L'INFORMATORE DI SICILIA - GIORNALE D'INFORMAZIONE INDIPENDENTE - FONDATO E DIRETTO DA IGNAZIO LA PERA - PER CONTATTARE LA  REDAZIONE SCRIVETE  A : ilapera@infinito.it - SULL'INFORMATORE UNA PAGINA E' DEDICATA ALLE NOTIZIE DI ULTIM'ORA
Editoriale di
Ignazio La Pera
 REGIONE

 CATANIA

 PALERMO
 MESSINA
 SIRACUSA
 ACIREALE
 LENTINI
 CARLENTINI
 FRANCOFONTE
  TAORMINA

RUBRICHE

in politica
 SPORT
 ANNUNCI
 EVENTI
 CONCORSI
 SEGNALAZIONI
 INTERNET
 VOLONTARIATO
 ZODIACO
 RICETTE
 ARTE  
 MUSICA  
 IM LIBRERIA

 

SANTA ROSALIA

 

Nobile  palermitana di origini normanne

 

 

 LENTINI    VITA DEI 3 FRATELLI MARTIRI  

ALFIO  FILADELFO E CIRINO

Nasti  prima metà 3° secolo,  Vaste in Puglia:Festa  S.Alfio a Lentini  9,10,11.05  Ritrovo Reliquie 2.09

 

SIRACUSA

 

Santa Lucia  

Vita  Patrona

 

 

 LE INTERVISTE


NOTIZIE ULTIM'ORA 24 ORE SU 24


 I SANTI


BEATIFICAZIONE DEI SERVI DI DIO:MARIA CROCIFISSA CURCIO, CHARLES DE FOUCAULD, MARIA PIA MASTENA


 

La religiosa siciliana madre Maria Crocifissa Curcio, al secolo Rosa (1877 - 1957), fondò a Roma le Carmelitane missionarie di santa Teresa di Gesù Bambino

MARIA CROCIFISSA CURCIO (1877-1957)  

Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù, nasce a Ispica (Rg), nella Sicilia sud-orientale, diocesi di Noto, il 30 gennaio 1877, da Salvatore Curcio e Concetta Franzò. Settima di dieci figli, trascorre  l’infanzia in un ambiente familiare culturalmente e socialmente elevato, manifestando da subito un’intelligenza vivace, un carattere allegro, molto volitivo e determinato, maturando negli anni della prima adolescenza una spiccata tendenza alla pietà, all’attenzione e alla solidarietà verso i più deboli ed emarginati. In casa riceve una severa educazione dai rigidi principi morali, in virtù dei quali il padre non solo la impedisce nel suo anelito ad un’intensa vita di fede ma, secondo il costume dell’epoca, non le consente neppure di proseguire gli studi oltre la sesta elementare. Questa privazione le costa molto ma, avida di conoscenze, trae conforto dai libri della biblioteca familiare, dove trova la Vita di s. Teresa di Gesù; l’impatto con questa santa le fa conoscere e amare il Carmelo, aprendola allo “studio delle cose celesti”.  Nel 1890, all’età di 13 anni, ottiene non senza difficoltà di iscriversi al terz’Ordine Carmelitano di recente ricostituito a Ispica e nella frequenza assidua del santuario della Madonna del Carmine, nell’intensa devozione alla Madre del Carmelo, che le “aveva rapito il cuore fin dall’infanzia” consegnandole la missione di “far rifiorire il Carmelo” e nella conoscenza della spiritualità carmelitana comprende i progetti divini su di lei. Volendo condividere l’ideale di un Carmelo missionario che unisca alla dimensione contemplativa anche quella specificamente apostolica, inizia una prima esperienza di vita comune con alcune compagne terziarie in un appartamentino della casa paterna messole infine a disposizione dai fratelli; in seguito si trasferisce a Modica (Rg) dove le viene affidata la direzione del conservatorio “Carmela Polara” per l’accoglienza e l’assistenza di ragazze orfane o comunque bisognose, nell’intento di farne “donne stimabili, utili a sé  e alla società”. Dopo molti anni di prove e tribolazioni nel vano tentativo di vedere la sua opera in qualche modo sostenuta e ufficialmente riconosciuta dall’autorità ecclesiastica locale, finalmente riesce a trovare appoggio e condivisione del suo ideale missionario in Padre Lorenzo van den Eerenbeemt, appartenente all’Ordine Carmelitano dell’Antica Osservanza. Venuta a Roma il 17 maggio 1925 per la canonizzazione di s. Teresa di Gesù Bambino, il giorno successivo, accompagnata da p. Lorenzo, visita Santa Marinella, sulla costa laziale a nord di Roma. Rimane profondamente colpita dalla bellezza naturale di questa zona, ma anche dall’estrema povertà della gran parte dei suoi abitanti e qui comprende di essere finalmente giunta “all’approdo”. Ottenuto un permesso orale ad esperimento dal vescovo della diocesi di Porto S. Rufina, il cardinale Antonio Vico, il 3 luglio 1925 si stabilisce definitivamente a Santa Marinella e il successivo 16 luglio riceve il decreto di affiliazione della sua piccola comunità all’Ordine Carmelitano, sigillando così per sempre la sua appartenenza  a Maria nel Carmelo. Nel 1930, dopo sofferenze e croci, il suo piccolo nucleo ottiene il riconoscimento della Chiesa con l’erezione della congregazione delle Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù a istituto di diritto diocesano da parte dell’Ordinario della diocesi Portuense, il cardinale Tommaso Pio Boggiani. “Portare anime a Dio” è l’obiettivo che anima le sue molteplici aperture di opere educative e assistenziali in Italia e all’estero. Per questo esorta le sue figlie a portare nelle famiglie una parola di vita cristiana. Può realizzare il suo anelito missionario nel 1947 quando, sulle ceneri della seconda guerra mondiale, invia le prime quattro suore in Brasile con l’unico mandato di “non dimenticare i poveri”, continuando a sognare orizzonti sempre più vasti ove spingere le vele del suo Carmelo missionario.  Segnata per tutta la vita da una salute precaria e dalla malattia del diabete che si sforza di accogliere sempre con fortezza e serena adesione alla volontà di Dio, trascorre gli ultimi anni nell’infermità, continuando a pregare e a donarsi alle sue suore alle quali offre un prezioso esempio di virtù divenute sempre più trasparenti e luminose.  La sua preghiera è un dialogo intimo e continuo con Gesù, con il Padre e con tutti i Beati, ispirato da confidenza filiale, amore sponsale, sentimenti di gratitudine, lode, adorazione e riparazione che cerca di trasmettere innanzitutto con l’esempio di vita alle sue figlie spirituali e a quanti hanno modo di avvicinarla, alimentando sempre la “brama di avere figlie sante, figlie eucaristiche, figlie che sanno pregare”. Coltiva intensamente l’unione d’amore con Cristo nell’Eucaristia impegnando tutta se stessa nel soddisfare il desiderio di riparazione “all’immenso numero di anime che non conoscono e non amano Dio” e nell’offerta di vittima di espiazione insieme “al gran Martire d’amore”. Una riparazione che la rende capace di condividere le pene e le ansie degli uomini, di farsi attenta ad ogni necessità, con carità e giustizia, di dare voce a chi non ne ha, di scorgere il volto del Crocifisso in quello sfigurato di ogni sofferente. Per questo esorta le suore ad “amare santamente i tesori che la Bontà divina vi affida, le anime giovani, le speranze dell’avvenire” e a non risparmiarsi nel servizio alla gioventù più umiliata e abbandonata per “liberare in essa l’oro dal fango”, per restaurare in ogni creatura la dignità e l’immagine di figlio di Dio. Dalla Madre di Gesù impara ad essere madre di coloro che sono nel bisogno. Con s. Teresa di Gesù Bambino trova gaudio spirituale “nell’assiduo e fedele compimento dei propri doveri”, facendo “con amore e dedizione anche le più piccole cose”, vivendo con umiltà e semplicità, gioia e tenerezza ogni rapporto umano e realizzando quotidianamente quell’unità di vita e di fede “nel vivere insieme tranquillamente” l’operosità di Marta e la profondità mistica di Maria.  Il 4 luglio 1957, in Santa Marinella serenamente si ricongiunge per sempre al Cristo suo Sposo, lasciando nel cuore di tutti un vivo ricordo del suo amore e della sua santità.

 

 

 SANT'AGATA  

 

 VITA E TRADIZIONE

 

La religiosa siciliana madre Maria Crocifissa Curcio, al secolo Rosa (1877 - 1957), fondò a Roma le Carmelitane missionarie di santa Teresa di Gesù Bambino

Alle ore 9.30, l’Em.mo Card. José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiedendo la Celebrazione dell’Eucaristia all’Altare della Confessione della Basilica Vaticana e, per incarico di Sua Santità il Papa Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Santo Padre iscrive nell’Albo dei Beati i Servi di Dio: Charles De Foucauld (1858-1916), presbitero; Maria Pia Mastena (1881-1951), vergine, fondatrice delle Suore del Santo Volto; Maria Crocifissa Curcio (1877-1957),   vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù. PAROLE DEL SANTO PADRE  Cari fratelli e sorelle, nell’odierna XXXIII domenica del tempo ordinario abbiamo la gioia di venerare tre nuovi Beati: il sacerdote Charles De Foucauld, Maria Pia Mastena, Fondatrice della Congregazione delle Suore del Santo Volto e Maria Crocifissa Curcio, Fondatrice delle Suore Carmelitane di Santa Teresa del Bambino Gesù, tre persone che, in forme diverse, hanno consacrato l’esistenza a Cristo e ripropongono ad ogni cristiano l’ideale sublime della santità. Saluto cordialmente tutti voi, cari amici, venuti da varie parti del mondo per prendere parte a questa solenne manifestazione di fede. Saluto in modo speciale il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e lo ringrazio per aver presieduto la Celebrazione eucaristica, durante la quale ha dato lettura della Lettera Apostolica con cui ho iscritto questi Servi di Dio nell’Albo dei Beati.

 

 
 
 
 
NECROLOGI