziani in casa per
rapina: messi in fuga da parenti, 1 ai domiciliari. Si
tratta di Andrea COCIMANO 27enne. Il Questore di Catania
Marcello Cardona ha disposto attività di contrasto alla
criminalità diffusa nel territorio adranita, e controllo
da parte del Commissariato di Polizia presente nel centro
pedemontano. La Volante del Commissariato la serata dello
scorso 25 gennaio, proprio nel centro storico di Adrano, ha
arrestato il già noto Andrea COCIMANO, 27enne il quale,
poco prima, si era introdotto insieme a 1 complice in
un’abitazione a piano terra, minacciando con un cacciavite i
due anziani che vi abitano, per farsi consegnare il denaro
da essi posseduto. I due criminali, però, sono stati
costretti a fuggire, inseguiti dai familiari degli anziani
che hanno immediatamente dato l’allarme. Uno dei due, COCIMANO,
è stato intercettato dagli agenti del Commissariato e
arrestato per tentata rapina. Il soggetto su disposizione
del P.M. di turno è stato posto agli arresti domiciliari.
Catania - CC,1 in carcere per residuo rapina.
I
Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno arrestato il catanese
Alfio
ZAPPALA' 47enne, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso
dalla Corte d‘Appello di Catania. Il personaggio, già condannato per rapina
e ricettazione, reati commessi nel capoluogo etneo nel febbraio del 2013,
deve scontare un residuo pena equivalente a 5 mesi e 22 giorni di
reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Macchia
di Giarre CT
- Brucia auto vicini per estorsione, CC 1 arrestato. I Carabinieri
della Stazione di Macchia di Giarre (CT) hanno arrestato nella flagranza
Alfio PROIETTO BATTURI
55enne, di
Giarre, già ai domiciliari per reati contro il patrimonio, per tentata
estorsione, incendio ed evasione. Una
pattuglia, ieri sera intorno alle ore 23,00, durante un servizio di
controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in Piazza
Tagliamento, mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, dopo aver
incendiato, con uno straccio imbevuto di benzina, 2 Fiat Punto, lasciate
regolarmente parcheggiate in Piazza dai suoi vicini di casa. le indagini
immediate e veloci avviate dai Carabinieri hanno fatto emergere che nei
giorni scorsi il 55enne, in più circostanze, aveva preteso dalle vittime dei
soldi, per comprare degli alcolici. Il personaggio avendo dai malcapitati
ottenuto solo rifiuti per costringerli a dargli denaro ha bruciato i loro
mezzi. L’arrestato
è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania - Droga, 1 in carcere.
Polizia arresta il catanese Salvatore MIRABELLA
43enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il
6 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni
Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile –
Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 11
anni, 11mesi e 6 gg. di reclusione per reati in materia
di stupefacenti. MIRABELLA che annovera precedenti di
varia natura, era già stato tratto in arresto dalla
Polizia di Stato nel maggio del 2009, con altri 2
soggetti dell’area meridionale della provincia di
Siracusa, perché ritenuti responsabili in concorso tra
loro di reati in materia di stupefacenti. MIRABELLA era
stato tratto in arresto anche il 28 novembre 2013 da
personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” a
seguito di perquisizione effettuata nella sua
abitazione, ubicata nel quartiere di “Nesima”, erano
stati rinvenuti 46gr. di sostanza stupefacente del tipo
“cocaina”, 760,00 €, un bilancino di precisione e
ritagli per il confezionamento delle dosi. MIRABELLA è
stato associato presso la Casa Circondariale di Catania
–“Bicocca”.
Catania
– Romeno evaso dai domiciliari, CC preso in centro
commerciale. I Carabinieri della Stazione di Librino
hanno arrestato, nella flagranza, il romeno, Mihaita
Leonard BORCOI
25enne. I militari di pattuglia di sera,
l’hanno riconosciuto e bloccato mentre si aggirava tra
le auto parcheggiate davanti il centro commerciale
“Porte di Catania”. I carabinieri, oltre a contestare
l’evasione dagli arresti domiciliari, cui è sottoposto
all’interno del campo rom di San Giuseppe La Rena, da
dove è già fuggito altre volte, previa perquisizione,
trovandolo in possesso di strumenti da scasso, gli hanno
addebitato la violazione dell’art.707 del codice penale
che vieta il porto ingiustificato di chiavi alterate o
grimaldelli. Gli attrezzi sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato trattenuto in camera di sicurezza.
Adrano
CT
- Spaccio, 1 condannato ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Adrano (CT) hanno
arrestato AntoninoSCALISI
27enne,
del
luogo, in esecuzione di un ordine di espiazione
pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Già
condannato dai giudici per spaccio di sostanze
stupefacenti, reato commesso a Paternò (CT) nell’ottobre
del 2012, dovrà scontare la pena residua, equivalente ad
1 anno, 4 mesi e 17 giorni di reclusione, nella sua
abitazione dove è stato ristretto.
Gravina di Catania –
Rapina in banca: CC, complice in carcere. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il catanese, Salvatore
CARUSO 38enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. I militari del Nucleo
Operativo, dopo aver assicurato alla giustizia il primo rapinatore,
Antonino RAINERI 21enne, arrestato il 13 maggio dello scorso
anno, subito dopo l’assalto all’Istituto di credito di Camporotondo Etneo,
sono riusciti a collocare il reo sulla scena del crimine fornendo ai
magistrati una serie di prove che, recepite in toto, hanno consentito
l’emissione del provvedimento cautelare. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di concorso in rapina
aggravata.
Santa
Venerina CT
– Coltellate a moglie e figlia: CC ammanettano impiegato, tentato
omicidio. I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno
arrestato, nella flagranza, un impiegato di 51 anni, del posto, per tentato
omicidio e maltrattamenti in famiglia. Il tempestivo intervento dei
militari, chiamati tramite il 112 dalle stesse vittime, ha evitato una
tragedia. L’impiegato, a conclusione dell’ennesima lite, scaturita sembra
per motivi legati alla gelosia, ha aggredito verbalmente e fisicamente la
consorte, una donna di 49 anni. La figlia, di 26 anni, non convivente con la
coppia, intervenuta nell’abitazione in difesa della madre, ha scatenato
nell’aggressore un vero e proprio raptus che lo ha spinto a prendere un
coltello in cucina ed a vibrare dei fendenti all’indirizzo della giovane
donna. I carabinieri ,fortunatamente, nel frattempo entrati in casa, dopo
una breve colluttazione, sono riusciti a fermare l’esagitato in tempo
disarmandolo ed ammanettandolo. La ragazza, medicata all’Ospedale di Giarre
(CT), se l’è cavata con 5 giorni di prognosi, per delle “ferite da
taglio alla zona palmare della mano sinistra”. L’arma è stata
sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania
Piazza Lanza.
Riposto
CT – 72enne
in casa con armi, munizioni e preziosi rubati: CC ai domiciliari.
I Carabinieri della
Compagnia di Giarre (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un pensionato
di 72 anni, di Riposto (CT), per detenzione di armi clandestine,
detenzione illegale di armi comuni, detenzione illegale di munizioni da
guerra e ricettazione. L’operazione,
scattata a conclusione di una prolungata attività info-investigativa, ha
visto il suo epilogo ieri sera, quando i militari, dopo l’ennesimo
dispositivo di osservazione, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione
dell’anziano dove, nel garage attiguo, previa perquisizione, sono stati
rinvenuti e sequestrati: 1 fucile cal. 12 “Franchi”, rubato a Viagrande nel
luglio del 2015; 1 carabina ad aria compressa, priva di marca e matricola;
1 carabina “Winchester” cal. 22, munita di gruppo ottico; 1 carabina
“Beretta” cal. 22, rubata Zafferana Etnea nell’agosto del 2015; 3 pistole a
tamburo cal. 8, di cui 2 con la matricola abrasa; 1 pistola “Colt” cal. 32;
1 pistola “Beretta” cal 7.65; 1 pistola “Reck” mod. PK800 cal. 8, con la
matricola abrasa; 1 pistola “Beretta” cal. 7.65 con la matricola abrasa; 1
pistola ”Luger” P08 cal. 7.65; 1 pistola a tamburo cal. 22, con la
matricola abrasa; 1 pistola a tamburo cal. 8; 484 cartucce cal. 9 corto;
200 cartucce cal. 9 Luger; 45 cartucce cal. 357 magnum; 300 cartucce cal.
7.65 browning; 18 cartucce cal. 9 parabellum – nato; 426 cartucce cal.9
parabellum – Luger; 100 cartucce cal. 22 Winchester; 158 cartucce cal. 6.35
Browning; 419 cartucce cal. 22 corto; 2 kit per la pulizia delle armi; 1
kit per la ricarica delle cartucce nonché 250 di oro in gioielli e la somma
in contanti equivalente ad 11.500 euro, ritenuta provento illecito. I
carabinieri svolgono ancora approfondimenti investigativi per poter meglio
comprendere se la criminalità organizzata si servisse del pensionato –
persona al di sopra di ogni sospetto per la sua condizione di incensurato -
per occultare le armi ed il denaro, possibile provento illecito di attività
criminali. L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, è stato
ristretto agli arresti domiciliari.
Misterbianco
CT
– Sorvegliato viola sorveglianza, CC preso. I Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato nella flagranza
Antonino
PUGLISI, 49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza
con obbligo di soggiorno del comune di residenza. Una pattuglia, ieri sera,
durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato
l’individuo in via Milano mentre alla guida di una moto, sprovvisto di
patente poiché mai conseguita, in palese violazione dei vincoli della
Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Tremestieri
Etneo CT –
Usura, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri
Etneo (CT) hanno arrestato Giovanni MANNA 64enne, del luogo, su
ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di
Catania. il personaggio riconosciuto colpevole del reato di usura
continuata pluriaggravata, commessa nel 2012 ad Aci Sant’Antonio (CT)
mentre era sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, dovrà
scontare la pena residua di 2 mesi e 29 giorni di reclusione. L’arrestato,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.
Catania
-
1 evaso dai domiciliari, preso a
controllo. Agenti del
Commissariato “Centrale” e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia
Orientale, hanno ammanettato il già noto catanese
Giuseppe
CARUSO 37enne per evasione e false indicazioni sull’identità personale.
Il soggetto, controllato in Corso Sicilia, ha fornito agli agenti una data
di nascita errata per cercare di evitare l’arresto. Gli operanti, tuttavia,
hanno notato che il personaggio dava segni di nervosismo e pertanto hanno
deciso di procedere al suo accompagnamento presso il Commissariato Centrale
dove è stato accertato che CARUSO era sottoposto agli arresti domiciliari
per il reato di furto aggravato e che in data 4 febbraio u.s. era già stato
tratto in arresto per evasione. Ultimate le formalità di rito il personaggio
è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa nella
mattinata di essere innanzi alla locale Autorità Giudiziaria il rito
direttissimo. Agenti del
Commissariato Centrale, del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia
orientale, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, ieri sera,
nel quadro di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di
Catania Marcello Cardona nell’ambito della operazione “Trinacria” volti alla
prevenzione dei reati predatori, hanno operato dei controlli nel centro
città, e pattugliamento degli itinerari turistici più importanti. I tutori
dell’ordine nell’ambito di detto servizio sono state identificate 120
persone; controllati 54 veicoli; elevati 15 verbali per violazioni al Codice
della Strada; controllate 40 persone sottoposte agli arresti domiciliari; 2
le perquisizioni effettuate ai sensi dell’art.4 legge 152/75 (perquisizione
per accertare eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di
effrazione). I tutori dell’ordine, nel corso del servizio hanno prestato
attenzione alla ricerca dei motociclisti sprovvisti di casco protettivo
(attività questa che consente soprattutto di porre un freno al fenomeno
degli scippi) difatti, sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 3
motoveicoli per mancato uso del casco protettivo e di copertura
assicurativa. È stata
altresì effettuata un’intensa attività di prevenzione ed identificati e
sanzionati parcheggiatori abusivi operanti nel centro cittadino con
particolare riguardo alle vie interessate dalla c.d. “movida”. L’importo
complessivo delle sanzioni elevate ammonta a circa 6.000 Euro.
Acireale
– Sprangate in ristorante, ferisce titolare: 1 in manette. Gli
agenti del Commissariato di P.S. di Acireale lo scorso 26 marzo, hanno
arrestato il già noto Salvatore LISBONA
43enne, per violazione di domicilio con violenza sulle cose e sulle
persone e minacce di morte. Il personaggio, armato di una spranga di ferro,
aveva seminato il panico all’interno di un noto ristorante acese. Il
soggetto dopo aver infranto alcune vetrate della trattoria, ha sfondato la
porta d’ingresso del locale ed una volta all’interno, ha aggredito, ferito
e minacciato di morte i proprietari. L’immediato intervento della volante, a
quel punto è stato provvidenziale, poiché è riuscita, con difficoltà, a
sedare la furia aggressiva del Lisbona, peraltro in evidente stato di
ebbrezza, bloccandolo ed arrestandolo. L’aggressore, riportato alla calma
grazie all’azione efficace e perentoria dei poliziotti, è stato
successivamente recluso presso il carcere di Piazza Lanza. Salvatore
Lisbona, già noto per reati analoghi, non è nuovo a tali esecrabili episodi
di violenza. Il soggetto nell’ultimo mese, si è reso protagonista di
analoghi accadimenti presso altre attività ricettive dell’acese, per cui il
Commissariato di P.S. di Acireale lo aveva già deferito all’Autorità
Giudiziaria.
Riposto
CT
- 1 spaccia in Piazza San Pio. I Carabinieri della Stazione di
Riposto (CT) hanno arrestato un 22enne, di Giarre CT), per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri sera, durante un
servizio di controllo del territorio, hanno notato il giovane in Piazza San
Pio con un atteggiamento sospetto. Il fermato è stato bloccato e perquisito
e trovato in possesso di 3 dosi di marijuana e della somma contante di 70
euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono state
sequestrate. L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha
disposto la rimessione in libertà del giovane.
Catania
– Maltratta genitori, 1 in manette. Va in carcere per
maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno
arrestato un 52enne, catanese, dando esecuzione ad
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
Tribunale di CataniaIl
soggetto, come accertato dai Carabinieri, è stato ritenuto
responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni
personali, commesse dal 2013 al 2015, nei confronti dei
genitori, con cui conviveva. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
AcirealeCT -3
ai domiciliari per furto e resistenza a PU.
I Carabinieri della Compagnia di Acireale CT) hanno arrestato
Giovanni SCALIA 30enne, una 30enne, ed una 33enne, tutti sottoposti
all’obbligo di dimora nel comune di Valverde, su ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Tribunale di Catania. Il soggetti ritenuti responsabili
di due furti aggravati in supermercato e resistenza a Pubblico Ufficiale,
reati commessi a Roccalumera (ME), Mascali (CT) ed Acireale (CT) nel
Settembre 2015. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania– CC, 6 mesi in carcere per sottrazione oggetti sequestrati.
I Carabinieri della
Stazione di Catania Librino
hanno arrestato il
catanese
Antonino
STRANO 51enne,in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. il soggetto è
stato condannato dai giudici etnei per sottrazione e danneggiamento di cose
sottoposte a sequestro, reato commesso a Catania nell’aprile del 2007.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza dove
espierà la pena comminatagli equivalente a 6 mesi di reclusione.
Catania
–
Algerino parcheggiatore abusivo ammanettato per violenza e
lesioni a P.U.
Poliziotti delle volanti, nell’ambito di mirati servizi di controllo del
territorio volti, tra l’altro, a contrastare il fenomeno dei posteggiatori
abusivi, hanno bloccato un cittadino algerino Hamza CHOUCHI
31enne nato in Algeria, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico
ufficiale. I poliziotti, nella serata di domenica, nel transitare piazza
P.Lupo, hanno avvicinato un posteggiatore abusivo che stava esercitando la
“professione” in quel sito, al fine di identificarlo e sanzionarlo ai sensi
del Codice della Strada. L’individuo, identificato per Hamza CHOUCHI, è
andato in escandescenza, incominciando ad aggredire fisicamente e
verbalmente il personale operante. Il cittadino extracomunitario è stato
bloccato ed accompagnato presso gli Uffici della Questura per gli ulteriori
accertamenti. Hamza CHOUCHI alla luce di quanto accaduto, è stato
tratto in arresto per il reato di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico
Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno giudicato con il
rito della direttissima.
Catania
– Evade da comunità, trovato con droga in cucina. Agenti delle
volanti dell’U.P.G.S.P., sabato scorso, hanno arrestato il già noto
Giuseppe MANGIAMELI
28enne, per il
reato di evasione dagli arresti domiciliari e detenzione di sostanza
stupefacente. Gli uomini della volante, durante il servizio di controllo
del territorio, nelle prime ore della notte, hanno notato un individuo che
alla loro vista ha cercato di nascondersi tra le auto in sosta. I tutori
dell’ordine insospettiti da tale insolito comportamento, hanno effettuato un
controllo di polizia dal quale è stato appurato che la persona fermata si
sarebbe dovuta trovare agli arresti domiciliari presso una comunità nel
trapanese. La successiva perquisizione effettuata nella casa del soggetto ha
consentito di rinvenire circa 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo
marijuana nascosta in un mobile della cucina. Il personaggio è stato
dichiarato in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale piazza Lanza
di Catania.
Catania
– Donna scippata cade : Condor 2 arrestati. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto: Antonino
SANTAPAOLA 31enne già noto e Giuseppe DI STEFANO
39enne già noto, perché responsabili, in concorso tra loro,
del reato di rapina ai danni di una donna. 2 giovani ieri
sera, a bordo di un ciclomotore “SH” di colore scuro, in
via Teatro Greco, avevano scippato la borsa ad una signora
che, tentando di resistere all’azione delittuosa, era
rovinava in terra. La ferma opposizione della donna ha
anche determinato la perdita di equilibrio dei malviventi
che cadevano per terra con lo scooter. L’immediato
intervento delle pattuglie della Squadra Mobile – Sezione
“Condor”, che, nella zona del centro storico, stavano
svolgendo mirati servizi volti alla repressione dei reati
predatori, ha consentito di bloccare definitivamente i 2
malviventi che tentavano di fuggire, opponendosi ad
un’azione dei parenti della signora che cercavano di
bloccarli. I due, che dovranno rispondere del reato di
rapina, sono stati tratti in arresto e condotti presso la
Casa Circondariale di Catania a “Piazza Lanza”.
Catania
– 1
in manette per violazione sorveglianza. Agenti del
Commissariato “Centrale”, nelle prime ore della mattinata, hanno individuato
e tratto in arresto
Domenico
BERTELLI 26enne nato e residente a Catania già noto, in esecuzione
dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania
dovendo espiare la pena di 8 mesi ìdi reclusione perché riconosciuto
colpevole del reato di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale
di P.S. Il Questore di Catania Dr. Marcello Cardona con l’avvicinarsi delle
festività pasquali, ha disposto un ulteriore intensificazione dei servizi di
prevenzione di controllo del territorio. Agenti del Commissariato
“Centrale”, ieri nell’ambito dell’attività di controllo in materia di armi e
di licenze di P.S., hanno denunciato in stato di libertà S. S.
65enne, residente a Catania perché resosi responsabile di omessa ripetizione
di denuncia di detenzione armi art.58 reg. TULPS in relazione agli artt.
38/221 TULPS. I poliziotti, nel corso del controllo operato al domicilio
hanno sequestrato 3 pistole ed il relativo munizionamento detenute
legalmente dallo stesso di cui però non era stata ripetuta la denuncia di
detenzione nel nuovo domicilio. Un controllo amministrativo è stato
effettuato presso una sala giochi abusiva in piazza Palestro di cui è
titolare P.M. 58enne. La polizia ha accertato che l’attività era
gestita abusivamente con punto scommesse ed insegna “BET1128”, motivo per il
quale venivano sequestrati 10 computer e 3 apparecchi elettronici da gioco
utilizzati per l’esercizio dell’illecita attività ed elevate sanzioni
amministrative pari a 53.660 euro per le violazioni riscontrate.
Catania
– Scippa borsa ad
anziana, causa lesioni: condannato ed arrestato.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno ammanettato il
catanese
Gianluca
BELFIORE 28enne,
in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania
per condanna a due anni per furto con strappo. Il personaggio è ritenuto
colpevole del reato commesso nel luglio del 2007, in Piazza Dante a Catania.
Il soggetto con l’aiuto di un complice, scippò la borsa ad un’anziana donna
causandole lesioni. Il giudice ha condannato BELFIORE a due anni di
reclusione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Misterbianco
CT - Romena usa
figlia e nuora minorenni, per rubare alcolici AUCHAN. L’arrestata,
assolte le formalità di rito, è stata rimessa in libertà. I Carabinieri
della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, una
romena di 38 anni denunciando contestualmente la figlia 16enne e la 17enne
convivente del figlio, tutte domiciliate a Canicattì (AG), perché ritenute
responsabili di furto aggravato in concorso. La donna ieri sera,
servendosi delle ragazze minori, munite di borse schermate, utili ad
eludere l’antitaccheggio, ha razziato dagli scaffali numerose bottiglie di
liquore. Mentre tentavano di allontanarsi dall’ipermercato sono state
bloccate da una pattuglia dell’Arma che, avvertita tramite il 112 dallo
stesso personale addetto alla sicurezza, ha recuperato la refurtiva, del
valore di circa 300 euro, restituendola al direttore del centro commerciale.
Catania
– 1 mese in carcere: porta armi od oggetti atti ad offendere. Agenti
del Commissariato “Centrale” ieri hanno individuato e tratto in arresto
Domenico D’ANNA 39enne nato e residente a Catania già noto per
violazione degli obblighi, evasione, furto ed altro, già sorvegliato
speciale di P.S., in ottemperanza al provvedimento di carcerazione, emesso
dalla Procura Generale della Repubblica presso il Distretto della Corte di
Appello di Palermo, dovendo scontare una pena di 1 mese di reclusione, per
il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, commesso in Palermo
nell’anno 2012. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato
presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
– CC presi 2 ladri romeni in centro commerciale trasferta da
Canicattì rubano merce per 2000€. I maldestri avevano preso di mira il KATANÈ a Gravina di Catania.
Cinque gli arrestati. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania
ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza, Elena DRAGOMIR 37enne,Daniel DOSPIN 31enne ed altri 3 loro connazionali, di 18, 19 e
22 anni, tutti di origine romena, domiciliati a Canicattì (AG), poiché
ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. I soggetti dotati di
sacche e dispositivi antitaccheggio hanno letteralmente preso d’assalto il
centro commerciale KATANÈ, di via Quasimodo, razziando dai vari negozi,
incluso il supermercato IPERCOOP, ingenti quantità di merce (abbigliamento,
calzature e prodotti di bellezza) nonché generi alimentari per un valore
complessivo di circa 2.000 €. I maldestri, compiuto il furto, stavano
tentando di allontanarsi dall’ipermercato quando, due pattuglie dell’Arma,
allertate tramite 112 dal personale della sicurezza, li hanno bloccati ed
arrestati recuperando per intero la merce rubata. Gli arrestati, in attesa
della direttissima, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza mentre
la refurtiva è stata restituita ai vari esercenti derubati.
Catania
- Ammanettato ricercato a passeggio. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il
già noto catanese Giuseppe ARENA 41enne in esecuzione ad un ordine
di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Catania, per cumulo pene di vario genere ed attivamente ricercato. Il
soggetto è stato sorpreso dagli agenti nel cuore della notte, mentre
passeggiava lungo questo viale delle Regione. Il personaggio è stato
accompagnato presso gli uffici di polizia per le formalità di rito, e
successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
- CC, 1 n carcere per spaccio.
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno
arrestato Gianluca D’ARRIGO
32enne,
di Catania, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio dovrà
espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 9 giorni di reclusione poiché
riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti,
reato commesso il 17 maggio 2013 a Catania. L’arrestato è stato associato
nel Carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Acireale
- Polizia scopre casa a luci rosse in centro, bloccate 2 donne 40enni.
Gli agenti, lo scorso 4 marzo, a seguito di diverse segnalazioni
provenienti da cittadini di Acireale che lamentavano un andirivieni di
persone in un appartamento ubicato in una zona residenziale del centro
cittadino, avevano avviato una immediata attività informativa ed
investigativa, che si è concretizzata giorno 4 marzo. Gli agenti della
sezione Investigativa hanno predisposto un servizio di appostamento ed
osservazione, nel corso del quale hanno constatato l’arrivo e
successivamente l’uscita di diversi uomini dall’abitazione sospetta. I
poliziotti dopo alcune ore di appostamento, nel tardo pomeriggio hanno
deciso di intervenire ed hanno fermato e controllato alcuni individui che si
erano recati nell’abitazione. Gli stessi hanno confermato che si erano
recati presso la casa per consumare rapporti sessuali con donne straniere,
previo pagamento di somme in contanti con appuntamento preso
telefonicamente. Gli agenti, a seguito di tali dichiarazioni, hanno fatto
irruzione in quell’abitazione, ed all’interno hanno trovato 2 donne ed 1
cliente. Le donne venivano identificate per una cittadina russa di 41anni,
titolare di permesso di soggiorno valido rilasciato dalle Autorità Spagnole
ed 1 cittadina colombiana di 40 anni, titolare di permesso di soggiorno
italiano valido sino al 2017. Le due donne, interrogate, ammettevano di
prostituirsi presso quell’immobile preso in affitto tramite un sito di
intermediazione immobiliare. Gli agenti hanno identificato il proprietario
dell’immobile che è risultato estraneo alla vicenda della prostituzione, ma
che non aveva comunicato alla Polizia l’affitto della casa alle due
cittadine straniere. Le due donne sono state sottoposte a foto segnalamento
ed ai rilievi di rito necessari per accertare l’effettiva identità e gli
eventuali successivi provvedimenti amministrativi/giudiziari da adottare nei
loro confronti. Il proprietario dell’immobile ha revocato la locazione
dell’appartamento alle due donne. Il proprietario dell’appartamento verrà
sanzionato amministrativamente per la mancata comunicazione all’Autorità di
P.S. prevista dall’art.7 del Decreto Legislativo del 25.07.1998 nr.286.
Catania
-2 in manette per provvedimento Tribunale. Agenti del Commissariato
Centrale nella mattinata hanno eseguito i provvedimenti di carcerazione,
emessi dalla locale Procura della Repubblica, traendo in arresto i
pregiudicati Antonino SALAMANCA 30enne per reati in materia di
stupefacenti, commessi nel marzo del 2008 a Catania, Roberto COSTANZO
32enne per cumulo di pene relative ai reati di inosservanza della
sorveglianza speciale, guida senza patente e furto, commessi a Catania nel
2005.
Bronte CT
– 1 anno ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri
della Stazione di Bronte (CT) hanno eseguito un ordine di espiazione pena
detentiva, emesso dalla Corte d’Appello di Catania, nei confronti di
un 37enne, del luogo. Il soggetto, già condannato poiché
riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali aggravate e
maltrattamenti in famiglia, commessi a Maniace (CT) nel maggio del 2013,
dovrà espiare ai domiciliari il residuo pena, equivalente ad 1 anno di
reclusione.
Catania
– 2
rubano bagagli a turisti, presi.
Agenti del Commissariato “Centrale”, a conclusione di una mirata attività
investigativa hanno individuato e denunciato in stato di libertà N.V.
52enne nato e residente a Catania, già noto per reati concernenti le
sostanze stupefacenti, e L.S.
55enne nato a Catania, residente a Misterbianco (CT), già noto per reati
contro il patrimonio, ritenuti responsabili in concorso tra loro, di furto
aggravato. La Volante del Commissariato Centrale, il 22 febbraio nell’ambito
dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal
Questore di Catania dott. M. Cardona, nel transitare via Naumachia, aveva
appreso che 2 turisti di nazionalità francese, provenienti da Palermo, erano
stati vittima del furto dei bagagli custoditi nell’auto parcheggiata in
zona. Gli accertamenti immediati avviati dagli Agenti, corroborati
dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno
consentito di acquisire precisi elementi di responsabilità a carico dei 2
individui già noti per i loro trascorsi giudiziari.
Castel di
Iudica
– Brucia bare svuotate accanto cimitero: risparmia su smaltimento, CC
denunciato. L’appaltatore dei servizi cimiteriali è stato bloccato dai
militari per averebruciato
le bare già utilizzate e poi svuotate ed arredi funebri su terreno incolto
accanto cimitero per risparmiare sui costi di smaltimento. Il titolare della
ditta affidataria dei servizi cimiteriali, nel cimitero di Castel di Iudica
un 40enne originario di Raddusa (CT), è stato denunciato dai Carabinieri
della locale Stazione per getto di cose pericolose e nocumento per la
salute pubblica tramite lo smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali.
Il personaggio, sfruttando un terreno incolto posto a confine con il
cimitero, appartenuto in vita ad un anziano del luogo, per risparmiare
denaro sullo smaltimento dei rifiuti (bare post estumulazione, con legno e
zinco, corone di fiori e quant’altro) preferiva dar fuoco agli stessi con
conseguente inquinamento del terreno e dell’atmosfera. Le indagini condotte
dai CC, grazie ad alcune segnalazioni di privati cittadini, ieri mattina
hanno avuto il giusto epilogo con il sequestro dell’area e
l’identificazione del reo.
Catania – CC
catturano in Olanda latitante Operazione “VICERÈ”. Il latitante
Salvatore
Michael COSTANTINO 29enne catanese è stato arrestato all’Aeroporto
Internazionale di Amsterdam, appena sceso dall’aereo proveniente da Rio De
Janeiro (Brasile), è accusato quale mafioso, era sfuggito alla cattura, il
10 febbraio scorso, quale destinatario di una ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria etnea nell’ambito
dell’operazione antimafia denominata “VICERÈ” eseguita dai Carabinieri del
Comando Provinciale di Catania. L’incessante attività investigativa di
ricerca posta in essere dai carabinieri del Nucleo Investigativo ha
consentito di localizzare il soggetto a Fortaleza e Rio de Janeiro. Gli
investigatori lo hanno così seguito fino a quando il soggetto ha preso un
aereo diretto ad Amsterdam, pensando di potere trovare rifugio nella
capitale olandese oppure di rientrare in Italia con altri mezzi senza che
potesse essere controllato alla frontiera. Per Costantino non c’è stato
niente da fare perché, appena sceso e riconosciuto dai carabinieri di
Catania, è stato bloccato dai colleghi della polizia olandese. La cattura
del COSTANTINO conferma la perfetta osmosi operativa messa in campo dai
Carabinieri con le polizie di Brasile e Olanda, tramite l’Interpol e l’Europol.
L’arrestato, in attesa dell’estradizione, è stato rinchiuso nelle carceri
olandesi.
Catania – Droga, 1 in manette. La Squadra Mobile – Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” ha tratto in arresto:
Alessandro GiuseppeSTRANO 34enne, destinatario di ordine di
esecuzione di pene concorrenti condannato in stato di libertà con
contestuale ordine di esecuzione ed incidente di esecuzione per revoca del
beneficio della sospensione condizionale della pena emesso il 23 febbraio
2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania
– Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena residua di 2 anni, 4
mesi e 4 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.
A
Catania manette per Giovanni MASCALI 31enne, destinatario
di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 26 febbraio 2016
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania –
Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 10 mesi e 20gg. di
reclusione per il reato di ricettazione.
Catania – Evaso dai
domiciliari spaccia con amico in viale Biagio, CC 2 presi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato
Salvatore PALAZZOLO, 40enne, già ai domiciliari, ed un 21 enne,
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti I militari ieri sera,
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, hanno notato i
2 in Viale Biagio Pecorino cedere delle bustine ad occasionali ”clienti”. I
personaggi sono stati prontamente bloccati, perquisiti e trovati in
possesso di 60 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 80 grammi, e
la somma contante di 395€, in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento
dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Il
40enne, che dovrà rispondere anche del reato di evasione, è stato associato
nel carcere di Piazza Lanza ed il 21enne è stato posto ai domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania-
Agenti sventano rapina a distributore benzina, 2 in manette. Si
tratta dei catanesi: Maurizio Giamblanco 35enne e Claudio Alfio
Testa Pulici 36enne. Gli agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la
scorsa notte, nell’ambito dei capillari servizi di controllo del territorio
predisposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, hanno arrestato
i già noti catanesi Maurizio Giamblanco e Claudio Alfio Testa
Pulici per tentata rapina.
I due maldestri intorno alle ore 02.55 della notte stavano tentando una
rapina ai danni di un distributore di benzina Agip posto lungo la
tangenziale est. Il tempestivo intervento degli operatori delle Volanti
ha messo in fuga i rapinatori. I soggetti sono stati, poco dopo
intercettati mentre, ancora a bordo della loro auto, cercavano di far
perdere le tracce. I 2 dopo essere stati bloccati sono stati tratti in
arresto in flagranza per il reato di tentata rapina in concorso ed associati
presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza.
Santa
Venerina
CT
- CC arrestati 2 per rapina a distributore Esso. Si tratta di Massimo
PAGANO 38enne e Vincenzo MUSUMECI 40enne entrambi di Giarre. I
Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT), coadiuvati dai militari
del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre (CT), hanno arrestato Massimo
PAGANO e Vincenzo MUSUMECI con l’accusa di rapina aggravata in
concorso. I due soggetti stanotte, si sono recati nel distributore della
Esso di Via Stabilimenti 282 a Santa Venerina e, con la scusa di rifornirsi
di carburante per la Lancia Y sulla quale stavano viaggiando, a volto
scoperto e senza armi, hanno minacciato e strattonato i due giovani addetti
al rifornimento costringendoli a consegnare loro 50€ e pretendendo, inoltre,
di non pagare i 10 euro per la benzina precedentemente immessa nel serbatoio
dell’auto. I personaggi sono fuggiti a bordo della Lancia Y. L’immediata
telefonata al 112 da parte delle vittime e ha avviato le indagini dei
militari. I carabinieri nel giro di qualche ora, dopo la visione delle
immagini registrate dal sistema di video sorveglianza, installato nel
distributore, e la conoscenza diretta dell’humus criminale della zona, hanno
dato un volto ai due criminali. I rapinatori braccati, sono stati catturati
in mattinata mentre cercavano di far rientro nelle loro abitazioni ignari
che ad attenderli vi erano i carabinieri. Gli arrestati, espletate le
formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Catania a Piazza
Lanza.
Catania
- Clan “Maglia”, Polizia esegue 1 arresto. Agenti del Commissariato
P.S. di Adrano e della Squadra Mobile di Catania, lo scorso 20 febbraio,
alle ore 13.00, in C.da Masseria Grande, agro di Centuripe (EN), hanno
proceduto all’arresto del già noto Riccardo CANTONE 26enne nato a Catania e
ritenuto appartenente al clan mafioso Maglia di Biancavilla (CT) ed in atto
Sorvegliato Speciale di P.S., in esecuzione del ripristino della misura
cautelare in carcere giusta ordinanza odierna N.1787/15 R.I.M.C. e
N.15046/14 della V^ Sezione Penale di Catania. L’arrestato dopo le formalità
di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bicocca a
Catania.
Catania
– Droga a
Picanello, CC preso 1 pusher ai
domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato
ai domiciliari, nella flagranza, il catanese
Alfio CASABIANCA 29enne reo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, ieri sera in Via Giuseppe
Martucci in uno dei numerosi servizi antidroga svolti nel cuore del
quartiere Picanello, hanno osservato il pusher che, assistito da una
“vedetta”, poi riuscita a fuggire, a bordo di un Honda SH 300 faceva la
spola tra la sua abitazione ed i luogo per vendere droga ai clienti di
turno. Il soggetto, al momento dell’intervento dei CC ha provato a fuggire
col motociclo. la manovra è stata resa vana dai militari che, dopo un
centinaio di metri, sono riusciti ad acciuffarlo ed ammanettarlo. Le
seguenti perquisizioni, personale e domiciliare,hanno consentito ai
Carabinieri di rinvenire e sequestrare 45 dosi di marijuana, circa 60 grammi
e 250 euro in contanti, incassati precedentemente dalla vendita dello
stupefacente. Il motociclo è stato sequestrato poiché utilizzato per
compiere l’attività illecita mentre l’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato relegato ai domiciliari.
Catania - Droga, 1 in manette. Agenti del Commissariato
Centrale ieri, hanno individuato ed ammanettato
Antonino LOMBARDO 22enne nato a Catania già
noto per reati inerenti gli stupefacenti, a seguito di Ordine di esecuzione
emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. il
giovane deve scontare la pena residua di 3 mesi e 20 giorni di reclusione
per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso,
commesso nel 2013 a Catania.
Acireale
CT
– Condannato per tentato omicidio, 1 ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato
Giuseppe
ARCIDIACONO 31enne, del luogo, poiché destinatario di un ordine di
esecuzione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto, nell’aprile
del 2012, fu arrestato in flagranza di reato dai CC di Aci Castello (CT) per
l’accoltellamento di un 35enne, avvenuto al culmine di una lite proprio
nella cittadina jonica, precisamente nella frazione di Acitrezza. Giuseppe
ARCIDIACONO già condannato per tentato omicidio dovrà ora scontare ai
domiciliari il residuo pena equivalente ad 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di
reclusione.
Vizzini CT
– 9 mesi per evasione. Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT)
hanno arrestato Gaetano MARAVIGNA
44enne,
del
luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. il soggetto era stato arrestato nella flagranza per evasione dai
domiciliari, a Catania nell’ottobre del 2007. Per tale illecito è stato
condannato dai giudici etnei a 9 mesi di reclusione che dovrà espiare nel
carcere di Caltagirone (CT), dove i militari l’hanno associato al termine
delle formalità di rito.
Catania– Ladro usa antifurto per BMW rubata, agente insospettito lo
blocca. Il
maldestro e noto D.V. 45enne aveva rubato
una motocicletta, forzandone il “blocchetto” d’avviamento e trasportandola
da via Verona, dove si trovava posteggiata. Il maldestro, con nonchalance
era andato in via Martoglio e, probabilmente per evitare di andare in
giro col mezzo da poco rubato aveva pensato di riprenderlo con calma, e
stava per incatenarne la ruota posteriore. Un ladro che utilizza un antifurto è cosa che stona assai e di
ciò dev’essersi sicuramente accorto il poliziotto della Polizia delle
Frontiere di Catania che, libero dal servizio, si era trovato ad assistere
alla scena.L’agente si subito avveduto che la grossa (e costosa) BMW era
stata forzata e, pur essendo solo, non ha esitato ad agire: qualificatosi,
ha trasmesso col cellulare i dati della moto alla Sala operativa della
Questura che, in pochissimi istanti, ha confermato i suoi dubbi circa la
provenienza furtiva del mezzo. L’agente ha smorzato sul nascere il tentativo
di fuga del maldestro, poi identificato per il già noto D.V. 45enne, poi è
giunta una Volante in ausilio al poliziotto che ha potuto trasportare il
fermato in Ufficio dove è stato denunciato per furto aggravato. L’ignaro,
fino a quel momento, proprietario della BMW si è visto subito restituito il
veicolo.
Acireale –
Polizia scopre 62
comunali furbetti ed infedeli nello strisciare badge.
Vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura
Distrettuale di Catania. Scoperte 62 persone, dipendenti
dell’Amministrazione comunale di Acireale responsabili di truffa ai danni di
ente pubblico e di falsa attestazione di presenza in servizio sul luogo di
lavoro, attraverso l’ utilizzo illecito dei badge personali che venivano
“strisciati “ da dipendenti compiacenti e in accordo tra loro. Diversi sono
i provvedimenti cautelari emessi dalla Autorità giudiziaria e notificati in
queste ore dagli agenti del Commissariato di P.S. di Acireale ai dipendenti
infedeli.
Catania– Daspo per ultrà 22enne filmato mentre lancia petardi in tribuna.
Si tratta di . D.C., 22enne. La Squadra Tifoserie della D.I.G.O.S., a
seguito dell’attività investigativa – suffragata dal contributo delle
videoriprese effettuate dal personale del locale Gabinetto Regionale della
Polizia Scientifica – ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un ultrà
catanese il quale, in occasione dell’incontro di calcio Catania-Matera, lo
scorso 31 gennaio, ha lanciato due petardi all’interno della “tribuna B”
dello stadio Angelo Massimino. L’ultrà è stato individuato mentre, nel corso
della gara, dagli spalti della ‘tribuna B’ avrebbe acceso e lanciato 2
grossi petardi che sono esplosi sul parterre dello stesso settore. D.C.,
22enne, è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di
lancio di materiale pericoloso previsto e punito dall’art. 6 bis della legge
n. 401/1989. Il Questore di Catania Marcello CARDONA, nei confronti del
soggetto, ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso ai luoghi dove si
svolgono manifestazioni sportive per anni tre.
Militello
Val di Catania –
Aggredisce genitori anziani per soldi, CC 1 in manette. I Carabinieri
della Stazione di Militello Val di Catania hanno arrestato nella flagranza
Giuseppe
BIANCOVISO 34enne, del luogo, per tentata estorsione, lesioni personali,
minaccia e maltrattamenti in famiglia. I militari, stanotte, su richiesta
di un anonimo cittadino che ha telefonato al 112 segnalando una lite in
famiglia, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Militello Val di
Catania bloccando il soggetto in un evidente stato di agitazione. I
Carabinieri hanno accertato che il 34enne poco prima aveva aggredito e
minacciato il padre e la madre pretendendo del denaro per l’acquisto di
sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato associato nel carcere di
Caltagirone, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Aggravamento pena e carcerazione per violazione domiciliari.
Agenti del Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato
Fabio BONSIGNORE
39enne nato a Catania già noto per furto ed evasione, in
esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dal Magistrato di
Sorveglianza di Catania, dovendo scontare la pena di 2 anni di reclusione
per il reato di furto aggravato. Il provvedimento di aggravamento della
misura è scaturito dai controlli effettuati a seguito dei quali è stata
constata l’assenza dal domicilio in cui il Bonsignore si trovava sottoposto
agli arresti domiciliari. Il personaggio, ultimate le formalità di rito è
stato associato alla locale Casa circondariale a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Viola domiciliari, preso. Poliziotti del Reparto
Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, in servizio di controllo
straordinario del territorio, di concerto con il agenti dell’U.P.G.S.P.,
secondo il modulo “Trinacria”; nel corso di un controllo a
Salvatore
ACCARDI
38enne, hanno accertato che lo stesso, in atto sottoposto
alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo
di soggiorno, non era presente presso la sua abitazione, rendendosi
inottemperante alle prescrizioni alle quali è sottoposto. Il personaggio è
stato trovato presente in casa ad un successivo controllo e, quindi, è stato
arrestato per la rilevata inosservanza. Il magistrato di turno ne ha
disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida
dell’arresto.
Catania
– Volanti
bloccano 1 per violazione domiciliari.
Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico – Squadra Volanti ieri mattina, hanno ammanettato
Stefano BONNICI 39enne, per evasione dagli arresti domiciliari. Gli
agenti in servizio di controllo del territorio, trovandosi nel quartiere “Nesima”,
hanno riconosciuto e sottoposto a controllo il BONNICI, e dopo avere
accertato la pendenza nei suoi confronti della misura cautelare degli
arresti domiciliari, lo hanno accompagnato in Ufficio per sottoporlo a
rilievi foto-dattiloscopici e per eseguire la misura restrittiva. Bonnici,
pertanto, su disposizione del magistrato di turno, è stato trattenuto presso
le camere di sicurezza di questa Questura in attesa dell’udienza di
convalida.
Catania –
Ferisce cassiere supermercato a
“Cibali” in tentata rapina : Condor preso. La Polizia ha
nloccato:
Paolo Nicolosi
18enne,
già noto, accusato del reato di tentata rapina aggravata, in danno di un
supermercato cittadino. La Sala Operativa alle ore 19.55 di ieri, aveva
segnalato un tentativo di rapina in danno di un supermercato zona “Cibali”,
segnalando altresì che nella circostanza il rapinatore aveva ferito il
direttore del supermercato.I
“Condor” giunti sul posto hanno accertato che pochi attimi prima, uno
travisato col cappellino e lo scaldacollo (che gli lasciavano scoperta solo
la fascia oculare), armato di pistola, sveva fatto irruzione nel
supermercato e, sotto la minaccia della pistola, aveva chiesto al cassiere,
con tono minaccioso di consegnargli l’incasso.Il
cassiere, nonché direttore del punto vendita, aveva resistito alla minaccia
tentando verbalmente di dissuadere il malvivente dal suo proposito
criminale. Il rapinatore ha insistito con più veemenza nella richiesta e
quando ha compreso che la vittima non avrebbe ceduto alle minacce gli si
avvicinava e l’ha colpita con la pistola alla fronte causandogli una vistosa
ferita, dandosi subito dopo alla fuga. I soccorritori sul posto hanno fatto
intervenire ambulanza 118 il cui personale ha prestato le prime cure alla
vittima. Il malcapitato successivamente è stato trasportato al Pronto
Soccorso dell’ospedale Garibaldi centro, dove veniva medicato per una ferita
lacero - contusa alla fronte, ed applicati alcuni punti di sutura.Il
personale della Squadra Mobile, ha visionato i filmati del sistema di video
sorveglianza, ed ha notato che il rapinatore indossava una tuta ginnica di
colore scuro, verosimilmente blu, recante sul lato destro del petto, lungo
la gamba e sulle spalle la scritta di colore bianco “Legea” e con evidenti
inserti colorati, e con ai piedi un paio di scarpe tipo “Hogan” di colore
nero. Personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia scientifica è
intervenuto sul posto per i rilievi di rito.Le
dichiarazioni immediate rese dalla vittima, ed il fondato motivo che il
rapinatore, vista la reazione della vittima, potesse avere abbandonato un
mezzo di locomozione fuggendo a piedi, sul posto hanno indotto a far
convergere ulteriori pattuglie dei “Condor”. Gli Agenti, vicino al luogo
della tentata rapina, ma comunque ben occultato tra altri mezzi in sosta,
hanno rinvenuto 1 scooter, Piaggio Liberty di colore blu senza blocca
sterzo, senza dispositivo antifurto e senza chiavi d’accensione,
probabilmente parcheggiato dal rapinatore, il cui proprietario, dagli
immediati accertamenti svolti sul contrassegno di identificazione, risultava
essere Paolo Nicolosi.Alcuni poliziotti si sono fermati sul posto del
rinvenimento del mezzo, ed altri si sono recati nei pressi dell’abitazione
del Nicolosi, e l’hanno bloccato mentre, a piedi, stava facendo ritorno a
casa. Nicolosi, nell’immediatezza del controllo, al fine di trarre in
inganno i poliziotti operanti, ancora abbigliato con il vestiario
utilizzato per la rapina e sprovvisto di documenti di identificazione, ha
dato anche false generalità. Nicolosi vistosi scoperto, ha ammesso
spontaneamente le proprie responsabilità e riferito il luogo in cui si era
disfatto della pistola, che risultava essere arma perfetta riproduzione di
una semi-automatica, dello scaldacollo e delle chiavi d’accensione dello
scooter che venivano puntualmente recuperati ad eccezione del cappellino.
Nicolosi Paolo, in virtù di quanto accaduto veniva tratto in arresto perché
responsabile del reato di tentata rapina aggravata e posto a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria competente.
Catania - 1 in carcere per rapina. Agenti della Squadra
Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la notte del
11 febbraio intorno alle 03.00, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei
confronti di Giuseppe ROMANO
24enne, già noto per reati contro il patrimonio ed
in materia di stupefacenti. I poliziotti, nel corso del servizio di
controllo del territorio, transitando lungo il viale M. Rapisarda
all'altezza di via A. Diaz, hanno notato 2 persone sospette all'interno di
una Mercedes di grossa cilindrata. Il controllo immediato dei due
soggetti, ha dato esito ed uno dei passeggeri, il ROMANO, è risultato
destinatario di un Ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 6
febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di Catania. L’arrestato, deve
espiare la pena di mesi 7 e gg 21 di reclusione per rapina aggravata e reati
in materia di armi, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza
Lanza
.
Catania
– 6 anni
per spaccio.
Agenti della Squadra Mobile di Catania hanno arrestato il già noto
Vincenzo Massimiliano GUARDO 38enne. Il soggetto, era stato individuato
da uomini della Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, ed
era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo
scorso sei febbraio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
Ordinario di Catania. GUARDO deve espiare la pena di 6 anni di
reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio, in concorso, di
sostanze stupefacenti.
Pachino– V.pres. Belpasso calcio denunciato,
aggredito arbitro, gara sospesa. Agenti della Polizia di Stato, in
servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, hanno denunciato R.P.44enne,
residente a Belpasso (CT), vice presidente della società sportiva del
Belpasso, per i reati di violenza privata e lesioni personali aggravate in
concorso. Il denunciato, al termine del primo tempo della gara di calcio
Pachino-Belpasso disputata allo stadio Brancati il 10 gennaio scorso,
avrebbe aggredito l’arbitro ed a causa della biasimevole condotta, la
partita è stata bruscamente e definitivamente sospesa.
Catania
–
Polizia arresta 2 destinatari d’ordine esecuzione.
Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra
“Catturandi” ieri, hanno eseguito provvedimenti restrittivi nei confronti
di:
Domenico PIDATELLA
43enne, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena
detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso il 23 gennaio 2016
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania,
dovendo espiare la pena residua di 7 mesi e 5 gg. di reclusione per furto
aggravato;
Giuseppe GIUSTOLISI
29enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il 25 gennaio 2016
dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena
residua di 10 anni, 10mesi e 7 gg. di reclusione per associazione per
delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.
Catania –16enne
fa esplodere cassaforte Sostare, ammanettato. Agenti delle volanti ieri
sera, hanno arrestato per furto aggravato V.G. 16enne già noto.
Poliziotti delle Volanti alle ore 22.00 circa si sono recati in via
Filocomo dove era stata segnalata un’esplosione. Gli agenti, tempestivamente
giunti sul posto, hanno visto un giovane intento a recuperare il denaro
contenuto all’interno del “totem” della ditta Sostare che, verosimilmente,
aveva fatto esplodere servendosi di un candelotto esplosivo. Il giovane,
all’intimazione di fermarsi, ha accennato a una fuga che è stata interrotta
dai poliziotti che ‘hanno subito raggiunto e arrestato. La perquisizione
personale ha permesso di trovare indosso al giovane le monete rubate dal
“totem” per un ammontare di 96 euro e 1 candelotto inesploso (rivelatosi, in
seguito, un grosso petardo). Dell’avvenuto arresto è stato notiziato il P.M.
di turno presso il Tribunale dei Minori, il quale disposto la traduzione
dell’arrestato presso la Casa Circondariale di via Franchetti.
Mascali –
Rapina e picchia trasportatore, CC l’inseguono ed ammanettano. I
Carabinieri della Stazione di Mascali e del Nucleo Radiomobile della
Compagnia di Giarre hanno arrestato AGRIPPINO Roberto, 35enne, di
Piedimonte Etneo, per rapina aggravata, tentato omicidio e danneggiamento.
Il personaggio, di mattina intorno alle ore 10 in Viale Libertà a Giarre ha
aggredito e picchiato un autotrasportatore, di 61 anni, impossessandosi del
furgone Ford Transit dell’uomo carico di collettame vario, tentando anche,
durante l’azione criminosa, di investirlo. La stessa vittima ha
immediatamente telefonato al 112 informando i Carabinieri dell’accaduto. Una
Gazzella, che era in zona, ha subito intercettato il mezzo con il rapinatore
a bordo ed è scaturito un concitato inseguimento protrattosi per le vie del
centro di Mascali e conclusosi nella zona periferia del comune. il
malvivente nella circostanza dopo aver investito diverse autovetture in
sosta ha abbandonato il furgone riuscendo momentaneamente a dileguarsi a
piedi per le campagne circostanti. Altre pattuglie dell’Arma sono
intervenute sul posto, in supporto alla Gazzella setacciando ogni parte
della giurisdizione. Il fuggitivo, poco dopo a seguito delle incessanti
ricerche avviate, è stato rintracciato e bloccato a piedi nei pressi di
Piedimonte Etneo. Il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario.
L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania - Affitto camere singole e 1 doppia. Camere
grandi recentemente ristrutturate, tutte balconate ed
arredate in piazza Castello Ursino, 72 accanto
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ULTIMORA
Dia sequestra
2 mln€ in beni ad imprenditori
Marino ritenuti dei Carateddi
ultimo aggiornamento
Catania – Lupi CC trovano 1 con pistola illegale sotto
materasso: in manette. I Carabinieri del Nucleo
Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato,
nella flagranza, il catanese
Natale SCIOTTI
38enne, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria, reo di detenzione illegale di armi
(di cui una clandestina) e munizioni, ricettazione
nonché di possesso ingiustificato di chiavi alterate o
di grimaldelli. I militari della squadra “Lupi”,
stanotte, a conclusione di una breve ma efficace
attività info-investigativa, hanno fatto irruzione
nell’abitazione del soggetto, ubicata nel quartiere di
Lineri, e perquisendola hanno rinvenuto e sequestrato:
1 pistola semiautomatica marca Beretta modello 98/F,
cal. 7.65 parabellum, con la matricola abrasa,
completa di serbatoio contenente 10 cartucce dello
stesso calibro, nascosta sotto il materasso della camera
da letto, 1 coltello a serra manico, avente una lama
lunga 10,6 cm ed un passamontagna, nascosti
all’interno di una Citroen C1 nella disponibilità del
reo; 45
cartucce calibro 7,65, di cui 8 parabellum, nascoste
sempre nella camera da letto. 1 carta d’identità in
bianco, avente matricola poligrafica nr. AU8721029,
risultata rubata dall’ufficio anagrafe di Catania nel
giugno del 2014;
numerose chiavi alterate, telecomandi e vari strumenti
del tipo utilizzato per
commettere reati contro il patrimonio. La pistola, nei
prossimi giorni, sarà inviata agli specialisti del
R.I.S. di Messina che, sottoponendola agli esami
tecnico-balistici, potrebbero stabilirne l’eventuale
utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato
è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania – CC, carcere per 3 rapinatori trasfertisti.I Carabinieri della Compagnia di Gravina di
Catania, coadiuvati dai militari di Caltanissetta, hanno
eseguito 3 misure cautelari in carcere, emesse
dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Milano nei
confronti di: Daniele PAPPALARDO, 24enne,
catturato ieri sera e rinchiuso nel carcere di Piazza
Lanza, Daniele Antonio MAVILLA, 28enne,
attualmente detenuto nel carcere di Catania Piazza
Lanza; Antonino BULLA, 28enne, attualmente
detenuto nel carcere di Caltanissetta. Le indagini dei
Carabinieri del luogo, hanno inchiodato i tre soggetti
alle loro responsabilità in ordine alla rapina del 15
marzo del 2013, perpetrata in danno della filiale della
Banca di Credito Bergamasco di Melzo (MI), dove, armati
di taglierino e con i volti travisati da passamontagna,
costrinsero il direttore dell’istituto di credito a
consegnar loro una ingente somma di denaro.
CATANIA
- DIA sequestra beni per 600mila€ a Cocimano, vicino
ai Santapaola-Ercolano. Uomini della Direzione
Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir.
P.S. dr. Renato PANVINO, nella mattinata hanno eseguito
il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di
Catania - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti
di
Orazio Benedetto COCIMANO 51enne, nativo di Catania,
ritenuto elemento di vertice dell’organizzazione mafiosa
SANTAPAOLA – ERCOLANO, su proposta della Procura
Distrettuale Antimafia, retta dal Procuratore Capo f.f.
dr. Michelangelo PATANE’. Orazio Benedetto COCIMANO, nel
mese di luglio 2014, era stato tratto in arresto dalla
Squadra Mobile della Questura di Catania nell’ambito
dell’operazione “Ghost” poiché gravemente
indiziato del reato di fittizia intestazione di società
operanti nel settore delle costruzioni edili, al fine di
eludere le disposizioni di legge in materia di misure di
prevenzione patrimoniali e di agevolare la commissione
dei delitti di riciclaggio ed impiego di denaro, beni o
utilità di provenienza illecita. Reato commesso in
concorso e con l’aggravante di essersi avvalso delle
condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti
dall’appartenenza all’associazione mafiosa SANTAPAOLA -
ERCOLANO. Il soggetto, successivamente all'arresto di
Santo LA CAUSA, di Carmelo PUGLISI e (nell’ambito
dell’operazione "Iblis") di Francesco Carmelo
ARCIDIACONO detto “Francuu Salaru",
avrebbe raggiunto il vertice operativo
dell'organizzazione mafiosa Santapaola - Ercolano
diventando, alla fine del 2009 fino al 2011, reggente
operativo dell’ala militare della “famiglia”,
nonché detentore della “cassa degli stipendi”.
Orazio Benedetto COCIMANO, più volte arrestato, già
nella metà degli anni ’90 ed in seguito nell’anno 2011,
per il reato di estorsione, ed il 3 maggio 2000, era
stato raggiunto da una nuova ordinanza di misura
cautelare nell’ambito dell’operazione di Polizia “Orione
3” per il reato di associazione per delinquere di tipo
mafioso, quale affiliato al Clan Santapaola, ed
associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti. Gli investigatori ritengono che
si tratti di personaggio particolarmente vicino al
pericoloso boss santapaoliano Maurizio ZUCCARO, il
collaboratore Santo LA CAUSA, del quale sarebbe stato il
successore in seno all’organizzazione, l’ha indicato
come componente del gruppo di fuoco che nel 1996 uccise
Luigi ILARDO, confidente del Col. CC Riccio, negli anni
della ricerca dell’allora latitante capo di cosa
nostra Bernardo PROVENZANO, e la cui vicenda
costituisce oggetto di discussione nel noto processo
sulla presunta trattativa Stato-Mafia. Il medesimo
collaboratore ne riferisce un ruolo anche nell’omicidio
del rampollo dei SANTAPAOLA: Angelo. COCIMANO è stato,
inoltre, più volte sottoposto alla misura di prevenzione
della sorveglianza speciale di PS con obbligo di
soggiorno, nel 2011 e nel 2013. La Direzione
Investigativa Antimafia di Catania, nel mese di ottobre
2015, aveva eseguito un analogo provvedimento di
sequestro nei confronti di COCIMANO,emesso dal
Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione –
in esito alla proposta di applicazione di misura di
prevenzione patrimoniale formulata dal Direttore della
DIA, Nunzio Antonio FERLA, sequestrando un patrimonio
stimato in oltre 2.000.000,00 di euro. Gli ulteriori
approfondimenti investigativi svolti dalla D.I.A. di
Catania, che hanno evidenziato la titolarità di beni
immobili, di fatto intestati a soggetti terzi, in capo a
Orazio Benedetto COCIMANO,sono stati
positivamente valutati dal Tribunale di Catania che con
il provvedimento ablativo eseguito, ha disposto il
sequestro di beni complessivamente stimati in
oltre 600.000,00 euroe consistenti in due
appartamenti, tre garage ed un locale deposito.
Catania
-
V.Capo Polizia in visita:“Catania in prima fila nella gestione
dell’immigrazione”. Il Vice Direttore Generale, con funzioni
vicarie Prefetto Luigi Savina in visita a Catania è
stato accolto dal Questore Marcello Cardona. L’alto
funzionario già Questore di Milano, dove ha gestito la
complessa macchina della sicurezza in occasione
dell’Expo 2015, ha recentemente assunto la funzione di
Vice Capo Vicario della Polizia. Il Vice Direttore
Generale, ha esordito dicendo : “Catania in prima fila
nella gestione dell’immigrazione”, poi incontrando i
poliziotti della Questura catanese, ha colto,
l’occasione nel ringraziare per il suo impegno il
Questore Marcello Cardona e tutto il personale. Il
Questore di Catania da parte sua, ha esteso i sensi
della sua gratitudine allo staff dei Funzionari della
Questura e delle Specialità della Polizia di Stato,
senza dimenticare il personale di ogni ruolo e il
personale dell’Amministrazione Civile che, a fianco dei
poliziotti, svolge diuturnamente compiti importanti. Il
“fare squadra” ed il “sentimento d’appartenenza allo
Stato” sono, secondo Savina i motivi fondamentali che
devono spingere i poliziotti all’impegno quotidiano e
alla tendenza al raggiungimento di sempre maggiori
traguardi.
Catania -
Guardia Costiera,
801 migranti salvati in
soccorso, 1 donna incinta a Cannizzaro. I militari hanno
complessivamente tratto in salvo, nella sola giornata
del 12 maggio, in due diverse operazioni coordinate
dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ben
801 i migranti. Gli sventurati sono stati avvistati
stipati su 2 barconi in difficoltà al largo delle coste
siciliane. Un aereo ATR42 della Guardia costiera è
decollato dal 2º Nucleo Aereo di Catania. 515 persone
erano a bordo del primo barcone, ed è giunta la Nave
Peluso della Guardia Costiera che ha tratto in salvo i
primi 342 migranti, in prevalenza siriani. I rimanenti
173 sono stati recuperati dalla nave Rio Segura,
inserita nel dispositivo Frontex. Il secondo barcone,
con 286 migranti è stato soccorso dalla nave militare
finlandese Merikarhu, con l’assistenza di 3 motovedette
della Guardia costiera partite da Catania, Siracusa e
Crotone. Tra i migranti anche una donna in avanzato
stato di gravidanza. La malcapitata è stata trasferita
con un’evacuazione medica d'urgenza su un elicottero
della Guardia Costiera, anch'esso decollato dal 2º
Nucleo Aereo di Catania. La donna è stata poi
trasportata direttamente all'Ospedale Cannizzaro del
capoluogo etneo, per le cure mediche del caso.
Catania
- Guardiacoste:
343 controlli, operazione “Springfish” provincie Me, Ct,
Sr e Rg.
Le Capitanerie di porto della Sicilia Orientale sono
state impegnate in un’operazione complessa di polizia
marittima, finalizzata ad effettuare mirati controlli
lungo tutta la filiera ittica, dal mare fino ai
principali mercati ittici delle provincie di Messina,
Catania, Siracusa e Ragusa. L’operazione “Springfish”,
iniziata il 26 aprile, per un ’arco temporale di 15
giorni, ha comportato l’impegno della Guardia costiera
in una complessa attività volta a tutelare gli “anelli
più deboli” della filiera ittica: dalle specie ittiche
sottoposte a particolare protezione al consumatore
finale – per evitare possibili frodi ed assicurare un
prodotto sempre tracciabile e sicuro - fino agli onesti
professionisti del settore. La catena operativa disposta
dalla Direzione Marittima di Catania, nell’ambito del
territorio di giurisdizione, ha consentito di effettuare
343 controlli lungo l’intera filiera commerciale,
coinvolgendo 19 unità navali della Guardia Costiera.
L’attività ha portato a 25 sequestri per un totale di
oltre 408 Kg di prodotto ittico e la scoperta di 67
illeciti amministrativi, per un importo complessivo di
sanzioni pari a 129.406,00 euro. I militari hanno,
inoltre, sequestrato in mare 43 attrezzi da pesca
vietati e contestato 4 illeciti penali in materia di
pesca. I risultati confermano la volontà, da parte
della Direzione Marittima di Catania, di mantenere e
rafforzare la propria presenza sul territorio, nel campo
della vigilanza e controllo del settore pesca, al fine
di costituire un valido deterrente per i soggetti che
pescano e/o commercializzano illegalmente prodotti
ittici, non tracciati e non rispondenti alle esigenze di
tutela della salute del consumatore.
Catania
- (video
scippo) 2 scippano donna, filmati : Polizia li cattura.
Si tratta di : Alfredo DEL POPOLO CUPILLO 24enne
già noto il quale è stato trasferito a piazza Lanza e
Gianfranco Salvatore RUSSO 42enne finito ai
domiciliari.
I 2 sono destinatari di esecuzione ad
Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa il 7
maggio 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania,
in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro,
del reato di furto con strappo ai danni di una donna. La
vittima la tarda mattinata dello scorso 26 marzo,
mentre stava transitando a piedi nei pressi della
centrale piazza Roma, veniva sorpresa da 1 giovane. Il
maldestro ha, da tergo, strattonato la donna per
scipparle la borsa. La malcapitata, nonostante tenesse
tra le mani anche 1 busta della spesa, ha tentato invano
di opporre resistenza. Il malvivente si è impossessato
della borsa e di corsa ha raggiunto 1 complice che lo
attendeva, poco distante, a bordo di una moto con il
motore acceso, pronto per darsi alla fuga. I Condor
della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, appresa la
notizia dello scippo, hanno avviato immediatamente le
indagini, acquisendo le immagini degli impianti di
video-sorveglianza della zona. L’analisi delle immagini
registrate da un impianto cittadino, ha consentito ai
poliziotti da un lato, di avere una chiara dinamica
dell’accaduto e di vedere la pronta reazione della
vittima che, subito lo scippo, senza perdersi d’animo,
ha inseguito i malviventi, ed anche di riconoscere
l’autore materiale dello scippo in Alfredo DEL POPOLO CUPILLO. Il soggetto è noto per i suoi precedenti
specifici, e il compare che era rimasto a bordo dello
scooter nell’incensurato Gianfranco Salvatore RUSSO.
Gli investigatori, nel contempo hanno acquisito la
segnalazione di un cittadino che ha fornito un parziale
della targa dello scooter utilizzato dagli scippatori
che da accertamento è risultato in uso al RUSSO. DEL
POPOLO CUPILLO e RUSSO, sono stati fermati e sottoposti
a controllo da un equipaggio dei “Condor” che ha
proceduto al loro foto-segnalamento. Gli investigatori
dei “Condor” pochi dubbi hanno avuto nell’attribuire le
responsabilità del fatto delittuoso ai due malfattori i
quali sono stati segnalati alla Procura della Repubblica
che ha chiesto l’emissione di misura cautelare nei
loro confronti. Il Giudice per le Indagini preliminari
ha emesso il provvedimento. Espletate le formalità di
rito, DEL POPOLO CUPILLO è stato associato presso la
Casa Circondariale di piazza Lanza e RUSSO è stato
posto agli arresti domiciliari.
Catania-Bengalese in Tribunale ferisce agente che lo
scortava in udienza. Uomini delle Volanti la scorsa
notte, avevano arrestato un cittadino del Bangladesh:
Md Aminul ISLAM 20enne. Il soggetto era stato
segnalato come persona sospetta che si aggirava
all’interno della zona industriale. I poliziotti
intervenuti l’hanno trovato in evidente stato di
alterazione psico-fisica per probabile abuso di sostanze
alcoliche e l’hanno immediatamente soccorso. Il
bengalese, nonostante ciò, alla vista delle divise, si
è scagliato violentemente contro i poliziotti, sferrando
calci e pugni, cagionando loro lesioni personali. Gli
agenti sono riusciti a neutralizzarlo e l’hanno bloccato
e , su disposizioni dell’A.G. di turno, l’hanno
rinchiuso nelle camere di sicurezza in attesa di
giudizio direttissimo. Md Aminul ISLAM, non contento, di
mattina, nel corso dell’udienza in Tribunale, ha dato
nuovamente luogo a violenze nei confronti dei poliziotti
che lo scortavano, riuscendo a procurare ad un agente la
frattura di un dito.
Catania
– DIA confisca beni per 800mila€ ad elemento dei
Carateddi. Si tratta di
Giuseppe PRIVITERA 45enne.
Ibeni, considerati il provento dell’attività
illecita svolta, consistono inquote sociali di
un’impresa esercente l’attività di
commercio di prodotti caseari ed allevamento e
commercializzazione di bovini, ovini, caprini e polli,
con relativo compendio aziendale (macchinari, veicoli,
attrezzature, e quant’altro); quattro immobili, un
veicolo ad uso personale e diverse disponibilità
bancarie e finanziarie. Uomini della Direzione
Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1°
Dirigente della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO,
hanno eseguito un decreto di confisca dei beni emesso
dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di
Prevenzione, nei confronti di Giuseppe PRIVITERA,ritenuto elemento di spicco del noto clan dei
Carateddi, capeggiato dal fratello Orazio PRIVITERA,
inteso Pilu Russu, detenuto in regime di 41 bis.
Il provvedimento in esecuzione è giunto a
conclusione di un complesso iter giudiziale avviato con
la proposta di applicazione di misura di prevenzione
personale e patrimoniale formulata, dal Direttore della
DIA, Nunzio Antonio Ferla, nei confronti del
personaggio, già culminato nell’emanazione di un decreto
di sequestro patrimoniale nel novembre 2014. Le
investigazioni sono, infatti, proseguite ed avevano già
consentito alla D.I.A. di Catania, coordinata dalla
locale Direzione Distrettuale Antimafia, di dare
esecuzione, nel mese di febbraio 2014, ad una corposa
ordinanza di custodia cautelare in carcere (cd.
Operazione Prato Verde) nei confronti di 28 persone, tra
vertici e fiancheggiatori del potente clan mafioso
catanese dei Carateddi, capeggiato del noto boss Orazio
PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto al regime del 41
bis. Giuseppe PRIVITERA tra questi, ed era stato tratto
in arresto poiché indagato per il delitto di
associazione per delinquere di stampo mafioso ed altro.
il soggetto è già gravato da numerosi precedenti penali
per i quali, in passato, è stato anche condannato in via
definitiva (per distruzione di cadavere tentato in
concorso - invasione di edifici, violazioni alle
direttive comunitarie sui rifiuti ed altro), era stato
ritenuto degli inquirenti pienamente inserito
nell’organigramma dell’associazione ed anche accusato
dei reati di estorsione e di porto illegale di armi da
fuoco. L’inchiesta aveva consentito alla DIA di
disarticolare il clan CAPPELLO ed in particolare il
gruppo denominato “Carateddi” dedito principalmente alla
commissione di reati contro il patrimonio, al traffico
di sostanze stupefacenti, alle truffe in danno della
P.A. mediante l’indebita acquisizione di erogazioni
pubbliche in ambito agricolo, operante nella piana di
Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città
etnea. Gli sforzi investigativi compiuti dalla D.I.A. di
Catania avevano svelato le dinamiche interne del gruppo
“Privitera” caratterizzato dalla partecipazione di
componenti uniti tra loro da un forte vincolo
associativo rinsaldato dai “valori” della mafia
tradizionale legati al territorio, all’agricoltura ed
alla famiglia. La DIA aveva appurato che il capo si
ergeva a paladino di una giustizia ed a lui i sodali si
rivolgevano, con atteggiamenti di totale sottomissione,
per ottenere rapida soluzione ad ogni possibile
controversia. I fedeli avevano seguito nel tempo il noto
boss Orazio PRIVITERA – fratello di Giuseppe - nelle
“migrazioni” tra gruppi criminali, sino, in ultimo, a
quella nel gruppo “Carateddi”. Il provvedimento ha
disposto, la sottoposizione alla misura di prevenzione
personale della sorveglianza speciale di 2 anni con
obbligo di soggiorno nel comune di residenza, l’Autorità
Giudiziaria ha sottoposto a confisca i beni
riconducibili a vario titolo, a Giuseppe PRIVITERA,
complessivamente stimati in oltre 800.000,00 euro.
Misterbianco
CT
– Evaso dai domiciliari, CC 1 trasferito in carcere.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno
arrestato Concetto GUERRA
36enne, del luogo, già ai domiciliari, su ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte
d’Appello di Catania. Il personaggio il 24 aprile era
stato arrestato dai Carabinieri per evasione, poiché
sorpreso da una pattuglia mentre percorreva a piedi via
Taormina, venendo posto nuovamente ai domiciliari.
L’Autorità Giudiziaria tenuto conto della gravità del
reato ha emesso nei confronti del 36enne il
provvedimento di aggravamento della misura restrittiva.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza.
Guardia Mangano
CT
– Viola domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri
della Stazione di Guardia Mangano hanno arrestato, nella
flagranza, RosarioGRASSO
55enne, reo di evasione. Il soggetto, violando
palesemente la misura restrittiva cui era obbligato, è
stato sorpreso dai militari mentre stava percorrendo a
piedi la Via Provinciale. L’arrestato, in attesa del
rito per direttissima, è stato trattenuto in camera di
sicurezza.
Catania
– 1 viola domiciliari, CC preso. I Carabinieri
della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella
flagranza, il catanese Gaetano SPAMPINATO
25enne reo di evasione. Il soggetto è stato bloccato
ieri sera dalla pattuglia del Nucleo Operativo mentre
gironzolava per le strade del quartiere San Leone, in
evidente violazione della misura restrittiva cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per
direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.
Acireale CT - Brucia garage ad ex moglie, raptus incendiario: CC 1 arrestato.
L’individuo 55enne, già separato legalmente dalla
moglie 49enne da circa due anni, secondo i militari
sembra sia stato preda di un raptus, legato
probabilmente al fatto che l’ex abbia intrapreso una
relazione sentimentale con un altra persona. Il
personaggio, ieri sera, si è recato nel condominio di
Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT),
ed ha scavalcato la recinzione, ha prima suonato
insistentemente al citofono dell’abitazione, poi si è
recato nel garage della donna dove, dopo averne forzato
la saracinesca, con un accendino ha dato fuoco ad
alcuni suppellettili che erano custoditi. La richiesta
d’aiuto al 112, espressa dalla stessa donna e vittima,
ha permesso, nel giro di pochi minuti, l’intervento di 2
pattuglie dell’Arma: 1 della locale Stazione ed 1 del
radiomobile della Compagnia di Acireale, ed anche i
Vigili del Fuoco di Acireale. I carabinieri hanno
immediatamente bloccato ed ammanettato l’incendiario, acese
di 55 anni, mentre i pompieri sono riusciti a
domare le fiamme evitando il propagarsi delle stesse nei
garage limitrofi. L’arrestato, in attesa del giudizio
per direttissima, dove dovrà difendersi dall’accusa di
incendio doloso, ed è stato trattenuto in camera di
sicurezza.
Catania –
DIA sequestro beni 1.000.000 €. ai Cappello - Fichera.
Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di
Catania dalle prime ore del mattino, hanno dato
l’esecuzione di un decreto di sequestro, emesso dal
Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, a
seguito di proposta della Procura Distrettuale della
Repubblica di Catania, nei confronti Antonino FICHERA,
già sorvegliato speciale di p.s., già noto, tratto in
arresto nel 2013 in esecuzione di misura cautelare per
il reato di omicidio. Lo stesso è ritenuto soggetto
contiguo al pericoloso clan mafioso catanese denominato
“Cappello”. Il provvedimento di sequestro interessa
delle aziende, unità immobiliari ed anche automezzi, per
un valore complessivo di circa 1.000.000 €.
Catania
-
Cappello-Carateddi:
Tribunale emesse 5 condanne per oltre 50anni di carcere.
I destinatari sono :
Bruna STRANO
32enne,Concetto Antonino BONVEGNA
64enne,
Marco STRANO
33enne,
Giovanni MUSUMECI
43enne e
Maurizio BONSIGNORE
53enne. I Carabinieri del Comando Provinciale di
Catania stanotte, grazie agli arresti operati hanno
chiuso un capitolo aperto dopi il blitz antidroga che
nel 2012 portò in carcere 20 personaggi legati al clan
mafioso dei Cappello-Carateddi, facenti capo al boss
Alessandro BONACCORSI, tutti indagati per associazione
per delinquere finalizzata al traffico di droga. Si
tratta degli affiliati, tra i quali anche la moglie del
reggente Bruna STRANO, alla quale è stata comminata la
condannata a 7 anni e 4 mesi di reclusione, si tratta
delle condanne definitive tradotte in altrettanti ordini
di carcerazione emessi dall’Ufficio esecuzioni del
Tribunale di Catania. Gli arrestati, oltre a Bruna
STRANO, sono : Concetto Antonino BONVEGNA condannato a
8 anni, 8 mesi e giorni 20 di reclusione. Marco STRANO è
stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione.
Giovanni MUSUMECI è stato condannato a 21 anni, 4 mesi
e 25 giorni di reclusione. Maurizio BONSIGNORE è stato
condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione. La donna è
stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza
mentre gli uomini sono stati rinchiusi nel carcere di
Catania Bicocca.
Catania
– “Spaccata” bancomat, operazione CATERPILLAR: 6 in
carcere e 5 ai domiciliari. Le manette sono scattate
ai polsi di Giovanni COSTANZO 46enne, Mario
CANTARELLA 35enne, Rosario FICHERA 46enne,
Sebastiano LEONARDI 39enne, Fabio LONGO
40enne e Camillo COSTANZO 50enne, per i quali è
stata disposta la misura della custodia cautelare in
carcere; l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti
domiciliari per Orazio MANGANO 21enne,
Giuseppe GRECO 29enne, Gianluca Alfio COSENTINO
39enne, Francesco RAPISARDA 40enne, Sebastiano
GRANATA 61enne. La vasta operazione della Polizia di
Stato, è stata coordinata dalla Procura Distrettuale di
Catania, con l’esecuzione di ordinanza applicativa di
misura cautelare nei confronti di diverse persone
ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a
delinquere (art.416 c.p.) finalizzata alla commissione
di una serie indeterminata di reati contro il
patrimonio, in particolare furti con il metodo della
c.d. “spaccata” e furti con effrazione (“scasso”) ai
danni di apparecchi accettatori di banconote e
casseforti siti in rifornimenti di carburante,
supermercati e istituti di credito. Il provvedimento ha
accolto gli esiti di un’articolata attività
investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica
di Catania e condotta dal Commissariato di P.S. di
Acireale, nell’arco temporale aprile – giugno 2015. I
dettagli dell’operazione, che è stata denominata
“CATERPILLAR”, sono illustrati nel corso di una
conferenza stampa alle ore 11. 30, presso i locali della
Procura Distrettuale di Catania. Gli Agenti del
Commissariato di P.S. di Caltagirone hanno dato
esecuzione ad 1 ordinanza applicativa di misura
cautelare, emessa lo scorso 28 aprile dal G.I.P. presso
il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura
della Repubblica – nei confronti di 11 soggetti ritenuti
responsabili del reato di associazione per delinquere
finalizzata alla commissione di una serie indeterminata
di reati contro il patrimonio, in particolare furti con
il metodo della c.d. “spaccata”. Le forze dell’ordine
ritengono di avere, così, sgominato un’agguerrita banda
dedita al furto di apparecchi bancomat e di casse
continue installate presso supermercati e che non
avrebbe disdegnato il furto con scasso ai danni di
apparecchi accettatori di banconote installati presso
rifornimenti di carburante. Il modus operandi
utilizzato dai malfattori era particolarmente cruento e,
nello stesso tempo, rapido ed efficace: con l’utilizzo
di potenti motoseghe “a scoppio” del tipo utilizzato dai
Vigili del Fuoco per gli interventi d’emergenza,
foravano i contenitori blindati delle “casse
automatiche” dei rifornimenti, avendo cura di usare un
adesivo che aveva la funzione di coprire il buco in caso
di arrivo di ignari automobilisti che, alla vista del
danno, avrebbero potuto dare l’allarme. I maldestri per
le “casse continue” ed i “bancomat”, invece, avrebbero
utilizzato addirittura una ruspa portata sul posto con
mezzi pesanti all’uopo rubati, con la quale gli
arrestati non si facevano scrupolo di demolire le pareti
esterne, pur di asportare le casseforti. La struttura
dell’organizzazione, poi, era caratterizzata
dall’attribuzione di ruoli e specializzazioni ai singoli
associati i quali mettevano a disposizione la
“professionalità criminale” acquisita nel corso del
tempo, dando il proprio specifico contributo. L’indagine
è stata proficuamente coordinata dalla Procura della
Repubblica di Catania ed efficacemente condotta dagli
uomini del Commissariato di P.S. di Acireale che hanno
messo in campo, oltre alle tradizionali metodologie
investigative, anche i moderni strumenti d’indagine
tecnologica. Gli inquirenti hanno fatto luce su una
serie di episodi di furti con “spaccata” o con
effrazione commessi nell’arco temporale aprile – giugno
2015 da un’associazione per delinquere, radicata nel
territorio acese ma operante anche in altri comuni della
provincia etnea, e in particolare: Il furto con
“spaccata” ai danni del rifornimento carburante S.P. di
Giarre del 27 aprile 2015; Il furto con “spaccata” ai
danni del supermercato A&O di Aci Catena del 24 maggio
2015; Il furto con effrazione ai danni del rifornimento
di carburante ENI di Belpasso del 7 giugno 2015; Il
tentato furto aggravato ai danni del rifornimento ESSO
di Mineo del 14 giugno 2015; Il tentato furto aggravato
ai danni dell’Ufficio Postale di fraz. Lavinaio del 21
giugno 2015. L’associazione per delinquere è stata
contestata nei confronti di Giovanni COSTANZO, Mario
CANTARELLA, Rosario FICHERA, Sebastiano LEONARDI, Fabio
LONGO e Camillo COSTANZO, attualmente detenuti presso la
Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza. Gli altri
soggetti, nei cui confronti è stata applicata la misura
degli arresti domiciliari, risultano coinvolti nel solo
episodio del furto presso il rifornimento SP di Giarre.
Catania
DIA, da operazione“Prato
Verde”confisca beni mafia, 600mila € a Buda. Uomini
della Direzione Investigativa Antimafia di Catania,
diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino,
hanno dato esecuzione ad un decreto di
confisca, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione
Misure di Prevenzione, riguardante beni mobili ed
immobili, aziende e disponibilità finanziarie a vario
titolo riconducibili ad Orazio BUDA
52enne. Il provvedimento di confisca,
eseguito dalla D.I.A. di Catania, ha colpito non solo i
beni direttamente intestati a Orazio BUDAed ai
suoi familiari conviventi, ma anche a 3 prestanome, nel
dettaglio: 2 immobili a Catania rispettivamente in via
Castagnola ed in corso IV Novembre, 1 terreno a Catania,
contrada Torre Allegra, mezzi ad uso aziendale e
privato, diversi rapporti bancari e 4 aziende operanti
nei settori della commercializzazione di mobili, della
rivendita di armi per il “soft-air” ed, infine, della
gestione di bar e chioschi. Tra i beni confiscati vi è
anche il chiosco della storica villa Pacini di Catania
la cui attività, durante il periodo in cui è rimasta
sottoposta a sequestro, è stata chiusa a causa delle
difficoltà finanziarie segnalate dall’amministratore
giudiziario. Il valore dei beni confiscati a Orazio BUDAè stato complessivamente stimato in 600.000€. L’iter
processuale avviato in seguito alla proposta di
applicazione di misura di prevenzione a firma del
Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA è giunto a
conclusione. Orazio BUDA era stato colpito
dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa
dal G.I.P. del Tribunale di Catania, ed eseguita sempre
dalla D.I.A. di Catania, nell’ambito dell’Operazione
“Prato Verde”, poiché gravemente indiziato dei reati di
estorsione, trasferimento fraudolento di valori ed
associazione a delinquere di stampo mafioso, in
particolare di partecipare, unitamente ad altre persone,
al pericoloso clan mafioso catanese “Cappello” e,
nello specifico, al gruppo dei “Carateddi”,
capeggiato dal noto boss Orazio PRIVITERAintesoPilu Russu , attualmente detenuto in regime
di 41 bis. Orazio BUDA, nonostante il parziale
annullamento dell’Ordinanza di custodia cautelare che lo
aveva colpito, è stato successivamente rinviato a
giudizio dal GUP di Catania, che ha accolto la richiesta
della Procura Distrettuale etnea. Il Tribunale di
Catania – Sezione Misure di Prevenzione, alla luce di
quanto è emerso dal lavoro svolto dagli investigatori,
ha valutato Orazio BUDAcome
“soggetto attualmente pericoloso perché mai dissociatosi
dal gruppo di appartenenza” ritenendo che
“il BUDA abbia fatto parte e continui a far parte,
quanto meno in termini di vicinanza, contiguità e
affidabilità criminale, del clan mafioso Cappello”, ed
ha, quindi, irrogato la misura di prevenzione personale
della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di
soggiorno nel comune di Catania per la durata di 2 anni
e 6mesi. Gli approfonditi e complessi accertamenti
patrimoniali svolti dagli investigatori - compendiati
nella proposta di applicazione della misura di
prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., Nunzio
Antonio FERLA - hanno consentito di far emergere come
Orazio BUDA abbia artificiosamente intestato una
serie di attività commerciali a soggetti apparentemente
a lui estranei, al solo fine di eludere eventuali
investigazioni sul suo conto, che avrebbero
inevitabilmente condotto ad una misura patrimoniale nei
suoi confronti (trattandosi di un soggetto già in
precedenza sottoposto a misure di prevenzione) come in
effetti avvenuto nel novembre 2014, quando lo stesso era
stato colpito da un decreto di sequestro dei beni, a
conferma delle risultanze investigative rassegnate
all’Autorità Giudiziaria. Gli inquirenti hanno inoltre,
riconosciuto la notevole sproporzione tra le fonti
dichiarate ed i beni direttamente od indirettamente
posseduti.
Catania -
Pusher nasconde droga in vano ascensore condominiale
a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della
Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella
flagranza, catanese, Gabriele STRAZZERI 20enne
per spaccio e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. Il servizio antidroga è scattato ieri sera
quando, i militari del Nucleo Operativo hanno bloccato
il pusher sotto il porticato di uno dei tanti palazzi di
Viale Biagio Pecorino nel quartiere Librino e
sottoponendolo a perquisizione personale. I carabinieri
hanno trovato in dosso ben 22 dosi di “marijuana” e la
somma in contante equivalente a 260 euro. I militari
hanno esteso immediatamente la perquisizione alla
palazzina di residenza del giovane spacciatore e sono
riusciti a scovare, occultati in una intercapedine
muraria posta all’interno del vano ascensore, 1 kg di
marijuana, di cui 100 grammi già suddivisa in dosi, 20
dosi di cocaina, 4 ricetrasmittenti, 1 bilancino di
precisione e vario materiale utilizzato per il
confezionamento della droga. La droga, il denaro ed il
materiale sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in
attesa del rito per direttissima, è stato relegato agli
arresti domiciliari.
Aci Sant’Antonio
CT
–
Va a casa ex moglie e minaccia per estorcerle denaro,
CC 1 in carcere. I
Carabinieri di Aci Sant’Antonio hanno arrestato nella
flagranza un49enne, originario della Nigeria,
senza fissa dimora, per tentata estorsione.I militari, nel primo pomeriggio di ieri, su richiesta di alcuni
vicini che avevano segnalato una lite in abitazione,
sono intervenuti ed hanno bloccato l’individuo ad Aci
Sant’Antonio nell’appartamento dell’ex moglie in un
evidente stato di agitazione. I militari hanno
accertato che il soggetto, poco prima, aveva
ripetutamente minacciato la donna al fine di estorcerle
la somma di 5.000€. L’arrestato è stato associato nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Giarre
CT
– Evade dai domiciliari, CC preso in percorso dei
devoti ai Santi Martiri col cero in spalla. I
Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT) hanno
arrestato, nella flagranza, Davide PENNISI
36enne di Riposto (CT), per la violazione dei doveri
inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza
con obbligo di soggiorno. Mosso dalla devozione verso
uno dei Santi Martiri di Trecastagni (CT), ieri
pomeriggio è partito da Riposto per intraprendere il
cammino di fede che, come impone la tradizione, prevede
il recarsi a piedi dei fedeli con un cero in spalla dal
luogo di residenza fino alla chiesa madre di Trecastagni.
Per sua “sfortuna” durante il percorso, precisamente in
Via Stabilimenti, in territorio di Santa Venerina (CT),
è stato riconosciuto dall’equipaggio di una “gazzella”
del Nucleo Radiomobile di Giarre che l’ha dovuto
porre in stato di arresto. Il soggetto, in attesa del
giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera
di sicurezza.
Misterbianco
CT
– 1 viola domiciliari, CC trasferito in carcere.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno
arrestato Giovanni CITRARO
24enne in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. I
giudici, recependo in toto le informative dell’Arma, che
puntualmente hanno sanzionato il reiterarsi delle
evasioni dagli arresti domiciliari compiute dal reo, ne
hanno ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Biancavilla
CT
– Brucia auto a zio/difensore dell’ex moglie, CC, 1
stalker denunciato.
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno
denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un
46enne, del luogo, già gravato da pregiudizi penali, per
danneggiamento seguito da incendio. I militari, a
conclusione di una veloce attività investigativa, hanno
accertato che l’individuo la notte dello scorso 24
aprile, intorno alle ore 03.00, ha cosparso di liquido
infiammabile 1 Fiat Punto, lasciata regolarmente
parcheggiata dal proprietario in una via del centro
cittadino, incendiandola. Il forte boato ha svegliato il
vicinato ed il piromane, accortosi che era stato visto,
si è liberato frettolosamente di 1 bidone di plastica,
utilizzato per trasportare il liquido infiammabile,
fuggendo a piedi per le vie limitrofe. I militari,
immediatamente intervenuti, sul posto hanno rinvenuto e
sequestrato il bidone di plastica avviando le opportune
indagini che hanno permesso di identificare il 46enne
quale autore del gesto criminoso. L’attività
investigativa svolta dai Carabinieri ha consentito
inoltre di appurare che l’indagato ha incendiato l’auto,
di proprietà del 54enne, perché quest’ultimo in più
circostanze avrebbe difeso e soccorso la nipote, ex
convivente dell’incendiario. La malcapitata è vittima da
tempo di molestie, pedinamenti e minacce, da parte del
soggetto che non è rassegnato per la fine della loro
relazione sentimentale.
Catania
– Borseggiatore al lavoro il 1° maggio, ammanettato
da agente in borghese. Le manette sono scattate per
Francesco TRIPOLONE 56enne. Chi lavora per la
sicurezza, non riposa nemmeno il fine settimana ed il
1° maggio. Il Questore Marcello Cardona, in occasione
della ricorrenza della Festa dei Lavoratori, ha disposto
l’intensificazione dei servizi anticrimine, ma l’agente
della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato
“Centrale” che lo scorso fine settimana ha “pizzicato”
il noto borseggiatore Francesco TRIPOLONE al “lavoro”
su un autobus di linea AMT, era fuori servizio. Il
poliziotto ha riconosciuto il “soggetto”, ed ha deciso
di intraprendere un breve pedinamento ed al termine, ha
avuto l’ausilio di altri agenti, ed ha fermato ed
accompagnato Tripolone in Commissariato. Gli
accertamenti in Banca Dati, hanno evidenziato che il
personaggio era destinatario di un provvedimento di
cattura, poiché il Tribunale di Catania, Seconda Sezione
Penale, a seguito delle numerose violazioni del regime
degli arresti domiciliari a cui era sottoposto, aveva
revocato la misura, sostituendola con quella più
afflittiva della custodia cautelare in carcere. Ultimate
le formalità di rito, TRIPOLONE è stato associato
presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
Catania – Droga in auto 3 presi, 2 ai domiciliari.
Poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico ieri sera hanno arrestato per detenzione ai
fini di spaccio
Agatino Alessandro VALENTI 20enne ed Umberto
FERRO 22enne e contestualmente denunciato in libertà
F.A., per il concorso nel medesimo reato. Gli
agenti, alle ore 20.30 in servizio di volante, durante
l’attività di controllo del territorio in via
Plebiscito, hanno notato un’autovettura condotta da un
uomo al cui fianco si trovava una donna con in braccio
un bambino in tenera età. I poliziotti hanno intimato al
guidatore dell’auto di fermarsi ma questi, lungi
dall’ottemperare, ha accelerato la marcia nel tentativo
di fuggire. la nota radio è stata diramata
immediatamente e, sul posto, sono confluiti diversi
equipaggi che sono riusciti a bloccare il veicolo, dopo
un breve inseguimento, in via Torre del Vescovo.
L’individuo ha pure tentato di scappare a piedi, tenendo
ben stretta a se una borsa, ma è stato immediatamente
bloccato ed identificato: dentro la borsa è stata
rinvenuta 1 busta in plastica contenente 234 grammi di
marijuana. La passeggera è stata identificata, gli
agenti hanno appurato, che si trattava della convivente
del fermato. I poliziotti nel corso di approfonditi gli
accertamenti, effettuati con la perquisizione
dell’abitazione del VALENTI, hanno controllato un terzo
individuo, il fratello della donna, Umberto FERRO,
sottoposto alla misura cautelare degli arresti
domiciliari presso la stessa casa. FERRO è stato
trovato nella disponibilità di 2 buste contenenti 125
grammi di marijuana e 510 euro, sequestrati in quanto
provento dell’attività illecita. VALENTI e il FERRO
come disposto, dall’Autorità giudiziaria sono stati
posti agli arresti domiciliari.
Catania– Non rientra in carcere da permesso: ammanettato in casa.
Poliziotti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato
il già noto catanese Angelo Dario VIGLIANESI28enne.
VIGLIANESI stava scontando la pena della reclusione
presso la Casa Circondariale di Augusta, ed in seguito
ad un permesso, non aveva più fatto rientro presso
l’Istituto penitenziario, rendendosi irreperibile. Gli
operatori della Volante, si erano posti alla ricerca del
soggetto, l’hanno trovato presso il suo domicilio, dove
è stato dichiarato in arresto per il reato di evasione.
Catania
– Presi 2 scafisti di 3 gommonicon
354 migranti.
Si tratta di Cheik DIOB
25enne nato in Gambia, e 1 altro gambiano è stato
deferito in libertà. Uomini della Polizia di Stato e
della Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato
alla locale Procura della Repubblica 2 sedicenti
cittadini stranieri di nazionalità gambiana, di cui 1
posto in stato di fermo di indiziato di delitto, per il
reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina,
in relazione allo sbarco di 354 migranti giunti presso
il porto di Catania lo scorso 29 aprile, a bordo della
nave militare tedesca “FGS FrankfurtamMein”. Le navi
della Marina Militare Italiana “Aviere” e della Marina
Militare spagnola “Numancia”, nella mattina del giorno
precedente, avevao effettuato 3 distinte operazioni di
soccorso in acque internazionali di migranti partiti
dalle coste libiche a bordo di 3 gommoni. Tutte le
persone soccorse sono state successivamente trasbordate
sulla nave militare tedesca, che ha fatto rotta verso il
porto di Catania.Gli investigatori della Squadra
Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia
Tributaria della Guardia di Finanza, con la
collaborazione della locale Sezione Operativa Navale
delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della
Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la
dinamica dei viaggi, acquisendo le prove necessarie
all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di
Cheik DIOB, 25enne nato in Gambia, e per il deferimento,
in stato di libertà, di 1 altro gambiano. I soggetti,
infatti, sono stati individuati quali componenti
dell’equipaggio di 1 dei 3 gommoni, di circa 10 metri,
su cui era stata iniziata la traversata del Canale di
Sicilia.Il fermato, a conclusione delle
attività, è stato associato presso la locale Casa
Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Dia sequestra 2 mln€ in beni ad imprenditori Marino
ritenuti dei Carateddi. I valori, considerati il
provento dell’attività illecita svolta, consistono in 17
appezzamenti di terreno con fabbricati rurali tutti
ricadenti nei territori delle province etnea e aretusea,
1 appartamento, 4 aziende con sede a Scordia operanti
nel settore dell’allevamento di bovini e coltivazioni di
cerali, 10 veicoli tra cui anche mezzi pesanti per
autotrasporto, e numerose disponibilità bancarie e
finanziarie. L’esecuzione di 2 decreti di confisca,
emessi dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di
Prevenzione, è stato eseguito da parte di personale
della Direzione Investigativa Antimafia di Catania,
diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, nei
confronti dei fratelli Franco e Salvatore MARINO,
imprenditori, in esito a due proposte di applicazione di
misure di prevenzione personali e patrimoniali formulate
dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA.
Le investigazioni che avevano già consentito alla
D.I.A. di Catania, coordinata dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore F.F. dr.
Michelangelo Patanè, di dare esecuzione, nel mese di
febbraio 2014, ad una corposa ordinanza di custodia
cautelare in carcere (cd. Operazione Prato Verde) nei
confronti di 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori
del potente clan mafioso catanese dei Carateddi,
capeggiato del noto boss Orazio PRIVITERA, inteso Pilu
Russu, detenuto al regime del 41 bis sono, infatti,
proseguite. L’inchiesta aveva consentito di
disarticolare il clan mafioso CAPPELLO ed in particolare
il gruppo denominato “Carateddi” dedito principalmente
alla commissione di reati contro il patrimonio, al
traffico di sostanze stupefacenti, alle truffe in danno
della P.A. mediante l’indebita acquisizioni di
erogazioni pubbliche in ambito agricolo, operante nella
piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della
città etnea. Gli sforzi investigativi compiuti dalla
D.I.A. di Catania avevano svelato le dinamiche interne
del gruppo dei “Privitera” caratterizzato dalla
partecipazione di componenti uniti tra loro da un forte
vincolo associativo rinsaldato dai “valori” della mafia
tradizionale legati al territorio, all’agricoltura ed
alla famiglia. Il capo si ergeva a paladino di una
giustizia alla quale i sodali si rivolgevano, con
atteggiamenti di totale sottomissione, per ottenere
rapida soluzione ad ogni possibile controversia, tanto
che gli stessi avevano seguito nel tempo il noto boss
Orazio PRIVITERA – fratello di Giuseppe - nelle
“migrazioni” tra gruppi criminali, sino, in ultimo, a
quella nel gruppo “Carateddu”. I fratelli Salvatore e
Franco MARINO, colpiti dai provvedimenti di confisca dei
beni, erano già stati tratti in arresto nell’ambito
dell’operazione Prato Verde, poiché indagati per il
delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso
e altro. Nonostante all’ordinanza di arresto abbia fatto
seguito, per il solo Salvatore MARINO, un provvedimento
che l’ha parzialmente annullata, la Sezione Misure di
Prevenzione, ha, in sintesi, positivamente valutato sia
il curriculum criminale dei due fratelli, rilevandone la
loro pericolosità sociale, sia l’esito degli
accertamenti patrimoniali che hanno permesso di
constatare l’assenza di risorse lecite idonee a
giustificare gli investimenti posti in essere,
affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione
tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti. I
due MARINO erano stati anche accusati di aver
perpetrato truffe ai danni della Pubblica
Amministrazione per complessivi 850.000,00 euro,
mediante cospicue erogazioni pubbliche in ambito
agricolo, ed erano stati condannati per aver favorito la
latitanza di Orazio PRIVITERA. L’impegno della Direzione
Investigativa Antimafia sul fronte della lotta
all’accumulo di illecite ricchezze dei clan mafiosi si è
concentrato sulla puntuale verifica delle modalità di
acquisizione del patrimonio dei MARINO ed è culminato
con l’inoltro di 2 distinte proposte di misura di
prevenzione al Tribunale di Catania - Sezione Misure di
Prevenzione che le ha pienamente accolte. I Giudice ha
emesso, ai sensi della normativa antimafia 2 distinti
provvedimenti di sequestro rispettivamente il 13
novembre 2014 ed il 26 febbraio 2015. L’attuale
provvedimento che ha disposto tra l’altro, la
sottoposizione per entrambi i fratelli MARINO alla
misura di prevenzione personale della sorveglianza
speciale di 2 anni con obbligo di soggiorno nel comune
di residenza, sono stati sottoposti a confisca i beni
riconducibili a vario titolo, anche attraverso “prestanomi”,
a Salvatore e Franco MARINO complessivamente stimati in
oltre 2.000.000,00 di euro.
Catania
–
Prostituzione, donne giunte coi barconi: CC 2 nigeriani
in manette. I Carabinieri del Comando Provinciale
etneo il 24 aprile 2016, a Catania e Selargius (CA),
hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di
indiziato di delitto emesso dalla locale Procura
Distrettuale - D.D.A. nei confronti di 2 nigeriani
ritenuti responsabili del reato di tratta di persone, in
concorso tra di loro e con altri soggetti di nazionalità
libica e nigeriana allo stato non identificati, per
avere fatto entrare illegalmente nel territorio
italiano, tramite barconi provenienti dal Nord Africa ed
approdati sulle coste della Sicilia Orientale, giovani
donne provenienti dalla Nigeria in condizioni di estrema
povertà, al fine di indurle alla prostituzione mediante
minaccia attuata attraverso sottoposizione delle vittime
a rito esoterico. Le indagini hanno dimostrato come i
sodalizi nigeriani abbiano raggiunto, nella tratta di
essere umani finalizzata alla prostituzione, elevati
standard organizzativi e gestionali, curando interamente
ogni fase della filiera, dal “reclutamento” in patria,
alla fornitura di documenti falsi per l’espatrio fino al
trasferimento in Italia o in altri paesi europei per
tappe successive. E’ stato accertato come la rotta per
l’afflusso in Italia delle giovani clandestine si
sviluppi, fino all’arrivo in Libia, via terra,
attraverso una serie di soste effettuate in vari stati
africani. Le donne dalla Libia, via mare, raggiungono
le coste siciliane, dove, prese in consegna dai
referenti locali dei diversi sodalizi, vengono
trasferite nelle città di destinazione per il successivo
sfruttamento sul mercato della prostituzione. Le
attività investigative sono iniziate nel mese di
febbraio del 2016 ed hanno permesso di accertare come 1
nigeriano, presente a Catania, abbia organizzato la
partenza, con mezzi di fortuna (autobus e jeep), di
alcune donne dalla Nigeria fino alle coste libiche, dove
ad attenderle c’erano soggetti che avevano una vera e
propria struttura di accoglienza. Le donne venivano
trattenute in questo “hub” in Libia, ove venivano spesso
sottoposte a maltrattamenti e violenze anche sessuali,
sino al momento della partenza su barconi verso le coste
italiane e successivamente si presentavano alla persona
che era stata loro indicata come “contatto” per essere
avviate alla prostituzione. Gli investigatori hanno
documentato, inoltre, la presenza di 1 madame
nel paese di origine delle donne che svolgeva una
funzione essenziale all’interno della consorteria
criminale perché aveva il compito di individuare in
Nigeria le vittime da reclutare, per conto
dell’organizzazione, finanziando le spese iniziali per
il viaggio. Le giovani vittime prima di affrontare il
lungo itinerario attraverso il deserto del Sahara,
venivano sottoposte ad un rito esoterico (foriero di
morte ed altre disgrazie in caso di allontanamento degli
obblighi assunti) con cui venivano costrette a mangiare
cuore crudo di galline ed arachidi ed a bere alcool. I
malfattori, nei confronti delle donne che si mostravano
più recalcitranti a tali riti poi ulteriormente li
rafforzavano con le madame operanti in Italia.
Acireale CT
– CC bloccato 1 in auto con 500 g. marijuana. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Acireale (CT)
hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza
Giuseppe Christian MIRAGLIA
30enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una gazzella dei militari, di
sera durante un servizio della circolazione stradale,
in via Cristoforo Colombo ha imposto l’alt al 30enne
mentre era alla guida di una Nissan Micra. I tutori
dell’ordine insospettiti, dall’atteggiamento nervoso
tenuto dal soggetto durante il controllo, hanno
proceduto ad una perquisizione personale e del mezzo
rinvenendo, abilmente occultata sotto il sedile lato
passeggero, 1 busta di plastica contenente 500 grammi di
marijuana, che è stata sequestrata. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto
ai domiciliari.
Grammichele
CT
– Danneggia porta e vetri auto a padre di ragazza che
desidera. I Carabinieri della Stazione di
Grammichele hanno arrestato Gesualdo MONTEMAGNO
32enne, del luogo, già ai domiciliari, per evasione,
minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio. Il
personaggio, la sera del 23 scorso, si era recato sotto
l’abitazione di un 46enne, del luogo, e dopo averlo
minacciato, perché gli contrariava una presunta
relazione sentimentale con la figlia, gli ha danneggiato
il portone d’ingresso e frantumato i vetri dell’auto. I
militari immediatamente intervenuti, su richiesta stessa
vittima, hanno bloccato il 32enne mentre tentava di
rientrare nella sua abitazione. Il fermato, nel
commettere il reato, si è procurato delle ferite lacero
contuse alla mani e polsi per le quali è stato medicato
nella locale guardia medica. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT
- CC presi 2 “topi d’appartamento”, ai domiciliari.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno
arrestato ai domiciliari in flagranza Vito RUSSO
33enne ed Alfio NAPOLI 42enne, entrambi catanesi,
per furto in abitazione. Una pattuglia, ieri pomeriggio,
durante un servizio di controllo del territorio
finalizzato a prevenire e contrastare reati predatori in
genere, transitando per via Vespri ha notato 2 individui
uscire da un’abitazione scavalcando il balcone a pian
terreno. I malviventi accortisi della presenza dei
militari hanno tentato di fuggire a bordo di un
ciclomotore Piaggio Liberty, cercando di disfarsi della
refurtiva lanciandola lungo la strada. Ne è scaturito un
breve e concitato inseguimento alla fine del quale i
soggetti sono stati bloccati e trovati in possesso anche
di vari arnesi atti allo scasso, che sono stati
sequestrati. La refurtiva subito recuperata, monili
d’oro, orologi e telefonini, è stata restituita al
legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati posti
ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Ragazze costrette a prostituirsi: 2 bulgari in
manette. La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo
di indiziato di delitto: Ilcho DRUMEV 24enne nato
in Bulgaria e Valyo RAMADANOV
36enne nato in Bulgaria, in quanto gravemente
indiziati, in concorso tra loro, dei reati di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il
provvedimento di fermo ha tratto origine da più ampia
attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile etnea
finalizzata a frenare il fenomeno della prostituzione
su strada svolto da straniere di varia nazionalità, nel
corso della quale nell’ambito di mirato servizio
effettuato nella tarda serata del 13 dicembre 2015 gli
agenti hanno fermato una giovane bulgara “Irina”(il
nome è di fantasia) mentre era intenta ad esercitare il
meretricio nei pressi della Stazione Centrale di
Catania. La ragazza, fortemente provata dalla sua
condizione, aveva deciso di rendere dichiarazioni agli
investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e
Prostituzione” riferendo di essere stata condotta da un
piccolo paese bulgaro a Catania da Valyo RAMADANOV nel
2013 il quale l’aveva costretta ad esercitare. RAMADANOV,
oltre a controllare l’attività della donna collaborato
da altro connazionale, Ilcho DRUMEV, la costringeva a
versare almeno la metà del ricavato della sua attività,
malmenandola nei casi in cui non riusciva ad incassare
la cifra attesa per la giornata. Ilcho DRUMEV
sostituiva RAMADANOV durante le assenze quando talvolta
si allontanava da Catania per fare rientro in Bulgaria,
ed accompagnava “Irina” sul luogo di lavoro ed in
talune occasioni derubandola, dopo averla percossa,
dell’intero ricavato della prostituzione. DRUMEV si
recava spesso sul luogo di adescamento anche per
verificare l’andamento degli affari ed in un’occasione,
quando “Irina” aveva tentato di sottrarsi al suo
controllo scappando da casa, l’aveva raggiunta,
malmenando su strada sia lei che un’altra giovane
bulgara che aveva tentato di difenderla. Le
dichiarazioni della ragazza hanno avviato un’immediata
attività di indagine che ha consentito di individuare
puntuali riscontri, cosicchè, il 14 dicembre 2015 DRUMEV
è stato rintracciato dalla Squadra Mobile di Catania e
posto in stato di fermo, mentre RAMADANOV si è reso
irreperibile. Gli investigatori hanno proseguito le
ricerche con mirati servizi, anche notturni, finché
nella tarda mattinata di ieri, RAMADANOV è stato
sorpreso nella zona del centro cittadino e condotto
presso gli uffici della Squadra Mobile dove veniva
dichiarato in stato di fermo per dei reati di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
RAMADANOV espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la Casa Circondariale di “Piazza Lanza”
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Polizia,
nel medesimo contesto, tra l’altro, già lo scorso 17
marzo aveva dato esecuzione al decreto di fermo di
indiziato di delitto nei confronti di 5 nigeriani
gravemente indiziati del reato associazione per
delinquere finalizzata alla commissione di più delitti
di tratta di persone in danno di giovani connazionali,
anche minori di età, e del delitto di tratta di esseri
umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver
reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel
territorio dello Stato giovani donne nigeriane, in parte
minorenni, al fine di costringerle ed esercitare la
prostituzione. Il provvedimento restrittivo ha accolto
gli esiti di un’articolata attività investigativa, di
tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata
dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione nel
mese di settembre dello scorso anno a seguito di un
controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania -
Gela di 1 giovane cittadina nigeriana, “Dorina”
(il nome è di fantasia) la quale, a seguito di
accertamenti, risultava essere minorenne.
Mirabella Imbaccari CT – CC ammanettano 3 con 1,935 kg marijuana.
I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT)
hanno arrestato in flagranza Maurizio SUDANO 43enne, Mariarosa
INGALA 43enne, ed una 23enne, tutti del luogo, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Una pattuglia, ieri mattina durante un servizio di
controllo della circolazione stradale sulla S.P. 216, ha
notato, ad una notevole distanza, una Fiat Punto
imboccare una strada sferrata che fiancheggia il
cimitero comunale. I militari insospettiti in quanto
riconosciuta l’auto, adoperata dalla 23enne già
segnalata alla Prefettura per uso di sostanze
stupefacenti, hanno seguito il mezzo. La conducente che
non si era accorta della presenza dei Carabinieri ha
proseguito tranquillamente. I militari si sono
appostati, in modo da non essere notati, ed hanno
osservato la 23enne quando la Fiat Punto si è fermata ,
che dopo qualche giro in uno spiazzo, era stata
raggiunta dal 43enne. I Carabinieri hanno continuato ad
osservare e seguire i movimenti dei soggetti notando che
l’individuo recuperato 1 zaino, nascosto nella
vegetazione tra i cespugli, l’ha consegnato alla
ragazza, posizionandolo nell’auto sotto il sedile
anteriore lato passeggero, cercando poi di allontanarsi.
I carabinieri a questo punto sono intervenuti bloccando
il soggetto con la 43enne e la ragazza a bordo della
Fiat Punto rinvenendo lo zaino, con 18 involucri,
di forma sferica, contenenti complessivamente 1,935
kg di marijuana, che è stata sequestrata. Gli
arrestati sono stati rispettivamente associati: Sudano
nel carcere di Caltagirone, e le due donne al Piazza
Lanza, di Catania come disposto e dell’Autorità
Giudiziaria calatina.
Catania – Comandante Turchi Carabinieri consegna riconoscimenti
militari per tutela lavoro. La cerimonia di
premiazione del personale in servizio al locale Nucleo
Carabinieri Ispettorato del Lavoro si è tenuta ieri
mattina nella sede del Comando Provinciale dei
Carabinieri di Catania. Il comandante dei Carabinieri
Tutela del Lavoro Colonnello Marco Turchi è giunto da
Roma per consegnare l’elogio scritto al
Maresciallo Capo Maurizio Andriola ed ai suoi
collaboratori: 1 maresciallo, 4 brigadieri e 3 appuntati
per l’attività ispettiva e di polizia giudiziaria che ha
consentito di denunciare all’autorità giudiziaria ben
104 persone per reati di vario tipo: dalla truffa in
danno degli enti previdenziali al caporalato, dalla
somministrazione irregolare di lavoro, alle infrazioni
sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dagli appalti
illeciti al favoreggiamento dell’immigrazione
irregolare. I militari nel contrasto al lavoro nero ed
irregolare hanno individuato 218 lavoratori in nero
ed hanno consentito di deferire alla Autorità
Giudiziaria ed Amministrativa oltre 70 datori di lavoro,
sospendere 39 attività imprenditoriali e 21 cantieri
edili, nonché contestare sanzioni amministrative
per €. 853 mila e ammende per €. 165 mila.
L’attività ispettiva di controllo sul rispetto delle
norme giuslavoristiche e di verifica delle condizioni di
sicurezza sui luoghi di lavoro sta proseguendo fervida
anche nel 2016, pur con le limitazioni derivanti dagli
stanziamenti approvati dalla legge di bilancio.
Belpasso
CT
– Rapina ed estorsione, CC 2 arresti. I
Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT), attuando
due provvedimenti restrittivi emessi dall’ufficio
esecuzioni del Tribunale di Catania, hanno arrestato
i belpassesi: Carmelo FILLORAMO 48enne, già
condannato dai giudici etnei per tentata estorsione,
reato commesso a Belpasso nel dicembre del 2003, dovendo
espiare in carcere la pena residua equivalente a 3
anni, 1 mese e 7 giorni di reclusione. Santo LEOTTA
35enne,già condannato dai giudici etnei per
rapina aggravata in concorso, reato commesso a Santa
Maria di Licodia (CT) nell’ottobre del 2003, dovendo
questi espiare in carcere la pena residua di 3 anni, 10
mesi e 26 giorni di reclusione. Gli arrestati sono
stati ambedue rinchiusi nel carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania - CC, presi 2 topi d’auto, ai domiciliari. Si
tratta dei 60enni catanesi
Gaetano SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA. 2
carabinieri, in servizio al Nucleo Radiomobile del
Comando Provinciale, ieri mattina erano in via Palermo a
bordo dell’auto privata e si stavano recando nella sede
di servizio per intraprendere il turno di pattuglia,
quando hanno notato 4 persone sospette a bordo di una
Fiat Sedici ferma sul ciglio della strada. I militari
sono scesi immediatamente dall’auto, per identificare
gli occupanti della vettura, e sono riusciti a
bloccarne 2, gli altri sono riusciti a fuggire. I
maldestri sono stati identificati per Gaetano
SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA. L’auto,
risultata oggetto di furto, perpetrato poco prima ad Aci
Catena (CT), è stata restituita al legittimo
proprietario, mentre i 2 ladri sono stati arrestati e
posti ai domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima, dovranno difendersi dall’accusa di furto
aggravato in concorso.
Catania – PolPosta scopre prostituzione/stalking on line indagati 2
impiegati e casalinga. La Polizia
Postale di Catania, ieri indagando su un caso di
cyberstalking, ha assicurato alla giustizia 3
individui, 2 uomini ed 1 donna, responsabili di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.Gli
indagati, sono 2 impiegati di 56 e 58 anni ed 1
casalinga 48enne. Gli investigatori del Compartimento
Polizia Postale e delle Comunicazioni di via Beato
Bernardo hanno eseguito rispettivamente 2 provvedimenti
di sottoposizione all’obbligo di dimora ed 1 all’obbligo
di firma emessi dal GIP su richiesta della Procura
Distrettuale di Catania.
L’investigazione è iniziata un anno fa per far luce su
un caso di cyberstalking e da essa, nel corso dei
mesi, è emerso anche un giro di sfruttamento e
favoreggiamento della prostituzione in provincia di
Catania. Alcune donne, in particolare, dedite alla
prostituzione, erano asservite ai 2 soggetti indagati
che procacciavano loro, in maniera esclusiva, i clienti
pretendendo in cambio dei favori sessuali. il ruolo
della donna oggetto del provvedimento della Procura
Etnea sarebbe di rilievo poiché, oltre a procacciare i
clienti in accordo con gli altri indagati, dava la
disponibilità di un’abitazione di sua proprietà in
cambio di denaro. Oltre ai tre soggetti è stato indagato
per lo stesso reato anche lo stalker, un 45enne di
Palermo, nei cui confronti era stata già eseguita la
misura cautelare. La Polizia Postale nel corso delle
perquisizioni ha sottoposto a sequestro i telefoni
smartphone ed i tablet nella disponibilità degli
indagati, sui quali effettuerà analisi forensi alla
ricerca di ulteriori responsabilità dei soggedetti e di
eventuali terzi. Gli
investigatori nell’era
digitale anche con indagini su reati commessi in ambito
infotelematico fanno luce su reati tradizionali a questi
connessi. La
Polizia Postale, giorni fa a Milano, aveva sgominato una
banda di clonatori di carte di credito, ed aveva anche
evidenziato responsabilità in ordine ad un giro di
spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzate per
costringere i “muli” (in gergo tecnico si utilizza tale
termine per indicare persone che offrono la propria
identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di
credito, sui quali vengono poi accreditate le somme
frodate a ignari cittadini attraverso varie forme di
aggressioni criminali ai sistemi di home banking e
monetica) ad offrire la propria disponibilità in modo
costante.
Catania – Droga, 2 in manette. Si tratta di Salvatore BELLIA 60enne e Francesco
MUGHEDDU 25enne. La Polizia di Stato ha arrestato
Salvatore BELLIA destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11
aprile 2016 dalla Procura Generale della Repubblica
presso la Corte d’Appello di Torino – Ufficio Esecuzioni
Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile –
Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di
1 anno, 6 mesi e 29 gg. di reclusione per reati in
materia di stupefacenti e Francesco MUGHEDDU
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso il 14 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio
Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra
Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena
di 1 anno, 4 mesi e 23 gg. di reclusione per reati in
materia di stupefacenti.
Catania
–
Coltellate in pancia ad avversario, 52enne filmato
ed ammanettato.
La Polizia ha arrestato il già noto catanese EnricoGAGLIANO 52enne, per tentato omicidio e porto
abusivo di arma da taglio. Agenti della Squadra Mobile,
alle ore 13.50 circa di ieri, sono intervenuti presso
il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio
Emanuele” dove, poco prima, era giunto, accompagnato da
un familiare, M. G. 23enne già noto, il quale
presentava una vistosa ferita d’arma da taglio
all’addome. I
sanitari di turno, vista la gravità della ferita,
l’hanno sottoposto ad intervento chirurgico ad esito del
quale ne hanno disposto il ricovero in prognosi
riservata. Le indagini immediate hanno consentito di
individuare il luogo teatro del grave fatto di sangue in
uno spiazzo di pertinenza di uno stabile ubicato in
viale Librino, pertanto le attività si concentravano in
tale sito. Gli investigatori della Squadra Mobile -
“Sezione Reati contro la Persona”, al fine di chiarire
la dinamica dell’accaduto, tenuto conto dell’assoluta
assenza di testimonianze, hanno proceduto a verificare
la presenza in loco di eventuali impianti di
video - sorveglianza. I tutori dell’ordine, dalla
visione delle immagini acquisite da un esercizio
commerciale hanno notato, in orario compatibile con
l’evento delittuoso, la presenza di un individuo con in
mano verosimilmente un coltello. L’individuo,
riconosciuto in base alle fattezze fisiche in Enrico
GAGLIANO, abitante nel rione di Librino, noto agli
investigatori per i suoi trascorsi giudiziari veniva
rintracciato e condotto presso gli uffici della Squadra
Mobile. Le attività di ricerca, condotte nel contempo
ininterrottamente con l’ausilio di personale del locale
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno
permesso di rinvenire, in un cassonetto della nettezza
urbana posizionato nelle immediate vicinanze del luogo
teatro del fatto di sangue, 1 coltello a serramanico che
veniva sottoposto a sequestro, sulla lama venivano
individuate presumibili tracce di sangue. Enrico
GAGLIANO nella tarda serata, ha reso, in presenza di un
legale, spontanee dichiarazioni autoaccusatorie dalle
quali emergeva che egli, al culmine di una discussione
avvenuta con M.G. per futili motivi, aveva
colpito la vittima con un coltello a serramanico del
quale, commesso il delitto, si era disfatto. Enrico
GAGLIANO alla luce degli elementi raccolti a suo carico,
è stato dichiarato in arresto per i reati di tentato
omicidio e porto abusivo di arma da taglio ed associato
presso la locale Casa Circondariale di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Polizia e cane antidroga usano autoscala pompieri a San
Berillo trovato stupefacente. Bloccato il maliano
Diara BA 21enn.e La pressante opera di bonifica del
quartiere “San Berillo Vecchio” da parte dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico su disposizione
del Questore prosegue incessante. Agenti delle volanti
hanno tratto in arresto in flagranza di reato un
extra-comunitario del Mali, resosi responsabile di
detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente
del tipo hashish nonché evacuato uno stabile dismesso. I
poliziotti hanno acquisito la notizia che il gruppo di
stranieri di origine centroafricana che nel Vecchio San
Berillo ha da tempo avviato una piazza di spaccio di
droghe del tipo leggero, dopo essere stato sfrattato la
settimana scorsa da uno stabile abbandonato ubicato in
via Pistone, aveva trovato riparo in un appartamento al
primo piano di altro stabile fatiscente, transennato dal
Comune perché pericolante, ubicato ad angolo tra via
Delle Finanze e via Di Prima. I tutori dell’ordine hanno
quindi pianificato l’irruzione. Oltre a pattuglie delle
volanti, sono giunti in loco: 1 unità cinofila
antidroga, con il cane Jagus ed i vigili del fuoco con
l’autoscala, potendo accedere nell’appartamento solo
dall’esterno tramite una catena fissata all’inferriata
della ringhiera di un balcone. Gli agenti fatta
irruzione nell’immobile, accedendovi, così come il cane
Jagus, da un balcone a mezzo del cestello dei Vigili del
Fuoco, subito hanno notato uno straniero, poi
identificato per il maliano Diara BA 21enne,
richiedente asilo che in fondo ad una stanza si era
sbarazzato di 1 busta, lanciandola in terra tra
l’immondizia. I tutori dell’ordine hanno subito
recuperato, il contenitore e riscontrato all’interno
dell’hashish, per un peso complessivo poi quantificato
in 100 grammi, di cui parte già frazionato in 80
stecchette, simili a bastoncini, ed il maggior
quantitativo ancora intero, per un controvalore al
dettaglio stimabile in 1000€. Gli agenti hanno
recuperato altri 20 grammi di hashish, ripartiti in
stecchette dentro 1 involucro, trovati dal cane Jagus
sopra il tetto di un appartamento attiguo allo stabile,
che qualcuno degli stranieri vi aveva lanciato all’atto
dell’irruzione della polizia. Il giovane Diara BA è
stato dichiarato in arresto e, su disposizioni
dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuto presso le
locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per
direttissima. I poliziotti nell’appartamento hanno
bloccato altri nove africani, tutti originari del
Gambia, i quali venivano condotti in Questura per
accertamenti. 8 sono stati rilasciati perché provvisti
di permesso di soggiorno od in attesa del riconoscimento
dello status di rifugiato, mentre 1 risultava essere
gravato da decreto di espulsione e quindi trattenuto
ulteriormente per dare corso al provvedimento. Gli
operai del Comune hanno poi precluso l’eventuale futuro
accesso allo stabile dal balcone.
Adrano CT
– Inquilino sotto sfratto appicca fuoco a
proprietaria ed appartamento, manette per tentato
omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano
di mattina hanno tratto in arresto Massimiliano DI
BELLA 44enne, responsabile dei reati di tentato
omicidio ai danni di D.P. 66enne, nonché per
incendio doloso e danneggiamento di abitazione. DI
BELLA, poco prima, aveva avuto un’animata discussione
con la vittima, proprietaria della casa dove lui
risiede, a causa della notifica di sfratto che doveva
avere luogo in giornata. DI BELLA nel corso
dell’alterco, ha versato sul corpo della donna liquido
infiammabile e con un accendino ha appiccato il fuoco.
La donna, prontamente, ha raggiunto la doccia
dell’appartamento, riuscendo a spegnere le fiamme che,
tuttavia, si sono propagate nell’abitazione,
distruggendo parte dell’arredamento. Di Bella , benchè
allontanatosi repentinamente dall’abitazione, è stato
individuato ed arrestato dagli agenti di Polizia che
con dinamismo e solerzia sono riusciti a sfruttare le
notizie raccolte nell’immediatezza dei fatti. La
vittima stata trasportata presso il nosocomio di
Biancavilla per le cure del caso, i sanitari hanno
riscontrato ustioni di 1°, 2° e 3° grado. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, su disposizione del Sost.
Proc. di turno, è stato tradotto presso la Casa
Circondariale di Catania a Piazza Lanza a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Catania
–
Evade dai domiciliari: preso. Agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di
pomeriggio, hanno arrestato per evasione dagli arresti
domiciliari Francesco COPPOLA (classe 1974). Gli
uomini in servizio di volante, alle ore 16.30, durante
l’attività di controllo del territorio finalizzato al
contrasto dei reati predatori nel centro storico, hanno
notato in piazza Sciuti una vettura con 2 individui a
bordo, i quali con fare sospetto transitavano lentamente
guardando le auto parcheggiate. I soggetti, accortisi
della pattuglia, hanno accelerato bruscamente la marcia
per tentare la fuga. i sospetti sono stati
immediatamente bloccati dagli agenti. gli accertamenti
esperiti, hanno evidenziato che 1 dei 2 individui,
identificato per Francesco COPPOLA, era sottoposto
agli arresti domiciliari, pertanto è stato dichiarato in
arresto. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento
presso l’abitazione del COPPOLA e la nuova
sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
Gravina CT – CC,
presi 3 topi d’auto in azione. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, Domenico BUREMI
26enne e due 19enni, tutti catanesi, poiché ritenuti
responsabili di furto aggravato in concorso. Un
equipaggio della “gazzella” del Nucleo Radiomobile
stanotte ha sorpreso e bloccato i 3 in via Umberto
mentre su di una Lancia Y, rubata poco prima in Via SS.
Annunziata caricavano, del materiale elettrico e
dell’attrezzatura edile trafugata da un garage ubicato
in quella strada. L’auto e la refurtiva sono stati
restituiti ai legittimi proprietari. 2 degli arrestati
sono stati trattenuti in camera di sicurezza, il terzo è
stato relegato ai domiciliari, in attesa del giudizio
per direttissima.
Belpasso
CT -
Rapina, porto e detenzione armi, resistenza a PU, CC
1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di
Belpasso (CT) hanno arrestato Alfio Dario MONTAURO
32enne del posto, in esecuzione di un ordine
di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il
soggetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale di
pubblica sicurezza, dovrà ora scontare la pena
equivalente a 3 anni di reclusione comminatagli dai
giudici in diversi gradi di giudizio per rapina, porto e
detenzione di armi, resistenza a pubblico ufficiale,
reati commessi tra il 2000 e il 2012. L’arrestato è
stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
- Agenti coi cani antidroga scoprono stupefacenti: 1
pusher in manette. Uomini delle Volanti dell’UPGSP
nel corso della scorsa notte, hanno arrestato Agatino
DESI 42enne, per il reato di concorso in spaccio
continuato di sostanza stupefacente, resistenza a P.U. e
detenzione illegale di materiale esplodente. Due
pattuglie, trascorsa la mezzanotte, mentre stavano
percorrendo a fari spenti la via Ustica, nel rione di
San Giovanni Galermo, luogo ad elevata densità criminale
e nota piazza di spaccio, hanno sorpreso sotto i portici
tra i condomini di cui ai civici 9 e 11, due individui
intenti a spacciare, con gli acquirenti a bordo di
un’auto in sosta. I personaggi, accortisi degli Agenti
sono dati alla fuga. Uno degli spacciatori è stato
immediatamente bloccato mentre saliva le scale del
condominio al civico 9 . il maldestro, nel momento in
cui veniva bloccato, in uno strenuo ulteriore tentativo
di darsi alla fuga, ha ingaggiato una violenta
colluttazione con l’Agente, che minacciava e colpiva con
calci e pugni nel tentativo di divincolarsi dalla presa.
Il poliziotto, nonostante la strenua resistenza è
riuscito a neutralizzare definitivamente ed ammanettare
il maldestro. Il poliziotto nel frangente ha riportato
contusioni giudicate guaribili in gg.6 s.c. Agatino Desi,
dopo essere stato identificato, noto per reati
specifici, è stato sottoposto a perquisizione, col
rinvenimento addosso di 6 mini involucri contenenti
cocaina, poi quantificata in 1,20 grammi complessivi, e
430€ in biglietti di vario taglio, ritenuti provento
dello spaccio. I poliziotti hanno fatto convergere
immediatamente in loco unità cinofile antidroga, con i
cani Jagus e App, ed hanno eseguito una perquisizione
nell’abitazione e nel garage di pertinenza di Desi,
ubicata nello stesso condominio. I tutori dell’ordine,
nell’abitazione, dentro un contenitore riposto nella
credenza della cucina, hanno rinvenuto 2.510€,
sequestrati anch’essi perché ritenuti provento dello
spaccio, ed in garage, tra delle masserizie, grazie al
fiuto di Jagus è stato rinvenuto 1 bilancino di
precisione intriso di cocaina, e 180 petardi di fattura
artigianale. L’infallibile fiuto di Jagus, ha rilevato
in un sottoscala limitrofo all’abitazione di Desi 1
sacchetto con 1 altro bilancino, ed 1 pietra di
cocaina, poi quantificata in 12grammi. Il cane App, a
sua volta, nell’atrio del condominio limitrofo a quello
del Desi, ha fiutato la presenza di altra sostanza
stupefacente, che veniva scoperta sopra l’alloggio dei
contatori della luce e consistente in marijuana, poi
quantificata in grammi 170. L’Autorità Giudiziaria di
turno informata dell’arresto, ha disposto la traduzione
in carcere di Desi.
Catania – Furto
ed evasione, e droga : 5 in manette. Agenti della
Polizia di Stato hanno tratto in arresto il già noto
catanese Carlo SAPIA 53enne, destinatario di
ordine di carcerazione emesso il 7 aprile 2016 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario
di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da
personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”,
dovendo espiare la pena di 1 anno e 6 mesi di
reclusione per i reati di furto in concorso ed evasione.
La Squadra Mobile, nell’ambito di mirati servizi
finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio di
sostanze stupefacenti, nella nottata ha eseguito una
serie di perquisizioni che hanno consentito di rinvenire
e sequestrare cospicui quantitativi di droga di vario
genere (cocaina, hashish e marijuana)
nonché armi da fuoco. Gli esiti delle singole
operazioni: Antonino GIUFFRIDA 42enne
responsabile del reato di detenzione illegale ai fini di
spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina,
hashish, marijuana. Agenti della Sezione
“Antidroga” avevano appreso che ad Acicastello (CT), un
incensurato aveva avviato una fiorente attività di
spaccio di stupefacenti presso la sua abitazione. La
notizia veniva appositamente verificata dagli uomini
della Sezione Antidroga con mirati servizi di
osservazione che consentivano l’identificazione del
soggetto e l’individuazione dell’abitazione. Gli Agenti
alla luce di quanto appreso, hanno predisposto una
perquisizione domiciliare ad esito della quale, hanno
rinvenuto: 7 involucri in cellophane trasparente con
apice termosaldato contenente sostanza stupefacente del
tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 144
(centoquarantaquattro) circa. 3 involucri in plastica
contente sostanza stupefacente del tipo marijuana
per un peso complessivo di 130 (centotrenta) gr. circa.
Sostanza stupefacente del tipo hashish per un
peso complessivo di gr. 34 (trentaquattro). Bilancini di
precisione e materiale per il confezionamento. Espletate
le formalità di rito, il soggetto è stato associato
presso la Casa Circondariale di piazza “Lanza” a
disposizione del P.M. di turno presso la Procura della
Repubblica di Catania. A Nesima
Francesco MACCARRONE,
42enne già noto, ritenuto responsabile del reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente,
detenzione illegale di arma da fuoco clandestina nonché
ricettazione della medesima. Gli agenti a seguito di
perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione
del MACCARRONE, ubicata nel rione di Nesima, hanno
rinvenuto e sequestrato diversi involucri di sostanza
stupefacente del tipo cocaina per un peso totale
di gr. 18, gr. 41 circa sostanza da taglio (mannite),
bilancini di precisione e materiale per il
confezionamento nonché un revolver cal.38 “Euskaro”
con matricola abrasa. I poliziotti nell’abitazione hanno
rilevato la presenza del già noto Alfio D’ANTONI,
40enne, sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza, il quale è stato
tratto in arresto per violazione delle prescrizioni
imposte dalla citata misura di prevenzione.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono
stati associati presso il carcere di Catania “piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alessandro Mirko FONTANINI 24enne, ritenuto
responsabile dei reati di detenzione illegale di arma da
fuoco, munizionamento, ricettazione della medesima,
nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti nel
corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione di
Alessandro Mirko FONTANINI ubicata nel Villaggio “Cielo
Azzurro”, hanno rinvenuto e sequestrato : 1 pistola
semiautomatica, marca VZOR, modello 70, calibro 7,65,
con matricola 701970, completa di caricatore rifornito
di 6 cartucce; 1 Kg circa di sostanza stupefacente del
tipo cocaina. Espletate le formalità di rito,
Alessandro Mirko FONTANINI è stato associato presso il
carcere di Catania – “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Paternò CT -
Marijuana e pistola giocattolo priva tappo rosso in
casa, 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati
dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno
arrestato in flagranza un 24enne, del luogo, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
e detenzione di arma giocattolo priva di tappo rosso. I
militari, ieri mattina a conclusione di una veloce
attività info investigativa, hanno proceduto ad una
perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane
rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in
un’anta dell’armadio della sua stanzetta, 33 dosi di
marijuana, per un peso complessivo di 70 grammi, una
busta di plastica trasparente contenente altri 70 grammi
dello stesso stupefacente, un bilancino elettronico di
precisione, vario materiale utilizzato per confezionare
la droga ed una pistola giocattolo, priva di tappo
rosso, marca bruni mod.92 calibro 9, perfetta imitazione
di quelle in dotazione alle forze di polizia.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania –
Spaccio, 1 preso in azione. I poliziotti, nel
pomeriggio di ieri, nell’ambito di mirati servizi di
controllo del territorio disposti dal Questore, volti,
tra l’altro, al contrasto dello spaccio di sostanze
stupefacenti in alcune piazze di spaccio cittadine,
hanno arrestato Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA
23enne con precedenti specifici, per detenzione di
sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
intorno alle ore 18:10 circa, hanno effettuato un
passaggio in via Martucci, angolo via Macaluso, nel
rione "Picanello", immettendosi contromano al fine di
non essere visti. I poliziotti hanno colto di
sorpresa la c.d. “vedetta”, che, dopo avere urlato ad
alta voce in direzione di via Martucci, al fine di
segnalare l’arrivo della polizia, si è allontanata
precipitosamente. Un giovane, a distanza di pochi
metri, sempre sulla via Martucci, già noto ai
poliziotti, alla vista della volante, si è dato alla
fuga, entrando all’interno di un portone, ubicato nei
pressi. Inseguito a piedi dai poliziotti, il soggetto
veniva raggiunto all’interno dello stabile, in
particolare del vano vasche, dove è stato colto mentre
tentava di disfarsi di 1 busta trasparente in
cellophane, cercando di occultarla in una vasca. Il
soggetto bloccato, è stato identificato e sottoposto a
perquisizione che dava esito positivo, avendo addosso la
somma di trentacinque euro in banconote di piccolo
taglio, presunto provento dell’attività di spaccio
svolta. I poliziotti hanno all’interno della busta in
cellophane hanno rinvenuto i 36 involucri in carta
stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo
“marijuana”, confezionati e pronti ad essere immessi nel
mercato. Il soggetto alla luce di quanto accertato,
veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente e su
disposizione del Pubblico Ministero veniva posto agli
arresti domiciliari in attesa della celebrazione del
rito di direttissima fissato per la giornata seguente.
Catania –Antiprostituzione
CC a San Berillo, sorprese 10 donne.
L’impegno dei Carabinieri nell’attività di prevenzione e
contrasto ad ogni forma di degrado territoriale
prosegue. Il Comando Provinciale negli ultimi giorni,
infatti, non lasciando inascoltate alcune lamentele
giunte da comuni cittadini che avevano segnalato nel
quartiere di San Berillo ed in Corso Sicilia la presenza
in strada di numerose prostitute, ha predisposto una
serie di servizi eseguiti sul campo dagli uomini della
Compagnia di Piazza Dante. I servizi si sono concentrati
nella fascia oraria notturna proprio nelle zone
indicate dove sono state identificate una decina di
donne dedite alla prostituzione, tutte di origine
sudamericana, delle quali sono state verificate la
precisa identità e la regolarità dei documenti di
soggiorno. I carabinieri, nel medesimo contesto
operativo, con il prezioso ausilio dei militari del
battaglione “Sicilia” e delle unità cinofile di Nicolosi
(CT), hanno proceduto ad istituire numerosi posti di
controllo intorno al quartiere e nelle zone limitrofe
conseguendo i seguenti risultati: 20 persone
identificate, 16 mezzi controllati, di cui 2
sequestrati, eseguite 5 perquisizioni tra personali e
veicolari nonché sottoposte a verifica 2 sale da gioco.
Catania -
Carabinieri filmano spaccio in villa comunale a
Palagonia: 5 indagati.
video
spaccioArrestati in carcere: Gaetano Giuseppe CAMELIA,25enne; FrancescoCOSTA 32enne;
Michele 30ennee Francesco 31enne
OGLIALORO già ai domiciliari. Sottoposto all’obbligo
di presentazione alla polizia giudiziaria: V.S.,
29enne.I
carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare
emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone su
richiesta di quel Procuratore della Repubblica, nei
confronti di 5 soggetti indagati, dei quali 4 in carcere
ed 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria.Il
provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della
Compagnia di Palagonia, con l’ausilio dei reparti
specializzati della Compagnia di Intervento Operativo
del XII Battaglione “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di
Nicolosi (CT) e del 12° Nucleo Elicotteri di
Catania-Fontanarossa, nei confronti di un sodalizio
dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune
di Ramacca (CT).I
soggetti destinatari del provvedimento devono rispondere
del reato di detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, in concorso, accertato tra i mesi di marzo
ed aprile del 2015.Il provvedimento
scaturisce da un’attività di indagine avviata dalla
Compagnia Carabinieri di Palagonia in seguito alle
numerose segnalazioni pervenute alla Stazione
Carabinieri di Ramacca, che indicavano nella villa
comunale di piazza Margherita un centro di spaccio molto
attivo, dove gli spacciatori, con fare arrogante e
prepotente, avevano di fatto allontanato gli abituali
frequentatori. Le segnalazioni ricevute davano il via ad
una serie di riscontri da parte degli uomini della
locale Stazione dell’Arma, che attraverso ripetuti
servizi individuavano alcuni soggetti di riferimento,
mettendo a fuoco le precauzioni adottate per lo spaccio
al dettaglio. I pusher infatti, avvalendosi di un ben
organizzato sistema di vedette, riuscivano quasi sempre
ad allontanarsi prima dell’intervento dei militari,
abbandonando le dosi di stupefacente tra le aiuole della
villa comunale.Gli
investigatori per porre
rimedio alla situazione e contrastare efficacemente il
fenomeno, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di
Caltagirone l’autorizzazione ad avviare una specifica
attività tecnica, mediante l’installazione di alcune
telecamere nascoste.La
richiesta veniva valutata ed accolta direttamente dal
Procuratore Capo, dott. Giuseppe VERZERA, che decideva
di coordinare personalmente le attività.I
militari in effetti, nel giro di poco più di un mese,
l’ausilio delle telecamere hanno individuato ed
identificato con assoluta precisione i componenti del
gruppo di spacciatori, facenti capo a Gaetano Giuseppe
CAMELIA, 25enne già noto del posto;sono
state documentate oltre 50 attività di cessione di
stupefacente, prevalentemente hashish e marijuana, in
alcuni casi anche nei confronti di minorenni ed
extracomunitari;sono
stati effettuati numerosi recuperi e sequestri di
riscontro, con la conseguente segnalazione alla
Prefettura di Catania di alcuni acquirenti delle singole
dosi di stupefacente, provenienti anche da diversi altri
comuni del calatino.
Catania–
Spaccio a Librino, CC 1 ai
domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania
Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in flagranza
Andrea MAUGERI 32enne, di Catania, già gravato da
pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, di sera, durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare
quartiere Librino, hanno notato il soggetto in viale
Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori.Il fermato è stato prontamente bloccato e
perquisito, trovato in possesso di 80 grammi di
marijuana, già suddivisa dosi pronta per lo spaccio, 16
grammi di cocaina e la somma contante di 50 euro in
banconote di piccolo taglio, ritenute parziale provento
dell’illecita attività. L’arrestato è stato posto ai
domiciliare in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– CC catturano a
S.Cristoforo latitante romeno.
Il soggetto era ricercato dal maggio del 2015. I Carabinieri della Stazione
di Catania Librino hanno arrestato il romeno
Daniel Gheorghe REZMUVES 27enne, in esecuzione di un provvedimento di
cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Gela (CL). Inottemperante
al decreto di espulsione, si era reso irreperibile dal maggio del 2015
quando, destinatario di un ordine di carcerazione, emesso a seguito di
condanna di reato, si era allontanato dal campo nomadi della Plaia a
Catania, ieri sera è stato fermato ed arrestato dalla pattuglia dell’Arma
mentre camminava in via Barcellona, nel quartiere di San Cristoforo.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania-
Spaccio, 1 condannato ai
domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga
hanno arrestato ai domiciliari Agatino SPAMPINATO
45enne, catanese, già ai domiciliari, dando esecuzione
ad un ordine per espiazione pena emesso dalla Procura
Generale presso la Corte d’Appello di Torino. Il
soggetto dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 1 mese
e 10 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile
di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, reato commesso il 26 marzo 2014 a
Torino. L’arrestato è stato posto nuovamente ai
domiciliari, come disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Estorsione, 1 ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Catania Librino hanno arrestato
Giuseppe LICCIARDELLO
35enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso da
Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà
espiare la pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto
responsabile del reato di estorsione, commesso il 26
marzo 2008 a Catania. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Palagonia
CT
- Droga, 1 in manette. I Carabinieri della
Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato il
palagonese
Fabio
PASTORE 38enne, in
esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone.
I CC, il 5 gennaio scorso, durante un’operazione
anticrimine, arrestarono il soggetto poiché,
inottemperante agli obblighi della sorveglianza
speciale, deteneva in casa 15 grammi di cocaina, già
suddivisa in dosi pronte da smerciare, nonché, nascosta
in garage, una BMW serie 1 risultata rubata nell’agosto
del 2015 a Caltanissetta. Relegato ai “domiciliari” è
stato ora raggiunto dal provvedimento del giudice che,
recependo in toto l’informativa dell’Arma, che ne ha
richiesto la custodia cautelare, e disposto l’arresto e
la reclusione nel carcere di Caltagirone (CT).
Catania
–
Librino: CC domiciliari a spacciatore di Viale Nitta, CC
sequestrano “pizzino” con nomi e cifre. I Carabinieri
del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale stanotte,
hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Giuseppe
GUERRAZZI 45enne,reo di spaccio e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. L’ennesima incursione dei
militari della Squadra “Lupi” nel quartiere, ritenuto piazza
di spaccio più significativa del capoluogo etneo, ha
consentito l’arresto. Il “pusher” sotto i portici di un
caseggiato di Viale Nitta, coperto agli angoli dell’immobile
da due vedette, riuscite a fuggire, vendeva droga ad alcuni
clienti. I militari, dopo averne osservato i movimenti (tre
le cessioni constatate), hanno deciso di intervenire per
fermare la fonte dello spaccio, nello specifico il reo, che,
avvisato dall’urlo di una delle vedette, ha tentato
inutilmente di fuggire. Il soggetto è stato bloccato dopo
un centinaio di metri ed è stato perquisito e trovato in
possesso di: 82 dosi di “marijuana” (circa 100 grammi), 100
euro in contanti nonché un “pizzino” con annotati i nomi
dei clienti e le cifre corrispondenti alle operazioni di
compravendita dello stupefacente, il tutto nascosto nelle
tasche dello smanicato e dei pantaloni indossati. La droga,
il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato
relegato agli arresti domiciliari.
Sant’Alfio CT
–
CC, 1 ai domiciliari per furto.
I Carabinieri della Stazione di Sant’Alfio (CT) hanno
arrestato
Sebastiano CAVALLARO
43enne, di Giarre (CT), già ai domiciliari nel comune di
Milo (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura
della Repubblica del Tribunale di Catania. Il personaggio
dovrà espiare la pena di 9 mesi e 14 giorni di reclusione
poiché ritenuto responsabile di un furto aggravato, commesso
il 17 agosto 2015 a Zafferana Etnea (CT). L’arrestato è
stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Castel di
Iudica
– Brucia bare svuotate accanto cimitero: risparmia su smaltimento, CC
denunciato. L’appaltatore dei servizi cimiteriali è stato bloccato dai
militari per averebruciato
le bare già utilizzate e poi svuotate ed arredi funebri su terreno incolto
accanto cimitero per risparmiare sui costi di smaltimento. Il titolare della
ditta affidataria dei servizi cimiteriali, nel cimitero di Castel di Iudica
un 40enne originario di Raddusa (CT), è stato denunciato dai Carabinieri
della locale Stazione per getto di cose pericolose e nocumento per la
salute pubblica tramite lo smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali.
Il personaggio, sfruttando un terreno incolto posto a confine con il
cimitero, appartenuto in vita ad un anziano del luogo, per risparmiare
denaro sullo smaltimento dei rifiuti (bare post estumulazione, con legno e
zinco, corone di fiori e quant’altro) preferiva dar fuoco agli stessi con
conseguente inquinamento del terreno e dell’atmosfera. Le indagini condotte
dai CC, grazie ad alcune segnalazioni di privati cittadini, ieri mattina
hanno avuto il giusto epilogo con il sequestro dell’area e
l’identificazione del reo.
Catania
- Coppia anziani truffata con falsi contratti elettricità
a basso consumo. Arrestato in flagranza un 19enne e
denunciato un minore. I Carabinieri della Stazione di Piazza
Verga hanno arrestato in flagranza
Gianluca
TORRISI 19enne, per truffa continuata in concorso e
circonvenzione di persone incapaci e denunciato per lo
stesso motivo alla Procura dei Minori di Catania un 16enne.
I soggetti, in più occasioni, dal 3 marzo scorso si erano
recati in un’abitazione di Corso Italia e fingendosi
operatori commerciali di una ditta, di impianti elettrici a
basso consumo e tutela dell’ambiente, di fatto inesistente.
I maldestri approfittando dell’età avanzata e dello stato
di infermità di una coppia, l’hanno indotta ad anticipare la
somma contante di 2100 euro per dei futuri contratti.
L’anziana vittima, nel primo pomeriggio di ieri, si è
presentata in caserma riferendo quando gli era accaduto e
notiziando i militari della proposta avanzata dai malfattori
di un ulteriore incontro, che si sarebbe tenuto in serata
nella loro abitazione. I Carabinieri durante questo incontro
sono intervenuti cogliendo in flagranza i due maldestri
ancora nell’intento di portare a termine la loro truffa
chiedendo altri soldi alle loro vittime. L’arrestato è
stato trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa
di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria. Vademecum dei Carabinieri contro
le truffe anziani: come difendersi ultimamente in Catania e
provincia sono stati segnalati alcuni episodi di truffe o
tentate truffe ai danni di persone anziane. Così i
Carabinieri di Catania hanno stilato un vademecum rivolto
agli anziani, con utili e pratici consigli per tenere gli
occhi aperti e adottare comportamenti e accorgimenti di
prevenzione, da diffondere sul territorio. Finti tecnici del
gas, finti assicuratori, finti addetti di enti o operatori
di servizi pubblici. Truffe vere. Sono anziani e soggetti
deboli le vittime più frequenti, le preferite dai
malintenzionati perché con maggiore facilità riescono a
carpirne la fiducia. Oltre al danno, la vittima viene presa
dal senso di colpa per essere caduta nel raggiro, tanto
palese quando viene svelato. Ecco come difendersi:
Non fare entrare in casa
sconosciuti, specie quando sei solo, e diffida delle persone
che vengono a trovarti in orari inusuali.
Controlla dallo spioncino della porta
e, se hai di fronte una persona mai vista prima, apri con la
catenella attaccata. Se lo sconosciuto veste un’uniforme
o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica
utilità assicurati da chi è stato mandato e perché.
Ricorda sempre:
· nessuna azienda di pubblica utilità manda personale a
domicilio per il pagamento in contanti di bollette, fatture
o rimborsi; · nessun ente manda personale a casa per
sostituire banconote false date erroneamente.; · nessun
organo di polizia invia personale per riscuotere in contanti
contravvenzioni o cauzioni. Non dare ascolto a chi offre
guadagni facili o chiede di controllare i vostri soldi o il
vostro libretto della pensione anche se è una persona
distinta ed educata.
Se vai a ritirare la pensione, durante il tragitto dalla
banca o dall’ufficio postale con i soldi in tasca,
non fermarti con gli sconosciuti e non distrarti. Se
avverti di essere osservato o seguito la prima cosa da fare
è quella di entrare in un negozio e cercare una compagnia
sicura. Non continuare il viaggio fino a casa, specie se
all’arrivo non ci sono altre persone in grado di aiutarti.
Ricorda sempre: nessun cassiere o impiegato ti
insegue per strada per evidenziare un errore nel conteggio
del denaro.
Diffida sempre degli acquisti molto convenienti
e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce
rubata; non partecipare a lotterie non autorizzate e non
acquistare prodotti miracolosi o oggetti dei quali non sei
certo della loro provenienza. Non firmate nulla che non sia
chiaro: chiedi sempre consiglio a persone di fiducia e più
esperte.
Non fornire dati personali
tuoi, dei familiari, dei vicini di casa o degli amici agli
sconosciuti o agli operatori telefonici per campagne
promozionali o sondaggi: potrebbero essere usati in seguito
a tuo sfavore.
Per qualunque problema
o dubbio chiama subito il ‘112» , un operatore dei
Carabinieri è sempre disponibile e pronto a risponderti.
Ricorda sempre: per esserti d’aiuto più velocemente
dai nome, cognome, indirizzo e telefono da
cui stai chiamando (I tuoi dati saranno trattati con la
massima riservatezza). Racconta ciò che sta accadendo e
NON abbassare la cornetta del telefono fin quando non lo
richiede l’operatore.
Catania
–Cyberbullismo: Polizia,
3^ edizione “Una vita da social”. Si tratta della Campagna educativa itinerante
sui temi dei social network, del cyberbullismo,
dell’adescamento online e sull’importanza della
sicurezza della privacy. Il Tour itinerante è di 57
tappe su tutto il territorio nazionale. Catania, anche
quest’anno, ripropone la più importante ed imponente
campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia
di Stato e dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto
Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia,
sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e
pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi
delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione
Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha
raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia
Postale e delle Comunicazioni
hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e
800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti
per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km
percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e
una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni
settimanali sui temi della sicurezza online. Per il terzo anno di seguito le
Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni,
Aziende e società civile per un solo grande obiettivo:
“fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca
culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il
dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie
forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto
delle tecnologie, non avvengano più”. Gli operatori
della Polizia Postale, passando per 57 città attraverso
un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno
il 04 aprile a Catania, a partire dalle ore10:00, in
Piazza Università e il 05 aprile a Caltagirone (CT), a
partire dalle ore10:45, in Piazza della Regione,
studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza
online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a
tutte le fasce di età. I social network sono ormai
diventati uno strumento di comunicazione del tutto
integrato nella quotidianità dei teenager che affermano
che le proprie competenze digital provengono in tutto o
quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico.
Per questi motivi riveste particolare importanza
l’attività di formazione e sensibilizzazione proposta
dalla Polizia Postale che, nell’anno passato ha
coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli
studenti di tutta Italia. Infatti secondo la ricerca di
Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico
2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di
formazione sull’uso consapevole della rete. La campagna
prevede inoltre una maggiore sensibilizzazione legata al
fenomeno del cyberbullismo che preoccupa in maniera più
forte gli stessi ragazzi, poiché 2 su 3 ritengono che
fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la
metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta con
fatti legati a questo fenomeno sempre più diffuso fra le
nuove generazioni di nativi digitali. Per questo motivo
4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti
per formare gli studenti all'uso dei social.
Marcello La Bella,
Dirigente del Compartimento Polizia Postale Sicilia
Orientale dichiara:
“Formazione ed informazione sono una componente
essenziale della nostra attività di prevenzione. Grazie
alla diffusione delle informazioni sui rischi del web è
aumentata la consapevolezza e sono cresciute le denunce,
anche quelle on-line. Senza dimenticare che alcuni casi
di adescamento, di abusi sessuali e di cyber bullismo
sono emersi proprio dopo i nostri incontri con gli
studenti. Ad oggi abbiamo incontrato migliaia di
ragazzi, di ogni ordine e grado, di questa provincia.
Vogliamo continuare a lavorare a fianco delle famiglie e
delle scuole per tutelare i minori sia dalle
prevaricazioni che da ingannevoli lusinghe e adescamenti
virtuali ed essere sempre più presenti anche con
campagne itineranti come Vita da Social.”
Trecastagni
CT – Dissapori tra pensionati: 79enne spara
fucilata a 71enne, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni
(CT) hanno arrestato, nella flagranza un 79enne, del
luogo, pensionato, accusato di tentato omicidio.
L’anziano ieri mattina, si è presentato sotto
l’abitazione, in una via del centro cittadino, di un
71enne col quale ultimamente aveva avuto delle
discussioni, per futili motivi, e dopo averlo inviato ad
uscire da casa, appena giunto davanti al portone
d’ingresso, gli ha esploso contro un colpo di fucile,
attingendolo alla gamba sx. Una pattuglia della locale
Stazione, a seguito della telefonata al 112 da parte di
un passante che ha segnalato immediatamente l’accaduto,
è subito intervenuta sul posto bloccando il pensionato
in una via limitrofa, mentre si allontanava. L’arma, una
doppietta marca Damas Turc cal 16, legalmente detenuta a
casa del fermato, è stata recuperata e sequestrata. La
vittima è stata trasportata e medicata nell’Ospedale
Cannizzaro dove è stata trattenuta e ricoverata per
ulteriori accertamenti clinici, non versando in pericolo
di vita. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
–Spaccio
e furti, 3 sorpresi da agenti. Uomini dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio
hanno ammanettato per spaccio di sostanze stupefacenti
Salvatore Ivan AlfioMIRABELLA già noto. I
tutori dell’ordine, alle ore 17.35 in servizio di
volante, durante l’attività di controllo del territorio
finalizzato al contrasto del traffico illecito di
sostanze stupefacenti nel rione “Picanello”, hanno
notato in via Martucci 2 giovani, a bordo di 1 scooter,
intenti a colloquiare con 1 altro individuo,
successivamente identificato per MIRABELLA. Il
soggetto ha introdotto velocemente nella tasca 1
banconota. I 2 giovani accortisi della pattuglia, sono
fuggiti a bordo dello scooter facendo perdere le
tracce.MIRABELLA ha tentato di allontanarsi a piedi,
disfacendosi nel contempo di 2 involucri, ma è stato
immediatamente bloccato. Gli agenti hanno appurato che
gli involucri contenevano marijuana, per un peso
complessivo di 3 grammi. I poliziotti a seguito di
perquisizione personale hanno trovato 280€ provento
dell’attività di spaccio. MIRABELLA è stato tratto in
arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata
liberazione. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico nella trascorsa notte hanno anche
tratto in arresto Antonino CHIARELLA 32enne(già noto, per evasione nonchè Gianluca RICCIOLI
23ennee Manuele SCIRO 19enne,
entrambi incensurati, perché responsabili di furto
aggravato in concorso e RICCIOLI anche di ricettazione.
Agenti in servizio di volante, alle ore 00.15 durante
l’attività di controllo del territorio, transitando da
via Roccaromana hanno notato 1 individuo aggirarsi tra
le auto in sosta. Il soggetto, accortosi della
pattuglia ha tentato di dileguarsi velocemente ma è
stato immediatamente bloccato ed identificato per
Antonino CHIARELLA. Gli agenti da accertamenti
esperiti hanno compreso che lo stesso era in atto
sottoposto agli arresti domiciliari pertanto veniva
tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno
veniva rimesso in libertà, ripristinando la misura degli
arresti domiciliari. A genti alle ore 02.20 in servizio
di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, sono
intervenuti in via Trieste, dove venivano segnalati 2
individui intenti ad armeggiare sulle autovetture in
sosta. Gli equipaggi confluivano immediatamente sul
posto da direzioni diverse in modo da occludere ogni via
di fuga riuscendo ad individuare i soggetti segnalati,
mentre erano intenti ad armeggiare all’interno di
un’autovettura.Gli
stessi, accortisi delle pattuglie, si davano alla fuga
a piedi, disfacendosi di alcuni oggetti, e dopo un
breve inseguimento venivano bloccati e identificati per
Gianluca RICCIOLI e Manuel SCIRO. I poliziotti a
seguito della perquisizione personale hanno trovato 4
cacciaviti ed 1 torcia tascabile. I tutori dell’ordine
hanno appurato che gli oggetti di cui i maldestri si
erano disfatti, 1 autoradio e 1 profumo femminile, erano
stati asportati da 2 vetture in sosta in via Pola ed in
via Alcide De Gasperi, inoltre agli stessi avevano
aperto e messo a soqquadro un’altra auto parcheggiata
anch’essa in via Pola senza asporti. I poliziotti hanno
approfondito gli accertamenti con perquisizioni
presso i domicili dei 2 individui, e rinvenuto presso
l’abitazione del RICCIOLI 6 autoradio e 2
amplificatori, che venivano sequestrati in quanto di
sospetta provenienza furtiva, mentre aveva esito
negativo la perquisizione presso l’abitazione di SCIRO.
RICCIOLI e lo SCIRO alla luce di quanto scoperto
venivano tratti in arresto ed il P.M. di turno ha
sottoposto: RICCIOLI alla misura degli arresti
domiciliari e disposto l’immediata liberazione di SCIRO.
Catania
-
Nesima: CC 1 pusher in manette. I Carabinieri della
Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Rosario DE
LUCA 18enne, di Catania, su ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Tribunale di Catania. Il giovane,
il 16 marzo scorso, era stato arrestato dai militari in
Viale Grimaldi mentre vendeva della droga ad occasionali
avventori. Il pusher fu trovato in possesso di
numerose dosi di “marijuana” e “cocaina”, per un peso
complessivo di 110 grammi, e della somma contante di 300
euro, incassata precedentemente dalla vendita degli
stupefacenti e per questo posto ai domiciliari in attesa
di essere giudicato per direttissima. Il GIP con il
provvedimento restrittivo ha ritenuto il giovane
responsabile del reato di detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti disponendone la detenzione
domiciliare.
Catania
-
Librino: pusher in manette a viale Grimaldi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato in flagranza un
33enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una pattuglia, ieri mattina,
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere
Librino, ha notato il soggetto in viale Grimaldi cedere
delle bustine ad occasionali avventori. Immediatamente
bloccato e perquisito il fermato è stato trovato in
possesso di 38 grammi di marijuana, già suddivisa in
dosi pronte per lo spaccio, che sono state sequestrate.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato ristretto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Catania
- Droga e furti, 4 in manette. Gli arrestati
sono: Giuseppe CARDI’ 47enne già noto, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente:
quest’ultimo nel pomeriggio veniva sorpreso in viale
Mario Rapisardi a spacciare sostanza stupefacente. I
tutori dell’ordine nelle tasche dei pantaloni del
soggetto hanno rinvenuto ben 20 bustine in plastica
contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Per
quanto sopra si sottoponeva a perquisizione anche
l’abitazione del malvivente ove venivano rinvenuti altri
30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Cristian BERGAMO 25enne, per detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente: il soggetto nelle
prime ore della notte veniva sorpreso dalla volante di
zona in via Ustica a spacciare sostanza stupefacente. I
poliziotti addosso al personaggio hanno rinvenuto ben 8
involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Francesco TRIPOLONE 56enne ed Alessandro
TRIPOLONE 31enne già noti, per il reato di furto: i
due venivano tratti in arresto poiché responsabili del
reato di furto di 1 telefonino ai danni di un passeggero
di un autobus della linea amt. Gli operatori, presi
contatti con la vittima, sono riusciti subito dopo a
rintracciare i due malviventi recuperando il telefonino
poco prima sottratto. Si tratta
del bilancio positivo dopo la costante presenza sul
territorio della pattuglia della Polizia di Stato di
Catania. i controlli straordinari del territorio sono
stati disposti dal Questore di Catania dott. Marcello
Cardona, nella trascorsa giornata, da Agenti delle
volanti dell’U.P.G.S.P., e da personale del Reparto
Prevenzione Crimine, che hanno tratto in
arresto 4 malviventi per reati diversi, controllate
complessivamente 101 persone e 44 veicoli ed elevate 8
contestazioni al codice della strada.
Catania–Polizia
Frontiera blocca 7 viaggiatori: iracheni ed albanesi
con documenti falsi. Gli uomini dell’Ufficio Polizia
di Frontiera hanno arrestato il cittadino albanese
KlevisZARAJ 27enne, il quale stava provando
a superare lo sbarramento dei controlli di Frontiera
esibendo una carta di identità italiana contraffatta. Le
forze dell’ordine controllano la fenomenologia del
flusso di stranieri che tentano di espatriare con falsi
documenti alla volta del Regno Unito, già dalla
settimana precedente Pasqua 2016, ed ha avuto riscontro.
L’eccellente professionalità degli agenti, accompagnata
dall’intuito investigativo hanno consentito di
smascherare il malintenzionato e trarlo in arresto. La
Squadra di Frontiera Aerea, con identiche modalità, nel
corso della stessa settimana, durante i controlli
effettuati sui passeggeri diretti a Londra, ha arrestato
l’albanese MALECAJ Gilbert 27enne. Lo straniero
ha presentato ai controlli di frontiera una falsa carta
di identità italiana, con l’intenzione di imbarcarsi per
Londra. Gli attenti e scrupolosi riscontri effettuati
dagli agenti hanno consentito di appurare, anche in
questo caso, la contraffazione del documento. Lo
straniero, giudicato per direttissima il giorno
successivo, ha subito la misura dell’obbligo di firma.La
stessa Squadra Polizia di Frontiera Aerea, durante le
verifiche su un volo proveniente da Istanbul, ha
controllato 2 distinti nuclei familiari che esibivano
delle carte di identità spagnole. La Squadra di
Frontiera approfondendo i controlli, tramite gli
strumenti in dotazione ha evidenziato che tutti i
documenti presentati dai passeggeri, erano stati
contraffatti.Gli
operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie
analisi, sono riusciti in breve tempo a farsi consegnare
i veri documenti di identità. I cittadini iracheni
Khalid RaoufSALIH 33ennenato in
Iraq e Shaimaa Nasralddin AbdalqadirBARZNJI 33ennenata in Iraq e la cittadina iraniana Marzieh
HEIDARY 32ennenata in Iran, venivano tratti
in arresto ai sensi della nuova normativa, perché colti
nell’atto di commettere il delitto di cui all’art.
497bis del C.P. (uso di atto falso).I
minori, su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica
presso il Tribunale per i minori di Catania, sono stati
accompagnati presso una struttura a loro dedicata. I
tre arrestati, nel processo per direttissima, celebrato
presso il Tribunale di Catania 1^ sezione Penale, sono
stati condannati a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.Gli
stranieri manifestavano la volontà di richiedere
protezione umanitaria ed i minori, sempre su
disposizione del medesimo Sost. Proc. della Repubblica
presso il Tribunale per i minori di Catania, venivano
riconsegnati ai rispettivi genitori. I due nuclei
familiari, tramite i servizi sociali del Comune di
Catania, venivano temporaneamente alloggiati in una
struttura accreditata. L’attività incessantemente
profusa dalla Squadra Polizia di Frontiera aerea, anche
nel mese in corso, ha condotto altresì all’arresto di
altri 2 cittadini albanesi che tentavano di imbarcarsi
su un volo per Londra utilizzando delle carte di
identità italiane alterate. I due, cambiata la
fotografia sui documenti italiani, si erano presentati
presso i controlli di Polizia, ma la sagacia e l’intuito
degli agenti, ha permesso in breve di smascherarli ed
arrivare alla loro reale identità, nonostante gli stessi
parlassero un ingannevole fluente italiano. I 2 albanesi
Edison BAJRAMAJ 21enne e Shkelqim
COKAJ 24enne sono stati tratti in arresto. Gli operatori di frontiera hanno arrestato nello stesso periodo,
durante i controlli sui passeggeri in arrivo da
Bucarest, anche il vittoriese Angelo FONDACARO 40enne,
il quale aveva a suo carico un mandato di cattura
spiccato dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Lodi. L’arrestato è stato condotto presso
la Casa Circondariale di Piazza Lanza.La Squadra di Frontiera nei giorni antecedenti la Pasqua, durante
un’attività di verifica documentale effettuata nei
confronti dei passeggeri di un volo diretto ad Istanbul,
ha arrestato il catanese Mario Maurizio CALABRETTA,
27enne, sul cui nominativo pendeva un ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di
Catania, per un residuo di reclusione da scontare. CALABRETTA
è stato associato presso il Carcere di Piazza Lanza a
Catania.
San Giovanni La
PuntaCT - “Prepara 50000€ o cercati un amico” :
tentata estorsione, CC 1 in carcere. Si tratta di
Orazio CUCCHIARA 44enne. I Carabinieri della
Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno dato
esecuzione ad un ordine per l’espiazione di pena
detentiva emesso dal Tribunale di Catania nei confronti
di Orazio CUCCHIARA. Il
personaggio,
il 5 aprile del 2005, fu sottoposto a fermo di indiziato
di delitto dai CC della locale Stazione, poiché ritenuto
l’autore materiale del tentativo di estorsione posto in
essere nei confronti del titolare di un negozio di
abbigliamento di San Giovanni La Punta, che, qualche
giorno prima, all’apertura, si trovo dietro la
saracinesca una biglietto minatorio con su scritto:
“Prepara 50.000€ o cercati un amico”. Gli
investigatori, grazie alle immagini registrate da alcune
telecamere di video sorveglianza, risalirono alla sua
identità sottoponendolo a fermo. Già condannato per tale
reato, dovrà scontare la pena residua di 1 anno e 8 mesi
di reclusione nel carcere di Caltanissetta dove si
trova già detenuto.
Misterbianco
CT
– Viola domiciliari, CC preso. I carabinieri
della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato,
nella flagranza NicolaLITRICO
35enne del posto, per evasione. Il soggetto, già
ristretto ai domiciliari per tentato furto, commesso nel
febbraio scorso in danno dell’ex ditta “Moda Italia” di
Misterbianco (CT), ieri pomeriggio, è stato sorpreso da
una pattuglia dell’Arma mentre passeggiava in strada in
evidente violazione della misura detentiva cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato ricollocato agli arresti domiciliari.
Catania
– San Cristoforo, 1 preso per evasione dai
domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo
ieri sera, hanno arrestato
Corrado GIUNTA, 44enne, allo stato detenuto
domiciliare poiché inserito in una precedente operazione
di Polizia che ha colpito la locale criminalità
organizzata. Il soggetto, titolare di una agenzia
immobiliare, avrebbe dovuto fare rientro, stante il
permesso di svolgere la sua attività lavorativa, entro
le ore 20,00. Gli operatori, nonostante ampiamente
trascorsa tale ora, venivano informati dalla coniuge del
suo mancato rientro. Il personale di polizia, per tale
ragione, nell’immediato approntava idoneo servizio di
appostamento nei pressi dell’abitazione di Corrado
GIUNTA, ubicata in questo centro storico. La scelta
operata dai poliziotti si è rivelata valida allorquando
Corrado è giunto, a bordo della sua suo moto. Il
personaggio, non riuscito a giustificare la sua assenza,
ed è stato tratto in arresto per il reato di evasione.
Catania
– Rapina in trasferta, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina
hanno arrestato
Santo LA MARTINA 29enne, catanese, già sottoposto
agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio,
dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di
Pavia. Il GIP concordando in pieno con risultanze
investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia
di Voghera ha ritenuto il personaggio responsabile di
una rapina in concorso, commessa il 19 ottobre 2015 ai
danni della "Banca Popolare di Novara" di Pieve del
Cairo (PV). Il 29enne ed un complice in quella
circostanza, entrambi travisati ed armati di taglierino,
fecero irruzione nell’istituto di credito obbligando un
impiegato a consegnare la somma contante di 20 mila euro
contenuta nella cassa, fuggendo poi a bordo di un’auto
con un terzo malvivente che li attendeva.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato posto nuovamente ai domiciliari.
Catania
–
Spaccio, CC 2 presi, ai domiciliari. Carabinieri del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ieri sera,
hanno arrestato, nella flagranza Rosario
D’URSO 49enne e Mario MINUTO 38enne, entrambi
catanesi, rei di spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari della squadra “Lupi”, in uno dei tanti servizi
antidroga svolti nei quartieri a rischio del capoluogo
etneo, hanno osservato i soggetti mentre, tra le Vie
Martucci e Macaluso a Picanello, smerciavano droga ad
alcuni “clienti”. D’Urso con compiti di vedetta e primo
contatto con gli acquirenti, incassava i soldi e si
recava dal “compare”, che a sua volta prelevava la droga
da dietro una cabina dell’Enel, per ritirare la dose e
consegnarla all’assuntore di turno. I 2 bloccati sono
stati trovati in possesso di 23 dosi di “marijuana”,
nascoste proprio in prossimità della cabina elettrica,
nonché di 80 € in contanti, incassati dalla precedente
vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono
stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa del
rito per direttissima, sono stati relegati agli arresti
domiciliari.
Catania–
Droga, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno
arrestato il catanese
Giuseppe VINCIGUERRA 42enne, in esecuzione di un
ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. Il soggetto è stato condannato dai giudici
etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, detenzione illegale ed alterazione di armi
da sparo nonché ricettazione, reati commessi a Catania
nell’agosto del 2012. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza dove espierà la pena
comminatagli equivalente a 6 anni e 8 mesi di
reclusione.
Maniace CT
– Evasione dai domiciliari, CC 1 in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Maniace (CT) hanno
eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania nei
confronti di
Valerio PARASILITI RANTONE 39enne. Il provvedimento
è scaturito da un’informativa dell’Arma che, lo scorso
gennaio, aveva contestato al reo il reato di evasione
dai domiciliari non avendolo trovato in casa ad un
controllo di routine. L’ordinanza gli è stata notificata
nel carcere di Caltanissetta laddove l’uomo è detenuto
per altra causa.
Catania
–
Bulli picchiano giovane per commento sgradito su
Facebook :5 denunciati.
I giovani mascalesi dovranno rispondere all’Autorità
Giudiziaria di minacce e lesioni personali in
concorso quali protagonisti del grave episodio,
risalente al maggio del 2015, verificatosi sembra a
causa di un post su FACEBOOK. La vittima, oggi 18enne,
commentando un messaggio di un amico, aveva in qualche
modo suscitato le ire del gruppetto, composto da quattro
ragazzi ed una ragazza, di età compresa tra i 17 e i 20
anni, tutti residenti a Mascali (CT). I 5 maldestri
erano decisi a far pagare il commento sgradito e la sera
del 19 maggio 2015, mentre la vittima stava passeggiando
in Corso Italia a Riposto (CT), paesino jonico dove
risiede, l’hanno accerchiata. I 5 hanno prelevato con
la forza, il malcapitato e portato in un vicoletto dove
l’hanno aggredito a calci e pugni. Il ferito ha dovuto
ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di
Acireale (CT) e giudicato guaribile in 7 giorni per aver
riportato “graffi alla regione frontale ed alla
spalla sinistra, ecchimosi multiple al braccio ed alla
mano destra nonché all’arto inferiore destro; addome
trattabile dolente all’ipocondrio destro con intenso
dolore alla digitopressione delle regione scrotale”.
I Carabinieri della Stazione di Riposto, grazie alla
denuncia presentata in seguito dalla vittima,
opportunamente vagliata e rafforzata dalle
testimonianze acquisite da alcuni testimoni presenti al
momento dell’aggressione, hanno raccolto sufficienti
prove per denunciare i cinque ragazzi che dovranno
rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni
personali in concorso.
Catania
–Manette
dei carabinieri a rapinatore trasfertista. I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale, collaborati da quelli del battaglione
“Sicilia”, hanno arrestato il catanese Salvatore Giovanni SPANO’ 21enne, in esecuzione
di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Torino. Il personaggio è ritenuto autore di una rapina,
commessa nel 2012 nella provincia di Torino con l’aiuto
di altri complici, ed è stato condannato alla pena di 2
anni, 1 mese e 25 gg di reclusione che espierà nel
carcere di Catania Bicocca dove i militari, dopo le
formalità di rito, l’hanno associato.
Catania
– Minorenni nigeriane “commissionate” per
prostituzione arrivavano su gommoni, tratta nigeriane, 6
in manette.
La Squadra Mobile di Catania, con la collaborazione
delle Squadre Mobili di Roma e Genova, hanno dato
esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto
emesso il 14 marzo 2016 dalla Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura della Repubblica di Catania nei
confronti 6 persone, traendo in arresto:
Sandra JOHNSON
23enne tratta in arresto a Catania;
Friday IGBINOSUN
33enne tratto in arresto a Genova;
Kelvin AIGBEDION
22emme tratto in arresto a Roma;
Emmanuel ASEWO
26enne tratto in arresto a Catania; Jennifer EKHATOR
32enne tratta in arresto a Roma; Faith
OWAMAGBE
30enne tratta in arresto a Genova. La polizia, nei
confronti dei primi 5 soggetti ha proceduto a fermo per
il reato di associazione a delinquere finalizzata al
reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato
di giovani ragazze nigeriane, alcune delle quali minori,
al fine di sfruttarne la prostituzione e per il delitto
di tratta di persone con l’aggravante della
transnazionalità, per esser stato commesso da un gruppo
criminale organizzato impegnato in attività criminali in
più di uno stato. La polizia nei confronti della
OWAMAGBE ha proceduto a fermo per il delitto di
favoreggiamento della prostituzione minorile aggravato,
avendo favorito ed organizzato la prostituzione di 1
giovane minorenne nigeriana già vittima di tratta ad
opera dell’associazione investigata. Il provvedimento
restrittivo accoglie gli esiti di un’articolata attività
investigativa di tipo tecnico coordinata dalla locale
D.D.A. ed avviata dalla locale Squadra Mobile - Sezione
Criminalità Straniera e Prostituzione - nel mese di
settembre del scorso anno a seguito di un controllo di
Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di una
giovane cittadina nigeriana, “Dorina” nome di
fantasia, la quale, a seguito di accertamenti, risultava
essere minorenne. La predetta, su indicazione della
locale Procura della Repubblica per i Minorenni, veniva
collocata in una comunità e che successivamente aveva
reso sommarie informazioni nel corso delle quali
riferiva di essere partita dalla Nigeria alla volta
dell’Italia, dopo avere contratto un debito di decine di
migliaia di euro con una madame “Mummy”, che l’aveva
sottoposta al rito magico-esoterico denominato “JuJu”,
in forza del quale in caso di inadempimento degli
obblighi assunti, la giovane e i di lei familiari
sarebbero stati colpiti da disgrazie di ogni genere. La
minore, seguendo le istruzioni fornite da un “Boga”,
responsabile del trasferimento, aveva intrapreso un
viaggio articolato in più tappe dalla Nigeria sino alla
Libia: sul territorio libico si era fermata diverse
settimane, controllata a vista da persone armate ed,
infine, dalle coste libiche si era imbarcata a bordo di
1 gommone per raggiungere la Sicilia nell’agosto del
2015. La minore all’arrivo in Italia veniva collocata
in una comunità nel nord Italia e, grazie al contributo
di tutti i sodali operanti in varie parti del
territorio, veniva “presa in consegna” e condotta nella
città di Catania dove la attendeva la sua “madame” (asseritamente
figlia della “Mummy” nigeriana che l’aveva sottoposta al
rito “JuJu”),che provvedeva ad immetterla immediatamente
nel circuito della prostituzione su strada. Le indagini
tecniche, avviate sulla scorta del narrato della minore,
consentivano di verificare l’esistenza di una vera e
propria associazione, ben organizzata sul territorio
nazionale, avente base operativa a Catania ma dotata di
sedi distaccate anche a Genova e a Roma. L’associazione,
diretta e promossa da Sandra JOHNSON coadiuvata da
Friday IGBINOSUN, Kelvin AIGBEDION, Jennifer EKHATOR ed
Emmanuel ASEWO (questi ultimi due con mansioni
ausiliarie), poteva contare sull’imprescindibile
contributo di sodali in Nigeria e Libia, contributo
grazie al quale risultava in grado di controllare e
seguire il lungo viaggio delle vittime dalla Nigeria
alla Libia e dalla Libia verso l’Italia, mantenendo
contatti costanti con connazionali o soggetti libici
responsabili delle varie tratte attraverso il continente
africano e provvedendo alle erogazioni di danaro, di
volta in volta necessarie ad accelerare l’imbarco verso
le coste sicule. Le vittime all’arrivo in Italia
venivano agevolmente localizzate dall’organizzazione e,
grazie all’apporto sinergico dei sodali, venivano
“prelevate” dai luoghi dove risultavano collocate dalle
autorità italiane e condotte presso i rispettivi
sfruttatori. I malfattori, poi, provvedevano a
sottoporle ad un breve tirocinio di una settimana circa
al fine di istruirle sull’attività del meretricio che
avrebbero dovuto svolgere e i cui proventi avrebbero
dovuto integralmente consegnare ai propri aguzzini per
adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Lo
sviluppo dell’attività investigativa consentiva di
appurare che, in costanza di indagini, l’organizzazione
aveva reclutato ed introdotto nel territorio nazionale
almeno 8 cittadine nigeriane, in parte minorenni, alcune
delle quali non ancora identificate, tutte immesse nel
circuito della prostituzione su strada. L’indagine ha
consentito di fotografare la frenetica attività di tutti
i sodali, impegnati senza sosta nel reclutamento ed
introduzione nel territorio dello Stato e, di poi,
all’arrivo delle giovani, nella loro immissione sul
mercato della prostituzione, adottando cautele ed
accorgimenti onde sfuggire ai controlli delle Autorità.
Le giovani venivano indottrinate sulle dichiarazioni
da rendere all’arrivo in Italia, in particolare venivano
ammonite a non dichiarare la minore età, avendo i sodali
piena contezza della particolare rete di protezione
assicurata dallo Stato italiano ai minori stranieri non
accompagnati. Le vittime venivano, inoltre, avvertite di
sottrarsi ai controlli delle Forze dell’Ordine, dando
immediato avviso ai propri sfruttatori dell’eventuale
presenza di personale in divisa sui luoghi del
meretricio. Le acquisizioni relative alla condotta dei
familiari delle giovani vittime di tratta: in alcuni
casi le ragazze venivano attirate in Italia con la falsa
promessa di una normale attività lavorativa, in altri
casi la destinazione al meretricio è risultata, seppur
implicitamente, espressa e nota anche ai parenti delle
vittime. I componenti dell’associazione, che
riuscivano a mantenere tramite i sodali in Nigeria
rapporti costanti con i familiari delle ragazze, avevano
cura di avvisarli e minacciarli ogni qual volta le
giovani opponessero resistenze o non si impegnassero nel
meretricio ovvero ancora si dessero alla fuga. i
malfattori si assicuravano una pressione costante sulle
vittime che venivano esortate dagli stessi parenti ad
obbedire ai propri sfruttatori e ad uniformarsi ai loro
ordini, temendo la maledizione del “JuJu” cui la vittima
era stata a suo tempo sottoposta ovvero temendo essi
stessi di esser sottoposti a “JuJu” in sostituzione
della parente inadempiente. I componenti
dell’associazione investigata non disdegnavano di
offrire ausilio ad altri connazionali che da stati
dell’Unione Europea avevano reclutato vittime, offrendo
un valido contributo per il rintraccio delle giovani
“commissionate” e per il loro effettivo avvio alla
destinazione finale. Le risultanze investigative
complessivamente hanno confermato ancora una volta la
centralità e l’importanza del nostro territorio per i
recenti fenomeni migratori e per i traffici illeciti ad
essi connessi: al riguardo il delitto di tratta di
persone rappresenta la più grave delle fattispecie di
reato previste dal legislatore anche per le sue
implicazioni associative e per la sua vocazione
transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla
competenza della DDA in fase di indagini e della Corte
di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto
di triste attualità in ragione del vieppiù crescente
sfruttamento determinato dalle condizioni di povertà
assoluta della popolazione subsahariana e del sempre più
progressivo aumento degli arrivi via mare di cittadini
nigeriani di sesso femminile (dati OIM sul numero delle
donne nigeriane sbarcate in Italia: 433 nel 2013; 1454
nel 2014; 4.937 sino al 31 ottobre 2015).
Catania
- 16 kg cocaina tra Calabria e Sicilia in piazze di
spaccio a Catania: presi 9 Cappello – Bonaccorsi.
L’operazione è stata denominata “Family”. Agenti della Squadra Mobile nella mattinata, su
delega della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa il giorno 11 marzo 2016
dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti
di 9 persone, traendo in arresto: Andrea CAMBRIA
52enne già noto, già detenuto per altra causa; Santo
STRANO 49enne, inteso "Facci i Palemmu", già noto,
già detenuto per altra causa; Sebastiano CAMBRIA
24enne, inteso “Sebi”, già noto; Alessandro DI
BENEDETTO 49enne, inteso “Sandro”, già noto;Orazio
CONTE 42enne, inteso “Orazio 3 carte”, già noto;Alfio
COSTA 43enne inteso “Simone”, già noto;Giovanni
D’ANGELO 34enne, inteso “Scinni ‘mpuntu”, già noto;Mario
Carmelo CAMBRIA 29enne, inteso “Melo”, già noto,
già detenuto per altra causa;Mario GERBINO
47enne, già noto, già detenuto per altra causa. I
personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo,
di associazione per delinquere finalizzata al traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti nonché di traffico
illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di
cui all’art. 7 Legge 203/91 (clan Cappello - Bonaccorsi)
e di essere l’associazione armata. La misura cautelare
accoglie gli esiti di indagini tecniche, coordinate
dalla D.D.A. di Catania e condotte dalla Squadra Mobile
- Sezione Antidroga nell'arco temporale ottobre 2011 -
giugno 2012, dalla quale è emersa l'esistenza di
un'associazione criminale, organizzata e promossa da
Andrea CAMBRIA, Orazio CONTE, Mario GERBINO e Santo
STRANO, dedita al traffico di marijuana e cocaina,
sull'asse Calabria - Catania ed allo spaccio della
medesima sostanza nel capoluogo etneo. Le indagini hanno
fatto emergere che l’associazione ha il suo fulcro nel
nucleo familiare di Andrea CAMBRIA, composto dal lui
stesso e dai figli Mario Carmelo e Sebastiano; questi,
coadiuvato da Mario GERBINO, Santo STRANO ed Alessandro
DI BENEDETTO, che si sarebbero occupati
dell’approvvigionamento dello stupefacente -
privilegiando il mercato calabrese anche grazie a
comprovati rapporti con le “ndrine” della Piana di Gioa
Tauro (RC) - e della successiva commercializzazione al
dettaglio curata dai due figli che gestivano due “piazze
di spaccio” ubicate nei rioni cittadini di San
Cristoforo e Zia Lisa.
Santo STRANO detto “Facci ì palemmu”, proprio per il suo
carisma derivante dal ruolo di vertice rivestito
nell’ambito della famiglia Cappello - Bonaccorsi avrebbe
offerto una copertura mafiosa che avrebbe permesso
all’organizzazione di potere operare sul territorio,
garantendo la riscossione dei crediti vantati nei
confronti dei clienti - acquirenti. Orazio CONTE,
cognato di Andrea CAMBRIA, collaborava nella gestione
della piazza di spaccio unitamente ai nipoti Sebastiano CAMBRIA e Mario
Carmelo CAMBRIA provvedendo contestualmente al pagamento
degli stipendi dei detenuti.
li esiti dell’attività tecnica dimostravano, altresì,
l’uso di un linguaggio criptico da parte degli odierni
arrestati dove sovente venivano utilizzati termini come
“armani” - “arancini”- “giubbotti” - “cartocciate”
destinati a celare le illecite attività concernenti la
droga. L’attività di p.g. di tipo tradizionale
correlata agli esiti delle intercettazioni ha consentito
di eseguire arresti e sequestri dei quali si riportano i
più significativi: il 21 novembre 2011, veniva tratto in
arresto Mario GERBINO, trovato in possesso di kg. 6,5
lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, armi (4
pistole, di cui due revolver, una semiautomatica cal.9
x21 e una pistola automatica cal.9 e 2 fucili a pompa),
munizionamento e un’ingente somma di denaro contante
(Euro 467.440,00), oltre a vari appunti manoscritti, a
conferma dell’illecito traffico: il 2 giugno 2012, veniva tratto in arresto Alessandro DI BENEDETTO,
trovato in possesso di nr. 8 panetti, contenenti kg.
1,200 cadauno di cocaina, per un totale di kg. 9,6.
La polizia nel corso delle perquisizioni eseguite a
corollario dell’esecuzione della misura restrittiva,
all’interno dell’abitazione di Sebastiano CAMBRIA aveva
rinvenuto e sequestrato la somma di 40.520,00€
Gravina di Catania CT
–CC trovano armi e droga, 1 in manette. si tratta
di
Antonino CARUSO
45enne, di Misterbianco. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Gravina di Catania (CT) coadiuvati
dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT)
hanno arrestato,
nella flagranza,
il Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per alterazione
di armi, armi clandestine e detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, ieri mattina nell’ambito di un servizio
di controllo di persone sottoposte a misure restrittive
disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania,
hanno proceduto ad una perquisizione nell’abitazione del
personaggio rinvenendo e sequestrando 1 fucile
Bernardelli cal. 9, con monocanna mozzata, calciolo
modificato e privo di matricola, 1 pistola
scacciacani cal. 12, priva del tappo rosso, perfetta
riproduzione delle armi in dotazione alle Forze
dell’Ordine, scovate dal cane “antiesplosivo” Deryl in
un camper, di pertinenza del 45enne, parcheggiato
all’interno della villetta in questione. I
Carabinieri, in un’anta della credenza della cucina,
hanno rinvenuto anche 1 busta di cellophane contenente
100 grammi di marijuana, ed 1 bilancino di
precisione.
Il fucile sarà inviato al Reparto Investigazione
Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico
balistici del caso e per stabilire se lo stesso sia
stato utilizzato in eventuali eventi criminosi.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza.
Catania
- Blitz CC in bunker viale Grimaldi: sequestrati 4 kg
marijuana e 1 pistola, 1 in manette. si tratta di
VittorioRUSSO 25enne catanese. I
carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa, ieri sera, in una delle tante
“incursioni” nel quartiere di Librino, una delle piazze
più significative per lo smercio di droga del capoluogo
etneo, a conclusione di rapida ma efficace attività
info-investigativa, hanno arrestato uno spacciatore
mentre vendeva drogadavanti il civico 7
di Viale Grimaldi. I militari, scesi nella cantina del
palazzo, districandosi in una sorta di labirinto, sono
riusciti ad accedere ad un’intercapedine muraria dove
erano nascoste 4 buste di plastica termosaldate,
contenenti ben 4 chili di “marijuana”, utilizzata dal
pusher come deposito. I carabinieri nel proseguo
dell’operazione, dentro un nascondiglio, ricavato in una
parete, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pistola cal.
7,65, con la matricola abrasa, conservata in ottimo
stato. La droga e 150€ sono stati sequestrati. VittorioRUSSO 25enne catanese, è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di spaccio
e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’arma,
occultata in quel luogo sarebbe secondo i carabinieri a
disposizione del “soldato” di turno, aderente al clan
della zona. I militari nei prossimi giorni invieranno la
pistola al R.I.S. di Messina per gli opportuni esami
tecnico-balistici che potrebbero stabilirne la
provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi
criminosi.
Zafferana Etena CT-
CC sventano furto in ristorante, recuperata merce
60mila€ e 2 furgoni rubati.
I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT)
supportati da un elicottero del 12° Elinucleo
Carabinieri di Catania, intorno alle 15 di ieri,sono
intervenuti in via Bongiardo a Zafferana Etnea dove era
stato segnalato un furto in atto all’interno di un
ristorante. I militari, giunti immediatamente sul
sposto hanno accertato che dei malviventi, pochi
istanti prima, avevano avviato il furto delle
attrezzature da cucina ed degli elettrodomestici per un
valore complessivo di 60.000 euro. Il materiale, in
gran parte, era stato caricato su due furgoni, rubati in
mattinata a Riposto (CT) che i ladri hanno dovuto
abbandonare sul posto all’arrivo dei Carabinieri,
dandosi alla fuga a piedi. Il materiale oggetto di furto
ed i due furgoni utilizzati per compiere il colpo, sono
stati restituiti ai legittimi proprietari. Le indagini
sono ancora in corso al fine di identificare i
fuggitivi.
Catania
– Operazione Guardiacoste “Anchovy” sequestro 12
tonnellate pescato in parte avariato. Complessa
operazione dei Reparti Operativi della Guardia Costiera
della Sicilia Orientale diretta al contrasto alla pesca
illegale del novellame di sarda. Gli uomini dei Reparti
Operativi della Guardia Costiera della Sicilia
Orientale, per oltre un mese, hanno verificato e
controllato le attività commerciali e le unità da pesca
al fine di contrastare il fenomeno della pesca di
novellame di sarda. I militari coordinati dal Centro
Controllo Area Pesca di Catania, al termine di un
costante e continuo monitoraggio del territorio e del
mare, hanno rilevato e sequestrato oltre 12 tonnellate
di pescato. 270 gli uomini impiegati nell’attività di
ispezione di oltre 550 attività commerciali, quasi
54.000 euro di sanzioni erogate e 11 persone deferite a
piede libero alle competenti Autorità Giudiziarie. 30
unità navali hanno partecipato all’operazione e
nell’attività di accertamento hanno sequestrato oltre 70
attrezzi di pesca non consentiti ed illecitamente tenuti
a bordo dei pescherecci intenti nell’attività di pesca
del novellame.L’attività svolta nella provincia di
Messina a tutela dei consumatori è stata particolarmente
intensa; 20 quintali di novellame di sarda, 5 quintali
nel milazzese e 15 nel messinese, sono stati rinvenuti
e sequestrati prima della illecita commercializzazione.
I militari nella città di Messina hanno evitato la messa
in commercio di 10.000 Kg di pescato in cattivo stato di
conservazione che, a seguito di accertamenti da parte
del personale sanitario che lo ha dichiarato non idoneo
al consumo umano, ed è stato distrutto presso idonea
struttura per lo smaltimento dei rifiuti. Il restante
pescato, a seguito di controllo sanitario da parte dei
veterinari dell’Asp di competenza, che lo hanno
giudicato commestibile, è stato interamente devoluto
alle associazioni caritatevoli e di beneficienza della
Sicilia orientale.
Catania
- Usura ed estorsioni a produttore cinematografico: 6
misure per Mazzei - “Carcagnusi”.
La Polizia di Stato alle prime ore del mattino, su
delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare,
emessa in data in data 23 febbraio 2016 dal G.I.P. del
Tribunale di Catania nei confronti delle sottonotate 6
persone: Rosario PIACENTI 50enne già noto; Salvatrice
VIOLA 65enne; Sebastiano MAZZEI 43enne già noto, in
atto detenuto per altra causa; Franco RACITI 48enne,
già noto Sorvegliato Speciale di P.S.; Lucio STELLA
40enne, già noto in atto detenuto per altra causa;
Sebastiano D’ANTONA 43enne già noto, in atto detenuto
per altra causa. Tutti sono ritenuti responsabili, a
vario titolo, dei reati di usura ed estorsione aggravata
dall’art.7 L.203/91. La misura cautelare ha accolto gli
esiti di attività di indagine, anche di carattere
tecnico, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia
di Catania e delegate alla Squadra Mobile a seguito
delle dichiarazioni rilasciate da 1 imprenditore –
dapprima nel settore della ristorazione e gestione di
sale da ballo, successivamente nel settore
cinematografico - divenuto testimone di giustizia, il
quale dall’aprile del 2014 ha denunciato di essere
vittima di fatti di usura ed estorsione. Le indagini
condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio -
“Squadra Antiracket” hanno permesso di appurare che la
vittima aveva versato per circa un decennio a Rosario
PIACENTI ed alla madre Salvatrice VIOLA, somme di
danaro a titolo di interessi oscillanti tra il 5% ed il
10% mensili, per un importo totale di circa 600.000€.
L’accordo usuraio prevedeva il pagamento di interessi
mensili costanti sino al momento della restituzione
della somma capitale in una o più rate. A fronte del
prestito della somma di € 200.000 consegnata nel 2005
dai due indagati, la vittima avrebbe dovuto versare la
somma mensile di € 11.200 (134.400€ annui). I due
indagati sono rispettivamente figlio ed ex moglie di
Giovanni PIACENTI 68enne inteso “l’elegante”, già noto
in atto detenuto, ritenuto dagli investigatori esponente
di vertice dell’omonimo clan mafioso inteso “Ceusi”
radicato nel rione cittadino di Picanello. Il produttore
cinematografico, nel 2007, preso dalla disperazione per
gli interessi usurai maturati, si rivolgeva a Franco
RACITI, noto esponente dell’organizzazione Mazzei -
“Carcagnusi” allo scopo di mediare nella situazione
debitoria nei confronti della famiglia PIACENTI.
L’imprenditore da quel momento veniva assoggettato
dall’organizzazione mafiosa e costretto al pagamento di
somme a titolo di estorsione che coinvolgevano i vertici
della cosca rappresentati dal responsabile Sebastiano
MAZZEI nonchè da Lucio STELLA e Sebastiano D’ANTONA (poi
passato al clan Laudani e da ultimo attinto da ordinanza
cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Vicerè”).A
Franco RACITI e Sebastiano D’ANTONA è contestato un
episodio di estorsione aggravata, commesso nel 2007,
avendo costretto la vittima, a titolo di “protezione” e
“messa in regola”, quale titolare di un club-
ristorante a versare la somma di 500,00 euro mensili.
A Sebastiano MAZZEI, Franco RACITI e Lucio STELLA è
contestata un’estorsione aggravata, commessa dal 2009 al
2014, perché avrebbero costretto l’imprenditore a
versare, a titolo di protezione, in più occasioni, somme
di danaro per diverse centinaia di euro e promettere la
somma di euro 5.000,00 (cinquemila) € da versare al
momento dell’uscita dell’ultimo film prodotto dalla casa
cinematografica della vittima. Gli investigatori a
RACITI, infine, hanno contestato un’estorsione
aggravata, commessa nei primi mesi del 2007, avendo
costretto la vittima a versare la somma di 500,00
(cinquecento) euro al fine di rientrare in possesso di
un motoveicolo BMW R 1200 oggetto di furto avvenuto
pochi giorni prima A MAZZEI, RACITI, D’ANTONA e STELLA è
stata contestata l’aggravante di aver commesso i fatti
in quanto facenti parte dell’organizzazione mafiosa
denominata clan Mazzei ed al fine di agevolarla. Gli
arrestati espletate le formalità di rito, sono stati
associati presso le locali case circondariali a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria .
Catania
– CC scoperto maxi deposito merce per 200.000€ rubata.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa,
ieri mattina, a conclusione di una complessa attività
info-investigativa, hanno fatto scattare un blitz
all’interno di un capannone ubicato nel quartiere di
Acquicella, precisamente in Via Crocifisso, dove, su di
una superficie stimabile in oltre 600 mq, i militari
hanno scoperto un vero e proprio “bazar” di merce
rubata. Si tratta di: 1 furgone Ford “Transit”, con
cabina frigo, rubato lo scorso dicembre a San Gregorio
di Catania e di proprietà della Ditta “Solaris
Distribuzione” con sede proprio in quel centro.1
autocarro Fiat Iveco “Daily”, rubato lo scorso ottobre a
Paternò (CT), risultato di proprietà di un privato
cittadino residente in quel centro; 1 furgone Fiat Iveco
35, rubato nel dicembre del 2014 a Viagrande (CT),
risultato di proprietà di un privato cittadino residente
in quel centro; 3.000 uova pasquali marcati “Dolfin”,
rubati alla società “Dolfin S.p.a” con sede legale a
Riposto (CT) ; 13 colli integri, contenenti altrettanti
condizionatori marcati “Mitsubishi” e 1 lavatrice
marca “Bosch”, modello “Green”, il tutto rubato alla
Società “Papino” S.p.a. con sede in Belpasso (CT) ;
Diversa metratura di moquette, trasportata all’interno
del Fiat Iveco 35 asportato a Viagrande; Una decina di
colli contenenti maschere e costumi riconducenti al tema
della Festa di Halloween (sono in corso degli
accertamenti per stabilirne la provenienza); 103 scatole
contenenti migliaia di kit relativi a delle chiavi
dinamometriche POWERFIX (sono in corso degli
accertamenti per stabilirne la provenienza); 150
Flaconi-dispenser, da 500 ml cadauno, di sapone liquido
“Rock’n’ Roll Cien” (sono in corso degli accertamenti
per stabilirne la provenienza). Il deposito era nella
piena disponibilità di un personaggio già noto catanese
di 39 anni, è stato denunciato per ricettazione, il
locale è stato opportunamente posto sotto sequestro. I
militari nel medesimo contesto operativo, sono riusciti
a recuperare altre 100 uova pasquali, finiti già sui
banchi di vendita di un Panificio di Via Della
Concordia, facenti parte dello stesso lotto ritrovato
all’interno del deposito di Via Crocifisso. Il
titolare dell’esercizio commerciale, un 30enne
catanese, è stato denunciato per ricettazione. I
Carabinieri nei prossimi giorni provvederanno a
restituire i mezzi e la merce tracciabile ai legittimi
proprietari implementando alcuni approfondimenti
investigativi che potrebbero collegare il “tenutario”
del deposito alla criminalità organizzata.
Catania
– 2 in manette per tentata rapina a gioielleria
Lanzafame vicino piazza Duomo. Si tratta di
Salvatore MARANO 25enne e Salvatore Nicola
ROCCIA 21enne. La Polizia di Stato nella tarda
serata di ieri, su delega della Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania, ha posto in stato di fermo
di indiziato di delitto: Salvatore MARANO e Salvatore
Nicola ROCCIA, in esecuzione a decreto di fermo, emesso
il 25 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di
Catania, in quanto gravemente indiziati di tentata
rapina aggravata e lesioni. Agenti della Squadra Mobile,
la mattina del decorso 10 febbraio erano intervenuti in
questa via Vittorio Emanuele presso la gioielleria
“Lanzafame gioielli” a seguito di allarme di rapina
collegato al 113. Le prime frammentarie informazioni
davano il titolare della gioielleria ferito dai
rapinatori da colpi d’arma da fuoco all’addome. I
poliziotti della Squadra Mobile verificarono che, poco
prima, 3 individui, di cui 1 donna, a viso scoperto,
avevano fatto ingresso nella gioielleria e, dopo avere
aggredito il titolare che si trovava dietro il bancone,
colpito violentemente al volto, si erano avvicinati al
retrobottega dove c’era il figlio. Uno dei rapinatori
individuato in ROCCIA durante le fasi, sotto la minaccia
di 1 pistola del tipo semiautomatico, ha intimato al
titolare di consegnare le chiavi della cassaforte. Il
soggetto subito dopo, si sarebbe avvicinato al
retrobottega dove si trovava il figlio al quale avrebbe
puntato la pistola esplodendo 1 colpo, risultato a
salve. Il figlio del titolare, a seguito di tale azione,
aveva perso i sensi cadendo per terra e sbattendo
violentemente la testa. I 3 rapinatori, che non erano
riusciti a consumare la rapina, si davano alla fuga a
piedi percorrendo via San Giuseppe al Duomo. Il figlio
del titolare, dopo essere stato medicato sul posto da
sanitari del 118, veniva trasportato in ambulanza al
Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi dove gli veniva
diagnosticata una ferita lacero contusa e trauma cranico
con perdita di coscienza. Il padre doveva anche lui
fare ricorso alle cure dei sanitari che gli
diagnosticavano delle ferite ed escoriazioni. I
poliziotti in sede di sopralluogo eseguito da personale
del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica,
all’interno del retrobottega trovarono e sequestrarono
1 bossolo a salve. Uomini della Sezione Reati contro il
Patrimonio - “Squadra Antirapina”, d’intesa con la
Procura della Repubblica di Catania, avevano avviato
immediatamente le indagini, partendo da un attento
monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei
luoghi in cui era stato consumato il delitto e della via
di fuga. L’attività ha consentito di individuare il
terzetto in via San Giuseppe al Duomo: veniva notata 1
donna con un giubbotto rosso procedere di corsa, seguita
da 2 individui a passo d’uomo mentre si avvicinavano ad
una vettura che era stata lasciata parcheggiata. La
presenza del terzetto lungo la citata stradina veniva
notata da un Brigadiere della Guardia di Finanza che
rilevava i tre a salire a bordo di una VW Polo. Le
immagini hanno rivelato che la vettura era una VW Polo
“Cross” di colore grigio metallizzato - modello
caratterizzato dalla presenza di barre in acciaio sul
tetto e fascioni laterali, della quale però non si
riusciva a rilevare il numero di targa. La vettura
veniva notata, in altri filmati, procedere in direzione
via Alessi. La minuziosa verifica dei varchi in
ingresso ed uscita dal capoluogo ha evidenziato il
passaggio, in orario compatibile e successivo alla
rapina, della vettura nei pressi di questa piazza Alcalà;
successivamente, lo stesso mezzo si rilevava nei pressi
del c.d. Faro Biscari in direzione dello svincolo Asse
dei servizi. La targa dell’auto, veniva visualizzata ed
avviata la mirata attività, anche di carattere tecnico,
nei confronti del figlio dell’intestatario, Salvatore
MARANO, giovane di Paternò (CT) che ne risultava il
reale utilizzatore. I poliziotti hanno effettuato
discreti servizi di osservazione che, non disgiunti
dalla disamina dei tabulati con i contatti e le
frequentazioni del soggetto, hanno consentito di
risalire all’identità della banda, composta da altri 2
giovani, anch’essi di Paternò (CT), di cui una minore
14enne, tutti incensurati. ROCCIA è stato trovato in
possesso di 1 pistola semiautomatica a salve, della
quale tentava di disfarsene, ed è risultata quella
utilizzata per commettere il reato. La Procura della
Repubblica di Catania, sulla scorta dei gravi e
concordanti indizi di reità, ha emesso il decreto di
fermo nei confronti di MARANO e ROCCIA. I fermati,
espletate le formalità di rito, sono stati associati
presso il Carcere di Catania “piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Filmati durante rapina: 3 identificati ed
ammanettati. La Polizia di Stato ha posto a fermo di
indiziato di delitto: Marcello FAZIO 51enne,
Cristian GIUFFRIDA 30enne; Maurizio SALICI
40enne, in
quanto tutti ritenuti gravemente indiziati di
rapina aggravata
ai danni del direttore e di un
impiegato di una nota ditta di vendita di
elettrodomestici del capoluogo etneo. L’8 febbraio
scorso, alle ore 10.30 circa, a seguito di una
segnalazione telefonica pervenuta su linea 113, Agenti
della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il
Patrimonio “ Squadra Antirapina” si erano recati nei
pressi di piazza Grenoble dove, poco prima, era stata
commessa una rapina ai danni del direttore di un
esercizio commerciale appartenente ad una nota catena di
vendita di elettrodomestici. La vittima,
nell’immediatezza dei fatti, agli investigatori della
Mobile giunti sul posto aveva riferito che, mentre si
stava recando presso un istituto di credito per
depositare l’incasso relativo alla settimana precedente,
veniva avvicinato da 2 individui, a bordo di una moto, i
quali da tergo tentavano di impossessarsi del denaro.
L’impiegato aveva tentato di sfuggire ai rapinatori,
riparandosi all’interno di un vicino panificio ma è
stato inseguito da 1 dei 2 che, armato di pistola, che
l’ha raggiunto ed è riuscito ad impossessarsi di una
parte dell’incasso, oltre 7 mila euro, persa dalla
vittima proprio nell’esercizio commerciale. Gli uomini
della Sezione Squadra Antirapina, d’intesa con la
Procura della Repubblica di Catania, hanno avviato
immediatamente le indagini, partendo da un attento
monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei
luoghi in cui era stato consumato il delitto. I
poliziotti hanno, acquisito numerose immagini dalla cui
attenta analisi venivano dapprima individuati e
successivamente identificati gli autori della rapina in
Marcello FAZIO, Christian GIUFFRIDA e SALICI Maurizio.
Le indagini hanno fatto emergere che Maurizio SALICI e
Christian GIUFFRIDA fossero i due maldestri a bordo del
ciclomotore i quali avevano tentato di rapinare il
malcapitato. GIUFFRIDA è stato individuato come il
rapinatore armato che aveva inseguito la vittima nel
panificio sottraendogli la busta col danaro. Marcello
FAZIO aveva avuto compiti di supporto ai due complici,
fornendo lo scooter utilizzato per commettere la rapina.
I tre, dopo le formalità di rito, sono stati condotti
presso la Casa Circondariale di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Induce moglie a prostituirsi nel camper in centro
commerciale. Gli agenti delle Volanti che ieri sono
intervenuti all’interno del parco commerciale “Centro
Sicilia”, non si aspettavano di certo di trovarsi
davanti a quell’insolito spettacolo: un fitto via vai di
uomini da e verso un camper posteggiato vicino alla sala
cinematografica “Uci Cinema” dal quale provenivano
strani gemiti. La circostanza, che i poliziotti hanno
capito “al volo”, meritava un approfondimento: ed è
scattato, un servizio di appostamento e di osservazione
che ha consentito di svelare cosa si celasse dietro a
tutto ciò. Un soggetto, V.L., faceva prostituire
la moglie all’interno del camper e, come se non
bastasse, pretendeva di presenziare allo spettacolo.
Niente trasgressioni: il lenone – si è scoperto dopo –
utilizzava il mezzo per un tour siciliano che
toccava le province di Catania, Siracusa, Ragusa e
Agrigento, attirando i “clienti” attraverso annunci
postati su internet che pubblicizzavano la “merce” al
costo di 80 euro. La presenza dello squallido
“imprenditore”, quindi, era solo a garanzia del proprio
tornaconto, a fronte di una prestazione che doveva
durare circa trenta minuti. Gli agenti hanno accertato
che a quel numero rispondeva V.L. il quale teneva
l’agenda degli appuntamenti e si occupava del
“marketing”, prendendo diretto contatto con “clienti” ai
quali rappresentava l’inusuale “alcova itinerante”. I
poliziotti hanno fatto irruzione all’interno del camper
mettendo fine alla turpe situazione; quindi, hanno
ascoltato le testimonianze di alcune persone presenti,
grazie alle quali hanno ricostruito l’intera vicenda.
V.L., arrestato per sfruttamento e favoreggiamento
della prostituzione, si trova rinchiuso nel carcere
Piazza Lanza, a Catania in attesa di giudizio.
Catania
– ROS
sequestro beni Costanzo, Bosco Lo Giudice per 1
miliardo€: asservimento famiglie mafia. I
Carabinieri del ROS stanno eseguendo in provincia di
Catania un importante provvedimento emesso dalla Sezione
Misure di prevenzione del locale Tribunale che ha
disposto l’amministrazione giudiziaria delle società
Tecnis spa, Atremis spa, e Cogip
holding srl ed il sequestro delle relative quote ed
azioni per il valore di superiore a 1 miliardo e mezzo
di €. L’intervento richiesto dalla Procura Distrettuale
Antimafia di Catania colpisce 3 importanti società del
gruppo imprenditoriale Costanzo - Bosco Lo Giudice,
attive nel settore della realizzazione di grandi opere
infrastrutturali sia in Italia che all’estero. Il
provvedimento è scaturito da diverse attività
investigative dei ROS che hanno documentato nel tempo
l’asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia
catanese di “cosa nostra” alla quale sono garantite
ingenti risorse economiche.
Catania – SAP Polizia: sciopero mensa. Il Segretario
Provinciale Giuseppe Coco in un comunicato spiega le
motivazioni della drastica decisione:”Il Sindacato
Autonomo di Polizia di Catania, giovedì 25 febbraio p.v.
mette in atto lo SCIOPERO DELLA MENSA quale forma di
protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza,
solidarietà e condivisione con il Segretario Generale
del SAP Gianni Tonelli che da 36 giorni è in sciopero
della fame. I motivi alla base dell’estrema protesta
sono da ricercare nella volontà di mettere in luce quali
sono le reali condizioni dell’apparato della sicurezza
ormai debilitato da anni di tagli. A seguito degli
attacchi terroristici di Parigi sono venute alla luce
con forza quali sono le pesanti lacune in cui versa
l’apparato e le reali condizioni nelle quali i
poliziotti italiani sono costretti a lavorare. Proprio
per questo un dirigente sindacale di Roma è stato
sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per
aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci,
giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed
armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali
servizi di Polizia. Si tratta di un padre di famiglia
con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver
denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che
mina quelli che sono gli elementi alla base
dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e
dissenso. Anche a Catania denunciamo con coraggio, che
ci sono giubbotti antiproiettile in uso già scaduti,
autovetture di servizio logore con più di duecentomila
chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato,
personale sempre più vecchio con una media che rasenta i
50 anni, , pulizie degli Uffici e delle caserme
pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento
professionale non all’altezza del periodo storico di
allarme che stiamo vivendo. Si parla tanto di terrorismo
e mancano munizioni per addestrarsi in poligono. Tutto
ciò è’ inaccettabile. Si continua a voler dare
un’immagine di una polizia moderna, al passo con i
tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze
con iniziative personali poichè mancano fondi anche per
le necessità più banali. Il SAP di Catania non ci sta
e si schiera apertamente al fianco del suo Segretario
Generale affinché le istituzioni diano un’inversione di
tendenza comprendendo i reali motivi che lo spingono
allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua
salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta,
quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo
lasceranno mai solo e tutta la gente per bene di questo
Paese. La verità e giustizia prevarranno sulle logiche
politiche e di potere. Per tutti questi motivi ci stiamo
appellando al Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella inviandogli anche da questa provincia
numerose cartoline perché intervenga al più presto”.
Catania– 2 sorpresi a rubare in azienda. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P.
la scorsa notte, sono intervenuti in un’officina
meccanica a Tremestieri, per una telefonata al 113 che
aveva segnalato la presenza sospetta di un furgone. Le
pattuglie giunte sul posto hanno subito notato la
presenza del mezzo descritto nella telefonata e, dopo
aver circondato la zona per impedire la fuga di
eventuali malfattori, hanno fatto irruzione nel locale.
I poliziotti hanno sorpreso il già noto Concetto
GUGGIOLI 54enne e Emanuele Graziano MIRABELLA
24enne i quali sono stati immediatamente bloccati
ed arrestati per il reato di furto aggravato. I 2
avevano già provveduto a caricare sul furgone alcuni
copertoni, 1 compressore e un sollevatore che avevano
trovato nell’officina. I poliziotti hanno pure
ritrovato e sequestrato il seghetto utilizzato per
tagliare le sbarre di 1 finestra del locale. Il
proprietario dell’officina, avvisato dai poliziotti, è
subito accorso sul posto ed ha constatato il furto di 1
Fiat Doblò, mancante dal parco veicolare, che purtroppo
le successive perquisizioni effettuate presso le
abitazioni degli arrestati non hanno permesso di
rintracciare. I due arrestati, dopo essere stati
accompagnati in Questura per le incombenze di rito, sono
stati rinchiusi nelle camere di sicurezza, in attesa del
rito per direttissima. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P.
hanno anche arrestato Salvatore MAUGERI
19enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello
di Catania. Il giovane è stato sorpreso dall’equipaggio
di una Volante, durante il servizio di controllo del
territorio nel quartiere San Cristoforo.
DIA sequestra 7
milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia
Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano
collegamenti ed accordi
Catania–
DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo:
collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e
Gigliuto svelano collegamenti ed accordi. Uomini
della Direzione Investigativa Antimafia di Catania
guidata dal 1° Dir. della P.di S. Renato Panvino
nella mattinata hanno eseguito il decreto di sequestro
beni emesso dal Tribunale di Siracusa - Sezione Misure
di Prevenzione - su proposta avanzata dalla Procura
Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di
imprenditore ritenuto contiguo all’organizzazione
mafiosa “Nardo” egemone nella provincia di
Siracusa. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la
proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia
di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni,
per un valore complessivamente stimato in circa
7.000.000€, consistenti in 5 (cinque) società. I
dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso
di una conferenza stampa, presso la Procura della
Repubblica di Catania, alle ore 11.00, alla
presenza del Procuratore Capo di Catania, dr.
Michelangelo PATANE’. Il personaggio è indicato
dal collaboratore di giustizia quale affiliato al gruppo
mafioso “Nardo” (clan attivo nella provincia di
Siracusa e collegato alla più potente e pericolosa
organizzazione criminale mafiosa “Santapaola” di
Catania). L’imprenditore è emerso nell’ambito delle
attività svolte in occasione dell’indagine denominata“Morsa2”, condotta dai Carabinieri di
Siracusa, dalla quale è derivata l’ulteriore indagine
denominata “Nostradamus” che ha
contribuito allo scioglimento del Comune di Augusta. Gli
inquirenti, nel corso dell’attività investigativa hanno
accertato che il soggetto, già con precedenti
per reati in materia di stupefacenti, era in stretto
contatto con esponenti affiliati alla predetta
consorteria “Nardo” e con esponenti politici di rilievo
locale. Il personaggio sarebbe emerso quale
strettamente legato a a taluno (affiliato alla cosca
mafiosa dei Nardo nonché referente del clan nel
territorio), tanto da aver immediatamente acconsentito
alla proposta di contribuire al sostentamento di
Alfio SAMBASILE (esponente di primo piano del clan
Nardo nel territorio di Lentini), con il quale
emergevano documentati legami personali evidenziati da
pregresse indagini. Con quest’ultimo, infatti, era stato
tratto in arresto nel 1998, insieme ad altri,
nell’ambito dell’indagine “Thos” condotta
dalla Squadra Mobile di Siracusa, per i reati di
associazione mafiosa ed estorsione, trascorrendo anche
un periodo di detenzione nella stessa cella nel carcere
di Caltanissetta. La pericolosità sociale del
soggetto veniva avvalorata dalle ulteriori
dichiarazioni fornite da altri collaboratori di
giustizia quali Sebastiano SAMPUGNARO, Vincenzo
PIAZZA e Sebastiano GIGLIUTO, succedutisi
nel corso degli anni. La contiguità del personaggio
con esponenti di vertice del clan “Nardo” fornirebbe una
chiara spiegazione della sua ascesa imprenditoriale.
QUESTI si sarebbe inserito a pieno titolo con la
costituzione, nel novembre del 2009, di società. Gli
accertamenti patrimoniali svolti sul conto del
soggetto hanno messo in evidenza la sussistenza di
una netta sperequazione tra il valore dei beni a vario
titolo posseduti, il tenore di vita mantenuto e le fonti
di reddito documentate dal nucleo familiare. Il
Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata
dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha,
pertanto, disposto il sequestro di beni per un valore
complessivamente stimato in circa 7.000.000 di
euro, consistenti nelle 5 (cinque) società
Acireale CT - Brucia garage ad ex moglie, raptus incendiario: CC 1 arrestato.
L’individuo 55enne, già separato legalmente dalla
moglie 49enne da circa due anni, secondo i militari
sembra sia stato preda di un raptus, legato
probabilmente al fatto che l’ex abbia intrapreso una
relazione sentimentale con un altra persona. Il
personaggio, ieri sera, si è recato nel condominio di
Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT),
ed ha scavalcato la recinzione, ha prima suonato
insistentemente al citofono dell’abitazione, poi si è
recato nel garage della donna dove, dopo averne forzato
la saracinesca, con un accendino ha dato fuoco ad
alcuni suppellettili che erano custoditi. La richiesta
d’aiuto al 112, espressa dalla stessa donna e vittima,
ha permesso, nel giro di pochi minuti, l’intervento di 2
pattuglie dell’Arma: 1 della locale Stazione ed 1 del
radiomobile della Compagnia di Acireale, ed anche i
Vigili del Fuoco di Acireale. I carabinieri hanno
immediatamente bloccato ed ammanettato l’incendiario, acese
di 55 anni, mentre i pompieri sono riusciti a
domare le fiamme evitando il propagarsi delle stesse nei
garage limitrofi. L’arrestato, in attesa del giudizio
per direttissima, dove dovrà difendersi dall’accusa di
incendio doloso, ed è stato trattenuto in camera di
sicurezza.
Catania
– Dia sequestra 2 mln€ in beni ad
imprenditori Marino ritenuti dei Carateddi. I
valori, considerati il provento dell’attività illecita
svolta, consistono in 17 appezzamenti di terreno con
fabbricati rurali tutti ricadenti nei territori delle
province etnea e aretusea, 1 appartamento, 4 aziende con
sede a Scordia operanti nel settore dell’allevamento di
bovini e coltivazioni di cerali, 10 veicoli tra cui
anche mezzi pesanti per autotrasporto, e numerose
disponibilità bancarie e finanziarie. L’esecuzione di 2
decreti di confisca, emessi dal Tribunale di Catania –
Sezione Misure di Prevenzione, è stato eseguito da
parte di personale della Direzione Investigativa
Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr.
Renato Panvino, nei confronti dei fratelli Franco
e Salvatore MARINO, imprenditori, in esito a due
proposte di applicazione di misure di prevenzione
personali e patrimoniali formulate dal Direttore della
D.I.A., Nunzio Antonio FERLA. Le investigazioni
che avevano già consentito alla D.I.A. di Catania,
coordinata dalla locale Direzione Distrettuale
Antimafia, diretta dal Procuratore F.F. dr. Michelangelo
Patanè, di dare esecuzione, nel mese di febbraio 2014,
ad una corposa ordinanza di custodia cautelare in
carcere (cd. Operazione Prato Verde) nei confronti di
28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente
clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato del noto
boss Orazio PRIVITERA, inteso Pilu Russu, detenuto al
regime del 41 bis sono, infatti, proseguite. L’inchiesta
aveva consentito di disarticolare il clan mafioso
CAPPELLO ed in particolare il gruppo denominato
“Carateddi” dedito principalmente alla commissione di
reati contro il patrimonio, al traffico di sostanze
stupefacenti, alle truffe in danno della P.A. mediante
l’indebita acquisizioni di erogazioni pubbliche in
ambito agricolo, operante nella piana di Catania e nei
quartieri Pigno e Librino della città etnea. Gli sforzi
investigativi compiuti dalla D.I.A. di Catania avevano
svelato le dinamiche interne del gruppo dei “Privitera”
caratterizzato dalla partecipazione di componenti uniti
tra loro da un forte vincolo associativo rinsaldato dai
“valori” della mafia tradizionale legati al territorio,
all’agricoltura ed alla famiglia. Il capo si ergeva
a paladino di una giustizia alla quale i sodali si
rivolgevano, con atteggiamenti di totale sottomissione,
per ottenere rapida soluzione ad ogni possibile
controversia, tanto che gli stessi avevano seguito nel
tempo il noto boss Orazio PRIVITERA – fratello di
Giuseppe - nelle “migrazioni” tra gruppi criminali,
sino, in ultimo, a quella nel gruppo “Carateddu”. I
fratelli Salvatore e Franco MARINO, colpiti dai
provvedimenti di confisca dei beni, erano già stati
tratti in arresto nell’ambito dell’operazione Prato
Verde, poiché indagati per il delitto di associazione
per delinquere di stampo mafioso e altro. Nonostante
all’ordinanza di arresto abbia fatto seguito, per il
solo Salvatore MARINO, un provvedimento che l’ha
parzialmente annullata, la Sezione Misure di
Prevenzione, ha, in sintesi, positivamente valutato sia
il curriculum criminale dei due fratelli, rilevandone la
loro pericolosità sociale, sia l’esito degli
accertamenti patrimoniali che hanno permesso di
constatare l’assenza di risorse lecite idonee a
giustificare gli investimenti posti in essere,
affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione
tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti. I
due MARINO erano stati anche accusati di aver
perpetrato truffe ai danni della Pubblica
Amministrazione per complessivi 850.000,00 euro,
mediante cospicue erogazioni pubbliche in ambito
agricolo, ed erano stati condannati per aver favorito la
latitanza di Orazio PRIVITERA. L’impegno della Direzione
Investigativa Antimafia sul fronte della lotta
all’accumulo di illecite ricchezze dei clan mafiosi si è
concentrato sulla puntuale verifica delle modalità di
acquisizione del patrimonio dei MARINO ed è culminato
con l’inoltro di 2 distinte proposte di misura di
prevenzione al Tribunale di Catania - Sezione Misure di
Prevenzione che le ha pienamente accolte. I Giudice ha
emesso, ai sensi della normativa antimafia 2 distinti
provvedimenti di sequestro rispettivamente il 13
novembre 2014 ed il 26 febbraio 2015. L’attuale
provvedimento che ha disposto tra l’altro, la
sottoposizione per entrambi i fratelli MARINO alla
misura di prevenzione personale della sorveglianza
speciale di 2 anni con obbligo di soggiorno nel comune
di residenza, sono stati sottoposti a confisca i beni
riconducibili a vario titolo, anche attraverso
“prestanomi”, a Salvatore e Franco MARINO
complessivamente stimati in oltre 2.000.000,00 di euro.
Palagonia–Proprietari picchiano
affittuari in caserma CC. Un contenzioso legato
all’affitto di un immobile ha scatenato l’ira dei 3
personaggi di Palagonia (CT): lo zio,
Salvatore CANIGLIA
33enne, ed i nipoti rispettivamente
di 20 e 21 anni, che, ieri sera, intorno alla 20:30,
armati di bastone hanno inseguito in auto le due vittime, un
ludicenze di 28 anni e un palagonese di 41 anni che,
approfittando dell’apertura temporanea del cancello
automatico, per l’entrata di un militare che stava per
intraprendere il turno di servizio, hanno cercato riparo con
la loro auto proprio nella sede della locale Compagnia
Carabinieri. La circostanza non ha scoraggiato gli
aggressori che, entrati a piedi attraverso il cancello
aperto, hanno iniziato a bastonare i 2 poveretti ed il
carabiniere che, nel frattempo qualificatosi, si era
frapposto tra i litiganti. L’immediato intervento degli
altri militari presenti in caserma, previa una violenta
colluttazione, ha posto fine al raid con l’arresto degli
aggressori. I tre, accusati di violenza e resistenza a
pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e rissa,
sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone (CT) a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Prostituzione, donne giunte coi barconi: CC 2
nigeriani in manette. I Carabinieri del Comando
Provinciale etneo il 24 aprile 2016, a Catania e
Selargius (CA), hanno dato esecuzione ad un
provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso
dalla locale Procura Distrettuale - D.D.A. nei
confronti di 2 nigeriani ritenuti responsabili del
reato di tratta di persone, in concorso tra di loro e
con altri soggetti di nazionalità libica e nigeriana
allo stato non identificati, per avere fatto entrare
illegalmente nel territorio italiano, tramite barconi
provenienti dal Nord Africa ed approdati sulle coste
della Sicilia Orientale, giovani donne provenienti dalla
Nigeria in condizioni di estrema povertà, al fine di
indurle alla prostituzione mediante minaccia attuata
attraverso sottoposizione delle vittime a rito
esoterico. Le indagini hanno dimostrato come i sodalizi
nigeriani abbiano raggiunto, nella tratta di essere
umani finalizzata alla prostituzione, elevati standard
organizzativi e gestionali, curando interamente ogni
fase della filiera, dal “reclutamento” in patria, alla
fornitura di documenti falsi per l’espatrio fino al
trasferimento in Italia o in altri paesi europei per
tappe successive. E’ stato accertato come la rotta per
l’afflusso in Italia delle giovani clandestine si
sviluppi, fino all’arrivo in Libia, via terra,
attraverso una serie di soste effettuate in vari stati
africani. Le donne dalla Libia, via mare, raggiungono
le coste siciliane, dove, prese in consegna dai
referenti locali dei diversi sodalizi, vengono
trasferite nelle città di destinazione per il successivo
sfruttamento sul mercato della prostituzione. Le
attività investigative sono iniziate nel mese di
febbraio del 2016 ed hanno permesso di accertare come 1
nigeriano, presente a Catania, abbia organizzato la
partenza, con mezzi di fortuna (autobus e jeep), di
alcune donne dalla Nigeria fino alle coste libiche, dove
ad attenderle c’erano soggetti che avevano una vera e
propria struttura di accoglienza. Le donne venivano
trattenute in questo “hub” in Libia, ove venivano spesso
sottoposte a maltrattamenti e violenze anche sessuali,
sino al momento della partenza su barconi verso le coste
italiane e successivamente si presentavano alla persona
che era stata loro indicata come “contatto” per essere
avviate alla prostituzione. Gli investigatori hanno
documentato, inoltre, la presenza di 1 madame nel
paese di origine delle donne che svolgeva una funzione
essenziale all’interno della consorteria criminale
perché aveva il compito di individuare in Nigeria le
vittime da reclutare, per conto dell’organizzazione,
finanziando le spese iniziali per il viaggio. Le
giovani vittime prima di affrontare il lungo itinerario
attraverso il deserto del Sahara, venivano sottoposte ad
un rito esoterico (foriero di morte ed altre disgrazie
in caso di allontanamento degli obblighi assunti) con
cui venivano costrette a mangiare cuore crudo di galline
ed arachidi ed a bere alcool. I malfattori, nei
confronti delle donne che si mostravano più
recalcitranti a tali riti poi ulteriormente li
rafforzavano con le madame operanti in Italia.
Acireale CT
– CC bloccato 1 in auto con 500 g. marijuana. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Acireale (CT)
hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza
Giuseppe Christian MIRAGLIA
30enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una gazzella dei militari, di
sera durante un servizio della circolazione stradale,
in via Cristoforo Colombo ha imposto l’alt al 30enne
mentre era alla guida di una Nissan Micra. I tutori
dell’ordine insospettiti, dall’atteggiamento nervoso
tenuto dal soggetto durante il controllo, hanno
proceduto ad una perquisizione personale e del mezzo
rinvenendo, abilmente occultata sotto il sedile lato
passeggero, 1 busta di plastica contenente 500 grammi di
marijuana, che è stata sequestrata. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto
ai domiciliari.
Grammichele
CT
– Danneggia porta e vetri auto a padre di ragazza che
desidera. I Carabinieri della Stazione di
Grammichele hanno arrestato Gesualdo MONTEMAGNO
32enne, del luogo, già ai domiciliari, per evasione,
minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio. Il
personaggio, la sera del 23 scorso, si era recato sotto
l’abitazione di un 46enne, del luogo, e dopo averlo
minacciato, perché gli contrariava una presunta
relazione sentimentale con la figlia, gli ha danneggiato
il portone d’ingresso e frantumato i vetri dell’auto. I
militari immediatamente intervenuti, su richiesta stessa
vittima, hanno bloccato il 32enne mentre tentava di
rientrare nella sua abitazione. Il fermato, nel
commettere il reato, si è procurato delle ferite lacero
contuse alla mani e polsi per le quali è stato medicato
nella locale guardia medica. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT
- CC presi 2 “topi d’appartamento”, ai domiciliari.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno
arrestato ai domiciliari in flagranza Vito RUSSO
33enne ed Alfio NAPOLI 42enne, entrambi catanesi,
per furto in abitazione. Una pattuglia, ieri pomeriggio,
durante un servizio di controllo del territorio
finalizzato a prevenire e contrastare reati predatori in
genere, transitando per via Vespri ha notato 2 individui
uscire da un’abitazione scavalcando il balcone a pian
terreno. I malviventi accortisi della presenza dei
militari hanno tentato di fuggire a bordo di un
ciclomotore Piaggio Liberty, cercando di disfarsi della
refurtiva lanciandola lungo la strada. Ne è scaturito un
breve e concitato inseguimento alla fine del quale i
soggetti sono stati bloccati e trovati in possesso anche
di vari arnesi atti allo scasso, che sono stati
sequestrati. La refurtiva subito recuperata, monili
d’oro, orologi e telefonini, è stata restituita al
legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati posti
ai domiciliari in attesa di essere giudicati con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Ragazze costrette a prostituirsi: 2 bulgari in
manette. La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo
di indiziato di delitto: Ilcho DRUMEV 24enne nato
in Bulgaria e Valyo RAMADANOV
36enne nato in Bulgaria, in quanto gravemente
indiziati, in concorso tra loro, dei reati di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il
provvedimento di fermo ha tratto origine da più ampia
attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile etnea
finalizzata a frenare il fenomeno della prostituzione
su strada svolto da straniere di varia nazionalità, nel
corso della quale nell’ambito di mirato servizio
effettuato nella tarda serata del 13 dicembre 2015 gli
agenti hanno fermato una giovane bulgara “Irina”(il
nome è di fantasia) mentre era intenta ad esercitare il
meretricio nei pressi della Stazione Centrale di
Catania. La ragazza, fortemente provata dalla sua
condizione, aveva deciso di rendere dichiarazioni agli
investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e
Prostituzione” riferendo di essere stata condotta da un
piccolo paese bulgaro a Catania da Valyo RAMADANOV nel
2013 il quale l’aveva costretta ad esercitare. RAMADANOV,
oltre a controllare l’attività della donna collaborato
da altro connazionale, Ilcho DRUMEV, la costringeva a
versare almeno la metà del ricavato della sua attività,
malmenandola nei casi in cui non riusciva ad incassare
la cifra attesa per la giornata. Ilcho DRUMEV
sostituiva RAMADANOV durante le assenze quando talvolta
si allontanava da Catania per fare rientro in Bulgaria,
ed accompagnava “Irina” sul luogo di lavoro ed in
talune occasioni derubandola, dopo averla percossa,
dell’intero ricavato della prostituzione. DRUMEV si
recava spesso sul luogo di adescamento anche per
verificare l’andamento degli affari ed in un’occasione,
quando “Irina” aveva tentato di sottrarsi al suo
controllo scappando da casa, l’aveva raggiunta,
malmenando su strada sia lei che un’altra giovane
bulgara che aveva tentato di difenderla. Le
dichiarazioni della ragazza hanno avviato un’immediata
attività di indagine che ha consentito di individuare
puntuali riscontri, cosicchè, il 14 dicembre 2015 DRUMEV
è stato rintracciato dalla Squadra Mobile di Catania e
posto in stato di fermo, mentre RAMADANOV si è reso
irreperibile. Gli investigatori hanno proseguito le
ricerche con mirati servizi, anche notturni, finché
nella tarda mattinata di ieri, RAMADANOV è stato
sorpreso nella zona del centro cittadino e condotto
presso gli uffici della Squadra Mobile dove veniva
dichiarato in stato di fermo per dei reati di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
RAMADANOV espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la Casa Circondariale di “Piazza Lanza”
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Polizia,
nel medesimo contesto, tra l’altro, già lo scorso 17
marzo aveva dato esecuzione al decreto di fermo di
indiziato di delitto nei confronti di 5 nigeriani
gravemente indiziati del reato associazione per
delinquere finalizzata alla commissione di più delitti
di tratta di persone in danno di giovani connazionali,
anche minori di età, e del delitto di tratta di esseri
umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver
reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel
territorio dello Stato giovani donne nigeriane, in parte
minorenni, al fine di costringerle ed esercitare la
prostituzione. Il provvedimento restrittivo ha accolto
gli esiti di un’articolata attività investigativa, di
tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata
dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione nel
mese di settembre dello scorso anno a seguito di un
controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania -
Gela di 1 giovane cittadina nigeriana, “Dorina”
(il nome è di fantasia) la quale, a seguito di
accertamenti, risultava essere minorenne.
Mirabella Imbaccari CT – CC ammanettano 3 con 1,935 kg marijuana.
I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT)
hanno arrestato in flagranza Maurizio SUDANO 43enne, Mariarosa
INGALA 43enne, ed una 23enne, tutti del luogo, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Una pattuglia, ieri mattina durante un servizio di
controllo della circolazione stradale sulla S.P. 216, ha
notato, ad una notevole distanza, una Fiat Punto
imboccare una strada sferrata che fiancheggia il
cimitero comunale. I militari insospettiti in quanto
riconosciuta l’auto, adoperata dalla 23enne già
segnalata alla Prefettura per uso di sostanze
stupefacenti, hanno seguito il mezzo. La conducente che
non si era accorta della presenza dei Carabinieri ha
proseguito tranquillamente. I militari si sono
appostati, in modo da non essere notati, ed hanno
osservato la 23enne quando la Fiat Punto si è fermata ,
che dopo qualche giro in uno spiazzo, era stata
raggiunta dal 43enne. I Carabinieri hanno continuato ad
osservare e seguire i movimenti dei soggetti notando che
l’individuo recuperato 1 zaino, nascosto nella
vegetazione tra i cespugli, l’ha consegnato alla
ragazza, posizionandolo nell’auto sotto il sedile
anteriore lato passeggero, cercando poi di allontanarsi.
I carabinieri a questo punto sono intervenuti bloccando
il soggetto con la 43enne e la ragazza a bordo della
Fiat Punto rinvenendo lo zaino, con 18 involucri,
di forma sferica, contenenti complessivamente 1,935
kg di marijuana, che è stata sequestrata. Gli
arrestati sono stati rispettivamente associati: Sudano
nel carcere di Caltagirone, e le due donne al Piazza
Lanza, di Catania come disposto e dell’Autorità
Giudiziaria calatina.
Catania – Comandante Turchi Carabinieri consegna riconoscimenti
militari per tutela lavoro. La cerimonia di
premiazione del personale in servizio al locale Nucleo
Carabinieri Ispettorato del Lavoro si è tenuta ieri
mattina nella sede del Comando Provinciale dei
Carabinieri di Catania. Il comandante dei Carabinieri
Tutela del Lavoro Colonnello Marco Turchi è giunto da
Roma per consegnare l’elogio scritto al
Maresciallo Capo Maurizio Andriola ed ai suoi
collaboratori: 1 maresciallo, 4 brigadieri e 3 appuntati
per l’attività ispettiva e di polizia giudiziaria che ha
consentito di denunciare all’autorità giudiziaria ben
104 persone per reati di vario tipo: dalla truffa in
danno degli enti previdenziali al caporalato, dalla
somministrazione irregolare di lavoro, alle infrazioni
sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dagli appalti
illeciti al favoreggiamento dell’immigrazione
irregolare. I militari nel contrasto al lavoro nero ed
irregolare hanno individuato 218 lavoratori in nero
ed hanno consentito di deferire alla Autorità
Giudiziaria ed Amministrativa oltre 70 datori di lavoro,
sospendere 39 attività imprenditoriali e 21 cantieri
edili, nonché contestare sanzioni amministrative
per €. 853 mila e ammende per €. 165 mila.
L’attività ispettiva di controllo sul rispetto delle
norme giuslavoristiche e di verifica delle condizioni di
sicurezza sui luoghi di lavoro sta proseguendo fervida
anche nel 2016, pur con le limitazioni derivanti dagli
stanziamenti approvati dalla legge di bilancio.
Belpasso
CT
– Rapina ed estorsione, CC 2 arresti. I
Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT), attuando
due provvedimenti restrittivi emessi dall’ufficio
esecuzioni del Tribunale di Catania, hanno arrestato
i belpassesi: Carmelo FILLORAMO 48enne, già
condannato dai giudici etnei per tentata estorsione,
reato commesso a Belpasso nel dicembre del 2003, dovendo
espiare in carcere la pena residua equivalente a 3
anni, 1 mese e 7 giorni di reclusione. Santo LEOTTA
35enne,già condannato dai giudici etnei per
rapina aggravata in concorso, reato commesso a Santa
Maria di Licodia (CT) nell’ottobre del 2003, dovendo
questi espiare in carcere la pena residua di 3 anni, 10
mesi e 26 giorni di reclusione. Gli arrestati sono
stati ambedue rinchiusi nel carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania - CC, presi 2 topi d’auto, ai domiciliari. Si
tratta dei 60enni catanesi
Gaetano SPAMPINATO
e Salvatore PIDATELLA. 2
carabinieri, in servizio al Nucleo Radiomobile del
Comando Provinciale, ieri mattina erano in via Palermo a
bordo dell’auto privata e si stavano recando nella sede
di servizio per intraprendere il turno di pattuglia,
quando hanno notato 4 persone sospette a bordo di una
Fiat Sedici ferma sul ciglio della strada. I militari
sono scesi immediatamente dall’auto, per identificare
gli occupanti della vettura, e sono riusciti a
bloccarne 2, gli altri sono riusciti a fuggire. I
maldestri sono stati identificati per Gaetano
SPAMPINATO e Salvatore PIDATELLA. L’auto,
risultata oggetto di furto, perpetrato poco prima ad Aci
Catena (CT), è stata restituita al legittimo
proprietario, mentre i 2 ladri sono stati arrestati e
posti ai domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima, dovranno difendersi dall’accusa di furto
aggravato in concorso.
Catania – PolPosta scopre prostituzione/stalking on line indagati 2
impiegati e casalinga. La Polizia
Postale di Catania, ieri indagando su un caso di
cyberstalking, ha assicurato alla giustizia 3
individui, 2 uomini ed 1 donna, responsabili di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.Gli
indagati, sono 2 impiegati di 56 e 58 anni ed 1
casalinga 48enne. Gli investigatori del Compartimento
Polizia Postale e delle Comunicazioni di via Beato
Bernardo hanno eseguito rispettivamente 2 provvedimenti
di sottoposizione all’obbligo di dimora ed 1 all’obbligo
di firma emessi dal GIP su richiesta della Procura
Distrettuale di Catania.
L’investigazione è iniziata un anno fa per far luce su
un caso di cyberstalking e da essa, nel corso dei
mesi, è emerso anche un giro di sfruttamento e
favoreggiamento della prostituzione in provincia di
Catania. Alcune donne, in particolare, dedite alla
prostituzione, erano asservite ai 2 soggetti indagati
che procacciavano loro, in maniera esclusiva, i clienti
pretendendo in cambio dei favori sessuali. il ruolo
della donna oggetto del provvedimento della Procura
Etnea sarebbe di rilievo poiché, oltre a procacciare i
clienti in accordo con gli altri indagati, dava la
disponibilità di un’abitazione di sua proprietà in
cambio di denaro. Oltre ai tre soggetti è stato indagato
per lo stesso reato anche lo stalker, un 45enne di
Palermo, nei cui confronti era stata già eseguita la
misura cautelare. La Polizia Postale nel corso delle
perquisizioni ha sottoposto a sequestro i telefoni
smartphone ed i tablet nella disponibilità degli
indagati, sui quali effettuerà analisi forensi alla
ricerca di ulteriori responsabilità dei soggedetti e di
eventuali terzi. Gli
investigatori nell’era
digitale anche con indagini su reati commessi in ambito
infotelematico fanno luce su reati tradizionali a questi
connessi.
La
Polizia Postale, giorni fa a Milano, aveva sgominato una
banda di clonatori di carte di credito, ed aveva anche
evidenziato responsabilità in ordine ad un giro di
spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzate per
costringere i “muli” (in gergo tecnico si utilizza tale
termine per indicare persone che offrono la propria
identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di
credito, sui quali vengono poi accreditate le somme
frodate a ignari cittadini attraverso varie forme di
aggressioni criminali ai sistemi di home banking e
monetica) ad offrire la propria disponibilità in modo
costante.
Catania – Droga, 2 in manette. Si tratta di Salvatore BELLIA 60enne e Francesco
MUGHEDDU 25enne. La Polizia di Stato ha arrestato
Salvatore BELLIA destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11
aprile 2016 dalla Procura Generale della Repubblica
presso la Corte d’Appello di Torino – Ufficio Esecuzioni
Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile –
Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di
1 anno, 6 mesi e 29 gg. di reclusione per reati in
materia di stupefacenti e Francesco MUGHEDDU
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso il 14 aprile 2016 dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio
Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra
Mobile – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena
di 1 anno, 4 mesi e 23 gg. di reclusione per reati in
materia di stupefacenti.
Catania
–
Coltellate in pancia ad avversario, 52enne filmato
ed ammanettato.
La Polizia ha arrestato il già noto catanese EnricoGAGLIANO 52enne, per tentato omicidio e porto
abusivo di arma da taglio. Agenti della Squadra Mobile,
alle ore 13.50 circa di ieri, sono intervenuti presso
il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio
Emanuele” dove, poco prima, era giunto, accompagnato da
un familiare, M. G. 23enne già noto, il quale
presentava una vistosa ferita d’arma da taglio
all’addome. I
sanitari di turno, vista la gravità della ferita,
l’hanno sottoposto ad intervento chirurgico ad esito del
quale ne hanno disposto il ricovero in prognosi
riservata. Le indagini immediate hanno consentito di
individuare il luogo teatro del grave fatto di sangue in
uno spiazzo di pertinenza di uno stabile ubicato in
viale Librino, pertanto le attività si concentravano in
tale sito. Gli investigatori della Squadra Mobile -
“Sezione Reati contro la Persona”, al fine di chiarire
la dinamica dell’accaduto, tenuto conto dell’assoluta
assenza di testimonianze, hanno proceduto a verificare
la presenza in loco di eventuali impianti di
video - sorveglianza. I tutori dell’ordine, dalla
visione delle immagini acquisite da un esercizio
commerciale hanno notato, in orario compatibile con
l’evento delittuoso, la presenza di un individuo con in
mano verosimilmente un coltello. L’individuo,
riconosciuto in base alle fattezze fisiche in Enrico
GAGLIANO, abitante nel rione di Librino, noto agli
investigatori per i suoi trascorsi giudiziari veniva
rintracciato e condotto presso gli uffici della Squadra
Mobile. Le attività di ricerca, condotte nel contempo
ininterrottamente con l’ausilio di personale del locale
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno
permesso di rinvenire, in un cassonetto della nettezza
urbana posizionato nelle immediate vicinanze del luogo
teatro del fatto di sangue, 1 coltello a serramanico che
veniva sottoposto a sequestro, sulla lama venivano
individuate presumibili tracce di sangue. Enrico
GAGLIANO nella tarda serata, ha reso, in presenza di un
legale, spontanee dichiarazioni autoaccusatorie dalle
quali emergeva che egli, al culmine di una discussione
avvenuta con M.G. per futili motivi, aveva
colpito la vittima con un coltello a serramanico del
quale, commesso il delitto, si era disfatto. Enrico
GAGLIANO alla luce degli elementi raccolti a suo carico,
è stato dichiarato in arresto per i reati di tentato
omicidio e porto abusivo di arma da taglio ed associato
presso la locale Casa Circondariale di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Polizia e cane antidroga usano autoscala pompieri a San
Berillo trovato stupefacente. Bloccato il maliano
Diara BA 21enn.e La pressante opera di bonifica del
quartiere “San Berillo Vecchio” da parte dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico su disposizione
del Questore prosegue incessante. Agenti delle volanti
hanno tratto in arresto in flagranza di reato un
extra-comunitario del Mali, resosi responsabile di
detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente
del tipo hashish nonché evacuato uno stabile dismesso. I
poliziotti hanno acquisito la notizia che il gruppo di
stranieri di origine centroafricana che nel Vecchio San
Berillo ha da tempo avviato una piazza di spaccio di
droghe del tipo leggero, dopo essere stato sfrattato la
settimana scorsa da uno stabile abbandonato ubicato in
via Pistone, aveva trovato riparo in un appartamento al
primo piano di altro stabile fatiscente, transennato dal
Comune perché pericolante, ubicato ad angolo tra via
Delle Finanze e via Di Prima. I tutori dell’ordine hanno
quindi pianificato l’irruzione. Oltre a pattuglie delle
volanti, sono giunti in loco: 1 unità cinofila
antidroga, con il cane Jagus ed i vigili del fuoco con
l’autoscala, potendo accedere nell’appartamento solo
dall’esterno tramite una catena fissata all’inferriata
della ringhiera di un balcone. Gli agenti fatta
irruzione nell’immobile, accedendovi, così come il cane
Jagus, da un balcone a mezzo del cestello dei Vigili del
Fuoco, subito hanno notato uno straniero, poi
identificato per il maliano Diara BA 21enne,
richiedente asilo che in fondo ad una stanza si era
sbarazzato di 1 busta, lanciandola in terra tra
l’immondizia. I tutori dell’ordine hanno subito
recuperato, il contenitore e riscontrato all’interno
dell’hashish, per un peso complessivo poi quantificato
in 100 grammi, di cui parte già frazionato in 80
stecchette, simili a bastoncini, ed il maggior
quantitativo ancora intero, per un controvalore al
dettaglio stimabile in 1000€. Gli agenti hanno
recuperato altri 20 grammi di hashish, ripartiti in
stecchette dentro 1 involucro, trovati dal cane Jagus
sopra il tetto di un appartamento attiguo allo stabile,
che qualcuno degli stranieri vi aveva lanciato all’atto
dell’irruzione della polizia. Il giovane Diara BA è
stato dichiarato in arresto e, su disposizioni
dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuto presso le
locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per
direttissima. I poliziotti nell’appartamento hanno
bloccato altri nove africani, tutti originari del
Gambia, i quali venivano condotti in Questura per
accertamenti. 8 sono stati rilasciati perché provvisti
di permesso di soggiorno od in attesa del riconoscimento
dello status di rifugiato, mentre 1 risultava essere
gravato da decreto di espulsione e quindi trattenuto
ulteriormente per dare corso al provvedimento. Gli
operai del Comune hanno poi precluso l’eventuale futuro
accesso allo stabile dal balcone.
Adrano CT
– Inquilino sotto sfratto appicca fuoco a
proprietaria ed appartamento, manette per tentato
omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano
di mattina hanno tratto in arresto Massimiliano DI
BELLA 44enne, responsabile dei reati di tentato
omicidio ai danni di D.P. 66enne, nonché per
incendio doloso e danneggiamento di abitazione. DI
BELLA, poco prima, aveva avuto un’animata discussione
con la vittima, proprietaria della casa dove lui
risiede, a causa della notifica di sfratto che doveva
avere luogo in giornata. DI BELLA nel corso
dell’alterco, ha versato sul corpo della donna liquido
infiammabile e con un accendino ha appiccato il fuoco.
La donna, prontamente, ha raggiunto la doccia
dell’appartamento, riuscendo a spegnere le fiamme che,
tuttavia, si sono propagate nell’abitazione,
distruggendo parte dell’arredamento. Di Bella , benchè
allontanatosi repentinamente dall’abitazione, è stato
individuato ed arrestato dagli agenti di Polizia che
con dinamismo e solerzia sono riusciti a sfruttare le
notizie raccolte nell’immediatezza dei fatti. La
vittima stata trasportata presso il nosocomio di
Biancavilla per le cure del caso, i sanitari hanno
riscontrato ustioni di 1°, 2° e 3° grado. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, su disposizione del Sost.
Proc. di turno, è stato tradotto presso la Casa
Circondariale di Catania a Piazza Lanza a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Catania
–
Evade dai domiciliari: preso. Agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di
pomeriggio, hanno arrestato per evasione dagli arresti
domiciliari Francesco COPPOLA (classe 1974). Gli
uomini in servizio di volante, alle ore 16.30, durante
l’attività di controllo del territorio finalizzato al
contrasto dei reati predatori nel centro storico, hanno
notato in piazza Sciuti una vettura con 2 individui a
bordo, i quali con fare sospetto transitavano lentamente
guardando le auto parcheggiate. I soggetti, accortisi
della pattuglia, hanno accelerato bruscamente la marcia
per tentare la fuga. i sospetti sono stati
immediatamente bloccati dagli agenti. gli accertamenti
esperiti, hanno evidenziato che 1 dei 2 individui,
identificato per Francesco COPPOLA, era sottoposto
agli arresti domiciliari, pertanto è stato dichiarato in
arresto. Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento
presso l’abitazione del COPPOLA e la nuova
sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
Gravina CT – CC,
presi 3 topi d’auto in azione. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, Domenico BUREMI
26enne e due 19enni, tutti catanesi, poiché ritenuti
responsabili di furto aggravato in concorso. Un
equipaggio della “gazzella” del Nucleo Radiomobile
stanotte ha sorpreso e bloccato i 3 in via Umberto
mentre su di una Lancia Y, rubata poco prima in Via SS.
Annunziata caricavano, del materiale elettrico e
dell’attrezzatura edile trafugata da un garage ubicato
in quella strada. L’auto e la refurtiva sono stati
restituiti ai legittimi proprietari. 2 degli arrestati
sono stati trattenuti in camera di sicurezza, il terzo è
stato relegato ai domiciliari, in attesa del giudizio
per direttissima.
Belpasso
CT -
Rapina, porto e detenzione armi, resistenza a PU, CC
1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di
Belpasso (CT) hanno arrestato Alfio Dario MONTAURO
32enne del posto, in esecuzione di un ordine
di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il
soggetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale di
pubblica sicurezza, dovrà ora scontare la pena
equivalente a 3 anni di reclusione comminatagli dai
giudici in diversi gradi di giudizio per rapina, porto e
detenzione di armi, resistenza a pubblico ufficiale,
reati commessi tra il 2000 e il 2012. L’arrestato è
stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
- Agenti coi cani antidroga scoprono stupefacenti: 1
pusher in manette. Uomini delle Volanti dell’UPGSP
nel corso della scorsa notte, hanno arrestato Agatino
DESI 42enne, per il reato di concorso in spaccio
continuato di sostanza stupefacente, resistenza a P.U. e
detenzione illegale di materiale esplodente. Due
pattuglie, trascorsa la mezzanotte, mentre stavano
percorrendo a fari spenti la via Ustica, nel rione di
San Giovanni Galermo, luogo ad elevata densità criminale
e nota piazza di spaccio, hanno sorpreso sotto i portici
tra i condomini di cui ai civici 9 e 11, due individui
intenti a spacciare, con gli acquirenti a bordo di
un’auto in sosta. I personaggi, accortisi degli Agenti
sono dati alla fuga. Uno degli spacciatori è stato
immediatamente bloccato mentre saliva le scale del
condominio al civico 9 . il maldestro, nel momento in
cui veniva bloccato, in uno strenuo ulteriore tentativo
di darsi alla fuga, ha ingaggiato una violenta
colluttazione con l’Agente, che minacciava e colpiva con
calci e pugni nel tentativo di divincolarsi dalla presa.
Il poliziotto, nonostante la strenua resistenza è
riuscito a neutralizzare definitivamente ed ammanettare
il maldestro. Il poliziotto nel frangente ha riportato
contusioni giudicate guaribili in gg.6 s.c. Agatino Desi,
dopo essere stato identificato, noto per reati
specifici, è stato sottoposto a perquisizione, col
rinvenimento addosso di 6 mini involucri contenenti
cocaina, poi quantificata in 1,20 grammi complessivi, e
430€ in biglietti di vario taglio, ritenuti provento
dello spaccio. I poliziotti hanno fatto convergere
immediatamente in loco unità cinofile antidroga, con i
cani Jagus e App, ed hanno eseguito una perquisizione
nell’abitazione e nel garage di pertinenza di Desi,
ubicata nello stesso condominio. I tutori dell’ordine,
nell’abitazione, dentro un contenitore riposto nella
credenza della cucina, hanno rinvenuto 2.510€,
sequestrati anch’essi perché ritenuti provento dello
spaccio, ed in garage, tra delle masserizie, grazie al
fiuto di Jagus è stato rinvenuto 1 bilancino di
precisione intriso di cocaina, e 180 petardi di fattura
artigianale. L’infallibile fiuto di Jagus, ha rilevato
in un sottoscala limitrofo all’abitazione di Desi 1
sacchetto con 1 altro bilancino, ed 1 pietra di
cocaina, poi quantificata in 12grammi. Il cane App, a
sua volta, nell’atrio del condominio limitrofo a quello
del Desi, ha fiutato la presenza di altra sostanza
stupefacente, che veniva scoperta sopra l’alloggio dei
contatori della luce e consistente in marijuana, poi
quantificata in grammi 170. L’Autorità Giudiziaria di
turno informata dell’arresto, ha disposto la traduzione
in carcere di Desi.
Catania –
3
proseliti terrorismo
Califfato
Islamico
scoperti e denunciati da PolPosta su facebook.
Si tratta di un impiegato 37enne, uno studente
marocchino di 20 anni ed un 33enne. L’attività
investigativa è partita dal Compartimento Polizia
Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il
coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma, in
seguito al monitoraggio della Rete finalizzata al
contrasto del terrorismo internazionale. Le attività
quotidiane di controllo effettuate on line dal personale
della Specialità, hanno evidenziato la presenza su
Facebook di alcuni profili, verosimilmente in uso a
soggetti di nazionalità italiana od ivi residenti, che
condividevano l’ideologia dello Stato Islamico del
Califfato. La Polizia Postale attraverso la verifica
delle comunità virtuali, è così risalita ai tre giovani
collegati tra loro sui social, ove condividevano
l’ideologia Daesh. I
risultati investigativi hanno portato la locale Procura
Distrettuale ad emettere dei decreti di perquisizione a
carico degli indagati, un impiegato 37enne, con
precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, atti
persecutori e ricettazione, residente a Siena, uno
studente marocchino di 20 anni residente a Torino,
un 33enne, con precedenti di polizia per
associazione finalizzata ad atti di terrorismo, reati di
resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico ufficiale,
residente a Reggio Emilia, amministratore del gruppo
Facebook “Musulmani d’Italia”. L’operazione si inserisce
nel più ampio contesto della intensificata attività
antiterrorismo condotta dalla Polizia Postale e delle
Comunicazioni a partire dall’autoproclamazione dello
Stato Islamico del giugno 2014. Gli attacchi
terroristici avvenuti anche in Paesi dell’Unione Europea
ed il sempre più diffuso ricorso alla rete Internet da
parte delle organizzazioni terroristiche facenti capo al
Daesh, come strumento di diffusione delle ideologie più
radicali e di rivendicazione e come mezzo complementare
di attuazione della strategia jihadista, hanno, infatti,
imposto l’intensificazione dell’attività di prevenzione
e contrasto attraverso percorsi investigativi che
prevedono relazioni sinergiche tra tecniche di indagine
tradizionali e informatiche tra la Specialità, la
Polizia di Prevenzione ed il comparto intelligence. La
Polizia Postale e delle Comunicazioni , al fine di
prevenire turbative e pericoli per l’ordine e la
sicurezza pubblica, provvede anche al costante
monitoraggio della Rete per individuare illecite azioni
attività di proselitismo concernenti iniziative di
carattere razzista, xenofoba, sessuofobica o comunque
ispirate a reati di odio.
Catania – Furto
ed evasione, e droga : 5 in manette. Agenti della
Polizia di Stato hanno tratto in arresto il già noto
catanese Carlo SAPIA 53enne, destinatario di
ordine di carcerazione emesso il 7 aprile 2016 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario
di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da
personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi”,
dovendo espiare la pena di 1 anno e 6 mesi di
reclusione per i reati di furto in concorso ed evasione.
La Squadra Mobile, nell’ambito di mirati servizi
finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio di
sostanze stupefacenti, nella nottata ha eseguito una
serie di perquisizioni che hanno consentito di rinvenire
e sequestrare cospicui quantitativi di droga di vario
genere (cocaina, hashish e marijuana)
nonché armi da fuoco. Gli esiti delle singole
operazioni: Antonino GIUFFRIDA 42enne
responsabile del reato di detenzione illegale ai fini di
spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina,
hashish, marijuana. Agenti della Sezione
“Antidroga” avevano appreso che ad Acicastello (CT), un
incensurato aveva avviato una fiorente attività di
spaccio di stupefacenti presso la sua abitazione. La
notizia veniva appositamente verificata dagli uomini
della Sezione Antidroga con mirati servizi di
osservazione che consentivano l’identificazione del
soggetto e l’individuazione dell’abitazione. Gli Agenti
alla luce di quanto appreso, hanno predisposto una
perquisizione domiciliare ad esito della quale, hanno
rinvenuto: 7 involucri in cellophane trasparente con
apice termosaldato contenente sostanza stupefacente del
tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 144
(centoquarantaquattro) circa. 3 involucri in plastica
contente sostanza stupefacente del tipo marijuana
per un peso complessivo di 130 (centotrenta) gr. circa.
Sostanza stupefacente del tipo hashish per un
peso complessivo di gr. 34 (trentaquattro). Bilancini di
precisione e materiale per il confezionamento. Espletate
le formalità di rito, il soggetto è stato associato
presso la Casa Circondariale di piazza “Lanza” a
disposizione del P.M. di turno presso la Procura della
Repubblica di Catania. A
Nesima
Francesco MACCARRONE,
42enne già noto, ritenuto responsabile del reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente,
detenzione illegale di arma da fuoco clandestina nonché
ricettazione della medesima. Gli agenti a seguito di
perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione
del MACCARRONE, ubicata nel rione di Nesima, hanno
rinvenuto e sequestrato diversi involucri di sostanza
stupefacente del tipo cocaina per un peso totale
di gr. 18, gr. 41 circa sostanza da taglio (mannite),
bilancini di precisione e materiale per il
confezionamento nonché un revolver cal.38 “Euskaro”
con matricola abrasa. I poliziotti nell’abitazione hanno
rilevato la presenza del già noto Alfio D’ANTONI,
40enne, sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza, il quale è stato
tratto in arresto per violazione delle prescrizioni
imposte dalla citata misura di prevenzione.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono
stati associati presso il carcere di Catania “piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alessandro Mirko FONTANINI 24enne, ritenuto
responsabile dei reati di detenzione illegale di arma da
fuoco, munizionamento, ricettazione della medesima,
nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti nel
corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione di
Alessandro Mirko FONTANINI ubicata nel Villaggio “Cielo
Azzurro”, hanno rinvenuto e sequestrato : 1 pistola
semiautomatica, marca VZOR, modello 70, calibro 7,65,
con matricola 701970, completa di caricatore rifornito
di 6 cartucce; 1 Kg circa di sostanza stupefacente del
tipo cocaina. Espletate le formalità di rito,
Alessandro Mirko FONTANINI è stato associato presso il
carcere di Catania – “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Paternò CT -
Marijuana e pistola giocattolo priva tappo rosso in
casa, 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati
dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno
arrestato in flagranza un 24enne, del luogo, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
e detenzione di arma giocattolo priva di tappo rosso. I
militari, ieri mattina a conclusione di una veloce
attività info investigativa, hanno proceduto ad una
perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane
rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in
un’anta dell’armadio della sua stanzetta, 33 dosi di
marijuana, per un peso complessivo di 70 grammi, una
busta di plastica trasparente contenente altri 70 grammi
dello stesso stupefacente, un bilancino elettronico di
precisione, vario materiale utilizzato per confezionare
la droga ed una pistola giocattolo, priva di tappo
rosso, marca bruni mod.92 calibro 9, perfetta imitazione
di quelle in dotazione alle forze di polizia.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania –
Spaccio, 1 preso in azione. I poliziotti, nel
pomeriggio di ieri, nell’ambito di mirati servizi di
controllo del territorio disposti dal Questore, volti,
tra l’altro, al contrasto dello spaccio di sostanze
stupefacenti in alcune piazze di spaccio cittadine,
hanno arrestato Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA
23enne con precedenti specifici, per detenzione di
sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
intorno alle ore 18:10 circa, hanno effettuato un
passaggio in via Martucci, angolo via Macaluso, nel
rione "Picanello", immettendosi contromano al fine di
non essere visti. I poliziotti hanno colto di
sorpresa la c.d. “vedetta”, che, dopo avere urlato ad
alta voce in direzione di via Martucci, al fine di
segnalare l’arrivo della polizia, si è allontanata
precipitosamente. Un giovane, a distanza di pochi
metri, sempre sulla via Martucci, già noto ai
poliziotti, alla vista della volante, si è dato alla
fuga, entrando all’interno di un portone, ubicato nei
pressi. Inseguito a piedi dai poliziotti, il soggetto
veniva raggiunto all’interno dello stabile, in
particolare del vano vasche, dove è stato colto mentre
tentava di disfarsi di 1 busta trasparente in
cellophane, cercando di occultarla in una vasca. Il
soggetto bloccato, è stato identificato e sottoposto a
perquisizione che dava esito positivo, avendo addosso la
somma di trentacinque euro in banconote di piccolo
taglio, presunto provento dell’attività di spaccio
svolta. I poliziotti hanno all’interno della busta in
cellophane hanno rinvenuto i 36 involucri in carta
stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo
“marijuana”, confezionati e pronti ad essere immessi nel
mercato. Il soggetto alla luce di quanto accertato,
veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente e su
disposizione del Pubblico Ministero veniva posto agli
arresti domiciliari in attesa della celebrazione del
rito di direttissima fissato per la giornata seguente.
Catania –Antiprostituzione
CC a San Berillo, sorprese 10 donne.
L’impegno dei Carabinieri nell’attività di prevenzione e
contrasto ad ogni forma di degrado territoriale
prosegue. Il Comando Provinciale negli ultimi giorni,
infatti, non lasciando inascoltate alcune lamentele
giunte da comuni cittadini che avevano segnalato nel
quartiere di San Berillo ed in Corso Sicilia la presenza
in strada di numerose prostitute, ha predisposto una
serie di servizi eseguiti sul campo dagli uomini della
Compagnia di Piazza Dante. I servizi si sono concentrati
nella fascia oraria notturna proprio nelle zone
indicate dove sono state identificate una decina di
donne dedite alla prostituzione, tutte di origine
sudamericana, delle quali sono state verificate la
precisa identità e la regolarità dei documenti di
soggiorno. I carabinieri, nel medesimo contesto
operativo, con il prezioso ausilio dei militari del
battaglione “Sicilia” e delle unità cinofile di Nicolosi
(CT), hanno proceduto ad istituire numerosi posti di
controllo intorno al quartiere e nelle zone limitrofe
conseguendo i seguenti risultati: 20 persone
identificate, 16 mezzi controllati, di cui 2
sequestrati, eseguite 5 perquisizioni tra personali e
veicolari nonché sottoposte a verifica 2 sale da gioco.
Catania -
Carabinieri filmano spaccio in villa comunale a
Palagonia: 5 indagati.
video
spaccioArrestati in carcere: Gaetano Giuseppe CAMELIA,25enne; FrancescoCOSTA 32enne;
Michele 30ennee Francesco 31enne
OGLIALORO già ai domiciliari. Sottoposto all’obbligo
di presentazione alla polizia giudiziaria: V.S.,
29enne.I
carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare
emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone su
richiesta di quel Procuratore della Repubblica, nei
confronti di 5 soggetti indagati, dei quali 4 in carcere
ed 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria.Il
provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della
Compagnia di Palagonia, con l’ausilio dei reparti
specializzati della Compagnia di Intervento Operativo
del XII Battaglione “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di
Nicolosi (CT) e del 12° Nucleo Elicotteri di
Catania-Fontanarossa, nei confronti di un sodalizio
dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune
di Ramacca (CT).I
soggetti destinatari del provvedimento devono rispondere
del reato di detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, in concorso, accertato tra i mesi di marzo
ed aprile del 2015.Il provvedimento
scaturisce da un’attività di indagine avviata dalla
Compagnia Carabinieri di Palagonia in seguito alle
numerose segnalazioni pervenute alla Stazione
Carabinieri di Ramacca, che indicavano nella villa
comunale di piazza Margherita un centro di spaccio molto
attivo, dove gli spacciatori, con fare arrogante e
prepotente, avevano di fatto allontanato gli abituali
frequentatori. Le segnalazioni ricevute davano il via ad
una serie di riscontri da parte degli uomini della
locale Stazione dell’Arma, che attraverso ripetuti
servizi individuavano alcuni soggetti di riferimento,
mettendo a fuoco le precauzioni adottate per lo spaccio
al dettaglio. I pusher infatti, avvalendosi di un ben
organizzato sistema di vedette, riuscivano quasi sempre
ad allontanarsi prima dell’intervento dei militari,
abbandonando le dosi di stupefacente tra le aiuole della
villa comunale.Gli
investigatori per porre
rimedio alla situazione e contrastare efficacemente il
fenomeno, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di
Caltagirone l’autorizzazione ad avviare una specifica
attività tecnica, mediante l’installazione di alcune
telecamere nascoste. La
richiesta veniva valutata ed accolta direttamente dal
Procuratore Capo, dott. Giuseppe VERZERA, che decideva
di coordinare personalmente le attività. I
militari in effetti, nel giro di poco più di un mese,
l’ausilio delle telecamere hanno individuato ed
identificato con assoluta precisione i componenti del
gruppo di spacciatori, facenti capo a Gaetano Giuseppe
CAMELIA, 25enne già noto del posto; sono
state documentate oltre 50 attività di cessione di
stupefacente, prevalentemente hashish e marijuana, in
alcuni casi anche nei confronti di minorenni ed
extracomunitari; sono
stati effettuati numerosi recuperi e sequestri di
riscontro, con la conseguente segnalazione alla
Prefettura di Catania di alcuni acquirenti delle singole
dosi di stupefacente, provenienti anche da diversi altri
comuni del calatino.
Catania–
Spaccio a Librino, CC 1 ai
domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania
Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in flagranza
Andrea MAUGERI 32enne, di Catania, già gravato da
pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, di sera, durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare
quartiere Librino, hanno notato il soggetto in viale
Grimaldi cedere delle bustine ad occasionali avventori.Il fermato è stato prontamente bloccato e
perquisito, trovato in possesso di 80 grammi di
marijuana, già suddivisa dosi pronta per lo spaccio, 16
grammi di cocaina e la somma contante di 50 euro in
banconote di piccolo taglio, ritenute parziale provento
dell’illecita attività. L’arrestato è stato posto ai
domiciliare in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– CC catturano a
S.Cristoforo latitante romeno.
Il soggetto era ricercato dal maggio del 2015. I Carabinieri della Stazione
di Catania Librino hanno arrestato il romeno
Daniel Gheorghe REZMUVES 27enne, in esecuzione di un provvedimento di
cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Gela (CL). Inottemperante
al decreto di espulsione, si era reso irreperibile dal maggio del 2015
quando, destinatario di un ordine di carcerazione, emesso a seguito di
condanna di reato, si era allontanato dal campo nomadi della Plaia a
Catania, ieri sera è stato fermato ed arrestato dalla pattuglia dell’Arma
mentre camminava in via Barcellona, nel quartiere di San Cristoforo.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania -
Spaccio, 1 condannato ai
domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga
hanno arrestato ai domiciliari Agatino SPAMPINATO
45enne, catanese, già ai domiciliari, dando esecuzione
ad un ordine per espiazione pena emesso dalla Procura
Generale presso la Corte d’Appello di Torino. Il
soggetto dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 1 mese
e 10 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile
di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, reato commesso il 26 marzo 2014 a
Torino. L’arrestato è stato posto nuovamente ai
domiciliari, come disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Estorsione, 1 ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Catania Librino hanno arrestato
Giuseppe LICCIARDELLO
35enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso da
Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà
espiare la pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto
responsabile del reato di estorsione, commesso il 26
marzo 2008 a Catania. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Palagonia
CT
- Droga, 1 in manette. I Carabinieri della
Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato il
palagonese
Fabio
PASTORE 38enne, in
esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone.
I CC, il 5 gennaio scorso, durante un’operazione
anticrimine, arrestarono il soggetto poiché,
inottemperante agli obblighi della sorveglianza
speciale, deteneva in casa 15 grammi di cocaina, già
suddivisa in dosi pronte da smerciare, nonché, nascosta
in garage, una BMW serie 1 risultata rubata nell’agosto
del 2015 a Caltanissetta. Relegato ai “domiciliari” è
stato ora raggiunto dal provvedimento del giudice che,
recependo in toto l’informativa dell’Arma, che ne ha
richiesto la custodia cautelare, e disposto l’arresto e
la reclusione nel carcere di Caltagirone (CT).
Catania
–
Librino: CC domiciliari a spacciatore di Viale Nitta, CC
sequestrano “pizzino” con nomi e cifre. I Carabinieri
del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale stanotte,
hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Giuseppe
GUERRAZZI 45enne,reo di spaccio e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. L’ennesima incursione dei
militari della Squadra “Lupi” nel quartiere, ritenuto piazza
di spaccio più significativa del capoluogo etneo, ha
consentito l’arresto. Il “pusher” sotto i portici di un
caseggiato di Viale Nitta, coperto agli angoli dell’immobile
da due vedette, riuscite a fuggire, vendeva droga ad alcuni
clienti. I militari, dopo averne osservato i movimenti (tre
le cessioni constatate), hanno deciso di intervenire per
fermare la fonte dello spaccio, nello specifico il reo, che,
avvisato dall’urlo di una delle vedette, ha tentato
inutilmente di fuggire. Il soggetto è stato bloccato dopo
un centinaio di metri ed è stato perquisito e trovato in
possesso di: 82 dosi di “marijuana” (circa 100 grammi), 100
euro in contanti nonché un “pizzino” con annotati i nomi
dei clienti e le cifre corrispondenti alle operazioni di
compravendita dello stupefacente, il tutto nascosto nelle
tasche dello smanicato e dei pantaloni indossati. La droga,
il denaro ed il pizzino sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato
relegato agli arresti domiciliari.
Catania
- Coppia anziani truffata con falsi contratti elettricità
a basso consumo. Arrestato in flagranza un 19enne e
denunciato un minore. I Carabinieri della Stazione di Piazza
Verga hanno arrestato in flagranza
Gianluca
TORRISI 19enne, per truffa continuata in concorso e
circonvenzione di persone incapaci e denunciato per lo
stesso motivo alla Procura dei Minori di Catania un 16enne.
I soggetti, in più occasioni, dal 3 marzo scorso si erano
recati in un’abitazione di Corso Italia e fingendosi
operatori commerciali di una ditta, di impianti elettrici a
basso consumo e tutela dell’ambiente, di fatto inesistente.
I maldestri approfittando dell’età avanzata e dello stato
di infermità di una coppia, l’hanno indotta ad anticipare la
somma contante di 2100 euro per dei futuri contratti.
L’anziana vittima, nel primo pomeriggio di ieri, si è
presentata in caserma riferendo quando gli era accaduto e
notiziando i militari della proposta avanzata dai malfattori
di un ulteriore incontro, che si sarebbe tenuto in serata
nella loro abitazione. I Carabinieri durante questo incontro
sono intervenuti cogliendo in flagranza i due maldestri
ancora nell’intento di portare a termine la loro truffa
chiedendo altri soldi alle loro vittime. L’arrestato è
stato trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa
di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria. Vademecum dei Carabinieri contro
le truffe anziani: come difendersi ultimamente in Catania e
provincia sono stati segnalati alcuni episodi di truffe o
tentate truffe ai danni di persone anziane. Così i
Carabinieri di Catania hanno stilato un vademecum rivolto
agli anziani, con utili e pratici consigli per tenere gli
occhi aperti e adottare comportamenti e accorgimenti di
prevenzione, da diffondere sul territorio. Finti tecnici del
gas, finti assicuratori, finti addetti di enti o operatori
di servizi pubblici. Truffe vere. Sono anziani e soggetti
deboli le vittime più frequenti, le preferite dai
malintenzionati perché con maggiore facilità riescono a
carpirne la fiducia. Oltre al danno, la vittima viene presa
dal senso di colpa per essere caduta nel raggiro, tanto
palese quando viene svelato. Ecco come difendersi:
Non fare entrare in casa
sconosciuti, specie quando sei solo, e diffida delle persone
che vengono a trovarti in orari inusuali.
Controlla dallo spioncino della porta
e, se hai di fronte una persona mai vista prima, apri con la
catenella attaccata. Se lo sconosciuto veste un’uniforme
o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica
utilità assicurati da chi è stato mandato e perché.
Ricorda sempre:
· nessuna azienda di pubblica utilità manda personale a
domicilio per il pagamento in contanti di bollette, fatture
o rimborsi; · nessun ente manda personale a casa per
sostituire banconote false date erroneamente.; · nessun
organo di polizia invia personale per riscuotere in contanti
contravvenzioni o cauzioni. Non dare ascolto a chi offre
guadagni facili o chiede di controllare i vostri soldi o il
vostro libretto della pensione anche se è una persona
distinta ed educata.
Se vai a ritirare la pensione, durante il tragitto dalla
banca o dall’ufficio postale con i soldi in tasca,
non fermarti con gli sconosciuti e non distrarti. Se
avverti di essere osservato o seguito la prima cosa da fare
è quella di entrare in un negozio e cercare una compagnia
sicura. Non continuare il viaggio fino a casa, specie se
all’arrivo non ci sono altre persone in grado di aiutarti.
Ricorda sempre: nessun cassiere o impiegato ti
insegue per strada per evidenziare un errore nel conteggio
del denaro.
Diffida sempre degli acquisti molto convenienti
e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce
rubata; non partecipare a lotterie non autorizzate e non
acquistare prodotti miracolosi o oggetti dei quali non sei
certo della loro provenienza. Non firmate nulla che non sia
chiaro: chiedi sempre consiglio a persone di fiducia e più
esperte.
Non fornire dati personali
tuoi, dei familiari, dei vicini di casa o degli amici agli
sconosciuti o agli operatori telefonici per campagne
promozionali o sondaggi: potrebbero essere usati in seguito
a tuo sfavore.
Per qualunque problema
o dubbio chiama subito il ‘112» , un operatore dei
Carabinieri è sempre disponibile e pronto a risponderti.
Ricorda sempre: per esserti d’aiuto più velocemente
dai nome, cognome, indirizzo e telefono da
cui stai chiamando (I tuoi dati saranno trattati con la
massima riservatezza). Racconta ciò che sta accadendo e
NON abbassare la cornetta del telefono fin quando non lo
richiede l’operatore.
Catania
–Cyberbullismo: Polizia,
3^ edizione “Una vita da social”. Si tratta della Campagna educativa itinerante
sui temi dei social network, del cyberbullismo,
dell’adescamento online e sull’importanza della
sicurezza della privacy. Il Tour itinerante è di 57
tappe su tutto il territorio nazionale. Catania, anche
quest’anno, ripropone la più importante ed imponente
campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia
di Stato e dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto
Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia,
sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e
pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi
delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione
Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha
raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia
Postale e delle Comunicazioni
hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e
800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti
per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km
percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e
una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni
settimanali sui temi della sicurezza online. Per il terzo anno di seguito le
Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni,
Aziende e società civile per un solo grande obiettivo:
“fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca
culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il
dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie
forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto
delle tecnologie, non avvengano più”. Gli operatori
della Polizia Postale, passando per 57 città attraverso
un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno
il 04 aprile a Catania, a partire dalle ore10:00, in
Piazza Università e il 05 aprile a Caltagirone (CT), a
partire dalle ore10:45, in Piazza della Regione,
studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza
online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a
tutte le fasce di età. I social network sono ormai
diventati uno strumento di comunicazione del tutto
integrato nella quotidianità dei teenager che affermano
che le proprie competenze digital provengono in tutto o
quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico.
Per questi motivi riveste particolare importanza
l’attività di formazione e sensibilizzazione proposta
dalla Polizia Postale che, nell’anno passato ha
coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli
studenti di tutta Italia. Infatti secondo la ricerca di
Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico
2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di
formazione sull’uso consapevole della rete. La campagna
prevede inoltre una maggiore sensibilizzazione legata al
fenomeno del cyberbullismo che preoccupa in maniera più
forte gli stessi ragazzi, poiché 2 su 3 ritengono che
fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la
metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta con
fatti legati a questo fenomeno sempre più diffuso fra le
nuove generazioni di nativi digitali. Per questo motivo
4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti
per formare gli studenti all'uso dei social.
Marcello La Bella,
Dirigente del Compartimento Polizia Postale Sicilia
Orientale dichiara:
“Formazione ed informazione sono una componente
essenziale della nostra attività di prevenzione. Grazie
alla diffusione delle informazioni sui rischi del web è
aumentata la consapevolezza e sono cresciute le denunce,
anche quelle on-line. Senza dimenticare che alcuni casi
di adescamento, di abusi sessuali e di cyber bullismo
sono emersi proprio dopo i nostri incontri con gli
studenti. Ad oggi abbiamo incontrato migliaia di
ragazzi, di ogni ordine e grado, di questa provincia.
Vogliamo continuare a lavorare a fianco delle famiglie e
delle scuole per tutelare i minori sia dalle
prevaricazioni che da ingannevoli lusinghe e adescamenti
virtuali ed essere sempre più presenti anche con
campagne itineranti come Vita da Social.”
Trecastagni
CT – Dissapori tra pensionati: 79enne spara
fucilata a 71enne, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni
(CT) hanno arrestato, nella flagranza un 79enne, del
luogo, pensionato, accusato di tentato omicidio.
L’anziano ieri mattina, si è presentato sotto
l’abitazione, in una via del centro cittadino, di un
71enne col quale ultimamente aveva avuto delle
discussioni, per futili motivi, e dopo averlo inviato ad
uscire da casa, appena giunto davanti al portone
d’ingresso, gli ha esploso contro un colpo di fucile,
attingendolo alla gamba sx. Una pattuglia della locale
Stazione, a seguito della telefonata al 112 da parte di
un passante che ha segnalato immediatamente l’accaduto,
è subito intervenuta sul posto bloccando il pensionato
in una via limitrofa, mentre si allontanava. L’arma, una
doppietta marca Damas Turc cal 16, legalmente detenuta a
casa del fermato, è stata recuperata e sequestrata. La
vittima è stata trasportata e medicata nell’Ospedale
Cannizzaro dove è stata trattenuta e ricoverata per
ulteriori accertamenti clinici, non versando in pericolo
di vita. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Militello Val di Catania
– Aggredisce madre e zia, CC 1 in manette. I
Carabinieri della Stazione di Militello Val di Catania
(CT) hanno arrestato in flagranza Mario BONAMICO
34enne, del luogo per maltrattamenti in famiglia e
lesioni personali. I militari ieri sera, sono
intervenuti nell’abitazione del soggetto a seguito di
una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha
segnalato una lite in famiglia. I Carabinieri hanno
trovato il 34enne in un evidente stato di agitazione,
forse dovuto ad un abuso di sostanze stupefacenti ed
alcolici, accertando che poco prima, dopo l’ennesimo
litigio scaturito per futili motivi, aveva aggredito la
madre e la zia procurando a quest’ultima delle lesioni
giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari
dell’ospedale di Militello Val Catania (CT).
L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è
stato associato nel carcere di Caltagirone (CT).
Riposto
CT
- Aggredisce genitori col coltello a serramanico, CC
arresto per tentato omicidio. I Carabinieri della
Compagnia di Giarre hanno arrestato in flagranza un
25enne, del luogo, per tentato omicidio. I militari, su
richiesta di un vicino che ha telefonato al 112
segnalando una lite in famiglia, di mattina sono
intervenuti in un’abitazione nel centro cittadino di
Riposto accertando che il giovane, poco prima, a seguito
di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il
padre colpendolo al capo con un coltello serramanico,
procurandogli delle ferite alla testa. la madre,
intervenuta per scongiurare il peggio, durante la
colluttazione è rimasta contusa ed anche il giovane
aggressore ha riportato delle ferite alla mano destra.
I genitori sono stati soccorsi e trasportati
all’Ospedale di Acireale dove sono stati ricoverati per
le cure del caso. L’arrestato è stato trasportato e
medicato all’Ospedale Cannizzaro dove è attualmente
ricoverato e piantonato.
Catania
– Spaccio
e furti, 3 sorpresi da agenti. Uomini dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio
hanno ammanettato per spaccio di sostanze stupefacenti
Salvatore Ivan AlfioMIRABELLA già noto. I
tutori dell’ordine, alle ore 17.35 in servizio di
volante, durante l’attività di controllo del territorio
finalizzato al contrasto del traffico illecito di
sostanze stupefacenti nel rione “Picanello”, hanno
notato in via Martucci 2 giovani, a bordo di 1 scooter,
intenti a colloquiare con 1 altro individuo,
successivamente identificato per MIRABELLA. Il
soggetto ha introdotto velocemente nella tasca 1
banconota. I 2 giovani accortisi della pattuglia, sono
fuggiti a bordo dello scooter facendo perdere le
tracce.MIRABELLA ha tentato di allontanarsi a piedi,
disfacendosi nel contempo di 2 involucri, ma è stato
immediatamente bloccato. Gli agenti hanno appurato che
gli involucri contenevano marijuana, per un peso
complessivo di 3 grammi. I poliziotti a seguito di
perquisizione personale hanno trovato 280€ provento
dell’attività di spaccio. MIRABELLA è stato tratto in
arresto ed il P.M. di turno ne ha disposto l’immediata
liberazione. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico nella trascorsa notte hanno anche
tratto in arresto Antonino CHIARELLA 32enne(già noto, per evasione nonchè Gianluca RICCIOLI
23ennee Manuele SCIRO 19enne,
entrambi incensurati, perché responsabili di furto
aggravato in concorso e RICCIOLI anche di ricettazione.
Agenti in servizio di volante, alle ore 00.15 durante
l’attività di controllo del territorio, transitando da
via Roccaromana hanno notato 1 individuo aggirarsi tra
le auto in sosta. Il soggetto, accortosi della
pattuglia ha tentato di dileguarsi velocemente ma è
stato immediatamente bloccato ed identificato per
Antonino CHIARELLA. Gli agenti da accertamenti
esperiti hanno compreso che lo stesso era in atto
sottoposto agli arresti domiciliari pertanto veniva
tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno
veniva rimesso in libertà, ripristinando la misura degli
arresti domiciliari. A genti alle ore 02.20 in servizio
di volante, a seguito di segnalazione su linea 113, sono
intervenuti in via Trieste, dove venivano segnalati 2
individui intenti ad armeggiare sulle autovetture in
sosta. Gli equipaggi confluivano immediatamente sul
posto da direzioni diverse in modo da occludere ogni via
di fuga riuscendo ad individuare i soggetti segnalati,
mentre erano intenti ad armeggiare all’interno di
un’autovettura. Gli
stessi, accortisi delle pattuglie, si davano alla fuga
a piedi, disfacendosi di alcuni oggetti, e dopo un
breve inseguimento venivano bloccati e identificati per
Gianluca RICCIOLI e Manuel SCIRO. I poliziotti a
seguito della perquisizione personale hanno trovato 4
cacciaviti ed 1 torcia tascabile. I tutori dell’ordine
hanno appurato che gli oggetti di cui i maldestri si
erano disfatti, 1 autoradio e 1 profumo femminile, erano
stati asportati da 2 vetture in sosta in via Pola ed in
via Alcide De Gasperi, inoltre agli stessi avevano
aperto e messo a soqquadro un’altra auto parcheggiata
anch’essa in via Pola senza asporti. I poliziotti hanno
approfondito gli accertamenti con perquisizioni
presso i domicili dei 2 individui, e rinvenuto presso
l’abitazione del RICCIOLI 6 autoradio e 2
amplificatori, che venivano sequestrati in quanto di
sospetta provenienza furtiva, mentre aveva esito
negativo la perquisizione presso l’abitazione di SCIRO.
RICCIOLI e lo SCIRO alla luce di quanto scoperto
venivano tratti in arresto ed il P.M. di turno ha
sottoposto: RICCIOLI alla misura degli arresti
domiciliari e disposto l’immediata liberazione di SCIRO.
Catania
-
Nesima: CC 1 pusher in manette. I Carabinieri della
Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Rosario DE
LUCA 18enne, di Catania, su ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Tribunale di Catania. Il giovane,
il 16 marzo scorso, era stato arrestato dai militari in
Viale Grimaldi mentre vendeva della droga ad occasionali
avventori. Il pusher fu trovato in possesso di
numerose dosi di “marijuana” e “cocaina”, per un peso
complessivo di 110 grammi, e della somma contante di 300
euro, incassata precedentemente dalla vendita degli
stupefacenti e per questo posto ai domiciliari in attesa
di essere giudicato per direttissima. Il GIP con il
provvedimento restrittivo ha ritenuto il giovane
responsabile del reato di detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti disponendone la detenzione
domiciliare.
Catania
-
Librino: pusher in manette a viale Grimaldi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato in flagranza un
33enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una pattuglia, ieri mattina,
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere
Librino, ha notato il soggetto in viale Grimaldi cedere
delle bustine ad occasionali avventori. Immediatamente
bloccato e perquisito il fermato è stato trovato in
possesso di 38 grammi di marijuana, già suddivisa in
dosi pronte per lo spaccio, che sono state sequestrate.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato ristretto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Catania
- Droga e furti, 4 in manette. Gli arrestati
sono: Giuseppe CARDI’ 47enne già noto, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente:
quest’ultimo nel pomeriggio veniva sorpreso in viale
Mario Rapisardi a spacciare sostanza stupefacente. I
tutori dell’ordine nelle tasche dei pantaloni del
soggetto hanno rinvenuto ben 20 bustine in plastica
contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Per
quanto sopra si sottoponeva a perquisizione anche
l’abitazione del malvivente ove venivano rinvenuti altri
30 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Cristian BERGAMO 25enne, per detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente: il soggetto nelle
prime ore della notte veniva sorpreso dalla volante di
zona in via Ustica a spacciare sostanza stupefacente. I
poliziotti addosso al personaggio hanno rinvenuto ben 8
involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Francesco TRIPOLONE 56enne ed Alessandro
TRIPOLONE 31enne già noti, per il reato di furto: i
due venivano tratti in arresto poiché responsabili del
reato di furto di 1 telefonino ai danni di un passeggero
di un autobus della linea amt. Gli operatori, presi
contatti con la vittima, sono riusciti subito dopo a
rintracciare i due malviventi recuperando il telefonino
poco prima sottratto. Si tratta
del bilancio positivo dopo la costante presenza sul
territorio della pattuglia della Polizia di Stato di
Catania. i controlli straordinari del territorio sono
stati disposti dal Questore di Catania dott. Marcello
Cardona, nella trascorsa giornata, da Agenti delle
volanti dell’U.P.G.S.P., e da personale del Reparto
Prevenzione Crimine, che hanno tratto in
arresto 4 malviventi per reati diversi, controllate
complessivamente 101 persone e 44 veicoli ed elevate 8
contestazioni al codice della strada.
Catania–Polizia
Frontiera blocca 7 viaggiatori: iracheni ed albanesi
con documenti falsi. Gli uomini dell’Ufficio Polizia
di Frontiera hanno arrestato il cittadino albanese
KlevisZARAJ 27enne, il quale stava provando
a superare lo sbarramento dei controlli di Frontiera
esibendo una carta di identità italiana contraffatta. Le
forze dell’ordine controllano la fenomenologia del
flusso di stranieri che tentano di espatriare con falsi
documenti alla volta del Regno Unito, già dalla
settimana precedente Pasqua 2016, ed ha avuto riscontro.
L’eccellente professionalità degli agenti, accompagnata
dall’intuito investigativo hanno consentito di
smascherare il malintenzionato e trarlo in arresto. La
Squadra di Frontiera Aerea, con identiche modalità, nel
corso della stessa settimana, durante i controlli
effettuati sui passeggeri diretti a Londra, ha arrestato
l’albanese MALECAJ Gilbert 27enne. Lo straniero
ha presentato ai controlli di frontiera una falsa carta
di identità italiana, con l’intenzione di imbarcarsi per
Londra. Gli attenti e scrupolosi riscontri effettuati
dagli agenti hanno consentito di appurare, anche in
questo caso, la contraffazione del documento. Lo
straniero, giudicato per direttissima il giorno
successivo, ha subito la misura dell’obbligo di firma.La
stessa Squadra Polizia di Frontiera Aerea, durante le
verifiche su un volo proveniente da Istanbul, ha
controllato 2 distinti nuclei familiari che esibivano
delle carte di identità spagnole. La Squadra di
Frontiera approfondendo i controlli, tramite gli
strumenti in dotazione ha evidenziato che tutti i
documenti presentati dai passeggeri, erano stati
contraffatti.Gli
operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie
analisi, sono riusciti in breve tempo a farsi consegnare
i veri documenti di identità. I cittadini iracheni
Khalid RaoufSALIH 33ennenato in
Iraq e Shaimaa Nasralddin AbdalqadirBARZNJI 33ennenata in Iraq e la cittadina iraniana Marzieh
HEIDARY 32ennenata in Iran, venivano tratti
in arresto ai sensi della nuova normativa, perché colti
nell’atto di commettere il delitto di cui all’art.
497bis del C.P. (uso di atto falso).I
minori, su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica
presso il Tribunale per i minori di Catania, sono stati
accompagnati presso una struttura a loro dedicata. I
tre arrestati, nel processo per direttissima, celebrato
presso il Tribunale di Catania 1^ sezione Penale, sono
stati condannati a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.Gli
stranieri manifestavano la volontà di richiedere
protezione umanitaria ed i minori, sempre su
disposizione del medesimo Sost. Proc. della Repubblica
presso il Tribunale per i minori di Catania, venivano
riconsegnati ai rispettivi genitori. I due nuclei
familiari, tramite i servizi sociali del Comune di
Catania, venivano temporaneamente alloggiati in una
struttura accreditata. L’attività incessantemente
profusa dalla Squadra Polizia di Frontiera aerea, anche
nel mese in corso, ha condotto altresì all’arresto di
altri 2 cittadini albanesi che tentavano di imbarcarsi
su un volo per Londra utilizzando delle carte di
identità italiane alterate. I due, cambiata la
fotografia sui documenti italiani, si erano presentati
presso i controlli di Polizia, ma la sagacia e l’intuito
degli agenti, ha permesso in breve di smascherarli ed
arrivare alla loro reale identità, nonostante gli stessi
parlassero un ingannevole fluente italiano. I 2 albanesi
Edison BAJRAMAJ 21enne e Shkelqim
COKAJ 24enne sono stati tratti in arresto.
Gli operatori di frontiera hanno arrestato nello stesso periodo,
durante i controlli sui passeggeri in arrivo da
Bucarest, anche il vittoriese Angelo FONDACARO 40enne,
il quale aveva a suo carico un mandato di cattura
spiccato dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Lodi. L’arrestato è stato condotto presso
la Casa Circondariale di Piazza Lanza.La Squadra di Frontiera nei giorni antecedenti la Pasqua, durante
un’attività di verifica documentale effettuata nei
confronti dei passeggeri di un volo diretto ad Istanbul,
ha arrestato il catanese Mario Maurizio CALABRETTA,
27enne, sul cui nominativo pendeva un ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di
Catania, per un residuo di reclusione da scontare. CALABRETTA
è stato associato presso il Carcere di Piazza Lanza a
Catania.
San Giovanni La
PuntaCT - “Prepara 50000€ o cercati un amico” :
tentata estorsione, CC 1 in carcere. Si tratta di
Orazio CUCCHIARA 44enne. I Carabinieri della
Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno dato
esecuzione ad un ordine per l’espiazione di pena
detentiva emesso dal Tribunale di Catania nei confronti
di Orazio CUCCHIARA. Il
personaggio,
il 5 aprile del 2005, fu sottoposto a fermo di indiziato
di delitto dai CC della locale Stazione, poiché ritenuto
l’autore materiale del tentativo di estorsione posto in
essere nei confronti del titolare di un negozio di
abbigliamento di San Giovanni La Punta, che, qualche
giorno prima, all’apertura, si trovo dietro la
saracinesca una biglietto minatorio con su scritto:
“Prepara 50.000€ o cercati un amico”. Gli
investigatori, grazie alle immagini registrate da alcune
telecamere di video sorveglianza, risalirono alla sua
identità sottoponendolo a fermo. Già condannato per tale
reato, dovrà scontare la pena residua di 1 anno e 8 mesi
di reclusione nel carcere di Caltanissetta dove si
trova già detenuto.
Misterbianco
CT
– Viola domiciliari, CC preso. I carabinieri
della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato,
nella flagranza NicolaLITRICO
35enne del posto, per evasione. Il soggetto, già
ristretto ai domiciliari per tentato furto, commesso nel
febbraio scorso in danno dell’ex ditta “Moda Italia” di
Misterbianco (CT), ieri pomeriggio, è stato sorpreso da
una pattuglia dell’Arma mentre passeggiava in strada in
evidente violazione della misura detentiva cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato ricollocato agli arresti domiciliari.
Catania
– Somalo senza dimora preso per furto liquori in
market, arresto convalidato, rimesso in libertà.
Agenti del Commissariato “Centrale” in servizio di
Volante ieri pomeriggio, hanno arrestato il cittadino
somalo
Mohamed HOSEIN MUSA 18enne, senza fissa dimora, per
furto aggravato e resistenza a PU. Gli agenti della
Volante sono intervenuti in via Luigi Sturzo presso il
supermercato Eurospin dove poco prima Hosein,
spalleggiato da altri connazionali, ha asportato 2
bottiglie di liquore guadagnando l’uscita. Il gesto
criminoso non è sfuggito agli addetti alla vigilanza,
che tra l’altro poco prima avevano già provveduto ad
allontanarlo mentre già aveva tentato di asportare altre
bottiglie di liquore. La vigilanza bloccato il soggetto
aveva chiesto l’intervento della polizia. L’arrestato,
durante le operazioni di identificazione, dopo aver
strattonato uno degli agenti operanti che è rovinato in
terra, si è dato alla fuga per le vie adiacenti. Le
ricerche avviate immediatamente hanno consentito di
individuare il giovane somalo in piazza Stesicoro e di
dichiararlo in arresto in flagranza di reato. Hosein
Musa, ultimate le formalità di rito negli uffici del
Commissariato, come disposto dal Pubblico Ministero di
turno, è stato rimesso in libertà.
Catania
– San Cristoforo, 1 preso per evasione dai
domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo
ieri sera, hanno arrestato
Corrado GIUNTA, 44enne, allo stato detenuto
domiciliare poiché inserito in una precedente operazione
di Polizia che ha colpito la locale criminalità
organizzata. Il soggetto, titolare di una agenzia
immobiliare, avrebbe dovuto fare rientro, stante il
permesso di svolgere la sua attività lavorativa, entro
le ore 20,00. Gli operatori, nonostante ampiamente
trascorsa tale ora, venivano informati dalla coniuge del
suo mancato rientro. Il personale di polizia, per tale
ragione, nell’immediato approntava idoneo servizio di
appostamento nei pressi dell’abitazione di Corrado
GIUNTA, ubicata in questo centro storico. La scelta
operata dai poliziotti si è rivelata valida allorquando
Corrado è giunto, a bordo della sua suo moto. Il
personaggio, non riuscito a giustificare la sua assenza,
ed è stato tratto in arresto per il reato di evasione.
Catania
– Rapina in trasferta, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina
hanno arrestato
Santo LA MARTINA 29enne, catanese, già sottoposto
agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio,
dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di
Pavia. Il GIP concordando in pieno con risultanze
investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia
di Voghera ha ritenuto il personaggio responsabile di
una rapina in concorso, commessa il 19 ottobre 2015 ai
danni della "Banca Popolare di Novara" di Pieve del
Cairo (PV). Il 29enne ed un complice in quella
circostanza, entrambi travisati ed armati di taglierino,
fecero irruzione nell’istituto di credito obbligando un
impiegato a consegnare la somma contante di 20 mila euro
contenuta nella cassa, fuggendo poi a bordo di un’auto
con un terzo malvivente che li attendeva.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato posto nuovamente ai domiciliari.
Catania
–
Spaccio, CC 2 presi, ai domiciliari. Carabinieri del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ieri sera,
hanno arrestato, nella flagranza Rosario
D’URSO 49enne e Mario MINUTO 38enne, entrambi
catanesi, rei di spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari della squadra “Lupi”, in uno dei tanti servizi
antidroga svolti nei quartieri a rischio del capoluogo
etneo, hanno osservato i soggetti mentre, tra le Vie
Martucci e Macaluso a Picanello, smerciavano droga ad
alcuni “clienti”. D’Urso con compiti di vedetta e primo
contatto con gli acquirenti, incassava i soldi e si
recava dal “compare”, che a sua volta prelevava la droga
da dietro una cabina dell’Enel, per ritirare la dose e
consegnarla all’assuntore di turno. I 2 bloccati sono
stati trovati in possesso di 23 dosi di “marijuana”,
nascoste proprio in prossimità della cabina elettrica,
nonché di 80 € in contanti, incassati dalla precedente
vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono
stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa del
rito per direttissima, sono stati relegati agli arresti
domiciliari.
Catania–
Droga, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno
arrestato il catanese
Giuseppe VINCIGUERRA 42enne, in esecuzione di un
ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di
Catania. Il soggetto è stato condannato dai giudici
etnei per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, detenzione illegale ed alterazione di armi
da sparo nonché ricettazione, reati commessi a Catania
nell’agosto del 2012. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza dove espierà la pena
comminatagli equivalente a 6 anni e 8 mesi di
reclusione.
Maniace
CT
– Evasione dai domiciliari, CC 1 in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Maniace (CT) hanno
eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania nei
confronti di
Valerio PARASILITI RANTONE
39enne. Il provvedimento
è scaturito da un’informativa dell’Arma che, lo scorso
gennaio, aveva contestato al reo il reato di evasione
dai domiciliari non avendolo trovato in casa ad un
controllo di routine. L’ordinanza gli è stata notificata
nel carcere di Caltanissetta laddove l’uomo è detenuto
per altra causa.
Catania
–
Bulli picchiano giovane per commento sgradito su
Facebook :5 denunciati.
I giovani mascalesi dovranno rispondere all’Autorità
Giudiziaria di minacce e lesioni personali in
concorso quali protagonisti del grave episodio,
risalente al maggio del 2015, verificatosi sembra a
causa di un post su FACEBOOK. La vittima, oggi 18enne,
commentando un messaggio di un amico, aveva in qualche
modo suscitato le ire del gruppetto, composto da quattro
ragazzi ed una ragazza, di età compresa tra i 17 e i 20
anni, tutti residenti a Mascali (CT). I 5 maldestri
erano decisi a far pagare il commento sgradito e la sera
del 19 maggio 2015, mentre la vittima stava passeggiando
in Corso Italia a Riposto (CT), paesino jonico dove
risiede, l’hanno accerchiata. I 5 hanno prelevato con
la forza, il malcapitato e portato in un vicoletto dove
l’hanno aggredito a calci e pugni. Il ferito ha dovuto
ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di
Acireale (CT) e giudicato guaribile in 7 giorni per aver
riportato “graffi alla regione frontale ed alla
spalla sinistra, ecchimosi multiple al braccio ed alla
mano destra nonché all’arto inferiore destro; addome
trattabile dolente all’ipocondrio destro con intenso
dolore alla digitopressione delle regione scrotale”.
I Carabinieri della Stazione di Riposto, grazie alla
denuncia presentata in seguito dalla vittima,
opportunamente vagliata e rafforzata dalle
testimonianze acquisite da alcuni testimoni presenti al
momento dell’aggressione, hanno raccolto sufficienti
prove per denunciare i cinque ragazzi che dovranno
rispondere all’Autorità Giudiziaria di minacce e lesioni
personali in concorso.
Catania
–Manette
dei carabinieri a rapinatore trasfertista. I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale, collaborati da quelli del battaglione
“Sicilia”, hanno arrestato il catanese Salvatore Giovanni SPANO’ 21enne, in esecuzione
di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Torino. Il personaggio è ritenuto autore di una rapina,
commessa nel 2012 nella provincia di Torino con l’aiuto
di altri complici, ed è stato condannato alla pena di 2
anni, 1 mese e 25 gg di reclusione che espierà nel
carcere di Catania Bicocca dove i militari, dopo le
formalità di rito, l’hanno associato.
Catania
–
Mafia: ROS, sequestro beni 15.000.000€ Aiello ed Oliva.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di
Catania, su richiesta della locale DDA, che ha
coordinato le relative indagini compiute dal ROS -
Sezione Anticrimine di Catania, con i provvedimenti n.
10/16 RSS e 6/16 R. Seq., del 10.03.2016, e n. 16/16 RSS
e 5/16 R. Seq., datato 17.03.2016, ha disposto la
misura di prevenzione del sequestro di beni mobili ed
immobili nonché rapporti bancari direttamente e
indirettamente riconducibili ad Alfio Maria AIELLO e
Pasquale OLIVA. I Carabinieri del ROS e del Comando
Provinciale di Catania stanno dando esecuzione alla
misura. Il provvedimento, emesso ai sensi del D. Lgs. n.
159/11 (Codice Antimafia), trova il suo fondamento nelle
risultanze emerse negli ambiti delle investigazioni
denominate IBLIS e CARONTE, le quali hanno consentito,
negli ultimi anni, di disarticolare importanti
componenti di cosa nostra operanti a Catania e provincia
e riconducibili alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO, tra
i quali emergono gli stessi Alfio Maria AIELLO e
Pasquale OLIVA. Alfio Maria AIELLO, condannato in primo
grado dal Tribunale di Catania nell’ambito del processo
IBLIS alla pena di anni 12 e mesi 4 di reclusione per i
reati di partecipazione ad associazione mafiosa e per
intestazione fittizia di quote societarie e di immobili,
condanna poi confermata in appello, è da ultimo stato
tratto in arresto nell’ambito dell’indagine CARONTE
perché accusato di essersi adoperato, al fine di eludere
le disposizioni di legge in materia di misure di
prevenzione patrimoniali, unitamente al fratello
Vincenzo Maria AIELLO ed a Vincenzo Enrico Augusto
ERCOLANO, anch’essi destinatari del medesimo
provvedimento cautelare, ad intestare fittiziamente le
quote della SOCIETA’ SERVIZI AUTOSTRADE DEL MARE a
soggetti terzi. Il medesimo contesto investigativo
IBLIS è altresì alla base del provvedimento oggi
eseguito nei confronti di Pasquale OLIVA, le cui
risultanze, corroborate dalle dichiarazioni di numerosi
collaboratori di giustizia (Ignazio BARBAGALLO, Santo LA
CAUSA, Umberto DI FAZIO, Giuseppe MIRABILE e Paolo
MIRABILE), hanno consentito di delinearne il suo ruolo
apicale nell’organizzazione mafiosa cosa nostra etnea e,
specificatamente, nell’articolazione territoriale di
Ramacca. Il personaggio in considerazione di tali
risultanze è stato condannato dal Tribunale di Catania –
IV^ Sez. Penale - alla pena di anni 18 di reclusione per
i reati di partecipazione ad associazione mafiosa ed
estorsione aggravata. Il sequestro, nel suo complesso,
ha per oggetto beni mobili, immobili e società per un
valore stimato in circa 15.000.000€.
Catania– 2 bloccati vicino scuole su moto ape con
stupefacenti e denaro. Si tratta di Manuel
RUVOLO 26enne già noto ed in atto sottoposto
all’obbligo di firma ed Ezio TORRISI 37enne,
senza fissa dimora sottoposto ad avviso orale. I
poliziotti, nel pomeriggio, nell’ambito di mirati
servizi di controllo del territorio, volti, tra l’altro,
a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti in diverse piazze ed in prossimità di
istituti scolastici cittadini, transitando per via
Sassari (angolo via Padova), hanno notato 1 moto ape
con all’interno 2 individui che, alla vista
dell’equipaggio di polizia, ha tentato di dileguarsi. Il
mezzo è stato prontamente raggiunto e bloccato. I
poliziotti all’interno della moto ape hanno rinvenuto,
poggiato sul cruscotto, in bella vista, 1 involucro in
carta stagnola contenente sostanza stupefacente,
presumibilmente del tipo “marijuana” ed 1 banconota di
20€. Gli agenti hanno proceduto a perquisire i 2
soggetti, identificati per Manuel RUVOLO ed Ezio
TORRISI. I poliziotti addosso a RUVOLO hanno rinvenuto
5 involucri di sostanza stupefacente del tipo
“marijuana”, occultati negli slip e presso il suo
domicilio hanno trovato altra sostanza stupefacente, 2
bilancini di precisione e tutto il materiale necessario
per il confezionamento della droga. I 2 soggetti,
accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli
adempimenti di rito, sono stati arrestati per il reato
di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente, aggravato dalla circostanza che la moto
ape si trovava ferma con sopra il cruscotto sostanza
stupefacente proprio in prossimità di 2 istituti
scolastici cittadini e di 1 parco. Su disposizione dei
Pubblico Ministero di turno RUVOLO veniva posto agli
arresti domiciliari e TORRISI associato presso le camere
di sicurezza della Questura, in attesa della
celebrazione del rito per direttissima.
Catania
– Minorenni nigeriane “commissionate” per
prostituzione arrivavano su gommoni, tratta nigeriane, 6
in manette.
La Squadra Mobile di Catania, con la collaborazione
delle Squadre Mobili di Roma e Genova, hanno dato
esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto
emesso il 14 marzo 2016 dalla Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura della Repubblica di Catania nei
confronti 6 persone, traendo in arresto:
Sandra JOHNSON
23enne tratta in arresto a Catania;
Friday IGBINOSUN
33enne tratto in arresto a Genova;
Kelvin AIGBEDION
22emme tratto in arresto a Roma;
Emmanuel ASEWO
26enne tratto in arresto a Catania; Jennifer EKHATOR
32enne tratta in arresto a Roma; Faith
OWAMAGBE
30enne tratta in arresto a Genova. La polizia, nei
confronti dei primi 5 soggetti ha proceduto a fermo per
il reato di associazione a delinquere finalizzata al
reclutamento ed introduzione nel territorio dello Stato
di giovani ragazze nigeriane, alcune delle quali minori,
al fine di sfruttarne la prostituzione e per il delitto
di tratta di persone con l’aggravante della
transnazionalità, per esser stato commesso da un gruppo
criminale organizzato impegnato in attività criminali in
più di uno stato. La polizia nei confronti della
OWAMAGBE ha proceduto a fermo per il delitto di
favoreggiamento della prostituzione minorile aggravato,
avendo favorito ed organizzato la prostituzione di 1
giovane minorenne nigeriana già vittima di tratta ad
opera dell’associazione investigata. Il provvedimento
restrittivo accoglie gli esiti di un’articolata attività
investigativa di tipo tecnico coordinata dalla locale
D.D.A. ed avviata dalla locale Squadra Mobile - Sezione
Criminalità Straniera e Prostituzione - nel mese di
settembre del scorso anno a seguito di un controllo di
Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania - Gela di una
giovane cittadina nigeriana, “Dorina” nome di
fantasia, la quale, a seguito di accertamenti, risultava
essere minorenne. La predetta, su indicazione della
locale Procura della Repubblica per i Minorenni, veniva
collocata in una comunità e che successivamente aveva
reso sommarie informazioni nel corso delle quali
riferiva di essere partita dalla Nigeria alla volta
dell’Italia, dopo avere contratto un debito di decine di
migliaia di euro con una madame “Mummy”, che l’aveva
sottoposta al rito magico-esoterico denominato “JuJu”,
in forza del quale in caso di inadempimento degli
obblighi assunti, la giovane e i di lei familiari
sarebbero stati colpiti da disgrazie di ogni genere. La
minore, seguendo le istruzioni fornite da un “Boga”,
responsabile del trasferimento, aveva intrapreso un
viaggio articolato in più tappe dalla Nigeria sino alla
Libia: sul territorio libico si era fermata diverse
settimane, controllata a vista da persone armate ed,
infine, dalle coste libiche si era imbarcata a bordo di
1 gommone per raggiungere la Sicilia nell’agosto del
2015. La minore all’arrivo in Italia veniva collocata
in una comunità nel nord Italia e, grazie al contributo
di tutti i sodali operanti in varie parti del
territorio, veniva “presa in consegna” e condotta nella
città di Catania dove la attendeva la sua “madame” (asseritamente
figlia della “Mummy” nigeriana che l’aveva sottoposta al
rito “JuJu”),che provvedeva ad immetterla immediatamente
nel circuito della prostituzione su strada. Le indagini
tecniche, avviate sulla scorta del narrato della minore,
consentivano di verificare l’esistenza di una vera e
propria associazione, ben organizzata sul territorio
nazionale, avente base operativa a Catania ma dotata di
sedi distaccate anche a Genova e a Roma. L’associazione,
diretta e promossa da Sandra JOHNSON coadiuvata da
Friday IGBINOSUN, Kelvin AIGBEDION, Jennifer EKHATOR ed
Emmanuel ASEWO (questi ultimi due con mansioni
ausiliarie), poteva contare sull’imprescindibile
contributo di sodali in Nigeria e Libia, contributo
grazie al quale risultava in grado di controllare e
seguire il lungo viaggio delle vittime dalla Nigeria
alla Libia e dalla Libia verso l’Italia, mantenendo
contatti costanti con connazionali o soggetti libici
responsabili delle varie tratte attraverso il continente
africano e provvedendo alle erogazioni di danaro, di
volta in volta necessarie ad accelerare l’imbarco verso
le coste sicule. Le vittime all’arrivo in Italia
venivano agevolmente localizzate dall’organizzazione e,
grazie all’apporto sinergico dei sodali, venivano
“prelevate” dai luoghi dove risultavano collocate dalle
autorità italiane e condotte presso i rispettivi
sfruttatori. I malfattori, poi, provvedevano a
sottoporle ad un breve tirocinio di una settimana circa
al fine di istruirle sull’attività del meretricio che
avrebbero dovuto svolgere e i cui proventi avrebbero
dovuto integralmente consegnare ai propri aguzzini per
adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Lo
sviluppo dell’attività investigativa consentiva di
appurare che, in costanza di indagini, l’organizzazione
aveva reclutato ed introdotto nel territorio nazionale
almeno 8 cittadine nigeriane, in parte minorenni, alcune
delle quali non ancora identificate, tutte immesse nel
circuito della prostituzione su strada. L’indagine ha
consentito di fotografare la frenetica attività di tutti
i sodali, impegnati senza sosta nel reclutamento ed
introduzione nel territorio dello Stato e, di poi,
all’arrivo delle giovani, nella loro immissione sul
mercato della prostituzione, adottando cautele ed
accorgimenti onde sfuggire ai controlli delle Autorità.
Le giovani venivano indottrinate sulle dichiarazioni
da rendere all’arrivo in Italia, in particolare venivano
ammonite a non dichiarare la minore età, avendo i sodali
piena contezza della particolare rete di protezione
assicurata dallo Stato italiano ai minori stranieri non
accompagnati. Le vittime venivano, inoltre, avvertite di
sottrarsi ai controlli delle Forze dell’Ordine, dando
immediato avviso ai propri sfruttatori dell’eventuale
presenza di personale in divisa sui luoghi del
meretricio. Le acquisizioni relative alla condotta dei
familiari delle giovani vittime di tratta: in alcuni
casi le ragazze venivano attirate in Italia con la falsa
promessa di una normale attività lavorativa, in altri
casi la destinazione al meretricio è risultata, seppur
implicitamente, espressa e nota anche ai parenti delle
vittime. I componenti dell’associazione, che
riuscivano a mantenere tramite i sodali in Nigeria
rapporti costanti con i familiari delle ragazze, avevano
cura di avvisarli e minacciarli ogni qual volta le
giovani opponessero resistenze o non si impegnassero nel
meretricio ovvero ancora si dessero alla fuga. i
malfattori si assicuravano una pressione costante sulle
vittime che venivano esortate dagli stessi parenti ad
obbedire ai propri sfruttatori e ad uniformarsi ai loro
ordini, temendo la maledizione del “JuJu” cui la vittima
era stata a suo tempo sottoposta ovvero temendo essi
stessi di esser sottoposti a “JuJu” in sostituzione
della parente inadempiente. I componenti
dell’associazione investigata non disdegnavano di
offrire ausilio ad altri connazionali che da stati
dell’Unione Europea avevano reclutato vittime, offrendo
un valido contributo per il rintraccio delle giovani
“commissionate” e per il loro effettivo avvio alla
destinazione finale. Le risultanze investigative
complessivamente hanno confermato ancora una volta la
centralità e l’importanza del nostro territorio per i
recenti fenomeni migratori e per i traffici illeciti ad
essi connessi: al riguardo il delitto di tratta di
persone rappresenta la più grave delle fattispecie di
reato previste dal legislatore anche per le sue
implicazioni associative e per la sua vocazione
transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla
competenza della DDA in fase di indagini e della Corte
di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto
di triste attualità in ragione del vieppiù crescente
sfruttamento determinato dalle condizioni di povertà
assoluta della popolazione subsahariana e del sempre più
progressivo aumento degli arrivi via mare di cittadini
nigeriani di sesso femminile (dati OIM sul numero delle
donne nigeriane sbarcate in Italia: 433 nel 2013; 1454
nel 2014; 4.937 sino al 31 ottobre 2015).
Catania
- 16 kg cocaina tra Calabria e Sicilia in piazze di
spaccio a Catania: presi 9 Cappello – Bonaccorsi.
L’operazione è stata denominata “Family”. Agenti della Squadra Mobile nella mattinata, su
delega della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa il giorno 11 marzo 2016
dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti
di 9 persone, traendo in arresto: Andrea CAMBRIA
52enne già noto, già detenuto per altra causa; Santo
STRANO 49enne, inteso "Facci i Palemmu", già noto,
già detenuto per altra causa; Sebastiano CAMBRIA
24enne, inteso “Sebi”, già noto; Alessandro DI
BENEDETTO 49enne, inteso “Sandro”, già noto;Orazio
CONTE 42enne, inteso “Orazio 3 carte”, già noto;Alfio
COSTA 43enne inteso “Simone”, già noto;Giovanni
D’ANGELO 34enne, inteso “Scinni ‘mpuntu”, già noto;Mario
Carmelo CAMBRIA 29enne, inteso “Melo”, già noto,
già detenuto per altra causa;Mario GERBINO
47enne, già noto, già detenuto per altra causa. I
personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo,
di associazione per delinquere finalizzata al traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti nonché di traffico
illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di
cui all’art. 7 Legge 203/91 (clan Cappello - Bonaccorsi)
e di essere l’associazione armata. La misura cautelare
accoglie gli esiti di indagini tecniche, coordinate
dalla D.D.A. di Catania e condotte dalla Squadra Mobile
- Sezione Antidroga nell'arco temporale ottobre 2011 -
giugno 2012, dalla quale è emersa l'esistenza di
un'associazione criminale, organizzata e promossa da
Andrea CAMBRIA, Orazio CONTE, Mario GERBINO e Santo
STRANO, dedita al traffico di marijuana e cocaina,
sull'asse Calabria - Catania ed allo spaccio della
medesima sostanza nel capoluogo etneo. Le indagini hanno
fatto emergere che l’associazione ha il suo fulcro nel
nucleo familiare di Andrea CAMBRIA, composto dal lui
stesso e dai figli Mario Carmelo e Sebastiano; questi,
coadiuvato da Mario GERBINO, Santo STRANO ed Alessandro
DI BENEDETTO, che si sarebbero occupati
dell’approvvigionamento dello stupefacente -
privilegiando il mercato calabrese anche grazie a
comprovati rapporti con le “ndrine” della Piana di Gioa
Tauro (RC) - e della successiva commercializzazione al
dettaglio curata dai due figli che gestivano due “piazze
di spaccio” ubicate nei rioni cittadini di San
Cristoforo e Zia Lisa.
Santo STRANO detto “Facci ì palemmu”, proprio per il suo
carisma derivante dal ruolo di vertice rivestito
nell’ambito della famiglia Cappello - Bonaccorsi avrebbe
offerto una copertura mafiosa che avrebbe permesso
all’organizzazione di potere operare sul territorio,
garantendo la riscossione dei crediti vantati nei
confronti dei clienti - acquirenti. Orazio CONTE,
cognato di Andrea CAMBRIA, collaborava nella gestione
della piazza di spaccio unitamente ai nipoti Sebastiano CAMBRIA e Mario
Carmelo CAMBRIA provvedendo contestualmente al pagamento
degli stipendi dei detenuti.
li esiti dell’attività tecnica dimostravano, altresì,
l’uso di un linguaggio criptico da parte degli odierni
arrestati dove sovente venivano utilizzati termini come
“armani” - “arancini”- “giubbotti” - “cartocciate”
destinati a celare le illecite attività concernenti la
droga. L’attività di p.g. di tipo tradizionale
correlata agli esiti delle intercettazioni ha consentito
di eseguire arresti e sequestri dei quali si riportano i
più significativi: il 21 novembre 2011, veniva tratto in
arresto Mario GERBINO, trovato in possesso di kg. 6,5
lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, armi (4
pistole, di cui due revolver, una semiautomatica cal.9
x21 e una pistola automatica cal.9 e 2 fucili a pompa),
munizionamento e un’ingente somma di denaro contante
(Euro 467.440,00), oltre a vari appunti manoscritti, a
conferma dell’illecito traffico: il 2 giugno 2012,
veniva tratto in arresto Alessandro DI BENEDETTO,
trovato in possesso di nr. 8 panetti, contenenti kg.
1,200 cadauno di cocaina, per un totale di kg. 9,6.
La polizia nel corso delle perquisizioni eseguite a
corollario dell’esecuzione della misura restrittiva,
all’interno dell’abitazione di Sebastiano CAMBRIA aveva
rinvenuto e sequestrato la somma di 40.520,00€
Gravina di Catania CT
–
CC trovano armi e droga, 1 in manette. si tratta
di
Antonino CARUSO
45enne, di Misterbianco. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Gravina di Catania (CT) coadiuvati
dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT)
hanno arrestato,
nella flagranza,
il Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per alterazione
di armi, armi clandestine e detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, ieri mattina nell’ambito di un servizio
di controllo di persone sottoposte a misure restrittive
disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania,
hanno proceduto ad una perquisizione nell’abitazione del
personaggio rinvenendo e sequestrando 1 fucile
Bernardelli cal. 9, con monocanna mozzata, calciolo
modificato e privo di matricola, 1 pistola
scacciacani cal. 12, priva del tappo rosso, perfetta
riproduzione delle armi in dotazione alle Forze
dell’Ordine, scovate dal cane “antiesplosivo” Deryl in
un camper, di pertinenza del 45enne, parcheggiato
all’interno della villetta in questione. I
Carabinieri, in un’anta della credenza della cucina,
hanno rinvenuto anche 1 busta di cellophane contenente
100 grammi di marijuana, ed
1 bilancino di
precisione.
Il fucile sarà inviato al Reparto Investigazione
Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico
balistici del caso e per stabilire se lo stesso sia
stato utilizzato in eventuali eventi criminosi.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza.
Catania
–
Polizia arresta latitante Santoro nascosto in villa a
Siracusa: operazione “Kiss”.
Uomini della Polizia di Stato, nella mattina, ad esito
di complesse ed articolate indagini condotte dalla
Squadra Mobile di Catania e coordinate dalla locale
D.D.A., ha tratto in arresto: Arnaldo SANTORO
38enne, latitante, resosi irreperibile il 12 gennaio
2016 nel corso dell’esecuzione di o.c.c.c., emessa in
data il 23 dicembre 2015 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania, nei confronti di 7 persone ritenute
responsabili, a vario titolo, di associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, nonché reati in materia di armi, con
l’aggravante di cui all’art.7 Legge 203/91 per avere
commesso il fatto al fine di favorire l'attività
dell'associazione mafiosa l’organizzazione mafiosa
Santapaola-Ercolano. (operazione “Kiss”). L’operazione
“Kiss” compediava un’attività investigativa condotta
dalla Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata -
con il coordinamento della Direzione Distrettuale
Antimafia, avviata nel mese di maggio 2014 a seguito del
sequestro di 260 kg. di sostanza stupefacente del tipo
marijuana, nonché di un bilancino di precisione ed
attrezzatura per il confezionamento delle dosi,
rinvenuti all’interno di un garage di pertinenza
ANASTASIO Carmelo Natale che, nella circostanza, veniva
tratto in arresto. Gli inquirenti, nel breve volgere di
alcuni mesi (tra la primavera e l'autunno del 2014) dal
contesto delle investigazioni di tipo tecnico avevano
appurato, altresì, che la “piazza di spaccio” era
riconducibile alle attività criminali della famiglia
"NIZZA", appartenente all’organizzazione mafiosa
Santapaola - Ercolano, ed in particolare a quelle della
squadra c.d. di “San Cocimo”, storicamente facente
riferimento a Maurizio ZUCCARO (55enne), ritenuto
esponente di spicco della nota cosca ed in atto
detenuto. SANTORO, sarebbe risultato elemento di spicco
e promotore di organizzazione della squadra di “San
Cocimo” dei Santapaola - Ercolano. Arnaldo SANTORO, la
mattina del 12 gennaio scorso, si era reso irreperibile
all’esecuzione dell’operazione di polizia. Gli uomini
della Sezione Criminalità Organizzata, sotto il
coordinamento della D.D.A. di Catania, hanno avviato
un’intensa ed articolata indagine che consentiva di
appurare che il latitante aveva trovato rifugio nella
città di Siracusa. Gli investigatori hanno intrapreso
una discreta attività di p.g. di tipo tradizionale che
permetteva di individuare il covo in una villetta sita a
Siracusa in contrada Arenella. I poliziotti della
Sezione Criminalità Organizzata, avuta certezza della
presenza del latitante, all’alba di oggi, collaborati da
uomini della Squadra Mobile di Siracusa, hanno
effettuato l’intervento nella villetta traendo in
arresto il latitante. Il soggetto ha tentato invano la
fuga da una finestra laterale della villetta ma è stato
bloccato dagli uomini della Polizia che avevano
cinturato l’immobile.Espletate le formalità di rito,
l’arrestato è stato associato presso la casa
circondariale di Catania - Bicocca.
Catania
–
Librino:
cani antidroga scoprono stupefacente nascosto da
insospettabile
Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., nell’ambito di un
servizio straordinario di controllo del territorio,
hanno arrestato l’incensurato catanese
Antonio PASQUALINO
29enne per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
L’attività di polizia si è svolta all’interno del rione
Librino, zona nota per l’attività di spaccio, dove gli
operatori dell’U.P.G.S.P., con l’ausilio dei cani
antidroga Alj e Giakus del reparto cinofili della
questura, hanno passato al setaccio i garage di diversi
stabili, ubicati di rimpetto al palazzo di cemento,
spesso utilizzati come nascondigli per la sostanza
stupefacente. Il fiuto di Alj ha permesso agli agenti di
concentrare la loro attenzione su un'unica serranda. Il
cane poliziotto infatti, all’interno del box ha
segnalato stupefacente che veniva rinvenuto e
sequestrato: circa 250 grammi di sostanza del tipo
marijuana, per un conto valore su “piazza” stimabile in
1250 €. Gli operatori in brevissimo tempo sono riusciti
a rintracciare anche l’abitazione dell’utilizzatore del
garage che risultava essere PASQUALINO. I poliziotti
nella casa del soggetto, hanno rinvenuto altra sostanza
stupefacente di cui stava cercando maldestramente di
disfarsi gettandola all’interno del water. PASQUALINO è
stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione
ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
Zafferana Etena CT-
CC sventano furto in ristorante, recuperata merce
60mila€ e 2 furgoni rubati.
I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT)
supportati da un elicottero del 12° Elinucleo
Carabinieri di Catania, intorno alle 15 di ieri,sono
intervenuti in via Bongiardo a Zafferana Etnea dove era
stato segnalato un furto in atto all’interno di un
ristorante. I militari, giunti immediatamente sul
sposto hanno accertato che dei malviventi, pochi
istanti prima, avevano avviato il furto delle
attrezzature da cucina ed degli elettrodomestici per un
valore complessivo di 60.000 euro. Il materiale, in
gran parte, era stato caricato su due furgoni, rubati in
mattinata a Riposto (CT) che i ladri hanno dovuto
abbandonare sul posto all’arrivo dei Carabinieri,
dandosi alla fuga a piedi. Il materiale oggetto di furto
ed i due furgoni utilizzati per compiere il colpo, sono
stati restituiti ai legittimi proprietari. Le indagini
sono ancora in corso al fine di identificare i
fuggitivi.
Catania
- Blitz CC in bunker viale Grimaldi: sequestrati 4 kg
marijuana e 1 pistola, 1 in manette. si tratta di
VittorioRUSSO 25enne catanese. I
carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa, ieri sera, in una delle tante
“incursioni” nel quartiere di Librino, una delle piazze
più significative per lo smercio di droga del capoluogo
etneo, a conclusione di rapida ma efficace attività
info-investigativa, hanno arrestato uno spacciatore
mentre vendeva drogadavanti il civico 7
di Viale Grimaldi. I militari, scesi nella cantina del
palazzo, districandosi in una sorta di labirinto, sono
riusciti ad accedere ad un’intercapedine muraria dove
erano nascoste 4 buste di plastica termosaldate,
contenenti ben 4 chili di “marijuana”, utilizzata dal
pusher come deposito. I carabinieri nel proseguo
dell’operazione, dentro un nascondiglio, ricavato in una
parete, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pistola cal.
7,65, con la matricola abrasa, conservata in ottimo
stato. La droga e 150€ sono stati sequestrati. VittorioRUSSO 25enne catanese, è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di spaccio
e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’arma,
occultata in quel luogo sarebbe secondo i carabinieri a
disposizione del “soldato” di turno, aderente al clan
della zona. I militari nei prossimi giorni invieranno la
pistola al R.I.S. di Messina per gli opportuni esami
tecnico-balistici che potrebbero stabilirne la
provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi
criminosi.
Catania
– Operazione Guardiacoste “Anchovy” sequestro 12
tonnellate pescato in parte avariato. Complessa
operazione dei Reparti Operativi della Guardia Costiera
della Sicilia Orientale diretta al contrasto alla pesca
illegale del novellame di sarda. Gli uomini dei Reparti
Operativi della Guardia Costiera della Sicilia
Orientale, per oltre un mese, hanno verificato e
controllato le attività commerciali e le unità da pesca
al fine di contrastare il fenomeno della pesca di
novellame di sarda. I militari coordinati dal Centro
Controllo Area Pesca di Catania, al termine di un
costante e continuo monitoraggio del territorio e del
mare, hanno rilevato e sequestrato oltre 12 tonnellate
di pescato. 270 gli uomini impiegati nell’attività di
ispezione di oltre 550 attività commerciali, quasi
54.000 euro di sanzioni erogate e 11 persone deferite a
piede libero alle competenti Autorità Giudiziarie. 30
unità navali hanno partecipato all’operazione e
nell’attività di accertamento hanno sequestrato oltre 70
attrezzi di pesca non consentiti ed illecitamente tenuti
a bordo dei pescherecci intenti nell’attività di pesca
del novellame.L’attività svolta nella provincia di
Messina a tutela dei consumatori è stata particolarmente
intensa; 20 quintali di novellame di sarda, 5 quintali
nel milazzese e 15 nel messinese, sono stati rinvenuti
e sequestrati prima della illecita commercializzazione.
I militari nella città di Messina hanno evitato la messa
in commercio di 10.000 Kg di pescato in cattivo stato di
conservazione che, a seguito di accertamenti da parte
del personale sanitario che lo ha dichiarato non idoneo
al consumo umano, ed è stato distrutto presso idonea
struttura per lo smaltimento dei rifiuti. Il restante
pescato, a seguito di controllo sanitario da parte dei
veterinari dell’Asp di competenza, che lo hanno
giudicato commestibile, è stato interamente devoluto
alle associazioni caritatevoli e di beneficienza della
Sicilia orientale.
Catania
- Usura ed estorsioni a produttore cinematografico: 6
misure per Mazzei - “Carcagnusi”.
La Polizia di Stato alle prime ore del mattino, su
delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare,
emessa in data in data 23 febbraio 2016 dal G.I.P. del
Tribunale di Catania nei confronti delle sottonotate 6
persone: Rosario PIACENTI 50enne già noto; Salvatrice
VIOLA 65enne; Sebastiano MAZZEI 43enne già noto, in
atto detenuto per altra causa; Franco RACITI 48enne,
già noto Sorvegliato Speciale di P.S.; Lucio STELLA
40enne, già noto in atto detenuto per altra causa;
Sebastiano D’ANTONA 43enne già noto, in atto detenuto
per altra causa. Tutti sono ritenuti responsabili, a
vario titolo, dei reati di usura ed estorsione aggravata
dall’art.7 L.203/91. La misura cautelare ha accolto gli
esiti di attività di indagine, anche di carattere
tecnico, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia
di Catania e delegate alla Squadra Mobile a seguito
delle dichiarazioni rilasciate da 1 imprenditore –
dapprima nel settore della ristorazione e gestione di
sale da ballo, successivamente nel settore
cinematografico - divenuto testimone di giustizia, il
quale dall’aprile del 2014 ha denunciato di essere
vittima di fatti di usura ed estorsione. Le indagini
condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio -
“Squadra Antiracket” hanno permesso di appurare che la
vittima aveva versato per circa un decennio a Rosario
PIACENTI ed alla madre Salvatrice VIOLA, somme di
danaro a titolo di interessi oscillanti tra il 5% ed il
10% mensili, per un importo totale di circa 600.000€.
L’accordo usuraio prevedeva il pagamento di interessi
mensili costanti sino al momento della restituzione
della somma capitale in una o più rate. A fronte del
prestito della somma di € 200.000 consegnata nel 2005
dai due indagati, la vittima avrebbe dovuto versare la
somma mensile di € 11.200 (134.400€ annui). I due
indagati sono rispettivamente figlio ed ex moglie di
Giovanni PIACENTI 68enne inteso “l’elegante”, già noto
in atto detenuto, ritenuto dagli investigatori esponente
di vertice dell’omonimo clan mafioso inteso “Ceusi”
radicato nel rione cittadino di Picanello. Il produttore
cinematografico, nel 2007, preso dalla disperazione per
gli interessi usurai maturati, si rivolgeva a Franco
RACITI, noto esponente dell’organizzazione Mazzei -
“Carcagnusi” allo scopo di mediare nella situazione
debitoria nei confronti della famiglia PIACENTI.
L’imprenditore da quel momento veniva assoggettato
dall’organizzazione mafiosa e costretto al pagamento di
somme a titolo di estorsione che coinvolgevano i vertici
della cosca rappresentati dal responsabile Sebastiano
MAZZEI nonchè da Lucio STELLA e Sebastiano D’ANTONA (poi
passato al clan Laudani e da ultimo attinto da ordinanza
cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Vicerè”).A
Franco RACITI e Sebastiano D’ANTONA è contestato un
episodio di estorsione aggravata, commesso nel 2007,
avendo costretto la vittima, a titolo di “protezione” e
“messa in regola”, quale titolare di un club-
ristorante a versare la somma di 500,00 euro mensili.
A Sebastiano MAZZEI, Franco RACITI e Lucio STELLA è
contestata un’estorsione aggravata, commessa dal 2009 al
2014, perché avrebbero costretto l’imprenditore a
versare, a titolo di protezione, in più occasioni, somme
di danaro per diverse centinaia di euro e promettere la
somma di euro 5.000,00 (cinquemila) € da versare al
momento dell’uscita dell’ultimo film prodotto dalla casa
cinematografica della vittima. Gli investigatori a
RACITI, infine, hanno contestato un’estorsione
aggravata, commessa nei primi mesi del 2007, avendo
costretto la vittima a versare la somma di 500,00
(cinquecento) euro al fine di rientrare in possesso di
un motoveicolo BMW R 1200 oggetto di furto avvenuto
pochi giorni prima A MAZZEI, RACITI, D’ANTONA e STELLA è
stata contestata l’aggravante di aver commesso i fatti
in quanto facenti parte dell’organizzazione mafiosa
denominata clan Mazzei ed al fine di agevolarla. Gli
arrestati espletate le formalità di rito, sono stati
associati presso le locali case circondariali a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria .
Catania
– CC scoperto maxi deposito merce per 200.000€ rubata.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa,
ieri mattina, a conclusione di una complessa attività
info-investigativa, hanno fatto scattare un blitz
all’interno di un capannone ubicato nel quartiere di
Acquicella, precisamente in Via Crocifisso, dove, su di
una superficie stimabile in oltre 600 mq, i militari
hanno scoperto un vero e proprio “bazar” di merce
rubata. Si tratta di: 1 furgone Ford “Transit”, con
cabina frigo, rubato lo scorso dicembre a San Gregorio
di Catania e di proprietà della Ditta “Solaris
Distribuzione” con sede proprio in quel centro.1
autocarro Fiat Iveco “Daily”, rubato lo scorso ottobre a
Paternò (CT), risultato di proprietà di un privato
cittadino residente in quel centro; 1 furgone Fiat Iveco
35, rubato nel dicembre del 2014 a Viagrande (CT),
risultato di proprietà di un privato cittadino residente
in quel centro; 3.000 uova pasquali marcati “Dolfin”,
rubati alla società “Dolfin S.p.a” con sede legale a
Riposto (CT) ; 13 colli integri, contenenti altrettanti
condizionatori marcati “Mitsubishi” e 1 lavatrice
marca “Bosch”, modello “Green”, il tutto rubato alla
Società “Papino” S.p.a. con sede in Belpasso (CT) ;
Diversa metratura di moquette, trasportata all’interno
del Fiat Iveco 35 asportato a Viagrande; Una decina di
colli contenenti maschere e costumi riconducenti al tema
della Festa di Halloween (sono in corso degli
accertamenti per stabilirne la provenienza); 103 scatole
contenenti migliaia di kit relativi a delle chiavi
dinamometriche POWERFIX (sono in corso degli
accertamenti per stabilirne la provenienza); 150
Flaconi-dispenser, da 500 ml cadauno, di sapone liquido
“Rock’n’ Roll Cien” (sono in corso degli accertamenti
per stabilirne la provenienza). Il deposito era nella
piena disponibilità di un personaggio già noto catanese
di 39 anni, è stato denunciato per ricettazione, il
locale è stato opportunamente posto sotto sequestro. I
militari nel medesimo contesto operativo, sono riusciti
a recuperare altre 100 uova pasquali, finiti già sui
banchi di vendita di un Panificio di Via Della
Concordia, facenti parte dello stesso lotto ritrovato
all’interno del deposito di Via Crocifisso. Il
titolare dell’esercizio commerciale, un 30enne
catanese, è stato denunciato per ricettazione. I
Carabinieri nei prossimi giorni provvederanno a
restituire i mezzi e la merce tracciabile ai legittimi
proprietari implementando alcuni approfondimenti
investigativi che potrebbero collegare il “tenutario”
del deposito alla criminalità organizzata.
Catania –S.Cristoforo :
parenti e conoscenti tentano impedire arresto Agenti.
I poliziotti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo
pomeriggio del 25 febbraio scorso, durante un servizio
di controllo del territorio, in via Cordai hanno notato
transitare Alfio MOSCUZZA 27enne, sottoposto
alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, che,
provenendo da via Delle Margherite, alla vista della
Volante tentava di nascondersi.
La condotta non passava inosservata agli Agenti, i
quali, si sono posti immediatamente sulle sue tracce,
l’hanno raggiunto, e bloccato nel tentativo di fuga e
fatto salire sull’auto di servizio nonostante il
tentativo di parenti e conoscenti di impedire l’operato
degli Agenti.
Il personaggio, ieri dopo essere stato deferito presso
il locale Tribunale per la convalida della misura,
previa richiesta del Sost. Proc. della Rep. Dr.ssa A.
Tasciotti, è stato tradotto presso la Casa Circondariale
di Piazza Lanza, dove si trova a seguito della revoca
del beneficio degli arresti domiciliari. A
Catania
- Polizia dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico – Squadra Volanti, ieri pomeriggio, ha
arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di
spaccio il già noto Stefano PRIVITERA 28enne,
in atto sottoposto all’Avviso Orale. I poliziotti,
durante il controllo del territorio, hanno sorpreso
Privitera nel momento in cui consegnava un modesto
quantitativo di marijuana, dopo avere ricevuto delle
banconote. L’acquirente accortosi della presenza degli
operatori si è dato alla fuga, facendo perdere le
tracce, mentre lo spacciatore è stato immediatamente
bloccato. I poliziotti, dalla successiva perquisizione
hanno rinvenuto altre dosi di marijuana custodite nelle
tasche e banconote, provento dell’attività illecita. Il
P.M. di turno dopo l’arresto, ha disposto che Privitera
fosse associato presso la casa Circondariale di Piazza
Lanza, in attesa di convalida.
Catania
– 2 in manette per tentata rapina a gioielleria
Lanzafame vicino piazza Duomo. Si tratta di
Salvatore MARANO 25enne e Salvatore Nicola
ROCCIA 21enne. La Polizia di Stato nella tarda
serata di ieri, su delega della Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania, ha posto in stato di fermo
di indiziato di delitto: Salvatore MARANO e Salvatore
Nicola ROCCIA, in esecuzione a decreto di fermo, emesso
il 25 febbraio 2016 dalla Procura della Repubblica di
Catania, in quanto gravemente indiziati di tentata
rapina aggravata e lesioni. Agenti della Squadra Mobile,
la mattina del decorso 10 febbraio erano intervenuti in
questa via Vittorio Emanuele presso la gioielleria
“Lanzafame gioielli” a seguito di allarme di rapina
collegato al 113. Le prime frammentarie informazioni
davano il titolare della gioielleria ferito dai
rapinatori da colpi d’arma da fuoco all’addome. I
poliziotti della Squadra Mobile verificarono che, poco
prima, 3 individui, di cui 1 donna, a viso scoperto,
avevano fatto ingresso nella gioielleria e, dopo avere
aggredito il titolare che si trovava dietro il bancone,
colpito violentemente al volto, si erano avvicinati al
retrobottega dove c’era il figlio. Uno dei rapinatori
individuato in ROCCIA durante le fasi, sotto la minaccia
di 1 pistola del tipo semiautomatico, ha intimato al
titolare di consegnare le chiavi della cassaforte. Il
soggetto subito dopo, si sarebbe avvicinato al
retrobottega dove si trovava il figlio al quale avrebbe
puntato la pistola esplodendo 1 colpo, risultato a
salve. Il figlio del titolare, a seguito di tale azione,
aveva perso i sensi cadendo per terra e sbattendo
violentemente la testa. I 3 rapinatori, che non erano
riusciti a consumare la rapina, si davano alla fuga a
piedi percorrendo via San Giuseppe al Duomo. Il figlio
del titolare, dopo essere stato medicato sul posto da
sanitari del 118, veniva trasportato in ambulanza al
Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi dove gli veniva
diagnosticata una ferita lacero contusa e trauma cranico
con perdita di coscienza. Il padre doveva anche lui
fare ricorso alle cure dei sanitari che gli
diagnosticavano delle ferite ed escoriazioni. I
poliziotti in sede di sopralluogo eseguito da personale
del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica,
all’interno del retrobottega trovarono e sequestrarono
1 bossolo a salve. Uomini della Sezione Reati contro il
Patrimonio - “Squadra Antirapina”, d’intesa con la
Procura della Repubblica di Catania, avevano avviato
immediatamente le indagini, partendo da un attento
monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei
luoghi in cui era stato consumato il delitto e della via
di fuga. L’attività ha consentito di individuare il
terzetto in via San Giuseppe al Duomo: veniva notata 1
donna con un giubbotto rosso procedere di corsa, seguita
da 2 individui a passo d’uomo mentre si avvicinavano ad
una vettura che era stata lasciata parcheggiata. La
presenza del terzetto lungo la citata stradina veniva
notata da un Brigadiere della Guardia di Finanza che
rilevava i tre a salire a bordo di una VW Polo. Le
immagini hanno rivelato che la vettura era una VW Polo
“Cross” di colore grigio metallizzato - modello
caratterizzato dalla presenza di barre in acciaio sul
tetto e fascioni laterali, della quale però non si
riusciva a rilevare il numero di targa. La vettura
veniva notata, in altri filmati, procedere in direzione
via Alessi. La minuziosa verifica dei varchi in
ingresso ed uscita dal capoluogo ha evidenziato il
passaggio, in orario compatibile e successivo alla
rapina, della vettura nei pressi di questa piazza Alcalà;
successivamente, lo stesso mezzo si rilevava nei pressi
del c.d. Faro Biscari in direzione dello svincolo Asse
dei servizi. La targa dell’auto, veniva visualizzata ed
avviata la mirata attività, anche di carattere tecnico,
nei confronti del figlio dell’intestatario, Salvatore
MARANO, giovane di Paternò (CT) che ne risultava il
reale utilizzatore. I poliziotti hanno effettuato
discreti servizi di osservazione che, non disgiunti
dalla disamina dei tabulati con i contatti e le
frequentazioni del soggetto, hanno consentito di
risalire all’identità della banda, composta da altri 2
giovani, anch’essi di Paternò (CT), di cui una minore
14enne, tutti incensurati. ROCCIA è stato trovato in
possesso di 1 pistola semiautomatica a salve, della
quale tentava di disfarsene, ed è risultata quella
utilizzata per commettere il reato. La Procura della
Repubblica di Catania, sulla scorta dei gravi e
concordanti indizi di reità, ha emesso il decreto di
fermo nei confronti di MARANO e ROCCIA. I fermati,
espletate le formalità di rito, sono stati associati
presso il Carcere di Catania “piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Induce moglie a prostituirsi nel camper in centro
commerciale. Gli agenti delle Volanti che ieri sono
intervenuti all’interno del parco commerciale “Centro
Sicilia”, non si aspettavano di certo di trovarsi
davanti a quell’insolito spettacolo: un fitto via vai di
uomini da e verso un camper posteggiato vicino alla sala
cinematografica “Uci Cinema” dal quale provenivano
strani gemiti. La circostanza, che i poliziotti hanno
capito “al volo”, meritava un approfondimento: ed è
scattato, un servizio di appostamento e di osservazione
che ha consentito di svelare cosa si celasse dietro a
tutto ciò. Un soggetto, V.L., faceva prostituire
la moglie all’interno del camper e, come se non
bastasse, pretendeva di presenziare allo spettacolo.
Niente trasgressioni: il lenone – si è scoperto dopo –
utilizzava il mezzo per un tour siciliano che
toccava le province di Catania, Siracusa, Ragusa e
Agrigento, attirando i “clienti” attraverso annunci
postati su internet che pubblicizzavano la “merce” al
costo di 80 euro. La presenza dello squallido
“imprenditore”, quindi, era solo a garanzia del proprio
tornaconto, a fronte di una prestazione che doveva
durare circa trenta minuti. Gli agenti hanno accertato
che a quel numero rispondeva V.L. il quale teneva
l’agenda degli appuntamenti e si occupava del
“marketing”, prendendo diretto contatto con “clienti” ai
quali rappresentava l’inusuale “alcova itinerante”. I
poliziotti hanno fatto irruzione all’interno del camper
mettendo fine alla turpe situazione; quindi, hanno
ascoltato le testimonianze di alcune persone presenti,
grazie alle quali hanno ricostruito l’intera vicenda.
V.L., arrestato per sfruttamento e favoreggiamento
della prostituzione, si trova rinchiuso nel carcere
Piazza Lanza, a Catania in attesa di giudizio.
Catania – SAP Polizia: sciopero mensa. Il Segretario
Provinciale Giuseppe Coco in un comunicato spiega le
motivazioni della drastica decisione:”Il Sindacato
Autonomo di Polizia di Catania, giovedì 25 febbraio p.v.
mette in atto lo SCIOPERO DELLA MENSA quale forma di
protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza,
solidarietà e condivisione con il Segretario Generale
del SAP Gianni Tonelli che da 36 giorni è in sciopero
della fame. I motivi alla base dell’estrema protesta
sono da ricercare nella volontà di mettere in luce quali
sono le reali condizioni dell’apparato della sicurezza
ormai debilitato da anni di tagli. A seguito degli
attacchi terroristici di Parigi sono venute alla luce
con forza quali sono le pesanti lacune in cui versa
l’apparato e le reali condizioni nelle quali i
poliziotti italiani sono costretti a lavorare. Proprio
per questo un dirigente sindacale di Roma è stato
sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per
aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci,
giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed
armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali
servizi di Polizia. Si tratta di un padre di famiglia
con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver
denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che
mina quelli che sono gli elementi alla base
dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e
dissenso. Anche a Catania denunciamo con coraggio, che
ci sono giubbotti antiproiettile in uso già scaduti,
autovetture di servizio logore con più di duecentomila
chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato,
personale sempre più vecchio con una media che rasenta i
50 anni, , pulizie degli Uffici e delle caserme
pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento
professionale non all’altezza del periodo storico di
allarme che stiamo vivendo. Si parla tanto di terrorismo
e mancano munizioni per addestrarsi in poligono. Tutto
ciò è’ inaccettabile. Si continua a voler dare
un’immagine di una polizia moderna, al passo con i
tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze
con iniziative personali poichè mancano fondi anche per
le necessità più banali. Il SAP di Catania non ci sta
e si schiera apertamente al fianco del suo Segretario
Generale affinché le istituzioni diano un’inversione di
tendenza comprendendo i reali motivi che lo spingono
allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua
salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta,
quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo
lasceranno mai solo e tutta la gente per bene di questo
Paese. La verità e giustizia prevarranno sulle logiche
politiche e di potere. Per tutti questi motivi ci stiamo
appellando al Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella inviandogli anche da questa provincia
numerose cartoline perché intervenga al più presto”.
Catania
– ROS
sequestro beni Costanzo, Bosco Lo Giudice per 1
miliardo€: asservimento famiglie mafia. I
Carabinieri del ROS stanno eseguendo in provincia di
Catania un importante provvedimento emesso dalla Sezione
Misure di prevenzione del locale Tribunale che ha
disposto l’amministrazione giudiziaria delle società
Tecnis spa, Atremis spa, e Cogip
holding srl ed il sequestro delle relative quote ed
azioni per il valore di superiore a 1 miliardo e mezzo
di €. L’intervento richiesto dalla Procura Distrettuale
Antimafia di Catania colpisce 3 importanti società del
gruppo imprenditoriale Costanzo - Bosco Lo Giudice,
attive nel settore della realizzazione di grandi opere
infrastrutturali sia in Italia che all’estero. Il
provvedimento è scaturito da diverse attività
investigative dei ROS che hanno documentato nel tempo
l’asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia
catanese di “cosa nostra” alla quale sono garantite
ingenti risorse economiche.
Catania – CC 1 rapinatore in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno
arrestato Francesco PUTRINO 20enne di Catania,
in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso
dal Tribunale etneo. Il giovane, nel luglio del 2014,
con la complicità di altri 2 individui, commise in
sequenza 2 rapine. Il primo colpo ad Acireale (CT) dove,
sotto la minaccia di un’arma, ripulì di soldi e
cellulare un passante e il secondo, sempre con la stessa
tecnica, a Fiumefreddo di Sicilia (CT) dove furono
rapinati 2 fidanzati a cui furono sottratti una collana
d’oro ed il cellulare. I carabinieri, a seguito delle
indagini, arrestarono i rapinatori. Il giovane, a
distanza di due anni, dopo aver trascorso un periodo
agli arresti domiciliari, dovrà scontare in carcere il
residuo pena, equivalente a 4 anni di reclusione.
L’arrestato è stato rinchiuso nella casa Circondariale
di Piazza Lanza.
Catania– 2 sorpresi a rubare in azienda. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P.
la scorsa notte, sono intervenuti in un’officina
meccanica a Tremestieri, per una telefonata al 113 che
aveva segnalato la presenza sospetta di un furgone. Le
pattuglie giunte sul posto hanno subito notato la
presenza del mezzo descritto nella telefonata e, dopo
aver circondato la zona per impedire la fuga di
eventuali malfattori, hanno fatto irruzione nel locale.
I poliziotti hanno sorpreso il già noto Concetto
GUGGIOLI 54enne e Emanuele Graziano MIRABELLA
24enne i quali sono stati immediatamente bloccati
ed arrestati per il reato di furto aggravato. I 2
avevano già provveduto a caricare sul furgone alcuni
copertoni, 1 compressore e un sollevatore che avevano
trovato nell’officina. I poliziotti hanno pure
ritrovato e sequestrato il seghetto utilizzato per
tagliare le sbarre di 1 finestra del locale. Il
proprietario dell’officina, avvisato dai poliziotti, è
subito accorso sul posto ed ha constatato il furto di 1
Fiat Doblò, mancante dal parco veicolare, che purtroppo
le successive perquisizioni effettuate presso le
abitazioni degli arrestati non hanno permesso di
rintracciare. I due arrestati, dopo essere stati
accompagnati in Questura per le incombenze di rito, sono
stati rinchiusi nelle camere di sicurezza, in attesa del
rito per direttissima. Uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P.
hanno anche arrestato Salvatore MAUGERI
19enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello
di Catania. Il giovane è stato sorpreso dall’equipaggio
di una Volante, durante il servizio di controllo del
territorio nel quartiere San Cristoforo.
DIA sequestra 7
milioni€ beni a gruppo Nardo: collaboratori giustizia
Blandino, Piazza, Sampugnaro e Gigliuto svelano
collegamenti ed accordi
Catania – DIA sequestra 7 milioni€ beni a gruppo Nardo:
collaboratori giustizia Blandino, Piazza, Sampugnaro e
Gigliuto svelano collegamenti ed accordi. Uomini
della Direzione Investigativa Antimafia di Catania
guidata dal 1° Dir. della P.di S. Renato Panvino
nella mattinata hanno eseguito il decreto di sequestro
beni emesso dal Tribunale di Siracusa - Sezione Misure
di Prevenzione - su proposta avanzata dalla Procura
Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di
imprenditore ritenuto contiguo all’organizzazione
mafiosa “Nardo” egemone nella provincia di
Siracusa. Il Tribunale di Siracusa, accogliendo la
proposta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia
di Catania ha, pertanto, disposto il sequestro dei beni,
per un valore complessivamente stimato in circa
7.000.000€, consistenti in 5 (cinque) società. I
dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso
di una conferenza stampa, presso la Procura della
Repubblica di Catania, alle ore 11.00, alla
presenza del Procuratore Capo di Catania, dr.
Michelangelo PATANE’. Il personaggio è indicato
dal collaboratore di giustizia quale affiliato al gruppo
mafioso “Nardo” (clan attivo nella provincia di
Siracusa e collegato alla più potente e pericolosa
organizzazione criminale mafiosa “Santapaola” di
Catania). L’imprenditore è emerso nell’ambito delle
attività svolte in occasione dell’indagine denominata“Morsa2”, condotta dai Carabinieri di
Siracusa, dalla quale è derivata l’ulteriore indagine
denominata “Nostradamus” che ha
contribuito allo scioglimento del Comune di Augusta. Gli
inquirenti, nel corso dell’attività investigativa hanno
accertato che il soggetto, già con precedenti
per reati in materia di stupefacenti, era in stretto
contatto con esponenti affiliati alla predetta
consorteria “Nardo” e con esponenti politici di rilievo
locale. Il personaggio sarebbe emerso quale
strettamente legato a a taluno (affiliato alla cosca
mafiosa dei Nardo nonché referente del clan nel
territorio), tanto da aver immediatamente acconsentito
alla proposta di contribuire al sostentamento di
Alfio SAMBASILE (esponente di primo piano del clan
Nardo nel territorio di Lentini), con il quale
emergevano documentati legami personali evidenziati da
pregresse indagini. Con quest’ultimo, infatti, era stato
tratto in arresto nel 1998, insieme ad altri,
nell’ambito dell’indagine “Thos” condotta
dalla Squadra Mobile di Siracusa, per i reati di
associazione mafiosa ed estorsione, trascorrendo anche
un periodo di detenzione nella stessa cella nel carcere
di Caltanissetta. La pericolosità sociale del
soggetto veniva avvalorata dalle ulteriori
dichiarazioni fornite da altri collaboratori di
giustizia quali Sebastiano SAMPUGNARO, Vincenzo
PIAZZA e Sebastiano GIGLIUTO, succedutisi
nel corso degli anni. La contiguità del personaggio
con esponenti di vertice del clan “Nardo” fornirebbe una
chiara spiegazione della sua ascesa imprenditoriale.
QUESTI si sarebbe inserito a pieno titolo con la
costituzione, nel novembre del 2009, di società. Gli
accertamenti patrimoniali svolti sul conto del
soggetto hanno messo in evidenza la sussistenza di
una netta sperequazione tra il valore dei beni a vario
titolo posseduti, il tenore di vita mantenuto e le fonti
di reddito documentate dal nucleo familiare. Il
Tribunale di Siracusa, accogliendo la proposta avanzata
dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania ha,
pertanto, disposto il sequestro di beni per un valore
complessivamente stimato in circa 7.000.000 di
euro, consistenti nelle 5 (cinque) società
Catania
- Agenti bloccano 2 rumeni in rissa. Gli agenti
delle volanti hanno arrestato ai domiciliari
i romeni Ineliu Bracaun 32enne e Catalin
Mihaica 19enne per lesioni personali. I 2 arrestati,
nel pomeriggio, in evidente stato di ebbrezza alcolica,
avevano preso parte ad una lite pestando 1 loro
connazionale per futili motivi.
I maldestri, dopo essere stati bloccati dagli operatori
della volante, su disposizione del P.M. di turno sono
stati posti agli arresti domiciliari.
Catania
– Filmati durante rapina: 3 identificati ed
ammanettati. La Polizia di Stato ha posto a fermo di
indiziato di delitto: Marcello FAZIO 51enne,
Cristian GIUFFRIDA 30enne; Maurizio SALICI
40enne, in
quanto tutti ritenuti gravemente indiziati di
rapina aggravata
ai danni del direttore e di un
impiegato di una nota ditta di vendita di
elettrodomestici del capoluogo etneo. L’8 febbraio
scorso, alle ore 10.30 circa, a seguito di una
segnalazione telefonica pervenuta su linea 113, Agenti
della Squadra Mobile - Sezione Reati contro il
Patrimonio “ Squadra Antirapina” si erano recati nei
pressi di piazza Grenoble dove, poco prima, era stata
commessa una rapina ai danni del direttore di un
esercizio commerciale appartenente ad una nota catena di
vendita di elettrodomestici. La vittima,
nell’immediatezza dei fatti, agli investigatori della
Mobile giunti sul posto aveva riferito che, mentre si
stava recando presso un istituto di credito per
depositare l’incasso relativo alla settimana precedente,
veniva avvicinato da 2 individui, a bordo di una moto, i
quali da tergo tentavano di impossessarsi del denaro.
L’impiegato aveva tentato di sfuggire ai rapinatori,
riparandosi all’interno di un vicino panificio ma è
stato inseguito da 1 dei 2 che, armato di pistola, che
l’ha raggiunto ed è riuscito ad impossessarsi di una
parte dell’incasso, oltre 7 mila euro, persa dalla
vittima proprio nell’esercizio commerciale. Gli uomini
della Sezione Squadra Antirapina, d’intesa con la
Procura della Repubblica di Catania, hanno avviato
immediatamente le indagini, partendo da un attento
monitoraggio degli impianti di video-sorveglianza dei
luoghi in cui era stato consumato il delitto. I
poliziotti hanno, acquisito numerose immagini dalla cui
attenta analisi venivano dapprima individuati e
successivamente identificati gli autori della rapina in
Marcello FAZIO, Christian GIUFFRIDA e SALICI Maurizio.
Le indagini hanno fatto emergere che Maurizio SALICI e
Christian GIUFFRIDA fossero i due maldestri a bordo del
ciclomotore i quali avevano tentato di rapinare il
malcapitato. GIUFFRIDA è stato individuato come il
rapinatore armato che aveva inseguito la vittima nel
panificio sottraendogli la busta col danaro. Marcello
FAZIO aveva avuto compiti di supporto ai due complici,
fornendo lo scooter utilizzato per commettere la rapina.
I tre, dopo le formalità di rito, sono stati condotti
presso la Casa Circondariale di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Accoltella avversario in lite, Polizia arresta :
Cristian ARCIDIACONO 29enne. Il giovane
è accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da
taglio, minacce e danneggiamento. Agenti della Squadra
Mobile, nel primo pomeriggio di ieri, sono intervenuti
in Piazza della Guardia nei pressi di un negozio adibito
alla vendita di articoli sportivi per la segnalazione di
persona ferita a seguito di lite. I poliziotti, sul
posto, hanno visto F.F. 59enne sanguinante il quale
veniva condotto tramite ambulanza presso il Pronto
Soccorso di un nosocomio cittadino dove i sanitari dopo
avergli riscontrato ferite multiple da taglio penetranti
alla spalla ed emitorace, ne hanno disposto il ricovero.
Le indagini immediate condotte dalla Sezione “Reati
contro la Persona” hanno consentito di appurare che,
poco prima, innanzi all’esercizio commerciale era sorta
una lite tra la vittima ed il titolare attinente del
materiale che F.F. aveva ricevuto in prestito. I
due dalle parole erano passati ai fatti, venendo alle
mani. Cristian ARCIDIACONO, figlio del titolare, mentre
era in corso la colluttazione è intervenuto colpendo
ripetutamente da tergo con un coltello la vittima,
procurandogli vistose ferite. L’autore del tentato
omicidio, immediatamente rintracciato, è stato condotto
presso gli Uffici della Squadra Mobile e dichiarato
in arresto per i reati di tentato omicidio, porto
abusivo di arma da taglio, minacce e danneggiamento.
L’arrestato espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
– CC 1 in manette per rapina. Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco hanno arrestato
Francesco DI BLANCA BONASERA 37enne, del luogo, già
posto ai domiciliari, su ordine di carcerazione emesso
dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Messina.
Il soggetto dovrà scontare la pena di 3 anni e 6 mesi di
reclusione poiché ritenuto colpevole di rapina aggravata
e lesioni personali aggravate, reati commessi il 18
agosto 2013 a Motta Camastra (ME).L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Giarre
– Incendio, estorsione e danneggiamento: CC 1 in
manette. Carabinieri del Nucleo Operativo di Giarre
hanno arrestato
Lucio PATANE’ 42enne, di Zafferana Etnea, per
estorsione e danneggiamento seguito da incendio. Il
soggetto, ieri sera intorno alle ore 20:30, ha
incendiato un’autovettura Lancia K, lasciata
regolarmente parcheggiata in una via del centro
cittadino di Zafferana Etnea dal proprietario. Un
imprenditore, titolare di un’azienda agroalimentare,
sarebbe stato preso di mira al fine di desistere dal
proseguire la propria attività di produzione e
commercializzazione di prodotti apicoli. I militari
immediatamente intervenuti sul posto hanno acquisito
ogni elemento ed informazione utile avviando delle
veloci indagini, individuando l’autore ed il movente
dell’azione criminosa. L’arrestato, rintracciato dai
Carabinieri durante la notte sempre a Zafferana Etnea, è
stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania - Studenti Istituto Superiore “Lucia Mangano”
visitano Comando Provinciale. I ragazzi
nell’occasione hanno avuto la possibilità di incontrare
i militari dell’Arma conoscere la storia della
Benemerita e le attività che i Carabinieri
quotidianamente svolgono sul territorio per la sicurezza
dei cittadini.
I giovani studenti hanno assistito all’illustrazione e
dimostrazione pratica del materiale, incluso il robot
impiegato per la bonifica, in dotazione agli artificieri
del Comando, per poi osservare da vicino i mezzi del
pronto intervento che ogni giorno vedono per strada,
ovvero l’ALFA 159, la cosiddetta “gazzella”, e la moto
BMW del Nucleo Radiomobile. La tappa conclusiva del
percorso nella caserma, è stata la centrale operativa,
fulcro della struttura, dove sono state illustrate le
modalità con cui si gestiscono le varie chiamate di
emergenza, numerosissime anche durante la visita.Le
domande dei vivacissimi ragazzi, accolti e accompagnati
dal Comandante della Compagnia di Catania Fontanarossa e
della Stazione capoluogo, hanno reso ancor più
interagente e interessante la visita finalizzata
all’instaurazione di un rapporto di serena fiducia e
vicinanza tra l’Arma e la cittadinanza, che vede nei
giovani visitatori di oggi i prossimi attori della vita
sociale ad ogni livello.
Catania - Stalker viola domiciliari, preso: torna a casa.
Il soggetto si trovava agli arresti domiciliari per il
reati di atti persecutori e, per lo stesso motivo, era
stato ammonito dal Questore di Catania. La misura non è
stata da deterrente per il già noto Danilo Concetto
NICOLOSI 30enne. Il personaggio, ieri sera, ha
deciso di violare gli obblighi della misura cautelare
alla quale era sottoposto per rinnovare la sua
persecuzione nei confronti della sua vittima. La donna
ha lanciato l’ennesima richiesta d’aiuto al 113 che ha
fatto scattare l’immediato intervento delle Volanti. I
poliziotti hanno sorpreso lo stalker nelle vicinanze
dell’abitazione della vittima, l’hanno bloccato e
condotto in Questura, dove è emersa la sua posizione di
arrestato domiciliare.
L’arresto è scattato subito e la consequenziale
comunicazione all’Autorità Giudiziaria che ne ha
disposto il ripristino degli arresti domiciliari presso
la sua abitazione, in attesa dell’udienza di convalida.
Catania - Librino: CC, 1 spacciatore ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato ai domiciliari in
flagranza un 25enne, di Catania, per detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri sera
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere
Librino, hanno notato il giovane in Viale Biagio
Pecorino cedere bustine ad occasionali acquirenti. Il
fermato è stato prontamente bloccato, perquisito e
trovato in possesso di 50 dosi di marijuana, per un peso
complessivo di 70 grammi, e la somma contante di 100
euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che
sono stati sequestrati. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Biancavilla CT
– 81enne condannato a domiciliari: detenzione
illegale armi. Carabinieri della Stazione di
Biancavilla (CT) hanno arrestato Antonino AMATA
81enne, del luogo, poiché destinatario di un ordine di
esecuzione pena detentiva.
L’anziano, nell’ottobre del 2012, a seguito di
perquisizione, fu arrestato in flagranza di reato dai
militari della Compagnia di Paternò (CT) perché trovato
in possesso di 1 fucile, poi risultato rubato, 1
revolver privo di matricola e marca e 44 cartucce cal.
7,65. Già condannato dai giudici etnei per “detenzione
illegale di armi e ricettazione” dovrà espiare la pena
residua di anni 2 e mesi 6 di reclusione ristretto nel
proprio domicilio.
Catania
–
17enne nigeriana paga 35mila€ per lavoro in Italia, ma è
costretta a prostituirsi: “madame” arrestata.
La Squadra Mobile ha tratto in arresto Sandra DAVIDE
26enne,in esecuzione a ordinanza di custodia cautelare
in carcere, emessa il giorno 8 febbraio 2016 dal G.I.P.
del Tribunale di Catania, in quanto ritenuta
responsabile del reato di tratta di esseri umani ai
danni di una connazionale minorenne. Il provvedimento
restrittivo, eseguito dalla Sezione “Criminalità
Straniera e Prostituzione” di Catania in collaborazione
con la Squadra Mobile di Venezia, ha accolto gli esiti
di indagini tecniche, coordinate dalla locale Procura
Distrettuale e condotte dalla medesima Sezione, volte ad
contrastare il fenomeno della tratta di persone, con
particolare riferimento a cittadine nigeriane. Le
attività di indagine in occasione degli arrivi di
migranti presso l’ambito portuale di Catania, sono
rivolte anche al monitoraggio delle giovani nigeriane. I
poliziotti hanno rilevato che le donne, spesso
provenienti da contesti estrema povertà, sono reclutate
nel Paese di origine con la promessa di un lavoro in
Europa. Le vittime subiscono per il pagamento di una
esosa somma di denaro e sono circuite con riti tribali,
che prevedono la minaccia del verificarsi di eventi
negativi, quali malattia o morte della donna o dei
familiari, in caso di mancato rispetto dell’impegno. Le
indagini, erano state avviate a seguito della denuncia
di una cittadina nigeriana 17ettenne, giunta a bordo di
un gommone presso il porto di Catania nel mese di giugno
2015, hanno messo in luce il caso di Sandra DAVIDE. La
“madame” ha fatto sottoporre la minore al rito
“voodoo” c.d. ”Ju-Ju” in Nigeria, al fine di ottenere il
pagamento della somma di 35mila€, per poi organizzare il
suo arrivo clandestino in Italia, allo scopo di indurla
a svolgere l’attività di prostituta per saldare il
debito contratto. La ragazza, dopo essere stata
reclutata in madrepatria, era stata prelevata da alcuni
connazionali che l’avevano trasferita, attraverso un
viaggio nel deserto, in Libia, Paese dal quale era
partita, dopo svariati mesi, a bordo del gommone. Sandra
DAVIDE, rintracciata in provincia di Venezia, è stata
ristretta presso la Casa Circondariale di Venezia
“Giudecca”.
Catania – Pizzo : “15mila € per stare tranquillo”,
Carabinieri ammanettano 2 estortori lentinesi. Si
tratta del già noto Filadelfo
CARPAGNANO 43ennee di un incensurato F.G.,
34enne entrambi ritenuti dalle F.O. vicini al clan Nardo
di Lentini (SR), diretta diramazione della famiglia
mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania. I
personaggi, nei giorni scorsi, hanno preso di mira un
cantiere allestito in territorio catanese ai confini con
il comune di Lentini (SR), per la costruzione di un
impianto di compostaggio per la trasformazione dei
rifiuti solidi urbani e degli scarti di produzione
agricola e industriale biodegradabili. La richiesta
degli estortori, è stata “Quindicimila euro per stare
tranquillo”, ripartiti in tre tranche da cinquemila euro
cadauna. L’imprenditore ha deciso di rivolgersi ai
militari del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale dei Carabinieri di Catania, i quali hanno
installato cimici e telecamere all’interno del cantiere.
I due estortori sono stati inchiodati alle proprie
responsabilità e bloccati dai carabinieri subito dopo
aver riscosso la prima tranche dalle mani
dell’imprenditore. Operazione brillante, ed ennesima
condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale etneo
sul versante della lotta al racket, che si inquadra
nella più vasta opera di prossimità avviata, ormai da
alcuni anni, dai militari dell’ “Arma” etnea, con
imprenditori e commercianti locali. Gli arrestati, dopo
le formalità di rito, sono stati rinchiusi nella Casa
Circondariale di “Catania – Bicocca”, a disposizione del
magistrato inquirente, il sostituto procuratore della
Repubblica, dottor Marco Bisogni.
Carabinieri:
oltre 100 arresti a Catania,
operazione antimafia “Laudani”,
3 donne ai vertici
Catania
–
Operazione Viceré: catturato al traghetto “Melo
L’africano”.
Il personaggio è ritenuto responsabile di Acireale,
presa anche la terza donna clan. L’azione lampo dei
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania ha portato in appena 24 ore a
catturare altri 2 affiliati della famiglia mafiosa dei
“Laudani”. Sono stati assicurati alla giustizia
Carmelo PAVONE 66enne inteso “Melo l’africano”,
ritenuto referente indiscusso del clan per la zona di
Acireale (CT), bloccato dai militari a bordo del
traghetto tra Villa San Giovanni (RC) e Messina, e la
terza donna, Paola TORRISI, 64enne, che dedita
al traffico di sostanze stupefacenti sarebbe colei la
quale avrebbe consentito, attraverso i suoi contatti nel
calatino, al Clan “Laudani” di aprire una propria
“filiale” in quella parte della provincia etnea. Il
primo è stato rinchiuso nell’istituto di pena di Catania
Bicocca mentre la donna è stata associata al carcere di
Catania Piazza Lanza.
Catania
-
Carabinieri: oltre 100 arresti a Catania, operazione
antimafia “Laudani”, 3 donne ai vertici.
(video
con colloquio in carcere )Collaboratore giustizia Giuseppe LAUDANI nipote del
capostipite svela segreti:
estorsioni tra i 3.000 ed i 15.000 euro annui ed altro.
Elenco
degli indagati dichiarati in arresto:
Giovanni ALFINO,
inteso “Accaiù”,
nato a Catania l’11/11/1973; Paolo ALOISIO nato a
Catania il 08/11/1987;
Filippo ANASTASI,
nato a Catania l’11/06/1980;
Giuseppe ARCIDIACONO
nato a Catania il 21/09/1966; Natale BENVENGA
nato a Catania il 04/05/1962;
Carmelo BONACCORSO
inteso“Melo Squadrito”, nato a Catania il 28/12/1962;
Giuseppe BORZI’ nato a Catania il 26/02/1977;
Antonino CAMELIA nato ad Acireale il 25/06/1956;
Rosario CAMPOLO nato a Catania il 13/02/1968;
Giovanni CANTARELLA
nato ad Acireale il 06/06/1985;
Alberto Gianmarco Angelo CARUSO
nato a Catania il 31/03/1980; Piero CASTORINA
nato a Catania il 20/10/1973; Andrea CATTI nato a
Catania il 21/12/1961;
Giovanni COSTANTINO
inteso “Nuccio u cannaleri”,
nato a Catania il 22/04/1961; Saverio Francesco
CRISTALDI nato a Catania il 23/05/1969; Orazio
CUCCHIARA nato a Milano il 16/11/1971; Giuseppe
D’AGATA nato a Catania il 09.04.1976; Sebastiano
D’ANTONA nato a Catania il 25.1.1972;
Vito DANZUSO
nato a Catania il 19/08/1980; Giovanni Antonino DE
LUCA nato a Catania il 27/01/1970; Orazio DI
GRAZIA inteso“Scarpa pulita”,
nato a Catania il 03/01/1947; Alessandro DI MAURO
nato a Roma il 20.5.1962;
Antonino DI MAURO
inteso
“Sciarretta”, nato a Catania il 14/09/1953;
Giovanni DI MAURO nato a Catania il 07/07/1979;
Mario DI MAURO inteso“Sciarretta”,
nato a Catania l’11/04/1980; Orazio Salvatore DI
MAUROinteso “Turi u biondo”, nato ad
Acireale il 23/6/1966; Paolo DI MAURO inteso
“u prufissuri”, nato a Piedimonte Etneo il
15/01/1955; Salvatore DI MAURO inteso“Sciarretta”,
nato a Catania il 21/10/1986; Camillo FICHERA
nato ad Acireale il 19/05/1954; Giuseppe FICHERA
nato ad Acireale il 26/02/1966; Stellario FILETI inteso “Stillo”, nato ad Aci Catena il
13/03/1967; Antonino FINOCCHIARO inteso
“Nino Monta”, nato a Catania il 27/10/1968;
Sebastiano FLORIinteso “Bastiano”, nato a
Catania il 07/12/1976; Antonino FOSCO inteso”Ninni”,nato a Catania il 19/09/1981;
Salvatore GERBINO
nato a Catania il 22/09/1974; Santo Giuseppe GERBINO
nato a Catania il 19/03/1979; Mario GIUFFRIDA
inteso “Mario rambo”, nato a Catania il 16/09/1966;
Giovanni GIUFFRIDA nato a Catania il 2.8.1942
(ai domiciliari); Sebastiano GRANATA
inteso“Bastianeddu”, nato ad Acireale
il 31/01/1954; Giuseppe GRASSO inteso
“Pippo Tistazza”, nato ad Aci Catena il 07/07/1965;
Marco GRIMALDI nato a Caltagirone il 18/11/1967;
Franco GUGLIELMINO inteso “a scimmia”,
nato a Catania il 05/12/1975; Antonino IMPELLIZZERI
nato a Catania il 29/09/1977; Orazio ISAIA
Carmelo inteso “Meluccio”,nato a
Catania il 02/07/1988; Alessandro LANZAFAME
inteso “la strega”, nato a Catania il 26/02/1979;
Mario LANZAFAME
nato a Giarre il 26/01/1959; Concetto LAUDANI di
Giuseppe, nato a Catania il 14/12/1971; Giuseppe
LAUDANI di Sebastiano, inteso “Pippo il grande”,
nato a Catania il 19/7/1946; Santo Orazio LAUDANI
fu Santo, inteso “Santuzzu”, nato a Catania il
23/08/1990; Sebastiano LAUDANI nato a Catania il
23/05/1926(ai domiciliari); Sebastiano LAUDANI di
Giuseppe, inteso”Iano il grande”, nato a
Catania il giorno 01/01/1969; Sebastiano LAUDANIfu Santo, inteso “Iano il piccolo”, nato a
Catania il 23/06/1983;
Orazio LEONARDI inteso “Maciste”, nato ad Acireale il 4/06/1964; Daniele Claudio MAGRI’
inteso “Claudio a Scecca”,nato a Paternò il
18/12/1979; Daniele MANGIAGLI nato a Catania il
20/03/1986; Carmelo MAUGERI nato a Catania il
29/04/1971;
Orazio MILITELLO
nato a Catania il 26/02/1950; Salvatore MINEO
nato a Catania il 13/06/1971; Vincenzo MORABITO inteso “Enzo lima”, nato a Paternò il 16/10/1960
(ai domiciliari);Giovanni MUSCOLINO nato
a Giarre il 26/01/1967; Rosario MUSCOLINO nato a
Giarre il 25/11/1958; Giovanni Antonino NICOLOSI inteso “qua qua”, nato a Catania il
13/06/1964; Salvatore NICOTRA
inteso
“Turi da Macchia”, nato a Giarre il
30/07/1957;
Alfio NUCIFORA
inteso “Alfio Sant’Alfio”,
nato a Piedimonte Etneo il 28/09/1970; Antonio Luca
Josè PAPPALARDO inteso“Pitbull”,
nato a Catania il 08/02/1979; Valerio PARASILITI
RANTONE, nato a Bronte il 12/04/1976; Giuseppe
PARENTI nato a Paternò il 01/04/1982; Giovanni
PARISI inteso “u ciuraru”, nato a
Catania il 08/02/1965; Leonardo PARISI inteso
“Leo Manitta”, nato a Piedimonte Etneo il 18/6/1970;
Gianluigi Antonio PARTINI
nato a Catania il 24/06/1986; Leonardo PATANE’
inteso “Nardo caramma”, nato a Giarre il 09/06/1953;
Giovanni PENNISI nato a Catania il 17/09/1968;
Ottavio PEZZINO nato a Catania il 21/12/1966;
Francesco Antonio PISTONE
inteso “Vurpitta”, nato a Catania il
14/06/1962;
Antonio Carmelo Alessandro PRIVITERAinteso “Alessandro”, nato a Catania il
21/09/1969; Antonino PUGLIA, nato a Calatabiano
il 02/12/1969; Alessandro Giuseppe RAIMONDO
inteso“Mattonella”, nato a Catania il
15/01/1972; Antonino RAPISARDAinteso “Nino u
biondu”, nato a Paternò il 09/01/1970; Salvatore
RAPISARDAinteso “Turi u porcu”, nato a
Paternò l’1/12/1955; Vincenzo Salvatore RAPISARDA
nato a Paternò il 02/02/1988; Alfio ROMEO
inteso “Alfio Faviana”, nato a Piedimonte Etneo il
27/06/1963; Filippo SANTONOCITO nato a Catania il
08/09/1979; Alfio Vincenzo SARDO nato a San
Gregorio di Catania il 05/04/1965; Concetta SCALISI,
nata ad Adrano il 25/12/1953; Omar SCARAVILLI
nato a Catania il 02/02/1981; Nunzio SCIAMMACCA
nato a Nissoria il 26/12/1956;
Orazio SCIUTO
nato ad Aci Catena il 22/02/1957; Maria SCUDERI
nata a Catania il 08/03/1960; Orazio Salvatore SCUTO
inteso “u vitraru”, nato ad Aci Catena
l’1/01/1959; Salvatore SORBELLO
inteso
“Turi farina o Turi u panitteri”, nato a Catania
il giorno 11/3/1958; Mauro SULFARO nato ad
Acireale il 29/05/1955;
Giuseppe TOMARCHIO
nato a Giarre il 18/09/1954; Maurizio TOMASELLI
inteso “Manitta”, nato a Catania il 09/04/1969;
Michele TORRISI nato ad Aci Sant’Antonio il
30/07/1967;
Salvatore TORRISIinteso “Turi u biondo”, nato a Catania il
25/06/1962; Sebastiano TORRISI inteso “Nello”,
nato a Catania il 06/05/1968;
Mario TROVATO
inteso “Mario u biondu”,
nato ad Acireale il 10/03/1962; Giuseppe Salvatore
VECCHIA nato a Catania il 28/06/1965; Antonino
Francesco VENTURA nato a Catania il 15/02/1980;
Giuseppe VIOLA nato a Catania il 23/11/1953;
Sebastiano ZAPPALA’ inteso “Nello”, nato a
Catania il 12/01/1964; Antonino Innocenzo ZIZZO
nato a Catania il 24/02/1961; Gianni Luca, ZIZZO
nato a Catania il 12/08/1981.
Sono oltre 500 i
carabinieri del Comando Provinciale di Catania ed unità
specializzate, che, dalle prime ore del mattino, hanno
eseguito su tutto il territorio nazionale ed all’estero
un provvedimento restrittivo emesso dal Giudice delle
Indagini Preliminari del Tribunale etneo su richiesta
della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei
confronti di 109 persone, dirigenti ed affiliate del
clan mafioso “LAUDANI”, ritenute responsabili a vario
titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione,
intestazione fittizia di beni, detenzione e traffico di
stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi ed
altri reati. Le indagini, coordinate dalla Direzione
Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di
ricostruire l’organigramma del clan, considerato una
delle più ramificate e pericolose consorterie criminali
operante nel catanese, caratterizzato da una autonomia
criminale orgogliosamente rivendicata anche nei
confronti di “Cosa Nostra” catanese, con la quale,
peraltro, non ha disdegnato di stringere alleanze
partecipando alle più sanguinose faide degli anni
ottanta e novanta, con saldi legami anche con la
‘ndrangheta reggina. Gli investigatori hanno individuato
capi e gregari, accertando numerose estorsioni praticate
in modo capillare e soffocante ai danni di imprese ed
attività commerciali del territorio e riscontrando un
diffuso condizionamento illecito dell’economia locale
posto in essere anche con attentati alle attività
produttive ed aggressioni agli imprenditori. Nessun
decisivo contributo alle indagini è emerso dalle
dichiarazioni delle vittime che, a riprova del profondo
stato di assoggettamento, o hanno negato di essere
sottoposte al pagamento del “pizzo” o si sono limitate
ad ammettere il solo fatto storico dell’estorsione, non
fornendo alcun elemento utile per l’identificazione dei
responsabili. Le attività hanno altresì consentito di
evidenziare il ruolo centrale ricoperto da tre donne in
seno all’organizzazione, tratte in arresto nell’ambito
dell’operazione, dimostratesi in grado di dirigere le
attività criminali della “cosca” secondo le direttive
impartite dai vertici ed occupandosi anche della
gestione della “cassa comune” e del sostentamento
economico delle famiglie degli affiliati detenuti. I
particolari dell’operazione illustrati, alle ore 11.15,
nel corso di una conferenza stampa presso la sala
“PAPA”, al piano terra del Palazzo di Giustizia
dipartimento di Via Francesco Crispi altezza civico
237. I militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il
Tribunale di Catania su richiesta della Direzione
Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica,
nei confronti di n. 109 soggetti indagati, di cui 106
in carcere e 3 posti agli arresti domiciliari per
ragioni di salute. Il provvedimento è stato eseguito da
oltre cinquecento Carabinieri del Comando Provinciale di
Catania, supportati dai reparti specializzati (Compagnia
di Intervento Operativo del XII Battaglione “Sicilia”,
Nuclei Cinofili ed Elicotteri), su tutto il territorio
nazionale ed all’estero (Germania e Olanda), ed ha
riguardato dirigenti ed affiliati al clan “Laudani”
attivo nel capoluogo e con ramificazioni in tutta la
provincia etnea, responsabili, a vario titolo, di
associazione di tipo mafioso, estorsione, intestazione
fittizia di beni, traffico di stupefacenti, detenzione e
porto illegale di armi ed altri reati. Il clan
“Laudani”, detto dei “MUSSI ‘I FICURINIA”, è certamente
una delle più ramificate e pericolose organizzazioni
criminali operanti nel catanese, diretto dai componenti
di un gruppo familiare facente capo al “patriarca”
Sebastiano LAUDANI (classe 1926), sottoposto con
l’attuale ordinanza agli arresti domiciliari per ragioni
di salute, che lo ha gestito, nel tempo, per il tramite
dei suoi congiunti, tra i quali, in passato, il figlio
Gaetano Laudani, ucciso nel 1992 e soprattutto, da
ultimo, i nipoti Giuseppe LAUDANI e Alberto CARUSO,
entrambi personalmente educati dal nonno, fin dalla più
tenera età, secondo le rigide regole dell’appartenenza
mafiosa, dell’intimidazione e della violenza. I militari
hanno appurato l’autonomia criminale orgogliosamente
rivendicata anche nei confronti di “Cosa Nostra”
catanese, con la quale peraltro non ha disdegnato di
stringere alleanze partecipando alle più sanguinose
faide degli anni ottanta e novanta, e con saldi legami
anche con la ‘ndrangheta reggina. Gli investigatori
ribadiscono che il clan LAUDANI si è contraddistinto,
nei principali eventi storici della criminalità
organizzata catanese, per la ferocia ed efferatezza dei
suoi vertici, tanto da rendersi protagonista, nel tempo,
di alcuni dei crimini considerati tra i più gravi
verificatisi nella provincia di Catania negli ultimi
decenni, quali l’attentato con autobomba con 30 chili di
esplosivo alla caserma dei Carabinieri di Gravina di
Catania del 18 settembre 1993, in cui rimasero feriti 4
militari, l’omicidio dell’agente di Polizia
Penitenziaria Luigi BODENZA del 24 marzo 1994 e
l’assassinio del noto avvocato penalista Serafino FAMÀ,
avvenuto il 9 novembre 1995. L’organizzazione criminale,
sin dai primi anni ‘80, avrebbe quindi raggiunto e
consolidato una enorme forza di intimidazione, derivante
dalla commissione di una lunga serie di omicidi (oltre
cento) ed atti di violenza e minaccia, attraverso cui ha
imposto la sua leadership in un’area tra le più ricche
della provincia. Il denaro, provento delle attività
illecite (estorsioni, usura, traffico di droga e
rapine), veniva reinvestito in fiorenti attività
economiche quali il commercio all’ingrosso di carni,
acquisti di terreni (anche all’estero), imprese edili e
commerciali. A riguardo sintomatica è la condanna di
Sebastiano SCUTO, titolare dell’importante catena di
supermercati “Despar”, a 8 anni di reclusione per
associazione di tipo mafioso per avere reinvestito nelle
sue attività i proventi dell’organizzazione criminale.
Il provvedimento si pone su un solco di continuità
ideale con i procedimenti le cui operazioni venivano
denominate “Fico d’India” e “Abisso”, riguardanti sempre
il clan LAUDANI e con indagini delegate dalla locale
D.D.A. all’Arma dei Carabinieri, l’ultima delle quali
risale al 2010. La misura scaturisce da una complessa
attività di indagine, convenzionalmente denominata “I
Viceré”, avviata dalla Procura Distrettuale Antimafia di
Catania ed affidata ai Carabinieri del Nucleo
Investigativo del Comando Provinciale di Catania, la
quale traeva il proprio iniziale spunto dalla
collaborazione con la giustizia di Giuseppe LAUDANI,
nipote del capostipite ed ai vertici dell’organizzazione
criminale dal 1999 al 2010, primo ed allo stato unico
membro della famiglia di sangue ai vertici del clan a
compiere la scelta di rinnegare il proprio passato
criminale mafioso ed a passare dalla parte dello Stato,
svelando con le sue dichiarazioni i retroscena di quasi
vent’anni di vicende mafiose che hanno tristemente
caratterizzato la storia criminale di Catania e del suo
hinterland. A seguito di ciò venivano compiute accurate
indagini a riscontro, consistenti sia in attività
tecniche, sia nella acquisizione di ulteriori fonti
dichiarative, le quali consentivano di accertare la
responsabilità degli odierni indagati quali affiliati al
clan Laudani, ma soprattutto evidenziavano la
particolare articolazione di tale sodalizio, suddiviso
in gruppi radicati ciascuno su una propria zona
territoriale di influenza e dotati di una autonomia
decisionale ed operativa limitata dall’esigenza di
rispondere, per aspetti predeterminati e di importanza
rilevante, ai vertici del clan, cioè alla famiglia
LAUDANI di sangue: una sorta di struttura “holding”
insomma, perfettamente regolata, nella quale il gruppo
dominante, quello della famiglia di sangue dei MUSSI,
prendeva le decisioni essenziali quali guerre, alleanza,
suddivisioni di tangenti con altri clan, lasciando
invece l’attività più concretamente operativa, quale
quella relativa alle estorsioni ed al traffico di droga,
all’autonomia dei gruppi territoriali. I gruppi la cui
operatività è stata accertata risultavano radicati,
oltre che nella città di Catania, segnatamente nel
quartiere Canalicchio, anche in tutto l’hinterland
etneo, cioè: San Giovanni la Punta, Acireale, Giarre,
Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo, Caltagirone, Randazzo,
Paternò, San Gregorio, Aci Catena, Mascali e Viagrande,
laddove l’egemonia criminale veniva imposta soprattutto
attraverso la sistematica raccolta di denaro in danno
delle più diverse attività di tipo commerciale e
imprenditoriale presenti nei suddetti territori ed il
traffico di droga; elementi di prova sono stati
acquisiti altresì
in ordine alla disponibilità di armi da parte degli
indagati.
Caratterizzazione molto allarmante emersa e riscontrata
nel corso delle indagini riguarda la capacità del clan
LAUDANI di infiltrazione in apparati istituzionali; sono
emerse infatti e sono state contestate ad elementi
dell’avvocatura e delle FF.OO. condotte di appoggio
all’associazione, qualificate come concorso esterno nel
delitto associativo e reati fine, quali quello di
rivelazione di segreto d’ufficio e di accesso abusivo a
sistema informatico, aggravati dall’aver inteso favorire
un gruppo mafioso; per tali delitti sono state emesse n.
3 ordinanze custodiali in carcere.
Le investigazioni infine hanno dimostrato, con
riferimento ad un territorio particolarmente esteso, che
il “clan” per affermare la propria esistenza e per
assicurarsi una sostanziosa fonte di sostegno economico,
ha pianificato e posto in essere nel corso degli anni e
sino ad oggi un vasto e capillare sistema di estorsioni
per il conseguimento del cui profitto potevano essere
commessi anche gravi atti intimidatori, dagli attentati
alle attività produttive sino alle aggressioni agli
imprenditori. Il
minuzioso lavoro di riscontro alle dichiarazioni dei
collaboratori e l’esame del materiale sequestrato nel
corso dell’attività, tra cui vere e proprie “liste” di
esercizi ed aziende sottoposte ad estorsione, ha
permesso di mappare le imprese vessate che, come in
alcuni casi dimostrato, versavano importi che si
aggiravano tra i 3.000 ed i 15.000 euro annui a cadenze
periodiche. Le ingenti somme frutto degli affari
illeciti, secondo le direttive dei capi del clan, alcuni
dei quali vere menti economiche dell’organizzazione,
venivano reinvestite in varie attività imprenditoriali,
attraverso dei prestanome, così da eludere le
disposizioni di legge in materia di misure di
prevenzione patrimoniali, particolarmente in società
operanti nei settori turistico-alberghiero e di
rivendita autovetture.
Infine, particolarmente importante è stato
l’accertamento del ruolo di vertice, o comunque di tipo
organizzativo, assunto dalle tre donne tratte in arresto
nell’ambito del clan LAUDANI. Esse hanno svolto attività
di rilievo fondamentale per il sodalizio, fornendo
direttive in ordine alla strategia complessiva da
seguire, organizzando il reinvestimento dei proventi
illeciti e contribuendo addirittura al tentativo di
fondazione di un ulteriore gruppo satellite, operante in
territorio di Caltagirone. Ciò dimostra la capacità del
sodalizio di adattarsi alle nuove situazioni e di
utilizzare tutte le risorse a disposizione, ivi comprese
quelle femminili, le quali, si sottolinea, risultano
particolarmente adatte a ruoli di comando.
Catania
–
Spaccio, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno arrestato
ai domiciliari
Santo VENTURA
57enne, di Catania, in esecuzione di un ordine per
l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di
Catania. Il soggetto, già condannato per detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso nel
capoluogo etneo nel giugno del 2014, espierà ai domiciliari
il residuo pena equivalente ad 1 anno11, mesi e 10 giorni di
reclusione.
Catania
–
Uccisa da stalker il giorno del processo.
Fermato dai Carabinieri l’autore dell’omicidio della
20enne di Nicolosi.
I
Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, ieri
sera collaborati dalla Sezione Anticrimine di Catania e
dal Comando Provinciale di Milano, hanno sottoposto a
fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania,
Antonio PRIOLO, 25enne di Belpasso, per il reato di
omicidio. I Carabinieri di Nicolosi ieri mattina,
avevano ritrovato un’autovettura Audi A2 con all’interno
il cadavere di Giordana DI STEFANO, una ragazza 20enne
di Nicolosi. I militari della Sezione Investigazioni
Scientifiche del Comando Provinciale di Catania che
subito sono intervenuti sul posto, col medico legale,
hanno effettuato il sopralluogo sulla scena del crimine.
La donna, riversa sui sedili anteriori, presentava
numerose ferite al petto da arma da taglio. Gli
investigatori hanno avuto chiaro quindi che la vittima
aveva avuto una colluttazione all’interno
dell’autovettura con una persona che poi si era data
alla fuga. Le indagini avviate dai Carabinieri del
reparto Operativo e della Compagnia di Paternò hanno
consentito di verificare che la ragazza aveva presentato
una denuncia nel 2013 per stalking nei confronti del suo
ex convivente, con il quale aveva avuto una bambina nel
2011, per cui ci sarebbe stata una udienza presso il
Tribunale di Catania nel corso della mattinata.Gli
investigatori hanno cominciato così ad interrogare una
serie di testimoni o persone che potessero riferire
notizie utili sulla vita della ragazza e su come potesse
avere trascorso la serata precedente. Le indagini hanno
consentito di comprendere che la DI STEFANO aveva visto,
la sera precedente, proprio il suo ex convivente Antonio
PRIOLO con il quale aveva avuto una discussione,
connessa alla denuncia presentata nel 2013 ed
all’udienza che ci sarebbe stata la mattina stessa,
durante la quale lui aveva avuto un vero e proprio
raptus che lo aveva portato a colpire la donna al petto
più volte con un coltello. I Carabinieri si sono messi
immediatamente sulle sue tracce ma il soggetto si era
reso irreperibile. E’ iniziata così una vera e propria
ricerca prima su tutto il territorio siciliano e poi su
quello nazionale. L’autovettura con sui stava scappando,
una Chrysler Spark di colore bianco, è stata ritrovata
presso la Stazione ferroviaria di Messina. L’analisi
delle utenze telefoniche e delle celle di aggancio hanno
permesso di comprendere come il soggetto stesse
scappando verso Nord e che probabilmente aveva
intenzione di prendere un treno per la Svizzera. Antonio
PRIOLO è stato, così, localizzato presso la Stazione
Centrale di Milano e solo l’intervento tempestivo dei
Carabinieri del posto, attivati dai colleghi di Catania,
non gli ha permesso di prendere un treno per Lugano. Il
soggetto è stato accompagnato presso il Comando
Provinciale di Milano dove ha reso, prima davanti ai
militari e poi al magistrato, piena confessione
compatibile con le acquisizioni investigative fino a
quel momento raccolte. Antonio PRIOLO è stato sottoposto
a fermo di indiziato di delitto emesso dal dott.
Alessandro Sorrentino della Procura della Repubblica di
Catania ed accompagnato presso il carcere di San Vittore
di Milano.
Catania
–
Donna usa bambini per rubare, CC presa. I
Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato nella
flagranza Giusi LA ROSA
37enne, una 17enne ed un 14enne, tutti di Catania. I militari, a seguito di
diverse segnalazioni effettuate da alcuni commercianti del centro storico
cittadino, vittime di numerosi furti all’interno delle proprie attività
durante l’orario di lavoro, hanno avviato immediatamente delle articolate
indagini. L’attività investigativa condotta dai carabinieri ha permesso di
appurare il modus operandi dei malviventi negli eventi criminosi, che
era sempre lo stesso, ovvero con l’utilizzo di minori. I bambini venivano
fatti entrare nei negozi tra la confusione della clientela ed, approfittando
dell’attimo di distrazione degli impiegati, furtivamente asportavano di
volta in volta la merce esposta, oggetti o capi di abbigliamento. I tutori
dell’ordine, nella tarda mattinata di ieri, a conclusione di un mirato
servizio di osservazione in via Umberto hanno notato e seguito i soggetti
accompagnati da altri 2 piccoli, 1 bambina ed 1 bambino, di età inferiore ai
12 anni. Il gruppetto giunto davanti ad un negozio di telefonia si è fermato
e, su indicazione della donna, la più piccola è stata fatta entrare nel
negozio ed asportare un Tablet che era poggiato sul bancone. La piccola è
uscita poi di corsa per cercare di allontanarsi insieme ai mandanti. I
militari immediatamente intervenuti li hanno bloccati tutti dopo un breve
inseguimento. La 37enne, che ha tentato energicamente di opporsi alla
cattura reagendo ai militari, dovrà rispondere anche del reato di
resistenza a Pubblico Ufficiale. Inoltre, dai successivi accertamenti è
emerso che sul conto della 17enne era pendente un provvedimento per essere
collocata in una comunità, emesso nell’agosto del 2015 dal Tribunale per i
Minori di Catania, per il quale era ricercata, essendosi resa irreperibile.
Il Tablet rubato è stato restituito al legittimo proprietario. I due bambini
minori, degli anni 12, mediante i servizi sociali competenti saranno
affidati a dei familiari. L’arrestata è stata trattenuta in una camera di
sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicata con rito direttissimo,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria. La 17enne è stata accompagnata al
Centro di Prima Accoglienza di Caltanissetta mentre il 14enne al Centro di
Prima Accoglienza di Catania, come disposto dall’Autorità Giudiziaria
Minorile di Catania.
Catania –Tenta estorsione a ditta, CC 1 in carcere. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato
Giuseppe Marco GIUGA, 54enne, di Catania, su ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania. Il GIP, concordando
pienamente con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, ha
ritenuto il soggetto responsabile di una tentata estorsione, commessa a San
Gregorio di Catania il 10 ed il 22 giugno 2015 ai danni di una ditta che
effettuava lavori per opere pubbliche.L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania –Furto, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di
Catania Librino hanno arrestato ai domiciliari
Massimiliano BERTOLINI 37enne, già ai domiciliari, dando esecuzione ad
un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania.
Il soggetto dovrà espiare la pena di 1 anno di reclusione per un furto
aggravato, commesso il 25 novembre 2015 a Catania. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai
domiciliari.
Catania –Viola prescrizioni dopo rapina, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato
Carmelo IL GRANDE 30enne, catanese, dando esecuzione ad un’ordinanza di
misura cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. Il
soggetto sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria,
per aver commesso una rapina, in più circostanze ha disatteso tale vincolo. I
Carabinieri hanno segnalato il tutto all’Autorità Giudiziaria, che valutate
le gravi inadempienze commesse dal 30enne, ha emesso nei suoi confronti il
presente provvedimento restrittivo disponendone gli arresti domiciliari.
Catania –13
somali indiziati per favoreggiamento e sfruttamento immigrazione clandestina.
La Polizia di Stato (Squadra Mobile di Catania e Servizio Centrale
Operativo) ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto,
emesso il 9 maggio 2016 dalla Procura - Direzione Distrettuale Antimafia -
di Catania, nei confronti di 13 persone gravemente indiziate dei reati di
associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini
condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo
nell’arco temporale ottobre 2015 - maggio 2016, hanno permesso di
evidenziare l’esistenza di un’organizzazione criminale composta
prevalentemente da cittadini somali dedita al traffico di connazionali,
giunti in Italia clandestinamente a seguito degli “sbarchi”, che venivano
prelevati dai centri di accoglienza e condotti in appartamenti ubicati a
Catania - veri e propri “centri di raccolta” - dove venivano illecitamente
trattenuti in attesa che le rispettive famiglie, contattate telefonicamente,
pagassero somme di denaro per la loro liberazione e la prosecuzione del
viaggio verso la destinazione desiderata, in Italia o in Europa. Gli
investigatori, nel corso delle indagini, in distinte circostanze, hanno
“liberato” diverse decine di cittadini somali, di cui alcuni minori
trattenuti dai sodali dell’organizzazione all’interno di abitazioni ubicate
a Catania e nell’hinterland del capoluogo etneo. I particolari
dell’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli
uffici della Procura della Repubblica di Catania in viale XX Settembre.
Catania
- Scommesse clandestine on line, Polizia, 107 indagati e
13 ai domiciliari:
smantellata rete, operazione “master bet”.L’applicazione della misura cautelare personale della custodia agli arresti
domiciliari ha riguardato i promotori e/o organizzatori di due associazioni
per delinquere: Per
la prima associazione a delinquere: Francesco AIRO’
37 enne (AGRIGENTO) NON REPERIBILE– precedenti specifici, di recente
tratto in arresto per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio
abusivo attività scommesse con esponenti di consorterie mafiose
camorristiche del salernitano- imprenditore titolare di società a Malta,
Antonino IMPELLIZZERI 60enne, (CATANIA) – ex imprenditore – destinatario
di provvedimento di confisca di beni connessa a misure di prevenzione,
Gabriele IMPELLIZZERI 30enne (CATANIA) NON REPERIBILE – disoccupato – ex
titolare di centro scommesse, Vincenzo PROVENZA 38 enne, (PALERMO) –
impiegato, Michele VIGIANO 57enne, (FOGGIA) – precedenti specifici
(esercizio abusivo attività scommesse) – imprenditore, Gaetano TERRANA
45enne, (PALERMO)- NON REPERIBILE –operaio edile – già noto per associazione
a delinquere finalizzata a reati contro il patrimonio. Per la seconda
associazione a delinquere: Riccardo TAMIRO 43enne, (ROMA) – NON
REPERIBILE- con precedenti specifici (esercizio abusivo attività gioco e
scommesse ed esercizio gioco d’azzardo) – imprenditore, Antonio RICCARDI
46enne, (NAPOLI) – impiegato, Marcoantonio PATTI 30enne
(CATANIA)– impiegato, Giovanni ARBA 25enne (CAGLIARI) – NON
REPERIBILE impiegato di un centro scommesse, Ivan SCALESI 27enne,
(SALERNO) – precedenti specifici (esercizio abusivo attività scommesse) –
disoccupato, Giuseppe CICALESE 24enne, (SALERNO) – precedenti
specifici (esercizio abusivo attività scommesse) – disoccupato, Ignazio
CASAPINTA 37enne (PALERMO) – disoccupato. L’operazione è stata conclusa
dalla Polizia di Stato che, su disposizione della Procura Distrettuale di
Catania, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di soggetti
responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione e
alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on-line. 107
indagati e coinvolti a seguito di complesse indagini condotte dal
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il
coordinamento del Servizio Centrale di Roma.
I poliziotti dei reparti territoriali della Specialità, coadiuvati dalle
locali Squadre Mobili, a loro volta coordinate dal Servizio Centrale
Operativo, di
mattina hanno
operato nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo,
Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi,
Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia. I
dettagli dell’operazione sono stati illustrati alle ore 11:00 nel corso
della conferenza stampa presso la sala della Procura Distrettuale di Catania
in Viale XX Settembre.
Il numero degli esercizi commerciali sottoposti a sequestro poiché ritenuti
centri di scommesse clandestine è 46. In particolare così suddivisi nelle
varie nelle province:Catania: 15, Palermo: 6, Ragusa: 2, Siracusa:1,Messina:
1, Caltanissetta: 1, Trapani: 1, Cosenza: 1, Roma: 2, Caserta:1, Salerno: 3,
Napoli:4 Cagliari: 8.
La Polizia di Stato ha concluso la vasta operazione che ha coinvolto
l’intero territorio nazionale. Gli Agenti, su disposizione della Procura
Distrettuale di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Giudice per le indagini preliminari del capoluogo siciliano, nei
confronti di soggetti responsabili di associazione a delinquere finalizzata
all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on line in
Italia e all’estero, che operava, in assenza delle autorizzazioni statali,
attraverso una capillare rete di agenti commerciali e punti di raccolta
diffusi sul territorio. 107 sono le persone indagate. In particolare, 13
soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, 46 sono stati
interessati dal sequestro preventivo dei loro esercizi commerciali, mentre a
48 sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Due i gruppi criminali a
cui facevano capo i vari consociati. Le indagini sono state avviate dal
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il
coordinamento del Servizio Centrale di Roma, che nel 2015 ha rilevato
l’esistenza di 7 siti web di scommesse on line che operavano in assenza
dell’autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, con
piattaforme di gioco ubicate a Malta. Una lunga
attività investigativa, avviata sul web, con monitoraggi ed attività di
ricerca, e proseguita con intercettazioni telefoniche e telematiche,
pedinamenti e appostamenti. Stamattina
personale dei reparti territoriali della Polizia Postale e delle
Comunicazioni, coadiuvati dalle locali Squadre Mobili, a loro volta
coordinate dal Servizio Centrale Operativo, ha eseguito l’ordinanza
cautelare nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo,
Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi,
Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia.
Nel corso delle indagini sono emersi contatti di alcuni associati anche con
un ex ispettore della polizia maltese che si occupava di criminalità
economica, di recente arrestato nell’ambito di un’altra indagine. Il giro di
affari interrotto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni è stimato in
diversi milioni di euro al mese. L’enorme
fiume di denaro illecitamente accumulato, veniva poi sapientemente riciclato
attraverso la polverizzazione di successive operazioni anche in rete, al
fine di far perdere le tracce in caso di indagini finanziarie. A
titolo di esempio e conferma del giro d’affari, in una conversazione
registrata, uno degli organizzatori parlando al telefono con altro complice
gli diceva “….ascolta …..a oggi battiamo dieci milioni…. Abbiamo 12.000
agenzie ….non è che abbiamo un’agenzia solamente…. Non è il problema per noi
i 100 euro….noi facciamo … anche 100.000 euro di bonifici al giorno….”.
Catania -
Spaccio, 1 condannato a 4 anni, ai domiciliari. I Carabinieri del
Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale ieri sera, hanno arrestato il,
catanese Francesco NICOLOSI
36enne, in esecuzione di una ordinanza applicativa di misura cautelare
emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania.
Il soggetto, era stato arrestato dai CC nel gennaio scorso, poiché sorpreso
in Viale Biagio Pecorino a Librino mentre spacciava marijuana – sequestrate
nell’occasione 140 dosi di droga e 230 euro in contanti - a seguito della
condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione per quel reato, è stato
raggiunto dal provvedimento restrittivo che, al momento, lo obbliga al
regime degli arresti domiciliari.
Gravina di
Catania – CC presi 2
ladri d’appartamento con oro appena rubato. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato nella flagranza Giuseppe
MARINO 59enne, e Francesco SCALIA 35enne, entrambi catanesi, per
furto aggravato in abitazione.Una pattuglia, ieri mattina durante un servizio di finalizzato a
prevenire e reprimere reati predatori in genere, transitando per via Maria
Ausiliatrice ha notato due individui, dal fare sospetto, caricare degli
scatoloni a bordo di una Mercedes classe A200. I soggetti sono strati
prontamente bloccati e controllati dai carabinieri, i quali hanno accertato
che all’interno degli scatoli vi era un ingente quantitativo di monili e
gioielli, d’oro e d’argento. I militari hanno individuato ed ispezionato
un appartamento ubicato in quella via con le stanze tutte soqquadro, dove
erano stati rubati tutti i preziosi. La refurtiva è stata restituita al
legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania-
Evade
dai domiciliari, CC 1 preso. I
Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari
in flagranza Gaetano
Gianluca AMADIO, 32enne, catanese, per evasione dai domiciliari. Una
pattuglia, di sera durante un servizio di controllo del territorio,
transitando per via Pacinotti ha riconosciuto e bloccato l’individuo, mentre
passeggiava a piedi, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era
sottoposto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania - CC, intensificati controlli per sicurezza stradale.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Sezione Motociclisti, su
disposizione del Comando Provinciale, negli ultimi giorni hanno
intensificato i controlli sulla circolazione e la sicurezza stradale nelle
principali arterie del territorio cittadino e nei quartieri periferici. I
militari, durante il servizio, che ha comportato l’impiego di numerosi
uomini e mezzi, hanno elevato 30 contravvenzioni al C.d.S. per complessivi
24.000 euro, decurtati 50 punti dalle patenti di guida, sequestrati 15
motocicli per guida senza casco e 10 per mancanza di copertura assicurativa
nonché controllate 35 autovetture. L’Arma, nell’approssimarsi dei mesi
estivi, che vedranno riversarsi in strada più mezzi a due ruote,
intensificherà l’attività di controllo alla circolazione stradale.
Misterbianco CT - 1 viola domiciliari, CC preso. I
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco CT stanotte,
hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza Giovanni
CITRARO
24enne, del posto,poiché ritenuto
responsabile di evasione. Il giovane già noto è stato sorpreso dai militari
di pattuglia fuori dalla sua abitazione, in evidente violazione della misura
restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per
direttissima, è stato ricollocato agli arresti nel suo domicilio.
Acireale – Agenti sedano lite tra coniugi, sequestrate armi e
munizioni tenute illegalmente. Uomini delle Volanti del
Commissariato di P.S. di Acireale ieri pomeriggio, hanno denunciato un
41enne per possesso illegale di armi e munizioni. I poliziotti a
seguito di segnalazione su linea 113, erano intervenuti in un appartamento
nel centro di Acireale per la segnalazione di una lite in famiglia tra
coniugi. I poliziotti hannosedato gli animi tra i 2 coniugi, ed
hanno deciso di eseguire una perquisizione nell’appartamento dove hanno
rinvenuto 1 fucile cal.12 a due canne marca Lorenzotti, 1 cartucciera con
30 cartucce cal.12, 1 pistola Marca Mauser cal. 6,35, 2 baionette, 2
pugnali e 3 sciabole. I primi accertamenti eseguiti dagli Agenti hanno
evidenziato che le armi erano tutte regolarmente denunciate dal padre,
deceduto nel 2010 e che il figlio le aveva ereditate senza però averle mai
denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’erede è stato denunciato
in libertà per detenzione abusiva di armi ex art. 697 c.p. in relazione
all’art. 38 del T.U.L.P.S. Tutte le armi e le munizioni sono state
sequestrate.
Catania
– 1 ai domiciliari per spaccio.
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato ai domiciliari
Francesco Massimo FASCIA, 49enne, di Catania, già ai
domiciliari, dando esecuzione ad 1 ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la
pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione poiché
riconosciuto responsabile di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 21
maggio 2015 a Catania. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai
domiciliari.
Mascalucia CT – Droga in armadio, CC 1 preso. I Carabinieri della Tenenza
di Mascalucia hanno ammanettato in flagranza
Gianluca SPAMPINATO 35enne, del luogo già ai domiciliari, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari da alcuni
giorni avevano notato uno strano movimento di persone nei pressi
dell’abitazione del 35enne. I Carabinieri, di mattina dopo avere effettuato
un normale controllo, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare
rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati dentro l’anta di 1 armadio,
1 busta di cellophane trasparente contenente 30 grammi di marijuana, 1
bilancino elettronico di precisione e vario materiale utilizzato per il
confezionamento dello stupefacente.
Mascali
CT
– Donne rubano cosmetici, CC 2 ai domiciliari. I Carabinieri della
Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza
Elisa LA ROSA 28enne e Angela Anais FALLICA 22enne, ed una
18enne, tutte di Catania, per furto aggravato in concorso. Una pattuglia,
ieri sera, su richiesta da parte di personale della vigilanza, è intervenuta
in via Sicula Orientale bloccando tre donne con le borse piene di prodotti
cosmetici appena rubati all’interno del supermercato “Conad”. La
refurtiva, per un valore complessivo di 600 euro, è stata restituita al
responsabile aziendale.Le arrestate sono state sottoposte agli arresti
domiciliari in attesa di essere giudicate con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Fermati 3 scafisti, sbarco
121 migranti il
14/12 a CT. Si tratta di MAMODOU BAH
20enne(Guinea), MOHAMED GINECHI 21enne (Marocco) e
ARONA SY 24enne(Gambia) i quali sono stati
individuati tra i componenti dell’equipaggio del gommone, di
circa 10 metri, su cui viaggiavano i migranti soccorsi in
alto mare. La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di
Catania e la Guardia Costiera hanno posto in stato di fermo
di indiziato di delitto 3 sedicenti cittadini stranieri, di
nazionalità guineana, marocchina e gambiana, per il reato di
favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione
allo sbarco di 121 migranti di varie etnie, partiti dalle
coste libiche e giunti presso il porto di Catania lo scorso
14 aprile, a bordo della nave della Guardia Costiera
italiana CP 940 “Dattilo”. gli investigatori della Squadra
Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia
Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione
della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle,
sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea,
hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo, anche
sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera
durante le operazioni di salvataggio, le prove necessarie
all’adozione dei provvedimenti di fermo. A conclusione delle
attività, i tre soggetti sono stati associati presso la
locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT
– Viola domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco (CT), hanno arrestato, nella
flagranza,
Antonino SANTONOCITO 49enne, reo di evasione. Il soggetto è stato notato
e bloccato dalla pattuglia dell’Arma mentre stava percorrendo a piedi via
Taormina, in evidente violazione della misura restrittiva cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli
arresti domiciliari.
Catania
–
2 : catanese e romeno, presi dopo furto in centro
commerciale.
Agenti delle volanti ieri sera hanno arrestato per furto
aggravato Salvatore PALERMO 34enne e Mihai IACOB
26enne nato in Romania entrambi incensurati. Agenti in
servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113,
venivano inviati alle ore 20.30 presso l’ipermercato
“Auchan” ubicato all’interno del centro commerciale “Porte
di Catania”, dove gli addetti alla sicurezza
dell’ipermercato avevano bloccato 2 individui che avevano
commesso un furto. gli agenti giunti immediatamente sul
posto, hanno preso in consegna i due individui, identificati
per Salvatore PALERMO e Mihai IACOB, ed accertato che
poco prima gli stessi avevano prelevato dagli scaffali ben
35 confezioni di cosmetici, per un valore di 360 euro,
occultandoli all’interno di una borsa a tracolla in cui
avevano creato una schermatura con carta stagnola, ed in tal
modo avevano superato le casse eludendo il sistema di
controllo delle torrette anti-taccheggio. I maldestri hanno
poi tentato di fuggire ma sono stati bloccati dal personale
addetto alla sicurezza dell’esercizio commerciale. PALERMO e
IACOB sono dichiarati in arresto e, su disposizioni
dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuti presso le
locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per
direttissima.
Misterbianco CT
– Sorvegliato viola sorveglianza, CC preso. I Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato nella flagranza
Antonino
PUGLISI, 49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza
con obbligo di soggiorno del comune di residenza. Una pattuglia, ieri sera,
durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato
l’individuo in via Milano mentre alla guida di una moto, sprovvisto di
patente poiché mai conseguita, in palese violazione dei vincoli della
Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Tremestieri
Etneo CT –
Usura, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri
Etneo (CT) hanno arrestato Giovanni MANNA 64enne, del luogo, su
ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di
Catania. il personaggio riconosciuto colpevole del reato di usura
continuata pluriaggravata, commessa nel 2012 ad Aci Sant’Antonio (CT)
mentre era sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, dovrà
scontare la pena residua di 2 mesi e 29 giorni di reclusione. L’arrestato,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.
Catania
-
1 evaso dai domiciliari, preso a
controllo. Agenti del
Commissariato “Centrale” e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia
Orientale, hanno ammanettato il già noto catanese
Giuseppe
CARUSO 37enne per evasione e false indicazioni sull’identità personale.
Il soggetto, controllato in Corso Sicilia, ha fornito agli agenti una data
di nascita errata per cercare di evitare l’arresto. Gli operanti, tuttavia,
hanno notato che il personaggio dava segni di nervosismo e pertanto hanno
deciso di procedere al suo accompagnamento presso il Commissariato Centrale
dove è stato accertato che CARUSO era sottoposto agli arresti domiciliari
per il reato di furto aggravato e che in data 4 febbraio u.s. era già stato
tratto in arresto per evasione. Ultimate le formalità di rito il personaggio
è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa nella
mattinata di essere innanzi alla locale Autorità Giudiziaria il rito
direttissimo. Agenti del
Commissariato Centrale, del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia
orientale, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, ieri sera,
nel quadro di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di
Catania Marcello Cardona nell’ambito della operazione “Trinacria” volti alla
prevenzione dei reati predatori, hanno operato dei controlli nel centro
città, e pattugliamento degli itinerari turistici più importanti. I tutori
dell’ordine nell’ambito di detto servizio sono state identificate 120
persone; controllati 54 veicoli; elevati 15 verbali per violazioni al Codice
della Strada; controllate 40 persone sottoposte agli arresti domiciliari; 2
le perquisizioni effettuate ai sensi dell’art.4 legge 152/75 (perquisizione
per accertare eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di
effrazione). I tutori dell’ordine, nel corso del servizio hanno prestato
attenzione alla ricerca dei motociclisti sprovvisti di casco protettivo
(attività questa che consente soprattutto di porre un freno al fenomeno
degli scippi) difatti, sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 3
motoveicoli per mancato uso del casco protettivo e di copertura
assicurativa. È stata
altresì effettuata un’intensa attività di prevenzione ed identificati e
sanzionati parcheggiatori abusivi operanti nel centro cittadino con
particolare riguardo alle vie interessate dalla c.d. “movida”. L’importo
complessivo delle sanzioni elevate ammonta a circa 6.000 Euro.
Acireale
– Sprangate in ristorante, ferisce titolare: 1 in manette. Gli
agenti del Commissariato di P.S. di Acireale lo scorso 26 marzo, hanno
arrestato il già noto Salvatore LISBONA
43enne, per violazione di domicilio con violenza sulle cose e sulle
persone e minacce di morte. Il personaggio, armato di una spranga di ferro,
aveva seminato il panico all’interno di un noto ristorante acese. Il
soggetto dopo aver infranto alcune vetrate della trattoria, ha sfondato la
porta d’ingresso del locale ed una volta all’interno, ha aggredito, ferito
e minacciato di morte i proprietari. L’immediato intervento della volante, a
quel punto è stato provvidenziale, poiché è riuscita, con difficoltà, a
sedare la furia aggressiva del Lisbona, peraltro in evidente stato di
ebbrezza, bloccandolo ed arrestandolo. L’aggressore, riportato alla calma
grazie all’azione efficace e perentoria dei poliziotti, è stato
successivamente recluso presso il carcere di Piazza Lanza. Salvatore
Lisbona, già noto per reati analoghi, non è nuovo a tali esecrabili episodi
di violenza. Il soggetto nell’ultimo mese, si è reso protagonista di
analoghi accadimenti presso altre attività ricettive dell’acese, per cui il
Commissariato di P.S. di Acireale lo aveva già deferito all’Autorità
Giudiziaria.
Catania -Telethon e
Matteo: 4 km stracanina, cura malattie genetiche rare. Il
piccolo catanese è testimonial di Telethon Catania, in
rappresentanza di tutti i bambini che lottano contro quelle
malattie genetiche e per via della loro rarità sono
trascurate dai grandi investimenti pubblici ed industriali.
La 5a edizione della Walk of Life 2016, si svolge domenica
15 maggio a Catania dalle 10.00, da piazza Università con la
camminata di solidarietà di 4 chilometri, tra piazze
storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini,
scuole e diversamente abili. La manifestazione è articolata
in passeggiata non competitiva, corsa in bici, stracanina
(passeggiata cane-padrone) e gara podistica competitiva.
Gaetana Baglio neuropsichiatra infantile è mamma di Matteo
ed afferma: “Tutti uniti il 15 maggio a sostegno della
ricerca scientifica. Far avanzare la ricerca scientifica
verso la cura delle malattie genetiche rare è la missione
che da oltre 25 anni la Fondazione Telethon si prefigge.
Troppe sono infatti le patologie per le quali non esiste
ancora una terapia, e a volte perfino la diagnosi. La
speranza è la chiave di volta che regge l’attività della
Fondazione. Grazie a Telethon ed al progetto di ricerca
finanziato da tre anni, di cui è titolare il dott. Michele
Sallese, abbiamo acceso una luce di speranza sul piano della
terapia e sul nostro futuro”.Matteo è affetto dalla sindrome di Marinesco-Sjogren
che conta circa 100 casi nel mondo. È una malattia genetica
cerebellare associata a cataratta congenita bilaterale, a
volte con vari gradi di disabilità mentale, difficoltà di
coordinazione della parola e dei movimenti e debolezza
muscolare che impedisce di muoversi autonomamente. Al di là
della sua malattia Matteo è un bambino sempre allegro,
positivo, motivato e con una buona autostima. Ama andare in
piscina, fare il chierichetto in chiesa, andare al parco
giochi e al ristorante. È un grande esempio di amore per la
vita.
L’affetto costante del Coordinamento Telethon Catania,
guidato da Maurizio Gibilaro e dal vice coordinatore
Concetto Nicolosi, dei volontari e di tutta la città ci fa
sentire meno soli nella nostra lotta quotidiana, una
famiglia che vive la situazione di instabilità risente
positivamente del sostegno della gente. Matteo è più
consapevole delle sue difficoltà e sentirsi attorniato di
amore, specialmente il giorno della manifestazione, lo
riempie di gioia. Diventa così un fulcro che unisce varie
realtà istituzionali, religiose, militari,
associazionistiche per una nobile causa. L’unione di tutti
può portare al risultato. Corriamo uniti per fare trionfare
la speranza, per la vita e perché la cura deve essere per
tutti”. La Walk Of Life Catania è realizzata con l‘apporto
di partnership : enti istituzionali regionali e locali, I
Press, organizzazioni sportive di volontariato, e
sponsor.
Sant’Alfio CT
– Calci e pugni a CC durante controllo, preso 12
marocchino. Una pattuglia della Stazione
Carabinieri di Sant’Alfio (CT) stanotte, ha fermato per
un controllo di routine il marocchino Habdoulak
HAROUI
28enne mentre percorreva a piedi la Via Finocchiaro a
Giarre (CT). Il soggetto per evitare di essere
identificato, si è scagliato contro i militari
colpendoli con calci e pugni. Gli operanti, dopo una
breve colluttazione, sono riusciti ad ammanettarlo ed
identificarlo, accertando successivamente che lo stesso
era gravato da un decreto di espulsione dal territorio
italiano emesso dalla Prefettura di Catania il 14 marzo
scorso. L’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato trattenuto in camera di sicurezza.
Vizzini CT
- Spende soldi falsi, donna 48enne ai domiciliari ed
amico denunciato .I Carabinieri della Stazione di
Vizzini (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza una
donna, di 43 anni, di Catania, per spendita di monete
falsificate e denunciato per lo stesso motivo un 48enne. La
donna nella tarda mattinata di ieri, in compagnia di un
complice, un 48enne, catanese, è entrata in un bar del
centro cittadino di Vizzini e con la scusa di fare una
consumazione ha poi pagato con una banconota da 50 euro
falsa. Il proprietario, accorgendosi poco dopo che la
banconota era contraffatta, ha chiamato subito i Carabinieri
della locale Stazione che immediatamente intervenuti hanno
subito individuato e bloccato i due mentre erano intenti ad
allontanarsi a piedi per le vie limitrofe. La banconota
fraudolenta è stata sequestrata. L’arrestata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai
domiciliari.
Catania –Questura : nuova
procedura per segnalare persona scomparsa.Si
informa che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha
attivato – analogamente a quanto già previsto per i furti di
veicoli – una nuova procedura che consente al cittadino di
segnalare telefonicamente alle Forze dell’Ordine
l’improvvisa scomparsa di una persona.Il
segnalante potrà, per esempio in tal caso chiamare il numero
di emergenza (113) della Polizia di Stato e
indicare i dati essenziali della persona da rintracciare. La
Sala Operativa ricevuta la notizia, darà immediata
comunicazione a tutte le pattuglie presenti su strada per
attuare le prime ricerche , spesso fondamentali in casi di
questo tipo.
Inoltre la segnalazione verrà immediatamente inserita
nell’apposita banca dati. Tale segnalazione non è però
sostitutiva della denuncia di scomparsa che – così come per
la denuncia di furto – dovrà essere formalizzata entro le
successive 72 ore dalla comunicazione telefonica la quale,
in mancanza di formalizzazione, verrà eliminata dalla banca
dati dell’Ufficio della Forza di Polizia che l’ha ricevuta.
Si raccomanda pertanto il corretto uso della suddetta
procedura che, in caso di attivazione, deve necessariamente
prevedere due fasi distinte: la segnalazione telefonica
(facoltativa) e la formalizzazione della denuncia di
scomparsa (necessaria) entro le successive 72 ore presso
l’Ufficio della Forza di Polizia.
Questa nuova procedura consente di far circolare
l’informazione con la massima tempestività possibile per
incrementare le probabilità di successo nelle ricerche e
pertanto gli utenti dovranno fornire quanti più elementi
possibili compresi il luogo e la struttura da cui la persona
potrebbe essersi allontanata allo scopo dell’individuazione
del soggetto scomparso.
Catania
–
Poliziotto fuori servizio vede 2 scippatori in azione,
identificati ed ammanettati. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di
mattina, hanno tratto in arresto i già noti Claudio
BONNICI 19enne nato a Catania e Giuseppe SPAMPINATO
26enne nato a Catania, per il reato di furto con strappo in
concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del
Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura. La
misura è scaturita da un’attività investigativa compiuta
dall’UPGSP. Un agente libero dal servizio, circa due mesi
fa, mentre transitava con la sua auto su via 31 Maggio,
aveva assistito in diretta al furto materialmente commesso
da un giovane che, dopo essere sceso dallo scooter, condotto
da altro complice, ed essersi affiancato ad una vettura
incolonnata nel traffico, apriva lo sportello lato
passeggero di quest’ultima e riusciva a strappare la borsa
appartenente alla conducente, nonostante la strenua
resistenza posta in essere dalla donna. BONNICI e
SPAMPINATO, sono stati immediatamente riconosciuti
dall’agente essendo già noti e dediti a tale tipologia di
reato. I personaggi, dopo aver invertito il senso di marcia,
si sono dati alla fuga. L’agente, dopo aver tentato di
frapporsi con la sua vettura per impedirne la fuga ed aver
intimato l’alt qualificandosi, non si dava affatto per
vinto, ed anzi a sua volta ha invertito il senso di marcia
ponendosi all’inseguimento dello scooter, di cui dopo un po’
si perdevano le tracce. Il Tribunale alla luce dei gravi
indizi emersi a loro carico, ha emesso l’ordinanza che è
stata eseguita nei confronti di entrambi i personaggi.
Catania– 1
preso con cocaina e marijuana, ai domiciliari. Agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella
notte, hanno arrestato il catanese Damiano CONSOLO
21enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I poliziotti in servizio di volante, nell’ambito
dei controlli del territorio disposti dal Questore di
Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto
dello
spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Alogna
1 auto ferma all’altezza del civico 47, che alla vista delle
volanti è partita repentinamente facendo perdere le tracce
e, poco distante, CONSOLO è stato fermato e sottoposto a
controllo. I poliziotti hanno rinvenuto 18 stecche di
marjuana, 15 involucri contenenti sostanza in polvere
presumibilmente del tipo cocaina e la somma di euro 25
ritenuta
provento dell’attività di spaccio.
Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso
l’abitazione e la sottoposizione agli arresti domiciliari in
attesa del giudizio per direttissima.
Catania– Viola misure, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Nesima hanno arrestato ai domiciliari
il catanese,
Giuseppe Claudio STRANO 30enne, in esecuzione di una
ordinanza di aggravamento della misura detentiva alternativa
emessa dalla Corte di Appello di Catania. I giudici, grazie
ad alcune informative dell’Arma, che puntualmente avevano
sanzionato le ripetute violazioni della misura di
presentazione alla polizia giudiziaria, cui l’arrestato era
obbligato a seguito di arresto per furto aggravato, ne hanno
aggravato la misura ordinandone la cattura e la detenzione
agli arresti domiciliari.
Catania
– Scippa e rapina donne in centro, 1 preso. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto: LuigiLONGO
32enne già noto; perché responsabile del reato di rapina in
danno di una giovane donna, di scippo in danno di un’altra
giovane donna, entrambe catanesi, nonchè di resistenza a P.U..
la Sala Operativa della locale Questura nella tarda serata
del 29 marzo segnalava lo scippo di una borsa in danno di
una ragazza nella centrale via Gallo, ad opera di un
malvivente a bordo di un ciclomotore “Aprilia Scarabeo” di
colore scuro. La vittima sul posto ha riferito agli agenti
della Squadra Mobile – Sezione “Condor” i quali nella zona
del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti
alla repressione dei reati predatori, che poco prima, un
malvivente vestito di scuro, a bordo di una grossa moto
anch’esso di colore scuro, le aveva scippato la borsa,
fuggendo in direzione via Crociferi. Gli Agenti
immediatamente si sono posti alla ricerca del malvivente e,
nelle successive ore alle 00:10, in Corso Sicilia angolo
Piazza Stesicoro, hanno notato un individuo vestito di scuro
a bordo di una moto Aprilia Scarabeo di colore nero che si
dirigeva ad alta velocità in direzione via Etnea. Gli
Agenti, senza farsi notare, avendo intuito che potesse
essere il malvivente autore dello scippo di poco prima, si
sono posti sulla stessa direzione di marcia del giovane, il
quale, giunto quasi ad angolo con la via Pacini, salito sul
marciapiedi e senza scendere dal mezzo si è avvicinato nei
pressi di alcuni tavoli di un locale del centro, ed ha
afferrato fulmineamente la borsa che una donna teneva tra le
gambe, riuscendo ad appropriarsene. Il malvivente nello
stesso frangente, ha notato gli Agenti sopraggiungere, e si
è dato alla fuga percorrendo con il mezzo un tratto di via
Etnea contromano, svoltando ad alta velocità per via Pacini,
il tutto sempre sotto lo sguardo degli Agenti. Il
rocambolesco inseguimento scaturito con le pattuglie non lo
perdevano mai di vista si concluso in via Mascali, dove
l’individuo ha perso il controllo della moto, andando a
collidere con una pattuglia che chiudeva la via di fuga,
rovinando per terra. Il malvivente, è stato identificato per
Longo Luigi 32enne, già noto per reati contro il patrimonio.
La seconda vittima, negli uffici della Squadra Mobile, in
seguito alla violenza posta in essere dal malvivente per
commettere lo scippo, ha accusato dolori alla mano ed alla
spalla destra, ed è pertanto veniva medicata da personale
del 118. Il malvivente, alla luce di quanto avvenuto,
veniva tratto in arresto perché responsabile di rapina in
danno della seconda vittima e per resistenza a P.U., e
denunciato per lo scippo in danno della prima vittima,
veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tremestieri EtneoCT - Maltratta ex moglie e
famiglia, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri di Tremestieri Etneo (CT) hanno
arrestato un 48enne, originario dello Sri Lanka, dando
esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura
cautelare emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto,
ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia ai danni
della ex moglie, commessi a Tremestieri Etneo fino al
settembre 2015, e per questo era stato allontanato dalla
casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi
frequentati dalla donna. Il 48enne nonostante il divieto,
come accertato dai carabinieri, si è reso responsabile di
reiterate violazioni della misura preventiva le quali sono
state segnalate all’Autorità Giudiziaria. Il GIP tenuto
conto delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri in
merito a ciò ha emesso il provvedimento restrittivo.
L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è
stato ristretto ai domiciliari.
Catania– Rapina banca in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato il catanese
Giovanni PLATANIA 46enne in esecuzione di un ordine per
la carcerazione emesso dal Tribunale di Messina.
Il personaggio è stato condannato dai
giudici peloritani per il reato di rapina aggravata,
commessa il 4 agosto 2014, quando, con l’aiuto di un
complice assaltò l’agenzia del Monte dei Paschi di Siena di
Rometta (ME). L’arrestato espierà la pena comminatagli,
equivalente a 3 anni e 2 mesi di reclusione, ai
“domiciliari”.
Belpasso CT
– Viola
obblighi assistenza familiare, CC 1 in manette.
I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno
arrestato MaurizioD’AGATA
39enne,del posto,in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva
emesso dal Tribunale di Mantova. Il soggetto, già gravato da
pregiudizi penali, è stato condannato dai giudici per
violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato
commesso a Castiglione delle Stiviere (MN) nell’ottobre del
2006. L’arrestato espierà la pena, equivalente a 5 mesi di
reclusione, in regime di detenzione domiciliare.
Catania– 3 arrestati dopo rapina in banca. Si tratta dei
catanesi Cosimo TRINGAL 44enne già noto ed in
atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai
servizi sociali, Elvis Michael ISAIA 20enne e
Gianluca RUMASUGLIA 29enne. Le pattuglie della
Polizia su strada, hanno controllato il territorio
riuscendo ad intervenire tempestivamente su segnalazioni
ed anche d’iniziativa catturando i malviventi. Agenti
della Polizia di Stato, appartenente all’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ieri mattina
nell’ambito del piano d’intensificazione dei servizi di
prevenzione e controllo del territorio disposto dal
Questore, volto in particolare al contrasto dei reati
predatori, hanno tratto in arresto tre individui,
ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in
concorso ai danni di un istituto di credito cittadino.
La segnalazione, intorno alle ore 12:45, era stata
fatta alla Sala Operativa della Questura, da un passante
per una rapina appena consumata ai danni di un istituto
di credito denominato “Banca Sviluppo Economico Spa”, in
viale XX Settembre all’altezza del civico 54. Il
cittadino era riuscito a fornire all’operatore 113
dettagliate descrizioni di 2 rapinatori, precisando,
altresì, che i maldestri, erano usciti dall’istituto di
credito, e saliti a bordo di una panda di colore rosso,
di cui riusciva a ricordare pure la targa. La nota
dalla Sala Operativa subito veniva diramata ed inviava
una volante presso l’istituto di credito per constatare
quanto accaduto ed attingere più informazioni possibili
sull’evento, ed al contempo, venivano posizionati tutti
gli equipaggi in determinati punti strategici al fine
d’intercettare l’autovettura descritta con a bordo i
rapinatori. 3 pattuglie in zona dopo pochi istanti,
sono riuscite ad individuare l’auto con i rapinatori a
bordo, che veniva raggiunta e bloccata all’altezza di
via Monserrato (angolo via Caronda). I poliziotti
all’interno dell’auto hanno rinvenuto la somma di 7300€
circa, in banconote e monete, ed e 1 orologio, asportati
poco prima dalla banca. I tutori dell’ordine,
all’interno della vettura hanno trovato fascia colli,
berretti ed occhiali da sole, utilizzati poco prima dai
malviventi per travisarsi durante l'irruzione in banca.
I tre individui, identificati per Cosimo TRINGAL, Elvis
Michael ISAIA e Gianluca RUMASUGLIA sono stati
accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli
adempimenti di rito e tratti in arresto per il reato di
rapina aggravata in concorso. Gli arrestati, su
disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati
associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Il direttore dell’istituto di credito, ed i dipendenti
nel frattempo si erano recati presso gli Uffici della
Questura al fine di sporgere la denuncia di quanto
accaduto e veniva loro successivamente riconsegnata la
refurtiva rinvenuta.
Catania–Arresto
domiciliare per spacciatore a Librino.
Clienti e cifre annotati sul “pizzino”. I Carabinieri del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno
arrestato, nella flagranza, il catanese Simone MACCARRONE
34enne, reo di spaccio e detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. I militari della Squadra “Lupi” ieri
sera hanno organizzato ed eseguito un servizio antidroga in
Viale Nitta, nel popoloso quartiere di Librino. I
Carabinieri dopo essersi nascosti per una quindicina di
minuti, tempo utile ad osservare il viavai di acquirenti da
sotto i portici di uno dei palazzoni della zona, hanno
deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio.
Il reo alla vista dei carabinieri ha tentato inutilmente
di fuggire. Il catanese è stato bloccato, perquisito e
trovato in possesso di: 2 ovuli di plastica di colore
giallo, contenenti 21 dosi di “cocaina”, 385 euro in
contanti nonché un “pizzino” con annotati i nomi dei
clienti ed alcune cifre. La droga, il denaro ed il pizzino
sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato ristretto agli arresti
domiciliari.
Viagrande CT – 1
denunciato per possesso fucile rubato. I Carabinieri
della Stazione di Viagrande (CT) hanno denunciato un 64enne,
di Aci Bonaccorsi (CT), ritenuto responsabile di
ricettazione e detenzione illegale di armi. I militari, di
sera, a conclusione di una rapida attività
info-investigativa, hanno perquisito la proprietà del reo,
comprendente oltre all’immobile anche una porzione di
terreno, ove è stato rinvenuto, nascosto in una buca, 1
fucile Beretta cal. 12 a canne sovrapposte. I Carabinieri
dai successivi accertamenti in banca dati hanno desunto che
l’arma, il 21 marzo scorso, era stata rubata in casa di un
cittadino di Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT),
autorizzato a detenerla regolarmente nell’abitazione.
Catania – Catturandi
arresta rumeno condannato per furti in abitazione.La Polizia di Stato ha tratto in
arresto Florin ISTRATE 34enne cittadino
romeno. Il soggetto è stato rintracciato da personale della Squadra Mobile –
Sezione Catturandi e condotto nel carcere di “Piazza Lanza” dovrà scontare
la pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione, sentenziata dall’Autorità
Giudiziaria romena, poiché riconosciuto responsabile di alcuni furti in
abitazione commessi nel 2014 in quel paese.
San Giovanni La Punta
CT –
Fucilate ad avversario: arrestato 57enne di Viagrande per tentato
omicidio. Si tratta di F.A. già ammanettato. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania in poche ore hanno fatto piena luce sul
grave fatto di sangue avvenuto intorno alle 06:00 di ieri mattina
all’incrocio tra Via Duca D’Aosta e Via Pisa a San Giovanni La Punta (CT).
I militari, intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta
al 112 del Comando Provinciale di Catania, sul posto hanno trovato un
55enne, del luogo, che, poco prima, mentre si accingeva a salire a bordo
della sua auto Alfa 147, ed era stato attinto alla spalla sinistra da alcuni
colpi da arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto. L’uomo, soccorso da
un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania
dove i medici lo hanno visitato e medicato per “ferite multiple d’arma da
fuoco (15 fori d’entrata) alla spalla sx e ferite escoriate multiple al
viso” rilasciando una prognosi di 15 gg. s.c. Il ferito, dopo un periodo di
osservazione, nel pomeriggio è stato dimesso. Gli investigatori dell’Arma,
dopo aver analizzato le immagini registrate da alcune telecamere poste nella
zona dell’agguato ed acquisito la prima testimonianza dalla stessa vittima,
sono riusciti a risalire all’identità dell’autore dell’agguato che,
sentendosi braccato (nel frattempo erano scattate le ricerche con
conseguente perquisizione nell’abitazione del presunto feritore), ha
preferito, dopo qualche ora, costituirsi nella caserma dei carabinieri di
Viagrande (CT) consegnando ai militari anche l’arma utilizzata per il
ferimento, un fucile semiautomatico modello 302 cal.12, marca Pietro
Beretta, regolarmente detenuto, posto immediatamente sotto sequestro. Il
57enne F.A., di Viagrande, su disposizione del magistrato di turno, è
stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di tentato
omicidio.
Catania
– ROS sequestro beni Motta. il Tribunale di Catania
- Sezione Misure di Prevenzione il 26 febbraio scorso, -
accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia, fondata sugli approfondimenti
investigativi delegati al Raggruppamento Operativo
Speciale dei Carabinieri – Sezione Anticrimine di
Catania - con decreto n.15/16 rss – 2/16 r.seq., ha
disposto il sequestro, ai fini dell’eventuale confisca, di
tutte le quote e azioni, per un valore complessivo di
2.837.124€, delle società Due Emme Srl, Ge.Ma Srl e
So.Me.Ca Srl, con sedia Belpasso (CT) ed Acireale (CT),
operanti nel settore della commercializzazione della carne e
prodotti derivati, riconducibili a Carmelo MOTTA.
Il personaggio è imputato nel procedimento penale
convenzionalmente denominato Caronte, in cui gli sono
addebitate le condotte di concorso esterno all’associazione
mafiosa denominata Santapaola - Ercolano e di intestazione
fittizia degli assetti societari sottoposti a sequestro.
L’imputato, nello specifico, nelle compagini societarie,
avrebbe occultato di essere socio con appartenenti a cosa
nostra catanese. In base agli elementi raccolti in fase
di indagine ed alle dichiarazioni rese dal Motta - che ha
ammesso di aver cercato un contatto con Vincenzo AIELLO, che
sapeva essere esponente di spicco dei Santapaola, onde
ottenere protezione nel momento in cui si apprestava a
concludere un importante accordo commerciale con la Meridi
Srl per fornire le macellerie dei supermercati Fortè,
riconducibili a Antonino PULVIRENTI, ex patron del Catania
calcio - il Tribunale è giunto alla conclusione che il
prevenuto ha instaurato rapporti sinallagmatici con Cosa
Nostra Catanese riuscendo, in cambio di denaro, ad
ottenere protezione e vantaggi nello svolgimento
dell’attività imprenditoriale.
Motta, inoltre, risulta condannato in via definitiva per il
delitto di estorsione in quanto aveva dato incarico ad
alcuni appartenenti all’associazione mafiosa di recuperare
delle somme di denaro relative alla propria attività
imprenditoriale. Le operazioni di sequestro sono in corso
da parte del ROS – Sezione Anticrimine e del Comando
Provinciale Carabinieri di Catania.
Catania
–
Librino, romeno evade dai domiciliari, CC preso.
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato, nella flagranza,
Mihaita Leonard BORCOI
25enne,
originario della Romania, per evasione dai domiciliari. Una
pattuglia, ieri mattina durante un servizio di controllo
del territorio, ha individuato e bloccato il giovane mentre
era a piedi in via Domenico Tempio, in palese violazione
dei vincoli restrittivi cui era sottoposto. L’arrestato è
stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Palagonia CT
-
Viola Sorveglianza Speciale, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Palagonia hanno arrestato
ai domiciliari
Paolo Salvatore SANGIORGI
56enne
del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con
obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una gazzella,
ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del
territorio, ha riconosciuto e bloccato in via Cesare
Battisti mentre era alla guida di una Fiat Punto, sprovvisto
di patente poiché revocata per mancanza di requisiti morali,
in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza
Speciale. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Perseguita moglie da cui è separato: 1 in manette.
Uomini delle volanti dell’UPGSP ieri sera, hanno tratto in
arresto P. F. 46enne per atti persecutori aggravati.
Gli agenti, a seguito di segnalazione per lite in famiglia,
sono intervenuti presso l’abitazione della di un soggetto il
quale, non conviveva da più di un anno con sua moglie. I
poliziotti all’ingresso del condominio, hanno trovato il
personaggio che, in evidente stato di agitazione, si
rivolgeva in modo offensivo alla moglie, manifestando
minacciosi propositi di morte nei confronti dell’uomo col
quale, a dire del P.F., la donna intratteneva una
relazione ormai da tempo. Lo stesso P.F. poco prima,
aveva minacciato la moglie, in presenza della figlia
minorenne, costringendola a chiudersi in camera da letto.
Catania
– Maltratta moglie e figlia, 1 denunciato ed allontanato
da casa coniugale. Agenti delle Volanti dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio,
hanno denunciato in stato di libertà un soggetto per il
reato di maltrattamenti in famiglia. La moglie dello stesso
personaggio ha contattato il “113” riferendo che il marito
aveva minacciato di morte lei e la figlia. Il P.M. di turno
viste anche le pregresse circostanze di maltrattamenti, da
cui erano scaturite denunce sporte dalle donne, in una delle
quali la figlia era stata costretta a ricorrere alla cure
dei sanitari, ha disposto l’allontanamento d’urgenza dalla
casa familiare del soggetto. Il provvedimento notificato al
personaggio infatti, dispone per lui il divieto di
avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla
moglie.
Catania
–
Polizia cattura 1 ricercato e 1 per estorsione. Si tratta di
:
Salvatore
TONZUSO
65enne latitante e Domenico ZUCCHERO 27enne. La Polizia di Stato, nell’ambito di attività
volta alla ricerca di persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, ha
tratto in arresto: Salvatore TONZUSO latitante, destinatario di
ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16 gennaio 2016 dalla
Procura Generale della Repubblica di Catania, eseguito dalla Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di
9 mesi e 3 gg. di reclusione per il reato di associazione per delinquere di
stampo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti. TONZUSO, è ritenuto dagli investigatori esponente
dell’organizzazione mafiosa dei Cursoti Milanesi è stato fermato in via
Cantone, nel quartiere di Cibali, mentre era alla guida di autovettura
Volkswagen Lupo. Il ricercato alla vista degli agenti ha opposto
resistenza tentando la fuga ma è stato prontamente bloccato. Salvatore
TONZUSO è stato, altresì, indagato per il reato di resistenza a P.U.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa
Circondariale di Catania – Bicocca. Domenico ZUCCHERO già noto, è
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 5 marzo
2016 dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, eseguito
dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo
espiare la pena di 8 anni di reclusione per il reato di estorsione,
aggravata dall’art.7 Legge 203/91. Il soggetto è ritenuto appartenente al
gruppo c.d. “Della stazione” dell’organizzazione mafiosa
Santapaola-Ercolano. Espletate le formalità di rito, è stato associato
presso il carcere di Catania – “Bicocca”.
Catania
– CC presi 2 per spaccio, uno è 15enne. I carabinieri
della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, il
20enne Angelo GiuseppeBELLUSO ed un 15enne,
entrambi catanesi, rei di spaccio e detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. Gli uomini del Nucleo Operativo,
ieri sera, durante un servizio antidroga, hanno sorpreso i 2
all’angolo tra via Faraci e via Mattei mentre vendevano
droga ad alcuni clienti. Fermati e perquisiti i pusher sono
stati trovati in possesso di circa 40 dosi di “marijuana” e
50€ in contanti, incassati dalla precedente vendita dello
stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati,
il maggiorenne, in attesa della direttissima, è stato
relegato ai “domiciliari ed il minore accompagnato nel
Centro di Prima Accoglienza per i Minori in via R.
Franchetti di Catania.
Acireale
– 1 condannato per spaccio.
I carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno eseguito
un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale etneo, nei
confronti di
Santo FISICARO 33enne, di Acireale. Il soggetto, è stato
riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze
stupefacenti, commesso ad Acireale nel novembre del 2015, è
stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione che
sconterà nel carcere di Catania Piazza Lanza dov’era
detenuto per altra causa.
Catania
– Somalo senza dimora preso per furto liquori in
market, arresto convalidato, rimesso in libertà.
Agenti del Commissariato “Centrale” in servizio di
Volante ieri pomeriggio, hanno arrestato il cittadino
somalo
Mohamed HOSEIN MUSA 18enne, senza fissa dimora, per
furto aggravato e resistenza a PU. Gli agenti della
Volante sono intervenuti in via Luigi Sturzo presso il
supermercato Eurospin dove poco prima Hosein,
spalleggiato da altri connazionali, ha asportato 2
bottiglie di liquore guadagnando l’uscita. Il gesto
criminoso non è sfuggito agli addetti alla vigilanza,
che tra l’altro poco prima avevano già provveduto ad
allontanarlo mentre già aveva tentato di asportare altre
bottiglie di liquore. La vigilanza bloccato il soggetto
aveva chiesto l’intervento della polizia. L’arrestato,
durante le operazioni di identificazione, dopo aver
strattonato uno degli agenti operanti che è rovinato in
terra, si è dato alla fuga per le vie adiacenti. Le
ricerche avviate immediatamente hanno consentito di
individuare il giovane somalo in piazza Stesicoro e di
dichiararlo in arresto in flagranza di reato. Hosein
Musa, ultimate le formalità di rito negli uffici del
Commissariato, come disposto dal Pubblico Ministero di
turno, è stato rimesso in libertà.
Catania
– Manette per furto. Agenti
del Commissariato “Centrale” ieri hanno arrestato il già noto
Andrea RUBERA
23enne nato e residente a Catania, in esecuzione dell’Ordine
di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Catania dovendo scontare la pena di 1 anno,
8 mesi e 29 giorni di reclusione, per i reati di furto
aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale
commessi nel 2013 in territorio di Zafferana Etnea (CT).
Catania–
Preso in via Palermo con ½kg cocaina, 1 in manette. La Polizia di stato
ha tratto in arresto: Andrea ANASTASI 34enne, in quanto responsabile
di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del
tipo cocaina.
Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga”, nell’ambito di mirati
servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico di stupefacenti,
in via Palermo, hanno individuato una vettura Fiat “500 L” condotta da
ANASTASI. Il personaggio è controllato e la perquisizione eseguita nel
mezzo, ha permesso di rinvenire 1 “panetto” contenente 520 gr.di
cocaina.
Espletate le formalità di rito, ANASTASI veniva associato presso il carcere
“piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità
Giudiziaria.
Catania-
Polizia arresta banda: 7 specialisti spaccata e furto
bancomat, recuperato bottino, 47mila€.
Si tratta di : Maurizio CONTARINO 46enne già noto;
Christian RUSSO 22enne; Giuseppe PAPALE 27enne;
Salvatore MAGRI’ 36enne già noto; Vincenzo VERGA
41enne già noto; Mariano MASSIMINO 29enne già
noto; AntoninoPETTINATO 51enne già noto,
ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di
furto aggravato di apparecchio ATM delle Poste Italiane e
ricettazione di vettura. Il territorio del capoluogo etneo
fa registrare da qualche tempo un fenomeno importante: il
furto di apparecchiature bancomat. Invero, la criminalità
locale si dedica a tale redditizia attività illecita portata
a termine mediante l’utilizzo di mezzi pesanti, segnatamente
escavatori, per scardinare gli apparecchi ATM dalla loro
sede. I tutori dell’ordine in quest’ottica, hanno rafforzato
i servizi finalizzati a frenare il fenomeno e la Squadra
Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica
di Catania, ha avviato mirate attività di indagine. La
Polizia di Stato, alle ore 2.55 circa di domenica 21
febbraio, era intervenuta a Piano D’Api - frazione di
Acireale - dove un gruppo di malviventi, mediante l’utilizzo
di un escavatore cingolato, aveva asportato un apparecchio
bancomat dell’ufficio Postale lì piazzato. Gli uomini del
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, sul posto, in
sede di sopralluogo, eseguito hanno rinvenuto il mezzo
pesante che veniva posto sotto sequestro. Gli agenti della
Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio
“Squadra Antirapine” si sono messi nottetempo in azione.
Gli investigatori, nel corso della mattinata dai servizi
tecnici hanno appurato che CONTARINO, - escavatorista, - in
compagnia di Christian RUSSO, Giuseppe PAPALE e Salvatore
MAGRI’, si stava recando ad Acireale, verosimilmente per
spartirsi il provento del delitto commesso in nottata. La
considerazione investigativa derivava dalla circostanza che,
da un’attenta analisi dei contatti del CONTARINO,
registrati nel pomeriggio del sabato precedente, era stato
verificato che questi, in maniera criptica, aveva richiesto
a Mariano MASSIMINO, soggetto di Acireale, la disponibilità
di un “fabbro”. Gli investigatori, d’intesa con la
Procura della Repubblica, hanno approntato, un mirato
servizio con l’impiego di diverse pattuglie della Squadra
Mobile, con il supporto di personale del Commissariato di
P.S. di Acireale. Gli investigatori, grazie
all’apparecchiatura G.P.S. installata sull’autovettura di
Maurizio CONTARINO sono giunti in località Pennisi -
frazione di Acireale - dove all’interno di un’officina
meccanica - risultata riconducibile ad Antonino PETTINATO -
attrezzata di flex ed altre apparecchiature - la banda che
aveva effettuato il furto si apprestava ad aprire il
bancomat ancora intatto. I malviventi, nel corso
dell’intervento eseguito dagli uomini della Squadra
“Antirapine” e del Commissariato P.S. di Acireale, hanno
tentato la fuga: 7 essi sono stati catturati mentre altri
due/tre sono riusciti a sfuggire. Gli operatori nella
circostanza, hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco in
aria. I poliziotti sul posto hanno rinvenuto e sequestrato 1
autovettura Alfa Romeo 147 - all’interno della quale erano
riposte parti del bancomat -, risultata provento di furto,
ed 1 autocarro Fiat Iveco. L’apparecchio ATM, con
all’interno 45.000,00 euro, è stato restituito al
responsabile delle Poste Italiane intervenuto in loco. Le
attività sono proseguite per l’intera giornata anche allo
scopo di rintracciare le persone sfuggite alla cattura.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati
associati presso la Casa Circondariale di Catania “piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Palagonia CT
– Viola sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno
arrestato, nella flagranza,
Francesco SCIRE’ 60enne del posto, reo di violazione dei
doveri inerenti la sorveglianza speciale di pubblica
sicurezza. Il personaggio è stato bloccato dall’equipaggio
di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile nell’effettuare un
controllo dei frequentatori di una sala giochi di Via
Garibaldi a Palagonia. I carabinieri hanno visto il
sorvegliato che, inottemperante alla misura preventiva cui
era sottoposto, si intratteneva con altre due persone
gravate da pregiudizi penali. L’arrestato, in attesa di
giudizio, è stato ristretto agli arresti domiciliari.
Catania – 2 presi per furto moto. Agenti dell'Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti e
del Commissariato di P.S. ”Centrale” hanno bloccato il già
noto catanese
Pietro DISTEFANO 23enne e Sonjaj
Dutt SOBNAUTH 27enne nato alle Mauritius, privo di
permesso di soggiorno nel territorio nazionale, per tentato
furto aggravato. I poliziotti delle volanti, alle ore 15.30
erano inviati in via Tomaselli, dopo che su linea 113 erano
stati segnalati due giovani intenti ad armeggiare su di una
moto. Gli equipaggi sono giunti sul posto, ed i malfattori,
vistisi scoperti si sono defilati facendo perdere le loro
tracce. Una segnalazione analoga, poco dopo, perveniva su
linea 113 per via Gallo, nei pressi della Facoltà di
Giurisprudenza, dove gli stessi individui armeggiavano su di
un motociclo ed anche in tale circostanza, vistisi scoperti,
sfuggivano a bordo di un motociclo. I maldestri in questa
circostanza, dopo un breve inseguimento, sono stati
intercettati e bloccati dalle volanti e dall’equipaggio del
Commissariato di P.S. Centrale, sopraggiunti a circoscrivere
la zona in modo da occludere le vie di fuga. i 2 sono stati
identificati per Pietro DISTEFANO e Sonjaj SOBNAUTH
venivano sottoposti a perquisizione a seguito della quale si
rinvenivano occultati nel motociclo diversi arnesi atti allo
scasso con i quali avevano forzato i veicoli che avevano
tentato di asportare. DISTEFANO e SOBNAUTH alla luce di
quanto accaduto sono stati tratti in arresto ed il P.M. di
turno ne ha disposto l’immediata liberazione. SOBNAUTH,
essendo privo di permesso di soggiorno sul territorio
nazionale, veniva trattenuto presso gli uffici della
Questura in attesa degli adempimenti di competenza del
locale Ufficio Immigrazione.
Belpasso CT
– Ricercato preso in casa abitazione dell’ex. I
Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno arrestato,
nella flagranza,
Giuseppe RAPICAVOLI 30enne, del posto, reo di evasione.
Il soggetto, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza,
arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari per
resistenza a pubblico ufficiale, reato commesso nel dicembre
del 2015 nella cittadina etnea, ad un controllo effettuato
dai militari lo scorso 17 gennaio nella sua abitazione si
era reso irreperibile. I CC, ieri notte, a conclusione di
un’attività info-investigativa, sono riusciti a scovarlo ed
ammanettarlo nell’abitazione della ex convivente.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso
nel carcere di Catania Piazza Lanza. La donna, 22enne, è
stata denunciata all’A.G. per favoreggiamento personale.
Adrano CT - Viola domiciliari, CC 1 preso. Carabinieri
della Stazione di Adrano (CT) hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, Francesco DI GIOVANNI
36enne, del luogo, per evasione. La pattuglia della
locale stazione, ieri sera nel centro di Adrano durante il
controllo del territorio, ha riconosciuto ed ammanettato il
soggetto mentre stava passeggiando in strada in evidente
violazione della misura restrittiva cui era sottoposto.
L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli
arresti domiciliari.
Santa
Venerina CT
– CC bloccano 80enne armato di pistola: minaccia vicino. I
Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (CT) hanno arrestato, nella
flagranza, un pensionato, reo di minaccia aggravata e porto abusivo di arma
clandestina. Il pensionato, ieri pomeriggio, nelle campagne di Santa
Venerina, nella frazione di Linera, al culmine di una lite col confinante
di 65 anni, sull’utilizzo o meno di una strada interpoderale, ha estratto 1
pistola minacciandolo di morte. La vittima, impaurita, è scappata
rifugiandosi nella caserma dei Carabinieri che sentendo i fatti si sono
messi immediatamente alla ricerca del soggetto. L’anziano è stato fermato
poco dopo nei pressi della sua abitazione con la pistola ancora risposta sul
sedile anteriore dell’auto. L’arma, una “Beretta” cal.6,35, con la
matricola abrasa e 3 proiettili nel serbatoio, è stata sequestrata e, nei
prossimi giorni, sarà esaminata dagli specialisti del RIS di Messina per
stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’anziano
arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà così come
disposto dal magistrato di turno.
Misterbianco
CT
– Cocaina, 3 anni ai domiciliari. I Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato ai domiciliari
Vincenzo SCIUTO 52enne di Catania, in esecuzione di un
ordine di esecuzione pena emessa dal Tribunale di Catania.
Il soggetto, il 15 maggio del 2014, era stato fermato e
perquisito dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia
di Gravina di Catania. I militari nell’auto, parcheggiata
nei pressi del centro commerciale Katanè, rinvennero e
sequestrarono una decina di grammi di cocaina. L’arrestato,
fu prima rinchiuso in carcere e successivamente relegato ai
domiciliari dove, ieri sera, è stato raggiunto dai militari
di Misterbianco che hanno notificato il provvedimento
scaturente dalla condanna a 3 anni inflittagli dai giudici
etnei proprio in relazione a quel fatto reato. Come disposto
dall’Autorità Giudiziaria, il condannato espierà la pena
in regime di detenzione domiciliare.
Misterbianco CT
- Già ai domiciliari preso in casa con droga, CC in
carcere. Giuseppe PRIVITERA
18enne,l’8 gennaio scorso era stato arrestato
dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e
detenzione di oggetti atti ad offendere. I militari, nel
corso di un servizio di controllo delle persone sottoposte a
misure restrittive alternative, avevano eseguito una
perquisizione in casa del detenuto rinvenendo e
sequestrando, abilmente occultati nell’armadio della stanza
da letto, 1 busta contenente 400 grammi di marijuana, già
suddivisa in dosi, 1 bilancino di elettronico di
precisione, vario materiale utilizzato per il
confezionamento della droga, 500€ in contanti, 1 pistola
giocattolo tipo Beretta modello 92 ed 1 dissuasore
elettrico modello Taser. Il GIP del Tribunale etneo,
recependo in toto la dettagliata informativa dell’Arma, su
proposta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, ne
ha ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania
Piazza Lanza.
Catania– 2 bloccati vicino scuole su moto ape con
stupefacenti e denaro. Si tratta di Manuel
RUVOLO 26enne già noto ed in atto sottoposto
all’obbligo di firma ed Ezio TORRISI 37enne,
senza fissa dimora sottoposto ad avviso orale. I
poliziotti, nel pomeriggio, nell’ambito di mirati
servizi di controllo del territorio, volti, tra l’altro,
a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti in diverse piazze ed in prossimità di
istituti scolastici cittadini, transitando per via
Sassari (angolo via Padova), hanno notato 1 moto ape
con all’interno 2 individui che, alla vista
dell’equipaggio di polizia, ha tentato di dileguarsi. Il
mezzo è stato prontamente raggiunto e bloccato. I
poliziotti all’interno della moto ape hanno rinvenuto,
poggiato sul cruscotto, in bella vista, 1 involucro in
carta stagnola contenente sostanza stupefacente,
presumibilmente del tipo “marijuana” ed 1 banconota di
20€. Gli agenti hanno proceduto a perquisire i 2
soggetti, identificati per Manuel RUVOLO ed Ezio
TORRISI. I poliziotti addosso a RUVOLO hanno rinvenuto
5 involucri di sostanza stupefacente del tipo
“marijuana”, occultati negli slip e presso il suo
domicilio hanno trovato altra sostanza stupefacente, 2
bilancini di precisione e tutto il materiale necessario
per il confezionamento della droga. I 2 soggetti,
accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli
adempimenti di rito, sono stati arrestati per il reato
di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente, aggravato dalla circostanza che la moto
ape si trovava ferma con sopra il cruscotto sostanza
stupefacente proprio in prossimità di 2 istituti
scolastici cittadini e di 1 parco. Su disposizione dei
Pubblico Ministero di turno RUVOLO veniva posto agli
arresti domiciliari e TORRISI associato presso le camere
di sicurezza della Questura, in attesa della
celebrazione del rito per direttissima.
Catania
– Librino:
cani antidroga scoprono stupefacente nascosto da
insospettabile.
Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., nell’ambito di un
servizio straordinario di controllo del territorio,
hanno arrestato l’incensurato catanese
Antonio PASQUALINO
29enne per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
L’attività di polizia si è svolta all’interno del rione
Librino, zona nota per l’attività di spaccio, dove gli
operatori dell’U.P.G.S.P., con l’ausilio dei cani
antidroga Alj e Giakus del reparto cinofili della
questura, hanno passato al setaccio i garage di diversi
stabili, ubicati di rimpetto al palazzo di cemento,
spesso utilizzati come nascondigli per la sostanza
stupefacente. Il fiuto di Alj ha permesso agli agenti di
concentrare la loro attenzione su un'unica serranda. Il
cane poliziotto infatti, all’interno del box ha
segnalato stupefacente che veniva rinvenuto e
sequestrato: circa 250 grammi di sostanza del tipo
marijuana, per un conto valore su “piazza” stimabile in
1250 €. Gli operatori in brevissimo tempo sono riusciti
a rintracciare anche l’abitazione dell’utilizzatore del
garage che risultava essere PASQUALINO. I poliziotti
nella casa del soggetto, hanno rinvenuto altra sostanza
stupefacente di cui stava cercando maldestramente di
disfarsi gettandola all’interno del water. PASQUALINO è
stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione
ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
Catania
– 3 rapinatori trasfertisti Torino andata/ritorno in manette. I
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, in collaborazione con i
militari di Catania, hanno arrestato 3 rapinatori ritenuti responsabili di
6 rapine ad Istituti di credito di Torino e provincia. I militari hanno
eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di
Nicola CULOSI 50enne, di Catania, ed attualmente detenuto a
Caltanissetta, Carmelo CASCINO 47enne, di Grugliasco e Marcello
REITO, 30enne, di Catania, detto “il piccolino”. Le banche colpite dal
gruppo sono: 28/02/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Torino (bottino
circa 7.400 euro); 4/8/2014 la Banca Popolare di Novara sede di Carmagnola
(bottino 115.000 euro); 31/10/2014 la Banca D’Alba sede di Torino (bottino
circa 31.000 euro); 1/12/2014 la Banca Regionale Europea sede di Collegno
(bottino circa 34.000 euro); 16/01/2015 la Banca CARIGE sede di Torino
(tentata in quanto il responsabile comunicava ai rapinatori che il sistema
di videosorveglianza era direttamente collegato con gli uffici della
Questura, costringendoli alla fuga); 20/01/2015 la Banca Sella sede di
Torino (bottino circa 6.500 euro). Ruoli all’interno del gruppo: Culosi e
Reito “il piccolino” erano i trasfertisti da Catania, in particolare il
primo rappresentava il “perno” del gruppo operativo, almeno fino al suo
arresto, avvenuto il 30 gennaio 2015 durante una rapina ad un ufficio
postale di Catania. Cascino ricopriva il ruolo di “basista” su Torino, con
il compito di scegliere la banca da assaltare, prelevare e accompagnare i
soci da/per l’aeroporto di Caselle e di sistemarli in alloggi sicuri. Modus
operandi del gruppo: 1 dei rapinatori, a volto scoperto, entrava per primo
in banca con una cartellina in mano, fingendosi un cliente in cerca di un
finanziamento o un carabiniere impegnato in un’indagine. Una volta dentro
minacciava gli impiegati con un taglierino per aprire la bussola ai
complici. A quel punto entravano i suoi soci, di cui uno sempre al telefono
con un complice all’esterno della banca, per eseguire il colpo. Radunavano e
sequestravano i clienti e gli impiegati in un unico locale (ufficio o
bagno), e mentre uno di loro minacciavano con una pistola i presenti gli
altri svuotavano le casse. La banda è stata smascherata grazie alle immagini
delle telecamere di video sorveglianza.
Santa Venerina
– Viola sorveglianza e guida senza patente revocata, CC 1
ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Santa
Venerina hanno arrestato ai domiciliari. nella flagranza
Angelo SANTONOCITO
44enne, catanese, Sorvegliato Speciale di Pubblica
Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Acireale.
Una pattuglia dell’Arma, ieri pomeriggio, durante un
servizio di controllo del territorio, ha sorpreso il
soggetto in via Mastrodacqua a Santa Venerina mentre era
alla guida di una Lancia Y, sprovvisto di patente poiché
revocata per mancanza dei requisiti morali, in palese
violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui era
sottoposto. I militari all’interno dell’auto hanno
rinvenuto arnesi da scasso ed 1 centralina elettronica per
autovettura, che sono stati sequestrati, per cui il 44enne
dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria anche del reato di
possesso in giustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Catania –Manette per arma e detenzione illegale. I Carabinieri della Stazione
di Catania Piazza Verga hanno arrestato Massimo
VECCHIO, 42enne,
di Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza, ritenuto vicino al clan mafioso Mazzei,
per detenzione abusiva di arma da sparo, estorsione, e violazione degli
obblighi della Sorveglianza Speciale. Il personaggio interessato da una
terza persona per riscuotere un debito, vantando la sua “posizione” di
Sorvegliato Speciale, avrebbe in più circostanze minacciato la vittima
esibendo anche 1 pistola e continuando con pressioni sempre più pesanti. I
militari, ieri sera a conclusione di un’articolata attività investigativa,
hanno proceduto ad una perquisizione nell’attività di onoranze funebri dove
lo stesso lavora rivenendo, all’interno nella cassaforte dell’ufficio, 1
pistola Beretta mod "70" , calibro 7,65, con 7 proiettili, 1 dei quali in
canna. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT
– CC, 1 in manette: 6 mesi per rapina. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco hanno arrestato Piero RUSSO, 38enne, del luogo, in
esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzione del
Tribunale di Catania.Il soggetto dovrà espiare la pena equivalente a 6 mesi
di reclusione comminatagli poiché riconosciuto colpevole di rapina aggravata e porto di armi od oggetti
atti offendere, reati commessi a
Ragalna (CT) e Nicolosi (CT) nel dicembre del 2003.L’arrestato è stato
associato al carcere di Piazza Lanza.
Catania – CC 1 rapinatore in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Verga hanno
arrestato Francesco PUTRINO 20enne di Catania,
in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso
dal Tribunale etneo. Il giovane, nel luglio del 2014,
con la complicità di altri 2 individui, commise in
sequenza 2 rapine. Il primo colpo ad Acireale (CT) dove,
sotto la minaccia di un’arma, ripulì di soldi e
cellulare un passante e il secondo, sempre con la stessa
tecnica, a Fiumefreddo di Sicilia (CT) dove furono
rapinati 2 fidanzati a cui furono sottratti una collana
d’oro ed il cellulare. I carabinieri, a seguito delle
indagini, arrestarono i rapinatori. Il giovane, a
distanza di due anni, dopo aver trascorso un periodo
agli arresti domiciliari, dovrà scontare in carcere il
residuo pena, equivalente a 4 anni di reclusione.
L’arrestato è stato rinchiuso nella casa Circondariale
di Piazza Lanza.
Biancavilla
CT
– Brucia auto a zio/difensore dell’ex moglie, CC, 1
stalker denunciato.
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno
denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un
46enne, del luogo, già gravato da pregiudizi penali, per
danneggiamento seguito da incendio. I militari, a
conclusione di una veloce attività investigativa, hanno
accertato che l’individuo la notte dello scorso 24
aprile, intorno alle ore 03.00, ha cosparso di liquido
infiammabile 1 Fiat Punto, lasciata regolarmente
parcheggiata dal proprietario in una via del centro
cittadino, incendiandola. Il forte boato ha svegliato il
vicinato ed il piromane, accortosi che era stato visto,
si è liberato frettolosamente di 1 bidone di plastica,
utilizzato per trasportare il liquido infiammabile,
fuggendo a piedi per le vie limitrofe. I militari,
immediatamente intervenuti, sul posto hanno rinvenuto e
sequestrato il bidone di plastica avviando le opportune
indagini che hanno permesso di identificare il 46enne
quale autore del gesto criminoso. L’attività
investigativa svolta dai Carabinieri ha consentito
inoltre di appurare che l’indagato ha incendiato l’auto,
di proprietà del 54enne, perché quest’ultimo in più
circostanze avrebbe difeso e soccorso la nipote, ex
convivente dell’incendiario. La malcapitata è vittima da
tempo di molestie, pedinamenti e minacce, da parte del
soggetto che non è rassegnato per la fine della loro
relazione sentimentale.
Gravina di
Catania – CC presi 2
ladri d’appartamento con oro appena rubato. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato nella flagranza Giuseppe
MARINO 59enne, e Francesco SCALIA 35enne, entrambi catanesi, per
furto aggravato in abitazione.Una pattuglia, ieri mattina durante un servizio di finalizzato a
prevenire e reprimere reati predatori in genere, transitando per via Maria
Ausiliatrice ha notato due individui, dal fare sospetto, caricare degli
scatoloni a bordo di una Mercedes classe A200. I soggetti sono strati
prontamente bloccati e controllati dai carabinieri, i quali hanno accertato
che all’interno degli scatoli vi era un ingente quantitativo di monili e
gioielli, d’oro e d’argento. I militari hanno individuato ed ispezionato
un appartamento ubicato in quella via con le stanze tutte soqquadro, dove
erano stati rubati tutti i preziosi. La refurtiva è stata restituita al
legittimo proprietario. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania-
Evade
dai domiciliari, CC 1 preso. I
Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari
in flagranza Gaetano
Gianluca AMADIO, 32enne, catanese, per evasione dai domiciliari. Una
pattuglia, di sera durante un servizio di controllo del territorio,
transitando per via Pacinotti ha riconosciuto e bloccato l’individuo, mentre
passeggiava a piedi, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era
sottoposto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania - CC, intensificati controlli per sicurezza stradale.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Sezione Motociclisti, su
disposizione del Comando Provinciale, negli ultimi giorni hanno
intensificato i controlli sulla circolazione e la sicurezza stradale nelle
principali arterie del territorio cittadino e nei quartieri periferici. I
militari, durante il servizio, che ha comportato l’impiego di numerosi
uomini e mezzi, hanno elevato 30 contravvenzioni al C.d.S. per complessivi
24.000 euro, decurtati 50 punti dalle patenti di guida, sequestrati 15
motocicli per guida senza casco e 10 per mancanza di copertura assicurativa
nonché controllate 35 autovetture. L’Arma, nell’approssimarsi dei mesi
estivi, che vedranno riversarsi in strada più mezzi a due ruote,
intensificherà l’attività di controllo alla circolazione stradale.
Misterbianco CT - 1 viola domiciliari, CC preso. I
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco CT stanotte,
hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza Giovanni
CITRARO
24enne, del posto,poiché ritenuto
responsabile di evasione. Il giovane già noto è stato sorpreso dai militari
di pattuglia fuori dalla sua abitazione, in evidente violazione della misura
restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per
direttissima, è stato ricollocato agli arresti nel suo domicilio.
Acireale – Agenti sedano lite tra coniugi, sequestrate armi e
munizioni tenute illegalmente. Uomini delle Volanti del
Commissariato di P.S. di Acireale ieri pomeriggio, hanno denunciato un
41enne per possesso illegale di armi e munizioni. I poliziotti a
seguito di segnalazione su linea 113, erano intervenuti in un appartamento
nel centro di Acireale per la segnalazione di una lite in famiglia tra
coniugi. I poliziotti hannosedato gli animi tra i 2 coniugi, ed
hanno deciso di eseguire una perquisizione nell’appartamento dove hanno
rinvenuto 1 fucile cal.12 a due canne marca Lorenzotti, 1 cartucciera con
30 cartucce cal.12, 1 pistola Marca Mauser cal. 6,35, 2 baionette, 2
pugnali e 3 sciabole. I primi accertamenti eseguiti dagli Agenti hanno
evidenziato che le armi erano tutte regolarmente denunciate dal padre,
deceduto nel 2010 e che il figlio le aveva ereditate senza però averle mai
denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’erede è stato denunciato
in libertà per detenzione abusiva di armi ex art. 697 c.p. in relazione
all’art. 38 del T.U.L.P.S. Tutte le armi e le munizioni sono state
sequestrate.
Catania
– 1 ai domiciliari per spaccio.
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato ai domiciliari
Francesco Massimo FASCIA, 49enne, di Catania, già ai
domiciliari, dando esecuzione ad 1 ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la
pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione poiché
riconosciuto responsabile di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso il 21
maggio 2015 a Catania. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai
domiciliari.
Mascalucia CT – Droga in armadio, CC 1 preso. I Carabinieri della Tenenza
di Mascalucia hanno ammanettato in flagranza
Gianluca SPAMPINATO 35enne, del luogo già ai domiciliari, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari da alcuni
giorni avevano notato uno strano movimento di persone nei pressi
dell’abitazione del 35enne. I Carabinieri, di mattina dopo avere effettuato
un normale controllo, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare
rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati dentro l’anta di 1 armadio,
1 busta di cellophane trasparente contenente 30 grammi di marijuana, 1
bilancino elettronico di precisione e vario materiale utilizzato per il
confezionamento dello stupefacente.
Mascali
CT
– Donne rubano cosmetici, CC 2 ai domiciliari. I Carabinieri della
Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza
Elisa LA ROSA 28enne e Angela Anais FALLICA 22enne, ed una
18enne, tutte di Catania, per furto aggravato in concorso. Una pattuglia,
ieri sera, su richiesta da parte di personale della vigilanza, è intervenuta
in via Sicula Orientale bloccando tre donne con le borse piene di prodotti
cosmetici appena rubati all’interno del supermercato “Conad”. La
refurtiva, per un valore complessivo di 600 euro, è stata restituita al
responsabile aziendale.Le arrestate sono state sottoposte agli arresti
domiciliari in attesa di essere giudicate con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Fermati 3 scafisti, sbarco
121 migranti il
14/12 a CT. Si tratta di MAMODOU BAH
20enne(Guinea), MOHAMED GINECHI 21enne (Marocco) e
ARONA SY 24enne(Gambia) i quali sono stati
individuati tra i componenti dell’equipaggio del gommone, di
circa 10 metri, su cui viaggiavano i migranti soccorsi in
alto mare. La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di
Catania e la Guardia Costiera hanno posto in stato di fermo
di indiziato di delitto 3 sedicenti cittadini stranieri, di
nazionalità guineana, marocchina e gambiana, per il reato di
favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione
allo sbarco di 121 migranti di varie etnie, partiti dalle
coste libiche e giunti presso il porto di Catania lo scorso
14 aprile, a bordo della nave della Guardia Costiera
italiana CP 940 “Dattilo”. gli investigatori della Squadra
Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia
Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione
della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle,
sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea,
hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo, anche
sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera
durante le operazioni di salvataggio, le prove necessarie
all’adozione dei provvedimenti di fermo. A conclusione delle
attività, i tre soggetti sono stati associati presso la
locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT
– Viola domiciliari, CC 1 preso. I Carabinieri della
Tenenza di Misterbianco (CT), hanno arrestato, nella
flagranza,
Antonino SANTONOCITO 49enne, reo di evasione. Il soggetto è stato notato
e bloccato dalla pattuglia dell’Arma mentre stava percorrendo a piedi via
Taormina, in evidente violazione della misura restrittiva cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli
arresti domiciliari.
Catania
–
2 : catanese e romeno, presi dopo furto in centro
commerciale.
Agenti delle volanti ieri sera hanno arrestato per furto
aggravato Salvatore PALERMO 34enne e Mihai IACOB
26enne nato in Romania entrambi incensurati. Agenti in
servizio di volante, a seguito di segnalazione su linea 113,
venivano inviati alle ore 20.30 presso l’ipermercato
“Auchan” ubicato all’interno del centro commerciale “Porte
di Catania”, dove gli addetti alla sicurezza
dell’ipermercato avevano bloccato 2 individui che avevano
commesso un furto. gli agenti giunti immediatamente sul
posto, hanno preso in consegna i due individui, identificati
per Salvatore PALERMO e Mihai IACOB, ed accertato che
poco prima gli stessi avevano prelevato dagli scaffali ben
35 confezioni di cosmetici, per un valore di 360 euro,
occultandoli all’interno di una borsa a tracolla in cui
avevano creato una schermatura con carta stagnola, ed in tal
modo avevano superato le casse eludendo il sistema di
controllo delle torrette anti-taccheggio. I maldestri hanno
poi tentato di fuggire ma sono stati bloccati dal personale
addetto alla sicurezza dell’esercizio commerciale. ALERMO e
IACOB sono dichiarati in arresto e, su disposizioni
dell’Autorità Giudiziaria di turno, trattenuti presso le
locali camere di sicurezza in attesa di giudizio per
direttissima.
Catania -Telethon e
Matteo: 4 km stracanina, cura malattie genetiche rare. Il
piccolo catanese è testimonial di Telethon Catania, in
rappresentanza di tutti i bambini che lottano contro quelle
malattie genetiche e per via della loro rarità sono
trascurate dai grandi investimenti pubblici ed industriali.
La 5a edizione della Walk of Life 2016, si svolge domenica
15 maggio a Catania dalle 10.00, da piazza Università con la
camminata di solidarietà di 4 chilometri, tra piazze
storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini,
scuole e diversamente abili. La manifestazione è articolata
in passeggiata non competitiva, corsa in bici, stracanina
(passeggiata cane-padrone) e gara podistica competitiva.
Gaetana Baglio neuropsichiatra infantile è mamma di Matteo
ed afferma: “Tutti uniti il 15 maggio a sostegno della
ricerca scientifica. Far avanzare la ricerca scientifica
verso la cura delle malattie genetiche rare è la missione
che da oltre 25 anni la Fondazione Telethon si prefigge.
Troppe sono infatti le patologie per le quali non esiste
ancora una terapia, e a volte perfino la diagnosi. La
speranza è la chiave di volta che regge l’attività della
Fondazione. Grazie a Telethon ed al progetto di ricerca
finanziato da tre anni, di cui è titolare il dott. Michele
Sallese, abbiamo acceso una luce di speranza sul piano della
terapia e sul nostro futuro”.Matteo è affetto dalla sindrome di Marinesco-Sjogren
che conta circa 100 casi nel mondo. È una malattia genetica
cerebellare associata a cataratta congenita bilaterale, a
volte con vari gradi di disabilità mentale, difficoltà di
coordinazione della parola e dei movimenti e debolezza
muscolare che impedisce di muoversi autonomamente. Al di là
della sua malattia Matteo è un bambino sempre allegro,
positivo, motivato e con una buona autostima. Ama andare in
piscina, fare il chierichetto in chiesa, andare al parco
giochi e al ristorante. È un grande esempio di amore per la
vita.
L’affetto costante del Coordinamento Telethon Catania,
guidato da Maurizio Gibilaro e dal vice coordinatore
Concetto Nicolosi, dei volontari e di tutta la città ci fa
sentire meno soli nella nostra lotta quotidiana, una
famiglia che vive la situazione di instabilità risente
positivamente del sostegno della gente. Matteo è più
consapevole delle sue difficoltà e sentirsi attorniato di
amore, specialmente il giorno della manifestazione, lo
riempie di gioia. Diventa così un fulcro che unisce varie
realtà istituzionali, religiose, militari,
associazionistiche per una nobile causa. L’unione di tutti
può portare al risultato. Corriamo uniti per fare trionfare
la speranza, per la vita e perché la cura deve essere per
tutti”. La Walk Of Life Catania è realizzata con l‘apporto
di partnership : enti istituzionali regionali e locali, I
Press, organizzazioni sportive di volontariato, e
sponsor.
Sant’Alfio CT
– Calci e pugni a CC durante controllo, preso 12
marocchino. Una pattuglia della Stazione
Carabinieri di Sant’Alfio (CT) stanotte, ha fermato per
un controllo di routine il marocchino Habdoulak
HAROUI
28enne mentre percorreva a piedi la Via Finocchiaro a
Giarre (CT). Il soggetto per evitare di essere
identificato, si è scagliato contro i militari
colpendoli con calci e pugni. Gli operanti, dopo una
breve colluttazione, sono riusciti ad ammanettarlo ed
identificarlo, accertando successivamente che lo stesso
era gravato da un decreto di espulsione dal territorio
italiano emesso dalla Prefettura di Catania il 14 marzo
scorso. L’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato trattenuto in camera di sicurezza.
Vizzini
CT
- Spende soldi falsi, donna 48enne ai domiciliari ed
amico denunciato .I Carabinieri della Stazione di
Vizzini (CT) hanno arrestato ai domiciliari in flagranza una
donna, di 43 anni, di Catania, per spendita di monete
falsificate e denunciato per lo stesso motivo un 48enne. La
donna nella tarda mattinata di ieri, in compagnia di un
complice, un 48enne, catanese, è entrata in un bar del
centro cittadino di Vizzini e con la scusa di fare una
consumazione ha poi pagato con una banconota da 50 euro
falsa. Il proprietario, accorgendosi poco dopo che la
banconota era contraffatta, ha chiamato subito i Carabinieri
della locale Stazione che immediatamente intervenuti hanno
subito individuato e bloccato i due mentre erano intenti ad
allontanarsi a piedi per le vie limitrofe. La banconota
fraudolenta è stata sequestrata. L’arrestata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai
domiciliari.
Catania –Questura : nuova
procedura per segnalare persona scomparsa.Si
informa che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha
attivato – analogamente a quanto già previsto per i furti di
veicoli – una nuova procedura che consente al cittadino di
segnalare telefonicamente alle Forze dell’Ordine
l’improvvisa scomparsa di una persona.Il
segnalante potrà, per esempio in tal caso chiamare il numero
di emergenza (113) della Polizia di Stato e
indicare i dati essenziali della persona da rintracciare. La
Sala Operativa ricevuta la notizia, darà immediata
comunicazione a tutte le pattuglie presenti su strada per
attuare le prime ricerche , spesso fondamentali in casi di
questo tipo.
Inoltre la segnalazione verrà immediatamente inserita
nell’apposita banca dati. Tale segnalazione non è però
sostitutiva della denuncia di scomparsa che – così come per
la denuncia di furto – dovrà essere formalizzata entro le
successive 72 ore dalla comunicazione telefonica la quale,
in mancanza di formalizzazione, verrà eliminata dalla banca
dati dell’Ufficio della Forza di Polizia che l’ha ricevuta.
Si raccomanda pertanto il corretto uso della suddetta
procedura che, in caso di attivazione, deve necessariamente
prevedere due fasi distinte: la segnalazione telefonica
(facoltativa) e la formalizzazione della denuncia di
scomparsa (necessaria) entro le successive 72 ore presso
l’Ufficio della Forza di Polizia.
Questa nuova procedura consente di far circolare
l’informazione con la massima tempestività possibile per
incrementare le probabilità di successo nelle ricerche e
pertanto gli utenti dovranno fornire quanti più elementi
possibili compresi il luogo e la struttura da cui la persona
potrebbe essersi allontanata allo scopo dell’individuazione
del soggetto scomparso.
Catania
–
Poliziotto fuori servizio vede 2 scippatori in azione,
identificati ed ammanettati. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di
mattina, hanno tratto in arresto i già noti Claudio
BONNICI 19enne nato a Catania e Giuseppe SPAMPINATO
26enne nato a Catania, per il reato di furto con strappo in
concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del
Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura. La
misura è scaturita da un’attività investigativa compiuta
dall’UPGSP. Un agente libero dal servizio, circa due mesi
fa, mentre transitava con la sua auto su via 31 Maggio,
aveva assistito in diretta al furto materialmente commesso
da un giovane che, dopo essere sceso dallo scooter, condotto
da altro complice, ed essersi affiancato ad una vettura
incolonnata nel traffico, apriva lo sportello lato
passeggero di quest’ultima e riusciva a strappare la borsa
appartenente alla conducente, nonostante la strenua
resistenza posta in essere dalla donna. BONNICI e
SPAMPINATO, sono stati immediatamente riconosciuti
dall’agente essendo già noti e dediti a tale tipologia di
reato. I personaggi, dopo aver invertito il senso di marcia,
si sono dati alla fuga. L’agente, dopo aver tentato di
frapporsi con la sua vettura per impedirne la fuga ed aver
intimato l’alt qualificandosi, non si dava affatto per
vinto, ed anzi a sua volta ha invertito il senso di marcia
ponendosi all’inseguimento dello scooter, di cui dopo un po’
si perdevano le tracce. Il Tribunale alla luce dei gravi
indizi emersi a loro carico, ha emesso l’ordinanza che è
stata eseguita nei confronti di entrambi i personaggi.
Catania– 1
preso con cocaina e marijuana, ai domiciliari. Agenti
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella
notte, hanno arrestato il catanese Damiano CONSOLO
21enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I poliziotti in servizio di volante, nell’ambito
dei controlli del territorio disposti dal Questore di
Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto
dello
spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Alogna
1 auto ferma all’altezza del civico 47, che alla vista delle
volanti è partita repentinamente facendo perdere le tracce
e, poco distante, CONSOLO è stato fermato e sottoposto a
controllo. I poliziotti hanno rinvenuto 18 stecche di
marjuana, 15 involucri contenenti sostanza in polvere
presumibilmente del tipo cocaina e la somma di euro 25
ritenuta
provento dell’attività di spaccio.
Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento presso
l’abitazione e la sottoposizione agli arresti domiciliari in
attesa del giudizio per direttissima.
Catania– Viola misure, CC 1 ai domiciliari.
I
Carabinieri della Stazione di Nesima hanno arrestato ai domiciliari
il catanese,
Giuseppe Claudio STRANO 30enne, in esecuzione di una
ordinanza di aggravamento della misura detentiva alternativa
emessa dalla Corte di Appello di Catania. I giudici, grazie
ad alcune informative dell’Arma, che puntualmente avevano
sanzionato le ripetute violazioni della misura di
presentazione alla polizia giudiziaria, cui l’arrestato era
obbligato a seguito di arresto per furto aggravato, ne hanno
aggravato la misura ordinandone la cattura e la detenzione
agli arresti domiciliari.
Catania
– Scippa e rapina donne in centro, 1 preso. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto: LuigiLONGO
32enne già noto; perché responsabile del reato di rapina in
danno di una giovane donna, di scippo in danno di un’altra
giovane donna, entrambe catanesi, nonchè di resistenza a P.U..
la Sala Operativa della locale Questura nella tarda serata
del 29 marzo segnalava lo scippo di una borsa in danno di
una ragazza nella centrale via Gallo, ad opera di un
malvivente a bordo di un ciclomotore “Aprilia Scarabeo” di
colore scuro. La vittima sul posto ha riferito agli agenti
della Squadra Mobile – Sezione “Condor” i quali nella zona
del centro storico, stavano svolgendo mirati servizi volti
alla repressione dei reati predatori, che poco prima, un
malvivente vestito di scuro, a bordo di una grossa moto
anch’esso di colore scuro, le aveva scippato la borsa,
fuggendo in direzione via Crociferi. Gli Agenti
immediatamente si sono posti alla ricerca del malvivente e,
nelle successive ore alle 00:10, in Corso Sicilia angolo
Piazza Stesicoro, hanno notato un individuo vestito di scuro
a bordo di una moto Aprilia Scarabeo di colore nero che si
dirigeva ad alta velocità in direzione via Etnea. Gli
Agenti, senza farsi notare, avendo intuito che potesse
essere il malvivente autore dello scippo di poco prima, si
sono posti sulla stessa direzione di marcia del giovane, il
quale, giunto quasi ad angolo con la via Pacini, salito sul
marciapiedi e senza scendere dal mezzo si è avvicinato nei
pressi di alcuni tavoli di un locale del centro, ed ha
afferrato fulmineamente la borsa che una donna teneva tra le
gambe, riuscendo ad appropriarsene. Il malvivente nello
stesso frangente, ha notato gli Agenti sopraggiungere, e si
è dato alla fuga percorrendo con il mezzo un tratto di via
Etnea contromano, svoltando ad alta velocità per via Pacini,
il tutto sempre sotto lo sguardo degli Agenti. Il
rocambolesco inseguimento scaturito con le pattuglie non lo
perdevano mai di vista si concluso in via Mascali, dove
l’individuo ha perso il controllo della moto, andando a
collidere con una pattuglia che chiudeva la via di fuga,
rovinando per terra. Il malvivente, è stato identificato per
Longo Luigi 32enne, già noto per reati contro il patrimonio.
La seconda vittima, negli uffici della Squadra Mobile, in
seguito alla violenza posta in essere dal malvivente per
commettere lo scippo, ha accusato dolori alla mano ed alla
spalla destra, ed è pertanto veniva medicata da personale
del 118. Il malvivente, alla luce di quanto avvenuto,
veniva tratto in arresto perché responsabile di rapina in
danno della seconda vittima e per resistenza a P.U., e
denunciato per lo scippo in danno della prima vittima,
veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tremestieri EtneoCT - Maltratta ex moglie e
famiglia, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri di Tremestieri Etneo (CT) hanno
arrestato un 48enne, originario dello Sri Lanka, dando
esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura
cautelare emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto,
ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia ai danni
della ex moglie, commessi a Tremestieri Etneo fino al
settembre 2015, e per questo era stato allontanato dalla
casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi
frequentati dalla donna. Il 48enne nonostante il divieto,
come accertato dai carabinieri, si è reso responsabile di
reiterate violazioni della misura preventiva le quali sono
state segnalate all’Autorità Giudiziaria. Il GIP tenuto
conto delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri in
merito a ciò ha emesso il provvedimento restrittivo.
L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è
stato ristretto ai domiciliari.
Catania– Rapina banca in trasferta, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato il catanese
Giovanni PLATANIA 46enne in esecuzione di un ordine per
la carcerazione emesso dal Tribunale di Messina.
Il personaggio è stato condannato dai
giudici peloritani per il reato di rapina aggravata,
commessa il 4 agosto 2014, quando, con l’aiuto di un
complice assaltò l’agenzia del Monte dei Paschi di Siena di
Rometta (ME). L’arrestato espierà la pena comminatagli,
equivalente a 3 anni e 2 mesi di reclusione, ai
“domiciliari”.
Belpasso CT
– Viola
obblighi assistenza familiare, CC 1 in manette.
I Carabinieri della Stazione di Belpasso (CT) hanno
arrestato MaurizioD’AGATA
39enne,del posto,in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva
emesso dal Tribunale di Mantova. Il soggetto, già gravato da
pregiudizi penali, è stato condannato dai giudici per
violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato
commesso a Castiglione delle Stiviere (MN) nell’ottobre del
2006. L’arrestato espierà la pena, equivalente a 5 mesi di
reclusione, in regime di detenzione domiciliare.
Catania– 3 arrestati dopo rapina in banca. Si tratta dei
catanesi Cosimo TRINGAL 44enne già noto ed in
atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai
servizi sociali, Elvis Michael ISAIA 20enne e
Gianluca RUMASUGLIA 29enne. Le pattuglie della
Polizia su strada, hanno controllato il territorio
riuscendo ad intervenire tempestivamente su segnalazioni
ed anche d’iniziativa catturando i malviventi. Agenti
della Polizia di Stato, appartenente all’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ieri mattina
nell’ambito del piano d’intensificazione dei servizi di
prevenzione e controllo del territorio disposto dal
Questore, volto in particolare al contrasto dei reati
predatori, hanno tratto in arresto tre individui,
ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in
concorso ai danni di un istituto di credito cittadino.
La segnalazione, intorno alle ore 12:45, era stata
fatta alla Sala Operativa della Questura, da un passante
per una rapina appena consumata ai danni di un istituto
di credito denominato “Banca Sviluppo Economico Spa”, in
viale XX Settembre all’altezza del civico 54. Il
cittadino era riuscito a fornire all’operatore 113
dettagliate descrizioni di 2 rapinatori, precisando,
altresì, che i maldestri, erano usciti dall’istituto di
credito, e saliti a bordo di una panda di colore rosso,
di cui riusciva a ricordare pure la targa. La nota
dalla Sala Operativa subito veniva diramata ed inviava
una volante presso l’istituto di credito per constatare
quanto accaduto ed attingere più informazioni possibili
sull’evento, ed al contempo, venivano posizionati tutti
gli equipaggi in determinati punti strategici al fine
d’intercettare l’autovettura descritta con a bordo i
rapinatori. 3 pattuglie in zona dopo pochi istanti,
sono riuscite ad individuare l’auto con i rapinatori a
bordo, che veniva raggiunta e bloccata all’altezza di
via Monserrato (angolo via Caronda). I poliziotti
all’interno dell’auto hanno rinvenuto la somma di 7300€
circa, in banconote e monete, ed e 1 orologio, asportati
poco prima dalla banca. I tutori dell’ordine,
all’interno della vettura hanno trovato fascia colli,
berretti ed occhiali da sole, utilizzati poco prima dai
malviventi per travisarsi durante l'irruzione in banca.
I tre individui, identificati per Cosimo TRINGAL, Elvis
Michael ISAIA e Gianluca RUMASUGLIA sono stati
accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli
adempimenti di rito e tratti in arresto per il reato di
rapina aggravata in concorso. Gli arrestati, su
disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati
associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Il direttore dell’istituto di credito, ed i dipendenti
nel frattempo si erano recati presso gli Uffici della
Questura al fine di sporgere la denuncia di quanto
accaduto e veniva loro successivamente riconsegnata la
refurtiva rinvenuta.
Catania–Arresto
domiciliare per spacciatore a Librino.
Clienti e cifre annotati sul “pizzino”. I Carabinieri del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno
arrestato, nella flagranza, il catanese Simone MACCARRONE
34enne, reo di spaccio e detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. I militari della Squadra “Lupi” ieri
sera hanno organizzato ed eseguito un servizio antidroga in
Viale Nitta, nel popoloso quartiere di Librino. I
Carabinieri dopo essersi nascosti per una quindicina di
minuti, tempo utile ad osservare il viavai di acquirenti da
sotto i portici di uno dei palazzoni della zona, hanno
deciso di intervenire per fermare la fonte dello spaccio.
Il reo alla vista dei carabinieri ha tentato inutilmente
di fuggire. Il catanese è stato bloccato, perquisito e
trovato in possesso di: 2 ovuli di plastica di colore
giallo, contenenti 21 dosi di “cocaina”, 385 euro in
contanti nonché un “pizzino” con annotati i nomi dei
clienti ed alcune cifre. La droga, il denaro ed il pizzino
sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato ristretto agli arresti
domiciliari.
Viagrande CT – 1
denunciato per possesso fucile rubato. I Carabinieri
della Stazione di Viagrande (CT) hanno denunciato un 64enne,
di Aci Bonaccorsi (CT), ritenuto responsabile di
ricettazione e detenzione illegale di armi. I militari, di
sera, a conclusione di una rapida attività
info-investigativa, hanno perquisito la proprietà del reo,
comprendente oltre all’immobile anche una porzione di
terreno, ove è stato rinvenuto, nascosto in una buca, 1
fucile Beretta cal. 12 a canne sovrapposte. I Carabinieri
dai successivi accertamenti in banca dati hanno desunto che
l’arma, il 21 marzo scorso, era stata rubata in casa di un
cittadino di Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT),
autorizzato a detenerla regolarmente nell’abitazione.
Catania – Catturandi
arresta rumeno condannato per furti in abitazione.La Polizia di Stato ha tratto in
arresto Florin ISTRATE 34enne cittadino
romeno. Il soggetto è stato rintracciato da personale della Squadra Mobile –
Sezione Catturandi e condotto nel carcere di “Piazza Lanza” dovrà scontare
la pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione, sentenziata dall’Autorità
Giudiziaria romena, poiché riconosciuto responsabile di alcuni furti in
abitazione commessi nel 2014 in quel paese.
San Giovanni La Punta
CT –
Fucilate ad avversario: arrestato 57enne di Viagrande per tentato
omicidio. Si tratta di F.A. già ammanettato. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania in poche ore hanno fatto piena luce sul
grave fatto di sangue avvenuto intorno alle 06:00 di ieri mattina
all’incrocio tra Via Duca D’Aosta e Via Pisa a San Giovanni La Punta (CT).
I militari, intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta
al 112 del Comando Provinciale di Catania, sul posto hanno trovato un
55enne, del luogo, che, poco prima, mentre si accingeva a salire a bordo
della sua auto Alfa 147, ed era stato attinto alla spalla sinistra da alcuni
colpi da arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto. L’uomo, soccorso da
un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania
dove i medici lo hanno visitato e medicato per “ferite multiple d’arma da
fuoco (15 fori d’entrata) alla spalla sx e ferite escoriate multiple al
viso” rilasciando una prognosi di 15 gg. s.c. Il ferito, dopo un periodo di
osservazione, nel pomeriggio è stato dimesso. Gli investigatori dell’Arma,
dopo aver analizzato le immagini registrate da alcune telecamere poste nella
zona dell’agguato ed acquisito la prima testimonianza dalla stessa vittima,
sono riusciti a risalire all’identità dell’autore dell’agguato che,
sentendosi braccato (nel frattempo erano scattate le ricerche con
conseguente perquisizione nell’abitazione del presunto feritore), ha
preferito, dopo qualche ora, costituirsi nella caserma dei carabinieri di
Viagrande (CT) consegnando ai militari anche l’arma utilizzata per il
ferimento, un fucile semiautomatico modello 302 cal.12, marca Pietro
Beretta, regolarmente detenuto, posto immediatamente sotto sequestro. Il
57enne F.A., di Viagrande, su disposizione del magistrato di turno, è
stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di tentato
omicidio.
Sant’Alfio CT
–
CC, 1 ai domiciliari per furto.
I Carabinieri della Stazione di Sant’Alfio (CT) hanno
arrestato
Sebastiano CAVALLARO
43enne, di Giarre (CT), già ai domiciliari nel comune di
Milo (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura
della Repubblica del Tribunale di Catania. Il personaggio
dovrà espiare la pena di 9 mesi e 14 giorni di reclusione
poiché ritenuto responsabile di un furto aggravato, commesso
il 17 agosto 2015 a Zafferana Etnea (CT). L’arrestato è
stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
Librino, romeno evade dai domiciliari, CC preso.
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato, nella flagranza,
Mihaita Leonard BORCOI
25enne,
originario della Romania, per evasione dai domiciliari. Una
pattuglia, ieri mattina durante un servizio di controllo
del territorio, ha individuato e bloccato il giovane mentre
era a piedi in via Domenico Tempio, in palese violazione
dei vincoli restrittivi cui era sottoposto. L’arrestato è
stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Palagonia CT
-
Viola Sorveglianza Speciale, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Palagonia hanno arrestato
ai domiciliari
Paolo Salvatore SANGIORGI
56enne
del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con
obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una gazzella,
ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del
territorio, ha riconosciuto e bloccato in via Cesare
Battisti mentre era alla guida di una Fiat Punto, sprovvisto
di patente poiché revocata per mancanza di requisiti morali,
in palese violazione dei vincoli della Sorveglianza
Speciale. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– ROS sequestro beni Motta. il Tribunale di Catania
- Sezione Misure di Prevenzione il 26 febbraio scorso, -
accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia, fondata sugli approfondimenti
investigativi delegati al Raggruppamento Operativo
Speciale dei Carabinieri – Sezione Anticrimine di
Catania - con decreto n.15/16 rss – 2/16 r.seq., ha
disposto il sequestro, ai fini dell’eventuale confisca, di
tutte le quote e azioni, per un valore complessivo di
2.837.124€, delle società Due Emme Srl, Ge.Ma Srl e
So.Me.Ca Srl, con sedia Belpasso (CT) ed Acireale (CT),
operanti nel settore della commercializzazione della carne e
prodotti derivati, riconducibili a Carmelo MOTTA.
Il personaggio è imputato nel procedimento penale
convenzionalmente denominato Caronte, in cui gli sono
addebitate le condotte di concorso esterno all’associazione
mafiosa denominata Santapaola - Ercolano e di intestazione
fittizia degli assetti societari sottoposti a sequestro.
L’imputato, nello specifico, nelle compagini societarie,
avrebbe occultato di essere socio con appartenenti a cosa
nostra catanese. In base agli elementi raccolti in fase
di indagine ed alle dichiarazioni rese dal Motta - che ha
ammesso di aver cercato un contatto con Vincenzo AIELLO, che
sapeva essere esponente di spicco dei Santapaola, onde
ottenere protezione nel momento in cui si apprestava a
concludere un importante accordo commerciale con la Meridi
Srl per fornire le macellerie dei supermercati Fortè,
riconducibili a Antonino PULVIRENTI, ex patron del Catania
calcio - il Tribunale è giunto alla conclusione che il
prevenuto ha instaurato rapporti sinallagmatici con Cosa
Nostra Catanese riuscendo, in cambio di denaro, ad
ottenere protezione e vantaggi nello svolgimento
dell’attività imprenditoriale.
Motta, inoltre, risulta condannato in via definitiva per il
delitto di estorsione in quanto aveva dato incarico ad
alcuni appartenenti all’associazione mafiosa di recuperare
delle somme di denaro relative alla propria attività
imprenditoriale. Le operazioni di sequestro sono in corso
da parte del ROS – Sezione Anticrimine e del Comando
Provinciale Carabinieri di Catania.
Catania
- Perseguita moglie da cui è separato: 1 in manette.
Uomini delle volanti dell’UPGSP ieri sera, hanno tratto in
arresto P. F. 46enne per atti persecutori aggravati.
Gli agenti, a seguito di segnalazione per lite in famiglia,
sono intervenuti presso l’abitazione della di un soggetto il
quale, non conviveva da più di un anno con sua moglie. I
poliziotti all’ingresso del condominio, hanno trovato il
personaggio che, in evidente stato di agitazione, si
rivolgeva in modo offensivo alla moglie, manifestando
minacciosi propositi di morte nei confronti dell’uomo col
quale, a dire del P.F., la donna intratteneva una
relazione ormai da tempo. Lo stesso P.F. poco prima,
aveva minacciato la moglie, in presenza della figlia
minorenne, costringendola a chiudersi in camera da letto.
Catania
– Maltratta moglie e figlia, 1 denunciato ed allontanato
da casa coniugale. Agenti delle Volanti dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio,
hanno denunciato in stato di libertà un soggetto per il
reato di maltrattamenti in famiglia. La moglie dello stesso
personaggio ha contattato il “113” riferendo che il marito
aveva minacciato di morte lei e la figlia. Il P.M. di turno
viste anche le pregresse circostanze di maltrattamenti, da
cui erano scaturite denunce sporte dalle donne, in una delle
quali la figlia era stata costretta a ricorrere alla cure
dei sanitari, ha disposto l’allontanamento d’urgenza dalla
casa familiare del soggetto. Il provvedimento notificato al
personaggio infatti, dispone per lui il divieto di
avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla
moglie.
Catania
–
Polizia cattura 1 ricercato e 1 per estorsione. Si tratta di
:
Salvatore
TONZUSO
65enne latitante e Domenico ZUCCHERO 27enne. La Polizia di Stato, nell’ambito di attività
volta alla ricerca di persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, ha
tratto in arresto: Salvatore TONZUSO latitante, destinatario di
ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16 gennaio 2016 dalla
Procura Generale della Repubblica di Catania, eseguito dalla Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo espiare la pena di
9 mesi e 3 gg. di reclusione per il reato di associazione per delinquere di
stampo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti. TONZUSO, è ritenuto dagli investigatori esponente
dell’organizzazione mafiosa dei Cursoti Milanesi è stato fermato in via
Cantone, nel quartiere di Cibali, mentre era alla guida di autovettura
Volkswagen Lupo. Il ricercato alla vista degli agenti ha opposto
resistenza tentando la fuga ma è stato prontamente bloccato. Salvatore
TONZUSO è stato, altresì, indagato per il reato di resistenza a P.U.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa
Circondariale di Catania – Bicocca. Domenico ZUCCHERO già noto, è
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 5 marzo
2016 dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, eseguito
dalla Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” dovendo
espiare la pena di 8 anni di reclusione per il reato di estorsione,
aggravata dall’art.7 Legge 203/91. Il soggetto è ritenuto appartenente al
gruppo c.d. “Della stazione” dell’organizzazione mafiosa
Santapaola-Ercolano. Espletate le formalità di rito, è stato associato
presso il carcere di Catania – “Bicocca”.
Catania
– CC presi 2 per spaccio, uno è 15enne. I carabinieri
della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, il
20enne Angelo GiuseppeBELLUSO ed un 15enne,
entrambi catanesi, rei di spaccio e detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. Gli uomini del Nucleo Operativo,
ieri sera, durante un servizio antidroga, hanno sorpreso i 2
all’angolo tra via Faraci e via Mattei mentre vendevano
droga ad alcuni clienti. Fermati e perquisiti i pusher sono
stati trovati in possesso di circa 40 dosi di “marijuana” e
50€ in contanti, incassati dalla precedente vendita dello
stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati,
il maggiorenne, in attesa della direttissima, è stato
relegato ai “domiciliari ed il minore accompagnato nel
Centro di Prima Accoglienza per i Minori in via R.
Franchetti di Catania.
Acireale
– 1 condannato per spaccio.
I carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno eseguito
un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale etneo, nei
confronti di
Santo FISICARO 33enne, di Acireale. Il soggetto, è stato
riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze
stupefacenti, commesso ad Acireale nel novembre del 2015, è
stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione che
sconterà nel carcere di Catania Piazza Lanza dov’era
detenuto per altra causa.
Catania
– Manette per furto. Agenti
del Commissariato “Centrale” ieri hanno arrestato il già noto
Andrea RUBERA
23enne nato e residente a Catania, in esecuzione dell’Ordine
di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Catania dovendo scontare la pena di 1 anno,
8 mesi e 29 giorni di reclusione, per i reati di furto
aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale
commessi nel 2013 in territorio di Zafferana Etnea (CT).