NOTIZIE

ULTIMORA

 

NOTIZIE DA

  REGIONE
 CATANIA

 PALERMO

 CALTANISSETTA
  MESSINA
 RAGUSA
 SIRACUSA
ACIREALE
 LENTINI
 CARLENTINI
 FRANCOFONTE
TAORMINA-G.NAXOS

RUBRICHE

  in politica
 ANNUNCI
 CONCORSI
 INTERNET
 ZODIACO
 MUSICA   new

 


LENTINI – Tenta di arrotare moglie 68enne, carabinieri ammanettano professionista 70enne: l’ha attesa su posto di lavoro. L’episodio si è verificato di pomeriggio in prossimità del piazzale Asl. Il noto professionista ha investito la moglie medico all’uscita dal luogo di lavoro. La prima ricostruzione secondo la narrazione di persone del luogo, sembra che lui abbia investito con la sua vettura la donna appena uscita dall’ufficio. L’investitore, secondo le narrazioni, dopo l’impatto con l’auto, sembra sia sceso per verificare personalmente le condizioni della donna, poi sarebbe salito nuovamente in macchina ed ingranato la marcia. Qualcuno sembra abbia urlato in direzione del marito che si sarebbe dileguato. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Qualcuno afferma che alla base del gesto possa esserci esserci gelosia e che lui sarebbe stato convinto del tradimento della moglie. I carabinieri di Lentini hanno arrestato l’investitore responsabile. La professionista rimasta ferita è fratturata in varie parti del corpo,in ospedale sta ricevendo le cure, non sarebbe in pericolo di vita.


SIRACUSA - CARABINIERI COMANDO NUCLEO INVESTIGATIVO PROVINCIALE AVVICENDAMENTO TRA CAP. ALFANO E MAGG. CLEMENTE. Il passaggio tra i due ufficiali è stato nell’ambito degli avvicendamenti annuali disposti dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa. Il Maggiore Simone CLEMENTE, già da qualche settimana era giunto a Sirucasa ed è  subentrato al Capitano Vincenzo ALFANO  il quale è stato trasferito a Catania ad altro prestigioso incarico, al comando del Nucleo Investigativo. Il Maggiore CLEMENTE, nato a Napoli 36 anni fa, proviene da 4 anni di comando della Compagnia di Santa Margherita Ligure (GE). L’ufficiale, precedentemente ha comandato la Compagnia CC di Tricase (LE) ed il Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana (BR), ed ha anche prestato servizio come comandante di plotone presso il 10° Battaglione CC Campania di Napoli. Il Maggiore Clemente ha svolto i suoi studi frequentando la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, il 187° Corso “Fermezza” dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma ed ha conseguito nell’anno 2007 la laurea triennale in Scienze Giuridiche; nel 2010 quella in Giurisprudenza; infine nel 2020 quella in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna. Il Maggiore CLEMENTE è insignito della Croce con spade del Sovrano Ordine Militare di Malta, della Croce d’Argento per anzianità di servizio militare e della cittadinanza onoraria del Comune di Castro (LE).  L’Ufficiale è stato in passato destinatario di diversi encomi per attività di soccorso di eccezionale portata nonché per delicate indagini svolte in Puglia, in area caratterizzata da elevato indice di criminalità.

 


LENTINI - CARABINIERI  E CACCIATORI TROVANO 1 PISTOLA NON REGOLARIZZATA NASCOSTA IN CASA, BLOCCATO 42ENNE DI MILITELLO V. CATANIA. I  servizi in ambito provinciale relativi alla prevenzione dei furti in aree rurali attivati dai carabinieri continuano senza sosta.  I militari della Stazione di Lentini ed uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, hanno ammanettato in flagranza di reato per detenzione illegale di armi da sparo e munizioni, D.L.F., 42enne originario di Militello Val di Catania. I militari dell’Arma, nell’ambito dei periodici controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dei furti negli agrumeti e uliveti soprattutto nella zona nord della provincia, hanno controllato un terreno agricolo ove l’uomo svolgeva l’attività di guardiania.  I carabinieri, a seguito della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo 1 pistola automatica marca BROWNING calibro 7,65 con relativo caricatore inserito contenente 2 munizioni dello stesso calibro, il tutto occultato all’interno di mobile  nel suo domicilio ed irregolarmente detenuto poiché di proprietà del defunto padre. Quanto rinvenuto dai militari, è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestato è stato condotto presso il suo domicilio agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.


LENTINI - 2 PISTOLE NASCOSTE IN AIUOLA TROVATE DA CARABINIERI NUCLEO OPERATIVO  AUGUSTA. I militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R. di Augusta, nell’ambito delle indagini tecniche e di sopralluogo svolto congiuntamente con la Polizia di Stato di Siracusa e Lentini, a seguito dell’omicidio di Sebastiano Greco avvenuto lo scorso 10 ottobre, hanno rinvenuto in via Scala di Lentini, abilmente occultate in un’aiuola e coperte da vegetazione, due pistole cariche e perfettamente funzionanti. Si tratta in particolare una pistola marca Beretta cal. 22 con caricatore contenente 7 cartucce e colpo in canna, arma risultata provento di furto avvenuto in Francofonte (SR) nel 2015 e di una pistola marca Walther mod. P 38 cal. 9 Luger, con caricatore contenente 8 cartucce, sulla quale sono ancora in corso accertamenti volti a chiarire la sua provenienza. Le armi, che erano in buono stato d’uso, sono state sottoposte a sequestro per il successivo inoltro al R.I.S. di Messina per essere sottoposte ad accertamenti tecnici finalizzati a verificare il loro eventuale utilizzo in passate azioni criminali. 

SIRACUSA - 3 nuovi Ufficiali a Comando Provinciale Carabinieri Siracusa.  Il Ten. Valentina BIANCHIN  è giunta al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri Siracusa, in sostituzione del Ten. Michele GAMBUTO, trasferito a Milano, al Nucleo Operativo della Compagnia di Milano Porta Monforte. Il  nuovo Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri a Noto è il  Ten. Sebastiano RUSSO. Il   Magg. Stefano SANTUCCIO  ha sostituito il Cap. Rossella CAPUANO destinata al Comando della Compagnia Carabinieri di Meldola (FC). Il Tenente Sebastiano RUSSO, di anni 42, è nativo di Enna; arruolatosi nell’Arma nel 1998, da Carabiniere ha prestato servizio in provincia di Reggio Calabria; dal 1999 al 2001 ha frequentato il corso biennale per Allievi Marescialli, per essere impiegato prima, presso il Comando Provinciale di Milano e, successivamente, dal 2007 al 2011, all’ufficio Pubblica Informazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e, fino al 2015, presso lo Stato Maggiore della Difesa di Roma. Dopo aver frequentato il 55° corso applicativo per Ufficiali del ruolo speciale dell’Arma dei Carabinieri, ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile delle Compagnie di Vicenza e dal 2016 di Alcamo (TP). L’Ufficiale, laureato in Giurisprudenza, è conoscitore delle lingue inglese e spagnola; ha conseguito il diploma universitario in criminologia applicata ed ha frequentato un master in diritto internazionale ed un corso di giornalismo per inviati in aree di crisi. Il Tenente Valentina BIANCHIN di anni 27, della provincia di Treviso, dal 2012 al 2014 ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e successivamente dal 2014 al 2017 presso la Scuola Ufficiali, il 194° corso applicativo per Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri. Successivamente ha svolto l’incarico di Comandante di Plotone/ Insegnante presso la Scuola Allievi Marescialli di Firenze. L’Ufficiale ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con il punteggio di 110/110 e lode ed è conoscitore delle lingue inglese e francese.


SIRACUSA - Rosa Alba Stramandino lascia l’incarico di Capo della Squadra Mobile aretusea per andare a dirigere la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Perugia. La Dott.ssa Stramandino è giunta a Siracusa nel marzo del 2016 e durante la sua permanenza alla guida dell’ufficio investigativo della Questura di Siracusa si è evidenziata per il suo impegno e la sua costanza nel voler apportare importanti innovazioni in seno all’ufficio rendendolo più moderno ed efficiente. le operazioni di polizia giudiziaria condotte con successo che hanno permesso di infliggere importanti colpi alla criminalità organizzata locale sono state numerose. Tutti  gli arresti ed i sequestri di importanti quantitativi di droga sottratti alle piazze dello spaccio siracusano si ricordano in particolar modo. Rosalba Stramandino, durante il suo incarico a Siracusa, ha anche frequentato la Scuola di alta formazione dirigenziale della Polizia di Stato di Roma. Il Questore di Siracusa Gabriella Ioppolo ha manifestato un sincero ringraziamento alla dott.ssa  Rosa Alba Stramandino che ha lasciato la provincia di Siracusa per il notevole impegno profuso e l’abnegazione dimostrata durante l’espletamento dei propri incarichi.


AUGUSTA SR – PROMOSSO  DIRIGENTE  COMMISSARIATO. Il Vice Questore Aggiunto, Dr. Giancarlo Consoli

Dirigente del Commissariato di P.S. di Augusta è stato promosso Primo Dirigente. Il Funzionario di Polizia aveva in passato già diretto in Provincia i Commissariati di Pachino e di Avola ed era rientrato ad Augusta dopo aver comandato i Commissariati catanesi di Nesima e di Adrano ed aver frequentato il corso di alta formazione interforze a Roma. Il dott. Consoli si è sempre contraddistinto per una spiccata propensione investigativa testimoniata dalle tante operazioni di polizia giudiziaria portate a termine con successo soprattutto nel contrasto alla criminalità organizzata.


LENTINI - Action Day: CC ammanettano 1 catanese trasfertista per furto oro in villa, recuperati preziosi per 3mila €. Si tratta di Francesco Lombardo 41enne, catanese. I  militari della stazione di Lentini, ieri pomeriggio, sono intervenuti in via Giovanni XXIII, dove erano stati segnalati aggirarsi alcuni soggetti con atteggiamento sospetto. I  Carabinieri, hanno notato una persona, in una villa, che alla loro vista si è liberato di alcuni oggetti dandosi alla fuga. Il   maldestro, dopo un breve inseguimento è stato bloccato ed arrestato nella flagranza di reato per furto di monili in oro, del valore di circa 3.000 euro. Il soggetto aveva abbandonato la refurtiva nel giardino dell’abitazione saccheggiata, prima di darsi alla fuga. L’arrestato, per il quale è stato richiesto all’Autorità di P.S. il divieto di ritorno nel comune di Lentini, su disposizione del P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, ieri, è stato impegnato nell’”Action Day”, giornata dedicata, a livello nazionale, alla lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale nei luoghi maggiormente interessati dal fenomeno. L’organizzazione della fase esecutiva dell’attività è stata curata, preliminarmente, nell’ambito di uno specifico Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Siracusa ed a cui hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell’ordine e delle polizie locali. Nell’ambito provinciale, i Carabinieri, per lo specifico servizio, hanno dispiegato pattuglie di tutte le Stazioni, dei posti fissi stagionali di Agnone Bagni e Marzamemi, della Tenenza e dei 3 Nuclei Operativi e Radiomobili presenti in sede di Compagnia. L’azione di contrasto, ha permesso di controllare oltre 125 persone, di cui 23 stranieri, trarre in arresto 1 persona per furto in abitazione, denunciare in stato di libertà 1 extracomunitario, che sebbene colpito da ordine di espulsione del Questore di Catania nel 2013, non aveva ottemperato a lasciare il territorio nazionale a sanzionare amministrativamente 4 venditori ambulanti, sequestrando oltre 150 capi di abbigliamento e circa 60 giocattoli che tentavano di vendere in mancanza delle previste autorizzazioni.


MELILLI SR -  Fiamme da stufa accesa avvolgono 99enne morto nel sonno. I carabinieri della Compagnia di Augusta, stamani, verso le ore 08.00,  sono intervenuti a Villasmundo (SR), in una via del centro abitato, per cause in corso di accertamento, presumibilmente riconducibili ad un malfunzionamento della stufa a gas. Il danno avrebbe  sviluppato un incendio che ha interessato un’abitazione, ubicata al primo piano di un immobile condominiale, dove il proprietario novantanovenne, colto nel sonno, perdeva la vita avvolto dalle fiamme. il figlio della vittima e la moglie di quest’ultimo, entrambi residenti nell’appartamento adiacente,  non coinvolto nell’incendio, nell’immediatezza, nel tentativo di  trarre in salvo il familiare,  hanno subito una lieve intossicazione  e sono  stati trasportati, non in pericolo di vita, da personale del 118, presso l’Ospedale “Umberto I” di Siracusa. I VV.FF. del distaccamento Augusta e di Siracusa, sono intervenuti assieme ai militari della locale Stazione Carabinieri di Villasmundo e del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, ponendo in sicurezza l’abitazione, interamente interessata dalle fiamme, dichiarandola inagibile.


SIRACUSAPolizia trova 103g. cocaina a pusher:  bloccato. Agenti in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno arrestato Francesco Granata 39enne siracusano, già conosciuto dalle forze di Polizia, per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. Gli investigatori della Squadra Mobile, impegnati in servizi finalizzati e predisposti per il contrasto dello spaccio di droga, hanno bloccato, in via Don Luigi Sturzo, l’auto guidata  dal sospetto. Il personaggio a controllo di rito, alla vista dei poliziotti,  mal celava un certo nervosismo.  Gli  agenti hanno perquisito il sospetto rinvenendo e sequestrando 103 grammi di cocaina. Il personaggio, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.


SIRACUSA – Blitz CC in casa gestore circolo ricreativo: cocaina in camera  da letto. Carabinieri della Compagnia di Siracusa, impegnati ieri in un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, hanno bloccato in flagranza di reato, Rizza Carmelo 52enne, gestore di un circolo ricreativo,  noto per reati specifici per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri a seguito di un’accurata attività informativa, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione in uso al 52enne siracusano. I militari nel corso dell’azione hanno rinvenuto, in un cassetto di un mobile nella camera da letto, circa 7 grammi di cocaina pura ed un bilancino di precisione. Lo stupefacente sequestrato, ancora da dividere in dosi, sarebbe stato destinato probabilmente allo spaccio nella città di Siracusa, ed avrebbe consentito di guadagnare di diverse centinaia di euro. I  militari dell’Arma, di fronte a tali evidenti segnali indicanti una concreta attività di spaccio hanno dichiarato in arresto il Rizza e l’hanno condotto presso i locali della Compagnia di Siracusa per le formalità di rito. L’Autorità Giudiziaria, ha infine disposto la detenzione domiciliare in attesa di rito direttissimo.


LENTINI -  Donna ferita con fucilata dal benzinaio, 1 in manette. Si tratta di Sebastiano Buremi 24enne, lentinese. Gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, ieri mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Siracusa, nei confronti di Sebastiano Buremi, per i reati di detenzione illegale di pistola e lesioni. L’ordinanza è scaturita dalle indagini svolte dagli Agenti del Commissariato, sotto la direzione della Procura Siracusana. I fatti risalgono alla sera  del 5 novembre 2017, in cui si sono svolte le elezioni regionali, quando al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lentini, giunse accompagnata dal coniuge, una donna attinta da un colpo di arma da fuoco. La vittima ed il suo convivente, in quella occasione, dichiararono che, alle ore 19.30 circa, si trovavano a rifornire l’auto presso un distributore di carburanti in via Vittorio Emanuele II. La coppia avrebbe udito uno sparo e subito dopo entrambi si accorsero che la donna era stata ferita da un colpo d’arma da fuoco, presumibilmente esploso da due giovani a bordo di un ciclomotore, indossanti entrambi un casco protettivo. La polizia rilevò che tale ricostruzione evidenziava sin da subito delle discrepanze che indussero gli investigatori ad approfondire l’intera vicenda. Gli inquirenti hanno appurato che l’iniziale tentativo di depistaggio ed occultamento dei fatti, sarebbe stato operato dalla stessa persona offesa e dal suo nucleo familiare strettamente imparentato con quello del Buremi. I tutori dell’ordine, grazie alla perizia investigativa ed alle accurate indagini svolte dagli uomini del commissariato, hanno acclarato responsabilità penali a carico dell’arrestato.


FRANCOFONTE  SR- Donna violentata: lui con stratagemma entra in casa, CC fermano 1 rumeno.   Si tratta di Gabriel TEODORESCU 23enne rumeno, celibe, nullafacente. Una  donna 38enne, residente nel Comune Francofonte, alle 13.00 è presentata presso il Comando Stazione Carabinieri, ed in un stato di estrema agitazione ha denunciato ai militari dell’Arma di aver appena subito una violenza sessuale. La vittima, che presentava anche delle evidenti escoriazioni sul corpo, ha fornito immediatamente i riferimenti del luogo e la descrizione dei tratti somatici e degli indumenti indossati dal suo aggressore.  Una  pattuglia di carabinieri si è pensa cura della donna tranquillizzandola e chiedendo l’intervento di un’ambulanza del 118, mentre un nutrito numero di militari ha attivato immediatamente le ricerche del soggetto che difatti veniva rintracciato nel giro di qualche minuto e bloccato dai militari. Il sospettato  si stava allontanando dal luogo indicato dalla vittima. Gabriel TEODORESCU, con il pretesto di essere interessato al mobilio messo in vendita dalla donna e di volerlo personalmente vedere prima dell’acquisto, si faceva condurre presso la sua abitazione. Il turpe appena chiusa la porta, ha minacciato ed aggredito fisicamente la malcapitata trasportandola di peso nella camera da letto dove, nonostante tutte le resistenze della donna, ha abusato di lei sessualmente. La  vittima, appena liberatasi del suo aggressore, ha chiesto ausilio ai Carabinieri che acquisite e repertate tutte le prove ematiche e biologiche, oltre che la dettagliata querela della donna, hanno sottoposto il reo a fermo di Polizia Giudiziaria, associandolo successivamente presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.


SIRACUSA V.Questore Marletta a direzione Immigrazione SR, V.Questore Consoli a dirigere Augusta. Gli avvicendamenti dei funzionari di Polizia in provincia aretusea. Un ritorno in provincia di Siracusa è per il neo promosso Vice Questore Giancarlo Consoli che in passato aveva lasciato la direzione del Commissariato di P.S. di Avola per assumere il comando dei Commissariati catanesi di Nesima e di Adrano, prima di frequentare il corso di alta formazione interforze a Roma. Il dott. Consoli si è sempre contraddistinto per una spiccata propensione investigativa testimoniata dalle tante operazioni di polizia giudiziaria portate a termine con successo soprattutto nel contrasto alle organizzazioni criminali di stampo mafioso.La dott.ssa Marletta, dal 2014 alla direzione del Commissariato di P.S. di Augusta,  dopo aver ricoperto incarichi nella Squadra Mobile catanese, và a dirigere l’Ufficio Immigrazione della Questura aretusea, portando con se tutta l’esperienza acquisita in tanti anni di direzione dell’ordine pubblico in occasione degli sbarchi di migranti presso il porto megarese.  Il  Vice Questore Marletta è un Funzionario di comprovata esperienza che si è sempre distinto per professionalità e competenza. L’augurio di  buon lavoro ai due funzionari di Polizia insediati nei rispettivi comandi è personale e del nostro giornale.


AUGUSTA SRCC inseguono topo d’appartamento su auto in fuga, sbatte contro palo luce: preso. Si tratta del catanese Claudio Maurizio Storniolo 56enne, coniugato, nullafacente. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta,  la notte scorsa, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dei reati predatori pianificato dal Comando Compagnia agli ordini del comandante capitano Rossella Capuano, proprio per contrastare il fenomeno dei furti in appartamento sul Comune di Melilli e più nello specifico sulla frazione di Villasmundo, hanno bloccato, in flagranza di reato, per l’antipatico reato di furto in abitazione il noto  Storniolo. I Carabinieri, a seguito di segnalazione della vittima del patito furto, hanno  intercettato, a pochi centinaia di metri dall’obiettivo preso di mira, un’auto  condotta dal sospetto. Il personaggio   alla vista dei militari si è dato  precipitosamente alla fuga. I carabinieri, dopo un breve inseguimento, all’altezza della S.S. 114, nei pressi del Villaggio Balneare “Gabbiano Azzurro”, hanno ammanettato il maldestro. Il fuggitivo ha terminato autonomamente la sua corsa, andando a sbattere contro un palo di illuminazione pubblica. I militari nell’auto hanno rinvenuto la refurtiva poco prima asportata. I tutori dell’ordine, dopo avere interamente recuperato e restituito la merce all’avente diritto, hanno dichiarato in arresto il  responsabile per associarlo, successivamente, presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorita Giudiziaria competente.


SIRACUSA – Siracusano con obbligo dimora, divieto uscire da casa in orario notturno è preso fuori da CC in condominio e 1 dose cocaina. Si tratta di Sebastiano Tinè 34enne siracusano. I  Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, ieri notte, erano impegnati in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati.  I militari, durante un normale controllo degli arrestati ai domiciliari, si sono imbattuti in un soggetto sospetto. Il personaggio, alla richiesta di fornire spiegazioni circa la sua presenza in un condominio, per eludere il controllo, ha spintonato uno dei due militari e si è dato alla fuga. Il maldestro, è stato identificato per Sebastiano Tinè, in atto sottoposto all’obbligo dimora con divieto di uscire da casa in orario notturno, il quale per sfuggire ai Carabinieri si era introdotto anche in una proprietà privata ma è stato tempestivamente bloccato. Tinè è stato  sottoposto a perquisizione personale ed è risultato in possesso di 1 dose di cocaina pertanto è stato segnalato in Prefettura in qualità di assuntore di sostanze stupefacenti. L’arrestato, dopo aver espletato le formalità di rito presso la Compagnia Carabinieri di Siracusa è stato condotto nel carcere di Cavadonna in attesa di rito direttissimo.


LENTINI – 1 morto in scontro auto-Tir vicino ospedale  strada per Scordia. La Vittima Alfio Emmi 62 anni, bracciante agricolo di Lentini,  era a bordo di una Mercedes guidata dal figlio. Le cause del sinistro sono al vaglio degli inquirenti.   La  vettura di sera si è scontrata con l’autoarticolato, in prossimità dell’ospedale di Lentini. Alfio Emmi ha perso la vita quasi subito nell’impatto   fatale. I soccorritori nulla hanno potuto fare per il bracciante agricolo,  ferite lievi per il figlio e per il conducente del tir, medicati nel pronto soccorso dell’ospedale a Lentini. la polizia municipale di Lentini ha  effettuato i rilievi per capire la dinamica dell’incidente.


SIRACUSA Paglialunga, insediata Vicario  Questore  Siracusa. La   dottoressa Antonella Paglialunga, Primo dirigente della Polizia di Stato, è il nuovo Vicario del Questore di Siracusa.  La dirigente è catanese, laureata in Giurisprudenza ed in Scienze delle pubbliche amministrazioni, è entrata nella polizia nel 1988 con la qualifica di vice commissario. La   dottoressa Antonella Paglialunga ha al suo attivo una carriera lunga e brillante, costellata da incarichi di prestigio e riconoscimenti formali. La   dottoressa Antonella Paglialunga era stata promossa primo dirigente nel 2009, vanta una lunga esperienza in Uffici operativi; dopo avere prestato la sua attività professionale nella Questura di Agrigento, era stata trasferita a Catania, dove ha svolto servizio presso il Commissariato “Nesima”, la Divisione P.A.S.I. della Questura e l’Ufficio di Gabinetto, del quale è stata anche reggente, prima di approdare alla Digos etnea. La   dottoressa Antonella Paglialunga ha svolto numerosi  incarichi delicati  in seno alla Questura di Catania: responsabile dell’Ufficio relazioni esterne ed Ufficio stampa, coordinatore G.O.S.. La  dottoressa Antonella Paglialunga per sette anni ha svolto il ruolo di dirigente della Digos nella Questura di Catania, Ufficio che aveva già diretto quale reggente.  La   dottoressa Antonella Paglialunga nelle delicate funzioni di Dirigente la Digos, ha portato a segno numerosi successi professionali, sia in materia di anti-terrorismo che di reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, oltre ad aver svolto con successo importanti attività investigative nelle materie di peculiare attribuzione, dal giugno 2016 ha ricoperto l’incarico di Vicario del Questore della provincia di Enna. Le  più fervide congratulazioni con sincera stima sono espresse anche dal nostro giornale.


SIRACUSA 2 Case Riposo Anziani multate da Carabinieri NAS : mancanza rispetto  standard previsti legge. I Militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, nell’ambito dei servizi di controllo disposti dal Comando per la Tutela della Salute di Roma ed in collaborazione con gli uomini del Comando Provinciale di Siracusa, hanno effettuato controlli presso alcune Case di Riposo per anziani del capoluogo, al fine di verificare i requisiti autorizzativi, igienico sanitari e le condizioni di benessere degli anziani ospiti. I tutori dell’ordine, nel corso delle ispezioni, in due Case di Riposo per anziani, le hanno multate amministrativamente poiché ospitavano un numero di persone superiore a quello previsto dalle autorizzazioni. I militari in una delle strutture, altresì hanno accertato che non era stato attuato il piano di autocontrollo alimentare (c.d. HACCP). I NAS complessivamente hanno elevato sanzioni amministrative per circa 6.000,00 euro, a cui dovrebbe seguire la proposta di chiusura all’Autorità Amministrativa competente. I servizi di controllo alle Case di Riposo per anziani sono stati effettuati nel periodo delle festività pasquali, e continueranno nel corso di tutto il periodo estivo, al fine di verificare che le condizioni di ospitalità e benessere di questa fascia debole avvenga rispettando gli standard previsti dalle leggi.


PACHINO SRAbusi su ragazzina in difficoltà psichiche: Polizia ammanetta  impiegato 67enne cultore palestra. Si tratta di Giombattista LOMBARDO  67enne. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, diretto dal Vice Questore dott.ssa Maria A. Malandrino, nella mattinata, al termine di una delicata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha arrestato LOMBARDO, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della Procura della Repubblica. I reati contestati a  LOMBARDO sono : violenza sessuale aggravata e continuata commessa abusando delle condizioni di inferiorità fisica, economica e psichica della bambina (affetta da un ritardo mentale di medio grado), sin da quando la stessa aveva 12 anni. La Polizia di Pachino, col coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, su segnalazione anonima, lo scorso 1 dicembre 2017,  aveva avviato preliminari accertamenti in ordine al reato di “atti sessuali con minorenne”, commessi da Giombattista LOMBARDO, impiegato comunale presso l’ufficio anagrafe canina. Quale vittima di tale abuso era risultata una bambina non ancora sedicenne, appartenente ad una famiglia in gravi difficoltà economiche, che l’indagato avrebbe aiutato con pacchi alimentari attraverso un’associazione di assistenza sociale. L’anziano, oltre a lavorare per il comune di Pachino, gestisce una palestra di karate e riveste la qualità di responsabile di un’associazione di protezione civile volontariato che distribuisce alimenti con cadenza periodica alle numerose famiglie bisognose. Gli inquirenti, durante l’attività investigativa hanno vito emergere come l’indagato fosse solito girare per le vie della città in compagnia di una bambina, a bordo di un’auto dell’associazione, e recarsi all’interno della sede in orari sospetti, in cui non vi era attività di volontariato in corso. La situazione avrebbe  indotto gli investigatori a  chiedere al P.M. più approfondite indagini di natura tecnica, ed  era la costante, quanto immotivata frequentazione tra il LOMBARDO e la ragazzina, anche in orari in cui avrebbe dovuto prestare servizio presso l’ufficio comunale in cui lavora. La  minore, in varie occasioni veniva notata a bordo dell’auto del LOMBARDO, per cui i tutori dell’ordine hanno  delineato un quadro abbastanza chiaro circa i rapporti tra l’indagato e la famiglia della bambina.  Le  successive conversazioni ambientali avrebbe confermato il quadro indiziario a carico dell’indagato, risultando che gli abusi sarebbero stati perpetrati in danno della minore, sin da quando lei aveva 12 anni.  LOMBARDO è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Cavadonna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Francofonte SR – Ai domiciliari per omicidio è sopreso al bar da Carabinieri, torna in casa. I  Carabinieri della locale Stazione ieri pomeriggio, a Francofonte, durante un predisposto servizio finalizzato al controllo dei soggetti sottoposti alle misure cautelari, pianificato dal Comando della Compagnia Carabinieri di Augusta, hanno sorpreso fuori dalla sua abitazione il noto Massimiliano PEPI, 43enne francofontese, sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare dovendo scontare un periodo di reclusione per aver commesso nel 2011 un omicidio in Francofonte. Lui è stato riconosciuto e sorpreso dai militari mentre si trovava in un bar ubicato in centro città a consumare da bere. I militari dell’Arma hanno proceduto al suo arresto, sottoponendolo alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


(video operazione)

Siracusa Carabinieri sgominano piazza di spaccio, operazione Tonnara, 16 misure.  I dettagli dell’operazione sono stati resi noti, alle ore 10:15, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato il Procuratore Capo Carmelo Zuccaro presso il Tribunale di Catania, negli uffici di Via XX Settembre, Catania.

(video operazione)

 Le persone interessate alle misure : Danilo BRIANTE 42enne, Antonio  RIZZA 29enne, Alessandro ABELA 31enne di Messina, Angelo ALBARINO  43enne di Messina,  Raffaele BALLOCCO 29enne,  Vincenzo BUCCHERI 45enne, Luigi CALCINELLA 32enne, Dario CALDARELLA 33enne,  Alessandro D’AGATA 37enne, Massimiliano D’IGNOTI PARENTI 46enne, Gaetano MAIELI 38enne,  Giuseppina RIANI 36enne,  Ivan ROSSITTO 31enne,  Leandro SALEMI 20enne,  Massimo SALEMI 43enne,  Pasquale Graziano URSO 23enne. Il  Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania - Direzione Distrettuale Antimafia, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa il  16 febbraio 2018 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di 16 persone facenti parte di un sodalizio criminale operante a Siracusa, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La complessa attività investigativa, svolta avvalendosi sia di metodi tradizionali che di supporti tecnici, oltre che dell’apporto di collaboratori di giustizia, ha svelato l’esistenza di un’organizzazione da tempo operante nel capoluogo aretuseo, ed in particolare nella area compresa tra la via Aldo Carratore e viale Santa Panagia, meglio conosciuta come zona della “Tonnara”, da cui ha preso il nome l’operazione dei Carabinieri. Il gruppo criminale, ben noto nell’ambiente dei consumatori di stupefacente della città, che vedevano nella “piazza di spaccio della Tonnara” un luogo ove poter acquistare nell’arco dell’intera giornata la cocaina, si era dotato di una vera e propria organizzazione, caratterizzata dalla suddivisione dei compiti tra i sodali.I militari hanno appurato che in particolare, sotto la direzione degli indagati Danilo BRIANTE e Antonio RIZZA, individuati come i promotori dell’associazione a delinquere, venivano predisposte le numerose dosi giornaliere di stupefacente che poi venivano distribuite agli spacciatori organizzati in veri e propri “turni di lavoro”, in modo tale da garantire le cessioni di stupefacente senza soluzione di continuità durante l’arco dell’intera giornata. L ’organizzazione, al fine di scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine, si sarebbe avvalsa di apposite “vedette” posizionate strategicamente e, in alcune circostanze, utilizzate per essere inviate nei pressi della caserma dei Carabinieri per  verificare se vi fossero le auto dei militari pronte ad intraprendere servizi anti spaccio.  Le indagini hanno inoltre consentito di appurare come la sostanza stupefacente venisse acquistata attraverso due canali di approvvigionamento, uno catanese ed uno messinese, per poi essere tagliata e suddivisa in dosi all’interno di un appartamento di via Aldo Carratore, casa popolare in uso a  BRIANTE ed occupata da Raffaele BALLOCCO. I militari hanno appurato che quest’ultimo si sarebbe  occupato di distribuire le dosi ai pusher, spesso lanciando loro dal balcone alcuni involucri appositamente predisposti. I carabinieri, nel corso dell’attività di indagine sviluppata dal Nucleo Investigativo di Siracusa durata oltre un anno dal febbraio del 2016 hanno sequestrati oltre 3 kg di cocaina, arrestato 20 soggetti in flagranza di reato e sequestrati oltre 5000 €, somma provento dell’attività di spaccio.


Pachino  - 1 ai domiciliari per violenza sessuale.  I  militari della Stazione Carabinieri di Pachino, impiegati nel quotidiano servizio di prevenzione e repressione dei reati, ieri 16 febbraio, hanno tratto in attesto in ottemperanza ad un ordinanza emessa dal Tribunale di sorveglianza di Siracusa Vincenzo Gradanti 58enne, già noto. Lui deve espiare la pena di 2 anni di detenzione domiciliare per una violenza sessuale commessa nel luglio 2008. L’arrestato espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Siracusa – Carabinieri in campo sedano rissa:  calciatori juniores aggrediscono arbitro per 1 punizione. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa ieri sono dovuti intervenire presso il campo sportivo ERG di via Piazza Armerina a causa di una rissa scoppiata fra le squadre juniores in campo.  i militari dell’Arma sono intervenuti immediatamente sul posto, ed hanno riportato gli animi alla calma. I tutori dell’ordine hanno accertato poi con l’arbitro i motivi della rissa.  Il direttore di gara ha riferito ai Carabinieri di essere stato aggredito da alcuni giovani a causa di una punizione data alla squadra avversaria e che avrebbe segnalato il grave episodio alla società sportiva.


Cassibile SR  -  Tentato omicidio, danneggiamento ed evasione, CC lo trasferiscono in carcere. I Carabinieri della Stazione di Cassibile ieri, hanno dato esecuzione ad un ordinanza di aggravamento della misura cautelare a carico di FRANCESCO CAMPANELLA 29enne disoccupato e noto siracusano. Lo stesso si è reso responsabile, nei mesi passati, di diversi reati:  tentato omicidio a colpi di pistola di un giovane scaturito da una banale lite, danneggiamento di una volante della polizia e diversi episodi di evasione dagli arresti domiciliari cui era sottoposto per tali motivi. L’Autorità Giudiziaria preso atto di tali eventi ha ritenuto opportuno che  Campanella scontasse la misura cautelare in carcere invece che agli arresti domiciliari. L’arrestato, condotto presso i locali della Stazione di Cassibile per le formalità di rito, è stato successivamente condotto presso la struttura carceraria di Cavadonna a Siracusa.


Siracusa Frode informatica ed estorsione, CC 1 in manette. Carabinieri della Stazione di Ortigia nella mattinata hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, nei confronti di Michele Midolo 56enne, siracusano, già noto anche per reati di tipo mafioso. Midolo dovrà espiare la pena di 9 anni reclusione, nonché il pagamento di 2400 euro di multa, poiché colpevole di aver commesso, in concorso, i reati di frode informatica ed estorsione, fatti commessi a Siracusa dal 1997 al 2007. L’arrestato, accompagnato nei locali della Compagnia di Siracusa per le incombenze di rito è stato successivamente condotto al carcere “Cavadonna” così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Catania.


Lentini  Tenta rapina in negozio, messo in fuga da finanziere in borghese, è preso da carabinieri.   I  militari della locale Stazione, ieri sera  a Lentini, hanno bloccato in  flagranza del reato di tentata rapina il già noto GIUSEPPE PILADE 27enne lentinese, celibe, in atto sottoposto obbligo alla presentazione giornaliera presso il predetto Comando dell’Arma per aver tentato qualche settimana prima in Lentini di asportare un ciclomotore. Il giovane, con viso parzialmente travisato ed armato di pistola,  ieri sera   si è introdotto nel negozio di abbigliamento “Bugatti” nel locale centro abitato minacciando la cassiera e puntandole contro l’arma. Il rapinatore è stato messo in fuga da un militare della G.d.F., libero dal servizio, presente in loco, che ponendosi all’inseguimento del malfattore ne ha perso poco dopo le tracce. I militari della locale Stazione Carabinieri intervenuti tempestivamente, dalla visione dei filmati registrati del sistema a circuito chiuso dell’attività commerciale e dalle testimonianze raccolte dei presenti, sono riusciti a chiudere in pochissimo tempo il quadro investigativo, identificando il responsabile dell’accaduto. Il maldestro  a seguito di ricerche immediate attivate è stato rintracciato, subito dopo dagli stessi militari dell’Arma, in   Via Etnea nei pressi della sua abitazione, dopo essersi già sbarazzato della pistola utilizzata per commettere il reato. Lui, espletate le  formalità rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


  

Siracusa - Carabinieri trovano in casa 9 kg hashish e 2 kg marijuana, 1 in manette. Si  tratta del siracusano Salvatore Di Fede 43enne.  I  militari della ella Compagnia di Siracusa, hanno sequestrato la droga nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione dei reati, con particolare riguardo ai reati contro il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti, problematica abbastanza diffusa sul territorio e per la quale permane sempre molto alta l’attenzione. I  Carabinieri della Aliquota Operativa e Radiomobile della Compagnia di Siracusa nella nottata hanno tratto in arresto, nell’ambito della quotidiana attività info – investigativa sul territorio, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente   Salvatore Di Fede  .I  militari dell'Arma, nei confronti del Di Fede   avevano già acquisito elementi tali da far ritenere che  potesse  tenere illecitamente droga, ed hanno proceduto ad una mirata perquisizione domiciliare. Gli investigatori  subito hasnno notato che lo stesso Di Fede si   mostrasse particolarmente agitato ed insofferente nei loro confronti. I  Carabinieri, al termine dell’attività hanno rinvenuto nascosti nella abitazione diversi pacchi di plastica contenente sostanza stupefacente, per un totale di 9 kilogrammi di hashish e 2 kilogrammi di marijuana. Di Fede al termine delle formalità di rito, compiute presso i locali della Compagnia Carabinieri, è  stato dichiarato in stato di arresto e portato presso il carcere siracusano di “Cavadonna” come disposto dalla Autorità Giudiziaria competente. I Carabinieri continueranno a prestare la massima attenzione al territorio, organizzando periodicamente analoghi servizi al fine di incrementare la percezione di sicurezza tra la cittadinanza e porre in essere una concreta azione di contrasto ai vari fenomeni delittuosi.


Pachino SR– Marito 63enne impedisce a moglie 60enne di truccarsi, uscire se non accompagnata da parenti.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino hanno arrestato M.R. 63enne, di Pachino, già conosciuto, in esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare per i reati di maltrattamenti, lesioni personali aggravate nei confronti della moglie 60enne, e per porto abusivo di armi. La  Polizia di Stato avrebbe accertato, a seguito di un’articolata e complessa attività investigativa, riconducibile ad una lunga serie di fatti delittuosi posti in essere dall’arrestato, che lui, sin dall’inizio della vita matrimoniale, avrebbe manifestato l’indole aggressiva e possessiva nei confronti della moglie. La  donna era costantemente vittima di ingiurie, minacce, soprusi e violenze fisiche di ogni genere, fino al punto di impedirle di truccarsi ed uscire di casa se non accompagnata da parenti. La vittima aveva vissuto  40 anni di matrimonio in maniera tormentata ed avvilente, tollerando per amore dei figli una vita familiare caratterizzata da reiterate sopraffazioni sessuali da parte del marito il quale, tra l’altro, rientrava spesso a casa all’alba e ubriaco. La poveretta, in alcune circostanze era stata minacciata di morte con una pistola, in altre con una motosega e, proprio in quella occasione, aveva anche tentato il suicidio. L’attività investigativa, avvalorata da numerose testimonianze, ha consentito di riscontrare ampiamente le condotte violente ed intimidatorie poste in essere dal marito non solo nei confronti della moglie, ma anche nei confronti di tutta la famiglia. Il marito, dopo le incombenze di rito è stato arrestato e condotto presso il carcere di Cavadonna.


Siracusa  -Tiene in casa pistola clandestina,  1 ai domiciliari. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, ieri pomeriggio, hanno arrestato, in flagranza di reato, Concetto CAMPANELLA  60enne, residente a Siracusa. Gli  Agenti, a seguito di perquisizione domiciliare, eseguita presso l’immobile in uso al soggetto, hanno rinvenuto, debitamente occultata in 1 scatola accatastata insieme a tante altre, 1 pistola semiautomatica clandestina, calibro7.65, munita di relativo caricatore e 51 cartucce stesso calibro. Campanella è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione di arma clandestina e vario munizionamento e dopo gli adempimenti di rito,  accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


Villasmundo SR - Carabinieri bloccano 2 gemelli catanesi intenti a smantellare rete elettrica per rubare cavi. Si tratta di Marco e Lorenzo DI LEO 26enni. I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, hanno operato nell’ambito dell’attuazione di idonee e necessarie misure di prevenzione e contrasto del riprovevole fenomeno dei furti di rame. I colpi,  negli ultimi mesi hanno avuto un significativo incremento specie nella zona nord della provincia aretusea. I malfattori in particolare hanno preso di mira le società erogatrici di servizi di pubblica utilità ed aziende che gestiscono  servizi pubblici, con intuibili disagi ripercossisi anche nei confronti delle popolazioni residenti.  I  militari hanno dato luogo, negli  ultimi periodi ad una intensa attività di contrasto del fenomeno,  mirata sia a far emergere i canali clandestini di ricettazione, rivendita e reimpiego del pregiato materiale ferroso che all’individuazione, nella flagranza di reato, dei soggetti dediti e specializzati nella commissione di crimini in tale ambito.  I risultati non sono tardati ad arrivare  e nel corso della notte, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Augusta, in territorio di Villasmundo,  hanno ammanettato nella flagranza del reato di furto aggravato i due catanesi in trasferta. I fratelli sono stati sorpresi ad asportare circa 400 kg di cavi di rame da una linea elettrica Enel. I soggetti i gemelli, Marco   e Lorenzo DI LEO, sono stati trattenuti in Caserma  in attesa del rito direttissimo, previsto nella mattinata odierna.  Il furto non ha arrecato disagi immediati alla popolazione locale.


Augusta SR - Carabinieri sedano in strada lite tra donne. I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Augusta verso le 20.00 di ieri sera sono intervenuti in prossimità di una tabaccheria del Comune di Augusta per sedare la lite fra due giovani donne augustane: una compagna dell’ex marito dell’altra. I dissidi familiari a seguito di una separazione sono usuali e frequenti soprattutto quando il motivo del contendere sono i figli e la loro gestione di vita quotidiana e sociale. I militari hanno appurato che la causa del contrasto fra le due donne, ieri sera, sia proprio la questione famigliare. Le 2 contendenti, secondo la ricostruzione, si sarebbero incontrate per caso all’esterno della tabaccheria, dapprima paeri ci sia stato uno scambio di battute e critiche reciproche e successivamente lo scontro tra le due che provocava ad ognuna qualche graffio. I Carabinieri hanno calmato gli animi e, rappresentati tutti i termini di legge, hanno invitato le controparti a recarsi presso un presidio Arma per presentare eventuale denuncia-querela.


Siracusa Furti e rapine ad anziani catanesi:Polizia, 2 donne ai domiciliari. Si tratta di Fortunata Fiaschè 41enne nata a Noto e Franca Bono 45enne. Gli   Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa ed al Commissariato di P.S. di Noto, ieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nei confronti di Fortunata Fiaschè e Franca Bono   ritenute responsabili, in concorso con una persona allo stato ignota, di una rapina in casa commessa a Catania ai danni di un anziano e di 2 furti in abitazione, anch’essi a 2 anziane vittime, perpetrati nella medesima zona etnea. Fortunata Fiaschè il  14 novembre 2016 si era introdotta nell’abitazione di un anziano con l’inganno, chiedendo di potervi accedere al fine di recuperare il ciuccio del figlio.  La  donna  avrebbe trattenuto la vittima sul balcone e la sua complice   si sarebbe introdotta in camera da letto  asportando numerosi monili in oro. La vittima, in un primo momento, aveva provato a bloccare  Fiaschè che era riuscita a divincolarsi ed a colpire con due violente gomitate il malcapitato, riuscendo così  a fuggire. L’attività investigativa sviluppata dagli Agenti in servizio al Commissariato di P.S. di Nesima (CT), intervenuti sul posto, ha permesso di riscostruire tutte le fasi dell’evento delittuoso e di individuare nelle due indagate le autrici del fatto.I poliziotti hanno con analoga attività, e con lo sviluppo di indagini, acclarato due fatti analoghi e segnatamente due furti in abitazione commessi nei giorni  8 e 9 novembre nella città di Catania in danno di due anziane donne, con il medesimo modus operandi. Fortunata Fiaschè e Franca Bono, dopo gli adempimenti di rito, sono state condotte presso le rispettive abitazioni per  rimanervi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.


Cassibile SR - Artificieri esercito e Marina rimuovono e distruggono 12 ordigni inglesi 2a guerra mondiale. Gli uomini delle Forze Armate appartenenti al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare in sinergia con gli artificieri  del 4° Reggimento Guastatori dell’Esercito di Palermo hanno portato a termine, nelle acque antistanti il litorale di Cassibile, la rimozione e messa in sicurezza di  12 residuati bellici. Gli ordigni, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e di manifattura inglese, erano stati segnalati nei giorni scorsi da cittadini. La Prefettura di Siracusa ha chiesto l’intervento della Difesa. Operatori del GOS della Marina Militare hanno messo in sicurezza la zona, recuperato le bombe situate su un fondale tra 2 e 5 metri e le hanno consegnate sulla riva ai colleghi dell’Esercito. Gli specialisti hanno fatte brillare gli ordigni in una cava in zona isolata. Questo intervento rappresenta una delle tante attività ad alto rischio che le Forze Armate conducono in modo congiunto a salvaguardia della pubblica incolumità, svolgendo delicate operazioni volte a ripristinare le condizioni di sicurezza del territorio, dei porti e dei litorali, in mare o nelle acque interne. I Palombari della Marina Militare, gli Artificieri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività di bonifica ordigni nel rispettivo settore di competenza e sono in grado di condurre operazioni in qualsiasi scenario operativo, in territorio nazionale come all’estero.


Siracusa Maltratta compagna e figlio:  ordine d’allontanamento. Agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, ieri, hanno notificato l’ordinanza emessa il  12 gennaio 2018 con la quale il G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa ha disposto la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese nei confronti di un soggetto 45enne, residente a Siracusa, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate. Il provvedimento segue la denuncia sporta in questi Uffici da una donna e dal figlio di questa nei confronti dell’ ex convivente a seguito delle ripetute aggressioni e violenze subite nel corso del rapporto di convivenza. In occasione dell’ultima aggressione, inoltre, l’indagato li avrebbe gravemente minacciati avvertendoli che presto sarebbe tornato per cacciarli via di casa.


Priolo Gargallo  SR- 1 condannato ed arrestato per stupefacenti nel messinese.si tratta di Giuseppe Guzzardi 50enne siracusano. I  Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto, in ottemperanza all’ordine d’esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Giuseppe Guzzardi già noto. Il personaggio, dovrà espiare una pena di 10 anni e 10 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 50mila€  di multa, poiché responsabile di reati in materia di stupefacenti commessi nel messinese nel maggio del 2010. L’arrestato, ultimate le formalità di rito presso la Caserma dei Carabinieri, è stato accompagnato presso la Casa di reclusione a Brucoli così come disposto dalla Autorità Giudiziaria competente.


Avola SR -    Professore aggredito al Vittorini: costola fratturata, genitori deferiti. I  Carabinieri della Stazione di Avola, nella tarda mattinata di ieri sono intervenuti presso l’istituto comprensivo Vittorini dove una coppia di genitori avrebbe aggredito il professore di educazione fisica, colpevole di aver rimproverato il figlio. Il rimprovero, a seguito di un atteggiamento di sfida da parte dell’alunno che avrebbe lanciato un libro verso la cattedra per non  avere  gradito  ed avrebbe contattato i genitori attraverso il telefono cellulare a lui in uso. Il professore avrebbe restituito il libro lasciandolo cadere sul banco occupato dall’alunno, riprendendolo sul comportamento da avere in classe e comunque nei confronti di un insegnante. La reazione sarebbe stata messa in atto poco dopo con l’aggressione: graffi, calci e pugni che avrebbero provocato al professore la frattura scomposta di una costola. I genitori dello studente sono stati identificati e verranno deferiti alla competente A.G. per interruzione di pubblico servizio e lesioni personali


.Lentini – Polizia blocca 3: danneggiato recinto scuola per entrare in cantiere abbandonato, denunciati.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno denunciato G.G.66enne, V.A. 37enne, entrambi residenti a Misterbianco (CT), e  V.C. 57enne, residente a Mascalucia ( CT), per i reati di accesso abusivo in fondo altrui, danneggiamento e deturpamento di cose altrui. I 3, ieri, dopo aver danneggiato la rete di recinzione, si sono introdotti su un furgone nell’area di pertinenza dell’Istituto scolastico in Via Riccardo da Lentini al fine di smontare un ponteggio di un vecchio cantiere di proprietà degli indagati.


Siracusa  Donne vittime: A Noto SR – Vuol aggredire ex moglie, ex cognato, 1 in manette.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Noto ieri sera, hanno arrestato, in flagranza di reato  Lino Lavacca 25enne, già conosciuto, ed attualmente sottoposto al divieto di dimora nel comune di Noto, per il reato di resistenza a Pubblico ufficiale.  Il personaggio si era recato nel primo pomeriggio nell'abitazione della sua ex moglie a Noto con l'intento di dover chiarire alcuni aspetti legati al bambino nato dalla loro pregressa unione. A Siracusa - Uxoricida ai domiciliari. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno eseguito una misura, emessa dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Catania, nei confronti di Salvatore Infanti 73enne, residente a Siracusa. l’anziano deve espiare la pena residua, in regime di detenzione domiciliare, in quanto responsabile di omicidio commesso nell’anno 2012 della moglie. Il  pensionato Montedison Salvatore Infanti, aveva ucciso a Siracusa la moglie, Elisabeth  Sacchiano, di 73 anni, probabilmente soffocandola con un cuscino. L'uxoricidio era avvenuto nell'abitazione della coppia, in via Luigi Monti, nel quartiere Pizzuta, alla periferia della città. La donna era gravemente malata e questo potrebbe essere il movente dell'omicidio.  


Siracusa - Condomino aggredito e ferito dai vicini, CC intervengono. I  Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, impegnati in un servizio di controllo del territorio, alle 12.00 di ieri, sono intervenuti presso un condominio di via Napoli, dove un residente era stato appena aggredito da altri condomini per motivi di vicinato. La vittima, un 57enne siracusano, è stato immediatamente soccorso dal personale dell’Arma dei Carabinieri, i quali sul posto, hanno effettivamente trovato l’uomo con dei chiari segni di contusioni sul viso. Il ferito è stato accompagnato presso il locale pronto soccorso per le cure del caso, il medico di turno dopo averlo visitato, ha riscontrato una prognosi di 7 giorni per contusioni. La vittima è stata inoltre invitata a sporgere denuncia per quanto accaduto ed è stato resa edotto circa le proprie facoltà di legge.


Sortino SR – 40enne guida ubriaco: sbanda, investe e distrugge casa a pensionata. Un  quarantenne, alle ore 02.00 del mattino in  via Gurciullo a Sortino, alla guida di una Volkswagen “Bora”, ha perso il controllo dell’auto che, ad alta velocità, è andata a sbattere contro l’abitazione di un’anziana signora provocando ingenti danni dovuti al crollo dell’intera facciata. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, sono stati allertati ed immediatamente intervenuti per prestare soccorso. I militari hanno trovato il guidatore in uno stato di semi coscienza e ne hanno constatato un’alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di bevande alcoliche. Il maldestro è stato trasportato per le cure del caso nell’ospedale di Augusta, dove successivamente tramite rilievi biologici, hanno effettuato gli accertamenti per constatare il livello di alcool nel sangue per poi procedere con gli adempimenti di legge.  I militari dell’Arma rilevano che questo è solo l’ultimo episodio di una lunghissima serie d’incidenti avvenuti in Provincia durante l’anno.


Siracusa Aggredisce avversario col macete, 1 bloccato. Agenti  della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, ieri,  hanno arrestato Fouad Jeribi 38enne, residente a Siracusa, per tentato omicidio  a colpi di mannaia nei confronti di un uomo di 56 anni nonché per lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’arrestato ha aggredito la vittima per motivi personali.


Lentini Evaso dai domiciliari, è sorpreso e bloccato da maresciallo carabiniere fuori da servizio.   Concetto SCROFANI 27enne lentinese ieri è finito in manette con l’accusa di evasione. Il personaggio, già oggetto di attenzione dei Carabinieri era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione con apposizione di braccialetto elettronico. Scrofani era beneficiario di un permesso che gli consentiva tutte le mattine di assentarsi da casa per recarsi presso il SE.R.T. di Lentini, dalle ore 08.30 alle ore 13.00. il soggetto approfittando della inibizione del braccialetto per quella fascia oraria, è stato  preso da un Maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Lentini, libero dal servizio, mentre era a girovagare in paese con la moto della madre, e fuori dal previsto tragitto autorizzato, il più breve tra la sede del SE.R.T. e la sua abitazione. Il sottufficiale dell’Arma, non appena ha riconosciuto  SCROFANI, l’ha fermato e dichiarato in arresto con l’accusa di evasione per non aver adempiuto all’obbligo di recarsi a casa immediatamente al termine della cura. SCROFANI a seguito dell’arresto è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.


Noto  SR -  Estorsione e maltrattamenti in famiglia, CC 1 preso. I  militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri ieri a Noto, hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di estorsione e maltrattamenti in famiglia

 Domenico Tedeschi 36enne, già noto, al momento dei fatti, in libertà vigilata. La  moglie vittima che  non sapeva opporsi alle continue richieste del marito, subiva da diversi mesi aggressioni verbali e fisiche. La donna, per evitare ulteriori e più gravi conseguenze, si vedeva costretta a consegnare il denaro che sarebbe servito al marito per l’acquisto di sostanza stupefacente.  L’ultimo episodio, in cui è rimasto coinvolto anche il figlio minore, che ha riportato delle escoriazioni guaribili in 7 giorni, ha convito la donna a chiedere aiuto ai Carabinieri. I militari sono intervenuti nell’immediatezza, ed hanno bloccato lui mentre stava tentando di chiudersi in camera da letto, dopo aver strattonato la moglie ed il figlio. Il soggetto avrebbe ritenuto i congiunti di essere colpevoli, la prima di non voler sottostare alle richieste ed alle minacce ed il secondo di tentare di difendere la madre. Domenico Tedeschi, in considerazione di quanto accaduto, è stato dichiarato in   arresto ed espletate le formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’Arma dei Carabinieri sottolinea che “impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno. L’ennesimo atto di violenza domestica ha messo in luce una situazione gravissima che i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto sono riusciti ad affrontare grazie alla continua presenza sul territorio ed alla fiducia riposta dalla vittima nell’operato dei Carabinieri e della Magistratura. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisione la fiducia verso le istituzioni”.


Francofonte  - Donna ai domiciliari litiga con famigliari, trasferita in carcere. I militari della Stazione Carabinieri di Francofonte, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Milano a carico  di

  Rosanna PITINO 56enne, nei confronti della quale, l’A.G. meneghina, aveva disposto la revoca e sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari. La donna stava scontando la pena a Francofonte presso l’abitazione della figlia. Il  Tribunale ha disposto  la misura più afflittiva della  custodia cautelare in carcere, emanata a seguito di contrasti sorti tra l’arrestata  e la famiglia ospitante. La  donna, al termine delle formalità di rito, è stata condotta presso la Casa Circondariale di Catania a Piazza Lanza.


Priolo SRSi ritiene pagato male per lavoro eseguito, incendia moto datore, CC 1 ai domiciliari. Si tratta di

(video incendio)

Mirko Tempra 18enne siracusano. I Carabinieri della Stazione di Priolo G. hanno arrestato un soggetto responsabile dell’incendio di un ciclomotore  commesso nella notte di ieri alle 4.00 circa, a danno di un privato cittadino. I Carabinieri di Priolo G.  ieri notte, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono stati allertati dalla Centrale Operativa e sono intervenuti poiché era stato incendiato un  ciclomotore. Il mezzo è andato poi completamente distrutto dalle fiamme.   I  Carabinieri, hanno avviato un’intensa attività d’indagine che ha permesso in pochissime ore, di identificare quale autore del reato  Mirko Tempra disoccupato. Il gesto sarebbe, secondo gli investigatori da ricondurre ad un dissidio di carattere economico tra l’autore del reato ed il proprietario del veicolo. I militari  dalla ricostruzione hanno desunto che il giovane sembrerebbe che a suo giudizio non sia stato pagato a sufficienza per un lavoro svolto al proprietario dello scooter. L’incendiario è stato accompagnato presso i locali della Stazione di Priolo G. per le incombenze di rito, poi è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Lentini Furto in abitazione e borseggi, 1 ai domiciliari. Agenti della Polizia di Stato, in servizio ai Commissariati di P.S. di Lentini e di Piazza Armerina, hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Placido Maria  Lupo 44enne

già conosciuto,  residente a Lentini, per il reato di furto aggravato in abitazione. Lupo è ritenuto responsabile anche di diversi furti di portafogli a Piazza Armerina e della ricettazione di carte bancomat e del loro indebito utilizzo attraverso diversi prelievi per un totale di circa 4.000 € effettuati nei comuni di Piazza Armerina, Gela e Caltagirone. Il personaggio inoltre a seguito di perquisizione   è stato denunciato per furto aggravato di energia elettrica. Gli Agenti hanno, altresì, denunciato M.N. 41enne, residente a Lentini, poiché in evidente stato di ubriachezza, ha espletato i bisogni personali in strada,   poi si è rifiutato di fornire le  generalità, ed ha oltraggiato  i   Poliziotti, opponendo loro resistenza.


Siracusa Anziano solo, carabinieri, su segnalazione di vicini lo trovano morto in casa. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa, a seguito di una richiesta alla centrale operativa, sono intervenuti in un’abitazione di Ortigia, poiché dei vicini erano preoccupati che da giorni non vedevano il coinquilino del piano di sopra. I  Carabinieri, giunti sul posto sono entrati nell’abitazione appurando che l’uomo, un siracusano di 71 anni, il quale viveva solo, era riverso con la faccia a terra, in avanzato stato di decomposizione.  gli immediati accertamenti hanno evidenziato   che l’uomo è deceduto per cause naturali presumibilmente da tre giorni.


SiracusaTenta rapina a donna armato di sasso, preso 1 somalo. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno arrestato ai domiciliari

 

Rage Saeed Fuad 27enne di origine somala, per il reato di tentata rapina ai danni di una donna. L’arrestato, raggiunta la sua vittima nei pressi di Via Avola, ha cercato di strapparle la borsa ma non è riuscito perché la donna è fuggita raggiungendo la sua auto. Il malvivente, lungi dal desistere dall’intento criminoso, ha rincorso la donna e l’ha minacciata con una grossa pietra, intimandole di consegnargli il denaro. La vittima è riuscita a mettere in moto la vettura ed ha chiamato  la Polizia.  Un  equipaggio della Squadra Mobile in pochi minuti è intervenuto sul posto  ha intercettato il somalo, l’ha bloccato e   lo posto ai domiciliari.  


 


Augusta  - Picchia genitori per denaro ed acquisto droga, 1 in carcere. I   militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta di notte hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, in ordine ai reati di estorsione,  lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia, Sebastiano Failla 44enne augustano, poiché con violenza e minacce, avrebbe costretto i  genitori conviventi a consegnargli la somma di 100€ che servivano per l’acquisto di sostanze stupefacenti di cui lui è assiduo assuntore. Il  soggetto, dopo aver picchiato i propri genitori, avendo capito la gravità del gesto commesso, si era reso  subito irreperibile.   i militari dell’Aliquota Radiomobile, dopo brevi ma intense ricerche sul tutto il territorio augustano, hanno rintracciato il fuggitivo in un casa di campagna disabitata. Le attività info-investigativa condotte dai carabinieri hanno permesso di accertare  che le costanti ed incolmabili  richieste di denaro formulate  per l’acquisto dello stupefacente duravano da circa 2 anni. le pressioni si erano trasformate poi negli ultimi due giorni in  vere e proprie sopraffazioni seguite da aggressioni fisiche, minacce e molestie. Il fermato, espletate le prescritte formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale Cavadonna di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Siracusa -   Droga e reati contro patrimonio, CC 1 in manette. I  Carabinieri della Stazione Siracusa Principale ieri hanno arrestato, in ottemperanza di un ordine di carcerazione emesso dall’ ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, il siracusano Christian Toromosca 23enne, già noto disoccupato. Toromosca dovrà espiare un cumulo pene di 2 anni, 7 mesi ed 8 giorni di reclusione ed il pagamento di una multa pari a 6.800,00 euro, poiché responsabile di reati contro il patrimonio, l’amministrazione della giustizia ed in materia di stupefacenti, commessi in Siracusa negli anni 2013-2015. Lo stesso, dopo essere stato individuato ed identificato presso la sua abitazione da parte dei militari dell’Arma, è stato condotto, senza opporre alcune resistenza, nei locali della Stazione Carabinieri per le incombenze di rito, e, successivamente, è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Cassibile  SR – CC trovano coltivatore droga e piante, 1 ai domiciliari.  I Carabinieri del Comando Stazione di Cassibile, ieri, hanno tratto in arresto ai domiciliari, in flagranza di reato, Pierluigi SANFILIPPO, 21enne, di Siracusa, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I Carabinieri, che da tempo tenevano d’occhio un casolare dove presumibilmente veniva coltivata della marijuana, a seguito di una breve attività d’indagine, hanno sorpreso il 21enne mentre innaffiava delle piantine di marijuana che si trovavano nel cosiddetto stadio di “fase vegetativa”, momento cardine per la crescita di una pianta di Cannabis. Gli investigatori, nella struttura e grazie alla meticolosa ricerca effettuata in una cavità del muro, hanno  trovata anche 1 busta in plastica contenente 48 grammi di marijuana, essiccata e   pronta per l’attività di spaccio. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato, Sanfilippo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.


Augusta  SR –Anziano palpeggia minori al supermercato: Carabinieri bloccano 76enne. Si tratta di T.G. di 76 anni. I militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, nei giorni trascorsi, hanno ricevuto innumerevoli quanto delicate segnalazioni che riferivano di un soggetto anziano il quale, approfittando di momentanee distrazioni dei genitori od accompagnatori,  avrebbe palpeggiato   minorenni in supermercati della zona.  I  militari della Stazione Carabinieri di Augusta attesa la delicata quanto riprovevole entità degli accadimenti segnalati, hanno predisposto  nell’immediatezza specifici servizi in tutte le attività della zona. I controlli si sono conclusi ieri pomeriggio allorquando, i militari, opportunamente celati in una nota catena di distribuzione alimentare, hanno notato un soggetto anziano  il quale, approfittando  di una momentanea distrazione della madre di una vittima, si è avvicinato velocemente alla minorenne palpeggiandole  i glutei.  L’anziano, T. G. 76enne, è stato prontamente bloccato dai militari che,  svolgendo le operazioni in assoluta riservatezza a tutela della vittima, l’hanno tratto  in arresto, in  flagranza di reato, per aver posto in essere  condotte idonee e dirette a compiere atti sessuali con minorenne, consistenti nella fattispecie nel palpeggiamento. L’arrestato al  termine delle prescritte formalità di rito, veniva tradotto presso la sua abitazione per   rimanervi agli arresti domiciliari.


Augusta SR - Teaser contro madre dai fidanzati osteggiati, CC coppia in manette. Si  tratta di C.V., 17enne e del suo fidanzato C.L.,21enne augustano. I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, nel fine settimana a conclusione di articolata attività info-investigativa, in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare emesse dal Tribunale di Siracusa e per i Minorenni di Catania su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha pienamente accolto le risultanze investigative prodotte dagli investigatori della Compagnia, hanno tratto in arresto la  minorenne C.V., 17enne ed il suo fidanzato C.L.,21enne augustano, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di lesioni personali aggravate ed  atti persecutori commessi ai danni della madre della giovane. Gli elementi di prova raccolti dai militari dell’Arma nel corso delle indagini hanno evidenziato un ben definito quadro accusatorio idoneo a sostenere la colpevolezza della minore e del suo fidanzato in ordine ai reati a loro ascritti.  Gli  investigatori  hanno accertato  che la madre della ragazza sarebbe stata ostile alla prosecuzione della relazione sentimentale fra i due giovani. La donna avrebbe intuito l’indole violenta del ragazzo e da circa un anno avrebbe subito da parte dei due fidanzati incessanti e reiterate minacce, ingiurie e percosse gravi a tal punto da infonderle  timore per la propria incolumità fino a costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. I  due giovani, come se non bastasse, la sera del 16 maggio 2017, avrebbero pianificato un’aggressione nei confronti della donna ostile al loro rapporto, con il ruolo della minore   di avrebbe  aggredito la donna con ripetute e dolorose scariche elettriche tramite teaser sul tutto il corpo. L’ingiustificabile accanimento mostrò una violenza inaudita allorquando il ragazzo, non appena esaurita la batteria del teaser aveva continuato a colpire la madre al volto utilizzando lo strumento come bastone. L’aggressore  avrebbe approfittato altresì della complicità della minore che dinanzi a tanta ferocia non solo aveva condiviso il comportamento del fidanzato, tanto da non intervenire minimante in difesa della madre, ma si sarebbe adoperata  a chiudere la tapparelle di casa per evitare che eventuali soccorritori potessero giungere in aiuto della madre. I  militari dell’Arma al termine delle formalità di rito hanno provveduto ad accompagnare  la ragazza presso una comunità minorile individuata  dal Tribunale per Minorenni di Catania  ed il giovane è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna.



Priolo SRVideo: fratelli bastonano avversario fino a coma, Polizia 2 in  manette.   Si tratta di Salvatore 38enne e Gino GUZZARDI 49enne,  entrambi residenti a Priolo Gargallo.

Una  volante del Commissariato di Priolo Gargallo in servizio di controllo del territorio, il 14 giugno 2017 alle ore 09:40 circa, mentre stava percorrendo via Castel Lentini, ha notato un gruppo di persone ferme all’altezza di via Megara Ibea, angolo via Palestro. Gli Agenti di Polizia giunti sul luogo hanno avuto modo di riscontrare la presenza di un uomo riverso a terra, in stato di incoscienza, con una vistosa ferita al capo. I poliziotti, contestualmente hanno rinvenuto sul posto 1 bastone in legno, spezzato in 2 parti, riposto a fianco del malcapitato. Il personale sanitario del 118 sopraggiunto dopo pochi minuti, ha  accertato le condizioni della vittima identificata per P.S. 56enne e l’ha trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, ove veniva ricoverata, per le gravi  ferite riportate al cranio, e trasferita nel reparto di terapia intensiva in stato di “coma”. L’attività info-investigativa, eseguita immediatamente dal personale del Commissariato, è consistita nell’acquisizione delle testimonianze dei presenti e nella ricostruzione degli eventi, utilizzando anche le telecamere di sorveglianza poste nelle vicinanze della zona dell’aggressione. I video hanno permesso d’intravedere tutte le fasi dell’azione criminale, ed individuare gli efferati autori del reato, compiutamente identificati in  Salvatore   e Gino GUZZARDI .La disamina delle immagini di video sorveglianza, oltre a confermare le dichiarazioni accusatorie rese dai presenti, ha evidenziato la feroce crudeltà attuata dai fratelli GUZZARDI nei confronti della vittima. i 2 si sarebbero presentati all’agguato armati di bastone. I fratelli appena arrivati all’angolo con via Megara Iblea, dopo avere individuato la vittima, si sarebbero scagliati contro il malcapitato con una violenza inaudita, fino a farlo rovinare in terra, verosimilmente già privo di sensi. Il poveretto, nonostante fosse esanime sul marciapiede, sarebbe stato da entrambi gli aggressori percosso continuamente con violenza, fino all’intervento di alcuni passanti che li avrebbero bloccati pervasi da furia omicida. Gli  inquirenti della Polizia di Stato, alla luce degli incontrovertibili elementi di reità riscontrati, si sono adoperati ad effettuare, oltre a mirate perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di entrambi gli indagati,  che nel contempo si erano resi irreperibili, anche in posti di controllo in tutta la zona. I poliziotti, successivamente, sulla scorta di informazioni assunte, sia personale della Squadra Mobile di Siracusa, che del Commissariato di Priolo Gargallo si sono recati nella città di Sortino, presso le abitazioni di alcuni familiari degli autori del pestaggio. I  fratelli Salvatore e Gino GUZZARDI, solo dopo le incessanti ricerche effettuate nei luoghi di propria residenza e dei propri familiari, ormai vistisi accerchiati, alle ore 19:00, si sono costituiti presso il Commissariato di Priolo Gargallo. La   Polizia di Stato, alla luce di quanto accaduto, considerate le condizioni sanitarie della vittima che  è ricoverata in “Sala rianimazioni” in stato di coma, e della feroce e dolosa premeditazione attuata dai fratelli GUZZARDI, ha  proceduto all’esecuzione della misura precautelare limitativa della libertà personale del Fermo di Indiziato di delitto, ritenendo che sussistono i gravissimi elementi di reità nei confronti degli stessi per il tentato omicidio. Gli agenti dell’avvenuto fermo di indiziato di delitto hanno dato notizia al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Tommaso PAGANO, che ha disposto che gli indagati fossero tradotti presso la Casa Circondariale di Cavadonna-Siracusa. Le indagini sono in corso per accertare i motivi che hanno spinto i due fratelli GUZZARDI ad operare l’efferato pestaggio che ha reso in fin di vita la vittima.


Floridia SR – Geloso picchia moglie che fugge, poi tenta aggressione a CC intervenuti: in manette. Si tratta di Giuseppe FARACI

  

45enne di Floridia. L’ennesimo episodio di maltrattamenti in  famiglia è avvenuto ieri notte nel centro abitato di Floridia. I vicini di casa esasperati e preoccupati per le urla e i rumori all’interno di un’abitazione, hanno chiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri. I militari della Tenenza di Floridia giunti sul posto sono riusciti a salvare una donna che, nel tentativo di andare a riprendere alcuni effetti personali lasciati nella propria abitazione dalla quale era fuggita dopo le ripetute violenze ricevute anche quella stessa sera dal marito, è stata minacciata di morte da quest’ultimo che dalla cucina aveva preso un coltello con l’intenzione di colpirla. La  donna, poco prima aveva avuto una discussione accesa con il marito per motivi di gelosia ed era stata picchiata violentemente con pugni e calci alla presenza dei figli, fino a quando non era riuscita a lasciare la casa, per poi essere accompagnata all’ospedale di Siracusa. I Carabinieri, non appena arrivati sul posto sono stati aggrediti a loro volta dal già noto marito, Giuseppe FARACI, ma fortunatamente sono riusciti a sottrarsi dalla furia del soggetto traendo in salvo la donna. Il personaggio, che da tempo aveva questi comportamenti, è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale e quindi, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa, tradotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna. 


Sortino  SR  - Velivolo CC precipitato: Commemorati Carabinieri morti. I  Carabinieri della Provincia di Siracusa e del 12° Nucleo Elicotteri di Catania, a 14 anni di distanza dall’incidente di volo nel pomeriggio del 5 maggio 2003, con la caduta del velivolo, nel corso di una perlustrazione aerea, si sono riuniti nel ricordo dei colleghi venuti a mancare tragicamente: il Mar.AsUPS Alessandro Trovato, il Mar.AsUPS Enrico Mincone ed il V. Brig. Massimiliano Lotito. I  militari della Benemerita ed i familiari delle vittime, nella Sortino (SR) che sempre ha dimostrato solidarietà e vicinanza all’Arma, hanno deposto un omaggio floreale innanzi al cippo che la comunità sortinese in memoria ha voluto ergere nel 2006 sul luogo dell’incidente. La lapide quest’anno è stata riposizionata, grazie all’opera sinergica dell’Arma dei Carabinieri e dell’Amministrazione comunale che l’hanno ovviamente mantenuta sul luogo dell’incidente commemorativa, nei giardini del Comune di Sortino. La  targa è in pieno centro quindi, a beneficio di tutta la cittadinanza per consentire di rinnovare, giorno dopo giorno, il sentito ricordo dei fratelli Carabinieri che persero la vita nell’adempimento del quotidiano servizio.Il  Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Colonnello Luigi Grasso,  dopo la deposizione di una corona di fiori e della Santa benedizione della Stele, ha salutato e ringraziato i presenti e stringendosi simbolicamente ai familiari delle vittime ha ricordato Alessandro, Enrico e Massimiliano, uomini con le stellette vittime del quotidiano dovere al servizio della Comunità. Una nutrita rappresentanza di Carabinieri della Compagnia di Augusta e la comunità tutta si è poi stretta, in preghiera, attorno ai familiari dei Carabinieri, in una messa celebrata, quest’anno, nella chiesa di San Giuseppe dal Cappellano Militare per la Sicilia Orientale Don Rosario Scibilia. Il rito religioso è stato presenziato dal Sindaco dottor Vincenzo Parlato, dal Vice Prefetto Vicario di Siracusa dr. Filippo Romano, dal Questore di Siracusa dott.ssa Gabriella Ioppolo, dal Comandante della Guardia di Finanza di Siracusa Col. Antonino Spampinato ed dal Capitano Danilo Nicotra, dal Vice Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa C.F. Davide Accetta e dal Comandante del Distaccamento dell’Aeronautica di Siracusa Ten Col. Francesco Mincolelli.


Lentini -  Gelosia e coltellate a 44enne, agenti bloccano 2 fratelli. Si tratta dei fratelli Fabio 26enne  ed Emanuele Coniglio 19enne entrambi nati a Lentini. Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno dichiarato in arresto i fratelli  CONIGLIO per il reato di lesioni personali gravissime a danno di un uomo di 44anni, residente a Lentini, già noto il quale ha riportato ferite al volto giudicate guaribili con prognosi di 21 giorni. I due fratelli CONIGLIO, a bordo di un ciclomotore, si sarebbero recati nei pressi di un panificio ed aggredito la vittima con un coltello.  Il movente dell’aggressione sembrerebbe da ricondurre a motivi di gelosia.


Lentini – CC scoprono furti in case rurali, 2 presi ai domiciliari. Si tratta di Febronio Vespa  60enne di  Palagonia e  Mario Vespa di Raddusa  29enne.

I militari della Stazione Carabinieri di Lentini, di notte, a Palagonia (CT) e Raddusa (CT), a  conclusione  di attività investigativa, hanno tratto in arresto ai domiciliari, in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa su richiesta del P.M. dott. Antonio Nicastro presso la locale della Procura della Procura della Repubblica: Febronio Vespa   e  Mario Vespa. Una  pattuglia dei Carabinieri di Lentini, la  notte del 17 dicembre 2016, ha notato una vettura Fiat Panda, il cui guidatore alla vista dei militari ha accelerato la marcia nel tentativo di dileguarsi. I militari, insospettiti dal  comportamento, dopo un breve inseguimento, hanno fermato l’auto  e sottoposto  a perquisizione i due soggetti. I sospetti sono stati trovati in possesso di strumenti atti ad offendere e di vari oggetti di sospetta provenienza illecita, in ordine alla cui fruizione, i fermati non hanno fornito spiegazioni. I  proprietari di due case rurali, 2 giorni dopo il controllo, presso gli Uffici della Stazione Carabinieri di Sortino, hanno denunciato che ignoti, durante la notte del 17 dicembre 2016, dopo avere neutralizzato gli impianti di allarme posti a sicurezza delle rispettive abitazioni, vi si erano introdotti asportando vari oggetti. Il brillante coordinamento info-operativo tra le Stazione Carabinieri dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Augusta comandata dal Cap. Rossella Capuano,  ha permesso ai militari della Stazione di Lentini di  dare un notevole impulso alle indagini. Gli investigatori hanno acquisito, in pochissimo tempo, precisi e certi indizi  a sostegno di un solido quadro accusatorio nei confronti dei due soggetti, in ordine al   furto pluriaggravato in concorso commesso nelle due abitazioni rurali. I due soggetti, arrestati nella notte appena trascorsa, espletate le formalità rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, al regime degli arresti domiciliari a disposizione dall’Autorità Giudiziaria mandante.


Lentini - Operazione  “Trinacria”, preso 1 con droga e soldi. Si tratta di Concetto SCROFANI 26enne lentinese. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, ed uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Catania coi cinofili, ed i cani “Sky” e “App”, di pomeriggio,  hanno effettuato uno straordinario servizio di controllo del territorio. I poliziotti nell’ambito dell’attività hanno bloccato Concetto SCROFANI già noto, per reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I tutori dell’ordine hanno sequestrato 28 dosi, già confezionate in bustine di cellophane, contenenti cocaina, del peso complessivo di 4 grammi, un’altra confezione di cocaina del peso di 14,5 grammi, e 17 involucri di carta d’alluminio contenenti marijuana, per un peso complessivo di 25 grammi, nonché la somma di 1.060 euro. Gli agenti  durante i servizi, hanno al controllato e   perquisito  il locale di un esercizio pubblico, a Carlentini, dove sono stati identificati e controllati i relativi avventori. I tutori dell’ordine hanno proceduto, infine, all’identificazione di 10 persone, al controllo un veicolo ed al rinvenimento e consegna di  un altro mezzo di provenienza furtiva.


 SIRACUSA 2a  2013 WEB

NOTIZIE e foto arrestati 2012


Siracusa Polizia  Festa 8 marzo   vedi documento. dibattito   documento.




 Siracusa  2018


 Siracusa  2020-21


 




SIRACUSA

Pompe funebri, tentata estorsione nel siracusano, Carabinieri: presi 5 ritenuti vicini clan Nardo/Santapaola


ultimo aggiornamento

 

SIRACUSA- PATENTI GUIDA A SOGGETTI CHE MAI L’HANNO CONSEGUITA, POLIZIA INDAGA 100 TRA AUTOSCUOLE E MOTORIZZAZIONE.  (VIDEO SERVIZIO) Le Scuole guida della Provincia e Motorizzazione Civile di Siracusa sono sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine. La  Procura della Repubblica di Siracusa ha delegato la Polizia a svolgere l’inchiesta. La vasta operazione della Polizia di Stato ha comportato più di 100 indagati. L’azione degli investigatori comprende la valutazione delle posizioni sia di Motorizzazione Civile di Siracusa che di diverse Autoscuole nella Provincia. L’attività investigativa articolata e complessa è svolta congiuntamente dagli investigatori della provincia. Molteplici perquisizioni, ispezioni e sequestri presso i locali degli enti sono in corso da parte dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Avola e della Sezione di Polizia Stradale di Siracusa, collaborati dal personale del Commissariato di P.S. di Lentini. Gli uomini della Polizia di Stato, inoltre, stanno procedendo al deferimento in stato di libertà di più di 100 soggetti. Gli inquirenti hanno accertato che centinaia di pratiche sarebbero state validate da funzionari della Motorizzazione Civile e dai gestori di diverse Autoscuole, inerenti al rilascio delle patenti di guida a soggetti che de facto mai l’hanno conseguita. L’articolato “sistema” escogitato prevedeva la conversione sia di patenti militari che estere in civili nei confronti di soggetti che, in realtà, non erano titolari dei predetti requisiti. I furbi agivano nella più svariata casistica, tanto che gli utenti finali  mai avrebbero prestato servizio militare oppure  mai hanno ottenuto il titolo di guida all’estero. Le oltre 30 unità della Polizia di Stato impiegate nell’operazione, oltre all’attività di perquisizione ed ispezione, hanno proceduto sia al sequestro delle patenti artatamente rilasciate che alla denuncia più di 100 soggetti all’Autorità Giudiziaria. L’attività di indagine degli inquirenti volta ad accertare la reale dimensione dell’intero disfunzionale fenomeno risulta ancora in corso ed in attesa di seguito.


 VIDEO CONCERTO FANFARA

SIRACUSA - FANFARA ARMA CARABINIERI CONCERTO A BORGATA, OMAGGIO A SANTA LUCIA. Il concerto della Fanfara del 12° Reggimento dell’Arma dei Carabinieri si è svolto di sera, nella splendida cornice di Piazza Santa Lucia, alla “Borgata”. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gabriele BARECCHIA ha salutato autorità cittadine e religiose presenti all’evento. Il Sindaco della città aretusea, dott. Francesco ITALIA, ha  ringraziato gli intervenuti anche dalla provincia ed i numerosi cittadini, sottolineando il forte legame dell’Istituzione con la città e con la sua Patrona Santa Lucia. L’uditorio attento ha avuto modo di apprezzare la qualità concertistiche della Fanfara dei Carabinieri che hanno eseguito brani noti del repertorio.


SIRACUSA - GENEVIEVE DI NATALE  CAPO SQUADRA MOBILE. Il Questore della provincia di Siracusa Benedetto Sanna ha ricevuto di mattina il nuovo capo della Mobile ed ha rivolto al Funzionario il sentito augurio per un proficuo lavoro alla direzione della prestigiosa articolazione investigativa della Questura aretusea. Il Vice Questore Aggiunto Genevieve Di Natale è il nuovo capo della Squadra Mobile aretusea e succede a Gabriele Presti.  Il funzionario cedente, dopo tre anni, lascia l’incarico per andare a dirigere l’omologo ufficio di Cosenza. La dottoressa di Natale, è  originaria di Messina, laureata in giurisprudenza, diplomata alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali ed abilitata all’esercizio della professione forense, dal dicembre 2011, ha frequentato la Scuola superiore di Polizia dove ha conseguito il Master in Scienze della Sicurezza. Il funzionario di Polizia, nel 2014, dopo aver frequentato il corso, è stata assegnata al Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria dove ha ricoperto importanti incarichi di coordinamento di alcune articolazioni operative. Genevieve Di Natale ha svolto un’importante attività come docente presso l’Istituto della Polizia di Stato di Vibo Valentia tenendo lezioni sulle metodologie di contrasto al cyberbullismo, alla pedopornografia ed alle insidie del web agli allievi ispettori ed agli allievi agenti. Il funzionario presso la Questura di Agrigento dal settembre del 2020, ha ricoperto l’incarico di Vice Dirigente della Squadra Mobile conseguendo notevoli risultati nell’ambito delle indagini svolte a contrasto del traffico di stupefacenti e delle indagini rivolte a vittime facenti parte delle fasce più deboli. Le meticolose indagini svolte sotto la direzione della dott.ssa Di Natale, per la triste vicenda della bambina di 6 mesi picchiata e maltrattata dai genitori, con vasta eco sui media nazionali, ha portato all’accusa di tentato omicidio. La bambina è stata salvata dal più tragico destino.La dott.ssa Di Natale, nell’ambito del fenomeno dell’immigrazione clandestina, si è particolarmente distinta per la gestione dell’Hot Spot di Lampedusa sotto il profilo dell’ordine pubblico ma anche sul piano dei risvolti di polizia giudiziaria che riguardano il traffico di esseri umani. Il funzionario in varie occasioni ha svolto le funzioni di relatrice in convegni su : violenza di genere, reati connessi sul web e cyberbullismo, ha diretto a scavalco l’U.P.G.S.P. di Agrigento, il Commissariato di P.S. di Canicattì e di Palma di Montechiaro. Gli auguri di buon proficuo lavoro alla dott.ssa Genevieve Di Natale da parte personali e della nostra redazione. ilp


SIRACUSA CARABINIERI: 24 VIOLAZIONI, 70 ILLECITI, CHIUSE ATTIVITA’, NAS RAGUSA RILEVANO ILLEGALITA’ COI  CONTROLLI NATALIZI. L’attività di controllo e contrasto alle attività illecite poste in essere nell’ambito della sicurezza alimentare e sanitaria, eseguita negli ultimi mesi del 2022 dai Carabinieri del Nas di Ragusa sui distretti di competenza, intensificatasi con l’approssimarsi delle festività natalizie, ha consentito di riscontrare numerose carenze e violazioni sia di carattere amministrativo che penale. I militari dell’Arma in totale, hanno effettuato 85 ispezioni che hanno consentito di rilevare 24 violazioni penali, 70 illeciti amministrativi, 10 soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria, 36 alle autorità sanitarie ed amministrative, la chiusura di 5 strutture (di cui 3 sanitarie e 2 ristorative) per un valore complessivo di € 10.613.700 ed elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 600.420,00. I NAS, nel settore della ristorazione hanno posto particolare rilevanza all’attività ispettiva effettuata presso un noto ristorante dell’isola di Ortigia del comune di Siracusa, dove sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di alimenti in cattivo stato di conservazione, sprovvisti di etichettatura conforme e pronti per finire nei piatti degli avventori; altresì sono state riscontrate gravi carenze igieniche dei locali e la mancata applicazione delle procedure haccp; l’intervento sul posto dei medici della locale Asp ha definito il provvedimento di chiusura ad horas dell’esercizio. I  NAS ai titolari hanno contestato violazioni per diverse migliaia di euro. I militari, in una trattoria di Gela (CL) hanno rilevato analoghe carenze igieniche e mancate procedure di autocontrollo sugli alimenti e nelle fasi di manipolazione e produzione, tanto che l’Asp di competenza, opportunamente interpellata, ne ha predisposto la sospensione immediata.  Ispettori del Nas di Ragusa, sempre nello stesso centro, presso una struttura ricettiva hanno  posto il vincolo del sequestro amministrato a più di 50 kg di prodotti ittici e carne, pronti per la somministrazione e  tenuti in cattivo stato di conservazione. I NAS hanno posto attenzione non solo alla ristorazione, ma anche alla filiera degli olii di oliva, particolarmente fiorente nei mesi autunnali, presso un esercizio commerciale di Vittoria. Gli  ispettori del Nas hanno rinvenuto e sottoposto al vincolo del sequestro più di 100 litri di olio extravergine posto in vendita sprovvisto di elementi utili alla tracciabilità; il quantitativo, poi, è stato campionato e avviato alle analisi di laboratorio per accertarne la genuinità. I militari hanno avviato numerose verifiche in prossimità delle festività natalizie in genere, che hanno consentito di rinvenire nei negozi, nella maggior parte orientali, dislocati nelle province di Ragusa, Siracusa e Caltanissetta, migliaia di prodotti, quali addobbi natalizi e luminarie, sprovvisti di marcatura CE e/o di indicazioni ed avvertenze sui rischi in lingua italiana, pertanto potenzialmente dannosi per la pubblica salute. I tutori dell’ordine in totale hanno sequestrato più di 1000 pezzi destinati alla vendita ed elevato sanzioni nei confronti dei titolari delle attività per svariate migliaia di euro. I NAS sul comparto socio-assistenziale, nella città di Siracusa hanno scoperto strutture ricettive per anziani prive dell’iscrizione all’albo comunale e disorganizzate al punto da offrire servizi ben al di sotto degli standard sanitari regionali. Le strutture in questione, all’esito delle attività ispettive, sono state destinatarie dei relativi provvedimenti di chiusura/sospensione e/o di adattamento ai requisiti previste dalla legge. I militari a Gela (CL) eseguendo l’attività ispettiva presso una nota RSA locale hanno accertato gravi carenze in materia organizzativa, funzionale e assistenziale offerta alla particolare tipologia d’utenza, nonché problematiche in ordine alla prevenzione incendi. I tutori dell’ordine hanno interessato gli enti preposti sulle gravi non conformità rilevate ed è stata disposta la sospensione dell’attività ed il ricollocamento degli ospiti in altre strutture. I NAS hanno accertato in una  RSA del comune di Comiso (RG),  anomalie e difformità agli standard ragionali, per cui è stata interessata la competente ASP che ha disposto il blocco dei ricoveri presso la struttura in esame ed il ricollocamento dei pazienti presso altri reparti del P.O. di Comiso. Una casa di riposo per anziani San Cataldo (CL) è stata sospesa poiché scoperta ad operare in assenza dei titoli autorizzati previsti, carenze igienico-strutturali, ampliamento della capacità ricettiva, disfunzionalità in ordine agli standard regionali di assistenza.


SIRACUSA - QUESTORE SANNA CONSEGNA 8 MEDAGLIE  COMMIATO A POLIZIOTTE/I COLLOCATI IN PENSIONE. Il Questore di Siracusa, dott. Benedetto Sanna, ha ricevuto 8 poliziotti collocati in pensione ed ha consegnato loro la medaglia di commiato del Capo della Polizia come riconoscimento per il servizio svolto a favore della collettività. La medaglia è stata conferita a donne ed uomini che si sono congedati dall’Amministrazione tra il 2007 e il 2022. Il Questore,  durante la breve cerimonia, alla quale hanno partecipato anche alcuni familiari dei premiati ed alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, ha rivolto parole sentite di ringraziamento a coloro i quali hanno dedicato la loro vita al servizio dello Stato. Il dott. Benedetto Sanna ha sottolineato il fatto che i poliziotti anche da pensionati non  finiscono di appartenere alla grande famiglia della Polizia di Stato, poichè quello del poliziotto non è un lavoro ma una vocazione ed una missione, nonché una scelta di vita. Il Questore ha voluto ringraziare anche i familiari presenti, perché il lavoro del Poliziotto richiede tanti sacrifici anche da parte di coloro i quali vivono accanto a lui, condividendone sacrifici e dedizione.  PAOLA BULGARI RICEVE MEDAGLIA DA QUESTORE BENEDETTO SANNA  dopo 36 anni e 25 giorni di servizio con inizio il 26 ottobre 1986 e fine il 31/10/2022.


 VIDEO INTERVISTA MAGG. STEFANO SANTUCCIO 

SIRACUSA -   POMPE FUNEBRI, TENTATA ESTORSIONE NEL SIRACUSANO, CARABINIERI: PRESI 5 RITENUTI VICINI A CLAN NARDO/SANTAPAOLA. I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Siracusa e della Compagnia di Augusta (SR), su delega della Procura Distrettuale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 5 soggetti. Il provvedimento è stato eseguito, da oltre 40 militari, tra i comuni di Solarino (SR), Sortino (SR) e Siracusa.   I soggetti arrestati sono gravemente indiziati dei delitti di illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e porto di arma da fuoco. L’indagine, era stata avviata nel maggio 2020, ed ha tratto origine dalla denuncia sporta dal titolare di un’agenzia di servizi funebri di Siracusa per minacce subite ad opera di un impresario concorrente e finalizzate ad impedire l’esercizio dell’attività economica nel comune di Sortino.  I malfattori avrebbero seguito il modus operandi stile mafioso: prima minacce verbali, dirette anche ai più stretti collaboratori, appena un mese più tardi, l’esplosione di 2 colpi d’arma da fuoco contro la sede aretusea dell’agenzia di pompe funebri del denunciante. Le indagini, nel frattempo attivate dai Carabinieri di Siracusa, diretti dalla Procura Distrettuale di Catania, hanno permesso di identificare il presunto attentatore e di sequestrare l’arma utilizzata. L’azione intimidatoria avrebbe avuto un percorso preciso : all’atto intimidatorio seguirono diversi “sabotaggi” dell’attività del denunciante. I  collaboratori del denunciante, durante alcune celebrazioni funebri, venivano minacciati ed in più occasioni i manifesti  esposti nel comune di Sortino venivano strappati o coperti da altri od addirittura alterati nelle date ed ore relative alle funzioni religiose attraverso apposizioni di adesivi per renderli inattendibili. I Carabinieri di Siracusa, nel mese di Novembre 2020, arrestarono un soggetto, che si presume  legato al clan “Nardo” di Lentini trovato in possesso di 5 kg di polvere pirica che è risultata destinata ad un attentato dinamitardo in danno del denunciante. L’attività investigativa ha dimostrato, per ciò che emerge dall’attuale fase del procedimento nel quale non è stato ancora instaurato il contradittorio, come i soggetti destinatari di misura restrittiva, avrebbero mantenuto  attiva la propria rete di controllo sul settore delle onoranze funebri nel comune di Sortino. Gli investigatori ritengono che attraverso l’intimidazione crescente in danno del denunciante e dei suoi collaboratori la minaccia fosse strumento affinchè cessasse l’attività economica in quel comune. L’indagine ha permesso di acclarare la ripartizione territoriale e di interessi tra il clan Santa Panagia ed il clan Nardo. L’esplosione dei due colpi d’arma da fuoco in danno dell’attività commerciale del denunciante, avvenuto all’interno del quartiere “Borgata” di Siracusa, area territoriale in cui insiste ed opera l’omonimo gruppo criminale che costituisce diramazione del più articolato clan “Santa Panagia”, determinò infatti l’attivazione del clan aretuseo per derimere la questione relativa all’apertura e l’esercizio della nuova agenzia di pompe funebri di Sortino, comune che rientra nell’area di interesse del clan “Nardo”, anche attraverso l’interessamento di affiliati detenuti in carcere. L’ipotesi investigativa prospettata dalla Procura Distrettuale è stata condivisa dal Gip in sede che ha emesso le misure cautelari. Gli investigatori a seguito delle catture ora attiveranno il contraddittorio procedimentale, nel corso del quale gli indagati avranno la facoltà di fornire la loro versione dei fatti ed indicare eventuali prove a discolpa.



LENTINI -  Uxoricidio, 2 coltellate alla gola: fermo d’indiziato di delitto per 45enne lentinese, Polizia esegue provvedimento. Gli uomini della Squadra mobile di Siracusa e del Commissariato di P.S. di Lentini, lo scorso pomeriggio, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso, il 15 marzo 2022, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti del tappezziere  Massimo Cannone 45enne lentinese, già noto, ritenuto responsabile del brutale omicidio della moglie. Gli investigatori hanno appurato i fatti evidenziati con la segnalazione pervenuta in Commissariato a Lentini lo scorso 12 marzo, alle ore 20:15 circa da parte del cognato della vittima.  La ricostruzione della Polizia : l’allarme sarebbe stato dato dal cognato della donna sgozzata. L’uomo avrebbe raccontato agli operatori del 112 N.U.E che a casa del fratello vi era il corpo della donna ormai esanime. Il tempestivo intervento del personale sanitario del 118, purtroppo, a nulla sarebbe servito per la vittima. Gli operatori del personale della Polizia di Lentini e della Squadra Mobile, giunti sul posto, hanno effettivamente constatato la presenza della giovane donna, adagiata sul letto, ormai esanime a causa di ferite inferte mediante un’arma da taglio. La brutalità e l’efferatezza dell’episodio delittuoso sono stati poi rivelati anche grazie alle attività investigative di carattere tecnico esperite dalla Squadra sopralluoghi del Gabinetto Regionale di polizia Scientifica che ha operato in sinergia con il personale della Questura di Siracusa. Le attività investigative immediatamente hanno permesso di evidenziare subito che la scena del crimine fosse stata inquinata proprio ad opera di colui il quale, due giorni dopo, sarebbe stato fermato poiché ritenuto responsabile del brutale omicidio. La  primissima ricostruzione dei fatti, sia per le modalità dell’azione, che per le evidenze assunte, avrebbe fatto ritenere agli inquirenti che trattava di un fatto intra-familiare. La Polizia, tra i primissimi sospettati, infatti, aveva eidenziato, il marito della vittima. Il sospettato agli inquirenti aveva riferito di essere stato il primo a rinvenire il cadavere della moglie. Le incongruenze e le inverosimiglianze della versione fornita dal tappezziere agli inquirenti erano ritenute veramente incredibili. La Polizia ha rilevato come il personaggio, a suo dire, avresse prima di ogni cosa, dato una ripulita alle tracce ematiche conseguenti ai colpi che la moglie si sarebbe” auto-inferta”. Gli investigatori hanno rilevato ancor più anomalo il comportamento tenuto dal marito dopo il rinvenimento del cadavere della moglie. La ricostruzione investigativa avrebbe evidenziato come lui, anziché chiamare il personale sanitario, sia andato a bere una birra per poi sopraggiungere sul luogo del delitto quando i soccorsi erano già sul posto. Il singolare racconto del tappezziere è stato chiaramente confutato dagli inquirenti con le risultanze probatorie emerse a seguito di serratissime indagini coordinate dalla Procura della Repubblica. Gli esami hanno permesso ai tutori dell’ordine di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto il quale sembra fosse sul punto, tra l’altro, di progettare la fuga. Il magistrato pertanto, nello scorso pomeriggio, ha disposto che il sospettato venisse rintracciato e tradotto presso il commissariato di P.S. di Lentini. Gli inquirenti negli uffici hanno sottoposto il tappezziere al fermo avendo preso contezza degli elementi a suo carico, dopo l’interrogatorio. Il tappezziere, al termine delle incombenze di rito, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale di Siracusa  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

LENTINI –  Donna sgozzata è 1° femminicidio a Lentini : Polizia interroga marito del siracusano. La vittima è Naima Zahir 45enne, originaria del Marocco. La  donna è stata uccisa, sabato sera,  con un taglio alla gola. Il cadavere è stato rinvenuto dagli investigatori nell’abitazione in via Ronchi, nel quartiere Santamaravechia: centro storico di Lentini. Il  marito tappezziere 45enne, avrebbe telefonato alla Polizia e riferito la morte della moglie.  Gli investigatori giunti sul posto avrebbero rilevato che la vittima presentasse un profondo taglio alla gola. Il corpo della malcapitata era riverso per terra esanime in una pozza di sangue. Gli inquirenti ritengono quindi, che l’omicidio sia stato compiuto con un’arma bianca. I tutori dell’ordine avrebbero sequestrato un coltello da cucina supponendo possa trattarsi dell’arma da taglio usata per il delitto. La morte di Naima Zahir sarebbe stata causata sabato sera, nella casa di famiglia in via Ronchi, viuzza collegata a via Vittorio Emanuele II e via San Marziano, a pochi passi da piazza Oberdan. Gli investigatori interrogando il siracusano stanno tentando di ricostruire il femminicidio. Gli uomini della sezione volanti del commissariato di Lentini, della polizia scientifica Questura e del Gabinetto regionale e scientifica di Catania sono arrivati sul posto per le indagini ed i rilievi.  Il Pm di turno della Procura Gaetano Bono ed  il medico legale Giuseppe Ragazzi sono giunti in loco per gli adempimenti di legge. Gli investigatori, durante la notte, hanno sentito in Commissariato parenti ed amici della coppia per ricostruire la vicenda e la dinamica di vita della coppia.


LENTINI - CARABINIERI ARRESTANO PREGIUDICATO ESECUZIONE ORDINE AG CT : VIOLA PROVVEDIMENTO PER ANDARE IN TRIBUNALE,  VA CON PATENTE GUIDA REVOCATA. I Carabinieri della Stazione di Lentini hanno arrestato un pregiudicato, 41enne del luogo, in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria di Catania. Il soggetto, già agli arresti domiciliari per furto, era autorizzato a spostarsi a Catania per presenziare ad un processo che lo riguardava percorrendo un itinerario prestabilito. Il pregiudicato è stato sorpreso dai Carabinieri in una strada diversa da quella fissata nel provvedimento di autorizzazione ed alla guida di un’auto, nonostante avesse la patente revocata. I militari di Lentini hanno subito segnalato la violazione all’Autorità Giudiziaria etnea che ha emesso il provvedimento col quale ha disposto la custodia cautelare del soggetto presso la Casa di Reclusione di Cavadonna.


LENTINI - OPERAZIONE ANTIDROGA PANDEMONIUM, POLIZIA INTERCETTA TELEFONATE, NOTIFICATI 9 AVVISI A SOGGETTI: SPACCIO NEL “TRIANGOLO”. Gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lentini, diretti dal Vice Questore Aggiunto  dott. Andrea Monaco, nei giorni scorsi, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Pandemonium”, a carico di Christian AMATO 33enne, Alfio AMATO 45enne inteso “Alfio ca lenti”, Filadelfo SCROFANI 48enne inteso “Davide o Piscipalla”, Anthony SCROFANI 26enne, Sebastiano BUREMI 27enne inteso “Nelluccio” (attualmente detenuto presso la casa circondariale di Catanzaro), Eduardo MENDOLA 23enne inteso “minnulicchia”, Vincenzo Nicholas SANZARO 23enne ed Angelo RIBERA 34enne, tutti componenti di un gruppo dedito alla commissione del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, operante nel territorio di Lentini. I fatti risalgono al periodo compreso tra novembre 2019 e ottobre 2020 a Lentini, periodo in cui il gruppo criminale avrebbe posto in essere una intensa e proficua attività di spaccio al minuto di marjuana e cocaina. Le indagini, coordinate brillantemente dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed in particolare dal Procuratore Capo dottoressa Sabrina Gambino, dal Procuratore Aggiunto dott. Fabio Scavone  e dal Sostituto Procuratore dott. Gaetano Bono hanno consentito, anche grazie all’ascolto delle conversazioni intercettate, di giungere ad una precisa ricostruzione dei fatti e ad individuarne gli autori. Gli investigatori, hanno concretizzato l’attività di indagine conclusasi nel mese di novembre del 2020, in seguito alla quale la Polizia di Stato ha stroncato le azioni criminose del gruppo di soggetti indagati.  L’attività tecnica svolta, ha permesso agli inquirenti di raccogliere elementi di prova che fanno ritenere gli  indagati fortemente indiziati di aver messo in piedi una  fiorente attività illecita relativa proprio  allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina. L’attività investigativa ha evidenziato altresì uno specifico “modus operandi” di cessione al minuto di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana a numerosi assuntori Lentinesi, Carlentinesi e Francofontesi. Gli investigatori ritengono che la base operativa dell’attività illecita sia nelle abitazioni rispettivamente del MENDOLA e dei fratelli AMATO, con l’attiva partecipazione e collaborazione del Angelo RIBERA, dove, a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli investigatori hanno accertato un continuo via vai di assuntori.  I poliziotti hanno evidenziato che l’attività di spaccio avrebbe permesso  agli indagati di lucrare rilevanti guadagni economici, introiti utilizzati per il loro sostentamento e per quello dei loro familiari. I numerosi riscontri all’attività investigativa posti in essere dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria  del Commissariato diretto dal Vice Questore Aggiunto  dott. Andrea Monaco hanno permesso di accertare le numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana  effettuate dagli indagati a svariati assuntori e di cristallizzare il metodo di approvvigionamento dello stupefacente da terzi soggetti nella vicina città di Catania ed il modus operandi degli stessi  che avevano di fatto trasformato  le loro abitazioni in un vero e proprio “market” della droga.


LENTINI - Si è consegnato senza ostilità: Polizia, preso di notte Antonio Milone ricercato per omicidio Sebastiano Greco.  La Procura di Siracusa aveva invitato il ricercato a costituirsi. I poliziotti hanno trovato il ricercato in territorio di Carlentini vicino Roccadia in una casa rurale abbandonata. Il fuggitivo in precarie condizioni, zoppicante e stremato, si è fatto catturare senza creare difficoltà  ai tutori dell’ordine. Gli uomini del Commissariato di Lentini diretto dal dott. Andrea Monaco, della Questura di Siracusa ed i militari dell'Arma del Comando Provinciale coordinati dal Ten. Colonnello Marco Piras e della Compagnia di Augusta guidati dal Maggiore  Stefano Santuccio hanno lavorato ininterrottamente da sabato mattina fino all'epilogo della vicenda. Antonino Milone 37enne lentinese è accusato dell’omicidio di Sebastiano Greco, l'ex gestore di una pompa di benzina sulla  vecchia statale Lentini Catania, ammazzato sabato mattina a colpi di pistola in via delle Spighe, a Lentini. Milone è stato condotto, nel carcere di piazza Lanza, a Catania,  in attesa di essere interrogato dal Gip del tribunale di Siracusa il quale già ha convalidato il fermo nei confronti di Shasa Antony Bosco, 29enne  presunto complice già in manette. La Procura di Siracusa nel comunicato stampa aveva scritto : “Rivolgiamo un appello all’altro autore dei gravi fatti di sabato  perché si presenti alle Forze dell’Ordine: nessun dubbio vi è in ordine alla sua certa identificazione, presentarsi alle Forze dell’Ordine è l’unica scelta che potrà fare nel suo stesso interesse “. Sebastiano Greco 52anni era stato assassinato a Lentini sabato scorso, di mattina intorno alle 9.30, in pieno centro in via delle Spighe a Lentini a seguito di  colpi d’arma esplosi a distanza ravvicinata . L’interrogatorio dei due accusato potrà sciogliere nodi su movente e dinamica del delitto che sabato scorso ha messo in allarme gli abitanti di due comuni, per le drammatiche modalità di esecuzione e fuga.

SIRACUSA  - Procura invita ricercato per omicidio Sebastiano Greco a costituirsi : 1 preso. La Procura di Siracusa il 10 ottobre ha emesso ed eseguito decreto di fermo di Autorità Giudiziaria nei confronti di Shasa Antony BOSCO,  1 dei soggetti individuati quali autori dell’omicidio e del tentato omicidio verificatisi a Lentini nella mattina di sabato. Le  ricerche per l’esecuzione del fermo anche nei confronti dell’altro autore dei fatti, da sabato non si sono mai fermate, tutte le forze di Polizia intervenute, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa stanno controllando ininterrottamente tutte le zone del lentinese e dei territori limitrofi. La Procura di Siracusa nel comunicato stampa scrive :Rivolgiamo un appello all’altro autore dei gravi fatti di sabato  perché si presenti alle Forze dell’Ordine: nessun dubbio vi è in ordine alla sua certa identificazione, presentarsi alle Forze dell’Ordine è l’unica scelta che potrà fare nel suo stesso interesse “. Sebastiano Greco 52anni era stato assassinato a Lentini sabato scorso, di mattina intorno alle 9.30, a seguito di  colpi d’arma esplosi in pieno centro. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori la vittima, di mattina era in prossimità di un panificio in via delle Spighe. Un alterco per motivi futili ed imprecisati, in fase di ricostruzione dagli inquirenti,  avrebbe armato la mano dei giovani a bordo di uno scooter i quali esplodendo colpi d’arma avrebbero ferito a morte Sebastiano Greco. Inutile era stato anche il tentativo di soccorso con ambulanza poiché il ferito è spirato poco dopo il ricovero in ospedale. Le fasi della fuga rocambolesca dei 2 coinvolti nell’assassinio e la ricerca delle forze dell’ordine hanno coinvolto virtualmente la città di Lentini con voci false che si sono susseguite sul web. I carabinieri del Comando provinciale, della Compagnia di Augusta della stazione di Lentini, gli uomini del Commissariato locale e della Questura di Siracusa hanno battutto il territorio alla ricerca dei fuggitivi. I due nel tentativo di dileguarsi avrebbero anche tentato di rapinare la vettura ad un automobilista ferendolo con pistolettata e proiettile di striscio ad un polpaccio. I fuggitivi avrebbero poi abbandonato l’auto per prenderne un’altra, sottratta ad un  anziano che non avrebbe opposto resistenza. Gli investigatori, dalle ricostruzioni video delle telecamere e dai riscontri di testimoni sarebbero arrivati a catturare Sasha Antony Bosco, già noto. Le ricerche dell’amico sono ancora in corso ed è per questo che la Procura ha emesso il comunicato invitando il ricercato a consegnarsi alla giustizia.


LENTINI POLIZIA TROVA  IN  GARAGE ESPLOSIVO DI ULTIMA GENERAZIONE, 1 PRESO.  Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Lentini ieri, hanno bloccato Alfio Caramella 48 enne lentinese, per il reato di detenzione illegale di esplosivo.  Gli investigatori della Polizia di Stato, a seguito di attività info - investigativa, avendo fondato motivo di ritenere che Alfio Caramella detenesse illegalmente nel proprio garage, a Lentini, delle armi o degli esplosivi, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare. I tutori dell’ordine hanno rinvenuto, in una intercapedine ricavata sopra l’architrave della saracinesca d’ingresso del garage della sua abitazione, 1 cartuccia di esplosivo da galleria, del peso di 130 grammi, del tipo “Premex 3300”, classificato come materiale esplodente e pericoloso. L’esplosivo era abilmente occultato con un sottile rivestimento in gesso e stucco facilmente asportabile, col doppio fine di eludere eventuali controlli di Polizia, nonché di renderlo prontamente reperibile per un futuro utilizzo. L’esplosivo veniva rimosso in sicurezza dal Nucleo Artificieri della Questura di Catania per la successiva distruzione. Alfio Caramella al termine degli accertamenti necessari e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari.


VIDEO OPERAZIONE

LENTINI – Blitz antidroga POLIZIA trova piantagione marijuana, pistola e munizioni. Massimo Parcella 57enne lentinese,  su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato posto ai domiciliari. Gli uomini del Commissariato di Lentini diretti dal Dr. Andrea Monaco a seguito di un Blitz antidroga in contrada Burione hanno trovato 1 piantagione  di marijuana, pistola e munizioni. L’impegno della Polizia di Stato in questa provincia contro il traffico, la produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti è noto. Gli  uomini del Commissariato di P.S. di Lentini hanno portato a termine la brillante operazione conclusa ieri e fa seguito a della Squadra Mobile aretusea.  Gli  investigatori del Commissariato, ieri pomeriggio, a seguito di scrupolose indagini di polizia giudiziaria, sono intervenuti in contrada Burione, comune di Lentini, dove in una campagna hanno scoperto una piantagione di marijuana con quasi 100 piante con inflorescenze ed hanno sequestrato quasi 1 chilogrammo della stessa sostanza nascosta in vari punti del podere di proprietà di Massimo Parcella, oltre a materiale per l’essiccazione, il confezionamento e la pesatura. Gli  agenti con unità cinofile antiesplosivo nella stessa campagna hanno rinvenuto e sequestrato 60 cariche detonanti di esplosivo ad elevata pericolosità, numeroso munizionamento ed 1 pistola artigianale costruita con tubi e percussore perfettamente funzionante.


LENTINI POLIZIA BLITZ ANTIDROGA 1 PRESO,  DENUNCIATA  DONNA, TROVATA COCAINA E MARIJUANA.  Agenti  del Commissariato di P.S. di Lentini, ieri pomeriggio, nel corso di un servizio mirato per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno bloccato Cirino Alfio Nigro 28enne, lentinese, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Gli investigatori del Commissariato, a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata  a casa del soggetto,  hanno rinvenuto e sequestrato 20 grammi di marijuana e 1,7 grammi di cocaina. G.N., lentinese di 20 anni, cognata di Nigro, nella circostanza è stata denunciata per il reato di favoreggiamento personale, poiché ha tentato invano di occultare la droga gettandola nella grondaia dell’immobile.  Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Nigro è stato posto agli arresti domiciliari.


LENTINI Violano DPCM  anti coronavirus per rubare agrumi, Carabinieri bloccano 5 catanesi.  Si tratta di Giovanni Pellegrino 44enne, Gaetano Pellegrino 65enne, Domenico Sciuto 32enne, Gaetano Venuto 31enne e Salvatore Querulo 64enne. I militari dell’Arma hanno sorpreso in un fondo agricolo privato in contrada Xirumi i maldestri ladri mentre stavano arraffando agrumi.I 5, non attenendosi alle disposizioni imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri volto al contrasto al coronavirus, si sono allontanati dalla città di Catania dove risiedono per recarsi nelle campagne di Lentini e rubare agrumi approfittando dell’assenza di altri lavoratori rimasti a casa per le disposizioni sanitarie. Un duplice omicidio con vittime altri soggetti intenti a compiere i medesimi reati era stato consumato alcune settimane proprio in quelle stesse contrade. I Carabinieri della Stazione di Lentini  stavano svolgendo insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia un apposito servizio di controllo del territorio. I militari hanno sorpreso i soggetti in flagranza  arrestandoli   recuperando circa una tonnellata di arance che il gruppetto aveva già asportato dagli alberi. Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa di reclusione di Noto, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria Aretusea, nei loro confronti sarà altresì avanzata al Questore proposta di emissione di foglio di via obbligatorio.


LENTINI Ricercato da 3 mesi per rapina è preso da Polizia mentre tenta fuga sui tetti. Si tratta di Alfio Scandurra  29enne lentinese. Gli Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini e della Squadra Mobile, pomeriggio, dopo circa tre mesi di ininterrotte indagini, hanno rintracciato ed eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, unitamente al decreto declaratorio di latitanza, nei confronti di Alfio Scandurra. Il lentinese si sarebbe reso irreperibile per sottrarsi alla misura, emessa in relazione al reato di rapina aggravata dall’uso delle armi in concorso ai danni di un club privè di Carlentini, commessa il 2 novembre 2019, insieme a Damiano Marino, già sottoposto ai domiciliari. Scandurra è stato rintracciato nel pomeriggio in un’immobile ubicato nel quartiere Santa Maria Vecchia. I poliziotti hanno svolto  un’attenta attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Il personaggio, nonostante il tentativo di fuga attraverso i tetti delle abitazioni vicine, è stato bloccato dagli Agenti che avevano cinturato la zona. Scandurra, dopo le formalità di rito è stato  condotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna a Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


LENTINI  2 rapinano con violenza club e picchiano gestore, polizia ammanetta 1, cerca complice. Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, diretti dal Commissario Capo, Andrea Monaco, hanno arrestato, Damiano MARINO 22enne lentinese, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di rapina aggravata in concorso. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito di una rapina, perpetrata la sera del 2 novembre scorso, ai danni di un club privè di Lentini. Gli investigatori hanno appurato che nel corso dell’azione il Marino, insieme ad un altro complice, attualmente irreperibile, dopo aver fatto irruzione a volto scoperto nel club armati di pistola,  avrebbero creato paura tra gli avventori del locale. I rapinatori avrebbero colpito al volto, con violenti pugni, il  gestore del club ed alcuni soci presenti per poi impossessarsi dell’incasso ammontante a 760 euro e 2 telefoni cellulari. Le attività di indagine, condotta successivamente dagli uomini del Commissariato di Lentini, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed in particolare  dal Procuratore Aggiunto Dott. Fabio Scavone  e dal Sostituto Procuratore dott. Stefano Priolo, ha consentito di individuare, in tempi brevi, gli autori della violenta rapina e di acquisire univoci e concordanti indizi di reità a carico degli stessi. Damiano Marino, dopo le formalità di rito, è stato condotto in carcere. La Polizia sta svolgendo ricerche per ammanettare il complice, risultato irreperibile all’esecuzione.


VIDEO rapine

LENTINI  - 3 SPECIALISTI IN RAPINE A SUPERMERCATI, CARABINIERI IDENTIFICANO GRUPPO ZONA NORD E PROVINCIA. I militari della Stazione di Lentini, su disposizione dei Sostituti Procuratori della Repubblica dott. Stefano Priolo e dott. Salvatore Grillo, i quali hanno diretto l’indagine, coordinata dal Proc. Aggiunto dott. Fabio Scavone, hanno eseguito tre misure cautelari personali sul conto di altrettanti giovani lentinesi, consistenti nell’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa in arco notturno e prescrizione di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa nei confronti di: Alfio Simone SAPIENZA 21enne; Raul LO RE  22enne; Andrea FINOCCHIO 21enne, a carico dei quali le attività investigative, che si sono avvalse anche di accertamenti tecnici e forensi eseguiti dai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Messina, hanno permesso di appurare come gli stessi abbiano perpetrato ben 4 rapine nell’ottobre scorso in Lentini, Carlentini e Francofonte. I  tre rapinatori, in tali circostanze che agivano a volto travisato, hanno messo a segno i colpi realizzando un bottino di circa 2.500 euro complessivi, operando con particolare spregiudicatezza e minacciando con pistole e giraviti i commessi degli esercizi commerciali. Le indagini sono state condotte grazie ad un’approfondita attività informativa posta in essere dai militari della Stazione Carabinieri di Lentini, che malgrado avessero rinvenuto sulle scene del crimine solo minime tracce, hanno pervicacemente analizzato nelle immagini reperite ogni particolare fisico nonché le movenze dei malfattori giungendo infine ad identificarli anche grazie ai riscontri pervenuti dalle analisi svolte dai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina.


VIDEO Operazione

CARLENTINI -  Carabinieri trovano serra canapa indiana munizioni ed arma illegale, bloccato 27enne. Si tratta del carlentinese Mirko TOMASELLO il quale deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di munizionamento.   I militari dell’Arma, ieri pomeriggio, hanno svolto uno specifico servizio predisposto dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, finalizzato alla prevenzione e repressione  di reati in materia di stupefacenti ed armi.  Gli uomini della Stazione di Carlentini e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) che per l’occasione hanno impiegato i cani “Auro”, specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti  e “Athos” specializzato per la ricerca di armi ed esplosivi, hanno ammanettato, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di munizionamento il carlentinese Mirko TOMASELLO. I  militari dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, occultati all’interno di 1 vasetto di vetro riposto all’interno di un arredo dell’abitazione del soggetto arrestato, circa 30 grammi di “marijuana” con alcune buste per il confezionamento e una bilancia di precisione. Il fiuto dei cani,  e  l’intuito investigativo dei militari, ha portato altresì ad estendere la perquisizione anche nel terreno di pertinenza dell’abitazione. I carabinieri hanno trovato :  1 piccola serra dotata di un efficiente impianto irriguo con all’interno 3 piante di canapa indiana dell’altezza variabile fino a 2,5 metri e, poco distante dal “vivaio”, nascosti in un pozzo dismesso, 2 sacchi di plastica, 1 di juta contenenti complessivamente altri 3,060 kg di marijuana già essiccata e  pronta per essere immessa nel mercato. Tomasello è stato altresì deferito all’Autorità Giudiziaria aretusea, nel medesimo contesto operativo, anche per il reato di detenzione di munizionamento senza averne fatto denuncia all’Autorità poiché, I militari hanno rinvenuto in 1 secchio di vernice anche 120 cartucce per fucile calibro 12 e calibro 16 mai dichiarati.  Il personaggio è stato dichiarato in  arresto ed espletate le prescritte formalità rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione.


LENTINI  - Andrea Monaco nuovo dirigente del Commissariato di Polizia subentra a Marco Dell’Arte trasferito.  Maria Dell’Arte ha lasciato il Commissariato di P.S. di Lentini che ha diretto dall’ottobre del 2013. Il funzionario di Polizia,( operazione “URAGANO”)nel corso della sua attività si è distinto per diverse operazioni di  giudiziaria condotte nel delicato territorio del lentinese dove operano pericolose consorterie mafiose vicine ai clan catanesi. Il dott. Dell’Arte ha una solida base professionale, ha  anche frequentato numerosi corsi di specializzazione tra cui “analisi criminale e  coordinamento delle forze di polizia e di gestione dei servizi di ordine pubblico”. Il funzionario durante il suo incarico a Lentini ha organizzato importanti iniziative che hanno coinvolto la società civile su  tematiche di legalità e di contrasto alle mafie.  Il dott.Andrea Monaco 36 anni, originario di Vittoria il quale  è stato designato a dirigere il Commissariato di P.S. di Lentini. è laureato in Giurisprudenza. Il dirigente dopo il superamento del concorso per funzionario della Polizia di Stato è stato ammesso, nel 2011, a frequentare il corso biennale di formazione per commissari presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma. Il dott. Monaco, nel dicembre del 2013, al termine del corso, fu stato assegnato alla Questura di Caltanissetta per ricoprire l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione. Il dott. Andrea Monaco, dal gennaio del 2015 è stato trasferito in qualità di Funzionario addetto al  Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela, quale responsabile della sezione investigativa. Il dirigente in tale periodo ha portato a termine significative operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, culminate con l’esecuzione di misure cautelari ed arresti a carico di pericolosi appartenenti a consorterie criminali del luogo. Il dott.Andrea Monaco dal novembre 2015 ha assunto l’incarico di Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi, che ha diretto fino all’agosto del 2017, quando ha poi assunto l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Benevento. Il Questore di Siracusa Gabriella Ioppolo ha manifestato un sincero ringraziamento al dott. Marco Maria Dell’Arte che ha lasciato la provincia di Siracusa per il notevole impegno profuso e l’abnegazione dimostrata durante l’espletamento dei propri incarichi. Il Questore, al dott.Andrea Monaco  chiamato a dirigere il Commissariato di Lentini, non ha mancato di formulare un caloroso augurio di buon lavoro.   Al dott. Marco Maria Dell’Arte, stimato funzionario ed amico  i nostri auguri di buon proseguimento in carriera, al neo dirigente dott.Andrea Monaco il nostro augurio di buon lavoro.


SIRACUSA  - Sindaci ed assessori indagati da Polizia evidenziati a Melilli delitti contro P.A. pubblica fede. L’indagine è stata   convenzionalmente, denominata  “Operazione Muddica”, con riferimento alle espressioni dialettali “muddica” o “muddicuni” (ovvero mollica e mollicone) utilizzata dai principali indagati per individuare il beneficio ottenuto grazie alle loro condotte delittuose. Uomini della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Priolo Gargallo, in collaborazione con le Squadre Mobili delle Questure di Siracusa ed Enna, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, di mattina hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive adottata dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, nei confronti di amministratori, pubblici dipendenti ed imprenditori, gravemente indiziati di aver commesso molteplici reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica ed il patrimonio, in relazione alle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte degli uffici del Comune di Melilli.  Il  G.I.P. ha disposto l’applicazione di misura cautelare nei confronti di Giuseppe CARTA 34enne nato a Siracusa, Sindaco in carica del Comune di Melilli; Sebastiano ELIA 42enne detto Stefano, nato a Siracusa,  all’epoca dei fatti, Assessore del Comune di Melilli, a cui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nelle rispettive residenze, con il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi e dal difensore; Daniele Nunzio LENTINI 45enne nato a Catania, all’epoca dei fatti vice dirigente del II settore del Comune di Melilli, Sindaco in carica del Comune di Francofonte, destinatario del divieto di dimora nei Comuni di Melilli e Francofonte, con il divieto di accedervi senza preventiva autorizzazione; Reginaldo SARACENO 53enne nato a Melilli, dipendente del Comune di Melilli; Giulia CAZZETTA 57enne  nata a Melilli, dipendente del Comune di Melilli, con incarico di Responsabile del II settore “servizi scolastici, culturali, sportivi, socio-educativi e ricreativi” a cui è stata applicata la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge; Marilena VECCHIO 46enne nata ad Augusta, imprenditore, rappresentante legale dell’impresa di trasporti VECCHIO s.r.l., Sebastiano FRANCHINO 39enne nato Siracusa imprenditore; Giovanni ZUCCALÀ 80enne nato a Pietraperzia (EN), imprenditore, amministratore unico dell’impresa ZUCCALÀ TRAVELS s.r.l.; Franco BIONDI 58enne nato a Centuripe (EN), imprenditore, rappresentante legale della ditta EUROVIAGGI di BIONDI Franco s.a.s., a cui è stata applicata la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale. I personaggi sono accusati, a vario titolo, di diverse condotte delittuose commesse, ognuno nell’esercizio delle rispettive funzioni, nell’ambito di procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di alcuni uffici del Comune di Melilli. Le indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto dott. Fabio Scavone, dirette dal Sost. Procuratore dott. Tommaso Pagano eseguite, dal mese di marzo al mese di novembre del 2018, dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Priolo Gargallo, con l’utilizzo di metodologie investigative sia di tipo tradizionale che tecniche, avrebbero evidenziato un’organizzazione particolarmente complessa ed efficace che sarebbe stata messa in opera dal Sindaco CARTA e dall’Assessore ELIA. Gli investigatori avrebbero evidenziato che si sia agito, con lo scopo di “gestire” in modo arbitrario e per il soddisfacimento di interessi particolari le procedure amministrative finalizzate all’affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali. L’inchiesta avrebbe consentito agl’inquirenti di accertare  commissione da parte degli indagati di più delitti contro la pubblica amministrazione e la pubblica fede. Le risultanze investigative hanno fornito elementi da cui desumere come ai vertici di questa organizzazione vi fossero il sindaco di Melilli Giuseppe CARTA e l’Assessore Sebastiano ELIA, nei cui confronti, sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso delle indagini, il G.I.P. ha,   adottato le misure cautelari più gravi, di tipo coercitivo, cui  è stata data esecuzione. Gli investigatori ritengono  i personaggi gravemente indiziati del delitto di associazione a delinquere previsto dall’art. 416 c.p., in concorso con il dipendente pubblico SARACENO. La  Procura e gli investigatori, hanno ricostruito e riconosciuto la validità dell’impianto accusatorio il G.I.P. ha, inoltre, individuato nel Sindaco CARTA il promotore e capo del consesso organizzato per sfruttare in modo costante il potere connesso al suo ruolo politico. ELIA, avrebbe  influenzato la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune, esercitando pressioni sui vari dirigenti preposti alle procedure di selezione del contraente o di affidamento diretto affinché riducessero fittiziamente, attraverso la scomposizione in più affidamenti, l’importo degli appalti, in modo da eludere le procedure più rigorose previste dalla normativa vigente,   invitando alle selezioni ditte e imprese da loro indicate e, in caso di affidamento diretto, aggiudicare l’appalto alla ditta da loro indicata. Gli inquirenti in alcune circostanze, poi, avrebbero accertato il raggiungimento di veri e propri accordi collusivi, con la complicità ed il concorso necessario degli imprenditori privati, per indirizzare lo svolgimento delle procedure negoziali di scelta del contraente verso la conclusione desiderata dagli indagati. Emblematiche, in questo senso, alcune vicende emerse nel corso delle indagini, come quella relativa all’affidamento all’imprenditore Sebastiano FRANCHINO di alcuni interventi di manutenzione, in cui determinante risultava l’intervento del Sindaco CARTA. Il primo cittadino avrebbe favorito, altresì, il pagamento di una fattura artificiosamente “gonfiata” od altra relativa al servizio di trasporto degli alunni della scuola materna e dell’obbligo. Gli inquirenti avrebbero con indagini acclarato come il servizio sia stato dapprima affidato, direttamente e senza  procedura di selezione, all’impresa della VECCHIO, che, poi, grazie all’accordo illecito raggiunto con i titolari delle imprese concorrenti, ZUCCALÀ e BIONDI, avrebbe continuato di fatto a prestarlo, incassandone i proventi, nonostante venisse formalmente affidato alle altre ditte. L’inchiesta avrebbe evidenziato che la VECCHIO non disponesse di mezzi di trasporto adeguati ed in possesso dei requisiti di legge, il tutto seguendo le indicazioni e le direttive dell’Assessore ELIA. L’amministratore sfruttando il potere persuasivo connesso al suo ruolo politico, avrebbe istigato le condotte delittuose, agevolandole attraverso indebite pressioni e interferenze in procedimenti amministrativi e scelte decisionali di esclusiva competenza dei dirigenti preposti. Le  attività compiute nel corso delle indagini, hanno, infine, consentito ai tutori dell’ordine di accertare anche un’ipotesi di accordo corruttivo tra il Sindaco CARTA e la responsabile di una cooperativa sociale, la quale, supportata nei suoi progetti di accoglienza di minori stranieri non accompagnati con la promessa di una convenzione con il Comune di Melilli, avrebbe promesso al primo cittadino l’assunzione di persone da lui indicate.


LENTINI Blitz carabinieri bloccato operaio 22enne con 40g. droga. I militari della Stazione di Lentini, ieri sera, durante un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, hanno identificato, M. A. 22enne operaio incensurato, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana.I  militari dell’Arma, nello specifico, durante una capillare perquisizione sono riusciti a rinvenire circa 40 grammi di droga: 5 grammi  di sostanza stupefacente del tipo hashish nell’abitazione del personaggio, abilmente occultata tra la mobilia, ed altri 35 grammi  di marijuana erano in un motoveicolo di proprietà del medesimo, dove erano state estese le operazioni di ricerca. Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre lui dichiarato in arresto, dopo avere ultimato le formalità di rito, è stato sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente. Il  contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri del Comando Compagnia di Augusta continua dunque senza sosta. Gli uomini dell’Arma, già due giorni addietro a Melilli, hanno  sequestrato  oltre 5 kg di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, ed eseguito   carcerazione per un 40enne.


CARLENTINI  SR-Carabinieri coi cinofili sequestrano droga in casa di operaio, 1 ai domiciliari. I Militari della Stazione Carabinieri di Carlentini,  ieri mattina, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, pianificato dal Comando Compagnia Carabinieri di Augusta, ed 1 unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT), hanno bloccato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana il giovane carlentinese F.B., coniugato, operaio. I militari, hanno eseguito una meticolosa perquisizione domiciliare in casa del sospettato. L’intuito del cane antidroga delle unità cinofile di Nicolosi (CT) ha fornito idoneo ausilio agli operanti, che sono riusciti ad individuare, abilmente occultata nella mobilia dell’abitazione 1 involucro in cellophane contenente circa 20 grammi di marijuana, il relativo materiale per la pesatura del medesimo stupefacente e la somma contante di circa 300€, ritenuta provento di attività di spaccio. Lo  stupefacente rinvenuto, il materiale ed il denaro contante ad esso connesso, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto a sequestro, mentre il giovane è stato dichiarato in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria aretusea.


CARLENTINI  SR- Viola domiciliari, tradotto in carcere.  I Carabinieri della Stazione di Carlentini, ieri    pomeriggio, hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordine di Custodia Cautelare in Carcere, emesso dal Tribunale di Siracusa, Giuseppe SCANDURRA carlentinese, cl. 39, operaio separato, già noto, poiché nonostante sottoposto al regime degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio ha violato più volte le prescrizioni imposte dalla citata misura cautelare. L’arrestato, al termine delle prescritte formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.


LENTINI Coltiva 7 piante marijuana su balcone di casa, Polizia lo denuncia  Il lentinese R.C. 18enne è stato denunciato dagli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini. I tutori dell’ordine, ieri pomeriggio, durante un servizio di Polizia Giudiziaria finalizzato alla prevenzione ed alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, hanno scoperto,  il reato di coltivazione di sostanza stupefacente marijuana. Gli  investigatori del Commissariato di Lentini, sul balcone dell’abitazione hanno rinvenuto 7 piante di marijuana. I tutori dell’ordine, durante la perquisizione domiciliare, hanno rilevato anche anomalie all’allaccio alla rete elettrica, per le quali è stato richiesto l’intervento di personale dell’ENEL che provvederà agli accertamenti del caso.


SIRACUSA C.te Legione Carabinieri Sicilia Gen. Galletta, trasferito ad alto incarico, saluta militari comando provinciale aretuseo. Il Generale di Brigata Riccardo GALLETTA, Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, di mattina si è recato al Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa per rivolgere un saluto di commiato in occasione del suo imminente trasferimento ad altro incarico. Il  Comandante Provinciale, Col. Luigi Grasso, tutti gli Ufficiali ed i Comandanti di Stazione della Provincia, una rappresentanza di militari effettivi al Comando Provinciale, il personale del CO.BA.R. (Comitato Base di Rappresentanza) ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo hanno ricevutol’alto Ufficiale. Il Generale GALLETTA, nel portare il suo saluto di commiato a tutti i  carabinieri in servizio ed in congedo, ha ringraziato i i militari della Provincia di Siracusa per il loro quotidiano impegno.  Il Generale ha apprezzato particolarmente i risultati operativi conseguiti dai carabinieri del Comando Provinciale e gli ottimi rapporti tra l’Arma ed i cittadini, dimostrazione di reciproco affetto, stima e vicinanza. Il Comandante Provinciale, Col. Luigi Grasso,  a nome suo e di tutto il personale dipendente, ha ringraziato il Generale GALLETTA per l’attenzione e la vicinanza dimostrata nei confronti dei Carabinieri della Provincia di Siracusa. Il colonnello Grasso ha formulato al generale Galletta i più fervidi auguri per il suo nuovo prestigioso incarico, donandogli, a nome di tutti ed in segno di ricordo un quadro riproducente Napoleone Bonaparte, generale, condottiero ed uomo di cultura, nel corso della battaglia di Jena (Germania 1806).  Il Generale Galletta, al termine di un sobrio rinfresco, ha voluto salutare personalmente tutti gli intervenuti formulando loro i migliori auguri per un futuro impegno ricco di altrettante soddisfazioni professionali, poi ha lasciato la Provincia di Siracusa alla volta di Catania.


LENTINI - Blitz antidroga di Carabinieri e Polizia, ammanettato 1 con cocaina in casa. Si tratta di MICHAEL DI FAZIO 24enne celibe.  i Carabinieri della Stazione di Lentini, e gli uomini del Commissariato nella notte hanno ammanettato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana DI FAZIO. I militari dell’Arma, coadiuvati da personale del locale Commissariato di P.S., a seguito di un’articolata perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del  soggetto, hanno rinvenuto, abilmente celata nel mobilio della camera da letto, 1 grammo circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in 3 dosi e  6 grammi di marijuana, oltre a 395 euro in contanti. La droga rinvenuta è stata posto in sequestro da parte dei Carabinieri operanti, che dopo le formalità di rito, hanno associato lui presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, in esecuzione a quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.


LENTINI 2 falsi testimoni, denunciati a processo Salamone : omicidi Bertollo e Trovato. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, a seguito della conclusione di indagini, hanno denunciato D.L.A., 43enne e L.R.G., 74enne lentinesi, per il reato di falsa testimonianza nell’ambito del processo a carico di Salvatore Salamone a seguito del duplice omicidio di Domenico Bertollo e Gaetano Trovato, avvenuto nel dicembre del 2011 nelle campagne tra Lentini e Scordia.


LENTINI  Invitati a compleanno pestano festeggiata, naso rotto: polizia 3 denunce per rissa.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno denunciato 3 persone, 2 donne ed 1 uomo, tutti di origine rumena, per il reato di rissa. Gli uomini del Commissariato hanno ricevuto un referto medico dall’Ospedale di Lentini che riguardava il ferimento di una donna vittima di un’aggressione e giudicata guaribile in giorni 30 per un trauma cranico con rottura del setto nasale. Gli agenti del Commissariato, hanno svolto immediatamente le indagini ed hanno ricostruito quanto accaduto. I poliziotti hanno chiarito che una coppia di coniugi, dopo aver festeggiato a casa di un’amica il compleanno di quest’ultima, ha avuto con la festeggiata un violento alterco al culmine del quale lui ha sferrato un pugno al naso della sua amica. La vittima, seppur dolorante, ha continuato l’acceso litigio rincorrendo i due coniugi e prendendo a calci a pugni la loro auto.


LENTINI  -   Pistola, droga e soldi trovati in casolare da Polizia.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, ieri, hanno rinvenuto in un casolare disabitato 1 pistola Desert Eagle cal. 357 magnum, 1 caricatore contenente 3 proiettili del medesimo calibro, 33 proiettili cal 6,35, 1 balestra in legno e ferro e 23 dosi di hashish, per un peso complessivo di 25 grammi. Gli agenti hanno anche rinvenuto 1200 € in banconote da piccolo taglio. Indagini sono in corso. Gli Agenti di Lentini  e  personale dell’ASP di Siracusa, a seguito di controlli amministrativi in alcune attività commerciali, hanno rilevato, in uno di questi, delle irregolarità di carattere igienico sanitari che hanno determinato l’emanazione di sanzioni amministrative.


LENTINI  - Cocaina e marijuana, Polizia ferma 2 su auto. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno bloccato Giuseppe Romano 21enne lentinese e già noto ed Eduardo Mendola 19enne lentinese. I due giovani durante un controllo di Polizia su strada, sono stati trovati in possesso di 85 grammi di cocaina e 2,3 grammi di marijuana. I ragazzi, alle ore 20.00 di ieri, a bordo di un’auto , sono stati fermati allo svincolo  autostradale di Lentini. Gli agenti, non potendo procedere al controllo poiché il luogo era  pericoloso per l’incolumità degli operatori stessi e dei due passeggeri, oltre che per gli altri automobilisti, hanno invitato i due a salire sull’auto di servizio. 1 dei 2 passeggeri, durante il tragitto verso gli Uffici di Polizia, estraendo un involucro di plastica dagli slip, ha tentato di disfarsene, ma non è riuscito nell’intento poiché i finestrini erano bloccati. Gli agenti, successivamente, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto, occultati nei jeans, 2,3 grammi di marijuana. I   2 giovani, dopo le incombenze di rito, sono stati posti ai domiciliari.


CARLENTINI  SR -   CC eseguono mandato per rapina e sequestro persona. I Carabinieri della Stazione di Carlentini, ieri sera, hanno tratto in arresto, Diego Bonaccorso 42enne carlentinese coniugato. I militari dell’Arma hanno dato esecuzione al provvedimento di carcerazione emesso il 12 giugno 2018, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Il personaggio deve espiare la pena detentiva di 1 anno e 10 mesi di reclusione per i reati di rapina e sequestro di persona in concorso, commessi a Catania nel 2015. L’arrestato, rintracciato dai carabinieri operanti, al termine delle prescritte formalità di rito è stato trasferito presso la Casa di Reclusione di Brucoli - Augusta.  

CARLENTINI  SR - CC, 2 lentinesi in manette, condannati per droga.  I Carabinieri della Compagnia di Augusta (SR), nel corso di specifici servizi pianificati per il controllo del territorio, hanno tratto in arresto due  lentinesi DONATELLO CORMACI 44enne coniugato e FILADELFO SAMBASILE 48enne coniugato, in esecuzione ad altrettanti provvedimenti per la carcerazione emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania. i due sono stati riconosciuti colpevoli del reato di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti per fatti accaduti, in entrambi i casi, nel gennaio del 2011 a Lentini. I due soggetti tratti in arresto dovranno scontare rispettivamente una pena detentiva di 9 anni e 6 mesi di reclusione e 13 anni e 4 mesi di reclusione. I Carabinieri, dopo avere espletato le previste formalità di rito, accompagnavano gli arrestati presso la casa di reclusione di Brucoli, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.


SIRACUSA – CC e DDA, Gennuso ai domiciliari accusato di scambio elettorale politico mafioso. Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, la sera  del 16 aprile, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti del Deputato Regionale Giuseppe GENNUSO  64enne, Massimo RUBINO  48enne e Francesco GIAMBLANCO  31enne, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di scambio elettorale politico–mafioso. L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri dall’ottobre al dicembre 2017, ha evidenziato che in occasione delle elezioni del Presidente e dei deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana tenutesi il 5 novembre 2017,   GIAMBLANCO, ritenuto esponente del Clan Crapula attivo nel territorio di Avola e genero del capo clan Michele CRAPULA, avrebbe promesso di procurare voti in cambio dell’erogazione di denaro e di altre utilità.   GENNUSO avrebbe accettato la promessa mentre  RUBINO si sarebbe posto quale intermediario tra le parti ed esecutore dell’accordo. Il  deputato GENNUSO, al termine della contesa elettorale, ha ottenuto la rielezione per un nuovo mandato. Francesco GIAMBLANCO dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare è stato condotto presso il carcere di Bicocca-Catania,  Giuseppe GENNUSO e Massimo RUBINO presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari.  I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa, alle ore 11.00, presso gli uffici di Via XX Settembre con il Procuratore Capo Carmelo Zuccaro  del Tribunale di Catania.  Giuseppe Gennuso era stato eletto all'Assemblea siciliana con   Idea Sicilia Popolari  Autonomisti  ottenendo 6.567 voti di preferenza su 12.701 di lista (51,70%) a Siracusa ed in base  alla legge Severino dovrebbe essere sospeso e dovrebbe entrare la prima dei non eletti Daniela Ternullo.


PACHINO SR DDA eseguite 3 misure per minaccia, violenza a PU, danneggiamento, detenzione e porto illegale ordigno esplosivo. Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, nella mattinata odierna, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Catania nei confronti di: Giuseppe VIZZINI 54enne inteso “Peppe Marcuottu”, Simone VIZZINI  29enne, Andrea VIZZINI  24enne, Giovanni APRILE  40enne (Quest’ultimo che risultava  irreperibile si è costituito in Commissariato a Pachino). Gli investigatori della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti degli indagati hanno riconosciuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i reati di minaccia e violenza ad un pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, detenzione e porto illegale di un ordigno esplosivo, tutti aggravati dalle modalità mafiose e dalla finalità di agevolare l’associazione mafiosa denominata Clan Giuliano attiva nel territorio di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Gli inquirenti hanno appurato specificamente, che il  29 dicembre 2017, a Pachino, gli arrestati, dopo aver monitorato e seguito gli spostamenti del pubblico ufficiale, avrebbero posizionato e fatto esplodere un ordigno danneggiando l’autovettura dell’Avvocato Quattropani che stava svolgendo la funzione di curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Siracusa procedendo al rilascio all’avente diritto di un distributore di carburante gestito dalla ditta condotta dalla moglie di Giuseppe Vizzini, Franca Corvo. Gli investigatori a Giuseppe VIZZINI hanno altresì contestato il reato di minaccia e violenza ad un pubblico ufficiale aggravato dalla modalità mafiosa commesso nel febbraio 2017, in data antecedente all’esplosione della bomba carta, allorchè con intimidazione consistita nel chiederle se aveva figli e ricordandole l’uccisione del cognato per un regolamento di conti avrebbe minacciato il curatore fallimentare al fine di interrompere l’apposizione dei sigilli al distributore di carburante oggetto della procedura. Le indagini immediatamente avviate dal Commissariato di Pachino dietro denuncia della persona offesa che aveva riferito anche delle minacce ricevute nei mesi antecedenti, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente i movimenti degli indagati dal momento del pedinamento dell’Avv. Quattropani sino all’esplosione dell’ordigno. Le  dichiarazioni delle persone offese e delle persone informate sui fatti, ed alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video filmate e contatti telefonici fra i partecipanti nei momenti immediatamente antecedenti l'azione delittuosa, avrebbero fatto emergere che Giuseppe VIZZINI trasportasse a bordo di una Renault Kangoo il figlio Simone sul luogo dell’esplosione e controllasse poi a distanza l'operato delle forze dell’ordine. Simone VIZZINI, dopo aver ricevuto un accendino da Giovanni APRILE, avrebbe posizionato l'ordigno sotto l'autovettura della Quattropani cagionando l’esplosione e quindi disfacendosi della felpa che avrebbe potuto identificarlo consegnandola al fratello Andrea. Quest’ultimo, avrebbe concorso inoltre nell'attentato anche come “palo” avendo costantemente osservato i movimenti dell’Avv. Quattropani durante i suoi spostamenti nella Piazza Indipendenza di Pachino. Giovanni APRILE, avrebbe  acquistato  l'accendino necessario all'innesco che aveva consegnato a Simone VIZZINI e pedinato a bordo della BMW da lui condotta, l'autovettura utilizzata dal curatore fallimentare. Le modalità dell’attentato per gli investigatori DDA sono risultate indicative non solo di una particolare forza criminale derivante dalla vicinanza degli autori dei reati al clan GIULIANO, ma avrebbero rappresentato una risposta all’”offesa” costituita dalla coattiva sottrazione del distributore di carburanti idonea a ledere il prestigio criminale del clan sul territorio. Gli inquirenti hanno evidenziato che ad acclarare i legami degli indagati con il clan GIULIANO ed il boss Salvatore GIULIANO vi erano alcuni dialoghi registrati tra Giuseppe VIZZINI e  GIULIANO, dai quali sarebbe emersa la condivisione di propositi criminali ed il comune interesse alla difesa della “reputazione”, nonché la sussistenza di rapporti imprenditoriali, atteso che il figlio di GIULIANO ed il figlio di VIZZINI sono i due titolari dell’impresa agricola “La Fenice” avviata nel 2013 ed attiva nel settore della produzione ortofrutticola. I personaggi Giuseppe VIZZINI, Simone VIZZINI e Giovanni APRILE, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare sono stati condotti presso il carcere di Bicocca-Catania, mentre Andrea VIZZINI presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.


MESSINA Minacce di morte al collega giornalista Paolo Borrometi: Solidarietà anche  Ucsi Sicilia. L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le gravi minacce, fatte da un gruppo malavitoso di Pachino al collega giornalista Paolo Borrometi, direttore del giornale online "La Spia" e collaboratore dell'Agenzia Agi, si associa al coro unanime della solidarietà umana e professionale.  Il presidente dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con il collega Borrometi, inoltre esprimono un sentito ringraziamento alle forze di Polizia, che con la loro costante presenza sul territorio siciliano riescono a prevenire  e reprimere. Infine formulano un accorato appello alle istituzioni e ai cittadini, perché si operi insieme per un giornalismo libero, in uno Stato libero. Negli ultimi cinquant'anni i giornalisti  in Italia e in Sicilia in particolare, hanno pagato  un   conto salatissimo, che non siamo più disposti a pagare".  La solidarietà a Paolo Borrometi che è espressa dal l’INFORMATORE di Sicilia è stata manifestata anche dai due consiglieri nazionale Ucsi Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo presidente della sezione Ucsi Siracusa.


 

LENTINI -  Carabinieri  arrestano 1 condannato per spaccio I militari della Stazione di Lentini, ieri mattina hanno tratto in arresto, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania il  16 aprile 2018, il noto Carmelo Guercio 54enne coniugato, operaio, dovendo espiare la pena detentiva di 6 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso a Lentini nel 2000. L’arrestato, rintracciato dai Carabinieri, al termine delle prescritte formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Reclusione di Brucoli - Augusta.


AUGUSTA SR – Elicottero marina inabissato in Mediteraneo: 1 militare morto, 4 salvi. La vittima è lo  specialista  di volo, C°1^ cl. Andrea FAZIO. L’elicottero SH 212 di Nave Borsini, del dispositivo Mare Sicuro in Mediterraneo centrale nella tarda serata di ieri,  era caduto in mare in prossimità dell'unita per cause in corso di accertamento. Tutti e cinque gli occupanti  del mezzo erano stati prontamente recuperati dai mezzi della nave. 4 di loro sono in buone condizioni mentre lo  specialista  di volo, C°1^ cl. Andrea FAZIO, recuperato in stato di incoscienza, è deceduto a bordo di Nave Borsini nel corso delle operazioni di rianimazione. I famigliari del militare effettivo presso il 2° Gruppo Elicotteri  di Stanza a Catania sono stati  avvertiti ed   assistiti da personale specializzato per il supporto psicologico e spirituale. Altre unità della Marina Militare sono accorse in assistenza a Nave Borsini nella zona dell’ammaraggio. Il Capo di Stato Maggiore della Marina , Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, ha  espresso vicinanza alla famiglia del Sottufficiale che ha perso la vita nell’indicente di volo occorso all’elicottero SH 212 di Nave Borsini impegnata nell’operazione Mare Sicuro. L’Ammiraglio di Squadra Girardelli ha affermato : “A titolo mio personale e a nome di tutta la Marina esprimo alla famiglia il profondo cordoglio per la perdita del Capo di 1° Classe Andrea Fazio, a cui unisco la solidarietà di tutta la Forza Armata ai colleghi delle componenti volo per la scomparsa del  professionista e dell’amico. Esprimo anche grande apprezzamento per la prontezza dei  soccorsi e la capacità di intervento dell’equipaggio di Nave Borsini e delle altre unità intervenute sul luogo dell’incidente”. Il Capo di 1° Classe Andrea Fazio era un esperto ed apprezzato operatore di volo del 2° Gruppo elicotteri di stanza a Catania con una solida preparazione professionale e un vasta esperienza sugli elicotteri della Marina Militare. L’elicottero è caduto in mare a breve distanza da nave Borsini in fase di appontaggio notturno a termine di una missione addestrativa programmata, in assetto “Night Vision Googles” (NVG), anche a favore di due tiratori scelti della Brigata Marina San Marco. L’elicottero appena ammarato si è rovesciato su un fianco; i due piloti e due operatori della BMSM sono riusciti ad uscire dall’elicottero mentre il Capo di 1° Classe Andrea Fazio è stato recuperato ancora dentro l’abitacolo dagli operatori subacquei di nave Borsini prontamente accorsi. I due piloti e i due fucilieri di Marina sono in buone condizioni ma sotto shock e vengono seguiti dai sanitari dell’unità. Il  contatto visivo con l’elicottero e con i galleggianti a cui era stato assicurato alle prime luci del giorno all’alba si è perso. Il velivolo potrebbe essersi inabissato anche e causa delle cattive condizioni meteo che insistono sull’area. Altre  Unità della Marina Militare sono convenute sul luogo dell’incidente mentre Nave Borsini si è diretta per il porto di Augusta. Le  indagini sono in corso per determinare le cause dell’incidente.


CATANIA -  DIA confisca beni mafia 9milioni€ tra cui 1 Maserati a siracusano  Trigilia/Nardo/Santapaola : versavano a mese per protezione 20.000€. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dalla Corte di Appello di Catania nei confronti di Gaetano LIUZZO SCORPO 52enne, noto imprenditore originario di Tortorici (ME) a capo di alcune aziende operanti nel settore del noleggio di videogiochi. Col provvedimento è stata, quindi, disposta la confisca dei beni, del valore di oltre 9 milioni di euro, tra cui spiccano 4 terreni e 3 fabbricati siti nel comune di Siracusa, 10 automezzi (di cui una Maserati Gran Turismo), le società “MEDIA GAME S.r.L.”, “BETTING GAME S.r.L.”, “ORIZZONTI DESIGN di Mazza Ivana S.n.c.”, nonché numerosi rapporti bancari e/o postali. Il provvedimento ha confermato la confisca disposta precedentemente dal Tribunale di Siracusa, a seguito dell’applicazione della misura di prevenzione del sequestro emanata, nel 2011, su proposta del Direttore della DIA. Le investigazioni e gli accertamenti patrimoniali svolti al riguardo dalla DIA di Catania, sono stati avviati a seguito dell’operazione denominata “NEMESI”, condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa, che, nel luglio 2008, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, ha interessato il clan mafioso “TRIGILA-APARO”, attivo nella provincia aretusea, assicurando alla giustizia oltre 60 affiliati, alcuni dei quali posti ai vertici dell’organizzazione criminale.  Gaetano LIUZZO SCORPO, era stato coinvolto in tale contesto giudiziario, e successivamente arrestato in esecuzione della sentenza di condanna, a 3 anni e 6 mesi di reclusione, emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, poiché riconosciuto colpevole del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Le indagini hanno evidenziato, fra l’altro, le strette relazioni fra Gaetano LIUZZO SCORPO ed esponenti di vertice del clan “TRIGILA” – facente parte della più ampia aggregazione tra clan denominata “APARO-NARDO-TRIGILA”, attiva nel territorio siracusano ed affiliata al potente clan mafioso catanese organico a “Cosa Nostra”, capeggiato dal noto boss Benedetto “Nitto” SANTAPAOLA – nella gestione, in forma monopolistica, del mercato del noleggio di apparecchiature elettroniche di intrattenimento e di azzardo (c.d. videopoker) nelle province di Siracusa e Ragusa. Anche alcuni collaboranti di giustizia hanno dichiarato che il clan aveva investito nelle società riconducibili al LIUZZO SCORPO oltre 1 milione di euro per l’acquisto di apparecchiature elettroniche. Le  indagini tecniche della DIA hanno confermato tali dichiarazioni, ed hanno permesso di accertare il rapporto tra esponenti del clan Trigila e  Gaetano LIUZZO SCORPO in termini di reciproca collaborazione, in base alla quale  LIUZZO avrebbe  versato mensilmente nelle casse del clan la somma di 20.000€, ricevendone in cambio protezione e la repressione della concorrenza nello specifico settore di interesse, al fine di mantenere il monopolio nell’area di radicamento del sodalizio mafioso.Gaetano LIUZZO SCORPO secondo l’inchiesta della DIA avrebbe, dunque, rivestito nei rapporti con l’associazione criminale, della quale non faceva organicamente parte, quel ruolo di contiguità compiacente che si concretizzava nello svolgimento di una attività imprenditoriale per conto e nell’interesse del clan mafioso. Le indagini espletate dalla D.I.A. hanno consentito di ricostruire, cronologicamente, le principali tappe che hanno permesso a Gaetano LIUZZO SCORPO, dapprima di costituire, intestandola alla madre, la Società MEDIA GAME S.r.l., con l’attività di commercializzazione e noleggio di videogiochi, per poi giungere a realizzare una vera e propria holding di famiglia, specializzata nel noleggio di apparecchiature elettroniche di intrattenimento e di azzardo, con la costituzione di altre due società intestate a familiari e a soggetti compiacenti. La DIA in particolare, ha evidenziato uno straordinario ed eccezionale aumento del fatturato, con la costituzione di nuove imprese, tramite le quali il personaggio sarebbe riuscito a collocare nella Sicilia Orientale un migliaio di apparecchiature elettroniche per il gioco d’azzardo, introitando giocate per circa 120.000.000 euro (centoventi milioni di euro), tra il 2000 ed il 2008, periodo che coincide con gli stretti rapporti del LIUZZO SCORPO con elementi di spicco del clan mafioso Trigila e dai quali si fanno discendere gli improvvisi successi imprenditoriali. Le investigazioni di carattere patrimoniale hanno evidenziato, altresì, palesi profili sperequativi tra i redditi dichiarati ed il patrimonio da lui posseduto, tali da fondare la presunzione, condivisa dal Tribunale di Siracusa, di un’illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose poste in essere da  Gaetano LIUZZO SCORPO nell’ambito del clan mafioso Trigila.


Carlentini SR – CC, blitz in casa : trovata “marijuana”  in dosi.  I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, nella mattinata nel corso di un predisposto e specifico servizio, hanno bloccato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio, Aurelio CENTAMORE 22enne. I prolifici servizi di controllo del territorio attuati dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Augusta e mirati al contrasto dell’illegalità diffusa specie quella in materia di stupefacenti proseguono senza sosta. I carabinieri durante una perquisizione domiciliare al giovane, hanno rinvenuto, avvolti da un copriletto, 20 gr di sostanza stupefacente tipo “marijuana” già suddivisa in 50 dosi  nonché’ la somma contante di euro 190 in banconote di vario taglio, il tutto sottoposto a sequestro. Centamore, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al termine delle prescritte formalità di rito,  è stato rimesso in libertà ai sensi dell’art. 121 delle disposizioni di attuazione del c.p.p..


Carlentini SR – Esecuzione all’alba in piazza: 31enne assassinato con 4 colpi di pistola. Si tratta di Salvatore Ragusa 31enne. Il giovane è stato freddato mentre stava uscendo da casa in Piazza Marchesi nella zona di espansione a Santuzzi. La vittima, Salvatore Ragusa opera nel settore dell’agriturismo, ha svolto anche l'attività di muratore ed altro per guadagnarsi onestamente da vivere,  era sposato(anche se sembra fosse sul punto di separarsi)  e padre di 2 figli,  è noto nella piccola comunità di Carlentini  quale persona tranquilla. I Carabinieri Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa e quelli della Compagnia di Augusta comandati dal comandante capitano Rossella Capuano, alle prime luci della  mattina, sono in intervenuti congiuntamente,  in Piazza Marchesi a Carlentini, a seguito di una segnalazione di passanti,  dove  il  corpo di Salvatore Ragusa era riverso per terra. Il poveretto è stato assassinato con almeno 4 colpi di pistola calibro 7,65, esplosi a distanza ravvicinata ed in rapida sequenza. I Carabinieri che intervenuti sul posto, sotto la direzione del P.M. dott. Tommaso Pagano della Procura della Repubblica  di Siracusa,  hanno  eseguito i  metodici rilievi, nonché assunto informazioni al fine di stabilirne il movente ed assicurare alla giustizia i responsabili del cruento omicidio. Il corpo di Salvatore Ragusa era riverso per terra accanto alla sua utilitaria Fiat, come lo aveva lasciato il sicario dopo avere compiuto la missione di morte. Le indagini sono a 360 gradi nell'ambiente delle conoscenze del 32enne che era solo dedito al lavoro. Gli investigatori non escludono piste e stanno vagliando tutti gli elementi utili per risalire all'identità di chi ha premuto il grilletto della pistola per uccidere. I carabinieri hanno appurato che si trattasse di persona moralmente affidabile, tanto da avere anche il porto pistola da tiro assegno, che certo non viene concesso con facilità. Le indagini sul delitto eseguito con modalità criminali e col preciso scopo di uccidere sembrano indirizzate verso la sfera personale e per tale motivo gli investigatori stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita della vittima ed i suoi contatti.


Lentini - Direzione Investigativa Antimafia Catania ispeziona  aziende operanti in settore rifiuti.   Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. Della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, di mattinata, nell’ambito dei compiti istituzionali, ha svolto un accesso ispettivo presso la sede legale della società “TECH SERVIZI”, operante nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani nei comuni di Lentini (SR) e di Vittoria (RG). Le operazioni sono state svolte sia da personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza che da Ispettorato Territoriale del Lavoro dei Gruppi Interforze di Siracusa e Ragusa. L’attività, condotta in esecuzione dei decreti di accesso ispettivo emessi dai Prefetti di Siracusa e Ragusa, è volta alla verifica della regolarità dell’aggiudicazione degli appalti e delle procedure per lo svolgimento del servizio, nonché alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici.


(video operazione)

Ragusa -  Polizia arresta corriere lentinese con 42.7kg marijuana, fugge all’alt,  inseguito è preso a Lentini. Si tratta di Vincenzo SORGE 37enne nato e residente a Lentini. Il personaggio era fuggito all’alt della Polizia Stradale, prima in auto e poi a piedi per le campagne di Chiaramonte Gulfi. Il ricercato è stato arrestato a Lentini dalla Squadra Mobile di Ragusa con l’ausilio dei poliziotti del Commissariato e degli agenti della stradale i quali mai hanno interrotto le ricerche. La droga avrebbe fruttato al dettaglio poco meno di mezzo milione di euro.  Vincenzo SORGE deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di 42.7 kg di marijuana, reato aggravato per l’ingente quantità trasportata. Il personaggio, domenica mattina intorno alle ore 10.00, è stato avvistato da una pattuglia della Polizia Stradale di Vittoria durante il normale servizio di controllo del territorio. Gli agenti hanno intimato l’ALT ad un veicolo in transito sulla SS 514 all’altezza di C.da Dicchiara in territorio di Chiaramonte Gulfi (RG). Il conducente dapprima ha rallentato ma subito dopo si è dato alla fuga in direzione di Catania. Gli agenti si sono messi subito all’inseguimento chiedendo ausilio alle Volanti di Ragusa, Comiso, Vittoria ed alla Squadra Mobile. Il  conducente, dopo qualche kilometro di fuga a folle velocità, ha abbattuto la recinzione di un terreno agricolo per dileguarsi tra le campagne.  Gli agenti, nonostante avessero quasi raggiunto, il soggetto non potevano bloccarlo perché lui stesso aveva creato una situazione di pericolo per gli automobilisti in transito, per altro a velocità sostenuta. Tutti  i poliziotti in servizio in provincia di Ragusa, messo in sicurezza il veicolo, hanno dato inizio ad una battuta di “caccia” per le campagne di Chiaramonte Gulfi ma con esito negativo. Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa nel contempo hanno avviato ad accurate indagini per risalire all’identità del conducente ed all’interno del veicolo vi erano alcuni dati che portavano gli investigatori in territorio di Lentini anche se non erano corrispondenti al proprietario dell’auto.  Grazie alla collaborazione degli uomini del Commissariato di Lentini è stata individuata l’abitazione del proprietario dell’auto e quella del probabile conducente. Gli agenti, dopo lunghe ore di appostamento sotto casa, all’imbrunire, hanno notato Sorge a bordo dell’auto del padre mentre faceva rientro presso l’abitazione di famiglia. Il maldestro non appena si è reso conto della presenza dei poliziotti si è dato nuovamente alla fuga ma da li a poco veniva definitivamente catturato e condotto negli uffici della Polizia di Stato di Lentini diretti dal dott. Marco Dell’Arte   (video operazione) . I due poliziotti della specialità della Polizia di Stato l’hanno riconosciuto senza alcuna ombra di dubbio, come colui che era fuggito al posto di controllo lasciando in auto tutta la droga. La Polizia Scientifica ha effettuato gli accertamenti sull’identità del Sorge e la pesatura della droga. I tutori dell’ordine nel bagagliaio hanno trovato 34 involucri di varie dimensioni per un peso complessivo lordo di circa 42.7 kg. La droga venduta al dettaglio avrebbe fruttato circa 400.000€. Il corriere compulsato dagli investigatori nulla avrebbe  riferito in ordine al reato da lui commesso. Il dirigente la Squadra Mobile Commissario Capo della Polizia di Stato dott. Antonino Ciavola ed il dirigente la Sezione Polizia Stradale Vice Questore Aggiunto P.S. dott. Gaetano Di Mauro   hanno commentato positivamente l’operazione : “La Polizia di Stato esprimendo un lavoro di squadra tra più articolazioni appartenenti per altro a due province limitrofe, è riuscita ad assicurare alla giustizia un pericoloso criminale. Inferto un duro colpo al corriere ed agli altri associati per l’ingente valore della droga. Il risultato più importante è di sicuro quello di aver sottratto alle c.d. piazze di spaccio un così grande quantitativo spesso destinato ai giovanissimi”. Le indagini della Polizia proseguono ancora ed a 360 gradi sia nel Ragusano che nel Siracusano e nel lentinese per identificare ed assicurare alla giustizia i contatti del corriere arrestato il quale è stato condotto nel carcere di Siracusa a Cavadonna.


Intervento sindaco Garozzo in PDF

Siracusa - Il  sindaco  di Siracusa Giancarlo Garozzo è intervenuto sabato mattina in conferenza stampa su arresti Longo, Amara ed altri in pdf il testo integrale : “Sistema Siracusa e colletti bianchi". su Guardia Finanza: ex pm arrestato.

provvedimento Procura MESSINA e ROMA in PDF  

Roma Guardia Finanza: ex pm arrestato, ora ai domiciliari. Arresti tra Roma e Messina, della Guardia Finanza cha  ha eseguito misure per corruzione in atti giudiziari, frodi fiscali: reati contro pubblica amministrazione.  Giancarlo Longo 48enne  napoletano, è stato a lungo in servizio alla Procura di Siracusa. L'ex pm Giancarlo Longo, arrestato(ora ai domiciliari) per associazione a delinquere, corruzione e falso, forse non aveva pensato alle riprese video. I G.I.P. dei Tribunali di Roma e Messina hanno emesso le ordinanze di custodia cautelare che seguono  Ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali nr. 44630/16 R.G.N.R. e nr. 3079/17 R.G. G.I.P., emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di:  Piero AMARA  48enne, per i reati di cui agli artt. 416 cc. 1, 2 e 5 c.p., art. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 2 D.Lgs. 74/2000, art. 319 ter in relazione agli art. 318 e 319 c.p.;  Fabrizio CENTOFANTI  45enne, per i reati di cui agli artt. 416 cc. 1, 2 e 5 c.p., art. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 2 D.Lgs. 74/2000;  Giuseppe CALAFIORE  38enne (domiciliari – attualmente all’estero), per i reati di cui agli artt. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 319 ter in relazione agli art. 318 e 319 c.p.;  Ezio BIGOTTI  54enne (domiciliari) per il reato di cui agli artt. art. 2 D.Lgs. 74/2000, artt. 110 c.p., 223 comma 1 in relazione all’art. 216 comma 1 n. 1, n. 2 e 237 R.D. 267/42;  Luciano CARUSO  77enne (domiciliari), per il reato di cui agli artt. 110 c.p., 223 comma 1 in relazione all’art. 216 comma 1 n. 1, n. 2 e 237 R.D. 267/42.  La richiesta di misura non detentiva nei confronti di Virgilio Riccardo, già presidente di sezione del CDS, oggi in pensione, per il reato di corruzione in atti giudiziari contestato in concorso con Amara e Calafiore, è stata respinta per assenza di ragioni cautelari. Ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali nr. 4179/15 R.G.N.R. e nr. 544/16 R.G. G.I.P., emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, nei confronti di: Piero AMARA 48enne (carcere), per i reati di cui agli artt. 416 cc 1 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110, 319 ter, 321 c.p., 479 c.p., 56 c.p., 319 quater c.p.;  Giuseppe CALAFIORE  38enne (carcere- attualmente all’Estero) per i reati di cui agli artt. 416 cc 1 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110, 319 ter, 321 c.p., 479 c.p., 56 c.p., 476 c.p., 56 c.p. , 319 quater c.p., 336 c.p.;  Giancarlo LONGO,  48enne magistrato ordinario, già sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, ad oggi destinato ad altre funzioni in altra sede, (carcere) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3, 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p., 479 c.p., , 61 n. 2 c.p. , 476 c.p., 640 c.p. comma 2, 56 c.p. e 319 quater c.p.;  Alessandro FERRARO  46enne (carcere) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3, artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p. , 321 c.p., 336 c.p.; Fabrizio CENTOFANTI  45enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p.; Giuseppe GUASTELLA  72enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p.; Davide VENEZIA  32enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p.; Mauro VERACE  60enne (domiciliari),per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.; Salvatore Maria PACE   39enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 479 c.p., art. 368 c.p.; Gianluca DE MICHELI  43enne per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.;  Vincenzo NASO  43enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.; Francesco “Corrado” PERRICONE  54enne, per i reati di cui agli artt. 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p., 640 c.p. comma 2, 495 c.p.;  Sebastiano MIANO  43enne (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 110 c.p., 81, 56 e 319 quater c.p.. Contestualmente, sono in corso di esecuzione perquisizioni locali nei confronti dei soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda. L'ex pm Giancarlo Longo sarebbe stato filmato dalla telecamera piazzata dalla Guardia di Finanza di Messina per l’inchiesta guidata dal Ten. Col. Jonathan Pace,  lui sarebbe stato ripreso mentre, cerca la "cimice" piazzata nel suo ufficio. Il gip di Messina ritiene l’accusato in grado di inquinare prove, dotato di inquietante capacità criminale: ed ha disposto l'arresto. L’accusa delle Fiamme Gialle è per associazione a delinquere per frodi fiscali, reati contro la P.A. e corruzione in atti giudiziari l’attività d’indagine sono state delegate dalle Procure della Repubblica di Roma e Messina,  e procedono in coordinamento investigativo con la Procura della Repubblica di Milano, con militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Roma e Messina, con la collaborazione di quelli di Palermo, che hanno eseguito, sul territorio nazionale, distinte ordinanze di custodia cautelare, in carcere ed ai domiciliari, in relazione a due associazioni a delinquere dedite, rispettivamente, alla commissione di plurime frodi fiscali e a reati contro la pubblica amministrazione, anche attraverso la corruzione in atti giudiziari. L'ex pm Giancarlo Longo era stato trasferito al tribunale civile di Napoli, ma per il gip,  ciò non farebbe venir meno le esigenze cautelari. 15 i coinvolti tra cui avvocati, imprenditori, un giornalista, consulenti di uffici giudiziari e un ex presidente del Consiglio di Stato, Riccardo Virgilio, accusato di corruzione in atti giudiziari per aver pilotato sentenze in favore del gruppo imprenditoriale Bigotti, che riuscì ad ottenere un appalto di 338 milioni.  Lo scenario che dipingono i magistrati messinesi, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia, è quello di una giustizia divenuta "cosa loro". 2 noti avvocati siracusani, Piero Amara, tra l'altro legale esterno dell'Eni, e Giuseppe Calafiore, socio in affari di Amara e compagno della titolare dell'impresa di costruzione Frontino, che  avrebbero corrotto Longo. Il  magistrato, secondo l’accusa, per anni avrebbe "svenduto" la funzione giudiziaria pilotando procedimenti penali ed intralciando indagini relative a clienti "illustri" dei due avvocati. Il  pg della Cassazione ha chiesto alla sezione disciplinare del Csm di sospendere Longo. 8 giudici colleghi  hanno fatto scoppiare i sospetti sul magistrato, il Csm dopo averli ascoltati aprì la procedura di trasferimento per Longo, Giordano e un altro. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, tiene sabato 10 febbraio  alle 10, nella sala “Archimede” di piazza Minerva 5, una conferenza stampa sul tema “Sistema Siracusa e colletti bianchi”. Il sindaco parla della cosiddetta vicenda “Open Land” e sulle conseguenze che si sono riverberate sul Comune. Il sindaco Garozzo afferma “Ho atteso ventiquattr'ore prima di intervenire sugli arresti eccellenti di ieri  perché volevo capire quale sarebbe stata la reazione della Politica e, come pensavo, c'è stato un silenzio quasi totale. La ragione è molto semplice: i politici che possono permettersi di intervenire su questa vicenda sono davvero molto pochi. È un fatto che Giancarlo Longo è stato il pubblico ministero che con maggiore impegno si è occupato del Comune. Sabato spiegherò il perché”.


(video aggressione)

Pachino SR – Assolda aggressore per far pestare parenti in diatriba economico famigliare. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, diretti dal Vice Questore Aggiunto dott.ssa Maria Antonietta Malandrino, ieri 9 febbraio, in esecuzione di Ordinanza di applicazione di misura cautelare, hanno tratto in arresto Renato BOAGER 52enne, di Pachino, già noto, con l’accusa di estorsione, atti persecutori e lesioni. R. D. 29enne, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Avola, per l’accusa di lesioni. L’indagine ha avuto l’anno scorso quando, la sera del 12 ottobre 2017, la vittima 63enne, dopo aver parcheggiato la sua auto  nel cortile di pertinenza della sua abitazione, fu aggredita da uno sconosciuto armato di una mazza di baseball. Il malcapitato, mentre l’aggressore gli sferrava alcuni colpi di mazza indirizzati alla testa, grazie alla straordinaria prontezza di riflessi, è stato in grado con una strenua difesa,  di sottrarsi ai colpi sferrati con inusitata violenza, e mettere in fuga il malfattore. L’aggressore, nel darsi alla fuga, ha perduto l’arma impropria ed 1 scarpa.  La  reazione della vittima, ha evitato che l’azione non avesse per lui conseguenze più gravi. 1 solo colpo ha ferito  la testa, del poveretto mentre tutte le altre mazzate l’hanno raggiunto in altre parti del corpo. (video aggressione)L’immediato intervento della Polizia ha consentiva di acquisire le immagini fornite da alcune telecamere installate nei pressi del luogo dell’agguato, che hanno permesso la ricostruzione della dinamica dell’evento e l’identificazione dell’autore del reato. Il ha evidenziato come un giovane incappucciato si fosse appostato in attesa della vittima ed appena arrivata, lui è  piombato alle spalle del predestinato usando la mazza da baseball per colpirlo alla testa. Il malfattore sebbene si fosse coperto il capo con il cappuccio della felpa che indossava, durante la fuga il copricapo gli è scivolato lasciando scoperto il volto. La vittima, che l’aveva visto in faccia, l’ha riconosciuto in R. D. Le indagini, avviate tempestivamente, necessitavano di ulteriori approfondimenti giacché dalla denuncia presentata dalla parte offesa si comprendeva che   R.D. era solo l’autore materiale dell’agguato, ordito certamente da altro soggetto. Le  investigazioni, anche di natura tecnica, sin dalle prime battute, facevano emergere che il movente del delitto sarebbe da attribuire  a motivi di eredità nell’ambito della sfera familiare. L’agguato sarebbe stato l’atto conclusivo di una serie di pretese di danaro che la vittima aveva subito da parte del cognato Renato BOAGER. Il soggetto non riusciva a perdonare la sorella ed il cognato per la decisione di andare a vivere a Siracusa, rinunciando alla cura dell’anziana madre, che dopo la morte del padre, per anni, avevano assistito in maniera esclusiva. I tutori dell’ordine hanno ricostruito che, a causa di impegni familiari l’onere di accudire l’anziana madre sarebbe ricaduto in capo al fratello Renato. I familiari, però capivano che il mal celato interesse di BOAGER era quello di entrare in possesso dei beni della madre, e del danaro che a suo avviso doveva essere contenuto nel libretto di risparmio della donna. Gli investigatori hanno appurato che Renato BOAGER iniziava a maturare un incontenibile rancore quando capiva che nessuna somma, relativa alla pensione percepita dalla madre negli ultimi anni, era depositata nel libretto di risparmio. Renato BOAGER, rifiutandosi di comprendere che la pensione ammontante a  600€ mensili, era servita per l’accudimento della madre e per le spese di mantenimento dell’abitazione di sua proprietà, iniziava a pretendere i risparmi inesistenti del libretto della madre, metteva in atto tutta una serie di minacce estorsive contro i congiunti, costringendoli a consegnargli la somma di  4.000€, pur di interrompere le persecuzioni da parte del cognato, che erano iniziate già nel mese di agosto. Lui, sarebbe rimasto insoddisfatto della somma ricevuta, ed avrebbe assoldato un sicario per punire il cognato. Il tentativo realizzato da R. D., esecutore materiale dell’atto, fortunatamente non si è realizzato nella sua completezza, ma in conseguenza di ciò le vittime, per salvaguardare la propria incolumità, si vedevano costretti a trasferirsi definitivamente a Siracusa, abbandonando la casa, le proprietà e le amicizie.  BOAGER non ancora pienamente soddisfatto di avere allontanato la sorella ed il cognato, avrebbe iniziato a prendere di mira e perseguitare anche il fratello e la moglie, costretti anch’essi a vivere nel terrore, per motivi riconducibili ai buoni rapporti che li legano alla famiglia del cognato.Gli investigatori hanno appurato che l’indole protesa a fare ricorso alla violenza, fanno di BOAGER un personaggio capace di avvalersi anche di terzi per realizzare i crimini, come si evince dalle indagini che hanno portato il Commissariato a depositare una informativa in cui gli indizi sui reati ipotizzati, che si desumono dalle riprese e dalle dichiarazioni dei testimoni, hanno portato la Procura della Repubblica a richiedere al competente GIP, l’applicazione della misura cautelare nei confronti degli indagati BOAGER e R.D., le cui condotte sono state valutate diversamente dal GIP che ha disposto il carcere per BOAGER, anche in ragione dei maggiori reati commessi e dei precedenti; mentre ha ritenuto sufficiente l’applicazione della misura dell’obbligo di dimora nel comune di Avola nei confronti di  R.D. per il reato di lesioni.


LentiniPrefetto Gabrielli capo polizia inaugura Commissariato Lentini e visita Siracusa. La  cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lentini, si è svolta di mattina, alla presenza del sig. Capo della Polizia, Direttore Generale della pubblica sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli. Il Capo Centro Operativo DIA di Catania Dir. della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO  ha preso parte all’inaugurazione. Presente il Contrammiraglio  Gaetano Martinez Direttore Marittimo Sicilia orientale Guardia Costiera. La manifestazione è stata seguita dai vertici provinciali delle forze dell’ordine, Carabinieri, Guardia di Finanza, Penitenziaria, Vigili del Fuoco, presenti i rappresentanti delle  amministrazioni comunali di Lentini, Carlentini e Francofonte.  Il  Questore di Siracusa dott.ssa Gabriella Ioppolo (video intervento) , nel suo discorso tra le altre cose ha detto: “Grazie ai nuovi locali del Commissariato di Lentini, che oggi si inaugurano ufficialmente, la Polizia di Stato  ribadisce con ancora più forza il suo imperativo di “Esserci Sempre”, rispondendo ad ogni sollecitazione che proviene dalla gente, specie dalle sue categorie più esposte o vulnerabili”. Il sindaco di Lentini Saverio Bosco  tra le altre cose ha (video intervento) detto: “La collaborazione tra forze dell’ordine ed amministrazione è sempre forte e serve a dare maggiore sicurezza alla cittadinanza, grazie per l’opera prestata dal Dirigente del Commissariato, dott. Marco Dell’Arte”. Il  Prefetto Giuseppe Castaldo(video intervento)  nel suo saluto, ha detto :  “la nuova sede del Commissariato ha costituito un ulteriore segnale di attenzione viene riservato al territorio, alla cittadinanza e, senz’altro, agli uomini e alle donne della Polizia di stato che in tale sede svolgeranno il loro servizio. Il  trasferimento nel nuovo stabile più funzionale, con spazi più idonei, produrrà,  senz’altro, effetti positivi sia verso l’interno, per il personale che vi opera, sia verso l’esterno, per i cittadini che troveranno qui un nuovo punto di riferimento. Lo  scorso 21 novembre, al fine di rendere ancora più efficace la risposta delle Istituzioni, si è tenuta - presso la sala consiliare del Comune di Lentini - una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. In quella sede, nell’ambito di una strategia comune di sicurezza integrata, sono stati concordati alcuni interventi volti a innalzare i livelli di sicurezza e a rendere ancora più pregnante l’azione coordinata delle diverse componenti del sistema”. Il   Capo della Polizia, Direttore Generale della pubblica sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli (video intervento) nel suo intervento tra le altre cose ha sottolineato : ”Il lavoro costantemente svolto sul territorio dalle Forze dell’Ordine ed il valore delle Istituzioni e dei rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno anche immolato la loro vita nello svolgimento delle loro funzioni”. L’Arcivescovo di Siracusa  Mons. Salvatore Pappalardo (video intervento e benedizione)  ha benedetto i locali prima del taglio ufficiale del nastro e l’ingresso nel nuovo Commissariato. Il  Prefetto Castaldo, nel rivolgere a tutto il personale i migliori auguri di buon lavoro, nella convinzione che, grazie al costante impegno, saranno raggiunti ulteriori risultati positivi nell’affermazione della legalità e della coesione sociale, ha espresso un sentito ringraziamento al Questore, dott.ssa Gabriella Ioppolo, per la qualificata collaborazione quotidiana e per la Sua delicata funzione tecnico operativa, ed al Dirigente del Commissariato, dott. Marco Dell’Arte (intervista) , per l’opera prestata. La manifestazione è stata trasmessa in diretta su Facebook e seguita interamente, con apprezzamenti positivi.


Lentini  CC bloccano 1 mentre tenta furto moto: ai domiciliari. I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini impegnati la notte scorsa, in un servizio di controllo del territorio finalizzato alla repressione dei reati contro il patrimonio, pianificato dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, in via Etnea nel Comune di Lentini hanno sorpreso GIUSEPPE PILADE 26enne, abitante a Lentini, già noto, intento ad armeggiare con utensili vari su un ciclomotore in sosta. I carabinieri hanno bloccato il soggetto e proceduto al suo arresto ai domiciliari poiché colto nella flagranza del reato di tentato furto del ciclomotore. I militari hanno proceduto nel contempo al sequestro degli utensili utilizzati dal giovane ed al recupero e contestuale restituzione del ciclomotore all’avente diritto. PILADE espletate le prescritte formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.


 

video operazione“VORAGINE”

AUGUSTA - Carabinieri, sgominata gang dedita a furti bancomat operazione “voragine”. I militari della compagnia di Augusta comandata da Cap. ROSSELLA CAPUANO, hanno preso 9 componenti tra  Catania, Francofonte e Carlentini. Si tratta di :  Salvatore Leonardi  22enne di Catania, Angelo Condorelli 28enne di Catania, Luca Agatino Ragonese 34enne di Catania,  Luca Rinaudello 43enne di Francofonte, Nicola De Luca 35enne di Francofonte, Agatino Aparo 43enne di Carlentini, Antonino Bozzone Montagno 28enne di Augusta, Andrea Mendola 23enne  di Villasmundo, Sebastiano Sambasile 48enne di Vizzini. 60 militari della Compagnia Carabinieri di Augusta (SR), coadiuvati da unità cinofile dell’A.M. CC Sigonella, dal 12^ Nucleo CC Elicotteri Fontanarossa e supportato logisticamente da personale del Comando Provinciale CC di Catania, alle prime luci del giorni, all’alba, ha dato esecuzione ad un vasto ed articolato dispositivo attuato e condotto, nei confronti di 9 soggetti, di cui 8 noti  in operazione “voragine”. Le  Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere sono state emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, Dott. Andrea Mignego, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. I soggetti devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, ricettazione e furto aggravato commessi fra il maggio ed il novembre dell’anno 2016 in vari comuni della provincia aretusea ed etnea. La complessa ed articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto dott. Fabio Scavone e dal Sostituto Procuratore dott.  Vincenzo Nitti e condotta dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta, ha permesso di disarticolare un vero e proprio pericoloso sodalizio criminoso dedito al compimento di eclatanti e redditizi furti aggravati in danno di vari Istituti di Credito e Postali ubicati nei comuni di Franconfonte (SR), Villasmundo (SR)  e Vizzini (CT). I militari dell’Arma hanno fatto luce su vari episodi criminosi, tutti accomunati dallo stesso modus operandi, che, nel tempo, hanno lasciato uno strascico di allarmante gravità e rischio per la sicurezza pubblica nei territori dei comuni che sono stati interessati dalle scorrerie degli arrestati.  I Carabinieri, infatti, hanno  accertato che la banda criminale, una volta individuato l’Istituto, dava vita ad una prima fase propedeutica specificatamente costituita da un accurato sopralluogo.  I  malviventi avrebbero anche calcolato la distanza fra obiettivo da colpire e le Caserme dei Carabinieri, ed eventuali tempi impiegati dai militari per raggiungere il luogo dopo l’attivazione degli allarmi, vie di fuga. I malfattori avrebbero localizzati i luoghi in cui occultare sia le autovetture da utilizzare per dileguarsi che i  mezzi pesanti su cui erano caricati gli  escavatori cingolati da usare per il colpo, tutti veicoli che nella maggior parte delle volte risultavano essere oggetto di furto. Il  gruppo, dopo la prima fase sarebbe passato, successivamente, alla vera e propria esecuzione, attuata rigorosamente tra le ore 03.00/03.30, caratterizzata dall’utilizzo di escavatori cingolati per arpionare e sradicare le casseforti degli sportelli ATM abilitati al prelievo di denaro contante. I maldestri successivamente collocavano su mezzi pesanti il maltolto che infine trasportavano presso località isolate, dove, tramite utensileria industriale, venivano scassinate la casse senza fare attivare i meccanismi standard di protezione, quali l’inchiostro indelebile che macchia le banconote. L’operazione è nata da una pregressa attività investigativa parallela:l’inchiesta Mickey Mouse condotta sempre dai militari della Compagnia di Augusta che il  31 ottobre 2017  ha  permesso di assicurare alla giustizia 5 soggetti che nei comuni di Lentini e Francofonte. I malfattori in quell’occasione è stato evidenziato dai militari avevano avviato una fiorente attività di spaccio con caratteristiche simili ad una vera e propria attività imprenditoriale. L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Voragine ”, proprio per gli enormi squarci sui muri delle Banche e degli Uffici Postali che il sodalizio provocava nell’esecuzione del furto. Le indagini, hanno consentito ai carabinieri di attribuire al gruppo criminale la paternità di 5 furti di sportelli ATM, fra tentati e consumati, tutti messi a segno in rapida successione e nel giro di pochi mesi.La  banda si sarebbe concentrata a Francofonte il 14 maggio 2016 in danno dell’istituto “Credito Siciliano”, nello stesso comune il giorno  8 ottobre 2016 nei confronti della “Banca Agricola Popolare di Ragusa”. I ladri hanno preso di mira a Vizzini (CT) il 20 ottobre 2016 due sportelli bancomat rispettivamente della “Banca Agricola Popolare di Ragusa” e dell’ “Unicredit S.P.A.” . I soggetti hanno anche sradicato bancomat il 13 novembre 2016  ai danni dell’Ufficio Postale di Villasmundo, quest’ultimo sventato grazie al tempestivo e congiunto intervento dei militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale CC di Siracusa e dell’Aliquota Operativa della Compagnia CC di Augusta. I militari in quell’occasione ammanettarono, nella  flagranza di reato, Nicola DE LUCA,  Salvatore LEONARDI e Andrea MENDOLA, mettendo in fuga il resto dei correi.  Le risultanze investigative hanno altresì dimostrato per gli arrestati, ad eccezione del solo Agatino APARO, anche la sussistenza del reato di associazione per delinquere, desunta dal fatto che i partecipanti ai vari furti accettavano di “tassarsi” per far fronte a delle spese operative e legali sostenute dal gruppo, considerandole come un vero e proprio “rischio d’impresa”.  L’Autorità Giudiziaria ha disposto per APARO, seppur non inserito nel contesto associativo, che si rendesse necessaria l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, per l’apporto logistico fornito al sodalizio, materializzatosi, quando, in occasione del tentato colpo di Villasmundo, ha messo a disposizione del gruppo un suo escavatore denunciandone il furto presso Stazione CC di Lentini il giorno precedente alla spaccata.  Il  bottino accaparrato dalla banda,  è ingente ed ammontante a circa 200.000€, mai recuperato e oggetto di attenzione da parte degli investigatori che stanno cercando di tracciarne la movimentazione. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Cavadonna.


 

La Questura di Siracusa ricorda:”Gli episodi di violenza nei confronti di donne, commessi anche in ambito familiare e nel contesto dei rapporti di coppia con situazioni di maltrattamenti tra le mura domestiche continuano a registrarsi. Tali situazioni pongono in una posizione di forte fragilità psicologica la vittima  la quale, certe volte, fatica a riconoscere la violenza subita ed a formalizzare, pertanto, una denuncia agli organi di Polizia. La Questura di Siracusa, nell’ottica di fornire un ulteriore impulso ed efficacia all’azione di prevenzione e di contrasto a tale fenomeno, ha attuato nel corso del 2017 il progetto “Questo non è amore” con l’utilizzo di postazioni mobili (camper) che sono stati collocati nelle piazze e nelle vie della città. L’iniziativa, oltre ad avere una valenza informativa, è stata volta a favorire l’emersione del fenomeno favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime e offrendo loro il supporto di una equipe multidisciplinare composta da operatori specializzati presente all’interno del camper. Gli Agenti dell’Ufficio Relazioni Esterne, accompagnati dai rappresentanti di alcune associazioni antiviolenza sempre a scopo preventivo hanno svolto  incontri con gli studenti dei licei cittadini, al fine di sensibilizzare i ragazzi sulla tematica del femminicidio e della violenza di genere. La  Questura di Siracusa per quanto riguarda l’azione repressiva,  rappresenta che  lo scorso anno è stata particolarmente attiva nel contrasto al fenomeno dei femminicidi e, più in generale, della violenza di genere; sono stati emanati, infatti,  51 ammonimenti, 27 per il reati di violenza di genere e 24 per il reato di stalking.Il  Commissariato di Pachino a tal proposito è stato particolarmente incisivo, nel corso di tutto il 2017, ha concluso due importanti operazioni di polizia: Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino, il 22 aprile, al termine di una delicata indagine di polizia giudiziaria, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto a carico di un 46enne del luogo, accusato di violenza sessuale nei confronti di 3 ragazze minorenni.  Gli  Agenti di Pachino, il 7 settembre, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio, maltrattamenti, lesioni, incendio e calunnia a carico di Sebastiano Iemmolo 36enne, residente a Rosolini, già noto. I reati ipotizzati si riferiscono ad una serie di delitti di maltrattamenti nei confronti di Laura Pirri e del figlio minore, culminati con il decesso della donna avvenuto il  25 marzo 2017 dopo 18 giorni di agonia”.


 

Sortino  SRSpaccano negozio per furto, Carabinieri li bloccano in fuga a Lentini: catanese ai domiciliari, 2 presi a fermata bus. Arrestato ai domiciliari il catanese  ALFIO NINE’ PALAZZOLO 20enne, già noto, il quale al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Ignoti, questa notte nel comune di Sortino, esattamente presso l’arteria principale di viale Libertà, mediante l’utilizzo di un masso di cemento armato, hanno infranto la vetrina dell’esercizio commerciale “boutique Elvira” asportando numerosi capi di abbigliamento e dileguandosi a bordo di un’auto  Alfa Romeo 147. L’allarme è arrivato alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta, immediatamente  attiva  per lo specifico piano di controllo coordinato del territorio disposto dal Comandante, Capitano Rossella Capuano, che grazie alla prontezza operativa dei Carabinieri in servizio e non, fortificati dalla ormai consolidata sinergia informativa, si sono distribuiti a macchia d’olio sul territorio della giurisdizione. I Carabinieri sono riusciti ad intercettare l’auto dei fuggitivi che ad elevata velocità stava cercando di guadagnarsi la fuga sulla s.p. 9 Sortino-Carlentini. I malviventi, che nel cuore della notte vedevano sopraggiungere i lampeggianti blu dell’aliquota radiomobile di Augusta e della Stazione Carabinieri di Melilli, hanno cercato invano di accelerare senza immaginare che proprio dalla direzione di fuga giungevano i Carabinieri di Lentini e Carlentini. I fuggitivi,   proprio nel tentativo di far perdere le proprie tracce ed autonomamente con la loro  autovettura perdevano il controllo andando ad impattare contro la recinzione di una proprietà privata.   I  ladri sono stati costretti a proseguire a piedi tra le campagne. Uno  di loro nell’immediatezza è stato fermato e tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato, mentre sono state diramate le ricerche degli ulteriori soggetti a tutte le forze di polizie presenti sul territorio. I carabinieri di Sortino immediatamente giunti in soccorso della vittima hanno provveduto poco dopo a restituire tutta la refurtiva abbandonata sull’auto che è risultata rubata a Pedara (CT), e veniva posta sotto sequestro.  Gli agenti del Commissariato di Lentini, di mattina in servizio di controllo in piazza Dei Sofisti, hanno notato 2 soggetti, alla fermata dell’autobus in attesa del pulman per Catania. Gli uomini in divisa in base alla direttive del v. questore aggiunto dott. Marco Dell'Arte, avevano avviato appostamenti per la ricerca dei complici, ed i 2 sospetti sembravano corrispondere alle fattezze somatiche di altri componenti il gruppo della spaccata a Sortino. Fermati e condotti in Commissariato i due risultano indagati.


Portopalo C.P. SR 3 cani azzannano fattorino: muore catanese 55enne della Sda. I Carabinieri della Stazione di Portopalo di Capo Passero, di pomeriggio, sono intervenuti in una proprietà privata, in località Pagliarello, zona di periferia del Comune, dove nell’area circostante un’abitazione è stato ritrovato il cadavere. L’uomo originario di Catania A.Z. 55 anni, di professione fattorino, era riverso supino in terra. Il  furgone utilizzato dall’uomo per effettuare le consegne è stato ritrovato poco distante dai militari. I  primi accertamenti medico legali effettuati ed  i rilievi eseguiti dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Noto, lascrebbero ipotizzare che il decesso sia da attribuire alle diverse ferite create visibilmente dai morsi agli arti superiori ed inferiori, con abbondante fuoriuscita di sangue, dei 3 cani di razza Corso che si trovavano nella proprietà.  La vittima, secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbe recata sul luogo dell’evento per effettuare la consegna di un plico. La salma, come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stata trasportata presso l’obitorio del Comune di Pachino per la successiva ispezione cadaverica al fine di stabilire con precisione l’ora e la causa del decesso. I cani ritrovati nella proprietà sono stati affidati, in attesa dello sviluppo delle indagini, ad un canile della Provincia di Siracusa.  


articolo in jpg   articolo in PDF  

Lentini Carabinieri, 111 arresti e 461 denunce : exploit attività,  cresce fiducia in Zona Nord. I militari dell’Arma appartenenti alla Compagnia di Augusta Comandata dal Cap. Rossella Capuano hanno svolto, negli ultimi 12 mesi, una gran mole di lavoro che ha prodotto ottimi risultati operativi nel “triangolo” Lentini Carlentini e Francofonte. I buoni numeri operativi, da tempo, non venivano conseguiti in tale proporzione.  I militari, dal 1 gennaio al 6 dicembre  di quest’anno, nel triangolo hanno operato ben 111 arresti, 461 denunce a piede libero,  controllati 3177 soggetti e 1750 veicoli. Tutta la Compagnia di Augusta nello stesso periodo ha effettuato  247 arresti e 9716 denunce controllati 6693 soggetti e 3657 veicoli. Il sistema di approccio della popolazione nel “triangolo” con le Forze dell’ordine è di maggiore fiducia anche per i risultati eclatanti ottenuti : Omicidio Panarello a Lentini: fermato Parcella era andato in centro commerciale a Catania. La vittima Aldo Panarello 35enne, alle 8.30 circa, era alla guida della sua auto Fiat Punto  quando fu freddata in auto con 2 colpi di pistola vicino al mercato settimanale, dopo avere accompagnato i figli a scuola. Un  bullo che a Lentini aveva sparato col fucile a piombo contro 1 diversamente abile, è stato preso dai CC e tradotto  ai domiciliari. I militari hanno eseguito 4 misure cautelari, per detenzione e cessione  arma e traffico stupefacenti. I carabinieri hanno  ammanettato 3 rumeni in trasferta per furto bestiame. Ultimo in ordine di tempo l’arresto di due personaggi,  subito identificati, poco dopo un agguato compiuto in pieno centro. Il comandante la Compagnia di Augusta cap. Rossella Capuano si è insediata da un anno mezzo nel luglio 2016, mostrando  doti e stimoli giusti per dare impulsi operativi che hanno dato risultati nel contrasto alla criminalità. Il  territorio della zona nord della provincia: il triangolo Lentini-Carlentini–Francofonte è dagli anni 1980 definito dagli studiosi della criminalità e dalle forze dell’ordine di “alta mafia”, per legami operativi strettissimi alle famiglie Santapaola-Ercolano di Catania.

(video INVESTIGAZIONI ROS) Le investigazioni, le rivelazioni dei numerosi collaboratori di giustizia ed anche le recenti intercettazioni ed arresti operati dalla DIA di Catania in territorio di Lentini hanno evidenziato la qualità mafiosa attiva nel territorio lentinese egemone non solo in tutta la provincia di Siracusa ma in sinergia nell’area etnea.

  L’attività del Comando Compagnia di Augusta e naturalmente l’operatività è in sinergia con tutti gli organismi antimafia che operano in Sicilia Orientale e soprattutto con il Reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Siracusa. Il Comandante Compagnia di Augusta cap. Rossella Capuano sui buoni risultati conseguiti durante l’anno e mezzo dice:” Ogni evento criminoso sul territorio è stato gestito con prontezza e professionalità dando risposte immediate alla cittadinanza: frutto di un premiante lavoro di squadra dei Comandanti di Stazione, dell'intero Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta ed del nucleo investigativo del comando provinciale". I marescialli Paolo Pizzo comandante la stazione a Lentini e Rosario Avila di Carlentini operano in continua sinergia contribuendo all’ottenimento  dei risultati positivi. I Carabinieri hanno anche  eseguito 1 misura, in carcere per estorsione, un nipote di Nardo. I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, hanno infatti tratto in arresto Angelo Maria Randazzo già sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, nipote di Sebastiano Nardo, capostipite dell’omonimo clan, egemone sull’area nord della Provincia. L’arresto è stato eseguito a seguito dell’emissione del provvedimento di carcerazione emesso il 31 ottobre  2017  dal Tribunale di Siracusa. Randazzo deve espiare una pena residua di 5 anni, 11 mesi e 10 giorni reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsione e danneggiamento a seguito di incendio commessi entrambi nell’anno 2002 in danno di un imprenditore di Carlentini. I militari dell’arma sul territorio del “triangolo” hanno operato anche in difesa delle donne vittime di stalking e di compagni violenti. Il delicato settore della violenza sulle donne è un vero e proprio mondo sommerso nella zona nord e molto ancora deve essere fatto. Il messaggio che parte dalla Compagnia Carabinieri di Augusta è comunque forte e chiaro alla popolazione della zona nord: l’Arma c’è. La microcriminalità, che da sempre ha compiuto atti odiosi ai danni dei più deboli: anziani con i reati predatori e giovani con lo spaccio della droga, ha da qualche tempo, maggior timore nell’uscire allo scoperto ed agire indisturbata. Il segnale di sicurezza è maggiormente percepito sul territorio.


Carlentini SR –  Freni  camion guasti in discesa: autista sterza, sbanda, evita  automobilisti e pedoni poi si capovolge. Una tragedia è stata evitata, nel primo pomeriggio, a Santuzzi, Zona Nord di Carlentini per un guasto ai freni occorso ad un camion che era in marcia su una strada in discesa. Il conducente si è reso conto che il pedale dei freni del camion di cui era alla guida, non rispondeva al comando. Il guidatore aveva di fronte a se una discesa ripida con il transito di auto e pedoni. Il camionista ha sterzato immediatamente riuscendo a frenare la corsa libera del mezzo che trasportava agrumi. L’azione ha fatto capovolgere il camion che ribaltandosi ha finito il movimento sul marciapiede. I Carabinieri della stazione di Carlentini, il soccorso del 118 ed i Vigili del Fuoco  sono intervenuti immediatamente sul posto per i rilievi. Il conducente è stato estratto incolume dalla cabina diventata un ammasso di lamiere. Il camion   ribaltato   è stato successivamente rimosso. Molte persone hanno assistito alla scena ed alcuni hanno anche immortalato la scena con i telefonini. Il sinistro, fortunatamente   si è risolto solo con danni alle cose, ma grazie alla prontezza del guidatore che ha mantenuto i nervi saldi.


Francofonte SR – Carabinieri e NAS scoprono laboratorio abusivo prodotti caseari, sequestrata attività. La stretta collaborazione e la sinergia dei diversificati Reparti dell’Arma dei Carabinieri è costata cara a due coniugi francofontesi L.S. e M.M. che, oltre ad essere segnalati alla competente Autorità Giudiziaria per gravi violazioni di carattere penale, sono stati, oltretutto, i destinatari di complessivi 25.000€ di sanzioni amministrative.  Il  Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, in collaborazione con gli uomini della locale stazione Carabinieri, sul Comune di Francofonte facenti parte la Compagnia Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano , da diverse settimane tenevano sotto osservazione un garage adibito a fatiscente fabbrica per la produzione di prodotti caseari. I  reati contestati dai Carabinieri, in ottemperanza ad ordinanza dell’Autorità Sanitaria,  sono frode in commercio con uso di etichetta mendace, alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione, mancanza di rintracciabilità dei prodotti alimentari, carenze strutturali, igienico sanitarie e assenza di procedure per l’autocontrollo. I  Militari del NAS di Ragusa e della Stazione di Francofonte, con il supporto anche del personale del servizio igiene degli alimenti di origine animale della U.O.T. nord di Augusta dell’Asp di Siracusa, nel corso dell’operazione, iniziata sabato mattina all’alba, hanno sequestrato oltre allo stabile adibito a laboratorio, del valore di  100.000€, anche una vasca refrigerata contenente lt 1.500 di latte crudo nonché 1.580 kg di prodotti a base di latte, per un valore complessivo di € 20.000, poiché privi di qualsiasi sistema di rintracciabilità ed oltretutto detenuti in cattivo stato di conservazione e con dati mendaci riportati in etichetta. I prodotti, lavorati nel Francofontese, venivano  tra l’altro smerciati anche altrove, pronti ad essere acquistati dai cittadini sui banchi dei mercati rionali. Per questo motivo, contestualmente all’azione sul Comune di Francofonte. I militari della Stazione di Augusta ed il Personale della squadra annonaria di quel Comune si sono recati presso il mercato di Augusta svolgendo attività di rintraccio degli alimenti già posti in vendita dai citati coniugi, sequestrando circa 40 kg di prodotti a base di latte, del valore di € 400, in danno di un’impresa alimentare della zona in regola con le autorizzazioni sanitarie.


Lentini Carabinieri sequestrano 2 pistole e cocaina, 1 inseguito sui tetti, presi Scandurra e Grasso. I  noti Giuseppe SCANDURRA 53enne e Samuele GRASSO 22enne, nel corso della notte scorsa sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di  detenzione illegale di armi e munizioni clandestine. I  militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Siracusa e della Compagnia  Carabinieri di Augusta, hanno intensificato  le attività di monitoraggio e controllo del territorio, anche  a seguito dei gravi e recenti episodi delittuosi verificatesi nei comuni della zona nord tra i centri abitati di Lentini e Carlentini, tutte vicende seguite dalla Procura della Repubblica di Siracusa. I militari, dopo aver preventivamente individuato una serie di soggetti già noti nel territorio e da sottoporre al controllo, si sono recati simultaneamente presso le abitazioni dei due soggetti per effettuare a loro carico dei perquisizioni approfondite anche  personali e domiciliari. Scandurra, nello specifico, è stato trovato in possesso di 1 pistola semiautomatica cal. 7,65, perfettamente funzionante, di provenienza clandestina e matricola abrasa nonché di 3 proiettili dello stesso calibro. Le  operazioni dei carabinieri relative all’arresto del Grasso sono state rocambolesche, e simili a quelle di celebri film di azione hollywoodiani.Il soggetto appena rilevata la presenza dei tutori dell’ordine ha tentato di disfarsi di un sacco contenente 1 pistola semiautomatica cal.7,65, perfettamente funzionante, di provenienza clandestina e con matricola abrasa nonché di  3 caricatori e di  19 proiettili dello stesso calibro. Grasso ha provato un’avventurosa fuga sui tetti delle abitazioni contigue. Il maldestro tentativo si è rilevato vano grazie alla prontezza dei Carabinieri. GRASSO, inoltre, è stato tratto in arresto anche per il reato di detenzione ai fini di sostanze stupefacenti avendo i militari rinvenuto, dopo avere bloccato il sospettato, abilmente occultati sul terrazzo della sua abitazione, altresì gr. 7 circa di sostanza stupefacente tipo “cocaina” suddivisa in 33 dosi pronte per lo smercio. Le armi e le munizioni poste sotto sequestro, sono inviate al R.I.S. di Messina per gli accertamenti balistici al fine di verificare il loro utilizzo in eventi delittuosi. I  due sono stati tradotti uno presso la casa circondariale Cavadonna di Siracusa e l’altro presso quella di Catania Piazza Lanza.


Carlentini Estorsione, Carabinieri eseguono misura in carcere per un nipote di Nardo. I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, martedì hanno tratto in arresto Angelo Maria Randazzo 40enne già noto, in atto sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, nipote di Sebastiano Nardo, capostipite dell’omonimo clan, egemone sull’area nord della Provincia. L’arresto è stato eseguito a seguito dell’emissione del provvedimento di carcerazione emesso il 31 ottobre  2017  dal Tribunale di Siracusa. Randazzo deve espiare una pena residua di 5 anni, 11 mesi  e 10 giorni reclusione poiché riconosciuto colpevole  dei reati di tentata estorsione e danneggiamento a seguito di incendio commessi entrambi nell’anno 2002 in danno di un imprenditore di Carlentini. La misura restrittiva è un duro colpo per la criminalità organizzata della provincia proprio perché Randazzo è attualmente considerato un elemento di spicco nel clan “Nardo”.  Randazzo, all’epoca dei fatti, in concorso con altri soggetti, avvalendosi della forza dell’intimidazione  posseduta sul quel territorio dal clan di appartenenza, con violenze e minacce e  dopo aver incendiato i locali di una ditta di Carlentini, prospettavano al suo titolare ulteriori ritorsioni laddove non fossero state accolte le richieste estorsive ammontanti a 200 milioni delle vecchie lire, fortunatamente  non andate a buon fine grazie alle tempestive indagini dei Carabinieri che sventarono i propositi criminosi. L’Autorità Giudiziaria di Siracusa, dopo avere considerato i periodi di detenzione già presofferti per gli stessi reati, ha emanato a carico del Randazzo  oltre al provvedimento della reclusione di quasi 6 anni da scontare presso la Casa di reclusione di Brucoli, anche l’interdizione perpetua dai Pubblici Uffici.


Lentini – Viola domiciliari CC preso lentinese in azione. I militari della Stazione Carabinieri di Lentini   ieri mattina nell’ambito dei servizi predisposti dalla Compagnia CC di Augusta, finalizzati al controllo dei soggetti sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, hanno  tratto in arresto, nella flagranza del reato di evasione Davide SORGE 40enne, poiché  sebbene sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione con autorizzazione ad espletare quotidianamente attività lavorativa in fasce orarie prestabilite, ha anticipato arbitrariamente l’uscita concordata dall’Autorità Giudiziaria, facendosi trovare fuori dalla propria abitazione prima dell’orario consentito.


Lentini Fucilate, 4 colpi,  contro casa pensionato, inchiesta Carabinieri. I  Militari della Locale Stazione CC  e   dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Augusta,  stanno svolgendo serrate le indagini. L’inchiesta è per individuare e raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti intimidatori ed alla individuazione di chi   ieri sera ha esploso, all’indirizzo dell’abitazione di un pensionato lentinese, residente in  centro abitato,  i 4 colpi  di arma da fuoco con un fucile da caccia cal. 12. Le fucilate hanno attinto la porta carraia e l’attiguo portone d’ingresso della vittima. L’anziano  ed i residenti che hanno udito gli spari hanno avuto tanta paura ma, fortunatamente, sono stati prodotti solo danni materiali. I Carabinieri stanno valutando tutte le piste investigative al fine di poter chiarire le motivazioni alla base dell’atto.


Lentini Carabinieri da video individuano rapinatore bar, preso: 1 ai domiciliari. Si tratta di Gianluca PULIA 31enne noto lentinese. L’indagine condotta dai militari della stazione CC di Lentini appartenenti alla Compagnia Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano finalizzata all’individuazione dell’autore della rapina messa a segno  il 20 settembre scorso ai danni di un bar nel centro è durata pochi giorni.  1  individuo con volto travisato, quando erano appena trascorse le ore 05.00 del mattino, si era introdotto nell’attività commerciale. Il rapinatore   sotto la minaccia di un coltello si era fatto consegnare da un dipendente la somma di 70 euro circa, dileguandosi  successivamente per le vie limitrofe. I militari della Stazione Carabinieri di Lentini, intervenuti sul posto, estrapolati nell’immediatezza le immagini del sistema di videosorveglianza istallato nel locale e dalla successiva visione hanno  riconosciuto inconfutabilmente  Gianluca PULIA, quale  autore della rapina. I  Carabinieri ad avvalorare gli indizi di colpevolezza raccolti hanno anche  rinvenuto nell’abitazione dell’arrestato  l’abbigliamento ed il  coltello  utilizzati durante la rapina. L’arrestato, una volta espletate le prescritte formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


 Augusta SRPrognosi riservata per detenuto catanese in semilibertà, travolto da auto a rientro  in carcere. Si tratta di P. F.   61enne catanese, detenuto presso la Casa di Reclusione di Brucoli in regime di semilibertà. Il pedone sabato sera è stato travolto da una Renault mentre a piedi stava rientrando in carcere. L’incidente è avvenuto per cause in corso di accertamento dei   Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Augusta. P.F. stava percorrendo a piedi la S.P. 1 allorquando è stato travolto da un’automobile condotta da un 70enne di Augusta che, presumibilmente, a causa della prima oscurità dopo il tramonto, non ha visto il pedone che stava camminava sul ciglio della strada. L’investitore si è comunque fermato per prestare e chiamare i primi soccorsi. La vittima, a seguito del violento impatto, ha riportato gravi lesioni, per le quali si è reso necessario il trasporto presso il Policlinico “G. Martino” di Messina dove si trova ricoverato in prognosi riservata. I Carabinieri stanno effettuando gli opportuni accertamenti per stabilire se vi possano essere ulteriori ragioni che possano essere state causa del terribile incidente.


Lentini Rumena incendia casa,  presa in azione da Carabinieri. I militari della Stazione CC di Lentini, alle prime luci del giorno all’alba  di questa mattina, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, la rumena  ANA MARIA FARTUSNIC 27enne, poiché resasi responsabile del reato di incendio in danno di un’abitazione a lei concessagli in  comodato d’uso gratuito da un pensionato di Lentini. una pattuglia della Stazione CC di Lentini,  su disposizione della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta appartenenti alla Compagnia Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano, quando erano appena trascorse  le  6.00, veniva  dirottata in via Belluno,  per  accertare cause, entità ed eventuali pericoli  insorgenti per la popolazione  locale a seguito di un incendio che si era da poco sviluppato in un’abitazione. Gli  operanti,  raggiunto il luogo segnalato,  hanno notato una donna che, una volta accortasi del loro arrivo tentava di darsi  alla fuga.  I militari hanno prontamente bloccato la sospettata la quale ha ammesso subito le sue responsabilità in ordine al reato di incendio. La rumena si è rifiutata di specificarne le motivazioni che l’avevano portata a commettere un simile gesto, sulle cui  cause stanno cercando di far luce i Carabinieri.  L’arrestata, dopo le procedure di legge, è stata tradotta come disposto dall’Autorità Giudiziaria agli arresti domiciliari presso un'altra abitazione   lei  aveva portato la propria a residenza anagrafica.


CarlentiniCarabinieri Blitz antidroga a Pedagaggi, sorpreso bracciante con marijuana. Si  tratta di   ANDREA SCROFANI 64enne. I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini appartenenti alla Compagnia Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano, ieri nel corso di un servizio mirato e finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, hanno bloccato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio, il bracciante agricolo, ANDREA SCROFANI.  I  tutori dell’ordine, durante una perquisizione domiciliare in un fondo di Scrofani, ubicato nella frazione Pedagaggi, hanno rinvenuto, celata in un pozzetto per l’irrigazione del giardino, 1 busta di plastica contenente 50 grammi di marijuana. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la sua abitazione per  rimanere agli arresti domiciliari cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa. I  servizi di controllo del territorio attuati dall’inizio anno dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Augusta sono stati prolifici e proseguono senza sosta. I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano, hanno ottenuto ottimi  risultati sinora con proficui servizi antidroga svolti dall’inizio dell’anno ed  in tale ambito soddisfacenti sono stati i risultati: 17 persone  arrestate  in flagranza di reato, 26 soggetti deferiti in stato di libertà, 87 segnalate all’U.T.G. di Siracusa, rinvenimento di una vasta piantagione di marijuana ed ingenti sequestri di stupefacente e piante già pronte per l’essicazione.


Lentini – Carabinieri scoprono macelleria col contatore elettrico taroccato da magnete. I  Carabinieri della Stazione di Lentini, ieri pomeriggio,  nell’ambito di specifici e mirati servizi volti a contrastare il sempre più diffuso fenomeno del furto di energia elettrica, hanno bloccato, per furto aggravato di energia elettrica, B.F. 47enne, di Lentini. I militari della Stazione di Lentini, con l’ausilio di personale dell’Enel, a seguito di un controllo effettuato presso la macelleria dell’arrestato, hanno accertato che lo stesso aveva manomesso il contatore elettronico con l’utilizzo di 1 magnete che non permetteva di registrare il consumo reale abbattendo i costi, arrecando un ingente danno alla società erogatrice del servizio e rendendo anche fondato il rischio di un sovraccarico elettrico con conseguente incendio. Il  misuratore elettronico veniva sottoposto a sequestro penale per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa, che ha convalidato la legittimità dell’arresto operato dai militari disponendo altresì la immediata remissione in libertà dell’arrestato non ricorrendo la necessità dell’applicazione di misure coercitive nei confronti dello stesso.


Carlentini SR Blitz carabinieri, in abitazione trovate piante canapa indiana e droga, 1 ai domiciliari. Si tratta di : Giuseppe GULIZIA 49enne  messinese, residente a Carlentini. I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, ieri mattina, nel corso di un servizio preordinato dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, finalizzato ad un deciso e proficuo contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso in fragranza di reato Giuseppe GULIZIA.   I  militari operanti a seguito di un’accurata perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto abilmente occultati, 650 grammi di “marijuana”, nonché 7 piante di canapa indiana di varie dimensioni. Il personaggio, una volta espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione per rimanere a disposizione  dell’Autorità Giudiziaria.


Lentini –  Collaboratore giustizia svela “lupara bianca” Gallo: lotta di mafia tra  Nardo e Campailla, CC eseguono 2 misure cautelari.

  I  destinatari del provvedimento cautelare sono:  Michele D’AVOLA 44enne nato a Francofonte: tuttora ristretto nel carcere di L’Aquila, sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario e Fabrizio IACHININOTO 46enne nato a Lentini: in stato di libertà. La  Procura Distrettuale della Repubblica di Catania - Direzione Distrettuale Antimafia di mattina  , ha delegato il R.O.N.I. del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa  a dare esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa il   24 agosto 2017 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di 2 persone ritenute responsabili dell’omicidio in danno di Santo Massimo GALLO, avvenuto a Lentini (SR) il 23 marzo del 2002. La vicenda delittuosa, rientra nella c.d. “faida di Francofonte”, spietata guerra di mafia avvenuta tra il 2000 e il 2002 in una porzione di territorio a cavallo delle province di Catania e Siracusa, che vedeva contrapposti, all’epoca dei fatti, il clan NARDO di Lentini e il clan CAMPAILLA di Scordia. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di appurare che l’omicidio del GALLO si inserisce in quella vasta strategia di controllo mafioso del territorio esercitata dal clan NARDO che, attraverso un cospicuo numero di aderenti e la perpetrazione di eclatanti azioni delittuose, ha dimostrato nel tempo di essere in grado di intimidire ed eliminare chiunque si fosse opposto alla realizzazione dei suoi propositi criminosi. La vicenda ha genesi il 23 marzo 2002, quando Angelo GALLO denunciò, presso la Stazione Carabinieri di Francofonte, la scomparsa del figlio Santo Massimo, fratello di Vincenzo, in quel periodo latitante e ritenuto uno tra gli appartenenti al commando armato che il 10 luglio 2001 avrebbe teso un agguato mortale ai danni del francofontese Antonino MALLIA, ritenuto affiliato al clan NARDO di Lentini   contrapposto al  gruppo emergente di Scordia capeggiato da Biagio CAMPAILLA. Sulla scorta delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, che hanno corroborato ulteriori elementi investigativi già emersi nel corso delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sul medesimo contesto territoriale, è stato possibile ricostruire la vicenda così come segue: il 22 marzo 2002, intorno alle ore 18:45, Santo Massimo GALLO, com’era sua consuetudine, sarebbe  uscito di casa, recandosi a piedi in luoghi da lui solitamente frequentati, per poi non fare più rientro presso la sua abitazione, dove viveva assieme ai familiari; GALLO sarebbe stato, in effetti, sequestrato, torturato ed ucciso dagli esponenti del Clan Nardo, con lo scopo di ottenere dalla vittima informazioni circa i luoghi di latitanza del fratello Vincenzo, in quanto quest’ultimo ritenuto il responsabile di un omicidio di un esponente proprio del  clan Nardo. la polizia giudiziaria, il giorno precedente alla scomparsa del giovane, nell’ambito di una più complessa attività investigativa, documentava atteggiamenti sospetti ed incontri di presunti appartenenti al clan Nardo, dall’analisi dei quali si poteva desumere che la compagine di personaggi facenti riferimento all’affiliato di spicco Alfio SAMBASILE, stava programmando un incontro finalizzato a pianificare delle attività delittuose. La  condotta, sulla base degli elementi acquisiti anche grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, troverà la sua logica interpretazione proprio nella scomparsa ed uccisione del GALLO.  L’insieme dei dati acquisiti nel corso delle indagini coeve alla scomparsa della vittima, unitamente alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, ha consentito così di far luce sull’efferato delitto, sin dall’inizio inquadrato come un tipico caso di “lupara bianca”, atteso che il cadavere del GALLO non è stato mai rinvenuto.


Lentini Lesioni, furto in casa, tentata estorsione a pensionato: CC 4 in manette. I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, alle prime luci dell’alba, hanno tratto in arresto 4 lentinesi noti: Arturo Tomasello 34enne,  Ivan Tomasello  30enne, Antonino Rapisardi 64enne, Andrea Rapisardi 37enne.   I  precisi e concordanti elementi di prova raccolti nel tempo dai militari della Stazione Carabinieri di Lentini, hanno permesso di evidenziare un quadro accusatorio idoneo a sostenere, inconfutabilmente,  la  colpevolezza del gruppo in ordine ai reati di lesioni personali, furto in abitazione e tentata estorsione ai danni di un pensionato del luogo. I personaggi, nell’anno 2007, a Lentini, si introdussero in un fondo   usato alla vittima e, dopo aver danneggiato con un trattore lì parcheggiato il cancello di ingresso del garage, asportarono 2 motoseghe, pretendendo altresì dallo stesso, dopo averlo percosso, la somma di  2.000€ quale corrispettivo di una compravendita mai verificatasi. L’Autorità Giudiziaria di Siracusa, ha emesso nei confronti dei 4 un provvedimento cautelare da eseguire presso la Casa Circondariale di Brucoli.


SiracusaPolizia blocca organizzatori corse clandestine e sevizie a cavalli. La Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di contrasto alle diverse tipologie di illegalità diffusa, ha da tempo attenzionato il fenomeno delle corse clandestine di cavalli, che   costituisce pericolo alla viabilità pubblica nei tratti stradali interessati. L’azione illegale è fonte di illecito arricchimento della criminalità comune ed organizzata e risulta particolarmente odiosa per i maltrattamenti e le sevizie inferte agli animali utilizzati. L’attività segue  una recentissima indagine di polizia giudiziaria, condotta da  uffici investigativi del Commissariato di  Noto,  ed ha permesso il deferimento di alcuni personaggi noti locali che avevano  organizzato una corsa clandestina. I tutori dell’ordine, dopo approfondite ricognizioni, hanno pianificato e realizzato nei giorni scorsi dei servizi  di accesso e controllo in alcuni comuni della provincia : Floridia, Noto, Priolo Gargallo e Rosolini. I poliziotti hanno rilevato  gli appezzamenti di terreno con box utilizzati come ricovero di cavalli presumibilmente da destinare allo scopo illecito.  Gli accertamenti  sono stati condotti da personale della Squadra mobile siracusana e dei Commissariati P.S. di Priolo Gargallo e Noto, coadiuvati da medici veterinari e tecnici della prevenzione dell’A.S.P. di Siracusa, dalla Polizia Municipale dei centri interessati  e da Agenti del Corpo Forestale della Regione e del Reparto a cavallo della Polizia di Stato della Questura di Catania. L’intervento dei tutori dell’ordine si è concentrato, oltre che sulle violazioni in ambito penale, anche sul profilo amministrativo ed in particolare su  illeciti nella detenzione degli animali ed il mancato rispetto delle leggi urbanistiche, relativamente ai locali adibiti a stalla. La Polizia, nell’ambito dei controlli ha ispezionato e perquisito alcune scuderie, alla presenza dei proprietari o di coloro che ne avevano la disponibilità. Gli  animali sono stati sottoposti a visite sanitarie  al fine di individuare l’eventuale utilizzo di sostanze dopanti. I tutori dell’ordine in una delle scuderie controllate, in territorio di Floridia, hanno rinvenuto fiale di testosterone e diverse confezioni di farmaci, alcuni dei quali scaduti, tutti con effetto dopante. La presenza di tali sostanze nella struttura e le caratteristiche psicofisiche dell’animale, particolarmente prestante e visibilmente agitato, facevano immediatamente ipotizzare ai medici veterinari che lo stesso levriero fosse stato sottoposto a trattamenti dopanti al fine di migliorarne le prestazioni durante lo svolgimento di gare da corsa, verosimilmente clandestine. Il  personale A.S.P. ha provveduto ad effettuare un prelievo di sostanza ematica dall’equino, per sottoporlo a successiva analisi presso i laboratori competenti. I farmaci ed il cavallo sono stati poi sequestrati, in quanto cose o tracce pertinenti al reato, l’animale è stato affidato, a mezzo di personale del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato di Catania, ad una struttura idonea.  Gli  operatori di polizia nel corso del controllo hanno accertato  che l’allaccio elettrico del magazzino era abusivo. M.G. 40enne, che aveva la disponibilità dell’equino, è stato denunciato per i reati di maltrattamento di animale e per furto aggravato di energia elettrica. I controlli effettuati in una scuderia nel territorio di Noto hanno permesso di rinvenire, nella struttura, varie confezioni di medicinali destinati all’uso umano. Gli  animali anche in questo caso sono stati sottoposti a controllo da parte dei medici veterinari, i quali hanno prelevato  ai quadrupedi dei campioni di sangue che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo in attesa degli esiti di laboratorio.  La  presenza di tre cani, due dei quali di razza “Pittbull”, un maschio ed una femmina mentre il terzo era di razza “boxer”, di sesso femminile, presumibilmente avviati all’ illecita attività di combattimento è stata constatata nel corso del sopralluogo. Gli  Agenti di Polizia assieme all’equipaggio della Polizia Municipale presente, coadiuvato da due tecnici effettivi all’ufficio tecnico del Comune di Noto, hanno contestualmente eseguito un esame dei manufatti e dell’area su cui essi sorgono, constatando il reale stato di abusivismo edilizio. I due proprietari  R.A. 26enne e R.S. 62enne sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamento degli animali  ed abusivismo edilizio. I poliziotti, durante i controlli nelle stalle di Priolo Gargallo hanno trovato farmaci per uso veterinario, senza che il proprietario avesse al seguito la relativa prescrizione medica, il farmaco è stato sottoposto a vincolo sanitario. I  cavalli privi di identificazione sono stati opportunamente identificati mediante l’apposizione dei previsti micro-chip ed i proprietari degli animali sono stati sanzionati amministrativamente. La  Polizia Municipale, a seguito dei sopralluoghi, produrrà dettagliato rapporto all’ufficio urbanistica dei Comuni, per i dovuti accertamenti sulla regolarità dei fabbricati adibiti a ricovero per i cavalli. I tutori dell’ordine a Rosolini  hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 2 persone per maltrattamento e competizioni non autorizzate di animali  in concorso, per aver organizzato lo scorso 30 luglio sulla SP 50 Ispica-Santa Maria del Focallo, una vera e propria corsa clandestina di due cavalli condotti dai due indagati. Gli  agenti del Commissariato P.S. di Noto nel corso dell’indagine hanno anche eseguito una perquisizione presso le scuderie dove erano ospitati gli equini prima della competizione, individuando le tracce della loro recente presenza. Gli investigatori attraverso l’utilizzo dei social network hanno individuato l’esatta ubicazione del posto dove si era svolta la gara ed hanno effettuato un sopralluogo con rilievi fotografici al fine di permettere la loro analisi comparativa con le foto postate su internet. I  due proprietari identificati,  M.I.47enne e R.C. 35enne sono stati condotti in Commissariato e deferiti all’Autorità Giudiziaria competente in stato di libertà per maltrattamenti di animali e competizioni non autorizzate in concorso. Gli atti di polizia giudiziaria, saranno inviati alla Procura di Ragusa, in quanto la corsa è stata tenuta in un tratto stradale ricadente nel comune di Ispica. La  Polizia di Stato sul fenomeno delle corse clandestine invita tutta la cittadinanza a collaborare per debellare il deprecabile fenomeno, segnalando alle Forze dell’Ordine, anche in forma riservata, la presenza ingiustificata, per ragioni di tempo e di luogo, di persone ed animali, specie nei tratti viari che si più facilmente si prestano allo svolgimento delle gare illegali.


SiracusaStalker perseguita donna e taglia cavo olio freni auto, ai domiciliari. Si tratta di Giuseppe Gradanti 49enne siracusano. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, alle ore 6.30, hanno eseguito un’ordinanza della Misura Cautelare degli arresti domiciliari, emessa a seguito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Siracusa, nei confronti di Giuseppe Gradanti. Il personaggio è ritenuto responsabile di atti persecutori perché, “tramite reiterate condotte, recava minaccia e molestia alla vittima, in modo da cagionarle un perdurante e grave stato d'ansia e di paura e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. In particolare, oltre a diversi e ripetuti atti persecutori posti in essere in danno della vittima, Gradanti recideva il tubo del circuito freni della ruota dell’autovettura della vittima”. Il soggetto, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari e con l'assoluto divieto di comunicare con persone diverse dal suo nucleo familiare. Gli Agenti  hanno anche denunciato due persone per inosservanza agli obblighi derivanti dalle misure limitative della libertà personale cui sono sottoposte.


Siracusa Ladro moto pesta proprietario per fuggire, 1 preso.Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno denunciato D.F.U. 21 enne siracusano, per il reato di rapina impropria commessa il 29 luglio scorso a Fontane Bianche ai danni di un giovane 18enne. L’indagato, sorpreso mentre stava rubando, con l’aiuto di un complice, la moto della vittima, l’ha  colpita violentemente con un pugno all’occhio sinistro, al fine di guadagnarsi la fuga, cagionandogli una lesione giudicata guaribile dai sanitari del locale nosocomio in 10 giorni salvo complicazioni. Le indagini avviate dai poliziotti hanno permesso di individuare e denunciare l’autore del reato che è stato riconosciuto dalla vittima.


Noto SR – Carabinieri bloccano pascolo abusivo, sequestrati 42 bovini. I  militari hanno posto a sequestro i 42 capi di bovini da pascolo che erano stati rintracciati nella zona collinare del Comune di Noto. I carabinieri  sono intervenuti nel corso dei periodici controlli finalizzati al contrasto del fenomeno della transumanza di armenti non autorizzati che sono effettuati dagli uomini del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa di concerto con le componenti territoriali dell’Arma e con l’ausilio del personale medico del servizio veterinario dell’ASP. I capi di bestiame, di proprietà di una famiglia di pastori originari della provincia di Catania, sono stati controllati mentre erano al libero pascolo in un terreno di proprietà privata ma lasciato incolto da qualche anno. Gli accertamenti effettuati  immediatamente hanno consentito di constatare che, in violazione della normativa di settore, il bestiame era stato spostato senza effettuare le previste comunicazioni al comune di origine. I Carabinieri hanno altresì accertato che non vi era contratto di locazione tra i proprietari dei terreni ed i pastori i quali, pertanto, stavano utilizzando in maniera del tutto arbitraria i fondi agricoli in questione. I capi di bestiame sequestrati, dal valore di oltre 60 mila euro, sono stati affidati ai proprietari ai quali è stato imposto l’obbligo di procedere a tutti gli accertamenti sanitari del caso: all’esito delle analisi, qualora venga accertato il perfetto stato di salute del bestiame, i capi saranno dissequestrati e si dovrà poi procedere alla regolarizzazione della loro posizione. Le  attività di controllo svolte dall’Arma dei Carabinieri al fine di garantire il rispetto delle norme vigenti nello specifico settore, continueranno con assiduità anche al fine di tutelare i consumatori dei prodotti derivati considerata l’importanza per il territorio del settore zootecnico.


Noto SR – Postano foto e video corsa clandestina cavalli, CC 5 identificati. I  militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Noto, a conclusione di articolata attività investigativa, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria quali indagati per i reati di cui agli articoli 416, 544 ter, quater e quinquies del codice penale (associazione per delinquere, maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate e divieto di combattimenti tra animali) 5 persone, tutte di origine netine, già note alle forze di Polizia per i loro precedenti di polizia, anche specifici.  I fatti contestati risalgono a domenica  9 luglio quando, alle prime ore del mattino, nella zona collinare del comune di Noto, aveva luogo una corsa clandestina di cavalli.   Un  folto gruppo di persone si era concentrato  nei pressi del luogo della corsa per assistere all’inizio della competizione. I due cavalli correvano all’impazzata, frustati ripetutamente dai fantini al fine di andare sempre più veloce. La folle corsa ha occupato l’intera carreggiata della strada, creando pericolo per i mezzi provenienti dalla direzione opposta e che erano costretti a fermarsi per lasciare il passaggio ai protagonisti della gara. Lo  stuolo di giovani con i ciclomotori suonavano i clacson davanti e dietro i calessi per incitare i due equini, arrecando a questi un ulteriore stress fisico oltre a quello derivante da una corsa in condizioni improprie. I  Carabinieri, nei giorni a seguire nell’ambito del quotidiano monitoraggio dei siti internet ed in particolare, dei social network, hanno appreso della corsa in questione avviando immediatamente le indagini del caso al fine di identificare promotori, organizzatori e partecipanti. I militari hanno operato al fine di individuare l’esatta ubicazione del posto dove si era svolta la competizione. Gli  investigatori hanno effettuato un attento sopralluogo nell’area collinare individuando il posto corrispondente a quello incriminato. L’analisi dei social network di quanti hanno presenziato all’evento, anche solo in veste di spettatori incuriositi è stata fondamentale. I  Carabinieri,  hanno notato come alcuni dei denunciati, con dei post dal contenuto ambiguo, avessero preannunciato la gara, rassicurando i tifosi sul perfetto stato di forma dell’animale. Altri hanno ripreso l’evento, pubblicando foto e video online o commentando i post di altri utenti della rete. L’analisi dei social network e la conoscenza dei soggetti di interesse operativo presenti sul territorio ha consentito ai Carabinieri di individuare con esattezza i due cavalli messi in sfida  tra di loro che, come è stato possibile accertare dalle foto e dai video presenti sulla rete, non sono nuovi a tali competizioni clandestine. I  Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa ed il personale del servizio veterinario dell’ASP di Siracusa, nella mattinata hanno effettuato mirate perquisizioni,   al fine di verificare lo stato di salute degli animali, controllarne le condizioni di custodia ed accertare l’eventuale uso di farmaci dopanti al fine di alterarne le prestazioni nel corso delle gare. I Carabinieri continueranno a seguire il fenomeno con la massima attenzione, ponendo in essere tutte le indagini del caso al fine di risalire all’identità di altri soggetti coinvolti nelle citate corse clandestine.


Siracusa Polizia blocca siracusano con 1kg droga, ai domiciliari. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno arrestato Silvano Spicuglia 31enne siracusano, già noto, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti. Gli investigatori della Squadra Mobile aretusea, impegnati in servizi mirati e volti al contrasto dello spaccio di droga, hanno notato  Spicuglia che, mal celando un certo nervosismo e con fare sospetto, fermava la sua auto nei pressi di un garage e scendeva dalla stessa portando un videoregistratore. Prontamente gli Agenti intervenuti,  hanno bloccato il sospetto e rinvenuto nell’apparecchio elettronico 1 pezzo di hashish. I poliziotti, da una successiva perquisizione nel garage, hanno rinvenuto e sequestrato altro stupefacente per un totale di circa 1 chilogrammo di hashish ed 1 bilancino di precisione. L’arrestato, dopo le incombenze di rito, è stato posto ai domiciliari.  


Lentini -  Carabinieri trovano armi e stupefacente in casa, 1 ai domiciliari. Si tratta di Simone CAMMARATA 29enne del luogo. I  Carabinieri della Compagnia di Augusta (SR), nel corso del fine settimana, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione dei reati in genere, che ha interessato tutta l’area di competenza e, nello specifico, i comuni ricadenti sotto la giurisdizione delle Stazioni di Lentini e Carlentini. I tutori dell’ordine a seguito dell’attività, hanno ammanettato 2 personaggi noti. I  militari di della Stazione Carlentini, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Simone CAMMARATA poiché nel corso di una perquisizione presso il domicilio del soggetto, hanno rinvenuto, occultate nel mobilio dell’appartamento, 1 revolver di fabbricazione artigianale privo di marchio di fabbrica e numero di matricola identificativo; munizioni di vario calibro; 6 coltelli di genere vietato; 3 pistole a salve, prive del tappo rosso; 25 grammi  di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché  materiale idoneo per la pesatura e confezionamento dello stupefacente. Il personaggio, sulla base di quanto emerso, è stato dichiarato  in arresto è ristretto in regime dei domiciliari presso la sua abitazione di residenza in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. Le armi rinvenute e sequestrate saranno sottoposte agli opportuni esami tecnico balistici che ne potrebbero stabilire l'eventuale utilizzo in pregresse azioni criminose.  I  militari della locale Stazione a Lentini, hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti di Vincenzo MODICA 32enne del luogo. Il personaggio deve espiare una pena di 3 mesi di reclusione per il reato di ricettazione, commesso a Lentini nel 2009. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto in regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.


Siracusa – Carabinieri sequestrano armi legalmente detenute.  L’attività dei Carabinieri in Provincia nel campo della prevenzione dei reati in materia di armi Continua senza sosta. Oltre 150, tra pistole e fucili e più di 1000 cartucce di vario calibro, sequestrate e/o ritirate nei primi sei mesi del 2017, di cui circa 55 armi e 250 munizioni sequestrate a seguito della commissione di reati ed in attività di polizia giudiziaria. Particolare impegno è stato posto in essere dai Comandi di Stazione Carabinieri, attraverso mirati e quotidiani controlli e ad un’attività di sensibilizzazione dei cittadini in ordine ai rischi e pericoli di una non corretta applicazione della normativa che regola il delicato settore. La materia risponde ad una serie di disposti normativi contemplati nell’ambito del Codice Penale, del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), di provvedimenti normativi tra cui la Legge 18 aprile 1975, n. 110 ed il D.lgs. 29 settembre 2013 nr. 121 relativo al controllo delle modalità di acquisizione e detenzione di armi. Diverse sono anche le motivazioni alla base dei provvedimenti di sequestro che, in parte, rispondono a dettami dell’Autorità Giudiziaria in relazione ad armi e munizioni costituenti a vario titolo corpo di reato, oppure a disposizioni di natura preventiva/cautelare a seconda che le armi siano di pertinenza al reato o che invece si ritenga, sulla base di elementi oggettivi, che il detentore possa essere capace di abusarne. Il  provvedimento cautelare risponde  ad esigenze prioritarie di tutela della pubblica e privata incolumità ed è finalizzato a prevenire la commissione di reati ed in generale, di fatti lesivi della pubblica sicurezza, che risulta certo di non facile applicazione ed è quindi frutto di attenta ponderazione e di rigorosa valutazione di qualsiasi circostanza che consigli l’adozione del provvedimento poiché, si sa, incide nella sfera soggettiva dei diritti di libertà, in parte limitandola. Basilare allo scopo si rivela l’attività informativa a cura del personale dell’Arma in servizio alle Stazioni che, più di tutti, si trova a stretto contatto con la popolazione. Le  attività di sequestro indirizzate dell’Arma nei confronti di persone detentrici od aventi accesso anche indiretto alle armi presenti nell’abitazione, resesi protagoniste di episodi di violenza, specie domestica, che potrebbero degenerare in forme più gravi, sono  da leggersi in chiave prettamente preventiva.  Un plauso merita certamente la sensibilità dei cittadini verso la detenzione e possesso di armi da fuoco.   numerose, tra fucili e pistole, efficienti o meno, sono le armi consegnate dai privati presso i vari Comandi Stazione Carabinieri dislocati nella Provincia, poiché rinvenute in abitazioni di vecchia costruzione od, il più delle volte, avute in eredità da precedenti detentori ma che, comunque, si preferisce non tenere. Il loro destino è la distruzione in appositi centri specializzati dell’Esercito Italiano dove, con specifici servizi, vengono indirizzate periodicamente dal Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa. Il Comando provinciale dell’Arma  rammenta : “Riguardo il delicato settore è utile fornire al cittadino alcuni utili consigli. E più precisamente: prima di detenere un'arma si deve comprarla e per fare ciò la legge impone il possesso di un’autorizzazione di polizia: Licenza di porto d'armi o Nulla osta. L’autorizzazione serve anche a chi riceve l’arma in eredità o da un privato. Poiché la denuncia di detenzione ha uno scopo diverso dalla licenza di porto d’armi, anche chi è munito di quest’ultimo titolo è tenuto alla denuncia, comunicazione obbligatoria per informare l'Autorità di pubblica sicurezza sul luogo in cui le armi e le munizioni verranno custodite; il porto d'armi o il nulla osta occorrono anche per acquistare armi proprie diverse da quelle da sparo quali, ad esempio, spade, pugnali, sciabole, stiletti, sfollagente, mazze ferrate, bastoni animati, storditori elettrici, tirapugni, ecc.. Per questo genere di armi la legge impone l'obbligo della denuncia e non prevede limiti nella quantità e, di conseguenza, non necessita dell'ulteriore licenza di collezione; acquistata l'arma o le munizioni, queste devono essere immediatamente denunciate in Questura, in Commissariato, o presso i Comandi Stazione Carabinieri nei territori in cui non è presente un Commissariato di P.S.; le armi e le munizioni vanno conservate adottando ogni possibile cautela e modalità di custodia potenzialmente idonee ad impedirne la sottrazione. Ciò significa che è preferibile dotarsi di una cassaforte a muro o di un armadio blindato al cui interno riporre i fucili e, soprattutto le pistole, generalmente più appetibili per i malintenzionati; assicurarsi che la cassaforte e/o l’armadio siano ancorati al muro, per evitare che vengano caricati dai malintenzionati direttamente e velocemente su un mezzo ed aperti in seguito con più calma ed in luogo più sicuro; non custodire armi e/o munizioni riponendole negli armadi tra i vestiti, sopra le ante dei mobili, all’interno di teche in vetro, sotto al letto, o in ogni altro luogo a vista o facilmente raggiungibile. Occultare in luogo separato le chiavi di apertura delle casseforti o degli armadi, meglio se portate al seguito; detenere le armi/munizioni nell’abitazione in cui si dimora stabilmente (evitare di denunciare la detenzione di armi nelle c.d. “seconde case”, disabitate per diversi periodi di tempo); non si possono consegnare armi a minori, incapaci di intendere o volere, a chi non ha licenza di porto d'armi, alle persone dedite all'alcool o agli stupefacenti, o ancora a persone con turbe psichiche, dunque a tutti quei soggetti che potrebbero creare un pericolo per se stessi o per gli altri; per l’acquisto delle armi ad aria compressa o gas con potenza inferiore ai 7,5 joule e repliche di armi ad avancarica a colpo singolo non occorre alcun titolo essendo sufficiente dimostrare la maggiore età, ad eccezione di quelle in grado di sparare a raffica o in grado di sparare sfere di plastica contenenti liquidi macchianti destinate ai giochi di guerra; il D. Lgs. n. 204 del 2010 ha introdotto l’obbligo di denuncia anche per la detenzione di parti indispensabili al funzionamento dell’arma (la canna, il fusto o la carcassa, il carrello o il tamburo, l'otturatore o il blocco di culatta,) nonché dei silenziatori per arma da fuoco; per trasporto si deve intendere lo spostamento delle armi fuori dalla proprietà privata, senza averne la disponibilità all'uso (es. l'arma chiusa nel portabagagli); solo i titolari delle licenze di porto d'armi per difesa personale possono, invece, portare l'arma per farne uso. I titolari di porto di fucile uso caccia sono legittimati a farlo solo per andare a caccia (ovviamente, in questo caso, il porto è limitato alle sole armi da caccia e alle discipline ad essa collegate); il titolare di un nulla osta è autorizzato a trasportare l'arma solo dal luogo di acquisto a quello di detenzione, mentre chi ha un qualsiasi porto d'armi può trasportare fino ad un massimo di 6 armi contemporaneamente senza vincoli di orario o di percorso; il D.lgs. 29 settembre 2013 nr. 121, entrato in vigore il 5 novembre 2013, ha introdotto per i meri “detentori” di armi, non titolari di abilitazioni al porto, l'obbligo di produrre la certificazione medica di idoneità psicofisica alla detenzione prevista dall'art. 35 del T.U.L.P.S. per il rilascio del Nulla Osta all'acquisto di armi, rilasciata dal settore medico-legale delle A.S.P., o da un medico militare o della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Pertanto, ogni cittadino che detenga un’arma presso il proprio domicilio, non in possesso di licenza in corso di validità di porto d’armi per difesa personale, di porto di fucile per uso caccia od uso sportivo, dovrà presentare presso la Questura ed i Commissariati di P.S. oppure, ove non presenti, presso il Comando Stazione dell’Arma dei Carabinieri competente per territorio, il previsto certificato medico. In caso di mancata presentazione, ne conseguirà una diffida e, successivamente, la segnalazione al Prefetto per l’eventuale revoca dell’autorizzazione alla detenzione”.


 Avola -   Picchia moglie, Carabinieri ammanettano 1 marito violento. I  militari della locale Stazione, nel primo pomeriggio di ieri ad Avola hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia Mbaye Babacar  52enne cittadino senegalese, già noto, da anni stabilmente residente in Italia. I militari sono stati allertati da un cittadino che, aveva udito le urla della coppia e  temendo che la situazione potesse degenerare, aveva richiesto l’intervento immediato di una pattuglia. I  Carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno bloccato Mbaye Babacar il quale, ancora in escandescenza, nonostante la presenza dei militari, ha continuato ad inveire contro la moglie che, nel frattempo, era riuscita a chiudersi in una stanza dell’abitazione. Tutti sono stati  condotti in caserma, i Carabinieri hanno proceduto a ricostruire quanto accaduto poco prima. I militari ritengono che alla base dell’aggressione vi sia stata l’ennesima lite per futili motivi riconducibili ad incomprensioni familiari. Il personaggio, infatti, senza apparenti motivi, ha iniziato ad inveire contro la moglie, proferendo frasi ingiuriose nei suoi confronti. La  donna ha tentato di tranquillizzare il  marito, ma la situazione è degenerata:   lui è passato dalle ingiurie alle minacce ed infine, all’aggressione fisica. La  donna è stata colpita al volto, però riuscita a divincolarsi attendendo l’intervento delle forze dell’ordine. La vittima è stata poi soccorsa dai Carabinieri e medicata presso il pronto soccorso dell’Ospedale “G. Di Maria” di Avola, la donna se la caverà con pochi giorni di prognosi e tanto spavento. La  situazione familiare difficile,  andava avanti da diversi anni, alla  base vi sarebbero problemi familiari ed incomprensioni per futili motivi che spesso hanno dato adito a condotte analoghe sfociate anche in aggressioni fisiche, mai denunciate alle forze dell’ordine per timore di ulteriori e più gravi ripercussioni. Mbaye Babacar, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in   arresto e tradotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I Carabinieri della Stazione di Avola sono riusciti ad affrontare una situazione gravissima, l’ennesimo episodio di violenza domestica, grazie anche alla volontà della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza il drammatico fenomeno che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo fondamentale la fiducia delle vittime verso le istituzioni e quanti operano per la loro tutela.


Rosolini SR - Evaso dai domiciliari, CC 1 in carcere. Si tratta di Massimo Di Mare 40enne. I Carabinieri della locale Stazione, ieri pomeriggio a Rosolini, impegnati in servizio di perlustrazione nel territorio, nell’ambito dei quotidiani controlli di pregiudicati, sorvegliati speciali e soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione Massimo Di Mare, già noto ed attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I militari, nel mentre si stavano recando presso l’abitazione del soggetto, l’incontravano, fuori casa, si era allontanato non avendone titolo. Il personaggio hanno prontamente bloccato, il maldestro  il quale è stato condotto in caserma e dichiarato in arresto. Massimo Di Mare, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Siracusa Preso in auto con 1 kg marijuana: agenti, 1 ai domiciliari.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno arrestato ai domiciliari Claudio Barone 33enne siracusano, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Squadra Mobile aretusea, impegnati in servizi predisposti antidroga, nel pomeriggio di ieri, hanno fermato l’auto  condotta dal giovane ed hanno rinvenuto a bordo: 1 chilo  di marijuana. i poliziotti da una successiva perquisizione domiciliare effettuata a casa del soggetto hanno rinvenuto:   73 grammi della stessa sostanza stupefacente, 98,6 grammi di hashish, 1 bilancino di precisione e 1 macchina utilizzata per il sottovuoto. L’arrestato, dopo le incombenze di rito è stato posto agli arresti domiciliari.


Avola SR Tentata estorsione: CC, 2 in manette.  Si tratta di Paolo ZUPPARDO 40enne  e  e Giuseppe CAPOZIO 30enne, entrambi già noti.  I Carabinieri della Compagnia di Noto, all’esito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania nel settore delle estorsioni ad attività economiche,hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania nei confronti di 2 persone accusate dei reati di tentata estorsione in concorso e detenzione e porto illegale di arma. I 2, a conclusione di una mirata e complessa attività investigativa, sono stati individuati quali autori di un tentativo di estorsione in danno di un imprenditore siracusano incaricato della costruzione di uno stabile da adibire a clinica privata nella prima periferia di Avola. L’attività d’indagine ha avuto inizio nel mese di febbraio di quest’anno quando i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Noto hanno appreso dell’esplosione di colpi di fucile in direzione di un container utilizzato come deposito per gli attrezzi all’interno di un cantiere edile. I militari a seguito dell’informazione acquisita, si erano recati sul posto constatando la veridicità della notizia.  Il titolare dell’impresa, pochi giorni dopo l’intimidazione, ha ricevuto una telefonata da una cabina telefonica in cui uno , presentatosi come colui il quale aveva sparato contro il container, lo invitava  a cercarsi un “amico”. L’attività investigativa, condotta con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché con metodiche investigative tradizionali basate sulla conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse operativo, ha consentito ai carabinieri  in breve tempo di identificare l’autore della telefonata in Giuseppe Capozio. Gli investigatori hanno fondamentalmente,  analizzato  le telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio di Avola nei pressi della cabina telefonica utilizzata per la telefonata. Il  secondo episodio intimidatorio ai danni dell’imprenditore  si è verificato la notte tra il 12 ed il 13 marzo, quando  alcuni soggetti dopo essersi introdotti nel cantiere, hanno dato alle fiamme le porte del deposito attrezzi.  Un soggetto, il 20 aprile si è presentato nel cantiere e, dopo aver avvicinato un operaio, gli ha consegnato il suo numero di telefono cellulare riferendo di essere al corrente di quanto stava accadendo, invitandolo a riferire al titolare della ditta di contattarlo. Il personaggio in questione è stato identificato in Paolo ZUPPARDO essendo sua, l’utenza cellulare riportata sul biglietto manoscritto e lasciato agli operai. I carabinieri, nei primi giorni di maggio, all’interno dell’autovettura utilizzata dai due indagati hanno captato 1 intercettazione ambientale dal contenuto inequivocabile effettuata mentre si stavano recando dall’imprenditore ad offrire la loro “protezione”. Il  dialogo avrebbe  svelato in maniera chiara l’intenzione di commettere un ulteriore atto intimidatorio, consistito addirittura nel far cadere un ponteggio, finalizzato a costringere l’imprenditore a cedere alle richieste estorsive corrispondendo delle somme di denaro o, in alternativa, sottostando alle indicazioni di personale da assumere. L’impresa vittima dei danneggiamenti non ha  mai cercato mediazioni con gli autori ed  anzi ha confidato nel celere e tempestivo intervento delle forze dell’ordine e della magistratura, concretizzatosi, poi, in maniera efficace, a distanza di pochissime settimane dai fatti. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  I carabinieri stanno svolgendo ulteriori indagini al fine di acclarare il coinvolgimento di altri soggetti nell’ambito dell’azione intimidatoria nonché accertare eventuali collegamenti tra gli arrestati e sodalizi criminali di stampo mafioso operanti nella zona sud della provincia di Siracusa.


Noto SR -  Furto con “cavallo di ritorno”: polizia 5 bloccati. Si tratta di :  Daniele MIRMINA SPATALUCENTE 28enne, di Noto, già noto già sottoposto ai domiciliari per ricettazione aggravata, Fabrizio BONFANTI 54enne di Noto già noto,Davide CANNATA 33enne di Noto,  già noto,Rosario STELLA 41enne  avolese già noto, Alessandro MONACO 25enne  di Noto, incensurato (arresti domiciliari). Agenti della polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Noto, diretti dal Vice Questore Aggiunto Dr. Paolo Arena, nelle prime ore della mattinata, a conclusione di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa,  hanno eseguito 5 ordinanze di misura cautelare, 4 delle quali  di custodia in carcere ed 1 di arresti domiciliari,  per il reato di furto aggravato  in concorso. Gli investigatori  hanno ricostruito come nel mese di ottobre 2016, venisse perpetrato un furto ai danni del parco automezzi di una ditta edile. I malviventi, nottetempo, dopo aver forzato il cancello d’ingresso del parco automezzi, si era  impossessato di 1 autocarro, 1carrello elevatore, il motore di una macchina perforatrice, 1 pompa idraulica e varie attrezzature edilizie, arrecando al proprietario un danno patrimoniale superiore a centomila€. La  Polizia di Stato si era recata sul luogo del colpo per i rilievi tecnici del caso, acquisendo i filmati dell’impianto di videosorveglianza  installato.  L’analisi dei frames video,  hanno permesso agli investigatori di accertare che la sera dei fatti, subito dopo la mezzanotte, era arrivata all’ingresso del magazzino  1 fiat multipla. Gli investigatori hanno rilevato che  Mirmina, Bonfanti, Cannata e Monaco raggiungevano l’ingresso del magazzino. Il primo ad essere predato era  l’autocarro Iveco, il video ha evidenziato   successivamente l’andirivieni degli indagati ed un ciclomotore piaggio SI alla cui guida vi era Stella Rosario. Il gruppo, dopo aver prelevato tutti gli altri mezzi ed attrezzature, si è mosso indisturbato in direzione dell’argine del fiume Asinaro. I  malviventi, alle 02.43 dopo aver messo a segno il colpo, si sono allontanati definitivamente. L’attività tecnica di acquisizione ed analisi dei tabulati del traffico telefonico in entrata ed in uscita, ha permesso di acclarare i contatti tra gli indagati la sera del furto.   L’attività perlustrativa e di appostamento nella zona dell’Asinaro da parte degli Agenti del Commissariato, ha permesso di rinvenire lungo l’argine del fiume il carrello elevatore,  parzialmente celato dalla vegetazione e l’autocarro, rinvenuto in un appezzamento di terreno sito in contrada Testa dell’Acqua. L’ingente furto dei mezzi, quasi certamente, sarebbe stato finalizzato ad una successiva attività di estorsione col metodo del c.d. cavallo di ritorno, strategia già adoperata in passato da uno degli indagati in relazione ad altri furti commessi ai danni di imprenditori.


Rosolini  SR  - Esce dai domiciliari: CC, 1 preso in piscina sotto casa. Si tratta di  Fabio Rubbera 31enne. Carabinieri della Stazione Rosolini, impegnati in servizio di perlustrazione del territorio, nell’ambito dei quotidiani controlli di pregiudicati, sorvegliati speciali e soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione Fabio Rubbera, già noto ed attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I militari si sono recati presso l’abitazione del personaggio constatando che si era allontanato senza averne autorizzazione. le ricerche di Fabio Rubbera sono state avviate immediatamente e veniva rintracciato poco dopo mentre stava tranquillamente prendendo il sole sul bordo di una piscina nei pressi della sua abitazione. Il soggetto condotto in caserma,  è stato dichiarato in   arresto ed al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nuovamente presso la sua abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.


Carlentini  SR - Giovani diversamente abili visitano caserma carabinieri. 20 ragazzi sono stati ospiti della Caserma dei Carabinieri di Carlentini  nella giornata del 24 giugno per    visitarne i locali accompagnati sia da  educatori e che dai genitori. La  giornata è stata speciale ed emozionante. L’incontro è stato organizzato dal Dr. Sebastiano Amenta, coordinatore dell’associazione 20 novembre 1989, con sede ad Augusta ed il Capitano Rossella Capuano Comandante della Compagnia Carabinieri di Augusta, per dar corso al progetto che l’associazione ha inteso nominare “Carabiniere per un giorno”. I ragazzi sono stati accolti dai M.A. s UPS Rosario AVILA e dal M.A. s UPS Paolo CASSIA, a cui sono state poste tantissime domande su come comportarsi di fronte a numerosi eventi, il funzionamento del Numero Unico di Emergenza 112 e come difendersi dal comportamento aggressivo e violento dei ragazzi. I giovani bel corso della visita hanno visto da vicino gli automezzi in uso alla Stazione ed al Nucleo Radiomobile della Compagnia. Gli investigatori hanno spiegato a grandi linee quali siano le dotazioni di bordo, nonché le apparecchiature per effettuare l’alcool test ed i collegamenti via radio con la Centrale Operativa.  Il  dr. Amenta, al termine della visita, ha ringraziato il personale dell’Arma per la sensibilità e la disponibilità mostrata in occasione dell’incontro.


Floridia  SR- Viola domiciliari: CC, 1 preso in flagranza. Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno arrestato in flagranza di reato Fabio BRECI 28enne, siracusano, che da pochi giorni sottoposto agli arresti domiciliari, per evasione. Fabio BRECI insieme al fratello Roberto 22enne, solo due giorni addietro, era  stato arrestato per furto aggravato in concorso. I congiunti  erano stati sorpresi a rubare in un’abitazione di Siracusa armati di 1 accetta e 1 piede di porco, mentre tentavano di asportare 1 fuciliera. I 2, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa, erano stati sottoposti agli arresti domiciliari. I militari  all’atto del quotidiano controllo hanno trovato Fabio BRECI   fuori dalla sua abitazione, senza autorizzazione alcuna.  Breci, dopo le incombenze di rito, è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari, in attesa di giudizio.


Noto  SRPoliziotto fuori servizio ammanetta rapinatore farmacia in azione. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Noto, hanno arrestato, nella flagranza del reato di tentata rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale,  Giovanni Arpe  31enne, residente a Noto, già conosciuto alle forze di Polizia.  L’attenzione di un Poliziotto, libero dal servizio,  ieri sera alle ore 20.40, veniva richiamata dalle invocazioni di aiuto provenienti da una farmacia  in c.so Vittorio Emanuele.L’Agente, è prontamente intervenuto, ed ha sorpreso un individuo impegnato in una colluttazione con le 2 farmaciste, 1 delle quali era stata già spinta a terra.L’operatore di Polizia, dopo essersi qualificato, si è indirizzato in modo risoluto contro il rapinatore per bloccarlo e trarlo in arresto, riuscendovi solo dopo una violenta colluttazione nel corso della quale ha riportato delle escoriazioni e traumi al corpo giudicate guaribili in 10 giorni. L’agente, durante la successiva perquisizione, nella tasca anteriore sinistra dei bermuda, indossati dal malvivente, ha  rinvenuto 170 euro in contanti, restituiti agli aventi diritto. Arpe, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Lentini Viola domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Lentini, pomeriggio, hanno arrestato per il reato di evasione il già noto F.R., 32enne, di Lentini, nullafacente. Una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un servizio di controllo del territorio, sta percorrendo via Flavio Gioia, quando ha notato il soggetto davanti alla su abitazione che parlava con altre persone violando gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. L’individuo che si trovava agli arresti da circa 2 mesi, è stato arrestato e dopo le formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Lentini -  Alticcio aggredisce madre e carabinieri giunti in soccorso: 1 in manette. Si tratta del lentinese già noto Filadelfo Zarbano 30enne. I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini, impegnati ieri sera, nei consueti servizi di controllo del territorio, sono intervenuti presso un’abitazione in centro traendo in arresto, in flagranza di reato, il   lentinese, per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e  resistenza a Pubblico Ufficiale. I carabinieri,   sono intervenuti a seguito di  una richiesta telefonica formulata da parte di un cittadino che  chiedeva l’intervento dei militari per sedare una violenta lite in famiglia in atto. I tutori dell’ordine si sono portati presso l’abitazione dei genitori dove il giovane  coabita  con moglie e  2 figlie minorenni. I  Carabinieri sul posto hanno accertato che il soggetto, in preda all’ira ed in evidente stato di ebbrezza alcoolica, aveva messo completamente a soqquadro l’abitazione,  aggredito la madre, fortunatamente senza gravi conseguenze. Il personaggio ha reiterato, di fatto, analoghi maltrattamenti mai denunciati e  già posti  in essere nel passato  quando gli venivano negate, da  parte dei genitori, richieste di denaro. i soldi sarebbero serviti sembra per l’acquisto di stupefacenti, di cui lui sarebbe assuntore. Zarbano avrebbe tentato l’aggressione anche  nei confronti dei militari intervenuti, provando a colpirli con calci e pugni, ma non riuscendovi solo grazie alla prontezza e reattività del personale dell’Arma.  Zarbano è stato  dichiarato in arresto ed, espletate le formalità di rito,  tradotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Lentini -  NAS trovano esercizio ed alimenti fuori regola, sindaco ordina chiusura. Il  primo cittadino del comune di Lentini Saverio Bosco, nei giorni scorsi, ha disposto la chiusura di un negozio di prodotti alimentari nel centro abitato. Il provvedimento si è reso necessario dopo il controllo dei Carabinieri del NAS di Ragusa effettuato all’esercizio commerciale. I militari dei NAS hanno accertato che l’attività era esercitata in locali privi di autorizzazione da parte dell’Autorità competente e peraltro in una situazione di grave carenza dal punto di vista igienico sanitario. I controlli dei militari del Nucleo Antisostificazioni e Sanità dell’Arma vengono esercitati con continuità su tutto il territorio della provincia per verificare la salubrità dei prodotti alimentari sia nella vendita al dettaglio che nella trattazione degli alimenti in tutti i ristoranti e bar che sono autorizzati alla specifica attività.


 

 

Augusta SRMafia CT-SR: DIA sequestra beni 1mln e 300mila€ a Pasqua. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato PANVINO, a conclusione di una attività investigativa culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma del direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA - in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal dr. Carmelo ZUCCARO -  ha dato esecuzione al decreto di confisca patrimoniale, emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione Penale, nei confronti dell’imprenditore Francesco PASQUA 58enne, di Augusta (SR). Francesco PASQUA nel febbraio del 2014 era stato tratto in arresto, dal Centro Operativo DIA di Catania, nell’ambito dell’operazione “Prato Verde”, poiché gravemente indiziato ex art. 416 bis c.p., di far parte, con altri soggetti, dell’associazione mafiosa denominata “Cappello” ed in particolare del c.d. gruppo del “Carateddu”, diretto da Orazio PRIVITERA e Sebastiano LO GIUDICE, finalizzata alla commissione di diversi reati contro il patrimonio. Francesco PASQUA  è stato successivamente scarcerato, il procedimento penale risulta ancora pendente per le citate imputazioni. Il personaggio è ritenuto, inoltre, responsabile di aver favorito la latitanza del PRIVITERA, che si è sottratto, dall’ottobre 2009 al gennaio 2010, all’esecuzione del decreto di fermo emesso a suo carico nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Revenge”. La  figura di Francesco PASQUA, fino a quel momento estraneo alle cronache giudiziarie, è emersa nel corso delle indagini condotte per la ricerca del latitante PRIVITERA  per aver fornito supporto logistico al fine di sfuggire alla cattura. Secondo quanto rilevato dal Tribunale di Siracusa l’appartenenza del PASQUA nell’associazione mafiosa sarebbe riscontrabile da numerosi elementi sintomatici che consentirebbero di collocarne l’inserimento intorno agli anni 2006-2007. Il provvedimento del Tribunale di Siracusa è stato emesso avvalendosi di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali, compendiati in una proposta di misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., che era sfociata nel sequestro dei beni allo stesso riconducibili, eseguito nell’aprile 2015. La ricostruzione del particolare profilo di  Francesco PASQUA operata dalla D.I.A. di Catania ed affiancata alla rilevante sproporzione tra redditi dichiarati, l’attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali è stata positivamente valutata dal Tribunale di Siracusa che ha, con l’atto ablativo in corso di esecuzione, disposto la confisca dei beni complessivamente stimati in oltre 1.300.000,00€.


Lentini -  CC bloccano donna in auto con 54 dosi cocaina, ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa di prima mattina hanno bloccato Tiziana Bellistri 42enne di Lentini, senza occupazione. La donna che si aggirava con fare sospetto a bordo della sua auto Citroen C3 in via Pietro Nenni, è stata sottoposta a controllo dai militari del Nucleo Investigativo impegnati in un servizio di pattuglia. I carabinieri si sono insospettiti per una manovra improvvisa che la donna ha effettuato con la sua vettura, verosimilmente dopo essersi accorta dell’auto dei militari. I tutori dell’ordine, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto addosso alla Bellistri ben 54 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di più di 14 grammi di stupefacente. La persona è stata dichiarata in arresto per detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente, ed accompagnata presso la sua abitazione dove veniva ammessa al regime degli arresti domiciliari così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Lentini -  Istituito a Sigonella Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori Sicilia. I 57 uomini dello speciale corpo dell’Arma sono comandati dal Comandante dello Squadrone Magg. Matteo Luigi CORCIULO ascolta intervista . La  cerimonia di istituzione dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia”, ha avuto luogo  sabato 13 maggio alle ore 10.30 a Sigonella, presso la Base Aerea Militare “Aeroporto Cosimo di Palma”, alla presenza del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, del Ministro dell’Interno Sen. Marco Minniti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Le Autorità,  i vertici della Magistratura, della DIA etnea, il sindaco di Lentini Saverio Bosco, i comandanti provinciali dell’Arma di Catania e Siracusa, le rappresentanze delle questure di entrambe le province, hanno preso parte alla manifestazione. Il nuovo reparto è dislocato all’interno della Base Aerea Militare ed è stato istituito, su autorizzazione del Ministero della Difesa, dal Comando Generale dell’Arma, con lo scopo di concorrere con i Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale della Sicilia alle attività sul terreno, forti dell’esperienza maturata in Sardegna e Calabria dove i Reparti dei cacciatori perlustrano la Barbagia e l’Aspromonte. I Ministri della Difesa   Pinotti e dell’Interno Minniti ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Del Sette, hanno consegnato lo “Scudo Omerale”, recante l’indicazione “Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori Sicilia”, al Comandante del nuovo Reparto, Magg. Matteo Luigi CORCIULO. L’Arcivescovo Metropolita di Siracusa, S.E. Mons. Salvatore PAPPALARDO, affiancato dai Cappellani Militari, Don Giovanni SALVIA, dell’Aeroporto Militare di Sigonella, e Don Rosario SCIBILIA, del Comando Legione Carabinieri “Sicilia”, hanno  benedetto  la struttura logistica che ospita lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia”. Il Ministro della Difesa,   il Ministro dell’Interno, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri hanno,  col taglio del nastro con  forbici consegnate, su un cuscino, dal Cap. Valentina D’Acquisto dell’Uff. Cerimoniale del C.G.A.,  aperto ufficialmente la struttura logistica. I ministri, di seguito,  all’interno della struttura hanno apposto  la loro firma sul Registro d’Onore. Lo Squadrone istituito in Sicilia batterà le zone più impervie dell’isola in cerca dei grandi latitanti di Cosa Nostra e per la prevenzione e repressione dei reati in aree rurali. I Ministri della Difesa e dell’Interno, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, hanno deposto una Corona d’alloro al Cippo dedicato ai Caduti. Il reparto  costituito è dislocato all’interno della Base Area Militare, ha una forza organica di 57 unità, opererà alle dirette dipendenze del Vice Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” e si articolerà su 2 Plotoni “Cacciatori” (retti da Ufficiale Inferiore), con 4 Squadriglie ciascuna composta da 6 unità, ed una Squadriglia Comando e Servizi composta, anch’essa, da 6 militari. Le attività : perlustrazioni e appiattamenti; battute e rastrellamenti; posti di blocco; posti di ascolto e controllo; vigilanza e pattugliamenti eliportati; ricerca e arresto di catturandi. In oltre, per particolari esigenze operative, lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia”potrà efficacemente concorrere: ad integrare temporaneamente il dispositivo dell'Arma in altre Regioni, per assolvere i compiti normali dell'unità eliportata; a rafforzare i servizi svolti dai Comandi territoriali, con aliquote di forza di entità variabile; nelle operazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità, come primo e tempestivo intervento; nelle attività di ricerca e soccorso di persone disperse in zone impervie.


Siracusa Posteggiatore abusivo marocchino danneggia auto a donna che non vuole pagarlo. Gli  Agenti della Squadra Mobile ieri, hanno denunciato S.A. 48enne, marocchino senza fissa dimora, irregolarmente presente nel territorio italiano, per i reati di tentata estorsione e danneggiamento. Il soggetto, il 28 luglio scorso, dopo aver preteso una somma di denaro da una donna che aveva parcheggiato l’auto in via Palermo, al rifiuto di pagare l’ha minacciata con una bottiglia ed ha danneggiato lo specchietto retrovisore.


Siracusa Alimenti congelati non opportunamente segnalati sui menù, denunciato ristoratore. Gli  Agenti del Commissariato Ortigia, personale dell’ASP e della Polizia Municipale, hanno effettuato dei controlli a 3 esercizi commerciali, a seguito dei quali il titolare di 1 pizzeria è stato denunciato per il reato di tentata frode nell’esercizio del commercio. Gli agenti, durante il controllo, hanno rinvenuto alcuni alimenti congelati non opportunamente segnalati sui menù.


Catania DIA Catania: ispezione antimafia con accesso 1 cantiere a Priolo.  Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Siracusa, dott. Giuseppe CASTALDO, hanno diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso l’impianto di estrazione operante nella cava sita in Priolo Gargallo (SR) -  c.da Mostringiano. L’azienda è di proprietà della società “L.I.SA. – LAVORAZIONI INERTI SALONIA SRL”, avente ad oggetto l’estrazione di pietre da costruzione nonché la produzione e la vendita di calcestruzzi, di conglomerati bituminosi, di conglomerati cementizi, di materiali da cava o di materiali per l’edilizia in genere. Il controllo della DIA, effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Siracusa e composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. Gli accessi alle aree di cantiere, effettuati nell’occasione in collaborazione anche con personale del Distretto Minerario e del X Settore Territorio e Ambiente del libero consorzio comunale di Siracusa, sono stati effettuati in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili alle imprese destinatarie dei controlli. Gli assetti societari, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno inoltre oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


Francofonte SRSfonda porta casa e costringe in auto ex fidanzata per ricongiungimento, CC 1 in manette.  Carabinieri della Stazione di Lentini, ieri mattina, hanno tratto in arresto Michael DI FAZIO 23enne di Lentini, senza lavoro, già noto, poiché resosi responsabile dei reati di atti persecutori, violazione di domicilio, sequestro di persona e danneggiamento, nei confronti di una giovane donna di Francofonte (SR). Il personaggio alle prime luci dell’alba  non avendo accettato la fine della relazione sentimentale con la sua ex convivente, dopo aver sottratto le chiavi dell’autovettura dei suoi genitori e rinchiusi questi ultimi a chiave all’interno della camera da letto, sarebbe uscito celermente di casa per recarsi a Francofonte presso l’abitazione dell’ex sua donna per avere chiarimenti. Il  personaggio sarebbe giunto, totalmente fuori controllo,  avrebbe sfondato il portone ed entrato nell’abitazione picchiando brutalmente la donna. Il soggetto, dopo avere minacciato di morte la ragazza, con la forza  l’avrebbe costretta a salire a bordo del mezzo allontanandosi a forte velocità. I genitori della giovane, allarmarti per quanto accaduto, hanno contattato immediatamente il numero di emergenza 112 ed in pochi minuti è intervenuta la pattuglia della Stazione Carabinieri di Lentini. I militari  hanno rintracciato il soggetto e la ragazza nei pressi del cimitero di Francofonte mentre discutevano animatamente. Gli uomini dell’Arma pertanto, hanno bloccato il soggetto, evitando  un epilogo peggiore e proceduto al suo arresto, mentre la ragazza, impaurita, è stata accompagnata a casa. L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizione dell’A.G. è stato tradotto presso la Casa Circondariale Cavadonna a Siracusa.


SiracusaMafia,traffico droga tra SR-CT-PA : Polizia e Carabinieri eseguono 13 misure.   I destinatari del provvedimento applicativo della custodia cautelare in carcere sono: Luigi CAVARRA 41enne; Salvatore CATANIA 32enne; Agostino URSO 20enne; Gianfranco BOTTARO 21enne; Daniele ROMEO 27enne; Francesco SATORNINO 62enne; Lorenzo VASILE  53enne; Francesco CANNATA 33enne; Francesco CALI’ 53enne; Andrea ABDOUSH 37enne;  Emanuele SCATTAMAGNA 29enne; Gaetano URSO 28enne; Luigi URSO 36enne.La   Squadra Mobile della Questura di Siracusa ed il R.O.N.I. del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa il  18 aprile 2017 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di 13 persone ritenute facenti parte di sodalizi criminali operanti a Siracusa. I personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La complessa attività investigativa, si è svolta avvalendosi sia di metodi tradizionali che di supporti tecnici, oltre che dell’apporto di collaboratori di giustizia, ed ha  svelato la perdurante operatività del sodalizio mafioso denominato “BOTTARO-ATTANASIO”, storicamente operante nel capoluogo aretuseo. Gli inquirenti hanno appurato che il gruppo   riesce a mantenere il controllo di una rilevante parte del traffico organizzato di stupefacenti effettuato nelle varie zone della città. Le indagini hanno documentato anche lo svolgimento di un vero e proprio “summit”, organizzato da Luigi CAVARRA, ritenuto tra i fondatori dell’organizzazione, (inizialmente denominata URSO-BOTTARO) con esponenti di vertice dei principali gruppi di spaccio della città, volto alla definizione di talune problematiche sorte in merito alla gestione del traffico di stupefacente, da cui sono scaturite anche vere e proprie aggressioni fisiche attuate ai danni dei soggetti che non si attenevano alle disposizioni stabilite dai vertici del clan. Le organizzazioni individuate nel corso delle indagini fanno riferimento a Luigi CAVARRA e Francesco SATORNINO, per i quali è stato riconosciuto il ruolo direttivo nell’ambito dei  sodalizi. Il  G.I.P., in relazione all’organizzazione diretta dal CAVARRA, ha riconosciuto anche la sussistenza dell’aggravante di aver agito con metodo mafioso ed al fine di agevolare il clan BOTTARO/ATTANASIO, cui era destinata parte dei proventi illeciti. Gli investigatori, nel corso delle indagini hanno evidenziato che lo stupefacente veniva acquistato a Catania, (attraverso appartenenti al “clan Cappello”), ovvero nella zona di Adrano o nel palermitano, per poi essere immesso nel mercato aretuseo.Le attività investigative hanno consentito il sequestro di stupefacenti, di armi, nonché l’arresto di taluni degli indagati colti in flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.


Lentini  - Militare muore in incidente stradale su CT-RG, 3 i feriti. La vittima è SALVATORE TINNIRELLO  21enne originario di Lentini. il sinistro mortale si è verificato intorno alle 5 sulla strada statale 194 Catania-Ragusa, all’altezza di Carlentini. Il  militare era in servizio presso 24° Reggimento Artiglieria terrestre "Peloritani" di Messina, e si trovava alla guida della sua auto Ford Fiesta proveniente da Catania e diretto a Lentini. La vettura Ford si è scontrata frontalmente con un’altra auto proveniente dalla direzione opposta. SALVATORE TINNIRELLO  ha avuto la peggio il militare  secondo  i primi riscontri,  sarebbe morto a causa del violento impatto. Il conducente della seconda autovettura, un lentinese 59enne, è stato trasportato in elisoccorso presso l’ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove si trova ricoverato in prognosi riservata. I  Carabinieri del comando di Carlentini ed i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto. La  dinamica dell'incidente è ancora poco chiara. Il sinistro   ha coinvolto anche un furgone che stava sopraggiungendo subito dopo il primo scontro, ed avrebbe impattato contro la macchina del militare. Altri  2 feriti coinvolti nello scontro: un 21enne di Lentini che viaggiava con il militare deceduto e l’autista del furgone un 52enne  di Vittoria   sono stati trasportati all’Ospedale di Lentini in condizioni non preoccupanti.  Su Facebook si sono susseguiti gli annunci di dolore e costernazione di amici e conoscenti del giovane militare deceduto, il quale era stimato e ben voluto.


Siracusa Verifica infiltrazioni mafia, DIA Catania controlla cantiere scolastico a Siracusa. Gli investigatori hanno operato nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania hanno effettuato l’attività,  in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Siracusa, dott. Giuseppe CASTALDO, che ha diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso il cantiere dove sono in corso i lavori, appaltati dal Comune di Siracusa, per la ristrutturazione di un edificio scolastico di Siracusa, per un importo di 1.853.899€. Il controllo della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nei lavori ed effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania e composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. L’accesso al cantiere è stato effettuato in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili all’impresa appaltante. L’assetto societario dell’impresa impegnata nel cantiere, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


LentiniCC, ammanettati 3 rumeni in trasferta: furto bestiame. Si tratta di Nelu Bracau, 33enne, Vasile Zamfirache 21enne e Claudiu Ghegheluca 41enne, tutti di nazionalità rumena e residenti a Catania. I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini, nell’ambito dell’intensificazione di specifici servizi attuata dalla Compagnia CC di Augusta e finalizzata a  contrastare risolutamente le fenomenologie criminali nel mondo rurale, specie  in prossimità delle festività pasquali, hanno tratto in arresto, i tre per furto aggravato e maltrattamenti di animali. I militari della locale Stazione CC, nel corso di una perlustrazione in contrada Casabianca, insospettiti dalla presenza dei tre soggetti, che per circostanze di tempo e luogo appariva ingiustificata, hanno deciso  di sottoporli ad un controllo più approfondito. I carabinieri al termine dell’ispezione hanno appurato  la loro  correità nel furto di 3 ovini ai  danni di un allevatore locale. Gli animali con le zampe legate e nascosti in condizioni incompatibili con la loro natura, venivano rinvenuti all’interno del bagaglio di una  vettura di proprietà di uno degli arrestati. Le povere bestie, dopo un controllo veterinario sono state restituite al legittimo proprietario. I tre rumeni, espletate le formalità rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Cavadonna, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Palazzolo SR – 5 rapine violente a donne, CC presi : 2 ai domiciliari. I due soggetti Andrea Catania 20enne e Salvatore Calleri, 29enne, entrambi originari di Palazzolo Acreide, attualmente domiciliati a Floridia, nel corso della mattinata di domenica 09 aprile, sono stati tratti in arresto ai domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide. I militari hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini Preliminari di Siracusa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. i giovani devono rispondere di rapina e lesioni personali. I due, a conclusione di mirata e complessa attività investigativa finalizzata a contrastare il fenomeno dei delitti contro la persona ed il patrimonio condotta a stretta intesa con il dott. Marco Di Mauro, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Siracusa, sono stati individuati quali autori di 5 episodi delittuosi perpetrati tra i mesi di luglio ed agosto dello scorso anno ai danni di altrettante donne di Palazzolo Acreide. I personaggi il 03 luglio 2016 si sarebbero resi responsabili di uno scippo ai danni di una anziana signora cui hanno sottratto la borsa: nella circostanza, a causa del forte strattone ricevuto, la donna è caduta rovinosamente al suolo fratturandosi l’anca.I  due   l’11 luglio avrebbero sottratto 1 collier in oro ad un’altra donna di mezza età: anche in questo caso la vittima ha riportato lievi lesioni in quanto cadeva al suolo subito dopo la consumazione del reato. Il 27 luglio un altro scippo, perpetrato questa volta ai danni di una giovane studentessa, alla quale è stata sottratta la borsetta.Il giorno seguente la vittima è stata nuovamente un’anziana signora, depredata anch’essa di una collana in oro: la donna, fortunatamente, non ha riportato lesioni.I malfattori, il 03 agosto hanno perpetrato, un’ulteriore rapina ai danni di un’anziana di Palazzolo Acreide, scaraventata a terra e privata del collier in oro che indossava: per la donna, spintonata a terra al fine di garantirsi la fuga, qualche escoriazione alle ginocchia guarita con prognosi di pochi giorni. I militari della locale Stazione al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti di cui sopra, si sono avvalsi della fondamentale conoscenza del territorio e dei vari soggetti di interesse operativo. La  descrizione fornita dalle vittime dei reati,  l’analisi delle varie telecamere presenti nel territorio, ha dato ai Carabinieri in breve tempo la possibilità di risalire all’identità dei rapinatori, ricostruendo il loro modus operandi in tutti gli eventi. I maldestri, dopo aver scelto le vittime, solitamente donne di mezza età, fatta eccezione per un unico caso, iniziavano a pedinarle fino a giungere in un luogo ritenuto sicuro e lontano da occhi indiscreti dove consumavano il reato.  1 dei 2 faceva da palo e l’altro aggrediva alle spalle la vittima puntando solitamente alla borsa od ai gioielli indossati.  Le  attività dei Carabinieri, che nell’immediatezza hanno intensificato i servizi di controllo del territorio al fine di evitare il reiterarsi di altri analoghi episodi, ha consentito anche di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di Andrea Catania e Salvatore Calleri, fornendo all’Autorità Giudiziaria tutti gli elementi necessari per emettere l’ordinanza cautelare. I due sono stati rintracciati presso il loro domicilio nel comune di Floridia grazie alla collaborazione con i Carabinieri della locale Tenenza, sono stati condotti in caserma ed espletate le formalità di rito, sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.


LentiniDroga in auto ed in casa, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nella tarda serata di ieri, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti e per aver violato le prescrizioni della sorveglianza speciale  Giuseppe Davide  MENDOLA 49enne, di Lentini (SR), già noto.  Il personaggio che era sottoposto alla sorveglianza speciale dal 30 gennaio 2017, durante una perquisizione eseguita dai Carabinieri di Lentini nella sua abitazione e poi estesa anche alla sua auto parcheggiata innanzi casa, hanno rinvenuto nel portaoggetti circa 22 gr. di sostanza stupefacente tipo “marjuana” già divisa in dosi oltre che vario materiale per il confezionamento, tutto posto sotto sequestro.   L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.


Lentini - Corte Cassazione conferma domiciliari per 4 lentinesi: operazione Uragano. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno sottoposto agli arresti domiciliari Francesco SIRACUSANO 26enne e Concetto SCROFANI 26enne, entrambi lentinesi, per il reato di concorso in rapina e Salvatore PALERMO 54enne netino  e Filadelfo AMARINDO 64enne, lentinese, per il reato di concorso in estorsione a seguito della decisione della Corte di Cassazione che ha dichiarato  inammissibili i ricorsi avanzati dai soggetti contro il provvedimento di fermo emesso dalla Procura Distrettuale di Catania nell’ambito dell’operazione di Polizia denominata “Uragano” ed eseguita dagli Agenti del Commissariato nell’aprile del 2016. L’Autorità Giudiziaria, nel medesimo contesto ha confermato la detenzione in carcere per  Francesco PAPPALARDO 32enne lentinese, responsabile dei reati di concorso in rapina, incendio ed estorsione.

Lentini Operazione antimafia Uragano: Polizia ammanetta 18enni, estorsioni, rapine e furti. Gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, questa mattina, hanno eseguito 2 ordinanze di custodia in Istituto Penitenziario Minorile, emesse  dal Tribunale per i Minorenni, a carico di S.S. e S.V.N., ambedue 18enni compiuti da qualche mese e ritenuti responsabili di gravi reati di furto e rapina consumati a danno di persone ultra 65enni quando erano ancora minorenni. Le indagini, sono state coordinate dalla Procura per minorenni nella persona della dott.ssa Stefania Barbagallo, e costituiscono uno stralcio della comunicazione notizia di reato, formulata da personale del Commissariato di Lentini, relativa all’esecuzione dei 17 fermi emessi dalla DDA di Catania lo scorso aprile 2016 nell’ambito dell’operazione URAGANO.  Gli investigatori del Commissariato di Lentini guidati dal dirigente v. questore aggiunto dott. Marco Dell'Arte

  hanno ricostruito  ed acclarato  che S.S., quando era ancora minorenne, nel febbraio 2016, sia stato individuato quale responsabile del reato di furto aggravato perché, in concorso con i  lentinesi Francesco PAPPALARDO 32enne, Salvatore BUREMI  26enne e  R. G., al fine di trarne profitto, dopo aver forzato la porta di ingresso, si sarebbe introdotto nei locali di un’officina e si sarebbe impossessato di svariati utensili da lavoro, del valore di circa 25.000 €. La Polizia ha ricostruito che l’azione sia stata propedeutica al reato di estorsione portato a termine da Maurizio SAMBASILE  43enne lentinese, Francesco PAPPALARDO e Salvatore BUREMI,  i quali in concorso tra loro, con minaccia consistita nel prospettare implicitamente, il SAMBASILE, alla vittima, la definitiva perdita dei beni già sottrattigli illecitamente. I personaggi avrebbero costretto la persona offesa a consegnare loro la somma di euro 1.300€, in cambio della restituzione dei beni arraffati.  S.V.N. è ritenuto invece responsabile, in concorso con Francesco PAPPALARDO, Sebastiano BUREMI ed Giuseppe INFUSO 51enne lentinese, del reato di rapina aggravata poiché, nel febbraio 2016, per procurarsi un ingiusto profitto, con violenza e minaccia consistite nel fare ingresso – il PAPPALARDO e l’INFUSO - nell’abitazione di un  ultra 65enne, fingendosi operai dell’ENEL, nell’aggredirlo spingendolo  per terra ed al contempo minacciandolo con un coltello e tentando di legarlo con delle fascette in plastica. I personaggi si sarebbero impossessati del denaro custodito dalla persona offesa. La polizia di Lentini ha acclarato che il contributo di S.V.N. sarebbe consistito in particolare nel fare da vedetta sulla pubblica via al fine di segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine mentre il ruolo del BUREMI era di autista nell’allontanarsi immediatamente dal luogo. S.V.N. è stato altresì ritenuto responsabile del reato di furto aggravato tentato, perché, in concorso con Francesco PAPPALARDO, Salvatore BUREMI, Sebastiano BUREMI, forzando la serratura dello sportello dell’autovettura Fiat Panda, che si trovava parcheggiata sulla pubblica via, avrebbe tentato inequivocabilmente di impossessarsi del veicolo. Il minorenne e gli altri concorrenti nel reato non riuscivano nel loro intento per cause indipendenti dalla loro volontà.  La  Direzione Distrettuale Antimafia valutando anche le indagini svolte dagli investigatori del Commissariato di Lentini guidati dal dirigente v. questore aggiunto dott. Marco Dell'Arte(intervista)

, ha già rilevato che i personaggi concorrenti nei reati di cui all’operazione “URAGANO” agivano al fine di agevolare l’attività del clan NARDO di Lentini. i poliziotti, oggi, durante l’esecuzione delle misure nell’abitazione del minore S.S. hanno rinvenuto della sostanza stupefacente del tipo cocaina già suddivisa in dose per un totale di grammi 10 circa.


Siracusa Brucia auto ad amica  dell’ex, CC 1 stalker in manette.  I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno arrestato Angelo DICEMBRE 31enne, già noto per il reato di danneggiamento incendio.  DICEMBRE infatti, non accettando la fine della relazione con la compagna, ha incendiato la macchina di un’amica della ex compagna. La vittima, avendo sentito dei rumori insoliti fuori dalla sua abitazione, dove appunto era parcheggiata la macchina, si è affacciata alla finestra ed ha visto la macchina in fiamme e   DICEMBRE fuggire subito dopo aver alimentato le fiamme con altra benzina che aveva portato sul posto dentro una bottiglia di plastica. La donna ha subito contattato il 112 e sul posto è intervenuta una pattuglia alla quale ha fornito una prima descrizione dell’autore che ha permesso ai militari di poter risalire all’identità del colpevole. I carabinieri, da un primo controllo al Dicembre l’hanno trovato in possesso dello scontrino, a testimonianza dell’acquisto della benzina, ed indossava gli stessi indumenti indicati dalla vittima.   Dicembre, una volta in caserma, ha ammesso la sua responsabilità e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa   è stato l’arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Cavadonna in attesa di giudizio.


LentiniCC eseguono 4 misure cautelari, detenzione e cessione  arma e traffico stupefacenti. Si tratta dei lentinesi : Shasa Antony BOSCO 25enne, Vincenzo SORGE 36enne, disoccupato già noto ed il padre Angelo SORGE 59enne, impiegato comunale incensurato e Giuseppe CONIGLIO 54enne  disoccupato. I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini e della Compagnia di Augusta, alle prime ore del giorno all’alba, a conclusione di articolata e complessa attività investigativa, coordinata Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, hanno dato esecuzione a  3 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ad 1 misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di allontanamento dal comune, emesse dal dott. Andrea Migneco, G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, su richiesta del Pubblico Ministero dott. Salvatore Grillo.  I destinatari del provvedimento, tutti Lentinesi, dovranno rispondere, a vario titolo, di detenzione e cessione di un’arma e traffico di sostanza stupefacente.  L’attività d’indagine è stata avviata a seguito dell’arresto in flagranza di reato da parte dei Carabinieri della Stazione di Lentini, il 15 Marzo 2016,  nei confronti di Shasa Antony BOSCO il quale, a seguito di perquisizione domiciliare, era stato trovato in possesso di 124 grammi di marijuana, 47 grammi di cocaina, 1 pistola beretta calibro 9 con matricola abrasa e del relativo munizionamento, alcune decine di proiettili cal. 9. L’episodio ha consentito ai militari di avviare indagini che, supportate da attività tecniche, si sono concluse con la richiesta di emissione della misura cautelare a carico di ulteriori tre soggetti. I militari in particolare per due di loro, Vincenzo  ed il padre Angelo SORGE hanno accertato la detenzione illegale dell’arma clandestina che, successivamente, avrebbero ceduto in concorso tra loro a  Shasa BOSCO, mentre per il terzo soggetto, già noto lentinese  Giuseppe CONIGLIO  i tutori dell’ordine  hanno appurato responsabilità in ordine al traffico ed alla cessione dello stupefacente rinvenuto presso l’abitazione del BOSCO. I carabinieri, nel medesimo contesto operativo hanno segnalato all’autorità giudiziaria, la zia di Sasha BOSCO, B.R., ed un suo amico, M.D., entrambi per spaccio di sostanza stupefacente ad assuntori abituali del luogo. I militari a BOSCO hanno notificato il provvedimento della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Lentini con divieto di allontanamento senza l’autorizzazione del Giudice a seguito della scadenza dei termini della misura cautelare degli arresti domiciliari alla quale è attualmente sottoposto dalla data dell’arresto avvenuto un anno fa. Gli  arrestati, al termine delle operazioni di rito, sono stati accompagnati presso il Carcere “Cavadonna” di Siracusa dove rimarranno in attesa del giudizio. L’esecuzione dei provvedimenti si inquadra in un costante e continuo monitoraggio della realtà lentinese da parte dei militari della Stazione Carabinieri nel Comune che con questa ulteriore attività i quali puntano ad interrompere la contiguità dei soggetti arrestati con circuiti di micro criminalità locale di spiccata pericolosità sociale.

Lentini Adirato per futili motivi distrugge tavoli e sedie in bar/tabacchi, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel tarda mattinata di ieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per il reato di danneggiamento aggravato e violenza privata Concetto GARRASI 53enne di Lentini  nullafacente, già noto . I  Carabinieri della Stazione di Lentini, a seguito di segnalazione pervenuta sul numero di emergenza 112, sono prontamente intervenuti in via Etnea poiché era stata segnalata una persona all’interno di una tabaccheria che in forte stato di alterazione si è messa a rompere tutto: sedie, tavoli, bicchieri e due macchine da gioco. Il soggetto, poco dopo essere entrato nel locale, ha cominciato a rivolgere minacce gravi nei confronti del proprietario poiché chiedeva la somma di 10 euro per una ricarica telefonica che, a suo dire, aveva effettuato poco prima e di non aver ricevuto il resto. I  militari al loro arrivo hanno immediatamente constatato gli ingenti danni provocati dal personaggio e, considerato il suo evidente stato di agitazione, prima hanno cercato di portarlo ragionevolmente alla calma, e subito dopo è stato accompagnato in caserma. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.


Lentini -  Ai domiciliari per rapina e droga evade 2 volte in una sera, preso sia dai Carabinieri  che  da Polizia. I militari della  Stazione CC di Lentini, ieri sera  nell’ambito di un predisposto servizio finalizzato al controllo di soggetti sottoposti a misure cautelari, avevano tratto in arresto in flagranza del  reato di evasione, il già noto Riccardo IACONO 37enne. Il personaggio era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari  per  2 reati : rapina in banca Unicredit di Sortino commessa nel settembre 2016 e per produzione e per  traffico illecito e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Lentini a febbraio 2017, allorquando i Carabinieri della Stazione di Lentini rinvennero 38 piante di canapa indiana in fase di germogliazione in una vera e propria serra per la coltivazione.  IACONO si era  allontanato arbitrariamente dalla sua abitazione. I  militari della Stazione erano però ad attendere il soggetto che rincasava e  l’hanno tratto in arresto per poi sottoporlo nuovamente agli arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. IACONO disattendendo agli arresti domiciliari è uscito nuovamente da casa, ma fuori è stato sorpreso, questa volta, dagli agenti del Commissariato di Lentini che l’hanno riconosciuto, bloccato e condotto negli uffici di Polizia per la procedura di rito. Il Giudice ha disposto che Iacono venisse posto ancora una volta agli arresti domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo per la duplice evasione serale.


Lentini -  Bullo spara col fucile a piombo contro diversamente abile, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta (SR), hanno tratto in arresto domiciliare, in flagranza di reato, il già noto Concetto SCROFANI 26enne lentinese, per i reati di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma. I fatti risalgono a ieri pomeriggio quando, era in atto su tutti i comuni a nord della provincia di Siracusa un imponente dispositivo di controllo straordinario del territorio denominato “alto impatto” da parte dei Carabinieri di tutta la Compagnia di Augusta. Il  giovane Scrofani, era in giro per le vie dell’abitato a bordo di un’auto. Il soggetto, dopo aver notato seduto su una panchina, nei pressi di un bar, la sua vittima, un invalido civile, 48enne, l’ha affiancato. Il personaggio, dopo avere deriso il malcapitato,  gli avrebbe sparato  contro, con un fucile ad aria compressa, 2 pallini di piombo 9mm. colpendolo alla gamba sinistra. La vittima, è stata trasportata presso l’ospedale civile di Lentini, e giudicata guaribile dai sanitari in giorni 15 salvo complicazioni. Scrofani è stato riconosciuto dal malcapitato tramite individuazione fotografica,  e  rintracciato dai militari della Stazione presso la sua abitazione dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa. I militari hanno svolto indagini  a tutto campo per ritrovare l’arma utilizzata che lo Scrofani era riuscito a celare prima dell’arrivo dei militari operanti, sia per accertare la presenza di eventuali complici che, per far luce anche sul movente. I carabinieri dai primi accertamenti esperiti sembra, la mano del soggetto sia stata mossa  da una violenta forma di bullismo da contestualizzare in perduranti gesti di scherno ed atti di prevaricazione commessi dall’arrestato in danno della vittima. 

Lentini - Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno denunciato in stato di libertà V.G.D. 36enne di Lentini, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti. Il soggetto, ad un controllo di Polizia, veniva trovato in possesso di 1,2 grammi di cocaina.


Augusta  SR - Marocchino condannato per droga infiltrato tra 785 migranti, CC identificato ed arrestato. Si tratta di ARIF MUSTAFA  37enne marocchino. I carabinieri hanno identificato il soggetto condannato per droga nell’ambito delle attività condotte regolarmente a seguito degli sbarchi di extracomunitari all’interno del locale porto Commerciale e coordinate dal G.I.C.C. della Procura di Siracusa. I  militari della  Compagnia di Augusta a seguito di approfonditi accertamenti in banca dati effettuati sui 785 migranti sbarcati il 5 febbraio 2017 dall’unità navale ONG “Aquarius” battente Bandiera di Gibilterra, hanno tratto in arresto ARIF MUSTAFA. I carabinieri hanno scoperto che  sul  conto del marocchino era stato emesso, nel mese di maggio del 2012 dal Tribunale di Massa Carrara, un ordine di carcerazione per fatti commessi ad Aulla (MS).  ARIF MUSTAFA  deve espiare 1 anno, 2 mesi e 27 giorni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti. Il soggetto era appena rientrato illegalmente in Italia in occasione dello  sbarco. L’arrestato è stato associato nella Casa di reclusione ad Augusta-Brucoli. 


SiracusaOspedale, allarma chiusura parziale posto Polizia.  Il  Segretario provinciale del Siulp Tommaso Bellavia  e  Maria D’Andrea  Presidente dell’associazione I Colori di Aretusa  hanno stilato un documento congiunto di allarme e denuncia sulla situazione inerente l’Ufficio di Polizia nell’Ospedale. Scrivono testualmente le due organizzazioni: ”La Segreteria Provinciale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) e l’Associazione Antiviolenza “I Colori di Aretusa” da circa un anno stanno segnalando, in tutte le sedi opportune, la parziale chiusura dell’importante presidio di Polizia presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I. Tale denuncia è stata sostenuta da molteplici altre associazioni di cittadini che da sempre guardano a tale Ufficio come un punto di riferimento imprescindibile da molteplici  punti di vista. In tutti i modi è stato chiarito alle Autorità interessate che l’Ufficio di Polizia dell’Ospedale non svolge solamente una mera opera di vigilanza presso l’importante nosocomio siracusano, ma rappresenta un’imprescindibile fonte info-investigativa da cui spesso sono partite importanti indagini di polizia giudiziaria. Il Segretario del Siulp, Tommaso Bellavia insieme alla Presidentessa dell’associazione antiviolenza “I Colori di Aretusa”, Maria D’andrea, ancora una volta, confidando nel senso di responsabilità delle istituzioni interessate, vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè sia dato nuovo slancio a tale servizio di Polizia assicurando un’assidua presenza degli Agenti in tutti i quadranti diurni e notturni. A nessuno può sfuggire l’importanza di tale questione in considerazione del fatto che in altre città della Sicilia si è cercato di diminuire l’organico nei presidi di Polizia presso gli Ospedali provinciali e le conseguenze sono state disastrose con gravi ripercussioni sugli utenti che a gran voce stanno chiedendo di rinforzare il servizio”.


 Lentini Operazione antimafia Uragano: Polizia ammanetta 18enni, estorsioni, rapine e furti. Gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, questa mattina, hanno eseguito 2 ordinanze di custodia in Istituto Penitenziario Minorile, emesse  dal Tribunale per i Minorenni, a carico di S.S. e S.V.N., ambedue 18enni compiuti da qualche mese e ritenuti responsabili di gravi reati di furto e rapina consumati a danno di persone ultra 65enni quando erano ancora minorenni. Le indagini, sono state coordinate dalla Procura per minorenni nella persona della dott.ssa Stefania Barbagallo, e costituiscono uno stralcio della comunicazione notizia di reato, formulata da personale del Commissariato di Lentini, relativa all’esecuzione dei 17 fermi emessi dalla DDA di Catania lo scorso aprile 2016 nell’ambito dell’operazione URAGANO.  Gli investigatori del Commissariato di Lentini guidati dal dirigente v. questore aggiunto dott. Marco Dell'Arte

 

hanno ricostruito  ed acclarato  che S.S., quando era ancora minorenne, nel febbraio 2016, sia stato individuato quale responsabile del reato di furto aggravato perché, in concorso con i  lentinesi Francesco PAPPALARDO 32enne, Salvatore BUREMI  26enne e  R. G., al fine di trarne profitto, dopo aver forzato la porta di ingresso, si sarebbe introdotto nei locali di un’officina e si sarebbe impossessato di svariati utensili da lavoro, del valore di circa 25.000 €. La Polizia ha ricostruito che l’azione sia stata propedeutica al reato di estorsione portato a termine da Maurizio SAMBASILE  43enne lentinese, Francesco PAPPALARDO e Salvatore BUREMI,  i quali in concorso tra loro, con minaccia consistita nel prospettare implicitamente, il SAMBASILE, alla vittima, la definitiva perdita dei beni già sottrattigli illecitamente. I personaggi avrebbero costretto la persona offesa a consegnare loro la somma di euro 1.300€, in cambio della restituzione dei beni arraffati.  S.V.N. è ritenuto invece responsabile, in concorso con Francesco PAPPALARDO, Sebastiano BUREMI ed Giuseppe INFUSO 51enne lentinese, del reato di rapina aggravata poiché, nel febbraio 2016, per procurarsi un ingiusto profitto, con violenza e minaccia consistite nel fare ingresso – il PAPPALARDO e l’INFUSO - nell’abitazione di un  ultra 65enne, fingendosi operai dell’ENEL, nell’aggredirlo spingendolo  per terra ed al contempo minacciandolo con un coltello e tentando di legarlo con delle fascette in plastica. I personaggi si sarebbero impossessati del denaro custodito dalla persona offesa. La polizia di Lentini ha acclarato che il contributo di S.V.N. sarebbe consistito in particolare nel fare da vedetta sulla pubblica via al fine di segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine mentre il ruolo del BUREMI era di autista nell’allontanarsi immediatamente dal luogo. S.V.N. è stato altresì ritenuto responsabile del reato di furto aggravato tentato, perché, in concorso con Francesco PAPPALARDO, Salvatore BUREMI, Sebastiano BUREMI, forzando la serratura dello sportello dell’autovettura Fiat Panda, che si trovava parcheggiata sulla pubblica via, avrebbe tentato inequivocabilmente di impossessarsi del veicolo. Il minorenne e gli altri concorrenti nel reato non riuscivano nel loro intento per cause indipendenti dalla loro volontà.  La  Direzione Distrettuale Antimafia valutando anche le indagini svolte dagli investigatori del Commissariato di Lentini guidati dal dirigente v. questore aggiunto dott. Marco Dell'Arte(intervista) , ha già rilevato che i personaggi concorrenti nei reati di cui all’operazione “URAGANO” agivano al fine di agevolare l’attività del clan NARDO di Lentini. i poliziotti, oggi, durante l’esecuzione delle misure nell’abitazione del minore S.S. hanno rinvenuto della sostanza stupefacente del tipo cocaina già suddivisa in dose per un totale di grammi 10 circa.


Catania - Omicidio Panarello a Lentini: fermato Parcella era andato in centro commerciale a Catania.  Accusato  del delitto perpetrato 32 ore prima,  Jonathan Parcella 28enne, è stato rintracciato dalla forze dell’ordine di pomeriggio presso il “Centro Sicilia” di Catania.   Accusa  pesante per il 28enne,  essere  autore dell’omicidio di Aldo Panarello, avvenuto  giovedì mattina nel centro abitato di Lentini. Jonathan Parcella è stato condotto presso la Stazione di Lentini dove i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa e della Compagnia di Augusta (SR)  ed al Personale della Squadra Mobile di Siracusa, l’hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. della Procura di Siracusa, Margherita Brianese, che ha coordinato le indagini.  Secondo la ricostruzione degli investigatori il movente dell’omicidio sarebbe da ricercare in una serie di contrasti che nel tempo si sarebbero acuiti tra l’omicida e la vittima, culminati nell’incendio dei beni di proprietà del padre del Parcella, avvenuto nella prima mattinata di ieri quando il Panarello avrebbe dato alle fiamme un camper ed un fabbricato nella campagna di Carlentini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti proprio per i dissapori e l’azione, il Parcella avrebbe deciso di regolare i conti con la vittima affrontandola subito dopo, arma in pugno, in Piazza Aldo Moro di Lentini. L’escalation dei dissapori tra i due che ha portato al tragico epilogo, sarebbe però secondo la ricostruzione di polizia e carabinieri da ricondursi ad alcune divergenze nate a seguito di alcuni screzi nella gestione dello spaccio di stupefacenti sulla piazza locale. I tutori dell’ordine nell’ambito dell’attività investigativa hanno inoltre rinvenuto l’arma utilizzata per l’omicidio, una pistola Beretta calibro 7,65 che, con due caricatori contenenti ancora sette cartucce, veniva trovata occultata all’interno dell’autovettura di un famigliare dell’omicida.  Parcella, dopo aver ammesso le proprie responsabilità di fronte ai Carabinieri ed alla Polizia, presso la Stazione Carabinieri di Lentini, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a  Catania.  La  conferenza stampa in cui sono illustrati i dettagli dell’operazione è stata  sabato mattina, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa.  Le indagini Coordinate dal PM Margherita Brianese  hanno avuto una svolta sia dopo la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza poste nella zona che dalle dichiarazioni della moglie del malcapitato Aldo Panarello. Gli investigatori hanno ricostruito le conoscenze della vittima che nel 2012 era stata coinvolta nell'operazione Bermuda, insieme ad altre 14 persone, per traffico di sostanze stupefacenti nell'hinterland aretuseo. 

Lentini Freddato in auto con 2 colpi di pistola vicino al mercato settimanale, dopo avere accompagnato i figli a scuola. La vittima Aldo Panarello 35enne, alle 8.30 circa, era alla guida della sua auto Fiat Punto scura, quando è stato raggiunto da un sicario in piazza Aldo Moro per la missione di morte.  Secondo la prima ricostruzione degli agenti del Commissariato di Lentini giunti sul posto, il malcapitato aveva accompagnato da poco i figli a scuola assieme alla moglie. Il malfattore sarebbe giunto a piedi sul luogo del delitto, in quel momento, molto affollato per lo svolgimento del mercato settimanale del giovedì. Il sicario sarebbe entrato in azione sparando con precisione alla testa della vittima predestinata. Panarello sarebbe morto quasi subito a seguito dei colpi esplosi con fredda determinazione dal killer, mentre la moglie non sarebbe stata attinta. Sembra che il sicario abbia proprio aspettato che la vittima predestinata accompagnasse i figli a scuola prima di agire. La confusione degli acquirenti avrà probabilmente reso più facile al sicario mescolarsi a piedi tra la gente per la fuga. Le indagini degli investigatori che hanno ascoltato molte persone, sono a 360 gradi sulla vicenda criminosa e tutte le piste vengono seguite per fare chiarezza sul delitto. I tutori dell'ordine stanno ricostruendo gli ultimi momenti dei vita della vittima, collegando le amicizie e le conoscenze. Si tratta di un omicidio nel territorio lentinese, dopo un lungo periodo di calma della criminalità locale, che non aveva più agito compiendo simili reati.  






Notizie

LAV : NON

 

ABBANDONARLI


LENTINI -Freddato con colpi di pistola al volto all’uscita di casa, Carabinieri indagano.   Sebastiano Palermo 39enne è stato ucciso  intorno alle 11.00  domenica  in via Novara, nel quartiere San Paolo di Lentini, da un sicario che aveva atteso la vittima sotto porta. I colpi di arma da fuoco esplosi in rapida successione dal killer non hanno dato scampo al 39enne rimasto fulminato al suolo. Il killer si è dileguato subito dopo aver portato a termine la missione di morte.  Le grida di vicini e parenti riecheggiavano nel piccolo e storico rione della città, come non accadeva da molto tempo. I militari dell’Arma dei Carabinieri della locale stazione, della compagnia, del comando provinciale e del RIS sono intervenuti sul posto per gli accertamenti di legge. Gli investigatori hanno sentito subito amici e parenti della vittima per ricostruire gli ultimi momenti di vita ed i contatti prima del delitto. I tutori dell’ordine hanno anche preso visione dei filmati che telecamere piazzate in zona hanno ripreso nei momenti in cui si è verificata l’esecuzione. I tutori dell’ordine non escludono piste sul delitto che per modalità ricorda le esecuzioni criminali di malavita. La vittima era nota agli investigatori per i suoi trascorsi ed è in quest’ambito che viene cercato il movente. Gli inquirenti per il momento mantengono il massimo riserbo sull’inchiesta e sulle piste battute alla ricerca di chi ha fatto fuoco. La visione dei filmati di sorveglianza potrebbe sciogliere molti nodi sull’identità di chi ha sparato e sul movente. E’ il primo omicidio dell’anno nel triangolo Lentini – Carlentini – Francofonte, area nota per delitti di mafia oltre che per microcriminalità e violenze famigliari.


LENTINI -  V.Questore Agg. Alessandro Sciacca insediato a dirigere commissariato Lentini subentra a v.Questore Andrea Monaco. Il nuovo dirigente Vice Questore Aggiunto Alessandro Sciacca, si è insediato ufficialmente al Commissariato di P.S. di Lentini,  sostituendo  il dott. Andrea Monaco trasferito al Commissariato di Vittoria.Il dott. Sciacca, 41enne, è laureato in Giurisprudenza ed è entrato nella Polizia di Stato nell’anno 2010. Dopo il previsto corso per Funzionario è stato chiamato a dirigere il Commissariato calabrese di Cittanova ove si è distinto per numerose operazioni di polizia giudiziaria di contrasto alla criminalità organizzata. Nel 2017 è stato trasferito al Reparto Mobile di Catania e nel 2018 è stato chiamato a dirigere il Commissariato di Vittoria, riportando successi investigativi nella lotta contro il traffico di droga. Il Questore di Siracusa, Benedetto Sanna ha, nella mattinata, ricevuto il dott. Sciacca al quale non ha mancato di augurare buon lavoro e gli altri due giovani dirigenti, già insediatisi il 20 luglio scorso,  nei Commissariati di Priolo Gargallo dott.ssa Vanessa Sulfaro ed Avola dott. Pietro Vittorio D’Arrigo,.





VIDEO OPERAZIONE

LENTINI - POLIZIA TROVA ARMI, SOLDI E DROGA IN CASOLARE CAMPAGNA NEL LENTINESE, 1 PRESO. Si tratta di Alfio Amenta 37enne lentinese. Gli investigatori del Commissariato di Lentini diretti dal dott. Andrea Monaco e della Squadra Mobile di Siracusa, guidati dal dott. Gabriele Presti, a seguito di una febbrile attività di polizia giudiziaria, hanno chiuso il cerchio attorno ad Amenta Alfio. Il   soggetto è ritenuto gravitante negli ambienti della malavita con particolare predilezione per lo spaccio di sostanze stupefacenti nel comprensorio di Lentini e Carlentini.La lotta allo spaccio e agli introiti delle organizzazioni criminali, che impegna le articolazioni investigative della Questura di Siracusa e dei Commissariati della provincia, ha portato ad un altro significativo risultato. L’operazione di Polizia è  scattata ieri  mattina  ed ha consentito ai poliziotti di rinvenire, in un casolare in Contrada Gualdara di Lentini, abitato da Amenta, anche con l’ausilio di personale altamente specializzato della Polizia Scientifica, nonché dei cinofili, circa 300 grammi di cocaina pura, armi, munizioni ed altro materiale di provenienza illecita. I poliziotti, visti i primi risultati conseguiti, erano convinti che il sito potesse nascondere ulteriori armi, e con l’ausilio di un georadar e di altri specialisti provenienti dal reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno scandagliato tutto il terreno che circondava l’immobile. La ricerca ha dato i suoi frutti. Gli specialisti hanno rinvenuto infatti ben occultati tra intercapedini varie e nel sottosuolo : 1 pistola calibro 38 provento di furto (denunciato nel 2010 a Piazza Armerina) e relativo munizionamento, 280 grammi di cocaina, 1 bilancino di precisione, la somma in contanti di 8.400 euro, 1 pizzino riportante l’elenco di numerose armi da guerra e 2 carte di identità ancora non intestate a nessuno, del Comune di Lentini. L’utilizzo del georadar ha dato un importante contributo perché fornisce una "sezione" del terreno indagato dalla superficie, alla ricerca di cavità nascoste nel sottosuolo. Gli inquirenti hanno evidenziato particolare curiosità ed allarme per il fatto che nel terreno siano stati ritrovati 50 bossoli già esplosi di fucile mitragliatore AK 47, meglio conosciuto come kalashnikov. Le forze dell’ordine  ricordano la particolare potenza di fuoco che riesce ad esprimere questo tipo di arma, capace anche di superare le blindature normalmente utilizzate a protezione di uffici bancari e postali.Gli  Agenti, al termine delle operazioni hanno tratto in arresto Amenta Alfio e, su disposizione della locale Autorità giudiziaria, l’hanno condotto in carcere.


VIDEO OPERAZIONE

LENTINI – IN AUTO VIAGGIA ARMATO, POLIZIA TROVA PISTOLA IN MACCHINA DI 35ENNE A POSTO DI BLOCCO, ARRESTATO. Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, ieri mattina, hanno arrestato un soggetto 35enne, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione illegale di armi e munizioni. I poliziotti diretti dal v.Questore Andrea Monaco dirigente del Commissariato di Lentini, nell'ambito di servizi mirati e finalizzati al contrasto del fenomeno illecito di detenzione abusiva di armi e munizioni hanno eseguito il controllo sull'autovettura sospetta. I poliziotti hanno rinvenuto, in un marsupio posto sul sedile, 1 pistola calibro 7,65 con cane armato e caricatore munito di otto cartucce. Il soggetto, dopo le formalità di rito, è stato portato nella casa circondariale di Cavadonna.


CARLENTINI  CORONAVIRUS,  ORGANIZZA  SU  SOCIAL FB MANIFESTAZIONE  PROTESTA, DENUNCIA PENALE: ISTIGAZIONE A DISOBBEDIRE A LEGGI. Un soggetto, bei giorni scorsi a Carlentini ha postato sul social network “Facebook” un invito a ribellarsi destinato a tutti i titolari di partita IVA e commercianti che in questo periodo di distanziamento sociale non possono svolgere la loro attività professionale, dando appuntamento, con data e ora, in una delle principali piazze di quel comune. I Carabinieri della Stazione di Carlentini hanno seguito con attenzione l’evolversi della vicenda, che alla fine si è risolta con un nulla di fatto. Nessuno  ha aderito all’appello e nemmeno il “fomentatore” ha dato seguito, anche in considerazione del fatto che i partecipanti sarebbero incorsi nelle violazioni previste dalle norme per il contenimento del coronavirus. I carabinieri ricordano che “Tal genere di iniziative, anche quando si tratta di mere boutades, sono comunque molto pericolose poiché rischiano di creare malcontento e possono portare a conseguenze anche peggiori, se fanno breccia nel disagio di chi legge”. Il personaggio  è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa per “Istigazione a disobbedire alle leggi”, violazione prevista dall’art. 415 del Codice Penale, in relazione alle norme vigenti in questo periodo per il contenimento della pandemia.


LENTINI –  POLIZIA   INTERROMPE  GRIGLIATA IN STRADA, 8 SANZIONI  A PERSONE CHE NON HANNO RISPETTATO  CONTENIMENTO SANITARIO. Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, alle ore 22 circa di ieri sera, sono intervenuti in Via Giusti dove alcune persone avevano organizzato una grigliata al centro della via con la partecipazione di persone del vicinato. una tavolata di circa 10 metri già era stata imbandita. Gli intrattenitori avevano apparecchiato anche con carne e bevande. Il tempestivo intervento degli uomini del Commissariato ha interrotto immediatamente l’assembramento, sanzionando otto persone per aver violato le disposizioni sul contenimento sanitario. La Questura di Siracusa, come già fatto  nei giorni scorsi, ricorda a tutti che è vietato uscire dalle proprie abitazioni, tranne che per i comprovati motivi previsti dalle norme a tutela del contenimento sanitario, e che nella giornata di oggi e di domani sono stati predisposti attenti controlli su tutto il territorio della provincia. 


LENTINI -   Polizia coi cinofili trova cocaina e marijuana in casa, 1 ai domiciliari.  Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini diretto dal dott. Andrea Monaco, ieri pomeriggio, nell’ambito del progetto di controllo del territorio denominato “Trinacria”, svolto con uomini del Reparto Prevenzione Crimine Catania e   del Reparto Cinofili di Catania, hanno bloccato Alfio Sambasile 33enne, lentinese, già conosciuto. Il personaggio è accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti, a seguito di perquisizione domiciliare, eseguita nell’abitazione di Sambasile, hanno rinvenuto e sequestrato 380 gr. di marijuana, 8.6 gr. di cocaina, 1 bilancino elettronico di precisione, 1 cutter e vario materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente. Il personaggio, espletate le formalità di rito,  è stato posto ai domiciliari.


LENTINIPolizia, 1 preso con pistola illegale nascosta in garage. Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, coordinati dal dirigente  dott. Andrea Monaco,    ieri, hanno bloccato in flagranza di reato Agatino Nigro 56enne, lentinese, già conosciuto, per detenzione illegale di arma da sparo e relativo munizionamento. Gli agenti, nell’ambito di servizi mirati finalizzati alla ricerca di armi, abusivamente detenute, in collaborazione col personale della squadra cinofili di Catania, hanno effettuato diverse perquisizioni.  I tutori dell’ordine nel corso di un controllo hanno rinvenuto, nel garage del Nigro: 1 pistola modello 1907, calibro 7.65, priva di matricola e perfettamente funzionante, 2 caricatori e 92 cartucce. Lui, è stato  dichiarato in arresto, e condotto nel carcere di Siracusa a Cavadonna.


CARLENTINI -  Frequenta pregiudicati, viola prescrizioni imposte : Carabinieri, 1 trasferito dai domiciliari al carcere. I militari della Stazione di Carlentini hanno dato esecuzione ad 1 ordine di carcerazione nei confronti di Simone CAMMARATA 31enne del posto, arrestato per reati connessi agli stupefacenti, provvedendo a tradurlo dalla sua abitazione alla Casa di Circondariale di Siracusa-Cavadonna. La richiesta di aggravamento della misura è stata formulata dai militari di Carlentini all’Autorità Giudiziaria aretusea. I militari all’esito di numerosi controlli predisposti dal Comando Provinciale di Siracusa ed eseguiti dalle dipendenti pattuglie dislocate sul territorio, in diverse occasioni, hanno notato il personaggio violare le prescrizioni impostegli relativamente alla sua frequentazione con soggetti pregiudicati.


LENTINI – Carabinieri ammanettano 34enne condannato per rapina in bar a Lentini. Carabinieri di Lentini della Stazione ieri pomeriggio, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Siracusa, nei confronti di Gianluca PULIA 34enne, lentinese, celibe, nullafacente, per la pena di 2 anni  e 4 mesi di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di una rapina aggravata commessa in un bar di Lentini nel settembre del 2017. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato alla Casa di Reclusione di Brucoli.


LENTINI – Droga in casa, carabinieri trovano 800gr. “marijuana” e 3 piantine. I militari dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano, hanno eseguito il controllo nel domicilio del noto Cirino Alfio NIGRO  27enne, rinvenendo  il possesso di gr.800 di “marijuana”, 3 piantine della medesima specie e materiale ritenuto specifico ed indispensabile per attività di spaccio.  Il  giovane è stato dichiarato in arresto nella flagranza di reato e posto ai domiciliari su disposizione del P.M. di turno. L’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona nord della provincia su direttive del Comando ha premiato l’azione investigativa e gli sforzi dei carabinieri della Stazione di Lentini che, nell’eseguire perquisizioni domiciliari a soggetti abitualmente dediti allo smercio di stupefacenti di vario genere, hanno rinvenuto la sostanza vietata.


LENTINI Furto auto con “cavallo di ritorno”: 2 filmati e presi con soldi estorsione in mano. Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno bloccato, in flagranza di reato Sebastiano Midore 50enne e Nicholas Midore 23enne, lentinesi e già noti accusati dei reati di estorsione e ricettazione. L’indagine di polizia è iniziata ieri mattina, a seguito della segnalazione di una donna, la quale, in stato di evidente agitazione, aveva avvicinato una volante della polizia chiedendo aiuto poiché non trovava più l’auto. I poliziotti della Volante si sono messi  immediatamente alla ricerca dell’auto per le vie urbane ed extraurbane. Agenti della squadra investigativa nel contempo hanno iniziato  un’attività di osservazione e pedinamento, utilizzando anche la professionalità ed il supporto degli operatori di polizia Scientifica. Gli investigatori hanno video-documentato le fasi importanti dell’attività. Gli estorsori infatti hanno adescavato la vittima, dapprima in via Riccardo da Lentini, per spostarsi poco dopo su Piazza dei Sofisti. L’incontro si è ripetuto alle successive ore 15.00 pomeridiane, in cui è stata conclusa la contrattazione del pagamento. I  malfattori e la vittima, monitorati a distanza dagli investigatori, alla fine dei fatti, si sono spostati nel quartiere Santa Mara Vecchia, dove a seguito del pagamento di una somma di denaro pari a 400 euro, è avvenuta la restituzione dell’autovettura alla vittima. Gli Agenti, a questo punto,  hanno bloccato gli estortori e, dopo le incombenze di rito, li hanno accompagnati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


LENTINI -  Evade dai domiciliari per picchiare avversario “reo” d’averlo fatto arrestare.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, ieri sera, hanno arrestato Benito Fusillo 32enne, residente a Carlentini, per i  reati di evasione e danneggiamento aggravato.   Fusillo, sottoposto agli arresti domiciliari, ieri sera era evaso dalla propria abitazione ed, a bordo di una moto, si sarebbe recato sotto l’abitazione di un giovane di 24 anni che riteneva responsabile del suo precedente arresto per possesso di alcune piante di cannabis.  Fusillo, sotto casa della vittima, avrebbe colpito con 1 bastone uno scooter di proprietà della parte offesa, provocando molti danni alla carrozzeria e, successivamente, si sarebbe scagliato contro il portone di ingresso dell’abitazione della famiglia della vittima, rompendone il vetro. Gli agenti intervenuti sul luogo hanno rinvenuto 1 bastone spezzato ed i resti di 1 vaso di fiori in terracotta che verosimilmente la vittima avrebbe lanciato contro il Fusillo che, accompagnato all’ospedale, ha rifiutato ogni tipo di cura. Il giovane,  dopo le incombenze di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.


CARLENTINI  SR – Maltrattamenti in famiglia, CC indagano marito: furibonda lite con moglie e mobili a soqquadro. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta,  ieri sera, a seguito di segnalazione, si sono recati presso l’abitazione di una coppia di coniugi carlentinesi, dove poco prima si era consumata una lite tra i due. I militari dell’Arma, giunti sul posto, hanno accertato che marito e moglie, erano ancora in uno stato di agitazione. I coniugi, pochi minuti prima, avevano litigato tra di loro per presunte infedeltà coniugali, lui non avrebbe accettato la fine del rapporto ed inveito nei confronti della moglie, in presenza dei figli minori. Il marito adirato ha  danneggiato la porta d’ingresso dell’abitazione e messo tutto a soqquadro nell’appartamento. I militari intervenuti hanno tranquillizzato le parti e successivamente la donna si è recata presso la Stazione Carabinieri di Carlentini. La signora ha  formalizzato la denuncia nei confronti del proprio marito per subiti maltrattamenti. Lui è stato  segnalato quale persona indagata alla competente Autorità Giudiziaria per il  reato di maltrattamenti in famiglia.


FRANCOFONTE  SR – Violenza sessuale su figlia minore, Carabinieri ammanettano bracciante non italiano. I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, a conclusione di articolata attività info-investigativa, avviata e svolta sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno tratto in arresto in esecuzione dell’Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Catania, un cittadino straniero. Il soggetto coniugato, domiciliato  Francofonte, è bracciante agricolo incensurato ed è  ritenuto responsabile di aver reiteratamente commesso, nel corso degli anni 2014 e 2017, atti di violenza sessuale nei confronti della figlia minore oltre che maltrattamenti fisici, verbali e psicologici nei confronti dell’intero nucleo familiare, composto dalla moglie convivente e da ulteriori due figli.I militari della Stazione Carabinieri di Francofonte hanno raccolto elementi di prova, nel corso delle indagini che hanno avuto inizio nell’anno 2017, grazie anche ai continui contatti dell’Arma con gli istituti scolastici del territorio di competenza. La scuola certe volte è la  prima a dare i segnali  strani degli alunni. I docenti hanno rilevato, con encomiabile attenzione, le diversità comportamentali dei propri alunni quali sinonimo spesso di difficoltà nell’ambito del loro nucleo familiare, hanno evidenziato un definito quadro accusatorio idoneo a sostenere la comprovata responsabilità del soggetto. La meticolosa e sensibile attività svolta dai Carabinieri di Francofonte, tramite un costante coordinamento con la Procura competente, ha  permesso agli investigatori di ricostruire dettagliatamente gli episodi delittuosi ed a documentare la colpevolezza del turpe.   Il  Tribunale di Catania ha emesso quindi l’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti del responsabile dei reati sessuali, disponendo di tradurre il soggetto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.


CARLENTINI Incendio a Roccadia intervenuto elicottero Marina Militare per spegnimento. Un velivolo AB 212, il 23 luglio alle ore 16:45, è decollato dalla base elicotteri della Marina Militare di Catania (MARISTAELI CATANIA) per fornire supporto alle operazioni anti incendio in località Roccadia nel comune di Carlentini (SR). L’intervento sull’incendio è avvenuto in seguito alla richiesta pervenuta dal Centro Operativo del Corpo Forestale di Siracusa,  attraverso l’impiego di un recipiente da 500 litri agganciato sotto la pancia dell’elicottero, impiegato in zona per un totale di più di 3 ore di volo e 19 lanci. L’elicottero della Marina Militare, inserito nel programma della Campagna Antincendio Boschivo 2018, a termine attività è rientrato nelle base di Maristaeli Catania riprendendo lo stato di prontezza operativa. Prosegue dunque in modo incessante l’impegno di uomini e donne della Marina Militare al servizio della collettività. La Marina Militare concorre alla campagna antincendi boschivi 2018 sia in ambito regione Sicilia che su tutto il territorio nazionale e dall’inizio di quest’anno gli elicotteri della forza armata di base a Catania, hanno totalizzato più di 5 ore di volo, a testimonianza dell’ampio spettro di attività duali e complementari che la forza armata mette a disposizione della collettività e delle istituzioni.  Il Ministero della Difesa, lo scorso 8 giugno, ha perfezionato l’accordo con la Protezione Nazionale e Regione Siciliana tesa a fornire la disponibilità di 295 ore di volo su tre velivoli rischierati dall’Esercito sulla Base di Sigonella (AB – 412), dalla Marina Militare sulla Base di Catania (AB – 212) e dall’Aeronautica Militare sulla Base di Trapani (HH – 139).


SIRACUSA – Droga in condominio: Polizia trova 55 panetti hashish 5,5 kg, armi e munizioni.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, ieri, a seguito di   indagini di polizia giudiziaria, hanno rinvenuto e  sequestrato, in un condominio  in Viale Santa Panagia, 55 panetti di sostanza stupefacente (hashish) per un peso complessivo di 5,5 chilogrammi, pronti per essere immessi nel mercato dello spaccio siracusano. Ulteriori indagini saranno svolte a cura della stessa struttura investigativa aretusea.I poliziotti della Squadra Mobile hanno denunciato B.M.  23enne siracusano, per detenzione illegale di armi e munizioni. Gli investigatori della Squadra Mobile, a seguito di una perquisizione domiciliare, effettuata a casa del denunciato, hanno rinvenuto e sequestrato 3 cartucce cal.7,65 (munizionamento da guerra) e una cartuccia da caccia cal. 12 ed una cal. 36, oltre ad una carabina totalmente ossidata.


LENTINIAbbandona davanti veterinario anziana cagnetta malata, 48enne denunciata. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno denunciato una donna 48enne residente a Carlentini, per il reato di abbandono  anziana cagnolina di razza york shire. La donna HA lasciato l’animale malato davanti uno studio veterinario. La cagnetta è stata portata in un’idonea struttura ed affidata alle cure dei volontari.


AUGUSTA  SR – Lanciata bomba arigianale dentro casa di giovane coppia, inchiesta CC. Le  indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta Sono avvolte dal più stretto riserbo poiché stanno cercando di ricostruire il movente che ha spinto alcuni individui, a lanciare un ordigno esplosivo rudimentale a basso potenziale offensivo, contro una finestra di un’abitazione ubicata nel centro di Augusta, abitata da una giovane coppia. La deflagrazione, oltre a produrre un forte boato udito dalla popolazione residente, ha danneggiato l’infisso dell’appartamento. L’esplosione ha originato anche un principio di incendio dei tendaggi d’arredamento, fortunatamente spento immediatamente dalle stesse vittime, presenti nell’appartamento durante l’evento criminoso. Tanta paura ma fortunatamente solo danni a cose. I  militari dell’Arma, sono rimasti sul posto fino a tarda notte, hanno eseguito i rilievi e cercato di rintracciare eventuali testimoni oculari del deplorevole gesto. Gli investigatori stanno lavorando per accertare se il gesto sia da contestualizzare nell’ambito di fenomeni minatori di natura privata o se sia riconducibile a deprecabili atti di vandalismo ad opera di giovani bulli del posto.


SIRACUSA – Siracusano 23enne scaricato oltraggia e picchia fidanzata colpendo anche il suo cucciolo.   Agenti della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, hanno denunciato S.M.E. 23enne residente a Siracusa, per i reati di maltrattamento ad animali, percosse e ingiurie. Un  equipaggio delle Volanti a mezzanotte, è intervenuto nei pressi di Via Luigi Cadorna dove una ragazza stava piangendo ed abbracciando un cagnolino. I  Poliziotti hanno immediatamente ricostruito la vicenda ed accertato che la giovane, stanca delle continue intemperanze e dell’indole aggressiva del fidanzato, voleva interrompere la relazione.  Il 23enne alla notizia della paventata fine della relazione, ha reiterava ulteriormente i suoi atteggiamenti aggressivi e, durante la serata, per non meglio precisati motivi di gelosia, ha picchiato la fidanzata, l’ha ingiuriata pesantemente e rivolto la sua rabbiosa violenza anche nei confronti del cagnolino della vittima. Il giovane è stato identificato e denunciato. 


FRANCOFONTE  SR - CC trovano marijuana nascosta in moto, 1 ai domiciliari.   Si tratta di Carmelo La Rocca 38enne noto francofontese.  I  Carabinieri della Stazione di Francofonte, di ieri pomeriggio, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto e repressione dei reati in materia di stupefacenti, pianificato dal Comando Compagnia di Augusta, hanno bloccato ai domiciliari nella flagranza del reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana  Carmelo La Rocca. I militari dell’Arma a seguito di un’articolata perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del soggetto, hanno rinvenuto, abilmente celata nella sua  moto, 370grammi circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, oltre a materiale idoneo per il suo confezionamento ed  alcune centinaia di euro in contante in banconote di vario taglio, ritenute provento dello spaccio. Lo stupefacente e tutto il materiale rinvenuto è stato posto in sequestro dai Carabinieri i quali dopo le formalità di rito hanno proceduto a dichiarare in arresto il soggetto e  porlo ai domiciliari presso la sua abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.   


LENTINI – Tenta vendita su web monete epoca greca, lentinese denunciato per ricettazione. I Carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa, coadiuvati dai militari della Stazione di Lentini, nel corso di una perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica di Siracusa hanno sequestrato 35 monete in bronzo e 1 lucerna in terracotta, di epoca greca (IV – III sec. a.C.). L’operazione si inserisce nel quadro di una più ampia e sistematica azione di monitoraggio dei siti dell’e-commerce, più volte utilizzati anche per l’illecito commercio di beni archeologici così come di oggetti d’antiquariato e di opere d'arte contemporanea. L’attenzione degli investigatori, nel caso specifico, si era focalizzata su un annuncio di vendita di alcune monete archeologiche, il cui possesso è disciplinato da una specifica normativa di settore. Gli  accertamenti informatici successivamente avviati hanno permesso ai militari di individuare l’autore dell’inserzione. Un lentinese 34enne  aveva tenuto conservati i reperti archeologici nella sua abitazione, sottoposta a perquisizione,  e si stava accingendo a venderli. Il personaggio, che deteneva illegalmente  i beni, è stato denunciato per ricettazione. L’attività conferma l’utilizzo, sempre più marcato negli ultimi anni, dei canali telematici per la commercializzazione illecita di beni culturali. La rete Internet, infatti, consente di raggiungere, rapidamente e in forma anonima, un elevato numero di potenziali acquirenti, spesso inesperti ed incuranti di una normativa di settore che punisce le ricerche, l’impossessamento e, di conseguenza, la commercializzazione di tale tipologia di beni. L’Arma al riguardo, consente sul sito web www.carabinieri.it nonché tramite l’applicazione per dispostivi mobili “iTPC”, di reperire i consigli  del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale su come comportarsi in caso di rinvenimento fortuito di beni archeologici.


Lentini - Ucciso ex Carabiniere catanese su Suv vicino al Pic Nic in contrada Sabbuci:  rapinato in zona frequentata da prostitute. La vittima è Luigi Venezia 59enne,  ex carabiniere in pensione, residente a San Giovanni La Punta in forza fino a sei anni addietro nella squadra dei “lupi”. I carabinieri della Stazione di Lentini stanno indagando per il delitto verificatosi nella tarda mattina vicino la vecchia strada che da Lentini porta a Catania. I militari ricostruendo le fasi sembra che abbiano compreso che il militare in congedo a bordo del suo fuoristrada, sia stato avvicinato da 2 rapinatori incappucciati. La vittima, da esperto investigatore, non avrebbe esitato ad impugnare la sua pistola ed anche a sparare contro i due malfattori i quali avrebbero risposto al fuoco colpendo a morte Venazia. I due avrebbero fatto razzia del denaro ed anche l’arma  in possesso della vittima non è stata trovata dagli inquirenti. Luigi Venezia  nell'autunno del 1992 mentre stava prestando servizio nel reparto investigativo, rimase coinvolto in un agguato sul viale Cristoforo Colombo ad Acireale e ferito. Il brigadiere Venezia, di notte mentre a bordo sulla sua auto fu affiancato da una vettura da cui partirono alcuni colpi di lupara, che lo ferirono all'avambraccio. Le indagini sono coordinate dal Pm  Grillo, sul posto si è recato il medico legale Orazio Cascio ed i carabinieri della scientifica del comando compagnia di Augusta, delle stazioni di Lentini e Carlentini.


CANICATTINI SR - Femminicidio Laura Petrolito, finita con 6 coltellate, scaricata in pozzo : compagno  confessa. Paolo Cugno è in stato di fermo con  accusa di Femminicidio. Il giovane avrebbe raccontato ai Carabinieri i dettagli della vicenda inerente la morte di Laura Petrolito accoltellata ed abbandonata priva di vita dentro un pozzo artesiano in contrada Tradiuso  a Noto. I  Carabinieri della stazione di Canicattini ed il magistrato della Procura aretusea, dopo ore di interrogatorio, avrebbero chiuso il cerchio attorno a Paolo Cugno. La vittima Laura Petrolito,  madre di una bimba  di 8 mesi e di un mascho di 3 anni avuto da una relazione precedente, avrebbe fatto la sua ultima passeggiata con il suo carnefice.


Carlentini SRCC bloccano 1 con droga in auto: ai domiciliari. I  militari della locale Stazione CC Carlentini, nella notte, nell’ambito di servizi mirati e predisposti dalla Compagnia CC di Augusta e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, hanno bloccato, in flagranza di reato, il noto

 

Giordano Palermo 24enne, convivente, disoccupato, perché resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.   I  militari dell’Arma, a seguito di un normale controllo alla circolazione stradale, hanno proceduto ad effettuare una perquisizione personale nei confronti del giovane. I carabinieri a bordo della autovettura del fermato, il quale era in compagnia di altra persona, hanno   rinvenuto nelle tasche del suo giubbotto involucri contenente 5 grammi  circa di sostanza stupefacente tipo cocaina e 4 grammi  circa di sostanza stupefacente tipo marijuana, suddivisa in piccole dosi e già pronta per lo smercio. Lo stupefacente è stato sequestrato, il giovane tratto in arresti domiciliari, dopo aver espletato le formalità di rito, è stato condotto nella sua abitazione così come disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente.


Carlentini -  Filmati mentre sfondano a mazzate vetri negozi tra Carlentini e Villasmundo: 3 inseguiti da CC. I  militari del Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Augusta  e  delle rispettive Stazioni Carabinieri, nel corso della notte,  sono intervenuti a Carlentini, Villasmundo e Melilli, presso alcuni esercizi commerciali ubicati nei centri urbani presenti in loco per i danni causati dai malfattori.  Una  banda di malviventi, costituita da 3  persone col volto travisato, in rapida successione temporale, mediante l’utilizzo di una mazza ferrata, ha infrato le vetrine delle attività, non riuscendo ad asportare materiale se non  1 slot machine  che è stata trafugata presso l’esercizio pubblico ubicato a Carlentini.    Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma, in tutti gli eventi delittuosi, ha indotto i malviventi  a desistere dall’intento criminoso e guadagnarsi la fuga. I Carabinieri intervenuti hanno proceduto ad effettuare un accurato sopralluogo arricchito da specifici rilievi tecnici, nonché acquisire i filmati di video sorveglianza presenti nelle rispettive attività commerciali al fine di addivenire velocemente all’identificazione dei responsabili e deferirli all’Autorità Giudiziaria competente. 


Carlentini CC 1 ai domiciliari per  traffico sostanze stupefacenti. I  Carabinieri della locale Stazione, ieri mattina a Carlentini, hanno proceduto a trarre in arresto domiciliare per produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti il noto carlentinese SALVATORE DI CARRO 50enne, in esecuzione dell’Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Enna. Lui tra giugno e novembre del 2006, a  Catania, Lentini e Carlentini si era reso responsabile del reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Il personaggio, già condannato, con contestuale sospensione della pena, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua abitazione per scontare la pena residua. A Carlentini i Carabinieri della locale Stazione, ieri pomeriggio, hanno  proceduto a trarre in arresto domiciliare per furto di energia elettrica il noto NUNZIO RUSSO 38enne, lentinese, in atto sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, poiché resosi responsabile di reati contro la persona ed il patrimonio. I militari, durante un servizio mirato al controllo di soggetti sottoposti alla misura cautelare, unitamente a personale della società “E-Distribuzione S.P.A.”, hanno accertato che lui aveva manomesso il contatore elettrico della sua abitazione, realizzando di fatto un allaccio diretto alla rete pubblica e riuscendo pertanto ad asportare energia elettrica. Il personaggio è stato tratto in arresto domiciliari per furto aggravato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente. 


Siracusa – Carabinieri  arrestano ai domiciliari donna stalker che perseguita il suo ex. C. M. 44enne era ai domiciliari per persecuzione ed è evasa, è stata nuovamente bloccata dai Militari dell’Arma. La donna avrebbe voluto a tutti costi riallacciare quella relazione sentimentale con l’ex fidanzato, che non ne voleva più sapere di lei. Per farlo si sarebbe spinta a comportamenti aggressivi che avevano costretto l’uomo già in passato a rivolgersi alle forze dell’ordine tanto che l’Autorità Giudiziaria di Siracusa aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagno. Ciò  tuttavia non è bastato a far desistere la donna dal porre in essere ulteriori comportamenti aggressivi e oppressivi nei confronti dell’uomo, un 43enne siracusano, continuandolo a pedinare e a chiamare al telefono, ingenerando nello stesso uno stato di stress e di paura nonché costringendolo a cambiare abitudini per sfuggire alla donna. C.M. 44enne per questo motivo, nel pomeriggio di ieri è stata dichiarata in arresto dai Carabinieri della Stazione di Ortigia per aver commesso il reato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzato. La donna, sottoposta al regime degli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo, è evasa per recarsi nuovamente dal malcapitato e riproporgli di recuperare il loro rapporto sentimentale. La vittima ha quindi richiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno dovuto procedere nuovamente all’arresto della stessa ma, questa volta, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari.


Lentini – Blitz CC e cinofili, in casa di 1 soggetto ai domiciliari, trovata 250g. droga, denunciata anche donna.  Eros Milone 19enne lentinese, nelle prime ore della mattinata di ieri, è stato sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa e della Stazione di Lentini, col supporto di 1 unità dei Carabinieri Cinofili del Nucleo di Nicolosi. I tutori dell’ordine della Compagnia Carabinieri di Augusta,  guidata dal Comandante, Capitano Rossella Capuano hanno effettuato una serie di perquisizioni personali e domiciliari nella zona est della città, area dove, negli ultimi tempi, si era registrata una attività di spaccio. I militari, a seguito della perquisizione dell’appartamento in cui era sottoposto alla detenzione domiciliare Eros Milone hanno rinvenuto oltre 250 grammi di stupefacente tipo marijuana che lui teneva, abilmente occultati all’interno di alcune scatole sparse nell’abitazione. I carabinieri, a seguito dell’attività di ricerca, hanno anche sequestrato: 1 bilancino di precisione e più di 500€, somma presumibile provento dell’attività di spaccio messa in atto da lui stesso.  Milone è stato quindi dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacente. I carabinieri, nell’ambito dei medesimi servizi, durante una seconda perquisizione domiciliare di un’abitazione non distante da quella del giovane arrestato, hanno   rinvenuto ulteriori dosi dello stupefacente della medesima tipologia riconducibili alla proprietaria di casa, S.G. 27enne lentinese,  che pertanto è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato del Milone.


Lentini Polizia trova deposito ingrosso casalinghi usato per coltivare 500 piante cannabis. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini e della Squadra Cinofili Questura di Catania, hanno arrestato Giovanni Stefano Piedigaci 26enne nato a Lentini,  già conosciuto per produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti. L’arresto è scaturito da un’efficace e laboriosa indagine volta al contrasto della coltivazione e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli  agenti, nelle prime ore della mattinata di ieri, sono entrati nei locali di un’attività commerciale per la vendita di casalinghi all’ingrosso, dove hanno individuato, in alcuni locali dismessi apparentemente impraticabili, delle vere e proprie serre con circa 500 piantine di cannabis indica. Le piante sequestrate, del tipo auto-fiorenti “Royal Critical”, avrebbero consentito un guadagno di circa 180.000,00 €.


Lentini –  59enne adescato su Fb subisce tentata estorsione con foto porno: sexting.    Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno avviato un indagine a seguito di una denuncia da parte di uomo di 59 anni per un tentativo di estorsione ad opera di una donna, allo stato non ancora identificata. L’estorsione è nata dalla pratica avvenuta tra i due tramite i social  network facebook col sexting. Il sexting, deriva dal termine sex (sesso) e texting (messaggio di testo elettronico) ed indica l’invio di messaggi, testi ma soprattutto immagini sessualmente espliciti, tramite mezzi informatici. Tali immagini, anche  se inviate in origine a una ristretta cerchia di persone, ed in seguito si possono diffondere in modo incontrollabile sulla rete  creando problemi seri alla persona ritratta. La tentata estorsione con foto,  infatti, è stata perpetrata dalla donna, dopo aver convinto la vittima ad esibire le sue parti intime.  Il tentativo di estorsione è iniziato dopo aver acquisito le immagini, e lei l’ha esortato all’esborso di 800 euro pena la divulgazione di quelle immagini sui social network. La Polizia Postale,  può rintracciare l’autore dell’estorsione con sexting impiegando gli strumenti tecnologici sofisticati ed adatti che tracciano i messaggi tramite l’indirizzo IP (dall'inglese Internet Protocol address) etichetta numerica che identifica univocamente il dispositivo detto host collegato  a rete informatica che utilizza l'Internet Protocol come protocollo di rete. Polizia Postale e delle Comunicazioni Compartimento di Catania diretta dal  v.questore Marcello La Bella,

 

(ascolta l'intervista) ha svolto l’operazione “Criptolocker”, condotta e coordinata dalla Procura Distrettuale etnea, contro un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni, frodi informatiche.


SiracusaPolizia notifica sostituzione arresti domiciliari con divieto avvicinamento all’ex. Agenti della Polizia di stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno notificato ad un soggetto 39enne siracusano, un’ordinanza emessa dal Tribunale di Siracusa con la quale la misura degli arresti domiciliari viene sostituita con il divieto di avvicinamento alla ex convivente ed ai luoghi da lei frequentati.


Francofonte SRMolestie ad anziani genitori, 1 bloccato da CC: ai domiciliari.  I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini di notte, sono stati inviati dalla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Augusta nei pressi dell’abitazione di una coppia di anziani coniugi di Francofonte, in quanto avevano  chiesto il loro intervento.  P.D. figlio 34enne, celibe, già noto, già sottoposto al divieto di avvicinamento presso l’abitazione dei propri genitori, a seguito dell’arresto operato dai militari di Francofonte nel marzo del 2017 per maltrattamenti in famiglia proprio contro di loro, poco prima, aveva scavalcato la recinzione del giardino della villetta e con fare molesto tentava di entrare nell’abitazione. I Carabinieri giunti velocemente sul posto hanno bloccato il giovane ed in flagranza del reato di violazione di domicilio l’hanno posto ai domiciliari. Il 34enne, espletate le prescritte formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari come disposto dall’ Autorità Giudiziaria procedente.


 Lentini -  Lascia lavatrice accese ed esce, s’incendia presa corrente: carabinieri attivano soccorsi. I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini ieri sera, si sono recati, inviati dalla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Augusta, nei pressi di una abitazione  in   via Etnea dove alcuni vicini avevano segnalato la preoccupante fuoriuscita di fumo dalla finestra. I  militari giunti sul posto hanno accertato, coi Vigili del Fuoco del locale distaccamento, che il fumo avvistato dai vicini di casa scaturiva dal corto circuito partito dalla presa di corrente  della lavatrice.   La  padrona di casa aveva azionato l’elettrodomestico prima di uscire dall’appartamento, lasciandolo attivo in lavaggio. Il  tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio limitando i danni all’incendio della sola lavatrice.


Lentini Polizia ammanetta 3 per rapina a gioielliere di Francofonte. Agenti della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini unitamente ad uomini della Squadra Mobile della Questura di Catania, sotto la direzione della Procura Aretusea nelle prime ore del mattino, hanno arrestato Federico Filippo SCIUTO 23enne, Aurelio BARBAGALLO 55enne, sorvegliato speciale della PS e Vito BATTIATO 38enne, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa Giudice, che ha individuato gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti relativamente alla consumazione di una rapina in danno di un gioielliere del comune di Francofonte. L’ordinanza è scaturita da accurata indagine, svolta da personale della Squadra Investigativa del Commissariato, che ha permesso di individuare i tre soggetti, quali responsabili secondo gli elementi raccolti, di aver commesso in concorso tra loro il   13 giugno 2016 una rapina aggravata dal fatto di essere stata commessa in più di 5 persone riunite tra loro, in possesso di 1 pistola e con il volto coperto, ai danni di un gioielliere a Francofonte, in una via del centro.   Gli investigatori, mediante l’acquisizione delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza passiva, in uso all’esercizio commerciale hanno, indirizzato la loro attenzione su alcuni personaggi malavitosi del catanese, riuscendo ad individuare gli arrestati. I malviventi  secondo la ricostruzione, la mattina  del 13 giugno 2016, facevano irruzione nella gioielleria, immobilizzando il titolare con del nastro adesivo alle braccia ed alla bocca, trafugando monili in oro, orologi ed oggetti preziosi, per un danno di circa 25.000€, oltre a 300 € sottratti dalla tasca dello stesso esercente, per poi riuscire a dileguarsi per le vie c a bordo di auto  colore bianco dove vi era l’autista ad attenderli. La Polizia precisa :”L’operazione conferma che è rimasta alta l’attenzione della Polizia di Stato nell’attività del contrasto al fenomeno predatorio ed in particolare alle rapine presso gli esercizi commerciali. Indicatore di tale efficace attività di polizia giudiziaria  è testimoniato dal calo  delle rapine tra il 2016 ed il 2017, sceso da 64 a 38. I dati riguardano 16 rapine che sono state perpetrate sulla pubblica via e solo 6 in esercizi commerciali. Gli arrestati per tali reati sono stati 7, mentre i denunciati in stato di libertà sono 11”.


Pachino SR - 29enne ammanettato da agenti mentre maltratta ed aggredisce genitori. La  Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, ieri, hanno arrestato un giovane 29enne, già noto, con l’accusa di estorsione e maltrattamenti continuati negli anni nei confronti dei genitori. Le violenze, le aggressioni e le continue richieste di denaro erano iniziate già nell’anno 2006, ma solo nel dicembre 2017 i genitori, ormai esausti ed impauriti, decidevano di denunciare per la prima volta il figlio. Il personaggio, ieri, dopo l’ennesima richiesta estorsiva di danaro e le minacce di morte, ha con l’ultima denuncia visto spalancarsi le porte del carcere. Il protagonista di questa vicenda è un giovane disoccupato con problemi di tossicodipendenza il quale, come già altre volte, ieri, alle prime luci dell’alba, avrebbe preteso denaro, verosimilmente per acquistare della sostanza stupefacente. I genitori, che durante la notte erano costretti a chiudersi a chiave in camera da letto per paura di essere aggrediti nel sonno, non hanno ceduto all’ennesima richiesta estorsiva.    Il  giovane, pochi minuti dopo, tra urli, insulti e minacce di morte, esigeva ancora di raggiungere un accordo con i familiari, e di essere mantenuto quotidianamente con del danaro destinato alla soddisfazione dei suoi vizi: sigarette, caffè al bar ed anche lo stupefacente. Il padre del ragazzo, esasperato si è recato presso gli uffici del Commissariato di Polizia raccontando i fatti e chiedendo disperatamente aiuto. L’uomo, che aveva lasciato la moglie da sola, facendo rientro a casa è stato aggredito dal figlio e minacciato di morte se non gli avesse dato il danaro, in questo frangente sono  giunti gli Agenti del Commissariato che hanno bloccato l’esagitato mentre questi aveva afferrato il padre al collo. Gli  agenti, a seguito dell’ennesimo atto di violenza nei confronti dei familiari che a causa di tale condotta oramai vivevano in uno stato di perenne ansia e paura, hanno proceduto all’arresto del giovane che è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.


Priolo Gargallo SR   - Aggressione a condomini sedata dai carabinieri.  I  militari del Stazione di Priolo Gargallo, alle 13.30 di ieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno ricevuto una richiesta d’intervento da una donna priolese a causa di un’aggressione alla figlia da parte di una vicina di casa.   La  signora richiedente l’intervento dell’Arma, ha sostenuto, che al momento del rientro da scuola della figlia, la vicina di casa le avrebbe sbattuto il portone d’ingresso condominiale su una gamba. La situazione litigiosa fra le parti in causa, già perfettamente conosciuta dai Carabinieri di Priolo, ha permesso di delineare immediatamente i contorni della vicenda e di prendere i provvedimenti del caso. I  militari dell’Arma l’hanno tranquillizzato la vittima, che è stata invitata a sporgere denuncia per quanto accaduto ed è stata resa edotta circa le proprie facoltà di legge.


LentiniEvaso dai domiciliari: CC ammanettano mentre acquista pizza. I  militari della Stazione Carabinieri di Lentini, ieri sera, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Augusta e finalizzati al controllo di soggetti sottoposti a misure cautelari personali, hanno bloccato, nella flagranza del reato di evasione dagli arresti domiciliari Massimo Marongiu 50enne lentinese. Il soggetto già noto, era agli arresti domiciliari dal 23 novembre 2017 a seguito dell’arresto in flagranza operato dai Carabinieri di Lentini. Il  personaggio deve rispondere   di resistenza a pubblico ufficiale  e ricettazione. Marongiu  durante un posto di controllo attuato dagli stessi  militari, era in compagnia di un altro soggetto ed a bordo di un’auto  non si è fermato all’alt. I militari, dopo un breve inseguimento hanno prontamente bloccato, il maldestro e successivamente  l’hanno trovato in possesso di un ingente quantitativo di prodotti alimentari di illecita provenienza. Marongiu nonostante l’applicazione della misura cautelare  scaturita per i fatti precedenti, ieri   sera  è stato sorpreso dai militari dell’Arma fuori dalla sua abitazione mentre stava acquistando una pizza.  Marongiu, che non ha addotto spiegazione alla palese violazione delle prescrizioni impostegli, al termine delle formalità di rito, è stato  sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.


Lentini  - Durante funerale svaligiano casa a parenti defunto, e rubano soldi per esequie. Gli Agenti del Commissariato sono  intervenuti per un furto in appartamento perpetrato dai ladri mentre i proprietari si erano recati al funerale della madre. I delinquenti hanno approfittato delle funzione religiosa per svuotare l’appartamento. Gli ignoti ladri hanno forzato il portone d’ingresso, arraffando gli oggetti in oro e la somma di 3.000€ in contanti precedentemente prelevati dai congiunti per pagare le spese del funerale. Gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, sono intervenuti, alle ore 17.00 di ieri, nel supermercato  di via Gaeta  dove, poco prima 2 giovani malviventi con il volto travisato da una maschera carnevalesca, hanno arraffato da 1 delle tre casse   la cifra di circa 300 euro. I due giovani si sono allontanati, subito dopo, a bordo di un ciclomotore. Indagini in corso.

Lentini - Posti di blocco e controlli dei CC. I Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, della Compagnia di Augusta e della Stazione di Lentini, ieri sera,  con l’ausilio di militari del 12° Reggimento CC Sicilia e di due unità cinofile, hanno effettuato un vasto servizio anticrimine nel territorio del Comune di Lentini, dove, di recente, si sono verificati gravi episodi delittuosi. I militari hanno effettuato numerosi posti di controllo alla circolazione stradale nelle vie e nei punti nevralgici, durante i quali, tra l’altro, sono state elevate diverse contravvenzioni al Codice della Strada, ed eseguita una decina di perquisizioni domiciliari. I carabinieri nel corso del servizio hanno posto  attenzione soprattutto ai soggetti noti per precedenti di polizia che, di conseguenza, sono stati controllati ed identificati. Le attività, durate per tutto l’arco serale – notturno si sono concluse con il controllo di 48 soggetti e 21 veicoli, il sequestro di un’autovettura e la denuncia a p.l. 3 persone (1 per truffa e 2 per favoreggiamento personale).


Carlentini -  Ai domiciliari per tentato omicidio evade, CC 1 trasferito in carcere.  I  militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, ieri nel corso della serata, nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo dei soggetti sottoposti a misure cautelari, predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, hanno traevano in arresto, in flagranza di reato, Alfio Scandurra 25enne, per il reato di evasione. Il soggetto che nel 2013, a Lentini,  assieme  ad un complice esplose  all’indirizzo degli occupanti di una auto 7 colpi di arma da fuoco cal. 7.65, fortunatamente senza ferire i malcapitati, si costituì dopo circa 10 giorni.  Scandurra, nonostante definitivamente condannato per quel reato alla pena di 6 anni con sottoposizione nel maggio 2016  alla prosecuzione dell’espiazione della pena residua detentiva  in regime di arresti domiciliari, non ha ottemperato però agli obblighi impostigli dall’Autorità Giudiziaria. Il giovane, ieri sera, si è fatto sorprendere dai Carabinieri,   all’esterno della propria dimora.  L’arrestato, che non ha addotto ai militari operanti giustificazione in ordine alla palese violazione delle prescrizioni a suo carico  è stato tradotto  presso la Casa Circondariale di “Cavadonna”.


Lentini -   Rubano agrumi in parco archeologico, CC presi fratelli Grasso. I   militari della Stazione Carabinieri di Lentini, ieri pomeriggio, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dei reati vari contro il patrimonio, predisposto e pianificato dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, hanno sorpreso in flagranza del reato di furto aggravato in concorso, i due fratelli lentinesi, Massimiliano 43enne  ed Alfio Grasso 46enne.   I  militari operanti,  ieri pomeriggio, durante un transito nei pressi dell’area archeologica di Lentini, hanno sorpreso i due intenti a raccogliere agrumi dall’aranceto ubicato proprio all’interno del parco archeologico. I  carabinieri da un più approfondito controllo hanno accertato, che i fermati avevano già prelevato dall’agrumeto  circa di 70 kg di arance avendole rinvenute risposte in tre sacche. Gli agrumi, sono stati riconsegnati al responsabile del parco archeologico, mentre, i due fermati, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari cosi come disposto  dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Augusta SR – Polizia blocca carlentinese in auto con 4kg marijuana. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Augusta, hanno arrestato Salvatore Tornello 41enne residente a Carlentini, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il personaggio è stato sorpreso sulla Strada Provinciale 57 alla guida della sua auto all’interno della quale erano occultati 4 kg di marijuana nascosti in 2 sacchi dell’immondizia. Tornello dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato nel carcere di Siracusa a Cavadonna.


Lentini – Furto moto: Polizia, 2 ai domiciliari.

Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Emanuele Nisi 18ennee Francesco Grande 18enne lentinesi, accusati del reato di furto aggravato. I   due giovani, nel mese di luglio, si sono resi responsabili del furto di un motociclo.


Lentini   Sesso a pagamento in strada finisce male per 1 cliente 35enne. Il malcapitato è residente in provincia di Siracusa, ed ha contattato i Carabinieri segnalando di essere stato violentemente aggredito da alcune prostitute in via Panorama a Lentini, a seguito di una lite scaturita per il mancato accordo sul prezzo da pagare per la prestazione sessuale. Le  prostitute, all’intervento dei Carabinieri, si sono date alla fuga per le campagne.  Il fenomeno della prostituzione su strada continua ad essere presente in alcune zone del territorio provinciale, nonostante i pressoché quotidiani servizi di contrasto e dissuasione da parte dei Carabinieri. L’Arma tra l’altro, proprio recentemente, ha svolto, con finalità preventiva ad alta visibilità, l’ennesimo servizio a largo raggio controllando ed identificando complessivamente 32 persone dedite alla prostituzione, di cui 31 donne ed 1 transessuale (13 rumene, 6 italiane, 6 sudamericane, 2 albanesi, 2 slave, 2 nigeriane ed 1 ungherese), tutte di età compresa tra i 20 ed i 53 anni. Le zone maggiormente interessate ai controlli sono state, le vie d’uscita da Siracusa verso il sud della Provincia (viale Ermocrate, via Columba, via Elorina), via Milano, via Isonzo, viale Zecchino, sempre del capoluogo e, nella zona nord, la S.S. 194 (Lentini - Ragusa) e la S.S. 385 (Catania – Gela). I carabinieri stanno svolgendo   indagini per verificare l’aggressione accaduta all’uscita di Lentini per identificare le persone coinvolte con responsabilità ed  esatta dinamica.


Lentini – Allacciano impianto elettrico appartamento  direttamente a rete pubblica. I Carabinieri della Stazione di Lentini, nel  pomeriggio di ieri,  nell’ambito  di predisposti servizi finalizzati alla prevenzione di reati vari contro il patrimonio, hanno tratto in arresto ai domiciliari, in flagranza di reato, il lentinese Giuseppe Gerardo RIZZO 44enne, e rimesso in libertà Concetto TUCCITTO 78enne, poiché ritenuti responsabili  del reato di furto aggravato di energia elettrica.   I  militari sono stati coadiuvati da personale tecnico della società E-Distribuzione, ed a seguito di mirati controlli effettuati  presso le abitazioni dei soggetti, hanno accertato che avevano manomesso i contatori elettronici, allacciando l’impianto elettrico dei rispettivi  appartamenti  direttamente alla rete pubblica, arrecando un ingente danno alla società erogatrice del servizio.  I  misuratori elettronici sono  stati sottoposti a sequestro penale per essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa che ha convalidato la legittimità degli arresti dei militari. Il Giudice ha disposto altresì, per RIZZO la misura cautelare degli arresti domiciliari  e per TUCCITTO,  l’immediata remissione in libertà non ricorrendo la necessità dell’applicazione di misure coercitive nei suoi confronti.


Sortino SR – Donna 52enne perseguita, molesta  vicini di casa: CC, lei finisce ai domiciliari.   I  militari della Compagnia Carabinieri di Augusta, ieri pomeriggio, a conclusione di articolata attività info-investigativa, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno posto ai domiciliari  in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, donna sortinese G.C.  52enne, poiché ritenuta responsabile di atti persecutori consistenti in minacce e molestie nei confronti delle dirimpettaie di casa. Gli elementi di prova raccolti dai militari della Stazione Carabinieri di Sortino, nel corso delle indagini, hanno evidenziato un ben definito quadro accusatorio idoneo a sostenere la colpevolezza della donna. La persona pur essendo soggetto formalmente incensurata e priva di carichi pendenti ha concretizzato atteggiamenti talmente intimidatori, molesti ed aggressivi tali da far ipotizzare elevate probabilità di reiterazione della condotta delittuosa. I militari a seguito delle ripetute denunce hanno appurato che in qualunque occasione si trovasse ad incontrare le vicine, lei  ad alta voce ed anche in presenza di terze persone ingiuriava, minacciava e molestava  3 donne, madre e 2 figlie, addirittura finanche arrivando a lanciare dal balcone, al loro indirizzo e fortunatamente senza colpirle: vasi pieni di terra, monetine, bicchieri e sacchi di spazzatura. La signora sembra che  quando non incontrava le vittime predestinate casualmente, abbia messo in atto appostamenti ed inseguimenti anche intralciandone la circolazione stradale, alla loro vista ed avrebbe lanciato provocazioni ed inviti alla sfida. Lei avrebbe anche   spaventato le malcapitate tramite l'accensione di candele e l'esposizione di crocifissi a mó di esorcismo. L’atteggiamento ha ingenerato nei confronti della malcapitata famiglia un grave e perdurante stato d’ansia e timore per l’incolumità, tale da costringerla ad abbandonare la propria abitazione. Il  Gip del Tribunale di Siracusa ha emesso a carico della donna una misura di ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il magistrato ha tenuto conto sia all’attenta acquisizione di informazioni testimoniali che alla precisa ricostruzione dei fatti compiuta dai Carabinieri di Sortino ed a seguito della richiesta avanzata dalla Procura. I militari ritengono che la donna verosimilmente sia anche afflitta da problemi di carattere psicologico derivanti da assunzione di sostanze alcoliche e che notoriamente sia avvezza alla realizzazione di condotte moleste nei confronti degli abitanti del vicinato.


Lentini – Droga, Carabinieri bloccano 1, ai domiciliari. I  Carabinieri della Compagnia di Augusta,  ieri sera, nel corso di un predisposto servizio finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, hanno ammanettato, in flagranza di reato Maurizio D’Agosta 50enne lentinese. I militari,  durante una perquisizione domiciliare effettuata presso la sua  abitazione hanno rinvenuto, nel mobilio 4 involucri contenenti complessivamente 110 gr. di “marijuana”, materiale idoneo al confezionamento e pesatura dello stupefacente nonché  la somma di 100 euro circa in banconote da vario taglio, quale presumibile provento dell’attività di spaccio. Tutto il materiale rinvenuto durante l’operazione di polizia è stato sottoposto a sequestro penale mentre l’arrestato, espletate le prescritte formalità di rito, veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione cosi come disposto dall’ Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Melilli SR – Fora e preleva da oleodotto che fornisce carburante Base USA Sigonella:CC bloccano 1 catanese. I  Carabinieri della Stazione di Melilli e   della Compagnia Carabinieri per l'Aeronautica Militare di Sigonella, ieri sera, nel corso di mirati servizi finalizzati alla repressione di furti di carburante lungo l’oleodotto che trasporta combustibile per aviogetti “gp5”, dalla stazione di spinta “NATO” San Cusumano Augusta (SR) alla Base USA di Sigonella hanno bloccato  Michele Lombardo 40enne catanese già noto. Il personaggio  è stato sorpreso in contrada Ogliastro nel Comune di Melilli, dopo che aveva praticato un punto di prelievo, mediante l’applicazione di una “cravatta” di raccordo, lungo la conduttura ed aver prelevano alcune migliaia di litri di carburante. I primi accertamenti investigativi, condotti dai Carabinieri nell’immediatezza dei fatti e  l’ispezione dell’area, hanno consentito, altresì, il ritrovamento di materiale idoneo al prelievo forzoso del carburante. La condotta dell'oleodotto è stata immediatamente messa in sicurezza a cura della ditta che gestisce l’impianto. L’arrestato, espletate le formalità rito, è stato  posto ai domiciliari presso il suo domicilio come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente. I carabinieri hanno avviato ultariori indagini per accertare la presenza di eventuali complici. I  militari dell’Arma di Lentini, già il 24 luglio,  con un intervento immediato, avevano arrestato un individuo il quale era stato sorpreso, dopo avere forato la condotta, e preso su un’autocisterna sulla quale aveva caricato 17 mila litri di carburante.


Carlentini Ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia è bloccato  in auto, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Carlentini, ieri mattina, nell’ambito dei servizi finalizzati  al controllo di soggetti sottoposti alle misure degli arresti domiciliari, predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Augusta,  hanno tratto in arrestato, in flagranza di reato,

 Sebastiano SPERANZA  45enne, lentinese ma da tempo residente a Carlentini, per il reato di evasione.  Il  personaggio, sottoposto a  misura per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi nei confronti della propria convivente nel mese di giugno 2017,  veniva notato dai militari mentre si trovava alla guida della sua auto  in compagnia della propria madre. Il soggetto, prontamente bloccato, non ha fornito  spiegazioni in merito alla sua palese violazione delle prescrizioni impostegli. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato nuovamente accompagnato presso la sua abitazione per  rimanere agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.


Lentini – Agricoltore e CC  salvano poiana ferita, rapace specie protetta.   Un  uomo di Lentini in contrada Sant’Antonio ha trovato il volatile,   si è accorto che l’animale, una poiana in via di estinzione sottoposta a particolare tutela, aveva una ferita accidentale all’ala destra e non riusciva nemmeno a camminare sul terreno, limitandosi a strisciare. L’uomo ha subito portato il rapace al Comando Stazione dei Carabinieri di Lentini ed militari, dopo avere rifocillato la poiana  e fatto sottoporre ad una visita zooiatrica dal servizio di veterinaria dell’Asl di Lentini, che hanno consegnato l’uccello predatore alla ripartizione faunistico-venatoria di Siracusa, dove verrà curato fino a che potrà tornare a volare.


Carlentini SRCC, presi ladri  di campagna in azione, 2 ai domiciliari. Si tratta di Emanuel Carmelo Rivoli 30enne e Salvatore D’Ignoti 24enne

 

entrambi incensurati, di Catania e nullafacenti.  I  Carabinieri della Compagnia di Augusta, nella tarda mattinata di ieri, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei furti nelle aree rurali, hanno tratto in arresto ai domiciliari in flagranza di reato, per furto aggravato Emanuel Carmelo Rivoli  e Salvatore D’Ignoti. I militari della Stazione di Carlentini erano impegnati nel quotidiano servizio di controllo del territorio, e stavano transitando Contrada Masseria Brunetta dove insistono numerose agrumeti. I tutori dell’ordine hanno notao  2  che stavano caricando su un autocarro circa 2.000 kg di legna appena tagliata da un fondo agricolo. I maldestri, alla vista dei carabinieri hanno cercato di scappare ma, dopo un breve inseguimento, sono stati raggiunti e bloccati. La legna ed una motosega sono stati posti sotto sequestro. I carabinieri stanno svolgendo accertamenti per individuare il proprietario del fondo.  Gli arrestati, dopo le procedure di legge, sono stati tradotti, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.


Lentini Rissa tra rumeni per gelosia, 3 in manette. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno arrestato Milica DRAGU 26enne, già conosciuto, Dumitru Florin CALUS 30enne, e Florentina CURTE 26enne, tutti rumeni,  per i reati di rissa, danneggiamento aggravato, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, stato di ubriachezza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Dragu è responsabile, altresì, del reato di inosservanza agli obblighi della misura cautelare cui è sottoposto. La rissa, sarebbe scaturita per motivi di gelosia, ed è l’epilogo di una vicenda che ha coinvolto, oltre ai tre arrestati, altre persone appartenenti al nucleo famigliare del Dragu. Gli  Agenti del Commissariato di Lentini  hanno operato gli arresti e sedato il violento alterco, in collaborazione con i militari dell’Arma che sono intervenuti sul posto, hanno operato e fornito un fattivo contributo operativo.


Sortino SR2 lentinesi presi per furto: CC, merce da rivendere in supermercati. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, ieri sera, hanno tratto in arresto ai domiciliari per il reato di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale Emanuele Nisi 19enne e Gesù Biase Dragonetti 22enne, entrambi di Lentini, già noti e nullafacenti. I militari della Stazione di Sortino, impegnati nel quotidiano servizio di controllo del territorio, nel transitare dal viale Mario Giardino, dove insistono numerose supermercati, hanno notato 2 sospetti, non del luogo, a bordo di 1 scooter bianco privo di targa che sovente rallentava la marcia consentendo loro di rivolgere l’attenzione, oltretutto, alle abitazioni del centro cittadino. I personaggi, alla vista dell’autoradio hanno cambiato direzione facendo perdere le proprie tracce fra i vicoli dove l’autovettura non aveva possibilità di poterli seguire.   I  militari operanti hanno deciso di dividersi, distribuendo le forze, ed utilizzare altri mezzi fin quando, hanno rintracciato  nuovamente dopo poco, i soggetti. I carabinieri hanno deciso di tenersi a debita distanza e controllarne le loro  mosse. I due scesi dal motorino  hanno occultato, in una siepe vicina, 1 zaino.  I giovani, si sono poi allontanati ed hanno permesso ai militari di verificare che all’interno vi erano  bottiglie di alcolici e diversi generi alimentari. I maldestri, dopo qualche minuto sono usciti dal vicino supermercato “Crai” e quindi i militari hanno deciso di procedere al controllo.  I due hanno opposto attiva resistenza strattonando i carabinieri che però sono riusciti a bloccarli con il plauso di decine di cittadini che assistevano alla scena. I tutori dell’ordine di Sortino nello zaino hanno rinvenuto altri prodotti alimentari, appena trafugati dagli scaffali dell’esercizio commerciale, per un valore complessivo di circa 250 euro. I carabinieri ritengono che le intenzioni dei due ladruncoli fossero di volere ricettare la merce, rivedendola ai bar del luogo. L’intervento dei carabinieri ha interrotto fortunatamente il disegno criminoso già studiato. La refurtiva è stata restituita ai proprietari e gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. 


Lentini – Viola sorveglianza: CC, 1 ai domiciliari.  I  Carabinieri della Compagnia di Augusta, ieri sera, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Sebastiano Raiti 33enne, di Lentini, nullafacente, già noto, per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. I  Carabinieri della Stazione di Lentini, nel corso di servizi specifici finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno fermato il soggetto in via San Paolo alla guida di un ciclomotore con a bordo una persona controindicata e sprovvisto di patente di guida. Il personaggio è stato condotto in caserma e dichiarato in   arresto per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale e successivamente su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.


Lentini Scontro fra 2 auto sulla SS 194: 2 ragusani e 1 lentinese morti sul colpo. La stragi del sabato notte continuano a mietere giovani vittime sulle strade. Si tratta di Mirko MEZZAPESA 42enne di Lentini e Simone GULINO 26enne e Giorgio  LICITRA 33enne di Ragusa. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco ed anche  gli operatori dell’ambulanza del 118.     Il  bilancio del terribile incidente stradale avvenuto questa notte, sulla Strada Statale S.S. 194 all’altezza del km 13, nei pressi di Lentini, è ancora drammatico: 3 giovani vite spezzate. I soccorritori hanno ricostruito l’incidente la cui dinamica deve ancora essere focalizzata definitivamente, sembra che le due autovetture una Bmw “320 D” ed una Alfa Romeo   “GT”, per cause ancora in corso di accertamento si siano scontrate frontalmente. Mirko MEZZAPESA 42enne,  era alla guida dell’Alfa Romeo, che a causa del violento impatto veniva sbalzato fuori dall’autovettura decedendo sul colpo, mentre la vettura,  dopo rocamboleschi e molteplici volteggi sul manto stradale  è precipitata in fondo ad un dirupo alto circa 4 mt, incendiandosi  all’impatto.  La  BMW stava procedendo in direzione inversa all’Alfa con a bordo  i ragusani Simone GULINO 26enne alla guida e Giorgio  LICITRA 33enne passeggero. I rilievi del sinistro sono eseguiti dai  militari della  Stazione CC di Lentini intervenuti col personale medico del 118  ed i  Vigili del Fuoco di Lentini ed Augusta. Le salme sono state trasportate presso sala mortuaria dell’Ospedale  civile di Lentini.


Lentini Aggredisce poliziotti a controllo, ammanettato. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, ieri pomeriggio, hanno bloccato Samuel Zito 28enne, residente a Lentini, per i reati di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale nonché rifiuto di fornire le proprie generalità. Il giovane, dopo le formalità di rito, è stato condotto in carcere. 


Lentini -  CC recuperano refurtiva bar appena depredato. I Carabinieri della Stazione di Lentini, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati  con particolare riguardo al patrimonio, transitando  via Conte Alaimo hanno intercettato un’auto  fiat 500 con a bordo due persone. I soggetti alla vista dei militari dell’Arma si davano alla fuga a piedi abbandonando il mezzo in cui vi erano 2 apparecchi slot machine e 1 registratore di cassa contenenti complessivamente 2.000 euro. I militari, dai successivi accertamenti hanno evidenziato che la refurtiva era stata asportata poco prima da  un bar del luogo dove si erano introdotti mediante la forzatura della serratura del portone d’ingresso e che l’autovettura, utilizzata per  trasportare la refurtiva, era stata asportata nel corso della notte nel centro urbano di Lentini. La refurtiva e il mezzo sono stati restituiti ai legittimi proprietari.  Le indagini sono in corso per risalire agli autori del furto.  


Lentini -    Polizia, 1 preso per furto auto. Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, ieri pomeriggio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa, nei confronti di Concetto Garrasi 52enne di Lentini. L’arrestato è accusato del reato di furto di auto, commesso nel marzo scorso a Lentini.   Agenti della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, di sera, hanno denunciato V.E.F. 22enne siracusano, per inosservanza agli obblighi degli arresti domiciliari cui è sottoposto  ed hanno segnalato all’Autorità Amministrativa competente due giovani per possesso di modica quantità di sostanza stupefacente.


Pachino SR Trancia e ruba cavi linea elettrica, 1 catanese bloccato da Polizia. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, hanno arrestato Giovanni Lombardo 52enne catanese e già noto con l’accusa di furto in flagranza di cavi rame tranciati dalla linea elettrica di contrada Baracchino (tenere di Noto). Il soggetto, dopo le formalità di rito,  è stato accompagnato nel carcere di Siracusa a Cavadonna.


Carlentini  CC, 1 preso per droga. Si tratta di Sebastian Mirko Caracciolo 35enne  di Lentini finito ai domiciliari. I  Carabinieri della Compagnia di Augusta, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, nella tarda mattinata di ieri, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno ammanettato in flagranza di reato, per spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi con relative munizioni l’operaio  incensurato Sebastian Mirko Caracciolo. I tutori dell’ordine della Stazione Carabinieri di Carlentini, durante una perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione del 35enne, hanno rinvenuto occultata in  un mobilio, 60 gr. di sostanza stupefacente tipo marijuana già suddivisa in 12 dosi pronta per le attività di spaccio,   1 pistola marca berretta calibro 7,65 con n. 8 cartucce di cui n. 6 stesso calibro e n. 2 calibro 6,35.  L’arma e lo stupefacente sono stati sottoposti a sequestro.  L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato  posto ai i domiciliari nella sua abitazione. 


Francofonte   SRPedina  e scippa  borsa a donna 84enne, CC: 1 in manette. L’anziana aveva   aveva appena prelevato 500 euro presso l’Ufficio Postale di Francofonte. Le manette sono scattate per   Salvatore SCIRE’ 27enne di Francofonte, già noto nullafacente, accusato di furto con strappo. La vittima del furto, avvenuto ieri pomeriggio  a Francofonte,  aveva prelevato da sola il denaro alle poste. I  Carabinieri della Stazione di Francofonte, grazie anche alle immagini delle diverse telecamere di videosorveglianza, sono riusciti, avviando un’immediata attività d’indagine e serrate ricerche nel Comune Francofontese, ad identificare ed arrestare il responsabile. Le immagini esaminate dai militari, infatti, mostrerebbero come la donna, lungo il tragitto per tornare dall'ufficio postale a casa, era stata raggiunta alle spalle da un individuo, il quale, con forza, le aveva strappato la borsa che portava a tracolla. Il soggetto,  nonostante la resistenza opposta dalla vittima,  è riuscito a strapparle definitivamente la borsa, fortunatamente senza  conseguenza per l’anziana donna e, quindi, a guadagnare la fuga a piedi. L’individuo, dopo le formalità di rito su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Siracusa.


Ferla SR Donna annuncia suicidio su Facebook, CC la salvano. I carabinieri della Compagnia di Augusta comandata dal capitano Rossella Capuano, ieri pomeriggio, sono intervenuti presso l’abitazione di una giovane donna del luogo che, poco prima, aveva esternato intenti suicidi postando sul profilo “Facebook” foto ritraenti il suo braccio con ferite d’arma da taglio verosimilmente dovute a gesti di autolesionismo. La notizia è arrivata da conoscenti della donna ieri pomeriggio ai Carabinieri della Stazione di Ferla che immediatamente, in una corsa contro il tempo, hanno iniziato a cercare sulle banche dati delle forze di polizia tutti gli elementi utili per risalire all’indirizzo della donna. I  militari, una volta raggiunta la zona hanno incardinato una delicata e proficua opera di persuasione che ha consentito alla donna di affidarsi ai Carabinieri e consentirne il trasporto presso l’Ospedale di Lentini dove è stata ricoverata fuori pericolo di vita.


Floridia  SR Figlio pesta madre, CC l’ammanettano. I Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno arrestato in flagranza di reato il siracusano Sebastianpaolo Castelli 25enne, di Floridia, con precedenti di polizia specifici, per il reato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Il ragazzo da tempo malmenava la madre, minacciandola e distruggendo i mobili e gli oggetti presenti in casa al fine di intimorire la donna ed ottenere i soldi per l’acquisto delle dosi di droga. Il soggetto, ieri nell’ultimo episodio ha picchiato la mamma ed ha tentato di estorcerle 100 euro per comprare delle dosi di droga. La donna, non riuscendo più a sopportare il comportamento violento, ha subito chiamato il 112 per chiedere aiuto.   I  Carabinieri di Floridia sono intervenuti tempestivamente, sono riusciti a fermare il ragazzo ed a riportarlo alla calma. la madre ha riportato contusioni varie giudicate guaribili in 8 gironi.  Castelli è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna.


Carlentini  SRMaltrattamenti in famiglia: CC,  1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel tarda serrata di ieri, hanno tratto in arresto ai domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali il già noto Sebastiano Speranza 46enne di Lentini senza occupazione. I militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, su segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112, sono intervenuti in Contrada San Demetrio per una violenta lite familiare. I  Carabinieri sul posto hanno trovato la donna in casa terrorizzata e piuttosto malconcia dalle percosse ricevute e appuravano che il soggetto, come altre volte in passato, rincasando ubriaco, aveva aggredito per futili motivi la convivente. La vittima è stata trasportata d’urgenza presso l’Ospedale di Lentini, dove è stata giudicata guaribile in gg. 10. I  militari dell’Arma a seguito dell’attività investigativa, hanno accertato che i maltrattamenti, fisici e verbali, erano stati ripetuti nel tempo.  L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.


Lentini CC ricostruiscono attività  di pusher, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, ieri pomeriggio, hanno tratto in arresto, in esecuzione d’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Alfio AMENTA 34enne, di Lentini, già noto. Il Provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa, a seguito della richiesta formulata della Procura della Repubblica aretusea che ha concordato pienamente con gli esiti di una un’approfondita attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Lentini. I militari avevano bloccato  in flagranza di reato operato il  16 Novembre 2016 due giovani noti e residenti a Scordia, trovati in possesso di 200 gr. di sostanza del tipo Marijuana, stupefacente con principio attivo molto elevato. Le attività d’indagine svolte successivamente dai militari hanno consentito di dimostrare che lo stupefacente, era stato verosimilmente ceduto da Amenta per un corrispettivo di 400 euro. Gli investigatori, dal quadro probatorio degli elementi raccolti hanno evidenziato che Alfio Amenta, conosciuto da tutti come Alfio “Caramello”, fosse solito occultare la sostanza stupefacente, da cedere a terzi, fra i canneti situati fuori dalla recinzione della sua abitazione per recuperare solo all’occorrenza la quantità richiesta dagli acquirenti che si recavano, con andirivieni costante, presso la sua residenza. Una serie ripetuta di servizi di osservazione ha permesso di ricostruire “modus operandi”, individuare ed identificare gli acquirenti subito dopo l’incontro con Amenta. I Carabinieri hanno  sequestrato la sostanza di cui i soggetti erano stati trovati in possesso.  La  dedizione e professionalità dei militari di Lentini, che inoltre a gennaio del 2017 a seguito di perquisizione domiciliare avevano rinvenuto presso l’abitazione medesima la somma di 1.800 euro suddivisa in banconote di vario taglio,  ha permesso di formulare una valutazione di probabile colpevolezza di Alfio Amenta in ordine al delitto di detenzione illecita e cessione di sostanza stupefacente del tipo marijuana.   L’Autorità Giudiziaria di Siracusa ha concordato pienamente con i riscontri effettuati dai Carabinieri assicurando lo spacciatore alla Giustizia e sottoponendolo agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.  


LentiniCC preso 1 con droga a controllo auto: arresti domiciliari.   I  Carabinieri della Compagnia di Augusta, ieri sera, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio Alfio MANGIAMELI 40enne di Lentini (SR), disoccupato, già noto.  La  pattuglia della Stazione di Lentini, nel corso di un servizio perlustrativo, ha proceduto al controllo dell’autovettura Lancia Y10 di proprietà del soggetto. I  Carabinieri, a seguito di perquisizione veicolare e personale, hanno rinvenuto abilmente occultata nel condotto di areazione del mezzo gr. 19 di sostanza stupefacente tipo “marijuana” suddivisa in 14 dosi, nonché materiale idoneo al confezionamento e pesatura della sostanza, tutto sottoposto sequestro. L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.


Sortino SR -   Atti persecutori, estorsione e minacce alla nuora, CC notificano carcerazione. Carabinieri della Stazione di Sortino (SR), ieri mattina, hanno dichiarato in arresto il già noto Salvatore Bruno 54enne, di Solarino (SR), senza occupazione, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Siracusa, poiché resosi responsabile dei reati di atti persecutori, estorsione e minacce nei confronti della nuora. Le indagini condotte dai Carabinieri, hanno permesso di appurare che il personaggio dal mese di giugno al mese di settembre 2016, avrebbe posto in essere ripetute e continuante minacce nei confronti della donna domiciliata a Sortino, causandole uno stato d’ansia e timore al fine di sottrargli il figlio minore e richiedendo con prepotenza la somma di 500€ per il danneggiamento dell’autovettura causato dalla donna. La Procura della Repubblica di Siracusa, concordando pienamente le risultanze investigative, ha emesso il provvedimento di carcerazione e, nella tarda mattina di ieri, i Carabinieri di Sortino hanno notificato il provvedimento al soggetto che si trova ristretto presso la Casa Circondariale Cavadonna di Siracusa per altra causa. 

Lentini Topo d‘auto preso in azione. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno blocctato, nella flagranza del reato, Filadelfo Zarbano 30enne, residente a Lentini. il personaggio è stato sorpreso dai poliziotti mentre stava cercando di rubare una Fiat Panda.


Lentini Studentessa veneta innamoratasi su facebook di giovane lentinese, abbandona scuola e lo raggiunge in Sicilia. La ragazza martedì mattina, zainetto in spalla, era uscita dalla sua abitazione in un paese del veneto per recarsi a scuola, ma lei anziché varcare la soglia dell’istituto scolastico e frequentare le quotidiane lezioni si è recata in stazione ferroviaria con un biglietto di sola andata: destinazione Lentini. I  genitori della studentessa, al suono della campanella di fine lezioni, non vedendola rincasare e temendo il peggio,  ne hanno denunciato la scomparsa presso la Stazione Carabinieri competente per territorio che immediatamente ha diramato le ricerche in ambito nazionale. La celere attivazione di un percorso di indagine appropriato ha consentito ai militari della Stazione Carabinieri di Lentini, grazie anche alle preziose e precise informazioni fornite dai militari dell’Arma di Treviso, di localizzare il telefonino in uso alla minorenne. Gli investigatori seguendo le tracce  del telefono usato dalla ragazza sparita, in brevissimo tempo, l’hanno rintracciata nell’abitazione di un coetaneo lentinese conosciuto tramite social network e di cui si era segretamente innamorata. La  fuga d’amore della ragazza è finita in sole 48 ore,  e pur se stanca per il lungo viaggio è in buone condizioni di salute. La ragazza è stata attentamente assistita dai militari della Stazione Carabinieri di Lentini che una volta ritracciata ne hanno dato immediata notizia ai genitori in Veneto. Padre e madre hanno tirato un grande sospiro di sollievo per la bella notizia ricevuta, ed hanno ringraziato profondamente l’intera Arma dei Carabinieri, efficiente, attenta e sensibile, tra l’altro, anche a queste dinamiche di vita quotidiana. Il comando Stazione di Lentini sta procedendo ad ulteriori approfondimenti per accertare eventuali profili di responsabilità penale oltre quelli innocenti e impulsivi di due ragazzi innamorati.


Carlentini SR –CC, preso ladro in fuga sui tetti: 1 ai domiciliari. I  Carabinieri della Stazione di Carlentini, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto per il reato di tentato furto e violazione di sigilli  il già noto Luigi GIARDINA 28enne di Carlentini. Una telefonata giunta sul numero di emergenza 112 ha segnalato che vi era in atto un furto in un appartamento ubicato in Via Pacini. I militari, giunti sul posto, hanno notato nell’abitazione un soggetto che stava tentando di darsi alla fuga dal terrazzo. I carabinieri hanno immediatamente bloccato il maldestro e rinvenuto dentro un sacco in tela la refurtiva che il  personaggio aveva cercato di asportare.  La  convivente dell’arrestato, C. M. 24enne, nella circostanza dopo alcuni minuti dell’avvenuto arresto,  si è introdotta con forza nell’abitazione nel tentativo di occuparla. La  donna, a seguito di opera di persuasione da parte dei militari, ha lasciato l’appartamento che veniva restituito all’avente diritto.  La  donna Per quanto commesso, è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva di immobile.  L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione.


Lentini Polizia seda lite condominiale a Carrubbazza, tutti denunciati. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, sono stati impegnati  in intervento per sedare una lite tra vicini di casa in contrada Carrubbazza  ed hanno denunciato 2 donne, residenti a Lentini, per i reati di violenza privata, getto pericoloso di cose, minacce e danneggiamento nell’ambito di una lite condominiale. Gli Agenti hanno, altresì, denunciato S.R. 60enne, lentinese, per i reati di lesioni personali, violenza privata e minacce nei confronti di un vicino di casa. 


LentiniCC 1 ai domiciliari: allaccio impianto elettrico appartamento a rete pubblica. I militari della Stazione CC di Lentini, ieri pomeriggio, hanno tratto in arresto ai domiciliari, in flagranza di reato, Giacomo Roccaforte 38enne del luogo, per furto aggravato di energia elettrica e violazione degli obblighi inerenti alla misura delle sorveglianza speciale cui era sottoposto. I militari, nell’ambito  dei predisposti servizi organizzati dalla Compagnia Carabinieri di Augusta  e finalizzati sia alla prevenzione di reati vari contro il patrimonio che, al  controllo di soggetti sottoposti a misure di prevenzione, a seguito di un controllo effettuato  presso l’abitazione del sorvegliato speciale,  hanno accertato che aveva manomesso il contatore elettronico, allacciando l’impianto elettrico del proprio appartamento  direttamente alla rete pubblica, arrecando un ingente danno alla società erogatrice del servizio. Il  misuratore elettronico veniva sottoposto a sequestro penale per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa che ha disposto, per  Roccaforte,  gli arresti domiciliari presso la sua abitazione.


Lentini Investe poliziotto per evitare controllo, 1 bloccato. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini di mattina, hanno ammanettato Samuele Grasso 22enne, residente a Carlentini, per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Il giovane per eludere un controllo di polizia ha investito un poliziotto causandogli lievi ferite. Gli Agenti di Lentini, hanno anche bloccato Biagio Lo Faro 29enne, lentinese, per il reato di tentato furto aggravato. I tutori dell’ordine, erano intervenuti a seguito della segnalazione di ladri in azione. Gli agenti hanno individuato 2 giovani nelle adiacenze della finestra di un garage. 1   si è dato alla fuga mentre l’altro veniva bloccato. I poliziotti hanno sequestravano un palanchino (“piede di porco”) sul davanzale della finestra che già presentava i segni di effrazione.


Palazzolo A. SR – Sborsa soldi per evitare percosse:  CC presenti al  pagamento, 1 in manette.   I  Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide, ieri, a conclusione di un mirato servizio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione Gabriele Vitolo 22enne, già noto. I militari della Stazione di Palazzolo Acreide, nell’ambito della quotidiana attività informativa sul territorio, avevano appreso che un giovane di Palazzolo Acreide veniva continuamente minacciato da Gabriele Vitolo il quale gli chiedeva con insistenza di consegnargli del denaro al fine di saldare non meglio specificati debiti da lui contratti. I tutori dell’ordine, pertanto, hanno approfondito la vicenda accertando che negli ultimi due mesi il giovane in questione aveva già consegnato a Gabriele Vitolo oltre 500€, arrivando anche a sottrarli dal portafogli dei genitori pur di assecondare le continue ed insistenti richieste che assumevano sempre più i contorni di vere e proprie minacce.  Vitolo Gabriele, non soddisfatto di quanto ottenuto, da qualche giorno, avrebbe iniziato a richiedere al giovane il pagamento di altri 200€ al fine di evitare che la vicenda potesse finire male per lui e per i suoi genitori. La  giovane vittima, spaventata, temendo per la propria incolumità, si era procurato il denaro in questione e stava per consegnarlo a Gabriele Vitolo quando, stamattina all’incontro a Palazzolo Acreide sono intervenuti i militari dell’Arma che stavano già seguendo la vicenda ed avevano organizzato il servizio di osservazione e pedinamento per verificare raccolte le informazioni che avevano acquisito. Gabriele Vitolo è stato bloccato dai Carabinieri ed ha immediatamente consegnato ai militari la somma in questione. Il furbo è stato, condotto in caserma dove è stato dichiarato in   arresto ed associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide continueranno a prestare la massima attenzione alla vicenda esperendo ulteriori accertamenti al fine di accertare se Vitolo Gabriele sia stato autori di altri analoghi episodi in danno di altre persone del posto.


Siracusa Spaccio stupefacenti: polizia ammanetta 1 marocchino. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di Ortigia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Perugia, nei confronti di Azeddine HADDADI  44enne, nato in Marocco, senza fissa dimora, per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.


Siracusa 2 carlentinesi  in manette per rapina banca a Canicattini.

   

I  due Giuseppe Sortino 34enne ed Angelo Monaco  42enne   residenti a Carlentini (SR), nel corso del pomeriggio di mercoledì  8 marzo, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni in esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini Preliminari di Siracusa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Giuseppe Sortino attualmente detenuto presso la Casa di Reclusione di Ragusa per fatto analogo, ed Angelo Monaco, entrambi originari di Carlentini (SR) sono già noti alle forze dell’ordine.  I due, a conclusione di mirata e complessa attività investigativa finalizzata a contrastare il fenomeno dei delitti contro il patrimonio, condotta a stretta intesa con il dott. Vincenzo Nitti, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Siracusa, sono stati individuati quali autori di una rapina aggravata perpetrata il pomeriggio del  6 maggio dello scorso anno ai danni della filiale del Monte dei Paschi sita nel centro storico di Canicattini Bagni. I militari hanno appurato che intorno alle ore 15 del  6 maggio Sortino, a volto scoperto, accodandosi ad una cliente che stava facendo ingresso in banca, si sarebbe introdotto in banca e  dopo aver strattonato il direttore, minacciando una cassiera, si sarebbe fatto consegnare il denaro contenuto nella cassa, ammontante ad oltre 16.000€. Il rapinatore impossessatosi del denaro, intimando ai presenti di non muoversi, è uscito dalla banca dove, ad attenderlo a breve distanza pronto per darsi alla fuga, vi era Angelo Monaco a bordo di una vettura a lui in uso. I carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni e del N.O.R.M. della Compagnia di Noto, nell’immediatezza dei fatti, sono  intervenuti sul posto e dato immediatamente avvio alle indagini del caso, raccogliendo le testimonianze delle vittime, procedendo in modo analitico ai rilievi tecnici.  La  conoscenza del territorio e dei vari soggetti di interesse operativo da parte dei Carabinieri della Provincia di Siracusa è stata fondamentale, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. I Carabinieri, nell’ambito dell’attività informativa tra i vari reparti dell’Arma, grazie anche all’esito dei rilievi, sono riusciti in breve tempo a risalire all’identità di entrambi i rapinatori. Le  attività investigative condotte hanno consentito di accertare che nel corso della mattinata Angelo Monaco aveva fatto un sopralluogo in zona, facendo ingresso in banca con la scusa di cambiare una banconota da 20 euro, circostanza alquanto curiosa considerato che in zona vi sono numerosi esercizi commerciali dove  avrebbe potuto agevolmente cambiare il denaro. Il personaggio, inoltre, al fine di entrare nell’istituto di credito, aveva dovuto lasciare l’impronta del proprio pollice nell’apposito dispositivo di rilevamento delle impronte digitali: il dato, inviato al Ris, ha consentito di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza nei suoi confronti. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Ragusa e Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Floridia  SRMinaccia CC, viola domiciliari, 1 in manette. I Carabinieri della Tenenza di Floridia, in ottemperanza al decreto emesso dalla Procura di Siracusa, hanno arrestato Giuseppe FRASCA 24enne di Floridia, già noto ed agli arresti domiciliari, per tentato omicidio. Il soggetto poco tempo fa era stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza per evasione e nella circostanza aveva minacciato di morte uno dei militari. I Carabinieri di Floridia nei confronti del Frasca, hanno  chiesto l’aggravamento della misura visto il comportamento tenuto dallo stesso e così nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di carcerazione. Il 25enne, dopo le incombenze di rito, è stato tradotto presso il carcere di Cavadonna, dove dovrebbe restare fino a dicembre.


Siracusa 1 in manette per pene concorrenti. Si tratta di Marco Fazzino  38enne siracusano. Gli  Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nei confronti di Marco Fazzino. Il personaggio deve espiare la pena di 6 anni, 8 mesi  e 24 giorni di reclusione per pene concorrenti e, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Siracusa.


Avola  SR - Minori improvvisati parcheggiatori minacciano turista: denaro per evitare danni auto. Agenti della Polizia di Stato, in servizio a Commissariato di P.S. di Avola, hanno denunciato 2 minori, rispettivamente di 16 e di 15 anni, per il reato di tentata estorsione. I due giovani, nei pressi di un parcheggio nella zona balneare del “Gelsomineto”, hanno avvicinato un turista e cercavano di obbligarlo a pagare una somma di denaro per parcheggiare la sua auto allo scopo di evitare “possibili danni” al mezzo.


Pachino SR - Donna stalker anche su Facebook denunciata: divieto avvicinamento 50m. Le  protagoniste: vittima e carnefice(A.V. 28enne) sono due donne.  Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, nei giorni scorsi, hanno eseguito l’ordinanza del G.I.P. di Siracusa, che ha disposto nei confronti di A.V.  28enne, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla medesima con intimazione a mantenersi ad una distanza minima non inferiore a 50 metri. L’ordinanza cautelare è giunta  a seguito di una delicata attività investigativa condotta dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino che hanno  fatto luce su un complesso caso di stalking, con protagoniste due donne. Gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che la fine del rapporto sentimentale, durato cinque anni, non era stata accettata da una delle due donne che aveva iniziato una condotta persecutoria nei confronti della ex compagna. L’indagata, non tollerando la drastica decisione presa dalla compagna, si mostrava gelosa e opprimente, non risparmiandole sms e telefonate dal chiaro contenuto minaccioso e diffamatorio a qualsiasi ora del giorno e della notte, spesso utilizzando il noto social network “facebook”. La vittima del reato di stalking evidenziava come qualcuno aveva creato, a sua insaputa, un profilo Facebook a suo nome che conteneva foto personali con il seguente annuncio visibile a chiunque: “sono lesbica disponibile in chat”; mentre altre frasi offensive e lesive della dignità personale della vittima erano contenute nel profilo facebook della stalker. Tale condotta, peraltro, induceva molti  sconosciuti ad effettuare numerose telefonate, sia di giorno che di notte, alla ricerca di avventure  sessuali con l’ignara vittima. L’indagata effettuava continui appostamenti e pedinamenti anche quando la parte lesa si trovava in compagnia dei suoi familiari,  o si recava  nel luogo di lavoro. Tali circostanze, tipiche del reato contestato, valutate nella loro complessità, hanno indotto gli Agenti a riferire tempestivamente all’Autorità Giudiziaria i contenuti della vicenda, al fine di interrompere la condotta criminosa, durata ben due mesi. Il Gip, Giudice per le indagini preliminari,  su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, ha emesso la misura cautelare  del divieto di avvicinamento a 50 m. per la stalker.


Lentini Furto col cavallo di ritorno: fratelli ai domiciliari. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno eseguito due ordinanze di misura cautelare degli arresti domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa, nei confronti dei fratelli

  

 Giuseppe Bosco  28enne  e Michael Bosco  19enne, lentinesi, per i reati di furto ed estorsione. La scorsa estate Michael BOSCO si sarebbe introdotto nell’abitazione della vittima, con la scusa di cercare un lavoro e, durante la visita, avrebbe rubato un notebook.  Giuseppe BOSCO successivamente, avrebbe contattato il derubato offrendosi quale mediatore per la restituzione della refurtiva. I  due fratelli, tuttavia, dopo aver ottenuto una prima parte di denaro, pari a euro 50, avrebbero tentato di estorcere alla vittima un’ulteriore somma.   Il  tempestivo intervento degli uomini del Commissariato di Lentini a questo punto, avrebbe bloccato i giovani che sono stati  identificati.


LentiniTecnico minacciato per azione legale e maxi compenso lavori. Un soggetto avrebbe ricevuto, durante il periodo natalizio la notifica dell’azione legale avviata dal professionista per lavori eseguiti. Il tecnico minacciato avrebbe riferito alle forze dell’ordine quanto accaduto ai suoi danni e sembra che lo stesso personaggio abbia confermato di avere compiuto l’azione intimidatoria. Gli Agenti del Commissariato di Lentini inoltre, hanno denunciato V.N.  46enne per i reati di minacce a mezzo telefono. I poliziotti del Commissariato di Lentini inoltre, hanno denunciato P.F. 34enne  residente a Carlentini, per inosservanza ad un provvedimento del Giudice.


Cassibile  SR – Viola domiciliari, CC preso in centro. Carabinieri del Comando Stazione di Cassibile durante un servizio di controllo del territorio hanno sorpreso, mentre stava passeggiando nel centro del paese, Alan Cannetti 34enne, già noto, sottoposto agli arresti domiciliari. Il personaggio si era allontanato dalla sua abitazione senza autorizzazione e senza necessità giustificativa comunicata alle forze di polizia, nonostante il provvedimento restrittivo che gli imponeva di permanere tra le mura famigliari. Il 35enne è stato così accompagnato in caserma ed arrestato per evasione e su disposizione dell’AG sottoposto nuovamente alla stessa misura.


Lentini  - Antidroga, CC trovano 41 dosi marijuana in camera da letto: ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella notte del 3 marzo 2017, hanno tratto ai domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti Giuseppe MICALE 43enne di Lentini già noto commerciante. I militari hanno bloccato il personaggio a seguito di una perquisizione domiciliare durante la quale i Carabinieri della Stazione di Lentini hanno rinvenuto, occultata all’interno della camera da letto, gr. 74 di sostanza stupefacente tipo “marijuana” suddivisi in 41 dosi, nonché euro 605,00 in banconote di vario taglio, presumibile provento dell’attività delittuosa, e materiale idoneo al confezionamento e pesatura della sostanza, tutto sottoposto sequestro. Il personaggio, dopo le procedure di legge, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato  posto ai domiciliari nella sua abitazione.


Lentini - Denuncia da New York: mamma colombiana schiava a Lentini, Polizia arresta 2 rumeni.(video operazione) ,  L’allarme per riduzione in schiavitù di una giovane è stato raccolto dalla Questura di Ragusa. I rumeni finiti in manette sono: L.C. 21enne e D.M. 36enne

.

 La donna veniva costretta a chiedere l’elemosina presso i supermercati e quando non obbediva veniva picchiata. Il compagno ha provato anche ad avviarla alla prostituzione ma la donna ha chiesto aiuto ai parenti che vivono a New York. La richiesta d’aiuto è giunta al numero verde italiano dedicato alle donne vittime di violenza. la Squadra Mobile di Ragusa è stata  informata e sono scattate le indagini che hanno portato gli investigatori a Lentini dove, unitamente alla Squadra Mobile di Siracusa ed al Commissariato, domenica mattina la ragazza ed il figlio di un anno sono stati liberati. La Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ragusa, Siracusa e Commissariato di Lentini – ha liberato la giovane mamma colombiana ed ha arrestato i rumeni accusati di riduzione in schiavitù e furto aggravato di energia elettrica.  La Squadra Mobile di Ragusa era stata informata dal un centro antiviolenza ibleo che il numero verde nazionale dedicato alle donne vittime di reato aveva ricevuto una richiesta d’aiuto da New York  dai familiari di una giovane mamma colombiana. I parenti erano disperati perché la congiunta versava in grave pericolo in quanto ridotta in schiavitù dal compagno, nonché padre del bambino e da un altro rumeno. Gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa hanno avviato immediatamente le indagini, grazie al supporto del centro antiviolenza ed alla formidabile “rete” creata negli anni sul territorio ibleo per la gestione di eventi particolarmente delicati e complessi come questi. Le indagini dopo poche ore portavano gli investigatori a credere che la donna si trovasse nel comune di Lentini, pertanto veniva chiesto supporto alla Squadra Mobile di Siracusa ed al Commissariato di P.S. Gli  investigatori ragusani e siracusani, dopo i dovuti accertamenti ed il sopralluogo hanno individuato l’abitazione dove probabilmente si trovava la donna.  I  poliziotti domenica mattina fin dalle prime luci del giorno all’alba, si sono appostati davanti alla casa per effettuare un’attenta attività di osservazione al fine di individuare la donna in pericolo. I  poliziotti hanno notato che una casa, gravemente lesionata dal terremoto del 1990 e quindi dichiarata inagibile, era stata abusivamente occupata da più persone. Gli  agenti di Polizia aspettato il momento propizio, hanno circondato la casa per evitare fughe degli occupanti e dopo pochi secondi hanno fatto irruzione trovando, tra gli altri, la donna ed il figlio. La vittima era disperata e quando si è resa conto della presenza della Polizia di Stato è scoppiata in un pianto liberatorio con la poliziotta che la prendeva in consegna. La mamma è stata accompagnata presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Lentini, la donna ha riferito agli investigatori ogni dettaglio inerente in fatti reato subiti. La poveretta ha denunciato di essere stata un “oggetto” per l’individuo che aveva conosciuto all’estero e che aveva seguito in Italia solo perché lui la ricattava di toglierle il bambino avendole sequestrato i passaporti. I dettagli della denuncia sono stati particolarmente cruenti e tra le cose meno gravi commesse dal compagno L.C., vi era lo sfruttamento “lavorativo” della vittima che consisteva nel mandarla a chiedere l’elemosina insieme al figlio in tenerissima età e con qualsiasi condizione climatica. La donna poi, era costretta a dare tutto il ricavato di ogni giornata di accattonaggio senza poter tenere per se alcuna somma di denaro. Il suo aguzzino ha tentato inoltre di avviarla alla prostituzione ma la donna cercava sempre scuse perché in compagnia del piccolo fino a quando si è confidata con la madre e la sorella dimoranti a New York. La vita per la vittima era un inferno, costretta a stare con lui, anche sessualmente, perché non poteva andare via senza documenti, non poteva tornare nel proprio paese e temeva anche di essere considerata clandestina pertanto non aveva mai chiesto aiuto alla Polizia di Stato. La donna ha più volte sottolineato di essere diventata una “cosa” di “proprietà” del padre di suo figlio e del suo amico. Gli investigatori hanno appurato che nonostante la giovane età di L.C., questi ha tenuto un comportamento violento al di fuori di ogni immaginazione. La donna veniva quotidianamente vessata e ridotta in uno stato psicologico tale da non permetterle alcuna via d’uscita. La malcapitata era costretta a vivere in una casa fatiscente ad a lei era riservata la parte più sporca e fredda. La stessa vittima ha ammesso che se non fosse stata aiutata dalla Polizia a liberarsi di questa schiavitù probabilmente non ne sarebbe uscita mai. La  vittima è stata accudita e messa in una condizione di sicurezza, ha potuto chiamare i parenti in America per rincuorarli e ringraziarli di averla salvata facendo quella telefonata al centro antiviolenza.  L.C. e D.M., considerata la circostanziata denuncia della vittima e la genuinità dei racconti fatti e dei riscontri effettuati dagli investigatori della Polizia di Stato, venivano tratti in arresto per il reato di riduzione in schiavitù. I poliziotti nell’abitazione hanno inoltre riscontrato che i due avevano allacciato abusivamente la corrente elettrica, pertanto, con l’ausilio di personale ENEL, veniva constatato il furto di energia aggravato e quindi L.C. in concorso con D.M. veniva arrestato anche per questo titolo di reato. Il  Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Siracusa competente per territorio, ieri,ha chiesto la convalida dell’arresto dei due rumeni per i reati a loro ascritti ed il GIP ha convalidato l’arresto ed applicato ad entrambi la misura cautelare per il reato di furto di energia elettrica e solo per L.C. ha applicato la misura anche per la riduzione in schiavitù stante il ruolo marginale avuto da D.C. La donna ed il piccolo sono stati affidate ad una comunità in località segreta e sono già in corso le pratiche per regolarizzare la posizione sul territorio nazionale da parte della Questura competente. Il Dirigente la Squadra Mobile Commissario Capo della Polizia di Stato Dott. Antonino Ciavola ha dichiarato : “La Polizia di Stato con un intervento sinergico di più uffici investigativi di Ragusa e Siracusa, è riuscita in poche ore dalla segnalazione ricevuta a liberare la donna ed il piccolo e ad assicurare alla giustizia gli aguzzini denunciati dalla vittima. Fondamentale, il parallelo intervento della Squadra Mobile e del centro antiviolenza, ovvero la repressione del reato e l’assistenza della giovane vittima”.


Carlentini SRPistola con matricola abrasa in camera da letto: CC, Parcella ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Carlentini, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto ai domiciliari per detenzione di arma clandestina, Massimo Parcella 53enne, di Lentini, già noto, muratore. Si tratta del padre di Jonathan Parcella arrestato il 3 dicembre scorso dai Carabinieri per essere stato accusato quale responsabile dell’omicidio di Aldo Panarello, avvenuto 2 giorni prima nel centro abitato di Lentini. Il personaggio, ieri, si era recato presso la Stazione Carabinieri di Carlentini, e nel corso di una conversazione coi militari, ammetteva di  tenere un’arma clandestina presso la sua abitazione. Il riscontro di quanto dichiarato dal Parcella veniva effettuato immediatamente dopo dai Carabinieri della Stazione i quali nella camera da letto di Massimo Parcella hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e con un caricatore inserito contenente 7 cartucce dello stesso calibro. L’arma, posta sotto sequestro, sarà inviata al RIS di Messina per gli accertamenti balistici al fine di verificare il suo utilizzo in precedenti eventi delittuosi. L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.


 


Siracusa Polposta scopre truffatore siracusano informatico 39enne: froda correnti on-line. La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania ha denunciato un 39enne, residente a Siracusa, ritenuto responsabile di frode informatica per avere avuto accesso a conti correnti on-line acquisendo illecitamente oltre 60.000€. Le indagini compiute dalla Polizia hanno permesso alla Procura Distrettuale di Catania di disporre perquisizione personale ed informatica nei confronti dell’indagato. La perquisizione, operata da agenti della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Siracusa, ha consentito di sequestrare dispositivi elettronici utili per duplicare carte di credito (skimmer, pos), computer e carte prepagate attinenti alle indagini. I tutori dell’ordine, nel corso delle operazioni, hanno rinvenuto 1 pistola con matricola abrasa, pertanto il soggetto è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Siracusa, condotto presso la Casa Circondariale della città aretusea.   Le  investigazioni erano state avviate a seguito della denuncia di un siracusano a cui erano stati sottratti dal suo conto corrente on-line circa 60.000€. La Polizia Postale svolgerà adesso gli accertamenti tecnici sul materiale informatico sequestrato per identificare ulteriori possibili vittime.



ASCOLTA TUTTE  LE  INTERVISTE


CHI SONO


visitatori