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Catania - Il commendatore  Orazio Zaccà è morto.  Amante di musica lirica quale baritono, noto armiere, commerciante, rappresentante di Confcommercio, politico, giudice tributario Orazio Zaccà era nato a Catania nel 1933. Si è spento all'età di 80 anni. Il  commendatore Orazio Zaccà  nel 1956era stato eletto Mister Catania.  La  musica lirica era tra le sue passioni più sentite. Un ricordo personale del commendatore Orazio Zaccà … una sera d’estate, di oltre 15 anni addietro, nella sua armeria, mi volle chiuso in una stanza per meglio sentire una sua tonante aria musicale,   ha inciso anche musicassette di lirica.  i.l.p.

E’ deceduto  Ezio Micalizio responsabile  comunale Protezione civile a Carlentini - Ezio Micalizio   responsabile del locale comparto comunale della Protezione civile è morto improvvisamente. Micalizio era responsabile del locale comparto della Protezione civile nei confronti del quale aveva profuso impegno non comune. E’ stato uno degli elementi più carismatici della Cisl. Ezio Micalizio ha avuto un ruolo di primo piano nella ricostruzione post terremoto, facendosi apprezzare  per le sue tante battaglie, sostenute a favore del gran popolo dei terremotati alloggiati nel campo container. Con la sua azione pubblica Ezio Micalizio ha saputo realizzare importanti iniziative fra cui spicca  il finanziamento  da parte della protezione civile nazionale, che ha permesso al locale comparto di essere dotato di ben  cinque mezzi antincendio.  La morte ha avvolto Ezio Micalizio improvvisamente lasciando nella costernazione i familiari.  I funerali programmati  venerdì mattina, alle 10,30, nella chiesa Maria Santissima della Stella di Pedagaggi. In questo momento di dolore siamo anche vicini alla moglie Rosanna Gimmillaro e al nostro  Gaetano Gimmillaro, suocero dell’estinto.


Siracusa - Don Lino David è tornato alla Casa del Padre all'età di 60 anni, si è spento il parroco della Basilica San Sebastiano Martire di Melilli.  I funerali sono  stati celebrati, sabato 11 settembre, alle ore 10.30, a Melilli nella Basilica di San Sebastiano e sono stati presieduti dall'Arcivescovo S. E. mons. Salvatore Pappalardo.  Don Lino era nato a Melilli il 23 settembre 1949 ed era stato ordinato presbitero il 13 settembre 1975 nella Basilica di San Sebastiano. In diocesi ha ricoperto diversi incarichi tra i quali Cappellano all'ospedale "Umberto I", Segretario dell'Arcivescovo, mons. Calogero Lauricella prima e mons. Giuseppe Costanzo dopo, Direttore dell'Ufficio diocesano per le Missioni, parroco della Chiesa di San Giovanni e San Marciano alle Catacombe di Siracusa. Don Lino David, da otto anni, era parroco a San Sebastiano a Melilli.  Una veglia di preghiera, alle 20.30, nella basilica di San Sebastiano si è tenuta la sera della  sua morte.


Palermo -  Martedì 18 novembre 2008, alle ore 10.00. si è spenta la professoressa Silvana Manfredi, già vice preside e docente  ordinario di “Esegesi dell’Antico Testamento” presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”. Nel pomeriggio alle ore 18.30 si è svolta una preghiera di suffragio presso l’Aula Magna della stessa Facoltà in corso Vittorio Emanuele, 463 a Palermo. La camera ardente allestita, mercoledì 19 novembre, alle 10.00, nella Cappella della Facoltà dove è possibile, rendere omaggio alla salma. La salma accompagnata in processione, alle ore 16.00, in Cattedrale dove l’Arcivescovo mons. Paolo Romeo alle ore 17 presiede le esequie. La professoressa Manfredi ha insegnato Sacra Scrittura ininterrottamente dal 1983 fino ad oggi presso la Facoltà teologica di Sicilia, avendo dedicato tutta la sua vita al ministero della Parola.

Lentini - Si è spento improvvisamente il 16 aprile 2009 il noto fabbroferraio ed artista del ferro  Roberto Barbagallo   di 36 anni. Persona buona e disponibile aveva fatto del mestiere un’arte personale. Il giovane Roberto lascia un grande vuoto nella sua famiglia : la fidanzata, i fratelli Salvatore, Sebastiano Paolo, Maurizio, Massimo e Fabio e la madre. I funerali alle ore 10.00 di venerdì 17 aprile, presso la chiesa Santa Croce di Lentini.

Lentini – E’ tornata alla Casa del Padre, il 16 ottobre 2008, la signora Giuseppa Spinavaria Salemi, di Sortino (SR), madre di don Enzo Salemi, Rettore della Chiesa di San Francesco all’Immacolata a Lentini. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia sezione di Lentini, Ivan Grancagnolo, legato da profonda amicizia e da una conoscenza diretta alla signora Pinuccia, di cui  sottolinea : “donna premurosa e attiva e sempre presente con la famiglia e con tutti i conoscenti grande esempio per i suoi amati nipoti Francesco e Jessica”, si unisce al dolore dell’amico don Enzo e della famiglia Salemi. Il rito funebre è stato celebrato, il 17 ottobre alle ore 15.30, presso la chiesa Madre di Sortino, presieduto da S.E. Mons. Giuseppe Costanzo già Arcivescovo Metropolita di Siracusa, alla presenza dal Vicario Generale mons. Greco e da molti sacerdoti arrivati da tutta la provincia. La chiesa era gremita da amici di famiglia e fedeli accorsi da Solarino e Lentini.  I soci della sezione tutti esprimono le più sentite condoglianze

Lentini - Salvatore Costanzo  già assistente di polizia presso il Commissariato di Lentini, ha lasciato la vita terrena, raggiungendo la Casa del Padre. Uomo, marito, padre e poliziotto esemplare, Salvatore Costanzo si è spento serenamente il 27 febbraio 2008. All’amico fraterno Francesco, degno erede, poliziotto integerrimo ed alla famiglia Costanzo, le condoglianze personali e della redazione de L’INFORMATORE.

Cordoglio per la morte del dottor Michele Scibilia Siracusa, 7 ottobre ’08 – Il sindaco, Roberto Visentin, a nome della Giunta e di tutta la città, esprime cordoglio per la morte del dottor Michele Scibilia. “In questo momento di dolore per la famiglia – ha detto il sindaco Visentin – voglio ricordare le doti umane e professionali del dottore Scibilia, fondatore della sezione provinciale della Lega italiana per la lotta ai tumori. Un medico preparato, che si è speso per moltissimi anni, e soprattutto nel campo della ginecologia, ad aiutare chi si è trovato a fare i conti con una malattia ancora oggi difficile da combattere”.

 

Lentini - Domenica 13 luglio è tornata serenamente alla Casa del Padre la signora N.D. Rosa Ciciulla Guerra, donna di eccezionali virtù morali e civiche. In tutta la sua vita è stata di esempio per chi l’ha conosciuta e lascia un ricordo indelebile. La signora Rosa Ciciulla, grande sostenitrice, come memoria storica per le vicende cittadine, del nipote Ivan Grancagnolo, persona conosciuta in tutta la Città per gli incarichi istituzionali ricoperti, da ultimo presidente dell’Istituto del Nastro Azzurro sezione di Lentini e della Associazione Nazionale  Autieri d’Italia sezione di Lentini. Al Rag. Ivan Grancagnolo e alla Famiglia Grancagnolo le più sentite condoglianze dalla Redazione.

 
 

 

 


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  necrologi      

Questa pagina è in suffragio ed in ricordo dei nostri defunti



Potete inviare i nomi dei vostri cari defunti, da ricordare per i quali pregare. I nomi che ci segnalerete verranno aggiunti in questa pagina

Chi  visita questa pagina, può dire una preghiera.

“L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen”



 di  Lella Battiato Majorana

TAORMINA SCOMPARSO PROF. MICALI LUMINARE MEDICINA. La Sicilia e il mondo accademico in lutto per la scomparsa del Prof. Giovanni Micali Catania, Taormina, Giardini Naxos, la Sicilia, il mondo scientifico e tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato per le sue elevate qualità professionali e umanitarie, ne piangono la dipartita.  Giovanni Micali, nato a Giardini Naxos 20 aprile 1931, si laureò nel 1956 in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Messina. Si specializzò in Chirurgia plastica nel 1959 presso l'Università di Milano. Successivamente ricevette una cattedra in Chirurgia Plastica presso l'Università degli studi di Catania, dove fondò e diresse un celebratissimo centro ustioni. L’U.O.C. Grandi Ustioni di Catania è stato il primo centro ustioni nato in Sicilia nel 1975; è costituito da 16 posti letto, 8 posti di terapia intensiva e 8 posti di terapia semintensiva e chirurgica plastica ed oncologica. Ex sindaco di Giardini Naxos, consigliere comunale di Taormina, medico tra i più rinomati a livello nazionale. Volontario Unicef per oltre vent’anni, il 27 ottobre 1998 venne eletto Presidente del Comitato Italiano UNICEF. Durante il suo mandato effettuò missioni a Kukës (al confine albanese) durante l'emergenza Kosovo e nel Gujarat indiano devastato dal terremoto. Rieletto nel 2004, ma si determinò a lasciare la carica nel giugno 2005. Giovanni Micali, personaggio noto e apprezzatissimo, si è spento all’età di 89 anni. I funerali si sono svolti lunedì 5 ottobre nel Duomo della città del centauro. I sindaci di Taormina, Mario Bolognari, e di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, hanno presenziato la cerimonia indossando al fascia tricolore. Numerose sono le persone che si sono associate al dolore della famiglia.


SIRACUSA – 10 giugno 2018- Gregorio Valvo, giornalista è tornato alla Casa del Padre dopo una lotta contro il male incurabile.   Con Gregorio abbiamo condiviso tempi buoni a Tele Stampa Sud che abbiamo fatto crescere negli anni 80-90.. agli albori del giornalismo televisivo .. Un ricordo: nel dicembre del 1990, subito dopo il terremoto di Santa Lucia con continue scosse di assestamento, era domenica ora del TG delle 14.30. Gregorio mi disse vai in onda Tu. Io risposi …no fai Tu l'edizione di oggi perché io ho già realizzato le interviste sul sisma, rimasi seduto accanto al tavolo della conduzione, per presentare solo i servizi. Gregorio si era appena seduto con la sigla del TG già partita: una forte scossa di terremoto bloccò il TG.. ci siamo guardarti in faccia ed in 30 secondi siamo usciti in strada.. Poi dopo la scossa sismica tutto tornò nella norma e Gregorio iniziò quel TG memorabile...


Lentini Nuccio Saccà il 10 maggio 2017 è  tornato alla Casa del Padre. Diversamente ABILE Nuccio ha sempre impiegato la sua vita dignitosa con un grande impegno nel sociale per  aiutare chi è debole come e più di lui.  Condoglianze...alla famiglia....ho ricordi buoni...grande persona, 1 amico .  i.l.p..


Lentini E’ tornata alla Casa del Padre la "Maestra Ersilia".  I nipoti Salvatore e Germana Lazzara  la ricordano : “Carissimi! da ieri pomeriggio, la nostra cara Nonna Ersilia non è più tra noi: siamo qui a parteciparVi un dolore che sappiamo essere anche il dolore delle tante persone che alla Nonna sono state legate da amicizia, affetto e stima reciproci. La coriacea e schietta "Maestra Ersilia" è stata donna generosa, esempio di rettitudine e, come si direbbe oggi, di "resilienza": l'abbiamo amata e apprezzata per i suoi grandi pregi ed i suoi simpatici difetti. Ne stiamo stati profondamente orgogliosi e ne andremo sempre inossidabilmente fieri. Ci conforta sapere che la Nonna sarà presente nelle preghiere e nei ricordi di quanti l'hanno conosciuta e voluta bene. Porgeremo un ultimo saluto terreno, mercoledì 15 febbraio 2017, presso la Chiesa Madre Sant'Alfio di Lentini, alle ore 15:30. Grazie. Salvatore e Germana Lazzara De Luca”.

Condoglianze...a tutti i parenti.... ho ricordi di famiglia che mi legano a LEI...

una  persona grande.....insegnante di vita e collega di mio padre. i.l.p..


Lentini - Francesco RIZZO, stimato poliziotto, ha reso l’anima a Dio. Sabato 14 dicembre 2013  a seguito di una dirompente malattia, ci ha lasciati l'amico,  nonchè Segretario Provinciale dell'O.S. Adp Siracusa Francesco RIZZO. Poliziotto esemplare che ha meritato i gradi sul campo per i meriti di servizio, genitore affezionato e cantante per passione è stato un uomo vero di cui potersi fidare. A  Francesco Rizzo il quotidiano on line ha anche dedicato la pagina http://www.informatoredisicilia.it/musica.htm. Alla famiglia le condoglianze dell’INFORMATORE di Sicilia e quelle personali. i.l.p.


LentiniGabriele Ossino  ha reso l’anima a Dio la notte del 24 marzo stroncato da un infarto a 49 anni. Gabriele   è stato chiamato in cielo, presto e da  giovane padre ha lasciato: il figlio  di appena un anno e mezzo che ancora stava imparando a conoscerlo e   la moglie Carmen che dovrà crescere il piccolo da sola ricordandogli il padre di cui lui stesso porta il nome. Gabriele Ossino è stato un uomo sempre alla ricerca del bene… della verità. Ho avuto il piacere di conoscerlo negli anni giovanili coincidenti con la mia iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, riconoscimento che ha ottenuto anche lui,  qualche anno  dopo di me, … con i miei forti stimoli nei suoi confronti. Gabriele ha collaborato  per alcuni anni anche con il nostro giornale assieme alla moglie Carmen, il suo carattere mite e schivo è stato sempre in contrasto con la sua voglia di fare bene a tutti i costi e non a caso ha ricoperto ruoli di rilievo in associazioni di Volontariato, Protezione Civile, Vigilanza ittica e Venatoria. E’ stato senza dubbio un personaggio nell’era dell’informazione televisiva  degli anni 80-90 conducendo decine e decine di TG prima con la Notizia e poi a Tele Stampa Sud. Gabriele ha sempre avuto una stima  nei miei confronti che talvolta sembrava disarmante, era una persona sincera,  aveva  trovato sia nella moglie Carmen che nel neonato figlio il quale porta il suo nome, i punti di riferimento della sua breve vita. Alla moglie Carmen ed alla famiglia le condoglianze de L’INFORMATORE di Sicilia, che possano crescere il piccolo Gabriele nella memoria del padre con i principi di lealtà e coraggio che servono ogni giorno a chi affronta la vita.  


SiracusaCordoglio giornalisti sportivi per Maria Zocco. La sezione provinciale dell’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) di Siracusa esprime, a norme di tutti i giornalisti sportivi, il cordoglio per la scomparsa di Maria Zocco storico presidente dell’EOS Siracusa Campione d’Italia di pallamano femminile nel 2000. Maria Zocco è stata dirigente umile, sanguigna, seria, competente. Ricordiamo il grande rispetto per i cronisti e per gli organi di informazione che hanno seguito le gesta della sua squadra. Un autentico esempio per tanti dirigenti sportivi. “Ricordo la sua voce che, al telefono, mi comunicava la vittoria dello scudetto – ha commentato Prospero Dente, presidente dell’USSI provinciale – Era la voce di una donna felice, quasi incredula, soddisfatta per avere riportato il tricolore in città. Maria mi disse semplicemente: ‘Siamo campioni d’Italia’; il tono era simile a quello di un dirigente che aveva vinto un torneo amichevole giovanile.Questa è stata Maria Zocco: semplice, schietta, sorridente. Vera”. 


Palermo - Si è spenta il primo luglio  a Palermo, all’età di 52 anni, la collega Giulia Randazzo capo ufficio stampa e comunicazione del Comune di Siracusa. Giulia Randazzo, da qualche mese stava combattendo contro un male incurabile. Giulia Randazzo era stata assunta al Comune alla fine del 2003, giornalista palermitana era laureata in Giurisprudenza con 110 e lode.  Giulia Randazzo è stata vincitrice del primo concorso pubblico che si è svolto in Sicilia per ricoprire il ruolo di capo ufficio stampa di una pubblica amministrazione. Attualmente era alla guida dell’ufficio stampa e comunicazione del Comune di Siracusa. Alla famiglia le condoglianze personali e delL'INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.

Giulia Randazzo, il cordoglio dell’amministrazione comunale e del sindaco Roberto Visentin.  Si è spenta giovedì scorso a Palermo, all’età di 52 anni, la collega Giulia Randazzo, giornalista professionista e capo Ufficio stampa e comunicazione del Comune. Giulia da qualche mese combatteva contro un male incurabile. Era stata assunta al Comune alla fine del 2003 e con noi ha lavorato fino a metà del 2008, prima di tornare nella sua Palermo per una nuova esperienza alla Regione. Ha trascorso a Siracusa poco meno di 5 anni, ma ha lasciato tanto. Giulia ha dato nuovo slancio alla comunicazione e alle relazioni esterne dell’ente; ha organizzato l’Ufficio stampa adeguandolo ai tempi; ha contribuito a realizzare la sala stampa e a dare una nuova veste grafica e un taglio giornalistico al bollettino degli atti amministrativi, “Informacittà”; ha lavorato con successo a tante campagne di comunicazione per il rilancio dell’immagine di Siracusa; in seno all’ufficio di Gabinetto ha collaborato a tanti importanti atti amministrativi. Giulia ha lasciato un segno profondo nel nostro Comune e in tutti i colleghi che hanno lavorato al suo fianco. Una donna decisa e un funzionario competente, che non sarà dimenticata anche da chi ha parlato con lei una sola volta. Un suo ricordo nella parole del sindaco, Roberto Visentin. “Prima che una professionista seria e un’importante risorsa per il Comune, era un’amica la cui competenza ho potuto stimare come assessore e poi come sindaco. Giulia era una donna dinamica, lavoratrice instancabile. Una giornalista che ha dato il meglio di sé nel settore della comunicazione pubblica, sia a Palermo che a Siracusa, dove ha portato la originalità e lungimiranza. Lascia un vuoto enorme in tutta l’amministrazione comunale, in tutti i dirigenti e i funzionari che l’hanno conosciuta e ne hanno apprezzato la determinazione e la conoscenza degli enti locali e della complessità delle leggi che li regolano. A nome di tutti i siracusani, la ringrazio per ciò che ha dato alla città”.

In ricordo di Giulia Randazzo

Siracusa  – Chi come noi l’ha conosciuta da vicino e ha lavorato per anni gomito a gomito con lei, sa bene l’entità del vuoto che Giulia Randazzo lascia con la sua scomparsa. Non è una frase di circostanza. Lo diciamo con convinzione, oltre che con sincera commozione, perché è stata, prima che un’ottima collega, un esempio di generosità nella vita e nella professione. Ci piacerebbe che la sala stampa del Comune fosse intitolata a Giulia. Lei contribuì a crearla, lei volle che fosse aperta alla città, fino a farla diventare uno dei luoghi emblematici delle nuove relazioni tra Comune e organi di informazione. Giulia c’è sempre stata, anche quando ha lasciato Siracusa per tornare nella sua amata Palermo; anche dopo aver saputo del male – “l’animale” lo chiamava – che l’ha corrosa in poco tempo. Era sempre pronta a dare un consiglio, disponibile dalla sua postazione alla Regione a fare qualcosa per Siracusa, interessata a ciò che accadeva nel nostro Ufficio stampa che ha organizzato e modellato, convinta com’era dell’importanza centrale che la comunicazione svolge nella società moderna, al servizio della gente e per rendere la pubblica amministrazione sempre più trasparente. Le compagne di comunicazione da lei promosse per l’Amministrazione erano sempre proiettate in avanti, avevano il fine di sprovincializzare Siracusa, in cui era arrivata portata dagli eventi ma dalla quale era rimasta affascinata. Era rimasta abbagliata dalla sua luce; aveva colto appieno il senso della storia e del mito; pensava che il suo patrimonio materiale e immateriale potessero essere l’arma vincente per il rilancio e per darle il posto che merita nella scena internazionale, forte del riconoscimento Unesco. Lavorò senza pausa in occasione della visita del presidente Ciampi perché sapeva che era un’occasione d’oro per valorizzare l’immagine di Siracusa e, in questo senso, cercava sempre di cogliere tutte le opportunità che si presentavano. Tutti i cronisti sono testimoni della sua disponibilità e apertura. Da giornalista professionista era consapevole dell’importanza della stampa e teneva ad avere con tutti rapporti improntati al rispetto reciproco pur nella diversità dei ruoli. Tutto questo fuso a una grande conoscenza dei meccanismi politici e giuridici che regolano la vita degli enti locali e che si è rivelata determinante nella definizione del rapporto di lavoro dei giornalisti all’interno della pubblica amministrazione. Per tutto questo e anche quanto dal punto di vista umano ha rappresentato (e che ciascuno custodisce dentro di sé) Giulia ci mancherà. 2 luglio 2010 L’Ufficio stampa e comunicazione Salvo Vecchio, Luciano Di Noto, Francesco Di Parenti, Giorgio Ruta, Maurizio Bottiglieri, Giovanna Sudano, Simona Ferla, Francesca Rubino, Rita Tuccio

            Aci Castello - Si è spento il professor Mario Labisi  politico di lungo corso e più volte amministratore della città di Catania, fondatore della C. T. A. “Villa Salvador”. Il professor Mario Labisi si è spento di mattina il 29 giugno 2010 nella sua casa di Aci Castello, all’età di 72 anni. Il professor Mario Labisi, è stato per decenni apprezzato amministratore della città di Catania e poi impegnato nel settore dell’assistenza ai malati mentali. I funerali saranno celebrati domani, Mercoledì 29 Giugno 2010 nella chiesa parrocchiale di San Mauro Abate ad Aci Castello alle ore 16.30, da don Nino Merlino. Nato nel Dicembre del 1937 a Novara di Sicilia, a soli ventuno anni diviene sindaco del piccolo paesino in provincia di Messina, riuscendo a detenere ancora oggi il particolare titolo di più giovane primo cittadino che la comunità novarese abbia mai espresso. Diplomatosi all’Isef, inizia ad insegnare educazione fisica in diversi istituti superiori di Catania e provincia, ed agli inizi degli anni 70’ riceve l’incarico di Vice provveditore al magistero di Catania. Nello stesso periodo fa il suo ingresso in politica, condividendo l’ideologia e l’azione del Partito Repubblicano Italiano, sotto la guida di Ugo La Malfa. Nel 1975 viene eletto per la prima volta Consigliere comunale a Catania, e nominato dal Sindaco nella carica di Sovrintendente del Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania fino al 1978. Dal 1980 fino al 1995, a seguito di elezioni comunali che lo hanno visto più volte indiscusso recordman di voti, ricopre la carica di Assessore alla Pubblica Istruzione, alla Cultura, allo Sport, allo Spettacolo ed al Turismo, ottenendo per diverse legislature la carica di Vice Sindaco. Dopo una sfortunata candidatura alla Camera dei Deputati, che lo vide per pochi voti primo dei non eletti, e la nomina a numerosi incarichi nell’ambito del suo  partito con Giulio Spadolini, prima di lasciare definitivamente la politica, Mario Labisi fu uno dei primi fautori della storica “Svolta Bianco” che portò in breve tempo alla “Primavera catanese” con l’elezione a Sindaco di Enzo Bianco. Negli ultimi anni, infine, insieme alla moglie Silvana ed ai consuoceri Gianni ed Esther Trovato, fonda la Comunità Terapeutica Assistita “Villa Salvador” per l’assistenza ai malati mentali. La storica struttura, che sorge al centro di Milo, è ancora oggi gestita con grande orgoglio dalla signora Silvana e dai figli Patrizia con il marito Henry, e Corrado con la moglie Maria.  Ufficio stampa  “Villa Salvador” s. r. l.           

....difficilmente capita d’incontrare persone geniali ed al tempo stesso gentili, garbate ed intelligenti e leali come Luciano Marturano   da alcuni anni 50enne, strappato anzitempo alla vita. Un infarto…. arrivato senza dare segnali particolari della sua pericolosità ha fermato, il giorno dell’Immacolata, 8 dicembre 2008 Luciano, uomo colto e mai arrogante,  dal tono di voce sempre basso anche quando era arrabbiato,  e solo per le ingiustizie a cui assisteva. E’ andato via un amico personale che ha dato molto, con la sua luminosa intelligenza, ha dato tanto anche all’INFORMATORE era uno dei nostri. Due ricordi di Luciano  …….  una nottata passata insieme, fino alle ore 6.00, per trovare e creare il logo del nostro giornale,  tanti anni addietro,  ed il grande  impegno profuso, un giorno, sempre alle 6 di mattina, per mandare in stampa il nostro giornale realizzando in tempo record le matrici. Grazie Luciano per quanto hai fatto e quanto avresti voluto e saputo certo fare… ancora. i.l.p.  

Il Presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro di Lentini, rag. Ivan Grancagnolo si unisce al dolore della famiglia del socio Giuseppe De Luca per la perdita del genero Luciano Marturano ed alla sig.ra Anna Maria De Luca Marturano le più sentite condoglianze.

Lentini - Cordoglio....Venuto a conoscenza della scomparsa dell’Ispettore Capo P.M. Salvatore Cappello, per la quale tutta la Città ha provato sgomento, esprimo il mio cordoglio, mentre le Associazioni d’Arma che rappresento chinano le bandiere  rendendo onore al compianto amico Salvatore il quale è stato ligio al dovere ed ha sempre onorato la divisa che ha portato con onore e lealtà. Mi unisco al dolore della famiglia, ed al Corpo della Polizia Municipale. Lentini, 29 aprile 2008  Ivan rag. Grancagnolo

Associazione Siciliana della Stampa Unione Stampa Sportiva Italiana  Gruppo Siciliano “F. Carli” SEZIONE DI SIRACUSA

Siracusa 5 febbraio 2009 - Si sono svolti di pomeriggio, alle ore 16, nella chiesa Maria Madre di Dio in viale Santa Panagia, i funerali di Claudio Vallone, collega giornalista scomparso ieri mattina all’età di 77 anni. Cronista sportivo della scuola di Lino Romano, Vallone è stato tra i primi corrispondenti siciliani, e siracusani, per la Gazzetta dello Sport. Per la “rosea” ha seguito i Gran Premi corsi sul circuito di contrada Fusco, ricevendo, il 24 marzo del 1960, una lettera autografa di ringraziamenti e complimenti dello stesso Enzo Ferrari. Indimenticati, restano ancora negli archivi della Gazzetta dello Sport, le cronache delle promozioni ottenute dal Siracusa calcio nel 1971, contro i Cantieri Navali, e nel 1979 con la finale di coppa Italia raccontata nell’edizione del 18 giugno. Nella sua carriera giornalistica anche una intensa e lunga collaborazione con il quotidiano La Sicilia. Claudio Vallone amava sovente ripetere una frase che Lino Romano gli rivolse all’inizio della sua attività: in questo mestiere, se ci provi una volta, sei perduto. E lui non nascondeva mai di sentirsi un “perduto”, travolto dal mestiere e dalla voglia di raccontare. Nella sua vita anche due romanzi, Il segreto di Memo, nel 1981, e Ego, Pilatus, nel 1983. Alla famiglia, alla moglie e alle figlie, il cordoglio dei giornalisti sportivi della provincia di Siracusa.  Il presidente Prospero Dente

Ricordo di Vito Giustolisi  da parte di Adriana Prazio Siracusa - Il 6 ottobre u.s. prematuramente, ci ha lasciato a Catania il Dr. Vito Giustolisi   già primario del nostro Ospedale Umberto I. L’ho conosciuto personalmente e non soltanto a me, ma a tutti i componenti del Tribunale per i Diritti del malato, oggi profondamente addolorati,  ci colpì  sin dal nostro primo incontro,oltre oltre alla Sua non comune professionalità, la sua umanità, la Sua disponibilità sempre pronto ad accogliere e ad ascoltare chiunque gli si rivolgesse.  Mi porto nel cuore il Suo essere il medico di tutti e a tutti i suoi  pazienti e non, regalava parole di conforto e di speranza. Un uomo e un medico dotato di un grande  carisma. Sono accorsi per l’ultimo saluto ca. 2.500 persone tutti estremamente commossi.   Mi associo al dolore della famiglia e alle parole che gli ha rivolto la presidente della SIMEU, Anna Maria Ferrari, che riporto per intero,  (Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza)  della quale il Dr. Giustolisi è stato Presidente.   “La sua forza e la sua lucidità non sono mai venute meno, pur essendo consapevole dell’inesorabilità e velocità della malattia che lo aveva colpito. Fino all’ultimo ha chiesto notizie sull’andamento dell’attivazione della Scuola di Specializzazione, fino all’ultimo non ha perso occasione di spronare i suoi collaboratori a lavorare senza risparmio di energie per dare ai pazienti la migliore assistenza possibile e noi a continuare la sua battaglia per fare crescere la disciplina dell’emergenza urgenza. E’ un grande uomo che ci ha lasciati. A lui ed alla sua determinazione dobbiamo alcuni passi importanti nell’attivazione della Scuola di Specializzazione, quale la sua istituzione nel 2006, quali alcuni indispensabili passaggi istituzionali successivi. Sapeva, e ci ha trasmesso questa certezza, che la Scuola avrebbe rappresentato per la nostra disciplina l’unica possibilità di sviluppo compiuto e per raggiungere il risultato ha speso molto di se stesso. Ma collegare Vito Giustolisi solo all’istituzione della Scuola di Specializzazione sarebbe estremamente riduttivo: Vito aveva estrema fiducia nei giovani, li amava, vedeva in loro il cambiamento e spesso ha fatto un passo indietro per mettere in evidenza loro, i giovani. Si è dedicato alla loro formazione ed al loro inserimento affinché si accelerasse il percorso di trasformazione delle nostre Unità Operative. Ha difeso in tutta Italia l’unicità delle Strutture di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza ed ha evitato che alcune venissero smembrate irrimediabilmente. Ha combattuto come un leone affinché non fossero approvati disegni di legge che avrebbero svilito i nostri ruoli nei Dipartimenti d’Emergenza.  L’elenco delle cose fatte sarebbe lungo e chi ha saputo vedere sa quanto Vito Giustolisi abbia contribuito a fare crescere la nostra disciplina e la SIMEU. Il tutto con onestà, dedizione, tenacia ed affetto, sì, affetto verso tutti noi che lavoriamo in un ambito difficile, stressante, con compiti spesso sproporzionati alle capacità professionali ed umane. Accanto all’affetto c’è sempre stato da parte sua un richiamo alla responsabilità personale, verso il paziente in primis, ma anche verso i colleghi e tutti i collaboratori. Ma la morte non allontana completamente il nostro caro amico e maestro, a noi rimane sempre la sua opera e il compito di tenere vivo il Suo insegnamento. Sarà nostro impegno non disperdere  nulla di quanto Vito Giustolisi ci ha trasmesso e di quanto ci ha lasciato cercando anzi di far rendere al massimo questa preziosa eredità. Siamo molto vicini ad Anna, la cara moglie, e ai figli Lorenzo, Giovanni e Francesco. Grazie di tutto Vito e buon viaggio!” Adriana Prazio – Tribunale Per I Diritti del Malato – Azienda Ospedaliera Umberto I.

Giornalisti siracusani cordoglio per scomparsa  del collega Saretto Leotta

Con grande dolore, questa mattina, abbiamo appreso della scomparsa di Saretto Leotta. Con il suo modo distinto, garbato e la sua indole riservata, non avrebbe sicuramente accettato celebrazioni e ricordi. Forse, con queste poche righe, rompiamo un patto non scritto che, con lui, abbiamo rinnovato in questi anni di vicinanza. Saretto avrebbe compiuto 75 anni tra pochi mesi. Tanti se guardiamo alla carta d’identità di molti di noi che, con lui, hanno lavorato gomito a gomito, condividendo alzatacce mattutine o straordinari serali dietro al fatto di cronaca. Una cosa resta forte in ognuno di noi; in noi quarantenni. L’aver perduto un collega, ma soprattutto un “coetaneo” nella passione e nello spirito per questo mestiere. Trent’anni di differenza, di esperienza di uomo e di giornalista, che Saretto non ha mai fatto pesare su nessuno di noi. Quel cronista anziano ci ha sempre accettati, da subito, e rispettati. Probabilmente, grazie a lui, abbiamo imparato l’umiltà e la correttezza vera del cronista. In questo è stato sicuramente l’unico, grande, irripetibile, maestro di molti di noi. Ad Angelo, Massimo e Fabrizio, i suoi figli, i nostri colleghi e amici, l’abbraccio di tutti i giornalisti sportivi siracusani. Quello sport che Saretto ha tanto amato. Passione e attaccamento alla città che lui è riuscito a trasferire ai tifosi con il periodico Alè Leoni.

Grazie Saretto e ciao. Il Presidente Prospero Dente

Con Saretto Leotta ci lascia un collega che ha raccontato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo territorio, un giornalista serio e competente. Ma perdiamo soprattutto un amico mite ed equilibrato, dotato di una caratteristica divenuta ormai merce rara: il buon senso. Tanto buon senso da permettergli di reggere la carica di segretario provinciale dell’Assostampa di Siracusa per ben dodici anni, dal 1970 al 1982. Personalmente devo a Saretto le prime “lezioni” di cronaca nera, lezioni impartite sul campo, con particolare riguardo all’importanza dei rapporti con le fonti d’informazione. Rapporti che da parte sua erano sempre improntati sul garbato riconoscimento reciproco dei rispettivi ruoli. Interpretando certamente i sentimenti di tutti gli iscritti all’Assostampa di Siracusa, esprimo da parte della Segreteria il sincero cordoglio alla famiglia Leotta, ed in particolare ai colleghi Angelo e Massimo. Il segretario provinciale    Damiano  Chiaramonte

OMAGGIO A SARETTO LEOTTA:

Nel giorno dei funerali, anche a nome di tutto il personale dell’Ufficio Stampa della Questura di Siracusa, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del noto giornalista Saretto LEOTTA e mi unisco al dolore di quanti, familiari, parenti, amici e colleghi, hanno avuto il piacere di conoscere ed apprezzare le grandi doti umane e professionali di Saretto,  serio e stimato professionista.

Il Capo di Gabinetto - Portavoce della Questura di Siracusa Primo Dirigente della Polizia di Stato   Dott. Salvatore La Rosa   


Lentini, 5 agosto 2008  Pippo LA PIRA  giornalista, past president del Rotary Club di Lentini e dell'Archeoclub d'Italia è tornato alla Casa del Padre. I funerali fissati per mercoledì 6 agosto, alle ore 11,30, presso la ex Cattedrale e Chiesa Madre di Lentini. Pippo La Pira era nato a Lentini il 28 febbraio 1928,  ha svolto la sua attività giornalistica con grande umiltà e serietà. E’ stato corrispondente: del Corriere della Sera, della “RAI”,  del IL GIORNO,  della “La Sicilia”, e del IL MATTINO. Funzionario del Credito Italiano, filiale di Lentini ha avuto sempre uno stile che lo ha contraddistinto. Nel 1960 gli è stato assegnato il "Premio Internazionale Lentini" per il giornalismo. Ha pubblicato volumi ed articoli sia di carattere storico che religioso su Lentini e su personaggi illustri lentinesi. Nel sociale ha ricoperto incarichi prestigiosi : presidente del Rotary Club di Lentini e poi dell'Archeoclub d'Italia, sede di Lentini “Alfio Sgalambro”. Pippo La Pira, anche dopo la scomparsa, lascia un traccia nel giornalismo per bene. Personalmente ho lucidi i ricordi degli anni della presidenza di Pippo La Pira al Rotary, 1980 e 1981 quando facevano parte del club service anche l’avvocato Alfio Sgalambro, l’avvocato Alessandro Tribulato ed il segretario ins. Francesco La Pera (mio padre n.1929-m.1994). E proprio  per quel periodo “fecondo” di cultura e personalità Giuseppe La Pira pubblicò il libro: ”Un anno rotariano” con tutte le lettere del presidente Pippo La Pira e del segretario Francesco La Pera, un “gioco di cognomi” per le due alte cariche del Rotary Club che ha sempre contraddistinto i due amici galantuomini che hanno percorso nella stima e nel rispetto reciproco un lungo tratto di vita insieme. Alla famiglia La Pira vanno le condoglianze personali e de L’INFORMATORE.  i.l.p.

 



 

Catania  - Il dottor Giuseppe Navarria è morto la mattina, del giorno 11 luglio 2013,  già direttore generale dell'azienda ospedaliera "Garibaldi" e del Cannizzaro di Catania ha svolto la sua vita nell’ambito della sanità sia a livello locale che regionale,  ha ricoperto incarichi di prestigio anche nell’AIFA l'Agenzia Italiana Farmaco  organismo di diritto pubblico che opera sulla base degli indirizzi e della vigilanza del Ministero. Giuseppe Navarria è padre dell'ex consigliere comunale Francesco Navarria.  Alla famiglia del dott. Navarria  le condoglianze personali e de L’INFORMATORE  di Sicilia.  

Siracusa - Commemorazione di Armando GRECO: il 28 dicembre alle ore 18 presso la Galleria Roma di Siracusa in via Maestranza 110. Corrado CARTIA e gli "AMICI DI ORTIGIA" ricorderanno il collega Armando GRECO scomparso il 26 giugno 2010.

Siracusa - I giornalisti siracusani sono vicini alla famiglia giornalista di Siracusa Armando Greco  che si è spento venerdì 25 giugno, di sera, dopo una lunga malattia. Il giornalista  Armando Greco è stato un volto noto in città, ha svolto la professione  sia con la radio che con la televisione non trascurando le esperienze con la carta stampata. Armando Greco ha lavorato accanto a tanti giornalisti che lo hanno stimato tra cui Dino Cartia, Vittorio Lucca, Giorgio Orefice, Enzo Giudice. Ha trascorso la sua vita all’insegna del pionierismo creativo lasciando una traccia indelebile. La redazione de L’INFORMATORE di Sicilia è vicina alla famiglia.

Siracusa -  Ferdinando Risi, persona di straordinaria gentilezza e sensibilità. Hanno luogo il 13 aprile di mattina i funerali di Ferdinando Risi, persona dall’animo gentile e sensibile che ho avuto la fortuna di conoscere nel corso della mia esistenza. Era molto amico di mia madre, Franca Maria Gianni, che nel maggio 2003 dedicò a lui di suo pugno, all’interno della rivista Illustrazione Siracusana, pagine assai delicate nella rubrica “Il Personaggio”. A beneficio della memoria del dott. Risi, ne

 faccio dono agli organi di stampa del nostro territorio. Michele Mangiafico

Siracusa - Siracusa ha dato, giovedì 6 maggio, l’ultimo saluto a Francesco Oliva conosciuto ed apprezzato disegnatore, morto all’età di ottantasette anni. Da alcuni critici Francesco Oliva è stato definito disegnatore-scultore in quanto nei suoi lavori a china sembra scolpire il foglio con il suo graphos. Disegnando il teatro greco sembra quasi che scolpisse sulla pietra calcarea. Molti edifici pubblici e monumentali di Siracusa espongono i suoi lavori, come la porta spagnola e la chiesa di San Giovanni. E come non ricordare la pentapoli per la cui realizzazione impiegò quasi tre anni. Il suo ultimo lavoro fu una cartella contenente otto disegni a china di pregevole fattura che presentò nel salone della facoltà di architettura, nel corso di una serata patrocinata dall’Aics di Siracusa. La quasi totalità delle mappe del catasto cittadino porta la firma di Francesco Oliva. Negli anni della saggezza scrisse un interessante volume di storia locale antica. Cenni di storia delle antiche Siracusae che volle dedicare all’amata moglie. Scompare con lui l’ultimo artista della vecchia scuola siracusana.

 Righe scritte da Liddo Schiavo su Francesco Oliva

Francesca MARCHESE  

nata  il  6 novembre 1938 è deceduta  il 18 ottobre 2008 a Catania 

Catania - Erano le 5:50 di quel giorno che mai potrò dimenticare...  il 18 Ottobre 2008. Dopo quasi 6 anni di lotte, sofferenze, ma anche di gioia e speranza, ci hai lasciati per sempre.. La tua mancanza è insopportabile, è un dolore che il tempo accresce inesorabilmente. Sei stata una madre unica, ci hai colmati di attenzioni, amore, dedizione totale. Con me avevi un rapporto incredibile, che andava oltre quello di madre e figlia, ero diventata per te la tua ancora, la tua forza, la tua speranza per uscirne  fuori tutte le volte.. Ho fatto di tutto, qualunque cosa... ma alla fine Dio ti ha voluta accanto a se, privando noi che ti amavamo del tuo calore.. Adesso sei il mio Angelo, bello, luminoso, presente in ogni attimo della mia vita, sei in me, nella mia anima, e mai ne uscirai. Ti porto nel sangue mamma... ho respirato il tuo ultimo alito di vita, mano nella mano, guancia a guancia, ti ho accompagnata nel tuo viaggio verso la luce, quella luce che tu stessa emanavi, con quel viso sempre bello, incredibilmente bello e radioso, nonostante la sofferenza. Anima mia mi manchi tanto... non smetterai mai di mancarmi.. vorrei poterti stringere a me ancora una volta....sentire il tuo calore, il tuo profumo.. . Ti abbraccio forte... TI AMO MAMMA..   Tua figlia Salvina...

Lentini  - Si è spento serenamente, alla veneranda età di 106 anni, il prof. Giuseppe Iannitto, insigne uomo di cultura e gran signore. Il prof. Giuseppe Iannitto  era nato a Lentini il 28 gennaio 1903 è morto il 30 gennaio 2009. Con la dipartita dell’insigne professore muore un pezzo di storia lentinese. Chi ha avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo, anche negli anni della pensione, ha certo tratto  un bagaglio culturale non indifferente. Mi sono sempre onorato di fare parte di quella schiera…. molto ridotta, di fortunati che hanno avuto il piacere di averlo conosciuto e già 90enne avere con lui scambiato apprezzamenti.  i.l.p.  

AUGURI ... A

 

Lentini - La professoressa Maria Luisa Saporito in La Rocca, ha lasciato la vita terrena, raggiungendo la Casa del Padre. Donna, madre ed insegnante esemplare, Maria Luisa Saporito in La Rocca si è spenta serenamente il 18 Marzo 2008, all’età di 69 anni. Alla famiglia La Rocca, le condoglianze personali e della redazione de L’INFORMATORE.

Lutto per la morte di Gino Palumbo

SIRACUSA 6 GENNAIO – Il Siracusa partecipa al dolore della famiglia Palumbo per la scomparsa di Gino, ex allenatore del Palermo e uomo conosciuto e stimato negli ambienti del calcio a 5 regionale e nazionale. Non è riuscito a vincere la sua battaglia più importante dopo che un aneurisma cerebrale lo aveva colpito un anno fa. Viva commozione è stata espressa dal presidente Fabio Pisanello e dal tecnico Giuseppe Spadaro, quest’ultimo suo amico di vecchia data.

Muore ispettore di polizia  in incidente stradale

Siracusa - Il Vice Sovrintendente Maurizio Ganci,  44 anni compiuti il 2 settembre, nativo di Floridia ha perso la vita, il 4 settembre alle ore 17.00 circa, a causa di un incidente stradale. Il poliziotto alla guida di una motocicletta Honda sulla strada statale 124 tra Siracusa e Floridia, s è scontrato frontalmente con una Volkswagen Lupo.  Maurizio Ganci, era entrato a far parte della Polizia di Stato nel 1983, prestava servizio alla Questura di Siracusa dal 1991. In tutti gli anni di lavoro, di servizio, Maurizio Ganci si è particolarmente distinto per le sue doti professionali ed umane lasciando un ottimo ricordo tra tutti i colleghi che lo hanno conosciuto e con cui ha lavorato. Alla Questura di Siracusa Maurizio Ganci ha prestato servizio all’U.P.G.S.P. Sez. Volanti, alla Squadra Mobile e dal 2005 era parte integrante dell’Ufficio Immigrazione in qualità di responsabile della quarta sezione. Durante la sua carriera ha collezionato 2 Encomi e 10 Lodi per la conclusione di importanti operazioni di polizia giudiziaria.

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Siracusa, 4 aprile  2008 Il carattere mite e la voglia di tenere sempre il profilo basso non sminuiscono l’immenso valore artistico, didattico e umano di Giovanni Migliara che, andandosene la notte scorsa, ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita culturale della nostra città. Genio della scultura, talentuoso ed eclettico artista e poeta della materia: sono tante le definizioni di un personaggio che, forse, ha dato il meglio di se nella formazione di una “classe” artistica di prim’ordine a Siracusa.  Personalmente preferisco sottolineare le sue doti umane caratterizzate da semplicità, mitezza, passione misurata per il proprio lavoro e tenera ed affettuosa dedizione per i figli. A Giuseppe Migliara, amico e collega regista-giornalista, e alla sua famiglia vanno i più  sinceri sentimenti di cordoglio da parte mia personale e di tutta la sezione dell’Associazione Siciliana della Stampa.  Il segretario provinciale Damiano  Chiaramonte

Angelo Brancato……  scompare un pezzo della sinistra Lentini  13 luglio 2008 - La scomparsa, prematura, avvenuta giovedì 10 luglio 2008, ed inaspettata, di Angelo Brancato,   politico della sinistra di “razza” ha addolorato molti ambienti della Città leontina e della provincia siracusana. E’ stato un uomo schivo e leale con gli amici. Ma,  negli ultimi anni,  la “politica rampante” gli aveva voltato le spalle, pur rispettandolo per le capacità di mediazione e di coagulazione. Angelo Brancato è andato via quasi in silenzio, dopo avere amministrato la Città di Lentini  in anni “fecondi”. Ha svolto quale assessore comunale ruoli determinanti. Negli ultimi tempi, pur rimanendo conoscitore dei meandri della politica è rimasto escluso dall’amministrazione attiva, proprio dai “rampanti” che poco stanno facendo per Lentini. E chi si trovava a discutere con Angelo Brancato sentiva questa “cappa”  che lui aveva percepito su di sé e su Lentini. Angelo Brancato faceva parte di quella “scuola politica” della sinistra vera e non di quella che ha portato soltanto alla situazione attuale. Angelo Brancato sapeva sempre tutto sui movimenti e gli accordi politici “sotterranei”, per capire meglio cosa stava accadendo nel “sotterraneo” politico bastavano pochi minuti di colloquio con lui. Sono stati molti tra gli addetti ai lavori ad ascoltare le riflessioni di Angelo Brancato che è comunque rimasto sempre solo. Era una solitudine non di allontanamento degli altri ma dagli altri a bordo della sua vespa rossa. Le condoglianze personali e della redazione de L’INFORMATORE.  i.l.p.


Santa RITA  


 

 

 

 

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