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Trecastagni - Santuario dei Santi Alfio, Filadelfio e Cirino: viabilità e sicurezza sulle strade di accesso. Sinergia e convergenza di obiettivi sono le parole chiavi dell’incontro organizzato dall’assessore provinciale alla Viabilità, Ottavio Vaccaro, per organizzare  al meglio i giorni di pellegrinaggio che precedono la storica e sentita festa dedicata ai Santi Patroni di Trecastagni. “Abbiamo avviato lo scorso anno un servizio di sicurezza a tutela dei pellegrini con la partecipazione delle Istituzioni del territorio che hanno permesso di percorrere in sicurezza il tragitto a piedi  – ha affermato l’assessore Ottavio Vaccaro -  Grazie ai risultati positivi anche quest’anno ripeteremo l’esperienza apportando modifiche migliorative sul percorso”. Le strade di accesso al Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino saranno  monitorate dai comandi di Polizia municipale e dalla Polizia provinciale. I tratti di strada che vanno da San Giovanni La Punta, Monterosso e Nicolosi verso il centro di preghiera saranno indicati, nella sera del 9 maggio, con la messa in posa di padelle romane che illumineranno il cammino dei fedeli.  “Insieme ai colleghi consiglieri Antonio Rizzo e Alfio Barbagallo  – ha affermato il presidente della IV commissione  consiliare (Viabilità), Edmondo Pappalardo - abbiamo voluto ancora una volta accendere i riflettori sul problema della sicurezza dei devoti nei giorni della tradizionale festa di S. Alfio. Ringrazio il presidente Castiglione per avere confermato attenzione verso un appuntamento religioso tra i più importanti della Provincia per coinvolgimento di fedeli”. I Comuni dai quali tradizionalmente si prevede la massima affluenza sono Aci S. Antonio, Belpasso, Biancavilla, Nicolosi, Pedara, San Giovanni la Punta, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Viagrande, Zafferana Etnea. All’incontro hanno partecipato: il dirigente del settore Viabilità ing. Filippo Catalano; il comandante della Polizia provinciale dott. Valerio Saitta, i consiglieri provinciali Alfio Barbagallo, Antonio Rizzo, Salvo Patanè, il sindaco di Trecastagni, dott. Giuseppe Messina con gli assessori Antonella Pappalardo (Turismo) e Rosario Di Stefano (Bilancio), l’assessore al Bilancio del Comune di Zafferana Giuseppe Sapienza, i dirigenti e rappresentanti dei comandi delle Polizie locali, ed il rettore del Santuario di Trecastagni, don Alfio Torrisi. 


PROGRAMMA 2008

  

FESTA S.ALFIO 

 
 

©   SANITA'

 
 
 

 

Il libro del giornalista Pippo    La Pira, sulla storia ed il culto dei Santi

 

 

 

 

 

 

 

 


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  SPECIALE SANT'ALFIO

LA VITA DEI "TRE FRATELLI"  ALFIO FILADELFO E CIRINO



 

La nascita. L’epoca della nascita dei Santi Martiri risale, alla prima metà del III secolo D.C., nella cittadina di Vaste in Puglia.  Nella città dei Prefetti Benedetta e Vitale nacquero i Tre Fratelli :  Alfio, Filadelfo e Cirino.  Tre bambini ebbero come educatore tale Osimo, notoriamente conosciuto  come uomo santo. Questi  pose ogni cura nel fare  crescere nella scienza e nel timore di Dio i Tre Fratelli : Alfio, Filadelfo e Cirino. Era quella l’epoca in cui i cristiani pativano per le frequenti persecuzioni. Gli storici trascrissero come con grande dovizia la “settima persecuzione” nel 251 per la atrocità compiute.   

La persecuzione 

La casa della famiglia Vitale fu denunziata per prima. I soldati arrestarono il maestro Osimo, ed i discepoli che furono condotti davanti al regnante del tempo chiamato Preside.  Tale Nigellione chiese  ai Tre Fratelli quale fede professassero. La risposta fu una e decisa da parte dei Martiri : “Noi siamo Cristiani, noi aborriamo di sacrificare alla pagane divinità che sono demoni sozzi”. A questa risposta il tiranno ordinò che al maestro Osimo venissero  rotte le mascelle con dei sassi. I Tre  Fratelli furono appesi per i capelli a  delle forche, rimanendovi per alcuni giorni. Poi i Martiri furono lasciati in oscure prigioni con i piedi legati a dei ceppi di legno.  Nigellione, dopo avere ordinato i primi martìri, credeva di potere fare cambiare idea ai Tre Fratelli. Ma dopo averli sentiti ricevette sempre la stessa ferma risposta. A quel punto il tiranno  mandò Alfio, Filadelfo e Cirino a Roma. Furono rinchiusi nel carcere Mamertino per ordine dell’imperatore Gallo. I Tre Fratelli rimasero in catene immobilizzati per una settimana, costretti a restare con la faccia in su senza potersi minimamente muovere. Si narra che ai Tre Fratelli apparvero, la prima notte,  i Santi Apostoli Pietro e Palo che li incoraggiarono a superare le sofferenze. I Martiri, sfiniti,  furono condotti  davanti al prefetto di Roma Licinio per un nuovo interrogatorio. Ancora una volta i Tre Fratelli confermarono la propria fede cristiana. Il tiranno ordinò che fossero flagellati. Quell’ordine fu subito eseguito ed i giovanetti subirono l’ennesima sofferenza, caddero per terra sfiniti dalle percosse. I Tre Fratelli furono inviati alla corte del feroce Tertullo nel tentativo di essere convinti a cambiare fede. Il preside della Sicilia Tertullo era noto per il modo durissimo in cui trattava i cristiani. Il 25 agosto  del 252, i Tre  Fratelli sbarcarono in Sicilia a Messina.  Dalla città del porto Alfio, Filadelfo e Cirino furono condotti  in catene fino a Taormina dove si trovava, in quel momento Tertullo. Il tiranno finse di difendere i Tre Fratelli, che erano stati maltrattati dai militari che li avevano condotti in catene e rimproverò il capo Silvano. Tertullo usò modi gentili per conquistare la fiducia dei giovani. A quel punto il tiranno tentò di indurre i tre fratelli a rinnegare  la religione cristiana.  Alfio, Filadelfo e Cirino risposero: “Noi adoriamo il Dio dei cristiani, Dio Vero, Dio Uno e Trino”.  Tertullo  superbo e furibondo ordinò che ai fratelli venissero rasi e capelli, fossero legati per le spalle ad un’enorme trave e dopo fosse versata pece bollente sui loro corpi. Poi i tre giovanetti furono affidati a quaranta soldati comandati da Mercurio, e mandati a Lentini. I Martiri attraversarono molte zone etnee lasciando messaggi di fede indelebili, mercoledì 2 settembre del 252,  entrarono a Lentini.  A dicembre dello stesso anno Tertullo torno a Lentini credendo di trovare i Tre Fratelli esausti ed “ammorbiditi”.  Il tiranno fu informato dei miracoli compiuti dai Tre nelle zone etnee e di Lentini e della conversione del comandante delle guardie Mercurio. Tertullo fece venire al suo cospetto i Tre Fratelli ordinando loro di venerare una statua pagana,  pena la morte. La risposta dei Martiri fu decisa :”pronti a soffrire mille morti, ma giammai incensare una divinità falsa”. Alfio, Filadelfo e Cirino furono legati ad una colonna e flagellati. Dal mese di dicembre a maggio i Martiri furono flagellati innumerevoli volte per ordine di Tertullo.  Soltanto le attenzioni di Tecla lenivano le piaghe dei martiri. Il 10 maggio del 253 i Martiri furono condotti davanti  a Tertullo per l’ennesima richiesta di rinuncia alla fede cristiana. La risposta dei giovani, malgrado le sofferenze patite fu sempre la stessa. Il tiranno a quel punto pronunciò la condanna : “ad Alfio sia strappata la lingua, Filadelfo si faccia roventare sulla graticola e Cirino sia buttato in una caldaia di pece bollente”. Il martirio fu eseguito dalle guardie. Alfio aveva appena 22 anni e 7 mesi,  Filadelfo 21 anni e Cirino 19 anni ed 8 mesi.  I corpi dei Martiri per ordine di Tertullo furono gettati in un pozzo secco. Le Sante Matrone Tecla e Giustina accompagnate dai servi estrassero dal pozzo, nella notte, i corpi  e li seppellirono in una villa di campagna. Il voto dei “nudi”, la notte tra il 9 ed il 10 maggio, è ormai una tradizione che, da molti lustri, si tramanda.   Secondo il racconto che si tramanda nei tempi il giro Santo della Città viene effettuato dai fedeli che hanno chiesto o devono chiedere una grazia ai Santi Martiri. Simbolicamente i nudi ricordano il giro che i Santi Martìri furono costretti a fare nudi per tutta Lentini, poco prima di essere uccisi per ordine del tiranno Tertullo.


 I lentinesi in abiti succinti emulano, per certi aspetti, il sacrificio dei Martiri  che furono costretti a subire l’ennesima violenza fisica e morale prima del martirio. Nel tempo,  si è modificato il modo di “offrire” da parte dei devoti che sono aumentati in numero sempre maggiore. Originariamente  il “giro Santo” della Città veniva effettuato dai devoti, in massima parte uomini   scalzi che   indossavano soltanto pantaloncini di colore bianco ed una fascia di colore rosso attorno al corpo. I devoti girando il percorso a piedi e di corsa inneggiano ai Santi Martiri professando la fede cristiana. Nel tempo ai nudi si sono aggiunte le donne vestite e silenziose che hanno percorso il “giro Santo”, in numero sempre maggiore. Nel giro di pochi anni, alla fine del 1980, i  “nudi”  veri sono diminuiti sempre di più. Anche gli uomini hanno iniziato a percorrere il “giro Santo”  vestiti portando fiori in dono ai Martiri.  Da qualche anno migliaia di fedeli vestiti percorrono il “giro Santo” vestiti,  un vero fiume umano. E’ cambiato il modo di esprimere la fede verso i Santi Martiri, ma senza dubbio lo stimolo è sempre lo stesso. I “nudi” che indossano pantaloncini e la fascia rossa, sono rimasti una sparuta minoranza che a stento riescono ad essere notati nella gran folla di fedeli che percorrono il “giro”    regolarmente vestiti. La festa del 10 maggio è certamente identica, ogni anno, per quanto riguarda il programma, ma sempre interessante e fortemente sentita nella zona nord della provincia di Siracusa. I festeggiamenti veri e propri in onore dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino iniziano la sera del 9 maggio con  l’uscita della Reliquia dalla Chiesa della Fontana ed il classico fuoco d’artificio. C’è poi grande attesa per l’uscita dei nudi che di fatto inizia alle ore 00.1 del giorno 10 maggio. Alla ore 10.00 del 10 maggio in piazza Duomo tutti i lentinesi attendono l’uscita della “Vara” del Patrono S. Alfio dalla cattedrale tra lo sparo dei mortaretti. E’ un classico dei festeggiamenti l’uscita della Vara spinta dai “Devoti Spingitori” che si alternano nel prestigioso compito. La “Vara” spinta dai fedeli attraversa tutta la Città di Lentini facendo rientro nella cattedrale soltanto a tarda notte giorno 11 maggio.



Notizie

 

Trecastagni Scatta il Piano sicurezza per la festa dei Santi Alfio, Cirino e Filadelfo. Sicurezza è la parola d’ordine per la tutela dei devoti che parteciperanno ai riti dedicati ai Santi Alfio, Cirino e Filadelfo a Trecastagni. Per questa finalità la Provincia con la collaborazione dei Comuni, dei volontari e delle parrocchie ha già pronto il Piano d’azione per evitare che sia messa a repentaglio l’incolumità del “percorso a piedi” dei fedeli che si dirigono alla volta del Santuario di Trecastagni, per la tradizionale festa dedicata ai Santi Martiri. L’assessore provinciale alla Viabilità, Ottavio Vaccaro, ha maturato  esperienza in base alle esigenze palesatesi gli anni passati. L’amministratore su input del presidente della IV Commissione viabilità, Edmondo Pappalardo, dei consiglieri Antonio Rizzo e Alfio Barbagallo ha convocato, nei giorni scorsi, una riunione con i veritci dei Comuni interessati dai flussi di pellegrini, insieme al comandante della Polizia provinciale, Valerio Saitta ed al rettore del Santuario di Trecastagni, don Alfio Torrisi, per pianificare la sicurezza sulle strade d’accesso al centro pedemontano. Il traffico principale sarà concentrato sulle direttrici che si dipartono dai Comuni:  Aci S. Antonio, Belpasso, Biancavilla, Nicolosi, Pedara, San Giovanni la Punta, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Viagrande, Zafferana Etnea. Il pattugliamento anche notturno e costante di Polizia municipale e provinciale sarà garantito soprattutto nei tratti più pericolosi.  Le segnaletiche verticali che avviseranno i “camminatori” di eventuali pericoli su queste strade, a breve, saranno installate a cura della Provincia., Le associazioni locali di protezione civile hanno assegnato il compito dell’installazione di presidi per assistenza ed informazione dei pellegrini, ai quali saranno distribuiti le fasce rifrangenti per risultare visibili nelle ore notturne. Il Piano operativo è coordinato dal comandante della Polizia provinciale, Valerio Saitta, coadiuvato dall’ispettore Alfio Sgarlato.


Lentini – Più di 300  atleti hanno aderito al 3° Trofeo Podistico Internazionale S. Alfio Città di Lentini. 2 sono le  Società  di  Atletica  della Città:  la  Polisportiva Lentini del Presidente  Salvatore Garfì  e la A.S. dilettantistica Atletica  Scuola  Lentini  del presidente Maria Concetta SCUDERI e del Tecnico Basilio Furgone che hanno attivato i meccanismi organizzativi. Tra gli atleti sia a livello nazionale che internazionale sono state numerose le adesioni tra cui marocchino   Bibì  Hahmad   recente   vincitore   della  Mezza   Maratona   di   Siracusa,   Ezekiel  Meli   e Philemon  Kipkerin. E’ stata confermata la  partecipazione   Giuseppe  Giarratana     recentemente  impegnato  a  rappresentare  l’Italia  nella  prestigiosa edizione del Campionato  del   Mondo  di  Cross  disputato  a  Bydgoszcz  (Polonia).  Il  Trofeo S. Alfio è  inserito nel circuito gare quale 4^ prova del Gran Prix Provinciale 2010 di corsa su strada, inoltre, ed incluso nella Rassegna Regionale U.N.V.S. (Unione Nazionale Veterani  dello  Sport).Notevole lavoro è stato svolto da  Piero Risuglia Procuratore Speciale   per   la   Sicilia Orientale. La manifestazione avrà luogo giorno 8  maggio con partenza da piazza Umberto e sarà un anticipo dei festeggiamenti in onore del Patrono della Città Sant’Alfio ed i Fratelli Filadelfo e Cirino.

Messaggio sulla secolare tradizione di ricordare il  ritrovamento delle reliquie dei Santi Martiri: Carissimi fedeli, ancora una volta si rinnova la secolare tradizione di ricordare il  ritrovamento delle reliquie dei santi martiri, celebrando l’esempio di vita di fede dei tre santi fratelli. La tradizione, tramandataci dei nostri padri ci ricorda l’evento del 1517, con un momento penitenziale che tutta la città di Lentini visse come  segno di richiesta di perdono e, ringraziamento a Dio Padre, per la “grazia  ricevuta”, aver ricondotto i resti mortali dei santi fratelli, tanto  venerati,  nella città in cui subirono il martirio. Le celebrazioni di sabato 2 settembre 2006 avranno il seguente  svolgimento: ore 7,00: apertura Chiesa Madre e suono delle campane, ore 12,00: circa chiusura chiesa ore 16,00: riapertura chiesa Madre ore 17,00: inizio liturgia penitenziale (saranno presenti dei sacerdoti disponibili per ascoltare le confessioni) ore 19,30: recita del santo rosario ore20,00: celebrazione Eucaristica ore 21,00 circa, tradizionale spettacolo pirotecnico. Nella Chiesa della Fontana, che la tradizione ricorda come il luogo in  cui sia avvenuto il martirio dei tre santi fratelli ed in particolare quello  di s. Alfio, alle 18,30 verrà celebrata la santa Messa.

 

 

Chiesa Sant'Alfio