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SALVO DI SALVO TESORIERE ORDINE GIORNALISTI SICILIA : QUOTE 2024 INVARIATE, BOLLINI DIGITALI, ATTIVITA' ANNUALE


SAN GREGORIO  CT - Riforma Cartabia, violenza di genere, leggi, esperienze e  linguaggio giornalistico. Gli argomenti di scottante realtà sono stati trattati nell’Auditorium “Carlo Alberto dalla Chiesa” a San Gregorio di Catania durante il seminario organizzato dall’Ordine Regionale dei Giornalisti di  Sicilia. Daniele Lo Porto, giornalista, cronista del Giornale di Sicilia e Tgs, consigliere regionale di Assostampa Sicilia, quale  moderatore ha aperto l’incontro. Maria Elena Parisi, avvocata, consigliere provinciale dell’Ordine degli Avvocati, consigliere direttivo nazionale CAMMINO ha tracciato le linee della “riforma Cartabia” ponendo l’accento anche sulla Parità di genere ed il ruolo delle istituzioni.  Giusi Lo Bianco assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità presso Comune di San Gregorio di Catania ha portato il saluto istituzionale ed il contributo personale al seminario. Katia Scapellato, giornalista e consigliere regionale Ordine dei giornalisti di Sicilia ha evidenziato : “Il corretto uso del linguaggio giornalistico in casi di violenza di genere ed il Codice deontologico”. I relatori hanno stigmatizzato quale sia il corretto uso del linguaggio giornalistico in casi di violenza di genere ed il Codice deontologico. Il diritto di cronaca non può trasformarsi in abusi. Sarah Donzuso, giornalista, cronista di Video Medierraneo  evidenziando che “Il diritto di cronaca non può trasformarsi in abusi”, ha esposto esperienze personali che l’hanno indotta a scrivere un libro autobiografico.


CATANIA Impedito a giornalista d’esercitare proprio dovere: Assostampa Catania unita a rammarico Unci su vicenda collega Dario De Luca. La vicesegretaria Provinciale Assostampa Catania Monica Adorno con una nota ha stigmatizzato il deprecabile ed inconcepibile atto compiuto nei confronti del giornalista Dario De Luca.  Monica scrive: “L’aggressione subita dal collega Dario De Luca in occasione dei festeggiamenti per la rielezione del sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, lascia sgomenti e increduli. La violenza non dovrebbe mai diventare protagonista nei rapporti tra persone civili, men che mai da parte di un rappresentante delle istituzioni verso chi svolge il proprio lavoro”. La segreteria di Assostampa Catania si unisce con forza al rammarico espresso dalla sezione Unci di Catania sulla deprecabilità di questo gesto che “impedisce, a un giornalista, di esercitare il proprio dovere”. Massima solidarietà del nostro giornale al collega  Dario De Luca per l’angheria subita.


SIRACUSA – Bruciata auto a giornalista, solidarietà a collega per atto vile contro Stampa. Prospero Dente Segretario Provinciale Assostampa Siracusa con un documento pubblicato anche sui social ha condannato l’atto intimidatorio compiuto ai danni del giornalista e collega Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, ed ha scritto testualmente: “Nessuna intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico. Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, al quale, la scorsa notte, è stata incendiata l’autovettura. Questo episodio, che siamo certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca, approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario per la criminalità e il malaffare in genere. Gli attestati di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti dimostrano che i giornalisti sono ancora visti come baluardo di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione. L’Assostampa di Siracusa, con tutta la segreteria al completo, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con Gaetano Scariolo.” Prospero Dente Segr. Prov.le  Assostampa Siracusa.


ROMA –  Ucsi, Giunta esecutiva nazionale: Di Salvo designato componente. La Presidente nazionale Ucsi Vania De Luca ha proposto l’ingresso del giornalista  Salvatore Di Salvo già Presidente provinciale Ucsi di Siracusa e Consigliere nazionale. La nomina, sentito il Consulente Ecclesiastico Nazionale Padre Francesco Occhettan, è stata approvata all’unanimità  nel corso della riunione del Consiglio Nazionale Ucsi convocato, sabato, a Roma nella sede di via in Lucina.  Salvatore Di Salvo è stato inserito nella squadra composta, dalla presidente De Luca, dal Consulente padre Occhetta, dai due vicepresidenti Antonello Riccelli e Donatella Trotta, dal segretario Maurizio Di Schino, dal tesoriere Alberto Lazzarini e dai due componenti della Giunta  Giuseppe Caffulli e Alessandro Zorco. Di Salvo è il primo giornalista siracusano a fare parte della Giunta esecutiva nazionale dell’Ucsi e il secondo siciliano dopo Gaetano Rizzo, che ha ricoperto l’incarico per due mandati.  Salvatore Di Salvo dopo la nomina ha sottolineato : "Sono molto orgoglioso di questo importante riconoscimento. Fornirò il mio massimo contributo affinché le tematiche attinenti alla nostra professione e alla storia dell'Ucsi, che si intrecciano con la dottrina sociale della Chiesa  possano essere, in questo sessantesimo della fondazione approfondite. In questo nuovo servizio all’Ucsi darò il mio umile e modesto contributo. Un grazie, infine ai dirigenti regionali dell’Ucsi Sicilia, al consulente ecclesiastico e alla sezione provinciale di Siracusa  per il loro continuo sostegno”. Domenico Interdonato Presidente Ucsi Sicilia ha dichiarato: “Il Consiglio regionale dell’Ucsi Sicilia esprime soddisfazione per la nomina di  Salvo Di Salvo a componente della Giunta Nazionale dell’Ucsi.  Un riconoscimento importante per chi nel corso degli anni  ha lavorato sui diversi temi e in diversi campi  dopo l'entrata in vigore della legge 148/2011 che obbliga gli iscritti agli Ordini professionali a fare formazione. Salvo ha contribuito in questi anni a far crescere la grande famiglia dell’Ucsi  in Sicilia. A Salvo formuliamo un augurio appassionato di buon lavoro, certo che saprà affrontare le future sfide con capacità e competenza; ma consapevole di avere un punto di riferimento”.  A Salvo Di Salvo vanno le nostre felicitazioni l’augurio di buon lavoro in questa nuova strada.


SIRACUSA - Commemorato 40° anniversario assassinio di mafia del giornalista Mario Francesce. Una nipote di Maria Francese, sorella del giornalista Mario, ha deposto  fiori davanti alla targa che lo ricorda.  L’omaggio è stato di Assostampa, Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Unci e Comune.  Tutti hanno rinnovato il ricordo dell’omicidio perpetrato il 26 gennaio del 1979 del cronista siracusano del Giornale di Sicilia.  Autorità  civili e militari della provincia: il Prefetto vicario, Valerio DE JOANNON, il comandante dalla Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello, rappresentanti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno presenziato alla cerimonia. Prospero Dente segretario Assostampa provincia SR ha detto :” Mario Francese aveva scelto da che parte stare. Il  metodo Francese guardava all’essenza dei fatti, alla ricerca della verità, alla denuncia delle illegalità. Rinnovare il suo ricordo è, per tutti noi, un’esigenza vitale per continuare ad avere il coraggio di scegliere da che parte stare e cioè dalla parte dei lettori, della libertà di espressione e di informazione. Ora più che mai.” La  Messa è stata celebrata di pomeriggio nella chiesa di Sant’Angela Merici dove vive la signora Maria Francese, sorella di Mario.


Termini Imerese PA -  Commemorazione giornalista Cristina ucciso nel 1960 da mafia. La cerimonia è venerdì 5 maggio 2017 alle ore 11 nel luogo in cui fu rinvenuto il corpo senza vita del coraggioso cronista, nella zona dell’ex stabilimento Olis, Cosimo

 Cristina  

ucciso dalla mafia 57 anni fa, ed  è organizzata dal giornale Espero, in collaborazione con l’Istituto Superiore Stenio ed il patrocinio del Comune di Termini Imerese.  La manifestazione prevede l’intervento di Alfredo Morvillo, Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, di Girolamo Di Fazio, Commissario Straordinario  del Comune di Termini Imerese, Giusy Conti, docente dell’Istituto “Stenio” e di Alfonso Lo Cascio Direttore della Rivista Espero.  Una corona di alloro è deposta davanti la lapide che ricorda il coraggioso giornalista termitano. Il Coro di voci bianche della scuola media Tisia d’Imera, diretto da Loredana Russo, eseguiranno dei brani musicali. Saranno presenti rappresentanze di tutte le scuole della città. Alfonso Lo Cascio, Direttore della Rivista Espero afferma :“Come ogni anno  torniamo a ricordare la figura del coraggioso giornalista termitano Cosimo Cristina, ucciso, un giorno di maggio di 57 anni fa, dal potere politico affaristico mafioso che governava la città. Non è uno stanco rituale ma la testimonianza del valore dell'impegno del giovane cronista che va indicato come esempio non solamente per chi fa questo mestiere ma per tutta la comunità e soprattutto per le giovani generazioni. Se questo territorio è cambiato lo si deve anche al sacrificio di Co.Cri, come si firmava nei suoi articoli, che ha testimoniato con la vita cosa significa fare il giornalista e con coraggio ha denunciato il malaffare di un territorio. Con il solo torto di credere che la verità e la legalità fossero più forti di qualsiasi potere criminale”.


Catania – “Verità su omicidio Rostagno”. Daniele Lo Porto Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione Siciliana della Stampa in merito alla tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro Rostagno  scrive:” L’Associazione siciliana della Stampa e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia esprimono il proprio sentito ringraziamento nei confronti dei pm Gaetano Paci e Francesco Del Bene e degli avvocati di parte civile Francesco e Giuseppe Crescimanno e Francesco Greco, che li hanno rappresentati nel processo come parti civili, per il contributo dato all'accertamento della verità sulla tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro Rostagno. Seppure a distanza di quasi 26 anni, la verità sulle cause e sulle responsabilità dell’omicidio del collega e sociologo, piemontese di origine, siciliano di adozione, è stata ristabilita, col riconoscimento che furono l’impegno giornalistico e il costante lavoro di denuncia di Mauro a provocarne la morte. Rostagno rimane un esempio di dedizione e di impegno nel lavoro del cronista, seguito dai giornalisti siciliani e di tutta Italia. Anche a Mauro va, ancora una volta, il nostro saluto e il nostro grazie”


.Catania - Ordine Giornalisti ed Assostampa critico atteggiamento Crocetta. Il segretario provinciale Assostampa Catania  Daniele Lo Porto  comunica:"Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, d’intesa con l’Associazione siciliana della Stampa, ha deciso di non procedere ad alcuna designazione per la carica di componente del CdA dell’Istituto superiore di giornalismo, così come era stato chiesto prima dall'assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra e poi dal suo successore, Mariella Lo Bello. L'iniziativa è stata comunicata alla Lo Bello con una lettera in cui si sottolinea "l’atteggiamento ostile del governo e del presidente pro tempore della Regione" nei confronti della categoria dei giornalisti. Ordine e Assostampa ricordano "l’inopinata, drastica e immediata cancellazione su due piedi dell’Ufficio stampa della Presidenza; la mancata ricostituzione – a due anni dalla rivoluzionaria decisione – di una struttura analoga" e lo "svolgimento di lavoro giornalistico, sottratto a chi di giornalismo vive, da parte dello stesso governatore e degli assessori delle varie giunte che si sono alternate in carica dal novembre 2012 a oggi". Questo sistema degli uffici stampa "fai-da-te" si sta rapidamente estendendo ­- in nome di una spending review che appare pelosa, dato che i costi di un ufficio stampa composto da giornalisti sono contenuti ­- a numerose amministrazioni pubbliche, con il "progressivo, ulteriore impoverimento di una professione e di una categoria già fortemente penalizzate dalla crisi”.Ordine e sindacato regionale dei giornalisti sottolineano "l’evidente mancanza di trasparenza da parte della giunta regionale nei confronti dei cittadini" e criticano la nomina come presidente dell'istituto di Sebastiano Roccaro, giornalista pubblicista che è anche editore televisivo, "dunque in potenziale conflitto di interessi col ruolo che è chiamato a svolgere”. L'Ordine e l'Assostampa ritengono l'Istituto superiore di giornalismo, che la Regione stava di fatto per cancellare, togliendogli qualsiasi supporto finanziario, uno strumento che potrebbe essere utilissimo per la preparazione degli aspiranti giornalisti e per l’aggiornamento e la formazione (previsti per legge) di coloro che sono già iscritti, e si dicono disponibili ad un serio, ampio e generale confronto sulle modalità da seguire per consentire all’Istituto di essere partner ideale dell'Ordine. Per riaprire il dialogo, però, occorre che venga radicalmente mutato l’atteggiamento complessivo della giunta regionale e del suo presidente nei confronti dei quasi seimila giornalisti siciliani. Altrimenti il CdA dell'istituto potrà fare a meno di un rappresentante dell'Ordine".


PalermoAssostampa: Macaluso presidente. Giancarlo Macaluso, 50 anni, giornalista del Giornale di Sicilia è stato eletto all'unanimità presidente Consiglio regionale di Assostampa Sicilia. Massimiliano Passalacqua e Paolo Licciardello sono stati designati vicepresidenti. Alberto Cicero, riconfermato segretario guida alla giunta esecutiva composta da Nino Amante, Massimo Bellomo Ugdulena (che mantiene la carica di tesoriere), Francesco Celi, Francesco Di Parenti, Virgilio Fagone e Salvatore Messina per i professionisti e da Antonio Fiasconaro, Giuseppe Petralia e Cristina Puglisi per i collaboratori.  Per i professionisti sono stati eletti: Massimo Bellomo Ugdulena, Roberto Ginex, Fabio Nuccio, Dario Fidora, Vincenzo Lombardo (Giornalisti Uniti Palermo), Giancarlo Macaluso, Leopoldo Gargano, Virgilio Fagone (Rifondazione Sindacale), Francesco Di Parenti, Andrea Di Falco (Giornalisti Province Unite), Salvatore Messina, Alfredo Conti (Stampa Palermitana), Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Nino Amante, Gaetano Rizzo, Nuccio Carrara, Annamaria Scicolone, Tiziana Tavella (Giornalisti Uniti Professionali Catania), Giuseppe Gulletta, Francesco Celi, Massimiliano Passalacqua, Antonio Siracusano, Valentina Salvago (Giornalisti Liberi Messina). Per i collaboratori sono stati eletti: Antonio Fiasconaro, Marina Mancini, Rosalba Virone (Giornalisti Uniti Palermo-Trapani), Daniela Citino, Silvio Breci ( Giornalisti Province Unite), Danila La Torre (Giornalisti Liberi Messina), Giuseppe Petralia, Paolo Licciardello, Monica Adorno, Cristina Puglisi, Annalisa Giunta, Francesco Antonio Morello (Giornalisti Uniti). Eletti anche i componenti del Collegio dei probiviri e del Collegio dei sindaci. Probiviri sono stati eletti Attilio Borda Bossana, Francesco Mazzola, Antonio Ortoleva, Aldo Mantineo per i professionisti (supplente Placido Ventura) Salvatore Sessa, Lillo Granata, Nino Randazzo per i collaboratori (supplenti Gianfranco Criscenti, Carmelo Santonocito). Il Collegio dei sindaci è composto da Nicola Savoca, Alberto Samonà per i professionisti (Supplenti Alessandro Bongiorno, Margherita Leggio, Antonio Prestifilippo) e da Cettina Saraceno per i collaboratori (supplenti Federico Fugali, Francesco Antonio Morello).


Roma FNSI e UNCI su diffamazione è pagina nera. Con un duro comunicato la Federazione Nazionale della Stampa e l’Unione Nazionale Cronisti Italiani stigmatizzano il voto  al Senato sulla modifica alla normativa su diffamazione a mezzo stampa. Si legge testualmente: ”Diffamazione: ingiustizia è fatta, in carcere i cronisti. Una reazione immediata e rigorosa di tutto il giornalismo italiano per condannare la pagina nera scritta oggi dal Senato che, con un voto dell’Aula ha approvato una modifica alla normativa sulla diffamazione a mezzo stampa che condanna al carcere i cronisti e sanziona i direttori con una semplice multa. Il risultato del lunghissimo tira e molla sulla volontà di evitare il carcere al  direttore del Giornale Sallusti si è così risolto con la previsione di condannare chi scrive gli articoli fino a 12 mesi di galera e comminare a direttori e vice direttori una multa massima di 50 mila euro o anche di 20. La soluzione votata dal Senato non risolve in alcun modo il problema del danno che si arreca con una notizia errata: vedere il cronista che l’ha scritta dietro le sbarre può dare soltanto soddisfazione al sentimento di vendetta. Lo stesso sentimento, covato fin dagli anni dell’inchiesta Mani pulite, che ha prevalso in Senato. Ristorare la dignità di una persona che si senta offesa da un giornalista richiede che si possa immediatamente diffondere, con una rettifica, la versione corretta che ripristini la verità dei fatti. I giornalisti italiani devono reagire immediatamente, così come ha indicato la Fnsi con un primo sciopero lunedì 26, per mostrare che il nostro paese non può seguire le derive autoritarie dell’Ungheria e della Romania.  Che i cittadini italiani mantengono tutta la loro volontà di essere informati su ciò che avviene e che i giornalisti hanno il dovere di farlo in modo corretto, compiuto e  tempestivo”.


CataniaEletti  delegati a  32º congresso regionale. Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania. I giornalisti iscritti alla sezione provinciale dell'Associazione siciliana della stampa si sono riuniti domenica per eleggere i delegati che parteciperanno al prossimo congresso regionale che si svolgerà a Enna il 18 e 19 marzo. Alla scadenza dei termini previsti dallo statuto sono state presentate solo  2 liste (1 per i professionali e 1 per i collaboratori). Per i giornalisti professionali sono stati eletti: Alberto Cicero, Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Rosa Maria Di Natale, Concetto Mannisi, Eleonora Cosentino, Placido Ventura, Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giovanna Genovese, Gianfranco Troina, Giovanni Finocchiaro, Anna Elisa Di Paola, Nicolò Savoca, Domenico Trovato, Giuseppe Vecchio, Maria Torrisi, Gaetano Rizzo, Alfio Di Marco, Antonino Amante, Mariano Messineo e Ludovico Licciardello. Supplenti: Nunzio Currenti, Letizia Carrara, Grazia Sicali, Antonietta Licciardello, Antonio Foti, Gaetano Guidotto, Chiara Murabito, Alfio Cutuli e Agostino Laudani. Per i collaboratori: Monica Adorno, Paolino Licciardello, Edoardo Murabito, Giuseppe Petralia, Salvatore Sessa. Supplenti: Laura Fazzina, Salvatore Reitano, Simone Russo. Al termine il segretario regionale Alberto Cicero ha accennato brevemente alla responsabilità che avrà il prossimo congresso di attuare una nuova strategia per il sindacato dei giornalisti alla luce delle sfide e delle trasformazioni che la professione sta affrontando.


Caltanissetta – Segreto su fonte: giornalista assolta, fatto non sussiste. Assoluzione della collega Giulia Martorana, decisa dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, che ha riformato la sentenza di condanna a 20 giorni di arresto, pronunciata dal Tribunale di Enna per il reato di favoreggiamento. La giornalista pubblicista è stata difesa dall’avvocato Gianfranco D’Alessandro, ed aveva taciuto il nome della fonte che le aveva rivelato una notizia.  Il  segreto professionale non  era stato riconosciuto, alla collega Giulia Martorana, il codice l’ammette solo per i giornalisti professionisti. L’assoluzione in appello  è con la formula “perché il fatto non sussiste”. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha espresso soddisfazione per la sentenza ed ha auspicato come decisiva una modifica del codice di procedura penale, che espressamente preveda che a potersi avvalere del segreto non siano solo i giornalisti professionisti ma, più in generale, i giornalisti iscritti all’albo.


Palermo Consiglio regionale  Ordine Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena presidente, Concetto Mannisi segretario. Riccardo Arena,  49 anni, palermitano, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia e collaboratore della Stampa, del Foglio e di Panorama, è il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Lo ha eletto oggi il Consiglio, riunito nella sede di Palermo. Il nuovo segretario è Concetto Mannisi, di Catania, 44 anni, cronista di nera della Sicilia e corrispondente del Corriere dello Sport. Arena e Mannisi subentrano rispettivamente a Vittorio Corradino ed a Filippo Mulè, che si sono dimessi dagli incarichi. In una nota congiunta il nuovo vertice dell'Ordine sottolinea la necessità di un impegno attento e costante verso i problemi della categoria, a cominciare dalle questioni dell'accesso alla professione e della lotta all'abusivismo. Sappiamo bene quali saranno le difficoltà legate ai nuovi incarichi, dicono Arena e Mannisi , tuttavia cercheremo di lavorare con intensità e impegno, garantendo ai colleghi professionisti e pubblicisti equilibrio, massima trasparenza e rispetto delle regole. Auguri al nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena ed al segretario Concetto Mannisi,  personali e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Catania - Club Stampa CT incendiato. Le fiamme si sarebbero sviluppate intorno alle ore 12,40, nei locali adiacenti la scogliera, forse partite dal vano cucina. I presenti hanno vissuto momenti di panico per l’incendio scoppiato. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che devono accertare le cause dell’incendio. I locali che ospitano il Club della Stampa, in riva al mare, lungo la scogliera, sono stati completamente distrutti. alle porte della città. Alcuni bagnanti per sfuggire alle fiamme si sono buttati in mare e sono stati recuperati dai vigili del fuoco, intervenuti anche con una squadra di sommozzatori.  Fortunatamente tra le persone presenti non ci sono stati feriti. Tanti i ricordi, gli  incontri con i colleghi più anziani e giovani che legano molti giornalisti al Club della Stampa di Catania, dalle elezioni, al semplice caffè, tutto è andato in fumo. 


Siracusa - Intimidazione a giornalista, solidarietà dei cronisti. L’Unione nazionale cronisti italiani e l’Unci Sicilia esprimono solidarietà al cronista de La Sicilia di Siracusa, Salvatore Maiorca, al quale è stata recapitata una lettera contenente minacce. Maiorca,  assieme al presidente provinciale del Wwf, Giuseppe Patti, ha firmato articoli riguardanti i progetti di porti turistici e insediamenti turistici nella Sicilia orientale. Il presidente dell’Unione cronisti, Guido Columba, e il presidente regionale dell'Unci, Leone Zingales,  chiedono agli inquirenti “di fare luce al più presto sull'inquietante episodio”. L'Unci ancora una volta respinge al mittente ogni attacco al diritto di cronaca. “Nessuno - hanno dichiarato Columba e Zingales - impedirà ai cronisti di svolgere il proprio lavoro, raccontando la verità nel pieno rispetto delle regole”. Solidarietà all’amico Salvatore Maiorca da L’INFORMATORE di Sicilia e personali per quanto subito: l’informazione non si ferma con le minacce. i.l.p.


Siracusa - Il disegno di legge sulle intercettazioni approvato al Senato  contiene norme fortemente limitative del libero esercizio della professione giornalistica. La Federazione della Stampa che, in tutte le sue articolazioni,   in questi mesi si è attivata per contrastare l’approvazione di questo provvedimento, ha messo in cantiere una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare l’iter procedurale nella fase di passaggio in terza lettura alla Camera dei Deputati. In questo quadro la Giunta Esecutiva ha deliberato di proclamare uno sciopero di tutta la categoria da attuarsi l’8 luglio nella carta stampata e il 9 nelle radio e televisioni in modo da realizzare una giornata di “rumoroso silenzio” per protestare contro questo provvedimento in occasione della presumibile approvazione in Commissione Giustizia alla Camera e del passaggio alla discussione in aula. Ovviamente, qualora il calendario dei lavori parlamentari dovesse mutare, La FNSI provvederà ad adeguare, di conseguenza, le date dello sciopero. L’Associazione della stampa di Siracusa per dare visibilità alla protesta ha chiesto a tutti i propri associati di testimoniare la contrarietà al ddl intercettazioni, che mina alla base il diritto-dovere dei giornalisti di informare ed il diritto dei cittadini tutti ad essere informati, indossando un bottone nero in segno di lutto.  Ai direttori delle testate siracusane, in ogni modo edite e diffuse, l’Assostampa Siracusa chiede inoltre di dedicare spazi di dibattito, analisi ed approfondimento sulla vicenda e di rendere visibile la protesta dei giornalisti siracusani.



 


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PALERMO - Ordine dei Giornalisti di Sicilia cerimonia medaglie carriera a 84 iscritti. La solennità di consegna delle medaglie di carriera ai giornalisti iscritti all'Ordine da 50 e 35 anni si è tenuta il 14 marzo di mattina presso la sede dell'Ordine dei giornalisti Sicilia, in via Bernini a Palermo. La cerimonia si è svolta a margine dell'assemblea annuale dell'Ordine, durante la quale sono stati approvati il bilancio consuntivo e preventivo. Il presidente dell’Ordine Roberto Gueli (ascolta l'intervista) ha indicato tra  le attività l’importanza delle fonti e  l’azione sentinella. Argomenti d’interesse sono stati trattati nel corso dell'assemblea: contrasto alle fake news, regolamentazione nell'accesso alla professione, riforma della legge istitutiva dell'Ordine, equo compenso, sfide della multimedialità.. La decana dei giornalisti Egle Palazzolo (ascolta l'intervista) , nel corso dell’incontro, preambolo della premiazione, ha dispensato dall’alto della sua esperienza pillole di saggezza. Per i giornalisti professionisti che hanno compiuto 50 anni di iscrizione medaglie a Giuseppe Bagnati, Italia Moroni Cicciò, Giovanni Pepi, Giuseppe Sottile, Gaetano Tarantino, Nicola Francica. Per i pubblicisti iscritti da 50 anni medaglie ad Anna Maria Agosta, Giovanni Belluardo, Angelo Fortuna, Aldo Gerbino, Gaetano Gimmillaro, Flavio Neglia, Michele La Tona, Francesco Miano, Vincenzo Minio, Giuseppe Restifo, Renato Tomasino. Per i professionisti iscritti da 35 anni medaglie a Enrico Bellavia, Rosaria Brancato, Natale Orazio Bruno, Iria Cogliani, Salvatore De Maria, Francesco Di Parenti, Elisa Di Prima, Laura Donato, Fabio Geraci, Umberto Ginestra, Giuseppe Lo Castro, Domenica Lo Martire, Carmelo Lucio Luca, Anna Maria Mallamo, Concetto Mannisi, Carmela Marino, Gaetano Guzzardo, Francesco Mazzola, Pietro Mazzù, Patrizia Mercadante, Pietro Nicastro, Alessandro Notarstefano, Rosario Pasciuto, Raffaella Pessina, Ida Pirrello, Giuseppe Rizzuto, Alfio Sciacca, Umberto Teghini, Connie Transirico, Manlio Viola, Patrizia Vita. Per i pubblicisti iscritti da 35 anni medaglie a Pasquale Almirante, Salvatore Andò, Pasquale Arcidiacono, Antonino Arena, Giusto Baiamonte, Francesco Bianco, Francesco Bonsignore, Filippo Briguglio, Mirella Cannada, Riccardo Compagnino, Vittorio Conti, Fabrizio D’Emilio, Giuseppe Antonio Giovanni Di Bella, Paolo Fiasconaro, Fortunato Gennaro, Antonino Genovese, Michele Giacomantonio, Rosario Greco, Giuseppe La Lota, Alessandro La Monica, Ignazio La Pera, Gaetano Licata, Vincenzo Lo Presti, Rosa Maria Mundo, Riccardo Antonino Nisi, Mariano Pace, Antonino Pitarresi, Angelo Pizzuto, Rosario Raffaele, Lorenzo Rosso, Pasquale Russo, Eugenio Sanfilippo, Giovanni Stornello, Riccardo Vadalà, Stellario Vadalà, Francesco Verruso.


ROMA - Ucsi XX congresso vara direttivo nazionale: siciliano Di Salvo segretario. Il  neopresidente Vincenzo Varagona, giornalista delle Marche, eletto al termine del XX Congresso nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.  ha designato segretario il siciliano Salvo Di Salvo. Questa la composizione del nuovo direttivo nazionale UCSI : presidente Vincenzo Varagona  vicepresidenti Luciano Regolo e Maria Luisa Sgobba, segretario Salvo Di Salvo, tesoriere Alberto Lazzarini,  componenti Gaetano Rizzo,  Domenico Pantaleo, Pino Blasi, Luisa Pozzar, Antonello Riccelli, Paola Springhetti e Marta Valagussa, Antonio Foti è stato eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori, Paola Altomonte revisore supplente. Il giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, 56 anni, originario di Carlentini, già ricopre la carica di presidente della sezione Ucsi di Siracusa. E’ la prima volta che un siciliano ricopra l’importante  carica UCSI di segretario nazionale dell’ Unione. La delegazione siciliana guidata dal presidente regionale, Domenico Interdonato, oltre ad essere la più numerosa, si è distinta per l’incisiva azione condotta e premiata con l’elezione di Salvatore Di Salvo, il quale aveva già operato nella presidenza De Luca come consigliere nazionale e componente di giunta. La  rappresentanza isolana in Consiglio nazionale è nutrita, con la conferma di Gaetano Rizzo, ancora una volta il più votato in assoluto, con l’ingresso di Domenico Pantaleo, di  Antonio Foti eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori e Paola Altomonte revisore supplente. Encomio  unanime sia dal congresso che dal consulente ecclesiastico nazionale, Padre Francesco Occhetta è stato rivolto alla delegazione siciliana composta, oltre dagli eletti nei vari organismi, anche dal presidente Interdonato, dal vice, Rossella Jannello, e dai presidenti provinciali di Catania: Giuseppe Adernò, Caltanissetta: Fiorella Falci, Messina: Laura Simoncini e Palermo: Michelangelo Nasca, nonché dal consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri. Domenico Interdonato presidente Ucsi Sicilia soddisfatto ha detto: “Al Congresso nazionale, l’Ucsi Sicilia ha messo a disposizione l’esperienza maturata, puntando sulle grandi prospettive di crescita e rinnovamento. Al congresso il nostro gruppo è riuscito a puntare su una scelta unitaria, che ha portato Salvo Di Salvo ad essere nominato segretario nazionale, una scelta vincente che premia il grande lavoro svolto in questi anni”. Don Paolo Buttiglieri, consulente regionale Ucsi Sicilia, ha affermato : "Un nuovo inizio per l'Ucsi è quanto si prospetta per l’associazione dei giornalisti cattolici. Il Congresso ha spianato la strada ad una 'fase costituente" imminente. Identità da ridisegnare nel solco della tradizione, sollecitati dalle crisi incipienti della pandemia, del giornalismo e dell'associazionismo, per varcare la soglia de futuro. L’Ucsi Sicilia raccoglie questa sfida, assumendo ruoli di grande responsabilità, conferiti dal Congresso, che premiano l'impegno profuso negli anni e aprono a nuovi spazi di protagonismo, a scenari creativi atti a suscitare nuove visioni e stili di comunicazione necessari ai giornalisti e comunicatori cattolici del nostro tempo". Salvatore Di Salvo primo siciliano eletto segretario nazionale UCSI dice : “ Ringrazio il presidente Varagona per la fiducia riposta alla mia persona. La richiesta di un impegno non indifferente e che mi trova pronto a mettere tutta la mia esperienza e passione a svolgere il ruolo di segretario nazionale. Tutto questo è frutto del lavoro svolto dall’Ucsi Sicilia e dall’impegno continuo di tutti i soci della nostra regione. Ringrazio infine padre Francesco Occhetta e Vania De Luca per l’esperienza condivisa nella qualità di componente della giunta. Ringrazio di cuore anche il segretario uscente Maurizio Di Schino per il lavoro svolto in questi anni”.

TORINO -  A giornalista Salvatore  Di Salvo  premio "Gianni Ferraro". La  prima edizione del premio giornalistico nazionale si è svolta a Torino. Il giornalista Gianni Ferraro, a cui è dedicata la prima edizione del premio giornalistico alla sua memoria ripeteva spesso:”Essere comunicatori di verità e di bellezza”. Il  vincitore per la carta stampata è  Salvatore  Di Salvo, giornalista siciliano, collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del settimanale diocesano “Cammino”, componente della Giunta nazionale Ucsi, Unione della Stampa Cattolica e presidente provinciale Ucsi Siracusa, che da sempre si impegna per un racconto contraddistinto da verità e rispetto oggettivo delle notizie. Il premio nazionale “Gianni Ferraro” è stato assegnato dalla giuria presieduta  da Danilo Tacchino  e composta da Antonino Calandra, Alessandra Ferraro e Davide Ghezzo. Il premio, nato dalla volontà di Alessandra Ferraro, figlia di Gianni, per custodire il valore della memoria,  è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Arte Città Amica” e realizzato con il patrocino della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e il Comune di Torino. Il giornalista Salvatore Di Salvo  ha ricevuto, anche, una “Menzione d’onore”, sezione giornalismo,  per i servizi giornalistici realizzati durante il Covid19. La motivazione del riconoscimento sottolinea la “capacità di raccontare rispettando l’altro, la persona, ma anche di trovare storie e testimonianze con uno sguardo sempre rivolto al bene”.  Alessandra Ferraro, caporedattore Rai ed amatissima figlia di Gianni ha spiegato : “Sono molto felice che la giuria del Premio, patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino con il supporto dell’Associazione Arte Citta Amica, abbia voluto assegnare il premio al collega ed amico Salvo. Mio padre sarebbe fiero. Lo immagino sorridente mentre abbraccia dal cielo Salvo per consegnargli questo meritato riconoscimento, a Salvo che ogni giorno non si risparmia nella professione giornalistica, che si dedica alla formazione dei colleghi con numerosi incontri formativi, che fa sentire la voce di tante persone attraverso la carta stampata e la Radio con servizi giornalisti e programmi  su Radio Voce Vicina Inblu. Per  me essenziale è per rendere sempre vivo il ricordo di una persona. Ricordare significa vivificare la presenza. Mio papa’ si è sempre dedicato ai giovani, ha cercato di valorizzarne i talenti soprattutto nell’ambito della comunicazione. Poter ricordarlo con un premio giornalistico è per me davvero molto importante per non dimenticare quello che ha fatto per gli altri, poter rendere vivo il suo impegno professionale: amava il giornalismo, la comunicazione, le relazioni interpersonali. Considerava ogni persona capace di esprimere un talento e per questo si prodigava nella sua professione per valorizzare le capacità personali. Era instancabile nella sua professione: lo ricordo sempre a leggere e correggere gli articoli dei suoi studenti del Corso di giornalismo. Era un perfezionista anche nell’utilizzo del linguaggio e insisteva molto sull’importanza della preparazione personale e della formazione”. La sessione per la Tv è stata invece vinta dalla giornalista Valentina Antonelli per un reportage televisivo, che racconta il recupero di una scuola di un villaggio rurale, diventando un museo a cielo aperto. Un simbolo di memoria e di cultura per le nuove generazioni.  Il  Premio è nato dalla volontà di Alessandra Ferraro nonostante la pandemia e le difficoltà di un periodo così complesso, per custodire il valore della memoria. La seconda edizione del Premio è già iniziata. Due le sessioni: articolo/inchiesta pubblicato su quotidiani/periodici incluse testate giornalistiche online regolarmente registrate; servizio televisivo (durata da 2 a 5 minuti massimo) si chiede invio in formato digitale mp4. I servizi video devono avere la durata minima di 2 minuti e massima di 5 minuti. Le opere partecipanti dovranno essere inviate alla segreteria del premio, presso il Centro Culturale Arte Città Amica entro e non oltre il 15 giugno 2021 con le seguenti modalità di consegna: spedizione postale, in unica busta regolarmente affrancata e indirizzata a: Centro Culturale Arte Città Amica di Via Rubiana, 15 - Torino. Ogni opera deve essere inviata con i dati dell’autore (nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo email e sezione di partecipazione);  oppure inviarla  all’indirizzo email: lett2021@artecittaamica.it. Per partecipare consultare anche il regolamento completo sul sito: www.artecittaamica.it  oppure scrivere a: info@artecittaamica.it


CATANIA  - Trafficanti: Bija minacce a giornalisti, solidarietà per Nello Scavo e Nancy Porsia. Il reporter Nello Scavo è adesso sotto scorta. Il libico Abd Raman al Milan, detto ”Bija“, era stato già denunciato dall’Onu per violazione di diritti umani, ed era stato oggetto di indagini giornalistiche. Nello Scavo e Nancy Porsia con le loro inchieste hanno documentato l’attività di Bija e rivelato come lui avesse partecipato a due incontri in Italia nel 2017, sia al Cara di Mineo, che con la Guardia Costiera italiana. Nello Scavo, ha esordito a Catania per “La Sicilia”, ha collaborato con alcune testate nazionali, ed è dal 2001 giornalista di "Avvenire", Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. La solidarietà per le minacce del  libico Bija a Nello Scavo è sottolineata anche dai giornalisti cattolici dell'Ucsi i quali in un comunicato scrivono : "Questi momenti ci fanno riflettere sul ruolo del Tribunale Internazionale dell'Aja". L’Ucsi Sicilia  Unione Cattolica Stampa Italiana  in tutte le sue componenti, manifesta "sostegno e incondizionata solidarietà umana", dopo avere appreso delle recenti minacce contro il collega giornalista siciliano Nello Scavo. Scavo è stato minacciato dai trafficanti di esseri umani per i suoi articoli, contro la tratta ed in particolare, per aver segnalato la presenza in Sicilia di Abd al Rahman al-Milad, conosciuto come "Bija"  lo spietato   accusato dall'Onu e presente in tante inchieste giornalistiche di media internazionali.  I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con Nello Scavo, esprimono la loro preoccupazione e chiedono alle istituzioni nazionali e internazionali il massimo impegno, per proteggere il collega e prendere provvedimenti contro chi ha  creato la preoccupante falla”. Domenico Interdonato presidente dell’Ucsi Sicilia ha detto : "Questi momenti ci fanno riflettere sul ruolo del Tribunale penale internazionale dell'Aja, ente che in questi anni inspiegabilmente non è stato mai chiamato ad assolvere i propri compiti. La tratta di esseri umani e la tortura, sono palesemente crimini contro l'umanità. Serve un coinvolgimento ampio, perché quanto accaduto non si verifichi più. La minaccia ci fa capire che l'indagine giornalistica  svolta da Nello Scavo è stata efficace e deve continuare". Per il momento soltanto il giornalista Scavo è stato messo sotto scorta.


CATANIA - ASSOSTAMPA CATANIA: "NO AI GIORNALISTI BUROCRATI, NO AL "MATRIMONIO" CON I COMUNICATORI". La Segreteria di Assostampa Catania a firma del  segretario Daniele Lo Porto e vice segretaria Monica Adorno ha stigmatizzato con un “duro” documento il ruolo degli uffici stampa e dei giornalisti la cui questione è stata sollevata in relazione al corso di formazione, con 4 crediti. Si legge testualmente nel documento di Daniele Lo Porto e Monica Adorno : "Davvero l'Ordine nazionale dei giornalisti vuole trasformarsi in un polo della comunicazione?" É la domanda che i giornalisti della  sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa hanno rivolto al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo Verna. La questione è stata sollevata in relazione al corso di formazione, con 4 crediti,  organizzato dall'Ordine della Sicilia sul tema "Nuova comunicazione pubblica e nuova previdenza" in programma nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche a Catania il prossimo 8 giugno. Secondo il programma diffuso si affronterà il tema di una non meglio individuata "stagione dell’integrazione delle attività di informazione e comunicazione nella Pubblica amministrazione, primo passo verso un comune polo professionale tra giornalisti e comunicatori".  Nella comunicazione inviata dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia si parla inoltre come di una panacea della "prospettiva di riunificazione tra le due figure professionali, già in parte recepita dai contratti del pubblico impiego". A questo punto due osservazioni. La prima: viene data per scontata la sconfitta della Fnsi sull'applicazione del contratto di lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione. La seconda: gli organizzatori ignorano o peggio fingono di dimenticare che la Sicilia è l'unica regione d'Italia in cui il sindacato regionale dei giornalisti, oltre dieci anni addietro, ha firmato un contratto di lavoro che definisce le figure professionali e l'applicazione del contratto di lavoro giornalistico per i colleghi che lavorano negli enti locali. Chi ha organizzato questo "incontro formativo", insomma, forse ignora, o peggio, vorrebbe far dimenticare che quel contratto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale regionale, è una legge ancora vigente.  In questo "incontro formativo" sarà illustrata una presunta realtà, ben diversa da quella oggettiva, presentandola come ipotesi positiva nonostante sia palese che finirà per danneggiare centinaia di colleghi: i giornalisti ai quali verrà negata l'applicazione del contratto di lavoro giornalistico. Di questa scelta politica - nella lettera inviata a Verna - i giornalisti catanesi informano lo stesso presidente che chiederanno conto al presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese che, con questo "incontro formativo", dimostra di sposare in toto certe tesi facendo credere ai colleghi ciò che non è, ossia che i giornalisti che lavorano negli enti locali in Sicilia devono trasformarsi in semplici burocrati e che l'Istituto di previdenza può esser salvato soltanto dal "matrimonio" con i comunicatori. Fare politica spacciandola ai colleghi come corso formativo non collima con i doveri di chi la deontologia dovrebbe invece tutelare”.


Tremestieri CT : "La violenza maschile sulle donne e la sua rappresentazione"  è il tema dell’evento formativo organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia in collaborazione con Usigrai e Cpo-Fnsi   svoltosi lunedì 19 febbraio nella sede della Città metropolitana in via Nuovaluce, 67 a Tremestieri Etneo.

Gli  interventi  sono stati dei relatori: la sociologa e saggista e docente universitaria

  (ascolta l'intervista)Graziella Priulla,

 

la dott.ssa Marisa Scavo (ascolta l'intervista) Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Catania e

la giornalista   Alessandra Mancuso, ha moderato la giornalista Michela Petrina. Il Corso è stato seguito, quali uditori attenti, sia dai giornalisti che da un nutrito gruppo di studenti liceali di Catania.  Il” Manifesto di Venezia” è frutto dell’elaborazione dell’Associazione GiULiA giornaliste, insieme con Fnsi e Usigrai, e vuole promuovere un linguaggio appropriato nei media per casi di violenza contro le donne, perché le parole non feriscano una seconda volta. Centinaia  e centinaia di giornaliste e giornalisti italiani firmando il Manifesto, presentato a Venezia lo scorso 25 novembre hanno sottoscritto l’impegno per un’informazione attenta, corretta e consapevole del fenomeno della violenza di genere e delle sue implicazioni culturali, sociali e giuridiche. Il” Manifesto di Venezia”  propugna il rispetto della deontologia professionale, il no a cronache sensazionalistiche che possono indugiare su dettagli morbosi della violenza, il no all’uso di termini fuorvianti, nella convinzione che l’informazione corretta e completa sia tra le azioni necessarie per porre un freno a questi delitti che rappresentano una sconfitta per la società e la democrazia. Il Manifesto, articolato in dieci punti, è contro ogni forma di discriminazione attraverso parole e immagini, perché lo stesso uso di un linguaggio che evita stereotipi di genere e assicura massima attenzione alla terminologia, ai contenuti e alle immagini divulgate può dare un contributo a una partita di civiltà, che oggi più che mai passa anche dal rispetto delle donne e della loro dignità. L’evento è stato trasmesso, da noi in diretta  sul social Facebook con innumerevoli commenti e suggerimenti. Molti i riferimenti dei relatori sono stati diretti anche all’impiego del telefono rosa 1522 a cui sia le donne vittime che parenti ed amici o conoscenti possono rivolgersi per chiedere aiuto e sostegno, oltre che alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente.


Catania Daniele Lo Porto confermato a vertice Assostampa Catania 2018/22. La  segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti, è stata eletta all’unanimità, al termine dell’assemblea annuale. Daniele Lo Porto è stato riconfermato nella carica di segretario, vice segretario è Monica Adorno, tesoriere è stata designata Rossella Jannello. L’elezione, all’unanimità, è stata preceduta da  interventi interessanti sia del sindaco metropolitano Enzo Bianco, che dei segretari provinciali  Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza meli e Giovanni Musumeci, moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi Ronsisvalle. L’assemblea ha focalizzato e ribadito la grave situazione di crisi del settore dell’editoria, dalle grandi realtà della carta stampata e della televisione, agli uffici stampa degli enti pubblici. Daniele Lo Porto ha sottolineato: “La rivoluzione tecnologica ha irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità produttori ed utenti dell’informazione, per come è stato per decenni. Negli ultimi anni  si è andati ad una progressiva desertificazione dell’offerta televisiva e delle redazioni”.  Il segretario ha ricordato alcune iniziative della sezione provinciale: dall’intensa attività dell’Ussi (i giornalisti sportivi), alla costituzione dell’Unci (cronisti), all’avvio della costituzione del gruppo Ungp (pensionati), alla crisi del quotidiano la Sicilia, con l’applicazione della cassa integrazione prima e dei prepensionamenti poi, fino alla vicenda che vede i corrispondenti che percepiscono la retribuzione con ritardo ed in modo sempre più confuso. Un passaggio particolare è stato dedicato alla questione degli uffici stampa negli enti locali ed in modo particolare a quello del Comune di Catania.  Il  sindaco di Catania  Enzo Bianco ha subito accettato la proposta sull’avvio di un tavolo tecnico per la definizione dell’organico e la stabilizzazione dell’ufficio stampa del Comune, ricordando la giurisprudenza esistente, e rimarcando la necessità di applicare le sentenze che stabilizzano i giornalisti. Gigi Ronsisvalle ed il segretario regionale Alberto Cicero hanno sintetizzato le difficoltà del settore e della categoria giornalistica in ambito nazionale e regionale, conseguenza di una normativa sul lavoro che ha drasticamente ridotto, se non azzerato, le garanzie contrattuali e imposto la precarizzazione del lavoratore. l’assemblea degli iscritti, presieduta dl vice presidente dell’Associazione siciliana della stampa Paolo Licciardello, dopo gli adempimenti statutari, ha  eletto la nuova segreteria che resterà in carica fino al 2022.


CataniaPremi Letterario Tito Mascali e Giornalistico Raccontare Catania a Trischitta, Alberghina e Maenza. La  3a edizione, svoltasi sabato scorso 17 dicembre, alle Ciminiere di Catania, del Premio con Assostampa a Domenico Trischitta per avere dato un’anima letteraria ai tanti volti della città di Catania; a Mario Alberghina per avere unito la divulgazione scientifica alla cultura storico-letteraria della Sicilia; a Piero Maenza che con la sua lunga esperienza professionale rappresenta un punto di riferimento per il giornalismo siciliano.  Con queste motivazioni alle Ciminiere di Catania è stato consegnato il “Premio Letterario Tito Mascali” ed il “Premio Giornalistico Raccontare Catania”, 3^ edizione, organizzato dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio dell’Associazione Siciliana della Stampa, sezione provinciale di Catania. “La città di Catania tra letteratura e giornalismo”: questo è stato il tema della conferenza, che ha visto dinanzi ad un attento pubblico gli interventi del presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio Iacona, del consigliere nazionale Fnsi, Paolo Licciardello, che ha portato i saluti del segretario provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e della componente di giuria del premio, la scrittrice Lella Seminerio.  Antonio Iacona ha detto : “Anche quest’anno, il Premio Tito Mascali si è impreziosito di nomi prestigiosi, sia della letteratura siciliana, come Trischitta e Alberghina, sia del giornalismo, come Maenza. Ringrazio l’Assostampa, che sin dalla fondazione del Premio ha creduto in questa difficile ma non impossibile sfida di rilanciare la città di Catania sul piano culturale e della comunicazione, incentivando le personalità più spiccate e meritevoli del nostro territorio”.  Molto apprezzati gli interventi dei singoli premiati, mentre a conclusione dell’evento la poetessa Maria Pristeri Bucchieri ha recitato alcune sue opere, ricevendo il plauso del pubblico presente.  Il Premio è nato per ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia e quest’anno è stato sostenuto dai Vini Nibali dell’Etna e dallo Studio “Di Mauro & Partners”.


CATANIA Tribunale emesso decreto sequestro e confisca beni 150mln€ gruppo Ciancio: sequestrati giornali e tv. Ciancio Sanfilippo ed il figlio Domenico, dopo la notifica del decreto, si sono dimessi dall'incarico rispettivamente di direttore responsabile e condirettore. Il caporedattore de “La Sicilia” Piraneo designato direttore. Il Tribunale ha nominato commissari giudiziari per garantire la continuazione dell'attività del gruppo. L'intero gruppo editoriale che fa capo all'editore tra cui il quotidiano “La Sicilia”, la maggioranza delle quote della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari e  le 2 emittenti televisive regionali, “Antenna Sicilia” e “Telecolor” fanno parte dei beni dell'imprenditore Mario Ciancio, di cui il Tribunale di Catania ha decretato di sequestro e confisca, su richiesta della Dda. Il decreto riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione in altre sette società e beni immobili. Mario Ciancio Sanfilippo è attualmente sotto processo per concorso esterno all'associazione mafiosa. La notizia è stata data nel corso di un'assemblea di redazione. L'assemblea dei soci della Domenico Sanfilippo editori ha nominato nuovo direttore Antonello Piraneo, attuale caporedattore del quotidiano.


Catania - Assostampa Catania: preoccupa crisi editoria. Il  segretario provinciale Daniele Lo Porto  ha sottoscritto un documento “duro” sulla situazione catanese, dice testualmente : “Miope e mediocre politica editoriale ha portato all’azzeramento di Antenna Sicilia. Il documento approvato dall’Assemblea di Assostampa Catania. L'assemblea dei giornalisti della sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa, approvando la relazione del segretario provinciale Daniele Lo Porto, rinnova la profonda preoccupazione per la crisi dell'editoria, soprattutto del settore televisivo, che ha portato alla chiusura di testate storiche dell'emittenza privata e alla perdita di decine di posti di lavoro. Ai colleghi oggi fuori dal circuito produttivo va l'incondizionata solidarietà del sindacato che continuerà a battersi in ogni sede per garantire i loro diritti. La decisione del più importante gruppo editoriale siciliano di cancellare la produzione dei telegiornali, azzerando la redazione di Antenna Sicilia e condannando alla disoccupazione giornalisti e tecnici con motivazioni di natura economica, ha creato un vuoto pericoloso nel panorama dell'informazione locale e regionale. Questo testimonia il chiaro fallimento di una miope e mediocre politica imprenditoriale che, dopo avere imposto il monopolio televisivo con l’acquisizione della quasi totalità delle emittenti cittadine, e pur servendosi per anni di importanti e cospicui finanziamenti pubblici, è stata incapace di mantenere un livello di occupazione e di produzione adeguate e adesso, dopo avere dissipato ingenti capitali ed essere stata costretta a svendere Telejonica e Telesiciliacolor, sta disperdendo con arroganza professionalità e posti di lavoro. Ciò che più preoccupa è il tentativo ormai evidente di abbassare il costo del lavoro anche nelle altre redazioni del gruppo (come sta accadendo a Telecolor), svilendo la qualità del prodotto giornalistico, affidandosi all'improvvisazione, con lo scopo di sostituirlo con collaborazioni di basso profilo economico e sottoponendolo ad una gestione non professionalmente giornalistica. Il disimpegno solo apparente dalla gestione della più importante emittente televisiva del Sud Italia da parte del gruppo editoriale Ciancio si è rivelato una scusa per giustificare licenziamenti che le organizzazioni sindacali hanno impugnato ritenendoli illegittimi perché basati su motivazioni pretestuose, denunciando infine l'azienda per comportamento antisindacale. Resta sullo sfondo l’opaca commistione tra società e aziende diverse, con identiche responsabilità di gestione e amministrative, sulle quali è sempre più forte l'esigenza di fare chiarezza sotto ogni punto di vista. L'impiego di giornalisti della stessa azienda ma su reti diverse pone il problema del rispetto dei contratti e della struttura di controllo dell'informazione che non può essere gestita fuori dall'ordinamento della professione giornalistica e dagli obblighi della legge istitutiva dell'Ordine. Proprio su quest'ultimo punto si impegna l'Ordine dei giornalisti (al cui operato il sindacato ha sempre dato il massimo sostegno) a svolgere fino in fondo il proprio ruolo di garanzia a tutela dei giornalisti e dei cittadini ai quali va fornita un'informazione seria e di qualità, affidati a professionisti che operino nel pieno rispetto dei contratti di lavoro, delle garanzie contributive e della deontologia professionale. Sugli altri aspetti di una vicenda non ancora conclusa, con i lavoratori che attendono dopo mesi il pagamento completo delle spettanze maturate, si attendono gli esiti degli accertamenti ispettivi dell'ispettorato del lavoro e dell'istituto previdenziale dei giornalisti. Gravi preoccupazioni vengono espresse anche sull’indotto legato alle aziende del gruppo Ciancio che – dopo lo stato di crisi del quotidiano con la dichiarazione di 14 esuberi strutturali - ha già portato alla crisi di una delle aziende collegate. Così come il sindacato affida al Cdr de La Sicilia il mandato di tutelare, assistere e sostenere le centinaia di collaboratori ai quali l’azienda ha ridotto unilateralmente i compensi di oltre il 20 per cento e che comunque non ricevono pagamenti da quasi un anno. Resta aperto in termini di possibile occupazione il fronte degli uffici stampa. Su questo l’assemblea impegna la segreteria provinciale a monitorare costantemente la situazione, intervenendo – così come ha già fatto -  su bandi pubblicati da enti locali e società partecipate secondo criteri che non corrispondono alle leggi in materia”.

Catania Antenna Sicilia: licenziamento giornalisti. Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania in una nota stigmatizza con un documento la situazione di Antenna Sicilia e scrive : “Si è conclusa ieri con un verbale negativo che sancisce la rottura tra le parti, la prima parte del confronto aziendale tra la Sige, editrice di Antenna Sicilia, e le organizzazioni sindacali. L'azienda è rimasta ferma sulle sue decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte alternative al licenziamento presentate dai sindacati per salvare  i posti di lavoro. Adesso il confronto si sposterà all'Ufficio provinciale del lavoro ma è probabile che, accettando la richiesta fatta alla Regione da SLC-Cgil, FISTEL-Cisl e Associazione siciliana della stampa, le parti saranno convocate la prossima settimana all'assessorato regionale al Lavoro. Dal punto di vista dell'azienda, dunque, il primo obiettivo è stato centrato: chiudere il confronto interno confermando i licenziamenti per motivi economici. Ma l'obiettivo finale resta quello di svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di intrattenimento finora realizzati all'interno, per acquistare tg e spettacoli prodotti all'esterno a basso costo. Questa scelta di cancellare i telegiornali storici e "Insieme", il più popolare e seguito dei talk show isolani, da un lato conferma il fallimento imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di fatto creato il più importante polo dell'emittenza privata in Sicilia, e dall'altro offende la professionalità e l'impegno di chi, in questi 35 anni di vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di qualità che, nonostante tutto, ancora oggi è la più seguita nel panorama siciliano. Sorprende e amareggia il silenzio della politica e delle istituzioni che, nonostante l'appello lanciato dai sindacati, sinora hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di posti di lavoro e alla cancellazione di una voce autorevole nel panorama dell'informazione televisiva siciliana”.


Catania -  Assostampa,  Antenna Sicilia chiude:"forze sociali e politiche reagiscano". Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania stigmatizza con un documento la situazione e scrive:“Antenna Sicilia, la storica tv privata legata al quotidiano “La Sicilia” che ha esordito nel 1979 con Pippo Baudo, entro i prossimi 75 giorni rinuncerà completamente all’informazione e all’intrattenimento con il taglio di 16 posti di lavoro tra tecnici e giornalisti, per altro senza stipendio già da alcuni mesi. La decisione è stata comunicata ai dipendenti dall’azienda che ha provveduto all’avvio della procedura di mobilità. Ovvero al licenziamento. Ancora una volta la proprietà, riconducibile alla famiglia Ciancio, così come aveva fatto già due anni addietro, ha deciso tagli drastici senza essere in grado di proporre almeno una traccia di piano industriale, una sola idea di rilancio o di tentativo di frenare la corsa verso il baratro, una ipotesi anche misera di tutelare i lavoratori e la stessa “mission” dell’azienda, ovvero l’informazione professionale e l’intrattenimento di qualità. Di fatto vengono così cancellati quasi 40  anni di storia della tv locale, di alte professionalità e di conoscenze, e vengono mortificati decine di lavoratori e di giornalisti che sinora hanno saputo garantire una informazione di qualità di assoluto livello nazionale. Ancor più inaccettabile l’assenza di un qualsiasi confronto con i sindacati che verranno convocati senza offrire loro alcuna possibilità di negoziato per cercare di salvare i posti di lavoro, ma solo per prendere atto di una decisione già presa da una dirigenza dimostratasi mediocre e protagonista di scelte industriali e organizzative incomprensibili. Di fronte a questo ennesimo e inaccettabile intervento sui posti di lavoro messo in atto dall’azienda che ha già chiuso Telejonica-Telesiciliacolor e ha portato sull’orlo del fallimento anche Telecolor (17 i licenziamenti annunciati poche settimane fa), l’Associazione siciliana della Stampa propone alle forze sociali e politiche della città e della Regione una mobilitazione forte e convinta contro un progetto di dismissione industriale che di fatto cancellerà l’informazione televisiva in buona parte della Sicilia e su Catania in particolare, sancendo di fatto il totale fallimento di una politica industriale basata sulla incapacità di gestione del monopolio televisivo locale. Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania”.


Acireale Cagnes presidente USSI sezione Catania.  Il  nuovo presidente della sezione catanese dell'USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana)  Giacomo Cagnes è stato eletto, per acclamazione, dall'assemblea degli iscritti  riunitasi presso la sala stampa del PalaVolcan di Acireale. L'assessore comunale allo Sport di Acireale Francesco Carrara  ha salutato  i presenti ed  i segretari di Assostampa regionale: Alberto Cicero,  Assostampa provinciale: Daniele Lo Porto ed il consigliere nazionale FNSI: Luigi Ronsisvalle.

 

La sezione USSI  di Catania, lo scorso ottobre dopo le dimissioni di Gianfranco Troina, era stata commissariata ed era retta da Gaetano Rizzo. Il nuovo direttivo è composto dal presidente Giacomo Cagnes, Francesco La Rosa (Vice Presidente), Lorenzo Gugliara (Segretario), Ludovico Licciardello (Tesoriere) ed i consiglieri Daniele Lo Porto, Marco Carli e Mario Grasso.


CataniaFava, intellettuale scomodo e giornalista controcorrente. Il commento del segretario provinciale dell’Assostampa di Catania Daniele Lo Porto: “Fu intellettuale scomodo e giornalista controcorrente, coraggioso nella denuncia civile conto la mafia senza volere assumere il ruolo di “professionista. Pippo Fava, a distanza di 31 anni dall’omicidio, ha lasciato una testimonianza che è ancora attuale e viva, spunto di analisi e di confronto della Sicilia di oggi non così diversa, malgrado l’impegno e  il sacrificio di molti,  da quella di allora”.  

Catania Pippo Fava  le manifestazioni.  Scuola d’Arte Drammatica “Umberto Spadaro”  Palazzo Platamone, ex Convento San Placido via Vittorio Emanuele. Il Teatro Stabile di Catania ricorda Giuseppe Fava con un approfondimento su “IL PROBOVIRO” . Intervento: il Presidente dello Stabile Nino Milazzo, Elena Fava e  Sergio Sciacca. Un  presidio sotto la lapide di via Giuseppe Fava è  programmato per il 5 gennaio alle  17:30.   Incontro dibattito alle 18:00   al Centro culturale Zö su: La Mafia comanda (ancora) a Catania? partecipano: Lirio Abbate, Sebastiano Ardita, Rosy Bindi, Claudio Fava. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità a Lirio Abbate. A Palazzolo Acreide SR – Aula Consiliare del Comune   Proiezione del film "I Ragazzi di Pippo Fava";  segue incontro dibattito su: Il giornalismo di ieri e di oggi, quello de “I Siciliani” di Fava e quello odierno. Moderatore: Damiano Chiaramonte. Intervengono: Elena Brancati, Riccardo Orioles, Lorenzo Tondo ed Ismaele La Vardera. Consegna del Premio Fava Giovani a Lorenzo Tondo, della redazione palermitana di Repubblica. Menzione speciale della Fondazione Fava a Ismaele La Verdera, per l’inchiesta sugli scrutatori di Villabate.


Catania - Assostampa: emittenti etnee in crisi. Scrive testualmente il segretario provinciale Daniele Lo Porto : “Rete 8 e Telejonica, storiche emittenti catanesi, sono state messe in liquidazione. I vertici aziendali hanno comunicato che i 14 lavoratori, giornalisti (6), tecnici (7) e amministrativi (1), saranno tutti licenziati. E questo dopo aver “subito” tre anni di contratto di solidarietà con una riduzione di ore lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento". Lo comunica la Cisl- Fistel etnea e l'Assostampa di Catania stigmatizzando questa scelta estrema. Per oltre un ventennio la redazione di Rete 8 – Telejonica ha raccontato la città, dato voce a quanti avevano qualcosa da dire, offerto spunti di riflessione, pungolato le istituzioni e difeso i cittadini. La proprietà, direttamente riconducibile al Gruppo Ciancio, ha deciso che tutto questo deve finire, caricando solo sul personale i costi della crisi. I lavoratori chiamano in causa i sindacati, a cominciare dall'Assostampa regionale e Cisl-Fistel , e i rappresentanti istituzionali, affinché vigilino sulle procedure messe in atto dall'azienda per la liquidazione e individuino percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non traumatiche. Lanciano, poi, un appello agli imprenditori della città per valutarne l'acquisizione e non far morire una realtà da anni radicata nel territorio e con margini di rilancio molto elevati, tenuto conto delle poliedriche professionalità presenti e dell'esiguo costo del personale. “Usciremo di scena – spiegano i lavoratori in una nota - lottando silenziosamente. Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale. Tutto questo servirebbe a poco. Ci piacerebbe, però, che quanti negli anni hanno avuto una ribalta nei tg e nelle trasmissioni di approfondimento, a partire dai tanti rappresentanti istituzionali, ci facessero sapere cosa ne pensano”.


Catania - Ciancio: Procura ipotizza reato concorso esterno all'associazione mafiosa. La Procura di Catania  in comunicato precisa che il primo di aprile ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'editore Mario Ciancio Sanfilippo, direttore del quotidiano La Sicilia, ipotizzando il reato di concorso esterno all'associazione mafiosa e che la designazione del Giudice, non ancora effettuata, avverrà secondo le previsioni tabellari.


(nella foto da FB da sin. Angela Abbate, Riccardo Arena ed Egle Palazzolo)

Bagheria   PA Addetto stampa dell’anno. Angela Abbate, 38 anni, giornalista dell’agenzia di comunicazione palermitana Feedback, è la vincitrice del premio assoluto “Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”. Il riconoscimento le è stato consegnato   a Bagheria (Palermo), a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso. Il premio è stato organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, articolazione dell’Associazione siciliana della stampa, con il patrocinio del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia e della stessa Asssostampa, e con la sponsorizzazione di Unicredit. Abbate si è aggiudicata il premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre sezioni messe a concorso. Gli altri 2 vincitori sono Valeria Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e Società partecipate; Marco Olivieri, addetto stampa del Centro servizi per il volontariato di Messina, per la sezione No profit.Come da regolamento, il premio assoluto è stato assegnato al vincitore di una delle tre sezioni competitive; la scelta è caduta su Angela Abbate, oltre che per l’importanza delle iniziative seguite, “per l’intensità e la qualità della produzione informativa attraverso una concezione moderna del ruolo dell’addetto stampa sempre aperto ai new media”. Per Valeria Arena hanno pesato le campagne realizzate per sensibilizzare la gente sul tema della donazione degli organi e dell’igiene personale; nel caso di Marco Olivieri determinante è stata la capacità di sfruttare varie piattaforme tecnologiche. La giuria, inoltre, ha deciso di segnalare Jerry Italia, addetto stampa del comune di Gela, per il lavoro svolto in occasione del 70 anniversario dello sbarco alleato; Francesco Triolo (Cisl di Messina) per la rubrica “Dalla parte del cittadino”; Giuseppe Grasso (Arcidiocesi di Palermo) per la beatificazione di padre Pino Puglisi. Altri riconoscimenti sono andati a: Egle Palazzolo, alle carriera; Gaetano Perricone, premio speciale Iscritto Gus; Camillo Pantaleone, alla memoria. Segnalazioni per l’Ufficio stampa della Marina militare, per l’operazione Mare Nostrum, e per l’ex Ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana, azzerato dal presidente Crocetta. La consegna dei riconoscimenti, condotta dalle giornaliste Marina Mancini ed Agata Di Giorgio, è stato il momento conclusivo di una giornata dedicata al tema degli uffici stampa, alla loro funzione nel rapporto tra istituzioni e cittadini e agli aspetti contrattuali e deontologici legati alla figura dell'addetto stampa. Ai lavori, coordinati dal presidente del Gus Sicilia, Francesco Di Parenti, hanno partecipato: il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque; il segretario dell'Assostampa, Alberto Cicero; il vice segretario dell Fnsi, Luigi Ronsisvalle; il responsabile Settore pubblico di Unicredit,Vincenzo Tumminello; il presidente nazionale Gus, Gino Falleri; Adriana Laudani, docente di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica; Sergio Talamo, direttore Comunicazione e servizi di Formez; la giornalista Lucia Russo; il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena; e il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi.


CataniaPremio giornalismo giudiziario-inchiesta Mimmo Calabrò. Il Comitato Organizzatore  del Premio nazionale di giornalismo Giudiziario, Investigativo e d’Inchiesta “Domenico Calabrò , edizione 2014, indetto dal presidente della manifestazione dott. Massimo Scuderi, terrà una conferenza stampa nella sede dell’Hotel “Il Principe”, via Scalinata Alessi a Catania,  giovedì 19 Giugno alle ore 10,30, per presentare l’evento dedicato al compianto cronista della Gazzetta del Sud Domenico Calabrò, che si svolgerà nella prestigiosa sede municipale del Castello Ursino  di Catania alle ore 20,00 del 20 Giugno 2014. Domenico Calabrò è scomparso il 12 maggio 2013, a  55 anni, durante l’espletamento di un servizio di cronaca nera. Mimmo Calabrò è stato caposervizio della Gazzetta del Sud nella redazione di Catania nonché direttore della rivista Microcredito e Microfinanza. Calabrese d'origine, a 18 anni era diventato il più giovane pubblicista italiano con “Il Secolo d'Italia”. In seguito aveva collaborato con quotidiani nazionali come “Il Messaggero” e “La Stampa” diventando anche punto di riferimento della carta stampata straniera, quella tedesca in particolare, per le vicende legate alla‘ndrangheta e ai più efferati delitti in campo locale e nazionale. Calabrò è stato anche capo ufficio stampa della commissione bicamerale d'inchiesta Telekom Serbia. Scrittore e autore di diversi saggi, Mimmo Calabrò ha sempre lavorato con entusiasmo e determinazione e con grandi capacità di intuizione e sviluppo della notizia di cronaca nera. Sei sono quest’anno le sezioni specialistiche a cui fanno capo altrettanti giornalisti e personaggi del mondo della cultura, giustizia, sociale e del terzo settore. Testimonial d’eccezione Raffaele Cantone, Commissario straordinario dell'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, i sostituti procuratori della DDA di Napoli, Catello Maresca, Giovanni Conzo, Cesare Sirignano; il Procuratore Capo di Brescia Pierluigi Dell’Osso, il Procuratore  Capo di Catania Giovanni Salvi, il Procuratore Capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano e Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione antimafia Antonino Caponnetto che ha accordato il proprio patrocinio al premio Calabrò 2014. La manifestazione verrà presentata dalla giornalista Raffella Daino di SKY TG24 mentre il trio d’archi e pianoforte “Le Dame in Canto” si esibiranno in diversi brani di musica classica e da camera.  Tra i riconoscimenti del premio spiccano, tra gli altri, quelli assegnati all’autore del libro “Mafie”, Giuseppe Crimaldi, giornalista de Il Mattino di Napoli e al sostituto procuratore Giovanni Conzo per la sua intensa attività antimafia. Ho avuto il piacere, e l’onore di lavorare e conoscere Mimmo ed essere ritenuto da lui un amico. i.l.p.


CataniaCrocetta perde “battaglia” giornalisti in Corte Costituzionale. Il Segretario Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania Daniele Lo Porto  sulla vicenda giornalisti-Regione Siciliana scrive con nota di Gregorio Arena :” Ufficio stampa: Crocetta perde la battaglia in Corte Costituzionale La Corte Costituzionale, con la propria ordinanza n. 146, ha dichiarato manifestamente inammissibile il dubbio di legittimità costituzionale del comma 3 dell’articolo 11 della legge regionale n. 79 del 1976: la norma che – per 38 anni - ha determinato le procedure di reclutamento dei giornalisti all’ufficio stampa della presidenza della regione siciliana. La procedura di valutazione della legittimità costituzionale era stata attivata un anno fa dal Tribunale del Lavoro di Palermo . Il “dubbio” in realtà era stato sollevato dall’Avvocatura dello Stato, chiamata a difendere - con palese imbarazzo - la Presidenza della Regione dinanzi al tribunale del lavoro di Palermo. In quel caso il processo avrebbe dovuto valutare - ai sensi e nei tempi della legge Fornero - la legittimità del “licenziamento” retroattivo dei due giornalisti più anziani dell’ufficio: il mio – che sono stato assunto nel 1991- e quello di Giancarlo Felice, in servizio dal 1992.Il nostro avvocato difensore, il professor Gaetano Armao, aveva ampiamente dimostrato - attraverso la produzione di una completa documentazione - che la Regione aveva seguito, per l’assunzione, le norme previste dalla legge. E che il rapporto di lavoro instaurato - lungo oltre 20 anni - aveva tutte le caratteristiche del lavoro subordinato a tempo indeterminato.  Caratteristiche che - come ha osservato lo stesso giudice del lavoro - non avrebbero potuto permettere un licenziamento come quello che il presidente Crocetta ha intimato, senza l'indicazione di alcun motivo, senza procedimento disciplinare e per un fatto del tutto insussistente. Ma dinanzi all’ipotesi dell’annullamento del licenziamento e al reintegro, la Regione ha chiesto all’Avvocatura di giocare la carta del ricorso alla Corte Costituzionale. Espediente che ha allontanato nel tempo il “redde rationem” su una vicenda che getta una luce inquietante non solo sull’operato del Presidente, ma anche su quello degli uffici che lo assistono. Il Presidente della Regione aveva sostenuto - già nelle lettere di licenziamento - che il rapporto instaurato con i giornalisti fosse “lavoro autonomo”, addirittura fiduciario. E poi il giudice del lavoro ha eccepito che sebbene la legge regionale del 1979 prevedesse una speciale procedura di valutazione dei titoli, che l’iter seguito non fosse assimilabile ad un vero e proprio concorso pubblico. E che fosse, quindi, in contraddizione con l’articolo 97 della Costituzione, che prevede l’accesso nella pubblica amministrazione solo per concorso.Su questo specifico argomento - ha affermato l’avvocato Armao - dinanzi alla Consulta, lo stesso articolo 97 prevede che la legge possa disciplinare dei casi eccezionali. Che la giurisprudenza costituzionale, nel tempo, ha poi ben evidenziato e circoscritto: le procedure speciali devono essere limitate a casi particolari, per specifiche esigenze funzionali dell’amministrazione, regolati da procedure di accertamento delle professionalità necessarie.Tre circostanze che ricorrono pienamente nel caso dell’Ufficio stampa della Presidenza della Regione nel quale proprio la legge impugnata ha identificato le esigenze e ha determinato il numero degli addetti e il metodo di accertamento delle caratteristiche professionali richieste.La Corte Costituzionale - riprendendo le argomentazioni che il professor Armao aveva opposto al giudice siciliano al momento in cui è stata presentata l’ipotesi di un ricorso alla Consulta - ha deciso di censurare la manifesta inammissibilità del ricorso. Intanto perché il processo dinanzi al tribunale del lavoro riguarda le procedure di licenziamento e non quelle di assunzione. La Corte ha sottolineato, infatti, che l’impugnativa delle norme sul reclutamento non è stata sufficientemente motivata.Il giudice palermitano - afferma la Corte Costituzionale - non ha fornito alcuna indicazione sulla modalità con cui negli anni si è sviluppato il rapporto di lavoro. Non ha specificato se nel contratto che ha originato il rapporto fosse previsto un termine di durata. Né ha specificato cosa sia accaduto in occasione delle elezioni regionali o al susseguirsi dei presidenti, fin dal 1991. Omissioni che si risolvono con un difetto di motivazione sulla rilevanza. C’è poi una questione di inammissibilità del ricorso. Il giudice del lavoro, infatti, chiede che sia dichiarata l’illegittimità costituzionale della norma regionale in quanto configurerebbe un rapporto di lavoro subordinato senza prevedere l’accesso tramite concorso. E d’altro canto afferma che la dichiarazione di illegittimità comporterebbe la qualificazione dello stesso in termini di lavoro autonomo. Una conclusione che, secondo la Consulta, è palesemente illogica rispetto alle premesse. Il giudizio è inequivocabile e lapidario: “la questione sollevata è manifestamente inammissibile”. Ma ha permesso a questo Governatore di affrontare ben tre campagne elettorali - nazionali, amministrative ed europee - qualificandosi come l’uomo della Provvidenza, in grado di risanare le finanze regionali tagliando ogni spreco. Già, perché le leggi che garantiscono la trasparenza e la comunicazione, che il legislatore del 1976 aveva qualificato come “Provvedimenti intesi a favorire la più ampia informazione democratica sull’attività della Regione” , questo sono diventati, nel novembre 2012, un lusso, uno spreco. Da sbandierare, come suo primo fiore all’occhiello, nel corso della trasmissione “L’Arena” su Rai1 dove Crocetta ci ha licenziati in diretta spalleggiato dal duo Giletti-Davi.Ma adesso la strada è sbarrata. Ogni sforzo del Presidente e del suo entourage è risultato inutile. Sembra strano da affermare, ma anche i Presidenti di Regione hanno l’obbligo di osservare le leggi. Soprattutto quelle regionali. Né possono disdegnare l’applicazione dello Statuto dei lavoratori, dei contratti di lavoro, delle norme di tutela sindacale. Né delle leggi che tutelano la onorabilità e la dignità delle persone. Non senza scadere nel penale, come è già accaduto. Ora ci vorranno i tempi tecnici: un paio di settimane. Poi io tornerò al mio ufficio di Bruxelles e Giancarlo a quello di Palermo. A svolgere la nostra funzione, a garanzia della trasparenza e della democrazia. Il giudice del lavoro lo aveva già previsto nel ricorso inviato alla Consulta. E giustizia sarà fatta.Una bella soddisfazione certo. Ma che non basta a cancellare quasi due anni di black-out sull’attività istituzionale della Presidenza, sostituita da una roboante propaganda politica. Che è cosa ben diversa.Né basta, questa sentenza, a cancellare gli abusi della burocrazia, le soverchierie dell’amministrazione, il clamore del popolo inneggiante, l’indecenza dei commenti on-line, il silenzio imbarazzato delle autorità, gli strepiti dei moralizzatori televisivi spalleggiati da consulenti prezzolati dai politici.  Nessuno, mai, potrà annullare la violenza di questi gesti, l’inammissibilità di questi silenzi, l’assordante vuoto che è stato fatto attorno alla nostra vicenda umana e professionale, così come l’insopportabile, inutile, scorrere del tempo intorno a noi. Questi “dettagli”, questi comportamenti, saranno certamente oggetto di un altro, inevitabile, giudizio: quello Universale. E in quel caso, non saremo noi ad aver bisogno di un difensore”. Gregorio Arena


Siracusa - Migranti e non più clandestini: l’informazione dopo la Carta di Roma” . Il tema del seminario formativo per i giornalisti tenuto dal relatore dott. Antonio Nicastro sost. Procuratore  Repubblica del Tribunale di Siracusa. 80 i giornalisti  al primo seminario di formazione promosso dall’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa. Il magistrato Antonio Nicastro presso la sala del centro ricreativo dell’Isab,  messa a disposizione dall’azienda del gruppo Lukoil, ha tenuto la relazione per gli 80 giornalisti che hanno partecipato al primo evento formativo riconosciuto dall’Ordine ed organizzato in Sicilia.   Il  direttore operazioni di Isab Bruno Martino, prima dei lavori, ha salutato ed illustrato ai giornalisti la storia dell’Isab,  evidenziando  le attività aziendali e l’indice  elevato di sicurezza.  Il Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Siracusa Antonio Nicastro, coordinatore del pool investigativo di contrasto all’immigrazione illegale  nel corso del suo intervento ha  evidenziato come l’area siracusana sia divenuta “terra di sbarco”  superando anche Lampedusa. Il magistrato ha spiegato come l’introduzione del reato di clandestinità abbia peso sulle modalità operative ed i moduli investigativi. La  normativa di riferimento  e la difficoltà d’applicazione con la competenza ai giudici di pace col rischio d’ingolfare la macchina giudiziaria.  Il  sistema dell’informazione ha grande importanza anche per evitare che “ la marina diventi taxi dei migranti”. Il relatore a  fine conferenza  ha avuto modo di rispondere ai vari quesiti posti dai giornalisti.     


PalermoGiornalisti: accesso in area riservata Procura. "Basterà presentare il tesserino dell'Ordine dei Giornalisti ai carabinieri di guardia, per potere entrare in quella parte degli uffici della Procura di Palermo dichiarati off-limits, per motivi di sicurezza, agli "estranei all'ufficio". I militari faranno da filtro ma non potranno annotare il nome o i nomi dei pm dai quali i cronisti sono diretti. Sono i principali punti dell'intesa di massima raggiunta oggi nel corso di una riunione, al termine della quale il procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, ha assunto l'impegno di integrare la circolare con cui è stato limitato, anche per i giornalisti, l'accesso ad una parte degli uffici della Dda. Messineo stamattina ha incontrato il presidente dell'Ordine regionale dei Giornalisti, Riccardo Arena,  il segretario regionale dell'Assostampa siciliana, Alberto Cicero,&nb sp;il presidente del Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti italiani, Leone Zingales, ed il consigliere nazionale dell'Unci, Giuseppe Lo Bianco. Assieme al procuratore erano presenti i procuratori aggiunti Vittorio Teresi e Bernardo Petralia. Dopo avere ascoltato le ragioni dei cronisti, che hanno sostenuto, argomentandolo, il grave rischio che la circolare potrebbe provocare al corretto esercizio del diritto-dovere di cronaca, il procuratore, d'intesa con i suoi aggiunti, si è impegnato a disciplinare in modo meno restrittivo l'accesso dei giornalisti. "Si tratta di un'intesa ancora parziale e suscettibile di miglioramenti - hanno sottolineato Arena, Cicero, Zingales e Lo Bianco -  Abbiamo compreso e condiviso le esigenze di sicurezza che sono alla base del provvedimento di Messineo,  ma nessuna ragione può giustificare il divieto di accesso ai giornalisti nei luoghi dove si esercita l'azione penale e dove il controllo democratico dell'opinione pubblica, attraverso il lavoro dei cronisti, deve restare sempre vigile".  



Palermo Consiglio regionale  Ordine Giornalisti di Sicilia, confermato Riccardo Arena presidente, Teresa Di Fresco vicepresidente e Concetto Mannisi (ascolta l'intervista) segretario. Il nuovo tesoriere è  Filippo Mulè. La riunione si è tenuta nella sede dell'Ordine. Auguri al  presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena, al segretario Concetto Mannisi,  a Di fresco e Mulè sia personali che dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Catania -  “Web: maneggiare con cura”. La conferenza sul tema: “Il Web: maneggiare con cura. Diritti e doveri dell’informazione su internet” si è tenuta   lunedì 18 marzo, alle ore 16,30, nella sala Minerva dell’Hotel Nettuno di Catania.  Relatori: il vice questore Marcello La Bella,   (ascolta l'intervista)dirigente della Polizia postale di Catania, e l’avv. Attilio Floresta. Presenti: il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, il segretario provinciale dell’Assostampa di Catania, Daniele Lo Porto (ascolta l'intervista), il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Giuseppe Vecchio, il segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti Concetto Mannisi (ascolta l'intervista)ed il consigliere regionale Giuseppe Lazzaro Danzuso. I Temi dell’informazione che cambia e si confronta sul web, i pericoli per i neofiti, la legge sulla diffamazione sono stati trattati durante l’affollata conferenza che ha riscosso un notevole riscontro per la presenza di qualificati addetti all’informazione. Intelligenti quesiti sono stati posti ai relatori che hanno mostrato capacità di sintesi ed anche estrema chiarezza sull’informazione e sui pericoli che il web può rappresentare per chi non lo conosce e ne “abusa” nell’utilizzo. Il segretario provinciale dell’Assostampa di Catania Daniele Lo Porto, in base al riscontro ottenuto ed al plauso certamente ha in cantiere di proseguire  l’iniziativa che potrà dare frutti non solo agli operatori dell’informazione, ma anche a i neofiti che si avvicinano alla professione giornalistica.


CataniaAssostampa: Lo Porto segretario provinciale CT. L'assemblea dei giornalisti iscritti alla sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa ha  rinnovato il gruppo dirigente.  Nuovo segretario provinciale è stato eletto all'unanimità Daniele Lo Porto, 52 anni, giornalista professionista, per anni responsabile dell'ufficio stampa della Provincia regionale dopo una lunga esperienza nella redazione di Telecolor, e attualmente corrispondente da Catania del Giornale di Sicilia.

 

Vicesegretario, per la componente dei collaboratori, è stato eletto Giovanni Lo Faro, mentre nel ruolo di tesoriere è stata confermata Rosamaria Di Natale. Ha detto il neo segretario Lo Porto: “Dobbiamo prendere atto che la nostra professione sta inesorabilmente cambiando. Per questo motivo questa nuova segreteria punterà la sua attenzione soprattutto sui new media, senza dimenticare le redazioni dei media tradizionali. Cercheremo una stretta collaborazione con tutte le istituzioni della professione, puntando a garantire sostegno, attenzione e tutela a tutti i colleghi che oggi lavorano spesso anche al di fuori dal sistema delle garanzie e del contratto di lavoro”.


Palermo - 50 anni d’iscrizione all’Albo dei Giornalisti:le Medaglie d’oro. A Gianni Cannone  giornalista e scrittore il riconoscimento è stato assegnato nel corso di una solenne cerimonia a Palermo, sabato 31 marzo 2012, presso la muova sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, in via Gian Lorenzo Bernini 52-54. Gianni Cannone da sempre appassionato di giornalismo è stato un precursore dei mezzi busti  televisivi, quando negli anni 1980 lui appariva in televisione su “televeronica” per leggere le notizie locali. Tutti, a quei tempi,  erano sintonizzati sul canale 11 di “televeronica” quando l’etere ancora libero permetteva di irradiare per centinaia di chilometri il segnale video di frequenza anche con basse potenze. Gianni Cannone, è attualmente direttore responsabile del periodico storico-culturale “Leontìnoi oggi” è tra i decani del giornalismo leontino. E’ stato autore di testi storico-letterari : “Sicilianità”, “Il Notaro Jacopo da Lentini”, “Carlo Lo presti, commediografo e critico teatrale”.  Il riconoscimento a Gianni Cannone  è stato consegnato da Salvatore Li Castro tesoriere dell’Ordine Giornalisti di Sicilia. Gianni Cannone ha avuto collaborazioni con testate giornalistiche nazionali di grande valenza. Personalmente   ritengo Gianni Cannone un amico e sono stato uno dei suoi successori in quella prima tv “televeronica”. L’immagine del primo Tg di Gianni mezzo busto è indelebile e significativa. Per i più giovani giornalisti  Pino Guastella e Mario Bucello il riconoscimento  è per i 35 anni di attività. Con Pino ci lega un’amicizia e stima che dura da oltre 20anni ci accomuna la narrazione della “cronaca nera”. Con Mario Bucello c’è l’esperienza comune in Tv che lui tutt’oggi prosegue con “Antenna Uno”. Sono state anche consegnate targhe al giornalista messinese Carmelo Garofalo, che ha tagliato il traguardo dei “primi settant’anni” di attività giornalistica, ad Aurelio Bruno e Giuseppe Quatriglio, che quest’anno compiranno 90 anni, a Piero Corigliano, Giuseppe Mondello e Attilio Megna. I giornalisti a cui sono state assegnate le medaglie d’oro, per 50 anni di attività, sono i professionisti Bianca Cordaro, Carlo Alberto D’Elia, Giuseppe Di Silvestro, Giuseppe Messina e i pubblicisti Antonino Buda, Giovanni Cannone, Corrado Catania, Salvatore Cimino, Salvatore Costanza, Ferdinando Fiorentino, Luigi Scivoli, Adriano Orazio Sudano e Angelo Torrisi. Tredici i professionisti premiati con la medaglia d’argento, per 35 anni di attività: Daniele Billitteri, Mario Cavaleri, Giovanni Giordano, Giuseppe Guastella, Tano Gullo, Alberto Manzo, Francesco Marotta, Attilio Megna, Enzo Mignosi, Claudia Mirto, Giovanni Pepi, Ambra Pirri Ardizzone e Gaetano Tarantino. I pubblicisti sono invece Franco Antonuccio, Irene Antonuccio, Maria Marcella Barillà, Vittorio Bracchitta, Mario Bucello, Rocco Cerro, Francesco Cilona, Gaetano Favazza, Michele Galvagno, Ignazio Gennaro, Antonino Gerbino, Francesco Infurna, Salvatore Ingianni, Vincenzo Lo Iacono, Francesco Miranda, Andrea Mollica, Antonio Morello, Saretta Muscarà Zappulla, Sebastiano Musumeci, Anna Valeria Nardone, Giuseppe Occhipinti, Giovanni Piro, Lorenzo Salamone, Silvio Santangelo, Giuseppe Scaccianoce, Antonio Seu. i.l.p. 


 

Siracusa  - Ucsi : Arcivescovo Pappalardo incontra giornalisti sezione provinciale. Il messaggio  : “Un’alleanza educativa tra Chiesa e mondo della comunicazione per promuovere una giusta informazione. Un’alleanza basa sulla corresponsabilità. E’ necessaria  un’alleanza educativa tra chiesa e mondo della comunicazione per promuovere una giusta informazione. Voi avete un ruolo primario nella società. E’ utile e necessaria un’alleanza all’interno della chiesa tra laici e clero basata sulla corresponsabilità”.

(nella foto da sin. Failla, Pappalardo e Di Salvo)

Lo ha detto l’arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo che, oggi, sabato 2 luglio, alle 10, nel salone dell’Arcivescovado in piazza Duomo,  ha incontrato il consiglio direttivo dell’Ucsi della sezione di Siracusa, l’Unione Cattolica della Stampa italiana. L’incontro è stato voluto dal nuovo presidente della sezione Salvatore Di Salvo, dopo il rinnovo del consiglio direttivo. Presenti all’incontro, oltre al presidente Salvatore Di Salvo, il presidente emerito Gianni Failla, il consigliere dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Santo Gallo, il vice presidente provinciale dell’Ucsi Pia Parlato, il segretario Alberto Lo Passo, il consigliere Antonella Siliato,  don Giuseppe Lombardo e Giuseppe Aloisio. “L’incontro con monsignor Salvatore Pappalardo - ha detto il presidente Salvatore Di Salvo – è il primo del nuovo consiglio direttivo. Per noi giornalisti cattolici e per la sezione che mi onoro di rappresentare  è fondamentale iniziare questo triennio incontrando il nostro arcivescovo al quale abbiamo esternato le nostre preoccupazioni, ma anche la nostra disponibilità. Anche noi siamo “Chiesa” e avvertiamo l’esigenza di essere preparati ad affrontare l'attuale  fase storica. Per questo puntiamo molto sul tema della formazione”. L’arcivescovo Salvatore Pappalardo  ha toccato durante il suo intervento diversi argomenti importanti, tra i quali il lavoro che attende la diocesi di Siracusa nei prossimi anni. “Occorre una alleanza educativa  - ha detto l’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo -tra chiesa e media. Oggi, non occorre censurare nulla, ma è importante dare la giusta comunicazione per educare i cittadini. La chiesa, pur mantenendo le linee del Concilio e del codice di diritto canonico deve continuare la sua missione evangelica nella nostra società con nuovo slancio evangelico”. Il presidente Salvatore Di Salvo ha ringraziato l’arcivescovo Pappalardo, per la sua disponibilità e per le parole di incoraggiamento al lavoro, non indifferente, che aspetta il nuovo consiglio direttivo. L'UCSI, che attualmente associa oltre 3000 giornalisti, è nata nel 1959 per iniziativa di alcuni prestigiosi giornalisti dell'epoca che, negli anni del dopoguerra, si erano ritrovati nell'Istituto cattolico per le attività sociali e che sentirono l'esigenza di creare un'associazione professionale riservata esclusivamente agli operatori dell'informazione.


Siracusa Ucsi  Di Salvo presidente provinciale. Salvatore Di Salvo è il nuovo presidente provinciale Unione Cattolica della Stampa Italiana, di Siracusa. Il giornalista Salvatore Di Salvo, 46 anni,  è collaboratore del Giornale di Sicilia e redattore del settimanale cattolico “Cammino”,  è anche l'autore  del libro “Devoti! …W Santa Lucia” ..  Salvatore Di Salvo, subentra, dopo sedici anni, a Gianni Failla, nominato Presidente emerito della sezione provinciale. Il neo presidente è stato eletto sabato 18 giugno 2011 al termine della riunione del nuovo consiglio direttivo eletto dall'assemblea degli iscritti riuniti nel salone “Ettore Baranzini” di Santa Rita a Siracusa. Il nuovo presidente ha sostituito (nella foto da sin. Di Salvo e Failla) Gianni Failla, la cui sezione è stata costituita, su proposta di monsignor Alfio Inserra, direttore del settimanale diocesano “Cammino”, nella primavera del 1995.


Notizie

 


SALVO DI SALVO TESORIERE ORDINE GIORNALISTI SICILIA : QUOTE 2023 INVARIATE, PROGRAMMA ATTIVITA' ANNUALE


CONSIGLIO ORDINE DEI GIORNALISTI DI SICILIA

Roberto Gueli (Presidente), Salvatore Li Castri (Vicepresidente), Daniele Ditta (Segretario), Salvatore Di Salvo    (ascolta l'intervista)(Tesoriere), Filippo Mulè (Consigliere), Francesco Nicastro (Consigliere), Angela Katia Scapellato (Consigliere), Tiziana Martorana (Consigliere), Tiziana Caruso (Consigliere), Vittorio Corradino (presidente) (Revisore dei conti), Salvatore Messina (Revisore dei conti), Roberto Immesi (Revisore dei conti)

 

Tesoriere Salvatore Di Salvo

  (l'intervista)


EnnaUCSI, “Angeli e Stalker” : libro autobiografico di vittima  uscita indenne. La sezione provinciale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana di Enna il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e l’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa sezione provinciale di Enna hanno promosso e organizzato per venerdì 18 novembre 2016, dalle 17,30 alle 19,30, nella sala conferenze del Palagiovani di Barrafranca, in provincia di Enna, un corso riguardante la formazione dei giornalisti. Il seminario, sostenuto dall’Ucsi Sicilia, è sul tema" Violenza di genere ed il ruolo dei Mass Media: Angeli e Stalker”. Relatori il Segretario provinciale Assostampa di Enna Josè Trovato, la psicologa Maria Concetta Aleo, il consigliere nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo, presidente della sezione provinciale di Siracusa,

la scrittrice Giusy De Paola

(ascolta l'intervista).

Il presidente provinciale Ucsi Enna e responsabile della comunicazione Ucsi Sicilia Renato Pinnisi è designato quale moderatore. Il  presidente provinciale dell’Ucsi Renato Pinnisi ha detto : “Un seminario per riflettere su un tema importante sulla violenza di genere. Noi giornalisti ogni giorno siamo testimoni per raccontare le vicende quotidiane e cercando di riportare sempre la verità”. L’appuntamento prevede a seguire la presentazione del libro autobiografico “Angeli e Stalker” di Giusy De Paola, la prima donna in Italia che ha vinto una causa contro uno stalker, rimanendo lei ancora in vita. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale di Barrafranca, a cui ha aderito la Diocesi di Piazza Armerina e sostenuta dalle associazioni: Pro Loco, DonneInsieme “Sandra Crescimanno”, Cooperativa Sociale Agàpe, Settimanale cattolico diocesano “Settegiorni”, l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Michele Fiore, l’Uciim-sez. Barrafranca, l’Avis-sez. Barrafranca, l’Aisa Sicilia, l’Aisla. La presentazione è aperta con gli interventi del sindaco di Barrafranca Prof. Fabio Accardi e di Pietraperzia Avv. Antonio Bevilacqua. L’autrice è intervistata dal giornalista Renato Pinnisi.  Il  presidente dell’Ucsi di Enna Renato Pinnisi ha detto: “Questo evento apre la settimana dedicata a tutta una serie di eventi e momenti di riflessione in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.  La  presentazione del libro autobiografico di Giusy De Paola “Angeli e Stalker” è a Sortino, sabato 19, alle 19, presso la sala “Morfeo” del Convento dei Cappiccini,  in occasione della Giornata internazionale contro la “Violenza sulle donne” organizzata dall’Amministrazione comunale di Sortino, guidata da Vincenzo Parlato. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Ancipas e dall’antica Compagnia opera dei Pupi “Famiglia don Ignazio Puglisi”.  La  giornalista Pia Parlato intervista  l’autrice.


Catania  Assostampa  stigmatizza situazione preoccupante  “Ultima Tv”. Daniele Lo Porto Segretario Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania  ha scritto un duro  documento”  La segreteria di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti siciliani, esprime preoccupazione per le dinamiche occupazionali che si registrano a Ultima Tv, l’emittente televisiva il cui editore ha deciso di non rinnovare, per l’ennesima volta, contratti in scadenza di giornalisti che hanno dato prova di professionalità e di impegno nell’interesse dell’azienda. La precarizzazione del rapporto di lavoro è mortificante nei confronti di professionalità consolidate e in evidente contrasto con la crescita di una emittente che ha investito molto in tecnologia e strutture, ma che sembra non saper tenere in adeguata considerazione il valore delle risorse umane. Assostampa Catania sarà al fianco dei colleghi e delle colleghe in tutte le iniziative necessarie a salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma la dignità professionale e personale, che non può essere umiliata da atteggiamenti inammissibili sul piano formale e sostanziale”.


MESSINA Minacce di morte al collega giornalista Paolo Borrometi: Solidarietà anche  Ucsi Sicilia. L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le gravi minacce, fatte da un gruppo malavitoso di Pachino al collega giornalista Paolo Borrometi, direttore del giornale online "La Spia" e collaboratore dell'Agenzia Agi, si associa al coro unanime della solidarietà umana e professionale.  Il presidente dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con il collega Borrometi, inoltre esprimono un sentito ringraziamento alle forze di Polizia, che con la loro costante presenza sul territorio siciliano riescono a prevenire  e reprimere. Infine formulano un accorato appello alle istituzioni e ai cittadini, perché si operi insieme per un giornalismo libero, in uno Stato libero. Negli ultimi cinquant'anni i giornalisti  in Italia e in Sicilia in particolare, hanno pagato  un   conto salatissimo, che non siamo più disposti a pagare".  La solidarietà a Paolo Borrometi che è espressa da noi l L’INFORMATORE di Sicilia è stata manifestata anche dai due consiglieri nazionale Ucsi  Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo presidente della sezione Ucsi Siracusa. 


CataniaAssostampa: Antenna Sicilia no Tg ed intrattenimento. L’Associazione siciliana della stampa, la Slc-Cgil e la Fistel-Cisl in una nota congiunta affermano : “Tra qualche settimana, dopo avere licenziato i giornalisti e i tecnici, Antenna Sicilia non trasmetterà più né telegiornali né programmi di intrattenimento, scrivendo così in modo fallimentare la parola fine su una storia prestigiosa lunga ormai quasi 40 anni. L’apertura di un tavolo di trattative per affrontare con la massima urgenza la vertenza dei lavoratori della Sige che ha annunciato il licenziamento di 16 lavoratori, su un totale di 23, della storica emittente regionale. L’azienda, di cui la famiglia Ciancio tramite le proprie società è proprietaria, ha avviato nel luglio scorso le procedure previste dalla legge per licenziare i due terzi dei dipendenti, azzerando di fatto la redazione giornalistica e annunciando al contempo di dismettere la produzione di programmi di informazione e di intrattenimento. Questa scelta che sancisce il risultato di una politica industriale miope e di corto respiro, aggiungono i sindacati, infliggerà un nuovo duro colpo all’informazione in Sicilia con la cancellazione di una ‘voce’ storica e autorevole in un panorama informativo che sta subendo già durissimi colpi e in un contesto diventato sempre più critico dopo l’ingresso del digitale terrestre che, a differenza di tutte le regioni d’Italia, concludono Assostampa, Slc-Cgil e la Fistel-Cisl, non è stato seguito e accompagnato da una apposita legge di sostegno alle aziende e di finanziamento degli indispensabili strumenti di welfare per i lavoratori”. I sindacati hanno chiesto un incontro all’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso.


Catania –  Gaetano Rizzo  eletto consigliere nazionale  USSI. Il  segretario di Assostampa Catania Daniele Lo Porto  ha dichiarato:”Esprimo grande compiacimento al collega Gaetano Rizzo, iscritto nella sezione provinciale di Catania, per il prestigioso consenso ottenuto in campo nazionale”. Di seguito la comunicazione sull'elezione. “L’acese  Gaetano Rizzo

è stato eletto consigliere nazionale dell’Unione stampa sportiva italiana al termine del congresso che si è celebrato  a Chiavari, in provincia di Genova, ed ha rieletto come presidente Luigi Ferrajolo. La delegazione siciliana guidata dal presidente Roberto Gueli era rappresentata anche dai colleghi Filippo Mulè (presidente della commissione verifica poteri), Luigi Ronsisvalle, Antonio Foti, Nino Randazzo e Franco Cammarasana (vicepresidente del congresso) nonché dallo stesso Rizzo; tra i partecipanti di diritto all’importante appuntamento sindacale il catanese Giuseppe Di Bella, rieletto revisore dei conti. Gaetano Rizzo è risultato il terzo per numero di preferenze ricevute (38), a breve distanza da Gianfranco Coppola (41) della Rai e Alberto Bortolotti (39). Nel corso del congresso la delegazione siciliana si è fatta apprezzare per gli interventi del presidente Gueli, dei vicepresidenti Rizzo e Cammarasana e del segretario generale Randazzo che hanno riscosso ampi consensi”. All’amico e collega Gaetano Rizzo le congratulazioni ed il compiacimento personale. i.l.p.


Catania Accesso a fonti informazione riservato a giornalisti in rapporto istituzioni : “regole ed informazione corretta”. Daniele Lo Porto    quale  Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione Siciliana della Stampa, in uno scritto stigmatizza criteri e rapporti tra giornalisti ed istituzioni per l’informazione corretta. Il segretario Lo Porto scrive: “ Regolare in modo chiaro e definitivo i rapporti tra le istituzioni ed i giornalisti è l’unico modo per garantire una informazione corretta e trasparente a garanzia dei cittadini. La  nota è sia dell’Associazione siciliana della stampa che del Gus (gruppo uffici stampa)  La deregulation selvaggia che sta investendo il mondo dell’informazione, ed in particolare il settore delle testate giornalistiche on line e quello degli uffici stampa della pubblica amministrazione e privati, rischia di alterare il corretto concetto di accesso alle fonti di informazione. Basterebbe applicare la legge che nel 1963 ha istituto l’Ordine dei Giornalisti e che prevede che la professione possa essere svolta solo da chi è regolarmente iscritto all’ordine per evitare malintesi, inutili polemiche e scontri e per mettere definitivamente in chiaro che una conferenza stampa è definita tale solo se permette agli interessati (istituzioni o privati) di invitare i giornalisti (e solo loro), che siano realmente tali ed iscritti all’Ordine, per illustrare punti di vista e iniziative. Ai giornalisti spetta poi il compito di trasferire a lettori e telespettatori i contenuti della conferenza stampa. Cosa diversa sono le assemblee cittadine o le riunioni politiche alle quali chiunque può assistere ed intervenire compresi i giornalisti che potranno poi riferire quanto avvenuto ed i diversi punti di vista espressi. Sbaglia chi afferma che l’art. 21 della Costituzione, che tutela la liberta di espressione, equivalga ad un lasciapassare perché chiunque possa esercitare la professione giornalistica senza averne titolo. Pertanto   invitiamo tutte le istituzioni (dai Comuni alle società sportive) a normare in modo chiaro e definitivo, fissando anche con un regolamento e con procedure di accreditamento da applicare sempre o non solo in modo saltuario, i criteri di accesso dei giornalisti alle fonti di informazione”.


Catania - Uffici stampa: Comune Bagheria condannato ad applicare contratto lavoro giornalistico. Il  segretario provinciale di Catania Daniele Lo Porto, in merito scrive :"Il giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo, dott.ssa Paola Marino, con sentenza n. 1776, accogliendo il ricorso della giornalista difesa dall’avvocato Filippo Morici, ha inoltre condannato il Comune di Bagheria al pagamento delle differenze retributive tra il CCNL degli Enti locali e il CNLG riconoscendo alla giornalista la qualifica di redattore ordinario, oltre alle spese di lite. L’ente paga già all’INPGI, Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, i contributi previdenziali previsti. Il Comune di Bagheria, ente cui va riconosciuto di avere sempre considerato l’importanza dell’informazione pubblica, non si è appellato alla sentenza, riconoscendo il ruolo e le attività svolte dalla giornalista nell’ente. Questa sentenza va ad aggiungersi alle altre (ex Province di Agrigento e Messina,  Comune di Adrano, Asp di Ragusa), che in questi ultimi anni hanno determinato una ormai chiara giurisprudenza in favore dell’applicazione del contratto di lavoro giornalistico negli enti locali sottoposti al controllo della Regione, riconoscendo la piena validità dell’accordo firmato nel 2007 dal sindacato con il quale sono stati definiti i profili professionali dei giornalisti che lavorano negli uffici stampa degli enti locali in Sicilia". Il  segretario regionale di Assostampa, Alberto Cicero esprime soddisfazione: “Ancora un altro esempio dimostra che applicare il contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg ai giornalisti delle PA, così come affermato nell’ambito della contrattazione stipulata nel 2007 fra Regione Sicilia, Comuni, Province, Associazione Siciliana della Stampa e Federazione Nazionale  Stampa Italiana, è legittimo. E’, questa di Bagheria, un’altra sentenza che va in questa direzione e che dimostra che i burocrati, per sentirsi più sicuri, hanno bisogno delle sentenze dei giudici, anche lì ove vi sono norme che parlano chiaro”.



Catania Rinnovo organi Inpgi 4 siciliani eletti: Farinella, Ronsisvalle, Raffa e Gulletti.  I  giornalisti siciliani eletti nella tornata elettorale, che si è conclusa ieri, per il rinnovo degli organismi dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani sono Maria Pia Farinella, Luigi Ronsisvalle Giuseppe Gulletta ed Orazio Raffa. I  due seggi spettanti alla Sicilia nel Consiglio generale dell’Inpgi sono stati assegnati a Maria Pia Farinella (confermata), con 271 voti e Luigi Ronsisvalle con 213. Giuseppe Lo Re con 178 voti e Giovanni Villino con 136 preferenze non sono stati eletti. Giuseppe Gulletta è stato eletto con 400 voti nel Consiglio generale, in rappresentanza dei pensionati. Orazio Raffa nel comitato amministratore della gestione separata ha con successo conseguito 1117 voti ed è risultato il secondo più votato in campo nazionale. Ai colleghi eletti le felicitazioni personali e de L'INFORMATORE di Sicilia auguri di buon lavoro.


Catania - Torrisi e Nicolosi in Commissione Pari Opportunità. Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa  sezione provinciale di Catania in una nota plaude per l’elezione delle giornaliste in Commissione Pari Opportunità. Scrive Daniele Lo Porto : ” Le  colleghe Maria Torrisi, professionale, e Graziella Nicolosi, collaboratrice con la votazione di sabato scorso sono state elette componenti della Commissione regionale pari opportunità”.


Catania 10^ edizione premio internazionale giornalismo Maria Grazia Cutuli : assegnati riconoscimenti  a Lynsey Addario, Amalia De Simone ed Andrea Tuttoilmondo. I  tre giornalisti sono stati designati vincitori della decima edizione del premio organizzato dalla Fondazione Cutuli onlus. La cerimonia di consegna, si è svolta al teatro Sangiorgi di Catania. La  giornalista Maria Grazia Cutuli, era inviata del Corriere della Sera, rimase uccisa mentre era con 3 colleghi in un agguato in Afghanistan il 19 novembre del 2001. Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione, ha assegnato un premio speciale a Laura Anello.


Catania - Premio Enrico Escher #FUTUROPRESENTE. I vincitori conseguiranno l’accesso ad uno stage in una redazione giornalistica, le domande sono da presentare entro la scadenza del 31 marzo. Il premio è istituito per onorare la memoria del giornalista catanese Enrico Escher, tenendo vivo il ricordo della sua pionieristica capacità d'innovazione, manifestata anche attraverso l'attività di docenza all'Università di Catania e la promozione dei media universitari. Lo scopo del premio di giornalismo #FUTUROPRESENTE, ha più aspetti. Il riconoscimento è promosso dall’Ateneo catanese, in collaborazione con il Comune di Catania e col patrocinio della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia (Odg Sicilia). Il premio si suddivide in due sezioni, “reportage” e “videogiornalismo” – e vi possono partecipare giovani d’età inferiore a 35 anni che dovranno presentare un lavoro sul tema “Racconta l’innovazione della tua città”. I partecipanti alla sezione “reportage” dovranno lavorare su un elaborato (anche in forma di ipertesto specificamente redatto per il web e integrato a infografiche, immagini e testi collaterali) della lunghezza di 5000 battute per il testo principale, mentre i candidati alla sezione “videogiornalismo”, dovranno presentare un video (anche in forma di web-doc interattivo) della durata massima di 5 minuti. I vincitori svolgeranno uno stage extracurriculare di durata trimestrale in una redazione giornalistica con un rimborso spese mensile di 500 euro, finanziati dalla Ditta Cogip Holding srl e dalla Fnsi.  Gli elaborati presentati possono essere stati anche pubblicati su blog o testate giornalistiche online e su canale You Tube o Vimeo, purché la pubblicazione non sia avvenuta in data antecedente alla pubblicazione del bando, e purché all'atto della pubblicazione online risulti chiaramente indicata la destinazione #FUTUROPRESENTE - Premio di giornalismo Enrico Escher. Per partecipare è necessario iscriversi al sito web dedicato www.premioescher.it e seguire tutta la procedura indicata nel bando, pubblicato sul medesimo sito e sul portale d’Ateneo www.unict.it. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le 12 di martedì 31 marzo.


Palermo - Giuseppe Lazzaro Danzuso presidenza Collegio disciplina Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il presidente del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, ha nominato i nove componenti effettivi e i nove supplenti del Collegio territoriale  di disciplina dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, previsto dalla nuova legge di riforma degli Ordini (inserita nel cosiddetto "decreto salva-Italia"  Giuseppe Lazzaro Danzuso, free lance catanese, 55 anni,  ex consigliere dell'Ordine, sarà il presidente, in quanto più anziano  per iscrizione all'albo. Lara Sirignano, 44 anni, cronista di  giudiziaria dell'agenzia ANSA, la più giovane per iscrizione, sarà il   segretario. Gli altri componenti sono i professionisti Guido Monastra,  Gery Palazzotto, Giuseppe Rizzuto e Elvira Terranova ed i pubblicisti Roberto La Rosa, Antonio La Spina e Teresa Campagna. La cerimonia di  insediamento si è tenuta sabato scorso nella sede dell'Ordine, in via  Bernini 52-54, a Palermo. Il collegio di disciplina (CDT) sostituirà il  Consiglio regionale nell'esercizio dei poteri disciplinari dell'Ordine: tutti gli esposti in materia deontologica dovranno dunque essere  indirizzati al Collegio, che potrà agire anche d'ufficio. Il CDT opererà con collegi di tre componenti ciascuno, due dei quali dovranno essere  professionisti e uno pubblicista: almeno uno dei tre dovrà essere una  donna. La nomina da parte del presidente del tribunale è stata fatta  sulla base di una rosa di 18 nomi proposti dal Consiglio dell'Ordine. I  supplenti sono i professionisti Dora Di Cara, Vincenzo Marannano, Maria Tuzzo, Mario Pintagro, Alessandra Turrisi, Elena Di Dio ed i pubblicisti Nino Randazzo, Giovanni Perrone e Antonella Folgheretti.


Catania -  1° Premio Letterario “Tito Mascali” 1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Il giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia. “Il giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia”: è stato questo il tema della conferenza che si è svolta giovedì 18 dicembre alle ore 17 nei locali della libreria Catania Libri, in viale Regina Margherita (angolo via Etnea) e che precede  la cerimonia di consegna del 1° Premio Letterario “Tito Mascali” e del 1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Entrambi i premi sono stati istituiti dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio dell’Assostampa di Catania per ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia. Alla conferenza, sono intervenuti nomi storici del giornalismo catanese: l’on. Enzo Trantino, Aldo Motta e Antonio Di Paola, coordinati dal segretario provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e dal presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio Iacona. Presente all’incontro anche l’Azienda vitivinicola “Al-Cantàra”, che ha sponsorizzato l’evento e che da anni porta avanti un interessante progetto che sposa la produzione di prestigioso vino dell’Etna con la cultura e la letteratura siciliane.


Catania – "Un giornalista, un libro, un the", rassegna organizzata dall'Assostampa Catania sindacato unitario dei giornalisti, è il 3°  appuntamento fissato per lunedì 24 marzo, alle ore 17,30, al ristorante Noah, largo dei Vespri-via Redentore. L'introduzione del segretario provinciale, Daniele Lo Porto,  precede Giovanni Iozzia che parla di "L'estate di Catania. Cronaca semiseria e incompleta degli otto anni di sindacatura di Umberto Scapagnini". Il libro è commentato da Tino Vittorio, dell'Università di Catania, e dalla giornalista Monica Adorno, direttore de Il Mercatino


Catania - Trischitta: "Un giornalista, un libro, un the". Appuntamento con il ciclo di incontri, lunedì 3 marzo, alle ore 17,30, al ristorante Noah di Largo dei Vespri- via Redentore, organizzato dalla segreteria provinciale di Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti. Domenico Trischitta è con il suo "1999", protagonista dell'evento, sarà recensito da Nino Milazzo e Giuseppe Condorelli, dopo la presentazione di Daniele Lo Porto e Antonio Iacona. Daniele Lo Porto dice:”A cosa non ci ha abituato lo scrittore catanese Domenico Trischitta?!  La sua Catania la conosciamo ormai dai suoi romanzi apprezzati a livello nazionale, quelli del passato  e quelli del presente. Esattamente come la nostra città, passata e presente. Anche se Trischitta appartiene,  secondo il filosofo Manlio Sgalambro, alla "letteratura senza tempo", a quella letteratura che ti ritrovi "dentro" e  che, sia che produca piacere sia che provochi dolore, è letteratura di spessore.  Così è Domenico, Mimmo per gli amici. E a questa città attraverso lui diamo del "tu" e la ritroviamo ora gioiosa,  sorridente, assolata... ora lacerata, stuprata, derisa, abbandonata... infine riabbracciata, perché  non si può fare a meno di lei... se si è catanesi veri, di nascita, di sangue... Questa presentazione di "1999" di Trischitta che propone Assostampa non è nuova,  ma rappresenta certamente una nuova occasione di riflessione profonda sulla nostra città,  sui sentimenti di amore e di rabbia che suscita, sui sogni e sulle speranze di tante generazioni  nate e cresciute all'ombra dell'Etna e che il fuoco dell'Etna sentono dentro. Esattamente come questa letteratura  vulcanica”. L'ingresso è libero.


San Francesco di Sales: Patrono dei giornalisti. Per la festa del nostro Santo Patrono, Francesco di Sales, anche il card. Bagnasco quest'anno ha preparato un dono speciale. Il libro  è presentato a Roma nel pomeriggio del 24 gennaio, infatti, "La porta stretta", raccoglie le fila di un quinquennio di riflessioni ed indicazioni offerte alla Chiesa italiana. Una lente attraverso cui guardare alla crisi che sta attanagliando il nostro Paese in questi ultimi anni, al senso profondo della presenza ecclesiale in tale contesto e al ruolo insostituibile dei cristiani per tornare a vedere la luce in fondo al tunnel. Come tutti, dunque, attenderemo il messaggio del Santo Padre per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che viene reso noto proprio giovedì; da italiani, poi, avremo a disposizione un ulteriore strumento di discernimento ecclesiale e sociale. San Francesco di Sales vescovo cattolico francese nacque  il 21 agosto 1567 , morì a Lione il 28 dicembre 1622. Figlio  primogenito di  nobile ed antica famiglia savoiarda  ricevette una raffinata educazione. Il padre, voleva per Francesco una carriera giuridica e lo mandò all'Università di Padova, si laureò  e decise di divenire sacerdote. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chiablese, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo. Francesco inventò i “manifesti”, che permettevano di raggiungere tutti i fedeli. San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, è il più importante e celebre santo della Savoia. È stato proclamato santo nel 1665 da papa Alessandro VII ed è uno dei dottori della Chiesa.


Palermo -   Giornalisti: Ordine di Sicilia, firme sui comunicati per combattere  abusivismo. A firma del segretario Concetto Mannisi per il Consiglio Regionale è stato diramato il seguente cominicato:” Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, “considerato il costante aumento di note e informative per la stampa inviate da fonti non meglio precisate e identificate”, ha deciso di chiedere da questo momento in poi a tutti i propri iscritti di firmare sempre i comunicati stampa e i press release con il nome per esteso e la qualifica. “Il Consiglio regionale – si sottolinea in una nota - attribuisce grande importanza a tale adempimento, finalizzato ad impedire l’esercizio abusivo della professione, a dare tutela agli interessi dei giornalisti, nonché a garantire maggiore trasparenza ai cittadini sui rapporti fra i giornalisti e le fonti”. Per queste ragioni, il Consiglio regionale ha deciso che avvierà procedimenti disciplinari per quanti non ottempereranno alla disposizione.   Il Consiglio ha deliberato inoltre “di procedere per vie legali nei confronti di tutti coloro i quali inviano comunicati senza averne titolo, denunciandoli all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione giornalistica”. L’Ordine regionale chiede inoltre a tutti i propri iscritti di segnalare i casi di abusivismo “in maniera che i responsabili possano essere perseguiti a termini di legge”. Per il Consiglio Regionale il Segretario Concetto Mannisi.


PalermoGiornalisti, dibattito sul  Ddl-Diffamazione. Nell'ambito delle iniziative di protesta proclamate dalla Fnsi sul tema del Ddl-Diffamazione, l'Assostampa siciliana ed il Gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale cronisti italiani, hanno organizzato per martedì 27 novembre 2012 alle ore 10,00, un incontro-dibattito, nella sede dell'Associazione siciliana della Stampa a Palermo, via Francesco Crispi 286 . L'iniziativa nasce per approfondire attraverso un dibattito articolato le ragioni poste dal sindacato a tutela della libertà di stampa e della parità di trattamento tra direttori e cronisti in tema di diffamazione.